Poste Italiane Spa - Sped. A.P. - D.L.335/2003 (conv. in L.27/02/04 n.46) art.1, comma 2, NE/BL Anno LXXXI - n. 1-2 - Pasqua 5 aprile 2015 www.agordo.diocesi.it Taxe perçue - Tassa riscossa 32100 BELLUNO - ITALIA BIMESTRALE DELLA PIEVE ARCIDIACONALE DI SANTA MARIA DI AGORDO Sperando di non entrare a… gamba tesa! Agordo, città impaurita? Ad Agordo, ma in genere nella nostra Provincia, si nasce sempre di meno. E si muore sempre di più. Con qualche eccezione che però non inverte il trend negativo. Paura? Prudenza? Sfiducia? L’argomento è stato toccato Sommario I centri di ascolto La Settimana Santa I conti della parrocchia Spigolando in Archivio Vita della Comunità Spazio ai giovani... Pagina foraniale Il racconto di Cielo Blu Notizie dal Comune Le teorie dei “gender” Solidarietà/Volontariato Il “Progetto Sollievo” Fiona, compagna di vita Una materna attiva Cronachetta agordina Omaggio ad A. Berletti La pagina dei ricordi Correva l’anno 1966... In memoria/anagrafe Sempre bravi “I Musici” "2-3 " 2 " 4 " 6 " 8 "10 "14 "15 "16 "18 “ 19 "22 "25 "25 “ 27 "33 " 37 "39 " 40 " 44 anche nel Gruppo “Famiglie in parrocchia”, in una riunione per rispondere ai quesiti della Santa Sede in vista del prossimo Sinodo sulla Famiglia. Forse le motivazioni sono tante. Certo, c’è una constatazione di fondo: come mai più si alza il livello di benessere, meno ci si apre alla vita? Pensiamo al passato: i nostri nonni o bisnonni, in mezzo a guerre, povertà estreme e costretti a trovare lavoro altrove, non avevano paura della vita e riuscivano a crescere uno stuolo di bambini che, poi, una volta cresciuti davano “una mano”. Ed ora, in un periodo in cui “si sta bene” (ci lamentiamo perché non siamo più negli anni del boom economico, ma si sta bene), ci lasciamo prendere da questa “paura della vita”, magari con la scusa che non sappiamo in che mondo finiranno i nostri figli… Timore forse legittimo, ma quando ci si chiude al futuro, allora bisogna riflettere: e se fosse egoismo bell’e buono, perché più numerosi si è, più piccole sono le fette della “torta? Soprattutto se la torta una volta era enorme ed ora un po’ rimpicciolita? Noi combattiamo perché venga rispettata la gente di montagna: ma se la gente di montagna sparirà per colpa no- Domenica 1° febbraio 2015 La Giornata per la Vita stra, perché e “per chi” andiamo tanto a combattere? Ricordiamo: saranno le nuove generazioni a vincere ogni crisi. Qui sta il nostro futuro. Ed essere genitori, oggi, è forse una “sfida da raccogliere”. Va raccolta in primo luogo proprio dagli sposi e la si raccoglie diventando genitori. Sfida è indubbiamente una parola grossa: richiama l’idea di una gara, che può essere vinta o persa, nella quale è richiesto un chiaro coinvolgimento personale. Eppure, oggi, a fronte della crisi che sembra fermare tutto e tutti (il progresso, il lavoro, l’imprenditoria e perfino le idee e la stessa vita come abbiamo purtroppo visto) ogni bambino che nasce è una novità assoluta e quindi segno di speranza. La nascita di ogni bambino è come dire “cari miei, si ricomincia da capo”! È il bambino che salva una comunità dalla sua “normale, naturale rovina”, cioè l’invecchiamento e la morte. Pensiamoci tutti, ma in modo particolare gli sposi giovani. Responsabilità non significa chiusura, ma apertura e generosità. Fidandosi anche, magari un po’ di più, della Provvidenza! Don Giorgio Pasqua 2015 2 La Parola di Dio, è una presenza in mezzo a noi, che la Chiesa ha sempre venerato come ha fatto e fa con il Corpo stesso di Cristo. Gesù è presente in mezzo a noi con la sua Parola viva ed efficace, così come è presente in modo vero ed operante con il suo Corpo nell’Eucaristia. Sono presenze diverse, ma autentiche. Ecco: tornare a scuola; alla scuola della Parola potrebbe essere l’impegno di questa Quaresima. Di più: mi piacerebbe fosse davvero il cammino che intraprendiamo con coraggio nella nostra Comunità. Sempre di più. E’ vero: ci manca il cappellano e per i ragazzi e i giovani non è poco! Probabilmente, anche il Parroco non è così come lo vorremmo! Pazienza… Ma non dimentichiamo mai che i sacerdoti sono comunque solo strumenti; importanti certo (senza sacerdote non c’è Eucaristica e senza Eucaristia non c’è Chiesa), ma sempre strumenti. Strumenti che però devono riuscire a far vivere la Comunità attorno alla Parola. Altrimenti si potrebbero escogitare le più belle iniziative e avere a disposizione le strutture più moderne, ma si rischierebbe, come cristiani, di essere una presenza, tutto sommato “muta”. Perché la vita di una Comunità cristiana poggia su altro. Anzi: vive dell’Altro! Se non c’è Lui di- Ricominciamo da Te! BUONA PASQUA ! A tutti i parrocchiani, in particolare agli anziani, ai malati e a chi è lontano da casa, un augurio sincero di sante feste pasquali: la luce del Signore Risorto illumini la vostra vita. Don Giorgio con don Severino, il Diacono e le suore ventiamo un gruppo tra i tanti e… verosimilmente con meno mezzi e possibilità. Ecco perché nella nostra Comunità ci sono due Adorazioni Eucaristiche settimanali; ecco perché ci prepariamo ogni sera alla Messa con la preghiera dei Vespri; ecco perché siamo invitati il sabato mattina a ritrovarci nella Cappella per la preghiera delle lodi. Ecco, soprattutto, perché insistiamo sulla partecipazione all’Eucaristia domenicale e, possibilmente, nella propria Comunità. Proprio perché non sia “s-centrata”, cioè non centrata sul Signore Gesù e sulla sua Parola. Vorremmo davvero che in tutta la nostra Comunità cristiana ci si impegnasse sul serio a porre il Signore e la sua Parola al centro della vita personale e comunitaria. Perché - crediamolo - solo questa scuola ci insegna a distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male, rendendoci capaci di tornare a scegliere il bene e rifiutare il male. Solo questa scuola ci insegnerà che la Parola di salvezza non è fondata sui sondaggi di opinione, tanto di moda oggi per altre cose, o sul parere di questo o di quel presentatore di programmi inventati più per oscurare il cervello che per chiarire le idee, ma è custodita e offerta dalla Parola di Colui che è via, verità e vita. Solo questa scuola ci aiuterà a riconquistare persuasioni che lentamente ma inesorabilmente andiamo perdendo sui valori perenni che fondano la vita, la famiglia, il vivere sociale. Echi di Agordo Accostiamoci allora tutti un po’ di più a questa Parola, cerchiamo di conoscerla, di meditarla con rinnovato impegno: e la confusione in cui, forse, anche tanti di noi vivono oggi, si dissiperà proprio al sole intramontabile della Parola che illumina e che salva. Dall’Avvento scorso abbiamo uno strumento importante, un dono che può aiutarci ad avvicinare la Parola: i Centri di Ascolto sul Vangelo. Basta partecipare con l’intenzione di ascoltare Lui e ascoltarci tra noi. Attualmente ci sono circa 40 persone, che mensilmente, si incontrano nei cinque luoghi fissati, facendo tutti un medesimo percorso e lasciandosi interrogare, sollecitare e illuminare dalla Parola. E c’è già qualche frutto di questa “Parola”: qualcuno dei partecipanti ha iniziato a vedere in modo nuovo la propria vita e a imporsi qualche piccolo impegno evangelico, diventando così un testimone presso altri di quello che lui stesso sta ricevendo in dono! E siamo certi che, a cascata, la Parola saprà darci nuova forza per vivere in maniera più piena anche la nostra “vita sociale” con le sue iniziative culturali, ricreative, sportive o di carità. Perché Dio non è mai estraneo alla vita degli uomini. Buona Quaresima e, già fin d’ora, Buona Pasqua a tutti! Pieve Arcidiaconale di S. Maria Nascente Celebrazioni della Settimana Santa 2015 Domenica 29 marzo DOMENICA DI PASSIONE “delle Palme” - Inizio SETTIMANA SANTA ore 10.00: S. Messa con benedizione dei rami di ulivo Lun. 30 - Mar. 31 marzoore 15.00: Esposizione del Ss.mo Sacramento e Adorazione libera Mer. 1° aprileore 18.10: Vespri e Benedizione Eucaristica ore 18.30: S.Messa GIOVEDI’ SANTO - 2 aprileore 18.30: S. Messa “In Coena Domini” Rito della lavanda dei piedi VENERDI’ SANTO - 3 aprileore 9.00: Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e Lodi ore 19.30: Liturgia della Passione del Signore e colletta a favore dei cristiani di Terra Santa Processione attorno al Broi SABATO SANTO - 4 aprileore 9.00: Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e Lodi SOLENNITA’ della PASQUA del SIGNORE SABATO - 4 aprile ore 20.30 : Solenne VEGLIA PASQUALE DOMENICA 5 APRILEore 9.00 - 11.00 - 18.30: Sante Messe del giorno di PASQUA Lunedì 6 aprile LUNEDI’ dell’Angelo ore 8.00: Chiesa di San Vincenzo: S. Messa ore 10.00: Chiesa di San Vincenzo: S. Messa e benedizione dei bambini CONFESSIONI durante la SETTIMANA SANTA: Lunedì, martedì e mercoledì santo: disponibilità nel pomeriggio durante l’Adorazione Venerdì Santo dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30 Sabato Santo dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 Don Giorgio Pasqua 2015 Echi di Agordo Da qualche mese a questa parte, nella nostra parrocchia, è partita l’esperienza dei “Centri di Ascolto sul Vangelo”, decentrati in diversi punti della città. Il gruppo del quale io sono Animatore è quello che si ritrova ogni terzo mercoledì del mese alle ore 20,30 nell’ex osteria della “Ciana”, a Prompicai. Ho pensato più volte a questa sede dove fino a qualche anno fa si ritrovavano gli avventori desiderosi di scambiare quattro chiacchiere, in compagnia di un buon bicchiere, unito a svariate discussioni… Ora i tempi sono cambiati e, oltre alle attività che in quel locale vengono portate avanti dall’U.S. “Le Ville”, c’è pure quella di coloro che si riuniscono attorno alla Parola. Questa attività, decisa dal Parroco nel Consiglio Pastorale parrocchiale, è certamente lungimirante e preziosa. Ora è solo agli inizi, ma col passare del tempo darà certamente buoni frutti. Le persone che vi partecipano hanno ripetutamente esternato la loro soddisfazione e la loro gioia nel condividere la Parola del Signore nell’esperienza della loro vita. Il confronto e la testimonianza che viene data è certamente opera della Spirito Santo. Ognuno può parlare liberamente e senza fretta. Tutti ascoltano con attenzione ciò che dice il fratello. Mi rendo conto quanto è vera la Parola di 3 Dall’Avvento 2014 uno strumento importante: i Centri di Ascolto sul Vangelo Gesù quando dice: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. C’è da augurarsi che in un prossimo Dopo cena, a casa di persone amiche. Ascoltare un brano del Vangelo… …riflettere. Tante domande. Alcuni dubbi. Il parere di qualcuno. Si ascolta. Non si giudica! C’è chi sta zitto. Non importa. Una battuta, si sorride e poi… UNA PREGHIERA Al centro di ascolto più vicino a noi accade questo. Con l’intento di approfondire alcuni brani del Vangelo, si condividono opinioni ed esperienze aumentando così la reciproca conoscenza e la possibilità di riflettere su se stessi. L’augurio è che questa nuova iniziativa susciti curiosità e venga apprezzata da un numero sempre maggiore di persone, certi che la Parola di Dio, posta al centro della nostra vita, porterà frutto. Una coppia presente ad uno dei Gruppi futuro questi gruppi si diffondano sempre di più. Alessandro Miola Diacono Un’amica mi ha chiesto perché ho accettato di aprire la mia casa per un gruppo di ascolto del Vangelo in vista della formazione di “Comunità Ecclesiale di Base” e il motivo per cui l’ho fatto è stato perché mi era piaciuto molto l’idea di trovarsi in una casa a parlare del nostro percorso di fede; in fondo, anche i primi cristiani non si riunivano in una chiesa, ma nelle case di chi credeva ed era la casa del fedele a diventare chiesa, ed erano piccole comunità ma con una forte vita spirituale, tante piccole Chiese, vero Corpo Mistico. A distanza di qualche mese e di alcuni incontri, credo che la proposta sia stata molto valida ed abbia avuto una buona risposta. Nel gruppo, passato il primo momento di disagio, si è creato un ambiente sereno e famigliare, nel quale ognuno parla volentieri delle proprie difficoltà nel cammino, ma anche delle esperienze fatte, e dei piccoli o grandi passi avanti. La condivisione delle difficoltà, l’ascolto delle diverse esperienze, l’approfondimento della Parola, aiutano a sentirsi più forti e danno serenità per affrontare con maggiore energia le giornate. Un’Animatrice DOMENICA 17 MAGGIO ore 11.00 S. Messa per il conferimento della Cresima e per la Prima Comunione a 20 ragazzi, con la presenza del Vescovo Domenica 19 aprile Festa del Perdono Prima Confessione per 28 ragazzi Domenica 26 aprile Ritiro spirituale in preparazione alla Cresima e alla Prima Comunione per i 20 ragazzi di quinta elementare, per i genitori e padrini/ madrine al Centro papa Luciani (Col Cumano – Santa Giustina) dalle 9.00 alle 16.00. Pasqua 2015 4 IL BILANCIO CONSUNTIVO Osservazioni: 1) le spese gestionali si riferiscono a: luce, telefono, fornitura gas, manutenzione apparato antincendio, manutenzione sistema antifurto, manutenzione impianto riscaldamento, automazione porte, spese postali, spese cancelleria; 2) le spese di manutenzione fabbricati riguardano alcuni interventi ordinari sugli immobili di proprietà della Parrocchia; 3) la spesa per le chiese frazionali riguardano la fornitura di luce e telefono (Chiesa S. Vincenzo); 4) le spese per il Centro Parrocchiale comprendono la remunerazione dovuta al custode del Centro, le spese di luce, fornitura di gas, sicurezza. I BILANCI DELLE CHIESE FRAZIONALI S. VINCENZO - Prompicai I conti della Parrocchia Bilancio Consuntivo della Parrocchia relativo all’anno 2014, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 4 marzo 2015: ENTRATE - Elemosine - Candele votive - Offerte servizi vari - Attività parrocchiali - Benedizione delle case - Offerte da Enti e privati - Affitti e rendite - Carità - Chiese frazionali - Stampa Totale (entrate ordinarie) € 28.959,30 “ 15.579,00 “ 5.520,00 “ 38.860,02 “ 7.320,00 “ 16.072,00 “ 13.120,00 “ 6.475,00 “ 3.879,10 “ 2.997,50 €138.781,92 Entrate straordinarie “ Entrate straordin. Centro Parrocchiale “ TOTALE complessivo € 19.025,00 50.295,81 208.102,73 USCITE - Imposte ed assicurazioni € 20.489,08 - Remunerazioni – Stipendi “ 7.102,30 - Spese di culto “ 9.809,10 - Spese gestionali “ 26.781,65 - Attività parrocchiali “ 20.386,04 - Manutenzione ordinaria fabbricati “ 5.237,07 - Carità “ 5.482,80 - Varie e stampa “ 5.316,68 - Chiese frazionali “ 2.184,41 Totale (spese ordinarie)“ 102.789,13 DELL’ESERCIZIO 2014 S.AGOSTINO - Toccol Entrate: Raccolte in chiesa; offerte per la Chiesa 2.361,00 Totale euro 2.361,00 Uscite: Bollette Sorgenia 228,73 Totale euro 228,73 Diff. Entrate–Uscite2.133,27 Passivo al 31.12.2013 6 .266,40 Passivo al 31.12.2014 euro 4.133,13 B.V. del BUON CONSIGLIO - Giove Spese straordinarie : “49.017,60 Spese per Centro Parrocchiale “ 29.043,71 Rata ammortamento (capitale ed interessi) del mutuo (di € 600 mila) contratto per il Centro parrocchiale e ridotto al 31.12.2014 ad € 514.283,63 “ 35.716,37 TOTALE complessivo € 216.566,81 PASSIVO DEL BILANCIO 2014 € 8.464,08 S. ROCCO Colvignas Entrate: U.S. Le Ville; in memoria del padre; raccolte in chiesa; per chiesa S.Vincenzo Totale euro 1.093,60 Uscite: Bollette Telecom 381,00 bollette Sorgenia 249,59 Totale euro 630,59 Diff. Entrate–Uscite 463,01 Passivo al 31.12.2013 68,74 Attivo al 31.12.2014 euro394,27 Echi di Agordo Uscite: Bollette Sorgenia 219,40 Totale euro 219,40 Diff. Entrate-Uscite -136,40 Passivo al 31.12.2013281,47 Passivo al 31.12.2014 euro 417,87 Entrate: Da Confraternita B.V. del Buon Consiglio 250,00 Totale euro 250,00 Uscite: Bollette Sogenia 223,02 Totale euro 223,02 Diff. Entrate–Uscite 26,98 Attivo al 31.12.2012 3 .471,06 Attivo al 31.12.2014 euro 3.495,04 S. GIUSEPPE – Rif Entrate: Raccolte in chiesa Totale euro Entrate: Raccolte in chiesa; per funerale Dino Tomè Totale euro 83,00 91,50 91,50 Uscite: Bollette Sorgenia 238,84 Totale euro 238,84 Diff. Entrate–Uscite -147,34 Passivo al 31.12.1326.908,32 Passivo al 31.12.2014 euro 27.055,66 Echi di Agordo Gennaio 2014 Da Rinnovamento carismatico per riscaldamento; Giuseppe e Laura Ben; varie offerte per la Parrocchia e per il riscaldamento. Febbraio In memoria defunti Paganin e Cadorin; N.N. per la Chiesa ; Messa per VV.FF. ; varie offerte anonime. Marzo Da Angelo Paganin; in memoria di Ferdinando Ben ed Edda Ferro; in memoria di Adriana Costantini, la sorella e nipoti per la Chiesa; NN. in memoria dei propri morti; varie offerte anonime. Aprile Da Roit Renè e Ferrandi Giuseppina per la Parrocchia; da famiglia Rinaldo; Costa Federico per la Pianeta; da Orlandi; varie offerte anonime. Maggio In memoria di Salvatore Santomaso; in memoria dott. Ganz per la Chiesa; in memoria di Alessandro Gadler, la moglie: da Franca Romanel; in memoria di Bruna Lena, varie offerte anonime. Giugno In memoria di Edda Falchi Pasqua 2015 Generosità Agordina Le offerte alla chiesa dal 1° Gennaio al 31 Dicembre 2014 Spanò; da Coro Agordo; varie offerte anonime. Luglio Conedera Giuseppe per la Chiesa; in memoria di Alfredo Gobbis; varie offerte anonime. Agosto Da Periti Minerari; Luciana Nervo per la Parrocchia; in memoria di nonna Elena Buttol; varie offerte anonime. Settembre Varie offerte anonime; da Giuseppe Ren per riscaldamento. Ottobre Dai genitori dei cresimandi; in memoria di Claudio Mei, i genitori; in memoria di Papa Luciani; in memoria di Fausta Ganz; in memoria di Maria Soccol, il figlio; da Pastorale giovanile; varie offerte anonime. Novembre Dall’APIM; in memoria di De Conti Pietro e Ren Teresa; da Chissalè Alda; Lina Porta. Dicembre Da famiglia Zasso–Pierdonà; Messa VV.FF. per S. Barbara; in memoria di Carlo Moretti; De Colò per la Chiesa; in memoria di Angelina Parissenti; Dagai per riscaldamento; De Col Bruna; da Chiara e Franco Renon; in memoria di Fabio Porta, i genitori; da Farenzena Giovanna e Schena Michele; da fam. S.L.; da Benvegnù Livio per concerto; da Rinnovamento carismatico per uso Chiesa. Per complessivi € 16.072,00 OFFERTE, CONTRIBUTI E UTILIZZO CENTRO PARROCCHIALE Per complessivi euro 50.295,81 IBAN: IT51Z0200860980000004251012 (Unicredit Banca SpA, filiale di Agordo) C/C Postale n. 10163327 Ambedue intestati a PARROCCHIA S.MARIA NASCENTE – AGORDO Attraverso le colonne del nostro bollettino, vogliamo ringraziare ancora una volta tutti gli amici e benefattori della Parrocchia che, direttamente o tramite ccp sostegnono con il proprio contributo non solo la pubblicazione di “Echi”, ma anche le iniziative della comunità. Un sentito ringraziamento lo vogliamo rivolgere a coloro che manifestano interesse, sensibilità e comprensione per la vita e le necessità del Centro Parrocchiale “Mons. Vincenzo Savio”. Siamo certi che ogni gesto, anche il più semplice e umile, diviene atto prezioso d’amore magari non visibile a tutta la comunità, ma sicuramente prezioso agli occhi di Dio! Visto il buon esito della prima Festa delle nostre storiche Confraternite, svoltasi Domenica 28 maggio 2014, si è pensato di ripetere anche quest’anno la bella iniziativa di volontariato solidale a favore delle necessità del Centro Parrocchiale. Purtroppo, valutate attentamente tutte le possibili date, in modo da evitare la concomitanza con altre iniziative della comunità, è stata constatata la mancanza di tale condizione sia per il periodo attuale che estivo. Pertanto, è emersa infine l'idea di programmare la manifestazione a settembre, fissando la data di domenica 20. 5 LE OFFERTE IMPERATE 2014 21 gennaio Migranti euro 125,30 11 febbraio Pastorale diocesana 250,00 18 aprile Pro Cristiani in Terra Santa 205,00 18 aprile Quaresima: “Un pane per amor di Dio” 2.030,00 28 aprile Attività della Diocesi 130,00 5 maggio Università Cattolica 130,00 30 giugno Carità del Papa 550,00 18 agosto Pro Seminario diocesano 1.580,00 6 ottobre Pro Seminario diocesano 750,30 20 ottobre Giornata missionaria mondiale 850,00 Totale euro 6.010,30 GRAZIE DI CUORE A TUTTI! In anteprima per “Echi” Verso la fine di aprile uscirà il volume curato dall’Arcidiacono sul Vescovo Maffeo Ducoli, di cui è stato Segretario per ben 15 anni. Dalla sua presentazione, riportiamo alcune righe. Quando entrai in possesso di quel “libro bianco” che mi incuriosiva ed avevo visto più volte sulla scrivania del Vescovo Ducoli, mentre si affrettava a deporlo nel cassetto chiudendolo a chiave, pensai - conoscendo la scrupolosità e la precisione della persona – di avere in mano una miniera di notizie, di cronache e di pensieri che mi avrebbero descritto tanti anni di vita sacerdotale ed episcopale. E così è stato… E allora mi sono accorto che il “libro bianco” diveniva un “libro di storia”. …In queste pagine appare l’uomo vero, fedele ai suoi impegni, amante della verità, entusiasta ma anche sofferente, deciso e pur paziente, critico con gli altri come con se stesso; e viene a galla anche l’animo del Pastore che metteva al di sopra di tutto l’amore per Cristo e per la Chiesa, unito ad una delicata e filiale devozione mariana. Per questo, ho ritenuto che, anziché “scrivere di lui”, era senz’altro meglio “lasciar parlare lui”. Quello che ne sarebbe uscito sarebbe stato certamente più fresco e più vero Era - ed è - la mia convinzione. Mi auguro sia, alla fine, anche quella di chi ha potuto conoscere a fondo il Vescovo della “Diocesi più bella del mondo”. L’Autore 6 Completiamo il sintetico profilo biografico di Padre Felice Maria Cappello, Gesuita. Grande studioso del diritto canonico, professore all’Università Gregoriana, consultore della Curia Romana e per 40 anni “il confessore di Roma” nella chiesa di Sant’Ignazio, in procinto di diventare santo. Nato a Caviola, ha trascorso frequentemente le sue vacanze estive ad Agordo dal fratello monsignor Luigi, Arcidiacono della Pieve fino all’ottobre1952. Abbiamo già anticipato le poche notizie riscontrate e documentate che indicano la presenza di Padre Felice ad Agordo, ma il desiderio di saperne di più e la speranza di trovare ulteriori elementi ci ha stimolati a continuare la ricerca tra i documenti d’Archivio, ma anche quest’ultima indagine non ha portato i risultati da noi sperati. Con grande soddisfazione, però, studiando i registri anagrafici relativi ai Battesimi. abbiamo potuto notare la minuta calligrafia di padre Felice. È stato così possibile verificare almeno diciassette Battesimi da lui effettuati e sottoscritti, de licentia dell’arcidiacono, che vanno dal 1937 al 1950. Tale semplice scoperta ci ha fatto enorme piacere e siamo certi lo sarà anche per i protagonisti, che presumiamo si sentiranno onorati nel sapere di aver ricevuto il Sacramento da un personaggio agordino così importante nella storia della Chiesa. L’amore per i Sacramenti traspare in gran parte degli scritti di P. Felice (“de Jure sacramentorum” in cinque volumi, “de matrimonio” sette edizioni) e secondo lui quando Gesù era venuto, aveva individuato apposta quegli strumenti per continuare nella Chiesa la Sua proficua opera per la salvezza, quindi per un prete non c’era cosa più grande e vantaggiosa da fare che battezzare, dare l’eucarestia, assolvere i peccati, “Nella persona di Cristo”. Ad Agordo non perse l’oc- Pasqua 2015 Echi di Agordo a cura di GABRIELE BERNARDI Uomini illustri Felice Maria Cappello Servo di Dio, Gesuita Agordo: la villeggiatura di un Santo (2a) Agordo. Registri anagrafici - La minuta scrittura di Padre Felice in un atto di battesimo da lui celebrato. casione di manifestare questo principio. Il primo battesimo lo ritroviamo il 19 settembre 1937 a una bambina. La sua presenza ad Agordo in quell’anno si era prolungata oltre la metà di settembre, perché era stato interessato dal canonico mons. Domenico De Toffol, incaricato dal vescovo Cattarossi, per avere un parere sulla vicenda delle apparizioni della Madonna a Voltago. Sulla base degli elementi acquisiti relativi alle presunte visioni e analizzati i comportamenti delle “veggenti” fu facile per il gesuita esprimere il proprio parere negativo. Il caso si concluse in breve tempo, ma ancor oggi qualcuno ritorna sul luogo per porgere una preghiera alla Madonna. Interessante un altro battesimo, del 1942, anche questo a una bambina. Riportiamo l’aneddoto che ci ha raccontato l’interessata, perché è emblematico della sensibilità e dell’umanità del nostro Santo uomo. La signora, ricordando discorsi sentiti in famiglia, riferisce che durante la cerimonia del suo battesimo i genitori avevano indicato al sacerdote, Un Santo, per gli Agordini l’arcidiacono mons. Luigi, fratello di padre Felice, il nome da dare alla bimba, ma questo nome, di radice germanica, non fu accettato perché non rappresentava un santo riconosciuto dalla Chiesa: monsignor Luigi, severo e ligio alle regole, si rifiuta di dare il Battesimo. Allora padre Felice, presente alla cerimonia, si offre e battezza la bimba e nel Registro scrive Giovanna e poi il nome voluto dai genitori, che però modifica sostituendo la “n” con una “l”, così il nome Vanda, (come è chiamata ancor oggi la involontaria protagonista) è diventato nel documento Valda. Pensiamo che questa modifica fosse ritenuta necessaria per non contrariare eccessivamente il fratello, altrimenti non ne comprendiamo la motivazione. Ma questo nome, Valda, appare ancora scritto nell’atto di un altro Battesimo celebrato nel settembre 1950 da padre Felice, è il nome della mamma del battezzando, pura coincidenza?, chissà…! Un'altra persona ricorda con emozione di essere stata amabilmente confessata da padre Felice nell’estate del 1952, all’indomani di aver ricevuto, a distanza di un mese, la Prima Comunione e la Cresima: aveva (segue a pag. 7) Due immagini storiche. Agordo, 15 agosto 1941. Padre Felice esce dalla vecchia canonica di via Garibaldi e si avvia in processione in chiesa per la celebrazione della Messa Novella di padre Fiorello Liberato Rosson, francescano agordino, che lo segue accanto al fratello arcidiacono, monsignor Luigi Cappello; dietro, la madre Giovanna. Echi di Agordo (segue da pag.6) sette anni e fu ascoltata e… assolta dal padre all’esterno del confessionale davanti alla porta della cappella della Madonna dell’arcidiaconale. Sicuramente, come abbiamo potuto documentare con le due fotografie, di valore storico, della pagina precedente, il gesuita era ad Agordo in occasione della Messa Novella del francescano agordino padre Fiorello Liberato Rosson, celebrata il 15 agosto 1941 sempre nell’arcidiaconale. Dopo la morte del fratello (ottobre 1952), invitato dall’arcidiacono monsignor Carlo De Bernard, padre Felice ritornò forse ancora una volta o due, poi rimase sempre a Roma. Padre Felice si era fatto conoscere ad Agordo per le sue qualità, e siamo certi che ancor oggi da agordini ultraottantenni potremmo raccogliere altre testimonianze interessanti; purtroppo abbiamo lasciato trascorrere troppo tempo, ormai è tardi, molti di coloro che potevano fornire notizie utili non ci sono più e siamo costretti a concludere così il nostro ricordo delle sue “vacanze agordine”. Ad Agordo, rivediamo la sua Pasqua 2015 7 Padre Felice Cappello S.J. figura minuta, il viso affilato, sempre sorridente, le mani giunte o conserte, passeggiare nel grande giardino della vecchia canonica, conversando con il fratello o con don Ferdinando Tamis, molto legato ai Cappello, che allora era sovente ad Agordo. Lo immaginiamo attraversare frettolosamente la via e il porticato dalla canonica di via Garibaldi per raggiungere la chiesa e ottemperare alle attività liturgiche e alle confessioni. Andava sempre a piedi, anche a Roma, andava a piedi, aveva una particolare avversione per l’automobile, e questa antipatia aumentò quando, nell’autunno del 1950, restò vittima di un grave incidente stradale nel bellunese, proprio durante una delle brevi vacanze estive. Portò il braccio destro e la spalla ingessati per molto tempo, per tale disagio non si lamentò mai: si doleva soltanto, amaramente, di non potersi fare il segno della croce (Arcangelo Paglialunga). Abbiamo già detto che la scelta di don Felice di diventare Gesuita fu la conclusione della suo incontro, fortemente voluto, con la Madonna a Lourdes e dopo la lunga e severa preparazione a Lettera al fratello mons. Luigi (24.1.1946), dove esorta alla preghiera villa Torlonia a Roma poté emettere i voti solenni, il 2 febbraio 1924, quando già da quattro anni insegnava alla Gregoriana. Era dottore in teologia, in filosofia, in diritto canonico e civile; nel suo insegnamento portava la perfetta lucidità di una mente giuridica. Era di una straordinaria erudizione e chiarezza intellettuale secondo la grande tradizione gesuita, “Cappello possedeva un talento acuto nel penetrare subito l’essenza delle leggi, in quanto dove partecipò anche alle altre attività dell’istituto e qui come in tutte le innumerevoli azioni che compiva stupiva chi lo ascoltava “…per la chiarezza, la capacità di sintesi, la straordinaria memoria, ma soprattutto per la sua umiltà e bontà inesauribile…” (Janusz Kowal S.J.). Agordo, anni ’40 del secolo scorso, nel giardino della vecchia canonica. Padre Felice con il fratello mons. Luigi, don Ferdinando Tamis e monsignor Giuseppe Pollazzon, cancelliere vescovile. egli sapeva distinguere immediatamente quanto in esse ci fosse di assolutamente vincolante da quanto derivasse da norme accidentali e quindi adattabili a varie circostanze e necessità” (padre P. Huizing). Anche mons. Carlo De Bernard, arcidiacono di Agordo dal 1953 al 1977, per la sua tesi di laurea in “Universa theologia” del 1951, ebbe ad attingere alla sapienza del padre Felice, il quale offerse preziosi suggerimenti di carattere teologico a conferma della positività circa “L’effetto corporeo della Sacra Unzione degli Infermi”. Cioè della restituzione della sanità del corpo nel riversarsi soprannaturale del conforto spirituale donato dalla Sacra Unzione. Le giornate del Padre erano intensissime, insegnò fino al 1959 quando, a 80 anni, dovette smettere per motivi di salute. All’insegnamento, agli studi e allo scrivere, alternò una infinità di altri impegni, quali la collaborazione con la rivista Civiltà Cattolica; fu consultore delle S.S. Congregazioni Concistoriali, membro della Pontificia Commissione dei Vescovi e del governo delle diocesi per la preparazione del Concilio Vaticano II°. Forse una delle pagine meno conosciute della vita di Padre Felice è il suo insegnamento di diritto canonico orientale nel Pontificio Istituto Orientale a Roma Queste ultime doti le manifestava con maggior intensità nelle confessioni: molti accorrevano al suo confessionale per accusare le loro debolezze e sentire quella comprensione umana, quella compassione tutta paterna, che non faceva distinzioni, che trovava sempre la soluzione più indulgente e dava pene mitissime. Per questo suo comportamento fu accusato di essere un pericolo per la Chiesa, cioè per la manica larga che usava con i peccatori. Al suo confessionale si accostarono sempre un’infinità di fedeli che stavano pazientemente in fila anche per ore pur di poter avere il suo perdono e al sua assoluzione: per questo meritò l’appellativo di “confessore di Roma”. (G.B. 2-continua) Bibliografia: - P. Domenico Mondrone S.J, Padre Cappello - L’Amico del popolo, articoli vari, 25.3.78 / 20.4.1985 / 14.3.1987 / 18.2.88 - Echi di Agordo - L’Osservatore Romano, 25 marzo 1987 - Arcangelo Paglialunga, in “Gente, marzo 1962”. - Archivio Arcidiaconale di Agordo - Registri anagrafici. 8 Pasqua 2015 Echi di Agordo VITA DELLA COMUNITÀ VITA DELLA COMUNITA’ Nei mesi scorsi la nostra Comunità cristiana si è ritrovata parecchie volte per celebrazioni particolari che hanno segnato la vita delle nostre famiglie, e in particolare dei ragazzi del catechismo. Liturgie, momenti di riflessione in Avvento, ma anche eventi culturali legati soprattutto al Natale (riportati in altre pagine). Li possiamo rivivere in queste immagini del nostro sempre attento collaboratore Federico Costa. 26 ottobre 2014. Consegna della Bibbia ai bimbi del catechismo. 16 novembre. Presentazione dei bambini del catechismo. 1 e 2 novembre. Solennità dei Santi in chiesa e, sotto, Messa in Cimitero. 23 novembre, Cristo Re. Consegna del comandamento dell’amore ai ragazzi di quinta elementare. 4 dicembre. Sala Luciani. Veglia di preghiera per l’inizio di Avvento. 9 novembre. Consegna del Credo ai bambini del catechismo. 6 dicembre. Messa e benedizione all’altare di Santa Barbara. Pasqua 2015 Echi di Agordo 9 VITA DELLA COMUNITÀ VITA DELLA COMUNITA’ 8 dicembre. Messa dell’Immacolata. 1 febbraio. La Giornata per la vita con i bimbi battezzati nel 2014. Natale 2014. La Messa di mezzanotte, accompagnata dalla Nuova Corale e, sotto, quella del giorno allietata dai canti del Coro dei bambini. 2 febbraio. Presentazione di Gesù al tempio. La Candelora. 11 febbraio. S. Messa in onore della Beata Vergine di Lourdes. 4 gennaio 2015. Erik e Silvia, i ragazzi del presepio dell’altare. 18 febbraio. Mercoledì delle Ceneri. Pasqua 2015 10 Echi di Agordo Animatori sempre pastorale Giovanile ...e si riparte! È possibile essere animatori sempre? Questa la domanda che ci è stata rivolta sabato 29 novembre al centro parrocchiale, durante il convegno “animatori h24” organizzato da don Luciano e dalla diocesi. Domanda non facile: se da una parte verrebbe da dire che sì, bisogna vivere tutti i momenti della vita con coerenza e dando il buon esempio, dall’altra non è sempre così semplice farlo. Non solo per noi ragazzi, ma nemmeno per gli adulti. Ce ne hanno parlato Paola e Mario, una coppia sposata da parecchi anni e con quattro figli. In alcuni momenti hanno provato a staccarsi da tutte queste attività, ma gli mancava qualcosa, da soli non ce la facevano. L’esperienza di animatori ha influenzato positivamente tutta la loro vita, sempre sorretti dalla convinzione di essere nelle mani della provvidenza. Hanno quindi aperto la loro casa agli extracomunitari, ascoltando le loro storie e non vedendoli più come “diversi” ma semplicemente come persone. Ecco però che quando si trovavano a dover lasciare soli i figli per qualche tempo, gli raccomandavano di non lasciare entrare nessuno in Già da subito dopo il matrimonio, hanno sentito il bisogno di aprirsi agli altri: sono entrati a far parte di un gruppo di sposi, hanno partecipato ad alcuni campi di lavoro e portato la loro testimonianza alle coppie di fidanzati. casa, andando contro quello che era stato il loro insegnamento fino ad allora: le porte erano infatti sempre aperte per tutti. I figli, confusi da questo contrasto, hanno optato per l’accoglienza, a riprova che l’esempio conta più delle parole. Finita la loro testimonianza ci siamo divisi in gruppi a seconda dell’età e ci siamo confrontati sulla nostra esperienza di animatori. Dopo un’ottima cena preparata per noi dagli alpini, abbiamo continuato con alcuni giochi. Abbiamo concluso la serata con un momento di riflessione e di preghiera, per poi salutarci nella speranza di poterci presto ritrovare. ... con il Gruppo Giovani! Il primo appuntamento è stato sabato 8 novembre con la castagnata con i bambini e i genitori. Per aumentare la fame e colmare l’attesa abbiamo fatto qualche gioco tutti insieme, genitori compresi che si sono divertiti forse più dei figli... Il gioco delle sedie e dei simboli delle carte e il “Filo di Arianna” sono stati alcuni dei nostri passatempi, poi ecco le tanto attese e buone castagne preparate dai bravi Erica e Sandro! E così inizia la scorpacciata accompagnata da bibite e poc corn. Flavia Il nostro Presepe: la Palestina ai tempi di Gesù Come da ormai parecchi anni il gruppo giovani ha allestito in chiesa la Natività in fondo alla navata laterale, vicino alla statua di Papa Giovanni Paolo I. Questa volta però l’ambientazione è cambiata: non più il classico presepe delle Dolomiti, con muschio, montagne e torrenti, ma una Betlemme più simile a come doveva essere allora; ed ecco gli sconfinati deserti, punteggiati da qualche raro arbusto e popolati da greggi di pecore con i loro pastori, un pozzo per attingere l’acqua e le grotte scavate nella roccia, alcune abitate da uomini e animali. Non è facile immaginare come doveva essere il paese dove nacque Gesù. Troppi cambiamenti sono avvenuti in 2000 anni di storia, e troppo poche e contrastanti le testimonianze che ci sono arrivate. Ora i luoghi simbolo della cristianità sono per lo più inglobati in chiese e basiliche. Anche noi abbiamo voluto mostrare questo contrasto: sullo sfondo della Betlemme antica, con la Sacra Famiglia al centro della scena, spunta Gerusalemme così come si presenta oggi, con le sue mura, i diversi quartieri, le chiese, le moschee e le sinagoghe, tanto vicine eppure tanto lontane… Ringraziamo il gruppo post Cresima che ci ha aiutato a realizzare le casette. Il lavoro di preparazione è stato tanto ma la soddisfazione ci ha ampiamente ripagato di tutta la fatica! Erica Erica Pasqua 2015 Echi di Agordo Da dove partire? Cosa raccontarvi riguardo al gruppo post cresima? Tante cose abbiamo fatto da quando ci siamo trovati la prima volta, tanti sorrisi si sono incontrati nell’aula all’ultimo piano del centro parrocchiale, molte voci hanno animato quell’ora e poco più di incontro. Il silenzio non è sicuramente cosa che appartiene al post cresima, sguardi annoiati e stufi non hanno mai varcato le porte del Centro. Semmai le parole hanno a volte lasciato il posto al rumore dei pensieri, a sguardi intensi concentrati su temi difficili a cui anche chi è più grande non sa dare risposta. Ci siamo interrogati su Dio, su chi è Dio, come è Dio. Probabilmente quando siamo tornati a casa quelle sere avevamo ancora più dubbi di prima, molte domande hanno avuto come risposta altre domande. Intanto però interrogandoci e discutendo assieme abbiamo cominciato un nuovo percorso di crescita e comprensione del nostro credo cristiano dove ciò che conta è la voglia di mettersi in gioco e di offrire al gruppo le proprie capacità anche se a quanto pare è molto più facile raccontare agli altri un proprio difetto piuttosto che ammettere di essere bravi a fare qualcosa. Il principio per noi è stato Sister Act II, o ancora meglio, tutto ha preso vita da una frase scritta alla lavagna come nel film: “If you wanna be somebody, if you wanna go somewhere, you better wake up and pay attention” (se vuoi essere qualcuno, se vuoi farti strada devi svegliarti e stare in campana). Ecco, da qui ci siamo messi in cammino con l’obiettivo di diventare un coro. Un coro? Gruppo post Cresima Sì, ma un coro speciale. Non cantiamo, né suoniamo. Vogliamo semplicemente costruire un coro di persone che sappiano stare assieme come unite sono le voci di un coro e che come un coro sa mettere assieme tante voci diverse tra loro, così noi vogliamo costruire rapporti che sappiano riconoscere la bellezza della diversità presente in ciascuno di noi. Siamo come i pezzi del puzzle che stiamo disegnando un po’ alla volta: diversi l’uno dall’altro, con difetti se presi singolarmente, inutili se lasciati separati gli uni dagli altri, ma perfetti se incastrati correttamente e importanti per l’intero disegno che stiamo realizzando. Per essere tali però abbiamo bisogno anche di chi ci guidi, di chi ci aiuti a imparare a valorizzare i doni che ci sono stati dati e a saperli unire alle qualità di chi ci sta attorno, ruolo che ovviamente deve essere assunto da un direttore di coro. Ed è qui che con il nostro percorso abbiamo incontrato Dio. Senza volerlo proprio in quel periodo la triste attualità, come a volerci provocare, ha 11 posto davanti ai nostri occhi le immagini dei fatti di Charlie Hebdo, costringendoci a riflettere su quale ruolo vogliamo che Dio abbia nella nostra vita e chiedendoci se davvero chi ha agito il 7 gennaio a Parigi lo abbia fatto in nome di Dio. Presi dai fatti di cronaca ci siamo ritrovati a sfogliare giornali e riviste fin troppo ricche di notizie riguardanti i tanti conflitti in corso. Girando e rigirando quelle pagine, in un momento di creatività improvvisa, abbiamo deciso di ritagliare e separare le tante parole spese per parlare di guerra per poi utilizzarle a comporre un messaggio di pace, dando forma alle emozioni sorte in ciascuno di noi riflettendo su fatti lontani da noi, ma che non per questo devono indurci all’indifferenza. Dopo molte serate spese su temi così impegnativi l’allegria e la confusione sono tornati a regnare in quella stanza all’ultimo piano del centro parrocchiale, con la consapevolezza però che ancora molto si deve fare e scoprire perché un direttore senza coro non va da nessuna parte, come non può esserci coro senza direttore. Adesso che il nostro direttore lo abbiamo incontrato possiamo proseguire il nostro viaggio, siamo pronti per nuove ed entusiasmanti avventure! Angela Come ogni anno, ormai da tradizione, tutte le maschere agordine si sono date appuntamento al centro parrocchiale per passare un pomeriggio in compagnia. La fantasia di certo non è mancata, vista l’ampia varietà di costumi che hanno riempito l’intero salone. Giochi e balli di gruppo: questi sono stati gli ingredienti segreti di una festa ben riuscita (ssht, ma non ditelo a nessuno!). Il gioco più richiesto è stato sicuramente “il palloncino” che consisteva nel scoppiare con il solo uso dei piedi i palloncini degli avversari, legati con uno spago alla caviglia. Che dire, vi aspettiamo il prossimo anno ancora più numerosi! Marika Ciao pulcinelli! C a r n e v a l e Pasqua 2015 12 PROVE DI CAMPEGGIO Come può un animatore riuscire a immedesimarsi nel suo ruolo, incollando insieme con armonia i numerosi tasselli che compongono la vita del campeggio? Beh, ovviamente ci vogliono pratica e duro allenamento, nonché una profonda conoscenza di tutti i tasselli in questione… È così che nei giorni dal 2 al 4 gennaio 2015 la canonica di Rivamonte è diventata il teatro per le prove generali; convinti del fatto che per affrontare un campo in serenità è necessario conoscere problematiche e punti di forza di tutte le figure presenti, ognuno ha tentato di acquisire informazioni recitando parti un po’ diverse dal solito: ex-animati divenuti animatori hanno impersonato gli animati entusiasti ed Una pizza in compagnia Dopo le fatiche natalizie il gruppo chierichetti si è riunito per passare un po’ di tempo in allegria. Così l’11 febbraio abbiamo partecipato alla S. Messa in onore della Beata Vergine di Lourdes e insieme alla nostra comunità abbiamo pregato anche per tutti i nostri malati. Al termine il nostro arcidiacono ha voluto offrirci una pizza che, guarda caso, abbiamo accettato volentieri! Eccoci qua tutti sorridenti e con la pancia piena alla fine della serata! Cosa dire ancora? Grazie 1000 don Giorgio e... alla prossima, sperando che qualcun’altro voglia unirsi a noi! Silvia Zasso iperattivi, mentre animatori un tempo animati si immedesimavano in loro stessi proponendo giochi, riflessioni e varie attività ricreative (o ri-distruttive, a seconda dei casi). Ad orario pasti i ruoli cambiavano ancora, mentre ci si metteva nei panni delle cuoche e cuochi che furono o che sono, mettendo a frutto i tanti buoni insegnamenti appresi, non solo in ambito culinario! L’unico ruolo che ancora ci riesce un po’ difficile da interpretare è quello del prete, che come abbiamo scoperto è composto da molti e molti aspetti, compresi i più inaspettati! Per fortuna per quello c’è don Fabiano, che ha recitato in modo impeccabile la sua parte. E per restare in tema di scenet- Echi di Agordo te, il tempo libero, che qualche universitario più coscienzioso ha impiegato come da programma per preparare gli esami, è stato in gran parte occupato da avvincenti partite al gioco di ruolo “Lupus in Tabula”, nel quale sono apparsi nuovi ambitissimi personaggi. Oltre alla finzione (peraltro molto realistica), sono stati tre giorni di autentica amicizia e divertimento, nei quali abbiamo potuto rafforzare se possibile ancora di più il nostro legame, anche con i nuovi entrati. Speriamo vivamente di non aver abusato della pazienza della parrocchia che ci ha ospitati e ha dovuto sopportare sovraffollamento e schiamazzi a qualunque ora del giorno e della notte, ma abbiamo dovuto collaudare alcune nuove attività che con le dovute modifiche potranno ora essere adottate con i veri animati! Per questioni di segretezza alcune sono addirittura state testate nel cuore della notte, ma ovviamente per non rovinarvi la sorpresa non ve le raccontiamo… Insomma non vi preoccupate! A prove fatte, vi invitiamo anche quest’anno a Copàda per i campeggi estivi, per i quali vi ricordiamo sono aperte le iscrizioni presso la cartoleria Miola! Affrettatevi! Sara Sulla Lòbia di Paréch... ...Lunedì 6 aprile dalle ore 14,00 Palo metrico - Gimkana - Pesca -Torneo di calcio balilla - Torneo di calcio balilla umano - I conìci - Fagioli - Indovina quanti sono, ecc. - Premi Pasqua 2015 Echi di Agordo ...ancora spazio giovani... Quest’anno è stato proposto ai ragazzi del “Progetto Pace” - iniziativa nata quattordici anni fa all’interno dell’Istituto “Follador” con lo scopo di sensibilizzare gli studenti sull’importanza di costruire un futuro fatto di giustizia e di pace - un percorso di riflessione sul tema dell’Olocausto, che si concluderà il prossimo maggio con un viaggio-esperienza ad Auschwitz, luogo drammatico della storia del ‘900, testimonianza di quanto sia importante l’apertura nei confronti dell’altro e di quanto sia necessario fermare le varie violenze che affliggono il mondo. In preparazione alla partenza per la Polonia, i ragazzi hanno approfondito la tematica della Shoah tramite la lettura di alcuni testi e la visione di documenti audio-visivi e prendendo spunto da queste testimonianze i ragazzi stanno anche lavorando ad uno spettacolo che porteranno in scena a fine aprile. Per sostenere i costi del viaggio hanno deciso di organizzare, lo scorso 7 marzo, una serata danzante presso il Nof Filò di Cencenighe (vedi foto sotto), che è stato un bel punto di incontro per ballare insieme sulle note di Eros&Oscar e passare una bella serata in compagnia. Nel pomeriggio dello stesso giorno, si sono tenuti i tornei di briscola e di calcio balilla, che hanno assegnato dei bei premi alle coppie in gara. Nonostante il grande impegno che i ragazzi hanno impiegato nell’organizzazione e nella preparazione del viaggio e della festa, hanno voluto comunque continuare gli appuntamenti ormai “tradizionali” del gruppo. Il 28 marzo, infatti, saranno sul palco del Teatro Comunale di Belluno al consueto appuntamento con le altre scuole della provincia, per il Meeting delle Scuole in Rete. Andrea Colaiacomo 13 “Dialogando coi Film”, 5a edizione Torna “Cinema - Rassegna cinematografica ad Agordo”, l’evento organizzato dal gruppo “Dialogando coi Film”, che da ormai cinque anni propone alla comunità agordina una serie di serate con protagonista il cinema e i messaggi che questo vuole mandare. L’edizione 2015 è stata organizzata sotto la direzione di Giulia Mazzotta e Anna Parissenti che assieme ad un’altra decina di ragazzi (tutti con meno di quindici anni) hanno deciso di incentrare le proiezioni sul tema dell’adolescenza e dei suoi vari aspetti. La prima serata, sabato 21 marzo, vedrà come protagonista il film “17 again” che darà modo di riflettere sul rapporto tra genitori e figli e sull’importanza delle scelte che si fanno in questa fase della vita. I film a seguire saranno: il 28 marzo “Noi siamo infinito”, sul tema dell’amicizia, l’11 aprile “Segui il tuo cuore” sull’amore fraterno e il dolore, e per concludere, il 18 aprile verrà proiettato “Colpa delle stelle”, uscito pochi mesi fa nelle sale cinematografiche e molto apprezzato dal pubblico per i vari spunti di riflessione che lancia. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con la Parrocchia e il Comune di Agordo, che come sempre si sono dimostrati disponibili nei confronti di questa rassegna. Tutti gli spettacoli saranno gratuiti e si svolgeranno alle ore 20 all’Auditorium “Vincenzo Savio” del Centro Parrocchiale. A. C. 14 Pasqua 2015 Echi di Agordo la pagina foraniale la pagina foraniale la pagina foraniale Il Consiglio Pastorale della Forania di Agordo si è riunito il 16 gennaio scorso per programmare, tra l’altro, alcune iniziative comuni quaresimali. In particolare sono stati confermati i tradizionali pellegrinaggi al Santuario di Santa Maria delle Grazie nei sabati di quaresima: le parrocchie della Val del Bióis (28 febbraio), della Conca agordina (7 marzo), poi le parrocchie dell’Alto Cordevole (14 marzo) e quindi le parrocchie del Decanato di Livinallongo e quella di Laste (21 marzo). Inoltre, durante la Quaresima, si cercherà di realizzare nelle diverse zone della Forania un cammino comune - anche se con modalità concrete diverse di riflessione e preghiera. Così i fedeli della Conca agordina sono stati invitati ad Agordo, in Sala Luciani, per due incontri di riflessione sulla Vita Consacrata. Le riflessioni sono state proposte da don Giovanni Unterberger, Delegato per la Vita Consacrata, ed hanno avuto questi temi: “Figure religiose nella vita della Chiesa, lungo la storia” (5 marzo, ore 20,30) e “I Consigli evangelici, inviti per tutti” (12 marzo, ore 20,30). Le comunità cristiane della Val del Bióis sono state invitate a ritrovarsi per le “Stazioni quaresimali” ogni mercoledì, alle ore 20.00, secondo una consuetudine che dura da anni. I momenti di incontro e preghiera saranno itineran- Un cammino di comunione Santa Maria delle Grazie, 5 marzo 2015: il pellegrinaggio della Conca Agordina e, sotto, Colle Santa Lucia, 13 dicembre 2014: ricordo della bella concelebrazione per la festa patronale presieduta dall’arcidiacono. ti e verteranno sul tema dei Consigli evangelici e la Vita contemplativa. Si è iniziato a Falcade (25 febbraio), per proseguire con Canale d’Agordo (4 marzo), poi a Caviola (11 marzo) e infine a Cencenighe (18 marzo). I fedeli dell’Alto Cordevole si ritroveranno tutte le domeniche (ore 15,00) al Santuario di Santa Maria delle Grazie per il canto dei Vespri e una riflessione quaresimale. Il Consiglio ha quindi fissato la data e il luogo dell’annuale pellegrinaggio della Forania, a cui saranno invitate anche le parrocchie del Decanato di Livinallongo: venerdì, 1° maggio, nel pomeriggio, al Santuario del Nevegal Agordo, in Sala Luciani, 5 marzo 2015: il primo dei due incontri di riflessione sulla Vita Consacrata con don Giovanni Unterberger, Si sta inoltre pensando, per il prossimo mese di ottobre, ad una iniziativa di tipo “vocazionale” con i giovani della Forania nell’ambito dell’Anno della Vita consacrata Al termine della riunione l’Arcidiacono ha comunicato che la Giornata della Speranza si celebrerà come ogni anno al Polifunzionale, domenica 22 marzo alle ore 15.30: celebrazione della Santa Messa con Unzione degli Infermi e la partecipazione dell’Unitalsi Diocesana. Sabato 18 aprile, ore 10.30 in Arcidiaconale: S.Messa presieduta dal Vescovo con la presenza dei Religiosi e Religiose agordini, in occasione dell’Anno della Vita Consacrata. Echi di Agordo Fulcro indispensabile, alla base dell’economia agricola delle generazioni che ci hanno preceduto, è il casèlo e il suo funzionamento, che hanno rappresentato un’insostituibile sostegno per i nostri nonni e i nostri genitori. Quello che ricordo io, è il casèlo di Tóccol, dove da bambina portavo il latte che mio nonno e mio papà avevano munto. Il mio viaggio era quello del pomeriggio, verso le cinque. Avevo una giacca a vento rossa e sulla schiena era completamente nera dal contatto, dallo sfregamento con il vas dal lat a spalla che si usava per il trasporto del latte. Il funzionamento e le regole del casèlo di Tóccol erano come tutti gli altri casèli dell’Agordino. Gli agricoltori di allora si unirono in cooperative, per trasformare il proprio latte in burro e formaggio, che servivano al sostentamento del nucleo famigliare e che a volte erano scambiati con altri prodotti agricoli dei quali si necessitava. L’idea di unirsi in cooperativa fu vincente. Prima dell’esistenza dei casèli, la scòta (produzione di burro e formaggio) era fatta in casa singolarmente da ogni allevatore, con perdite di prodotto in quantità e in qualità, oltre che in ordine di tempo. La prima latteria sociale, in Italia, fu fondata a Canale d’Agordo nel 1872 da don Antonio Della Lucia, parroco del paese. In seguito in tutto l’Agordino si formarono spontaneamente numerose latterie. Anche Tóccol fondò, nel 1892 il suo primo casèlo che operò per oltre cent’anni, mettendo insieme allevatori, latte, fatica, solidarietà, amicizia e genuinità. Pasqua 2015 Il racconto di Cielo Blu AL CASÈLO Ogni socio del casèlo portava il latte due volte al giorno, la mattina presto e nel tardo pomeriggio, dopo averlo munto, nella propria stalla, dalle proprie mucche. Ogni socio si impegnava a portare il latte, a pagare le spese comuni e a fare il ròdol, aiutare cioè a turno il casaro nei lavori di trasformazione del latte e di pulizia degli ambienti. Spese e ròdol erano in relazione al latte conferito. Più latte si portava più spese si avevano e più turni a ròdol si facevano. Generalmente il ròdol era fatto al mattino, salvo esigenze particolari. Ogni socio riceveva burro e formaggio in base al latte che portava e conseguentemente, più latte portava più prodotti aveva. Il formaggio era distribuito ai soci una volta al mese; mentre il burro era dispensato a mano a mano che si faceva, sempre secondo il criterio della quantità di latte consegnato. Il casèlo era aperto da ottobre a maggio. Durante l’estate le ...una grande fontana scolpita nel sasso, con l’acqua corrente, erano e sono tutt’ora davanti alla porta... mucche salivano agli alpeggi e il loro latte era impiegato dai malgari per la produzione di burro e formaggio di malga. Torniamo a me, ai miei ricordi... Al pomeriggio con il vas dal lat pieno (circa 10 litri) in spalla, scendevo verso Tóccol, per i scurtói, scorciatoie, che mi permettevano di raggiungere più velocemente la latteria. Una grande fontana scolpita nel sasso con l’acqua corrente erano e sono tutt’ora davanti alla porta. Entravo per un corridoio corto. Ricordo tanti visi, giovani e meno giovani, visi amici, solidali e ricordo la figura del casaro Alcide, uomo mite, sorridente e silenzioso, che mi dava sicurezza. Ricordo un ambiente umido e un odore particolare che non saprei descrivere e che risento e riassaporo oggi, quando mi capita di entrare nel casèlo di Taibon. Poi toglievo il vaso del latte dalle spalle e prendevo il libretto del casèlo, che era intestato a mio nonno Vito, da una rastrelliera fissata sul muro dove c’erano tutti i libretti personali dei soci. Lo davo ad Alcide e versavo il latte dal vas in un contenitore dotato di bilancia. Il latte era pesato e il peso era trascritto dal casaro su un registro, conservato nel casèlo, e sul libretto personale che riponevo nuovamente al suo posto, nella rastrelliera. Poi con in spalla il vas dal lat vuoto, tornavo su alla mia frazione, con la mia giacca rossa e la spensieratezza della mia età. Il latte che avevo portato al casèlo era poi filtrato e messo, con quello degli altri soci, in 15 vasche da 50 kg immerse a bagnomaria nell’acqua fredda. Quest’operazione serviva a far affiorare la parte grassa, la panna, del latte e conseguentemente el botìro il burro. Il latte era poi trasformato in formài formaggio, dalle sapienti mani di Alcide, che con maestria lo cuoceva in una caldiéra di rame alimentata dal fuoco amico della legna. Terminata la cottura, dopo avergli dato forma ed essere stato pressato, il formaggio era immerso per alcuni giorni in una fontana con acqua e sale (salamóia) per salarlo e, una volta estratto ed asciugato, era disposto su assi di legno in attesa di essere consegnato ai soci. Mi piaceva il mondo del casèlo, anche se ero piccola, mi dava la sensazione dello star bene, della genuinità direi ora da adulta. Quando alcuni anni fa ho appreso che il casèlo di Tóccol chiudeva perché non a norma con le regole europee sono rimasta male. Una tradizione centenaria che scompare così, perché non a norma con regole imposte da chissà chi. Non capisco, forse non voglio capire; non voglio essere globalizzata. Mantenere in vita queste realtà significa per me conservare la nostra cultura, la nostra identità, la nostra individualità. Sottolineo individualità, perché se tu sai chi sei, non hai paura di confrontarti con gli altri, anche se hanno culture diverse. È quando non sai chi sei che nascono i problemi perché sei in balia di chiunque. Alla confusione che crea la globalizzazione e alle politiche distruttive che la sostengono, contrappongo la bambina con la giacca rossa sporca dal vas dal lat; quei visi amici che incontravo quotidianamente al casèlo e che sono ancora scolpiti nella mia mente; la sapienza di Alcide, il suo burro il suo formaggio; quell’odore all’interno della latteria che credo fosse l’odore della solidarietà. Tutti ricordi che mi permettono di conservare il mio essere agordina, del quale sono fiera. Anche scrivere, parlare del casèlo, di come si lavorava, di come insieme ci si aiutava, è un modo per non dimenticare e spero che anche voi che leggete abbiate ricordato, con nostalgia, un po’ di quell’Agordino che lentamente scompare. Blu Sky 16 Pasqua 2015 Notizie dal Comune Grazie alla cortese ospitalità di «Echi», continuiamo a riportare su queste pagine l’attività dell’Amministrazione Comunale svolta nel corso dei mesi precedenti. Per chiarezza espositiva abbiamo mantenuto la suddivisione schematica delle notizie nei referati dei vari componenti della Giunta. 1. Affari Generali, Bilancio e Urbanistica Il 27 ottobre 2014 si è svolta la cerimonia di intitolazione della Caserma del Distaccamento dei Vigili di Fuoco di Agordo alla memoria delle vittime del Vajont 1963. Alla cerimonia, officiata da mons. Giorgio Lise, hanno partecipato numerose autorità, molti attuali e “vecchi” volontari e capi stazione, oltre alle scolaresche dell’Istituto Comprensivo di Agordo. La cerimonia è terminata con lo srotolamento di un’enorme bandiera sulla torre dell’edificio. Nel Consiglio comunale del 27 novembre è stato approvato l’assestamento di bilancio relativo all’anno 2014 per un importo complessivo di € 70.840,00. In particolare sono stati previsti investimenti quantificati in € 23.000,00 destinati a manutenzione straordinaria: di edifici comunali (€ 10.000,00), di strade (€ 10.000,00) e di impianti sportivi (€ 3.000,00). Infine, a gennaio e febbraio 2015 sono stati organizzati, sia nelle frazioni che in centro, incontri aperti alla popolazione in cui è stato presentato quanto fatto dall’Amministrazione nei primi mesi di mandato e quanto si prospetta per il 2015. Gli incontri sono stati anche l’occasione per raccogliere segnalazioni, problematiche, idee da parte dei nostri concittadini. altri sulla strada adiacente allo stabilimento Luxottica. Nella stessa visione di aumentare la sicurezza sono in programma i lavori per allungare la linea luce dal ponte Rova alle ultime case in direzione campi sportivi. Sono continuati anche i lavori nella zona del parco giochi dove alla sostituzione dei giochi già riferita nel numero precedente si aggiunge ora la sistemazione di una nuova area pic-nic adiacente ai campi tennis con Il 25 novembre, l’iniziativa “Posto Occupato” in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. 2. Patrimonio e Salvaguardia del territorio (manutenzione e amministrazione del patrimonio comunale e i lavori pubblici) Sono terminati i lavori di posizionamento di alcuni punti luce in due diversi posti del territorio comunale per migliorare la sicurezza; in particolare sono stati installati quattro punti luce nella zona del campo di calcio comunale in località Polane e 27 ottobre. Intitolazione della Caserma del Distaccamento dei Vigili di Fuoco di Agordo alla memoria delle vittime del Vajont 1963. tavolini, panchine, una fontanella e barbeçue a disposizione dei concittadini e turisti già per l’estate 2015. È giunta infine notizia dell’avvenuto finanziamento dei lavori di sistemazione della piazzetta di S. Vincenzo a Prompicai e zona davanti al vecchio casèlo di Tóccol; l’intervento sarà finanziato con fondi europei (per complessivi € 180.000,00) grazie a un progetto sovra comunale presentato in collaborazione con le amministrazioni di Forno di Zoldo e Zoppè di Cadore. 3. Servizi alla Persona (politiche di sanità e sociale, cultura, istruzione, famiglia, giovani e servizi per l’infanzia e l’adolescenza) In merito alla situazione della gestione della struttura residenziale per anziani non autosufficienti di Agordo recentemente i Sindaci dei Comuni agordini si sono riuniti ed espressi circa la presa atto della decisione dell’Ulss 1 Belluno di dismettere la delega Echi di Agordo per la gestione diretta. In particolare sono risultati favorevoli i sindaci di Agordo, Alleghe, Canale d’Agordo, Cencenighe, Falcade, Gosaldo, Rivamonte, San Tomaso, Taibon, Vallada, Voltago e il vice sindaco di La Valle. Manca ancora l’indicazione Colle S. Lucia e Selva di Cadore, mentre Livinallongo e Rocca Pietore si sono riservati di esprimersi successivamente. Nella stessa sede i sindaci presenti hanno favorevolmente accolto l’indicazione a gestire la struttura tramite l’Azienda speciale di Agordo; si è anche deciso di inoltrare all’Ulss 1 la richiesta di conferire un incarico a un legale specializzato in diritto amministrativo (individuato nell’avv. Enrico Gaz di Feltre), per un accompagnamento dei Comuni agordini nella fase di approvazione degli atti deliberativi necessari al perfezionamento del passaggio di gestione. È stato infine individuato nel dr. Arrigo Boito il Direttore che andrà ad amministrare i Servizi sociali subentrando alla dott.ssa Chinellato che ha lasciato l’incarico dopo il pensionamento. Il Pedibus raddoppia! Ha infatti preso servizio la seconda “linea” del Pedibus organizzata grazie alla collaborazione con i volontari dell’Associazione “San Martino”, Ulss 1 e circolo Auser “El Broi”. Questa seconda linea, che si aggiunge a quella attiva da settembre, svolge tutti i mercoledì il percorso TóccolParch-Prompicai-Via Insurrezzione-Viale Sommariva. Sempre riguardo i servizi rivolti alla popolazione in età scolare e le loro famiglie è stato avviato il servizio di Doposcuola per ragazzi con difficoltà di apprendimento (DSA) che frequentano le scuole medie e grazie a un contributo erogato dal Consorzio BIM (€ 3.000,00), a seguito della valutazione dei progetti delle amministrazioni, è stato possibile acquistare attrezzatura informatica per l’Istituto Comprensivo. È stato anche inaugurato il Centro Sollievo per persone affette da demenza presso alcuni locali del Polifunzionale 2; le attività previste sono realizzate grazie alla collaborazione del GAV e del Circolo Auser “El Broi” con la psicologa Stefania Troian. Vi segnaliamo che il museo mineralogico di Agordo è entrato da poco a far parte della rete “I (continua a pag. 17) Echi di Agordo (segue da pag.16) musei scientifici delle Dolomiti” promosso dalla Fondazione Angelini. Tale rete nasce con l’obiettivo di valorizzare alcune realtà museali locali con le loro specifiche esposizioni. Per scoprire la rete visitate il sito http:// musei.angelini-fondazione.it/ Il 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, l’Amministrazione ha aderito all’iniziativa “Posto Occupato” www.postoccupato.org e ha voluto compiere un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza affinché la quotidianità non la sommerga, riservando simbolicamente loro un posto all’interno del palazzo municipale. Sabato 20 dicembre nella Sala “Don Tamis” si è invece tenuta la prima edizione della progettualità “Finalmente 18+” realizzata con il sostegno organizzativo del Circolo Culturale Agordino. L’amministrazione ha voluto regalare ai ragazzi (classe 1996) il libro “Il segreto del Bosco Vecchio” di Dino Buzzatti, nel quale l’autore spiega con le metafore del racconto il passaggio alla maggiore età, più da un punto di vista psicologico che anagrafico. È stato sottolineato come il passaggio alla maggiore età rappresenti l’acquisizione di nuovi diritti e nuove responsabilità; un esempio, l’opportunità di poter votare alle elezioni, ma anche la consapevolezza di poter partecipare attivamente alla vita della comunità. Pasqua 2015 17 ...dal Comune Il 7 marzo all’auditorium del Centro Parrocchiale è stato proiettato il film di Leonardo Tiberi “Fango & Gloria – La Grande Guerra”. La proiezione (che rientra delle attività organizzate dalla regione nel centenario della Grande Guerra) segna anche l’avvio di una serie di iniziative che si svolgeranno nel corso di tutto l’anno nel territorio comunale in memoria della Prima Guerra Mondiale. Sabato 28 marzo si è infine svolto l’incontro di presentazione delle attività previste all’interno della progettualità “Io nella Mia Agordo”. 4. Sviluppo Sostenibile (politiche del turismo, associazionismo, sport, sviluppo sostenibile, agricoltura-attività primarie e mobilità). La Giunta comunale del 20 novembre ha deciso di avvalersi dell’Associazione AD Agordo Pro Loco per garantire l’apertura e l’attività dell’Ufficio turistico per la stagione invernale 2014-15 che ha visto il seguente orario di apertura al pubblico: lunedì (15.00-18.00), mercoledì (9.00-12.00), venerdì (16.00-19.00), sabato (9.00-12.00) e domenica (9.00-12.00). Prosegue il progetto sull’Ospitalità Diffusa di cui avevamo scritto nel precedente bollettino: il 12 dicembre si è svolto infatti il terzo incontro a cui hanno partecipato sia i titolari di strutture ricettive che già avevano forma- La Torresella, “luogo del cuore” del FAI lizzato la loro manifestazione di interesse, sia alcuni gestori di bar, mini-market, negozi di prodotti tipici. L’incontro è stata l’occasione per ribadire come solo facendo squadra si possono ottenere benefici. Segnaliamo infine che l’iniziativa del Fondo Ambiente Italiano “I Luoghi del Cuore” ha visto tra i luoghi indicati in provincia di Belluno (e per il quale è stato possibile votare per la realizzazione di un intervento di valorizzazione e recupero) la Torresella della Villa Crotta-de’ Manzoni, che è stata inoltre luogo visitabile durante le giornate di apertura di primavera organizzate dal FAI il 21 e 22 Marzo. Sabato 20 dicembre, in Sala “Don Tamis”, la prima edizione della progettualità “Finalmente 18+” realizzata con il sostegno organizzativo del Circolo Culturale Agordino. L’addetto stampa Marco Da Roit 5. Gestione associata dei servizi, società partecipate, finanziamenti e progetti innovativi (monitoraggio delle società partecipate del comune o di altri enti territoriali) In questi mesi l’Amministrazione ha partecipato alle assemblee e messo in atto un’attività di monitoraggio dell’operato degli enti controllati e/o collegati quali Azienda Speciale, BIM GSP e BIM Infrastrutture. In questo periodo è stata data particolare attenzione a BIM GSP e BIM Infrastrutture in ragione sia dei crediti vantati dal Comune verso questi enti sia per l’impatto verso i cittadini dell’aumento delle tariffe. È stato possibile constatare positivamente come sia in atto una razionalizzazione della organizzazione di tali strutture e una progettualità di competizione e allargamento nella gestione dei servizi, scontando tuttavia il prezzo della riorganizzazione che ha gravato anche sui cittadini. Ci auguriamo che questa criticità venga superata e che si possa avere un servizio sempre migliore accompagnato da una razionalizzazione dei costi e quindi un ritorno in efficienza ed efficacia, che coincida con un risparmio per la collettività. Pasqua 2015 18 Echi di Agordo Per riflettere Le teorie ideologiche del “gender”: una grande bugia C’è un pericoloso corto-circuito che si sta innescando a proposito della nostra contrarietà alle teorie del “gender” e – in correlazione ambivalente - del nostro atteggiamento nei confronti delle persone omosessuali. Quasi che un “no” fermo e motivato, più volte ribadito a proposito delle idee che nell’ambito della sessualità pretendono di sostituire il dato di realtà con l’arbitrio personale, fosse da collegare a un atteggiamento di automatica e pregiudiziale ostilità verso le persone omosessuali. Vogliamo affermarlo ancora una volta e senza fraintendimenti: non è così. Esprimere valutazioni problematiche e anche critiche esplicite alle convinzioni fondate sulle teorie del “gender” non significa in alcun modo manifestare avversità verso le persone con orientamento omosessuale, né coltivare pensieri, pronunciare parole, giustificare azioni anche solo lontanamente contigue alla cosiddetta omofobia. Qualsiasi forma di intolleranza, qualsiasi atteggiamento finalizzato a negare il rispetto e la dignità delle persone - di tutte le persone, in qualunque fase e condizione della loro vita, dal concepimento alla fine naturale - troverà sempre la nostra più ferma condanna. Se così non fosse dovremmo vergognarci fino al termine dei nostri giorni per aver tradito la verità del Vangelo e quindi quei valori di umanità, fraternità, accoglienza, carità, solidarietà che costituiscono la trama dell’antropologia familiare cristianamente... Ma proprio perché l’obiettivo è quello di muoverci, con trasparente fedeltà, in questa prospettiva culturale, non potremo mai dirci d’accordo con teorie che pretendono di sovvertire uno dei fondamenti della nostra convivenza umana, negando la verità fondante del maschile e del femminile. Affermare che la visione ispirata dal “gender”, tra tanti altri effetti devastanti, rende più complicato e scivoloso l’impegno educativo delle famiglie, non vuol dire formulare condanne preventive. Il rispetto per la dignità umana è fuori discussione, e non può essere messo in forse da un dibattito culturale, talvolta aspro, ma giusto e doveroso. Oggi, nel mondo occidentale, il “gender” si è trasformato da teoria socio-psicologica a proposta politica. I suoi sostenitori riescono a infiltrare programmi scolastici e iniziative legislative. Si sta insomma riproducendo, sotto l’involucro del “gender”, quel tentativo di formare una “coscienza di classe” che è tipico di tutte le ideologie politiche. Il passo successivo, di cui già avvertiamo le conseguenze, è la pretesa dell’omologazione, la dittatura del pensiero unico, in questo caso la “gendercrazia”. La Chiesa ha subito compreso tutto il pericolo derivante da questo clima di intolleranza culturale mascherata da buonismo paritario. Nel corso del viaggio nelle Filippine dello scorso gennaio, papa Francesco ha invitato a rifiutare la “colonizzazione culturale” che rischia di minare dalle fondamenta la vita delle famiglie. Il presidente della Cei, Bagnasco, e il segretario generale Galantino, hanno a loro volta preso le distanze da una “visione antropologica distorta” che non fa bene a nessuno. Neppure, probabilmente, alle persone omosessuali, che rischiano di diventare strumenti nelle mani di lobby preoccupate unicamente di avanzare rivendicazioni politiche e sociali, senza alcuna autentica attenzione al vissuto reale delle persone. Anzi, come abbiamo più volte documentato, “quel” pensiero unico vieta addirittura, a chi ne avverte il bisogno, di prendersi cura del disagio derivante da un orientamento sessuale non accettato. Si nega il diritto di alleviare il malessere interiore, possibile in ogni persona – etero o omosessuale che sia – in nome di una pretesa ideologica. Nel frattempo la nostra pastorale familiare è stata sollecitata ad attrezzarsi per non risultare impreparata di fronte a un tema delicato e complesso. Non sappiamo se e come questi propositi diventeranno davvero prassi ordinaria. Sappiamo con certezza che in questa volontà di bene non c’è nulla di omofobico, di intollerante e di pregiudizialmente ostile. Sembra che qualcuno se ne dispiaccia, ma dovrà farsene una ragione. Luciano Moia (Avvenire, 2 febbraio 2015) Il 1° maggio come sempre tutti a Rif I Boce da Rif ci attendono alla tradizionale sagra di San Giuseppe artigiano. Venerdì, primo maggio, festa nazionale del lavoro, ci aspettano numerosi su a Rif per passare una giornata all’insegna del divertimento, del folclore, dell’amicizia e della solidarietà. Anzitutto, alle 11.00 per la S. Messa celebrata nella bella e suggestiva chiesetta alpina e successivamente per la pesca di beneficienza, il mercatino delle mamme (dalle mani d’oro), quello agricolo e artigianale e la frasca con polénta e valch a pède. Nel pomeriggio aspettano come al solito la folta schiera di bambini per l’avvincente e divertente Caccia al Tesoro per le”canesèle” del villaggio, la tombola diretta dal loro amico “Pino”, il tiro al gòt, altri giochi. Novità di quest’anno: una mostra fotografica allestita dal Circolo Fotografico Agordino Agordino “Gigia De Nardin”, lungo le “canesèle” del villaggio. Per finire, la sera, la cena, con piatti tipici e con canti e balli all’aperto accompagnati da Eros e Oscar e, come sempre, da tanta allegria, che a Rif non manca mai. Pasqua 2015 Echi di Agordo 19 solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato All’assemblea del 1° marzo Aldo Da Ronch passa il testimone a Loretta Ben Dopo ventidue anni di ininterrotta e preziosa azione al timone del Gav, Aldo Da Ronch ha ceduto il testimone a Loretta Ben. Il cambio è avvenuto nell’assemblea dei soci del Gruppo di domenica 1° marzo al Centro parrocchiale «Monsignor Savio» dopo la partecipazione alla Messa nell’arcidiaconale. La nomina di Loretta Ben, fino a maggio del 2014 sindaco di Taibon, è avvenuta per acclamazione, su proposta del Consiglio direttivo del sodalizio ed è stata salutata da un caloroso e prolungato applauso riservato anche con riconoscente affetto al presidente uscente. Da Ronch, oltre a essere stato uno dei fondatori nel 1993 e principale collaboratore dell’arcidiacono monsignor Lino Mottes, presidente fino al 2009, ha continuato a guidare con instancabile entusiasmo la benemerita associazione di volontariato, che oggi opera nella conca agordina fino a Cencenighe nel campo dell’assistenza nelle strutture socio-sanitarie (ospeda- le, polifunzionale e anziani inabili), nonché nei servizi a domicilio (consegna pasti in collaborazione con l’Auser e accompagnamento ospiti della Casa di soggiorno per anziani di Taibon). «Sono felice e convinto che il direttivo abbia fatto la miglior scelta possibile», ha detto Da Ronch, che continuerà a far parte del gruppo, «puntando sulle indubbie qualità di Loretta Ben, persona nota e stimata da tutti, forte di esperienza amministrativa e direttiva, nonché di sensibilità solidale sempre concretamente dimostrata in tante occasioni». A sua volta, ringraziando per la fiducia accordatale, Loretta Ben si è detta «ammirata dall’impegno profuso da Da Ronch e dal Gav in questi anni, confidando di poter proseguire su questa strada con il costante aiuto dei volontari e la vicinanza delle istituzioni». Svolgendo la relazione sull’attività del 2014, il presidente uscente ha ricordato che il Gav può attualmente contare su 65 volontari, con sei nuovi iscritti subentrati ad altrettanti che hanno dovuto lasciare per motivi di età o salute. I volontari attivi sono 56. «Un ricambio di forze, auspicato un anno fa», ha aggiunto, «si sta realizzando e ci auguriamo si intensifichi per favorire la riuscita delle nuove iniziative. Il problema dell’età pensionabile creato dalle attuali norme non ci facilita e visto che gli associati sono per lo più pensionati il futuro non si presenta roseo». L’attività del Gav si è concretizzata nell’assistenza ospedaliera (specie notturna), e in quella ai malati e agli anziani durante i pasti, nella consegna dei pasti caldi a domicilio (con l’Auser), tari con i quali ho collaborato in questi anni», ha detto Da Ronch visibilmente commosso, «e con i quali c’è stato il grande affiatamento che ci ha permesso di continuare in armonia. Grazie a tutti la nostra associazione è viva e propositiva ed è riuscita a estendere gli interventi assistenziali aiutando un consistente numero di anziani e persone bisognose». I soci hanno voluto infine ringraziare Da Ronch per l’importante proficuo servizio svolto donandogli a ricordo una penna e una Ai miei collaboratori Sono passati due giorni dall’assemblea del 1° marzo nella quale ho deciso di lasciare spazio ai più giovani e solo ora mi rendo conto di cosa sono stati veramente per me questi 22 anni nel GAV. Mi accorgo di quanto siano stati molto importanti i miei collaboratori e mi commuovo nel ricordare come han voluto festeggiarmi nei momenti più importanti. All’assemblea ho inteso ringraziare tutti, perché tutti, secondo le proprie possibilità hanno voluto rendersi utili, ma sicuramente ho dimenticato qualcuno e chiedo scusa. Sono stati ricordati i soci che nel marzo 1993 fondarono con me il gruppo: Don Lino Mottes, Sisto Da Roit, Giovanna Conedera, Carlo Pravato, Giuseppe Ren, Luciano Schena e Maria Zanotto. Ricordo però che molto importante è stata l’adesione immediata di altri volontari, tanto che alla prima assemblea di fine marzo ‘93 i presenti furono 27. Alcuni di questi volontari sono ancora in forza e voglio ricordarli con affetto, perché con me hanno compiuto l’intero percorso, e sono: il consigliere Carlo Pravato: il validissimo cassiere Giuseppe Ren e salvo un breve periodo, le sempre presenti Valeria Masarei, Lucinda Ren, Giuseppina Strim, mentre ha lasciato da poco Giovanna Conedera. Non dimentico, tra le prime volontarie, coloro che hanno dovuto lasciare per motivi di salute, come pure, nel lungo periodo, sono da ricordare diversi esempi di grande attaccamento e sacrificio e ne cito uno in particolare: quello di Antonia Apollonia, recen- temente scomparsa, che per tanto tempo ha voluto essere presente, pur menomata, nelle colazioni ai lungodegenti, riuscendo a imboccare, sostenendo con il braccio sano l’altro menomato nel portare il cucchiaio alla bocca della persona da aiutare. Esempi di grande disponibilità continuano tuttora con i nuovi entrati negli anni seguenti. Ho citato alcuni casi ma non dimentico nessuno, perché tutti i volontari che si sono inseriti in questi anni sono altrettanto importanti e grazie a loro è stato possibile allargare il servizio assistenziale dalla struttura ospedaliera al territorio con la consegna pasti e accompagnamento. Tutti assieme abbiamo compiuto questo percorso e il segreto sta nel rispetto reciproco e nell’armonia. Dobbiamo continuare così! Per ultimo, ma non certamente meno importante, voglio ringraziare Don Lino Mottes, socio fondatore e presidente dell’associazione fino al 2009, convinto trascinatore dei primi volontari, oltre che validissimo e discreto consigliere nei momenti più difficili. A Don Lino desidero dire che, quanto seminato con costanza dall’inizio, ha dato i suoi frutti e la nostra associazione ha proseguito e proseguirà il suo cammino con altri volontari nell’aiutare la gente in difficoltà della nostra vallata. Ai volontari del GAV dico: vi seguo ora come “pensionato” dell’associazione ma sono sempre con voi nel sostenervi e incoraggiarvi a proseguire, a non mollare. Un abbraccio a tutti. Aldo Da Ronch La decana dei volontari, Giovanna Riva, consegna a Da Ronch la penna e la pergamena, donati dagli associati, assieme ai soci fondatori ancora in attività, da sinistra: Sisto Da Roit, Carlo Pravato, Giovanna Conedera e Giuseppe Ren. nell’accompagnamento a visite mediche e terapie, per un totale di 3.386 presenze e 4.610 ore. Nell’estate 2014 è inoltre partito il progetto Sollievo previsto dalla Regione per le persone con problemi di demenza. A novembre, si è svolto un corso di aggiornamento per volontari tenuto dal primario di medicina dell’ospedale di Agordo Massimiliano Mosca, dai suoi collaboratori e dalla psicologa Stefania Troian. Il 2014 ha inoltre registrato l’arrivo di una nuova vettura, una Fiat Punto, donata dal Circolo Auser «Còl Bèl» di Tiser. «Voglio ringraziare tutti i volon- pergamena. Il saluto, il ringraziamento e l’augurio delle istituzioni è stato portato dai sindaci di Agordo, Sisto Da Roit (uno dei fondatori), Rivamonte, Valter Todesco (anche quale vicepresidente dell’Unione montana), La Valle, Ezio Zuanel, Taibon, Fernando Soccol (in rappresentanza di Silvia Tormen), ai quali si sono associati la dottoressa Stefania Troian per l’Ulss1 (che segue il progetto Sollievo), il presidente del Circolo Auser «El Brói» di Agordo, Alvio Peratoner e l’arcidiacono monsignor Giorgio Lise, presidente onorario del Gav. Pasqua 2015 20 Echi di Agordo solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato Nel maggio 2011 si è costituita ad Agordo l’Associazione San Martino per opera di alcuni volontari che già da anni erano presenti sul territorio come soci dell’Associazione C. Peguy di Belluno, convenzionata con il Banco Alimentare di Udine. Come volontari dell’Associazione ci riuniamo con cadenza mensile per confezionare e distribuire pacchi di generi alimentari a persone sole o famiglie, che vivono in condizione di povertà, segnalate dagli assistenti sociali o da semplici persone che hanno uno sguardo attento all’altro. Ma ciò che ci sta più a cuore è non dimenticare che questo gesto di carità serve soprattutto a noi. gli chiese: “Perché mi regali tutti questi fiori meravigliosi, quando io ti ho dato solo spazzatura?” L’uomo povero rispose: “Perché ogni persona può dare solo quello che ha nel cuore”». Fa riflettere il comportamento del ricco il quale, di fronte alla provocazione che la vita gli ha presentato incontrando il povero, risponde secondo quello che ha nel cuore, cioè donando spazzatura. Ma il cuore può cambiare: davanti al regalo così bello e inaspettato che riceve l’uomo ricco non può che domandarne le ragioni al povero. E così inizia un rapporto, la cui positività è nella domanda e nella risposta, nel dare e nel Banco alimentare: carità all’opera. Sulla tessera dei soci abbiamo voluto che fosse scritta la frase “VIVERE È CONDIVIDERE”, perché crediamo che sia insito in ogni persona il desiderio di condividere i bisogni, di dare una mano a chi è in difficoltà. L’uomo, ogni uomo è fatto così, con questa esigenza. Prova ne è che, quando aiuta gli altri, è più contento. Non c’entra con l’essere cristiano o ateo. Se qualcuno non sente questo bisogno, vuol dire semplicemente che ha messo a tacere una parte della sua natura. Vorrei proporre un breve racconto esplicativo. «C’era un uomo ricchissimo, talmente ricco che non bastavano interi palazzi per contenere tutte le sue ricchezze. Un giorno si presentò davanti a lui un uomo povero, talmente povero che a malapena riusciva a coprire con qualche straccio il suo corpo malato. Il ricco, vedendolo, prese un cesto pieno di spazzatura che teneva a fianco del suo lauto banchetto e glielo donò. Il povero gli sorrise e se ne andò con il cesto sotto il braccio. Arrivato alla fontana del paese, dopo averlo svuotato, lavò il cesto con gran cura, poi andò nei prati e lo riempì con meravigliosi fiori variopinti. Ritornò quindi verso sera dall’uomo ricco e glielo regalò. Il nobiluomo si stupì del dono e ricevere. Le parti si sono invertite: ora è il ricco ad avere bisogno dell’aiuto del povero. Ciascuno di noi può riconoscersi sia nell’uno sia nell’altro nel momento in cui incontra le persone; tutto dipende da come ci si pone e ci si lascia provocare da ciò che accade. Perché un gesto di carità non rimanga solo un gesto istintivo, ma si sviluppi in tutta la sua potenzialità, bellezza e utilità, occorre tuttavia un’educazione: si impara e si cambia vivendo l’esperienza del gesto. L’opera del Banco Alimentare è perciò un’opportunità aperta a tutti. Si può vivere questa esperienza in tanti modi: collaborando nella confezione dei pacchi ogni secondo sabato del mese (dalle ore 14,30 alle ore 17,30) presso il garage della Casa parrocchiale di Agordo; diventando soci dell’Associazione San Martino (per questo si può contattare Daniela Farenzena); sostenendo, secondo le proprie possibilità, le attività dell’Associazione e del Banco Alimentare. A questo proposito cogliamo qui l’occasione per ringraziare tutte le persone che con amicizia e generosità condividono il nostro impegno nell’aiutare chi è nel bisogno. Daniela Farenzena Il Bilancio Consuntivo dell’anno 2014 Come ogni anno, il Gruppo desidera rendere pubblico, attraverso “Echi”, il Bilancio a consuntivo dell’attività svolta nel 2014: cifre sempre emblematiche della concreta testimonianza di un prezioso costante impegno di volontariato solidale. Entrate 2014 Saldo cassa al 1° gennaio 2014 € 1.222,79 Autotassazione aderenti “ 3.518,00 Offerta libera aderenti e simpatizzanti “ 452,00 Offerta sig.Aggio per cure mediche “ 350,00 Mercatino di Natale “ 2.490,00 Totale entrate €8.032,79 Spese 2014 Offerta dal sig.Aggio per ISP BL cure mediche€ Aiuto allo studio a Jenia Karranok, Bielorussia“ Aiuto ai bambini di Sr. Germana in Madagascar“ Offerta per i profughi in Sud Sudan “ Offerta per la fame in Uganda “ Offerta per una carrozzina per disabili in memoria di Silvano Peloso “ Bisogno locale “ Spese mercatino di Natale “ Spese bancarie “ Totale spese € Attivo di cassa all’1.1.2015 € 350,00 600,00 300,00 2.500,00 2.500,00 300,00 300,00 132,00 20,30 7.002,30 1.030,49 Nel rivolgere un sempre sentito ringraziamento a tutti i generosi offerenti e sostenitori, i responsabili del sodalizio annunciano che anche quest’anno il Gruppo di Insieme si Può di Agordo, in occasione della tradizionale Festa del fanciullo di Prompicai, il prossimo 6 aprile, giorno di Pasquetta, organizza la tradizionale pesca di beneficienza, il cui ricavato sarà finalizzato all’acquisto di latte in polvere per i bambini malnutriti dell’Uganda. La generosità non ha bisogno di salari si paga da sé Pasqua 2015 Echi di Agordo 21 solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato All’assemblea del 14 marzo Numeri eloquenti di un impegno senza sosta La nostra attività 2014 si è svolta in due grandi ambiti: La promozione sociale rivolta principalmente ai soci e il volontariato rivolto alla società civile. Promozione sociale - Apertura e gestione sede con bar: 300 giorni,1000 ore, 9 volontarie - Attività di prevenzione sanitaria: 80 turni presso il circolo, 250 ore, 2 volontari - Organizzazione di due conferenze presso la Biblioteca Comunale di Agordo - Organizzazione manifestazioni ricreative (tombole, feste di compleanno, serate a tema) - Organizzazione di sei gite - Presentazione del libro “La leggerezza del cuore” di Giuliana Da Ronch in ricordo di Renzo Da Rif Per complessive 300 ore e l’impegno di dieci volontari. Volontariato Accompagnamenti in convenzione con: - Ulss n.1, Distretto Socio-sanitario n.2 Agordo, per conto del Consorzio dei Comuni dell’Agordino: 678 interventi, 34.324 km, 1.887 ore - Casa di soggiorno di Taibon Agordino: 110 interventi, 7.080 km, 368 ore - Accompagnamenti fuori convenzione:105 interventi, 3.085 km, 177 ore - Accompagnamento disabili nel percorso casa-lavoro-casa: 253 interventi, 6.181,5 km, 343 ore - Distribuzione pasti a domicilio nella Conca Agordina: (in collaborazione con il GAV): 203 interventi, 3.384 km, 671 ore (406+265) - Distribuzione pasti a domicilio nella Valle del Biois: 256 interventi, 5.420 km, 338 ore - Trasporto provette da Distretto di Canale d’Agordo a O.C. di Agordo: 44 interventi, 1.524,8 km, 85 ore Come sempre in occasione dell’assemblea, svolta quest’anno sabato 14 marzo scorso, oltre alla relazione del presidente e a quelle economiche, è stato presentato il “Bilancio sociale” del sodalizio, che esprime nella maniera più eloquente, specie attraverso la concretezza dei numeri, la mole dell’attività portata avanti nell’anno con il ben noto spirito di solidarietà proprio del volontariato. In particolare la dettagliata e precisa esposizione del segretario Pietro Urpi, ha inteso mettere in risalto, attraverso il bilancio sociale, tutta l’attività che fa da contorno agli accompagnamenti per evidenziare che al di là delle iniziative per i soci, Auser è sempre attenta alle varie molteplici e crescenti necessità dell’Agordino. E di questo l’intera Comunità deve essere grata al direttivo e a tutti gli operatori “volontari”. - Organizzazione attività e loro opportuna registrazione: 300 giorni, 1.000 ore Attività senza riscontro orario e/o kilometrico: - Accompagnamento scuole dell’infanzia e primaria con convenzione nei comuni di Voltago-Gosaldo-Canale d’AgordoAgordo - Progetto “Piedi Bus” in collaborazione con il Comune di Agordo - Progetto “ Volontario anche tu” in collaborazione con il CSV di Belluno e il Comune di Agordo con la partecipazione di 5 studenti - Trasporto utenti per il “Progetto Sollievo” in collaborazione con il Distretto socio-sanitario e disponibilità della nostra sede per le fasi iniziali dello stesso - Sportello diritti del cittadino in collaborazione con FederConsumatori - Adesione a un progetto di adozione a distanza (Associazione WeWorld) - “Arriva San Nicolò” per i bambini dell’Asilo Nido e della Scuola dell’Infanzia di Agordo - Castagnata di san Martino per gli ospiti della Casa di Soggiorno di Taibon - Collaborazione con altre ODV per raccolte fondi Riassumendo, i nostri volontari, escludendo i tempi necessari all’organizzazione, per i servizi di volontariato - hanno svolto 1.544 interventi 5 dicembre 2014. San Nicolò alla Scuola Materna e... del Circolo: - n.1 Fiat Doblò (attrezzato per trasporto disabili) - n.1 Fiat 16 In Alto Cordevole, di proprietà del Circolo: - n.1 Suzuky Ignis e, quando è stato necessario, in tutto l’Agordino, ci siamo avvalsi degli automezzi privati dei volontari! Nei servizi precedentemente elencati sono stati impegnati n.70 volontari. Spesso i bilanci sono accompagnati da un dato che indica la variazione (+ o -) rispetto all’anno precedente, ma noi riteniamo questo dato superfluo: a noi interessa dare risposte alle richieste che ci vengono rivolte e in questo senso la variazione è pari a 0 (zero). Tutte le richieste di intervento, provenienti da istituzioni o singoli ...all’Asilo nido. - hanno percorso 60.999,3 km - hanno impegnato 3.969 ore Per svolgere questi servizi abbiamo utilizzato i seguenti automezzi: Nella Conca Agordina, di proprietà del Circolo: - n.1 Fiat Doblò e n 1 Fiat Ducato (attrezzati per trasporto disabili), n.1 Fiat 600 - In comodato gratuito dal Comune di Taibon: n.1 Fiat Ducato (attrezzato per trasporto disabili) Nella Valle del Biois, di proprietà cittadini, anche nel 2014 come negli anni precedenti, sono state soddisfatte. Abbiamo svolto il 100% di quanto ci è stato richiesto! Non abbiamo detto di no a nessuno! Qualcuno ci ha gratificato con una donazione, qualcuno con un “grazie”, qualcuno non ci ha detto neanche quello, ma questo non potrà mai fermare il nostro impegno! Circolo “El Brói” Auser Agordo Il “grazie” di Giuliana Dieci anni fa, quando ho scritto e consegnato, al cappellano don Alberto, il primo racconto di Blu Sky, uscito su “Echi di Agordo”, non immaginavo certo che i miei racconti sarebbero diventati un libro e programma radiofonico. Sono stata fortunata, perché nel corso di questi anni ho sempre avuto intorno a me persone che mi hanno aiutata e incoraggiata a scrivere, a esternare quello che ho dentro. Perché scrivo? Perché mi piace, mi piace raccontare ciò che vivo, ciò che provo, ciò che sento. Mi piace anche parlare dell’Agordino che fu, perché le mie esperienze, che sono simili a quelle di gran parte di voi che le condividete, possono servire a creare una memoria, un’identità, un ricordo di un Agordino con tratti rurali che stanno scomparendo. Vorrei che i miei figli e i bambini di oggi, fossero partecipi di tutti quei riti che ci distinguevano come persone e che si stanno (segue a pag. 22) Pasqua 2015 22 Echi di Agordo solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato Il volontariato, individuale e associativo, ancora una volta in… soccorso alle istituzioni sociosanitarie pubbliche. Un’ennesima conferma a tale affermazione è venuta venerdì 30 gennaio con la pur semplice cerimonia dell’inaugurazione, al 3° piano del Polifunzionale, di una sala destinata ad accogliere gli ospiti del «Progetto Sollievo», ideato a livello regionale e realizzato anche ad Agordo grazie all’impegno dell’USL 1, del Comune e del volontariato locale, rappresentato dal Gav, Gruppo Assistenza volontaria e dal Circolo Auser «El Brói». Si tratta di un progetto, avviato ormai da sei mesi, avente lo scopo di venire incontro alle persone anziane con demenza, alla base del quale c’è la consapevolezza che, di fronte all’aumento della popolazione anziana e a patologie degenerative, quali appunto la demenza, sono necessarie azioni idonee da attuare in sostegno alle persone ammalate e alle famiglie che le accudiscono. Tuttavia, tali iniziative devono essere frutto di sinergie tra istituzioni e associazioni, tra soggetti deputati per legge all’assistenza e il mondo del volontariato. È ciò che si è positivamente concretizzato con il «Progetto sollievo» al quale, dopo essere stato fin qui ospitato nella sede dell’Auser, si sono dischiuse le porte di un ambiente adeguato e accogliente del Polifunzionale. Si può dire che sia stata fatta in tal modo giustizia, come ha rilevato nel suo intervento il sindaco, Sisto Da Roit, del mancato utilizzo dei locali al centro diurno per le persone anziane secondo l’originaria destinazione. «Oggi si apre una nuova versione», ha detto, «che dà comunque una risposta ai bisogni del territorio, nella speranza che siano mantenuti e garantiti i sacrosanti servizi socio sanitari locali, in rispetto anche all’impegno e ai sacrifici spesi dalla nostra gente per conseguirli; siamo perciò lieti di questa bella realizzazione, sia per gli anziani che per gli operatori del volontariato e il nostro ringraziamento, oltre all’Ulss1, che ha attivato con il Comune il progetto, va soprattutto al Gav e all’Auser, che ne permettono l’attuazione pratica, nonché alla dottoressa Tiziana Chinellato che sul progetto si è spesa sia professionalmente che personalmente». Infatti, come ha poi ricordato con ammirata gratitudine anche il presidente del Gav, Aldo Da Ronch, nel momento di andare in pensione a fine anno, quest’ultima, già responsabile del sociale del distretto di Agordo, ha voluto contribuire in maniera concreta e personale all’arredo dei locali. Egli ha poi messo in risalto il valore della stretta e fattiva collaborazione, anche nel caso di questa Inaugurata al Polifunzionale Una sala accogliente per il “Progetto Sollievo» La dottoressa Tiziana Chinellato taglia il nastro inaugurale, assistita dal presidente del Gav, Aldo Da Ronch (alla sua dx), dalla dottoressa Arrigoni, dal sindaco di Agordo, Sisto Da Roit e dal presidente dell’Auser, Alvio Peratoner. (segue da pag. 21) perdendo giorno dopo giorno. Spero che leggendo i miei racconti capiranno meglio quello che siamo stati. Spero inoltre che i miei racconti vi abbiano permesso di pensare, di fermarvi un attimo in questa frenetica vita e guardarvi intorno per vedere le bellezze che ci circondano e apprezzarle con occhi attenti e cuore libero. Facendo attenzione alle piccole cose e dandone il giusto valore si acquista nuova consapevolezza di se stessi e conseguentemente degli altri. Fermiamoci dunque a contemplare l’immensità della Natura perché in ogni scorcio è più facile trovare Dio. Ogni inno, ogni atto di rispetto verso la Natura è gioia e preghiera verso Dio. Vorrei ringraziare don Alberto che mi ha incoraggiata e incitata a scrivere. All’inizio è sempre difficile, si ha paura di provare, di mettersi in gioco. Se non fosse stato per lui, forse questo libro non ci sarebbe. Grazie di cuore all’amico Loris Santomaso con il quale collaboro. Loris legge i miei racconti e Il “grazie” di Giuliana sa sempre consigliarmi con una disponibilità e una professionalità uniche. A Loris è venuta l’idea di questo libro e lo ringrazio per averlo curato personalmente e in maniera ottimale. Lo ringrazio anche perché è un punto di riferimento insostituibile. Ringrazio il Circolo Auser “el Broi” e l’Auser provinciale per avermi dato la possibilità economica e il sostegno morale per pubblicare questo libro. Ma prima di tutto ringrazio perché hanno creduto in me, nelle mie capacità e nella validità di questo progetto. Ringrazio Mirko e Radio più per avermi dato l’opportunità di leggere alla radio e in prima persona, i miei racconti, dando la possibilità a molte persone di sentirli. Ringrazio tutti quelli che in ogni forma hanno collaborato alla realizzazione alla presentazione (Fiorella Guadagnini in primis) e alla distribuzione del libro. iniziativa, con l’Auser. «È un progetto innovativo», ha precisato la dottoressa Chinellato, «voluto dalla Regione, che prevede l’accoglienza di persone anziane con forma di demenza allo stato iniziale senza particolari disturbi di comportamento e senza bisogni assistenziali. È però una fase delicata per la persona in cui si manifestano i primi sintomi e le famiglie hanno bisogno di essere sostenute in questa condizione sia potendo far accogliere i loro congiunti in un contesto confortevole che di vederli coinvolti in attività che li aiutino a mantenere quelle capacità vitali che si stanno deteriorando». Sono quindi intervenuti: la psicologa del’Ulss1 Stefania Troian, che affianca i volontari nel progetto (al quale sono interessati attualmente sei soggetti della conca, ma l’accoglienza riguarda l’intera vallata), la dott.ssa Arrigoni in rappresentanza del direttore del Distretto, il vicepresidente dell’Unione montana agordina, Valter Todesco, il presidente del circolo Auser, Alvio Peratoner e una rappresentante del Comune di Canale d’Agordo, e al termine l’arcidiacono mons. Giorgio Lise ha benedetto la struttura, sottolineando il valore del «…buttarsi, senza esitare troppo, magari per paura di sbagliare, per dar vita a iniziative importanti come questa, in sintonia con la missione di Gesù di dare sollievo a chi ne ha bisogno». Ringrazio le tante persone intervenute in sala don Tamis alla presentazione de “La leggerezza del cuore”, tutti i lettori e gli ascoltatori, con un grazie particolare a don Giorgio, direttore di “Echi di Agordo” che ha aderito volentieri alla pubblicazione dei racconti Ringrazio la mia famiglia che da sempre mi sostiene e mi capisce, anche quando mi apparto solitariamente fra i libri e gli scritti. Ultimo, ma non di certo per ordine, un Amico speciale che è andato avanti e al quale con riconoscenza e amicizia ho dedicato il mio libro. Grazie Renzo, tu eri un lettore attento dei miei racconti e averti ricordato e dedicato questa raccolta è stato per me motivo di orgoglio, un’occasione speciale per onorare la tua memoria come persona con tutti i pregi e i valori che ci hai donato. Ricordo chi i fondi raccolti dalla distribuzione del libro saranno destinati a progetti per bambini, il nostro futuro… Nel prossimo numero di “Echi” renderemo conto di come sono stati distribuiti. Grazie a tutti voi. Grazie di cuore. Giuliana Da Ronch Echi di Agordo Pasqua 2015 23 solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato La festa della Confraternita della B. V. della Salute Una silenziosa opera di carità Domenica 16 novembre 2014 è stata celebrata la festa della patrona della nostra Confraternita, la Beata Vergine della Salute, dapprima partecipando alla S. Messa nella Chiesa arcidiaconale di Agordo, poi proseguendo la festa al pranzo sociale tenutosi al ristorante Edera in una atmosfera allegra e amichevole. Il 21 novembre, giorno proprio della ricorrenza, è stata celebrata un’altra Messa nella chiesa di S.Agostino a Toccol. In entrambe le funzioni religiose sono stati ricordati gli iscritti alla Confraternita defunti nell’ultimo anno. Ringrazio di cuore tutte le persone che con la loro presenza hanno dato testimonianza di appartenenza a questa associazione che è viva e anche se silenziosa opera nella nostra Comunità con l’intento primario della Carità. Ringrazio anche tutti coloro che, pur non potendo partecipare fisicamente alla iniziative, sono vicini alla nostra Confraternita con la preghiera e con la loro generosità. Al 21 novembre 2014 gli iscritti alla Confraternita risultavano 539, mentre i defunti nell’anno 2014 sono stati 11 per ognuno dei i quali è stata ordinata una Messa a suffragio. Le quote di iscrizione alla Confraternita, più le varie offerte ricevute sono state in totale 3.601,00 euro e sono state così devolute: - Contributo per l’impianto dei microfoni alla Chiesa di Agordo, euro 300,00 - Messe ordinate a suffragio, offerta Messe BVS, acquisto fiori Messe, euro 300,00 - Contributo per il Centro Parrocchiale di Agordo di euro 400,00 . Come certamente saprete il Centro è un riferimento importante per la vita della Parrocchia: vi si svolgono le attività formative e ricreative, e in esso tutti i parrocchiani possono sentirsi accolti e parte attiva e integrante della Comunità. - Offerta al Ceod per l’importante acquisto del pulmino specificatamente attrezzato per il trasporto dei disabili, euro 500,00 - Offerta al Centro Missionario Diocesano per l’adozione di due villaggi, euro 600,00. Siamo entrati in questo progetto sostituendo le offerte che per molti anni sono state fatte dalla Nuova Corale: ci hanno passato il testimone e adesso tocca a noi. Un villaggio è in America del Sud mentre l’altro è un nuovo progetto il cui referente è don Bruno Soppelsa nel villaggio di Akha – Maemé in Thailandia. L’attività della missione è centrata sull’accompagnamento spirituale delle comunità locali e sull’attenzione alle necessità primarie dei giovani del villaggio. A questo scopo, si sostengono semplici servizi di promozione umana specialmente nel campo della salute, dell’educazione e dell’alimentazione: la visita periodica degli Consorelle, confratelli e simpatizzanti sono invitati alla Gita-Pellegrinaggio alla Chiesa della Madonna della Salute a VENEZIA Domenica 19 Aprile 2015 Programma: - ore 6.15 ritrovo di fronte alla Chiesa di Agordo; - ore 6.30 partenza con pullman GT per Venezia; - ore 9.00 con imbarcazione privata da Tronchetto per Zattere; dalla fermata delle Zattere breve passeggiata per le calli fino alla Chiesa della Madonna della Salute; - ore 11.00 S. Messa; - ore 12.15 imbarco alle Zattere e trasferimento a Burano, l’isola del merletto e delle case colorate. Sosta per pausa pranzo e visita dell’isola; - ore 14.45 da Burano per l’isola di San Francesco del Deserto, sosta per visita del monastero con spiegazione da parte di un padre Francescano; ore 16.00 da San Francesco del Deserto alla volta del Tronchetto con sosta intermedia per una visita a Piazza San Marco; - ore 18.00 partenza da tronchetto per Agordo, rientro in serata. Quota di partecipazione, comprensiva di pullman, imbarcazione privata per tutto il giorno, pranzo a base di pesce e completo di bevande, euro 80,00 da versare all’atto dell’iscrizione. Iscrizioni presso la cartoleria Miola di Agordo entro Sabato 28 Marzo 2015 Informazioni: Adriana Alfonsi 0437-640529 ore serali. ammalati e dei diversamente abili, la produzione-gestione del riso per fare in modo che non manchi in ogni casa, l’aiuto per la costruzione della casa e per l’approvvigionamento idrico dei villaggi, il sostegno nelle scuole nei luoghi dove i servizi dello Stato sono ancora carenti. La presenza semplice dei singoli cristiani e delle comunità è lo strumento privilegiato per testimoniare ed annunciare il Vangelo in un contesto di minoranza e di tradizioni culturali estremamente diverse dal contesto europeo. - Offerta all’Associazione Cucchini Agordino che opera nel territorio, euro 500,00. Scopi dell’Associazione sono lo studio, la promozione, l’organizzazione e l’attuazione di forme di assistenza sanitaria, psicologica, sociale, religiosa ed eventualmente economica, dirette ad alleviare prevalentemente le sofferenze degli ammalati di cancro e di altre malattie evolutive ed irreversibili, secondo lo spirito delle cure palliative. Cura la formazione di volontari, il coordinamento e l’impiego di operatori per l’assistenza all’ammalato. - Offerta alla associazione Emergency a sostegno del centro di Maternità di Anabah, un villaggio della Valle del Panshir, in Afghanistan, euro 400,00. Nel 2003 Emergency ha aperto il Centro di maternità per curare la salute di madri e bambini in quanto all’epoca in quella regione il tasso di mortalità materna e infantile era altissimo. La struttura offre assistenza ginecologica, ostetrica e neonatale alla popolazione di un’area molto vasta. Il Centro di maternità è l’unica struttura specializzata e gratuita nella regione. Presso il Centro di maternità è attivo un programma di assistenza prenatale; lo staff afgano impiegato è composto esclusivamente da donne. Emergency si occupa direttamente della loro selezione e della formazione professionale. Questo è il resoconto economico di un anno di attività della Confraternita, mentre le preghiere salite al Cielo, i buoni sentimenti nati dagli incontri fra noi e i frutti della Carità non ci è dato di conoscerli…. ma di certo non saranno sfuggiti a Colui che tutto vede e tutto può. Adriana Alfonsi 24 Pasqua 2015 Echi di Agordo solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato Come è noto, Cucchini Ass. Agordino “Il Pettirosso” ha come scopi lo studio, la promozione, l’organizzazione e l’attuazione di forme di assistenza dirette ad alleviare le sofferenze degli ammalati di cancro e di altre malattie evolutive ed irreversibili, secondo lo spirito delle cure palliative. Attualmente opera presso l’U.O. di Medicina e Lungodegenza dell’Ospedale di Agordo, con i volontari formati presenti due pomeriggi a settimana, e a domicilio. Obiettivo primario resta però la Il “Pettirosso” vola tra assistenza e divulgazione divulgazione dell’accesso alle cure palliative affinché si permetta agli ammalati di vivere fino alla fine, fra gli affetti famigliari e puntando alla qualità della vita. CURARE, insomma, QUANDO NON SI PUO’ GUARIRE. Si deve garantire anche assistenza alla famiglia perché quando c’è una persona Suggestiva visione della chiesa durante lo splendido concerto benefico de I Musici e della Nuova Corale la sera del 21 dicembre 2014. La Cassa Solidarietà Aziendale Lavoratori Luxottica (CSA) è uno dei rari esempi in provincia (ma anche in tutta la regione del Veneto) di cassa aziendale gestita completamente dai lavoratori. Infatti, a cadenza triennale, tutti gli associati sparsi nei sei stabilimenti Luxottica dove la CSA opera (Agordo, Cencenighe, Sedico produzione, Sedico logistica, Pederobba TV, e Lauriano Po TO) eleggono, in misura proporzionale per ciascun sito, 50 soci che li rappresentano nell’Assemblea dei Delegati che a sua volta elegge il Presidente e il Consiglio di Amministrazione. Nel corso della seduta annuale, l’Assemblea discute e approva il bilancio consuntivo e il conto di previsione, ma soprattutto decide le linee programmatiche da perseguire per garantire il massimo interesse dei Soci.Il Consiglio di Amministrazione a sua volta deve operare nel solco delle scelte politiche dell’Assemblea, attraverso l’adozione di nuove prestazioni e/o la modifica di quelle esistenti sia nell’incremento dei contributi economici che nell’ampliamento del ventaglio dell’offerta. Così, nei quasi 20 anni di vita della CSA, ai contributi per poche spese sanitarie (visite specialistiche, diagnostiche, cure dentarie, articoli sanitari) che sono state successivamente ben rimpinguate, si sono aggiunti gli ammalata è l’intera famiglia che si ammala. Per far questo organizza serate informative e formative, eventi di vario genere come concerti, mostre, banchetti informativi e molto altro. Per accedere alle cure palliative la richiesta deve essere fatta: - paziente a domicilio: al suo medico (medico di medicina generale, MMG) - paziente in ricovero ospedaliero: al reparto Questi sono tenuti ad attivare il Nucleo di Cure Palliative dell’Ulss1 che valuta la situazione tramite un équipe. Nel momento in cui viene conosciuto ogni singolo caso viene valutata la possibilità di inserire la figura del volontario, presentando l’idea all’ammalato e alla sua famiglia. Per qualsiasi informazione: Cucchini Ass. Agordino, c/o Ospedale civile di Agordo, il mercoledì dalle 9.00 alle 11.00 e il venerdì dalle 16.00 alle 18.00; Tel.342 0813080 - Cassa solidarietà aziendale lavoratori Luxottica assegni di maternità, i contributi per gli apparecchi ortodontici, le spese universitarie e gli ausili per disabilità. Il CdA poi deve organizzare la gestione pratica della sua missione: la raccolta e gestione delle richieste di contributo e relativa erogazione. Vengono garantiti adeguati recapiti in ciascuno stabilimento al fine di dare informazioni e raccogliere le pratiche che, successivamente vengono elaborate presso la sede di Agordo e infine (a cadenza mensile) erogati i contributi. È un lavoro complesso e impegnativo che da due anni viene gestito attraverso una dipendente affiancata da dei collaboratori volontari in loco; il superamento della fase del “volontariato totale” si è reso necessario per garantire una maggiore professionalità e qualità del sistema. mail: [email protected] Ricordiamo inoltre che l’Assemblea Sociale di Cucchini Associazione Agordino si svolgerà mercoledì 15 aprile alle ore 20.30 presso la sala Don Tamis g.c. dall’Unione Montana Agordina e per dare il sostegno come socio la tessera può essere rinnovata per il 2015 nei seguenti modi: - tramite bollettino postale c/c 1003521554; - bonifico bancario c/o Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino: IBAN: IT23D 08140 88260 00000 6046461; - bonifico postale presso Poste Italiane: IBAN: IT24Y 07601 11900 00100 3521554; - online tramite paypall dal sito www.cucchiniagordino.it - recandoti presso la nostra sede nelle giornate di apertura. La scorsa estate nel corso dell’ultima seduta, l’Assemblea ha approvato il bilancio consuntivo rilevando con soddisfazione l’incremento dei contributi erogati nel 2013 per un totale di € 186.380 così suddivisi: - spese sanitarie € 123.730 - assegni di maternità € 14.100 - apparecchi ortodontici € 9.655 - spese universitarie € 3500 - interventi straordinari (beneficenza per 5 soci in grave difficoltà): € 35.351 Alla luce però di un significativo avanzo di esercizio, visto che la crisi in atto non accenna a finire e che lo scopo della CSA non è accumulare capitale ma offrire servizi ai Soci, l’Assemblea da un lato ha incrementato a 210.000 euro l’ammontare del fondo riservato agli interventi straordinari e dall’altro ha dato al CdA il chiaro mandato di mettere in campo le iniziative necessarie a incrementare le prestazioni; il CdA si è tempestivamente mosso di conseguenza e con i miglioramenti introdotti, per il 2015, stima un incremento dei contributi erogati di alcune decine di migliaia di euro. Ad oggi, pur con le prestazioni “vecchie” e con il bilancio 2014 non ancora chiuso, si rileva un incremento dei contributi rispetto all’esercizio precedente. Paolo Chissalè Echi di Agordo Pasqua 2015 25 FIONA, COMPAGNA DI VITA E DI VIAGGIO DI UNA RAGAZZA SPECIALE Claudia Cattadori, che molti lettori conoscono di certo, è una ragazza non vedente che ormai da tre anni ha al suo fianco Fiona, compagna fedele di vita e di viaggio. Ma Claudia è soprattutto una ragazza speciale che vive serenamente e attivamente la sua pur difficile disabilità, raro esempio di volontà, intelligenza e sensibilità, peculiari doti che ha messo proficuamente a frutto a scuola (laureata con il massimo dei voti), nel lavoro (impiegata al Comune di Agordo), nei rapporti con la gente e nella comunità (apprezzata in conferenze, nel Comitato gemellaggio e in altre realtà associative). Ma Claudia è stata ultimamente amareggiata e delusa da alcuni messaggi apparsi su certi social network relativi a comportamenti e giudizi (bestie maltrattate e/o cattive), a suo dire inaccettabili, espressi nei riguardi dei cani-guida. Per questo desidera far conoscere all’opinione pubblica la sua invece positiva esperienza in merito, riferita in particolare al recente viaggio effettuato a Milano felicemente guidata dalla fida Fiona. «Fiona è un cane guida, uno splendido esemplare di Labrador color cioccolato, che mi accompagna ovunque. Siamo praticamente inseparabili e il suo aiuto è per me prezioso e insostituibile. Abbiamo imparato a poco a poco a conoscerci, a capirci, a fidarci l’una dell’altra. Fiona, con il suo lavoro e la sua dedizione infinita, mi permette di muovermi in autonomia trovando per me strisce pedonali, marciapiedi, porte, scale e Le 100 donazioni di sangue di Marino: Un altruismo silenzioso... ma concreto! Martedì 3 marzo 2015. Adagiato sul lettino del Centro trasfusionale di Agordo, Marino Maschio si appresta a donare per la centesima volta il suo sangue. Lo fa ininterrottamente dal 1972, aderendo alla benemerita Sezione dell'Associazione Bellunese Volontari del Sangue, guidata allora da Eros Cattadori che ne fu segretario instancabile dal 1967 al 1981. Marino aveva allora solo 19 anni, era studente del quinto anno all’Istituto “Follador” dove conseguì il diploma di Perito minerario, ma comprese subito il valore di quel “dono”. Rimase a lavorare ad Agordo, è stato un ottimo calciatore dell’U.S. Agordina, ma non perse mai di vista l’importanza dell’azione umanitaria, continuando a donare il sangue non solo, ma reggendo anche le sorti della Sezione come attivo segretario dal 2000 per nove anni. Ci sembra giusto segnalare con ammirazione e gratitudine l’esempio di questo concittadino che, come ha detto l’amico Chicco, ha dato veramente il... “sangue” per l’Associazione! facendomi evitare gli ostacoli. Come dicevo mi accompagna ovunque: al lavoro, nei negozi, nei locali pubblici, in chiesa. Non riuscirò mai a ringraziarla abbastanza per quello che fa per me ogni giorno. Recentemente siamo state a Milano. Ci tenevo moltissimo a tornare alla scuola per Cani Guida di Limbiate (da dove proviene Fiona), per fare gli auguri di Natale alla famiglia che l’ha cresciuta e alla sua addestratrice. Fino a un anno d’età, infatti, Fiona è stata affidata a una famiglia che le ha insegnato come comportarsi educatamente in casa e fuori; successivamente è stata alla scuola per diventare un cane guida per non vedenti. Per il nostro viaggio a Milano, rigorosamente in treno con partenza da Belluno e cambio a Padova, ci siamo avvalse dell’ottimo servizio di assistenza messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato per le persone che hanno difficoltà nella deambulazione. Il personale, molto gentile e preparato, accompagna i passeggeri che ne fanno richiesta, e li aiuta a trovare il posto sul treno e a prendere la coincidenza per arrivare a destinazione. Mi sono trovata veramente bene sia con gli addetti all’assistenza sia con il personale a bordo dei treni. Fiona, dal canto suo, è stata impeccabile, rimanendo sdraiata tranquilla ai miei piedi durante tutto il viaggio. Quando ho avuto bisogno del suo aiuto, lei c’era. È stata splendida e mi ha guidata perfettamente nel caos che regna sovrano alla stazione Centrale di Milano. Con maestria mi ha condotta tra la gente e mi ha fatto superare tanti ostacoli e imprevisti. Alla scuola di Limbiate ha rivisto la famiglia che l’ha cresciuta, il personale che si è preso cura di lei durante i mesi passati lì e la sua addestratrice Luisa che le ha insegnato a diventare un ottimo cane guida. Questa esperienza è stata importante per entrambe perché ha rafforzato il rapporto di fiducia reciproca che si è instaurato tra noi e si consolida ogni giorno che passa. Lei, in questi tre anni, è diventata i miei occhi, la mia luce. Claudia Cattadori» (da “L'Amico del Popolo” 15-1-2015) Si dovrebbe pensare di più a far del bene che a stare bene, così si finirebbe anche a stare meglio. (Alessandro Manzoni) Pasqua 2015 26 Echi di Agordo Alla materna “L.Cappello” QUANTE ATTIVITA'! Coniglietti, Pulcini, Delfini, Farfalle… e da quest’anno anche i piccoli Bruchetti! Il nuovo anno scolastico per i bimbi e le maestre della Scuola Materna “Mons. Luigi Cappello” di Agordo è cominciato alla grande! Date le numerose iscrizioni, infatti, si è presentata l’esigenza di formare una nuova classe (i Bruchetti appunto), per poter soddisfare al meglio le esigenze dei nostri piccoli. E così dal 1° settembre abbiamo accolto i mezzani e i grandi con un gioioso “Ben tornati!” e i piccoli e piccolissimi di tre e due anni e mezzo con un caloroso “Benvenuti!” , per un totale di 97 bambini, e dato il via al nuovo anno! Dopo le prime settimane di inserimento, che hanno visto i più piccoli ambientarsi con coraggio e fiducia in se stessi nella nuova realtà, si respira già un prefetto clima di integrazione tra tutti i bambini che con serenità sono guidati giorno per giorno dalla reciproca fiducia e decisa collaborazione tra genitori e insegnanti, curando la loro crescita e aiutandoli ad esprimere al meglio le loro straordinarie potenzialità. Anche quest’ anno la scuola propone innumerevoli e interessanti iniziative: oltre alle numerose uscite e passeggiate nei dintorni per “conoscere il nostro paese” (programma per l’offerta formativa 2014-2015) , vedremo i nostri piccoli cimentarsi nell’ attività della ginnastica e psicomotricità, da loro molto amata, iniziata a gennaio, il progetto “impariamo l’Inglese” e l’ uscita al teatro di Belluno per i grandi, la gita di fine anno, le recite e le feste nelle quali i bambini potranno dare la massima espressione dei loro talenti e condividere esperienze e gioie assieme a genitori e maestre. Prima tra tutte, la recita di Natale che quest’anno, in via del tutto eccezionale, ha visto i bambini esibirsi in canti festosi la sera del 22 dicembre in piazza ad Agordo, sotto il bellissimo e luminosissimo albero di natale; malgrado il freddo e le previsioni incerte, il tutto si è svolto in un’atmosfera di calorosa gioia e serenità, tra gli applausi dei genitori e dei molti passanti fermatisi ad ammirare; e dopo un “Venite adoriamo” e “Santa Claus is coming to town” il momento più atteso da grandi e piccini… l’arrivo del babbo più generoso del mondo, il simpaticissimo Babbo Natale! Che, a bordo della sua slitta, trainata da cavalli, ha portato dolcetti e caramelle per tutti i bambini, i quali hanno continuato a festeggiare insieme a mamma e papà con panettone, tè e cioccolata calda preparati e serviti con amore dal personale della scuola con l’immancabile aiuto degli alpini. Nel contempo le maestre si sono impegnate nella vendita dei bellissimi lavoretti da loro realizzati, per raccogliere fondi per la scuola, che come ogni anno hanno riscosso grande successo. (Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti per la preziosa collaborazione che ha reso possibile un festa tanto speciale). E dopo il Natale... in un batter d’occhio è arrivato il Carnevale! Così, approfittando della splendida giornata di giovedì grasso, i bambini con le loro maestre si Al rifugio Carestiato: la giornata sulla neve del 7 marzo 2015. sono esibiti in una festosa passeggiata per le vie di Agordo. Il coloratissimo corteo ha visto sfilare Coniglietti, Pulcini, Delfini, Bruchetti e Farfalle con bellissimi mantelli realizzati dalle maestre, ciascuno del colore della propria sezione, in ordine rosa, gialli, blu, verdi e arancioni! Numerosissime le persone accorse a salutare e festeggiare i bambini in passeggiata, i quali hanno ricambiato con il lancio di coriandoli e stelle filanti, musica e sorrisi! Per poi rientrare affamati e gustare i buonissimi crostoli che li aspettavano a scuola e continuare la festa tra giochi e tanta, tanta Carnevale: 12 febbraio 2015 la sfilata per le vie di Agordo. Festa della Scuola Materna: domenica 10 maggio ore 10.00 Messa in Arcidiaconale e poi... festa al Centro parrocchiale Recita Natale: canzoni in piazza ad Agordo sotto l’albero il 22 dicembre 2014. allegria! Ma dopo il Carnevale la festa continua! “Ciao Bambini, siamo Teo e Tea, i folletti del bosco! Abbiamo saputo dai nostri amici uccellini che oggi sareste venuti con le mamme e i papà a fare una passeggiata qui nel nostro bosco… Un piccolo avvertimento: fate attenzione e aprite bene gli occhi, perché durante la salita potrebbe esserci qualche bella sorpresa!… Se vi comporterete bene, camminerete da soli e rispetterete il bosco! E allora forza, ripartiamo insieme e… occhi aperti!”. Questa la lettera che i folletti hanno consegnato ai nostri bimbi la mattina del 7 marzo quando, insieme con le famiglie e le loro maestre, si sono incamminati dal Passo Duran alla volta del rifugio Carestiato, trainando i loro coloratissimi bob e slitte! Una bellissima passeggiata, in una stupenda giornata dal clima primaverile, che i nostri piccoli hanno affrontato con entusiasmo ed impegno, camminando per mano con mamma e papà, giocando a palle di neve, correndo, anche grazie ai dolcetti che i folletti avevano preparato per loro a metà percorso che hanno dato la giusta carica di energia per arrivare in cima! Ma al traguardo, anche per chi aveva arrancato sull’ultima salita, non c’era tempo da perdere per riposarsi! Troppa era la voglia di giocare sulla neve, scivolare sulla pista e divertirsi insieme, dopo aver ricevuto da Teo e Tea la medaglia e i complimenti per l’impresa compiuta! Il rifugio è stato a nostra completa disposizione per il pranzo e all’aperto tutti insieme abbiamo mangiato, dice un bambino, “la pastasciutta più buona del mondo!” Il pomeriggio è volato tra chiacchiere, sole, risate e giochi e prima che giungesse il tramonto, tutti a bordo di bob e slittini, giù per la discesa fino al Passo Duran, siamo rientrati, stanchi ma felici, ciascuno con un piccolo folletto da portare a casa come ricordo della bellissima giornata trascorsa in compagnia, della condivisione, della bellezza dello stare insieme, dell’aiutarsi e prendersi per mano nel momento della difficoltà, del camminare fianco a fianco verso la meta. Giornate stupende che rigenerano lo spirito queste, e dato il successo riscosso e la grande gioia manifestata dai nostri piccoli, le attività in programma sono ancora numerose e avvincenti! Quindi… sentirete presto parlare di noi! Le Maestre Echi di Agordo Pasqua 2015 27 cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina Il GAMP si rinnova… 10 anni con Dolomieu Sabato 7 febbraio i soci del Gruppo agordino mineralogico ed paleontologico - GAMP Dolomiti si sono ritrovati per eleggere il nuovo Consiglio direttivo per il biennio 2015-16. Il presidente uscente, Dino Preloran ha inizialmente esposto un breve riassunto delle attività svolte nell’anno appena passato. Oltre alle manifestazioni consolidate negli anni, come le gite e la mostra di agosto, sono state poste in evidenza due importanti nuove attività: l’esposizione “Quarzi e calciti” realizzata al piano superiore del Museo mineralogico di via 5 maggio, che ha riscosso un grande interesse soprattutto nelle scolaresche che si sono avvicendate nella visita. La seconda importante novita dell’anno è stata la 1a giornata di scambio minerali e fossili per ragazzi, realizzata presso la nuova sede dell’Istituto Minerario “U.Follador” di Tamonich. Dieci anni di gemellaggio Agordo-Dolomieu. Si è tenuta nella saletta della Biblioteca civica di Agordo l’assemblea annuale del Comitato di gemellaggio, che ha visto una significativa presenza sia delle associazioni locali, sia di cittadini che hanno dimostrato interesse e spirito di collaborazione. La presidente Michela Paganin ha relazionato sulle attività svolte nel 2014, ricordando in particolare: l’organizzazione, in occasione dell’annuale «Fiera del Bestiam», di una mostra dedicata all’importante figura storico-scientifica di Déodat de Dolomieu scopritore della Dolomia; lo spettacolo della compagnia teatrale di Zugliano «Teatro insieme» dal titolo «Che 48 in casa Ciabotto»; la promozione di alcune serate culturali che hanno registrato una buona partecipazione di pubblico, specie per un reportage sul cammino di Santiago de Compostela, e la proiezione del filmato di Roberto Soramaè «Ararat montagna misteriosa». Dopo l’esposizione e l’approvazione dei bilancio, sono stati illustrati i programmi per l’anno in corso. L’evento sicuramente più importante si svolgerà da venerdì 1 a domenica 3 maggio, quando una comitiva di dolomois farà visita alla comunità agordina, occasione particolarmente significativa perché il 2015 segna il decennale dalla stipula del patto di gemellaggio (riconosciuto anche dall’Unione Europea) tra le due località, siglato dai sindaci allora in carica, Renzo Gavaz e Patrick Bourdaret, il 31 ottobre 2005. «In questi anni», ha detto Michela Paganin, «molta strada è stata fatta e molta ne rimane da percorrere. Anche per questo rinnoviamo l’invito alle famiglie agordine a collaborare per orga- nuova e interessante collaborazione con il Comitato Gemellaggio Agordo-Dolomieu in occasione del decimo anno di gemellaggio con la cittadina francese. In tale circostanza verrà riproposta la mostra già effettuata l’autunno scorso (inaugurata il sabato della Fiera del Bestiam), sul celebre studioso francese Deodat de Dolomieu scopritore della dolomia, integrata da nuovi pannelli descrittivi sia la roccia (Dolomia) che il minerale (Dolomite). A completamento verranno organizzate anche due conferenze sul tema, una di carattere storico e una più incentrata sulla geologia e mineralogia. Per l’inizio dell’estate verrà organizzata al Museo mineralogico Danilo Casagrande e Marta Tomè durante l’estrazione dei numeri della lotteria alla cena sociale. Alla fine dell’esposizione di Preloran si è passati alle votazioni per il rinnovo del Consiglio. La serata si è poi conclusa con la consueta cena per soci e simpatizzanti, svolta quest’anno al ristorante “Al Capannone” di Vignole, al solito molto partecipata e attesa per la ormai rinomata lotteria! La settimana successiva poi, venerdì 13 febbraio, si è riunito il nuovo Consiglio direttivo per la distribuzione delle cariche. Presidente è stato nominato Eugenio Forcellini, vicepresidente Maurizio Alfieri e, con grande piacere di tutto il Consiglio, una presenza femminile come nuovo segretario, Marta Tomè. Gli altri consiglieri sono: Luca Matten, Armando Matten, Manolo Piat, Romeo Fritz, Paola Baldissera, Gino Campedel, Manuel Conedera, Danilo Casagrande, Dino Preloran, Ivo Soccol, Manlio Monestier. Il programma stilato per il 2015 è già ricco e accattivante: è prevista infatti per la primavera una una nuova mostra sulla collezione “Colli”, il simpatico e generoso collezionista lombardo che ha donato il suo grande patrimonio di minerali, fossili e reperti archeologici al Gamp. Dopo la consueta Mostra di minerali del 9 agosto al Palazzetto di via Lungorova, verranno proposte per l’estate anche alcune conferenze sui “Microcristalli” e la “Mineralogia della zona di Recoaro (VI)”, e infine, per l’autunno, è prevista la riproposizione della giornata scambio per i bambini e una gita al Museo mineralogico di Tiso (BZ) per ammirare le grandi collezioni di agate delle Alpi Tirolesi. Un anno quindi che sarà sicuramente impegnativo per il nuovo direttivo, che si avvia velocemente al trentennale di vita, ricco di impegni e di occasioni importanti per manifestare all’interno della comunità agordina la propria partecipazione alla vita culturale della vallata. Maurizio Alfieri La firma del patto di gemellaggio (riconosciuto anche dall’Unione Europea) tra le due località, siglato dai sindaci allora in carica, Renzo Gavaz e Patrick Bourdaret, il 31 ottobre 2005. nizzare al meglio l’accoglienza ai gemelli francesi». Chiunque fosse interessato a offrire ospitalità ai dolomois, può contattare il comitato gemellaggio entro il prossimo 10 aprile 2015 ai recapiti e-mail: [email protected] e tel.348-9159626. «Intanto per il decennale», aggiunge la presidente, «con la preziosa collaborazione dell’associazione GAMP Dolomiti di Agordo e di altre realtà locali, si sta già organizzando un’edizione ampliata e rivisitata della mostra su Déodat de Dolomieu. Quest’anno ci si soffermerà maggiormente sugli aspetti scientifici e geologici ed è dunque essenziale il coinvolgimento degli esperti del GAMP che stanno lavorando moltissimo per questo evento. Nel 2015 proseguirà anche il rapporto con i “gemelli” di Zugliano e il comitato non mancherà di informare sulle iniziative future, al momento in fase di progettazione». L’assemblea si è conclusa con un ringraziamento rivolto a tutte le persone, enti e associazioni che hanno fattivamente collaborato alla riuscita di importanti eventi nella vita sociale e culturale delle comunità di Zugliano, Agordo e Dolomieu. C.C. La riuscita mostra storico-scientifica, dedicata dal Comitato gemellaggio a Dolomieu nell’ottobre 2014. Pasqua 2015 28 Echi di Agordo cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina Al Museo di Agordo Allestita la prima vetrina archeologica Nello scorso anno sono state poste le basi per la costituzione della futura sala che ospiterà i reperti archeologici del territorio, in primo luogo quelli del Basso Agordino. L’ambiente idoneo è stato identificato nel piano superiore dell’attuale Museo Mineralogico e Paleontologico di via 5 Maggio, stabile di proprietà del Comune di Agordo, dotato dei necessari sistemi di sicurezza. Lunedì 12 gennaio, la Soprintendenza ha voluto trasferire i reperti tardo-antichi al piano superiore del Museo Mineraolgico, in quanto finora custoditi nel vecchio edificio dell’Istituto Minerario “Follador” che sarà soggetto a lavori di ristrutturazione. Per arrivare a concretizzare questa prima fase dell’allestimento della sala archeologica nel corso del 2014 sono stati Vetrina provvisoria al Museo Mineralogico di Agordo. Due delle vetrine da restaurare ricevute dal Comune di Selva di Cadore intrattenuti colloqui sia con il Sindaco del Comune, Sisto Da Roit, sia con il responsabile della gestione de facto delle iniziative che in questi anni sono state attivate al Museo, Dino Preloran, facente capo all’Istituto “Follador”. I diversi incontri sono avvenuti alla presenza, prima della dott.ssa Cinzia Rossignoli della Soprintendenza e poi, della nuova funzionaria di zona dott.ssa Chiara D’Incà. Come possibile allestimento della Sala, Arca ha offerto Reperti di Parech all’Amministrazione la disponibilità di una ventina di vetrine dismesse che il Gruppo ha avuto dal Museo di Selva di Cadore. Come fatto presente al Sindaco, dovranno essere sistemate per adattarle alle nuove esigenze. I lavori da fare consisteranno nel rinnovare la parete posteriore in modo tale da poter sostenere due/tre ripiani in vetro e studiare un’idonea illuminazione. Al riguardo, stiamo contattando vari artigiani per avere i preventivi di spesa per poi sottoporli al Comune. In occasione della nuova collocazione, abbiamo anche segnalato alla Funzionaria la presenza di alcuni reperti (ritrovati in una tomba a Paréch nel 1965) conservati nell’Archivio “Don F. Tamis” di proprietà ora dell’Unione Montana Agordina. La dottoressa ha considerato necessaria la loro catalogazione nell’Inventario Generale dello Stato. Per l’avviamento della pratica prevista dalla normativa, su consiglio della dott.ssa D’Incà, abbiamo incontrato il Presidente dell’Unione, Fabio Luchetta, per il trasferimento dei pochi reperti nella vetrina del Museo. La presenza di questa prima vetrina nella futura Sala archeologica, ci fa sperare che il patrimonio di reperti della zona potrà eventualmente essere arricchito dalla donazione di oggetti finora custoditi in abitazioni private. Tali donazioni non comporteranno per i possessori problemi burocratici o legali. Il Gruppo Arca El fogarón de Veran Dopo due anni in cui il maltempo non ci ha permesso di rispettare l’appuntamento con la tradizione, è tornato più bello che mai, el fogarón de Veran. La splendida serata illuminata dalla luna piena, la bella compagnia delle tante persone accorse per l’occasione, hanno contribuito alla perfetta riuscita di quest’evento tanto atteso e suggestivo. Anche quest’anno, per la gioia di grandi e piccini, non sono mancate le bibite e i panettoni portati dai partecipanti. A chiusura della serata sono state liberate in cielo tre lanterne luminose come saluto a Claudio, unico grande assente. Sono sicura che le abbia viste e apprezzate! Se Dio vuole ci ritroveremo l’anno prossimo. Saluti Bianca Pasqua 2015 Echi di Agordo 29 cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina Agordo Musica Un grande concerto per i 20 anni di attività Grazie alla bravura e alla tenacia del maestro Andrea D’Alpaos, i Joy Singers continuano a rimanere ai massimi livelli del panorama della musica Gospel in ambito europeo. Nonostante un gruppo quasi totalmente rinnovato, forse questa volta hanno superato in bravura e originalità degli arrangiamenti i loro precedenti concerti agordini. Sì, perché è ormai tradizione ospitare ad Agordo il coro veneziano, a distanza di cinque anni, per scandire e festeggiare i lustri di vita di Agordo Musica. E sono 20 gli anni di attività, festeggiati assieme al co-organizzatore Agordo Domani (stesso importante anniversario) e a un numeroso pubblico che, dopo aver goduto dell’atmosfera afro-spiritualgospel creata dai Joy Singers, ha generosamente contributo al progetto Unicef “100% Vacciniamoli tutti”. In venti anni di Agordo Musica si sono succeduti concerti in chiesa, in sala, all’aperto o nei boschi, numerosi gruppi musicali e vocali, orchestre italiane e straniere, solisti con strumenti noti a tutti, oppure con strumenti antichi o provenienti da luoghi lontanissimi Chiesa arcidiaconale gremita in ogni ordine di posti ed oltre per il concerto serale dei Joy Singers, lunedì 5 gennaio. La manifestazione, organizzata dal connubio Agordo Domani e Agordo Musica, era espressamente rivolta all’Unicef, con l’intento di dare un contributo significativo alla causa dell’infanzia nel terzo mondo. Con l’occasione il movimento Agordo Domani e Agordo Musica hanno festeggiato in modo più che egregio i loro 20 anni di attività e di impegno sociale e culturale per la vallata agordina. Seppure con differenti ambiti, i due gruppi si sono caratterizzati negli anni per la presenza costante e qualificata nelle iniziative culturali a favore della popolazione. La rappresentante regionale Unicef Anna Gimma, ringraziando tutti i presenti e gli organizzatori, ha sottolineato l’importanza e quindi sconosciuti ai più, ma soprattutto molte decine di organisti (oltre a quelli tuttora in lista.. di attesa) attratti dallo splendido e raro strumento che abbiamo la fortuna di aver ereditato e che è uno dei cardini intorno ai quali ruota anche la Rassegna Organistica “Musica nell’Agordino” (anch’essa ormai ventenne) co-organizzata con Asolo Musica. Un progetto non semplice quello di Agordo Musica, quello di portare musica di qualità a un costo abbordabile a piccoli paesi di montagna, che ha richiesto una dedizione sempre maggiore nell’allestimento delle stagioni prima per l’aumentare del numero degli appuntamenti proposti, poi per lo sforzo organizzativo richiesto per fronteggiare una situazione economica non favorevole. Ma il bilancio è senz’altro positivo: non c’è stato infatti un solo concerto tra i 150 organizzati ad Agordo e gli oltre 300 nelle altre località della vallata dove non ci sia stata mutua soddisfazione del pubblico (affezionati locali e numerosi turisti), degli organizzatori e degli interpreti/musicisti. Se siete parte di una di quest’ultime categorie, vi raggiunga il nostro più sentito ringraziamento. AB Lunedì 5 gennaio, chiesa gremita e applausi a scena aperta per il ritorno ad Agordo dei Joy Singers. Un Coro prestigioso Venti voci, dirette dal compositore veneziano Andrea D’Alpaos, con l’accompagnamento musicale della Soul Shakers Band (2 tastiere, basso/ contrabbasso, batteria) e la musica, tanta musica, usata come strumento e mezzo privilegiato per comunicare ed esprimere il sound che parte dall’anima e arriva diretto a coinvolgere il pubblico, rendendolo partecipe di un’unica grande esperienza emotiva. Il coro gospel veneziano dei Joy Singers, fondato dal maestro Andrea D’alpaos nel 1998, si distingue nel panorama italiano per l’originalità e poliedricità delle sue interpretazioni. Il ricco repertorio costruito nel corso degli anni, di oltre 120 brani, spazia infatti dai classici della tradizione spirituals e gospel, a pezzi più recenti, anche al di fuori del sound afroamericano, come colonne sonore di film, brani da musical o pezzi pop, tutti riadattati con arrangiamenti originali. Negli anni i Joy Singers hanno realizzato quattro CD, hanno partecipato a trasmissioni in radio (Caterpillar, Radio 2) e in televisione (24 mila voci, Rai 1) e hanno potuto collaborare con numerosi altri artisti, tra i quali Andrea Bocelli, i Kool & the Gang e Le Orme. Il 5 gennaio in arcidiaconale I Joy Singers pro Unicef Foto di gruppo del Coro Joy Singers con gli organizzatori. dell’attività decennale svolta a favore dell’infanzia, in particolare rimarcando l’opportunità che tutti i bambini del mondo possano ricevere le vaccinazioni di base, ormai diffuse in tutto l’occidente, per malattie che ancora uccidono troppe piccole vite nei paesi poveri. Di grande effetto la performance del gruppo canoro veneziano, che ha dimostrato, oltre ad una particolare capacità di cimentarsi in differenti generi, con arrangiamenti originali, timbrica e vocalità tipiche del gospel, grande omogeneità e coralità non comuni che probabilmente sono motivo del loro successo. 30 Pasqua 2015 Echi di Agordo cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina Circolo Culturale Agordino Le magiche atmosfere di Maria Pia Fassari Prima di Natale abbiamo ricevuto in regalo un libro che per noi è stato una sorpresa gradita, una raccolta di fiabe scritta da una persona che per molti anni ha collaborato con il nostro Circolo, la signora Mariapia Fassari Cappelletti. Il libro è stato presentato nella Biblioteca Comunale di Pedara (Catania) lo scorso mese di ottobre e si intitola “Carezze per l’anima” ed è edito dall’Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali. Nella significativa presentazione il direttore don Sergio Sacco scrive: “Uno dei ricordi più belli della nostra infanzia è certamente quello dei sogni che noi, seduti e attenti, facevamo sul filo delle fiabe che le nostre nonne ci raccontavano. Forse non ne ricordiamo i contenuti, ma l’atmosfera magica che li avvolgeva non la dimentichiamo mai…”. Mariapia Fassari ha trascorso la sua vita tra la Sicilia e le Dolomiti Bellunesi e Agordine dove ha insegnato nella scuola media e prestato servizio di volontariato nelle Biblioteche sia a Pedara che ad Agordo. Quest’ultima è anche la sede del nostro Circolo Culturale presieduto da Mariannina Del Din Dall’Armi, ed è gestita da volontari che cercano di portare avanti da oltre quarant’anni una conoscenza non solo nel ramo della lettura, ma soprattutto in campo artistico-culturale. In una biblioteca, grande o piccola che sia, il lavoro è davvero incessante ma anche affascinante: assecondare i gusti degli utenti, fare attività di ricerca, organizzare un certo dinamismo culturale come presentazioni di testi, mostre di ogni genere, conferenze per far conoscere e rispettare i luoghi dove viviamo, organizzare visite di istruzione culturale. Alla presentazione del libro erano presenti molte persone, tra cui ricordiamo la signora Agata Petralia presidente dell’attività culturale “Invito alla lettura”, l’assessore all’Istruzione dott. Domenico Scirè, la signora A. Motta poetessa e scrittrice, il giornalista dott. Salvo De Luca e Padre Giovanni Scicolone dell’Ordine dei Benedettini di Nicolosi (la fiaba Il pino benedettino è ambientata nel suo convento) e tutti hanno espresso gratitudine ed entusiasmo per queste storie che come dice l’autrice: “…fanno parte di me, della mia famiglia e degli amici più cari. Sono episodi davvero accaduti che hanno lasciato nel mio cuore non solo i principi morali ma soprattutto i ricordi d’infanzia. Ogni persona è preziosa perché avrebbe da raccontare fatti interessanti che spesso si perdono nel tempo e nessuno mai potrà venirne a conoscenza…”. Allora grazie a Mariapia per averci portato in questo mondo magico, irreale, dove i personaggi ora rassicuranti, ora mostruosi, hanno dei compiti precisi: elevare la morale, accarezzare il cuore del vecchio e del bambino, aiutare ad affrontare la notte senza paura. Il libro “Carezze per l’anima” lo trovate in Biblioteca ad Agordo, da leggere per chi ha bambini ma anche per tutti quelli che amano il fascino, l’incantesimo di storie vissute che hanno lasciato un segno. Per il Circolo Culturale Giovanna Ganz Il Fondo Ambiente Italiano per Villa Crotta-De’ Manzoni e la Torresella un libro che riporta nel passato Si tratta di «La cura», l’opera di Paolo Tormen, che l’Union dei ladìn de Àgort in collaborazione con il Circolo culturale agordino ha portato all’attenzione degli agordini nella saletta della Biblioteca Civica. Durante la serata, introdotta da Fiorella Guadagnini e condotta da Gianni Santomaso, l’autore ha messo in risalto il significato metaforico del «tempo nuovo». Un tempo che nella realtà contadina è l’inverno e che nella realtà attuale è quello che, secondo Tormen, è necessario ritrovare. Un tempo scandito non tanto da una serie di attività, ma da una filosofia, quella del prendersi «cura» di un patrimonio di conoscenze, di saperi che la società agricola ha tramandato per secoli. Su questa filosofia, fatta di attenzione e rispetto nei confronti della natura, dei suoi ritmi, delle sue esigenze, si è ragionato interrogandosi pure sulla valenza del benessere che la società agordina sembra avere raggiunto oggi. La serata si è chiusa con l’apprezzata degustazione di un’ottima «menéstra de garnèi» preparata dallo chef Orlando D’Isep in collaborazione con la moglie Antonia Bortot. La presentazione del libro «La cura» in biblioteca civica: da sin. Fiorella Guadagnini, Antonia Bortot, Paolo Tormen e Gianni Santomaso. Tre serate per promuovere Palazzo Crotta-De’ Manzoni, “luogo del cuore del Fai”, e il recupero della Torresella. Sono quelle proposte dal Circolo culturale agordino, in collaborazione con la delegazione di Belluno del Fondo ambiente italiano (Fai), l’Unione montana agordina, il Comune di Agordo e il Circolo fotografico agordino “Gigia De Nardin”. Si è iniziato venerdì 27 febbraio, alle 20.30 in sala don Tamis ad Agordo, con “Le miniere di Valle Imperina e l’archivio Crotta-De’ Manzoni” e con gli interventi di Dino Preloran e Patrizio De Ventura. Venerdì 6 marzo, sempre in sala Tamis, Gianpaolo Soratroi ha presentato il “Viaggio attraverso la memoria della famiglia De’ Manzoni” realizzato dal Circolo fotografico. La chiusura della rassegna ha avuto luogo venerdì 13 marzo, stessa sede, e in quell’occasione Mariangela Bognolo ha guidato il pubblico alla scoperta dell’architettura e delle curiosità del palazzo, l’antica villa veneta più a nord della regione. Il successo dell’iniziativa è stato sottolineato da una grande e interessata partecipazione del pubblico a tutte e tre le serate. Echi di Agordo Pasqua 2015 31 cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina Voci e Direttivo nuovi Verso il 50° anno di vita Anche questa volta “Echi” ha riservato un po’ di spazio per le news del Coro e ne siamo grati. In questo periodo abbiamo intensificato le prove per cercare di finire entro la primavera il nuovo CD. Come già raccontato in precedenza il 2014 non ci è stato molto favorevole, ma il 2015 sembra essere iniziato molto meglio. (Non cantiamo vittoria… meglio mantenere un basso profilo nei confronti della sorte…). Tanto per cominciare sono arrivati due giovani a rimpinguare le esili file del gruppo. Dopo l’entrata di Leonardo e Nicolò sono arrivati a cantare con noi anche Paolo ed Erica Schena. La somma degli anni dei 4 giovani canterini credo arrivi a malapena a 70… che bellezza!, la gioventù porta gioia a tutti e fa sentire ancora pimpanti chi non lo è più. Tra l’altro i ragazzi sono veramente bravi e si impegnano costantemente frequentando le prove nonostante i doveri scolastici. GRANDI! A inizio anno è stato rinnovato il consiglio direttivo riconfermando Elena Vallata nelle vesti di Presidente con Gabriele Riva vice, Manuela De Col, segretaria e Riccardo “Rica” Dai Prà, il veterano Roberto Zasso (tra i fondatori del coro nel 1966) e Terry Broch consiglieri. Un augurio di buon lavoro mi viene spontaneo visto l’approssimarsi della presentazione del CD e soprattutto l’avvicinarsi imperioso del 50° anno di vita del Coro Agordo che inizierà nel prossimo mese di novembre. Non capita spesso che una compagine o una associazione di qualsiasi tipo possa vantare un periodo di esistenza così lungo e siamo orgogliosi di esserci quasi arrivati. Per finire approfittiamo per augurare una serena Pasqua a tutti i lettori e a invitare, come sempre, chiunque lo desideri a venirci a trovare in Sede. Tutti i martedì e venerdì siamo lì (non ci siamo fatti mancare nemmeno la rima!). Roberta 26 dicembre 2014: Giorgio Favero, proclamato «Amico del Coro Agordo 2014». «La festa del Natale» è stato il titolo del tradizionale concerto con cui il Coro Agordo, diretto da Roberta Conedera, ha inteso fare gli auguri alla comunità e ringraziare amici, collaboratori e sostenitori al termine di un altro anno, il 48°, di proficua attività. All’appuntamento di quest’anno il complesso di casa ha ospitato gli amici del coro vicentino «La Valle» di san Quirico di Valdagno, diretto da Paolo La Bruna. Con un grande applauso, dopo quelli altrettanto calorosi riservati ai due complessi, apprezzati per la varietà dei brani eseguiti con perizia vocale e interpretativa, è stato quindi accolto Giorgio Favero, proclamato «Amico del Coro Agordo 2014». Significativa e appropriata la dedica riportata nella targa consegnatagli dalla presidente Elena Vallata: «Donare il proprio tempo al prossimo è la “chiave” che apre la porta di ogni cuore». Un riconoscimento (il 33° della serie) a una persona che, con generosa semplicità e riservatezza, dimostra da tanti anni al coro un’amicizia preziosa. Il Coro Agordo in una bella istantanea dell’“amico” Gio Cadorin. Nuova guida al Nucleo di P.C. E’ Giovanni Melaia (nella foto) il nuovo responsabile del Nucleo di protezione civile del gruppo alpini di AgordoRivamonte-Taibon. La sua nomina è avvenuta nel corso di una riunione recente del sodalizio guidato da Lauro Caio Gavaz, riconfermato dopo l’assemblea di dicembre. Melaia subentra ad Alessandro Savio che ha portato avanti l’attività del nucleo nell’ultimo triennio. Dopo aver frequentato il corso AUC ad Aosta, dal gennaio al settembre 1971, Melaia ha prestato servizio alla caserma «22 marzo 1848» di Agordo nella 78a compagnia come sergente AUC, successivamente fino al giugno 1972 quale sottotenente alla caserma di Feltre nella 64a compagnia e poi, con la rafferma di due anni fino al 1974, come tenente alla caserma di Pieve di Cadore nella 68a compagnia. Dopo parecchi anni di iscrizione al Gruppo alpini di Agordo e come membro del nucleo di protezione civile, è stato ora chiamato alla guida dello stesso che conta più di 25 iscritti e che sta programmando gli interventi per l’anno 2015. AGORDO, PAESE DEL GRAFFITO 6a edizione Prosegue anche quest’anno, sotto la direzione artistica di Dunio Piccolin in collaborazione con con le maestre e gli alunni della 5a elementare di Agordo e dell'U.S. Le Ville, il felice cammino del Progetto (nell’ambito della tradizionale Sagra del Fanciullo di San Vincenzo, il giorno di Pasquetta a Prompicai), che porterà all’inaugurazione, il prossimo 4 aprile, di altre tre opere realizzate da Dunio con i bambini e dagli artisti Franco Pagliarulo e Samuele Vanni sulle pareti esterne delle case: a Paréch di Michele Costantini (50° dei Gir) e a Tóccol di Diego Carli (Il filo del racconto) e Gabriele Bogo (Giochi in piazzetta). Pasqua 2015 32 Echi di Agordo cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina La centenaria Sezione all’assemblea del 22 marzo Domenica 22 marzo alle ore 10.00 la sala “don Tamis” ospiterà l’assemblea annuale della Sezione Agordina del CAI con un programma indicato nell’unita lettera di convocazione; in particolare si segnala la funzione religiosa celebrata nella chiesa di S. Cipriano a Taibon alle 9.00 in memoria dei soci e degli amici scomparsi nel corso del 2014: Gianni Da Ronch “Busna” (Agordo); Ilio De Biasio (Cencenighe); Gabriele De Biasio (Rocca Pietore); Giovannina Dell’Osbel (La Valle Agordina); Rosalba Laghi (Agordo); Silvano Peloso (Agordo). Dopo il trasferimento in sala convegni “don Tamis”, si affronteranno gli argomenti all’Ordine del Giorno che comprendono la premiazione a 18 soci 25.li, 5 soci 50.li, il 60.le Cesare Menagazzo e i 70.li Renzo Buzzatti e Ivano Soppelsa. Seguiranno le elezioni del nuovo consiglio direttivo per il triennio 2015-17 da cui scaturirà il nuovo presidente (Antonello Cibien ha completato il suo secondo mandato). Saranno numerosi gli avvicendamenti in seno al direttivo precedente con 5 consiglieri che non hanno dato la disponibilità alla rielezione: si attende quindi un importante rinnovamento dell’assetto istituzionale della Sezione. Si segnala che al 31 dicembre 2014 la Sezione conta: 88 soci giovani; 337 familiari; 797 ordinari; per un totale di 1222 tesserati. G.F. OBIETTIVI RAGGIUNTI NEL PROGRAMMA 2014 • Positivo completamento della verifica del nuovo sistema di tesseramento on-line e relativi provvedimenti per il funzionamento e i rapporti con i soci. • Regolamentazione delle competenze dopo la scissione della Sottosezione Cai Caprile CivettaMarmolada che ha acquisito la propria autonomia nel corso del 2013 con decreto della Sede Centrale. • Verifica della rete sentieristica di competenza dopo gli eventi atmosferici stagionali dell’inverno 2013/14. • Positivo aggiornamento dello Statuto Sezionale alla luce delle necessità modificatesi nel corso degli anni. • Preparazione all’elezione del nuovo Consiglio Direttivo in calendario nel 2015 (Antonello Cibien non è più ricandidabile alla presidenza). • Positiva organizzazione della 31a Adunanza Annuale a Fradòla nel Comune di San Tomaso Agordino. • Continuare nell’opera di divulgazione e di promozione sezionale con tutti gli strumenti adeguati. OBIETTIVI DI MASSIMA IN PROGRAMMA PER IL 2015 • Rinnovo del Consiglio direttivo con più avvicendamenti; identificazione della nuova giunta. • Avvio procedure organizzative per il 150° sezionale (1868-2018). • Continuazione nella verifica della rete sentieristica di competenza dopo gli eventi atmosferici stagionali che continuano a penalizzare l’intero territorio. • Completamento del percorso denominato “Sentiero Geologico di Agordo”. • Preparazione della 32a Adunanza Annuale al Gardelón di Forcella Aurine (Comune di Gosaldo). • Costante impegno nella promozione sezionale con tutti gli adeguati strumenti mediatici e divulgativi. RIFUGI “BRUTO CARESTIATO” Attività 2014: Soci da 70 anni! Renzo Buzzatti Ivano Soppelsa • Casetta Rubner: sistemata funzionalmente e tecnicamente collegandola ai prefabbricati adiacenti ampliando le potenzialità di ricovero logistico; nell’area limitrofa opportunamente curata sono state posizionate n.2 panche ricavate da un artistico larice. • Acquisto del nuovo gruppo elettrogeno e verificata la funzionalità tecnica per il periodo invernale con posizionamento di pannelli solari. • Manutenzione ordinaria e straordinaria con rifacimento vasca e scarichi reflui. • Miglioramento di alcuni comparti d’arredamento interni: modifica disposizione bancone bar; inserimento di n.3 tavolini ripiegabili verso il muro che vengono abbassati in caso di necessità. • Ulteriore miglioramento della visibilità e dell’appetibilità turistica del rifugio con varie iniziative promosse dal gestore anche con pubblicità mirata radiofonica e su pubblicazioni specializzate. Antonello Cibien, presidente da sei anni. “SCARPA-GUREKIAN” Attività 2014: • Riaffidamento annuale della gestione ad Aron Lazzaro fino all’aprile 2015. • Luglio 2014: completamento della pista forestale oltre il ripiano della Rafadora realizzata dall’Amministrazione comunale di Voltago; il tracciato si è svolto sotto il corridoio della seggiovia e successivamente aggirando il Col del Mesurón con assoluta assenza di impatto ambientale sui pascoli di Lósch. La presenza del nuovo collegamento con Frassené modificherà le condizioni contrattuali di affitto del rifugio. • Verificate le necessità strutturali del rifugio con il tecnico Alessandro Savio per quanto concerne la normativa riguardante la sicurezza si è proceduto a: 1) riqualificazione dell’impianto elettrico. 2) messa in sicurezza del locale caldaia con interramento esterno della cisterna con collegamento e relativa tecnologia di supporto. 3) sostituzione di alcuni serramenti Finstral (ingresso, atrio, terrazzo superiore); in quest’ultimo caso si sono sistemate in modo appropriato le finitura dell’apertura compresa la soglia sbrecciata e il cordolo superiore. 4) Manutenzione ordinaria al tetto e alle perdite della copertura del terrazzo stesso. Questi lavori sono stati in gran parte finanziati da con un contributo del Bim. • Sostituzione e aggiornamento di materiale per uso corrente (coperte, cuscini). • Continuazione al sostegno per il miglioramento della visibilità e dell’appetibilità turistica direttamente e con le opportune iniziative promosse dal gestore (in previsione una collaborazione con altri rifugi del Gruppo Pale di San Martino). Echi di Agordo Pasqua 2015 33 Il 31 dicembre 2014 è calato il sipario su una bella storia agordina di vita e di umanità Da “L’Amico del Popolo” del 26 febbraio 2015, riportiamo questa interessante intervista del nostro collaboratore Franco Colleselli (che ringraziamo), fatta al concittadino Adalberto Berletti: una vicenda di lavoro e di amore per la natura che, siamo certi, sarà gradita anche ai lettori di “Echi” sparsi nel mondo. 31 dicembre 2014, l’ultimo giorno di Adalberto Berletti nel suo negozio di via Brent. Adalberto Berletti non fa trasparire emozioni particolari nel raccontare la sua vita legata a quell’ampia fascia di terra in Via Brént acquistata da suo padre negli anni ’20 del secolo scorso, successivamente bonificata e divenuta sede della propria dimora. Dal 31 Dicembre 2014 le serrande del suo negozio, per decenni punto di riferimento per allevatori, agricoltori e ortolani di tutto l’Agordino, sono state abbassate definitivamente. Nell’elegante salotto di casa, ricco di preziose suppellettili e quadri antichi ove prevale il richiamo all’ambiente alpino e, in particolare, a quello tirolese, si snoda il racconto di una proficua attività iniziata dopo la metà degli anni ’50 e proseguita senza interruzione fino ai giorni nostri. «Quasi 60 anni di lavoro. Mai un giorno di ferie», precisa Berletti con tono pacato, ma non senza un po’ d’orgoglio. Nato ad Agordo nel 1933, terzo di sei fratelli (tre maschi e tre femmine), ottenne il diploma in agraria dopo aver studiato a Bolzano, Conegliano e Padova. «Ho sempre avuto un grande interesse per gli animali specie quelli selvatici e debbo ammettere paradossalmente che questa passione è stata la mia “rovina” avendo dedicato ad essa gran parte del mio tempo e trascurando così altre possibili attività». La particolare sensibilità di Adalberto Berletti per la natura in generale è sempre stata accompagnata da curiosità e grande spirito di osservazione e traspare anche nei poetici versi raccolti nel volumetto “Frammenti di vita Agordina” pubblicato nel 1998: un omaggio ai luoghi tanto amati e frequentati dell’Agordino, ai suoi cari e soprattutto al padre cui ha voluto dedicare la prefazione. Mi pare opportuno e doveroso soffermarci sulla figura molto popolare di suo padre, al quale va riconosciuto il merito di aver intrapreso una fiorente e variegata attività. Lei, unico tra i fratelli, ne ha seguito le orme. «In parte è vero. Mio padre Giuseppe, veterinario, si era laureato all’Università di Vienna. Di famiglia trentina, suo padre faceva il ferroviere, era cresciuto e aveva studiato sotto il simbolo dell’aquila bicipite. Conosceva perfettamente la lingua tedesca e ciò gli fu utile anche in drammatici momenti durante il secondo conflitto mondiale. A Salisburgo i suoi genitori avevano fatto amicizia con la famiglia Battisti e, nei cordiali rapporti che si erano creati, fu deciso che Cesare Battisti divenisse padrino di battesimo di Giuseppe Berletti. Correva l’anno 1894 e nessuno poteva prevedere il glorioso e tragico futuro del patriota trentino. Nel 1923 si trasferì ad Agordo dove gli era stata data la possibilità di esercitare la sua professione. Agli inizi aveva in carico sottolineare che, nel delicatissimo periodo che va dal 1943 al 1945, la sua rettitudine e riservatezza gli valsero la stima e il rispetto sia dei tedeschi che dei partigiani. Come accennavo prima, conosceva perfettamente il tedesco e ciò gli permetteva di interloquire con gli occupanti nazisti. Un suo intervento fu risolutivo nel particolare frangente che desidero ricordare: i tedeschi in ritirata stavano risalendo la valle del Cordevole, ma l’azione dei partigiani rendeva difficile il ripiegamento verso Nord. Di fronte alla minaccia di incendiare Agordo mio padre andò a parlamentare con l’ufficiale che guidava le truppe del Reich. L’azione diplo- Adalberto accanto alle intelaiature delle serre con le aiuole vuote. tutti i 16 Comuni dell’Agordino e negli spostamenti, in zone molto spesso disagiate, si muoveva con una piccola carrozza trainata da cavalli; successivamente acquistò una moto e infine un’automobile. Conobbe e sposò Maria Tognetti di Canale d’Agordo. Mia madre morì a un’età molto avanzata. Diceva sempre di non voler raggiungere i 100 anni per evitare eventuali festeggiamenti da parte delle autorità. Il Padreterno, che l’ascoltava, volle accontentarla e a 99 anni ci lasciò». Ci racconti ancora di suo padre. «Posso sicuramente affermare che era un uomo schivo, calmo e nello stesso tempo tenace e coraggioso». La sua opera di mediazione svolta ad Agordo durante gli ultimi mesi del secondo conflitto mondiale fu importante e in molti casi determinante. «Proprio così. Innanzitutto voglio matica ebbe successo. Agordo fu salva e la ritirata poté proseguire quasi senza intoppi. Certamente non fu di secondaria importanza la provvidenziale coincidenza che Giuseppe Berletti era stato compagno di università del padre dell’ufficiale germanico con cui trattava e ciò fu d’aiuto per risolvere una difficile situazione. Ma, se mi permette, vorrei rammentare un altro episodio significativo legato allo stesso periodo...». ...e, immagino, legato anche alla sua famiglia… «L’episodio è questo: in fuga da Ljubljana, giunse ad Agordo la famiglia ebraica Heller (padre, madre e un giovane figlio). Sia mio padre che mia madre si adoperarono per aiutarli assicurando loro, non senza rischi, rifugi sicuri per sottrarli alla cattura da parte dei tedeschi. Al termine della guerra gli Heller si trasferirono in Argentina. Anche da Buenos Aires essi vollero continuare a Il dottor Giuseppe Berletti (1894-1983), veterinario, padre di Adalberto. manifestare la loro riconoscenza mantenendo i rapporti di amicizia con la nostra famiglia, proseguiti negli anni anche con i discendenti delle successive generazioni». A livello locale, suo padre assunse anche incarichi pubblici. «Era parte attiva nelle organizzazioni religiose della comunità parrocchiale di Agordo. Ricoprì inoltre la carica di segretario dell’allora Sanatorio e di presidente delle Latterie Agordine (produttrici del famoso “Burro di Agordo”, ndr). In quest’ultimo ruolo si fece parte diligente nell’organizzare le celebrazioni per il cinquantenario della prestigiosa associazione da lui guidata e, per l’occasione, venne pubblicato un libro rievocativo ove, fra l’altro, fu presentata “La canzone degli Agordini”: Carmela Ronchi autrice del testo e Nino Prosdocimi compositore della musica vollero dedicarla a mio padre. Era il 1937 e la prassi di quei tempi voleva che, nelle prime e ultime pagine, fosse reso omaggio al Duce. Mio padre scrisse l’articolo di chiusura della pubblicazione: poche righe di ringraziamento, pregne di fede e umanità. Avrebbe dovuto aggiungere un’espressione esaltante su Mussolini, ma la sua insofferenza verso il regime lo portò a concludere con una frase del Padre Nostro: “Signore dacci oggi il nostro pane quotidiano”, dopo aver aperto la pubblicazione con un richiamo al Seminatore del Vangelo». Anche suo padre amava gli animali e le piante. «Quando era libero dagli impegni legati alla professione, si cimentava in esperimenti e in verifiche come quella di valutare il tempo in cui una conchiglia di lumaca rotta si ricomponeva. Possedeva, cosa rarissima, un microscopio che metteva a disposizione dei medici locali per degli approfondimenti diagnostici. Aveva piantato alcuni alberi da frutta. Il giardino che curava con competente diligenza era un tripudio di colori». Ma torniamo a lei. Terminati gli studi iniziò la sua attività lavorativa. Quali furono le prime iniziative che intraprese? (segue a pag. 34) Pasqua 2015 34 (segue da pag. 33) Echi di Agordo Adalberto Berletti «Cominciai ad allevare pulcini. Poi, sempre preso dalla passione per la selvaggina, usai l’incubatrice per dischiudere uova di gallo cedrone e fagiano di monte. Nelle mie frequenti escursioni in montagna avevo notato, fra l’altro, che i tetraonidi si cibavano di insetti molto spesso vaganti tra i germogli di pino mugo ricchi di polline. Come si sa il polline contiene proteine oltre ad essere un efficace antibiotico. Così, all’occorrenza, mi premuravo di raccogliere questa preziosa sostanza per curare e nutrire una colonia di galli selvatici nati in cattività e divenuti nel tempo piuttosto numerosi. Ho allevato fagiani e lepri. Provai anche a incrociare una lepre con un coniglio ma l’esperimento non ebbe successo». Poi le api… «Quando frequentavo le scuole medie a Bolzano ebbi l’opportunità di visitare un allevamento apistico. Ne rimasi affascinato e gradatamente mi dedicai allo sviluppo dell’apicoltura. Acquistai alveari in Svizzera. Dalla Francia feci arrivare delle api regine. I risultati dei nuovi inserimenti non furono esaltanti e tornai presto a privilegiare le specie autoctone che garantivano maggiore qualità e affidabilità». Può ricordare e citare qualche persona con la quale ha condiviso i suoi molteplici interessi? «Innanzitutto Augusto “Gusti” Favretti con cui salivo frequentemente sul Pelsa dove avevo l’opportunità di essere in contatto con un ambiente incontaminato e ricco di molte specie animali. Poi il mio vicino di casa Piero Rumor. Calzolaio di professione, cacciatore e amante degli animali, lo ricordo come uomo di grande cuore. Quando a 18 anni, garanti le firme dei miei genitori, ottenni la licenza di caccia, Piero mi prestò il suo fucile. Penso che nessun altro avrebbe fatto questo gesto di grande generosità». Ma come? Licenza di caccia per un profondo amante della natura? «Premesso che le due cose non sono inconciliabili, quella della caccia è stata per me una brevissima parentesi. Fu sufficiente la partecipazione a un’assemblea dei cacciatori locali per rendermi conto che quello non era il mio ambiente». L’attività commerciale ha avuto un ruolo primario nel suo lavoro. «Agli inizi degli anni ’30 mio padre aveva potuto ottenere una licenza che gli permetteva di vendere prodotti per l’agricoltura e la zootecnia. Risale poi al 1958 la decisione di espandere l’attività commerciale e costruire il negozio-magazzino agli inizi di Via Brént. A quei tempi nell’Agordino l’agricoltura e l’allevamento del bestiame erano vitali e gli affari andavano bene. Con l’installazione di alcune serre venne ampliato il settore dei fiori e delle piante da orto. Acquistavo le sementi a Bolzano dove trovavo disponibilità, competenza e ottimo servizio». Credo che nelle sue molteplici attività a contatto con la natura e considerata la sua sensibilità, lei si sia posto sovente numerosi interrogativi. «È vero. Ciò che si osserva giorno per giorno spesso con spirito critico, porta inevitabilmente a interrogarsi continuamente. Ad esempio ci si chiede cosa guidi le api a costruire una cella perfettamente esagonale, come mai i tempi per far nascere un’ape regina, un’operaia e un fuco siano differenti, perché in certi giorni la produzione di burro e formaggio non vada a buon fine. Tutte domande senza risposta». Da secoli, nel campo dell’agricoltura, si tramandano antiche credenze riguardo l’influsso della luna sul buono o cattivo esito dei raccolti. «A me piace pensare che un’influenza cosmica possa essere provocata da combinazioni astrali tra luna e costellazioni anche se, e ne sono profondamente convinto, tutta la vita del Creato Il negozio di Berletti di via Brént chiuso il 31 dicembre 2014, a destra si scorge l’abitazione della famiglia. è regolata con sapienza da un Ente Supremo». I suoi 60 anni di lavoro hanno coinciso con un periodo di veloce e profondo cambiamento in ogni settore dell’attività umana. Anche l’ambiente naturale ha subito delle mutazioni. «L’ambiente naturale sta soffrendo da tempo. L’inquinamento causato dall’uso talvolta esasperato di sostanze nocive si riflette VECCHIO FIENILE C’è un vecchio e fatiscente fienile a fianco della Strada Statale 346 del Passo di San Pellegrino, poco prima di Falcade Alto e in prossimità del cimitero di Falcade. Costruito nell’800, è stato sottoposto nel tempo a vincoli ambientale e cimiteriale che, come conseguenza, ne hanno reso impossibile ogni cambio di destinazione d’uso. Il proprietario ha provveduto recentemente a riassestarne il tetto ma la condizione generale del manufatto appare tuttora piuttosto precaria. Questo fienile, elegante nella sua tipica struttura “a kolondiéi”, ha attirato l’attenzione di A.Berletti fin da quando, ancor giovane, percorreva frequentemente quella strada per recarsi a Bolzano. Con il passare degli anni, ha potuto constatare il lento ed inesorabile declino del “tabià” fino ad esprimere i propri sentimenti di rincrescimento e tristezza nei versi inediti “Vecchio fienile” sotto riportati. Ricordiamo che Adalberto, nel luglio 1998, ha pubblicato una bella raccolta di poesie intitolata “Frammenti di vita agordina”. Vecchio fienil debilitato e stanco, con perizia e fatica tu sei nato. Ora l’arte del bello ti protegge, ma non ti ha mai curato. Guardi con occhi tristi il Camposanto ove riposo hanno gli antenati: del loro impegno e amore ne sei vanto. Ora sei lì, dimenticato e solo, umiliato dal tempo che t’insegue, sempre ammirato dal passante accorto. E da quel mesto, afflitto isolamento, tu guardi malinconico la Chiesa, perché scandisca l’ultimo tuo pianto. Ma non le sono accanto le campane, pertanto il tuo morire è silenzioso. Vecchio fienile, triste è la tua sorte, triste il tuo aspetto e il tuo languir penoso. negativamente sul mondo animale e vegetale. L’aumento della temperatura globale è un dato di fatto. Non si può fare a meno di notare come il ciclo delle quattro stagioni abbia subito delle strane evoluzioni, tali da far affermare che le stagioni intermedie (primavera e autunno) siano quasi impercettibili. Nel nostro ambiente abbiamo potuto verificare il preoccupante proliferare delle zecche, fenomeno pressoché sconosciuto fino a pochi decenni fa. Per non parlare della devastante infestazione della varroa che ha falcidiato i nostri alveari». Lascia il suo lavoro con qualche rimpianto? “Penso che sia finito un lungo ciclo. Il mio lavoro è gradatamente calato con la trasformazione sociale avvenuta nel territorio e con il conseguente abbandono di attività un tempo fiorenti come l’agricoltura e l’allevamento del bestiame. Quanto mangime ho venduto negli anni! E quanto vischio! La cattura degli uccelli era un tempo una pratica diffusa finché fu messa al bando con l’intento, dimostratosi fallito, di salvare le numerose specie che popolavano le nostre zone. D’altro canto sono contento di non distribuire più anticrittogamici e antiparassitari usati molto spesso indiscriminatamente e senza cognizioni di causa». Qualcuno della sua famiglia vorrà continuare il suo mestiere? Ho due figli maschi che hanno intrapreso strade completamente diverse dalla mia. Ritengo improbabile che almeno uno di loro voglia seguire le mie orme e quelle di mio padre. Ma questo non mi angustia. I tempi sono cambiati ed è giusto che ognuno scelga per il meglio il proprio futuro». È ormai tardi e ci avviamo verso l’uscita. Fa freddo e, la signora Giannina rincorre premurosamente il marito per fargli indossare un giaccone. L’ampio cancello metallico si chiude alle mie spalle. L’inverno non è prodigo di colori e il grigio, pur reso meno cupo dai riflessi di un cielo luminoso, domina tra le intelaiature delle serre e le aiuole vuote. Anche i vecchi alberi, testimoni di una lunga storia di uomini e di lavoro, capiscono che qualcosa è cambiato. Ma tra qualche settimana ritorneranno i fiori. Franco Colleselli Pasqua 2015 Echi di Agordo Le felicitazioni e gli auguri di “Echi” a... 35 La saga delle 4 generazioni Nozze di Diamante Ecco per la seconda volta formata la quarta generazione, con l’arrivo di Alex Alchini, coccolato dalla bisnonna Amabile Viel, dalla nonna Sandra Bressan, dal papà Daniele e dal fratellino Manuel, ovviamente con l’orgogliosa felicità di mamma Erika. Elio Olivotto (classe 1924) e Anna Favaro (1927) di Maras di Sospirolo che il 29 febbraio scorso, attorniati da famigliari e amici, hanno festeggiato il traguardo di 60 anni di matrimonio. Agordo ricorda la famiglia, e in particolare il sempre sorridente e disponibile geometra Elio, cadorino di nascita, ma presente in Agordino fin dal 1955 in qualità di segretario comunale, prima a La Valle, dove sono nati i figli Daniele e Maurizio, poi a Falcade e dal 1972 ad Agordo dove, oltre al Comune, fu segretario anche della Comunità Montana, fino al 1979. Ad Agordo parte del suo tempo lo dedicò anche quale Cancelliere della Pretura, Direttore amministrativo della Farmacia Comunale e Segretario dell’Ulss. Si deve al segretario Olivotto l’approfondito ed accurato studio sugli Usi Civici del Comune di Agordo, che ha permesso di sbrogliare una matassa oltremodo complessa. Grazie e auguri vivissimi alla coppia dalla nostra comunità. Nozze d’Oro Quattro generazioni insieme in occasione del Natale a Pragrande. Il bisnonno Luciano Schena bìgol tiene in braccio il pronipote Ludovico con accanto, alla sua sinistra, la nipote-mamma Giada; alla sua destra il figlio-nonno Enrico (papà di Giada) con in braccio l’altro nipote Geremia. Luigino Da Ronch (attuale priore della Confraternita di sant’Agostino) e Maria Teresa Colombo, circondati dall’affetto festoso di figli, nipoti e parenti, hanno confermato la promessa d’amore che si fecero mezzo secolo fa, il 26 ottobre 1964, nella chiesa di sant’Eugenio in via del Turchino a Milano. La famiglia di Renato De Pellegrin, originario di Colvignas, ma da mezzo secolo residente a Caprile, festeggia le 4 generazioni composte da Renato (classe 1937), dalla figlia Lorella (1961), dalla nipote Daniela (1987) con la figlia e pronipote Letizia, nata il 27 agosto 2014. Pasqua 2015 36 Le felicitazioni e gli auguri di “Echi” a... Quattro Echi di Agordo 92 primavere generazioni al femminile Il 14 gennaio, la signora Paola Zasso, degente presso la struttura Polifunzionale di Agordo, ha festeggiato il 92° compleanno ricevendo affettuosi auguri di salute e serenità da parte degli affezionati nipoti e pronipoti, del personale della struttura e dei compagni del reparto. Per una bella foto-ricordo con la bisnonna Marina Rebellato, la nonna Cinzia Binda e la mamma Paola Ferraro, la nipotina Giada Cervo ha scelto il luogo a lei più congeniale, ovvero il verde di un prato per giocare con loro all’aria aperta. Lauree Laura Savio, il 26 novembre 2014, si è brillantemente laureata in Disegno Industriale e Multimediale all’Università Iuav di Venezia, dipartimento di Progettazione e pianificazione in ambienti complessi, discutendo la tesi: “Stopzel, un dispositivo a timer per la chiusura automatica dello sportello della stube”. Congratulazioni e auguri dai genitori, parenti e amici e in particolare da nonno Tita al quale pure vanno gli auguri per i suoi 93 anni! In casa Tomè 4 generazioni con la bisnonna Delfina Farenzena, la nonna Marcella Roldo, la mamma Mara Tomè con Asia Costa di 3 anni ed Enea di pochi mesi… ...ovviamente anche queste Marta Miatta si è brillan- temente laureata (110/100 e la lode), il 26 febbraio 2015, all’Università politecnica delle Marche, Dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente, con la seguente tesi: “Nuovi indicatori di stato ambientale degli ecosistemi marini bentonici lungo l’arco costiero delle Marche”. Relatore il prof. Antonio Pusceddu, correlatrice la dott. ssa Silvia Bianchelli. COMPLIMENTI! …cioè 4 generazioni pure con la bisnonna Teresa Decima, il nonno Mario Tomè, la mamma Mara sempre con Asia ed Enea. Nel momento di andare in stampa ci giunge la splendida notizia che gli alunni della nostra scuola primaria “T.L. Burattini” e le loro brave maestre, hanno vinto un prestigioso 1° premio alla IV^ edizione del concorso regionale “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto” - ambito “Leggende e misteri” - con il lavoro molto coinvolgente dal titolo: un video di 15 minuti che ha colpito la Giuria per la tecnica e l’impatto emotivo incentrato sulla famosa “Leggenda di Agordo”. Pasqua 2015 Echi di Agordo 37 I Fiori della Vita Da Houston-Texas (USA), dove vive e lavora da tempo, Carolina Del Din, figlia di Maria Pramaor e del compianto Primo, presenta con giusto orgoglio, assieme al marito Marco Perini, i loro “fiori di vita”, la figlioletta Emma che tiene felicemente in braccio la piccolissima sorella Sofia, nata a Houston lo scorso 13 gennaio. Carolina saluta gli agordini e... anche “le mie montagne che mi mancano in modo indescrivibile!”. Da Sospirolo, qui ritratta nel giorno del suo secondo compleanno (17.11.2914), Noemi Petito (figlia di Lino e di Chiara Govigli), invia il suo sorriso ai nonni e ai parenti di Agordo. Dalla Toscana Renato Costa ci manda questa foto di un carnevale agordino, ricordando che si tratta di una mascherata, con concorso, fatta in municipio verso gli anni ’50. Il terzo posto nella classifica toccò a biancaneve, che era Alba Case, e ai sette nani: Renato Costa, Tito De Nardin, Roberto e Luciano Case, Adriana Ben, Dino De Nardin e Luigi Gio Cadorin, cucciolo. I vestiti furono tutti confezionati e... pagati dalla Pierina Case. Da Cesiomaggiore, il piccolo Mattia De Biasio, nato a Feltre l’11 ottobre 2014, manda un sorridente sorriso ai parenti e amici di Agordo assieme a papà Didier e mamma Martina Monego che ricordano senpre con piacere i 24 anni vissuti nella nostra città. Antonio Pegoraro festeggiato nel giorno del suo compleanno (22 gennaio 2015) dalle nipoti Nicole, Eleonora e Margherita che ha in braccio la pronipote Alice. Festa degli alberi anni ’60 alla scuola media di Agordo. Da sn. in basso: Clementina Calmo, Ivana Dall’Acqua, Alba Benvegnù, Orazio Santel, Gemma Santomaso; seconda fila: Maria Teresa Mottes, Meri Dorigo, Alda Fullin, Corrado Cattadori; in alto Giancarlo Da Ronch. 38 Pasqua 2015 Echi di Agordo 31 maggio 1970. Wally Tomè ricorda il giorno della sua Prima Comunione (con accanto il fratellino Maurizio), ma con sempre anche grande affetto e riconoscenza l’indimenticabile “mitica” Suor Maria Ifigenia. Oliva Farenzena sposata in Chierzi (n.21.10.1896, m.23.1.1972), sorella della nonna di Adriana Costantini, Maria Maddalena, Nena. La singolarità di questa vecchia immagine è la straordinaria somiglianza di Oliva con la figlia di Adriana, Laura Miana, nonostante il grado di parentela ormai lontano... C’è qualcuno che abbia altri ricordi di Oliva? 1968, Giovanni Chierzi, classe 1901. “Desidero ricordare, anche a nome dei suoi otto figli e dei tredici nipoti, mio padre a tutti gli agordini che lo hanno conosciuto, per la sua bontà e amicizia per tutti. Qui con Maurizio di 3 anni. Iole”. …per l’esattezza… La classe del 1925, oggi novantenne, alla festa dei 50 anni il 17 luglio 1975. ci scrive da San Donato Milanese, il perito minerario agordino Italo Reolon, precisando con ragione e pieno diritto che nelle foto a corredo dell’articolo di Loris Conedera “bèca” «Il mio primo impiego» pubblicato sull’ultimo numero di “Echi”, pagg.39-40, il Reolon citato nella didascalia di pag.39 e presente anche, seppur non nominato, nelle tre immagini di pag.40, non è Achille, ma Italo, cioè lui. Certi della sua comprensione per l’involontario errore, ci scusiamo con l’interessato e con i lettori. A Cesare… Pasqua 2015 Echi di Agordo Alla vigilia del Centenario dell’ ITIM “U.Follador” - la cui celebrazione, nell’anno 1967, avrebbe avuto il miglior esito auspicabile, per la perfetta regia del Preside ingegner Franco Foresi,- la tradizionale gita dei diplomandi Minerari, che in quell’anno era allargata ai nuovi aspiranti Periti Chimici, per la prima volta al completamento del triennio di specializzazione e all’impatto con l’esame di maturità, si svolse in Germania e in Belgio. Ciò per poter più agevolmente scegliere le attività da visitare, per le due diverse specializzazioni, in località che le consentissero entrambe, senza essere troppo distanti tra di loro e facilitando in tal modo l’organizzazione del viaggio. Approfittando della presenza in Istituto di un’insegnante di madre-lingua tedesca, il Preside le diede incarico di contattare alcune agenzie turistiche, per prenotare gli alberghi che avrebbero dovuto ospitare alunni e insegnanti; tenendo conto anche della presenza femminile sia nel gruppo degli insegnanti accompagnatori che degli studenti, per quel che riguardava i Chimici. La gita, come ormai da radicata consuetudine, fu organizzata in concomitanza della ricorrenza pasquale per poter usufruire anche di alcuni giorni di vacanza scolastica e ridurre l’impatto sul “monte ore” di insegnamento; tenendo così nel debito conto le raccomandazioni ministeriali. Prima di addentrarci nel racconto di quel che successe nel corso delle gita, è necessario però ricordare alcuni aspetti “socio-esistenziali” legati a quegli anni e all’ambiente scolastico agordino (ma non solo) che, con la sensibilità di oggi, a quasi 50 anni di distanza, potrebbero apparire incomprensibili. È giusto perciò far presente Correva l’anno 1966... Un avventuroso viaggio di istruzione all’estero che per molti di quegli studenti la gita scolastica dell’ultimo anno delle superiori, rappresentava la prima vera occasione di “uscita autonoma” dall’ambito familiare, con corredo perciò di accorate raccomandazioni genitoriali di fare attenzione a tutto quello in cui avrebbero potuto imbattersi per la prima volta e a non cadere in tentazioni di trasgressione. Cose che al contrario, per gli studenti, costituivano la principale speranza di accadimento nel corso della gita scolastica; quasi che essa dovesse intendersi come un ingresso ufficiale nella maggiore età, una sorta di patentino della propria emancipazione esistenziale anagrafica. Oggi giorno “internet imperante” non è neppur lontanamente immaginabile quella atmosfera socio-scolastica che si è cercato di richiamare. Fatto sta che la gita iniziò la mattina del lunedì prima di Pasqua con un comodo pullman della ditta Buzzatti che ospitava i circa 35 partecipanti al viaggio (tra studenti e accompagnatori). Dopo una sosta per il pranzo in una stazione di servizio sull’autostrada, a pomeriggio inoltrato la comitiva raggiunse la città tedesca dove era prevista la sosta per due notti. L’operatore turistico che era stato attivato in loco, per la ricerca e prenotazione dell’albergo, fece presente di non essere riuscito a trovare posto per tutti in un solo albergo e quindi il gruppo doveva dividersi, venti in un albergo e i restanti in un altro. Il gruppo più numeroso, comprendente anche le donne e il Preside, fu accompagnato al primo dei due Il gruppo che dormì nell’hotel. alberghi prenotati e quindi i restanti gitanti, tra cui due insegnanti accompagnatori, furono guidati al secondo albergo prenotato (forse con una punta di malizia da parte dell’operatore). La sorpresa fu che, ancor prima di entrare nella “struttura” i due insegnanti si resero conto di che tipo di albergo si trattasse. Ciò senza particolare sforzo, con- 39 gendo anche qualche approccio alla propria stanza. In un qualche modo e “senza caduti sul campo”, la notte passò e per quella successiva ed anche per il resto della gita, l’accaduto fu archiviato apparentemente senza strascichi. Al ritorno dalla gita però, l’argomento di maggior spicco nei racconti dei partecipanti ad essa, fu proprio quella prima notte di permanenza in Germania. Il racconto di quanto accaduto con l’amplificazione determinata dal passa-parola e dalla malizia di condire la realtà con qualche esagerazione narrativa da parte degli studenti, divenne un vero I partecipanti alla gita al completo con il preside Franco Foresi, gli insegnanti Catello Veneroso, Alfredo Mazza, Anna Bolognesi, quello di tedesco e la segretaria dell’ITIM Veronica Dalla Vista. siderando come si presentava al suo ingresso, con locandine e foto che reclamizzavano gli spettacoli che ogni sera si svolgevano al suo interno. L’insegnante di tedesco che faceva parte del gruppo come interprete e come tale aveva accompagnato anche il secondo gruppo, ricontattò l’operatore turistico facendo presente l’inopportunità di una tale sistemazione, considerata la natura della gita; ma a causa dell’orario, non fu possibile allo stesso trovare una diversa soluzione per quella notte; con la promessa e l’impegno però di provvedere ad una diversa sistemazione per la notte successiva. In qualche modo quindi i due insegnanti furono delegati dal Preside a sorvegliare sui ragazzi perché nella notte non succedessero cose “sconvenienti”. La cosa non fu del tutto agevole considerando che la “fauna” (peraltro di entrambi i sessi) che si aggirava nell’hotel, sperava in una nottata di copiosa “raccolta”. Fu così che i due insegnanti accompagnatori, restando svegli a turno, mantennero sotto discreto controllo le stanze degli studenti respin- e proprio tormentone, quasi fosse il fatto dell’anno, in una comunità usa a comportamenti di vita improntati a rigorosi canoni morali. Come tale, di certo, fu registrato dal parroco di Agordo di allora che ne fece oggetto di un severo commento moralistico nell’omelia Pasquale, prendendosela con la dirigenza dell’Istituto indicata come responsabile in qualche modo dell’accaduto. Si determinò così un raggelamento dei rapporti tra Parrocchia ed Istituto, che si manifestò per qualche tempo, ogni volta che le manifestazioni tradizionalmente organizzate dall’Istituto (omaggio al monumento ai Caduti in miniera e celebrazione della festa di S.Barbara con celebrazione della S.Messa) prevedessero l’intervento della rappresentanza canonica. Soltanto il trascorrere di un discreto intervallo temporale e ancor più, forse, l’avvicendamento qualche anno dopo dei rappresentanti istituzionali (parroco e preside) riportò nel normale alveo di “scorrimento” i rapporti tra le due Istituzioni. Correva l’anno 1966. Catello Veneroso 40 Pasqua 2015 Echi di Agordo IN MEMORIA DI “Il ricordo dei buoni resta per sempre” Don Mario Vallata (29-30 marzo 1999), resta vivo in tutti noi il luminoso ricordo del bene fatto alla nostra comunità, sia nel generoso servizio fra le corsie dell’ospedale che in quello alla chiesa. Mons. Attilio Chierzi, in occasione del prossimo 31° anniversario della morte (4 maggio 1984) la nostra comunità si unisce nel ricordo affettuoso dei congiunti con un sempre vivo senso di gratitudine per i tanti benefici resi alla sua parrocchia di origine, di cui è stato generoso benefattore. Don Sebastiano Costa, caduto sul Col Giralba la notte del 4 marzo del 1973, a soli 45 anni, portando soccorso a cinque giovani in difficoltà in montagna come il “buon pastore pronto a dare la vita per le pecorelle”. Pierina Ben ved. Case (29 marzo 2000) la ricordano sempre con affetto e rimpianto i figli assieme ai famigliari, amici e conoscenti. Mons. Vincenzo Savio, l’amato e indimenticato vescovo di Belluno e Feltre dal 2001 al 2004, a cui è intitolato il nostro Centro parrocchiale, nell’11° anniversario del suo ritorno al Padre (31 marzo), resta nel cuore e nel ricordo della nostra comunità, riconoscente per il suo edificante e luminoso esempio. Carolina Da Rold, ved. De Bastiani, nel 10° anniversario della morte (3 febbraio 2005) vive sempre nel ricordo affettuoso dei figli Elda e Aldo, dei nipoti e dei pronipoti. “Signore, non ti chiediamo perché ce l’hai tolta: ti ringraziamo per il tempo che ce l’hai donata..” (Sant’Agostino) Rinaldo Andrich, nel prossimo 12° anniversario (12 maggio 2003) la moglie e i famigliari lo ricordano con immenso affetto e rimpianto. Si unisce con gratitudine la nostra parrocchia. Giannetto Pampanin, in prossimità del 7° anniversario della sua salita al cielo (5 maggio 2008), rimane presente nel ricordo affettuoso della moglie Ida, dei figli e dei nipoti. Mario Sirena, nel 3° anniversario della prematura scomparsa (4 gennaio 2012), lo ricordano con affetto i fratelli e i parenti e con tanta gratitudine la nostra comunità per i molti “silenziosi” ma preziosi servizi ricevuti. Mario Gambaretto (19 marzo 2003), continua a vivere con grande affetto nel cuore e nel ricordo della moglie Rosina, dei figli Gianmoreno e Marco, della nuora e dei parenti. Carlo Moretti (12 marzo 1994) è costantemente vivo nel ricordo affettuoso della moglie, dei figli, dei nipoti, generi e nuora, dei parenti e dei tanti amici. Mario Tomè (barìza) che, come da suo espresso desiderio, è ricordato su “Echi” da moglie, figli, nipoti, congiunti e amici nel 17° anniversario della scomparsa (9 aprile 1998). Paolo De Nardin, nell'11° anniversario (29 febbraio 2004) il suo ricordo rivive nell’affetto dei fratelli, dei congiunti e nella nostra comunità riconoscente. Echi di Agordo Pasqua 2015 41 IN MEMORIA DI chiamo questi versi di Madre Teresa che amavi tanto”. Aldo Lino Meneghini, nel 3° anniversario della morte (13 dicembre 2011), resta nel ricordo affettuoso della moglie, delle figlie e dei congiunti, nonché dei tanti amici. Maria Letizia Saletti in Cau, “adorabile sposa, mamma e nonna, serbiamo sempre nel nostro cuore e nella nostra mente i tuoi preziosi insegnamenti. Sei sempre presente con la tua grazia e la tua bontà e nel 2° anniversario della tua salita al cielo (4 aprile 2013), ti dedi- Nel 21° anniversario di Gigia De Nardin (2 aprile 1994), rimane vivo il suo ricordo nel costante affetto dei fratelli, dei congiunti e dei tanti amici. Maria Soccol ved. Peloso, morta l’8 settembre 2014 e sepolta a Taibon, è ricordata con costante vivo affetto e rimpianto dai famigliari. Annamaria Lucchini, (morta il 6 novembre 1998), è ricordata sempre con affetto dalla figlia Erika, con queste commoventi espressioni: Nel 15° anniversario di Antonio Forcellini e Maria Schena (21 gennaio e 23 febbraio 2000), i figli, con le rispettive famiglie, li ricordano sempre con tanto rimpianto e immenso affetto. Non permettere mai che qualcuno venga a te e vada via senza essere migliore e più contento. Sìi l’espressione della bontà di Dio. Bontà sul tuo volto e nei tuoi occhi, bontà nel tuo sorriso e nel tuo saluto. Ai bambini, ai poveri a tutti coloro che soffrono nella carne e nello spirito offri sempre un sorriso gioioso Dai a loro non solo le tue cure ma anche il tuo cuore. Dove è la mamma? La mamma è adesso, è ovunque. A colori e in bianco e nero. Nella diversa età, bella giovane anziana, leggera felice spensierata, che sorride alla vita, che si guarda intorno, scruta il mondo con aria interrogativa, si mette in posa. Con lo sguardo assente, perduto nella malattia. La mamma mi prende in braccio, mi tiene per mano. Indossa un cappotto grigio con un grande collo di volpe. Sorride, quel suo sorriso speciale che chiede di essere capito. La mamma è incorniciata in camera, ogni tanto aggiungo una foto ne cambio una. Dove è la mamma? La mamma è in ogni mio gesto, la mamma è qui, adesso è qui con me. Tra questa quiete, l’aria si orna di fiori, sento il suo profumo. La mamma riposa in me. “Accogli la sua anima nella tua pace. Aumenta la nostra fede! Noi sappiamo che chi non è più con noi non è lontano da noi perché ha creduto e sperato in te”. (Carlo Maria Martini) Franco Croce, nel 15° anniversario della prematura morte (1° maggio 2000), Noemi e Pino e familiari, ricordano con tanto affetto il caro e indimenticato fratello. Si associano nella dolce memoria i tanti amici e in particolare i coscritti agordini del 1945 che rimpiangono la sua sorridente compagnia. Renata Curti, in Rocchi, nel 1° anniversario della prematura morte (13 gennaio 2014), è ricordata con grande affetto e rimpianto dal marito, dai figli, parenti e i tanti amici agordini e in particolare i compagni di scuola, i primi periti chimici diplomati al Follador nel 1965. Ma si sente vicina anche la nostra comunità, tramite “Echi” di cui Renata era rimasta sempre affezionata lettrice. Loretta Poloniato, salita al Cielo ormai da dodici anni (19 febbraio 2003), conserva quaggiù, fra i familiari e nella nostra comunità, il più vivo e affettuoso ricordo della sua simpatia, del suo sorriso e della sua generosità. 42 Pasqua 2015 Echi di Agordo IN MEMORIA DI Adriana (Rina) Costantini in Pesci, nel 1° anniversario della scomparsa (7 marzo 2014), il marito, il figlio, fratello, sorella e nipoti la ricordano con immutato grande affetto e rimpianto. Luigina Dall’Acqua in Buttol. Nel 4° anniversario della scomparsa (14 aprile 2011), il marito, i figli, i nipoti, i congiunti e i parenti la ricordano con immutato grande affetto e rimpianto. Amalia Daberto, ved. Quella casa (deceduta il 5 agosto 2014) “Dopo una vita di lavoro e di sacrifici accettati con amore, ci hai lasciati nella speranza cristiana di rivederti. I tuoi cari”. Angela Pezzè, nel 3° anniversario della morte (1° novembre 2011), il marito Simeone, il figlio Gianni con famigliari e parenti tutti la hanno ricordata con immutato affetto e nostalgia. Gino Bertoldi, nel 10° anniversario della morte (22 marzo 2005), lo ricordano con grande affetto e gratitudine il nipote Alex con nonna Maria e i famigliari tutti. Andrea Laurent Zoro “… quando me ne andrò lo farò con un sorriso, così luce resterà…”. Il 6 febbraio a Lavis (Trento) ci ha improvvisamente lasciato Andrea, di soli 34 anni, marito dell’agordina Marta Cassol. Preghiamo il Signore che aiuti e doni rassegnazione a Marta, ai suoi tre figli Rebecca, Carlotta e Jacopo e a quanti gli hanno voluto e continuano a volergli bene. I genitori di Marta e parenti. Antonio Maschio, nel 5° anniversario (8 maggio 2010). “Vogliamo ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi. Vogliamo pensare che ancora ci ascolti, che come allora sorridi”. I tuoi cari con tanto affetto. Giorgio Dell’Andrea, morto a Belluno il 5 novembre 2014, a soli 66 anni, e sepolto a Selva di Cadore, rivive nel ricordo della moglie Teresa e dei figli con tanto affetto e rimpianto. Nel 28° anniversario della morte di Attilio Ben (19 marzo 1987 e del prossimo 30° (13 giugno 1985) di Linda Schena: “Cari papà e mamma, il vostro ricordo è sempre con noi, vi pensiamo con tanta nostalgia e sarete sempre nei nostri cuori e in quelli di coloro che vi hanno voluto ben. I vostri figli”. Ersilio Antonutti, nel 12° anniversario (9 gennaio 2003), Lucia Dorigo ved. Antonutti, nel 5° anniversario (9 aprile 2010), e Antonio Blasio, nel 15° anniversario della morte (26 marzo 2000), “Siete sempre nei nostri cuori e di quelli che vi hanno amato. I famigliari”. Angelina Vellotti, “Nessuno muore nella Terra finché vive nel cuore di chi resta”, nell’anniversario della morte (28.11.2013), l’hanno ricordata con affetto la sorella, il cognato, le nipoti, i pronipoti e parenti tutti. Echi di Agordo Anno 2014 Pasqua 2015 43 Anagrafe parrocchiale DEFUNTI Ritornati alla casa del Padre Anno 2015 38. Zanesco Zoe ved. Borile, di anni 97, il 9 novembre 9. Romin Silvano, di anni 59, il 19 febbraio 39. Zasso Fiorenza ved. Massari, di anni 91, m. a Roma il 9 novembre, sepolta ad Agordo l’11 novembre. 1. Candusso Silvana ved. Fontanive, di anni 86, il 1° gennaio 2015 5. Dalla Torre Erus (Eros), di anni 88, il 18 gennaio 40. Benvegnù Fioretto, di anni 83, il 12 novembre (sepolto a Taibon) 2. Dalla Vista Remo, di anni 70, il 3 gennaio 6. Casari Romilde ved. Candiago, di anni 102, il 24 gennaio 3. Massenz Olga ved. Franceschini, di anni 91, il 6 gennaio 7. Laghi Rosa Alba in Lotto, di anni 74, il 2 febbraio 4. Della Lucia Aldo, di anni 77, il 18 gennaio 8. Tomè Mario, di anni 91, il 14 febbraio 41. Da Ronch Serafino (Pino), di anni 85, il 19 novembre 10. Bianchi Mario, di anni 86, il 22 febbraio 11. De Grandi Domenico, di anni 90, il 25 febbraio 12. Benvegnù Fausto, di anni 63, morto l’11 marzo a Follonica (cerimonia funebre ad Agordo il 14 marzo) 42. Sonzogni Renzo, di anni 67, il 3 dicembre 43. Parissenti Angelina ved. Favretti, di anni 91, il 5 dicembre LE FOTO di questo numero di “Echi” sono di, o fornite da: Federico Costa, Eliofoto, Agordo Foto, Gabriele Bernardi, Giuliana Da Ronch, Ruggero Fossen, Gianni Santomaso, Sandro Zasso, Corrado Cattadori, Marino De Dea, Scuola d’Infanzia, CCA, Toni Pampanin, ARCA Gabriele Fogliata, Gruppi giovanili, Andrea Colaiacomo, Marco Da Roit, Carlo Scussel, Circolo Auser “El Brói”, Paolo Chissalè, Gamp Dolomiti, Comitato Gemellaggio, Sabrina Mei, Giorgio Zanon, Agordo Domani, Giorgio Fintanive, Franco Colleselli, Renato Costa, Orazio Santel, Iole Chierzi, Mario Nessenzia, Adriana Costantini, Catello Veneroso. Archivio: Loris Santomaso, Dario De Nardin. 13. Zasso Marcello, di anni 81, il 14 marzo. L’eterno riposo, dona loro, o Signore! Pasqua 2015 44 Echi di Agordo Per I Musici Un 2014 ricco di impegni e di soddisfazioni Un impegnativo, ma altrettanto soddisfacente mese di dicembre ha caratterizzato l’attività dei Musici dell’Istituto Comprensivo di Agordo, impegnati in ben quattro concerti. L’esordio a Belluno dove, nella Chiesa di San Nicolò, la presenza di tante giovani voci ha contribuito a rallegrare i festeggiamenti per il Santo Patrono con un programma canoro vario e intenso, commisurato alla sacralità del luogo. A pochi giorni di distanza, molto apprezzato da pubblico e organizzatori l’intervento in occasione del Concerto di Natale tenutosi nella bella Chiesa di Lentiai, condiviso con i cori di voci bianche Goitre e Sandi e la locale formazione Parrocchiale. L’ambiente si è rivelato una cornice architettonica e acustica atta a permettere ai Musici di valorizzare al meglio la propria vocalità ed espressività, nonché la varietà del repertorio proposto. L’ap- prezzamento espresso in tale occasione anche da autorevoli musicisti testimonia come il percorso del coro stia accrescendo la musicalità di ciascuno dei suoi componenti, grazie alla qualità del lavoro svolto. All’entusiasmante esperienza di Lentiai sono seguiti altri due concerti: il primo a Falcade su invito del coro Valbióis. Nella serata si sono accostati i brani natalizi tipici del repertorio popolare, proposti dalle voci maschili, accuratamente preparate dal M° Attilio Costa, a quelli più classici della Nuova Corale e al repertorio dei Musici, entrambi diretti da Marina Nessenzia. Il bel momento conviviale seguito al concerto, ha permesso ai cori di improvvisare qualche canto profano in un clima di amicizia. Non poteva certo mancare un concerto “in casa”, che da ormai tre anni i Musici e la Nuova Corale offrono, nella Chiesa Lunghi applausi anche per La Nuova Corale, con il soprano Paola Crema, la pianista Manuela Ben e Marina Nessenzia. Arcidiaconale di Agordo, su invito dell’Associazione Cucchini, come manifestazione di apprezzamento e sostegno alle attività intraprese dai volontari della stessa. Ospite d’onore la cantante Paola Crema, che con la sua voce cristallina ha affascinato non solo il pubblico, ma anche i giovani coristi dei Musici. Un particolare apprezzamento va anche alla pianista Manuela Ben, che con grande professionalità e sensibilità musicale ha accompagnato entrambi i cori. La serata si è conclusa offrendo al pubblico il miglior augurio possibile: quello che, al pari delle voci che si intrecciano in un sodalizio canoro, possiamo sentirci sempre in armonia con noi stessi e con il mondo che ci circonda. Fiori e ricordi della mia fanciullezza Ringraziamo Emma Massari per averci mandato, dopo le tre belle memorie dell’infanzia agordina, anche questa delicata testimonianza della sensibilità della mamma Fiorenza Zasso. La pubblichiamo volentieri anche in omaggio al suo attaccamento ad Agordo, dove è tornata l’11 novembre 2014 per riposare in pace nel nostro camposanto accanto al marito Mario. I Musici, diretti da Marina Nessenzia, che hanno incantato il pubblico nel concerto del 21 dicembre 2014 per la Cucchini nell’arcidiaconale. “ECHI di AGORDO” Anno LXXXI - n. 1-2 - 2015 registrazione del Tribunale di Belluno n. 12/90 dell’ 8/8/1990; col permesso dell’Autorità Ecclesiastica. Mons. Giorgio Lise, Arcidiacono - Direttore Responsabile 32021 Agordo (BL) - Dolomiti - tel. 0437/62143. Spedizione in abb. postale D.L.335/2003 (conv. in L.27.2.2004, n.46), art.1, c.2, DCB, BL. c.c.p. n. 10163327 Composizione e impaginazione computerizzate a cura di Loris Santomaso e Toni Pampanin e-mail: [email protected] - [email protected] www.agordo.diocesi.it Stampa: Tipografia Piave - Belluno Come sono diverse le primavere o meglio il risvegliarsi della natura nel mio paese natìo. Improvvisamente la mia mente ha fatto un balzo a ritroso di sessant’anni e, quasi per magia, ho visto come proiettati in un film i fiori e i luoghi dove crescevano e dove, io, bambina, li andavo a raccogliere assieme alle mie amiche. I bucaneve: il primo fiore di primavera. I prati erano ancora coperti di neve, ma noi sapevamo che nei luoghi più assolati, incominciava il disgelo e si intravvedeva già qualche macchia di terreno liberato dalla neve. Il vento era ancora gelido, ma quel piccolo fiore, incurante del freddo, era sbocciato. Per noi bambini era una gioia scoprirlo e poterlo cogliere per portarlo in dono alla maestra. Ricordo ancora la cattedra della mia classe, con tanti mazzolini di bucaneve tutti in fila in piccoli vasetti di latta, che ci rallegravano e ci facevano sentire orgogliosi di averli scoperti per primi. Fiorenza Zasso