Pag. 1 di 39 INDICE IL NUOVO LIBRETTO DI IMPIANTO 3 I SOGGETTI INTERESSATI E I RELATIVI OBBLIGHI 3 Obblighi per l’occupante dell’unita’ immobiliare 3 Obblighi per terzo responsabile 4 Obblighi del manutentore 5 1 SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL’IMPIANTO 6 2 AFFIDAMENTO DELLE OPERAZIONI DI CONTROLLO E MANUTENZIONE 10 3 NOMINA DEL TERZO RESPONSABILE DELL’ESERCIZIO E DELLA MANUTENZIONE 12 4 COMPONENTI DELL’IMPIANTO TERMICO 14 4 COMPONENTI DELL’IMPIANTO TERMICO – 2° FOGLIO 17 5 VENTILAZIONE DEL LOCALE IN CUI È INSTALLATO IL GENERATORE DI CALORE 20 6 RENDIMENTO DI COMBUSTIONE 23 7 RISULTATI DELLA PRIMA VERIFICA E DELLE VERIFICHE PERIODICHE EFFETTUATE A CURA DEL RESPONSABILE DELL’ESERCIZIO E DELLA MANUTENZIONE 25 8 RISULTATI DELLE VERIFICHE PERIODICHE EFFETTUATE A CURA DEL COMUNE O DELLA PROVINCIA COMPETENTE 34 9 INTERVENTI DI CONTROLLO ED EVENTUALE MANUTENZIONE E INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA 36 10 REGISTRAZIONE DEI CONSUMI DI COMBUSTIBILE NEI VARI ESERCIZI 38 Pag. 2 di 39 Il nuovo libretto di impianto Con il D.M. 17 marzo 2003 sono stati modificati i libretti di impianto e di centrale definiti negli allegati F e G del Dpr 412/93, i nuovi modelli, notevolmente più complessi dei precedenti, devono essere utilizzati a partire dal settembre 2003. In particolare nel caso di impianti già dotati di libretto, il nuovo modello affiancherà quello vecchio, mentre negli impianti sprovvisti di libretto (sono ancora molti) e nei nuovi impianti sarà utilizzato direttamente il libretto di nuovo modello. La compilazione del libretto di impianto richiede l’intervento di diversi soggetti in momenti diversi, ciascuno secondo le proprie responsabilità, così come sono definite dal Dpr 412/93 e specificate nei paragrafi a seguire. I soggetti interessati e i relativi obblighi Obblighi per l’occupante dell’unita’ immobiliare Nel caso degli impianti unifamiliari l’occupante a qualsiasi titolo (anche gratuito) dell’unità immobiliare coincide con il responsabile dell’esercizio e della manutenzione e deve: • • • • • • • • • provvedere alla compilazione iniziale del “libretto di impianto” (per impianti esistenti che ne sono sprovvisti) ed al suo aggiornamento; conservare il libretto nell’unità immobiliare in cui è collocato l'impianto termico; inviare all’ente di controllo una copia firmata della scheda identificativa dell’impianto (scheda 1) contenuta nel “libretto” quando si realizza o ristruttura l’impianto di riscaldamento, quando si sostituisce il generatore di calore o quando si compila per la prima volta il libretto in un impianto esistente; allegare al “libretto di impianto” i risultati dei controlli eseguiti e compilare il libretto annotando i riferimenti negli appositi spazi; rispettare il periodo di esercizio annuale, l’orario giornaliero e la temperatura massima ambiente ; fare effettuare le verifiche periodiche (determinazione rendimento) riportate sul “libretto di impianto” con periodicità biennale; mettere in atto gli interventi correttivi necessari per aumentare il rendimento di combustione e provvedere alla sostituzione del generatore di calore nel caso in cui il rendimento di combustione sia inferiore ai limiti stabiliti dal Dpr 412/93; fare eseguire a ditte in possesso dei requisiti specifici (legge 46/90 art. 1 c. 1 lettere c ed e), le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione con periodicità almeno annuale; sottoscriverne la copia per ricevuta del rapporto di controllo e manutenzione (Allegato H) ed allegare l’originale al libretto di impianto; Pag. 3 di 39 • • consegnare al proprietario o all’occupante subentrante il “libretto di impianto”, debitamente compilato ed aggiornato, completo degli eventuali allegati; provvedere al rispetto del periodo di esercizio annuale, dell'orario giornaliero e della temperatura massima ambiente L’occupante può delegare gli obblighi relativi alla manutenzione ad un soggetto terzo in possesso dei requisiti previsti per legge, ma non può delegare gli obblighi relativi al rispetto del periodo di esercizio annuale, dell'orario giornaliero e della temperatura massima ambiente. Obblighi per terzo responsabile Il Dpr 412/93 definisce come Terzo Responsabile il soggetto che subentra all’occupante dell’unità immobiliare, nella responsabilità di assolvere gli obblighi specifici relativi alla manutenzione degli impianti termici. Le imprese che svolgono il ruolo di Terzo Responsabile devono possedere i requisiti previsti dalla legge 46/90 art. 1 c.1 lettere c ed e. La legge prevede inoltre alcune limitazioni, in particolare il Terzo Responsabile: • • • • • non può delegare ad altri le responsabilità assunte e può ricorrere solo occasionalmente al subappalto delle attività di sua competenza; non può fornire energia per il medesimo impianto, a meno che la fornitura sia effettuata nell’ambito di un contratto di servizio energia; redige l’atto di assunzione di responsabilità, secondo il modello riportato nel D.M. 17/3/2003 e consegnarne copia al proprietario ; comunica la nomina e l’eventuale revoca di terzo responsabile entro sessanta giorni all’ente di controllo; consegna al proprietario o all'eventuale terzo responsabile subentrante l'originale del libretto di centrale , debitamente compilato ed aggiornato, completo degli eventuali allegati; Pag. 4 di 39 Obblighi del manutentore Il manutentore è il soggetto a cui è affidata (su chiamata o con continuità) la manutenzione dell’impianto termico, per poter svolgere questa attività le imprese devono essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge 46/90 art. 1 c.1 lettere c ed e . A questo proposito è importante precisare che i requisiti devono essere posseduti dalle imprese e non dai singoli operatori da esse dipendenti, in questi casi sono le imprese che garantiscono della qualificazione dei dipendenti attraverso idonei percorsi formativi e l’esecuzione di controlli sugli interventi eseguiti. Le operazioni di manutenzione devono svolgersi secondo i criteri stabiliti dal Dpr 412/93 riportati nello schema seguente. Esistono istruzioni tecniche per la regolazione, l’uso e la manutenzione elaborate dal costruttore dell’impianto SI NO Esistono indicazioni relative alla manutenzione nelle istruzioni tecniche di apparecchi e dispositivi facenti parte dell’impianto vigente NO Esistono indicazioni relative alla manutenzione nelle istruzioni tecniche di apparecchi e dispositivi facenti parte dell’impianto vigente NO Esistono norme tecniche UNI e CEI relative alla manutenzione dell’impianto o delle parti di impianto NO Eseguire i controlli previsti dall’allegato h almeno una volta all’anno Pag. 5 di 39 Eseguire i controlli previsti con la periodicità indicata nei documenti Scheda 1 1 SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL’IMPIANTO La scheda deve essere compilata dall’installatore quando si realizza un nuovo impianto , si ristruttura un impianto esistente e si sostituisce il generatore di calore; ma è il responsabile dell’esercizio e della manutenzione, cioè l’occupante dell’unità immobiliare, che firma la scheda e provvede ad inviare una copia all’ente controllore competente. Per gli impianti già esistenti sprovvisti di libretto di impianto è l’occupante dell’unità immobiliare che deve provvedere alla compilazione del libretto. Ubicazione dell’unità immobiliare: inserire l’indirizzo, il numero civico, l’eventuale indicativo del Palazzo, Scala, Piano, Interno, CAP, Località, Comune e Provincia; Impianto termico individuale destinato a: Barrare la casella corrispondente alla destinazione d’uso dell’impianto termico; Generatore di calore: scrivere la data di installazione o di ristrutturazione dell’impianto termico, la potenza termica del focolare nominale in kW e il tipo di combustibile utilizzato. La potenza termica del focolare nominale di un generatore di calore è definita dal produttore del generatore ed è data dal prodotto del potere calorifico inferiore del combustibile impiegato e della portata di combustibile bruciato (definizione Dpr 412/93). Il valore della potenza termica del focolare nominale è rilevabile dal libretto d’uso e manutenzione del generatore; Evacuazione dei prodotti della combustione: barrare con X il sistema di evacuazione dei prodotti della combustione presente: Camino, Canna fumaria collettiva ramificata, Scarico a parete, barrare Altro nel caso in cui si utilizzi un condotto intubato. E’ importante ricordare che il camino e lo scarico diretto a parete sono destinati ad essere collegati ad un solo apparecchio, mentre la canna fumaria collettiva ramificata può essere collegata a solo apparecchi di tipo B a tiraggio naturale posti su piani diversi (max 6 piani). L’utilizzo di terminale di scarico a parete per gli apparecchi di tipo B a tiraggio naturale è sconsigliabile a causa del limitato tiraggio disponibile e deve essere realizzato rispettando scrupolosamente le indicazione della norma (UNI CIG 7129) e del costruttore del terminale. Progettista dell’impianto termico: ogni impianto di nuova realizzazione deve essere progettato (legge 10/91); negli spazi deve perciò essere riportato il nominativo del progettista dell’impianto termico e il numero di iscrizione all’ordine o al collegio. Quando si compila il libretto in seguito alla semplice sostituzione del generatore di calore occorre indicare il nominativo del progettista originario dell’impianto; Pag. 6 di 39 Pag. 7 di 39 Scheda 1 Scheda 1 Installatore dell’impianto termico: nelle righe occorre riportare la ragione sociale dell’impresa che ha realizzato l’impianto termico e il numero di iscrizione alla CCIAA e/o AA.; Proprietario dell’unità immobiliare: dell’impianto di riscaldamento; riportare i dati della proprietà Occupante dell’unità immobiliare: riportare il nominativo dell’occupante dell’unità immobiliare e la data da cui occupa la stessa. L’occupante dell’unità immobiliare è il Responsabile dell’Esercizio e della Manutenzione dell’impianto. L’occupante deve firmare la scheda e inviarne la copia all’ente controllore per aggiornare il catasto impianti. Manutentore: riportare nelle righe la ragione sociale del manutentore o del terzo responsabile che esegue la manutenzione dell’impianto e la data di attivazione contratto di manutenzione. Si precisa che non esiste obbligo di designazione del terzo responsabile, né esiste obbligo di redigere un contratto di manutenzione, l’occupante dell’unità immobiliare (coincidente con il responsabile della manutenzione) ha solo l’obbligo di affidare la manutenzione ed i controlli a imprese in possesso dei requisiti specifici previsti dalla legge 46/90 per l’installazione degli impianti. La prima scheda deve essere completata con la data e la firma del responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto (occupante unità immobiliare) che provvederà ad inviare una copia all’ente controllore competente. Nota. Non si riportano i criteri di compilazione della scheda 1bis essendo sostanzialmente identica alla scheda 1. Pag. 8 di 39 LIBRETTO Libretto di impianto allegato G VERIFICHE PERIODICHE RENDIMENTO (da riportare nel libretto e corredate di rapporto UNI 10389) Ogni 2 anni OPERAZIONI DI CONTROLLO E MANUTENZIONE (contenuti minimi dell'All. H ) 1 volta all'anno RAPPORTO DI CONTROLLO E MANUTENZIONE (da allegare al libretto) Conforme all'allegato H RESPONSABILE DELL'ESERCIZIO Occupante RESPONSABILE DELLA MANUTENZIONE Occupante oppure INCARICATO DELLA MANUTENZIONE Mero manutentore oppure REQUISITI DEL TERZO RESPONSABILE (eventuale) Requisiti L 46/90, requisiti DPR 412/93 Manutentore Terzo Responsabile Manutentore Terzo responsabile Pag. 9 di 39 Scheda 1 Principali obblighi relativi all’esercizio e alla manutenzione di un impianto termico unifamiliare Scheda 2 2 Affidamento delle operazioni di controllo e manutenzione Secondo quanto stabilito dal Dpr 412/93 l’occupante dell’unità immobiliare (responsabile dell’esercizio e della manutenzione) che non possiede i requisiti previsti dalla legge 46/90 per effettuare la manutenzione degli impianti termici, deve affidare tale operazione all’esterno a imprese regolarmente abilitate. La scheda deve essere compilata nel caso in cui l’occupante decida di affidare con continuità e quindi secondo quanto descritto in un contratto, il controllo e la manutenzione dell’impianto ad una ditta abilitata; in questi casi l’occupante mantiene comunque la responsabilità totale dell’esercizio dell’impianto. La mancanza di uno spazio in cui apporre la controfirma dell’impresa manutentrice, riduce la scheda ad una semplice autodichiarazione e limita fortemente la possibilità di attestazione dell’avvenuta e manutenzione. In merito alla compilazione devono essere indicati nell’ordine: • Nome e cognome dell’occupante • Ragione sociale dell’impresa manutentrice completa di numero di iscrizione alla CCIAA e/o AA • Data di stipula e data di inizio validità del contratto di manutenzione (facoltativo) • Data di registrazione nel libretto e firma dell’occupante dell’unità immobiliare Pag. 10 di 39 Pag. 11 di 39 Scheda 2 Scheda 3 3 Nomina del terzo responsabile dell’esercizio e della manutenzione Secondo quanto stabilito dal Dpr 412/93 l’occupante dell’unità immobiliare, può delegare ad una impresa la responsabilità dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto, ma rimane comunque in carico all’occupante dell’unità immobiliare la responsabilità dell’esercizio dell’impianto, intendendo con questo il rispetto dei periodi di accensione e del rispetto del limite di temperatura interna dei locali. L’impresa incaricata quale “terzo responsabile della manutenzione” deve possedere l’abilitazione di cui alla legge 46/90 art 1 c. 1 lett. C ed E (solo per impianti a gas). La registrazione nel libretto della nomina del terzo responsabile non era prevista nella precedente documentazione, peraltro rimane l’obbligo, in carico all’impresa “terzo responsabile”, di comunicare all’ente competente l’atto di “assunzione di responsabilità”. In merito alla compilazione devono essere indicati nell’ordine: • Nome e cognome dell’occupante • Ragione sociale dell’impresa “terzo responsabile” manutentrice dell’impianto completa di numero di iscrizione alla CCIAA e/o AA • Data di stipula e data di inizio validità dell’atto di assunzione di responsabilità • Data di registrazione nel libretto, firma dell’occupante dell’unità immobiliare e firma dell’impresa “terzo responsabile”. Pag. 12 di 39 Pag. 13 di 39 Scheda 3 4 Componenti dell’impianto termico La scheda è divisa in due parti; la prima è destinata a contenere una descrizione sintetica delle caratteristiche dell’opera realizzata, la seconda contiene la descrizione del sistema di regolazione e controllo dell’impianto. La compilazione è affidata all’installatore (nuovo impianto, ristrutturazione o sostituzione del generatore di calore) e deve essere eseguita al termine dei lavori, prima della consegna dell’opera. Scheda 4 Generatore di calore:la sezione è destinata a contenere la descrizione del generatore di calore richiede l’inserimento delle informazioni di seguito elencate: Nome del costruttore del generatore; Modello del generatore Matricola del generatore (ovvero numero di fabbrica); Estremi dei certificazione, si ricorda che la marcatura CE sottende il possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti da tutte le direttive applicabili al prodotto; Indicare attraverso l’apposizione del segno X il tipo di generatore installato; cioè se del tipo a camera di combustione aperta (tipo B) oppure con la camera di combustione stagna (tipo C). In seguito, nella stessa riga occorre riportare la classificazione del generatore secondo quanto stabilito dalla Norma UNI 10642. La sigla da inserire, e riportata nel libretto d’uso e manutenzione dell’apparecchio e individua sia il tipo di generatore, sia le caratteristiche del metodo di prelievo dell’aria comburente e di scarico dei prodotti della combustione. Sempre utilizzando il libretto d’uso e manutenzione dell’apparecchio, è possibile individuare e quindi riportare sul libretto di impianto la classe di concentrazione di ossidi di azoto (NOx ) presenti nei fumi. Le classi di concentrazione di ossidi di azoto sono definite dalle norme di prodotto dei generatori (UNI EN 297 e UNI EN 483), nella tabella a seguire è presente un riepilogo delle suddivisioni. Pag. 14 di 39 Pag. 15 di 39 Scheda 4 CLASSE NOx 1 2 3 4 5 Concentrazione limite di Nox mg/kWh 260 200 150 100 70 Scheda 4 Individuare con il segno X luogo di installazione presente : • • • all’esterno; in locale abitato; in locale tecnico; e in relazione al modo di installazione: • • a terra; a muro. Usare il segno X anche per individuare il tipo di fluido termovettore usato: • • aria; acqua; Apporre il segno X in corrispondenza del tipo di bruciatore presente: • • soffiato; atmosferico; Apporre il segno l’apparecchio : • • X in corrispondenza del tipo di tiraggio previsto per naturale; forzato; Indicare la Potenza termica del focolare nominale in kW, il dato è rilevabile nel libretto d’uso e manutenzione del generatore. Il termine di Potenza termica del focolare è sinonimo di Portata termica nominale ed indica il valore (dichiarato dal costruttore dell’apparecchio) del prodotto del potere calorifico inferiore del combustibile impiegato e della portata di combustibile bruciato; l'unità di misura utilizzata è il kW ; Pag. 16 di 39 Indicare la Potenza termica utile nominale in kW, il dato è rilevabile nel libretto del generatore ed indica il valore (dichiarato dal costruttore dell’apparecchio) della quantità di calore trasferita al fluido termovettore nell’unità di tempo; l'unità di misura utilizzata è il kW ; Evacuazione dei prodotti della combustione: individuare, apponendo il segno X il sistema utilizzato per lo scarico dei prodotti della combustione. E’ importante ricordare che il camino e lo scarico diretto a parete sono destinati ad essere collegati ad un solo apparecchio, mentre la canna fumaria collettiva ramificata può essere collegata a solo apparecchi di tipo B a tiraggio naturale posti su piani diversi (max 6 piani). L’utilizzo di terminale di scarico a parete per gli apparecchi di tipo B a tiraggio naturale è sconsigliabile a causa del limitato tiraggio disponibile e deve essere realizzato rispettando scrupolosamente le indicazione della norma (UNI CIG 7129) e del costruttore del terminale. Inserire le eventuali note esplicative che si rendano necessarie in relazione al sistema di scarico dei prodotti della combustione, ad esempio, nel caso di canne fumaria collettive ramificate il numero dei piani serviti. 4 Componenti dell’impianto termico – 2° foglio Dopo avere descritto la consistenza della parte di impianto destinata alla produzione del calore, l’installatore deve descrivere il sistema di regolazione e controllo dell’impianto. Termostato/i orario aria ambiente: riportare in ogni singola riga i dati relativi al: • Nome del costruttore del termostato • Modello • Quantità Programmatore orario (Timer) : riportare in ogni singola riga i dati relativi al: • Nome del costruttore • Modello • Quantità Indicare con SI o NO la possibilità di effettuare la programmazione su base giornaliera Indicare con SI o NO la possibilità di effettuare la programmazione su base settimanale Pag. 17 di 39 Scheda 4 Indicare il Rendimento termico utile nominale in kW, il dato è rilevabile nel libretto del generatore ed è definito come il rapporto tra la Potenza termica utile e la Potenza termica del focolare. Cronotermostato: riportare in ogni singola riga i dati relativi al: • • • • • Scheda 4 • Nome del costruttore Modello Quantità Indicare il numero di livelli di temperatura su cui è possibile effettuare la programmazione Indicare con SI o NO la possibilità di effettuare la programmazione su base settimanale Indicare con SI o NO la possibilità di effettuare la programmazione su base mensile Regolatore climatico: riportare in ogni singola riga i dati relativi al: • • • • • • Nome del costruttore Modello Quantità Indicare il numero di livelli di temperatura su cui è possibile effettuare la programmazione Indicare con SI o NO la possibilità di effettuare la programmazione su base settimanale Indicare con SI o NO la possibilità di effettuare la programmazione su base mensile Valvole termostatiche : riportare in ogni singola riga i dati relativi al: • • • • Nome del costruttore Modello Quantità Numero complessivo dei corpi scaldanti Sistemi telematici di controllo e conduzione : • Descrivere gli eventuali sistemi di controllo e conduzione a distanza Altro sistema • Descrizione dell’eventuale altro sistema di controllo e conduzione Pag. 18 di 39 Pag. 19 di 39 Scheda 4 5 Ventilazione del locale in cui è installato il generatore di calore La scheda è destinata a contenere la descrizione del sistema di ventilazione del locale in cui è installato il generatore di calore e non a tutti i locali in cui sono presenti apparecchi altri tipi di apparecchi. Anche i controlli e le manutenzioni successive saranno eseguite unicamente nel locale di installazione dell’apparecchio ed avranno come oggetto il controllo delle condizioni di ventilazione descritte nel libretto. Scheda 5 Le rimanenti parti di impianto e i locali di installazione di altri tipi di apparecchi, come ad esempio un locale con solo piano cottura, devono essere comunque dotati delle relative aperture di ventilazione ed aerazione, secondo quanto stabilito dalle norme tecniche ad essi applicabili. L’installatore deve comunque eseguire le prove di sicurezza e funzionalità previste per ciascun apparecchio collegato e indicare tale verifica all’atto della compilazione della dichiarazione di conformità (legge 46/90). Quando si realizza un nuovo impianto o si sostituisce il generatore deve essere applicata la norma UNI CIG 7129 che prevede una apertura di ventilazione di 2 almeno 6cm per ogni kW di portata termica installata. Se si compila (in questo caso è il responsabile dell’esercizio e della manutenzione) per la priva volta il libretto in un impianto esistente, deve essere utilizzata la norma UNI CIG 7129 vigente all’atto della realizzazione dell’impianto, oppure, per gli impianti realizzati prima del 15/03/1990 (data di entrata in vigore della legge 46), la 2 norma UNI 10738 che prevede un’apertura di almeno 5,16cm per ogni kW di portata termica installata. In funzione della normativa applicabile e delle condizioni di installazione sono inoltre previste una serie di maggiorazioni collegate al posizionamento dell’apertura di ventilazione e alla presenza di elettroventilatore. Per questi motivi l’indicazione della norma di riferimento utilizzata per il dimensionamento dell’apertura di ventilazione deve essere riportata nella riga immediatamente sottostante il titolo della scheda. Si ritiene utile ricordare che con il termine “Ventilazione” si intende l’apporto d’aria necessario alla combustione; quindi per gli apparecchi di tipo C, essendo muniti di apposito di ventilazione condotto collegato direttamente all’esterno, non è necessaria la presenza dell’apertura. Ventilazione naturale: Apporre il segno X per indicare il tipo di ventilazione naturale presente nel locale, cioè diretta o indiretta; Pag. 20 di 39 Pag. 21 di 39 Scheda 5 indicare nell’ordine la potenza termica in kW di tutti gli apparecchi installati nel locale in cui è posto il generatore: - Generatore di tipo B Apparecchio di cottura con sicurezza per l’assenza di fiamma (valvolato) Apparecchio di cottura senza sicurezza per l’assenza di fiamma (non valvolato) Apparecchio di Tipo A Altri apparecchi a gas esclusi quelli di tipo C 3 Indicare la portata in m /h dell’eventuale elettroventilatore posto nel locale . Scheda 5 Gli elementi elencati servono a determinare il valore della sezione libera di passaggio delle aperture di ventilazione secondo la norma applicabile riferita all’anno di installazione. Apertura di ventilazione • indicare il valore della superficie “lorda” dell’apertura di ventilazione (valore comprensivo della superficie occupata dalla griglia); • indicare il valore della superficie netta dell’apertura di ventilazione; • indicare con il segno X la collocazione dell’apertura di ventilazione: in prossimità del pavimento o in alto (la posizione in alto comporta la necessità di aumentare la superficie utile del 50%); Utilizzare il campo note per specificare ulteriori caratteristiche del sistema di ventilazione come ad esempio la ventilazione indiretta realizzata maggiorando la fessura tra porta e pavimento. Seconda apertura di ventilazione (necessaria nel caso in cui siano presenti apparecchi di tipo A ) • • • indicare il valore della superficie “lorda” dell’apertura di ventilazione (valore comprensivo della superficie occupata dalla griglia); Indicare il valore della superficie netta dell’apertura di ventilazione, 2 minimo 100cm ; Apporre il segno X per individuare la collocazione dell’apertura di ventilazione in alto (unica posizione possibile). Pag. 22 di 39 6 Rendimento di combustione Il rendimento di combustione, detto anche rendimento termico convenzionale, e definito dal rapporto tra la potenza termica convenzionale e la potenza termica del focolare. Potenza fumi Pf «rendimento di combustione», sinonimo di «rendimento termico convenzionale» di un generatore di calore, è il rapporto tra la potenza termica convenzionale e la potenza termica del focolare; Rendimento di combustione ηc = [(Pfoc -Pf) / Pfoc] x 100 Potenza fluido Pu Scheda 6 Potenza irragiamento Pirr Potenza termica (portata) al focolare Pfoc = Q(Combustibile) x Pci Pfoc> Pceduta > Pu Pceduta = Pfoc - Pf La scheda deve essere compilata dall’installatore all’atto dell’ installazione dell’impianto, della ristrutturazione o della sostituzione del generatore, il valore della potenza termica nominale è riportato nel libretto d’uso e manutenzione dell’apparecchio. Per i generatori di calore alimentati a combustibili solidi o non comuni, Indicare la formula per la determinazione del rendimento minimo ammissibile se diversa da quella definita dal D.P.R. 412/93 . Altro: Indicare gli eventuali altri tipi di generatori di calore e i criteri per la determinazione del rendimento minimo ammissibile. Indicare il rendimento minimo ammissibile derivante dall’applicazione della formula, tale valore può essere dedotto dalle tabelle 1 e 2 poste nella parte bassa della scheda. Pag. 23 di 39 Pag. 24 di 39 Scheda 6 7 Risultati della prima verifica e delle verifiche periodiche effettuate a cura del responsabile dell’esercizio e della manutenzione La settima scheda del libretto di impianto, consente la registrazione dei valori dei parametri di combustione, rilevati nel corso dei controlli e si sviluppa su due fogli per un totale di 10 periodi, corrispondenti a 20 anni di esercizio. La prima colonna deve essere compilata dall’installatore, in occasione della prima determinazione del rendimento di combustione; le rimanenti devono essere compilate dal manutentore, in occasione delle verifiche periodiche del valore del rendimento di combustione che, per questo tipo di impianto, hanno periodicità biennale. Scheda 7 Data: la data di effettuazione della verifica è il primo valore da inserire; successivamente sono presenti i campi relativi ai Valori Misurati, ai Valori calcolati, alle verifiche, alle altre verifiche effettuate, un campo note e lo spazio per la firma del compilatore. Valori misurati : per determinare il rendimento di combustione devono essere misurati una serie di parametri fisici e chimici, a questo scopo possono essere utilizzati strumenti singoli o multifunzione rispondenti ai requisiti di precisione riportati nella tabella seguente. I parametri misurati devono essere indicati nella prima sezione della scheda, ma siccome i moderni apparecchi analizzatori forniscono tutti i valori (misurati e calcolati) in un’unica sequenza, è opportuno controllare nel libretto di ogni apparecchio, quali valori effettivamente misura e quali sono invece calcolati. Le misure devono essere effettuate con il generatore a regime, alla potenza termica prevista; ma è anche possibile effettuare la misura a potenza termica ridotta, indicando tale evenienza nel rapporto di controllo e nel libretto . I fumi possono essere prelevati nel punto definito dal costruttore dell’apparecchio, o in un punto definito dal manutentore, secondo le prescrizioni riportate nella norma UNI 10389. La misura di ogni singolo parametro deve essere effettuata almeno tre volte ad intervalli di tempo uguali nel periodo di prova necessario (almeno 120 secondi). Il valore misurato di ogni singolo parametro e’ ottenuto dalla media aritmetica della tre misure significative. Pag. 25 di 39 Scheda 7 Pag. 26 di 39 Parametro Caratteristiche dello strumento Tempo n.n. Temperatura fumi Campo 0 – 500°C precisione + 5°C Temperatura aria comburente Campo -10 – +50°C precisione + 2°C Concentrazione ossigeno (O2) Campo 0 – 21% Incertezza 0,5% Oppure, in alternativa all’analizzatore di ossigeno Concentrazione Anidride Carbonica (CO2) Concentrazione carbonio(CO) monossido Indice di fumosità combustibile liquido) Scheda 7 Campo 0 – 16% Incertezza 0,5% di Campo 0 – 4000 ppm Incertezza 20 ppm fino a 400ppm; + 5% per valori superiori (solo Temperatura fumi (°C):Indicare il valore del parametro misurato, ricordando che è ottenuto dalla media aritmetica della tre misure significative. Il punto di prelievo definito dal costruttore dal generatore o definito dal manutentore. Occorre evitare l’ingresso dell’aria dall’esterno del condotto di scarico per non falsare le misurazioni utilizzando l’apposito cono. Temperatura aria comburente (° C):Indicare il valore del parametro misurato ricordando che è ottenuto dalla media aritmetica della tre misure significative. Il punto di prelievo è nei pressi della bocca di aspirazione nei generatori ad aria soffiata, all’ingresso dell’aria nella camera di combustione nei generatori a camera aperta; sul condotto aria dei generatori stagni, ovvero punto di prelievo definito dal costruttore dell’apparecchio. O2 (%) oppure CO2 (%):Indicare il valore del parametro misurato ricordando che è ottenuto dalla media aritmetica della tre misure significative. E’ possibile, secondo il tipo di strumento rilevare la concentrazione % di O2 oppure di CO2 che sono tra loro in relazione. Pag. 27 di 39 Indice di Bacharach: Indicare l’esito della misurazione. Questa misura deve essere eseguita solo per i generatori alimentati con combustibili liquidi, la misura prevede tre rilievi che devono essere annotati sul libretto negli appositi spazi. La prova si considera superata se almeno due delle tre misure forniscono risultati migliori di quelli richiesti ( 2 per il gasolio e 6 per l’olio combustibile). CO nei fumi secchi (ppm v/v):Il CO è un prodotto della combustione incompleta dei combustibili, nella scheda occorre indicare il valore del parametro misurato, ricordando che è ottenuto dalla media aritmetica della prime tre misure significative. Il valore misurato rappresenta la concentrazione di CO nei fumi così come rilevato dallo strumento, ed è detto anche CO Diluito. A questo proposito si precisa che, per evitare che l’eccesso d’aria necessario alla combustione possa essere utilizzato per falsare la misura, la norma fissa il limite di concentrazione di CO in riferimento ai fumi (secchi) senza aria in eccesso ( 1000pp/m), tale valore, da riportare nella sezione dei valori calcolati, è ottenuto attraverso un calcolo specifico e viene indicato negli strumenti come CO Normalizzato o Stechiometrico. Occorre infine prestare attenzione all’incertezza di misura dello strumento, ad esempio se dalle letture otteniamo una misura di CO = 100 ppm, essendo prevista una tolleranza del 20ppm nella misura il valore (tabella precedente) diventa: Questo è il valore da indicare nel libretto e da utilizzare come base per il calcolo del CO stechiometrico (senza aria in eccesso). Nella parte seguente, relativa ai valori calcolati, dovrà essere indicato il valore del CO stechiometrico, ma anche in questo caso si sottolinea che i nuovi strumenti multifunzione forniscono automaticamente il risultato del valore calcolato. 3 Portata combustibile (m /h oppure kg/h) : Indicare il valore della portata di combustibile ricordando che se l’impianto è dotato di contatore volumetrico, si rileva il volume di gas utilizzato alla massima potenza termica per un periodo minimo di 120s, rapportando successivamente il consumo del periodo al totale orario. Se l’impianto non ha il contatore, o se il contatore non da garanzia di una misura attendibile, si ritengono accettabili i dati forniti dal costruttore dell’apparecchio, fatta salva la verifica della corretta pressione di alimentazione del gas. Pag. 28 di 39 Scheda 7 CO diluito = CO medio + 20 cioè 120 ppm VALORI CALCOLATI Indice d’aria (n): Il calcolo dell’indice d’aria non è previsto dalla UNI 10389 ed è peraltro un valore già calcolato dagli strumenti multifunzione. Riferendosi alla teoria della combustione, per assicurare una buona combustione occorre che combustibile e comburente (ossigeno) siano perfettamente miscelati, da ciò la necessità di fornire un leggero eccesso d’aria, considerando comunque che un quantitativo d’aria elevato aumenta la quantità dei fumi, la dispersione di calore dal camino e diminuisce il rendimento di combustione. Il valore dell’indice d’aria è dato dalla relazione n = CO2t/CO2 se lo strumento misura la CO2 ovvero n = 21/(21- O2) se lo strumento misura l’O2 dove CO2t è funzione del tipo di combustibile e vale 11,7 per il metano, 13,9 per il GPL e 15,1 per il gasolio. Il valore dell’indice d’aria e dato dalla media delle tre letture (n1 + n2+ n3) /3 =nm Scheda 7 Alcuni strumenti titolano questo valore anziché “indice d’aria” come “eccesso d’aria”, e questo può portare una certa confusione, infatti per determinare l’eccesso d’aria percentuale (e) si applica la formula: e = (nm – 1) * 100 ciò che ci consente di distinguere i due indicatori è l’unità di misura; infatti nel caso dell’indice d’aria siamo in presenza di un numero adimensionale, mentre nel caso dell’eccesso d’aria siamo in presenza di un valore percentuale (%). Indice d’aria (n) 1,0 1,6 2,0 2,5 3,0 4,0 Eccesso aria in % nessuno 60% 100% 150% 200% 300% CO2 (%) oppure O2 (%): In questo campo occorre indicare il parametro non misurato dallo strumento (O2 ovvero CO2) viene calcolato dallo strumento sulla base delle reazioni di combustione che correlano tra loro i seguenti quattro parametri • • • • CO2 percentuale nei fumi secchi O2 percentuale nei fumi secchi CO percentuale nei fumi secchi Indice d’aria (n) oppure eccesso d’aria (e) percentuale Pag. 29 di 39 Scheda 7 Noti due parametri è possibile ricavare il valore degli altri due; quindi lo strumento semplifica ciò che gia era reso graficamente dal triangolo di Ostwald. Nella figura soprastante, riferita al gas metano, notiamo che la retta CO = 0% interseca l’asse delle ascisse nel punto in cui CO2 = 11,7 e O2= 0; questo punto rappresenta la combustione stechiometrica. Inoltre la medesima retta interseca l’asse delle ordinate nel punto CO2 = 0 e O2= 21 (tendente) , in questo punto la combustione avviene in eccesso d’aria tendente all’infinito. La particolarità del triangolo risiede nel fatto che tutte le condizioni di combustione sono comprese al suo interno, all’esterno non è fisicamente possibile la combustione. CO nei fumi secchi e senz’aria (ppm v/v): E’ la concentrazione di CO nei fumi ma in riferimento alle condizioni di combustione stechiometrica, questo valore è detto anche stechiometrico, corretto, non diluito, normalizzato. Il valore del parametro è generalmente fornito dallo strumento multifunzione secondo le relazioni: CO stechiometrico = CO fumi secchi x [21/(21-O2)] misura dell’ossigeno e CO fumi secchi x [CO2teorica /CO2] misura dell’anidride carbonica I valori tra [n ] sono l’indice d’aria Pag. 30 di 39 Perdita per calore sensibile Qs (%)La perdita di calore sensibile è generalmente calcolata dalla strumento ed è determinata dall’applicazione della seguente formula Qs = (A1/(21-O2) + B) (Tf –Ta) misura dell’ossigeno ovvero Qs = (A2/CO2+ B) (Tf –Ta) misura dell’anidride carbonica Quando si è rilevata la concentrazione di CO2 nei fumi Dove • Qs è la perdita ai fumi espressa in % • O2 è la concentrazione di ossigeno in % • Tf è la temperatura dei fumi in °C • Ta è la temperatura dell’aria comburente • A1, A2 e B sono costanti relative al tipo di combustibile in °C A1 0,66 0,63 0,68 0,68 A2 0,38 0,42 0,50 0,52 B 0,010 0,008 0,007 0,007 Metano GPL Gasolio Olio Comb. Rendimento di combustione η c (%): Il rendimento di combustione, riferito alla potenza termica alla quale è stata effettuata la prova è dato dalla applicazione della seguente formula η = 100 – Qs I nuovi strumenti multifunzione forniscono automaticamente il risultato del calcolato. Pag. 31 di 39 Scheda 7 I nuovi strumenti multifunzione forniscono automaticamente il risultato del calcolato. Potenza termica del focolare effettiva (kW): Dopo aver determinato la 3 quantità in volume di gas utilizzato nelle condizioni di massima potenza (m /h), si moltiplica il valore per 9,6 (caso del metano) e si ottiene la potenza termica effettiva del focolare nelle condizioni di esercizio. Quando non è possibile rilevare il consumo di combustibile dal contatore il valore di riferimento è riportato nel libretto d’uso e manutenzione dell’apparecchio. Analoghe considerazioni possono essere svolte per gli altri tipi di combustibile. Gli strumenti multifunzione richiedono la portata e il tipo di combustibile VERIFICHE Rispetta l’indice di Bacharach: Se l’indice di fumosità, nel caso dei generatori a combustibile liquido, è maggiore di 2 per il gasolio e 5 per l’olio combustibile, l’esito della misurazione deve essere considerato negativo. Scheda 7 COfumi secchi e senz’aria ≤ 1.000 ppm v/v: Se la concentrazione di CO nei fumi secchi e senz’aria è maggiore dello 0,1% (1000 ppm) e non è possibile ricondurre a limiti inferiori tale valore, l’esito della misura deve essere considerato negativo. η c ≥ η DPR412: Se il rendimento di combustione calcolato, diminuito del 2%, è inferiore al limite definito dal Dpr 412 e se non è possibile ricondurre il generatore ai valori di rendimento prestabilito, l’esito della misurazione deve essere considerato negativo. Deve inoltre essere emessa prescrizione per la sostituzione del generatore Altre verifiche effettuate: in relazione all’esito indicare indicare P per positivo, N per Negativo e NC per non controllabile, per i seguenti elementi: • • • • Stato delle coibentazioni, Stato della canna fumaria Dispositivi di regolazione e controllo Sistema di aerazione del locale Riferimenti ad eventuali note: indicare, ad esempio con un numero, il riferimento ad una eventuale nota integrativa riportata al termine della scheda. Firma: firma del tecnico che ha eseguito la verifica. Note: inserire le eventuali note integrative che si ritiene utile specificare, come ad esempio l’avere eseguito la determinazione del rendimento in condizioni di carico termico parziale. Pag. 32 di 39 Pag. 33 di 39 8 Risultati delle verifiche periodiche effettuate a cura del Comune o della Provincia competente La scheda numero otto consente di annotare l’esito dei controlli effettuati dall’ente pubblico. Dove l’ente competente ha deciso di adottare la procedura dell’autocertificazione, occorre apporre il segno X nella prima riga e completare i campi seguenti indicando la ragione sociale della ditta manutentrice (che ha effettuato la verifica del rendimento9, o il nominativo responsabile dell’esercizio (occupante immobile) che trasmette la documentazione all’ente di controllo. A seguire occorre indicare anche il mezzo di trasmissione utilizzato per inviare il Mod.H all’ente controllore, ad esempio: consegna a mano, raccomandata, trasmissione elettronica. La seconda parte della scheda deve essere compilata dal verificatore pubblico; nell’ordine occorre indicare la data di effettuazione della verifica, il nominativo del controllore e gli estremi dell’ente mandatario. Il controllore deve indicare con il segno X l’esito della verifica (Positiva o Negativa) e nel campo sottostante riportare le note che eventualmente fossero necessarie. Scheda 8 A questo proposito è importante fare notare che nel modello ministeriale, prima dell’indicazione dell’esito della verifica, è riportato il seguente periodo:<<verifica della documentazione dell’impianto, dell’avvenuta esecuzione della manutenzione e del rendimento minimo dell’impianto>>, in questo modo è lo stesso D.M. ad individuare quali elementi sono oggetto della verifica da parte del controllore pubblico, ponendo fine ad una lunga serie di disquisizioni sorte sull’argomento. Pag. 34 di 39 Pag. 35 di 39 Scheda 8 9 Interventi di controllo ed eventuale manutenzione e interventi di manutenzione straordinaria La scheda deve essere compilata dal manutentore per registrare gli interventi di manutenzione e di controllo effettuati e a cui è associato un rapporto conforme all’allegato H. Nella parte alta della scheda si ricorda al manutentore che le operazioni di controllo e di eventuale manutenzione devono essere eseguite secondo le istruzioni tecniche elaborate dal costruttore/installatore dell’impianto, se queste istruzioni non sono disponibili i principali riferimenti secondo cui eseguire la manutenzione sono i manuali d’uso e manutenzione delle apparecchiature e dei dispositivi presenti nell’impianto, in mancanza di questi manuali si utilizzano le norme tecniche specifiche, come per esempio la UNI 7129 , la UNI 8364 e la UNI 10436. Se non è possibile reperire nessun’altro tipo di documentazione occorre eseguire i controlli previsti dall’allegato H dal Dpr 412/93, ed eventualmente eseguire le manutenzioni necessarie per ripristinare le corrette condizioni di utilizzo. La compilazione della scheda prevede l’inserimento dei seguenti elementi: Scheda 9 dati identificativi del rapporto di controllo tecnico da parte del manutentore; indicare con il segno X se nel corso della manutenzione è stata eseguita la determinazione del rendimento; inserire le eventuali note descrittive dell’intervento effettuato; data di effettuazione dell’intervento; firma del tecnico manutentore che ha eseguito l’intervento. Pag. 36 di 39 Pag. 37 di 39 Scheda 9 10 Registrazione dei consumi di combustibile nei vari esercizi L’ultima scheda, la numero dieci, è compilata dall’occupante dell’unità immobiliare che ha il compito di monitorare il consumo di combustibile, così come richiesto dal Dpr. 412/93. Si tratta di un compito di difficile assolvimento a causa dell’impossibilità pratica di misurare il consumo di combustibile per ogni tipo di utilizzazione (riscaldamento, acqua sanitaria, cottura) e a cui lo stesso legislatore ha posto rimedio, precisando che nel caso in cui non siano disponibili i dati dei singoli consumi, è sufficiente compilare la casella consumo totale rilevabile della lettura del contatore del combustibile. Per la compilazione occorre innanzitutto indicare il tipo di combustibile utilizzato nell’impianto, quindi compilare una riga per ciascun periodo di esercizio indicando nell’ordine: il periodo di esercizio (inverno 2003 – 2004) il consumo di combustibile per il riscaldamento il consumo di combustibile per l’acqua calda sanitaria; il consumo di combustibile per la cottura cibo il consumo totale di combustibile (somma dei tre consumi parziali) Scheda 10 • • • • • Pag. 38 di 39 Scheda 10 Pag. 39 di 39