Cambiamenti
climatici
Tappe per
raggiungere l’UE
Convenzione
Europea dei diritti
dell’uomo
Trattato di
Maastricht
Politiche di
solidarietà
UNIONE
EUROPEA
Politiche di
innovazione
Istituzioni
Unione Europea

 Scuola sec. I °grado Falcone Borsellino
Milano
 Classe 3 A a.s 2010-2011
 Mario Barra
 Christian Gabuat
 Federico Zumbo
Le 12 stelle in cerchio
simboleggiano l’idea di
unità,
solidarietà
ed
armonia di tutte le
persone dell’Europa.
United in Diversity è il
motto dell’Unione
Europea.
Il 9 maggio 1950 è la data della
dichiarazione del ministro degli
affari esteri francesi Robert
Schumann.
Il 9 maggio si celebra
compleanno dell’Europa.
il
L’inno europeo è la Nona
Sinfonia di Beethoven.
Ancora sull’UE
 di
 Federico Beretta
 Nicolò Oggioni
L’Unione Europea ha una superficie
di oltre 4.000.000 di km2.
Non è un’area enorme, eppure
comprende 27 paesi.
Le dimensioni degli stati membri,
variano in maniera considerevole,
la Francia è lo stato con la
superficie maggiore, mentre Malta
è il più piccolo.
L’Unione Europea è il più piccolo dei continenti, nonostante questo
ha una densità di popolazione pari a 70 ab/km2, conta oltre 493
milioni di abitanti.
La sua popolazione è la terza su scala mondiale, dopo la Cina e
l’India.
La percentuale della popolazione mondiale dei paesi industrializzati
è in calo costante: dal 30% nel 1960 al 16% del 2005.
Attualmente sul nostro pianeta, 4 persone su 5 vivono in un paese in
via di sviluppo.
E ancora ….
 di
 Rebecca Marelli
Libertà, sicurezza & giustizia per
tutti!
L‘Unione Europea, per eliminare la
criminalità e il terrorismo, ha preso
delle decisioni che garantiscono la
cooperazione tra tutti i
servizi
dell’immigrazione negli stati membri.
Una decisione è quella di diminuire i trasferimenti dei criminali dal
luogo in cui sono stati arrestati fino a dove verranno processati e
interrogati.
Dato che i cittadini della UE hanno il diritto di vivere in ogni stato
dei paesi membri, devono avere anche il diritto di accedere alla
giustizia.
Gli stati, inoltre, devono garantire l’applicazione della normativa
comunitaria, cioè le sentenze dei tribunali.
L’UE ha già contribuito molto per semplificare i problemi giuridici
riguardanti il matrimonio, la separazione e il divorzio.
Esportare pace & stabilità
Grazie all’unità verificatasi negli ultimi
50 anni il rischio di una guerra fra gli
stati
membri
sta
scomparendo;
attualmente l’UE sta cercando di
diffondere la pace oltre i suoi confini.
Il modo migliore per non fare nascere
dei conflitti è quello di creare maggiore
prosperità a livello mondiale.
La UE utilizza la sua influenza per imporre regole sul commercio
mondiale e per garantire una globalizzazione che comporti vantaggi
per le popolazioni più povere.
Oggi l’assistenza umanitaria e gli aiuti allo sviluppo sono maggiori a
quelli di qualsiasi altro donatore.
L’Unione sta mandando militari per portare la pace nei paesi poveri
in segno di “difesa” della politica estera.
Le Istituzioni
 di
 Sofia Capelli
 Lucia Bosisio
 Alessia Maffa
Le istituzioni sono
sette,
utili e corrette,
servono alla gente
di tutto il continente
per vivere
serenamente!!!
Parlamento Europeo
Consiglio dei Ministri
Consiglio Europeo
Corte dei Conti
Corte di Giustizia
Banca Europea per gli
Investimenti
• Banca Centrale Europea
•
•
•
•
•
•
PARLAMENTO EUROPEO:
Il
Parlamento
Europeo
è
un’assemblea di 626 deputati
che si riunisce a Strasburgo.
Svolge
una
funzione
di
controllo e di indirizzo della
politica comunitaria.
CONSIGLIO DEI MINISTRI:
Il Consiglio dei Ministri è formato dai ministri che variano a seconda
degli argomenti trattati.
CONSIGLIO EUROPEO:
Il Consiglio Europeo stabilisce le strategie politiche dell’Unione
Europea. Ne fanno parte i capi dei paesi membri. Ha sede a Bruxelles ed
è composto da 20 commissari.
CORTE DEI CONTI:
La Corte dei Conti controlla i bilanci e le varie attività finanziarie
dell’Unione Europea.
CORTE DI GIUSTIZIA:
La
Corte
di
Giustizia
garantisce
l’esatta
interpretazione del diritto comunitario e si pronuncia
sulle controversie riguardanti l’ applicazione delle leggi.
 BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI:
Provvede al finanziamento dei progetti.
 BANCA
CENTRALE EUROPEA:
Provvede a emettere e a gestire la moneta unica.
Le tappe per raggiungere l’UE
 di
 Nicolò Oggioni
 Federico Beretta
•
1951: nascita della comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA)
con 6 paesi fondatori
•
1957: il Trattato di Roma istituisce il Mercato Comune
•
1973: le comunità passano a 9 stati membri ed elaborano politiche comuni
•
1979: prima elezione diretta del parlamento europeo.
•
1981: primo allargamento mediterraneo.
•
1993: completamento di un mercato unico. Con il Trattato di Maastricht nasce
l’Unione Europea.
•
1995: l’Unione Europea passa a 15 stati membri.
•
2002: introduzione della moneta e banconote in euro.
•
2004: altri 10 paesi aderiscono all’Unione.
Fine
I cambiamenti climatici
 di
 Jennifer Belvedere
 Gaia Giaccherini
Perché il clima sta cambiando

Nel corso degli ultimi 150 anni, la temperatura media è
aumentata quasi di 0,8 ºC a livello mondiale.

L’Europa si riscalda più velocemente rispetto alla media mondiale:
la nostra temperatura media è aumentata infatti di circa1ºC.
Da quando sono iniziate misurazioni affidabili, nel 1850, undici dei
dodici anni più caldi a livello mondiale sono stati registrati tra il
1995 ed il 2006.

Le conseguenze della crescita delle temperature sono lo
scioglimento dei ghiacciai nella regione artica e sulle Alpi, i
cambiamenti nelle precipitazioni piovane e nevose, la siccità e le
ondate di calore, nonché l’intensità dei cicloni tropicali.

L’atmosfera contiene vapore acqueo, anidride carbonica e altri gas presenti allo stato
naturale che lasciano passare i raggi solari ma assorbono il calore riflesso dalla terra.
Questo processo naturale, detto «effetto serra», mantiene la temperatura della terra
a un livello tale da consentire la vita sul pianeta. Senza di esso la temperatura media
globale sarebbe infatti insopportabile: - 18 °C!

Attualmente attività umane come la combustione dei combustibili fossili e la
distruzione delle foreste per ottenere terreni agricoli fanno aumentare i livelli
atmosferici dell’anidride carbonica e degli altri gas che «intrappolano» il calore.
L’aggiunta di tali gas provoca un effetto serra artificiale che si aggiunge all’effetto
serra naturale, rendendo la terra più calda e modificandone il clima.
•
Altri fattori che contribuiscono al riscaldamento del pianeta sono le emissioni di
metano dovute allo smaltimento dei rifiuti nelle discariche e quelle provocate dall’uso
eccessivo di fertilizzanti.
• La soluzione sta nella riduzione delle emissioni mondiali di gas responsabili dell’effetto
serra, in particolare di anidride carbonica. Ciò richiede un miglior uso delle risorse
naturali. I combustibili fossili, ovvero il petrolio, il gas e il carbone che bruciamo per
l’elettricità, per il riscaldamento, per il raffreddamento e per i trasporti, sono fonti
massicce di emissione di gas responsabili dell’effetto serra. È necessario bruciarne di
meno e bruciarli in maniera più efficace. Al contempo è importante impedire che
l’anidride carbonica finisca nell’atmosfera, ad esempio «catturandola» mentre viene
prodotta e conservandola nel sottosuolo, presso giacimenti di gas o miniere di sale in
disuso.
• Un altro punto fondamentale nella lotta contro i cambiamenti climatici è limitare la
deforestazione, in particolare bisogna evitare la sparizione delle foreste tropicali, che
fungono da «pozzi» di carbonio che assorbono l’anidride carbonica.
La strada da seguire: una risposta integrata

L’UE pensa che la strada da seguire sia una
politica integrata in materia di energia e di
cambiamento climatico, essendo ormai appurato
che bruciare i combustibili fossili contribuisce
in maniera sostanziale al surriscaldamento del
pianeta. I leader dell’UE hanno sancito tale
strategia nel marzo 2007. Ciò dimostra che
l’Europa ha assunto un ruolo di leadership nella
lotta al cambiamento climatico.

L’obiettivo è passare a un’economia compatibile
con il clima, basata su una combinazione di
tecnologie e di risorse energetiche a bassa
emissione di anidride carbonica.



Per contenere il surriscaldamento del pianeta sarà necessario fermare l’aumento
delle emissioni mondiali di gas responsabili dell’effetto serra entro 10-15 anni, e
ridurle alla metà dei livelli raggiunti nel 1990 entro il 2050.
L’UE punta a un nuovo patto mondiale per raggiungere tali obiettivi. Essa ritiene che
il primo passo dovrebbe essere la riduzione collettiva, da parte delle potenze
industriali, delle proprie emissioni di gas responsabili dell’effetto serra,
raggiungendo entro il 2020 un livello inferiore del 30 % rispetto ai livelli del 1990.
Anche i paesi in via di sviluppo, come ad esempio la Cina e l’India, dovranno iniziare a
contenere la crescita delle proprie emissioni.
Per sottolineare la propria determinazione e per dare un buon esempio ai propri
partner, l’UE ha accettato di ridurre le proprie emissioni di gas responsabili
dell’effetto serra almeno del 20 % entro il 2020, a prescindere da quel che faranno
gli altri paesi.
 I capi di Stato e di governo dell’UE hanno deciso entro il 2020:

di economizzare il 20 % del consumo di energia migliorando l’efficienza energetica;

di aumentare la quota di energie rinnovabili sul consumo energetico totale;





di decuplicare, raggiungendo almeno il 10 % del totale, la quota di biocarburanti sul
consumo totale di benzina e gasolio, a condizione che diventino disponibili sul mercato
biocarburanti sostenibili «di seconda generazione» ricavati da colture non alimentari;
di sviluppare e promuovere tecnologie a bassa emissione o a emissione zero, fra cui la
cattura e lo stoccaggio del carbonio affinché tali tecnologie apportino un contributo
essenziale alla riduzione delle emissioni;
di integrare meglio i mercati energetici dell’UE, creando ad esempio un mercato
europeo del gas e dell’elettricità improntato alla concorrenza;
di integrare la politica energetica dell’UE con altre azioni, non solo nel quadro della
politica ambientale, ma anche di quella in materia di ricerca, agricoltura e commercio;
di rafforzare la cooperazione internazionale: se l’UE riuscirà ad adottare un approccio
comune nel settore dell’energia e ad articolarlo in maniera univoca, essa potrà assumere
un ruolo di leader nel dibattito a livello mondiale.
Ambiente…
L'UE si è impegnata a fermare entro il 2010 l'estinzione
delle specie in pericolo e la scomparsa degli habitat sul suo
territorio, ma raggiungere questo obiettivo richiederà un
grande sforzo. Le politiche e gli strumenti legislativi
necessari
sono
già
stati
predisposti,
ma
occorre
potenziarne l'applicazione su vasta scala.
In particolare l’UE intende ampliare il progetto Natura
2000, per la protezione della flora, della fauna e del loro
habitat.
L’UE impone ai paesi membri di monitorare l’uso delle
sostanze inquinanti e intervenire in caso di superamento
delle soglie di sicurezza.
Nel corso dei decenni l’UE ha emanato norme in materia
di: inquinamento acustico, acque di balneazione, protezione
di specie rare e interventi di emergenza.
Le politiche di solidarietà
 di
 Martina Venturi
 Giacomo Zorzi
Politiche di solidarietà
Hanno lo scopo di accompagnare il completamento del mercato unico e correggere gli
eventuali
squilibri economici e industriali esistenti fra i diversi paesi dell’Unione.
Aiuti a finalità regionale
La politica regionale dell’UE si basa su trasferimenti di fondi dai paesi più ricchi a quelli più
poveri.
Questo programma ha 3 obiettivi principali:

Aiutare i paesi più arretrati economicamente

Accrescere la competitività delle regioni

Rafforzare la cooperazione transfrontaliera.
Il P.A.C. (Politica Agricola Comune)
L’UE con il trattato di Roma, nel 1957 ha fondato il P.A.C.
Questa politica prevede il rispetto di criteri specifici per le produzioni agricole.
Le politiche di innovazione
 di
 Martina Venturi
 Giacomo Zorzi
Politiche di innovazione
Ambiente e sviluppo sostenibile
L’UE sta mettendo in pratica un piano di innovazione chiamato “Ambiente 2010”.
I suoi obiettivi riguardano i cambiamenti climatici, la protezione degli habitat naturali,
problemi ambientali e salutari, la preservazione delle risorse naturali e la gestione dei
rifiuti.
Ambiente e salute
Un piano d’azione per l’ambiente e la salute affronta le preoccupazioni per gli effetti
dell’inquinamento sulla salute. La normativa Europea garantisce lo stesso livello di
protezione a tutta l’Unione ed è regolarmente aggiornata.
L’innovazione tecnologica
L’Unione Europea, per mantenersi competitiva a livello mondiale, deve mantenere alti i
propri standard.
Nel settore tecnologico ha trovato nuovi strumenti per finanziare la propria attività di
ricerca e moltiplicare le applicazioni industriali.
Per il periodo compreso tra il 2007 e il 2013 sono stati stanziati 50 miliardi di euro
destinati non solo a vari settori tecno-scientifici ma anche alla valorizzazione di idee e
competenze sostenendo cioè le carriere dei ricercatori.
Energia
L’Unione Europea compra molti combustibili fossili dai Paesi esteri e questa dipendenza
oggi rappresenta circa il 50% degli acquisti ma potrebbe raggiungere il 70% entro il 2030,
per questo potrebbe diventare piuttosto vulnerabile alla crisi delle risorse energetiche.
Nello stesso tempo è necessario che siano ridotte le emissioni di CO2: in futuro bisognerà
produrre energia utilizzando le risorse rinnovabili e cooperare con gli altri paesi, magari
anche attraverso l’uso di nuove tecnologie.
Il Fondo dell’UE
L’UE ha un fondo di 120 miliardi di euro. Questi soldi provengono dai dazi doganali e dai
contributi versati dagli Stati membri. Entro il 2013 il fondo dovrebbe aumentare fino a
circa 864 miliardi
La Convenzione dei Diritti dell’Uomo
 di
 Steven Aguilar
 Filippo Prandi
 Amiel Valido
La Convenzione dei diritti
dell’uomo
Nel 1950 la Convenzione europea istituisce un sistema unico e
permanente di sorveglianza dei diritti dell’uomo:
la Corte europea dei diritti dell’uomo.
Ogni cittadino che ritenga di essere vittima di violazione dei propri
diritti si deve rivolgere alla Corte, dopo aver esaurito le vie di ricorso
nel proprio paese.
la Convenzione Europea dei diritti
dell’uomo e i suoi protocolli garantisce:
il diritto:
Alla
vita, alla libertà e alla
sicurezza degli individui
Ad
un equo processo in materia
civile e penale
Di voto attivo e passivo
Alla
libertà di pensiero, di
coscienza e di religione
Di espressione
Alla
proprietà o al rispetto dei
propri beni
Alla
libertà di riunione e di
associazione
il divieto:
Della tortura o di pene e
trattamenti inumani o degradanti
Della pena di morte
Della schiavitù e dei lavori forzati
Della discriminazione del
godimento dei diritti e delle libertà
garantiti dalla Convenzione dei
Diritti dell’Uomo
Di espulsioni da parte di uno stato
dei suoi cittadini o di privilegi del
diritto di entrata
Dell’espulsione collettiva di
stranieri
La Convenzione dei Diritti
dell’Uomo e della biomedicina
La Convenzione dei Diritti dell’Uomo e della biomedicina intende
proteggere l’essere umano contro eventuali utilizzazioni abusive delle
nuove tecniche biologiche e mediche.
Essa mira a salvaguardare i diritti e le libertà, la dignità e l’identità
della persona umana, inoltre, tramite un protocollo addizionale firmato
nel gennaio 1998, vieta la clonazione di un essere umano.
Fine
Il Trattato di Maastricht
 di
 Stefano Tonani
 Alessia Volpi
Il Trattato di Maastricht
• Il trattato di Maastricht è nato il 7
febbraio del 1992. Esso è stato
firmato a Maastricht dai dodici capi
di governo della CEE.
• Come simboli della nuova istituzione
nacquero in quell’occasione: la
bandiera azzurra con le dodici
stelle in oro messe in cerchio (al
centro); il passaporto europeo e la
patente.
• Inoltre fu scelto l’Inno alla Gioia
come inno europeo.
UNIONE
ECONOMICA
POLITICA ESTERA E
SICUREZZA
Moneta unica (euro)
Politica estera comune
Banca Centrale
Europea
Politica di difesa
comune
Grazie per l’attenzione

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presentazione Unione Europea 2010