Anno XXI, num. 104.
E0(.).M JUN 'C.A.
A BBUONAMENTI:
PUBBLICAZIONE:
Nei giorni di OlOVIt:D1
e dicembre 1885.
DOMEIN 1G A.
Anno. 1.. 10. Semestre. I.. 5. Trimestre I. 2,50
(Con aumento dellt spes, pestali pe”
1;it numero. centesimi 10.
INSERZIONI:
DIREZIONE:
la Tipografia Vannucchi. via del Monte, 12, Pisa
AVVERTENZE:
nti
!Ilt!
L'Amministrazione, F.11i Vannucchi. risponde dei
soli incassi di cui ha emesso ricevuta.
I manoscritti iion si restituiscono.
Le lettere non atTranca:e si respingono.
G IORN ALE POLITICO-AMMINISTRATIVO
UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
Nel corpo del giornale, cent. 50 p( t Ii.iea o si
zio di linea.
Dopo la firma del gerente, cent. vs.
Annunzi cominerciali, industriali ec., per la priTua
puhblicazione,5 centesimi ogni centimetro quadrato; per le ristampe successive, non interrotte, si fanno abbuonamenti.
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— Le notizie che si ricevono qui dalla
Grecia continuano ad essere allarmanti.
Il governo greco ha comperati 6Ucnnnoni
Nordenfeldt con 140,000 cariche.
Comprò pure gran numero di fucili Gras
in Francia.
Lungo la frontiera greco-albanese i turchi
aumentarono il numero dei Blochhaus.
— Circa la questione serbo-bulgara continua lo scambio fra i gabinetti per la ricerca
di una soluzione pratica, essendo ormai riconosciuta la impossibilità di un puro e semplice ritorno allo statu quo ante.
L'Italia non ha, per quanto mi consta,
una parte speciale, ma esiste e si accentua
I' impressione che essa possa, prima di ogni
altra potenza, prendere a un dato momento,
e forse prossimamente, una iniziativa opportuna.
— In seguito alla pubblicazione del!' ordine del giorno del principe Alessandro, con
cui si riconoscono i meriti degli ufficiali russi
per l'organizzazione dell'esercito bulgaro, e si
esprime riconoscenza allo czar, ritiensi imminente un l'avvicinamento tra questo ed il
principe Alessandro.
Il conflitto balcanico si appianerà coll' unione delle due provincie sotto il dominio di
Alessandro quale governatore generale della
Rumelia orientale.
— I serbi hanno quasi perfettamente sgombrato il distretto di Viddino.
In quel distretto erano all' ultimo momento
concentrati 25,000 bulgari fra cui 5000 maomettani comandati da ufficiali turchi.
Nel caso che fossero'st1;te riprese le ostilità, i serbi sarebbero stati certamente respinti.
— La nota predominante negli articoli di
natale dei giornali ufficiosi è pacifica.
I risultati favorevoli della commissione
militare internazionale si attribuiscono allo
stretto accordo dei tre imperi, auspice la
Germania, e dell' Italia.
Una riconciliazione fra lo czar ed il principe Alessandro pare sempre più probabile.
Quale sintomo delle disposizioni concilianti
del principe di Bulgaria si cita il fatto che
avendo l'incaricato d'affari del Montenegro, a
Costantinopoli, pregato l' ambasciatore russo
Nelidoff, di intervenire affinchè gli 800 montenegrini che si erano rifiutati di battersi
contro i serbi non fossero espulsi dalla Bulgaria, il governo bulgaro ha rinunciato a quell' espulsione.
— In seguito al dispaccio del principe
Alessandro, in data del 18 corr., col quale
chiedeva garanzie per lo sgombero del territorio serbo, la Porta spedì una circolare alle
potenze circa la questione di un'indennità pecuniaria da pagarsi dalla Serbia alla Bulgaria.
In questa circolare la Porta insiste perché le
potenze rispondano alla sua circolare del 13
corrente.
— L'agenzia Reuter si è fatta telegrafare
da Suakim che la bandiera italiana venne
inalberata nei villaggi vicini a Massaua, e
che di questo fatto sarebbe stato malcontento
il re d'Abissinia.
Ora è bene far notare subito che si allude
non a fatti nuovi e recenti, sibbene alle occupazioni avvenute già da parecchio tempo
lungo la costa; ad Arkiko, Anfeld, ecc.
Il malcontento del negus d'Abissinia, accennato dal telegrafo, o è una supposizione,
oppure l'effetto di qualche intrigo, poiché ciò
che dice l' agenzia Reuter non è confermato
da nessun fatto.
In ogni modo, se intrigo vi fosse, sarà
messo in chiaro dalla prossima missione del
generale Genè.
— [1 Daily News ha da Costantinopoli
che la maggior parte delle potenze risposero
alla nota della Porta e credono che si debba
fare qualche "concessione ai bulgari.
— Alla discussione pei crediti del Tonkino assistevano l' intero corpo diplomatico e
il generale Brière de Isle.
Nessun incidente veramente notevole
AF'PnNDICE
17.
UN VEGLIONE ALLA SCALA
13ozzetto di AUGUSTO TURRONI.
— Dici bene, sembra impossibile eppure è
così. Oh amico mio se tu conoscessi quest'avventura, questa storia, tu la chiameresti una
favola, un romanzo, un parto di mente inferma, ed avresti ragione. Io stesso di domando se davvero non fu un sogno, e tale lo
crederei ove questo brano di fazzoletto non
ne attestasse la realtà.
— Ma qui vi è una cifra sormontata da
una corona baronale, esclamò Guido.
— Sì un M e un V, ripresi. Ebbene che
ti dice tutto questo? Una nuova menzogna,
amico mio, poiché quella donna non era che
un tessuto d' inganni orditi con diabolica scaltrezza. Fino il suo volto era un inganno. Ma
tu ne sai forse qualche cosa? Perchè mi diceste esser maritata?
— Lo supposi, replicò Guido.
— Ma sopra quali dati? insistei.
— Perchè questa notte, verso le tre, mentre io come un pazzo m' aggirava fuori del
teatro l' ho veduta uscire.
-- Uscire? gridai con accento di gioia, e
tu nulla mi avevi detto questa mane ?
— Oh, ero troppo occupato di me, riprese;
ina sì la vidi uscire e un uomo sembrava attenderla. Egli le è corso addosso, le ha strappato la visiera e con un puro accento inglese
l'ha coperta di villanie, d'insulti, e l'ha chiamata traditrice e spergiura. Ma la donna non
si è fatta imporre, e ritorcendo l' argomento
ha proferito parole terribili e paurose; l' alterco in un momento ha preso un carattere
spaventoso, ognuno scagliava all' altro contumelie, ognuno credeva esser tradito dall'altro;
io conoscendo l' inglese non perdeva una parola del loro discorso, e tanta parte ne presi
che come trascinato li seguiva macchinaimente, dimenticando quasi per un momento i
dolori da cui ero tormentato. In preda alla
loro concitazione essi divoravano la via, si
diressero al Falcone, entrarono là dentro e
più nulla ne seppi.
— Al Falcone ! chiesi con accento d' incredulità; mi sembra impossibile, quell'albergo
era indegno di lei: bada non ti sarai ingannato?
— Al Falcone, ti dico.
— E l'uomo non era mascherato?
— Non ricordo bene, replicò Guido, ma
parmi di no, anzi certamente no.
li discorso 13risson che definisce l'impresa
del Tonkino come definitivamente condotta
a termine e non presentante ora che lievi difficoltà in quanto riguarda l' occupazione, fu
ascoltato con molta attenzione dalla camera.
Una parte della sinistra applaudì assieme
al centro.
— Alla camera francese, a proposito dello
sgombro del Tonkino, Brisson nega che il
paese lo reclami.
Dice che la rottura dei recenti trattati
sarebbe un disonore per la Francia, e l' abbandono di popolazioni amiche un danno materiale e morale.
Soggiunge che l' abbandono del Tonkino
dopo la pacificazione è un' idea singolare.
La monarchia legò l'Algeria alla Francia,
la repubblica abbandorebbe invece l'Indochina.
Spiega il sistema di protettorato preparato dal governo per il Tonkino.
Enumera le risorse di quel paese.
Tuttavia è impossibile fissarne con esattezza il bilancio.
Furono chieste informazioni al generale
Courcy e sono attese.
Brisson conchiude dicendo : siete depositati delle finanze, ma altresì del!' onore del
paese e non lo lascerete perire.
Giorgio Perii), presidente della commissione poi crediti del Tonkino, parla a favore
dello sgombero puro e semplice senza compenso, dicendo che la storia è piena di trattati lacerati.
Sopra domanda di Andrieux, il seguito
della discussione è rinviato per sentire i ministri della guerra e degli affari esteri.
Raoulruval dice che il tra ttato Tien Tsin
non lega la camera; rimprovera ai partigiani
dell'oecupazione di confondere l'onore nazionale coll'amor proprio delle camarille ministeriali.
Invoca i ricordi patriottici del 1870.
Clemenceau combatte i crediti. Respinge
il trattato perchè non impegna 'sufficientemente la China, e l'occupazione perché produce
il deficit. Rispondendo alle interruzioni, rimprovera Ferry pel dispaccio implorante l'ap-
poggio dì Bisularek all' indomani della sconfitta di Langson.
Ferry contesta.
Freycinet sostiene l' impossibilità dello
sgombero. La pacificazione sarà completa in
aprile o maggio. L' Europa attende il voto
della camera per sapere se la Francia ha
ancora una politica estera.
Plinclion a nome della destra dichiara opporsi alla politica coloniale.
La camera approva con voti 273 contro
267 i 30 milioni chiesti dal governo pel
Tonchino.
— Fosse suo marito?
— E chi altri potrebbe averle parlato in
tal guisa ?
— Hai ragione, vieni allora, andiamo a
quell' albergo, è pur necessario eh' io penetri
questo mistero. Oh fosse pur vero che io potessi rivederla, e saper finalmente chi è questa
donna che mi ha rapito la pace dell' anima.
Ma Guido al mio invito non si muoveva,
egli non era preso dalla febbre che divorava
me, sì che scuotendolo replicai :
e allorchè fummo giunti, Guido non aveva più
nulla a sapere.
Mi diressi subito al segretario della locanda o simulando una certa indifferenza gli
chiesi
— Ditemi signore abitano qui due inglesi,
marito e moglie.
— Ve ne abitano parecchi, mi rispose; se
ella non mi dice il nome...
— È ciò che non so, interruppi, e che
vorrei sapere. Due signori che questa notte
sono tornati dalla Scala verso le 3 e mezzo,
la signora mascherata.
— 011 il sig. Wiliams! eselamò il segretario. Sl, signora, sono partiti questa mano
col treno delle sei.
— Partiti, ripetei con un grido che mi
fu impossibile di rattenere. E per dove?
— Per Parigi, prendendo la via di Torino;
così almeno dissero.
— E non sapreste dirmi a qual albergo
scenderanno ?
— A. Parigi? chiese maliziosamente il segretario.
— No, no, a Torino, risposi alquanto bruscamente.
— Li abbiamo diretti alla Gran Brettagna ; ma se poi vi andranno lo ignoro.
— E così non vieni, non ti muovi, ma
che fai dunque costì ritto come un palo ?
— Oh, io non divido le tue frenesie, mi
rispose; e di Virginia che sarà mai, tu non
mi hai detto nulla; il conte è veramente
persuaso ?
— Torni da capo, soggiunsi, ma vieni,
camminando ti dirò tutto; si, non temere la
contessa è salva, la mia lettera ha scongiurato ogni possibile pericolo, vieni.
E indossate le nostre pelliccie, a traverso
una nebbia densa e molesta, ci avviammo al
Falcone.
La brama di giunger presto, avea messo
le ali ai miei piedi; narrai a Guido tutto
l'accaduto della notte, e il discorso tenuto al
conte; la mia parola era rapida come il passo,
Conversione dei prestiti
della ci tità di Milano
Emissione del nuovo prestito di ottanta milioni.
Fra le molteplici deliberazioni che verranno sottoposte al consiglio comunale milanese, sonvene due importantissime, riflettenti:
l° La conversione dei prestiti del comune in un solo prestito unificato dì ottanta
milioni
2 ° 11 pianti regolatore del comune.
Scopo del prestito.
Anzitutto si deve premettere che il bilancio del comune presenta annualmente una deficienza d'attivo, e ciò malgrado iì buon volere
e gli sforzi della precedente e dell'attuale
amministrazione, poiché le spese generali del
comune — per così dire intangibili — assorbono quasi completamente le rendite, non lasciando disponibile alla parte di spese straordinarie — come quella delle edilizie e studiate
— che una esigua somma prudenzialmente
aggirantesi sulle cinquecento mila lire annue.
Ora si comprenderà come con una tal
somma sia assolutamente impossibile il poter
provvedere ai semplici lavori più urgenti. Il
voler far calcolo su un maggior aumento delle
rendite del comune sarebbe cosa incerta, e
d'altronde a maggiori cespiti d'entrata si contrappongono tosto maggiori dispendi, in modo
che pei lavori straordinari dei quali è assolu-
(Continua).
iffe•-~àeine
tainente reclamata l'urgenza, non vi è modo
di provvedere, almeno per ora, colle rendite
ordinarie ed è gíuocoforza sottoporsi alle esigenze di un nuovo imprestito.
Se il consiglio comunale sarà favorevole
alla proposta della giunta, già avvalorata dal
desiderio espresso dalla commissione riveditrice dei bilaaci preventivi ed ultimamente
dai revisori del consuntivo 1884, è certo che
la cittadinanza potrà ben presto veder realizzate in parte le sue giuste aspirazioni.
Il prestito.
L'operazione che si aspetta sotto l'appellativo di unificazione dei vecchi prestiti del
comune, più correttamente dovrebbe dirsi conversione di alcuni prestiti del comune di Milano e nuovo prestito di ventidue milioni.
Ora la città di Milano emettendo nuove
cartelle della rendita 4 per cento per l'ammontare di ottanta milioni, e valutando la
realizzazione di questo prestito al 95 per cento,
introiterebbe 76 milioni. Di questi, una parte
di lire 59,429,574,81 varrebbe ad estinguere
— sia col concambio delle cartelle dei vecchi
prestiti, sia col ritiro verso il relativo importo a valore nominale — i prestiti 18541860-1873-1882, il debito fluttuante verso la
cassa di risparmio e la . società del salone,
ammontanti complessivamente a 58 milioni
di lire circa. Altre lire 1,188,349,85 verrebbero devolute a estinzione di parte dei prestiti a premi 1861-1866, per la loro quota
capitale di rimborso di lire 1,129,086,36 per
un solo seiennio, mentre realmente per questi
ultimi due prestiti l'ammontare del debito
capitale ammonta a lire 12,480,744,97; riservandosi per ora la giunta, salvo approvazione del consiglio, di procedere all'ammortamento col metodo del nuovo prestito, dopo
un seiennio, aggiungendo altro importo agli
ottanta milioni.
L'ammontare effettivo del debito del comune di Milano è attualmente di L. 70,120,047
e cent. 88, e — volendosi convertire i prestiti come sopra accennati nella loro totalità
e quelli 1861-1866 nella parziale somma di
lire 1,129,086,36 — i ha la cifra esatta
suaccennata di lire 59,429,574,76.
La differenza tra questi ultima somma e
quella di Ilre 76,000,000, ammontare dell'effettivo incasso del prestito calcolato al 95
per cento, risulta di L. 16,570,425,19, che
rappresenterebbe la quota effettiva di un nuovo
prestito. Da questa somma deducendo circa
lire 570,000 per fondo spese buoni 1/2 % cc.,
si avrà un ricavo netto di L. 16,000,000
contro una promessa effettiva di pagamento
a valor nominale di L. 20,670,425,24.
Il vantaggio che scaturisce da questa operazione semi-unificatrice dei prestiti, si fonda
sulla minor quota d' interesse che dovrà pagare il comune ai detentori del nuovo prestito:
tasso percentuale del 4 0/, in luogo del 4 1/,
e del 5 % corrente sui prestiti in corso.
Pertanto, mentre sulle L. 59,429,574,76
si corrispondono annualmente dal comune lire
3,070,714,47 — compresavi i' imposta di ricchezza mobile, la tassa di circolazione ecc. —
col nuovo prestito non si avrà a sborsare
che la somma di L. 2,915,177,01, ottenendo
così un beneficio sulla somma interessi di lire 155,537,46 ed assumendo il nuovo prestito
di L 16,000,000 con unii somma annuale
interessi in L. 812,823, della qual somma —
dedotto l' utile come sopra risultante per la
conversione di L. 155,537 — risulterà a carico del comune il maggior aggravio annuo
in conto interessi di circa L. 667,286 circa.
Il prestito poi dovra essere completamente
estinto in 75 anni. li annualità è stabilita in
3,854,599,72, compresavi la quota interessi o la quota d' ammortamento delle cartelle che verranno annualmente estratte. La
quota, mentre nel primo anno si limita a sole
L. 126,000, sale gradatamente al 25° anno
a quella di L. 377,000, somme annuali di poca
importanza e che lasciano piena lusinga che
sino a quell'epoca possano essere estinte colle
maggiori entrate del comune , senza aver
duopo di aprire di bel nuovo la rubrica dei
debiti fluttuanti o l'accensione di nuovi debiti.
190's '
t
'"■
•
La giunta disponendo dei 16,000,000 per
tutte le nuove opere edilizie, in un breve lasso
di tempo limiterebbe per 10 o 12 anni le ulteriori spese inerenti alla somma di L.140,000
annue circa, per cui il nuovo onere riuscirebbe
quasi eguale a quello fin qui sostenuto annualmente a questo scopo.
Trascorsi i 12 anni ed erogato completamente coi 16,000,000 la somma che si sarebbe devoluta nel dodicennio, rimarranno a
carico del bilancio comunale tute ora per interessi (L. 3728 : : 1. 3,635,927) L. 650,000
circa, che invero non potranno essere surrogate con altre 16,000,000. Ciò non pertanto — senza essere ottimista — tutto induce a prevedere che si possa fin d'ora fare
assegnamento sulle favorevoli e migliorate
condizioni dei futuri bilanci.
(Qui segue una dimostrazione del ricavo del
prestito che, per brevità, omettiamo; notando
solo che del retratto dal prestito nuovo' si
disegna erogare lire 2,264,275 per fabbricati
ad uso scuole, e che della parte maggiore del
retratto stesso si vorrebbe disporre per costruzioni, allargamento di strade, copertura
del Naviglio, concorso a monumenti ecc. ).
Riepilogando quindi, giova osservare che
il voler ricorrere a prestiti senza un relativo
corrispettivo d'oneri è cosa impossibile, e che
l'operazione come oggi vien presentata offre
tutte quelle maggiori convenienze d' interesse
che si possano ragionevolmente desiderare, per
cui non potrà mancare il voto adesivo del
consiglio comunale. Voto pel quale si inizia
un decennio di attività, promuovendo uno sviluppo importante a vantaggio del commercio
in generale e di tutta la cittadinanza, sotto
il rapporto economico e finanziario. Così la
nostra città potrà muovere di pari passo colle
città sorelle nella effettuazione degli svariati
progetti concernenti l'istruzione, l' igiene, l'edilizia, e quindi il benessere 'morale, intellettuale e materiale della popolazione.
L' inerzia è regresso.
provincia di Parma casi 213 con 128 morti;
nella provincia di Porto Maurizio 10 casi con
7 morti ; nella provincia di Reggio Emilia 13
casi con 8 morti ; nella provincia di Rovigo
13 casi con 10 morti; nella provincia di Cuneo i casi 4, i morti 3.
Gli ordini cavallereschi
È stato firmato dal re e controsegnato
dagli onorevoli Depretis e Correnti il decreto
che stabilisce le nuove regole per le nomine
e promozioni nell'ordine cavalleresco della corona d' Italia.
Il numero delle nomine che potranno farsi
ogni anno nelle cinque classi di decorati nell'ordine della corona d' Italia non potrà oltrepassare: pei cavalieri di gran croce il numero
di 12; pei grandi ufficiali il n. di 37; pei
commendatori il n. di 100; per gli ufficiali il
n. di 200; pei cavalieri il n. di 1200.
Rimane parimente fissato a 300 il numero annuo delle nomine a cavalieri dell'ordine mauriziano, restando in vigore per le
quattro classi superiori gli attuali regolamenti.
Il presidente del consiglio dei ministri
provvederà annualmente ad una ripartizione
dei numeri stabiliti fra i vari ministeri.
Non sono comprese in questi numeri le
concessioni di motu proprio e quelle relative
ai grandi uffiziali di stato, ai funzionari collocati a riposo ed a personaggi esteri.
Salvo i casi di benemerenza eccezionali,
i quali dovranno essere segnalati a sua maestà
con speciali relazioni, nessun nazionale potrà.
conseguire per •la prima volta maggior grado
che quello di cavaliere, e le promozioni dovranno aver luogo secondo l'ordine progressivo delle varie classi, rimanendo ferme per
l'ordine mauriziano le norme sancite dall'articolo 3 del regio decreto 20 febbraio 1868.
corrisposto all'aspettativa ed hanno accennato
a raggiungere tale sviluppo da consigliare la
soppressione dei battaglioni d'istruzione ; soppressione tanto più conveniente inquantochè era
opportuno togliere questa doppia provenienza
di sote ufficiali .
Egli è perciò che in bilancio i battaglioni
d' istruzione sono contemplati soltanto per i
primi mesi dell' esercizio, fino a quando non
sia ultimata 1' istruzione degli allievi dell'attuale secondo corso ; in seguito il personale
ufficiali dei detti battaglioni, siccome è compreso nel quadro dell'arma di fanteria , così
sarà utilizzato nell'aumentare, là dove occorra, il personale dei corpi incaricati dell'istruzione di quei plotoni, o verrà adibito ad altri
servizi .
Lo sviluppo preso dalla scuole militari
superiori ed inferiori , l' esperimento in corso
presso qualche convitto nazionale consistente
nella sostituzione di personale militare a quello
civile di governo e la convenienza di dare un
vigoroso impulso e maggiore unità all'ordinamento delle scuole in generale, hanno consigliato di riunire in una speciale divisione i
vari servizi riferentisi alle scuole, i quali erano ripartiti in più divisioni .
Egli è soltanto in tal modo, con un personale cioè non distratto in altre cure che si
potranno ottenere risultati veramente soddisfacenti. D'altra parte da qualche anno il lavoro presso l' amministrazione della guerra
andò crescendo per effetto dei mutati ed aumentati ordinamenti dell'esercito, e per ultimo
vi si aggiunse il lavorio non lieve prodotto
delle occupazioni di alcuni punti della costa
africana del Mar Rosso; d' onde maggiore necessità di diminuire le attribuzioni di quelle
divisioni che maggiormente sentono l' effetto
dei nuovi ordinamenti e delle occupazioni
africane .
CRONACA DELLE SCUOLE
C A.RLO ALTORT
( Dal giornale li commercio).
La salute di Venezia
L'onorevole sindaco di Venezia ci scrive:
Venezia, 23 dicembre
On. sig. direttore
Le notizie esagerate ed allarmanti sulla
salute pubblica di Venezia, che vengono diffuse specialmente all' estero con danno gravissimo della città, mi inducono a pregare
codesta onorevole direzione a voler inserire
nel suo pregiato giornale la seguente dichiarazione ufficiale.
Dal giorno 29 ottobre in cui con decreto
del R. prefetto vennero permessi i mercati
e le fiere sospesi in precedenza per alcuni
casi di colera manifestatisi specialmente nella
provincia, non si ebbero in Venezia a tutto oggi
cioè nel periodo di quasi due mesi , che
casi di malattia avente caratteri colerici, malattia che per conseguenza devesi ritenere di
natura non diffusiva
Ringrazio codesta onorevole direzione del
favore che sono certo vorrà accordarmi mieli' interesse non solo della città che mi onoro
di rappresentare, ma nen' interesse pure generale del paese.
Il sindaco
SEREGO ALIGHIERI.
La statistica del colera
È stata pubblicata testa la statistica del
colera in Italia nei mesi d'agosto e settembre. l
casi denunziati furono 3029 con 1714 decessi.
Nella provincia di Alessandria i casi furono
16, i morti 7 ; nella provincia di Ferrara i
casi 80, i morti 25 ; nella provincia di Ge. uova ì casi 22 con 16 morti ; nella provincia
di Massa casi 27 con morti 17 ; nella provincia
di Novara 2 casi con 2 morti ; nella provincia
di Palermo 2597 casi con 1474 morti; nella
CORRIERE MILITARE
La forza del nostro esercito.
Nell'esercizio 1885-86 , tenuto coato di
tutte le variazioni introdotte nel bilancio di
previsione, la forza di truppa bilanciata sarebbe
risultata di uomini 212,061. Per l' esercizio
1886-87 la forza bilanciata fu prevista in ragione di 215,475, d'onde un aumento di 3,414
uomini per quest'ultimo esercizio.
Questa differenza è devoluta essenzialmente ad un secondo contingente nominale di
82,000 uomini anzichè di 80,000 dall'aumento
verificatosi nella categoria dei sott' ufficiali.
Vi influiscono inoltre alcuni effetti di minor
importanza provenienti dal computo delle giornate di presenza , relativamente al giorno
della chiamata della nuova leva, ed all'epoca
dei congedamenti della classe anziana.
A riguardo della forza è opportuno notare
come, sistemati gli organici delle armi di cavalleria, di artiglieria e del genio, si è potuto
successivamente assegnare all'arma di fanteria
un maggior contingente annuo; ed invero, mentre la forza bilanciata totale, di fronte all'esercizio 1885-86, è cresciuta di soli 3,414 nell'arma di fanteria crebbe di circa 6,000 uomini. Venne così iniziato quell'aumento di forza
presente che andrà gradatamente crescendo
fino a quando le compagnia di fanteria avranno
raggiunta la forza di 100 uomini.
Scuole militari.
Al ministero della guerra si preparano due
modificazioni importanti per le scuole militari.
La prima ha per oggetto la soppressione
dei battaglioni d' istruzione e la sostituzione
di un proporzionato numero di plotoni allievi
sergenti presso i reggimenti dell'arma di fanteria; si riferisce la seconda alla istituzione
di una divisione scuole militari presso il
ministero della guerra .
I plotoni allievi sergenti presso i reggimenti dell' arma di fanteria , istituti in base
al prescritto della legge 8 luglio 1883, hanno
Provveditori agli studi.
Sappiamo che l'onorevole Coppino sta preparando il nuovo organico dei provveditori
agli studi togliendo l' ultima classe di questi
alla quale è assegnato uno stipendio di lire
3500 , e riducendo l' organico in modo che
l' ultima classe dei provveditori abbia lo stipendio di lire 4 mila. Si parla pure al ministero della pubblica istruzione di portare lo
stipendio della prima classe degli ispettori
scolastici da lire 3,000 a 3,500.
Sussidii all' istruzione primaria.
Come avviamento a riforme dell'istruzione
primaria e normale, che le condizioni sociali
vengono suggerendo, che sono state ripetutamente chieste dal parlamento e dai più autorevoli sodalizi educativi , e che qua e là
presso i popoli civili sono oggetto di esperimento, il ministro Coppino ha stabilito che
siano recate ad effetto le seguenti parziali
innovazioni ;
1. L'aggregazione , dove è possibile, di
un asilo a metodo Froebel , presso tutte le
scuole esemplari di tirocinio annesse alle
scuole normali governative
2. L' introduzione degli esercizi di lavoro manuale in connessione al metodo di
Froebel e l'aggiunzione del disegno nelle classi
inferiori delle scuole esemplari anzidette, perchè possano rispondere effettivamente alla
loro legale qualificazione;
3. L'adattamento nelle città aventi più
corsi elementari, di uno di essi a particolari
bisogni delle classi popolane , con speciali
programmi ed appropriati esercizi di lavoro
manuale.
Istituti tecnici
.
Fra le innovazioni che si preparano al
ministero nel ramo dell'istruzione tecnica sono da rilevarsi una migliore sistemazione
nella sezione dei macchinisti nell'istituto nautico di Palermo, l'istituzione di una eguale
sezione negli istituti di Ancona e Cagliari,
l'aggiunzione della sezioue físico-ruatematica
all' istituto tecnico di Teramo e la trasformazione in governativa della sezione industriale
annessa all' istituto tecnico di Terni, atteso i
buonissimi risultati dati e per concorso di
alunni e per bontà d'insegnamenti.
— Scrittura non firmata, principio di
prova scritta. — La scrittura di carattere
della persona. cui si oppone, costituisce, anche se non firmata, principio di prova scritta.
(Cessazione di Napoli, 9 marzo 1885).
I nomi dei soscrittori colla relativa offerta saranno pubblicati nella Provincia di
Pisa a' primi dal gennaio prossimo.
Pisa, 25 decembre 1885.
SOFIA FRANCESCRI BICCHIERAI presidente.
GIUSEPPE SOTTINI segretario.
CC 71 M {5, 41101~
CORRIERE SCIENTIFICO
n peso del cervello e l'intelligenza.
Il dottor Bloch ha scritto recentemente
nella Revue d'Antropologie un articolo in
favore della opinione, che ora tende a prevalere, non esser cioè l'intelligenza in rapporto
col volume del cervello.
Broca ha sempre sostenuto che non poteva venir in mente a un uomo illuminato di
misurare V intelligenza, misurando l'encefalo,
sebbene al Broca stesso si sia spesso attribuita una contraria opinione.
Difetti il cervello può raggiungere proporzioni straordinarie in individui che si trovano
in condizioni gli uni dagli altri ben diverse,
ed anche opposte; nei semplici manuali che
produco:le soltanto forza muscolare, nei pazzi,
nei giganti, negli scienziati di prim'ordine, e
l'attività cerebrale, in relazione con la funzione intellettuale, non ha maggior parte della
malattia nella formazione di uno stato ipertrofico dell'encefalo.
Il volume di quest'organo non è insomma
che uno dei fattori organici che concorrono
alla produzione dell' intelligenza, di cui gli
altri fattori sarebbero:
1, il volume relativo delle parti costituenti la massa totale;
2, lo sviluppo delle circonvoluzioni esterne;
3, la relazione delle parti profonde che
stabiliscono dei rapporti più o meno estesi
fra una parte e un'altra;
4, il numero e la complessità visibile
al microscopio delle cellule nervose della sostanza grigia
5, finalmente le qualità inaccessibili sino
ad oggi alle investigazioni della scienza e che
si possono paragonare a quelle di due corpi, in
chimica organica, che hanno la stessa composizione elementare ma possiedono proprietà
diverse.
Secondo il dott. Bloch, tale fattore, il più
importante nella gradazione dell'intelligenza, è
la qualità della cellula cerebrale in relazione
con la sua impressionabilità o eccitabilità.
Il concetto di questo substatum dell'intelligenza permette di afferrare meglio certe
relazioni fra il genio e la pazzia, delle quali
si è tanto parlato.
Bloch, infine, riferisce due nuovi esempi di
cervelli ordinari in uomini molto intelligenti.
Il peso medio del cervello è di 1400 grammi;
ebbene il cervello di Broca era 1484 grammi,
e quello di Gambetta soltanto 1160!
Il cervello di Cromwell oltrepasava due
chilogrammi; quello di Cuvier era di 1829
grammi. Anche quello di Tourgueneff pesava
molto.
E da notare però che i cervelli inferiori
a 900 grammi si trovano soltanto negl'idioti.
«
— Il consiglio comunale convocato
per lunedì scorso non potè per mancanza di numero legale adunarsi.
La adunanza però ebbe luogo il
successivo mercoledì 23 dicembre corr.
Nella seduta segreta :
lo Procedette al collocamento a riposo ed
in aspettativa di alcuni impiegati comunali,
sia nel personale degli insegnanti, sia in quello
dell'amministrazione daziaria.
2° Adottò alcuni provvedimenti disciplinari a carico di impiegati al dazio consumo.
30 Devenne alla nomina di alcuni apprendisti pure nell'amministrazione del dazio consumo.
4° Concesse sussidi straordinari a diversi
giovani già alunni della scuola industriale per
continuare gli studi nell' accademia di belle
arti a Firenze.
Nella seduta pubblica:
1° prese atto:
a) della comunicazione di una deliberazione adottata per urgenza dalla giunta municipale relativa alle terne per la nomina del
conciliatore e del vice-conciliatore,
b) dell'annunzio della morte del consigliere Dell' Omodarme Matteo.
2° approvò un ordine del giorno presentato dal consi,glier Gambini col quale veniva deciso di rimandare ad altra seduta la
discussione della interpellanza del consiglier
Montorzi sopra l'operato della giunta circa
il subappalto dei dazi di consumo dei comuni
di Cascina e Bagni S. Giuliano.
3° Concesse al sig. Giuseppe Balestri una
permuta di tombe e la facoltà di erigere una
cappella gentilizia nel cimitero suburbano.
40 Approvò il bilancio preventivo dell'ospizio di mendicità pel 1886.
50 Approvò il conto consuntivo dell'ospizio
di mendicità pel 1884,
6° procedette alla liquidazione della pensione ad alcuni già impiegati comunali.
70 Rigettò la domanda di sussidio avanzata dalla direzione dell'asilo infantile affidato
alle suore di carità.
11 ultimo fu presentata una domanda dei consiglieri Apolloni, Ballori
e Canavari, colla quale rivolgevano
preghiera alla giunta perchè nel riordinamento generale del servizio dell' acqua potabile fosse costruita una
nuova fonte nel subborgo di San Giovanni al Gatano,
— La presidenza degli asili infantili di Pisa ha pubblicato il seguente
mani resto riguardante la esenzione dalle
visite del capo d'anno 1886.
— La federazione della fratellanza
militare, sede di Pisa, ha pubblicato il
seguente manifesto per il ricevimento
del 37° reggimento fa.nteria che avrà
luogo nei primi del prossimo mese.
Concittadini !
Sono quasi 27 anni, quando l' Italia 8o.~ ancora la ~u o la grandezza dell'antica Roma, piangeva, come Mario sulle
rovine di Cartagine, i destini della schiavitù.
Alla crociata della patria dipendenza si aprivano i cuori di tutti, e l'addio di tante madri
accompagnava col maschio carattere delle spartane i figli volenterosi alla conquista della libertà. — Nelle pagine dell'epopea nazionale
il 31 maggio 1859 rappresenta il paressimo
febbrile contro l'invasione dello straniero; ed il
37 reggimento fanteria ne forma tuttora il
ricordo palpitante. — Tornata l' Italia dalla
polvere sull'altare della gloria, quell' esercito
che animoso lottava a Palestro, a Curtatone,
a Pastrengo, a Novara, o felice nei trionfi, o
magnanimo nella sconfitta, non dimentico giammai del suo carattere latino, combattè coi pericoli delle inondazioni in Lombardia, colle rovine di Casamicciola, colla morte a Busca a
Napoli e a Palermo. — La polvere dei campi
di battaglia, il rumore assordante del cannone,
il grido generoso di libertà, non agghiacciò
mai sul cuore del nostro esercito il palpito
della fratellanza : alla scuola del dolore apprenderanno sempre gl' italiani i sentimenti
del dovere ; e l'esercito che difese i diritti del
popolo contro la tirannia opprimente, seppe e
saprà in ogni tempo consegnare la vita per il
bene della patria.
Col cuore scevro di spirito partigiano stendiamo affettuose le mani ai reduci del 59 e
66, che, memori dei loro trionfi, consapevoli
della loro storica grandezza, ci ricordano come
contribuissero potentemente alle operazioni con
tro Borgoforte, e come oggi in terra straniera
lungi dal sorriso della patria conquistino alla
civiltà europea la rude barbarie africana. —
A questi prodi che rappresentano sempre la
aspirazioni dell' intera penisola, che formano
oggi la sintesi più complessa dei santi entusiasmi del 59, apriamo festanti le porte, pensando che anch'essi furono un giorno i dopositari gloriosi della' comune aspettazione.
Pisa, 25 gennaio 1885.
Il presidente
Il segretario
SRAFFA.
A. NARDI.
N. B. Tutte le associazioni liberali che
intendono prendere parte al solenne ricevimento del 37° fanteria, sono invitate a darsi
in nota alla sede della fratellanza militare
via S. Martino n. 26, dal giorno 26 al 31 dicembre dalle ore 6 alle 7 pom.
0
'T 14.: A rir 1Ft I
L'andata in scena dell' opera I due Foscari
ha riportato pieno succ.ess ). Essa ha ottenuto
successo di concorso, di applausi, di bis oltre
ogni aspettativa.
Il gusto del pubblico italiano, checchè in
oggi esso si dica disposto a deliziarsi d' una
filatessa di dottissime astruserie, appena posto
alla prova, sente nel canto il sue genio il suo
accento nativo, e ad esso intende e si ap-
passiona.
Una dimostrazione di quanto asseriamo,
evidente assai, si è riscontrata nelle prime
rappresentazioni dell'opera I due Foscari, le
quali sono venute al pubblico piene del calore
e dell' impeto dell' improvvisazione, e dal pubblico hanno incontrato gradimento e larga
messe di applausi : le rappresentazioni, che
vi faranno seguito, aumenteranno ancora di
attrattiva per quei pregi (1 insieme che non
possono crearsi d' un tratto.
La signora Emilia Calderazzi, soprano assoluto, il tenore Pio Facci, benchè nuovo
affatto alla parte (1' Jacopo Foscari da lui
appresa in 6 giorni appena; il baritono Angiolo Falciai, conoscenza carissima e pregiata
dal nostro pubblico, il basso Sacchetti, sono
tutti artisti di canto i quali non sostengono
ora l'onore delle primo armi ed il pubblico
ha ben saputo farne giusta estimazione e dimostrarlo prorompendo in applausi vigorosi e
chiedendo loro frequenti repliche.
Lodevolmente procedono l'orchestra, i comprimari, le masse corali : lo spettacolo à encomiabile per ogni rispetto, e fa onore alla
impresa che ha voluto e saputo attuarlo.
Più rappresentazioni di quest'opera dovranno succedersi per appagare il desiderio
del pubblico: sono trascorsi 16 anni, che essa
rappresentavasi in Pisa; e molta della nostra
gioventù la vedo in iscena per la prima volta,
ed ha ragione di compiacervisi.
Stasera terza rappresentazione.
;
PASQUALE D'INALI,
g'-'rene resi.
Il Piccolo Corriere
ANNO TERZO
RIVISTA FINANZIARIA SETTIMANALE
Bollettino Ufficiale
di tutte le Estrazioni Italiane.
DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE
Via Carlo Felice, 10 — GENOVA.
ABBONAMENTO ANNUO
Franco nel regno L. 3
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Estero (unione postale europea). . Altri paesi » 8
L'abbonamento decorre dal 1° gennaio 1886.
Oltre le estrazioni
recenti di tutti i prestiti a premi, lotterie,
azioni, obbligazioni governative, comunali, ferroviarie cc. pubblica il riassunto dei numeri
precedentemente estratti appartenenti a titoli premiati o rimborsati non
ancora presentati al pagamento, non che la tabella dei prezzi correnti di
tutti i valori.
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superiore di agraria della R. università
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11 ,tt.rometro è ridotto
O".
Altezza della stazione sul livello del ware: metri 10.
virtù precipua de' popoli civili.
GIURISPRUDENZA
Il gentil costume invalso ormai nelle più
Vento
lJiniiIiUi
O Z.)
P i:
culte città, nato qui in Pisa e qui praticato
nt
o
'
tino dal 1836, di volgere a scopo umanitario
— Giudizi civili, oralità, lettura all'u0 O
o -7,
Cl■
dienza delle conclusionali, omessa discus- lo scambio reciproco di felicitazioni sul cosione. — È violato il principio della oralità minciare dell'anno nuovo, abbia in voi anche
dei giudizi, se all'udienza non sia stata fatta
MUSI. ' 9 ant.
9°1
767,0 6,87 75
al presente generosi seguaci.
E
23 3 pom. 12'0 765,7
8,08
NE
3
la relazione della causa nè la discussione
Il comitato degli asili infantili di Pisa,
pom. 8°6 765,7 7,77 92
O
NE
orale, ma si sieno lette le sole conclusioni,
non immemore come in ripetute prove la
1
9 ant. 9°0 765,5 7,76 89 N N E
rimettendosi alle conclusionali. (Cessazione di
cittadinanza pisana seppe manifestare i suoi
9
24 1, 3 poni. 11"0 766,8 7,85 80
E
Torino, 10 febbraio 1885).
f 9 potu. 10°2 767,4 8,57 70 Ss0
nobili e filantropici sentimenti, vi prega di
Comproprietà, spese fatte dal com7
114 768,7 5,85 57 ENE
at
25
sottoscrivere le note di esenzione dalle visite
8
39 poni. 13'0 765.1 7,00 65
NE
proprietario per conservare la cosa comune, del capo d'anno 1886, fiducioso che le vostre
5"4 764,8 5,11 73
9 pom.
Sse 5
rimborso. — Il comproprietario che fa spese
Dicembre
23 24
25
offerte daranno un largo tributo alla nostra
necessarie
(almeno in parte) alla conservam
ass.
14°8
15°2
14°3
Temperatura min. 7'5
opera pia.
7°5
5°0
zione della cosa comune, ha diritto a proAlcune note da sottoscrivere saranno deSTATO DEI.
porzionato rimborso per parte degli altri conDicembre 23. Coperto. Pioggia in 24 ore: millii
positate presso la — Società buona unione — metri
domini, quand'anco non abbia chiesto il loro
0,5.
Dicembre 24. Coperto. Pioggia in 24 ore: millie alle librerie — Galileo e Giannelli, oltre
consenso, ed ancorchè ne abbia tratto parmetri 12,5.
quelle che in buon numero saranno inviate e
ticolare vantaggio. (Cessazione di Torino, 19
Dicembre 25. Sereno.
febbraio 1885).
riprese a domicilio dei cittadini.
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Rivolgersi per le trattative dal proprietario Luigi Malvaldi, Via le Belle
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s an■tiet à e curiositàà
p ae rl l Scienza, mieneMARTEDI lere No
rubrica o popolare.
s
FARINA
LATTEA
15 ANNI
21 RICOMPENSE
m
NESTLE
delle primarie
8 DIPLOMI D'ONORE
AUTORITÀ
E
NUMEROSI
I.
setta Nazionale. Riproduzione del quadro Passa il treno
Il Re di ritorno da Napoli, 15 settembre 1884 del
celebre pittore milanese Giacomo Mantegazza.
Questo quadro fu il più grande successo dell'Esposizione
Brera 1885, per la magnifica trovata e l'elegante e brillante
esecuzione.
E il treno reale che passa in una piccola stazione e a salutarlo vi si trovano festanti, tutti i personaggi del villaggio,
commoventi pur nelle loro comiche e cerimoniose posizioni.
C'è il sindaco colla sua brava sciarpa che pronuncia il discorsetto d'occasione , il parroco colla presa di tabacco in
mano, i due carabinieri che presentano l'arma, la Giunta, il
segretario comunale, una famiglia elegante di villeggianti, un
gruppo di belle contadine e di allegri fanciulli , la stonata
banda del paese che soffia la marcia reale , la cantoniera col
bimbo lattante, il soldato in congedo che é tornato contadino
e saluta il Re militarmente colla rastrelliera in spalla e vi zi
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e già Segretario ed UflIziale di Stato civile nel Comune di Pisa
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Le richieste ed i vaglia debbono dirigersi -- Al dott. Augusto Rossini
notavo a Pisa
Scarica

e dicembre 1885. Conversione dei prestiti