Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno XIII, n.3, Febbraio 2012
www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm
Indice:
Finalmente libera
pag.5
Il mio cd per 9000…
pag.6
Buon San Valentino
pag. 2 Le sfide della crisi
pag. 7
Una seconda occasione pag. 3 L’intelligenza emotiva pag.8-9
“Racconta…”
pag. 4 La sindrome di Asperger p.10
ins. resp. Antonio Denanni/Joram Gabbio
Pensi di essere geloso? pag.11 Splash
Pinerolo è antirazzista pag.12 Humour Art
Nevio Racca, rugbysta pag.13 Enigma
Porporato Music
pag.13 Lara De Marchi page
Ex 7 in condotta
pag. 14 Cruciverba in tedesco
pag. 15
pag. 15
pag. 16
pag.17
pag.18
Diz. inglese-piemontese
p.19
Donne che scrivono… pag.19
9 marzo
pag.19
Le vignette di Valentina pp.21-22
Vignetta finale
pag.22
Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno XIII, n.3, Febbraio 2012
www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm
ins. resp. antonio denanni/Joram Gabbio
Emozioni
Di Lucio Battisti
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perche' quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
se poi e' tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
Vi siete mai chiesti come sia nata la tradizione della
tu chiamale se vuoi
festa degli innamorati? E il motivo per cui ogni anno,
emozioni
il 14 di febbraio, vi scambiate regali, fiori, cioccolatini
Uscir dalla brughiera di mattina
e quant’altro con la persona che più amate sulla terra?
dove non si vede ad un passo
Il giorno di San Valentino prende il nome
per ritrovar se stesso
Parlar del piu' e del meno con un pescatore
dall’omonimo santo e martire cristiano San Valentino
per ore ed ore
da Terni . La festività venne istituita nel 496 dC da Paper non sentir che dentro qualcosa muore
pa Gelasio I che sostituì in questo modo la festa pagaE ricoprir di terra una piantina verde
na delle lupercalia romana celebrata il 15 febbraio,
sperando possa
che consisteva però in riti dedicati non all’amore
nascere un giorno una rosa rossa
romantico, ma alla fertilità.
E prendere a pugni un uomo solo
La moderna celebrazione della festa risale all’alto meperche' e' stato un po' scortese
dioevo. I benedettini contribuirono a diffondere un
sapendo che quel che brucia non son le offese
po’ in tutta Europa questa nuova “festa”, poiché
e chiudere gli occhi per fermare
affidatari della Basilica di San Valentino a Terni. La
qualcosa che
nascita dei bigliettini d’amore, invece, si è sviluppata
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
soprattutto nei paesi anglosassoni, dove era uso comuCapire tu non puoi
ne durante questa giornata scambiarsi Valentine, cioè
tu chiamale se vuoi
bigliettini d’amore spesso a forma di cuore o di altri
emozioni
simboli rappresentanti l’amore romantico: la colomba,
tu chiamale se vuoi
Cupido e così via. In seguito (1800), questa ricorrenza
emozioni
Buon San Valentino
Sentimenti ed emozioni è il tema di questo
numero del giornalino.
Qual sentimento è più bello dell’Amore?
Buon San Valentino!
Red.
ha permesso la crescita della produzione industriale
dei bigliettini d’auguri per San Valentino e oggi si ritiene che ogni anno vengano spediti il 14 febbraio un
miliardo di biglietti d’amore.
Che altro dire… Buon San Valentino!
Greta Gontero 4A ginn.
2
La storia di Monique van der Vorst
“Quando il destino ti regala
una seconda occasione”
La storia che sto per raccontarvi ha
dell'incredibile e di sicuro chi non crede ai miracoli dovrà ricredersi dopo aver letto questo articolo. È la storia, infatti, di Monique van der
Vorst, giovane atleta olandese, che nonostante il
suo handicap, è riuscita a trovare la forza di andare avanti.
Dopo una lesione all'anca, Monique, allora
tredicenne, dovette subire un'operazione
chirurgica. Niente di anormale, quindi, senonché sotto i ferri la sua gamba sinistra cominciò a
perdere sensibilità ed a gonfiarsi fino alla paralisi. E poco dopo anche la gamba destra fece la
stessa fine sotto gli occhi increduli dei medici
che non riuscirono a spiegarsi il perché. Monique si ritrovò, quindi, in carrozzina e da quel
momento decise di seguire il suo sogno di
diventare atleta, dedicandosi allo handbike. Proprio con questa bicicletta particolare,
ribattezzata da lei stessa «culla della velocità»,
vinse sei titoli europei e tre campionati del
mondo.
Pochi mesi prima dei Giochi di Pechino, Monique fu vittima di un incidente in cui una macchina le finì addosso proprio mentre si stava
allenando e le spostò due vertebre, provocando
uno schiacciamento che la paralizzò dalla vita
in giù. Nonostante ciò, Monique continuò ad
allenarsi duramente. Infine un terzo incidente,
nel 2010: un'auto la buttò fuori strada.
L'ennesima disgrazia che ebbe inspiegabilmente
conseguenze positive. Infatti, quando la ragazza
fu portata in ospedale, cominciò a sentire un
formicolio alle gambe e dopo un po' era in
piedi. Aveva finalmente ripreso a camminare.
Anche questa volta i medici rimasero senza parole, limitandosi a descrivere come “miracolo”
ciò che era appena accaduto. È possibile che il
colpo ricevuto nello scontro le abbia tolto
pressione dalla spina dorsale, ma nessuno sa
davvero come sia andata i realtà. Sta di fatto
che, oggi ventisettenne, Monique gareggia ancora, ma questa volta su una vera e propria
3
bicicletta ed è entrata a far parte della nazionale
olandese “normodotati”. Ed ecco, quindi, il lieto
fine di una storia che sembrava ormai non avere
più possibilità di cambiamento. Una storia che
insegna a non abbattersi di fronte alle difficoltà
e che testimonia davvero come a volte i miracoli avvengono veramente.
Francesca 5°A/L
L'Anno europeo dell’invecchiamento e del dialogo tra generazioni
Il 2012 è stato proclamato Anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni: l’obiettivo è di
creare un’occasione per riflettere su come oggi gli europei vivono e restano in salute più a lungo, nonché per cogliere le
opportunità che ne derivano.
L’invecchiamento attivo può dare agli anziani la possibilità di restare occupati e condividere la loro esperienza
lavorativa, continuare a svolgere un ruolo attivo nella società per vivere nel modo più sano e gratificante possibile. Serve
anche a mantenere la solidarietà tra le generazioni in società che registrano un rapido aumento del numero delle persone
anziane. La sfida per i responsabili politici e tutte le parti interessate è migliorare le possibilità di invecchiare restando attivi e di condurre una vita autonoma, intervenendo in settori tanto diversi quanto il lavoro, l’assistenza sanitaria, i servizi sociali, l’istruzione per gli adulti, il volontariato, gli alloggi, i servizi informativi o i trasporti.
L’Anno europeo mira a sensibilizzare a questi temi e al modo migliore per affrontarli. Ma innanzitutto cerca di incoraggiare tutti i responsabili politici e i soggetti interessati a fissare degli
obiettivi e realizzarli. Il 2012 vuole andare al di là dei dibattiti e produrre risultati concreti.
(Dalla proclamazione dell’Anno europeo)
CONCORSO LETTERARIO
La BANCA DEL TEMPO DI PINEROLO
in occasione del fatto che il 2012 è l'anno dedicato in particolare al
”… dialogo tra le generazioni”,
bandisce un concorso letterario dal titolo
“Racconta…”
Il concorso ha lo scopo di dar voce a persone comuni, la cui esperienza non è ancora diventata “storia”, ma è e resterà comunque significativa testimonianza di un'epoca.
Il concorso è aperto inoltre alla narrazione delle persone, delle loro storie, all’espressione di emozioni, sogni, progetti anche delle giovani generazioni, per far conoscere e dialogare punti di vista diversi come opportunità di
partecipazione e crescita civile e sociale.
Il concorso non prevede limiti di età. Sono ammessi elaborati a più mani.
La partecipazione al concorso è gratuita .
Il concorso prevede un'unica sezione narrativa di elaborati brevi che dovranno mantenersi nel limite massimo
delle 5 cartelle. Ogni partecipante può presentare fino a 3 elaborati.
I testi devono pervenire in un plico che dovrà contenere:
1)l'elaborato in triplice copia, prive di firma o segno di riconoscimento dell’autore;
2) una busta chiusa contenente all’interno: i dati anagrafici, i contatti (n. di tel e cell, eventuale e-mail, indirizzo ).
La consegna dei lavori deve avvenire entro, e non oltre, il 31 marzo 2012, al seguente indirizzo:
CONCORSO LETTERARIO
BANCA DEL TEMPO DI PINEROLO
presso BIBLIOTECA CIVICA ALLIAUDI,
VIA CESARE BATTISTI N 11.
10064 PINEROLO (TO)
Gli elaborati verranno esaminati da una giuria di tre personalità note nel campo della cultura del territorio
pinerolese, la cui identità verrà resa nota a spoglio degli elaborati avvenuto e il cui giudizio rimarrà insindacabile.
Verranno assegnati tre premi:
1° premio: del valore di €150,00
2° premio: del valore di €100,00
3° premio: del valore di €60,00
4
La premiazione avverrà nell’ambito della manifestazione “Maggio libri”.
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Sul filo dei ricordi
L’emozione più bella della mia vita
Esperienze belle da raccontare! E chi non ne ha? Basta ripercorrere il filo
dei ricordi.
Mi ricordo a nove anni seduta sul divanetto di casa mia che osservavo il piccolo schermo, da cui fuoriusciva una dolce ed emozionata voce bianca che
con gioia e finta calma intonava l’inno di Mameli. Era una bambina, mia coetanea, con i capelli lunghi e vestita con il tricolore, che in mezzo a uno stadio
silenzioso faceva la sua minima e bellissima parte durante la cerimonia
inaugurale delle Olimpiadi avvenute nel 2006 a Torino.
Questo è uno dei ricordi più belli della mia vita. Non un fatto con me come
protagonista, ma un semplice ricordo di una bambina che canta, un avvenimento che mi ha coinvolta è ha rappresentato un sogno semplice e grande di
quando ero bambina.
Questa è stata la mia prima idea quando mi è stato chiesto di scrivere un articolo sul fatto più bello che mi
sia capitato, tuttavia nella mia vita sono avvenuti numerose vicende splendide e insignificanti, perché
spesso gli episodi più belli non sono gli avvenimenti grandi e importanti ma quelli nascosti tra gli eventi di
tutti i giorni. Tuttavia è quasi impossibile classificare i propri ricordi per bellezza, siccome spesso stanno
nascosti nei meandri della nostra memoria.
Irene Ambricco, 1C SU
Finalmente libera!
Amanda scese la piccola scaletta che l’avrebbe portata alla stazione della metropolitana,
camminava con calma, come tutte le sere, verso il convoglio, osservando ciò che la
circondava.
“Trovata!”, pensò. La vittima era una ragazza sulla ventina, vestita poco elegantemente
con borsa e zaino. “Una turista”, mormorò fra sé e sé, sicura al cento per cento. La seguì,
attenta a non farsi notare. Doveva farcela. Doveva rubarle il portafoglio o il cellulare. Quel
giorno non era ancora riuscita a procurarsi un buon guadagno, e il padrone era stato chiarissimo la sera prima: se quel giorno non gli avesse portato un buon bottino l’avrebbe
costretta a prostituirsi.
No. Amanda non voleva passare le giornate lungo le più brutte strade parigine, mezza
nuda, ad attendere di essere portata a casa di uno sconosciuto o in un hotel a basso costo
per … Scosse la testa, il solo pensiero la faceva rabbrividire. Meglio rubare, meglio
lavarsene delle mani del suo senso di colpa che l’assaliva ogni volta che derubava, tutto sarebbe stato meglio
piuttosto che fare quel lavoro schifoso.
“Basta ! Devo concentrarmi se non voglio fare la puttana ”, si disse mentalmente Amanda e riprese a seguire la
giovane. Il portafogli lo portava chiaramente nella tasca a cerniera dei suoi pantaloni. Un lavoro semplice e
produttivo. I turisti avevano il brutto vizio di portarsi dietro un mucchio di soldi, un vantaggio per lei e uno
svantaggio per loro. Con velocità, mentre la mischia di turisti e lavoratori salivano sul treno, prese il portafoglio
dalla tasca della donna e poi in fretta e furia si allontanò da lei. Cinque lunghi minuti la separavano dal covo del padrone, cinque minuti dalla scoperta della sua sorte, cinque minuti da incubo, come tutta la sua vita.
Fin da piccola, da quando era stata adottata, Amanda, aveva cercato un alternativa alla sua situazione, aveva
tentato di tagliare la corda ma era stato come provare a cavare un ragno dal buco. Quando aveva quindici anni
aveva anche pensato di suicidarsi, ma poi aveva considerato che dalla morte non c’era via di ritorno e quindi
aveva rapidamente cambiato idea. Tuttavia, ora, qualsiasi cosa era meglio dell’ esistenza che l’attendeva, se
quel portafoglio non conteneva ciò che sperava. Era disposta a rischiare tutto pur di non fare la vita che probabilmente avrebbe avuto di lì a poco, quella di una puttana. Era disposta anche a scappare immediatamente, ma
per farlo doveva spremersi le meningi, perché nulla è facile come sembra e Amanda l’aveva imparato a sue
spese. Alla fine le venne un’ idea magnifica ma allo stesso tempo banale, non doveva più scappare, doveva
denunciare il Padrone per sfruttamento minorile.
Scese alla fermata successiva della metropolitana, e salì le scale mobili e si diresse alla centrale di polizia.
In lei si trovò un barlume di speranza, e il coraggio ebbe il sopravvento sulla paura che provava. Denunciò
l’uomo che l’aveva resa una ladra, una schiava. Per la prima volta, si sentì finalmente libera.
Irene Ambricco, 1CSU
5
“Il mio CD per 9000 persone
in attesa di trapianto”
Si intitola “Vivo con te” la canzone che è uscita
lunedì 23 gennaio e racconta l’incredibile storia di
Camilla. È un cd particolare perchè viene distribuito
dall’AIDO, l’Associazione Italiana Donatori di
Organi.
Il brano, composta dal musicista Andrea Mercurio e
suonato da una superband formata da Andrea Braido
(chitarrista di Vasco Rossi, Laura Pausini, Eros
Ramazzotti, Zucchero e molti altri), Walter Savelli
(pianista storico di Claudio Baglioni), Faso (storico
bassista di Elio e le storie tese) e Flaviano Cuffari alla
batteria (Claudio Baglioni, Renato Zero, etc…), è una
canzone d’amore: non l’amore che nasce sulle spiagge
d’estate, tra due ragazzi, né quello che finisce per
colpa di un’altra, ma l’amore per la vita. Quel
sentimento di passione per ogni attimo del presente
che prova chi ritrova la vita dopo essere stato vicino
alla sua fine.
Un cast di superstar della musica italiana, insieme
alla voce della giovanissima Emanuela Asperti
(Manu), ha voluto raccontare infatti una storia umana
e toccante per sensibilizzare le persone
sull’importanza dei trapianti e della donazione; per
dare una speranza a quelle 9mila persone che oggi in
Italia, sono in attesa di un trapianto
Emanuela Asperti, 20 anni ha prestato la sua voce
per questa causa. «Canto da 7 anni - racconta
Emanuela, iscritta all’ultimo anno del Liceo
Linguistico Casnati di Como - Ma questa per me è la
prima esperienza concreta. È stato il mio autore,
Andrea Mercurio, a propormela. L’Aido ha chiesto
una canzone per portare avanti una campagna di
sensibilizzazione. Lui quindi, ha cercato una storia
vera da raccontare e l’ha trovata in Camilla, una
ragazza sarda che ha ricevuto il fegato da un ragazzo,
morto in seguito ad un incidente in moto... Per
Storie
acquistare
il cd ci si
d o v r à
rivolgere
all’Aido,
alla quale
andrà
il
ricavato».
La storia
di Camilla
Camilla
era
una
bambina
m o l t o
vivace
e
spensierata, finchè, a 9 anni, eseguendo una semplice
analisi del sangue, le fu diagnosticata un’epatite
autoimmune: i suoi anticorpi aggredivano il fegato,
riconoscendolo come elemento estraneo al suo corpo.
La sua situazione peggiorava di anno in anno, fino
al giorno del suo quindicesimo compleanno che lei
ricorda così: “ero da sola in ospedale, con la
consapevolezza che molto probabilmente sarebbe
stato il mio ultimo compleanno. Sapevo che non avrei
vissuto a lungo. A 15 anni, è una sensazione
bruttissima sapere che devi morire e non avrai mai un
lavoro, una casa, una famiglia, non ti innamorerai,
non invecchierai”
Poi una speranza. La possibilità di un trapianto. Un
trapianto che fece alcuni mesi dopo, in un giorno che
lei ricorda come la seconda volta che nacque: il
giorno in cui ricominciò a vivere, grazie alla
donazione degli organi.
La storia del cd di Emanuela e di Camilla gira tramite
newsletter. Il link della canzone: http://youtu.be/_Ag5qc1AMDs
L’Associazione AIDO
All'inizio degli anni Settanta, il trapianto di organi, anche se ancora limitato al rene e alla cornea,
cominciava in Italia a delinearsi come un vero e proprio mezzo terapeutico. A quell'epoca, alcuni cittadini di
Bergamo che avevano intuito la potenzialità dei trapianti, ma anche gli ostacoli che questa avrebbe incontrato
nel nostro paese, diedero vita il 14 Novembre 1971 alla DOB (l'Associazione Donatori Organi di Bergamo).
L'iniziativa destò molto interesse, determinando centinaia di adesioni, il che spinse i promotori a trasformare
la DOB nella Associazione Italiana Donatori Organi (AIDO). L’AIDO è nata tra i cittadini favorevoli alla
donazione volontaria, anonima e gratuita di organi, tessuti e cellule; è un’associazione apartitica,
aconfessionale, interetnica, senza scopi di lucro, informata ai principi etici ed a quelli dettati dall’ordinamento
giuridico dello Stato. Negli anni, l'AIDO si è diffusa in tutte le Regioni e conta oggi 1.300.000 soci. Dal 1°
Aprile 1999, in seguito alla promulgazione della nuova legge sui prelievi e i trapianti di organi e tessuti, ha
assunto la nuova denominazione: Associazione Italiana per la Donazione di Organi e Tessuti. L'attività
dell'AIDO non si limita alla raccolta delle adesioni, essa è preceduta, accompagnata e seguita da un ventaglio
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di iniziative che comprendono interventi di informazione sanitaria e di educazione civica.
www.aido.it
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Quando
l’imprudenza
è causa di dolore e pianto
Tutto inizia con un viaggio, una vacanza, insomma una traversata sull'oceano. La nave Concordia, una delle più belle navi
da crociera, ha tutti i comfort che una persona possa desiderare. Eppure il finale è triste, venerdì 13 gennaio 2012 la nave
urta uno scoglio dell'Isola del Giglio e subisce uno squarcio di circa 70 metri.
Colpa del capitano? Il comandante Schettino ammette di aver sbagliato rotta, ma afferma di aver fatto di tutto per salvare i
suoi passeggeri. Eppure lui che aveva detto alla capitaneria di Livorno: “Sarò l'ultimo a rimanere sulla nave”, così non ha
fatto. Inoltre, il comandante continua a negare a proposito della presenza della ragazza moldava Domnica Cemortan, la
quale secondo testimoni si trovava con lui quella sera, anche dopo l'urto. Egli smentisce poi di aver bevuto durante la serata,
cosa che sarà verificata con l'esito degli esami tossicologici.
Errore volontario o meno, il comandante Schettino ha causato dolore, pianti e disperazione. La maggior parte dei
passeggeri si è salvata, ma una piccola parte, dodici di loro sono morti. Chi si è buttato nelle acque fredde per salvarsi,
magari anche non sapendo nuotare, chi si è sacrificato per salvare altri o è semplicemente rimasto bloccato nella sua cabina.
Tanta la disperazione e poca la lucidità, in quei momenti scatta la pazzia e non si pensa più. Inoltre ci sono ancora dei
dispersi, se ancora si possono chiamare tali dopo tanti giorni dall'accaduto.
Grandi sono le emozioni in questi giorni: felicità per chi ha ritrovato i propri cari, ma anche tanto dolore per chi non vedrà
mai più gli sfortunati che hanno perso la vita in quel terribile giorno.
Giada Aliverti 2AL
Tu chiamale se vuoi, emozioni
e reagisce a queste ultime
in modo peculiare.
Il linguaggio delle emozioni è universale perché esse
vengono espresse da tutti,
in qualsiasi luogo, tempo e
cultura con modalità simili. Inoltre, secondo Darwin
non solo gli uomini sono
in grado di emozionarsi,
ma anche gli animali.
Esse condiscono le nostre
giornate e ci accompagnano sempre. Una vita senza
emozioni sarebbe vuota, piatta e spenta. Anche se sembra
impossibile, esiste una malattia che provoca l’incapacità
di percepire, descrivere e verbalizzare le emozioni proprie
ed altrui: l’alessitimia.
Quando un’emozione persiste nel tempo prende il nome
di sentimento. Quello più studiato, narrato e cantato è
l’amore. Tormentato, passionale, intenso e profondo, ha
la capacità di renderci felici o tristi in un solo istante. Addirittura inflazionato in questo periodo…
Grazie a Te, a Voi, che mi fate emozionare per il solo
fatto di esistere.
Beatrice Roux 5Cg
Tu chiamale se vuoi, emozioni... Così cantava il grande
Lucio Battisti. Già, perché lui sapeva bene cosa fossero le
emozioni e come trasmetterle agli altri. Emozione può
essere un tramonto tra le colline, una passeggiata in
solitudine di mattina presto, la nascita di una nuova vita,
uno scambio di opinioni frivolo con uno sconosciuto.
Lui aveva ben chiaro che cosa fosse un’emozione. E noi?
Noi non ci chiediamo mai che cosa significhi emozionarsi? Che cosa sia un’emozione? Eppure emozione è tutto
ciò che ci circonda. Magari anche quel pescatore sconosciuto, stanco della notte e della vita, può regalarcene
una. Se solo siamo capaci di coglierla.
Emozione può essere tutto o niente. Emozione può essere
uno sguardo sfuggente, un sorriso rassicurante. Un bacio.
L’abbraccio di un’amica. Apprezzare ciò che la vita ci
offre. E’ sapersi sorprendere per un paesaggio
mozzafiato. E’anche, perché no, un’interrogazione a sorpresa. Emozione è ricordare. E’ cadere e rialzarsi. Cogliere l’attimo fuggente, quello giusto. Un esame andato bene. Ma anche uno andato male. Emozione è avere paura,
sentire il batticuore. Un amico perso ed uno ritrovato. Emozione è vivere, crescere. E’ sapersi emozionare. Emozione siamo noi.
Qualcosa che è dentro me, ma nella mente tua non c’è.
Capire tu non puoi: diceva ancora Battisti. Ognuno di
noi prova, infatti, emozioni diverse nello stesso momento
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ra i
p
o
S
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L’intelligenza emotiva
Per Daniel Goleman (psicologo, autore del libro Intelligenza Emotiva,
1996) le abilità emotive hanno un ruolo importante nella vita.
Per lui l’intelligenza emotiva è formata da due grosse competenze:
una competenza personale
una competenza sociale
Nella parte centrale del libro descrive le singole componenti di ciascuna
delle due competenze e le loro ripercussioni sul contesto lavorativo; entrambe le competenze sono caratterizzate da abilità specifiche.
La competenza personale determina, secondo l’autore, il modo in cui
controlliamo noi stessi e si basa sulla consapevolezza di sé, la padronanza
o il dominio di sé e la motivazione.
La consapevolezza di sé è la capacità di conoscere i propri stati interiori,
le preferenze, le risorse e le intuizioni. Questa competenza implica innanzitutto la consapevolezza emotiva, ossia il riconoscimento delle proprie emozioni. Le persone che possiedono tale abilità sono in
grado riconoscere quali emozioni stanno provando e sono consapevoli del legame esistente tra queste e
quello che pensano, fanno e dicono. In genere quando qualcosa non va (il lavoro non riesce o quando si
hanno delle intuizioni e sensazioni viscerali) è la dimostrazione dell’esistenza di un flusso di sentimenti
che scorre in parallelo con i nostri pensieri. Dare ascolto a questa “guida interiore”, secondo l’autore
potrebbe aiutare a vivere e lavorare meglio.
In secondo luogo la consapevolezza di sé comporta una autovalutazione accurata delle proprie risorse
interiori, delle abilità e limiti. Coloro che possiedono queste caratteristiche conoscono i propri punti di
forza e di debolezza; sono riflessivi e in grado di apprendere dall’esperienza, motivati a migliorare se
stessi oltre ad essere dotati del senso dell’umorismo. La terza competenze evidenziata dall’autore è la
fiducia in sé stessi intesa come forte percezione del proprio valore e delle proprie capacità. La fiducia
in sé stessi è la condizione sine qua non per una prestazione eccellente e per accogliere sfide difficili.
La padronanza di sé, comporta la capacità di dominare gli impulsi e i sentimenti. Questa competenza
dipende dal funzionamento dei centri emotivi, che hanno sede nell’amigdala, e dalla loro cooperazione
con i centri esecutivi, o memoria di lavoro, che si trovano nell’area prefrontale del cervello e sono deputati alla comprensione, interpretazione, pianificazione delle attività decisionali.
L’autocontrollo va inteso principalmente come capacità di dominare le emozioni e gli impulsi distruttivi. Le persone che possiedono questa capacità sono in grado di gestire lo stress e le emozioni
angosciose, restano composte, positive e imperturbabili e concentrate anche nei momenti difficili.
Spesso la ragione per cui molte persone non esprimono appieno il loro potenziale risiede in una loro incompetenza emotiva, cioè in una incapacità di gestire le proprie emozioni; infatti, pur essendo intelligenti agiscono sull'onda di un'emotività incontrollata, a volte impedendo, in tal modo, una collaborazione serena e finalizzata al raggiungimento di obiettivi comuni. Viceversa chi è padrone di sé è maggiormente dotato di fidatezza, è in grado di comportarsi con onestà e integrità, nel rispetto delle regole, adoperandosi per costruire un clima d’affidabilità e autenticità, ammettendo i propri errori e opponendosi
alla mancanza di etica da parte degli altri. Contemporaneamente dimostra di avere un’alta coscienziosità assumendosi le proprie responsabilità per quanto attiene alla propria prestazione, al rispetto degli impegni, al raggiungimento dei propri obiettivi.
Il concetto di padronanza di sé, secondo Goleman, implica un atteggiamento d’apertura: una continua
ricerca dell’innovazione, (ricerca e valutazione di soluzioni originali), e dell’adattabilità (flessibilità
alle richieste di cambiamento poste dalle nuove circostanze), che portano a riconoscere i bisogni ed
innescare o gestire il cambiamento adottando soluzioni e strategie adeguate, senza farsi condizionare
dal dubbio o dall’indifferenza.
La motivazione, ultima abilità della competenza personale, è data dall'insieme delle tendenze emotive
che guidano, sostengono o facilitano il raggiungimento di obiettivi. Le ricerche dimostrano che anche
nel modo del lavoro l’aspetto economico non è sufficiente per sentirsi appaganti. Quel che più gratifica
è la sfida creativa, la possibilità di continuare ad imparare, ecc. La motivazione è determinata da tre abilità. La prima è la spinta alla realizzazione personale, intesa come ricerca della propria soddisfazione
proponendosi obiettivi stimolanti, trovando strategie per lavorare meglio, orientandosi al risultato e
8
So
pra
coltivando l'impulso a migliorare le proprie prestazioni. Seguono poi, l’impegno nel condividere
i1
un obiettivo comune e impegnarsi a cercare di perseguire la missione dell’organizzazione e lo spirito
8
d’iniziativa, inteso come la capacità di saper cogliere le opportunità, perseguire un obiettivo al di là di
quanto prescritto e degli impedimenti burocratici, ecc. In ultimo, è caratterizzata da una buona dose
d’ottimismo che permette sia di essere costanti nel perseguire gli obiettivi, nonostante gli ostacoli
incontrati e gli errori commessi, sia di puntare sulla speranza di successo eliminando ogni paura del
fallimento. Le persone dotate di questa capacità sono in grado di attribuire gli insuccessi a circostanze
controllabili senza interpretarli come fallimenti personali.
La competenza sociale rappresenta per Goleman l’altro fattore necessario per eccellere nel lavoro ed è
determinata dal modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri; la base di questa competenza è costituita
dall’empatia e dalle abilità sociali.
L'empatia comporta la consapevolezza dei sentimenti, delle esigenze e degli interessi altrui come se
fossero i propri, senza dimenticare i propri, in una sorta di vicinanza senza confusione. Per essere empatici, secondo l’autore, è necessaria la comprensione degli altri. Coloro che possiedono questa caratteristica si dimostrano attenti ai sentimenti degli altri, interessati alle loro preoccupazioni e disponibili
all’aiuto. Sanno, inoltre, valorizzare gli altri riconoscendo e premiando i punti di forza e i risultati
raggiunti, offrendo feedback, identificando ciò di cui le persone hanno bisogno ed assegnando lavori che
accrescono le loro abilità. In tal senso anche la critica diventa un’arte, perché ha lo scopo di fornire informazioni rispetto a comportamenti inadeguati senza svilire l’altro e mentendosi fiduciosi e ottimistici
sulle sue possibilità di miglioramento. In particolare nei lavori in cui si è a contatto con gli altri, secondo
Goleman, è fondamentale ciò che egli definisce assistenza.
Si tratta della capacità di anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze dell’altro, offrendo soluzioni
idonee che hanno il vantaggio, oltretutto, di aumentare la sua fiducia e fedeltà. Nell'essere empatici, si
ha, inoltre, un atteggiamento che permette il rispetto e la promozione della diversità, sia delle persone
sia delle organizzazioni. La diversità non viene considerata come qualcosa che spaventa, ma valorizzata
come opportunità di crescita e di confronto, al di là di ogni pregiudizio ed intolleranza. Inoltre, soprattutto per i ruoli dirigenziali, l’autore ribadisce quanto sia necessario possedere la consapevolezza politica, e
cioè la capacità di conoscere il territorio in cui si lavora, individuando le reti sociali e politiche esistenti,
interpretando le situazioni e le realtà interne ed esterne all’organizzazione in modo accurato.
L’autore, d’altra parte, ritiene altrettanto importanti le abilità sociali intese come la capacità di saper
guidare ad arte le emozioni di un’altra persona e trae vantaggio dal fatto che gli stati d’animo
s’influenzano reciprocamente. I sentimenti positivi, infatti, si diffondono molto più velocemente di quelli negativi e i loro effetti influenzano positivamente la collaborazione, la lealtà, la cooperazione e in generale le prestazioni di un gruppo.
Le componenti fondamentali delle abilità sociali sono diverse; in particolare una grande rilevanza assume l’influenza. Le persone con questa caratteristica sono molto abili nell’arte della persuasione, capaci
di adeguare il proprio comportamento in base all’altro, ai suoi stati d’animo, ai suoi valori, ecc,; usano
strategie efficaci al fine di creare intorno a loro consenso e appoggio. Possiedono, inoltre, una buona capacità di comunicazione, intesa come ascolto e invio di messaggi convincenti, finalizzati alla reciproca
comprensione e a creare un’atmosfera che permetta di esprimere i problemi e le difficoltà. Coloro che
sono in grado di rapportarsi con i colleghi con queste modalità possiedono, in aggiunta, quella che Goleman chiama, leadership, cioè la capacità di ispirare e guidare gruppi e persone suscitando entusiasmo
per un ideale comune. La giuda efficace di un gruppo richiede inoltre una buona competenza nella gestione dei conflitti, nella capacità di negoziare e risolvere situazioni di disaccordo, incoraggiando il
dibattito e la discussione aperta e leale senza creare ulteriori tensioni, ma agendo con tatto e diplomazia
e diventando, in tal modo dei catalizzatori del cambiamento.
Nei settori in cui è richiesto il lavoro di gruppo sono inoltre necessari altri elementi quali la costruzione
di legami, ossia la capacità di favorire e alimentare relazioni utili; la collaborazione e cooperazione, al
fine di lavorare con gli altri verso obiettivi comuni; infine, è di particolare importanza la capacità di lavorare in team e cioè di creare una sinergia di gruppo nel perseguire obiettivi comuni.
Goleman sostiene che gli studi scientifici hanno dimostrato che il potenziale per l'espressione
dell’intelligenza emotiva è in tutti noi. E' un potenziale che può essere sviluppato partendo dalla consapevolezza di queste abilità e dalla volontà di migliorare la gestione di noi stessi e del nostro rapporto
con gli
Di Anna Lisa Pani, http://www.corem.unisi.it/bibliografia/recensioni/rec_goleman_lavorare%20con.pdf
9
Triste
“ La sindrome di Asperger”
(S.A.)
Felice
Raymond vede pericoli ovunque e ogni cambiamento lo spaventa, fa sempre le stesse cose nello stesso
modo ogni giorno …ma è una persona e, ad ogni modo, una persona veramente intelligente.
Fin dall’infanzia il nostro subconscio ci rende in grado di comprendere i sentimenti altrui, elemento alla base dei nostri rapporti interpersonali all’interno della società. Le emozioni sono ovunque attorno a noi e
impregnano il nostro mondo: molte professioni dipendono dalla nostra capacità di esprimerle (lavori dediti
alle abilità artistiche) o di comprenderle.
Come potremmo far parte della società senza queste capacità?
Ebbene, alcuni bambini sanno esprimere le emozioni di base, ma con alcune
peculiarità. Mancano i meccanismi inibitori responsabili dell'adattamento
sociale dell'espressione emotiva. Le emozioni di base sono felicità, paura,
rabbia, tristezza, disgusto e, secondo alcuni, la sorpresa, definibile come la
violazione di un'aspettativa.
Il danno in questi bambini risiederebbe sopra tutto nelle emozioni
complesse, non soltanto nella capacità dell'adattamento sociale
dell'espressione ma anche nella capacità di provarle, prima che di
esprimerle. Tra le emozioni complesse più studiate in generale si trovano:
vergogna, senso di colpa, invidia, imbarazzo, orgoglio, innamoramento, gelosia.
Purtroppo questo è solo una delle problematiche
generate da una malattia, prevalentemente genetica, che provoca un disturbo dello sviluppo psicomentale: la sindrome di Asperger ( la S.A.).
La sindrome di Asperger è una forma di autismo
che ha come altre caratteristiche quelle di
provocare disfunzioni nel movimento, attenzione, memoria, coscienza, empatia,
apprendimento, linguaggio, carattere e interazione sociale.
Il quoziente intellettivo delle persone affette da autismo è variabile ma spesso é
molto superiore alla norma; è invece il quoziente emotivo-affettivo che è del tutto
deficitario in quanto manca la capacità di riconoscere le emozioni ed i sentimenti
degli altri.
I comportamenti delle persone che ne sono affette, possono risultare inadeguati al
contesto sociale e i rapporti interpersonali sono molto difficili anche perché la
gestualità simbolica non ha significato per loro ed inoltre i comportamenti sono
monotoni e ripetitivi. Proprio a causa di questi problemi di relazione, la sindrome
di Asperger generalmente fa apparire chi ne è affetto eccentrico e soprattutto nei
rapporti interpersonali i malati appaiono goffi, e queste caratteristiche associate
ad interessi ossessivi per soggetti insoliti gli conferiscono un aspetto bizzarro;
inoltre difettano nelle regole di convenzione sociali: sono ingenui e mancano di ciò che viene generalmente
definito come “senso comune”.
Nel caso di cambiamento della rutine si verificano scene di vero e proprio panico, smarrimento: proprio a
causa della loro inflessibilità e nell’inabilità ad affrontare i cambiamenti, sono facilmente stressati ed emotivamente vulnerabili.
Newton, Einstein ma forse anche Socrate, Darwin e Warhol sono senza ombra di dubbio personaggi
accomunati da capacità eccezionali e, secondo uno dei più famosi psicoanalisti Irlandesi, accomunati anche
da una forma di autismo: la Sindrome di Asperger.
Per chi volesse leggere qualche libro inerente a questo argomento consiglio caldamente “Lo strano caso del
cane ucciso a mezzanotte” o per chi volesse vedere un film molto famoso ed emozionante consiglio “Rain
man” con Dustin Hoffman e Tom Cruise.
Elena, 4A Soc
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Test
Pensi di essere geloso?
Quello della gelosia è uno dei sentimenti più forti. Pare che sia una delle principali cause dei
litigi fra amiche, amici e coppiette scoppiate. Proviamo a misurarla con un test per vedere se
anche tu sei stata/o morsicato dalla vipera della gelosia.
1. Il tuo fiore preferito è:
A. la rosa
B. la viola
C. la margherita
nascondere
C. Al momento giusto
chiederai: «Chi di noi due
preferisci?»
2. Quando sei innamorato:
A. vivi normalmente ma con una marcia in più
B. Tutto regolare, hai solo qualche impegno in
più
C. Non riesci a pensare a nient’altro ma solo alla
persona del tuo cuore
6. In casa:
A. Vorresti avere un fratellino
o una sorellina
B. Con il fratello o la sorella
più piccola ci sono sempre dei
problemi
C. Non è vero che ci sono problemi, è che lui (lei) ha sempre tutto ciò che
vuole
3. I tuoi amici/che:
A. Sono meglio vestiti di te
B. Hanno i tuoi stessi gusti
C. Sono più scadenti di te
7. Quali fra queste cose ti dispiace di più:
A. Non essere abbastanza gentile
B. Non sei sicuro/a del suo affetto
C. Lei (lui) ti lascia per un altro (a)
4. L’anima del tuo cuore ha ricevuto una
cartolina. Non ti vuole dire da chi:
A. In fondo la cosa non ti interessa
B. Prima o poi lo saprai
C. Lo fa solo per darti in testa
8. L’hai invitata/o a fare una passeggiata, e lei
(lui) arriva con un amico/amica
A. La cosa non ti turba e cerchi di fare la sua
conoscenza
B. Sei alquanto innervosito/a e tratti l’altro come
uno sconosciuto/a
C. Cerchi di far buon viso a cattivo gioco.
5. Il cuore della tua vita è da tempo che si avvicina troppo ad un tuo amico:
A. La cosa inizia a darti sui nervi
B. È normale, nessuno di noi ha qualcosa da
Se il totale dei punti è fra 8 e 13 sei
Gelosetto; se è fra 14 e 21 sei un Gelosone; se invece hai ottenuto più di
22 punti, allora sei Gelosissimo.
Gelosetto
Non si può dire che sei geloso/a. O per lo
meno, non più del dovuto. Distribuisci
facilmente la tua simpatia fra i tuoi amici
ed amiche e sei indulgente verso gli altri,
il che ti rende di facile compagnia,
sincero/ a e simpatico/a, anche se non ti
riesce facilmente di capire la variazione
di umore degli altri. Inoltre non sempre
sei capace di vera intimità con chi da te
ne vorrebbe un po'.
Col tempo maturerai anche sotto questo
aspetto. Per il momento la tua gelosia si
ferma alle tue cose, che sicuramente non
vuoi gli altri tocchino o distruggano.
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Gelosone
Vorresti non sottostare al cappio della
gelosia, ma talvolta ti è proprio difficile.
Certo, fai tutti gli sforzi per nasconderla
e, a dire il vero, ti dà anche fastidio essere geloso/a, ma non ci riesci proprio, è
più forte di te. Tuttavia, c’è un sistema
per custodire gli amici e le amiche: non
essere meschino/a con loro.
Sii generoso/a e sappi prenderli per il
loro lato debole. Non ti lasceranno.
Con questo non pensare che ognuno di
loro ti debba restare appiccicato per sempre. Ognuno ha la sua strada che prima o
poi deve trovare.
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Gelosissimo
Sei geloso/a e lo sai! Inoltre, sai bene che
sei geloso/a di tutto. Proprio di tutto: delle
tue cose, degli amici, dei tuoi gusti. Nulla
al di fuori di ciò che è tuo viene escluso
dalla tenaglia della gelosia.
Questo manifesta una insicurezza nascosta
che faresti bene ad affrontare a viso aperto.
Tanto per non morire prima dei vent'anni
schiacciato/a dal peso insopportabile della
gelosia! Devi avere più fiducia negli altri.
Quella stessa fiducia che tu chiedi a loro.
In fondo, la gelosia è una fiducia che non
concediamo perché sappiamo che i primi a
non meritarla, siamo noi.
SUPPLEMENTO D’ANIMA
DUE MANIFESTAZIONI
Un solo grido: “Pinerolo è antirazzista!”
I tragici avvenimenti risalenti al 10 dicembre scorso
(l’incendio appiccato in un insediamento rom a Torino)
hanno provato quanto ancora oggi sia attuale la
discriminazione verso quella che è una minoranza assai
poco tutelata e molto disprezzata. Eppure, una
minoranza che possiede diritti umani, sebbene molto
spesso ci sia la tendenza a dimenticarlo (d’altro
canto, pochi ricordano che accanto agli ebrei
deportati nei campi di concentramento c’erano
anche gli “zingari”, pochi si soffermano a pensare che è stata un’ininterrotta diaspora a far
guadagnare loro il soprannome di nomadi). È indubbio che l’integrazione tra noi e i
rom (che vantano una cultura tanto
affascinante quanto estremamente diversa
dalla nostra) è assai complessa, forse
impossibile. Ma l’irrazionale violenza e rigetto nei
confronti del “diverso”, di cui gli avvenimenti del 10 dicembre costituiscono un esempio, riempiono di
inquietudine.
Ebbene, Pinerolo si è opposta a tutto ciò. Giovedì 22 dicembre due eventi, che hanno coinvolto soprattutto giovani, hanno condannato l’intolleranza e la
discriminazione, denunciando quello che è apparso come
il risvegliarsi (o forse il manifestarsi) di un sentimento raz-
zista (non solo dunque l’incendio al campo rom, ma
anche l’uccisione a Firenze di due senegalesi). Il primo si
è svolto in mattinata al Liceo Porporato: durante la giornata, autogestita dagli studenti, un gruppo, guidato da
alcuni membri di Amnesty International e Libera, ha discusso e commentato la questione. Allo stesso modo, la
sera stessa, durante un presidio organizzato dal gruppo
Arci in Piazza Facta, molti si sono trovati per gridare
all’unisono: Pinerolo è antirazzista!
Andrea Bruno, 3A Cl
PROCESSO PER IL ROGO DELLA THYSSEN
Quando legale non è sempre giusto
Il Natale come si sa è un periodo in cui i regali
viaggiano. A volte però certi “regali” assumono un
significato ambiguo, come quello successo pochi
giorni prima dell’atteso evento con l’arrivo
nell’ufficio del vicesindaco di Torino e del sindaco di una busta con un’offerta di un milione di
euro. Mittente l’acciaieria ThyssenKrupp. Questo in cambio della rinuncia da parte del comune
di Torino a costituirsi parte civile nel processo di appello per il rogo in cui, quattro anni fa, persero la vita
sette operai.
Al comune di Casale Monferrato, alcuni giorni prima, il miliardario svizzero Schmidheiny ha offerto 18,3 milioni. Egli era il proprietario
insieme a De Cartier della Eternit, azienda che produceva materiali in fibrocemento che hanno causato la morte di circa 1800
persone dal 1947 ad oggi. L’obiettivo delle offerte dei legali di Thyssen e Schmidheiny è quello di creare una breccia nel fronte delle
parti civili, sperando così di ottenere condanne più leggere.
Esiste un precedente, il comune di Cavagnolo Torinese (dove era operativo un altro stabilimento Eternit) che ha accettato l’offerta
arrivata dai legali di Schmidheiny per ritirarsi da parte civile del processo per la strage dell’amianto. I miracoli che può fare un assegno
da due milioni di euro! Nella notte tra il 16 e il 17 dicembre anche il sindaco di Casale ha accettato la proposta dei legali di
Schmidheiny, ritenendo che il risarcimento servirà per rilanciare il Comune. Adesso non resta che aspettare la risposta del sindaco di
Torino.
Contro questo patteggiamento (seppur legale) si è schierata Libera, da sempre impegnata “contro le mafie” ma anche per la
giustizia, perché legale non sempre è sinonimo di giustizia. Quante volte si confondono i due termini prendendo per giusto ciò che è
legale. Ci teniamo a distinguere in modo netto le due realtà come ha affermato Don Ciotti a Napoli il 21 marzo 2009 per la “Giornata
della memoria delle vittime di mafia”:“la giustizia è la realizzazione effettiva dell’eguaglianza dei diritti e l’opportunità dei doveri”.
12 Chiara Perrone, IA Classico/ Per info:3664053445
Artisti e campioni tra noi
Nevio Racca, rugbysta della 5 C Ginnasio
Ecco che tornano i campioni tra noi!
Abbiamo intervistato Nevio Racca, il
rugbysta della 5°C ginnasio.
Come/quando hai iniziato a giocare
a rugby?
Ho iniziato a giocare a rugby
all’inizio della terza media, quando
già da due o tre anni a Volvera (dove
vivo) era iniziata l’attività di rugby,
ma io praticavo judo a La Loggia.
Quando gli spostamenti iniziarono a farsi difficili decisi di
trovare uno sport a Volvera e poiché avevo già un amico
che ci giocava decisi di iniziare a giocare a rugby.
Raccontaci la tua carriera sportiva.
Ho passato il mio primo anno giocando nel Volvera Rugby
e venni chiamato già nella Selezione Piemontese in cui mi
sarei allenato anche nei due anni successivi. Non giocavo
ancora in un campionato ma dato che della mia età eravamo
veramente pochi, ci aggregavamo ad altre squadre.
Nell’estate 2010 però non avevamo i numeri per formare
una squadra e così dovemmo unirci al CUS Torino Rugby.
Così dall’anno scorso iniziai a giocare e ad allenarmi come
tallonatore a Torino nel campionato Elite. L’anno scorso
siamo arrivati terzi, perdendo per un punto la partita contro
la prima in campionato, e così non ci siamo classificati per i
play-off.
Un pregio e un difetto di questo sport.
Sicuramente questo sport è una scuola di vita perché ti fa
capire che nella realtà non puoi scoraggiarti alla prima caduta e devi sempre pensare veloce altrimenti verrai
“abbattuto”. Inoltre, dato che è uno sport di squadra, devi
imparare l’altruismo e l’umiltà. Secondo me non ci sono
aspetti molto negativi, alcuni considerano negativa la fisicità dello sport, ma per me non lo è.
E’ uno sport in cui è più importante la bravura della
squadra o quella del singolo giocatore? In qualunque
sport di squadra l’importanza del singolo è superata da quella del gruppo. Preso da solo il giocatore può essere bravo
quanto vuole, ma non potrà fare molto senza l’aiuto degli
altri. Comunque è fondamentale che ogni giocatore faccia
bene la sua parte perché basta un anello debole e la catena si
spezza.
Quante volte ti alleni alla settimana? E’ difficile
conciliare scuola e sport? Mi alleno tre volte a settimana a
Torino con il club, alcune volte il lunedì con la Selezione
Regionale ad Asti o a Settimo Torinese e il venerdì con la
Selezione Elite a Torino per due ore o una e mezza ogni
volta, più la partita la domenica o con il CUS o con la
Selezione. Certamente è un po’ difficile conciliare studio e
sport, ma comunque ci si abitua ai ritmi.
Visto da fuori sembra uno sport molto violento: sono
frequenti gli infortuni? Sicuramente gli infortuni possono
capitare ma si guarisce sempre col tempo e il riposo. Io
considero il rugby un buon modo per sfogare molta della
tensione che si accumula durante la giornata. Certamente
non bisogna avere paura dello scontro fisico e si deve avere
una certa aggressività sul campo (non bisogna cioè avere
paura di far male).
Quali sono le qualità del buon giocatore di rugby? Un
buon giocatore deve essere rapido nelle decisioni, ben strutturato fisicamente, avere delle buone capacità tecniche
(passaggio, placcaggio, movimento con palla e senza, ecc.)
e una buona visione di gioco (sapere dove è meglio giocare,
notare lo svantaggio della difesa in un punto).
Dove deve andare chi vuole iniziare a praticare questo
sport?
Per esperienza personale io consiglio di provare ad iniziare
nel Volvera Rugby nel centro sportivo di Via Castagnole:
gli allenatori sono ottimi (in selezione regionale siamo in
due del Volvera e Roberto Racca, “Rocco” per gli amici, è
l’unico ’95 del Piemonte in Accademia a Parma) così come
la compagnia.
Lorenzo, II A Cl
PORPORATO MUSIC
Rubrica musicale By Francesco Maletto
Mi scuso con i miei venticinque lettori che magari
si aspettavano un seguito della rubrica musicale già
vista nel primo numero di Onda, ma sfogliando
vanamente il secondo sono rimasti a bocca asciutta.
La playlist (del numero scorso) è a tema
psichedelico/progressive: due generi quantomeno inusuali al giorno d`oggi, ma sempre molto apprezzati
Tagliando corto, ecco la playlist di questo numero,
realizzata assieme all`illustre membro dell`esecutivo,
nonchè pianista e bassista dei Ghosts of Destiny e
degli Alliance e mio grande amico Tommaso
Camarotto:
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Fabrizio De André - Un Ottico
King Crimson - Cat food
The Beatles - I am the Walrus
Area - La Mela di Odessa
Elio e le Storie Tese - Psichedelia
Radiohead - 2 + 2 = 5. (The Lukewarm.)
Depeche Mode - Peace
Crystal Castles - Pap Smear
MGMT - Of Moons, Birds and Monsters
Genesis - The Return of the Giant Hogweed
.
Francesco Maletto
Ex 7 in condotta
Le news sul comportamento degli studenti e sugli insegnanti che li hanno
sanzionati continua... Il filone è sempre quello di una sana risata, con le disavventure
scolastiche di studenti e professori. Ecco quindi a voi cosa hanno fatto alcuni “studenti
modello”( non del Porporato!!) che si sono beccati un bel 7 (o giù di lì) in CONDOTTA!!
dell’alunno per avere chiarimenti riguardo le eventuali sostanze assunte dal figlio.
L’alunno N. interrompe ripetutamente la lezione offrendomi
“un Pampero”. Mi auguro che dietro la sua proposta non ci
sia un doppio senso. Sarebbe grave.
“Non condivido affatto la scelta degli alunni I., M. e F. di
seguire le lezioni da una tenda da campeggio. Tuttavia, se
ciò fa migliorare il loro rendimento, usino pure un camper.”
Z., durante l’interrogazione, insiste che il suo argomento a
piacere è il Molise. Ci tengo a precisare che non solo non
sono previsti argomenti a piacere, ma che si tratta di
un’interrogazione di Latino.
C. fa il suo rientro in classe esibendosi con una doppia capriola dopo esser stato ai servizi per più di 20 minuti. Sostiene di essersi trattenuto con Moira Orfei."
“Al fine di non farsi mettere il voto di matematica l'alunno
D. decide di ingoiare la pagina del libretto scolastico, pertanto convoco i genitori.”
S. distribuisce croci di sua fabbricazione alla classe mentre
predica la fine del mondo. Ai miei richiami mi esorta alla
preghiera e al pentimento
C. sembra soffrire ogni giorno di una patologia diversa che
non gli permette di venir interrogato. Vorrei venisse fatta
chiarezza, desidero parlare con i genitori dell'alunno sperando che non abbiano anch'essi la febbre, malaria o morbillo.
C. interrompe la lezione e urlando esce fuori dalla classe. Al
suo ritorno spiega di aver visto dietro la sottoscritta la Morte
con la falce. Vorrei venire messa in contatto con i genitori
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Sorprendo M. mentre posiziona miccette accese sotto la cattedra. Ammonisco lo studente.
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Soluzione al cruciverba in tedesco
di pag.18
Ipse Dixit
Bresso: “X se continui a parlare ti pugnalo
con la matita!”
Studente: “Prof, ma quella matita è mia!!”
Bresso: “Eh va beh! Poi te la ricompro!”
Strumia: “ Ragazzi avete copiato? Posso
scancellare la lavagna? Si?! Ok, allora
scancello!”
Onda d’Urto
Anonimo: “Siamci?... che vuol dire "ci siamo".
Prof di Matematica a quella di Italiano:
"Ma non ci sono io in primo B a quest'ora?"
Prof di Italiano: "No tu sei in primo A, c'hanno invertito le classi!"
Prof di Matematica: "Visto ragazzi?
Cambiando l'ordine delle classi il risultato non
cambia!"
“Humour Art”
Ci è stato rimproverato di esserci lasciato sfuggire il mega
Ipxe Dixit della Gelmini, quando era ministro della Pubblica
Istruzione. Rimediamo anche se in ritardo e ora c’è un altro
ministro, perché la gaffe è storica.
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Il testo integrale del comunicato stampa
«La scoperta del Cern di Ginevra e dell’Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare è un avvenimento scientifico di fondamentale
importanza. Rivolgo il mio plauso e le mie più sentite congratulazioni agli autori di un esperimento storico. Sono profondamente grata a tutti i ricercatori italiani che hanno contribuito a questo evento che cambierà il volto della fisica moderna.
Il superamento della velocità della luce è una vittoria epocale
per la ricerca scientifica di tutto il mondo. Alla costruzione
del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso
il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con
uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro.
Inoltre, oggi l’Italia sostiene il Cern con assoluta convinzione,
con un contributo di oltre 80 milioni di euro l’anno e gli eventi che stiamo vivendo ci confermano che si tratta di una scelta
giusta e lungimirante».
Lo afferma il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini.
Enigma
Test ed indovinelli seri e semiseri
ne: il giaguaro è simile al
leopardo. Si differenzia per
avere il corpo meno tozzo e la
coda più lunga. Vero o Falso?
1. “Amore e Psiche” pubblicato nel 1979 è stato
scritto da..
a) Raffaele La Capria
b) Umberto Eco
c) Alighieri Dante
a) Vero
b) Falso
2. Il lago Ladoga nella Carelia, al confi ne con la
Finlandia, è il più grande lago d’Europa?
10. Chi o che cosa salvò Giuditta, eroina biblica,
uccidendo nel sonno il generale Oloferne?
a) Falso
b) Vero
a) Un’antica città
b) Il re dell’Assiria Nabucodonosor II
c) Ulisse
3. La scoliosi, in medicina, viene definita incurvamento laterale della colonna vertebrale?
a) Vero
b) Falso
4. Che cos’è il Gattinara?
a) Un pregiato vino bianco di uve nebbiolo
b) Il fiume che scorre nella valle del fiume Se-
Risposte: 1-a; 2-b; 3-a; 4-c; 5-c; 6-a; 7-b; 8-c; 9-b;10-a.
sia
c) Un vino rosso granato del Vercellese
5. Quando nacquero i crociati?
a) Al Primo Concilio di Costantinopoli nel
381 a.C.
b) Al Concilio di Trento del 1545
c) Al Concilio di Clermont del 1095
6. Che cos’è un isopodo di terra?
a) Il nome comune dei piccoli crostacei
terrestri
b) I punti sulla superficie
terrestre che hanno uguale al tezza sul livello del
mare
c) La variante di un elemento chimico, che
differisce dalle altre per il numero di massa.
Barzellette
° Al citofono della caserma dei Carabinieri:
Attenzione: per suonare premere, se non risponde
nessuno ripremere.
° Padre e figlio genovesi vanno in America.
- Papà, quando arriviamo?
- Stai zitto e nuota!
° Il piccolo Pierino chiede alla mamma:
"Mamma, sai che cosa ti regalo per il tuo
compleanno?"
"No tesoro, che cosa?", chiede la mamma sorridendo
7. Che cos’è un buco nero?
"Una bella teiera", risponde il bambino dandole un
a) Un astro con una struttura atomica così po- bacio
co concentra- ta che ha un’infima forza di attrazione "Sei molto gentile, Pierino", dice la mamma, "ma ho
b) Corpo celeste dotato di un campo gravita- già una bella teiera”
zionale tal mente intenso da tratte nere anche la ra "No, non ce l'hai. L'ho appena colpita con il pallodiazione elettro
magnetica.
ne!".
c) Un 2 nella verifica di matematica
° "Mamma, perché il babbo corre così a zig zag?"
"Zitto e spara"
8. Quanto misurava la barba di Janice Deveree, la
donna barbuta?
° Qual è la differenza tra un avvocato ed un
a) 29 cm
avvoltoio? - Tre lettere…
b) 4 cm
Giulia 2A/S
c) 36 cm
9. Rifletti su quest’affermazio
16
D
Lara
e
Pag
i
h
c
r
Ma
e
Moulin Rouge
Parigi, 1899, lo scrittore Christian tenta la vita da bohemien per
liberarsi da un padre asfissiante, quando piove dal soffitto un
argentino narcolettico. Al piano di sopra sono infatti in corso le prove
di uno spettacolo che intende essere proposto al mitico Moulin
Rouge, spettacolo che ha bisogno di un po' di aiuto e che tenta l'estro
artistico del ragazzo, affascinato dal pittore Toulouse-Lautrec che ci
lavora entusiasta.
Ed è proprio per aiutare la produzione e convincere Zidler, proprietario del locale, a metterlo in scena che il nostro bel protagonista (Ewan
McGregor) si scontra prima e si innamora dopo della punta di diamante del locale, la bellissima Satine (Nicole Kidman).
L'amore sarà passionale, dolce, struggente e contrastato dalla libidine di un ricco duca e dalla tisi della ragazza
che, scusate lo spoiler, morirà, in seguito a momenti sentimentalmente devastanti, dopo aver portato in scena lo
spettacolo.
Se la trama vi sembra familiare è perché siete individui dalla mostruosa cultura, perché infatti la sceneggiatura è
ispirata alla Traviata, del nostro Verdi.
Uscito nel 2001, il film concentra una carica esplosiva degna del fantastico regista che lo ha partorito
(l'eccentrico Baz Luhrman), e che ne ha fatto uno dei capolavori del cinema contemporaneo e del musical, che in
questa pellicola raggiunge vette prima impensabili, grazie alla qualità del cast e alla frizzante e magistrale regia.
Il film unisce infatti il tocco eclettico e glitterato di Luhrman a una spumeggiante colonna sonora, creata dalla
miscela di sinfonie e canzoni moderne, tanto per citare qualcuno i Nirvana, David Bowie, i Kiss, Tutti insieme
appassionatamente, Madonna, fino al raggiungimento del culmine con il cameo di Kylie Minogue nel ruolo della
fatina verde dell'assenzio.
Se già questo è abbastanza per far diventare grande questo film, a consacrarlo come fantastico sono i due attori
protagonisti che rendono incredibilmente umana e straziante l'inebriante sensualità dello sfondo, e che riescono a
creare dietro a pizzi e giarrettiere un'anima forte e toccante.
In sintesi: da vedere. Assolutamente.
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Giuseppe Verdi
Eccoci giunti al momento dell'anno in cui il vostro incubo personale, ovvero io, vi propina un po' di musica classica. Lo so può non piacere, ma è comunque un'eccelsa
forma d'arte che rende quotidianamente grande l'Italia nel mondo.
Uno dei maggiori compositori della storia è sicuramente Giuseppe Verdi, complice
anche un periodo storico e un Risorgimento che lo consacrarono a icona dell'Italia
Unita.
Verdi nacque da una famiglia povera, e fu solo grazie alla buona volontà che riuscì a
seguire il suo amore per la musica, complice anche l'organo della parrocchia cittadina.
Sulla sua infanzia non dirò nulla, se non che aveva 15 anni quando una sua sinfonia fu
suonata durante una rappresentazione de Il Barbiere di Siviglia dopo l'apertura
originale.
La sua vita patì in seguito alti e bassi, ad esempio i primi successi furono seguiti dalle
morti in seguito dei figli e della moglie, uccisa dalla disperazione.
Fu in questo periodo orribile che gli caddero, quasi letteralmente, gli occhi su di un testo che faceva parte di un
libretto che aveva scartato a priori: il testo era il Va pensiero, il libretto il Nabuccodonosor.
Seguì un decennio di opere apprezzatissime ma quasi monotone, che terminarono però quando compose la sacra
trinità dell'opera lirica, firmando il Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, che raggiungono una profondità
artistica e psicologica inestimabile.
Dopo questi capolavori il suolo davanti al passo del compositore si cosparse di petali di rosa, sia in Italia sia
all'estero. La vetta più sublime nel 1867 con il Don Carlos, e nel '71 con l'Aida.
Sono certa che ogni descrizione, soprattutto dell'ultima opera, sarebbe superflua.
Sempre di Verdi fu poi la Messa da Requiem per la morte di Alessandro Manzoni.
Anche gli ultimi anni della sua produzione incastonano incredibili perle operistiche, accompagnate da grandi espressioni anche nel campo della musica sacra e orchestrale, o comunque non esclusivamente operistica.
In vita fu un personaggio talmente grande che alla sua morte poeti come Pascoli e D'Annunzio scrissero composizioni in suo onore, in onore dell'artista, del patriota, del simbolo e dell'uomo che era.
Forse la musica classica oggi viene snobbata, ritenuta noiosa e da vecchi, ma personaggi e musiche come quelli
cui Verdi diede vita e voce non sono solo intramontabili, sono immortali.
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Viel Spaß wünscht die Klasse VAL
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1. Familienname der Bundeskanzlerin (2011) ; 2. Abk. „Comunità Europea” auf Deutsch;
3. „Rama” kurz; 4. Marke eines Pflanzenschutzmittels; 5. Ehemaliger Ehemann der Moderatorin von „Wetten, dass…” (2011); 6. Die Kuh macht…; 7. Tagebuch einer berühmten Verfolgten; 8. „Damit“ auf Lateinisch; 9. Man hört Musik mit dem……; 10. „Atmosfera” auf Deutsch;
13. Erste Person Plural Präteritum von „bauen”; 15.Die sechste italienische Musiknote; 16.
Deutscher Frauenname; 21.Vokale von „calmo” auf Deutsch; 22.Deutsche Demokratische
Republik; 24.Normalerweise hat er dreiβig Tage; 28.Anfangsbuchstaben von „Aquisgrana”
auf Deutsch; 29.Synonym von „machen” erste Person Singular; 31.Zu Weihnachten schmückt
man ihn; 34. Anfangsbuchstaben von „scusa“ auf Deutsch; 36.5… …5 = 25; 37.Synonym
von „hier”; 40. Der/Die Schuldirektor/in ……………………… die Schule; 41. …..… 7.30 stehe ich
auf; 43. „Avifauna” auf Deutsch; 44. S ynonym von „aktiv”; 45. Vokale von „gufo” auf
Deutsch; 46.Aussprache deutsches „H”; 47.Konsonanten von „topo” auf Deutsch; 48. „Chita”
in dem Film Tarzan; 51. Ein berühmter deutscher Komponist; 52.Typisches deutsches Getränk; 53.Geburtsstadt der Geschwister Scholl; 56.Endbuchstaben von „allein” auf Italienisch;
57.Protagonistin von „Der geteilte Himmel” 62.Typischer Suffix; 63.„Geht” auf Lateinisch; 65.
Gegenteil von „passiv”; 67.Vokale von „successo” auf Deutsch; 70.Er hat das Gedicht „Das
Fräulein stand am Meere” geschrieben; 72.Synonym von „anfangs”; 73.Erste und letzte
Buchstabe von „municipio” auf Deutsch ; 74.„Nichts ……….… im Westen” von Remarque; 75.
Mann und Frau verheiratet = …………paar; 77.Einige Schüler haben sechs Unterrichtsstunden ……… Tag; 79.Erste und letzte Buchstabe von „cugino” auf Deutsch; 80.Gegenteil von „
niemand”; 81.Teil des Schiffs; 82.Gegenteil von „billig”; 84.Die ersten vier Buchstaben von „
finalmente” auf Deutsch; 88.Pass bitte auf!; 89.Ich wohne ……… dem Land; 92.Intercity; 93.
Internationales Wort für „einverstanden”; 96.Anfangsbuchstaben von „Napoli” auf Deutsch
Senkrecht
1. Eine berühmte Automarke ; 6. Sie ist 1989 gefallen ; 11. Ausdruck für Gleichgültigkeit ;
12. Abkürzung für Doktor; 13. Synonym für farbig; 14. Nicht mehr jung; 17. "Du gibst" auf
Italienisch 18. Ein typisches deutsches Gericht; 19. Die Anfangsbuchstaben von "epidemia"
auf Deutsch;20. Eine bekannte Automarke; 23. Dativform von "der"; 25. Konsonanten von
"modo" auf Deutsch;26. Typischer italienischer Hundename; 27. Die Anfangsbuchstaben von
"Lazio" auf Deutsch;30. Nicht voll; 31. Die Anfangsbuchstaben von "ginnastica" auf Deutsch;
32. Ausdruck des Schmerzes;33. Das Gegenteil von “Ja”; 35. __ der Ampel; 36. Unpersönliche Form; 38. Schriftsteller: Thomas …….; 39. "dentro" auf Deutsch; 40. "sehr" für
die Dauer; 42. Die Stadt von einem berühmten Wasser;44. Du brauchst das, wenn du eine
Erkältung hast: “Taschen………..”; 47. "Mutter" Umgangssprache; 49. Die Anfangsbuchstaben
von "giusto" auf Deutsch; 50. Initialien von Effi Briest; 52. Ein berühmtes Künstlerhaus; 54.
Schriftsteller: Theodor …….; 55. Vokale von "riccio" auf Deutsch; 56. Österreichischer Rundfunk; 58. Vokale von „sempre“ auf Deutsch; 59. Anfangsbuchstaben der Hauptstadt von
Deutschland; 60. Berühmter Alien; 61. Mutter, Vater und Kind = ……; 64. . . . . . sangehörigkeit; 66. Konjunktiv I von rufen; 68. Gegenteil von lebend; 69. Schokolade mit der lila . . . ;
71. Zahncreme; 73. bekanntes italienisches Auto; 76. United Parcel Service; 78. Adam
und . . . ; 81. Er schreibt Gedichte; 83. vergessen 1, 4, 7; 85. Ausdruck im Internet; 86. Endung vom Infinitiv; 87. Der „alte“ Kontinent; 90. Anfangs- und Endbuchstaben von „pasta“
auf Deutsch; 91. „Gymnasium“ auf Italienisch; 94. Dritte Person Neutrum; 95. Deutschland
ist eine . . . . es Republik; 97. Schinkenspezialität aus Südtirol; 98. Die bekannteste Knolle
Waagerecht
Lettere alla Redazione
9 marzo - Festa delle donne
Poesia dedicata a Yoani Sánchez, blogger cubana, che scrive
di libertà e per questa sua attività è stata rapita e seviziata.
Dizionario inglese-piemontese
Bambine curiose
figlie di Verità
sacerdotesse
Pensavate che ci fossimo dimenticati di voi, vero? E
invece il dizionario INGLESE-PIEMONTESE esce
di nuovo con il terzo numero di O.d’U. più inglese e
più piemontese che mai. .
a Verità rispondete
complici felici
come solo sanno tra loro
due donne amiche
parlare attente
COW-SET: calzino;( SEE-COW-SET-SOON-BAY:
questi calzini sono graziosi)
COWS: calcio, pedata ( singolare e plurale)
CREAM-IN-ALL: criminale, delinquente
CUT-IN: bacinella
DO-REST: d’altra parte
DO-SET: vino Dolcetto (BOONE’S-DO-SET-SEA:
è buono questo dolcetto)
FLIP: Filippo; dim: FLIP-HOT
GREASE: grigio, spento
HARRY’S-PET: rispetto a….
HE-CORN: le corna
LOOK-AT: lucchetto
LIGHT: latte
PET: flatulenza
POLITIC-HUNT: politicante
POOH-LAST: pollo
POOH-SET: tombino
POOR-TALL: portale, varco di una certa larghezza
HOME: uomo
spose d’amore e passione
vi ingravidate del dolore
dei vostri popoli nascosti
madri prodigiose
date al mondo
le generazioni negate
nutrici feconde
insegnate a parlare
alla impotente infanzia
di chi vuole e non può la parola
testimoni di coraggio
non temete il timore
né temete la morte
siete la pietà e il senso
da croci i corpi deponete
nell’abbraccio
date significato ai morti
e vita alla vita
fanciulle di bellezza
aprite il mondo
date primavera alle epoche
soffiate nel tempo
la speranza e il bacio
Donne che scrivono nel Pinerolese
Per valorizzare le donne che scrivono nel Pinerolese, in
occasione della “Festa della donna” 2012, viene organizzato un convegno:
Venerdì 9 marzo
1a parte, ore 10,15-12,15
Auditorium del Liceo Scientifico “M.Curie”
Scrittrici e alunne a scuola
Le alunne delle scuole del Pinerolese presenteranno
attraverso alcune letture le loro composizioni narrative e
poetiche.
Con la partecipazione di un gruppo musicale del Liceo Scientifico
2a parte, ore 15,15-18,15
Salone del Circolo Sociale
La scrittura delle donne: una sfida e un’avventura
Conversazioni con scrittrici, saggiste, poetesse, giornaliste, bloggers…
Al termine, cocktail presso il Salone delle Feste del Circolo
* Chi al Porporato ha la passione per la scrittura e vuole partecipare si rivolga al prof. A.Denanni
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VignetteGallery
Vignette serie e semiserie. Mandatecele a:
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[email protected] - Queste sono di Valentina Penna, che ha partecipato ad un concorso
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3, Febbraio 2012 - Liceo Porporato