frammenti di scritture del centro di salute mentale 5 festival del talento: il programma 15 la casa infestata di brindisi acconciatura by SMOOVY LOOK e trucco TATTOO'S&BEAUTY Esplode il festival del talento piazzale lenio flacco - brindisi dal 17 al 19 giugno numero 11 / anno 1 giugno 2011 19 numero 11 / anno 1 chiuso il 2 giugno 2011 Testata registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Brindisi n. 14/2009 giugno 2011 Redazione: Via F. Carena (c/o imprendigiovani.it) Brindisi 0831.090392 / 347.0466197 www.ciclostyle.it [email protected] Editore: Vetrine Inedite (Ass. di Promozione Sociale) Presidente: Ilaria Passarelli Direttore Responsabile: Serena Passarelli Impaginazione e Grafica: Luca Crescenzo Stefano Ranalli Stampa: Locopress Srl - Mesagne Responsabile Ciclostyle: Maura Gatti In redazione: Italo Bernardi Maura Gatti Emanuele Vasta Antonio Losavio Virginia Frigione Michele Cavallo Roberto Spagnoletto VIviana Leo Vincenzo Maggiore Valeria Leggiero Valeria De Vito DIETRO LE QUINTE 6 cs - storie da copertina Luca Crescenzo Ilaria Passarelli Valeria De Vito Valeria Leggiero Graphic Designer Presidente Vetrine Inedite Segretaria di Redazione Comunicazione Nel nostro mondo con Antonio Losavio 9 cs - storie da copertina Roberto taurino: il tempo di 370 partite 12 rassegna stanca Parkour, uno stile di vita 28 vetrine inedite Fantasy: come nasce un filone narrativo 30 vetrine inedite Gianluigi: un Cosi non a caso summer collection info pubblicità 0831.090392 / 347.0466197 [email protected] EDITORIALE Cari lettori, ci siamo. L’emozione cresce. A fine giornata la soddisfazione di aver fatto “tante cose”, lascia spazio all’ansia del doverne ancora fare tante. Il Festival del Talento, che si terrà a piazzale Lenio Flaccio dal 17 al 19 giugno, è ormai un appuntamento nell’agenda di questa settimana. Una scritta su un venerdì del planning da tavolo, ma non un giorno qualunque. Almeno per noi. E anche stavolta dobbiamo dire grazie. Grazie all’amministrazione comunale di Brindisi nella persona del vice-sindaco Mauro D’Attis e dell’assessore al Turismo Teodoro Titi che hanno voluto e creduto in questo evento. Grazie a Maura Gatti, Valeria De Vito, Ilaria Passarelli, Valeria Leggiero ed Emanuele Vasta: le persone speciali che stanno lavorando con costanza per il successo di questa iniziativa. Grazie ai tanti talenti che saranno i protagonisti di questa prima edizione del “Festival del Talento”. Non esistono altre parole se non questo “grazie” detto con riconoscenza e affetto: tutte sarebbero allo stesso modo troppo scontate e ugualmente povere rispetto alla grandezza di quanto ogni persona ha investito in questo progetto. In queste pagine continua il nostro viaggio tra i talenti. Buona lettura. Serena Passarelli, Direttore Responsabile Ciclostyle brindisi 0831.562368 via giordano bruno, 18 0831.527858 via saponea, 38 mesagne (br) 0831.777131 c/o auchan cellino san marco (br) 320.4484834 (feelgood) c.da pagliarella www.ciclostyle.it | [email protected] numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 3 di VIVIANA LEO > [email protected] CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINA FRAMMENTI DI SCRITTURE DAL CENTRO DI SALUTE MENTALE Un progetto che crea un ponte tra una struttura psichiatrica e una redazione. O sservare la realtà e raccontarla attraverso la scrittura. Partire dai fogli di un quaderno custodito con cura nel Centro di Salute Mentale e arrivare a firmare la pagina di un periodico distribuito in ogni angolo della città, sperimentando sul campo il mestiere del giornalista. Sono passati quasi due anni da quando si formava l’embrione di “FRAm’MENTI”, un laboratorio che voleva essere cassa di risonanza di racconti, immagini e pensieri provenienti da un luogo talvolta invisibile, sebbene sotto gli occhi di molti: si tratta del Centro Diurno di salute mentale di Brindisi, una struttura semiresidenziale di riabilitazione psiwww.ciclostyle.it | [email protected] chiatrica in cui un’equipe specializzata lavora quotidianamente per contrastare il disagio dovuto alla malattia mentale, creando le condizioni perché ogni individuo possa (ri)appropriarsi della personale autonomia. Come un seme che non dice quale albero diventerà da grande, il giornalino “FRAm’MENTI” ha mantenuto il segreto fino a qualche mese fa. Nasce dopo numerose riflessioni e valutazioni l’idea di cambiare rotta e collaborare con una redazione reale che aprisse, agli utenti coinvolti, la possibilità di accostarsi concretamente al lavoro e all’impegno del giornalista. Colloqui, incontri, riunioni, revisioni, poi il resto è venuto da sé: con CicloStyle è stato amore a prima vista. L’associazione Vetrine Inedite ha colto subito il senso del progetto e ha accettato con entusiasmo la proposta di viaggiare insieme e di offrirci lo spazio per rappresentare un’opera prima sicuramente lontana da qualsiasi aspettativa iniziale. La comune realtà quotidiana ritorna così il teatro in cui l’individuo può sentirsi riconosciuto come cellula attiva della società, protagonista della sua stessa vita, capace di percorrere un ponte che collega l’ambiente “protetto” della struttura psichiatrica ad un normale contesto lavorativo immerso nel territorio. Tra le molte, quella di scrittura giornalistica è solo una delle attività che caratterizzano il centro diurno di Brindisi. Lontani dal concetto di mero intrattenimento e passatempo, i laboratori perseguono l’obiettivo di acquisire competenze che aiutino a scoprire e rinforzare le attitudini di ciascuno. Accanto ai momenti artistico-creativi, il teatro, lo sport, il cineforum - solo per citare alcuni esempi -, una delle novità in programmazione è il “Laboratorio dei Dolci”, un ambizioso progetto che prevede l’inserimento degli utenti in veri e propri contesti lavorativi di produzione dolciaria artigianale, affidati alla cooperativa di tipo B “Pegaso” di Carovigno, realtà che sostiene varie attività del centro diurno. Passare attraverso l’esperienza del dolore, ricercare il proprio posto e trovarlo, trasforma il disagio in virtù, ricchezza e strumento di scoperta del proprio potenziale, unico e irripetibile e, in quanto tale, da tutelare e proteggere. Sono molteplici gli stereotipi e i luoghi comuni che nutrono lo stigma nei confronti del malessere psichico. Albert Eintstein diceva che “è più facile spaccare un atomo che un pregiudizio”. A noi piace pensare che è difficile, ma non impossibile. LA TESTIMONIANZA La parola al medico: Dott.ssa Graziella Di Bella Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL/BR Mi sembra un’iniziativa estremamente interessante perché crea finalmente una linea di frattura tra la preesistente gestione dei centri diurni e la nuova direzione verso cui vogliamo andare. Il centro diurno deve essere caratterizzato da un’attività laboratoriale, ma il meno possibile interna alla struttura stessa. Deve mantenere, invece, un forte contatto sociale con il territorio: solo così si possono sviluppare reali abilità di interfaccia con il contesto circostante. numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 5 di SERENA PASSARELLI > [email protected] CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINA CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINA TALENTO: CIÒ CHE TUTTI HANNO, MA POCHI SANNO RICONOSCERE NEL NOSTRO MONDO CON ANTONIO LOSAVIO Conosciamo il protagonista del progetto condiviso dall’associazione Vetrine Inedite. O cchio sempre attento, orecchio teso, poche parole. E’ questo l’identikit di Antonio Losavio. Entrato a far parte dello staff di Vetrine Inedite nonchè della redazione di Ciclostyle per dare seguito al progetto iniziato con il Centro di Salute Mentale di Brindisi, Antonio si è contraddistinto subito per la sua professionalità. “Ho iniziato questo progetto un anno e mezzo fa prendendo parte ad un laboratorio di scrittura giornalistica ed entrando in un gruppo di pag 6 | GIUGNO 2011 | numero 11 persone già impegnate ad illustrare le iniziative del centro per mezzo di un giornalino chiamato FRAm’MENTI”, spiega Antonio. Per diversi mesi, coordinato dalla giornalista Viviana Leo, ha elaborato articoli, si è occupato della rassegna stampa fino ad arrivare ad avere la possibilità di collaborare con la nostra redazione. “Non mi ero mai confrontato con il mondo del lavoro, superato il disagio iniziale, oggi mi sento sereno”, confida. Ha un pensiero su ogni cosa e su ognuno dei componenti della redazione: “La direttrice? Poche parole e idee chiare. Maura Gatti, la responsabile di Ciclostyle.it, una vera macchinetta. Valeria Leggiero e Valeria De Vito sono una l’opposto dell’altra ma simpatiche”, dichiara. Determinazione, sete di conoscenza e una buona predisposizione ad imparare. I requisiti ci sono tutti per condividere con Antonio soddisfazioni e difficoltà che, ogni giorno, incontra una redazione giornalistica. www.ciclostyle.it | [email protected] Abbiamo spiegato ad Antonio la mission di Vetrine Inedite, editore del magazine Ciclostyle, ovvero quella di valorizzare i talenti del territorio. Abbiamo chiesto così di scrivere cos’è secondo lui il talento e qual è il suo. “Il talento è un dono della natura che ognuno ha dentro di sè, nonostante alcune volte molti non si accorgono di possederlo. Spesso e volentieri la società tende a inflazionarlo a dismisura: infatti, ci sono esempi in televisione dove gente che ha doti normali, non eccelse, viene esaltata dai mass media in maniera spropositata. Anche nel vissuto quotidiano molte persone posseggono una particolare predisposizione per il canto o il ballo, ma non hanno la voglia o il tempo per esprimerlo compiutamente. Esso si può presentare sotto altre forme e talvolta coincide con dei pregi come ad esempio l'altruismo o la generosità, caratteristiche, queste, intrinseche di una persona. Tra i diversi tipi di talento, quello che sento più mio è la scrittura. Elaborando un articolo e in generale un testo, si può dimostrare una attitudine particolare, perchè è piacevole trasmettere emozioni agli altri usando canali diversi dal linguaggio parlato. Ciò richiede un impegno significativo: non basta essere precisi e ordinati, ma bisogna lasciare viaggiare la mente. Il lettore deve essere coinvolto in questo percorso immaginario, la fantasia non deve essere repressa, anzi va alimentata continuamente. Questa voglia di evasione va sempre affinata e come si dice, c'è sempre qualcosa da imparare". www.ciclostyle.it | [email protected] ESTETICA | SOLARIUM | TATUAGGIO ARTISTICO | TRUCCO SEMI-PERMANENTE dall’esperienza decennale di MAX TATTOO I nostri clienti possono usufruire di vari servizi quali: DEPILAZIONE A FREDDO MANICURE PEDICURE PULIZIA VISO SOLARIUM TRUCCO GIORNO, SERA, CERIMONIA MASSAGGIO DRENANTE, DECONTRATTURANTE, EMOLINFATICO RICOSTRUZIONE UNGHIE il nuovo del bello… AUTORIZZATO ASL MATERIALI MONOUSO BRINDISI Via Giovanni XXIII 5/A (trav. Corso Roma) Orari di apertura: dal Lun/Ven: 9:00-12:30 / 15:30-19:30 Sabato: 9:00-12:30 Max: 347.1568188 / Annarita: 349.5883698 pag 7 | GIUGNO 2011 | numero 11 di ANTONIO LOSAVIO > [email protected] CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINA per tutti gli amanti della pasta, con oltre 60 tipi di spaghetti… nasce o t i t e p p a on bu CARPE DIEM BRUSCHETTERIA SPAGHETTERIA • Piazza Dante 8 • Brindisi • Tel 349.2742466 IL TEMPO DI 370 PARTITE Intervista al capitano del Football Brindisi 1912 C apitano del Football Brindisi 1912, Roberto Taurino è un personaggio carismatico che ha collezionato finora 370 presenze in maglia biancazzurra. Conosciamolo meglio. Quando è nata la tua passione per il calcio? Penso di essere nato con la passione per il calcio, la coltivo sin da quando ero ragazzino, aiutato anche dalla presenza di due fratelli più grandi che mi portavano spesso con loro. Quali caratteristiche deve avere un ragazzo per sfondare nel mondo dello sport e del calcio in particolare? Secondo me la caratteristica fondamentale è sicuramente la testa, intesa come capacità di soffrire, di lavorare, di non subire le sconfitte, di non abbattersi. L'aspetto mentale è prioritario: a questo vanno aggiunte delle qualità tecniche e specifiche dello sport, quali sicuramente lo spirito di agonismo che è il motore degli atleti di grande livello. Cosa è per te il talento? Il talento è un dono che ognuno ha naturalmente. Sicuramente nella vita va coltivato, migliorato, modellato. Ritieni che la città di Brindisi offra ai giovani calciatori la possibilità di esprimere il proprio talento? www.ciclostyle.it | [email protected] Se facciamo un’analisi attenta, Brindisi è stata da sempre una città che ha fornito al calcio italiano dei buoni talenti, ci sono tanti calciatori brindisini di buon livello, anche se la città ricorda solo Benarrivo. Penso che a Brindisi si possa fare molto di più. Il problema è che non c'è un vero settore giovanile di livello. Credo che nei giovani brindisini ci sia la capacità e la voglia di superare i problemi sociali della città, di uscire dall'anonimato e cercare di trovare una strada per emergere in ambito sportivo. Cosa pensi del tifoso brindisino? Quest'anno devo fare un grande plauso al pubblico brindisino perché in un'annata così difficile, gli ultrà brindisini non hanno mai oltrepassato un certo limite di comportamento e hanno mantenuto sempre alti livelli di civiltà. Senti di aver raggiunto i tuoi obiettivi come sportivo? Si, mi sono tolto qualche soddisfazione e sono orgoglioso di averlo fatto con le mie forze, non devo dire grazie a nessuno. Avevo il piccolo sogno di riportare la squadra del Brindisi nel calcio che conta (nel ’73 militava in B, Ndr), perché questa città è stato il mio trampolino di lancio. Se avessi la bacchetta magica, cosa cambieresti della tua carriera? Sarebbe facile dire che avrei preferito giocare in serie A però, tirando le somme, sono soddisfatto di quello che ho fatto. Poi nella vita si può fare sempre di più, ma bisogna sapersi accontentare di ciò che si ha. In quale squadra e accanto a quale giocatore avresti voluto militare? Campioni in giro ce ne sono tanti. Sicuramente un giocatore che mi ha sempre affascinato, per qualità e modo di stare in campo, è stato Maldini, che ho apprezzato al di là delle capacità calcistiche; ma non essendo tifoso del Milan, mi avrebbe fatto piacere giocare in nazionale con lui. E se fossi stato protagonista in nazionale, quale formazione avresti sentito maggiormente tua? Avevo cinque anni quando nel 1982 l'Italia ha vinto i mondiali e ricordo tante piccole scene di quell'estate: mia madre e le mie zie che cucivano le bandiere e noi che salivamo sul tetto della macchina il giorno che vincemmo la finale; poi ricordo l'urlo di Tardelli, lo farei rivedere ai giovani perché esprime veramente lo spirito di un calciatore. A quale allenatore sei rimasto particolarmente legato? Sono rimasto legato ad Allegri: ora sembra facile nominarlo per- ché sta facendo le fortune di una squadra importante; sono stato con lui a Grosseto e mi sento legato a questa persona. Come preferisci guardare le partite e in quale contesto? Assolutamente vedo le partite tranquillamente in casa, quando i miei figli me lo permettono; mi piace stare tranquillo sul divano. Nel sud Italia un giovane oggi è costretto ad emigrare per trovare una sistemazione; tu invece hai ottenuto gratificazioni scegliendo di rimanere nella nostra terra. Hai qualche consiglio da dare in proposito? No, non ho consigli, anch'io sono dovuto emigrare, ma farlo da calciatore è diverso rispetto a chi parte per diventare operaio al nord. Noi calciatori siamo privilegiati, è inutile nasconderlo. Tuttavia, delle volte, l'immaginario della gente è un po' sbagliato, nel senso che non sempre si guadagnano cifre da serie A. Noi del sud siamo legati agli affetti familiari ed è traumatico lasciare la famiglia, però spesso bisogna perseguire questa strada; purtroppo il meridione non offre quello di cui abbiamo bisogno, ma sono straconvinto che per tutte le persone che emigrano al nord, il primo pensiero è quello di rientrare a casa. numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 9 di EMANUELE VASTA > [email protected] di MICHELE CAVALLO > [email protected] CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINA CICLOSTYLE - STORIE DA COPERTINA IL MAGGIORE TRA GLI SPORT MINORI LAURA LOTTI: UNA VITA PER LA SCHERMA Luca Iacobucci padre, maestro e pluricampione del mondo di body building C ampione del mondo 2006 e 2007 di Body building, a Brindisi sinonimo di eccellenza e guru del beneficio di rimettersi in forma. Frequentando Luca Iacobucci è facile intuire che non è solo un tripudio di muscoli da supereroe della Marvel. Ma l’involucro marmoreo cela un gran cuore che medita, trasmette, ama e sostiene. Per rappresentare la gloria degli sport considerati minori, non potevamo che proporgli una “salutare” conversazione. Sei di Rimini, ma vivi a Brindisi, raccontaci. Si! Ho scelto di vivere a Brindisi, città natia di mia moglie Barbara Panarese, conosciuta in un forum per amanti del body building e sposata dopo soli nove mesi. Il classico colpo di fulmine che ti rende invincibile. Quando sei felice vivi ovunque. “Tutto muscoli e niente cervello”, sfatiamo il luogo comune? Non si può etichettare una personalità. Conosco atleti formidabili che hanno due lauree. L’attore Schwarzenegger è stato anche governatore della California! Il body building: lo sport della tua vita. Chi o cosa t’ha dato lo start? Mio padre venne a mancare prematuramente. A 13 anni iniziai a fare palestra con mio fratello. Lui smise, io continuai. Oggi gli anni di agonismo sono 27. Ero un fuscello, ma ero predisposto; nel tempo ho iniziato anche il percorso di insegnamento perché amo rendere felici gli altri dopo averli supportati nella sfida con loro stessi. Nel tuo sport, per fare un goal, come si procede? Apprezzando la vita guardandola da una migliore prospettiva, data da quella leggerezza conseguente alla leggerezza fisica. Il body building è davvero uno pag 10 | GIUGNO 2011 | numero 11 sport agonistico minore? Gli sport vengono chiamati “minori” quando gli sponsor sono pochi, girano meno soldi, ma non per questo sono minori i sacrifici. Anzi. Quali sono I valori da non dimenticare per essere un campione? Ci vuole forza di volontà data da una maturità mentale che tiri fuori soprattutto amando ed essendo amati. E’ necessaria un’ottima consapevolezza di sé. Tanto un corpo perfetto non esisterà mai, ma sentirsi perfetti si può. Quali sono le tue vittorie più importanti? Ho partecipato al mondiale per due anni consecutivi al fine di zittire gli scettici che mi avrebbero additato come “fortunato”. Il 2006 e 2007 sono stati dei doni immensi da tener stretti. Ma senza l’amore per la famiglia certe sfumature sfuggono. Chi fa Body building non è un decerebrato. Siamo etichettati male perché è sempre visibile ciò che siamo, come un vestito. Gli altri sport sono solo prestazionali. Può anche accadere che un culturista sposi una donna con qualche chilo in più? E’ più difficile, ma ho conosciuto alcune coppie del genere felicemente insieme. Allenare era un altro dei tuoi sogni avverati, si conseguono studi specifici? Servono degli attestati, ma senza la passione che ti migliora non sarai mai un bravo maestro. Attualmente chi stimi come atleta di questa disciplina? Flex Wheeler e per l’Italia il mio pupillo Gianpietro Diedhiou. A Brindisi quale “peso” bisogna togliersi dal groppone? Tanti. Qui c’è una mancata cooperazione per far girare la moneta. www.ciclostyle.it | [email protected] U na vita per la scherma e per i suoi atleti. Lei è Laura Lotti, giovanissima atleta e insegnante di uno degli sport più affascinanti del panorama sportivo italiano: la scherma, una disciplina che tanto oro olimpico e mondiale ha regalato alla nostra Italia per la gioia e la passione di milioni di italiani. Sport che certamente interessa molti giovanissimi sportivi attratti dalle imprese di tanti spadaccini televisivi distribuiti tra fiction e cartoon, primo vero passo verso questa disciplina densa di preparazione atletica e tecnica. Da qui è partita la passione della giovane brindisina Laura Lotti che, a soli 4 anni, ha iniziato la sua carriera schermistica nella Brundusium per poi passare al Circolo Scherma Brindisi. Una carriera ben presto diventata la passione più grande della sua vita e che, solo qualche mese fa, l’ha portata in vetta al mondo conquistando il titolo mondiale a squadra di fioretto e spada con la Nazionale Maestri Italiani. “È stata una grande esperienza – afferma l’atleta brindisina – che ha riempito la mia carriera e ripagato i tanti sacrifici fino ad ora messi in opera per questa stupenda disciplina. Non credevo di arrivare cosi avanti ma, alla fine, ci siamo riusciti coronando un sogno a lungo inseguito”. Diplomata al liceo classico e laureanda in scienze politiche, Laura spinta dalla passione ha inseguito il suo sogno sportivo e, all’età di 18 anni, ha iniziato a frequentare l’Accademia Nazionale di scherma. Un percorso difficile e al tempo stesso affascinante che, a soli 23 anni, www.ciclostyle.it | [email protected] l’ha fatta diventare la maestra più giovane d’Italia. Una dote innata, quella dell’insegnamento, ereditata in giovane età dai suoi primi maestri e ben presto messa a disposizione dei più piccoli e di tutti coloro che si vogliono avvicinare a questa disciplina. “Il mio primo maestro è stato Giuseppe Ricchiuto, che mi ha inculcato le prime e fondamentali nozioni tecniche. Ma la grande passione per la scherma è arrivata grazie anche all’incontro con il maestro Vittorio Zumbo, i cui insegnamenti mi hanno portato a sfiorare la grande impresa di poter vestire una maglia azzurra. Se oggi sono in questo mondo lo devo sicuramente a queste due persone che tanto hanno saputo insegnarmi”. Una carriera veloce trainata dal talento della giovane ragazza brindisina che, a soli 14 anni vedeva spalancarsi le porte del grande successo. “Quasi inaspettatamente – afferma Laura – e grazie alle mie capacità dell’uso indistinto delle armi schermistiche, venivo contattata per il primo ritiro della nazionale femminile di sciabola. Una possibilità unica visto che, sino ad allora, la sciabola era solo una prerogativa maschile. Ma la mia passione per il fioretto mi fece rinunciare gettando al vento la mia grande occasione”. Ma la vita, si sa, concede sempre una rivincita arrivata, prontamente, qualche anno fa. “Il giorno 08/08/2008 alle ore 8,08 è stato registrato l’atto ufficiale della mia società “Club Scherma Città Bianca” con sede ad Ostuni. Una data scelta non a caso in quanto combacia esattamente Giovane atleta e insegnante di uno degli sport più affascinanti del panorama sportivo italiano. i Laura Liott con il giorno l’anno e l’ora dell’inizio delle olimpiadi di Pechino. Parte da qui la mia rivincita verso una carriera che sembrava conclusa ancor prima di cominciare e che oggi, invece, mi sta regalando grandi soddisfazioni grazie al mio gruppo di allievi che tanto bene sta facendo nei vari impegni sportivi interregionali e nazionali. Grandi soddisfazioni che forse neanche una carriera personale avrebbe saputo regalarmi”. Ma la pedana è il sogno di ogni schermista e se poi, gara dopo gara, ti ritro- vi al numero 62 del ranking assoluto nazionale allora vuol dire che qualcosa ancora non si è rotto con il sogno di una vita “Nonostante i grandi sacrifici che porto avanti e fino a quando il mio ginocchio reggerà – conclude Laura – continuo a prepararmi per i prossimi impegni con la nazionale maestri. Ma il mio principale obiettivo è veder crescere e migliorare il livello dei miei ragazzi sperando di vederli coronare il sogno sportivo della loro vita che con disciplina e impegno inseguono insieme a me”. numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 11 RASSEGNA STANCA di MAURA GATTI > [email protected] RASSEGNA STANCA A TU PER TU CON UN PERSONAL TRAINER di MASSIMILIANO GATTI > [email protected] Intervista a Pierfrancesco Guadalupi, operatore del settore sportivo e del fitness PARKOUR, UNO STILE DI VITA A Brindisi, un gruppo di ragazzi sfida la città, saltando, arrampicandosi e volteggiando su qualunque tipo di barriera architettonica. Chi frequenta il parco giochi del quartiere Casale avrà già avuto modo di vederli in azione: è il gruppo parkour di Brindisi, che con le sue innocue evoluzioni, ci dimostra ogni giorno che il corpo non ha limiti. Cos’è il parkour? Lo abbiamo chiesto a loro. Stupisce la maturità di questi ragazzi, capaci di cogliere nella vita quella profondità, che spesso manca a molti adulti. Andrea Fiusco, 16 anni Il fascino del parkour è nella libertà di movimento, ma anche nella sua filosofia: superare ostacoli fisici, come muri e scale, diventa un modo per lavorare su sé stessi, per superare i propri blocchi psicologici. Andrea Lupo, 21 anni La città stessa è la palestra dell'atleta di parkour ovvero il traceur. Spesso però siamo accusati di pag 12 | GIUGNO 2011 | numero11 vandalismo o di essere un cattivo esempio per i bambini, da chi vive una vita sedentaria. Per noi è un modo per socializzare: quando stai bene con te stesso, stai bene con chiunque. Paolo Pisani, 15 anni Come in tutti gli sport, l'allenamento è importante; così come l'avere coscienza di ciò che si fa, altrimenti ogni sport è pericoloso. Io preferisco le tecniche di volteggio e precisione, curo l'alimentazione mangiando molta frutta e verdura, ed aspetto con pazienza di essere pronto per il cemento.” Alessandro Taveri, 17 anni Il parkour mi ha dato più equilibrio, fisico e mentale, più flessibilità nell'affrontare i problemi. Sconsiglio a tutti di allenarsi da soli, meglio essere seguiti da qualcuno. I ragazzi sono entusiasti, ma cosa ne pensano gli adulti? Mamma di Davide Pisani All'inizio ero preoccupata per la sua sicurezza, poi l'ho visto crescere. Per la prima volta si è appassionato ad una disciplina, ora prende più facilmente l'iniziativa e socializza di più. Madre e Padre di Paolo Pisani All'inizio sembrava uno sport pericoloso, ma fatto in palestra con professionalità è un'altra cosa. Da quando Paolo lo pratica è più sicuro, maturo, sembra più grande della sua età. Antonio Spagnolo, pres. Soc. Ginnastica La Rosa L'artefice di tutto è stato Delio, il loro istruttore. Abbiamo un buon rapporto, spesso li vado a trovare quando si allenano fuori e li coinvolgiamo nelle nostre gare. Delio Camassa, istruttore Quando i ragazzi mi hanno chiesto di allenarli ho capito che non c'è molta differenza con la ginnastica artistica. Ho notato subito dei cambiamenti in loro, in poco tempo sono diventati più responsabili, più determinati e più socievoli. Andrea Fiusco Dalla palestra al cemento, il passaggio è soprattutto psicologico, richiede maturità e responsabilità. Noi rispettiamo l'ambiente, stiamo attenti agli altri, oltre che a noi stessi. Non abbiamo mai avuto problemi con le istituzioni, anzi, vorremmo approfittarne per chiedere più parchi ed aree attrezzate in città. Non solo uno sport dunque, il Parkour sembra essere una filosofia di vita, che sviluppa maturità, equilibrio e rispetto in chi lo pratica. www.ciclostyle.it | [email protected] C on la stagione estiva ormai prossima e la prova costume alle porte, gli italiani ricorrono ai ripari districandosi tra i più svariati rimedi. Tra questi il più gettonato è indubbiamente la palestra. Abbiamo chiesto alcuni consigli a Pierfrancesco Guadalupi, laureato in “Scienze e tecniche sportive”, personal trainer e operatore del settore sportivo e del fitness. Oltre a fare l’istruttore di sala, Pierfrancesco lavora indistintamente con anziani e bambini. A questi ultimi insegna il corretto movimento, un compito importante soprattutto nell’epoca dove l’obesità è dilagante. Con gli anziani, invece, nell’ambito del progetto “quattro passi per la salute” organizzato dalla UISP in collaborazione con la Asl, propone ginnastica dolce e posturale, oltre a proporsi l’obiettivo di riscoprire il piacere di una sana camminata. Collabora con la Federazione Italiana sport per disabilità intellettive e relazionali (Fisdir), con il Settore giovanile e scolastico della FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) e, stagionalmente, con la FIT (Federazione Italiana Tennis). Cosa ti piace del tuo lavoro? La soddisfazione della gente. Volevo www.ciclostyle.it | [email protected] lavorare nello sport sin da piccolo, l’ho fatto. Cos’è un personal trainer e le differenze con l’istruttore di sala. Il Personal Trainer è la persona che ti segue, minuto per minuto, durante l’allenamento. I tempi di allenamento si riducono e si ottimizzando i risultati in quanto, grazie ad un check-fit, cioè un’analisi iniziale delle condizioni fisiche della persona, viene creata una tabella di lavoro che permette di ottenere dei risultati specifici e mirati. L’istruttore di sala segue più persone contemporaneamente. L’estate è alle porte: consigli per una corretta alimentazione? In realtà una persona dovrebbe seguire una corretta alimentazione tutto l’anno. In estate si deve incrementare l’assunzione di frutta e verdura. A colazione bisogna assumere il 25 per cento delle calorie giornaliere: succo di frutta, due fette biscottate con marmellata o biscotti. Appena svegli è importante bere due bicchieri d’acqua a temperatura ambiente per purificare l’organismo. A metà mattinata un frutto o un succo di frutta, oppure mezzo panino con pomodoro o prosciutto crudo. A pranzo carboidrati poveri di condimento, come pasta al tonno o con le verdure, la carne o il pesce e un buon bicchiere di vino. Uno spuntino il pomeriggio sempre a base di frutta. La cena dev’essere leggera: evitare i carboidrati e concedersi una pizza una volta la settimana. Comunque, dipende anche da che tipo di vita si fa, se ci si muove molto o si è più sedentari. L’importante è bere moltissima acqua. Quante volte la settimana conviene allenarsi? Il riposo è importante quanto l’allenamento, perciò va bene allenarsi a giorni alterni, magari concedendosi una passeggiata di un’ora tutti i giorni. Che differenze ci sono tra uomo e donna nell’approccio allo sport? In realtà l’approccio è identico, cambiano i punti critici. Le donne vogliono lavorare di più su glutei, esterno coscia, fianchi e tricipite. L’uomo si concentra di più su addome e pettorali. Quale tra corsa, nuoto e bicicletta possiamo definire un allenamento più completo? La corsa si avvicina molto di più ad un allenamento completo. Ma anche il nuoto ha i suoi vantaggi, da sfruttare soprattutto durante la stagione estiva. Un sogno per Brindisi? Aprire una sala Personal Trainer. Ho fatto esperienza a Parma, allenando personaggi dello spettacolo e mogli di calciatori. E’ un allenamento totalmente diverso. Tutto è costruito sulla persona. Esercizi da fare a casa o al mare? Diversi tra uomini e donne. In spiaggia si può lavorare con una varietà infinita di esercizi. Una ragazza, ad esempio, in piedi sulla spiaggia, se sposta con il piede la sabbia verso l’esterno fa lavorare l’esterno coscia. numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 13 FESTIVAL DEL TALENTO E… LUNATICA 17-18-19 GIUGNO PIAZZALE LENIO FLACCO BRINDISI Calendario Appuntamenti Torreregina: 11 giugno: NOBRAINO ore 23.00 ingresso 10 euro con consumazione fino alle 00.30 18 giugno: ALESSANDRO MANNARINO ore 23.00 ingresso 10 euro 25 giugno: FAME DI CAMILLA ore 23.00 ingresso 10 euro con consumazione fino alle 00.30 09 luglio: SKATALITES ore 23.00 ingresso 10 euro 16 luglio: GYPSYLAND (serata a tema) 23 luglio: ore 23.00 Mauro ermanno giovanardi (LA CRUS) ingresso 10 euro 30 luglio: MAX GAZZE' ore 23.00 ingresso 15 euro, in prevendita 12.00 euro 06 agosto: ZIBBA E ALMALIBR ore 23.00 ingresso 10euro con consumazione fino alle 01.00 E + MORGAN DJ SET ingresso 12 euro dalle 01.00 in poi 13 agosto: DANIELE SILVESTRI ore 23.00 ingresso 15 euro + prevendita 14 agosto: SEVENTY LEVEL ore 23.00 ingresso 10 euro 20 Agosto: BRUNORI S.A.S. ore 23.00 ingresso 10 euro con consumazione fino alle 01.00 27 agosto: FUNERALE DELLA REGINA GIOVANNA (SERATA A TEMA) ingresso 10 euro con consumazione fino alle 00.30 in foto: Mariagrazia Sigrisi. Foto di Virginia Frigione – Afi. Trucco: Tatoos & Beauty. Acconciatura: Smoovy Look Parrucchieri ULTERIORI INFO SU WWW.CICLOSTYLE.IT/FESTIVALDELTALENTO con il Patrocinio del Comune di Brindisi Assessorato alle Attività Produttive e Turismo SCOMUNICANDO FESTIVAL REGIONALE DEL TALENTO E… LUNATICA SCOMUNICANDO PROGRAMMA VENERDÌ 17 GIUGNO 2011 SABATO 18 GIUGNO 2011 Tema giornaliero Cosplay: Hetalia day, giornata dedicata al famoso anime. Tema giornaliero cosplay: Videogame day, giornata dedicata ai personaggi dei videogiochi *Tutti coloro che si presenteranno con un cosplay dedicato ad un personaggio dei videogiochi, riceveranno tanti punti per la caccia al tesoro quanto più sarà perfetto il cosplay. 10.00 Apertura iscrizioni tornei Giochi di Ruolo (GdR) e Giochi di Carte collezionabili (GdC) BRINDISI Piazzale Lenio Flacco 17 18 19 Giugno 2011 10.15 Inizio tornei 10.30 Apertura iscrizioni caccia al tesoro 11.00 11.30 13.00 15.00 18.00 19.00 19.30 19.45 I l “Festival regionale del Talento… e Lunatica”, la più grande mostra dell’inedito e del fantasy, si terrà nel cuore della città di Brindisi. L’evento, organizzato dall’associazione Vetrine Inedite e dallo staff di Lunatica, è programmato il 17-18-19 giugno in piazzale Lenio Flacco, con il patrocinio del Comune di Brindisi e dell’assessorato alle Attività produttive e al Turismo. Si proporrà come un villaggio all’interno del quale i più svariati eventi ed attrazioni originali saranno offerti alla cittadinanza perché possa intervenire ed apprezzare il talento, l’arte, la musica, la creatività e la fantasia dei giovani pugliesi. L’iniziativa, sta raccogliendo il consenso di moltissimi pugliesi nonché la partecipazione di molte associazioni che operano sul territorio. Moltissimi talenti e operatori del mondo fantasy stanno contribuendo per allestire una mostra mercato senza precedenti nonché una importante esposizione di opere legate al fantasy e non. Tanti gli appuntamenti organizzati dai due staff. Durante i tre giorni, infatti, l’Associazione di promozione sociale Vetrine Inedite pag 16 | GIUGNO 2011 | numero11 presenterà, oltre a momenti di cabaret, break dance, spettacolo, eventi fashion e teatro, la fase finale del concorso regionale “Vetrine in musica Edita” un’iniziativa nata per valorizzare i talenti in campo musicale. Nei tre giorni, inoltre, verrà esposta e presentata la prima parte della coperta più grande del mondo realizzata ad uncinetto e già iscritta per concorrere al Guinness dei Primati. A qualificare la proposta come unica, lo staff Lunatica metterà in mostra vari aspetti del genere fantasy, partendo dalla tradizione giapponese del cosplay (appassionati vestiti come i personaggi di fumetti e cartoni animati), per passare dai tornei di giochi di ruolo (anche dal vivo) e di carte collezionabili, ad una sorprendente caccia al tesoro localizzata in tutto il centro storico della città. Non mancheranno gli appuntamenti didattici sempre dedicati al fantastico: incontri letterari, laboratori di scrittura e mostre a tema andranno ad impreziosire il calendario della tre giorni. Da non dimenticare l’anteprima in esclusiva mondiale di una nuova modalità di gioco di Magic, denominata “Magic: The Gathering Commander”, in con- temporanea con tutte le più importanti sedi del mondo. Per offrire a tutti l’opportunità di giocare sarà messo a disposizione un mazzo di carte gratuito (maggiori info su http://lunaticafierafantasy.blogspot.com/ ) La chiusura di ogni giornata è affidata ai Luminal, artisti, giocolieri e maestri del fuoco, che stupiranno il pubblico con le loro magiche esibizioni. Tre giorni senza precedenti, tre giorni di allegria, meraviglia e divertimento, che apriranno la stagione estiva, non solo della città di Brindisi. La manifestazione mira a dare un impulso al turismo, proponendo eventi di portata nazionale e mondiale, apprezzati ed apprezzabili da chiunque. Un particolare ringraziamento è rivolto ai main sponsor che stanno sostenendo il progetto: Smoovy Look Parrucchieri ( www.smoovylook.it / 0831.562368) & Torre Regina Giovanna (www.torrereginagiovanna.it / 339.3071314) ed a Charme di Sgura Simona, Burgher House, BedDa Brindisi. Ulteriori info sulle esibizioni su www.ciclostyle.it/festivaldeltanto. www.ciclostyle.it | [email protected] 20.00 20.30 21.30 22.00 22:30 24.00 “Le Sfere del Drago” Inizio caccia al tesoro Apertura della pista di Mini4wd Chiusura sessione mattutina dei tornei Apertura sessione pomeridiana dei tornei Piazzale Flacco Corteo apertura con sfilata medioevale a cura del gruppo Compagnia degli armigeri e degli spadaccini dell’antichissima Città di Brindisi e del Museo Faldetta, break dance, cosplay, gruppo parkour Brindisi, sfileranno gli skaters del Salento Fun Park Inaugurazione alla presenza delle autorità. A seguire: giochi di fuoco, spettacoli di giocoleria a cura dei Luminal, Associazione Mickyldaus Eventi “Tango di Roxana e Lady Marmalade” Apertura a cura di Croce e Delizia Litfiba Cover Band Chiusura prima giornata della caccia al tesoro e sessione pomeridiana dei tornei Intervento autorità Battaglia a cura di Guerre del caos. Inaugurazione: Mostra Fotografica Skin on my Skin di Virginia Frigione by Afi Accademia Fotografica Italiana; Esposizione opere fantasy. Musica d’insieme a cura dell’Ass. Frescobaldi Scemifreddi Cabaret “Homologato” Presentazione del Guinness dei primati: la coperta più grande del mondo fatta ad uncinetto Compagnia CDG DANZA” & “Accademia delle Danze” “Quasi ombra” - Coreografie: Maria Chiara Di Giulio. Toromeccanica Giochi di fuoco e spettacoli di giocoleria con i Luminal. DOMENICA 19 GIUGNO 2011 10.00 10.00 10.15 10.30 11.00 13.00 15.00 17.00 18.00 19.00 19.30 20.00 23.30 21.00 24.00 Apertura seconda fase tornei Giochi di Ruolo (GdR) e Giochi di Carte collezionabili (GdC) Laboratorio di Scrittura Fantasy sui 4 elementi Apertura seconda giornata caccia al tesoro “Le Sfere del Drago” Presentazione del gioco di ruolo ‘Mythos’ Apertura della pista di Mini4wd Apertura seconda giornata della caccia al tesoro Chiusura sessione mattutina dei tornei Apertura sessione pomeridiana dei tornei Presentazione del libro di Paoletta Maizza “Le montagne degli Immortali”, illustrato da Daniele Musashi, autore della prima locandina di Lunatica Presentazione scrittori locali. Chiusura seconda giornata della caccia al tesoro Chiusura sessione pomeridiana dei tornei Vama Yupa Alessio Blaze presentazione del cd “Raccontami” con la collaborazione della Street School di Brindisi. Spettacolo teatrale “Il puzzle Mancante” a cura dell’Ass cult. Salenzia Apertura contest musicale “Vetrine In musica Edita a cura di Re-memory band Finale Contest musicale “Vetrine in-musica edita”: Seahouse, Incantevole Euforia, Sir Frankie Crisp, RetrOscena. A seguire: Live Moustache Prawn Premiazione Contest musicale “Vetrine in-musica edita”. Giochi di fuoco e spettacoli di giocoleria con i Luminal. 10.15 11.00 15.00 16.00 18.00 19.00 19.30 20.00 20.15 21:00 21.30 22.30 23.00 24.00 Apertura terza fase tornei Giochi di Ruolo (GdR) e Giochi di Carte collezionabili (GdC) Laboratorio di Scrittura Fantasy sui 4 elementi Raduno e sfilata di cosplay in stile ‘Lolita’ dedicati alla moda vittoriana Apertura della pista di Mini4wd Apertura terza giornata della caccia al tesoro Chiusura della caccia al tesoro Contest a premi di Cosplay Fine del contest di Cosplay e chiusura dei tornei Evento fashion: “Modelle per un giorno e acconciatore dell’anno” e cura di Smoovy Look parrucchieri Premiazione dei tornei, della caccia al tesoro e del contest di Cosplay “Rag time”: Chaplin, Buster Keaton e il Teatro di strada. Regia Emmanuell Gallot Lavallè per la Produzione dell’Ass. Teatro delle Foglie. Esibizione del gruppo di parkour di Brindisi Break dance e hip Hop – direzione artistica Arturo La Palma con la collaborazione dei breakers Brincity Rockerz e Street School di Brindisi Spettacolo teatrale a cura della Scuola d’arte Drammatica della Puglia Talia Orchestra Frescobaldi Croce e Delizia Litfiba cover band Esibizione band vincitrice “Vetrine in musica edita” e dei premiati. Giochi di fuoco e spettacoli di giocoleria dei Luminal. ummh hambu rgher !! Bed and Breakfast BEDda BRINDISI ogni ospite, un ospite di riguardo Via Passante, 4/6 72100 Brindisi Cell. 392.4522861 www.beddabrindisi.it PIAZZA CAIROLI 12 • BRINDISI TEL. 0831.096657 [email protected] www.ciclostyle.it | [email protected] numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 17 di MAURA GATTI > [email protected] SCOMUNICANDO È UN EVENTO VETRINE INEDITE E LUNATICA MEDIA PARTNER LA CASA INFESTATA DI BRINDISI Il fenomeno è registrato in una casa del centro storico IPI Srl • Via Dè Terribile 9 • 72100 Brindisi Tel./fax 0831568325 ipibrindisi.com • [email protected] A SPONSORED BY WWW.SMOOVYLOOK.IT - 0831.562368 nche Brindisi ha la sua casa infestata. Non si tratta di leggende metropolitane, ma di testimonianze di fenomeni tutt’ora attivi. Ed è una storia che ha inizio i primi anni del ‘900. I discendenti della famiglia protagonista di questa storia, ancora oggi in possesso dell’abitazione, hanno richiesto l’anonimato. Tutto ha inizio quando una famiglia come tante acquista, dopo tanti sacrifici, una vecchia casa disabitata, al centro di Brindisi. I primi anni trascorsero tranquilli tra lavoro e nascite, fino a quando una notte, il capofamiglia, fece un sogno inquietante. L’uomo sognò un frate che gli disse: “Domani, allo scoccar della mezzanotte, vai nel cortile interno e scava nel punto che ti sto indicando. Vedi cosa si nasconde sotto”. Il sogno fu così vivido che Antonio, lo chiameremo così, si svegliò di soprassalto convinto che non si fosse trattato di un sogno come un altro. Antonio era una persona molto religiosa ma anche molto paurosa così, l’indomani, chiamò un vicino di casa e gli raccontò cosa era accaduto. Il vicino, più scettico, suggerì all’uomo di scavare nel punto indicato e verificare se effettivamente sotto si trovasse qualcosa. Antonio approvò, ma decise di scavare in pieno giorno, con l’aiuto del vicino. Appena cominciarono a scavare si resero conto che sotto il terreno c’era qualcosa. Dopo diverse ore riuscirono a portare alla luce un’entrata. Aprirono una specie di botola e videro che sotto c’era una stanza. Sempre più impau- www.ciclostyle.it | [email protected] riti decisero di scendere a dare un occhiata. La stanza era piena di pentolame. Doveva essere stata una cucina. C’erano pentole senza coperchio ovunque. Ma nulla di particolare colpì la loro attenzione. Decisero allora di chiudere e rimettere tutto a posto. La notte stessa Antonio sognò di nuovo il frate. Questa volta era adirato. Gli disse: “Non hai fatto come ti ho detto. Dovevi scavare alla mezzanotte! Dovevi trovare l’oro! Se tu vuoi trovare le pentole piene d’oro, adesso, mi devi dare tua figlia, la più piccola!” L’uomo questa volta sobbalzò nel letto, seriamente preoccupato. Sapeva, da vecchi racconti, che a volte le anime tormentate chiedevano qualcosa per ritrovare la pace. Come a volersi salvare l’anima. Ma la bambina proprio no, non era intenzionato a dargliela. Fece finta di niente e il frate non si presentò più in sogno. Molti anni dopo, quando le figlie dell’uomo erano ormai grandi e questa storia sepolta dalla polvere dei ricordi recenti, la famiglia decise di fare dei lavori. Antonio era ormai morto, ma la moglie, che sapeva tutto, era in vita. Poiché la casa era veramente vecchia i lavori partirono dalle fognature e lì, gli operai, trovarono la stanza che tanti anni prima aveva trovato l’uomo. Ad uno sguardo più attento trovarono le ossa di un uomo, con un saio e una corona che sembrava di metallo a mo di cintura. Quando chiesero alla famiglia che fare, i proprietari decisero di lasciare le ossa nella stanza e di sigillare tutto con una colata di cemento. La casa venne data in affitto. Ma nel corso degli anni nessuna famiglia resisteva. Tutti raccontavano che di notte si sentivano lamenti e rumori di catena trascinata a terra. Dopo pochi mesi gli affittuari se ne andavano terrorizzati. Gli ultimi che affittarono casa, con grande stupore dei proprietari, portarono un messaggio. La signora, infatti, aveva sognato un frate che gli aveva intimato di andar via, perché solo i discendenti della famiglia dei vecchi proprietari potevano abitare lì. Così, rassegnati, la casa non fu più messa in affitto ma ceduta ai discendenti che ad oggi vi abitano ancora. Ogni tanto si sentono dei passi di notte, ma tutti sono abituati e ci convivono tranquillamente. La cosa veramente strana è che quelle del frate non sono le uniche ossa che si trovano in quell’abitazione. Quando Antonio stava effettuando i primi lavori per poter rimettere a posto la casa che aveva comprato, gli operai trovarono lo scheletro di una giovane donna. Le ossa furono messe in una cassetta per poi portarle al cimitero. Ma Antonio non ne volle. Spostare delle ossa equivaleva a infastidire l’anima che riposava in quel luogo e così disse agli operai di rimetterla dove l’avevano trovata. La notte seguente una giovane donna andò in sogno alla moglie dell’uomo ringraziandoli per averla lasciata riposare lì. Nella casa c’è una nicchia che segna il luogo dove riposa la giovane. numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 19 di VINCENZO MAGGIORE > [email protected] SCOMUNICANDO SCOMUNICANDO Intervista a Ermes De Mauro, presidente-giocatore dell’Associazione sportiva dilettantistica mesagnese MESSAPIA RUGBY: UN PROGETTO SPORTIVO CON LA PALLA OVALE M essapia Rugby è una nuova realtà sportiva nata dalla volontà di quattro amici di Mesagne. Ermes De Mauro, Andrea Calavita (coach), Giancarlo Facecchia e Carlo Urgesi, già giocatori del “Cus Lecce” (serie C), hanno deciso di intraprende una sfida avvincente: creare una squadra nel loro paese di origine e coinvolgere i giovani in uno sport che comincia a riscuotere sempre più successo. Le ambizioni sportive vanno di pari passo con gli obiettivi lodevoli di chi vuol fare qualcosa di buono per la propria terra di appartenenza. Certo, non è facile dar vita a un progetto di questo tipo, ma da quando il Messapia ha iniziato gli allenamenti, le soddisfazioni sono arrivate rapidamente. In pochi mesi al gruppo si sono aggregate una ventina di persone, molte delle quali alle primissime armi, che hanno conferito alla squadra una pag 20 | GIUGNO 2011 | numero11 fisionomia più o meno stabile. Dopo una fase iniziale improntata prevalentemente sulla preparazione atletica (curata dal preparatore Angelo Dimonte), è arrivato il momento fatidico della “palla ovale” e delle prime partite. In attesa di iniziare il primo campionato della sua storia, il Messapia Rugby si allena ogni settimana in un campo a Latiano, ma molto www.ciclostyle.it | [email protected] auro Ermes De M presto dovrebbe trovare “casa” a Mesagne. Dalle parole di Ermes De Mauro, presidentegiocatore dell’Associazione sportiva dilettantistica “Messapia Rugby Mesagne”, scopriamo come l’impatto dei principianti con le regole di gioco di uno sport meno famoso del calcio sia stato più immediato del previsto. Presidente, quando avete pensato di allestire una squadra di rugby? Ho trascorso gli anni dell’università in Emilia, dove giocavo a calcio e allenavo i “pulcini” di una squadra di Bologna. Negli ultimi anni mi sono appassionato al rugby che ho iniziato a praticare da quando sono rientrato in Puglia. Ho giocato per due stagioni nel Cus Lecce, covando sempre il sogno di creare una squadra di rugby nel mio paese. Un desiderio, condiviso con i miei compaesani compagni di squadra, che finalmente è diventato una realtà. Come procede la fase di allestimento della squadra? Abbiamo superato le più rosee aspettative. In pochissimo tempo i ragazzi hanno preso confidenza con la palla, con le regole del rugby e siamo riusciti anche a sostenere la prima amichevole con la mia ex squadra. Creare dal nulla un assemblaggio sportivo e una intelaiatura tattica non è cosa da poco. Aldilà della soddisfazione per un’idea che si è realizzata, cosa c’è dietro il progetto Messapia Rugby? C’è la voglia di coinvolgere i ragazzini in uno sport affascinante, di avvicinarli ai valori che stanno alla base della cultura rugbistica. Per troppo tempo il rugby è stato sottovalutato, considerato uno sport non adatto a tutti. Nel nostro piccolo vorremo sfatare i pregiudizi e creare un ambiente sano in cui impegnarsi e divertirsi. A tal proposito, a settembre, cominceremo un’opera di propaganda nelle scuole medie, perché ci piacerebbe creare fin da subito un settore giovanile. Altro obiettivo è quello di creare una squadra femminile. Altri progetti per il futuro? Il prossimo 3 luglio disputeremo un’amichevole con la Federiciana Rugby. Per quella occasione stiamo preparando un “terzo tempo”(tradizionale momento conviviale dopo-gara tra i giocatori delle due squadre, Ndr) aperto a chiunque volesse avvicinarsi a questo progetto sportivo. www.ciclostyle.it | [email protected] numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 21 di VALERIA LEGGIERO > [email protected] VETRINE INEDITE VETRINE INEDITE DA “MANNAGGIA LU RIMU” A “LE REGOLE DEL BURRACO”: il nipote, Federico Inganni, attore del musical “Marcellino Pane e Vino”, recentemente del film “Immaturi” e del famoso musical “Grease”. Un prodigio che non fa altro che confermare la vena artistica di questa famiglia, che tanto onora le origini brindisine. La famiglia Vitale sinonimo di arte, tutta brindisina S orridente e affabile, Giorgio Vitale non si presenta solo come il “Burraco Man”, l’uomo che ha trasformato un semplice gioco in una vera e propria passione a tuttotondo, ma anche come un ereditario di talento. Noto per aver raccolto tutte le regole del Burraco in svariati manuali divenuti ormai una “Bibbia” per chi si approccia a tale gioco, Giorgio è padre di famiglia nonchè nonno di altrettanti talenti e figlio di Alfredo, musicista autore di “Mannaggia lu rimu”. Ha tante cose da raccontare, Vitale, non solo del suo lavoro, ma anche della sua famiglia: è qui per questo, per “onorare” una stirpe di talenti, tutti brindisini. Il suo successo arriva subito, con il primo manuale di Burraco. La sua passione verso il gioco di carte, è successiva al suo interesse verso scacchi e bridge. “Non ho iniziato con il Burraco in quanto appassionato alle carte, piuttosto mi sono approcciato ad esse in quanto uomo di mare: tanti anni passati a fare le veci di addetto ai regolamenti mi hanno fornito tutta l’esperienza che mi ha portato a scrivere di giochi di carte”, confida Vitale. Un vero e proprio fenomeno sociale che raduna dieci milioni di giocatori. Una febbre, insomma, da sabato sera. Una passione da coltivare sia in inverno (nei salotti e nei circoli italiani si gioca fino a sera tardi), che d’estate (tantissimi sono i lidi che ogni anno organizzano tornei). Il vantaggio di questo passatempo, infatti, è la sua semplicità nonchè la facilità pag 22 | GIUGNO 2011 | numero11 delle regole. E proprio di questo parla Vitale, di regole: “chi afferma che la componente fortuna sia predominante, si sbagli perché in realtà è tutta questione di applicazione”. I suoi meriti principali sono l’aver trasformato il burraco da gioco individuale a gioco a coppia e l’aver inventato le regole per i tornei (torneazione): due caratteristiche principali che hanno reso la versione italiana originale rispetto alla versione uruguayana. A lui si deve l’abbandono dei “tavoli pesanti” di giochi quali il poker, da parte delle donne che si sono interessate a partite più easy e rilassanti. L’ultima novità editoriale di Vitale (l’ultima, a quanto pare) è il “Burraco X 6”: un piccolo libretto, realizzato in collaborazione con la Del Negro, in cui vengono spiegate tutte le regole per questa “variazione” e le modalità per organizzare dei tornei in casa (dal bon-ton agli spuntini da preparare al momento del gioco, fino all’abbigliamento da adottare in queste occasioni). “Ho ricevuto molte dritte proprio dal pubblico, nonché dai campioni italiani di Burraco, che hanno fornito le loro metodologie di gioco”, confida Giorgio. Le sue ultime tre creature editoriali sono nate anche grazie al supporto di sua figlia Maura che ha arricchito il lavoro di una spiegazione psicologica del gioco perfezionando l’opera ed offrendo una visuale più completa. Di lei parla con tenerezza ed orgoglio: “Maura Viviana Vitale, come lei stessa si definisce, è psicoterapeuta, entusiasta e donna”, dichiara. Maura è autrice di vari libri. Il suo ultimo lavoro, “Donne che non valgono niente” di Locorotondo Editore, è un processo di analisi della donna che passa attraverso le più comuni esperienze di vita per svincolarla dalla sofferenza per ricollocarla nella sua dimensione realizzativa non solo all’interno della famiglia, ma anche all’interno della società. Con le sue abilità e grazie al metodo della scrittura creativa, nella sua opera fa emergere verità che spesso noi donne seppelliamo per paura o per imposizioni sociali. Maura è solo un componente della squadra di talenti di famiglia di Giorgio Vitale. Papà Alfredo, diplomato al conservatorio, soleva fermarsi nel bar di un suo amico e parlare di svariati argomenti: la leggenda narra che un bel giorno, prima del 1935, scrissero insieme una bella canzone, che cantarono solo dieci anni più tardi, in onore della mellonata del 15 agosto, sulla spiaggia di Sant’Apollinare (dove la Brundisium romana celebrava le Feriae Augustae). Questa canzone è ormai l’inno brindisino e Alfredo Vitale è ricordato come il professore di musica che ha fatto riconoscere tanti brindisini nella propria cultura. Anche la sorella Serena, saggista anomala e grande conoscitrice della letteratura russa, si è contraddistinta come un talento vincendo il Premio Chiara e il Premio Bagutta. “Una piccola Manzoni che cresce”, per Giorgio. Infine www.ciclostyle.it | [email protected] di Stefania Cuppone BRINDISI via Dè Gallo, 3 Tel. 0831.1982325 Lunedì chiuso Orario continuato 8.30 - 18.00 Riceve su appuntamento [email protected] skype: adhara.hairbeauty www.ciclostyle.it | [email protected] numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 23 di REDAZIONE > [email protected] VETRINE INEDITE GARA DI HAMBURGER: UN MORSO TIRA L’ALTRO Il reportage fotografico dell’appuntamento organizzato da Burgher House A rchiviata con successo la tradizionale gara di mangiatori di Hamburger organizzata da Burgher House di Piazza Cairoli. A sfidarsi, a suon di morsi: Giuseppe Delli Santi, Giovanni Argentieri, Simone Dabella, Luca Santobuono, Giorgio Mello, Giovanni e Luca. Tempo a disposizione per ingerire più hamburger possibili: 15 minuti. Sul tavolo un vassoio con tre succulenti hamburger per ciascun concorrente. Partiti con entusiasmo, i concorrenti, hanno divorato il primo, rallentato sul secondo, guardato con terrore il terzo e hanno ceduto – nella maggiorparte dei casi - quando è arrivato il secondo vassoio. Ad aggiudicarsi la vittoria è stato Luca Santobuono con ben sei hamburgher e mezzo. Secondo classificato Giorgio, con sei. “Abbiamo organizzato una serata diversa, per far divertire la gente e far conoscere il nostro locale. Abbiamo puntato sulla simpatia!”, ha spiegato Simone Palma, titolare di Burgher House. Appuntamento, dunque, alla prossima edizione. www.ciclostyle.it | [email protected] numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 25 REDAZIONALE : Int er v ista a S VETRINE INEDITE cia c u l Co e r to a v al NEL MONDO DI ECOPRINT Q ual è il segreto del successo di Ecoprint? Il segreto del successo Ecoprint è da ricercare sicuramente tra gli stessi operatori che compongono lo staff tecnico e commerciale che, dal lontano 1994, garantiscono a tutti i clienti qualità nei prodotti, garanzia e soprattutto risparmio! Qual è la differenza dei prodotti Ecoprint rispetto ai prodotti della concorrenza? Il prodotto Ecoprint è unico in quanto il risultato di un processo di recupero di "rifiuti", altrimenti finiti in discarica, che ridiventano prodotto di consumo per tutte le stampanti grazie ad un lavoro personalizzato che punta esclusivamente alla qualità paragonabile, se non superiore, all'originale. La durata di alcune cartucce raddoppiata o quadruplicata. Si risparmia più della metà rispetto all'originale. Dettagli sul tipo di prodotti e servizi offerti. Ecoprint, propone: cartucce di stampa con testina monoblocco ricostruite per HP e Canon (test idoneità al recupero, lavaggio, refill, test di stampa, confezionamento); taniche compatibili per Brother, Epson, Canon; kit di ricarica fai da te per cartucce semplici da ricaricare e con successo sicuro; servizio di ricarica express, presso il punto vendita, di cartucce monoblocco con testina (HP,Canon). I servizi offerti: consegna gratuita per aziende, enti, associazioni; ritiro gratuito delle cartucce esauste (rifiuto spepag 26 | GIUGNO 2011 | numero11 VETRINE INEDITE ciale) con rilascio del documento F.I.R. (formulario identificazione del rifiuto) come per legge; riparazione e vendita stampanti; noleggio costocopia stampanti laser bianco e nero e colore anche per bassi consumi mensili. Quali sono i vostri punti di forza? Diversi: fra tutti il laboratorio di produzione, che ci supporta per qualsiasi nuovo prodotto e ci permette di essere primi sul mercato di Brindisi ma anche a livello nazionale. Altro nostro punto di forza è la soddisfazione del cliente che, con l'acquisto di un prodotto Ecoprint, non perderà mai un centesimo grazie al servizio di Garanzia 24 mesi. E poi ancora: il programma di fidelizzazione del cliente (valore cliente) una sorta di salvadanaio senza limite di tempo che restituisce il premio in denaro per gli stessi acquisti futuri in cartucce. Infine la consulenza nella scelta giusta della stampante in funzione dell'utilizzo e del rapporto costo/pagine da stampare Analisi del mercato brindisino? oluccia Salvatore C www.ciclostyle.it | [email protected] Il mercato brindisino dei consumabili per stampanti va diviso in tre fasce. Ci sono: consumatori home che hanno acquistato le più svariate stampanti dai vicini centri commerciali a pochi euro e si ritrovano il peso di acquistare le "care" cartucce trovando in Ecoprint un porto sicuro di risparmio, qualità e garanzia; poi ci sono consumatori professionisti e aziende: quelli più attenti al risparmio ed i più soddisfatti perché hanno un consumo tale da constatare subito il risparmio, provano tutti i nostri servizi e si fidelizzano. Molte aziende localizzate soprattutto nella zona industriale sono servite solitamente dalla "casa madre" che lascia nella nostra città solo rifiuti e non crea economia anche da un piccolo gesto di recupero; enti pubblici: sono quei clienti che partono con il servizio di ritiro gratuito delle cartucce esauste ma passano successivamente ad acquistare con risparmio i prodotti ricostruiti Ecoprint. In generale il valore del mercato è molto sbilanciato verso i consumatori professionali e aziende, oltre agli enti pubblici; potrebbe recuperare molto anche dai consumatori home se gli stessi acquistassero delle stampanti più economiche dal punto di vista del consumabile utilizzando soprattutto Ecoprint. In merito ai servizi offerti, quali sono i consigli che potete dare all’utenza? Il consiglio è quello di rivolgersi ad Ecoprint per qualsiasi informazione e/o consulenza prima di qualsiasi acquisto di stampante o di cartucce. Nel caso in cui abbiamo già acquistato delle stampanti che montano cartucce monoblocco con testina, fare molta attenzione nel maneggiare la stessa perché potrebbe essere danneggiata e non più recuperabile. Per i clienti delle cartucce toner ricordarsi che lo stesso è un rifiuto speciale e come tale non può essere conferito nei cassonetti! Lo ritiriamo gratuitamente Come si fa a districarsi nel difficile mondo delle compatibili? Semplicemente chiamandoci e rivolgendoci tutte le domande che, nelle nostre risposte, possano darvi la soluzione migliore sempre nel rapporto qualità/prezzo garantito. www.ciclostyle.it | [email protected] numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 27 di MARCO GUADALUPI > [email protected] VETRINE INEDITE VETRINE INEDITE FANTASY: COME NASCE UN FILONE NARRATIVO Influenze e nuovi generi della narrativa F ino a qualche anno fa, il fantasy poteva essere considerato, oltre ad un genere di nicchia, un filone narrativo dedicato a lettori meno sofisticati e non proprio intellettuali. Un lettore che si approcciava a romanzi e racconti fantastici era ritenuto un fuggiasco dai problemi esistenziali, che si estraniava dalla realtà, cercando un universo alternativo in cui scaricare ogni preoccupazione. Era l’emarginato, quello triste, l’incompreso e lo strambo. Insomma, una persona dalla quale pag 28 | GIUGNO 2011 | numero11 tenersi alla larga. Catastrofismo e ironia a parte, il lettore di novelle popolate da draghi ed elfi e incantesimi non era effettivamente visto di buon occhio, e forse non lo è tutt’ora, anche se qualcosa è cambiato. Il fantasy, e il fantastico in generale, negli ultimi anni ha conquistato sempre più lettori, scrollandosi di dosso la definizione di “genere di seconda fascia”. Indubbiamente aiutato dalle grandi produzioni cinematografiche e da internet, oltre che dai fumetti e dalle serie televisive, ritagliandosi un posto d’onore nella letteratura. Se siete dei lettori ormai navigati, quasi certamente nel corso degli anni avrete sviluppato e acquisito abbastanza informazioni da ricreare una cronologia con possibile annessa bibliografia delle opere più importanti del genere. Se siete, invece, neofiti, sarete lì a chiedervi: “Da dov’è nato tutto?”. C’era una volta… La famosa locuzione è, con pochi dubbi in proposito, uno dei punti di partenza da cui inizia- www.ciclostyle.it | [email protected] re a tracciare un arco di storia (o di vita) del Fantasy. Parliamo, quindi, della fiaba. Trovare una collocazione storica al genere fiabesco - inteso come racconto breve con figure fantastiche quali streghe, fate e folletti come protagonisti- è difficile. Ricordare alcuni nomi di scrittori di fiabe quali i fratelli Grimm, Hans Christian Andersen e i nostri Italo Calvino (famosa e incantevole è la sua trilogia degli Antenati) e l’autore di Pinocchio Carlo Collodi, non basta e non è corretto. Da che l’uomo ha iniziato a comunicare e tramandare storie e aneddoti fin da tempi antichissimi, fiabe, miti e leggende hanno popolato e influenzato usi e costumi. Attraverso la tradizione orale sono state ideate storie allegoriche, morali o semplicemente d’intrattenimento. Storie dalle quali nascevano altre storie, nuovi personaggi, in una grammatica spiccia ma ricca di modi di dire, rimasti pressoché invariati nel tempo; impensabile, se consideriamo che i primi racconti fantastici risalgono agli antichi riti d’iniziazione nelle società tribali. C’è chi ha addirittura tratto studi sociologici e antropologici dalla fiaba. Il russo Vladimir Propp nel 1928 pubblicò il saggio intitolato "Morfologia della fiaba", trovando diversi punti in comune in tutte le fiabe, dalle ambientazioni alle azioni compiute dai protagonisti. Anche l’autore del Signore degli Anelli, J. R. R. Tolkien ha reso pubblico il suo studio metodologico sulla fiaba, nel saggio dal titolo "Sulle fiabe". Esistono un’infinità di collegamenti e analisi sul genere fiabesco, ma ciò che va sottolineato in questo approfondimento sul Fantasy, è l’importanza che le fiabe dimostrano ancora oggi: una preziosa eredità, fonte di “mutazione” di numerosi romanzi e opere d’ingegno. Al pari della fiaba bisogna debitamente trattare anche un altro tipo di narrazione che ha influenzato il Fantasy: il poema epico. Oralmente o attraverso ballate, il poema epico è stata la prima forma di narrativa. Se i poemi più importanti per la civiltà occidentale rimangono gli scritti di Omero, l’Iliade e l’Odissea, l’Epopea del re di Uruk, Gilgamesh, e della sua proverbiale ricerca della fonte dell’immortalità, è un altro tassello fondamentale del filone epico, quello babilonese. Continua nel canale “scomunicando” di www.ciclostyle.it www.ciclostyle.it | [email protected] numero 11 | GIUGNO 2011 | pag 29 VETRINE INEDITE GIANLUIGI: UN COSI NON A CASO Conosciamo meglio il talento brindisino e il suo nuovo lavoro di EMANUELE VASTA > [email protected] G ianluigi Cosi: un talento che si esprime attraverso l’innata vena cantautoriale. Nel panorama musicale made in Brindisi Gianluigi, dal 2007, è noto al pubblico come voce della cover band Rinoplastici. Ma il giovane musicista non è solo cilindro e Rino Gaetano. Il suo quinto disco autoprodotto “Cantare fa bene all’amore”, è uscito solo qualche mese fa ed è un’armonia di popsongs, in alcuni pezzi risuona la profondità di un cantautore cresciuto ed ispirato. “Nella vita impari sempre e nella musica di più, perché arrivi a scoprire generi che mai avevi pensato di esplorare”, confida Gianluigi. Era la fine degli anni’90 quando Cosi, come tanti, ha iniziato cantando le cover. All’epoca, Alessandro Errico vince “Amici” di Maria De Filippi. Canticchiando un suo brano, Gianluigi scopre di avere doti canore e, nei primi anni dall’esplosione di questa passione, prosegue partecipando a vari contest, imparando anche a suonare la chitarra, strumento precedente ai suoi inizi al pianoforte. “Poi ho ricercato e fatto realizzare basi di buon livello, avevo vent’anni e, più che il cantante, sognavo di fare il cantautore”, racconta. E’ così si perfeziona in un crescendo, con la produzione autonoma dei primi album, veicolo di visibilità. Non è semplice la musica, soprattutto quando si è solisti e ci si autoproduce. Far parte di una band, è risaputo, velocizza i tempi nel crearsi un buon seguito. Ed infatti è stato il caso dei Rinoplastici, che Gianluigi ama, frequenta e rappresenta anche fuori dalla scena. “Quando suono ho sempre la stessa ansia che, sul palco, si trasforma in carica. Mi piacerebbe allegare a questo progetto qualche mio brano inedito, ma il mio pop d’influenza intimista come quello di Niccolò Fabi o Samuele Bersani, è un tantino distante da Gaetano. In realtà spazio dallo ska al reggae per finire al ritmo della baciata. Non ho limipag 30 | GIUGNO 2011 | numero11 ti nelle mescolanze”, sottolinea. Strano, ma vero, a Brindisi ci sono persone che si sostengono economicamente con la musica. “Amo la giovane musica locale, ma anche le vecchie glorie. Tony Bungaro è un big che stimo, ma su tutti amo Biagio Antonacci, capace di avere un contatto reale con il pubblico; mi emoziona, come vorrei emozionare io, rimanendo umile come lui. Mi piacciono i suoi pezzi più adrenalinici e mi piacerebbe mischiare questa impronta a brani più lenti”. In “Cantare fa bene all’amore”, si avvertono queste influenze di stampo cantautoriale italiano di buon livello. E’ un disco senza il fine di speculare, ma solo di appassionare. E’ presente una cover di Sergio Endrigo, in onore di questo artista che da giovane risiedette nel Collegio Navale di Brindisi. Poi “Rossetto e cioccolato” del Prof Vecchioni, una rivisitazione di “Milano e Vincenzo” di Alberto Fortis e una “Slave to love” di Bryan Ferry riarrangiata in italiano. Ad incorniciare questi evergreen, dei brani inediti, freschi e facilmente assimilabili. “Sono innamorato della musica, voglio esprimermi sempre al meglio e dare tanto alle persone che mi stimano”, conclude. www.ciclostyle.it | [email protected]