Nuove uscite Musica Italiana:Da -Marlene Kuntz- a -Il Teatro degli OrroriScritto da Gaetano Sanitate
Martedì 03 Aprile 2012 16:17
Questo 2012 ci sta regalando tante belle uscite discografiche dal panorama cosiddetto “indie”.
“Indie” (da indipendente) è una etichettatura forzata e provinciale, una nicchia in cui
ingiustamente confluiscono tanti musicisti e cantautori italiani per lo più snobbati dai principali
mass-media con conseguente riflesso sulla nostrana precaria cultura musicale. Per alcuni
essere “indie” è addirittura un vanto; per la maggior parte, invece, è un pregiudizio che fa
scegliere consapevolmente di evitare l'ascolto. Eppure in questa “nicchia” spesso si nasconde
tanta musica e poesia italiana di rilievo anche letterario.
Marlene Kuntz “Canzoni per un figlio”
Vittoriosi del “Premio Miglior Esibizione del Giovedi” al recente Festival di Sanremo (si ricorda lo
straordinario duetto con Patty Smith), l'ormai ventenne gruppo rock italiano sforna una concept
raccolta di brani storici riarrangiati con i fiati di Roy Paci e col pianoforte dall'artista Alessandra
Celletti. Il concept alla base della raccolta sono le “lezione di vita” ad un ipotetico figlio, che tra
l'altro prendono forma sotto ogni brano nel commovente libretto del cd. Oltre a
Canzone per un figlio
, la ballata spensierata proposta a Sanremo, di rilievo risulta l'ascolto di
Pensa,
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Martedì 03 Aprile 2012 16:17
altro inedito, ma sopratutto la fresca versione di
Trasudamerica
arrangiata con i fiati,
Canzone Ecologica
e
Bellezza
risuonata con il pianoforte e la nuova “rumorosa”
Io e me
. La copertina è stata affidata alle mani di Marco Cazzato.
Colapesce “Un meraviglioso declino”
Questo disco del cantautore Lorenzo Urciullo, aka Colapesce, ci porta alla mente “La Noia” di
Moravia”. Questo album è di quelli che vanno ascoltati in un preciso momento storico nella vita
di ciascuno. Quando si ha la sensazione di non volere più nulla, nulla che non sia distrazione e
dimenticanza, senza artifici, solo testi ben pensati che sanno con pochissime mosse arrivare
dove non avresti creduto. Ascoltare quest’album è come avere sul comodino una palla di vetro
con la neve, che agiti tra lo stupore di vedere qualcosa di magico e la paura di rompere un
equilibrio. Forse noi siamo qui, mentre Colapesce ci spiega la nostra vita lontano dalla realtà,
magari in fondo al mare a reggere la Sicilia.
“Ci nascondiamo dai fari quassù al terzo piano, un astronauta, cammino per casa, invado il
divano l’amore è anche fatto di niente.......arriveranno presto, si prenderanno anche il silenzio”
(Restiamo in casa).
Jocelyn Pulsar “Aiuole Spartitraffico coltivate a grano”
E ora è il turno di Francesco Pizzinelli, aka Jocelyn Pulsar, cantautore di Forlì e autore della
sigla del nostro programma radiofonico Indiepercui, con il suo nuovo album uscito per
Garrincha “Aiule spartitraffico coltivate a grano”.
La capacità di parlare della realtà con invidiabile tenerezza e una certa purezza d’animo, oltre
che con gli occhi della quotidianità, è una dote rara, un dono da poeti che Jocelyn Pulsar fa
fruttare da sempre nel migliore dei modi.
2/4
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Martedì 03 Aprile 2012 16:17
Aiuole spartitraffico coltivate a grano
ne è l’ultima – nonché più matura – prova. In Pulsar, che abilmente fa propria l’eleganza di certa
tradizione cantautorale italiana, la Storia è il contesto in cui si sviluppano e prendono vita
racconti di assoluta “normalità”, fatti ordinari cantati con una purezza stra-ordinaria. Punti di
forza di questo artista sembrano essere, infatti, proprio il
candore
e l’attitudine a cogliere le piccole cose e narrarle con una
semplicità disarmante
.
Altri consigli
Il Teatro degli Orrori “Il mondo nuovo” (rock)
Fine Before You Came “Ormai” (rock)
Giardini di mirò “Good Luck” (post-rock)
OfflagaDiscoPax “Gioco di società” (new wave-elettronica)
Gaetano, Marica, Annachiara
Indiepercui103.wordpress.com
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