MARTEDÌ 21 OTTOBRE 2014 INSIEME PER LA PREVENZIONE DI INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI LAVORO DI GRUPPO DEL POMERIGGIO La gestione SPRESAL delle indagini di malattie professionali e infortuni ANALISI DEI CASI SECONDO IL PUNTO DI VISTA DEI SOGGETTI DELLA PREVENZIONE: RESTITUZIONE IN PLENARIA DEL RISULTATO DEI LAVORI DI GRUPPO CASO MALATTIA PROFESSIONALE LAVORATRICE DI ANNI 41 ADDETTA AL CARICO SCARICO DI UNA LINEA PRODUTTIVA STORIA LAVORATIVA In precedenza non lavori con rischio MMC Assunta nel 2004 ad oggi sempre addetta alle linee di produzione Compiti lavorativi: con il transpallet elettrico prelevare il bancale con i materiali da caricare sulla linea; posizionare il bancale vicino alla zona di carico e caricare manualmente la macchina; prelievo manuale del prodotto finito e posizionamento su bancale (previa posizionamento del pallet) pesi materiali variabili da 5-15 kg VALUTAZIONE DEL RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI N.B. metodo NIOSH,: I.R < 0,85 (AREA VERDE): la situazione è accettabile e non è richiesto alcuno specifico intervento. I.R compreso tra 0,86 e 0,99 (AREA GIALLA): la situazione si avvicina ai limiti;una quota della popolazione (a dubbia esposizione) può essere non protetta e pertanto occorrono cautele, anche se non è necessario un intervento immediato. È comunque consigliato attivare la formazione e, a discrezione del medico, la sorveglianza sanitaria del personale addetto. I.R > 1 (AREA ROSSA): la situazione può comportare un rischio per quote crescenti di popolazione e pertanto richiede un intervento di prevenzione primaria. Il rischio è tanto più elevato quanto maggiore è l’indice. Vi è necessità di un intervento IMMEDIATO di PREVENZIONE per situazioni con indice maggiore di 3; l’intervento è comunque necessario anche con indici compresi tra 1,25 e 3. È utile programmare gli interventi identificando le priorità di rischio. Successivamente riverificare l’indice di rischio dopo ogni intervento. Va comunque attivata la sorveglianza sanitaria periodica del personale esposto con periodicità bilanciata in funzione del livello di rischio VALUTAZIONE RISCHIO AZIENDA al 2009 carico linea : I.S. 1,00 (area rossa) scarico linea: 1.25 (area rossa) per movimentazione bancale: I.S. 1,13 (area rossa) movimentato da un solo operatore, I.S. 0,51 (area verde) movimentato da due operatori Negli anni successivi sono stati effettuati interventi per ridurre la movimentazione manuale dei carichi es. razionalizzazione dei pesi, presenza di trans pallet a pantografo zona carico scarico, due operatori nella movimentazione dei carichi più voluminosi e pesanti. Tali interventi hanno ridotto l’indice di rischio. La ditta ha effettuato negli anni iniziative di informazione, formazione (con test di verifica) e addestramento. SITUAZIONE SANITARIA La lavoratrice ha collocato l’insorgenza dei sintomi di lombo sciatalgia nel 2006 circa comparivano saltuariamente verso sera e che si risolveva durante il giorno con l’assunzione di un antiinfiammatorio. Nel tempo ha avuto anche due episodi acuti risoltisi con iniezioni di antiinfiammatori. Tali episodi non sono stati subito riferiti al medico competente della ditta (sottoposta a sorveglianza sanitaria dall’assunzione). Quando nel 2008 i sintomi sono più frequenti la lavoratrice usufruisce di alcuni periodi di malattia ed esegue una risonanza che evidenzia una protrusione discale in L4 – L5. Quindi segnala al medico competente i problemi di salute e presenta gli accertamenti sanitari effettuati. Il medico competente esprime un giudizio di idoneità alla mansione con limitazione alla movimentazione dei carichi superiori ai 3 Kg e controindicata flessione e torsione del tronco. Il medico competente in occasione del sopralluogo annuale aveva evidenziato le criticità nei compiti lavorativi in relazione alla movimentazione manuale dei carichi ma la sua collaborazione per la verifica degli stessi è stata richiesta solo nel 2010. La lavoratrice non pretende il rispetto del giudizio per paura di perdere il posto di lavoro Nonostante il giudizio di idoneità con limitazione i compiti lavorativi non vengono modificati sino al 2010, anche in relazione alle migliorie introdotte. La lavoratrice nel 2011 ha lombo sciatalgia quotidiana pertanto esegue accertamenti che rilevano una ernia discale in L4 – L5 e protrusioni discali in L3 – L4 e L5 – S1. Il medico competente esprime un giudizio di non idoneità alla movimentazione manuale dei carichi e effettua la segnalazione di sospetta malattia professionale. CASO INFORTUNIO Tipo di attività: Operaio carpentiere Breve descrizione dell’evento: La Ditta Gialli srl. effettua lavorazioni di carpenteria metallica in genere su materiali ferrosi e su alluminio. In particolare in officina vengono costruiti serramenti e cancelli metallici (alluminio e ferro). Il lavoratore, che è dipendente della succitata ditta da circa 5 anni, con mansione di operaio carpentiere, svolge questo mestiere da circa 35 anni poiché in precedenza aveva una propria attività insieme al padre ed allo zio. Da quanto appreso il lavoratore il giorno 8.3.08 alle ore 14 circa aveva scaricato, con l’ausilio del carroponte, tre lamiere da un camion. Tali lamiere erano spesse 3mm ed avevano dimensioni 1000x2000 mm per un peso totale di circa 150 Kg. Le lamiere dovevano essere trasportate in fondo al capannone per essere stoccate ed il trasporto era effettuato con il carroponte; durante il tragitto la lamiera scivolava e cadeva andando a colpire il piede del lavoratore provocandogli l’infortunio. Conseguenze: Frattura 2-3-4-5 metatarso e falange 1 primo dito piede destro con ampia ferita plantare e dorsale. Età dell’infortunato: 48 anni Esperienza lavorativa: 35 anni MALATTIA PROFESSIONALE Per analizzare il caso avresti bisogno di altre informazioni? RSPP/ASPP Colloquio con il MC per una attenta valutazione dello stato di salute a seguito delle assenze Se la lavoratrice è stata informata e formata correttamente Datori di lavoro RSPP Si sa poco sulla movimentazione era l’unica? Si è ammalata solo lei? Cosa fa nel tempo libero? RLS Corporatura della persona, preposto o RLS chiedere alla lavoratrice come effettuava la movimentazione; C’erano altri casi, perché il lavoratore non aveva segnalato il problema? Il medico competente ha verificato che il suo giudizio fosse ottemperato 2. Quali altre misure di prevenzione protezione potevano essere adottate? RSPP/ASPP Riverifica della scheda NIOSH Datori di lavoro RSPP Potrebbe essere una mal progettazione della linea RLS/ RLST Affiancargli una persona, togliere una parte di lavoro o cambiare mansione; attuare misure generali e sulla persona 3. Come avrebbero dovuto interagire tra loro i soggetti della prevenzione? RSPP/ASPP Segnalazione del problema in riunione periodica Datori di lavoro RSPP MC, DL, RSPP RLS preposto e lavoratore dovevano gestire il problema sin dal primo giudizio di idoneità con limitazione RLS/ RLST Corretta comunicazione mettendo tutti a conoscenza della limitazione 4. Se ti fossi trovato nella situazione descritta nella storia, avresti fatto qualcosa di diverso?Se si, che cosa? RSPP/ASPP Verificato la maggior integrazione tra i soggetti per la verifica dell’attività lavorativa Datori di lavoro RSPP Indagine sulla riprogettazione della linea; se possibile cambio mansione subito dopo il primo giudizio di idoneità con limitazione RLS/RLST Come lavoratore avrei segnalato prima verbalmente e poi in forma scritta; avrei chiesto al RLS, dopo la seconda segnalazione scritta avrei segnalato allo SPRESAL o minacciato di farlo 5. Ritieni sia utile parlare in azienda di questi casi?se sì con quali modalità? RSPP/ASPP Sì attraverso riunioni e momenti di formazione Datori di lavoro RSPP sì RLS/ RLST 1. INFORTUNIO Per analizzare il caso avresti bisogno di altre informazioni? RSPP/ASPP Attestazione formazione svolta, libretto verifiche carroponte, verifica ganci, procedura di lavoro, adeguatezza attrezzatura di sollevamento, uso DPI, sentire testimoni, analisi ambiente di lavoro e turnistica Datori di lavoro RSPP Il carico era bilanciato? Il lavoratore si trovava rispetto al carico?Indossava davvero le scarpe antinfortunistica (falange 1°dito) L’imbracatura sembra sicura la descrizione dell’infortunio è veritiera? RLS Il carroponte era idoneo, verificato e manotenuto?Era stato formato e informato? Il comportamento del lavoratore (disposizione , distanza) era corretto? 1. Quali altre misure di prevenzione protezione potevano essere adottate? RSPP/ASPP Rispetto area di sicurezza, aumentare il numero dei ganci e adeguamento al tipo di materiale movimentato Datori di lavoro RSPP Rivedere la formazione e addestramento; sorveglianza nelle procedure di sollevamento RLS/ RLST Evitare che le lamiere potessero scivolare; segnalare se vi erano stati near-miss (quasi infortuni) 2. Come avrebbero dovuto interagire tra loro i soggetti della prevenzione? RSPP/ASPP Corrispondenza tra procedura e condotta delle operazioni, analisi del registro infortuni o formazione in merito ai quasi infortuni, verifica dell’avvenuta acquisizione della corretta procedura di lavoro (mancata vigilanza sulla attuazione della procedura corretta) Datori di lavoro RSPP Valorizzare la figura del preposto per la sorveglianza e addestramento RLS/ RLST Raccogliere i quasi infortuni 3. Se ti fossi trovato nella situazione descritta nella storia, avresti fatto qualcosa di diverso?Se si, che cosa? RSPP/ASPP Procedura con due addetti, check list di controllo, verifica dell’esistenza di tipologie di ganci più idonei Datori di lavoro RSPP Usare la catena senza lasciare sotto il piede RLS/RLST --5. Ritieni sia utile parlare in azienda di questi casi?se sì con quali modalità? RSPP/ASPP Nella riunione periodica, formazione aggiornamento sulla specifica procedura Datori di lavoro RSPP Sì nella riunione periodica o nei momenti conviviali RLS/ RLST Sì, senza colpevolizzare il lavoratore il lavoratore infortunato avrei cercato di imparare dagli errori 4.