Poste Italiane Spa - Sped. A.P. - D.L.335/2003
(conv. in L.27/02/04 n.46) art.1, comma 2, NE/BL
Anno LXXXI - n. 1-2 - Pasqua 5 aprile 2015
www.agordo.diocesi.it
Taxe perçue - Tassa riscossa
32100 BELLUNO - ITALIA
BIMESTRALE DELLA PIEVE ARCIDIACONALE DI SANTA MARIA DI AGORDO
Sperando di non entrare a… gamba tesa!
Agordo,
città impaurita?
Ad Agordo, ma in genere
nella nostra Provincia, si nasce
sempre di meno. E si muore
sempre di più. Con qualche
eccezione che però non inverte
il trend negativo.
Paura? Prudenza? Sfiducia?
L’argomento è stato toccato
Sommario
I centri di ascolto
La Settimana Santa
I conti della parrocchia
Spigolando in Archivio
Vita della Comunità
Spazio ai giovani...
Pagina foraniale
Il racconto di Cielo Blu
Notizie dal Comune
Le teorie dei “gender”
Solidarietà/Volontariato
Il “Progetto Sollievo”
Fiona, compagna di vita
Una materna attiva
Cronachetta agordina
Omaggio ad A. Berletti
La pagina dei ricordi
Correva l’anno 1966...
In memoria/anagrafe
Sempre bravi “I Musici”
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" 44
anche nel Gruppo “Famiglie
in parrocchia”, in una riunione
per rispondere ai quesiti della
Santa Sede in vista del prossimo
Sinodo sulla Famiglia.
Forse le motivazioni sono tante. Certo, c’è una constatazione
di fondo: come mai più si alza
il livello di benessere, meno ci
si apre alla vita?
Pensiamo al passato: i nostri
nonni o bisnonni, in mezzo a
guerre, povertà estreme e costretti a trovare lavoro altrove,
non avevano paura della vita e
riuscivano a crescere uno stuolo
di bambini che, poi, una volta
cresciuti davano “una mano”.
Ed ora, in un periodo in cui
“si sta bene” (ci lamentiamo
perché non siamo più negli
anni del boom economico,
ma si sta bene), ci lasciamo
prendere da questa “paura della
vita”, magari con la scusa che
non sappiamo in che mondo
finiranno i nostri figli…
Timore forse legittimo, ma
quando ci si chiude al futuro,
allora bisogna riflettere: e se
fosse egoismo bell’e buono,
perché più numerosi si è, più
piccole sono le fette della “torta? Soprattutto se la torta una
volta era enorme ed ora un po’
rimpicciolita?
Noi combattiamo perché
venga rispettata la gente di
montagna: ma se la gente di
montagna sparirà per colpa no-
Domenica 1° febbraio 2015
La Giornata per la Vita
stra, perché e “per chi” andiamo
tanto a combattere?
Ricordiamo: saranno le nuove
generazioni a vincere ogni crisi.
Qui sta il nostro futuro.
Ed essere genitori, oggi, è
forse una “sfida da raccogliere”.
Va raccolta in primo luogo proprio dagli sposi e la si raccoglie
diventando genitori. Sfida è indubbiamente una parola grossa:
richiama l’idea di una gara, che
può essere vinta o persa, nella
quale è richiesto un chiaro coinvolgimento personale.
Eppure, oggi, a fronte della
crisi che sembra fermare tutto
e tutti (il progresso, il lavoro,
l’imprenditoria e perfino le idee
e la stessa vita come abbiamo
purtroppo visto) ogni bambino
che nasce è una novità assoluta
e quindi segno di speranza.
La nascita di ogni bambino
è come dire “cari miei, si ricomincia da capo”! È il bambino
che salva una comunità dalla
sua “normale, naturale rovina”, cioè l’invecchiamento e
la morte.
Pensiamoci tutti, ma in modo
particolare gli sposi giovani.
Responsabilità non significa
chiusura, ma apertura e generosità. Fidandosi anche, magari un
po’ di più, della Provvidenza!
Don Giorgio
Pasqua 2015
2
La Parola di Dio, è una presenza
in mezzo a noi, che la Chiesa ha
sempre venerato come ha fatto e
fa con il Corpo stesso di Cristo.
Gesù è presente in mezzo a noi
con la sua Parola viva ed efficace,
così come è presente in modo
vero ed operante con il suo Corpo
nell’Eucaristia. Sono presenze
diverse, ma autentiche. Ecco:
tornare a scuola; alla scuola della
Parola potrebbe essere l’impegno
di questa Quaresima. Di più:
mi piacerebbe fosse davvero il
cammino che intraprendiamo con
coraggio nella nostra Comunità.
Sempre di più.
E’ vero: ci manca il cappellano
e per i ragazzi e i giovani non è
poco!
Probabilmente, anche il Parroco
non è così come lo vorremmo!
Pazienza…
Ma non dimentichiamo mai che
i sacerdoti sono comunque solo
strumenti; importanti certo (senza
sacerdote non c’è Eucaristica e
senza Eucaristia non c’è Chiesa),
ma sempre strumenti. Strumenti
che però devono riuscire a far
vivere la Comunità attorno alla
Parola. Altrimenti si potrebbero
escogitare le più belle iniziative e
avere a disposizione le strutture
più moderne, ma si rischierebbe,
come cristiani, di essere una
presenza, tutto sommato “muta”.
Perché la vita di una Comunità
cristiana poggia su altro. Anzi:
vive dell’Altro! Se non c’è Lui di-
Ricominciamo da Te!
BUONA PASQUA !
A tutti i parrocchiani, in particolare agli anziani, ai
malati e a chi è lontano da casa, un augurio sincero di
sante feste pasquali: la luce del Signore Risorto illumini la vostra vita.
Don Giorgio con don Severino, il Diacono e le suore
ventiamo un gruppo tra i tanti e…
verosimilmente con meno mezzi
e possibilità.
Ecco perché nella nostra Comunità ci sono due Adorazioni
Eucaristiche settimanali; ecco
perché ci prepariamo ogni sera alla
Messa con la preghiera dei Vespri;
ecco perché siamo invitati il sabato
mattina a ritrovarci nella Cappella
per la preghiera delle lodi. Ecco,
soprattutto, perché insistiamo
sulla partecipazione all’Eucaristia
domenicale e, possibilmente,
nella propria Comunità. Proprio
perché non sia “s-centrata”, cioè
non centrata sul Signore Gesù e
sulla sua Parola.
Vorremmo davvero che in tutta
la nostra Comunità cristiana ci si
impegnasse sul serio a porre il
Signore e la sua Parola al centro
della vita personale e comunitaria.
Perché - crediamolo - solo questa
scuola ci insegna a distinguere tra
ciò che è bene e ciò che è male,
rendendoci capaci di tornare a
scegliere il bene e rifiutare il male.
Solo questa scuola ci insegnerà
che la Parola di salvezza non è
fondata sui sondaggi di opinione,
tanto di moda oggi per altre cose, o
sul parere di questo o di quel presentatore di programmi inventati
più per oscurare il cervello che per
chiarire le idee, ma è custodita e
offerta dalla Parola di Colui che è
via, verità e vita.
Solo questa scuola ci aiuterà
a riconquistare persuasioni che
lentamente ma inesorabilmente
andiamo perdendo sui valori
perenni che fondano la vita, la
famiglia, il vivere sociale.
Echi di Agordo
Accostiamoci allora tutti un po’
di più a questa Parola, cerchiamo
di conoscerla, di meditarla con rinnovato impegno: e la confusione in
cui, forse, anche tanti di noi vivono
oggi, si dissiperà proprio al sole
intramontabile della Parola che
illumina e che salva.
Dall’Avvento scorso abbiamo
uno strumento importante, un dono
che può aiutarci ad avvicinare la
Parola: i Centri di Ascolto sul Vangelo. Basta partecipare con l’intenzione di ascoltare Lui e ascoltarci
tra noi. Attualmente ci sono circa
40 persone, che mensilmente,
si incontrano nei cinque luoghi
fissati, facendo tutti un medesimo
percorso e lasciandosi interrogare, sollecitare e illuminare dalla
Parola. E c’è già qualche frutto
di questa “Parola”: qualcuno dei
partecipanti ha iniziato a vedere
in modo nuovo la propria vita e a
imporsi qualche piccolo impegno
evangelico, diventando così un
testimone presso altri di quello che
lui stesso sta ricevendo in dono!
E siamo certi che, a cascata,
la Parola saprà darci nuova forza
per vivere in maniera più piena
anche la nostra “vita sociale” con
le sue iniziative culturali, ricreative, sportive o di carità. Perché
Dio non è mai estraneo alla vita
degli uomini.
Buona Quaresima e, già fin
d’ora, Buona Pasqua a tutti!
Pieve Arcidiaconale di S. Maria Nascente
Celebrazioni della Settimana Santa
2015
Domenica 29 marzo
DOMENICA DI PASSIONE “delle Palme” - Inizio SETTIMANA SANTA
ore 10.00: S. Messa con benedizione dei rami di ulivo
Lun. 30 - Mar. 31 marzoore 15.00: Esposizione del Ss.mo Sacramento e Adorazione libera
Mer. 1° aprileore 18.10: Vespri e Benedizione Eucaristica
ore 18.30: S.Messa
GIOVEDI’ SANTO - 2 aprileore 18.30: S. Messa “In Coena Domini”
Rito della lavanda dei piedi
VENERDI’ SANTO - 3 aprileore 9.00: Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e Lodi
ore 19.30: Liturgia della Passione del Signore
e colletta a favore dei cristiani di Terra Santa
Processione attorno al Broi
SABATO SANTO - 4 aprileore 9.00: Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e Lodi
SOLENNITA’ della PASQUA del SIGNORE
SABATO - 4 aprile
ore 20.30 : Solenne VEGLIA PASQUALE
DOMENICA 5 APRILEore 9.00 - 11.00 - 18.30: Sante Messe del giorno di PASQUA
Lunedì 6 aprile
LUNEDI’ dell’Angelo
ore 8.00: Chiesa di San Vincenzo: S. Messa
ore 10.00: Chiesa di San Vincenzo: S. Messa e benedizione dei bambini
CONFESSIONI
durante la
SETTIMANA SANTA:
Lunedì, martedì e mercoledì santo: disponibilità nel pomeriggio
durante l’Adorazione
Venerdì Santo dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30
Sabato Santo dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Don Giorgio
Pasqua 2015
Echi di Agordo
Da qualche mese a questa
parte, nella nostra parrocchia, è
partita l’esperienza dei “Centri
di Ascolto sul Vangelo”, decentrati in diversi punti della città.
Il gruppo del quale io sono Animatore è quello che si ritrova
ogni terzo mercoledì del mese
alle ore 20,30 nell’ex osteria
della “Ciana”, a Prompicai.
Ho pensato più volte a questa
sede dove fino a qualche anno
fa si ritrovavano gli avventori
desiderosi di scambiare quattro
chiacchiere, in compagnia di un
buon bicchiere, unito a svariate
discussioni… Ora i tempi sono
cambiati e, oltre alle attività che
in quel locale vengono portate
avanti dall’U.S. “Le Ville”,
c’è pure quella di coloro che si
riuniscono attorno alla Parola.
Questa attività, decisa dal
Parroco nel Consiglio Pastorale parrocchiale, è certamente
lungimirante e preziosa. Ora è
solo agli inizi, ma col passare
del tempo darà certamente
buoni frutti.
Le persone che vi partecipano
hanno ripetutamente esternato
la loro soddisfazione e la loro
gioia nel condividere la Parola
del Signore nell’esperienza
della loro vita. Il confronto e la
testimonianza che viene data è
certamente opera della Spirito
Santo. Ognuno può parlare liberamente e senza fretta. Tutti
ascoltano con attenzione ciò
che dice il fratello. Mi rendo
conto quanto è vera la Parola di
3
Dall’Avvento 2014
uno strumento importante:
i Centri di Ascolto
sul Vangelo
Gesù quando dice: “Dove due
o tre sono riuniti nel mio nome,
io sono in mezzo a loro”. C’è
da augurarsi che in un prossimo
Dopo cena, a casa di persone amiche.
Ascoltare un brano del Vangelo…
…riflettere.
Tante domande.
Alcuni dubbi.
Il parere di qualcuno.
Si ascolta.
Non si giudica!
C’è chi sta zitto.
Non importa.
Una battuta,
si sorride
e poi…
UNA PREGHIERA
Al centro di ascolto più vicino a noi accade questo.
Con l’intento di approfondire alcuni brani del Vangelo, si condividono opinioni ed esperienze aumentando
così la reciproca conoscenza e la possibilità di riflettere
su se stessi.
L’augurio è che questa nuova iniziativa susciti curiosità e venga apprezzata da un numero sempre maggiore
di persone, certi che la Parola di Dio, posta al centro
della nostra vita, porterà frutto.
Una coppia presente ad uno dei Gruppi
futuro questi gruppi si diffondano sempre di più.
Alessandro Miola
Diacono
Un’amica mi ha chiesto
perché ho accettato di aprire
la mia casa per un gruppo di
ascolto del Vangelo in vista
della formazione di “Comunità Ecclesiale di Base” e il
motivo per cui l’ho fatto è
stato perché mi era piaciuto
molto l’idea di trovarsi in
una casa a parlare del nostro
percorso di fede; in fondo,
anche i primi cristiani non si
riunivano in una chiesa, ma
nelle case di chi credeva ed
era la casa del fedele a diventare chiesa, ed erano piccole
comunità ma con una forte
vita spirituale, tante piccole
Chiese, vero Corpo Mistico.
A distanza di qualche
mese e di alcuni incontri,
credo che la proposta sia
stata molto valida ed abbia
avuto una buona risposta.
Nel gruppo, passato il primo momento di disagio, si è
creato un ambiente sereno e
famigliare, nel quale ognuno
parla volentieri delle proprie
difficoltà nel cammino, ma
anche delle esperienze fatte,
e dei piccoli o grandi passi
avanti.
La condivisione delle difficoltà, l’ascolto delle diverse
esperienze, l’approfondimento della Parola, aiutano
a sentirsi più forti e danno
serenità per affrontare con
maggiore energia le giornate.
Un’Animatrice
DOMENICA 17 MAGGIO
ore 11.00
S. Messa per il conferimento della Cresima e
per la Prima Comunione a 20 ragazzi, con la
presenza del Vescovo
Domenica 19 aprile
Festa del Perdono
Prima Confessione per 28 ragazzi
Domenica 26 aprile
Ritiro spirituale in preparazione alla Cresima
e alla Prima Comunione per i 20 ragazzi di
quinta elementare, per i genitori e padrini/
madrine al Centro papa Luciani
(Col Cumano – Santa Giustina)
dalle 9.00 alle 16.00.
Pasqua 2015
4
IL BILANCIO
CONSUNTIVO
Osservazioni:
1) le spese gestionali si riferiscono a: luce, telefono, fornitura gas, manutenzione apparato
antincendio, manutenzione sistema antifurto, manutenzione
impianto riscaldamento, automazione porte, spese postali,
spese cancelleria;
2) le spese di manutenzione
fabbricati riguardano alcuni interventi ordinari sugli
immobili di proprietà della
Parrocchia;
3) la spesa per le chiese frazionali riguardano la fornitura
di luce e telefono (Chiesa S.
Vincenzo);
4) le spese per il Centro Parrocchiale comprendono la remunerazione dovuta al custode
del Centro, le spese di luce,
fornitura di gas, sicurezza.
I BILANCI DELLE
CHIESE
FRAZIONALI
S. VINCENZO - Prompicai
I conti della Parrocchia
Bilancio Consuntivo della Parrocchia relativo all’anno 2014,
approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 4
marzo 2015:
ENTRATE
- Elemosine
- Candele votive
- Offerte servizi vari
- Attività parrocchiali
- Benedizione delle case
- Offerte da Enti e privati
- Affitti e rendite
- Carità
- Chiese frazionali
- Stampa
Totale (entrate ordinarie)
€
28.959,30
“
15.579,00
“
5.520,00
“
38.860,02
“
7.320,00
“
16.072,00
“
13.120,00
“
6.475,00
“
3.879,10
“
2.997,50
€138.781,92
Entrate straordinarie
“
Entrate straordin. Centro Parrocchiale “
TOTALE complessivo
€ 19.025,00
50.295,81
208.102,73
USCITE
- Imposte ed assicurazioni
€
20.489,08
- Remunerazioni – Stipendi
“
7.102,30
- Spese di culto
“
9.809,10
- Spese gestionali
“
26.781,65
- Attività parrocchiali
“
20.386,04
- Manutenzione ordinaria fabbricati
“
5.237,07
- Carità
“
5.482,80
- Varie e stampa
“
5.316,68
- Chiese frazionali
“
2.184,41
Totale (spese ordinarie)“
102.789,13
DELL’ESERCIZIO
2014
S.AGOSTINO - Toccol
Entrate:
Raccolte in chiesa; offerte per
la Chiesa 2.361,00
Totale euro 2.361,00
Uscite:
Bollette Sorgenia 228,73
Totale
euro 228,73
Diff. Entrate–Uscite2.133,27
Passivo al 31.12.2013 6 .266,40
Passivo al 31.12.2014
euro 4.133,13
B.V. del BUON
CONSIGLIO - Giove
Spese straordinarie :
“49.017,60
Spese per Centro Parrocchiale
“
29.043,71
Rata ammortamento (capitale ed interessi)
del mutuo (di € 600 mila) contratto
per il Centro parrocchiale e ridotto al
31.12.2014 ad € 514.283,63
“
35.716,37
TOTALE complessivo
€
216.566,81
PASSIVO DEL BILANCIO 2014
€
8.464,08
S. ROCCO
Colvignas
Entrate:
U.S. Le Ville; in memoria del
padre; raccolte in chiesa; per
chiesa S.Vincenzo
Totale euro 1.093,60
Uscite:
Bollette Telecom 381,00
bollette Sorgenia 249,59
Totale euro 630,59
Diff. Entrate–Uscite 463,01
Passivo al 31.12.2013 68,74
Attivo al 31.12.2014
euro394,27
Echi di Agordo
Uscite:
Bollette Sorgenia 219,40
Totale euro 219,40
Diff. Entrate-Uscite -136,40
Passivo al 31.12.2013281,47
Passivo al 31.12.2014
euro 417,87
Entrate:
Da Confraternita B.V. del Buon
Consiglio 250,00
Totale euro 250,00
Uscite:
Bollette Sogenia 223,02
Totale euro 223,02
Diff. Entrate–Uscite 26,98
Attivo al 31.12.2012 3 .471,06
Attivo al 31.12.2014
euro 3.495,04
S. GIUSEPPE – Rif
Entrate:
Raccolte in chiesa Totale euro Entrate:
Raccolte in chiesa; per funerale
Dino Tomè
Totale euro 83,00
91,50
91,50
Uscite:
Bollette Sorgenia 238,84
Totale euro 238,84
Diff. Entrate–Uscite -147,34
Passivo al 31.12.1326.908,32
Passivo al 31.12.2014
euro 27.055,66
Echi di Agordo
Gennaio 2014
Da Rinnovamento carismatico
per riscaldamento; Giuseppe
e Laura Ben; varie offerte per
la Parrocchia e per il riscaldamento.
Febbraio
In memoria defunti Paganin e
Cadorin; N.N. per la Chiesa ;
Messa per VV.FF. ; varie offerte
anonime.
Marzo
Da Angelo Paganin; in memoria
di Ferdinando Ben ed Edda
Ferro; in memoria di Adriana
Costantini, la sorella e nipoti
per la Chiesa; NN. in memoria
dei propri morti; varie offerte
anonime.
Aprile
Da Roit Renè e Ferrandi Giuseppina per la Parrocchia; da
famiglia Rinaldo; Costa Federico per la Pianeta; da Orlandi;
varie offerte anonime.
Maggio
In memoria di Salvatore Santomaso; in memoria dott. Ganz
per la Chiesa; in memoria di
Alessandro Gadler, la moglie:
da Franca Romanel; in memoria
di Bruna Lena, varie offerte
anonime.
Giugno
In memoria di Edda Falchi
Pasqua 2015
Generosità Agordina
Le offerte alla chiesa
dal 1° Gennaio al 31 Dicembre 2014
Spanò; da Coro Agordo; varie
offerte anonime.
Luglio
Conedera Giuseppe per la Chiesa; in memoria di Alfredo Gobbis; varie offerte anonime.
Agosto
Da Periti Minerari; Luciana
Nervo per la Parrocchia; in
memoria di nonna Elena Buttol;
varie offerte anonime.
Settembre
Varie offerte anonime; da Giuseppe Ren per riscaldamento.
Ottobre
Dai genitori dei cresimandi; in
memoria di Claudio Mei, i genitori; in memoria di Papa Luciani; in memoria di Fausta Ganz;
in memoria di Maria Soccol, il
figlio; da Pastorale giovanile;
varie offerte anonime.
Novembre
Dall’APIM; in memoria di De
Conti Pietro e Ren Teresa; da
Chissalè Alda; Lina Porta.
Dicembre
Da famiglia Zasso–Pierdonà;
Messa VV.FF. per S. Barbara;
in memoria di Carlo Moretti;
De Colò per la Chiesa; in memoria di Angelina Parissenti;
Dagai per riscaldamento; De
Col Bruna; da Chiara e Franco
Renon; in memoria di Fabio
Porta, i genitori; da Farenzena
Giovanna e Schena Michele;
da fam. S.L.; da Benvegnù
Livio per concerto; da Rinnovamento carismatico per uso
Chiesa.
Per complessivi € 16.072,00
OFFERTE, CONTRIBUTI E UTILIZZO
CENTRO PARROCCHIALE
Per complessivi euro 50.295,81
IBAN: IT51Z0200860980000004251012
(Unicredit Banca SpA, filiale di Agordo)
C/C Postale n. 10163327
Ambedue intestati a
PARROCCHIA S.MARIA NASCENTE – AGORDO
Attraverso le colonne del nostro bollettino, vogliamo ringraziare
ancora una volta tutti gli amici e benefattori della Parrocchia che,
direttamente o tramite ccp sostegnono con il proprio contributo
non solo la pubblicazione di “Echi”, ma anche le iniziative della
comunità.
Un sentito ringraziamento lo vogliamo rivolgere a coloro che
manifestano interesse, sensibilità e comprensione per la vita e le
necessità del Centro Parrocchiale “Mons. Vincenzo Savio”.
Siamo certi che ogni gesto, anche il più semplice e umile, diviene
atto prezioso d’amore magari non visibile a tutta la comunità, ma
sicuramente prezioso agli occhi di Dio!
Visto il buon esito della prima Festa delle nostre
storiche Confraternite, svoltasi Domenica 28 maggio
2014, si è pensato di ripetere anche quest’anno la
bella iniziativa di volontariato solidale a favore delle
necessità del Centro Parrocchiale.
Purtroppo, valutate attentamente tutte le possibili
date, in modo da evitare la concomitanza con altre iniziative della comunità, è stata constatata la mancanza
di tale condizione sia per il periodo attuale che estivo.
Pertanto, è emersa infine l'idea di programmare la
manifestazione a settembre, fissando
la data di domenica 20.
5
LE OFFERTE
IMPERATE 2014
21 gennaio
Migranti
euro 125,30
11 febbraio
Pastorale diocesana 250,00
18 aprile
Pro Cristiani in
Terra Santa
205,00
18 aprile
Quaresima: “Un pane per amor
di Dio”
2.030,00
28 aprile
Attività della Diocesi 130,00
5 maggio
Università Cattolica 130,00
30 giugno
Carità del Papa
550,00
18 agosto
Pro Seminario
diocesano 1.580,00
6 ottobre
Pro Seminario
diocesano
750,30
20 ottobre
Giornata missionaria
mondiale
850,00
Totale euro 6.010,30
GRAZIE
DI CUORE
A TUTTI!
In anteprima
per “Echi”
Verso la fine di aprile uscirà il
volume curato dall’Arcidiacono sul Vescovo Maffeo Ducoli,
di cui è stato Segretario per ben
15 anni. Dalla sua presentazione, riportiamo alcune righe.
Quando entrai in possesso
di quel “libro bianco” che
mi incuriosiva ed avevo visto
più volte sulla scrivania del
Vescovo Ducoli, mentre si affrettava a deporlo nel cassetto
chiudendolo a chiave, pensai
- conoscendo la scrupolosità e
la precisione della persona – di
avere in mano una miniera di
notizie, di cronache e di pensieri che mi avrebbero descritto
tanti anni di vita sacerdotale
ed episcopale. E così è stato…
E allora mi sono accorto che
il “libro bianco” diveniva un
“libro di storia”.
…In queste pagine appare
l’uomo vero, fedele ai suoi
impegni, amante della verità,
entusiasta ma anche sofferente,
deciso e pur paziente, critico
con gli altri come con se stesso;
e viene a galla anche l’animo del
Pastore che metteva al di sopra
di tutto l’amore per Cristo e per
la Chiesa, unito ad una delicata
e filiale devozione mariana.
Per questo, ho ritenuto che,
anziché “scrivere di lui”, era
senz’altro meglio “lasciar parlare lui”. Quello che ne sarebbe
uscito sarebbe stato certamente
più fresco e più vero
Era - ed è - la mia convinzione. Mi auguro sia, alla fine,
anche quella di chi ha potuto
conoscere a fondo il Vescovo
della “Diocesi più bella del
mondo”.
L’Autore
6
Completiamo il sintetico
profilo biografico di Padre Felice Maria Cappello, Gesuita.
Grande studioso del diritto
canonico, professore all’Università Gregoriana, consultore
della Curia Romana e per 40
anni “il confessore di Roma”
nella chiesa di Sant’Ignazio,
in procinto di diventare santo.
Nato a Caviola, ha trascorso
frequentemente le sue vacanze
estive ad Agordo dal fratello
monsignor Luigi, Arcidiacono della Pieve fino all’ottobre1952.
Abbiamo già anticipato le poche
notizie riscontrate e documentate
che indicano la presenza di Padre
Felice ad Agordo, ma il desiderio
di saperne di più e la speranza
di trovare ulteriori elementi ci ha
stimolati a continuare la ricerca
tra i documenti d’Archivio, ma
anche quest’ultima indagine non
ha portato i risultati da noi sperati.
Con grande soddisfazione, però,
studiando i registri anagrafici relativi ai Battesimi. abbiamo potuto
notare la minuta calligrafia di
padre Felice. È stato così possibile verificare almeno diciassette
Battesimi da lui effettuati e sottoscritti, de licentia dell’arcidiacono,
che vanno dal 1937 al 1950. Tale
semplice scoperta ci ha fatto
enorme piacere e siamo certi
lo sarà anche per i protagonisti,
che presumiamo si sentiranno
onorati nel sapere di aver ricevuto
il Sacramento da un personaggio
agordino così importante nella
storia della Chiesa.
L’amore per i Sacramenti traspare in gran parte degli scritti di P.
Felice (“de Jure sacramentorum”
in cinque volumi, “de matrimonio”
sette edizioni) e secondo lui
quando Gesù era venuto, aveva
individuato apposta quegli strumenti per continuare nella Chiesa la Sua proficua opera per la
salvezza, quindi per un prete non
c’era cosa più grande e vantaggiosa da fare che battezzare, dare
l’eucarestia, assolvere i peccati,
“Nella persona di Cristo”.
Ad Agordo non perse l’oc-
Pasqua 2015
Echi di Agordo
a cura di GABRIELE BERNARDI
Uomini illustri
Felice Maria Cappello
Servo di Dio, Gesuita
Agordo: la villeggiatura di un Santo (2a)
Agordo. Registri anagrafici - La minuta scrittura di Padre Felice
in un atto di battesimo da lui celebrato.
casione di manifestare questo
principio. Il primo battesimo lo
ritroviamo il 19 settembre 1937 a
una bambina. La sua presenza ad
Agordo in quell’anno si era prolungata oltre la metà di settembre,
perché era stato interessato dal
canonico mons. Domenico De
Toffol, incaricato dal vescovo Cattarossi, per avere un parere sulla
vicenda delle apparizioni della
Madonna a Voltago. Sulla base
degli elementi acquisiti relativi
alle presunte visioni e analizzati
i comportamenti delle “veggenti”
fu facile per il gesuita esprimere
il proprio parere negativo. Il caso
si concluse in breve tempo, ma
ancor oggi qualcuno ritorna sul
luogo per porgere una preghiera
alla Madonna.
Interessante un altro battesimo,
del 1942, anche questo a una
bambina. Riportiamo l’aneddoto
che ci ha raccontato l’interessata,
perché è emblematico della sensibilità e dell’umanità del nostro
Santo uomo. La signora, ricordando discorsi sentiti in famiglia,
riferisce che durante la cerimonia del suo battesimo i genitori
avevano indicato al sacerdote,
Un Santo, per gli Agordini
l’arcidiacono mons. Luigi, fratello
di padre Felice, il nome da dare
alla bimba, ma questo nome, di
radice germanica, non fu accettato perché non rappresentava un
santo riconosciuto dalla Chiesa:
monsignor Luigi, severo e ligio
alle regole, si rifiuta di dare il
Battesimo. Allora padre Felice,
presente alla cerimonia, si offre e
battezza la bimba e nel Registro
scrive Giovanna e poi il nome
voluto dai genitori, che però modifica sostituendo la “n” con una
“l”, così il nome Vanda, (come è
chiamata ancor oggi la involontaria protagonista) è diventato nel
documento Valda. Pensiamo che
questa modifica fosse ritenuta
necessaria per non contrariare
eccessivamente il fratello, altrimenti non ne comprendiamo la
motivazione. Ma questo nome,
Valda, appare ancora scritto
nell’atto di un altro Battesimo
celebrato nel settembre 1950
da padre Felice, è il nome della
mamma del battezzando, pura
coincidenza?, chissà…!
Un'altra persona ricorda con
emozione di essere stata amabilmente confessata da padre
Felice nell’estate del 1952,
all’indomani di aver ricevuto, a
distanza di un mese, la Prima
Comunione e la Cresima: aveva
(segue a pag. 7)
Due immagini storiche. Agordo, 15 agosto 1941. Padre Felice esce dalla vecchia canonica di via Garibaldi e si avvia in processione in
chiesa per la celebrazione della Messa Novella di padre Fiorello Liberato Rosson, francescano agordino, che lo segue accanto al fratello
arcidiacono, monsignor Luigi Cappello; dietro, la madre Giovanna.
Echi di Agordo
(segue da pag.6)
sette anni e fu ascoltata e…
assolta dal padre all’esterno del
confessionale davanti alla porta
della cappella della Madonna
dell’arcidiaconale.
Sicuramente, come abbiamo
potuto documentare con le due
fotografie, di valore storico, della
pagina precedente, il gesuita era
ad Agordo in occasione della
Messa Novella del francescano
agordino padre Fiorello Liberato
Rosson, celebrata il 15 agosto
1941 sempre nell’arcidiaconale.
Dopo la morte del fratello
(ottobre 1952), invitato dall’arcidiacono monsignor Carlo De
Bernard, padre Felice ritornò
forse ancora una volta o due, poi
rimase sempre a Roma.
Padre Felice si era fatto conoscere ad Agordo per le sue
qualità, e siamo certi che ancor
oggi da agordini ultraottantenni
potremmo raccogliere altre testimonianze interessanti; purtroppo
abbiamo lasciato trascorrere
troppo tempo, ormai è tardi, molti
di coloro che potevano fornire
notizie utili non ci sono più e siamo costretti a concludere così il
nostro ricordo delle sue “vacanze
agordine”.
Ad Agordo, rivediamo la sua
Pasqua 2015
7
Padre Felice Cappello S.J.
figura minuta, il viso affilato, sempre sorridente, le mani giunte o
conserte, passeggiare nel grande
giardino della vecchia canonica,
conversando con il fratello o con
don Ferdinando Tamis, molto
legato ai Cappello, che allora era
sovente ad Agordo. Lo immaginiamo attraversare frettolosamente
la via e il porticato dalla canonica
di via Garibaldi per raggiungere
la chiesa e ottemperare alle attività liturgiche e alle confessioni.
Andava sempre a piedi, anche
a Roma, andava a piedi, aveva
una particolare avversione per
l’automobile, e questa antipatia
aumentò quando, nell’autunno
del 1950, restò vittima di un grave
incidente stradale nel bellunese,
proprio durante una delle brevi
vacanze estive. Portò il braccio
destro e la spalla ingessati per
molto tempo, per tale disagio non
si lamentò mai: si doleva soltanto,
amaramente, di non potersi fare
il segno della croce (Arcangelo
Paglialunga).
Abbiamo già detto che la scelta
di don Felice di diventare Gesuita fu la conclusione della suo
incontro, fortemente voluto, con
la Madonna a Lourdes e dopo la
lunga e severa preparazione a
Lettera al fratello mons. Luigi (24.1.1946), dove esorta alla preghiera
villa Torlonia a Roma poté emettere i voti solenni, il 2 febbraio
1924, quando già da quattro anni
insegnava alla Gregoriana.
Era dottore in teologia, in filosofia, in diritto canonico e civile;
nel suo insegnamento portava
la perfetta lucidità di una mente
giuridica. Era di una straordinaria
erudizione e chiarezza intellettuale secondo la grande tradizione
gesuita, “Cappello possedeva un
talento acuto nel penetrare subito
l’essenza delle leggi, in quanto
dove partecipò anche alle altre
attività dell’istituto e qui come in
tutte le innumerevoli azioni che
compiva stupiva chi lo ascoltava
“…per la chiarezza, la capacità di
sintesi, la straordinaria memoria,
ma soprattutto per la sua umiltà
e bontà inesauribile…” (Janusz
Kowal S.J.).
Agordo, anni ’40 del secolo scorso, nel giardino della vecchia canonica. Padre Felice con il fratello mons. Luigi, don Ferdinando Tamis
e monsignor Giuseppe Pollazzon, cancelliere vescovile.
egli sapeva distinguere immediatamente quanto in esse ci fosse
di assolutamente vincolante da
quanto derivasse da norme accidentali e quindi adattabili a varie
circostanze e necessità” (padre
P. Huizing).
Anche mons. Carlo De Bernard, arcidiacono di Agordo dal
1953 al 1977, per la sua tesi di
laurea in “Universa theologia”
del 1951, ebbe ad attingere alla
sapienza del padre Felice, il quale
offerse preziosi suggerimenti di
carattere teologico a conferma
della positività circa “L’effetto
corporeo della Sacra Unzione
degli Infermi”. Cioè della restituzione della sanità del corpo
nel riversarsi soprannaturale del
conforto spirituale donato dalla
Sacra Unzione.
Le giornate del Padre erano
intensissime, insegnò fino al
1959 quando, a 80 anni, dovette
smettere per motivi di salute.
All’insegnamento, agli studi e allo
scrivere, alternò una infinità di altri
impegni, quali la collaborazione
con la rivista Civiltà Cattolica; fu
consultore delle S.S. Congregazioni Concistoriali, membro
della Pontificia Commissione
dei Vescovi e del governo delle
diocesi per la preparazione del
Concilio Vaticano II°.
Forse una delle pagine meno
conosciute della vita di Padre
Felice è il suo insegnamento di
diritto canonico orientale nel Pontificio Istituto Orientale a Roma
Queste ultime doti le manifestava con maggior intensità nelle
confessioni: molti accorrevano al
suo confessionale per accusare
le loro debolezze e sentire quella
comprensione umana, quella
compassione tutta paterna, che
non faceva distinzioni, che trovava sempre la soluzione più indulgente e dava pene mitissime.
Per questo suo comportamento
fu accusato di essere un pericolo
per la Chiesa, cioè per la manica
larga che usava con i peccatori. Al
suo confessionale si accostarono
sempre un’infinità di fedeli che
stavano pazientemente in fila
anche per ore pur di poter avere il
suo perdono e al sua assoluzione:
per questo meritò l’appellativo di
“confessore di Roma”.
(G.B. 2-continua)
Bibliografia:
- P. Domenico Mondrone S.J,
Padre Cappello
- L’Amico del popolo, articoli
vari, 25.3.78 / 20.4.1985 /
14.3.1987 / 18.2.88
- Echi di Agordo
- L’Osservatore Romano, 25
marzo 1987
- Arcangelo Paglialunga, in
“Gente, marzo 1962”.
- Archivio Arcidiaconale di
Agordo - Registri anagrafici.
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Pasqua 2015
Echi di Agordo
VITA DELLA COMUNITÀ VITA DELLA COMUNITA’
Nei mesi scorsi la nostra Comunità cristiana si è ritrovata
parecchie volte per celebrazioni particolari che hanno segnato
la vita delle nostre famiglie, e in particolare dei ragazzi del catechismo.
Liturgie, momenti di riflessione in Avvento, ma anche eventi
culturali legati soprattutto al Natale (riportati in altre pagine). Li
possiamo rivivere in queste immagini del nostro sempre attento
collaboratore Federico Costa.
26 ottobre 2014. Consegna della Bibbia ai bimbi del catechismo.
16 novembre. Presentazione dei bambini del catechismo.
1 e 2 novembre. Solennità dei Santi in chiesa e, sotto, Messa in Cimitero.
23 novembre, Cristo Re. Consegna del comandamento dell’amore
ai ragazzi di quinta elementare.
4 dicembre. Sala Luciani. Veglia di preghiera per l’inizio di Avvento.
9 novembre. Consegna del Credo ai bambini del catechismo.
6 dicembre. Messa e benedizione all’altare di Santa Barbara.
Pasqua 2015
Echi di Agordo
9
VITA DELLA COMUNITÀ VITA DELLA COMUNITA’
8 dicembre. Messa dell’Immacolata.
1 febbraio. La Giornata per la vita con i bimbi battezzati nel 2014.
Natale 2014. La Messa di mezzanotte, accompagnata dalla Nuova Corale e, sotto, quella del giorno allietata dai canti del Coro dei bambini.
2 febbraio. Presentazione di Gesù al tempio. La Candelora.
11 febbraio. S. Messa in onore della Beata Vergine di Lourdes.
4 gennaio 2015. Erik e Silvia, i ragazzi del presepio dell’altare.
18 febbraio. Mercoledì delle Ceneri.
Pasqua 2015
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Echi di Agordo
Animatori sempre
pastorale
Giovanile
...e
si riparte!
È possibile essere animatori sempre?
Questa la domanda che
ci è stata rivolta sabato 29
novembre al centro parrocchiale, durante il convegno
“animatori h24” organizzato
da don Luciano e dalla diocesi. Domanda non facile:
se da una parte verrebbe da
dire che sì, bisogna vivere
tutti i momenti della vita con
coerenza e dando il buon
esempio, dall’altra non è
sempre così semplice farlo.
Non solo per noi ragazzi, ma
nemmeno per gli adulti.
Ce ne hanno parlato Paola
e Mario, una coppia sposata
da parecchi anni e con quattro figli.
In alcuni momenti hanno
provato a staccarsi da tutte
queste attività, ma gli mancava qualcosa, da soli non
ce la facevano.
L’esperienza di animatori
ha influenzato positivamente tutta la loro vita, sempre
sorretti dalla convinzione
di essere nelle mani della
provvidenza. Hanno quindi
aperto la loro casa agli extracomunitari, ascoltando le
loro storie e non vedendoli
più come “diversi” ma semplicemente come persone.
Ecco però che quando si
trovavano a dover lasciare
soli i figli per qualche tempo,
gli raccomandavano di non
lasciare entrare nessuno in
Già da subito dopo il matrimonio, hanno sentito il
bisogno di aprirsi agli altri:
sono entrati a far parte di
un gruppo di sposi, hanno
partecipato ad alcuni campi
di lavoro e portato la loro
testimonianza alle coppie di
fidanzati.
casa, andando contro quello
che era stato il loro insegnamento fino ad allora: le porte
erano infatti sempre aperte
per tutti.
I figli, confusi da questo
contrasto, hanno optato per
l’accoglienza, a riprova che
l’esempio conta più delle
parole.
Finita la loro testimonianza
ci siamo divisi in gruppi a
seconda dell’età e ci siamo
confrontati sulla nostra esperienza di animatori. Dopo
un’ottima cena preparata
per noi dagli alpini, abbiamo continuato con alcuni
giochi.
Abbiamo concluso la serata
con un momento di riflessione
e di preghiera, per poi salutarci nella speranza di poterci
presto ritrovare.
... con il Gruppo Giovani!
Il primo appuntamento è stato sabato 8 novembre con la castagnata con i bambini e i genitori. Per aumentare la fame e colmare
l’attesa abbiamo fatto qualche gioco tutti insieme, genitori compresi che si sono divertiti forse più dei figli... Il gioco delle sedie
e dei simboli delle carte e il “Filo di Arianna” sono stati alcuni
dei nostri passatempi, poi ecco le tanto attese e buone castagne
preparate dai bravi Erica e Sandro! E così inizia la scorpacciata
accompagnata da bibite e poc corn.
Flavia
Il nostro Presepe:
la Palestina ai tempi di Gesù
Come da ormai parecchi anni
il gruppo giovani ha allestito in
chiesa la Natività in fondo alla
navata laterale, vicino alla statua
di Papa Giovanni Paolo I.
Questa volta però l’ambientazione è cambiata: non più il classico presepe delle Dolomiti, con
muschio, montagne e torrenti, ma
una Betlemme più simile a come
doveva essere allora; ed ecco gli
sconfinati deserti, punteggiati da
qualche raro arbusto e popolati
da greggi di pecore con i loro
pastori, un pozzo per attingere
l’acqua e le grotte scavate nella
roccia, alcune abitate da uomini
e animali.
Non è facile immaginare come
doveva essere il paese dove nacque Gesù. Troppi cambiamenti
sono avvenuti in 2000 anni di
storia, e troppo poche e contrastanti le testimonianze che ci sono
arrivate. Ora i luoghi simbolo della
cristianità sono per lo più inglobati
in chiese e basiliche. Anche noi
abbiamo voluto mostrare questo
contrasto: sullo sfondo della
Betlemme antica, con la Sacra
Famiglia al centro della scena,
spunta Gerusalemme così come
si presenta oggi, con le sue mura,
i diversi quartieri, le chiese, le
moschee e le sinagoghe, tanto
vicine eppure tanto lontane…
Ringraziamo il gruppo post
Cresima che ci ha aiutato a
realizzare le casette. Il lavoro di
preparazione è stato tanto ma la
soddisfazione ci ha ampiamente
ripagato di tutta la fatica!
Erica
Erica
Pasqua 2015
Echi di Agordo
Da dove partire? Cosa raccontarvi riguardo al gruppo
post cresima?
Tante cose abbiamo fatto da
quando ci siamo trovati la prima
volta, tanti sorrisi si sono incontrati nell’aula all’ultimo piano
del centro parrocchiale, molte
voci hanno animato quell’ora e
poco più di incontro.
Il silenzio non è sicuramente
cosa che appartiene al post
cresima, sguardi annoiati e stufi
non hanno mai varcato le porte
del Centro. Semmai le parole
hanno a volte lasciato il posto
al rumore dei pensieri, a sguardi
intensi concentrati su temi difficili a cui anche chi è più grande
non sa dare risposta.
Ci siamo interrogati su Dio, su
chi è Dio, come è Dio. Probabilmente quando siamo tornati
a casa quelle sere avevamo ancora più dubbi di prima, molte
domande hanno avuto come
risposta altre domande. Intanto
però interrogandoci e discutendo assieme abbiamo cominciato
un nuovo percorso di crescita e
comprensione del nostro credo
cristiano dove ciò che conta è la
voglia di mettersi in gioco e di
offrire al gruppo le proprie capacità anche se a quanto pare è
molto più facile raccontare agli
altri un proprio difetto piuttosto
che ammettere di essere bravi
a fare qualcosa.
Il principio per noi è stato
Sister Act II, o ancora meglio,
tutto ha preso vita da una frase
scritta alla lavagna come nel
film: “If you wanna be somebody, if you wanna go somewhere,
you better wake up and pay
attention” (se vuoi essere qualcuno, se vuoi farti strada devi
svegliarti e stare in campana).
Ecco, da qui ci siamo messi
in cammino con l’obiettivo di
diventare un coro. Un coro?
Gruppo post Cresima
Sì, ma un coro speciale. Non
cantiamo, né suoniamo. Vogliamo semplicemente costruire un
coro di persone che sappiano
stare assieme come unite sono
le voci di un coro e che come
un coro sa mettere assieme
tante voci diverse tra loro, così
noi vogliamo costruire rapporti
che sappiano riconoscere la
bellezza della diversità presente
in ciascuno di noi.
Siamo come i pezzi del
puzzle che stiamo disegnando
un po’ alla volta: diversi l’uno
dall’altro, con difetti se presi
singolarmente, inutili se lasciati
separati gli uni dagli altri, ma
perfetti se incastrati correttamente e importanti per l’intero
disegno che stiamo realizzando.
Per essere tali però abbiamo
bisogno anche di chi ci guidi,
di chi ci aiuti a imparare a valorizzare i doni che ci sono stati
dati e a saperli unire alle qualità
di chi ci sta attorno, ruolo che
ovviamente deve essere assunto
da un direttore di coro.
Ed è qui che con il nostro
percorso abbiamo incontrato
Dio. Senza volerlo proprio in
quel periodo la triste attualità,
come a volerci provocare, ha
11
posto davanti ai nostri occhi le
immagini dei fatti di Charlie
Hebdo, costringendoci a riflettere su quale ruolo vogliamo
che Dio abbia nella nostra vita
e chiedendoci se davvero chi
ha agito il 7 gennaio a Parigi lo
abbia fatto in nome di Dio. Presi
dai fatti di cronaca ci siamo
ritrovati a sfogliare giornali e
riviste fin troppo ricche di notizie riguardanti i tanti conflitti
in corso. Girando e rigirando
quelle pagine, in un momento di
creatività improvvisa, abbiamo
deciso di ritagliare e separare le
tante parole spese per parlare
di guerra per poi utilizzarle a
comporre un messaggio di pace,
dando forma alle emozioni sorte
in ciascuno di noi riflettendo
su fatti lontani da noi, ma che
non per questo devono indurci
all’indifferenza.
Dopo molte serate spese su
temi così impegnativi l’allegria
e la confusione sono tornati a regnare in quella stanza all’ultimo
piano del centro parrocchiale,
con la consapevolezza però
che ancora molto si deve fare
e scoprire perché un direttore
senza coro non va da nessuna
parte, come non può esserci
coro senza direttore. Adesso che
il nostro direttore lo abbiamo
incontrato possiamo proseguire
il nostro viaggio, siamo pronti
per nuove ed entusiasmanti
avventure!
Angela
Come ogni anno, ormai da tradizione, tutte le maschere agordine si sono date appuntamento al
centro parrocchiale per passare un pomeriggio in compagnia. La fantasia di certo non è mancata,
vista l’ampia varietà di costumi che hanno riempito l’intero salone. Giochi e balli di gruppo: questi
sono stati gli ingredienti segreti di una festa ben riuscita (ssht, ma non ditelo a nessuno!). Il gioco
più richiesto è stato sicuramente “il palloncino” che consisteva nel scoppiare con il solo uso dei
piedi i palloncini degli avversari, legati con uno spago alla caviglia.
Che dire, vi aspettiamo il prossimo anno ancora più numerosi!
Marika
Ciao pulcinelli!
C
a
r
n
e
v
a
l
e
Pasqua 2015
12
PROVE DI CAMPEGGIO
Come può un animatore
riuscire a immedesimarsi nel
suo ruolo, incollando insieme
con armonia i numerosi tasselli
che compongono la vita del
campeggio?
Beh, ovviamente ci vogliono
pratica e duro allenamento, nonché una profonda conoscenza
di tutti i tasselli in questione…
È così che nei giorni dal 2 al
4 gennaio 2015 la canonica di
Rivamonte è diventata il teatro
per le prove generali; convinti
del fatto che per affrontare un
campo in serenità è necessario
conoscere problematiche e punti
di forza di tutte le figure presenti,
ognuno ha tentato di acquisire
informazioni recitando parti un
po’ diverse dal solito: ex-animati
divenuti animatori hanno impersonato gli animati entusiasti ed
Una pizza
in compagnia
Dopo le fatiche natalizie il
gruppo chierichetti si è riunito
per passare un po’ di tempo in
allegria.
Così l’11 febbraio abbiamo
partecipato alla S. Messa in
onore della Beata Vergine di
Lourdes e insieme alla nostra
comunità abbiamo pregato anche per tutti i nostri malati.
Al termine il nostro arcidiacono ha voluto offrirci una pizza
che, guarda caso, abbiamo
accettato volentieri! Eccoci qua
tutti sorridenti e con la pancia
piena alla fine della serata! Cosa
dire ancora? Grazie 1000 don
Giorgio e... alla prossima, sperando che qualcun’altro voglia
unirsi a noi!
Silvia Zasso
iperattivi, mentre animatori un
tempo animati si immedesimavano in loro stessi proponendo
giochi, riflessioni e varie attività
ricreative (o ri-distruttive, a
seconda dei casi).
Ad orario pasti i ruoli cambiavano ancora, mentre ci si
metteva nei panni delle cuoche
e cuochi che furono o che sono,
mettendo a frutto i tanti buoni
insegnamenti appresi, non solo
in ambito culinario!
L’unico ruolo che ancora ci
riesce un po’ difficile da interpretare è quello del prete, che come
abbiamo scoperto è composto da
molti e molti aspetti, compresi i
più inaspettati! Per fortuna per
quello c’è don Fabiano, che ha
recitato in modo impeccabile la
sua parte.
E per restare in tema di scenet-
Echi di Agordo
te, il tempo libero, che qualche
universitario più coscienzioso ha
impiegato come da programma
per preparare gli esami, è stato
in gran parte occupato da avvincenti partite al gioco di ruolo
“Lupus in Tabula”, nel quale
sono apparsi nuovi ambitissimi
personaggi.
Oltre alla finzione (peraltro
molto realistica), sono stati tre
giorni di autentica amicizia e
divertimento, nei quali abbiamo
potuto rafforzare se possibile
ancora di più il nostro legame,
anche con i nuovi entrati.
Speriamo vivamente di non
aver abusato della pazienza della
parrocchia che ci ha ospitati e ha
dovuto sopportare sovraffollamento e schiamazzi a qualunque
ora del giorno e della notte, ma
abbiamo dovuto collaudare
alcune nuove attività che con
le dovute modifiche potranno
ora essere adottate con i veri
animati!
Per questioni di segretezza
alcune sono addirittura state
testate nel cuore della notte, ma
ovviamente per non rovinarvi
la sorpresa non ve le raccontiamo…
Insomma non vi preoccupate!
A prove fatte, vi invitiamo anche
quest’anno a Copàda per i campeggi estivi, per i quali vi ricordiamo sono aperte le iscrizioni
presso la cartoleria Miola!
Affrettatevi!
Sara
Sulla Lòbia di Paréch...
...Lunedì 6 aprile
dalle ore 14,00
Palo metrico - Gimkana - Pesca -Torneo
di calcio balilla - Torneo di calcio balilla
umano - I conìci - Fagioli - Indovina quanti sono, ecc. - Premi
Pasqua 2015
Echi di Agordo
...ancora spazio giovani...
Quest’anno è stato proposto
ai ragazzi del “Progetto Pace”
- iniziativa nata quattordici
anni fa all’interno dell’Istituto “Follador” con lo scopo
di sensibilizzare gli studenti
sull’importanza di costruire
un futuro fatto di giustizia e di
pace - un percorso di riflessione
sul tema dell’Olocausto, che si
concluderà il prossimo maggio
con un viaggio-esperienza ad
Auschwitz, luogo drammatico
della storia del ‘900, testimonianza di quanto sia importante
l’apertura nei confronti dell’altro e di quanto sia necessario
fermare le varie violenze che
affliggono il mondo.
In preparazione alla partenza
per la Polonia, i ragazzi hanno
approfondito la tematica della
Shoah tramite la lettura di alcuni testi e la visione di documenti
audio-visivi e prendendo spunto da queste testimonianze i
ragazzi stanno anche lavorando
ad uno spettacolo che porteranno in scena a fine aprile.
Per sostenere i costi del
viaggio hanno deciso di organizzare, lo scorso 7 marzo, una
serata danzante presso il Nof
Filò di Cencenighe (vedi foto
sotto), che è stato un bel punto
di incontro per ballare insieme sulle note di Eros&Oscar
e passare una bella serata in
compagnia.
Nel pomeriggio dello stesso
giorno, si sono tenuti i tornei di
briscola e di calcio balilla, che
hanno assegnato dei bei premi
alle coppie in gara.
Nonostante il grande impegno che i ragazzi hanno impiegato nell’organizzazione e nella
preparazione del viaggio e della
festa, hanno voluto comunque
continuare gli appuntamenti ormai “tradizionali” del gruppo.
Il 28 marzo, infatti, saranno
sul palco del Teatro Comunale
di Belluno al consueto appuntamento con le altre scuole della
provincia, per il Meeting delle
Scuole in Rete.
Andrea Colaiacomo
13
“Dialogando coi Film”, 5a edizione
Torna “Cinema - Rassegna
cinematografica ad Agordo”,
l’evento organizzato dal gruppo
“Dialogando coi Film”, che da
ormai cinque anni propone alla
comunità agordina una serie di
serate con protagonista il cinema
e i messaggi che questo vuole
mandare.
L’edizione 2015 è stata organizzata sotto la direzione di Giulia
Mazzotta e Anna Parissenti che
assieme ad un’altra decina di ragazzi (tutti con meno di quindici
anni) hanno deciso di incentrare
le proiezioni sul tema dell’adolescenza e dei suoi vari aspetti.
La prima serata, sabato 21
marzo, vedrà come protagonista il film “17 again” che darà
modo di riflettere sul rapporto
tra genitori e figli e sull’importanza delle scelte che si fanno
in questa fase della vita. I film
a seguire saranno: il 28 marzo
“Noi siamo infinito”, sul tema
dell’amicizia, l’11 aprile “Segui
il tuo cuore” sull’amore fraterno
e il dolore, e per concludere, il
18 aprile verrà proiettato “Colpa
delle stelle”, uscito pochi mesi
fa nelle sale cinematografiche e
molto apprezzato dal pubblico
per i vari spunti di riflessione
che lancia.
La manifestazione è stata
organizzata in collaborazione
con la Parrocchia e il Comune
di Agordo, che come sempre si
sono dimostrati disponibili nei
confronti di questa rassegna. Tutti gli spettacoli saranno gratuiti e
si svolgeranno alle ore 20 all’Auditorium “Vincenzo Savio” del
Centro Parrocchiale.
A. C.
14
Pasqua 2015
Echi di Agordo
la pagina foraniale la pagina foraniale la pagina foraniale
Il Consiglio Pastorale della
Forania di Agordo si è riunito il
16 gennaio scorso per programmare, tra l’altro, alcune iniziative comuni quaresimali.
In particolare sono stati
confermati i tradizionali pellegrinaggi al Santuario di Santa
Maria delle Grazie nei sabati di
quaresima: le parrocchie della
Val del Bióis (28 febbraio),
della Conca agordina (7 marzo), poi le parrocchie dell’Alto
Cordevole (14 marzo) e quindi
le parrocchie del Decanato di
Livinallongo e quella di Laste
(21 marzo).
Inoltre, durante la Quaresima, si cercherà di realizzare
nelle diverse zone della Forania
un cammino comune - anche se
con modalità concrete diverse di riflessione e preghiera.
Così i fedeli della Conca
agordina sono stati invitati ad
Agordo, in Sala Luciani, per
due incontri di riflessione sulla
Vita Consacrata. Le riflessioni
sono state proposte da don
Giovanni Unterberger, Delegato per la Vita Consacrata,
ed hanno avuto questi temi:
“Figure religiose nella vita della Chiesa, lungo la storia” (5
marzo, ore 20,30) e “I Consigli
evangelici, inviti per tutti” (12
marzo, ore 20,30).
Le comunità cristiane della
Val del Bióis sono state invitate
a ritrovarsi per le “Stazioni
quaresimali” ogni mercoledì,
alle ore 20.00, secondo una
consuetudine che dura da
anni. I momenti di incontro
e preghiera saranno itineran-
Un cammino
di comunione
Santa Maria delle Grazie, 5
marzo 2015: il pellegrinaggio
della Conca Agordina
e, sotto,
Colle Santa Lucia, 13 dicembre
2014: ricordo della bella concelebrazione per la festa patronale
presieduta dall’arcidiacono.
ti e verteranno sul tema dei
Consigli evangelici e la Vita
contemplativa.
Si è iniziato a Falcade (25
febbraio), per proseguire con
Canale d’Agordo (4 marzo),
poi a Caviola (11 marzo) e infine a Cencenighe (18 marzo).
I fedeli dell’Alto Cordevole
si ritroveranno tutte le domeniche (ore 15,00) al Santuario
di Santa Maria delle Grazie
per il canto dei Vespri e una
riflessione quaresimale.
Il Consiglio ha quindi fissato
la data e il luogo dell’annuale
pellegrinaggio della Forania,
a cui saranno invitate anche
le parrocchie del Decanato di
Livinallongo:
venerdì,
1° maggio,
nel pomeriggio,
al Santuario
del Nevegal
Agordo, in
Sala Luciani,
5 marzo 2015:
il primo dei
due incontri
di riflessione sulla Vita
Consacrata con
don Giovanni
Unterberger,
Si sta inoltre pensando, per
il prossimo mese di ottobre,
ad una iniziativa di tipo “vocazionale” con i giovani della
Forania nell’ambito dell’Anno
della Vita consacrata
Al termine della riunione
l’Arcidiacono ha comunicato
che la Giornata della Speranza si celebrerà come ogni anno
al Polifunzionale, domenica
22 marzo alle ore 15.30: celebrazione della Santa Messa
con Unzione degli Infermi e
la partecipazione dell’Unitalsi
Diocesana.
Sabato 18 aprile, ore 10.30
in Arcidiaconale:
S.Messa presieduta dal Vescovo
con la presenza dei Religiosi e
Religiose agordini, in occasione
dell’Anno della Vita Consacrata.
Echi di Agordo
Fulcro indispensabile, alla
base dell’economia agricola
delle generazioni che ci hanno
preceduto, è il casèlo e il suo
funzionamento, che hanno
rappresentato un’insostituibile
sostegno per i nostri nonni e i
nostri genitori.
Quello che ricordo io, è
il casèlo di Tóccol, dove da
bambina portavo il latte che
mio nonno e mio papà avevano munto. Il mio viaggio era
quello del pomeriggio, verso
le cinque. Avevo una giacca a
vento rossa e sulla schiena era
completamente nera dal contatto, dallo sfregamento con il vas
dal lat a spalla che si usava per
il trasporto del latte.
Il funzionamento e le regole
del casèlo di Tóccol erano come
tutti gli altri casèli dell’Agordino. Gli agricoltori di allora
si unirono in cooperative, per
trasformare il proprio latte in
burro e formaggio, che servivano al sostentamento del nucleo
famigliare e che a volte erano
scambiati con altri prodotti
agricoli dei quali si necessitava.
L’idea di unirsi in cooperativa
fu vincente.
Prima dell’esistenza dei
casèli, la scòta (produzione di
burro e formaggio) era fatta in
casa singolarmente da ogni allevatore, con perdite di prodotto
in quantità e in qualità, oltre che
in ordine di tempo.
La prima latteria sociale,
in Italia, fu fondata a Canale
d’Agordo nel 1872 da don
Antonio Della Lucia, parroco
del paese. In seguito in tutto
l’Agordino si formarono spontaneamente numerose latterie.
Anche Tóccol fondò, nel 1892
il suo primo casèlo che operò
per oltre cent’anni, mettendo insieme allevatori, latte,
fatica, solidarietà, amicizia e
genuinità.
Pasqua 2015
Il racconto di Cielo Blu
AL CASÈLO
Ogni socio del casèlo portava
il latte due volte al giorno, la
mattina presto e nel tardo pomeriggio, dopo averlo munto,
nella propria stalla, dalle proprie mucche.
Ogni socio si impegnava a
portare il latte, a pagare le spese
comuni e a fare il ròdol, aiutare
cioè a turno il casaro nei lavori
di trasformazione del latte e di
pulizia degli ambienti. Spese e
ròdol erano in relazione al latte
conferito. Più latte si portava
più spese si avevano e più turni a
ròdol si facevano. Generalmente il ròdol era fatto al mattino,
salvo esigenze particolari.
Ogni socio riceveva burro e
formaggio in base al latte che
portava e conseguentemente,
più latte portava più prodotti
aveva. Il formaggio era distribuito ai soci una volta al mese;
mentre il burro era dispensato
a mano a mano che si faceva,
sempre secondo il criterio della
quantità di latte consegnato.
Il casèlo era aperto da ottobre
a maggio. Durante l’estate le
...una grande fontana scolpita nel sasso, con l’acqua corrente, erano
e sono tutt’ora davanti alla porta...
mucche salivano agli alpeggi
e il loro latte era impiegato dai
malgari per la produzione di
burro e formaggio di malga.
Torniamo a me, ai miei ricordi...
Al pomeriggio con il vas
dal lat pieno (circa 10 litri) in
spalla, scendevo verso Tóccol,
per i scurtói, scorciatoie, che mi
permettevano di raggiungere
più velocemente la latteria.
Una grande fontana scolpita
nel sasso con l’acqua corrente
erano e sono tutt’ora davanti
alla porta.
Entravo per un corridoio corto. Ricordo tanti visi, giovani
e meno giovani, visi amici,
solidali e ricordo la figura del
casaro Alcide, uomo mite, sorridente e silenzioso, che mi dava
sicurezza. Ricordo un ambiente
umido e un odore particolare
che non saprei descrivere e
che risento e riassaporo oggi,
quando mi capita di entrare nel
casèlo di Taibon. Poi toglievo
il vaso del latte dalle spalle e
prendevo il libretto del casèlo,
che era intestato a mio nonno
Vito, da una rastrelliera fissata
sul muro dove c’erano tutti i
libretti personali dei soci.
Lo davo ad Alcide e versavo
il latte dal vas in un contenitore
dotato di bilancia. Il latte era
pesato e il peso era trascritto dal casaro su un registro,
conservato nel casèlo, e sul
libretto personale che riponevo
nuovamente al suo posto, nella
rastrelliera. Poi con in spalla il
vas dal lat vuoto, tornavo su
alla mia frazione, con la mia
giacca rossa e la spensieratezza
della mia età.
Il latte che avevo portato al
casèlo era poi filtrato e messo,
con quello degli altri soci, in
15
vasche da 50 kg immerse a
bagnomaria nell’acqua fredda.
Quest’operazione serviva a
far affiorare la parte grassa, la
panna, del latte e conseguentemente el botìro il burro. Il latte
era poi trasformato in formài
formaggio, dalle sapienti mani
di Alcide, che con maestria
lo cuoceva in una caldiéra
di rame alimentata dal fuoco
amico della legna. Terminata
la cottura, dopo avergli dato
forma ed essere stato pressato,
il formaggio era immerso per
alcuni giorni in una fontana
con acqua e sale (salamóia)
per salarlo e, una volta estratto
ed asciugato, era disposto su
assi di legno in attesa di essere
consegnato ai soci.
Mi piaceva il mondo del
casèlo, anche se ero piccola,
mi dava la sensazione dello
star bene, della genuinità direi
ora da adulta.
Quando alcuni anni fa ho
appreso che il casèlo di Tóccol
chiudeva perché non a norma
con le regole europee sono
rimasta male.
Una tradizione centenaria
che scompare così, perché non
a norma con regole imposte da
chissà chi. Non capisco, forse
non voglio capire; non voglio
essere globalizzata. Mantenere
in vita queste realtà significa
per me conservare la nostra
cultura, la nostra identità, la
nostra individualità. Sottolineo
individualità, perché se tu sai
chi sei, non hai paura di confrontarti con gli altri, anche se
hanno culture diverse. È quando
non sai chi sei che nascono i
problemi perché sei in balia di
chiunque.
Alla confusione che crea la
globalizzazione e alle politiche
distruttive che la sostengono,
contrappongo la bambina con
la giacca rossa sporca dal vas
dal lat; quei visi amici che
incontravo quotidianamente al
casèlo e che sono ancora scolpiti nella mia mente; la sapienza
di Alcide, il suo burro il suo
formaggio; quell’odore all’interno della latteria che credo
fosse l’odore della solidarietà.
Tutti ricordi che mi permettono di conservare il mio essere
agordina, del quale sono fiera.
Anche scrivere, parlare del
casèlo, di come si lavorava, di
come insieme ci si aiutava, è
un modo per non dimenticare e
spero che anche voi che leggete
abbiate ricordato, con nostalgia,
un po’ di quell’Agordino che
lentamente scompare.
Blu Sky
16
Pasqua 2015
Notizie dal Comune
Grazie alla cortese ospitalità di «Echi», continuiamo
a riportare su queste pagine
l’attività dell’Amministrazione
Comunale svolta nel corso dei
mesi precedenti. Per chiarezza
espositiva abbiamo mantenuto
la suddivisione schematica
delle notizie nei referati dei vari
componenti della Giunta.
1. Affari Generali, Bilancio e
Urbanistica
Il 27 ottobre 2014 si è svolta la
cerimonia di intitolazione della
Caserma del Distaccamento
dei Vigili di Fuoco di Agordo
alla memoria delle vittime del
Vajont 1963. Alla cerimonia,
officiata da mons. Giorgio Lise,
hanno partecipato numerose
autorità, molti attuali e “vecchi”
volontari e capi stazione, oltre
alle scolaresche dell’Istituto
Comprensivo di Agordo. La
cerimonia è terminata con lo
srotolamento di un’enorme bandiera sulla torre dell’edificio.
Nel Consiglio comunale del
27 novembre è stato approvato l’assestamento di bilancio
relativo all’anno 2014 per
un importo complessivo di €
70.840,00. In particolare sono
stati previsti investimenti quantificati in € 23.000,00 destinati a
manutenzione straordinaria: di
edifici comunali (€ 10.000,00),
di strade (€ 10.000,00) e di impianti sportivi (€ 3.000,00).
Infine, a gennaio e febbraio
2015 sono stati organizzati,
sia nelle frazioni che in centro,
incontri aperti alla popolazione
in cui è stato presentato quanto
fatto dall’Amministrazione nei
primi mesi di mandato e quanto
si prospetta per il 2015. Gli
incontri sono stati anche l’occasione per raccogliere segnalazioni, problematiche, idee da
parte dei nostri concittadini.
altri sulla strada adiacente allo
stabilimento Luxottica. Nella
stessa visione di aumentare la
sicurezza sono in programma i
lavori per allungare la linea luce
dal ponte Rova alle ultime case
in direzione campi sportivi.
Sono continuati anche i lavori
nella zona del parco giochi dove
alla sostituzione dei giochi già
riferita nel numero precedente
si aggiunge ora la sistemazione di una nuova area pic-nic
adiacente ai campi tennis con
Il 25 novembre, l’iniziativa “Posto Occupato” in occasione della
giornata contro la violenza sulle donne.
2. Patrimonio e Salvaguardia
del territorio (manutenzione e
amministrazione del patrimonio
comunale e i lavori pubblici)
Sono terminati i lavori di
posizionamento di alcuni punti
luce in due diversi posti del territorio comunale per migliorare
la sicurezza; in particolare sono
stati installati quattro punti luce
nella zona del campo di calcio
comunale in località Polane e
27 ottobre. Intitolazione della Caserma del Distaccamento dei Vigili di
Fuoco di Agordo alla memoria delle vittime del Vajont 1963.
tavolini, panchine, una fontanella e barbeçue a disposizione
dei concittadini e turisti già per
l’estate 2015.
È giunta infine notizia dell’avvenuto finanziamento dei lavori
di sistemazione della piazzetta
di S. Vincenzo a Prompicai e
zona davanti al vecchio casèlo
di Tóccol; l’intervento sarà
finanziato con fondi europei
(per complessivi € 180.000,00)
grazie a un progetto sovra comunale presentato in collaborazione con le amministrazioni
di Forno di Zoldo e Zoppè di
Cadore.
3. Servizi alla Persona (politiche di sanità e sociale, cultura,
istruzione, famiglia, giovani e
servizi per l’infanzia e l’adolescenza)
In merito alla situazione
della gestione della struttura
residenziale per anziani non
autosufficienti di Agordo recentemente i Sindaci dei Comuni agordini si sono riuniti
ed espressi circa la presa atto
della decisione dell’Ulss 1
Belluno di dismettere la delega
Echi di Agordo
per la gestione diretta. In particolare sono risultati favorevoli
i sindaci di Agordo, Alleghe,
Canale d’Agordo, Cencenighe,
Falcade, Gosaldo, Rivamonte,
San Tomaso, Taibon, Vallada,
Voltago e il vice sindaco di La
Valle. Manca ancora l’indicazione Colle S. Lucia e Selva di
Cadore, mentre Livinallongo e
Rocca Pietore si sono riservati
di esprimersi successivamente. Nella stessa sede i sindaci
presenti hanno favorevolmente
accolto l’indicazione a gestire
la struttura tramite l’Azienda
speciale di Agordo; si è anche
deciso di inoltrare all’Ulss 1 la
richiesta di conferire un incarico
a un legale specializzato in diritto amministrativo (individuato
nell’avv. Enrico Gaz di Feltre),
per un accompagnamento dei
Comuni agordini nella fase di
approvazione degli atti deliberativi necessari al perfezionamento del passaggio di gestione.
È stato infine individuato nel dr.
Arrigo Boito il Direttore che
andrà ad amministrare i Servizi
sociali subentrando alla dott.ssa
Chinellato che ha lasciato l’incarico dopo il pensionamento.
Il Pedibus raddoppia! Ha infatti preso servizio la seconda
“linea” del Pedibus organizzata
grazie alla collaborazione con
i volontari dell’Associazione
“San Martino”, Ulss 1 e circolo
Auser “El Broi”. Questa seconda linea, che si aggiunge a quella
attiva da settembre, svolge tutti
i mercoledì il percorso TóccolParch-Prompicai-Via Insurrezzione-Viale Sommariva.
Sempre riguardo i servizi
rivolti alla popolazione in età
scolare e le loro famiglie è stato
avviato il servizio di Doposcuola per ragazzi con difficoltà di
apprendimento (DSA) che frequentano le scuole medie e grazie a un contributo erogato dal
Consorzio BIM (€ 3.000,00),
a seguito della valutazione dei
progetti delle amministrazioni,
è stato possibile acquistare
attrezzatura informatica per
l’Istituto Comprensivo.
È stato anche inaugurato il
Centro Sollievo per persone
affette da demenza presso alcuni
locali del Polifunzionale 2; le
attività previste sono realizzate
grazie alla collaborazione del
GAV e del Circolo Auser “El
Broi” con la psicologa Stefania
Troian.
Vi segnaliamo che il museo
mineralogico di Agordo è entrato da poco a far parte della rete “I
(continua a pag. 17)
Echi di Agordo
(segue da pag.16)
musei scientifici delle Dolomiti” promosso dalla Fondazione
Angelini. Tale rete nasce con
l’obiettivo di valorizzare alcune
realtà museali locali con le loro
specifiche esposizioni. Per scoprire la rete visitate il sito http://
musei.angelini-fondazione.it/
Il 25 novembre, in occasione
della giornata contro la violenza
sulle donne, l’Amministrazione
ha aderito all’iniziativa “Posto
Occupato”
www.postoccupato.org
e ha voluto compiere un gesto
concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza affinché la
quotidianità non la sommerga,
riservando simbolicamente loro
un posto all’interno del palazzo
municipale.
Sabato 20 dicembre nella
Sala “Don Tamis” si è invece
tenuta la prima edizione della
progettualità “Finalmente 18+”
realizzata con il sostegno organizzativo del Circolo Culturale
Agordino. L’amministrazione
ha voluto regalare ai ragazzi
(classe 1996) il libro “Il segreto
del Bosco Vecchio” di Dino
Buzzatti, nel quale l’autore spiega con le metafore del racconto
il passaggio alla maggiore età,
più da un punto di vista psicologico che anagrafico.
È stato sottolineato come il
passaggio alla maggiore età
rappresenti l’acquisizione di
nuovi diritti e nuove responsabilità; un esempio, l’opportunità
di poter votare alle elezioni, ma
anche la consapevolezza di poter partecipare attivamente alla
vita della comunità.
Pasqua 2015
17
...dal Comune
Il 7 marzo all’auditorium
del Centro Parrocchiale è stato
proiettato il film di Leonardo
Tiberi “Fango & Gloria – La
Grande Guerra”. La proiezione (che rientra delle attività
organizzate dalla regione nel
centenario della Grande Guerra)
segna anche l’avvio di una serie
di iniziative che si svolgeranno
nel corso di tutto l’anno nel
territorio comunale in memoria
della Prima Guerra Mondiale.
Sabato 28 marzo si è infine svolto l’incontro di presentazione
delle attività previste all’interno
della progettualità “Io nella Mia
Agordo”.
4. Sviluppo Sostenibile (politiche del turismo, associazionismo, sport, sviluppo sostenibile,
agricoltura-attività primarie e
mobilità).
La Giunta comunale del 20
novembre ha deciso di avvalersi dell’Associazione AD
Agordo Pro Loco per garantire
l’apertura e l’attività dell’Ufficio turistico per la stagione
invernale 2014-15 che ha visto
il seguente orario di apertura al
pubblico: lunedì (15.00-18.00),
mercoledì (9.00-12.00), venerdì (16.00-19.00), sabato (9.00-12.00) e domenica
(9.00-12.00).
Prosegue il progetto sull’Ospitalità Diffusa di cui avevamo
scritto nel precedente bollettino:
il 12 dicembre si è svolto infatti
il terzo incontro a cui hanno partecipato sia i titolari di strutture
ricettive che già avevano forma-
La Torresella, “luogo del cuore” del FAI
lizzato la loro manifestazione
di interesse, sia alcuni gestori
di bar, mini-market, negozi di
prodotti tipici. L’incontro è stata
l’occasione per ribadire come
solo facendo squadra si possono
ottenere benefici.
Segnaliamo infine che l’iniziativa del Fondo Ambiente
Italiano “I Luoghi del Cuore”
ha visto tra i luoghi indicati in
provincia di Belluno (e per il
quale è stato possibile votare
per la realizzazione di un intervento di valorizzazione e
recupero) la Torresella della
Villa Crotta-de’ Manzoni, che
è stata inoltre luogo visitabile
durante le giornate di apertura
di primavera organizzate dal
FAI il 21 e 22 Marzo.
Sabato 20 dicembre, in Sala “Don Tamis”, la prima edizione della progettualità “Finalmente 18+”
realizzata con il sostegno organizzativo del Circolo Culturale Agordino.
L’addetto stampa
Marco Da Roit
5. Gestione associata dei
servizi, società partecipate,
finanziamenti e progetti innovativi (monitoraggio delle società
partecipate del comune o di altri
enti territoriali)
In questi mesi l’Amministrazione ha partecipato alle assemblee e messo in atto un’attività di
monitoraggio dell’operato degli
enti controllati e/o collegati quali Azienda Speciale, BIM GSP
e BIM Infrastrutture. In questo
periodo è stata data particolare
attenzione a BIM GSP e BIM
Infrastrutture in ragione sia dei
crediti vantati dal Comune verso questi enti sia per l’impatto
verso i cittadini dell’aumento
delle tariffe.
È stato possibile constatare
positivamente come sia in atto
una razionalizzazione della
organizzazione di tali strutture
e una progettualità di competizione e allargamento nella
gestione dei servizi, scontando
tuttavia il prezzo della riorganizzazione che ha gravato anche
sui cittadini.
Ci auguriamo che questa
criticità venga superata e che si
possa avere un servizio sempre
migliore accompagnato da una
razionalizzazione dei costi e
quindi un ritorno in efficienza
ed efficacia, che coincida con un
risparmio per la collettività.
Pasqua 2015
18
Echi di Agordo
Per riflettere
Le teorie ideologiche del
“gender”: una grande bugia
C’è un pericoloso corto-circuito
che si sta innescando a proposito della nostra contrarietà alle
teorie del “gender” e – in correlazione ambivalente - del nostro
atteggiamento nei confronti delle
persone omosessuali. Quasi
che un “no” fermo e motivato,
più volte ribadito a proposito
delle idee che nell’ambito della
sessualità pretendono di sostituire il dato di realtà con l’arbitrio
personale, fosse da collegare a
un atteggiamento di automatica
e pregiudiziale ostilità verso le
persone omosessuali. Vogliamo affermarlo ancora una volta
e senza fraintendimenti: non
è così. Esprimere valutazioni
problematiche e anche critiche
esplicite alle convinzioni fondate
sulle teorie del “gender” non significa in alcun modo manifestare
avversità verso le persone con
orientamento omosessuale, né
coltivare pensieri, pronunciare
parole, giustificare azioni anche
solo lontanamente contigue alla
cosiddetta omofobia. Qualsiasi
forma di intolleranza, qualsiasi
atteggiamento finalizzato a negare il rispetto e la dignità delle
persone - di tutte le persone, in
qualunque fase e condizione della loro vita, dal concepimento alla
fine naturale - troverà sempre la
nostra più ferma condanna.
Se così non fosse dovremmo
vergognarci fino al termine dei nostri giorni per aver tradito la verità
del Vangelo e quindi quei valori di
umanità, fraternità, accoglienza,
carità, solidarietà che costituiscono la trama dell’antropologia
familiare cristianamente...
Ma proprio perché l’obiettivo
è quello di muoverci, con trasparente fedeltà, in questa prospettiva culturale, non potremo
mai dirci d’accordo con teorie
che pretendono di sovvertire
uno dei fondamenti della nostra
convivenza umana, negando la
verità fondante del maschile e
del femminile. Affermare che la
visione ispirata dal “gender”, tra
tanti altri effetti devastanti, rende
più complicato e scivoloso l’impegno educativo delle famiglie, non
vuol dire formulare condanne preventive. Il rispetto per la dignità
umana è fuori discussione, e non
può essere messo in forse da un
dibattito culturale, talvolta aspro,
ma giusto e doveroso.
Oggi, nel mondo occidentale,
il “gender” si è trasformato da
teoria socio-psicologica a proposta politica. I suoi sostenitori
riescono a infiltrare programmi
scolastici e iniziative legislative.
Si sta insomma riproducendo,
sotto l’involucro del “gender”,
quel tentativo di formare una
“coscienza di classe” che è tipico di tutte le ideologie politiche.
Il passo successivo, di cui già
avvertiamo le conseguenze, è
la pretesa dell’omologazione, la
dittatura del pensiero unico, in
questo caso la “gendercrazia”.
La Chiesa ha subito compreso tutto il pericolo derivante da
questo clima di intolleranza culturale mascherata da buonismo
paritario. Nel corso del viaggio
nelle Filippine dello scorso gennaio, papa Francesco ha invitato
a rifiutare la “colonizzazione
culturale” che rischia di minare
dalle fondamenta la vita delle
famiglie. Il presidente della Cei,
Bagnasco, e il segretario generale Galantino, hanno a loro volta
preso le distanze da una “visione
antropologica distorta” che non
fa bene a nessuno. Neppure,
probabilmente, alle persone
omosessuali, che rischiano di
diventare strumenti nelle mani di
lobby preoccupate unicamente di
avanzare rivendicazioni politiche
e sociali, senza alcuna autentica
attenzione al vissuto reale delle
persone. Anzi, come abbiamo
più volte documentato, “quel”
pensiero unico vieta addirittura, a
chi ne avverte il bisogno, di prendersi cura del disagio derivante
da un orientamento sessuale
non accettato. Si nega il diritto
di alleviare il malessere interiore,
possibile in ogni persona – etero
o omosessuale che sia – in nome
di una pretesa ideologica.
Nel frattempo la nostra pastorale familiare è stata sollecitata
ad attrezzarsi per non risultare
impreparata di fronte a un tema
delicato e complesso.
Non sappiamo se e come
questi propositi diventeranno
davvero prassi ordinaria. Sappiamo con certezza che in questa
volontà di bene non c’è nulla di
omofobico, di intollerante e di
pregiudizialmente ostile. Sembra
che qualcuno se ne dispiaccia,
ma dovrà farsene una ragione.
Luciano Moia
(Avvenire, 2 febbraio 2015)
Il 1° maggio
come sempre
tutti
a
Rif
I Boce da Rif ci attendono
alla tradizionale sagra di San
Giuseppe artigiano.
Venerdì, primo maggio, festa
nazionale del lavoro, ci aspettano
numerosi su a Rif per passare una
giornata all’insegna del divertimento, del folclore, dell’amicizia
e della solidarietà.
Anzitutto, alle 11.00 per la
S. Messa celebrata nella bella
e suggestiva chiesetta alpina e
successivamente per la pesca
di beneficienza, il mercatino
delle mamme (dalle mani d’oro),
quello agricolo e artigianale e
la frasca con polénta e valch
a pède.
Nel pomeriggio aspettano
come al solito la folta schiera
di bambini per l’avvincente e
divertente Caccia al Tesoro per
le”canesèle” del villaggio, la
tombola diretta dal loro amico
“Pino”, il tiro al gòt, altri giochi.
Novità di quest’anno: una
mostra fotografica allestita dal
Circolo Fotografico Agordino
Agordino “Gigia De Nardin”,
lungo le “canesèle” del villaggio.
Per finire, la sera, la cena,
con piatti tipici e con canti e
balli all’aperto accompagnati
da Eros e Oscar e, come sempre,
da tanta allegria, che a Rif non
manca mai.
Pasqua 2015
Echi di Agordo
19
solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
All’assemblea del 1° marzo
Aldo Da Ronch passa
il testimone a Loretta Ben
Dopo ventidue anni di ininterrotta e preziosa azione al timone del
Gav, Aldo Da Ronch ha ceduto il testimone a Loretta Ben. Il cambio è
avvenuto nell’assemblea dei soci
del Gruppo di domenica 1° marzo
al Centro parrocchiale «Monsignor
Savio» dopo la partecipazione
alla Messa nell’arcidiaconale. La
nomina di Loretta Ben, fino a maggio del 2014 sindaco di Taibon, è
avvenuta per acclamazione, su
proposta del Consiglio direttivo del
sodalizio ed è stata salutata da un
caloroso e prolungato applauso
riservato anche con riconoscente
affetto al presidente uscente.
Da Ronch, oltre a essere stato
uno dei fondatori nel 1993 e principale collaboratore dell’arcidiacono
monsignor Lino Mottes, presidente fino al 2009, ha continuato a
guidare con instancabile entusiasmo la benemerita associazione di
volontariato, che oggi opera nella
conca agordina fino a Cencenighe
nel campo dell’assistenza nelle
strutture socio-sanitarie (ospeda-
le, polifunzionale e anziani inabili),
nonché nei servizi a domicilio
(consegna pasti in collaborazione
con l’Auser e accompagnamento
ospiti della Casa di soggiorno per
anziani di Taibon).
«Sono felice e convinto che
il direttivo abbia fatto la miglior
scelta possibile», ha detto Da
Ronch, che continuerà a far parte del gruppo, «puntando sulle
indubbie qualità di Loretta Ben,
persona nota e stimata da tutti,
forte di esperienza amministrativa
e direttiva, nonché di sensibilità
solidale sempre concretamente
dimostrata in tante occasioni».
A sua volta, ringraziando per la
fiducia accordatale, Loretta Ben
si è detta «ammirata dall’impegno
profuso da Da Ronch e dal Gav
in questi anni, confidando di poter
proseguire su questa strada con
il costante aiuto dei volontari e la
vicinanza delle istituzioni».
Svolgendo la relazione sull’attività del 2014, il presidente
uscente ha ricordato che il Gav
può attualmente contare su 65
volontari, con sei nuovi iscritti
subentrati ad altrettanti che hanno
dovuto lasciare per motivi di età o
salute. I volontari attivi sono 56.
«Un ricambio di forze, auspicato
un anno fa», ha aggiunto, «si sta
realizzando e ci auguriamo si
intensifichi per favorire la riuscita
delle nuove iniziative. Il problema
dell’età pensionabile creato dalle
attuali norme non ci facilita e visto
che gli associati sono per lo più
pensionati il futuro non si presenta
roseo».
L’attività del Gav si è concretizzata nell’assistenza ospedaliera
(specie notturna), e in quella ai
malati e agli anziani durante i
pasti, nella consegna dei pasti
caldi a domicilio (con l’Auser),
tari con i quali ho collaborato in
questi anni», ha detto Da Ronch
visibilmente commosso, «e con
i quali c’è stato il grande affiatamento che ci ha permesso di
continuare in armonia. Grazie a
tutti la nostra associazione è viva
e propositiva ed è riuscita a estendere gli interventi assistenziali
aiutando un consistente numero di
anziani e persone bisognose».
I soci hanno voluto infine ringraziare Da Ronch per l’importante
proficuo servizio svolto donandogli a ricordo una penna e una
Ai miei collaboratori
Sono passati due giorni dall’assemblea del 1° marzo nella quale ho
deciso di lasciare spazio ai più giovani
e solo ora mi rendo conto di cosa
sono stati veramente per me questi
22 anni nel GAV.
Mi accorgo di quanto siano stati
molto importanti i miei collaboratori
e mi commuovo nel ricordare come
han voluto festeggiarmi nei momenti
più importanti. All’assemblea ho
inteso ringraziare tutti, perché tutti,
secondo le proprie possibilità hanno
voluto rendersi utili, ma sicuramente
ho dimenticato qualcuno e chiedo
scusa.
Sono stati ricordati i soci che nel
marzo 1993 fondarono con me il
gruppo: Don Lino Mottes, Sisto Da
Roit, Giovanna Conedera, Carlo Pravato, Giuseppe Ren, Luciano Schena
e Maria Zanotto. Ricordo però che
molto importante è stata l’adesione
immediata di altri volontari, tanto che
alla prima assemblea di fine marzo ‘93
i presenti furono 27. Alcuni di questi
volontari sono ancora in forza e voglio
ricordarli con affetto, perché con me
hanno compiuto l’intero percorso, e
sono: il consigliere Carlo Pravato: il
validissimo cassiere Giuseppe Ren e
salvo un breve periodo, le sempre presenti Valeria Masarei, Lucinda Ren,
Giuseppina Strim, mentre ha lasciato
da poco Giovanna Conedera.
Non dimentico, tra le prime volontarie, coloro che hanno dovuto lasciare
per motivi di salute, come pure, nel
lungo periodo, sono da ricordare diversi esempi di grande attaccamento
e sacrificio e ne cito uno in particolare:
quello di Antonia Apollonia, recen-
temente scomparsa, che per tanto
tempo ha voluto essere presente,
pur menomata, nelle colazioni ai
lungodegenti, riuscendo a imboccare,
sostenendo con il braccio sano l’altro
menomato nel portare il cucchiaio
alla bocca della persona da aiutare.
Esempi di grande disponibilità continuano tuttora con i nuovi entrati negli
anni seguenti. Ho citato alcuni casi ma
non dimentico nessuno, perché tutti i
volontari che si sono inseriti in questi
anni sono altrettanto importanti e
grazie a loro è stato possibile allargare
il servizio assistenziale dalla struttura
ospedaliera al territorio con la consegna pasti e accompagnamento. Tutti
assieme abbiamo compiuto questo
percorso e il segreto sta nel rispetto
reciproco e nell’armonia. Dobbiamo
continuare così!
Per ultimo, ma non certamente
meno importante, voglio ringraziare
Don Lino Mottes, socio fondatore
e presidente dell’associazione fino
al 2009, convinto trascinatore dei
primi volontari, oltre che validissimo
e discreto consigliere nei momenti
più difficili. A Don Lino desidero dire
che, quanto seminato con costanza
dall’inizio, ha dato i suoi frutti e la
nostra associazione ha proseguito
e proseguirà il suo cammino con
altri volontari nell’aiutare la gente in
difficoltà della nostra vallata.
Ai volontari del GAV dico: vi seguo
ora come “pensionato” dell’associazione ma sono sempre con voi nel
sostenervi e incoraggiarvi a proseguire, a non mollare.
Un abbraccio a tutti.
Aldo Da Ronch
La decana dei volontari, Giovanna Riva, consegna a Da Ronch la
penna e la pergamena, donati dagli associati, assieme ai soci fondatori ancora in attività, da sinistra: Sisto Da Roit, Carlo Pravato,
Giovanna Conedera e Giuseppe Ren.
nell’accompagnamento a visite
mediche e terapie, per un totale
di 3.386 presenze e 4.610 ore.
Nell’estate 2014 è inoltre partito
il progetto Sollievo previsto dalla
Regione per le persone con problemi di demenza. A novembre,
si è svolto un corso di aggiornamento per volontari tenuto dal
primario di medicina dell’ospedale
di Agordo Massimiliano Mosca,
dai suoi collaboratori e dalla psicologa Stefania Troian. Il 2014
ha inoltre registrato l’arrivo di una
nuova vettura, una Fiat Punto,
donata dal Circolo Auser «Còl
Bèl» di Tiser.
«Voglio ringraziare tutti i volon-
pergamena.
Il saluto, il ringraziamento e
l’augurio delle istituzioni è stato
portato dai sindaci di Agordo,
Sisto Da Roit (uno dei fondatori), Rivamonte, Valter Todesco
(anche quale vicepresidente
dell’Unione montana), La Valle,
Ezio Zuanel, Taibon, Fernando
Soccol (in rappresentanza di
Silvia Tormen), ai quali si sono
associati la dottoressa Stefania
Troian per l’Ulss1 (che segue il
progetto Sollievo), il presidente
del Circolo Auser «El Brói» di
Agordo, Alvio Peratoner e l’arcidiacono monsignor Giorgio Lise,
presidente onorario del Gav.
Pasqua 2015
20
Echi di Agordo
solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
Nel maggio 2011 si è costituita ad Agordo l’Associazione
San Martino per opera di alcuni
volontari che già da anni erano
presenti sul territorio come soci
dell’Associazione C. Peguy di
Belluno, convenzionata con il
Banco Alimentare di Udine.
Come volontari dell’Associazione ci riuniamo con cadenza
mensile per confezionare e distribuire pacchi di generi alimentari
a persone sole o famiglie, che
vivono in condizione di povertà,
segnalate dagli assistenti sociali
o da semplici persone che hanno
uno sguardo attento all’altro.
Ma ciò che ci sta più a cuore è
non dimenticare che questo gesto
di carità serve soprattutto a noi.
gli chiese: “Perché mi regali tutti
questi fiori meravigliosi, quando
io ti ho dato solo spazzatura?”
L’uomo povero rispose: “Perché
ogni persona può dare solo quello
che ha nel cuore”».
Fa riflettere il comportamento
del ricco il quale, di fronte alla
provocazione che la vita gli ha
presentato incontrando il povero, risponde secondo quello
che ha nel cuore, cioè donando
spazzatura.
Ma il cuore può cambiare: davanti al regalo così bello e inaspettato che riceve l’uomo ricco non
può che domandarne le ragioni al
povero. E così inizia un rapporto,
la cui positività è nella domanda
e nella risposta, nel dare e nel
Banco alimentare: carità all’opera.
Sulla tessera dei soci abbiamo
voluto che fosse scritta la frase
“VIVERE È CONDIVIDERE”, perché crediamo che sia insito in ogni
persona il desiderio di condividere
i bisogni, di dare una mano a chi
è in difficoltà. L’uomo, ogni uomo
è fatto così, con questa esigenza.
Prova ne è che, quando aiuta gli
altri, è più contento. Non c’entra
con l’essere cristiano o ateo. Se
qualcuno non sente questo bisogno, vuol dire semplicemente che
ha messo a tacere una parte della
sua natura.
Vorrei proporre un breve racconto esplicativo.
«C’era un uomo ricchissimo,
talmente ricco che non bastavano
interi palazzi per contenere tutte
le sue ricchezze. Un giorno si
presentò davanti a lui un uomo
povero, talmente povero che a
malapena riusciva a coprire con
qualche straccio il suo corpo
malato. Il ricco, vedendolo, prese un cesto pieno di spazzatura
che teneva a fianco del suo lauto
banchetto e glielo donò. Il povero
gli sorrise e se ne andò con il
cesto sotto il braccio. Arrivato
alla fontana del paese, dopo
averlo svuotato, lavò il cesto con
gran cura, poi andò nei prati e lo
riempì con meravigliosi fiori variopinti. Ritornò quindi verso sera
dall’uomo ricco e glielo regalò.
Il nobiluomo si stupì del dono e
ricevere. Le parti si sono invertite:
ora è il ricco ad avere bisogno
dell’aiuto del povero.
Ciascuno di noi può riconoscersi sia nell’uno sia nell’altro
nel momento in cui incontra le
persone; tutto dipende da come
ci si pone e ci si lascia provocare
da ciò che accade.
Perché un gesto di carità non
rimanga solo un gesto istintivo,
ma si sviluppi in tutta la sua potenzialità, bellezza e utilità, occorre
tuttavia un’educazione: si impara
e si cambia vivendo l’esperienza
del gesto.
L’opera del Banco Alimentare
è perciò un’opportunità aperta a
tutti. Si può vivere questa esperienza in tanti modi: collaborando
nella confezione dei pacchi ogni
secondo sabato del mese (dalle
ore 14,30 alle ore 17,30) presso
il garage della Casa parrocchiale di Agordo; diventando soci
dell’Associazione San Martino
(per questo si può contattare
Daniela Farenzena); sostenendo,
secondo le proprie possibilità, le
attività dell’Associazione e del
Banco Alimentare.
A questo proposito cogliamo
qui l’occasione per ringraziare
tutte le persone che con amicizia
e generosità condividono il nostro
impegno nell’aiutare chi è nel
bisogno.
Daniela Farenzena
Il Bilancio
Consuntivo
dell’anno
2014
Come ogni anno, il Gruppo desidera rendere pubblico, attraverso
“Echi”, il Bilancio a consuntivo dell’attività svolta nel 2014: cifre sempre
emblematiche della concreta testimonianza di un prezioso costante
impegno di volontariato solidale.
Entrate 2014
Saldo cassa al 1° gennaio 2014
€ 1.222,79
Autotassazione aderenti “ 3.518,00
Offerta libera aderenti e simpatizzanti “
452,00
Offerta sig.Aggio per cure mediche
“
350,00
Mercatino di Natale
“ 2.490,00
Totale entrate €8.032,79
Spese 2014
Offerta dal sig.Aggio per ISP BL cure mediche€
Aiuto allo studio a Jenia Karranok, Bielorussia“
Aiuto ai bambini di Sr. Germana in Madagascar“
Offerta per i profughi in Sud Sudan
“
Offerta per la fame in Uganda
“
Offerta per una carrozzina per disabili in memoria
di Silvano Peloso
“
Bisogno locale “
Spese mercatino di Natale
“
Spese bancarie “
Totale spese €
Attivo di cassa all’1.1.2015 €
350,00
600,00
300,00
2.500,00
2.500,00
300,00
300,00
132,00
20,30
7.002,30
1.030,49
Nel rivolgere un sempre sentito ringraziamento a tutti i
generosi offerenti e sostenitori, i responsabili del sodalizio
annunciano che anche quest’anno il Gruppo di Insieme si
Può di Agordo, in occasione della tradizionale Festa del fanciullo di Prompicai, il prossimo 6 aprile, giorno di Pasquetta,
organizza la tradizionale pesca di beneficienza, il cui ricavato
sarà finalizzato all’acquisto di latte in polvere per i bambini
malnutriti dell’Uganda.
La generosità
non ha bisogno di salari
si paga da sé
Pasqua 2015
Echi di Agordo
21
solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
All’assemblea del 14 marzo
Numeri eloquenti
di un impegno senza sosta
La nostra attività 2014 si è svolta
in due grandi ambiti:
La promozione sociale rivolta
principalmente ai soci e il volontariato rivolto alla società civile.
Promozione sociale
- Apertura e gestione sede con bar:
300 giorni,1000 ore, 9 volontarie
- Attività di prevenzione sanitaria:
80 turni presso il circolo, 250 ore,
2 volontari
- Organizzazione di due conferenze presso la Biblioteca Comunale
di Agordo
- Organizzazione manifestazioni
ricreative (tombole, feste di compleanno, serate a tema)
- Organizzazione di sei gite
- Presentazione del libro “La
leggerezza del cuore” di Giuliana
Da Ronch in ricordo di Renzo
Da Rif
Per complessive 300 ore e
l’impegno di dieci volontari.
Volontariato
Accompagnamenti in convenzione con:
- Ulss n.1, Distretto Socio-sanitario n.2 Agordo, per conto del
Consorzio dei Comuni dell’Agordino: 678 interventi, 34.324 km,
1.887 ore
- Casa di soggiorno di Taibon
Agordino: 110 interventi, 7.080
km, 368 ore
- Accompagnamenti fuori convenzione:105 interventi, 3.085
km, 177 ore
- Accompagnamento disabili nel
percorso casa-lavoro-casa: 253
interventi, 6.181,5 km, 343 ore
- Distribuzione pasti a domicilio
nella Conca Agordina: (in collaborazione con il GAV): 203 interventi,
3.384 km, 671 ore (406+265)
- Distribuzione pasti a domicilio
nella Valle del Biois: 256 interventi,
5.420 km, 338 ore
- Trasporto provette da Distretto
di Canale d’Agordo a O.C. di
Agordo: 44 interventi, 1.524,8
km, 85 ore
Come sempre in occasione dell’assemblea, svolta quest’anno
sabato 14 marzo scorso, oltre alla relazione del presidente e a quelle
economiche, è stato presentato il “Bilancio sociale” del sodalizio, che
esprime nella maniera più eloquente, specie attraverso la concretezza dei numeri, la mole dell’attività portata avanti nell’anno con il
ben noto spirito di solidarietà proprio del volontariato. In particolare
la dettagliata e precisa esposizione del segretario Pietro Urpi, ha
inteso mettere in risalto, attraverso il bilancio sociale, tutta l’attività
che fa da contorno agli accompagnamenti per evidenziare che al
di là delle iniziative per i soci, Auser è sempre attenta alle varie
molteplici e crescenti necessità dell’Agordino.
E di questo l’intera Comunità deve essere grata al direttivo e a
tutti gli operatori “volontari”.
- Organizzazione attività e loro
opportuna registrazione: 300
giorni, 1.000 ore
Attività senza riscontro orario
e/o kilometrico:
- Accompagnamento scuole
dell’infanzia e primaria con
convenzione nei comuni di Voltago-Gosaldo-Canale d’AgordoAgordo
- Progetto “Piedi Bus” in collaborazione con il Comune di Agordo
- Progetto “ Volontario anche tu”
in collaborazione con il CSV di
Belluno e il Comune di Agordo con
la partecipazione di 5 studenti
- Trasporto utenti per il “Progetto
Sollievo” in collaborazione con il
Distretto socio-sanitario e disponibilità della nostra sede per le fasi
iniziali dello stesso
- Sportello diritti del cittadino in
collaborazione con FederConsumatori
- Adesione a un progetto di adozione a distanza (Associazione
WeWorld)
- “Arriva San Nicolò” per i bambini
dell’Asilo Nido e della Scuola
dell’Infanzia di Agordo
- Castagnata di san Martino per
gli ospiti della Casa di Soggiorno
di Taibon
- Collaborazione con altre ODV
per raccolte fondi
Riassumendo, i nostri volontari,
escludendo i tempi necessari
all’organizzazione, per i servizi
di volontariato
- hanno svolto 1.544 interventi
5 dicembre 2014. San Nicolò alla Scuola Materna e...
del Circolo:
- n.1 Fiat Doblò (attrezzato per
trasporto disabili)
- n.1 Fiat 16
In Alto Cordevole, di proprietà
del Circolo:
- n.1 Suzuky Ignis
e, quando è stato necessario,
in tutto l’Agordino, ci siamo avvalsi degli automezzi privati dei
volontari!
Nei servizi precedentemente
elencati sono stati impegnati n.70
volontari.
Spesso i bilanci sono accompagnati da un dato che indica la
variazione (+ o -) rispetto all’anno
precedente, ma noi riteniamo questo dato superfluo: a noi interessa
dare risposte alle richieste che ci
vengono rivolte e in questo senso
la variazione è pari a 0 (zero).
Tutte le richieste di intervento,
provenienti da istituzioni o singoli
...all’Asilo nido.
- hanno percorso 60.999,3 km
- hanno impegnato 3.969 ore
Per svolgere questi servizi
abbiamo utilizzato i seguenti
automezzi:
Nella Conca Agordina, di proprietà del Circolo:
- n.1 Fiat Doblò e n 1 Fiat Ducato
(attrezzati per trasporto disabili),
n.1 Fiat 600
- In comodato gratuito dal Comune
di Taibon: n.1 Fiat Ducato (attrezzato per trasporto disabili)
Nella Valle del Biois, di proprietà
cittadini, anche nel 2014 come
negli anni precedenti, sono state
soddisfatte.
Abbiamo svolto il 100% di quanto ci è stato richiesto!
Non abbiamo detto di no a
nessuno!
Qualcuno ci ha gratificato con
una donazione, qualcuno con
un “grazie”, qualcuno non ci ha
detto neanche quello, ma questo
non potrà mai fermare il nostro
impegno!
Circolo “El Brói” Auser Agordo
Il “grazie” di Giuliana
Dieci anni fa, quando ho scritto
e consegnato, al cappellano don
Alberto, il primo racconto di Blu
Sky, uscito su “Echi di Agordo”,
non immaginavo certo che i miei
racconti sarebbero diventati un
libro e programma radiofonico.
Sono stata fortunata, perché nel
corso di questi anni ho sempre
avuto intorno a me persone che
mi hanno aiutata e incoraggiata
a scrivere, a esternare quello che
ho dentro.
Perché scrivo? Perché mi
piace, mi piace raccontare ciò
che vivo, ciò che provo, ciò che
sento. Mi piace anche parlare
dell’Agordino che fu, perché le
mie esperienze, che sono simili
a quelle di gran parte di voi che
le condividete, possono servire a
creare una memoria, un’identità,
un ricordo di un Agordino con tratti
rurali che stanno scomparendo.
Vorrei che i miei figli e i bambini
di oggi, fossero partecipi di tutti
quei riti che ci distinguevano
come persone e che si stanno
(segue a pag. 22)
Pasqua 2015
22
Echi di Agordo
solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
Il volontariato, individuale e
associativo, ancora una volta in…
soccorso alle istituzioni sociosanitarie pubbliche.
Un’ennesima conferma a tale
affermazione è venuta venerdì
30 gennaio con la pur semplice
cerimonia dell’inaugurazione, al
3° piano del Polifunzionale, di
una sala destinata ad accogliere
gli ospiti del «Progetto Sollievo»,
ideato a livello regionale e realizzato anche ad Agordo grazie
all’impegno dell’USL 1, del Comune e del volontariato locale,
rappresentato dal Gav, Gruppo
Assistenza volontaria e dal Circolo
Auser «El Brói».
Si tratta di un progetto, avviato
ormai da sei mesi, avente lo scopo
di venire incontro alle persone
anziane con demenza, alla base
del quale c’è la consapevolezza
che, di fronte all’aumento della
popolazione anziana e a patologie
degenerative, quali appunto la
demenza, sono necessarie azioni
idonee da attuare in sostegno alle
persone ammalate e alle famiglie
che le accudiscono.
Tuttavia, tali iniziative devono
essere frutto di sinergie tra istituzioni e associazioni, tra soggetti
deputati per legge all’assistenza
e il mondo del volontariato. È ciò
che si è positivamente concretizzato con il «Progetto sollievo» al
quale, dopo essere stato fin qui
ospitato nella sede dell’Auser,
si sono dischiuse le porte di un
ambiente adeguato e accogliente
del Polifunzionale. Si può dire
che sia stata fatta in tal modo
giustizia, come ha rilevato nel
suo intervento il sindaco, Sisto
Da Roit, del mancato utilizzo dei
locali al centro diurno per le persone anziane secondo l’originaria
destinazione. «Oggi si apre una
nuova versione», ha detto, «che
dà comunque una risposta ai bisogni del territorio, nella speranza
che siano mantenuti e garantiti i
sacrosanti servizi socio sanitari locali, in rispetto anche all’impegno e
ai sacrifici spesi dalla nostra gente
per conseguirli; siamo perciò lieti
di questa bella realizzazione, sia
per gli anziani che per gli operatori
del volontariato e il nostro ringraziamento, oltre all’Ulss1, che ha
attivato con il Comune il progetto,
va soprattutto al Gav e all’Auser,
che ne permettono l’attuazione
pratica, nonché alla dottoressa
Tiziana Chinellato che sul progetto
si è spesa sia professionalmente
che personalmente».
Infatti, come ha poi ricordato
con ammirata gratitudine anche
il presidente del Gav, Aldo Da
Ronch, nel momento di andare in
pensione a fine anno, quest’ultima, già responsabile del sociale
del distretto di Agordo, ha voluto
contribuire in maniera concreta e
personale all’arredo dei locali. Egli
ha poi messo in risalto il valore
della stretta e fattiva collaborazione, anche nel caso di questa
Inaugurata al Polifunzionale
Una sala accogliente
per il “Progetto Sollievo»
La dottoressa Tiziana Chinellato taglia il nastro inaugurale, assistita
dal presidente del Gav, Aldo Da Ronch (alla sua dx), dalla dottoressa Arrigoni, dal sindaco di Agordo, Sisto Da Roit e dal presidente
dell’Auser, Alvio Peratoner.
(segue da pag. 21)
perdendo giorno dopo giorno.
Spero che leggendo i miei racconti capiranno meglio quello che
siamo stati.
Spero inoltre che i miei racconti
vi abbiano permesso di pensare,
di fermarvi un attimo in questa
frenetica vita e guardarvi intorno
per vedere le bellezze che ci circondano e apprezzarle con occhi
attenti e cuore libero. Facendo
attenzione alle piccole cose e
dandone il giusto valore si acquista nuova consapevolezza di se
stessi e conseguentemente degli
altri. Fermiamoci dunque a contemplare l’immensità della Natura
perché in ogni scorcio è più facile
trovare Dio. Ogni inno, ogni atto
di rispetto verso la Natura è gioia
e preghiera verso Dio.
Vorrei ringraziare don Alberto
che mi ha incoraggiata e incitata
a scrivere. All’inizio è sempre
difficile, si ha paura di provare,
di mettersi in gioco. Se non fosse
stato per lui, forse questo libro
non ci sarebbe.
Grazie di cuore all’amico Loris
Santomaso con il quale collaboro. Loris legge i miei racconti e
Il “grazie”
di Giuliana
sa sempre consigliarmi con una
disponibilità e una professionalità
uniche. A Loris è venuta l’idea
di questo libro e lo ringrazio per
averlo curato personalmente e
in maniera ottimale. Lo ringrazio
anche perché è un punto di riferimento insostituibile.
Ringrazio il Circolo Auser “el
Broi” e l’Auser provinciale per
avermi dato la possibilità economica e il sostegno morale
per pubblicare questo libro. Ma
prima di tutto ringrazio perché
hanno creduto in me, nelle mie
capacità e nella validità di questo
progetto.
Ringrazio Mirko e Radio più per
avermi dato l’opportunità di leggere alla radio e in prima persona, i
miei racconti, dando la possibilità
a molte persone di sentirli.
Ringrazio tutti quelli che in ogni
forma hanno collaborato alla
realizzazione alla presentazione
(Fiorella Guadagnini in primis) e
alla distribuzione del libro.
iniziativa, con l’Auser.
«È un progetto innovativo», ha
precisato la dottoressa Chinellato, «voluto dalla Regione, che
prevede l’accoglienza di persone
anziane con forma di demenza
allo stato iniziale senza particolari
disturbi di comportamento e senza
bisogni assistenziali. È però una
fase delicata per la persona in cui
si manifestano i primi sintomi e le
famiglie hanno bisogno di essere
sostenute in questa condizione
sia potendo far accogliere i loro
congiunti in un contesto confortevole che di vederli coinvolti in
attività che li aiutino a mantenere
quelle capacità vitali che si stanno
deteriorando».
Sono quindi intervenuti: la
psicologa del’Ulss1 Stefania
Troian, che affianca i volontari nel
progetto (al quale sono interessati
attualmente sei soggetti della
conca, ma l’accoglienza riguarda
l’intera vallata), la dott.ssa Arrigoni
in rappresentanza del direttore
del Distretto, il vicepresidente
dell’Unione montana agordina,
Valter Todesco, il presidente del
circolo Auser, Alvio Peratoner e
una rappresentante del Comune
di Canale d’Agordo, e al termine
l’arcidiacono mons. Giorgio Lise
ha benedetto la struttura, sottolineando il valore del «…buttarsi,
senza esitare troppo, magari per
paura di sbagliare, per dar vita a
iniziative importanti come questa,
in sintonia con la missione di
Gesù di dare sollievo a chi ne ha
bisogno».
Ringrazio le tante persone intervenute in sala don Tamis alla
presentazione de “La leggerezza
del cuore”, tutti i lettori e gli ascoltatori, con un grazie particolare a
don Giorgio, direttore di “Echi di
Agordo” che ha aderito volentieri
alla pubblicazione dei racconti
Ringrazio la mia famiglia che da
sempre mi sostiene e mi capisce,
anche quando mi apparto solitariamente fra i libri e gli scritti.
Ultimo, ma non di certo per
ordine, un Amico speciale che è
andato avanti e al quale con riconoscenza e amicizia ho dedicato il
mio libro. Grazie Renzo, tu eri un
lettore attento dei miei racconti e
averti ricordato e dedicato questa
raccolta è stato per me motivo di
orgoglio, un’occasione speciale
per onorare la tua memoria come
persona con tutti i pregi e i valori
che ci hai donato.
Ricordo chi i fondi raccolti dalla
distribuzione del libro saranno
destinati a progetti per bambini, il
nostro futuro… Nel prossimo numero di “Echi” renderemo conto di
come sono stati distribuiti.
Grazie a tutti voi. Grazie di
cuore.
Giuliana Da Ronch
Echi di Agordo
Pasqua 2015
23
solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
La festa della Confraternita
della B. V. della Salute
Una silenziosa opera di carità
Domenica 16 novembre 2014
è stata celebrata la festa della
patrona della nostra Confraternita, la Beata Vergine della
Salute, dapprima partecipando
alla S. Messa nella Chiesa
arcidiaconale di Agordo, poi
proseguendo la festa al pranzo
sociale tenutosi al ristorante
Edera in una atmosfera allegra
e amichevole.
Il 21 novembre, giorno proprio della ricorrenza, è stata
celebrata un’altra Messa nella
chiesa di S.Agostino a Toccol.
In entrambe le funzioni religiose sono stati ricordati gli
iscritti alla Confraternita defunti
nell’ultimo anno.
Ringrazio di cuore tutte le
persone che con la loro presenza
hanno dato testimonianza di
appartenenza a questa associazione che è viva e anche se
silenziosa opera nella nostra
Comunità con l’intento primario della Carità.
Ringrazio anche tutti coloro
che, pur non potendo partecipare fisicamente alla iniziative,
sono vicini alla nostra Confraternita con la preghiera e con la
loro generosità.
Al 21 novembre 2014 gli
iscritti alla Confraternita risultavano 539, mentre i defunti
nell’anno 2014 sono stati 11 per
ognuno dei i quali è stata ordinata una Messa a suffragio.
Le quote di iscrizione alla
Confraternita, più le varie offerte ricevute sono state in totale
3.601,00 euro e sono state così
devolute:
- Contributo per l’impianto
dei microfoni alla Chiesa di
Agordo, euro 300,00
- Messe ordinate a suffragio,
offerta Messe BVS, acquisto
fiori Messe, euro 300,00
- Contributo per il Centro
Parrocchiale di Agordo di euro
400,00 . Come certamente saprete il Centro è un riferimento
importante per la vita della
Parrocchia: vi si svolgono le attività formative e ricreative, e in
esso tutti i parrocchiani possono
sentirsi accolti e parte attiva e
integrante della Comunità.
- Offerta al Ceod per l’importante acquisto del pulmino
specificatamente attrezzato per
il trasporto dei disabili, euro
500,00
- Offerta al Centro Missionario Diocesano per l’adozione
di due villaggi, euro 600,00.
Siamo entrati in questo progetto
sostituendo le offerte che per
molti anni sono state fatte dalla
Nuova Corale: ci hanno passato
il testimone e adesso tocca a noi.
Un villaggio è in America del
Sud mentre l’altro è un nuovo
progetto il cui referente è don
Bruno Soppelsa nel villaggio
di Akha – Maemé in Thailandia. L’attività della missione è
centrata sull’accompagnamento spirituale delle comunità
locali e sull’attenzione alle
necessità primarie dei giovani
del villaggio. A questo scopo,
si sostengono semplici servizi
di promozione umana specialmente nel campo della salute,
dell’educazione e dell’alimentazione: la visita periodica degli
Consorelle, confratelli e simpatizzanti sono invitati
alla
Gita-Pellegrinaggio
alla Chiesa della Madonna della Salute
a VENEZIA
Domenica 19 Aprile 2015
Programma:
- ore 6.15 ritrovo di fronte alla Chiesa di Agordo;
- ore 6.30 partenza con pullman GT per Venezia;
- ore 9.00 con imbarcazione privata da Tronchetto per
Zattere; dalla fermata delle Zattere breve passeggiata per
le calli fino alla Chiesa della Madonna della Salute;
- ore 11.00 S. Messa;
- ore 12.15 imbarco alle Zattere e trasferimento a Burano, l’isola del merletto e delle case colorate. Sosta per
pausa pranzo e visita dell’isola;
- ore 14.45 da Burano per l’isola di San Francesco del
Deserto, sosta per visita del monastero con spiegazione
da parte di un padre Francescano;
ore 16.00 da San Francesco del Deserto alla volta del
Tronchetto con sosta intermedia per una visita a Piazza
San Marco;
- ore 18.00 partenza da tronchetto per Agordo, rientro
in serata.
Quota di partecipazione, comprensiva di pullman, imbarcazione privata per tutto il giorno, pranzo a base di
pesce e completo di bevande, euro 80,00 da versare
all’atto dell’iscrizione.
Iscrizioni presso la cartoleria Miola di Agordo entro
Sabato 28 Marzo 2015
Informazioni: Adriana Alfonsi 0437-640529 ore serali.
ammalati e dei diversamente
abili, la produzione-gestione del
riso per fare in modo che non
manchi in ogni casa, l’aiuto per
la costruzione della casa e per
l’approvvigionamento idrico
dei villaggi, il sostegno nelle
scuole nei luoghi dove i servizi
dello Stato sono ancora carenti.
La presenza semplice dei singoli cristiani e delle comunità
è lo strumento privilegiato per
testimoniare ed annunciare
il Vangelo in un contesto di
minoranza e di tradizioni culturali estremamente diverse dal
contesto europeo.
- Offerta all’Associazione
Cucchini Agordino che opera
nel territorio, euro 500,00.
Scopi dell’Associazione sono
lo studio, la promozione, l’organizzazione e l’attuazione di
forme di assistenza sanitaria,
psicologica, sociale, religiosa
ed eventualmente economica,
dirette ad alleviare prevalentemente le sofferenze degli
ammalati di cancro e di altre
malattie evolutive ed irreversibili, secondo lo spirito delle cure
palliative. Cura la formazione
di volontari, il coordinamento
e l’impiego di operatori per
l’assistenza all’ammalato.
- Offerta alla associazione
Emergency a sostegno del centro di Maternità di Anabah, un
villaggio della Valle del Panshir,
in Afghanistan, euro 400,00.
Nel 2003 Emergency ha aperto
il Centro di maternità per curare
la salute di madri e bambini in
quanto all’epoca in quella regione il tasso di mortalità materna e
infantile era altissimo. La struttura offre assistenza ginecologica, ostetrica e neonatale alla
popolazione di un’area molto
vasta. Il Centro di maternità è
l’unica struttura specializzata
e gratuita nella regione. Presso
il Centro di maternità è attivo
un programma di assistenza
prenatale; lo staff afgano impiegato è composto esclusivamente da donne. Emergency si
occupa direttamente della loro
selezione e della formazione
professionale.
Questo è il resoconto economico di un anno di attività
della Confraternita, mentre le
preghiere salite al Cielo, i buoni
sentimenti nati dagli incontri fra
noi e i frutti della Carità non ci è
dato di conoscerli…. ma di certo
non saranno sfuggiti a Colui che
tutto vede e tutto può.
Adriana Alfonsi
24
Pasqua 2015
Echi di Agordo
solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
Come è noto, Cucchini Ass.
Agordino “Il Pettirosso” ha come
scopi lo studio, la promozione,
l’organizzazione e l’attuazione
di forme di assistenza dirette ad
alleviare le sofferenze degli ammalati di cancro e di altre malattie
evolutive ed irreversibili, secondo
lo spirito delle cure palliative.
Attualmente opera presso l’U.O.
di Medicina e Lungodegenza
dell’Ospedale di Agordo, con i volontari formati presenti due pomeriggi a settimana, e a domicilio.
Obiettivo primario resta però la
Il “Pettirosso” vola
tra assistenza e divulgazione
divulgazione dell’accesso alle cure
palliative affinché si permetta agli
ammalati di vivere fino alla fine,
fra gli affetti famigliari e puntando
alla qualità della vita. CURARE,
insomma, QUANDO NON SI
PUO’ GUARIRE. Si deve garantire anche assistenza alla famiglia
perché quando c’è una persona
Suggestiva visione della chiesa durante lo splendido concerto benefico
de I Musici e della Nuova Corale la sera del 21 dicembre 2014.
La Cassa Solidarietà Aziendale
Lavoratori Luxottica (CSA) è uno
dei rari esempi in provincia (ma
anche in tutta la regione del Veneto) di cassa aziendale gestita
completamente dai lavoratori.
Infatti, a cadenza triennale, tutti
gli associati sparsi nei sei stabilimenti Luxottica dove la CSA
opera (Agordo, Cencenighe, Sedico produzione, Sedico logistica,
Pederobba TV, e Lauriano Po TO)
eleggono, in misura proporzionale
per ciascun sito, 50 soci che li
rappresentano nell’Assemblea dei
Delegati che a sua volta elegge il
Presidente e il Consiglio di Amministrazione.
Nel corso della seduta annuale,
l’Assemblea discute e approva il
bilancio consuntivo e il conto di
previsione, ma soprattutto decide
le linee programmatiche da perseguire per garantire il massimo
interesse dei Soci.Il Consiglio di
Amministrazione a sua volta deve
operare nel solco delle scelte politiche dell’Assemblea, attraverso
l’adozione di nuove prestazioni
e/o la modifica di quelle esistenti
sia nell’incremento dei contributi
economici che nell’ampliamento
del ventaglio dell’offerta.
Così, nei quasi 20 anni di
vita della CSA, ai contributi per
poche spese sanitarie (visite
specialistiche, diagnostiche, cure
dentarie, articoli sanitari) che
sono state successivamente ben
rimpinguate, si sono aggiunti gli
ammalata è l’intera famiglia che
si ammala.
Per far questo organizza serate
informative e formative, eventi
di vario genere come concerti,
mostre, banchetti informativi e
molto altro.
Per accedere alle cure palliative
la richiesta deve essere fatta:
- paziente a domicilio: al suo
medico (medico di medicina generale, MMG)
- paziente in ricovero ospedaliero: al reparto
Questi sono tenuti ad attivare il
Nucleo di Cure Palliative dell’Ulss1
che valuta la situazione tramite
un équipe.
Nel momento in cui viene conosciuto ogni singolo caso viene
valutata la possibilità di inserire la
figura del volontario, presentando
l’idea all’ammalato e alla sua
famiglia.
Per qualsiasi informazione:
Cucchini Ass. Agordino, c/o Ospedale civile di Agordo, il mercoledì
dalle 9.00 alle 11.00 e il venerdì
dalle 16.00 alle 18.00; Tel.342
0813080 -
Cassa solidarietà aziendale
lavoratori Luxottica
assegni di maternità, i contributi
per gli apparecchi ortodontici,
le spese universitarie e gli ausili
per disabilità. Il CdA poi deve
organizzare la gestione pratica
della sua missione: la raccolta e
gestione delle richieste di contributo e relativa erogazione. Vengono garantiti adeguati recapiti
in ciascuno stabilimento al fine di
dare informazioni e raccogliere le
pratiche che, successivamente
vengono elaborate presso la sede
di Agordo e infine (a cadenza
mensile) erogati i contributi.
È un lavoro complesso e impegnativo che da due anni viene
gestito attraverso una dipendente
affiancata da dei collaboratori
volontari in loco; il superamento
della fase del “volontariato totale”
si è reso necessario per garantire
una maggiore professionalità e
qualità del sistema.
mail: [email protected]
Ricordiamo inoltre che l’Assemblea Sociale di Cucchini Associazione Agordino si svolgerà
mercoledì 15 aprile alle ore 20.30
presso la sala Don Tamis g.c.
dall’Unione Montana Agordina e
per dare il sostegno come socio la
tessera può essere rinnovata per
il 2015 nei seguenti modi:
- tramite bollettino postale c/c
1003521554;
- bonifico bancario c/o Cassa
Rurale Val di Fassa e Agordino:
IBAN: IT23D 08140 88260 00000
6046461;
- bonifico postale presso Poste
Italiane: IBAN: IT24Y 07601 11900
00100 3521554;
- online tramite paypall dal sito
www.cucchiniagordino.it
- recandoti presso la nostra sede
nelle giornate di apertura.
La scorsa estate nel corso
dell’ultima seduta, l’Assemblea
ha approvato il bilancio consuntivo rilevando con soddisfazione
l’incremento dei contributi erogati
nel 2013 per un totale di € 186.380
così suddivisi:
- spese sanitarie € 123.730
- assegni di maternità €
14.100
- apparecchi ortodontici €
9.655
- spese universitarie € 3500
- interventi straordinari (beneficenza per 5 soci in grave difficoltà):
€ 35.351
Alla luce però di un significativo
avanzo di esercizio, visto che la
crisi in atto non accenna a finire e
che lo scopo della CSA non è accumulare capitale ma offrire servizi
ai Soci, l’Assemblea da un lato ha
incrementato a 210.000 euro l’ammontare del fondo riservato agli
interventi straordinari e dall’altro
ha dato al CdA il chiaro mandato
di mettere in campo le iniziative
necessarie a incrementare le
prestazioni; il CdA si è tempestivamente mosso di conseguenza
e con i miglioramenti introdotti,
per il 2015, stima un incremento
dei contributi erogati di alcune
decine di migliaia di euro. Ad oggi,
pur con le prestazioni “vecchie” e
con il bilancio 2014 non ancora
chiuso, si rileva un incremento
dei contributi rispetto all’esercizio
precedente.
Paolo Chissalè
Echi di Agordo
Pasqua 2015
25
FIONA, COMPAGNA DI VITA
E DI VIAGGIO
DI UNA RAGAZZA SPECIALE
Claudia Cattadori, che molti lettori conoscono di certo, è una ragazza
non vedente che ormai da tre anni ha al suo fianco Fiona, compagna
fedele di vita e di viaggio. Ma Claudia è soprattutto una ragazza speciale che vive serenamente e attivamente la sua pur difficile disabilità,
raro esempio di volontà, intelligenza e sensibilità, peculiari doti che ha
messo proficuamente a frutto a scuola (laureata con il massimo dei voti),
nel lavoro (impiegata al Comune di Agordo), nei rapporti con la gente
e nella comunità (apprezzata in conferenze, nel Comitato gemellaggio
e in altre realtà associative).
Ma Claudia è stata ultimamente amareggiata e delusa da alcuni
messaggi apparsi su certi social network relativi a comportamenti e
giudizi (bestie maltrattate e/o cattive), a suo dire inaccettabili, espressi
nei riguardi dei cani-guida. Per questo desidera far conoscere all’opinione pubblica la sua invece positiva esperienza in merito, riferita in
particolare al recente viaggio effettuato a Milano felicemente guidata
dalla fida Fiona.
«Fiona è un cane guida, uno
splendido esemplare di Labrador color cioccolato, che mi
accompagna ovunque. Siamo
praticamente inseparabili e il
suo aiuto è per me prezioso e insostituibile. Abbiamo imparato
a poco a poco a conoscerci, a
capirci, a fidarci l’una dell’altra.
Fiona, con il suo lavoro e la sua
dedizione infinita, mi permette
di muovermi in autonomia
trovando per me strisce pedonali, marciapiedi, porte, scale e
Le 100 donazioni di sangue di Marino:
Un altruismo silenzioso...
ma concreto!
Martedì 3 marzo 2015. Adagiato sul lettino del Centro
trasfusionale di Agordo, Marino
Maschio si appresta a donare
per la centesima volta il suo
sangue.
Lo fa ininterrottamente dal
1972, aderendo alla benemerita Sezione dell'Associazione
Bellunese Volontari del Sangue,
guidata allora da Eros Cattadori
che ne fu segretario instancabile
dal 1967 al 1981.
Marino aveva allora solo 19
anni, era studente del quinto
anno all’Istituto “Follador”
dove conseguì il diploma di
Perito minerario, ma comprese
subito il valore di quel “dono”.
Rimase a lavorare ad Agordo,
è stato un ottimo calciatore
dell’U.S. Agordina, ma non
perse mai di vista l’importanza
dell’azione umanitaria, continuando a donare il sangue non
solo, ma reggendo anche le sorti
della Sezione come attivo segretario dal 2000 per nove anni.
Ci sembra giusto segnalare
con ammirazione e gratitudine
l’esempio di questo concittadino che, come ha detto l’amico
Chicco, ha dato veramente il...
“sangue” per l’Associazione!
facendomi evitare gli ostacoli.
Come dicevo mi accompagna
ovunque: al lavoro, nei negozi,
nei locali pubblici, in chiesa.
Non riuscirò mai a ringraziarla
abbastanza per quello che fa per
me ogni giorno.
Recentemente siamo state a
Milano. Ci tenevo moltissimo
a tornare alla scuola per Cani
Guida di Limbiate (da dove
proviene Fiona), per fare gli
auguri di Natale alla famiglia
che l’ha cresciuta e alla sua
addestratrice. Fino a un anno
d’età, infatti, Fiona è stata affidata a una famiglia che le ha
insegnato come comportarsi
educatamente in casa e fuori;
successivamente è stata alla
scuola per diventare un cane
guida per non vedenti.
Per il nostro viaggio a Milano, rigorosamente in treno
con partenza da Belluno e
cambio a Padova, ci siamo
avvalse dell’ottimo servizio di
assistenza messo a disposizione
dalle Ferrovie dello Stato per
le persone che hanno difficoltà
nella deambulazione.
Il personale, molto gentile e
preparato, accompagna i passeggeri che ne fanno richiesta,
e li aiuta a trovare il posto sul
treno e a prendere la coincidenza per arrivare a destinazione.
Mi sono trovata veramente bene
sia con gli addetti all’assistenza
sia con il personale a bordo
dei treni.
Fiona, dal canto suo, è stata
impeccabile, rimanendo sdraiata tranquilla ai miei piedi
durante tutto il viaggio. Quando
ho avuto bisogno del suo aiuto,
lei c’era. È stata splendida e mi
ha guidata perfettamente nel
caos che regna sovrano alla
stazione Centrale di Milano.
Con maestria mi ha condotta tra
la gente e mi ha fatto superare
tanti ostacoli e imprevisti. Alla
scuola di Limbiate ha rivisto la
famiglia che l’ha cresciuta, il
personale che si è preso cura
di lei durante i mesi passati lì
e la sua addestratrice Luisa che
le ha insegnato a diventare un
ottimo cane guida.
Questa esperienza è stata importante per entrambe perché ha
rafforzato il rapporto di fiducia
reciproca che si è instaurato tra
noi e si consolida ogni giorno
che passa. Lei, in questi tre
anni, è diventata i miei occhi,
la mia luce.
Claudia Cattadori»
(da “L'Amico del Popolo” 15-1-2015)
Si dovrebbe pensare di più a far del bene che a stare
bene, così si finirebbe anche a stare meglio.
(Alessandro Manzoni)
Pasqua 2015
26
Echi di Agordo
Alla materna “L.Cappello”
QUANTE ATTIVITA'!
Coniglietti, Pulcini, Delfini,
Farfalle… e da quest’anno anche
i piccoli Bruchetti! Il nuovo anno
scolastico per i bimbi e le maestre
della Scuola Materna “Mons. Luigi
Cappello” di Agordo è cominciato
alla grande!
Date le numerose iscrizioni,
infatti, si è presentata l’esigenza
di formare una nuova classe (i
Bruchetti appunto), per poter
soddisfare al meglio le esigenze
dei nostri piccoli. E così dal 1°
settembre abbiamo accolto i mezzani e i grandi con un gioioso “Ben
tornati!” e i piccoli e piccolissimi
di tre e due anni e mezzo con un
caloroso “Benvenuti!” , per un
totale di 97 bambini, e dato il via
al nuovo anno!
Dopo le prime settimane di
inserimento, che hanno visto i più
piccoli ambientarsi con coraggio
e fiducia in se stessi nella nuova
realtà, si respira già un prefetto
clima di integrazione tra tutti i bambini che con serenità sono guidati
giorno per giorno dalla reciproca
fiducia e decisa collaborazione tra
genitori e insegnanti, curando la
loro crescita e aiutandoli ad esprimere al meglio le loro straordinarie
potenzialità.
Anche quest’ anno la scuola
propone innumerevoli e interessanti iniziative: oltre alle numerose
uscite e passeggiate nei dintorni
per “conoscere il nostro paese”
(programma per l’offerta formativa 2014-2015) , vedremo i nostri
piccoli cimentarsi nell’ attività
della ginnastica e psicomotricità,
da loro molto amata, iniziata a
gennaio, il progetto “impariamo
l’Inglese” e l’ uscita al teatro di
Belluno per i grandi, la gita di fine
anno, le recite e le feste nelle quali
i bambini potranno dare la massima espressione dei loro talenti
e condividere esperienze e gioie
assieme a genitori e maestre.
Prima tra tutte, la recita di Natale
che quest’anno, in via del tutto
eccezionale, ha visto i bambini
esibirsi in canti festosi la sera del
22 dicembre in piazza ad Agordo,
sotto il bellissimo e luminosissimo albero di natale; malgrado il
freddo e le previsioni incerte, il
tutto si è svolto in un’atmosfera
di calorosa gioia e serenità, tra
gli applausi dei genitori e dei molti
passanti fermatisi ad ammirare;
e dopo un “Venite adoriamo” e
“Santa Claus is coming to town”
il momento più atteso da grandi
e piccini… l’arrivo del babbo più
generoso del mondo, il simpaticissimo Babbo Natale! Che, a bordo
della sua slitta, trainata da cavalli,
ha portato dolcetti e caramelle
per tutti i bambini, i quali hanno
continuato a festeggiare insieme
a mamma e papà con panettone,
tè e cioccolata calda preparati e
serviti con amore dal personale
della scuola con l’immancabile
aiuto degli alpini.
Nel contempo le maestre si
sono impegnate nella vendita
dei bellissimi lavoretti da loro realizzati, per raccogliere fondi per
la scuola, che come ogni anno
hanno riscosso grande successo.
(Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti per la preziosa collaborazione che ha reso possibile un
festa tanto speciale).
E dopo il Natale... in un batter
d’occhio è arrivato il Carnevale!
Così, approfittando della splendida giornata di giovedì grasso,
i bambini con le loro maestre si
Al rifugio Carestiato: la giornata sulla neve del 7 marzo 2015.
sono esibiti in una festosa passeggiata per le vie di Agordo.
Il coloratissimo corteo ha visto
sfilare Coniglietti, Pulcini, Delfini,
Bruchetti e Farfalle con bellissimi
mantelli realizzati dalle maestre,
ciascuno del colore della propria
sezione, in ordine rosa, gialli, blu,
verdi e arancioni!
Numerosissime le persone
accorse a salutare e festeggiare
i bambini in passeggiata, i quali
hanno ricambiato con il lancio di
coriandoli e stelle filanti, musica e
sorrisi! Per poi rientrare affamati e
gustare i buonissimi crostoli che li
aspettavano a scuola e continuare
la festa tra giochi e tanta, tanta
Carnevale: 12 febbraio 2015 la sfilata per le vie di Agordo.
Festa della Scuola Materna: domenica 10 maggio
ore 10.00 Messa in Arcidiaconale e poi... festa al Centro
parrocchiale
Recita Natale: canzoni in piazza ad Agordo sotto l’albero il 22 dicembre 2014.
allegria!
Ma dopo il Carnevale la festa
continua!
“Ciao Bambini, siamo Teo e Tea,
i folletti del bosco! Abbiamo saputo
dai nostri amici uccellini che oggi
sareste venuti con le mamme e i
papà a fare una passeggiata qui
nel nostro bosco… Un piccolo
avvertimento: fate attenzione
e aprite bene gli occhi, perché
durante la salita potrebbe esserci
qualche bella sorpresa!… Se vi
comporterete bene, camminerete
da soli e rispetterete il bosco! E
allora forza, ripartiamo insieme
e… occhi aperti!”.
Questa la lettera che i folletti
hanno consegnato ai nostri bimbi
la mattina del 7 marzo quando,
insieme con le famiglie e le loro
maestre, si sono incamminati
dal Passo Duran alla volta del
rifugio Carestiato, trainando i
loro coloratissimi bob e slitte!
Una bellissima passeggiata, in
una stupenda giornata dal clima
primaverile, che i nostri piccoli
hanno affrontato con entusiasmo
ed impegno, camminando per
mano con mamma e papà, giocando a palle di neve, correndo,
anche grazie ai dolcetti che i
folletti avevano preparato per loro
a metà percorso che hanno dato
la giusta carica di energia per
arrivare in cima! Ma al traguardo,
anche per chi aveva arrancato
sull’ultima salita, non c’era tempo
da perdere per riposarsi!
Troppa era la voglia di giocare
sulla neve, scivolare sulla pista
e divertirsi insieme, dopo aver
ricevuto da Teo e Tea la medaglia e i complimenti per l’impresa
compiuta! Il rifugio è stato a nostra
completa disposizione per il pranzo e all’aperto tutti insieme abbiamo mangiato, dice un bambino,
“la pastasciutta più buona del
mondo!” Il pomeriggio è volato tra
chiacchiere, sole, risate e giochi e
prima che giungesse il tramonto,
tutti a bordo di bob e slittini, giù
per la discesa fino al Passo Duran,
siamo rientrati, stanchi ma felici,
ciascuno con un piccolo folletto da
portare a casa come ricordo della
bellissima giornata trascorsa in
compagnia, della condivisione,
della bellezza dello stare insieme,
dell’aiutarsi e prendersi per mano
nel momento della difficoltà, del
camminare fianco a fianco verso
la meta. Giornate stupende che
rigenerano lo spirito queste, e
dato il successo riscosso e la
grande gioia manifestata dai
nostri piccoli, le attività in programma sono ancora numerose
e avvincenti! Quindi… sentirete
presto parlare di noi!
Le Maestre
Echi di Agordo
Pasqua 2015
27
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
Il GAMP
si rinnova…
10 anni con
Dolomieu
Sabato 7 febbraio i soci del
Gruppo agordino mineralogico ed
paleontologico - GAMP Dolomiti si sono ritrovati per eleggere il nuovo Consiglio direttivo per il biennio
2015-16. Il presidente uscente,
Dino Preloran ha inizialmente
esposto un breve riassunto delle
attività svolte nell’anno appena
passato. Oltre alle manifestazioni
consolidate negli anni, come le
gite e la mostra di agosto, sono
state poste in evidenza due importanti nuove attività: l’esposizione
“Quarzi e calciti” realizzata al piano
superiore del Museo mineralogico
di via 5 maggio, che ha riscosso
un grande interesse soprattutto
nelle scolaresche che si sono
avvicendate nella visita. La seconda importante novita dell’anno
è stata la 1a giornata di scambio
minerali e fossili per ragazzi,
realizzata presso la nuova sede
dell’Istituto Minerario “U.Follador”
di Tamonich.
Dieci anni di gemellaggio
Agordo-Dolomieu. Si è tenuta
nella saletta della Biblioteca civica
di Agordo l’assemblea annuale
del Comitato di gemellaggio,
che ha visto una significativa
presenza sia delle associazioni
locali, sia di cittadini che hanno
dimostrato interesse e spirito di
collaborazione.
La presidente Michela Paganin
ha relazionato sulle attività svolte
nel 2014, ricordando in particolare:
l’organizzazione, in occasione
dell’annuale «Fiera del Bestiam»,
di una mostra dedicata all’importante figura storico-scientifica di
Déodat de Dolomieu scopritore
della Dolomia; lo spettacolo della
compagnia teatrale di Zugliano
«Teatro insieme» dal titolo «Che
48 in casa Ciabotto»; la promozione di alcune serate culturali
che hanno registrato una buona
partecipazione di pubblico, specie
per un reportage sul cammino di
Santiago de Compostela, e la
proiezione del filmato di Roberto
Soramaè «Ararat montagna misteriosa».
Dopo l’esposizione e l’approvazione dei bilancio, sono stati
illustrati i programmi per l’anno
in corso. L’evento sicuramente
più importante si svolgerà da
venerdì 1 a domenica 3 maggio,
quando una comitiva di dolomois
farà visita alla comunità agordina,
occasione particolarmente significativa perché il 2015 segna il
decennale dalla stipula del patto di
gemellaggio (riconosciuto anche
dall’Unione Europea) tra le due
località, siglato dai sindaci allora
in carica, Renzo Gavaz e Patrick
Bourdaret, il 31 ottobre 2005.
«In questi anni», ha detto
Michela Paganin, «molta strada
è stata fatta e molta ne rimane
da percorrere. Anche per questo
rinnoviamo l’invito alle famiglie
agordine a collaborare per orga-
nuova e interessante collaborazione con il Comitato Gemellaggio
Agordo-Dolomieu in occasione del
decimo anno di gemellaggio con
la cittadina francese. In tale circostanza verrà riproposta la mostra
già effettuata l’autunno scorso
(inaugurata il sabato della Fiera
del Bestiam), sul celebre studioso
francese Deodat de Dolomieu
scopritore della dolomia, integrata
da nuovi pannelli descrittivi sia la
roccia (Dolomia) che il minerale
(Dolomite). A completamento
verranno organizzate anche due
conferenze sul tema, una di carattere storico e una più incentrata
sulla geologia e mineralogia.
Per l’inizio dell’estate verrà organizzata al Museo mineralogico
Danilo Casagrande e Marta Tomè durante l’estrazione dei numeri
della lotteria alla cena sociale.
Alla fine dell’esposizione di Preloran si è passati alle votazioni per
il rinnovo del Consiglio. La serata
si è poi conclusa con la consueta
cena per soci e simpatizzanti,
svolta quest’anno al ristorante “Al
Capannone” di Vignole, al solito
molto partecipata e attesa per la
ormai rinomata lotteria!
La settimana successiva poi,
venerdì 13 febbraio, si è riunito
il nuovo Consiglio direttivo per la
distribuzione delle cariche. Presidente è stato nominato Eugenio
Forcellini, vicepresidente Maurizio
Alfieri e, con grande piacere di
tutto il Consiglio, una presenza
femminile come nuovo segretario,
Marta Tomè.
Gli altri consiglieri sono: Luca
Matten, Armando Matten, Manolo
Piat, Romeo Fritz, Paola Baldissera, Gino Campedel, Manuel
Conedera, Danilo Casagrande,
Dino Preloran, Ivo Soccol, Manlio
Monestier.
Il programma stilato per il 2015
è già ricco e accattivante: è prevista infatti per la primavera una
una nuova mostra sulla collezione
“Colli”, il simpatico e generoso
collezionista lombardo che ha
donato il suo grande patrimonio
di minerali, fossili e reperti archeologici al Gamp.
Dopo la consueta Mostra di
minerali del 9 agosto al Palazzetto di via Lungorova, verranno
proposte per l’estate anche alcune
conferenze sui “Microcristalli” e la
“Mineralogia della zona di Recoaro (VI)”, e infine, per l’autunno,
è prevista la riproposizione della
giornata scambio per i bambini e
una gita al Museo mineralogico
di Tiso (BZ) per ammirare le
grandi collezioni di agate delle
Alpi Tirolesi.
Un anno quindi che sarà sicuramente impegnativo per il nuovo
direttivo, che si avvia velocemente
al trentennale di vita, ricco di
impegni e di occasioni importanti
per manifestare all’interno della
comunità agordina la propria
partecipazione alla vita culturale
della vallata.
Maurizio Alfieri
La firma del patto di gemellaggio
(riconosciuto anche dall’Unione
Europea) tra le due località, siglato dai sindaci allora in carica,
Renzo Gavaz e Patrick Bourdaret, il 31 ottobre 2005.
nizzare al meglio l’accoglienza ai
gemelli francesi». Chiunque fosse
interessato a offrire ospitalità ai dolomois, può contattare il comitato
gemellaggio entro il prossimo 10
aprile 2015 ai recapiti
e-mail:
[email protected]
e tel.348-9159626.
«Intanto per il decennale»,
aggiunge la presidente, «con la
preziosa collaborazione dell’associazione GAMP Dolomiti di
Agordo e di altre realtà locali, si
sta già organizzando un’edizione
ampliata e rivisitata della mostra
su Déodat de Dolomieu. Quest’anno ci si soffermerà maggiormente
sugli aspetti scientifici e geologici
ed è dunque essenziale il coinvolgimento degli esperti del GAMP
che stanno lavorando moltissimo
per questo evento. Nel 2015
proseguirà anche il rapporto con
i “gemelli” di Zugliano e il comitato
non mancherà di informare sulle
iniziative future, al momento in
fase di progettazione».
L’assemblea si è conclusa con
un ringraziamento rivolto a tutte le
persone, enti e associazioni che
hanno fattivamente collaborato
alla riuscita di importanti eventi
nella vita sociale e culturale delle
comunità di Zugliano, Agordo e
Dolomieu.
C.C.
La riuscita mostra storico-scientifica, dedicata dal Comitato gemellaggio a Dolomieu nell’ottobre 2014.
Pasqua 2015
28
Echi di Agordo
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
Al Museo di Agordo
Allestita la prima vetrina
archeologica
Nello scorso anno sono state
poste le basi per la costituzione
della futura sala che ospiterà i
reperti archeologici del territorio, in primo luogo quelli del
Basso Agordino.
L’ambiente idoneo è stato
identificato nel piano superiore
dell’attuale Museo Mineralogico e Paleontologico di via 5
Maggio, stabile di proprietà del
Comune di Agordo, dotato dei
necessari sistemi di sicurezza.
Lunedì 12 gennaio, la Soprintendenza ha voluto trasferire i
reperti tardo-antichi al piano
superiore del Museo Mineraolgico, in quanto finora custoditi
nel vecchio edificio dell’Istituto
Minerario “Follador” che sarà
soggetto a lavori di ristrutturazione.
Per arrivare a concretizzare
questa prima fase dell’allestimento della sala archeologica
nel corso del 2014 sono stati
Vetrina provvisoria al Museo Mineralogico di Agordo.
Due delle vetrine da restaurare
ricevute dal Comune di Selva
di Cadore
intrattenuti colloqui sia con il
Sindaco del Comune, Sisto Da
Roit, sia con il responsabile
della gestione de facto delle
iniziative che in questi anni sono
state attivate al Museo, Dino
Preloran, facente capo all’Istituto “Follador”. I diversi incontri
sono avvenuti alla presenza,
prima della dott.ssa Cinzia Rossignoli della Soprintendenza e
poi, della nuova funzionaria di
zona dott.ssa Chiara D’Incà.
Come possibile allestimento
della Sala, Arca ha offerto
Reperti di Parech
all’Amministrazione la disponibilità di una ventina di vetrine
dismesse che il Gruppo ha avuto
dal Museo di Selva di Cadore.
Come fatto presente al Sindaco, dovranno essere sistemate per adattarle alle nuove
esigenze. I lavori da fare
consisteranno nel rinnovare la
parete posteriore in modo tale da
poter sostenere due/tre ripiani in
vetro e studiare un’idonea illuminazione. Al riguardo, stiamo
contattando vari artigiani per
avere i preventivi di spesa per
poi sottoporli al Comune.
In occasione della nuova
collocazione, abbiamo anche
segnalato alla Funzionaria la
presenza di alcuni reperti (ritrovati in una tomba a Paréch nel
1965) conservati nell’Archivio
“Don F. Tamis” di proprietà ora dell’Unione Montana
Agordina.
La dottoressa ha considerato
necessaria la loro catalogazione
nell’Inventario Generale dello
Stato. Per l’avviamento della
pratica prevista dalla normativa, su consiglio della dott.ssa
D’Incà, abbiamo incontrato il
Presidente dell’Unione, Fabio
Luchetta, per il trasferimento
dei pochi reperti nella vetrina
del Museo.
La presenza di questa prima
vetrina nella futura Sala archeologica, ci fa sperare che il patrimonio di reperti della zona potrà
eventualmente essere arricchito
dalla donazione di oggetti finora
custoditi in abitazioni private.
Tali donazioni non comporteranno per i possessori problemi
burocratici o legali.
Il Gruppo Arca
El fogarón de Veran
Dopo due anni in cui il maltempo non ci ha permesso di rispettare
l’appuntamento con la tradizione, è tornato più bello che mai, el fogarón
de Veran. La splendida serata illuminata dalla luna piena, la bella compagnia delle tante persone accorse per l’occasione, hanno contribuito
alla perfetta riuscita di quest’evento tanto atteso e suggestivo.
Anche quest’anno, per la gioia di grandi e piccini, non sono mancate le
bibite e i panettoni portati dai partecipanti. A chiusura della serata sono
state liberate in cielo tre lanterne luminose come saluto a Claudio, unico
grande assente. Sono sicura che le abbia viste e apprezzate!
Se Dio vuole ci ritroveremo l’anno prossimo. Saluti
Bianca
Pasqua 2015
Echi di Agordo
29
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
Agordo Musica
Un grande
concerto
per i
20 anni
di attività
Grazie alla bravura e alla tenacia del maestro Andrea D’Alpaos, i
Joy Singers continuano a rimanere ai massimi livelli del panorama
della musica Gospel in ambito
europeo. Nonostante un gruppo
quasi totalmente rinnovato, forse
questa volta hanno superato in
bravura e originalità degli arrangiamenti i loro precedenti concerti
agordini.
Sì, perché è ormai tradizione
ospitare ad Agordo il coro veneziano, a distanza di cinque anni,
per scandire e festeggiare i lustri
di vita di Agordo Musica. E sono
20 gli anni di attività, festeggiati
assieme al co-organizzatore
Agordo Domani (stesso importante anniversario) e a un numeroso
pubblico che, dopo aver goduto
dell’atmosfera afro-spiritualgospel creata dai Joy Singers,
ha generosamente contributo al
progetto Unicef “100% Vacciniamoli tutti”.
In venti anni di Agordo Musica si
sono succeduti concerti in chiesa,
in sala, all’aperto o nei boschi,
numerosi gruppi musicali e vocali,
orchestre italiane e straniere,
solisti con strumenti noti a tutti,
oppure con strumenti antichi o
provenienti da luoghi lontanissimi
Chiesa arcidiaconale gremita
in ogni ordine di posti ed oltre
per il concerto serale dei Joy
Singers, lunedì 5 gennaio. La
manifestazione, organizzata
dal connubio Agordo Domani
e Agordo Musica, era espressamente rivolta all’Unicef, con
l’intento di dare un contributo
significativo alla causa dell’infanzia nel terzo mondo.
Con l’occasione il movimento Agordo Domani e Agordo
Musica hanno festeggiato in
modo più che egregio i loro 20
anni di attività e di impegno
sociale e culturale per la vallata
agordina.
Seppure con differenti ambiti,
i due gruppi si sono caratterizzati negli anni per la presenza
costante e qualificata nelle iniziative culturali a favore della
popolazione.
La rappresentante regionale
Unicef Anna Gimma, ringraziando tutti i presenti e gli organizzatori, ha sottolineato l’importanza
e quindi sconosciuti ai più, ma
soprattutto molte decine di organisti (oltre a quelli tuttora in lista..
di attesa) attratti dallo splendido
e raro strumento che abbiamo la
fortuna di aver ereditato e che è
uno dei cardini intorno ai quali ruota anche la Rassegna Organistica
“Musica nell’Agordino” (anch’essa
ormai ventenne) co-organizzata
con Asolo Musica.
Un progetto non semplice quello
di Agordo Musica, quello di portare
musica di qualità a un costo abbordabile a piccoli paesi di montagna,
che ha richiesto una dedizione
sempre maggiore nell’allestimento delle stagioni prima per
l’aumentare del numero degli
appuntamenti proposti, poi per
lo sforzo organizzativo richiesto
per fronteggiare una situazione
economica non favorevole.
Ma il bilancio è senz’altro positivo: non c’è stato infatti un solo
concerto tra i 150 organizzati ad
Agordo e gli oltre 300 nelle altre
località della vallata dove non ci
sia stata mutua soddisfazione
del pubblico (affezionati locali e
numerosi turisti), degli organizzatori e degli interpreti/musicisti. Se
siete parte di una di quest’ultime
categorie, vi raggiunga il nostro
più sentito ringraziamento.
AB
Lunedì 5 gennaio, chiesa gremita e applausi a scena aperta per il
ritorno ad Agordo dei Joy Singers.
Un Coro prestigioso
Venti voci, dirette dal compositore veneziano Andrea
D’Alpaos, con l’accompagnamento musicale della Soul
Shakers Band (2 tastiere, basso/
contrabbasso, batteria) e la musica, tanta musica, usata come
strumento e mezzo privilegiato
per comunicare ed esprimere il
sound che parte dall’anima e
arriva diretto a coinvolgere il
pubblico, rendendolo partecipe
di un’unica grande esperienza
emotiva.
Il coro gospel veneziano
dei Joy Singers, fondato dal
maestro Andrea D’alpaos nel
1998, si distingue nel panorama
italiano per l’originalità e poliedricità delle sue interpretazioni.
Il ricco repertorio costruito nel
corso degli anni, di oltre 120
brani, spazia infatti dai classici della tradizione spirituals
e gospel, a pezzi più recenti,
anche al di fuori del sound
afroamericano, come colonne
sonore di film, brani da musical
o pezzi pop, tutti riadattati con
arrangiamenti originali.
Negli anni i Joy Singers hanno realizzato quattro CD, hanno
partecipato a trasmissioni in
radio (Caterpillar, Radio 2) e in
televisione (24 mila voci, Rai
1) e hanno potuto collaborare
con numerosi altri artisti, tra i
quali Andrea Bocelli, i Kool &
the Gang e Le Orme.
Il 5 gennaio in arcidiaconale
I Joy Singers pro Unicef
Foto di gruppo del Coro Joy Singers con gli organizzatori.
dell’attività decennale svolta a
favore dell’infanzia, in particolare rimarcando l’opportunità
che tutti i bambini del mondo
possano ricevere le vaccinazioni
di base, ormai diffuse in tutto
l’occidente, per malattie che
ancora uccidono troppe piccole
vite nei paesi poveri.
Di grande effetto la performance del gruppo canoro veneziano, che ha dimostrato, oltre
ad una particolare capacità di
cimentarsi in differenti generi,
con arrangiamenti originali,
timbrica e vocalità tipiche del
gospel, grande omogeneità e
coralità non comuni che probabilmente sono motivo del loro
successo.
30
Pasqua 2015
Echi di Agordo
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
Circolo Culturale Agordino
Le magiche atmosfere di
Maria Pia Fassari
Prima di Natale abbiamo ricevuto in regalo un libro che per noi
è stato una sorpresa gradita, una
raccolta di fiabe scritta da una
persona che per molti anni ha
collaborato con il nostro Circolo,
la signora Mariapia Fassari Cappelletti. Il libro è stato presentato
nella Biblioteca Comunale di Pedara (Catania) lo scorso mese di
ottobre e si intitola “Carezze per
l’anima” ed è edito dall’Istituto
Bellunese di Ricerche Sociali e
Culturali.
Nella significativa presentazione il direttore don Sergio Sacco
scrive: “Uno dei ricordi più belli
della nostra infanzia è certamente
quello dei sogni che noi, seduti
e attenti, facevamo sul filo delle
fiabe che le nostre nonne ci raccontavano. Forse non ne ricordiamo i contenuti, ma l’atmosfera
magica che li avvolgeva non la
dimentichiamo mai…”.
Mariapia Fassari ha trascorso
la sua vita tra la Sicilia e le Dolomiti Bellunesi e Agordine dove
ha insegnato nella scuola media
e prestato servizio di volontariato
nelle Biblioteche sia a Pedara che
ad Agordo.
Quest’ultima è anche la sede
del nostro Circolo Culturale
presieduto da Mariannina Del
Din Dall’Armi, ed è gestita da
volontari che cercano di portare
avanti da oltre quarant’anni una
conoscenza non solo nel ramo
della lettura, ma soprattutto in
campo artistico-culturale.
In una biblioteca, grande o piccola che sia, il lavoro è davvero
incessante ma anche affascinante: assecondare i gusti degli utenti,
fare attività di ricerca, organizzare
un certo dinamismo culturale
come presentazioni di testi, mostre di ogni genere, conferenze per
far conoscere e rispettare i luoghi
dove viviamo, organizzare visite
di istruzione culturale.
Alla presentazione del libro
erano presenti molte persone, tra
cui ricordiamo la signora Agata
Petralia presidente dell’attività
culturale “Invito alla lettura”,
l’assessore all’Istruzione dott. Domenico Scirè, la signora A. Motta
poetessa e scrittrice, il giornalista
dott. Salvo De Luca e Padre Giovanni Scicolone dell’Ordine dei
Benedettini di Nicolosi (la fiaba
Il pino benedettino è ambientata
nel suo convento) e tutti hanno
espresso gratitudine ed entusiasmo per queste storie che come
dice l’autrice: “…fanno parte di
me, della mia famiglia e degli amici
più cari. Sono episodi davvero
accaduti che hanno lasciato nel
mio cuore non solo i principi morali
ma soprattutto i ricordi d’infanzia.
Ogni persona è preziosa perché
avrebbe da raccontare fatti interessanti che spesso si perdono
nel tempo e nessuno mai potrà
venirne a conoscenza…”.
Allora grazie a Mariapia per
averci portato in questo mondo
magico, irreale, dove i personaggi
ora rassicuranti, ora mostruosi,
hanno dei compiti precisi: elevare
la morale, accarezzare il cuore del
vecchio e del bambino, aiutare ad
affrontare la notte senza paura.
Il libro “Carezze per l’anima” lo
trovate in Biblioteca ad Agordo,
da leggere per chi ha bambini ma
anche per tutti quelli che amano
il fascino, l’incantesimo di storie
vissute che hanno lasciato un
segno.
Per il Circolo Culturale
Giovanna Ganz
Il Fondo Ambiente Italiano per
Villa Crotta-De’ Manzoni
e la Torresella
un libro che riporta nel passato
Si tratta di «La cura», l’opera di Paolo Tormen, che l’Union dei ladìn
de Àgort in collaborazione con il Circolo culturale agordino ha portato
all’attenzione degli agordini nella saletta della Biblioteca Civica.
Durante la serata, introdotta da Fiorella Guadagnini e condotta da
Gianni Santomaso, l’autore ha messo in risalto il significato metaforico
del «tempo nuovo». Un tempo che nella realtà contadina è l’inverno e
che nella realtà attuale è quello che, secondo Tormen, è necessario
ritrovare. Un tempo scandito non tanto da una serie di attività, ma da
una filosofia, quella del prendersi «cura» di un patrimonio di conoscenze, di saperi che la società agricola ha tramandato per secoli. Su
questa filosofia, fatta di attenzione e rispetto nei confronti della natura,
dei suoi ritmi, delle sue esigenze, si è ragionato interrogandosi pure
sulla valenza del benessere che la società agordina sembra avere
raggiunto oggi.
La serata si è chiusa con l’apprezzata degustazione di un’ottima
«menéstra de garnèi» preparata dallo chef Orlando D’Isep in collaborazione con la moglie Antonia Bortot.
La presentazione del libro «La cura» in biblioteca civica: da sin.
Fiorella Guadagnini, Antonia Bortot, Paolo Tormen e Gianni Santomaso.
Tre serate per promuovere
Palazzo Crotta-De’ Manzoni,
“luogo del cuore del Fai”, e il
recupero della Torresella.
Sono quelle proposte dal Circolo culturale agordino, in collaborazione con la delegazione
di Belluno del Fondo ambiente
italiano (Fai), l’Unione montana agordina, il Comune di
Agordo e il Circolo fotografico
agordino “Gigia De Nardin”.
Si è iniziato venerdì 27 febbraio, alle 20.30 in sala don Tamis ad Agordo, con “Le miniere
di Valle Imperina e l’archivio
Crotta-De’ Manzoni” e con gli
interventi di Dino Preloran e
Patrizio De Ventura.
Venerdì 6 marzo, sempre in
sala Tamis, Gianpaolo Soratroi
ha presentato il “Viaggio attraverso la memoria della famiglia
De’ Manzoni” realizzato dal
Circolo fotografico.
La chiusura della rassegna ha
avuto luogo venerdì 13 marzo,
stessa sede, e in quell’occasione
Mariangela Bognolo ha guidato
il pubblico alla scoperta dell’architettura e delle curiosità del
palazzo, l’antica villa veneta
più a nord della regione.
Il successo dell’iniziativa è
stato sottolineato da una grande
e interessata partecipazione
del pubblico a tutte e tre le
serate.
Echi di Agordo
Pasqua 2015
31
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
Voci e Direttivo nuovi
Verso il 50° anno di vita
Anche questa volta “Echi” ha
riservato un po’ di spazio per
le news del Coro e ne siamo
grati.
In questo periodo abbiamo
intensificato le prove per cercare
di finire entro la primavera il
nuovo CD. Come già raccontato in precedenza il 2014 non
ci è stato molto favorevole, ma
il 2015 sembra essere iniziato
molto meglio. (Non cantiamo
vittoria… meglio mantenere
un basso profilo nei confronti
della sorte…).
Tanto per cominciare sono arrivati due giovani a rimpinguare
le esili file del gruppo. Dopo
l’entrata di Leonardo e Nicolò
sono arrivati a cantare con noi
anche Paolo ed Erica Schena. La
somma degli anni dei 4 giovani
canterini credo arrivi a malapena
a 70… che bellezza!, la gioventù
porta gioia a tutti e fa sentire
ancora pimpanti chi non lo è
più. Tra l’altro i ragazzi sono
veramente bravi e si impegnano
costantemente frequentando le
prove nonostante i doveri scolastici. GRANDI!
A inizio anno è stato rinnovato
il consiglio direttivo riconfermando Elena Vallata nelle vesti
di Presidente con Gabriele Riva
vice, Manuela De Col, segretaria e Riccardo “Rica” Dai Prà,
il veterano Roberto Zasso (tra
i fondatori del coro nel 1966)
e Terry Broch consiglieri. Un
augurio di buon lavoro mi viene
spontaneo visto l’approssimarsi
della presentazione del CD e
soprattutto l’avvicinarsi imperioso del 50° anno di vita del
Coro Agordo che inizierà nel
prossimo mese di novembre.
Non capita spesso che una
compagine o una associazione
di qualsiasi tipo possa vantare un
periodo di esistenza così lungo
e siamo orgogliosi di esserci
quasi arrivati.
Per finire approfittiamo per
augurare una serena Pasqua a
tutti i lettori e a invitare, come
sempre, chiunque lo desideri a
venirci a trovare in Sede. Tutti i
martedì e venerdì siamo lì (non
ci siamo fatti mancare nemmeno
la rima!).
Roberta
26 dicembre 2014: Giorgio Favero, proclamato «Amico del Coro
Agordo 2014».
«La festa del Natale» è stato
il titolo del tradizionale concerto
con cui il Coro Agordo, diretto
da Roberta Conedera, ha inteso
fare gli auguri alla comunità e
ringraziare amici, collaboratori e
sostenitori al termine di un altro
anno, il 48°, di proficua attività.
All’appuntamento di quest’anno il
complesso di casa ha ospitato gli
amici del coro vicentino «La Valle»
di san Quirico di Valdagno, diretto
da Paolo La Bruna.
Con un grande applauso, dopo
quelli altrettanto calorosi riservati
ai due complessi, apprezzati per
la varietà dei brani eseguiti con
perizia vocale e interpretativa,
è stato quindi accolto Giorgio
Favero, proclamato «Amico del
Coro Agordo 2014». Significativa
e appropriata la dedica riportata
nella targa consegnatagli dalla
presidente Elena Vallata: «Donare
il proprio tempo al prossimo è la
“chiave” che apre la porta di ogni
cuore». Un riconoscimento (il 33°
della serie) a una persona che, con
generosa semplicità e riservatezza, dimostra da tanti anni al coro
un’amicizia preziosa.
Il Coro Agordo in una bella istantanea dell’“amico” Gio Cadorin.
Nuova guida
al Nucleo di P.C.
E’ Giovanni Melaia (nella
foto) il nuovo responsabile
del Nucleo di protezione civile
del gruppo alpini di AgordoRivamonte-Taibon.
La sua nomina è avvenuta nel
corso di una riunione recente
del sodalizio guidato da Lauro
Caio Gavaz, riconfermato dopo
l’assemblea di dicembre.
Melaia subentra ad Alessandro Savio che ha portato avanti
l’attività del nucleo nell’ultimo
triennio. Dopo aver frequentato
il corso AUC ad Aosta, dal
gennaio al settembre 1971,
Melaia ha prestato servizio alla
caserma «22 marzo 1848» di
Agordo nella 78a compagnia
come sergente AUC, successivamente fino al giugno 1972
quale sottotenente alla caserma
di Feltre nella 64a compagnia e
poi, con la rafferma di due anni
fino al 1974, come tenente alla
caserma di Pieve di Cadore
nella 68a compagnia.
Dopo parecchi anni di iscrizione al Gruppo alpini di Agordo e come membro del nucleo
di protezione civile, è stato ora
chiamato alla guida dello stesso
che conta più di 25 iscritti e che
sta programmando gli interventi per l’anno 2015.
AGORDO, PAESE
DEL GRAFFITO
6a edizione
Prosegue anche quest’anno,
sotto la direzione artistica di
Dunio Piccolin in collaborazione con con le maestre e
gli alunni della 5a elementare
di Agordo e dell'U.S. Le Ville,
il felice cammino del Progetto
(nell’ambito della tradizionale
Sagra del Fanciullo di San
Vincenzo, il giorno di Pasquetta a Prompicai), che porterà
all’inaugurazione, il prossimo
4 aprile, di altre tre opere realizzate da Dunio con i bambini
e dagli artisti Franco Pagliarulo
e Samuele Vanni sulle pareti
esterne delle case: a Paréch di
Michele Costantini (50° dei Gir)
e a Tóccol di Diego Carli (Il filo
del racconto) e Gabriele Bogo
(Giochi in piazzetta).
Pasqua 2015
32
Echi di Agordo
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
La centenaria Sezione
all’assemblea del 22 marzo
Domenica 22 marzo alle ore
10.00 la sala “don Tamis” ospiterà
l’assemblea annuale della Sezione
Agordina del CAI con un programma indicato nell’unita lettera di
convocazione; in particolare si
segnala la funzione religiosa celebrata nella chiesa di S. Cipriano
a Taibon alle 9.00 in memoria
dei soci e degli amici scomparsi
nel corso del 2014: Gianni Da
Ronch “Busna” (Agordo); Ilio De
Biasio (Cencenighe); Gabriele De
Biasio (Rocca Pietore); Giovannina
Dell’Osbel (La Valle Agordina);
Rosalba Laghi (Agordo); Silvano
Peloso (Agordo).
Dopo il trasferimento in sala convegni “don Tamis”, si affronteranno
gli argomenti all’Ordine del Giorno
che comprendono la premiazione
a 18 soci 25.li, 5 soci 50.li, il 60.le
Cesare Menagazzo e i 70.li Renzo
Buzzatti e Ivano Soppelsa.
Seguiranno le elezioni del nuovo
consiglio direttivo per il triennio
2015-17 da cui scaturirà il nuovo
presidente (Antonello Cibien ha
completato il suo secondo mandato).
Saranno numerosi gli avvicendamenti in seno al direttivo
precedente con 5 consiglieri che
non hanno dato la disponibilità alla
rielezione: si attende quindi un importante rinnovamento dell’assetto
istituzionale della Sezione.
Si segnala che al 31 dicembre 2014 la Sezione conta: 88
soci giovani; 337 familiari; 797
ordinari; per un totale di 1222
tesserati.
G.F.
OBIETTIVI RAGGIUNTI NEL
PROGRAMMA 2014
• Positivo completamento della verifica del nuovo sistema di
tesseramento on-line e relativi
provvedimenti per il funzionamento
e i rapporti con i soci.
• Regolamentazione delle competenze dopo la scissione della
Sottosezione Cai Caprile CivettaMarmolada che ha acquisito la
propria autonomia nel corso del
2013 con decreto della Sede
Centrale.
• Verifica della rete sentieristica
di competenza dopo gli eventi
atmosferici stagionali dell’inverno
2013/14.
• Positivo aggiornamento dello
Statuto Sezionale alla luce delle
necessità modificatesi nel corso
degli anni.
• Preparazione all’elezione
del nuovo Consiglio Direttivo in
calendario nel 2015 (Antonello
Cibien non è più ricandidabile alla
presidenza).
• Positiva organizzazione della
31a Adunanza Annuale a Fradòla nel Comune di San Tomaso
Agordino.
• Continuare nell’opera di divulgazione e di promozione sezionale
con tutti gli strumenti adeguati.
OBIETTIVI DI MASSIMA
IN PROGRAMMA
PER IL 2015
• Rinnovo del Consiglio direttivo
con più avvicendamenti; identificazione della nuova giunta.
• Avvio procedure organizzative
per il 150° sezionale (1868-2018).
• Continuazione nella verifica
della rete sentieristica di competenza dopo gli eventi atmosferici
stagionali che continuano a penalizzare l’intero territorio.
• Completamento del percorso
denominato “Sentiero Geologico
di Agordo”.
• Preparazione della 32a Adunanza Annuale al Gardelón di Forcella
Aurine (Comune di Gosaldo).
• Costante impegno nella promozione sezionale con tutti gli
adeguati strumenti mediatici e
divulgativi.
RIFUGI
“BRUTO CARESTIATO”
Attività 2014:
Soci da 70 anni!
Renzo Buzzatti
Ivano Soppelsa
• Casetta Rubner: sistemata
funzionalmente e tecnicamente
collegandola ai prefabbricati
adiacenti ampliando le potenzialità di ricovero logistico; nell’area
limitrofa opportunamente curata
sono state posizionate n.2 panche
ricavate da un artistico larice.
• Acquisto del nuovo gruppo
elettrogeno e verificata la funzionalità tecnica per il periodo
invernale con posizionamento di
pannelli solari.
• Manutenzione ordinaria e straordinaria con rifacimento vasca e
scarichi reflui.
• Miglioramento di alcuni comparti d’arredamento interni: modifica disposizione bancone bar;
inserimento di n.3 tavolini ripiegabili verso il muro che vengono
abbassati in caso di necessità.
• Ulteriore miglioramento della
visibilità e dell’appetibilità turistica del rifugio con varie iniziative
promosse dal gestore anche con
pubblicità mirata radiofonica e su
pubblicazioni specializzate.
Antonello Cibien, presidente da
sei anni.
“SCARPA-GUREKIAN”
Attività 2014:
• Riaffidamento annuale della
gestione ad Aron Lazzaro fino
all’aprile 2015.
• Luglio 2014: completamento
della pista forestale oltre il ripiano della Rafadora realizzata
dall’Amministrazione comunale
di Voltago; il tracciato si è svolto
sotto il corridoio della seggiovia e
successivamente aggirando il Col
del Mesurón con assoluta assenza
di impatto ambientale sui pascoli
di Lósch. La presenza del nuovo
collegamento con Frassené modificherà le condizioni contrattuali di
affitto del rifugio.
• Verificate le necessità strutturali del rifugio con il tecnico Alessandro Savio per quanto concerne la
normativa riguardante la sicurezza
si è proceduto a:
1) riqualificazione dell’impianto
elettrico.
2) messa in sicurezza del locale
caldaia con interramento esterno
della cisterna con collegamento e
relativa tecnologia di supporto.
3) sostituzione di alcuni serramenti Finstral (ingresso, atrio,
terrazzo superiore); in quest’ultimo
caso si sono sistemate in modo
appropriato le finitura dell’apertura
compresa la soglia sbrecciata e il
cordolo superiore.
4) Manutenzione ordinaria al
tetto e alle perdite della copertura
del terrazzo stesso. Questi lavori
sono stati in gran parte finanziati
da con un contributo del Bim.
• Sostituzione e aggiornamento
di materiale per uso corrente
(coperte, cuscini).
• Continuazione al sostegno
per il miglioramento della visibilità e dell’appetibilità turistica
direttamente e con le opportune
iniziative promosse dal gestore
(in previsione una collaborazione
con altri rifugi del Gruppo Pale di
San Martino).
Echi di Agordo
Pasqua 2015
33
Il 31 dicembre 2014
è calato il sipario
su una bella storia agordina
di vita e di umanità
Da “L’Amico del Popolo” del 26 febbraio 2015, riportiamo
questa interessante intervista del nostro collaboratore Franco
Colleselli (che ringraziamo), fatta al concittadino Adalberto Berletti: una vicenda di lavoro e di amore per la natura che, siamo
certi, sarà gradita anche ai lettori di “Echi” sparsi nel mondo.
31 dicembre 2014, l’ultimo giorno di Adalberto Berletti nel suo
negozio di via Brent.
Adalberto Berletti non fa trasparire emozioni particolari nel
raccontare la sua vita legata a
quell’ampia fascia di terra in Via
Brént acquistata da suo padre negli
anni ’20 del secolo scorso, successivamente bonificata e divenuta
sede della propria dimora.
Dal 31 Dicembre 2014 le serrande del suo negozio, per decenni
punto di riferimento per allevatori, agricoltori e ortolani di tutto
l’Agordino, sono state abbassate
definitivamente.
Nell’elegante salotto di casa,
ricco di preziose suppellettili e
quadri antichi ove prevale il richiamo all’ambiente alpino e, in
particolare, a quello tirolese, si
snoda il racconto di una proficua
attività iniziata dopo la metà degli
anni ’50 e proseguita senza interruzione fino ai giorni nostri.
«Quasi 60 anni di lavoro. Mai
un giorno di ferie», precisa Berletti
con tono pacato, ma non senza un
po’ d’orgoglio.
Nato ad Agordo nel 1933, terzo
di sei fratelli (tre maschi e tre femmine), ottenne il diploma in agraria
dopo aver studiato a Bolzano,
Conegliano e Padova.
«Ho sempre avuto un grande
interesse per gli animali specie
quelli selvatici e debbo ammettere paradossalmente che questa
passione è stata la mia “rovina”
avendo dedicato ad essa gran
parte del mio tempo e trascurando
così altre possibili attività».
La particolare sensibilità di
Adalberto Berletti per la natura in
generale è sempre stata accompagnata da curiosità e grande
spirito di osservazione e traspare
anche nei poetici versi raccolti
nel volumetto “Frammenti di vita
Agordina” pubblicato nel 1998: un
omaggio ai luoghi tanto amati e
frequentati dell’Agordino, ai suoi
cari e soprattutto al padre cui ha
voluto dedicare la prefazione.
Mi pare opportuno e doveroso
soffermarci sulla figura molto
popolare di suo padre, al quale
va riconosciuto il merito di
aver intrapreso una fiorente e
variegata attività. Lei, unico tra i
fratelli, ne ha seguito le orme.
«In parte è vero. Mio padre
Giuseppe, veterinario, si era
laureato all’Università di Vienna.
Di famiglia trentina, suo padre
faceva il ferroviere, era cresciuto
e aveva studiato sotto il simbolo
dell’aquila bicipite. Conosceva
perfettamente la lingua tedesca e
ciò gli fu utile anche in drammatici
momenti durante il secondo conflitto mondiale. A Salisburgo i suoi
genitori avevano fatto amicizia con
la famiglia Battisti e, nei cordiali
rapporti che si erano creati, fu deciso che Cesare Battisti divenisse
padrino di battesimo di Giuseppe
Berletti. Correva l’anno 1894 e
nessuno poteva prevedere il glorioso e tragico futuro del patriota
trentino. Nel 1923 si trasferì ad
Agordo dove gli era stata data la
possibilità di esercitare la sua professione. Agli inizi aveva in carico
sottolineare che, nel delicatissimo
periodo che va dal 1943 al 1945,
la sua rettitudine e riservatezza gli
valsero la stima e il rispetto sia dei
tedeschi che dei partigiani. Come
accennavo prima, conosceva
perfettamente il tedesco e ciò gli
permetteva di interloquire con gli
occupanti nazisti. Un suo intervento fu risolutivo nel particolare
frangente che desidero ricordare:
i tedeschi in ritirata stavano risalendo la valle del Cordevole, ma
l’azione dei partigiani rendeva difficile il ripiegamento verso Nord. Di
fronte alla minaccia di incendiare
Agordo mio padre andò a parlamentare con l’ufficiale che guidava
le truppe del Reich. L’azione diplo-
Adalberto accanto alle intelaiature delle serre con le aiuole vuote.
tutti i 16 Comuni dell’Agordino e
negli spostamenti, in zone molto
spesso disagiate, si muoveva con
una piccola carrozza trainata da
cavalli; successivamente acquistò
una moto e infine un’automobile.
Conobbe e sposò Maria Tognetti di
Canale d’Agordo. Mia madre morì
a un’età molto avanzata. Diceva
sempre di non voler raggiungere
i 100 anni per evitare eventuali
festeggiamenti da parte delle autorità. Il Padreterno, che l’ascoltava,
volle accontentarla e a 99 anni ci
lasciò».
Ci racconti ancora di suo
padre.
«Posso sicuramente affermare
che era un uomo schivo, calmo
e nello stesso tempo tenace e
coraggioso».
La sua opera di mediazione
svolta ad Agordo durante gli
ultimi mesi del secondo conflitto
mondiale fu importante e in molti
casi determinante.
«Proprio così. Innanzitutto voglio
matica ebbe successo. Agordo fu
salva e la ritirata poté proseguire
quasi senza intoppi. Certamente
non fu di secondaria importanza
la provvidenziale coincidenza
che Giuseppe Berletti era stato
compagno di università del padre
dell’ufficiale germanico con cui
trattava e ciò fu d’aiuto per risolvere
una difficile situazione. Ma, se mi
permette, vorrei rammentare un
altro episodio significativo legato
allo stesso periodo...».
...e, immagino, legato anche
alla sua famiglia…
«L’episodio è questo: in fuga
da Ljubljana, giunse ad Agordo
la famiglia ebraica Heller (padre,
madre e un giovane figlio). Sia
mio padre che mia madre si adoperarono per aiutarli assicurando
loro, non senza rischi, rifugi sicuri
per sottrarli alla cattura da parte
dei tedeschi. Al termine della
guerra gli Heller si trasferirono
in Argentina. Anche da Buenos
Aires essi vollero continuare a
Il dottor Giuseppe Berletti
(1894-1983), veterinario, padre
di Adalberto.
manifestare la loro riconoscenza
mantenendo i rapporti di amicizia
con la nostra famiglia, proseguiti
negli anni anche con i discendenti
delle successive generazioni».
A livello locale, suo padre
assunse anche incarichi pubblici.
«Era parte attiva nelle organizzazioni religiose della comunità
parrocchiale di Agordo. Ricoprì
inoltre la carica di segretario
dell’allora Sanatorio e di presidente delle Latterie Agordine (produttrici del famoso “Burro di Agordo”,
ndr). In quest’ultimo ruolo si fece
parte diligente nell’organizzare le
celebrazioni per il cinquantenario
della prestigiosa associazione da
lui guidata e, per l’occasione, venne pubblicato un libro rievocativo
ove, fra l’altro, fu presentata “La
canzone degli Agordini”: Carmela
Ronchi autrice del testo e Nino
Prosdocimi compositore della musica vollero dedicarla a mio padre.
Era il 1937 e la prassi di quei tempi
voleva che, nelle prime e ultime
pagine, fosse reso omaggio al
Duce. Mio padre scrisse l’articolo
di chiusura della pubblicazione:
poche righe di ringraziamento,
pregne di fede e umanità. Avrebbe
dovuto aggiungere un’espressione esaltante su Mussolini, ma la
sua insofferenza verso il regime lo
portò a concludere con una frase
del Padre Nostro: “Signore dacci
oggi il nostro pane quotidiano”,
dopo aver aperto la pubblicazione
con un richiamo al Seminatore del
Vangelo».
Anche suo padre amava gli
animali e le piante.
«Quando era libero dagli impegni legati alla professione, si
cimentava in esperimenti e in
verifiche come quella di valutare
il tempo in cui una conchiglia
di lumaca rotta si ricomponeva.
Possedeva, cosa rarissima, un
microscopio che metteva a disposizione dei medici locali per
degli approfondimenti diagnostici. Aveva piantato alcuni alberi
da frutta. Il giardino che curava
con competente diligenza era un
tripudio di colori».
Ma torniamo a lei. Terminati
gli studi iniziò la sua attività
lavorativa. Quali furono le prime
iniziative che intraprese?
(segue a pag. 34)
Pasqua 2015
34
(segue da pag. 33)
Echi di Agordo
Adalberto Berletti
«Cominciai ad allevare pulcini.
Poi, sempre preso dalla passione
per la selvaggina, usai l’incubatrice per dischiudere uova di gallo
cedrone e fagiano di monte. Nelle
mie frequenti escursioni in montagna avevo notato, fra l’altro, che
i tetraonidi si cibavano di insetti
molto spesso vaganti tra i germogli di pino mugo ricchi di polline.
Come si sa il polline contiene proteine oltre ad essere un efficace
antibiotico. Così, all’occorrenza,
mi premuravo di raccogliere
questa preziosa sostanza per
curare e nutrire una colonia di galli
selvatici nati in cattività e divenuti
nel tempo piuttosto numerosi. Ho
allevato fagiani e lepri. Provai
anche a incrociare una lepre con
un coniglio ma l’esperimento non
ebbe successo».
Poi le api…
«Quando frequentavo le scuole
medie a Bolzano ebbi l’opportunità di visitare un allevamento
apistico. Ne rimasi affascinato
e gradatamente mi dedicai allo
sviluppo dell’apicoltura. Acquistai
alveari in Svizzera. Dalla Francia
feci arrivare delle api regine. I
risultati dei nuovi inserimenti non
furono esaltanti e tornai presto a
privilegiare le specie autoctone
che garantivano maggiore qualità
e affidabilità».
Può ricordare e citare qualche
persona con la quale ha condiviso i suoi molteplici interessi?
«Innanzitutto Augusto “Gusti”
Favretti con cui salivo frequentemente sul Pelsa dove avevo
l’opportunità di essere in contatto
con un ambiente incontaminato
e ricco di molte specie animali.
Poi il mio vicino di casa Piero
Rumor. Calzolaio di professione,
cacciatore e amante degli animali,
lo ricordo come uomo di grande
cuore. Quando a 18 anni, garanti
le firme dei miei genitori, ottenni la
licenza di caccia, Piero mi prestò
il suo fucile. Penso che nessun
altro avrebbe fatto questo gesto
di grande generosità».
Ma come? Licenza di caccia
per un profondo amante della
natura?
«Premesso che le due cose non
sono inconciliabili, quella della
caccia è stata per me una brevissima parentesi. Fu sufficiente
la partecipazione a un’assemblea
dei cacciatori locali per rendermi
conto che quello non era il mio
ambiente».
L’attività commerciale ha
avuto un ruolo primario nel
suo lavoro.
«Agli inizi degli anni ’30 mio
padre aveva potuto ottenere
una licenza che gli permetteva
di vendere prodotti per l’agricoltura e la zootecnia. Risale poi al
1958 la decisione di espandere
l’attività commerciale e costruire il
negozio-magazzino agli inizi di Via
Brént. A quei tempi nell’Agordino
l’agricoltura e l’allevamento del
bestiame erano vitali e gli affari
andavano bene. Con l’installazione di alcune serre venne ampliato
il settore dei fiori e delle piante da
orto. Acquistavo le sementi a Bolzano dove trovavo disponibilità,
competenza e ottimo servizio».
Credo che nelle sue molteplici
attività a contatto con la natura
e considerata la sua sensibilità,
lei si sia posto sovente numerosi interrogativi.
«È vero. Ciò che si osserva
giorno per giorno spesso con spirito critico, porta inevitabilmente
a interrogarsi continuamente.
Ad esempio ci si chiede cosa
guidi le api a costruire una cella
perfettamente esagonale, come
mai i tempi per far nascere un’ape
regina, un’operaia e un fuco siano
differenti, perché in certi giorni la
produzione di burro e formaggio
non vada a buon fine. Tutte domande senza risposta».
Da secoli, nel campo dell’agricoltura, si tramandano antiche
credenze riguardo l’influsso
della luna sul buono o cattivo
esito dei raccolti.
«A me piace pensare che un’influenza cosmica possa essere
provocata da combinazioni astrali
tra luna e costellazioni anche
se, e ne sono profondamente
convinto, tutta la vita del Creato
Il negozio di Berletti di via Brént chiuso il 31 dicembre 2014, a
destra si scorge l’abitazione della famiglia.
è regolata con sapienza da un
Ente Supremo».
I suoi 60 anni di lavoro hanno
coinciso con un periodo di veloce e profondo cambiamento in
ogni settore dell’attività umana.
Anche l’ambiente naturale ha
subito delle mutazioni.
«L’ambiente naturale sta soffrendo da tempo. L’inquinamento
causato dall’uso talvolta esasperato di sostanze nocive si riflette
VECCHIO FIENILE
C’è un vecchio e fatiscente fienile a fianco della Strada Statale 346
del Passo di San Pellegrino, poco prima di Falcade Alto e in prossimità
del cimitero di Falcade.
Costruito nell’800, è stato sottoposto nel tempo a vincoli ambientale
e cimiteriale che, come conseguenza, ne hanno reso impossibile ogni
cambio di destinazione d’uso. Il proprietario ha provveduto recentemente a riassestarne il tetto ma la condizione generale del manufatto
appare tuttora piuttosto precaria. Questo fienile, elegante nella sua
tipica struttura “a kolondiéi”, ha attirato l’attenzione di A.Berletti fin da
quando, ancor giovane, percorreva frequentemente quella strada per
recarsi a Bolzano.
Con il passare degli anni, ha potuto constatare il lento ed inesorabile
declino del “tabià” fino ad esprimere i propri sentimenti di rincrescimento
e tristezza nei versi inediti “Vecchio fienile” sotto riportati.
Ricordiamo che Adalberto, nel luglio 1998, ha pubblicato una bella
raccolta di poesie intitolata “Frammenti di vita agordina”.
Vecchio fienil debilitato e stanco,
con perizia e fatica tu sei nato.
Ora l’arte del bello ti protegge,
ma non ti ha mai curato.
Guardi con occhi tristi il Camposanto
ove riposo hanno gli antenati:
del loro impegno e amore ne sei vanto.
Ora sei lì, dimenticato e solo,
umiliato dal tempo che t’insegue,
sempre ammirato dal passante accorto.
E da quel mesto, afflitto isolamento,
tu guardi malinconico la Chiesa,
perché scandisca l’ultimo tuo pianto.
Ma non le sono accanto le campane,
pertanto il tuo morire è silenzioso.
Vecchio fienile, triste è la tua sorte,
triste il tuo aspetto e il tuo languir penoso.
negativamente sul mondo animale
e vegetale. L’aumento della temperatura globale è un dato di fatto.
Non si può fare a meno di notare
come il ciclo delle quattro stagioni
abbia subito delle strane evoluzioni, tali da far affermare che le
stagioni intermedie (primavera e
autunno) siano quasi impercettibili. Nel nostro ambiente abbiamo
potuto verificare il preoccupante
proliferare delle zecche, fenomeno pressoché sconosciuto fino a
pochi decenni fa. Per non parlare
della devastante infestazione
della varroa che ha falcidiato i
nostri alveari».
Lascia il suo lavoro con qualche rimpianto?
“Penso che sia finito un lungo
ciclo. Il mio lavoro è gradatamente calato con la trasformazione
sociale avvenuta nel territorio e
con il conseguente abbandono
di attività un tempo fiorenti come
l’agricoltura e l’allevamento del
bestiame. Quanto mangime ho
venduto negli anni! E quanto
vischio! La cattura degli uccelli
era un tempo una pratica diffusa
finché fu messa al bando con
l’intento, dimostratosi fallito, di
salvare le numerose specie che
popolavano le nostre zone. D’altro canto sono contento di non
distribuire più anticrittogamici e
antiparassitari usati molto spesso indiscriminatamente e senza
cognizioni di causa».
Qualcuno della sua famiglia
vorrà continuare il suo mestiere?
Ho due figli maschi che hanno
intrapreso strade completamente
diverse dalla mia. Ritengo improbabile che almeno uno di loro
voglia seguire le mie orme e quelle
di mio padre. Ma questo non mi
angustia. I tempi sono cambiati ed
è giusto che ognuno scelga per il
meglio il proprio futuro».
È ormai tardi e ci avviamo verso
l’uscita. Fa freddo e, la signora
Giannina rincorre premurosamente il marito per fargli indossare
un giaccone. L’ampio cancello
metallico si chiude alle mie spalle.
L’inverno non è prodigo di colori
e il grigio, pur reso meno cupo
dai riflessi di un cielo luminoso,
domina tra le intelaiature delle
serre e le aiuole vuote. Anche
i vecchi alberi, testimoni di una
lunga storia di uomini e di lavoro,
capiscono che qualcosa è cambiato. Ma tra qualche settimana
ritorneranno i fiori.
Franco Colleselli
Pasqua 2015
Echi di Agordo
Le felicitazioni e gli auguri
di “Echi” a...
35
La saga delle 4 generazioni
Nozze di Diamante
Ecco per la seconda volta formata la quarta generazione, con
l’arrivo di Alex Alchini, coccolato dalla bisnonna Amabile Viel,
dalla nonna Sandra Bressan, dal papà Daniele e dal fratellino
Manuel, ovviamente con l’orgogliosa felicità di mamma Erika.
Elio Olivotto (classe 1924) e Anna Favaro (1927) di Maras
di Sospirolo che il 29 febbraio scorso, attorniati da famigliari e
amici, hanno festeggiato il traguardo di 60 anni di matrimonio.
Agordo ricorda la famiglia, e in particolare il sempre sorridente
e disponibile geometra Elio, cadorino di nascita, ma presente in
Agordino fin dal 1955 in qualità di segretario comunale, prima a
La Valle, dove sono nati i figli Daniele e Maurizio, poi a Falcade
e dal 1972 ad Agordo dove, oltre al Comune, fu segretario anche
della Comunità Montana, fino al 1979.
Ad Agordo parte del suo tempo lo dedicò anche quale Cancelliere
della Pretura, Direttore amministrativo della Farmacia Comunale
e Segretario dell’Ulss.
Si deve al segretario Olivotto l’approfondito ed accurato studio sugli Usi Civici del Comune di Agordo, che ha permesso di
sbrogliare una matassa oltremodo complessa. Grazie e auguri
vivissimi alla coppia dalla nostra comunità.
Nozze d’Oro
Quattro generazioni insieme in occasione del Natale a Pragrande.
Il bisnonno Luciano Schena bìgol tiene in braccio il pronipote
Ludovico con accanto, alla sua sinistra, la nipote-mamma Giada; alla sua destra il figlio-nonno Enrico (papà di Giada) con in
braccio l’altro nipote Geremia.
Luigino Da Ronch (attuale priore della Confraternita di
sant’Agostino) e Maria Teresa Colombo, circondati dall’affetto
festoso di figli, nipoti e parenti, hanno confermato la promessa
d’amore che si fecero mezzo secolo fa, il 26 ottobre 1964, nella
chiesa di sant’Eugenio in via del Turchino a Milano.
La famiglia di Renato De Pellegrin, originario di Colvignas,
ma da mezzo secolo residente a Caprile, festeggia le 4 generazioni
composte da Renato (classe 1937), dalla figlia Lorella (1961),
dalla nipote Daniela (1987) con la figlia e pronipote Letizia, nata
il 27 agosto 2014.
Pasqua 2015
36
Le felicitazioni e gli auguri
di “Echi” a...
Quattro
Echi di Agordo
92
primavere
generazioni al femminile
Il 14 gennaio, la signora Paola Zasso, degente presso la struttura Polifunzionale di Agordo, ha festeggiato il 92° compleanno
ricevendo affettuosi auguri di salute e serenità da parte degli
affezionati nipoti e pronipoti, del personale della struttura e dei
compagni del reparto.
Per una bella foto-ricordo con la bisnonna Marina Rebellato, la
nonna Cinzia Binda e la mamma Paola Ferraro, la nipotina Giada
Cervo ha scelto il luogo a lei più congeniale, ovvero il verde di
un prato per giocare con loro all’aria aperta.
Lauree
Laura Savio, il 26 novembre 2014, si è brillantemente
laureata in Disegno Industriale
e Multimediale all’Università
Iuav di Venezia, dipartimento
di Progettazione e pianificazione in ambienti complessi,
discutendo la tesi: “Stopzel, un
dispositivo a timer per la chiusura automatica dello sportello
della stube”. Congratulazioni
e auguri dai genitori, parenti e
amici e in particolare da nonno
Tita al quale pure vanno gli
auguri per i suoi 93 anni!
In casa Tomè 4 generazioni con la bisnonna Delfina Farenzena,
la nonna Marcella Roldo, la mamma Mara Tomè con Asia Costa
di 3 anni ed Enea di pochi mesi…
...ovviamente anche queste
Marta Miatta si è brillan-
temente laureata (110/100 e
la lode), il 26 febbraio 2015,
all’Università politecnica delle
Marche, Dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente,
con la seguente tesi: “Nuovi
indicatori di stato ambientale
degli ecosistemi marini bentonici lungo l’arco costiero delle
Marche”.
Relatore il prof. Antonio
Pusceddu, correlatrice la dott.
ssa Silvia Bianchelli.
COMPLIMENTI!
…cioè 4 generazioni pure con la bisnonna Teresa Decima, il
nonno Mario Tomè, la mamma Mara sempre con Asia ed Enea.
Nel momento di andare in
stampa ci giunge la splendida
notizia che gli alunni della
nostra scuola primaria “T.L.
Burattini” e le loro brave maestre, hanno vinto un prestigioso
1° premio alla IV^ edizione del
concorso regionale “Tutela, valorizzazione e promozione del
patrimonio linguistico e culturale
veneto” - ambito “Leggende
e misteri” - con il lavoro molto
coinvolgente dal titolo:
un video di 15 minuti che ha
colpito la Giuria per la tecnica e
l’impatto emotivo incentrato sulla
famosa “Leggenda di Agordo”.
Pasqua 2015
Echi di Agordo
37
I Fiori della Vita
Da Houston-Texas (USA),
dove vive e lavora da tempo,
Carolina Del Din, figlia di
Maria Pramaor e del compianto
Primo, presenta con giusto
orgoglio, assieme al marito
Marco Perini, i loro “fiori di
vita”, la figlioletta Emma che
tiene felicemente in braccio la
piccolissima sorella Sofia, nata
a Houston lo scorso 13 gennaio.
Carolina saluta gli agordini e...
anche “le mie montagne che
mi mancano in modo indescrivibile!”.
Da Sospirolo,
qui ritratta nel
giorno del suo
secondo compleanno (17.11.2914),
Noemi Petito
(figlia di Lino e di
Chiara Govigli),
invia il suo sorriso
ai nonni e ai parenti
di Agordo.
Dalla Toscana Renato Costa ci manda questa foto di un carnevale
agordino, ricordando che si tratta di una mascherata, con concorso,
fatta in municipio verso gli anni ’50. Il terzo posto nella classifica
toccò a biancaneve, che era Alba Case, e ai sette nani: Renato
Costa, Tito De Nardin, Roberto e Luciano Case, Adriana Ben,
Dino De Nardin e Luigi Gio Cadorin, cucciolo. I vestiti furono
tutti confezionati e... pagati dalla Pierina Case.
Da Cesiomaggiore, il piccolo
Mattia De Biasio, nato a Feltre
l’11 ottobre 2014, manda un
sorridente sorriso ai parenti
e amici di Agordo assieme a
papà Didier e mamma Martina
Monego che ricordano senpre
con piacere i 24 anni vissuti
nella nostra città.
Antonio Pegoraro festeggiato nel giorno del suo compleanno
(22 gennaio 2015) dalle nipoti Nicole, Eleonora e Margherita
che ha in braccio la pronipote Alice.
Festa degli alberi anni ’60 alla scuola media di Agordo.
Da sn. in basso: Clementina Calmo, Ivana Dall’Acqua, Alba
Benvegnù, Orazio Santel, Gemma Santomaso; seconda fila: Maria
Teresa Mottes, Meri Dorigo, Alda Fullin, Corrado Cattadori; in
alto Giancarlo Da Ronch.
38
Pasqua 2015
Echi di Agordo
31 maggio 1970. Wally Tomè ricorda il giorno della sua Prima
Comunione (con accanto il fratellino Maurizio), ma con sempre
anche grande affetto e riconoscenza l’indimenticabile “mitica”
Suor Maria Ifigenia.
Oliva Farenzena sposata in Chierzi (n.21.10.1896, m.23.1.1972),
sorella della nonna di Adriana Costantini, Maria Maddalena,
Nena. La singolarità di questa vecchia immagine è la straordinaria somiglianza di Oliva con la figlia di Adriana, Laura Miana,
nonostante il grado di parentela ormai lontano... C’è qualcuno
che abbia altri ricordi di Oliva?
1968, Giovanni Chierzi, classe 1901. “Desidero ricordare, anche
a nome dei suoi otto figli e dei tredici nipoti, mio padre a tutti gli
agordini che lo hanno conosciuto, per la sua bontà e amicizia per
tutti. Qui con Maurizio di 3 anni. Iole”.
…per l’esattezza…
La classe del 1925, oggi novantenne, alla festa dei 50 anni il 17 luglio 1975.
ci scrive da San Donato Milanese, il perito minerario agordino Italo Reolon, precisando
con ragione e pieno diritto che
nelle foto a corredo dell’articolo di Loris Conedera “bèca” «Il
mio primo impiego» pubblicato
sull’ultimo numero di “Echi”,
pagg.39-40, il Reolon citato
nella didascalia di pag.39 e
presente anche, seppur non
nominato, nelle tre immagini
di pag.40, non è Achille, ma
Italo, cioè lui. Certi della sua
comprensione per l’involontario errore, ci scusiamo con
l’interessato e con i lettori. A
Cesare…
Pasqua 2015
Echi di Agordo
Alla vigilia del Centenario
dell’ ITIM “U.Follador” - la cui
celebrazione, nell’anno 1967,
avrebbe avuto il miglior esito
auspicabile, per la perfetta regia
del Preside ingegner Franco
Foresi,- la tradizionale gita dei
diplomandi Minerari, che in
quell’anno era allargata ai nuovi
aspiranti Periti Chimici, per la
prima volta al completamento
del triennio di specializzazione
e all’impatto con l’esame di
maturità, si svolse in Germania
e in Belgio. Ciò per poter più
agevolmente scegliere le attività
da visitare, per le due diverse
specializzazioni, in località
che le consentissero entrambe,
senza essere troppo distanti tra
di loro e facilitando in tal modo
l’organizzazione del viaggio.
Approfittando della presenza
in Istituto di un’insegnante di
madre-lingua tedesca, il Preside
le diede incarico di contattare
alcune agenzie turistiche, per
prenotare gli alberghi che avrebbero dovuto ospitare alunni
e insegnanti; tenendo conto
anche della presenza femminile
sia nel gruppo degli insegnanti
accompagnatori che degli studenti, per quel che riguardava
i Chimici.
La gita, come ormai da radicata consuetudine, fu organizzata in concomitanza della
ricorrenza pasquale per poter
usufruire anche di alcuni giorni
di vacanza scolastica e ridurre
l’impatto sul “monte ore” di
insegnamento; tenendo così nel
debito conto le raccomandazioni ministeriali.
Prima di addentrarci nel racconto di quel che successe nel
corso delle gita, è necessario
però ricordare alcuni aspetti
“socio-esistenziali” legati a
quegli anni e all’ambiente
scolastico agordino (ma non
solo) che, con la sensibilità
di oggi, a quasi 50 anni di
distanza, potrebbero apparire
incomprensibili.
È giusto perciò far presente
Correva l’anno 1966...
Un avventuroso viaggio
di istruzione all’estero
che per molti di quegli studenti
la gita scolastica dell’ultimo
anno delle superiori, rappresentava la prima vera occasione di
“uscita autonoma” dall’ambito
familiare, con corredo perciò
di accorate raccomandazioni
genitoriali di fare attenzione
a tutto quello in cui avrebbero
potuto imbattersi per la prima
volta e a non cadere in tentazioni
di trasgressione. Cose che al
contrario, per gli studenti, costituivano la principale speranza
di accadimento nel corso della
gita scolastica; quasi che essa
dovesse intendersi come un
ingresso ufficiale nella maggiore età, una sorta di patentino
della propria emancipazione
esistenziale anagrafica. Oggi
giorno “internet imperante”
non è neppur lontanamente
immaginabile quella atmosfera
socio-scolastica che si è cercato
di richiamare.
Fatto sta che la gita iniziò
la mattina del lunedì prima di
Pasqua con un comodo pullman
della ditta Buzzatti che ospitava
i circa 35 partecipanti al viaggio
(tra studenti e accompagnatori).
Dopo una sosta per il pranzo in
una stazione di servizio sull’autostrada, a pomeriggio inoltrato
la comitiva raggiunse la città
tedesca dove era prevista la
sosta per due notti. L’operatore
turistico che era stato attivato in
loco, per la ricerca e prenotazione dell’albergo, fece presente
di non essere riuscito a trovare
posto per tutti in un solo albergo e quindi il gruppo doveva
dividersi, venti in un albergo e
i restanti in un altro. Il gruppo
più numeroso, comprendente
anche le donne e il Preside, fu
accompagnato al primo dei due
Il gruppo che dormì nell’hotel.
alberghi prenotati e quindi i
restanti gitanti, tra cui due insegnanti accompagnatori, furono
guidati al secondo albergo prenotato (forse con una punta di
malizia da parte dell’operatore).
La sorpresa fu che, ancor prima
di entrare nella “struttura” i due
insegnanti si resero conto di che
tipo di albergo si trattasse. Ciò
senza particolare sforzo, con-
39
gendo anche qualche approccio alla propria stanza. In un
qualche modo e “senza caduti
sul campo”, la notte passò e per
quella successiva ed anche per
il resto della gita, l’accaduto
fu archiviato apparentemente
senza strascichi.
Al ritorno dalla gita però, l’argomento di maggior spicco nei
racconti dei partecipanti ad essa,
fu proprio quella prima notte
di permanenza in Germania. Il
racconto di quanto accaduto con
l’amplificazione determinata
dal passa-parola e dalla malizia
di condire la realtà con qualche
esagerazione narrativa da parte
degli studenti, divenne un vero
I partecipanti alla gita al completo con il preside Franco Foresi, gli
insegnanti Catello Veneroso, Alfredo Mazza, Anna Bolognesi, quello
di tedesco e la segretaria dell’ITIM Veronica Dalla Vista.
siderando come si presentava
al suo ingresso, con locandine
e foto che reclamizzavano gli
spettacoli che ogni sera si svolgevano al suo interno.
L’insegnante di tedesco che
faceva parte del gruppo come
interprete e come tale aveva
accompagnato anche il secondo
gruppo, ricontattò l’operatore
turistico facendo presente
l’inopportunità di una tale
sistemazione, considerata la
natura della gita; ma a causa
dell’orario, non fu possibile
allo stesso trovare una diversa
soluzione per quella notte; con
la promessa e l’impegno però
di provvedere ad una diversa
sistemazione per la notte successiva. In qualche modo quindi
i due insegnanti furono delegati
dal Preside a sorvegliare sui
ragazzi perché nella notte non
succedessero cose “sconvenienti”. La cosa non fu del tutto
agevole considerando che la
“fauna” (peraltro di entrambi i
sessi) che si aggirava nell’hotel,
sperava in una nottata di copiosa
“raccolta”. Fu così che i due
insegnanti accompagnatori,
restando svegli a turno, mantennero sotto discreto controllo
le stanze degli studenti respin-
e proprio tormentone, quasi
fosse il fatto dell’anno, in una
comunità usa a comportamenti
di vita improntati a rigorosi
canoni morali. Come tale, di
certo, fu registrato dal parroco
di Agordo di allora che ne fece
oggetto di un severo commento
moralistico nell’omelia Pasquale, prendendosela con la
dirigenza dell’Istituto indicata
come responsabile in qualche
modo dell’accaduto. Si determinò così un raggelamento
dei rapporti tra Parrocchia ed
Istituto, che si manifestò per
qualche tempo, ogni volta che
le manifestazioni tradizionalmente organizzate dall’Istituto
(omaggio al monumento ai
Caduti in miniera e celebrazione
della festa di S.Barbara con
celebrazione della S.Messa)
prevedessero l’intervento della
rappresentanza canonica. Soltanto il trascorrere di un discreto
intervallo temporale e ancor
più, forse, l’avvicendamento
qualche anno dopo dei rappresentanti istituzionali (parroco
e preside) riportò nel normale
alveo di “scorrimento” i rapporti
tra le due Istituzioni.
Correva l’anno 1966.
Catello Veneroso
40
Pasqua 2015
Echi di Agordo
IN MEMORIA DI
“Il ricordo dei buoni
resta per sempre”
Don Mario Vallata (29-30
marzo 1999), resta vivo in tutti
noi il luminoso ricordo del bene
fatto alla nostra comunità, sia
nel generoso servizio fra le corsie dell’ospedale che in quello
alla chiesa.
Mons. Attilio Chierzi, in occasione del prossimo 31° anniversario della morte (4 maggio
1984) la nostra comunità si
unisce nel ricordo affettuoso
dei congiunti con un sempre
vivo senso di gratitudine per i
tanti benefici resi alla sua parrocchia di origine, di cui è stato
generoso benefattore.
Don Sebastiano Costa, caduto
sul Col Giralba la notte del 4
marzo del 1973, a soli 45 anni,
portando soccorso a cinque giovani in difficoltà in montagna
come il “buon pastore pronto a
dare la vita per le pecorelle”.
Pierina Ben ved. Case (29 marzo 2000) la ricordano sempre
con affetto e rimpianto i figli
assieme ai famigliari, amici e
conoscenti.
Mons. Vincenzo Savio, l’amato e indimenticato vescovo di
Belluno e Feltre dal 2001 al
2004, a cui è intitolato il nostro
Centro parrocchiale, nell’11°
anniversario del suo ritorno
al Padre (31 marzo), resta nel
cuore e nel ricordo della nostra
comunità, riconoscente per
il suo edificante e luminoso
esempio.
Carolina Da Rold, ved. De
Bastiani, nel 10° anniversario
della morte (3 febbraio 2005)
vive sempre nel ricordo affettuoso dei figli Elda e Aldo, dei
nipoti e dei pronipoti. “Signore,
non ti chiediamo perché ce
l’hai tolta: ti ringraziamo per
il tempo che ce l’hai donata..”
(Sant’Agostino)
Rinaldo Andrich, nel prossimo
12° anniversario (12 maggio
2003) la moglie e i famigliari lo
ricordano con immenso affetto
e rimpianto. Si unisce con gratitudine la nostra parrocchia.
Giannetto Pampanin, in prossimità del 7° anniversario della
sua salita al cielo (5 maggio
2008), rimane presente nel
ricordo affettuoso della moglie
Ida, dei figli e dei nipoti.
Mario Sirena, nel 3° anniversario della prematura
scomparsa (4 gennaio 2012), lo
ricordano con affetto i fratelli e
i parenti e con tanta gratitudine
la nostra comunità per i molti
“silenziosi” ma preziosi servizi
ricevuti.
Mario Gambaretto (19 marzo
2003), continua a vivere con
grande affetto nel cuore e nel
ricordo della moglie Rosina,
dei figli Gianmoreno e Marco,
della nuora e dei parenti.
Carlo Moretti (12 marzo 1994)
è costantemente vivo nel ricordo affettuoso della moglie, dei
figli, dei nipoti, generi e nuora,
dei parenti e dei tanti amici.
Mario Tomè (barìza) che,
come da suo espresso desiderio, è ricordato su “Echi” da
moglie, figli, nipoti, congiunti e
amici nel 17° anniversario della
scomparsa (9 aprile 1998).
Paolo De Nardin, nell'11° anniversario (29 febbraio 2004) il
suo ricordo rivive nell’affetto
dei fratelli, dei congiunti e nella
nostra comunità riconoscente.
Echi di Agordo
Pasqua 2015
41
IN MEMORIA DI
chiamo questi versi di Madre
Teresa che amavi tanto”.
Aldo Lino Meneghini, nel 3°
anniversario della morte (13 dicembre 2011), resta nel ricordo
affettuoso della moglie, delle
figlie e dei congiunti, nonché
dei tanti amici.
Maria Letizia Saletti in Cau,
“adorabile sposa, mamma e
nonna, serbiamo sempre nel
nostro cuore e nella nostra mente i tuoi preziosi insegnamenti.
Sei sempre presente con la tua
grazia e la tua bontà e nel 2°
anniversario della tua salita al
cielo (4 aprile 2013), ti dedi-
Nel 21° anniversario di Gigia
De Nardin (2 aprile 1994),
rimane vivo il suo ricordo nel
costante affetto dei fratelli, dei
congiunti e dei tanti amici.
Maria Soccol ved. Peloso,
morta l’8 settembre 2014 e
sepolta a Taibon, è ricordata
con costante vivo affetto e
rimpianto dai famigliari.
Annamaria Lucchini, (morta
il 6 novembre 1998), è ricordata
sempre con affetto dalla figlia
Erika, con queste commoventi
espressioni:
Nel 15° anniversario di Antonio Forcellini e Maria Schena (21
gennaio e 23 febbraio 2000), i figli, con le rispettive famiglie, li
ricordano sempre con tanto rimpianto e immenso affetto.
Non permettere mai
che qualcuno
venga a te
e vada via senza essere
migliore e più contento.
Sìi l’espressione
della bontà di Dio.
Bontà sul tuo volto
e nei tuoi occhi,
bontà nel tuo sorriso
e nel tuo saluto.
Ai bambini, ai poveri
a tutti coloro che soffrono
nella carne e nello spirito
offri sempre un sorriso gioioso
Dai a loro
non solo le tue cure
ma anche il tuo cuore.
Dove è la mamma?
La mamma è adesso,
è ovunque.
A colori e in bianco e nero.
Nella diversa età,
bella giovane anziana,
leggera felice spensierata,
che sorride alla vita,
che si guarda intorno,
scruta il mondo con aria
interrogativa, si mette in posa.
Con lo sguardo assente,
perduto nella malattia.
La mamma mi prende
in braccio, mi tiene per mano.
Indossa un cappotto grigio
con un grande
collo di volpe.
Sorride, quel suo sorriso
speciale che chiede
di essere capito.
La mamma è incorniciata
in camera,
ogni tanto aggiungo una foto
ne cambio una.
Dove è la mamma?
La mamma
è in ogni mio gesto,
la mamma è qui,
adesso è qui con me.
Tra questa quiete,
l’aria si orna di fiori,
sento il suo profumo.
La mamma riposa in me.
“Accogli la sua anima
nella tua pace. Aumenta la
nostra fede! Noi sappiamo
che chi non è più con noi
non è lontano da noi perché
ha creduto e sperato in te”.
(Carlo Maria Martini)
Franco Croce, nel 15° anniversario della prematura morte (1°
maggio 2000), Noemi e Pino e
familiari, ricordano con tanto
affetto il caro e indimenticato
fratello. Si associano nella
dolce memoria i tanti amici e in
particolare i coscritti agordini
del 1945 che rimpiangono la
sua sorridente compagnia.
Renata Curti, in Rocchi, nel
1° anniversario della prematura morte (13 gennaio 2014), è
ricordata con grande affetto e
rimpianto dal marito, dai figli,
parenti e i tanti amici agordini
e in particolare i compagni di
scuola, i primi periti chimici
diplomati al Follador nel 1965.
Ma si sente vicina anche la nostra comunità, tramite “Echi” di
cui Renata era rimasta sempre
affezionata lettrice.
Loretta Poloniato, salita al
Cielo ormai da dodici anni
(19 febbraio 2003), conserva
quaggiù, fra i familiari e nella
nostra comunità, il più vivo
e affettuoso ricordo della sua
simpatia, del suo sorriso e della
sua generosità.
42
Pasqua 2015
Echi di Agordo
IN MEMORIA DI
Adriana (Rina) Costantini in
Pesci, nel 1° anniversario della
scomparsa (7 marzo 2014), il
marito, il figlio, fratello, sorella e
nipoti la ricordano con immutato
grande affetto e rimpianto.
Luigina Dall’Acqua in Buttol.
Nel 4° anniversario della scomparsa (14 aprile 2011), il marito,
i figli, i nipoti, i congiunti e i parenti la ricordano con immutato
grande affetto e rimpianto.
Amalia Daberto, ved. Quella
casa (deceduta il 5 agosto 2014)
“Dopo una vita di lavoro e di sacrifici accettati con amore, ci hai
lasciati nella speranza cristiana
di rivederti. I tuoi cari”.
Angela Pezzè, nel 3° anniversario della morte (1° novembre
2011), il marito Simeone, il
figlio Gianni con famigliari
e parenti tutti la hanno ricordata con immutato affetto e
nostalgia.
Gino Bertoldi, nel 10° anniversario della morte (22 marzo
2005), lo ricordano con grande
affetto e gratitudine il nipote
Alex con nonna Maria e i famigliari tutti.
Andrea Laurent Zoro “…
quando me ne andrò lo farò con
un sorriso, così luce resterà…”.
Il 6 febbraio a Lavis (Trento)
ci ha improvvisamente lasciato
Andrea, di soli 34 anni, marito
dell’agordina Marta Cassol.
Preghiamo il Signore che aiuti
e doni rassegnazione a Marta, ai
suoi tre figli Rebecca, Carlotta
e Jacopo e a quanti gli hanno
voluto e continuano a volergli
bene. I genitori di Marta e
parenti.
Antonio Maschio, nel 5° anniversario (8 maggio 2010).
“Vogliamo ricordarti com’eri,
pensare che ancora vivi. Vogliamo pensare che ancora ci ascolti, che come allora sorridi”. I
tuoi cari con tanto affetto.
Giorgio Dell’Andrea, morto a
Belluno il 5 novembre 2014, a
soli 66 anni, e sepolto a Selva di
Cadore, rivive nel ricordo della
moglie Teresa e dei figli con
tanto affetto e rimpianto.
Nel 28° anniversario della morte di Attilio Ben (19 marzo 1987
e del prossimo 30° (13 giugno 1985) di Linda Schena: “Cari
papà e mamma, il vostro ricordo è sempre con noi, vi pensiamo
con tanta nostalgia e sarete sempre nei nostri cuori e in quelli di
coloro che vi hanno voluto ben. I vostri figli”.
Ersilio Antonutti, nel 12° anniversario (9 gennaio 2003), Lucia Dorigo ved. Antonutti, nel 5°
anniversario (9 aprile 2010), e Antonio Blasio, nel 15° anniversario della morte (26 marzo 2000),
“Siete sempre nei nostri cuori e di quelli che vi hanno amato. I famigliari”.
Angelina Vellotti, “Nessuno muore nella Terra finché
vive nel cuore di chi resta”,
nell’anniversario della morte
(28.11.2013), l’hanno ricordata
con affetto la sorella, il cognato,
le nipoti, i pronipoti e parenti
tutti.
Echi di Agordo
Anno 2014
Pasqua 2015
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Anagrafe parrocchiale
DEFUNTI
Ritornati alla casa del Padre
Anno 2015
38. Zanesco Zoe ved. Borile, di
anni 97, il 9 novembre
9. Romin Silvano, di anni 59,
il 19 febbraio
39. Zasso Fiorenza ved. Massari, di anni 91, m. a Roma il
9 novembre, sepolta ad Agordo
l’11 novembre.
1. Candusso Silvana ved. Fontanive, di anni 86, il 1° gennaio 2015
5. Dalla Torre Erus (Eros), di
anni 88, il 18 gennaio
40. Benvegnù Fioretto, di anni
83, il 12 novembre (sepolto a
Taibon)
2. Dalla Vista Remo, di anni
70, il 3 gennaio
6. Casari Romilde ved. Candiago, di anni 102, il 24 gennaio
3. Massenz Olga ved. Franceschini, di anni 91, il 6 gennaio
7. Laghi Rosa Alba in Lotto, di
anni 74, il 2 febbraio
4. Della Lucia Aldo, di anni 77,
il 18 gennaio
8. Tomè Mario, di anni 91, il
14 febbraio
41. Da Ronch Serafino (Pino),
di anni 85, il 19 novembre
10. Bianchi Mario, di anni 86,
il 22 febbraio
11. De Grandi Domenico, di
anni 90, il 25 febbraio
12. Benvegnù Fausto, di anni
63, morto l’11 marzo a Follonica (cerimonia funebre ad
Agordo il 14 marzo)
42. Sonzogni Renzo, di anni
67, il 3 dicembre
43. Parissenti Angelina ved.
Favretti, di anni 91, il 5 dicembre
LE FOTO di questo numero di “Echi” sono di, o fornite da:
Federico Costa, Eliofoto, Agordo Foto, Gabriele Bernardi, Giuliana Da
Ronch, Ruggero Fossen, Gianni Santomaso, Sandro Zasso, Corrado
Cattadori, Marino De Dea, Scuola d’Infanzia, CCA, Toni Pampanin, ARCA
Gabriele Fogliata, Gruppi giovanili, Andrea Colaiacomo, Marco Da Roit,
Carlo Scussel, Circolo Auser “El Brói”, Paolo Chissalè, Gamp Dolomiti,
Comitato Gemellaggio, Sabrina Mei, Giorgio Zanon, Agordo Domani,
Giorgio Fintanive, Franco Colleselli, Renato Costa, Orazio Santel, Iole
Chierzi, Mario Nessenzia, Adriana Costantini, Catello Veneroso. Archivio:
Loris Santomaso, Dario De Nardin.
13. Zasso Marcello, di anni 81,
il 14 marzo.
L’eterno riposo,
dona loro,
o Signore!
Pasqua 2015
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Echi di Agordo
Per I Musici
Un 2014 ricco di impegni
e di soddisfazioni
Un impegnativo, ma altrettanto soddisfacente mese di dicembre ha caratterizzato l’attività
dei Musici dell’Istituto Comprensivo di Agordo, impegnati
in ben quattro concerti.
L’esordio a Belluno dove,
nella Chiesa di San Nicolò, la
presenza di tante giovani voci ha
contribuito a rallegrare i festeggiamenti per il Santo Patrono
con un programma canoro vario
e intenso, commisurato alla sacralità del luogo. A pochi giorni
di distanza, molto apprezzato da
pubblico e organizzatori l’intervento in occasione del Concerto
di Natale tenutosi nella bella
Chiesa di Lentiai, condiviso con
i cori di voci bianche Goitre e
Sandi e la locale formazione
Parrocchiale. L’ambiente si è
rivelato una cornice architettonica e acustica atta a permettere ai Musici di valorizzare al
meglio la propria vocalità ed
espressività, nonché la varietà
del repertorio proposto. L’ap-
prezzamento espresso in tale
occasione anche da autorevoli
musicisti testimonia come il percorso del coro stia accrescendo
la musicalità di ciascuno dei suoi
componenti, grazie alla qualità
del lavoro svolto.
All’entusiasmante esperienza
di Lentiai sono seguiti altri due
concerti: il primo a Falcade su
invito del coro Valbióis. Nella
serata si sono accostati i brani
natalizi tipici del repertorio popolare, proposti dalle voci maschili, accuratamente preparate
dal M° Attilio Costa, a quelli più
classici della Nuova Corale e al
repertorio dei Musici, entrambi
diretti da Marina Nessenzia. Il
bel momento conviviale seguito al concerto, ha permesso ai
cori di improvvisare qualche
canto profano in un clima di
amicizia.
Non poteva certo mancare un
concerto “in casa”, che da ormai
tre anni i Musici e la Nuova
Corale offrono, nella Chiesa
Lunghi applausi anche per La Nuova Corale, con il soprano Paola
Crema, la pianista Manuela Ben e Marina Nessenzia.
Arcidiaconale di Agordo, su
invito dell’Associazione Cucchini, come manifestazione di
apprezzamento e sostegno alle
attività intraprese dai volontari
della stessa. Ospite d’onore
la cantante Paola Crema, che
con la sua voce cristallina ha
affascinato non solo il pubblico,
ma anche i giovani coristi dei
Musici. Un particolare apprezzamento va anche alla pianista
Manuela Ben, che con grande
professionalità e sensibilità
musicale ha accompagnato entrambi i cori.
La serata si è conclusa offrendo al pubblico il miglior augurio
possibile: quello che, al pari
delle voci che si intrecciano in
un sodalizio canoro, possiamo
sentirci sempre in armonia con
noi stessi e con il mondo che ci
circonda.
Fiori e ricordi
della mia fanciullezza
Ringraziamo Emma Massari per averci mandato, dopo le tre belle memorie
dell’infanzia agordina, anche questa delicata testimonianza della sensibilità della
mamma Fiorenza Zasso. La pubblichiamo volentieri anche in omaggio al suo
attaccamento ad Agordo, dove è tornata l’11 novembre 2014 per riposare in pace
nel nostro camposanto accanto al marito Mario.
I Musici, diretti da Marina Nessenzia, che hanno incantato il pubblico nel
concerto del 21 dicembre 2014 per la Cucchini nell’arcidiaconale.
“ECHI di AGORDO”
Anno LXXXI - n. 1-2 - 2015
registrazione del Tribunale di Belluno n. 12/90 dell’ 8/8/1990;
col permesso dell’Autorità Ecclesiastica.
Mons. Giorgio Lise, Arcidiacono - Direttore Responsabile
32021 Agordo (BL) - Dolomiti - tel. 0437/62143.
Spedizione in abb. postale D.L.335/2003 (conv. in L.27.2.2004,
n.46), art.1, c.2, DCB, BL.
c.c.p. n. 10163327
Composizione e impaginazione computerizzate a cura di
Loris Santomaso e Toni Pampanin
e-mail: [email protected] - [email protected]
www.agordo.diocesi.it
Stampa: Tipografia Piave - Belluno
Come sono diverse le primavere o meglio il risvegliarsi della natura
nel mio paese natìo.
Improvvisamente la mia mente ha fatto un balzo a ritroso di sessant’anni e, quasi per magia, ho visto come proiettati in un film i fiori e
i luoghi dove crescevano e dove, io, bambina, li andavo a raccogliere
assieme alle mie amiche.
I bucaneve: il primo fiore di primavera. I prati erano ancora coperti
di neve, ma noi sapevamo che nei luoghi più assolati, incominciava il
disgelo e si intravvedeva già qualche macchia di terreno liberato dalla
neve.
Il vento era ancora gelido, ma quel piccolo fiore, incurante del freddo,
era sbocciato.
Per noi bambini era una gioia scoprirlo e poterlo cogliere per portarlo
in dono alla maestra. Ricordo ancora la cattedra della mia classe, con
tanti mazzolini di bucaneve tutti in fila in piccoli vasetti di latta, che ci rallegravano e ci facevano sentire orgogliosi di averli scoperti per primi.
Fiorenza Zasso
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Echi-1-2015 - Parrocchia di Agordo