il Girasole - periodico di Ecologia Politica
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nel numero di
luglio 2009
L’impatto ambientale della campagna elettorale:
Facciamo due conti: tutti i partiti sono per
l’ambiente, eppure
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di Roberto Cavallo
in data 08/07/2009
tags :
{Ambiente, Stili di Vita, Politica}
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Ci siamo giocati almeno 140mila alberi, acqua sufficiente a riempire oltre 450 piscine olimpioniche e abbiamo
usato energia prodotta da un impianto termoelettrico medio grande.
Che si produca molta carta nei periodi elettorali, per la verità un po’ troppo frequenti in Italia, è intuitivo. Che si
produca inquinamento acustico nei corsi dei vari annunci e comizi è altrettanto noto, soprattutto alle nostre orecchie.
Se poi si frequentano i vari banchetti non si può non notare l’aumento del numero di gadget per attirare l’attenzione
dei potenziali elettori. Fortunatamente spesso i gadget sono funzionali così che, prima di diventare rifiuto, possono
essere utilizzati per annotarsi chi non votare, come nel caso delle biro multicolori, o a strappare un sorriso e fermare
un pianto ai bimbi come i palloncini o un cioccolatino.
Ci sono casi in cui poi i gadget sono addirittura antitetici al ruolo che, ad esempio, un candidato sindaco dovrebbe
avere; è il caso di alcuni candidati che hanno distribuito bottigliette da mezzo litro di acqua minerale concorrente
dell’ “acqua del sindaco” che lui stesso dovrebbe impegnarsi a migliorare, anche per far risparmiare le famiglie.
Ma il dato più appariscente è senz’altro quello che inizialmente ho definito intuitivo.
In questa campagna elettorale, che nel mio Comune ha sommato 3 livelli (comunale, provinciale, europeo), ho
conservato e pesato tutti i materiali a stampa, in alcuni casi anche imballati in plastica.
7 buste e lettere da 28 grammi ciascuna da alcuni dei 6 candidati a sindaco, un libretto con il programma da uno
dei candidati da 120 grammi, innumerevoli “santini” (e depliant denigranti gli avversari) di candidati consiglieri
comunali per un complesso di circa 750 grammi, a cui aggiungere altri circa 450 grammi dei candidati alle provinciali
e 350 grammi circa per i candidati all’europarlamento.
Dunque un complessivo di poco più di un chilo e ottocento grammi di carta e nemmeno un prodotto in carta
riciclata!
Si tratta certamente di un dato inferiore alla media dal momento che io vivo in una casa singola il cui ingresso non
dà su una via principale, e dunque la buca da lettere è poco visibile e molto meno appetibile di quelle in batteria di
un grande condominio.
Credo dunque di non sbagliare se approssimo a due chilogrammi la carta ricevuta in questo periodo, cioè circa
l’1% del totale della carta e cartone immessa annualmente al consumo secondo Comieco (dati 2006).
Due chili peri 34 milioni 673mila 113 elettori (fonte ADNkronos) chiamati a scegliere i consigli comunali e consigli
provinciali e mezzo chilo di carta per la differenza rispetto ai 50.664.596 di italiani (fonte il sole24 ore) complessivamente chiamati ad esprimere il proprio voto.
Da questi calcoli emerge che questa tornata elettorale ha prodotto circa 77.341.967,5 chili di carta, cioè poco più
di 77mila tonnellate, senza ballottaggi, né referendum, la quantità che viene raccolta in modo differenziato da circa
1 milione di abitanti!
Ancora convinto si tratti di un dato sottostimato e nella speranza che tutta questa carta sia finita nella raccolta
differenziata cerco di valutare l’impatto ambientale in termini di emissioni di questa campagna elettorale.
Considerato che per una tonnellata di carta da materie vergini occorrono 2 tonnellate di legname (una quindicina
di pioppi), 44 metri cubi d’acqua e 4.600 kWh di energia elettrica, in questa campagna elettorale ci siamo giocati
140mila alberi, acqua sufficiente a riempire oltre 450 piscine olimpioniche e abbiamo usato oltre 350.000 MWh, cioè
l’energia prodotta da un impianto termoelettrico medio grande.
Mi piacerebbe si facesse uno sforzo per accorpare le elezioni e dunque le campagne elettorali. Mi piacerebbe i
candidati usassero almeno carta riciclata, significherebbe risparmiare 100mila tonnellate di CO2. Mi piacerebbe si
usasse di più Internet. … o forse mi piacerebbe che i candidati tornassero a parlarmi di persona… e ad ascoltarmi!
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07/08/2014
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