L IC E O G IN N A S IO S TA TA L E “ A N TO N IO C A N O V A ” LICEO CLASSICO - LICEO LINGUISTICO VIA MURA DI SAN TEONISTO, 16 - 31100 TREVISO REGOLAMENTO DI ISTITUTO Approvato dal Consiglio d’Istituto il 21 ottobre 2004 Revisioni successive: - modifica degli artt. 27 e 40 con delibera n. 196 del 28-05-2007; - modifica degli artt. 7, 25, 26, 27 e 28 con delibera n. 47 del 24-06-2008. - aggiunta degli artt. 15, 42, 43, 44, 45 e modifica degli artt. 41 e 46 con delibera del 10-02-2009 - apportate modifiche all’art. 38 con delibera n. 88 del 01-07-2009 5) - modifica dell’art. 18 con delibera n. 21 del 05/04/2013 1) 2) 3) 4) 1 TITOLO I – PRINCIPI GUIDA ........................................................................................... 3 Art. 1 Riferimenti normativi ............................................................................................... 3 Art. 2 Orientamenti generali ............................................................................................. 3 Art. 3 Validità .................................................................................................................... 3 TITOLO II - PARTECIPAZIONE ....................................................................................... 4 Art. 4 Consiglio di Istituto.................................................................................................. 4 Art. 5 Consiglio di classe .................................................................................................. 5 Art. 6 Assemblea di classe degli studenti ......................................................................... 5 Art. 7 Assemblea di Istituto degli studenti......................................................................... 5 Art. 8 Comitato studentesco ............................................................................................. 6 Art. 9 Comitato dei genitori ............................................................................................... 7 Art. 10 Assemblee d’istituto dei genitori ............................................................................ 7 Art. 11 Ricevimento genitori .............................................................................................. 8 Art. 12 Ricevimento studenti ............................................................................................. 8 Art. 13 Esercizio del diritto di associazione e di espressione ............................................ 8 TITOLO III – TRASPARENZA .......................................................................................... 8 Art. 14 Contratto formativo tra scuola, studenti e famiglie ................................................. 8 Art. 15 Patto educativo dì corresponsabilità ...................................................................... 8 Art. 16 Criteri per la formazione delle classi e per l’assegnazione dei docenti alle stesse 9 Art. 17 Accesso agli atti e tutela dei dati personali ............................................................ 9 Art. 18 Iscrizioni e contributi delle famiglie….. ............................................................... 10 Art. 19 Valutazione .......................................................................................................... 10 Art. 20 Sito internet.......................................................................................................... 10 Art. 21 Comunicazioni scuola - famiglia .......................................................................... 10 TITOLO IV – ORGANIZZAZIONE................................................................................... 11 Art. 22 Accoglienza ......................................................................................................... 11 Art. 23 Orientamento ....................................................................................................... 11 Art. 24 Orario scolastico .................................................................................................. 11 Art. 25 Ingressi ed uscite dall’istituto ............................................................................... 11 Art. 26 Libretto personale ................................................................................................ 11 Art. 27 Assenze ............................................................................................................... 12 Art. 28 Ritardi - ingressi posticipati – uscite anticipate .................................................... 12 Art. 29 Astensione collettiva dalle lezioni ........................................................................ 13 Art. 30 Agibilità della scuola ............................................................................................ 13 Art. 31 Laboratori, palestra e aule speciali ...................................................................... 13 Art. 32 Sostituzioni .......................................................................................................... 14 Art. 33 Vigilanza .............................................................................................................. 14 Art. 34 Prestiti.................................................................................................................. 14 Art. 35 Fotocopie ............................................................................................................. 14 Art. 36 Viaggi di istruzione e visite guidate...................................................................... 14 Art. 37 Attività integrative ................................................................................................ 15 TITOLO V – NORME DISCIPLINARI.............................................................................. 15 Art. 38 Principi fondamentali ........................................................................................... 15 Art. 39 Responsabilità disciplinare .................................................................................. 15 Art. 40 Tipologia della sanzione ...................................................................................... 15 Art. 41 Mancanze disciplinari da parte degli studenti ...................................................... 16 Art. 42 Reiterazione del comportamento gravemente scorretto ...................................... 18 Art. 43 Comunicazione di avvio del procedimento: contestazione di addebito e audizione in contradditorio ..................................................................................................... 18 Art. 44 Assunzione del provvedimento disciplinare a cura dell'Organo Collegiale .......... 18 Art. 45 Impugnazioni . ..................................................................................................... 19 Art. 46 Organo di garanzia .............................................................................................. 19 2 TITOLO I – PRINCIPI GUIDA Art. 1 Riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento, redatto dalle rappresentanze di tutte le componenti della comunità scolastica, si ispira ai principi democratici sanciti dalla Costituzione Italiana e dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia e dell’Uomo ed è conforme ai principi e alle norme dello “Statuto delle studentesse e degli studenti” (DPR n. 249 del 24/06/98), del Testo Unico dell’Istruzione (D.Lgs. n.297 del 16/04/94), del Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche (DPR n.275 del 8/3/99), del DPR n.567 del 10/10/96 e sue modifiche ed integrazioni. E’ altresì coerente con il Piano dell’Offerta Formativa adottato dall’Istituto. 2. il presente regolamento non esclude la possibilità di dotarsi di altri regolamenti specifici. Art. 2 Orientamenti generali 1. la vita dell’Istituto è finalizzata a promuovere la formazione della persona giovane ed adulta favorendo lo sviluppo delle potenzialità e responsabilità di ciascuno e assicura il diritto allo studio e alla formazione garantito a tutti dalla Costituzione, per una crescita culturale integrata nella relazione tra individuo, gruppo ed istituzione nel quadro di una scuola secondaria superiore che abbia presenti i suoi collegamenti con la scuola secondaria inferiore, l’università, il mondo del lavoro e il territorio. 2. nel quadro sopra descritto la dirigenza scolastica e gli organi collegiali opereranno affinché la scuola: 3. favorisca le iniziative di innovazione didattica e metodologica; 4. sia aperta ai contributi creativi responsabilmente espressi da tutte le sue componenti, nel pieno rispetto del diritto degli studenti ad una formazione completa, della libertà d’insegnamento e della legislazione vigente; 5. preveda un uso delle strutture ed un orientamento delle attività programmato e coerente, ma flessibile secondo le esigenze dell’Istituto; 6. sostenga la realizzazione di un ambiente che, nel principio del rispetto della pari dignità e del rispetto dei ruoli, sia di reale sostegno alla formazione e crescita di ogni componente partecipe alla vita dell’Istituto; 7. promuova e garantisca il processo di apprendimento, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti attraverso l’impegno di tutte le componenti scolastiche, ciascuna nell’ambito di propria competenza, per il raggiungimento degli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della collegialità e della partecipazione attiva, secondo le modalità definite dal Piano dell’Offerta Formativa. 8. sono considerati assolutamente incompatibili con i criteri sopra enunciati e quindi vietati, atti di intimidazione della libera e democratica espressione o partecipazione alla vita della scuola, manifestazioni di intolleranza, qualsiasi forma di violenza e discriminazione. Art. 3 Validità 1. il presente regolamento emesso dal Consiglio d’Istituto ha carattere vincolante per tutte le componenti della scuola. 2. esso può essere modificato, anche su proposta di ogni membro di ogni singola componente scolastica e degli Organi Collegiali, con delibera presa dal Consiglio d’Istituto. 3 TITOLO II - PARTECIPAZIONE Art. 4 Consiglio di Istituto 1. il Consiglio di Istituto è costituito da diciannove membri, di cui otto sono rappresentanti dei docenti, quattro dei genitori, quattro degli alunni, due del personale non docente, oltre al Dirigente scolastico. 2. il Consiglio di Istituto dura in carica tre anni, con l’eccezione della componente alunni che viene rinnovata all’inizio di ogni anno scolastico. 3. il Consiglio di Istituto è presieduto da un genitore, le funzioni di segretario sono affidate dal presidente ad un membro del consiglio stesso. Il Consiglio di Istituto nomina tra i membri dei rappresentanti dei genitori anche un vicepresidente. Ogni membro ha diritto di far porre a verbale le proprie dichiarazioni testuali. 4. alle sedute del Consiglio di Istituto possono assistere, ad eccezione delle discussioni che richiedono il rispetto della privacy, gli elettori delle componenti rappresentate nel consiglio stesso senza diritto di parola. 5. il Consiglio è convocato dal Presidente e le date vengono concordate con il Dirigente per permettere il rispetto delle scadenze contabili-amministrative previste dal D.I. 44/01. 6. in via straordinaria si riunisce: 7. su richiesta della Giunta Esecutiva o del suo Presidente; 8. su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti per eccesso; 9. per iniziativa del Presidente, in presenza di occorrenze urgenti ed eccezionali; 10. le adunanze straordinarie sono convocate non oltre il dodicesimo giorno dalla richiesta. 11. per la validità delle sedute è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Di norma le adunanze si tengono in ore diurne non coincidenti con l’orario di lezione, in giornate non festive. 12. il Consiglio d’Istituto prende le sue decisioni collegialmente e sono approvate a maggioranza dei voti espressi. 13. il Presidente convoca il Consiglio per iscritto, con recapito di preavviso di almeno sette giorni, salvo casi eccezionali. L’avviso di convocazione informa contestualmente sull’ordine del giorno. Ogni consigliere può proporre argomenti per l’ordine del giorno di successive adunanze. In qualsiasi seduta del Consiglio la trattazione di argomenti non inseriti nell’ordine del giorno è ammessa se approvata dal Consiglio all’unanimità. La successione dei punti all’ordine del giorno può essere modificata a maggioranza dei presenti. 14. nei giorni precedenti la riunione del Consiglio, durante l’orario di segreteria, i membri possono prendere visione dell’eventuale documentazione ed atti relativi alla riunione stessa. 15. la pubblicità degli atti del Consiglio si realizza con la pubblicazione, nell’apposito albo on-line nel sito dell’Istituto (www.liceocanova.it), del testo integrale del verbale di norma entro il termine di 10 giorni dalla relativa adunanza. 16. quando la materia trattata all’ordine del giorno lo richieda, il Consiglio può decidere di invitare alle proprie riunioni gli esperti che ritiene utili alla discussione. Art. 5 Consiglio di classe 1. il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata di almeno tre membri. 2. il Consiglio di classe è composto da tutti i docenti della classe, da due rappresentanti degli studenti e due rappresentanti dei genitori. Il Dirigente scolastico è il Presidente di 4 ogni Consiglio di classe e può delegare a presiederlo un docente che nomina Coordinatore di classe. 3. il Consiglio di classe ha il compito di deliberare la programmazione didattica della classe, nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa; ha il compito di formulare proposte al Collegio dei docenti relativamente all’azione didattica e alle iniziative di sperimentazione; ha infine compiti di organo disciplinare. 4. alle sedute del Consiglio di classe possono assistere, ad eccezione delle discussioni che richiedono il rispetto della privacy, gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio stesso senza diritto di parola. 5. il Consiglio di classe si riunisce limitatamente alla componente docente nei casi previsti dalla norma. Art. 6 Assemblea di classe degli studenti 1. gli studenti hanno diritto ad un’Assemblea di classe per un massimo di due ore ogni mese, con l’eccezione dell’ultimo mese di lezione, ovvero ultimi trenta giorni di scuola. 2. i rappresentanti di classe fanno firmare l’autorizzazione per l’assemblea, con almeno cinque giorni di preavviso, al Coordinatore di classe, responsabile delegato all’autorizzazione, della loro decisione di tenere l’Assemblea. 3. è fatto obbligo agli studenti di scegliere di volta in volta giorni della settimana ed orari diversi e di specificare l’ordine del giorno della riunione e di far firmare l’autorizzazione ai docenti in orario. 4. il Coordinatore annota sul registro di classe la notizia per informazione ai colleghi. 5. gli studenti avranno attenzione a richiedere l’assemblea di classe tenendo conto delle verifiche programmate. 6. i rappresentanti di classe si impegnano a gestire l’assemblea ed a redigerne un verbale che conservano e utilizzano nelle sedute del Consiglio di classe. 7. salvo richiesta esplicita da parte degli studenti, l’Assemblea è riservata esclusivamente alla componente studenti. 8. qualora l’Assemblea non si svolgesse secondo un comportamento adeguato dei suoi partecipanti (mancato rispetto delle norme di sicurezza, disturbo arrecato alle attività della scuola, uscita e allontanamento ingiustificato degli studenti dagli spazi destinati all’Assemblea e interruzione impropria dell’Assemblea), oppure si concludesse la discussione dei punti all’ordine del giorno anticipatamente, la riunione può essere interrotta e ripresa la normale attività di lezione. All’interruzione forzata dovrà far seguito una valutazione del caso da parte del Consiglio di classe, anche come organo di disciplina. Art. 7 Assemblea di Istituto degli studenti 1. gli studenti hanno diritto ad un’assemblea di Istituto al mese della durata massima di un’intera mattinata. È possibile utilizzare un tempo inferiore, che non è cumulabile con le successive convocazioni dell’Assemblea. I rappresentanti d’Istituto si impegnano a presentare un calendario di massima al Dirigente scolastico entro il 15 dicembre. 2. l’Assemblea è convocata dai rappresentanti eletti nel Consiglio d’Istituto, dalla maggioranza del comitato studentesco o dal 10% degli studenti. La richiesta scritta va indirizzata al Dirigente scolastico e contiene l’ordine del giorno. Vista la mancanza di una aula magna che consenta lo svolgimento dell’assemblea e la necessità quindi di affittare uno spazio adeguato si ritiene che la richiesta di indizione di Assemblea generale debba essere fatta pervenire al Dirigente almeno 10 giorni prima per permetterne la sua organizzazione. 5 3. l’Assemblea elegge un Presidente che garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti e il mantenimento dell’ordine anche coadiuvato da un gruppo di studenti nominati come “servizio d’ordine”; i nominativi dei quali vanno comunicati per iscritto al Dirigente scolastico all’inizio di ogni anno scolastico e restano i medesimi per l’intero anno. 4. il Presidente dell’Assemblea d’Istituto, o il Presidente del Comitato studentesco o i rappresentanti di Istituto possono chiedere al Dirigente scolastico di articolare l’Assemblea generale per sede, per classi parallele, per classi di biennio e triennio, per corso secondo la modalità operativa che sembra più opportuna, compatibilmente con gli spazi a disposizione e il rispetto delle norme di sicurezza disciplinate dalla legge n° 626/94. 5. gli studenti possono anche usare il tempo delle Assemblee per progettare attività di ricerca e di studio, invitando anche degli esperti esterni; la presenza degli esperti è deliberata dal Consiglio d’Istituto se prevede un impegno di spesa. In tutti gli altri casi la decisione è demandata al Dirigente scolastico. 6. i rappresentanti degli studenti si impegnano a redigere un verbale dell’Assemblea che conservano e utilizzano nelle sedute del Consiglio di Istituto. 7. alle Assemblee di Istituto degli studenti partecipa un delegato della Dirigenza e per le modalità di gestione dell’Assemblea si rimanda al regolamento dell’Assemblea stessa. 9. qualora l’Assemblea non si svolgesse secondo un comportamento adeguato dei suoi partecipanti (mancato rispetto delle norme di sicurezza, disturbo arrecato alle attività della scuola, uscita e allontanamento ingiustificato degli studenti dagli spazi destinati all’Assemblea e interruzione impropria dell’Assemblea), oppure si concludesse la discussione dei punti all’ordine del giorno anticipatamente, la riunione può essere interrotta (dal Presidente dell’Assemblea o dal delegato della Dirigenza) e ripresa la normale attività di lezione. All’interruzione forzata dovrà far seguito una valutazione del caso da parte del Organo di garanzia di cui all’Art.41 del presente regolamento. Art. 8 Comitato studentesco 1. Gli studenti eletti come rappresentanti di classe possono esprimere un Comitato studentesco. 2. Il Comitato studentesco può decidere di darsi un’articolazione per indirizzo. La prima riunione annuale deve essere congiunta in modo da eleggere un Presidente, un vicepresidente e il segretario. La prima riunione è presieduta dai rappresentanti del consiglio d’istituto ed è congiunta. In caso di mancanza di rappresentanti presiede il Dirigente sino alla nomina del presidente. 3. Il Comitato studentesco ha la facoltà di riunirsi per non più di una volta al mese per un massimo di 18 ore all’anno, utilizzate in modo flessibile su richiesta degli studenti. Il numero delle ore complessivo può essere aumentato con delibera del consiglio d’istituto su richiesta del presidente del comitato degli studenti presentata al Dirigente con congruo anticipo. Il comitato ha cura di scegliere a rotazione i diversi giorni della settimana. Al di fuori dell’orario di lezione il comitato ha diritto di riunirsi tutte le volte che ne fa richiesta al Dirigente scolastico. 4. Il Comitato studentesco può essere convocato dal suo Presidente o in assenza di esso dal vicepresidente oppure dalla Dirigenza Scolastica. Il Presidente ha l’obbligo di indire la convocazione del Comitato quando questa viene richiesta dalla maggioranza assoluta dei rappresentati di classe. Rimane, invece, a sua discrezione la facoltà di convocare il Comitato quando la richiesta provenga da meno della maggioranza assoluta dei rappresentati di classe. 5. la richiesta di convocazione è fatta al Dirigente scolastico con tre giorni di preavviso, specificando l’ordine del giorno della riunione; poiché anche questa riunione 6 6. 7. 8. 9. presuppone uno spazio adeguato, ovvero l’aula magna della sede centrale, occorre verificare, prima dell’indizione, se l’aula è già occupata da altre attività. il presidente e il vicepresidente hanno il compito di coordinare i lavori del comitato. il segretario cura la stesura del verbale delle riunioni del comitato e ne invia copia su supporto magnetico al Dirigente scolastico, entro una settimana dalla riunione. Il Dirigente provvederà alla pubblicazione sul sito della scuola. il Dirigente scolastico convoca i rappresentanti di classe degli studenti riuniti in Comitato per la presentazione delle attività del POF e, qualora ne ravvisi la necessità, per una efficace comunicazione interna tra le componenti. qualora l’assemblea non si svolgesse secondo un comportamento adeguato dei suoi partecipanti, oppure si concludesse la discussione dei punti all’ordine del giorno anticipatamente, la riunione può essere interrotta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato e ripresa la normale attività di lezione. All’interruzione forzata dovrà far seguito una valutazione del caso da parte del Organo di garanzia di cui all’Art.41 del presente regolamento. Art. 9 Comitato dei genitori 1. i rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un comitato dei genitori della scuola. 2. il comitato dei genitori può decidere di darsi un’articolazione per indirizzo. La prima riunione annuale, convocata dal Dirigente, deve essere congiunta in modo da eleggere un presidente, un vicepresidente e il segretario. 3. il comitato dei genitori ha la facoltà di riunirsi tutte le volte che ne fa richiesta al Dirigente scolastico, previo accertamento della disponibilità dei locali della scuola. 4. la richiesta di convocazione è fatta al Dirigente scolastico con 5 giorni di preavviso, specificando l’ordine del giorno della riunione. 5. il presidente e il vicepresidente hanno il compito di coordinare i lavori del comitato. 6. il segretario cura la stesura del verbale delle riunioni del comitato e ne invia copia, su supporto magnetico, al Dirigente scolastico entro una settimana dalla riunione che provvederà alla pubblicazione sul sito della scuola. 10. il Dirigente scolastico può convocare i rappresentanti di classe dei genitori, qualora ne ravvisi l’opportunità. Art. 10 Assemblee d’istituto dei genitori 1. i genitori hanno diritto all’assemblea di Istituto. 2. a causa della mancanza di spazi adeguati i genitori articoleranno l’assemblea generale per sede, per classi parallele, per classi di biennio e triennio, per corso secondo la modalità operativa che sembra più opportuna e l’assemblea è convocata con richiesta indirizzata al Dirigente scolastico almeno 5 giorni prima, con richiesta scritta, contenente l’ordine del giorno, data e ora della riunione. 3. l’assemblea elegge un presidente che garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti e il mantenimento dell’ordine. 4. l’assemblea viene convocata dal suo Presidente o in assenza di esso dal Vicepresidente o dal Dirigente scolastico anche su richiesta di almeno 200 (duecento) genitori; 5. l’orario delle assemblee deve permettere la maggior partecipazione possibile; 6. i genitori possono anche indire incontri per progettare attività di ricerca, di formazione e di studio invitando, senza spese per l’istituto, anche degli esperti esterni; 7. i rappresentanti dei genitori si impegnano a redigere un verbale dell’assemblea che conservano e utilizzano nelle sedute del consiglio di istituto. 7 Art. 11 Ricevimento genitori I genitori possono essere ricevuti settimanalmente dagli insegnanti di classe secondo l’orario di ricevimento annualmente predisposto e comunicato a tutti gli studenti e alle loro famiglie; ogni anno il Consiglio d’Istituto, su proposta del Collegio dei Docenti, definisce le modalità di ricevimento; ogni anno il Consiglio d’Istituto, su proposta del Collegio dei Docenti e nel rispetto delle esigenze organizzative, definisce le modalità di eventuali “ricevimenti generali”. il Dirigente Scolastico riceve i genitori a loro richiesta su appuntamento. Art. 12 Ricevimento studenti 1. gli studenti possono essere ricevuti su appuntamento dagli insegnanti con lo stesso orario già previsto per i genitori. L’eventuale uscita durante l’ora curricolare per colloqui con gli insegnanti sarà comunque subordinata al consenso del docente titolare dell’ora di lezione preventivamente informato, che provvederà a trascrivere sul Registro di classe l’uscita dello studente e la motivazione; 2. gli studenti vengono ricevuti dal Dirigente su loro richiesta su appuntamento. Art. 13 Esercizio del diritto di associazione e di espressione 1. è garantito a tutti i componenti della scuola, nel rispetto della dignità e degli obiettivi dell’Istituto, il diritto di associazione allo svolgimento di iniziative all’interno dell’istituto; 2. viene garantito la possibilità di utilizzo dei locali fatte salve le esigenze organizzative della scuola; 3. si riconosce a tutte le componenti il diritto di esprimere le proprie idee. Viene pertanto data la possibilità di affiggere all’interno della scuola negli appositi spazi, manifesti, volantini, o altro materiale stampato o manoscritto sempre nel rispetto della dignità delle persone e dell’istituto secondo le norme vigenti. Tutto il materiale affisso dovrà riportare il nominativo di chi ha provveduto ad esporlo. TITOLO III – TRASPARENZA Art. 14 Contratto formativo tra scuola, studenti e famiglie 1. la scuola elabora ogni anno il piano delle attività che costituiscono l’espressione del Piano dell’Offerta Formativa in cui dichiara il suo programma di lavoro e quali servizi è in grado di offrire compatibilmente con le disponibilità finanziarie. Il Piano dell’Offerta Formativa e le attività programmate sono in rete (www.liceocanova.it) a disposizione di tutti gli studenti e di tutte le famiglie. 2. all’atto della presentazione di ogni nuova domanda di iscrizione, viene consegnata copia del presente Regolamento. La firma per ricevuta da parte della famiglia e dello studente indica anche accettazione e assunzione di responsabilità. 3. in ogni classe all’inizio dell’anno si stipula tra gli studenti, le loro famiglie, i docenti e la dirigenza scolastica un “contratto formativo”, regolato su queste linee: a. gli insegnanti illustrano con chiarezza il programma che intendono seguire, esplicitandone gli obiettivi, i contenuti, le metodologie, gli strumenti didattici i criteri di verifica e valutazione e la soglia di sufficienza; a tale programma si 8 4. 5. 6. 7. richiameranno in modo trasparente nel corso dell’anno scolastico. Il piano di lavoro di ogni singolo insegnante è pubblicato sul sito della scuola. b. gli alunni seguiranno il lavoro scolastico curricolare ed integrativo con continuità, coerenza e consapevolezza, così da interagire con le mete educative dell’Istituto e della classe; c. i genitori collaboreranno, con fiducia e trasparenza, con la scuola per costruire un percorso educativo condiviso. lo studente ha diritto al riposo settimanale. Ne consegue che il consiglio di classe dovrà tenerne conto nella distribuzione del carico di lavoro, cercando di evitare, ove sia possibile, le verifiche di lunedì. in ogni classe il coordinatore promuove la stesura del contratto formativo che avviene nel corso della prima riunione del consiglio di classe di ogni anno scolastico il cui verbale viene pubblicato sul sito della scuola. al coordinatore possono rivolgersi sia gli studenti sia i genitori per segnalare ogni eventuale problema. Il coordinatore si attiva per risolvere le questioni poste. al fine di sostenere l’operato del coordinatore di classe la dirigenza scolastica fornirà tempestivamente tutte le informazioni necessarie. Art. 15 Patto educativo dì corresponsabilità (art. 5 bis del DPR 24.06.1998, n. 249, modificato dall'art. 3 del DPR 21.11.2007, n. 235) Al fine di definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie, il Consiglio di Istituto predispone e delibera, il Patto Educativo di Corresponsabilità. Esso viene annualmente verificato ed eventualmente modificato alla luce delle osservazioni pervenute dal Collegio dei Docenti, dai Consigli di Classe, dai rappresentanti degli Studenti nella Consulta o su proposta del Dirigente Scolastico o dei componenti il Consiglio di Istituto. Le eventuali revisioni del patto vengono deliberate entro il 31 dicembre di ogni anno. Il contenuto del patto, redatto dal Consiglio di Istituto o da una Commissione da esso appositamente designata, costituita da consiglieri di tutte le componenti rappresentate, tiene conto del Contributo del Collegio dei Docenti (anche articolato in Commissione), delle assemblee dei genitori e degli studenti rappresentanti negli Organi Collegiali, allo scopo convocate dal Dirigente Scolastico. Il Patto viene presentato all'atto della prima iscrizione all'Istituzione scolastica e sottoscritto dal dirìgente scolastico, dai genitori/tutori e, nella scuola secondaria, dallo studente. Copia sottoscritta del patto viene consegnata alla famìglia dello studente o ad egli stesso, se maggiorenne. Il testo del Patto Educativo di Corresponsabilità viene pubblicato sul sito web della scuola. Art. 16 Criteri per la formazione delle classi e per l’assegnazione dei docenti alle stesse Il Collegio Docenti formula delle proposte in merito ai criteri di formazione delle classi e di assegnazione dei docenti alle stesse, tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di Istituto; spetta poi alla dirigenza scolastica procedere alla formazione delle classi e all’assegnazione ad esse dei singoli docenti, dopo aver consultato le RSU. Art. 17 Accesso agli atti e tutela dei dati personali 9 1. l’accesso ai documenti amministrativi è consentito a chiunque abbia un interesse personale e concreto per la tutela di proprie situazioni “giuridicamente rilevanti” 2. è tutelata la riservatezza dei dati personali secondo la normativa sulla privacy. 3. tutte le componenti scolastiche possono richiedere l’accesso ai documenti amministrativi, di cui al punto 1, compilando apposito modulo in segreteria. Ogni richiesta deve essere debitamente motivata. 4. il Dirigente Scolastico si riserva di valutare la richiesta entro venti giorni. Può decidere: a. di differire l’accesso ai documenti richiesti; b. di concedere un accesso parziale; c. di negare l’accesso. Il Dirigente motiva per iscritto la sua decisione. Art. 18 Iscrizione e contributi delle famiglie L’iscrizione è regolata dalle norme vigenti. Il Consiglio di Istituto delibera la richiesta alle famiglie del contributo scolastico volontario e il relativo ammontare. La richiesta di tale contributo volontario verrà fatta annualmente all’atto dell’iscrizione. Il Consiglio approva all’interno del Programma annuale l’utilizzo e la destinazione di tali somme. La gestione di questi contributi volontari verrà annualmente rendicontata in modo trasparente dal Dirigente al Consiglio di Istituto e al Comitato dei Genitori Art. 19 Valutazione 1. lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. Nel piano dell’offerta formativa vengono esposti le modalità e i criteri di verifica; 2. la famiglie degli studenti devono accedere facilmente alle valutazioni. Genitori e studenti attraverso i loro rappresentanti in Consiglio di Istituto hanno il diritto di proporre le modalità e i mezzi di comunicazione delle valutazioni. Art. 20 Sito internet 1. la scuola è dotata di sito web (www.liceocanova.it) nel quale vengono pubblicati gli atti amministrativi accessibili al pubblico; 2. nel medesimo sito sono inserite le assenze e le valutazioni di ogni singolo studente. L’accesso ai dati personali di ogni studente è consentito solo con password consegnata agli studenti e alle loro famiglie. I voti degli scrutini devono essere pubblicati; 3. la dirigenza scolastica si fa garante del rispetto della privacy dei dati personali. Art. 21 Comunicazioni scuola - famiglia 1 le comunicazioni tra scuola e famiglia vengono realizzate attraverso: a. il libretto personale di ogni studente; b. il ricevimento settimanale dei docenti; c. il ricevimento generale dei docenti; d. le riunioni periodiche con la dirigenza scolastica; e. la partecipazione agli organi collegiali dei rappresentanti dei genitori; f. il sito internet della scuola (www.liceocanova.it) nel quale sono presenti anche gli indirizzi di posta elettronica attivi; g. contatti telefonici e fax. 10 TITOLO IV – ORGANIZZAZIONE Art. 22 Accoglienza 1. la scuola attiva l’accoglienza degli studenti delle classi prime e quarte ginnasio ad inizio anno scolastico con l’obiettivo di: a. ridurre il disagio causato dal passaggio dalla scuola media inferiore alla scuola media superiore; b. riconoscere i risultati formativi della scuola media inferiore; c. acquisire le informazioni necessarie all’attività didattica e formativa; d. facilitare la conoscenza reciproca; e. promuovere la realizzazione del “gruppo classe”; 2. per tutte le classi l’accoglienza prevede la stipula del contratto formativo. Art. 23 Orientamento 1. la scuola si provvede di progetti di orientamento in uscita, in entrata e in itinere, che inserisce nel Piano dell’Offerta Formativa. Art. 24 Orario scolastico 1. l’elaborazione dell’orario scolastico per gli studenti è responsabilità del Dirigente che lo realizza sentiti il Collegio dei Docenti e il Consiglio d’Istituto; 2. l’orario giornaliero di inizio e di fine delle lezioni e il calendario scolastico sono stabiliti dal Consiglio di Istituto, tenendo conto delle esigenze organizzative ed ambientali. Art. 25 Ingressi ed uscite dall’istituto 1. la scuola apre alle 7.30 e gli studenti vi possono accedere sostando negli atri; 2. gli studenti accedono alle aule al suono della prima campana, ovvero cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. 3. la vigilanza degli studenti è effettuata prima del suono della campana d’ingresso dagli addetti ai servizi generali, durante le lezioni e all’uscita è affidata ai docenti incaricati della lezione, durante l’intervallo dai docenti incaricati con la collaborazione del personale dei servizi generali. 4. la dirigenza scolastica si riserva il diritto di sciogliere le classi prima dell’orario prefissato oppure di ritardarne l’ingresso, previa comunicazione alle famiglie, nei casi in cui motivi di forza maggiore non consentano il regolare svolgimento delle lezioni né l’assistenza di altri docenti nella scuola o del personale non docente. I maggiorenni possono essere autorizzati ad allontanarsi dalla scuola per le stesse ragioni senza preavviso alla famiglia; 5. gli studenti sono tenuti ad un comportamento responsabile e conforme alla disciplina durante la permanenza a scuola e anche all’entrata e all’uscita. Art. 26 Libretto personale 1. nei primi giorni di scuola viene consegnato ad ogni studente un libretto personale. Il libretto va autenticato attraverso la firma dei genitori o di un tutore e la controfirma del Dirigente Scolastico o di un delegato. La firma sul libretto è da apporsi alla presenza del Dirigente Scolastico o di un suo delegato o tramite presentazione di un documento dei genitori o del tutore per lo studente minorenne. Tale operazione deve essere svolta entro dieci giorni successivi alla consegna del libretto. Dopo tale periodo, se il libretto 11 2. 3. 4. 5. non risultasse convalidato, lo stesso viene trattenuto in presidenza fino a quando non verrà ritirato direttamente dai genitori o dal tutore; in caso di smarrimento del libretto personale lo studente maggiorenne o i genitori devono denunciare il fatto attraverso uno scritto indirizzato al Dirigente Scolastico. Il duplicato verrà privato degli statini già utilizzati. A titolo di rimborso spese duplicazione il nuovo libretto viene rilasciato dalla segreteria didattica previa esibizione ricevuta del versamento sul c/c della scuola di 5,00 euro; il libretto personale viene considerato documento ufficiale pertanto lo studente deve porre massima cura nella sua custodia e conservazione, mantenendolo sempre disponibile durante l’attività scolastica. L’utilizzo improprio del libretto o il suo danneggiamento comporterà il suo ritiro; ogni studente ha a disposizione dodici statini per giustificare l’assenza di uno o più giorni, in caso di esaurimento si procederà alla convocazione dello studente maggiorenne o dei genitori degli studenti minorenni per valutare l’autorizzazione all’utilizzo di ulteriori statini; ogni studente ha a disposizione fino a dieci statini per la richiesta di entrata in ritardo e fino a diecistatiniperlerichiestediuscitaanticipata. Art. 27 Assenze 1. le giustificazioni delle assenze devono essere sottoscritte con firma autografa da un genitore, dal tutore o dallo studente maggiorenne corrispondente a quella depositata; 2. le giustificazioni delle assenze vanno presentate immediatamente al rientro a scuola; in caso contrario, l’alunno è ammesso con riserva ed è tenuto a giustificare quanto prima l’assenza ed il ritardo della giustificazione; le giustificazioni sono vagliate, per delega del Dirigente Scolastico, dal docente titolare della prima ora; 3. il Dirigente Scolastico si riserva la possibilità di informarsi riguardo alle assenze degli studenti minorenni anche con comunicazioni telefoniche alle famiglie; 4. assenze prolungate per oltre cinque giorni o immediatamente collegate a periodi di sospensione delle lezioni, che non siano di salute, dovranno essere comunicate anticipatamente tramite lettera scritta alla dirigenza scolastica; le assenze di salute che superino i cinque giorni vanno accompagnate da certificato di fine malattia; 5. le assenze per impegni sportivi o di studio devono essere concordate tra lo studente, o la famiglia nel caso di studenti minorenni, e il Dirigente Scolastico o suo delegato, che può richiedere una documentazione, da conservare nel fascicolo personale dello studente. Art. 28 Ritardi - ingressi posticipati – uscite anticipate 1. ogni ritardo deve essere giustificato e l ’ammissione avviene sempre alla seconda ora di lezione salvo cause di forza maggiore documentabili ( cure, visite mediche, ecc. ); 2. per tutto l’anno scolastico eventuali entrate successive alla seconda ora e/o uscite anticipate saranno accordate solo per causa di forza maggiore occasionali ed eccezionali; 3. la concessione dell’autorizzazione all’entrata posticipata o all’uscita anticipata per cause di trasporto, salvo cause di forza maggiore, è rilasciata solo all’inizio dell’anno scolastico o del quadrimestre se c’è lo spostamento della classe in un’altra sede; 4. per ottenere l’autorizzazione all’uscita anticipata, gli studenti minorenni dovranno consegnare il libretto con la richiesta scritta prima dell’inizio delle lezioni al front office; il collaboratore scolastico farà la verifica telefonica con la famiglia, quindi il libretto restituito e vistato dovrà essere presentato dallo studente al docente titolare dell’ora in uscita per la ratifica e relativa trascrizione sul registro di classe; 12 5. in caso di necessità di uscita imprevista (esempio in caso di malore) lo studente va accompagnato da un collaboratore scolastico al front office che avvisa la famiglia richiedendo che la stessa provveda a prelevarlo, quindi avvisa il docente in classe che lo studente esce accompagnato dai genitori portandogli lo statino della richiesta di uscita anticipata firmata dal genitore che è venuto a prenderlo; il docente annota nel registro di classe l’uscita. Art. 29 Astensione collettiva dalle lezioni 1. astensioni collettive degli studenti vengono accolte dalla Dirigenza solo quando gli studenti rappresentanti di istituto o, in loro assenza, 4 studenti rappresentanti di classe: - abbiano individuato e discusso, precedentemente, la motivazione; - abbiano organizzato l’astensione nelle modalità; - abbiano informato almeno tre giorni prima il Dirigente Scolastico. 2. ad ogni studente deve essere garantita comunque la possibilità di non aderire. Chi non aderisce alla astensione collettiva ha diritto a seguire l’attività didattica regolare. Gli studenti che aderiscono all’astensione non hanno diritto a reclamare la ripetizione della attività didattica svolta durante la loro astensione volontaria; 3. in caso di astensione collettiva degli studenti dalle lezioni, organizzata secondo le modalità sopra citate, i genitori chiedono la riammissione a scuola dichiarando il motivo dell’assenza con presa d’atto nel libretto personale; 4. in caso di astensione collettiva, ma non organizzata secondo le modalità sopra citate, gli studenti maggiorenni e le famiglie degli studenti minorenni sono tenuti a giustificare l’assenza compilando l’apposito statino per le assenze, e la scuola prende atto della giustificazione. Art. 30 Agibilità della scuola 1. compatibilmente con le attività programmate nell’istituto, tutte le componenti scolastiche possono usare i locali della scuola, previa formale richiesta indirizzata al Dirigente scolastico nella quale siano esplicitati la data, l’ora e il motivo. 2. gli studenti possono usare gli spazi e il servizio di biblioteca e internet; l’accesso sarà regolamentato negli appositi regolamenti (cfr. regolamento aule speciali); 3. agli allievi che rimangono nei locali della scuola per attività extra orario non programmate dall’istituto, la scuola non è obbligata ad offrire vigilanza, ferma restando la copertura assicurativa. È inteso che gli studenti sono tenuti ad un comportamento responsabile e conforme alla disciplina; 4. l’ingresso e la presenza nei locali della scuola di qualsiasi persona estranea saranno permessi solo se preventivamente autorizzati dal Dirigente scolastico. I genitori che desiderano conferire con i figli durante le ore di lezione ne faranno richiesta al front office delle varie sedi senza recarsi nelle aule; 5. motorini e biciclette vanno parcheggiate nelle zone adibite. Non è consentito utilizzare motorini e biciclette all’interno dei cancelli della scuola. 6. non sono consentiti giochi pericolosi. Art. 31 Laboratori, palestra e aule speciali 1. per poter utilizzare laboratori, palestra e aule speciali della scuola gli studenti devono attenersi alle norme stabilite dai regolamenti specifici. (cfr. regolamento aule speciali) 13 Art. 32 Sostituzioni 1. la scuola garantisce il rispetto dell’orario giornaliero delle lezioni. In caso di assenza di insegnanti sarà cura della dirigenza scolastica effettuare le sostituzione quanto prima possibile ed informare le classi; 2. In caso di riorganizzazione dell’orario scolastico per assenza del docente, della qual cosa la famiglia dello studente sia stata preventivamente avvisata, gli studenti minorenni potranno uscire anticipatamente dalla scuola solo presentando la comunicazione effettuata dalla Dirigenza Scolastica controfirmata dal genitore o tutore al docente dell’ultima ora di frequenza prevista che prenderà nota sul registro di classe. Art. 33 Vigilanza 1. i compiti di vigilanza nell’istituto sono affidati alla cooperazione tra personale ausiliario e insegnanti e all’autodisciplina degli studenti; 2. l’uscita dalla classe, durante le lezioni deve essere consentita ad un solo studente per volta per un tempo adeguato a reali necessità; 3. i docenti presteranno sorveglianza durante l’intervallo secondo turni prestabiliti dalla dirigenza ed affissi all’albo. I docenti in turno segnaleranno al Dirigente Scolastico ogni fatto anomalo; 4. il personale ausiliario presterà vigilanza negli spazi comuni e nelle aule (in caso di assenza dell’insegnante) nell’arco dell’intero orario scolastico segnalando al Dirigente ogni fatto anomalo che si dovesse verificare. 5. durante l’intervallo gli alunni, anche maggiorenni, non possono uscire dalle porte principali della scuola. È libero invece l’accesso al giardino dalle porte posteriori di entrambe le sedi. Art. 34 Prestiti 1. per la consultazione e il prestito dei materiali (libri, audiovisivi, etc.) ci si rivolge al personale preposto secondo le modalità indicate dagli specifici regolamenti; 2. in caso di smarrimento o di danneggiamento del materiale l’ultimo nominativo che lo ha avuto in prestito od utilizzo ha l’obbligo di riacquisto se non sarà in grado di dimostrare di averlo correttamente restituito. Art. 35 Fotocopie 1. le varie sedi sono dotate di macchine fotocopiatrici; 2. ogni classe ha diritto ad una tessera magnetica precaricata in base alle decisioni del C.d.I. che ne assicura la copertura finanziaria. Art. 36 Viaggi di istruzione e visite guidate 1. i viaggi, le visite, le uscite, gli scambi, gli stages sono attività didattiche decise dal Consiglio di Classe, previste nel POF e inserite nel Programma Finanziario di pertinenza; 2. i viaggi, le visite, le uscite, gli scambi, gli stages sono attività gestite da apposito regolamento. 14 Art. 37 Attività integrative 1. La scuola organizza nell’ambito degli obiettivi formativi, attività integrative alle quali lo studente può partecipare liberamente; la non partecipazione a tali attività non influisce negativamente sul profitto. La partecipazione dà esito, secondo le modalità previste, a credito scolastico. TITOLO V – NORME DISCIPLINARI Art. 38 Principi fondamentali 1. i doveri tendono a garantire nella quotidianità della vita scolastica l’esistenza di un contesto consono alla realizzazione degli obiettivi formativi previsti; 2. ogni componente la comunità scolastica si assume la responsabilità e gli oneri connessi al proprio ruolo. Il linguaggio e il comportamento devono essere consoni all’ambiente in considerazione anche della forte valenza formativa della scuola in ambito sociale. L’atteggiamento e l’abbigliamento è opportuno siano improntati ad uno stile di sobrietà professionale; 3. l’ambiente educativo è un fatto di corresponsabilità tra tutte le componenti della scuola; 4. gli studenti sono tenuti a frequentare con regolarità, assolvere agli impegni di studio, mantenere un comportamento corretto e collaborativo. Devono osservare le norme di sicurezza, utilizzare correttamente le strutture e i sussidi, in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola, ed avere la massima cura nell’uso degli arredi; 5. i danni al patrimonio della scuola vanno risarciti da chi li ha causati (classe, gruppo, singolo ecc); 6. le norme disciplinari e le sanzioni fanno riferimento ai seguenti principi generali: a. le sanzioni devono essere sempre proporzionate all’infrazione commessa; b. le sanzioni devono essere ispirate al principio della riparazione del danno e alla rieducazione dello studente; c. diritto di difesa ovvero la possibilità di addurre la propria versione dei fatti; d. non influenza della infrazione sulle valutazioni delle singole materie; e. tutti i provvedimenti disciplinari concorrono a determinare il voto di condotta e la determinazione del credito scolastico per la parte in cui è valutata la qualità della partecipazione al dialogo educativo; f. temporaneità della sanzione; g. considerazione della situazione personale dello studente; h. possibilità di convertire le sanzioni in attività in favore della scuola e della collettività; Art. 39 Responsabilità disciplinare 1. la responsabilità disciplinare è personale. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e le sanzioni vengono comminate previo esame delle ragioni dello studente, e si ispirano per quanto possibile al principio della riparazione del danno. Art. 40 Tipologia della sanzione 1. leggera: eventuale pagamento danni, assegnazione di compiti di responsabilità individuale utili alla classe o alla comunità scolastica. La durata della sanzione viene 15 valutata caso per caso. La motivazione del provvedimento è annotata sul registro di classe. 2. media: possibile convocazione della famiglia, eventuale pagamento dei danni e assegnazione di compiti di responsabilità individuale utili alla classe o alla comunità scolastica. La durata della sanzione viene valutata caso per caso. La motivazione del provvedimento preso è conservato nel fascicolo personale dell’alunno. 3. grave: a. pagamento del danno b. allontanamento dall’attività didattica con obbligo di presenza in istituto; c. allontanamento dalla scuola per un periodo da definire; d. deferimento all’autorità competente. La motivazione del provvedimento preso è comunicato alla famiglia e conservato nel fascicolo personale dell’alunno. Art. 41 Mancanze disciplinari da parte degli studenti 1. in caso di comportamenti non corretti degli studenti è necessario fare riferimento a quanto di seguito previsto: Tabella A – infrazioni non gravi, facilmente accertabili, individuali doveri frequenza regolare rispetto degli altri, dei materiali e degli ambienti rispetto delle norme di sicurezza disturbo didattica all’attività infrazioni tipologia della sanzione organo competente a comminare la sanzione 1. elevato numero di ritardi nel rientro in classe al termine dell’intervallo e al cambio dell’ora. 1. scherzi di cattivo gusto; 2. interventi o comportamenti inopportuni durante le lezioni; 3. mancato rispetto del materiale altrui; 4. l’incuria nella conservazione del libretto personale; 5. l’incuria degli arredi e degli ambienti scolastici. 1. violazioni involontarie ai regolamenti causate comunque da atteggiamenti inadeguati; 2. lanci di oggetti non contundenti; 3. danneggiamento involontario di attrezzature causate comunque da atteggiamenti inadeguati. 1. interruzioni e disturbo durante le lezioni; 2. urla e schiamazzi inopportuni; leggera docente che rileva il fatto Tabella B – infrazioni di media gravità doveri frequenza regolare infrazioni 1. assenze ingiustificate. tipologia della sanzione media organo competente a comminare la sanzione consiglio di classe 16 1. atti o parole che consapevolmente tendono a emarginare; 2. ricorso alla violenza verbale all’interno di una discussione; 3. ricorso ad atti che possono mettere in pericolo l’incolumità altrui; rispetto degli altri 4. danneggiamento volontario del materiale altrui. 5. infrazione del divieto di fumare nei locali scolastici e durante qualsiasi attività didattica dentro o fuori dalla scuola; 1. lanci di oggetti contundenti; rispetto delle norme 2. danneggiamento volontario di di sicurezza attrezzature e strutture; disturbo all’attività 1. falsificazione del libretto personale didattica Tabella C – infrazioni gravi doveri infrazioni 1. abbandono ingiustificato di qualsiasi attività didattica; frequenza regolare 2. allontanamento ingiustificato dalla sorveglianza durante qualsiasi attività didattica dentro o fuori la scuola; 1. utilizzo di forme di ricatto e/o minaccia; 2. ricorso della violenza fisica; 3. furto; rispetto degli altri 4. telefonate minatorie; 5. diffusione di video e audio nonché di messaggi lesivi della dignità della persona e dell’immagine della scuola; 6. danneggiamento delle strumentazioni predisposte alla sicurezza della scuola; 7. falsi allarmi; 8. introduzione ed uso di sostanze rispetto delle norme alcoliche e/o stupefacenti durante ogni di sicurezza attività didattica a scuola o fuori; 9. mancata osservanza delle istruzioni dei docenti durante i viaggi di istruzione. 1. la falsificazione o manomissione di atti disturbo all’attività e registri della scuola; didattica 2. cellulari accesi durante l’attività didattica. tipologia della sanzione organo competente a comminare la sanzione grave consiglio di classe 2. Le sanzioni per le infrazioni non gravi, facilmente accertabili, individuali sono comminate dal docente che le rileva con il rimprovero/ammonizione orale e/o scritto. Il provvedimento viene riportato sul Registro di Classe e le famiglie ne sono informate tramite comunicazione sul libretto personale dello studente. Tele comunicazione deve essere controfirmata da un genitore. 3. I provvedimenti di cui alla Tabella B e C sono assunti dal Consiglio di Classe con la presenza di tutte le componenti. La seduta è presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; l'adunanza è valida con la presenza di metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento viene assunto con la maggioranza dei voti favorevoli; non è ammessa l'astensione, tranne nel caso in cui uno dei membri sia anche genitore dell'allievo o degli allievi 17 coinvolti nel procedimento disciplinare (come autore o come vittima) e negli altri casi in cui sussista comunque un conflitto di interessi. In caso di parità, prevale il voto del Presidente. 4. I provvedimenti relativi alle sanzioni comminate dal Consiglio di classe per le infrazioni di media gravita e gravi sono comunicati dal Dirigente Scolastico, alla famiglia che controfirma per presa visione. La violazione di cui alla Tabella B, comma A, punto 5) prevede anche la sanzione amministrativa secondo le norme vigenti sul divieto di fumo-nei locali pubblici. La mancanza di cui alla Tabella C, comma D, punto 2 comporta anche la consegna del telefono cellulare all'Ufficio del Dirigente che lo conserverà fino al ritiro dello stesso da parte di uno dei genitori dello/a studente/ssa, per i minorenni. Per i maggiorenni verrà data comunicazione alla famiglia. Il telefono verrà consegnato non prima delle 48 ore. 5. Le violazioni che costituiscono reato saranno oggetto di denuncia o querela all’autorità giudiziaria in base al diritto vigente. Art. 42 - Reiterazione del comportamento gravemente scorretto. In caso di ripetuta violazione dei doveri di cui alla Tabella C, i provvedimenti vanno assunti dal Consiglio d'Istituto. Art. 43 - Comunicazione di avvio del procedimento; contestazione di addebito e audizione in contraddittorio L'efficacia dei provvedimenti sanzionatori di cui alla Tabella A è sommamente condizionata dalla immediatezza e tempestività della reazione: in base all'ari 7 della L. n. 241/1990, non si da comunicazione preventiva dell'avvio del procedimento. Di tali provvedimenti verrà data comunicazione ai genitori attraverso il libretto personale dell'alunno, a cura del docente. La comunicazione dovrà essere controfirmata dal genitore. Per le sanzioni che devono essere comminate da un Organo Collegiale, va data comunicazione dell'avvio del procedimento allo studente e/o ai suoi genitori anche attraverso vie brevi (posta elettronica certificata, raccomandata a mano, fax, fonogramma). Nella comunicazione vengono contestati gli addebiti e viene fissata la data dell'audizione in contraddittorio. Gli addebiti contestati si debbono fondare su circostanze precise documentali, testimoniali o fattuali. Lo studente ha diritto di essere ascoltato . dal Dirigente Scolastico, dal coordinatore di classe e dall'Organo Collegiale. Dell'audizione viene redatto verbale a cura di persona incaricata dal Dirigente Scolastico. Nel caso in cui nell'evento rilevante ai fini disciplinari siano stati coinvolti altri allievi in qualità di parti lese, essi e le loro famiglie devono essere avvisati dell'apertura del procedimento come controinteressati. A seguito dell'audizione, potrà seguire: a) l'archiviazione del procedimento, qualora non si ravvisino elementi certi di rilevanza disciplinare; il dirigente ne darà comunicazione scritta a tutti gli interessati; b) la rimissione degli atti al Consiglio di Classe o al Consiglio d'Istituto per il pronunciamento sul provvedimento disciplinare da assumere. Art. 44 - Assunzione del provvedimento disciplinare a cura dell'Organo Collegiale L'Organo Collegiale viene convocato entro il termine minimo di cinque giorni dal contraddittorio. 18 Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata dettagliatamente la motivazione che ha portato al provvedimento; nei casi di sospensione fino al termine delle lezioni e di esclusione dallo scrutinio o dall'esame finale, oltre alla motivazione, dovranno essere esplicitati i motivi per cui non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico. La comunicazione del provvedimento disciplinare assunto viene data allo studente e/o alla sua famiglia dal Dirigente Scolastico, in forma scritta. La comunicazione deve riportare gli estremi della deliberazione, l'entità della sanzione e le eventuali sanzioni accessorie, la motivazione, la decorrenza e la durata della sanzione, i termini e l'organo presso cui adire eventuali impugnazioni. Il provvedimento disciplinare è immediatamente esecutivo. Art. 45 – Impugnazioni Avverso i provvedimenti assunti dai docenti (Tabella A) è ammesso reclamo verbale o scritto al Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico verifica i fatti sentendo i docenti coinvolti e quindi risponde in merito al reclamo, verbalmente se il reclamo è stato posto oralmente, per iscritto se il reclamo è stato posto in forma scritta. Avverso i provvedimenti assunti dal Consiglio di Classe o dal Consiglio di Istituto, è ammesso ricorso entro 15 gg dalla comunicazione, all'Organo di Garanzia interno alla scuola. L'Organo di Garanzia si pronuncia entro 10 giorni dal ricevimento del ricorso. Art. 46 Organo di garanzia 1. L’Organo di garanzia interno è composto dai seguenti membri effettivi: - 2 docenti espressi dal Collegio dei Docenti; - 2 studenti del triennio; - 2 genitori espressi dai rappresentanti; - 1 rappresentante del personale non docente espresso dal personale non docente; - il Dirigente Scolastico 2. l’organo di garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico; 3. nelle votazioni, in caso di parità, il voto del presidente vale doppio; 4. tutti i componenti dell’organo di garanzia, ad eccezione del Dirigente, sono eletti all’inizio di ogni anno scolastico e devono essere sostituiti nel caso siano coinvolti personalmente; 5. per ogni membro effettivo viene eletto un membro supplente che interviene in caso di assenza giustificata o di incompatibilità dei membri effettivi; 6. l’organo di garanzia deve essere convocato dal presidente dell’organo entro cinque giorni dal ricorso, al di fuori dell’orario di lezione e deve invitare tutte le parti ad esporre le proprie ragioni; 7. valutata la sanzione e il procedimento, l’organo di garanzia, con delibera motivata presa a maggioranza dei presenti (non sono ammesse astensioni), conferma o annulla la sanzione inflitta, rinviando in questa seconda ipotesi il caso al Consiglio di Classe che ha l’obbligo di eliminare il vizio rilevato e/o di riesaminare il caso; 8. le sedute dell’Organo di Garanzia per essere valide devono avvenire con la presenza di almeno 5 componenti; 9. altre funzioni dell’organo di garanzia sono: 10. facilita e media in caso di conflitto tra le parti; 11. elabora soluzioni dopo avere sentito le parti in causa a cui le parti devono attenersi; 12. decide in merito all’interpretazione del regolamento effettuata dal C.d.C.; 13. informa sul Regolamento di Istituto; 14. valuta in relazione ai comportamenti tenuti dagli studenti durante le assemblee. ---------------------------------------------------------------------------------------------------f i n e ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 19