sommario numero 2 - 2006 1 Il confronto tra una 205 1.6 GTI e la nuova 207 1.6, ci permette di apprezzare vent’anni di evoluzione tecnica Peugeot. 4 Ci siamo fatti raccontare da Aldo Brovarone, designer Pininfarina, la genesi della 504 berlina. 6 Ormai tutta la storia della prima auto è stata delineata: ve la raccontiamo in questo numero. 205 Giovani e sportive Per noi grandi appassionati di vetture d’epoca, considerare la 205 una vettura storica risulta un po’ difficile.Tuttavia gli anni passano per tutti e anche lei ha ormai festeggiato il ventitreesimo anno di vita. È stata infatti presentata al pubblico in terra d’Africa nel febbraio del 1983 (la produzione aveva preso avvio nel novembre dell’anno prima). La gamma è stata poi ampliata nel corso degli anni fino ad arrivare a comprendere le versioni sportive GTI, prima 1.6 da 105 CV, poi da 115 CV e infine 1.9 da 130 CV. Per meglio comprendere l’evoluzione di questi ultimi 20 anni in casa Peugeot, abbiamo deciso di mettere a confronto le caratteristiche della nuova 207 1.6 16V con quelle della sua antesignana. Alle appassionanti berlinette sportive si sono aggiunte poi nel corso degli anni le versioni cabriolet CTI e le mitiche Turbo 16. Proprio alla manifestazione Automotoretro di aprile, presso lo stand del nostro Club, ne erano esposte ben due, in versione stradale, accanto a una 205 Rallye. Inoltre il 20 aprile alla “1000 Miglia”, il rallye più blasonato della storia delle competizioni su strada, Andrea Zanussi ha rispolverato la 205 T16 con cui già aveva gareggiato nel 1986 e si è divertito a sbaragliare le 40 vetture intervenute alla manifestazione presso l’autodromo di Franciacorta. Dopo una carriera importante la 205 T16 inizia così una nuova vita sportiva nel settore delle storiche da competizione. Il successo 205 continua! Patrizia Sala versione 1.900 cc presentata nel 1987. Le sensazioni di sportività pura che ci regalavano quelle vetture non rimarranno soltanto un ricordo lontano. La gamma 207 certamente saprà regalarci nuove emozioni sportive con la bella 207 RC presentata a Ginevra o semplicemente con le versioni stradali dotate di motore benzina a iniezione diretta. Ritorniamo però alle nostre “antenate”. Oggi l’investimento per assicurarsi una 205 è davvero limitato e con poche migliaia di euro è possibile rivivere le esperienze della gioventù o realizzare un sogno a quei tempi impossibile per molti. Se la storia l’hanno fatta loro, il futuro sarà della nuova 207. Le tre sportive della gamma 205: 205 GTI 1.9 Blu Miami, 205 Rallye nella classica colorazione bianca e 205 GTI 1.6 Verde Sorrento. Le versioni GTI sono state prodotte in quasi 300.000 esemplari, mentre le cifre di produzione delle versioni Rallye si aggirano sulle 30.000 unità. cabriolet CTI da 115 CV, invece, è in parte orgoglio italiano in quanto le casse venivano assemblate al ritmo di 50 unità al giorno presso lo stabilimento di Pininfarina a Grugliasco. Tutte queste piccole pesti regalano ancora oggi grandi emozioni con budget limitati. Affrontare il tema 205 ci permette inoltre di avanzare alcune considerazioni circa l’evoluzione della tecnica Peugeot negli ultimi 20 anni. Se confrontiamo la 205 GTI 1.600 105 CV con la nuova 207 1.600 16V si può notare che il modello attuale rientra nella categoria delle vetture da famiglia (esiste anche la versione 5 porte) e che i suoi 110 cavalli non sono più considerati come indice di prestazioni da sportiva. Le dimensioni e i pesi della vettura sono notevolmente aumentati soprattutto in virtù delle importanti istanze di sicurezza (ABS, airbag, struttura rinforzata, protezioni per attutire gli urti con i pedoni), degli aspetti collegati al comfort (aria condizionata, servosterzo, impianto satellitare) e all’ambiente (catalizzatore, regolazioni, riciclabilità). Negli anni ‘80 con 105 cavalli si poteva toccare il cielo con un dito. Immaginatevi poi con i 115 CV della versione GTI del 1986 o addirittura con i 130 CV della Quest’immagine riprende una 205 Color Line dopo il passaggio dal demolitore. Peccato… una in meno rispetto agli oltre 5 milioni di esemplari che Peugeot ha prodotto tra il 1983 e il 1999! Negli anni ‘80, la 205 nasceva con l’obiettivo di sostituire la 104 e ringiovanire l’immagine della Casa francese; era una vettura leggera, di dimensioni ridotte, particolarmente aerodinamica e declinabile in innumerevoli motorizzazioni. Oggi le 205 hanno definitivamente compiuto la loro opera e stanno diventando vetture d’interesse collezionistico; il loro valore si accresce ancor più se pensiamo che dopo di loro sono giunti sul mercato altri 2 modelli: le 206 e negli ultimi mesi le 207. Ma le 205 sono proprio tutte da salvare? È una domanda alla quale non è possibile dare una risposta univoca. Il Museo di Sochaux sicuramente conserva presso le sue riserve numerose versioni. Il punto è che se non sussistono vere e proprie ragioni affettive, salvare, ad esempio, una 205 1.100 di serie rappresenta un investimento sbagliato dal punto di vista economico. Allora quali sono le versioni di 205 da salvare? Certamente i 200 esemplari della 205 Turbo 16, versione dal carattere sportivo estremo, presentata ufficialmente il 23 febbraio del 1983. Questi esemplari, destinati all’utilizzo su strada, hanno consentito alla Peugeot di ottenere dalla Federazione Francese dello Sport Automobilistico (FFSA) l’omologazione per i modelli divenuti famosi nelle competizioni. Grande valore hanno però anche le versioni GTI, le Rallye e le Cabriolet. Le GTI (1.6 da 105 e 115 CV e 1.9 da 130 CV) si sono differenziate notevolmente dalle versioni classiche e hanno inaugurato la carrozzeria tre porte nella gamma 205; la 205 Rallye è arrivata sul mercato italiano nel 1988 e ha conquistato quei giovani sportivi che cercavano una vettura di serie, ma già pronta per correre (con un motore da 1.294 cm3 e 103 CV, messo a punto dal preparatore Danielson); la versione Non riducetele così! La 205 CTI (motore 1.6 l e 115 CV) proposta da Peugeot a partire dal 1986 e prodotta in circa 28.000 esemplari. Il prototipo della 207 RCup presentato al salone di Ginevra Come riconoscerle VERSIONE GTI 105 CV GTI 115 CV GTI 115 CV GTI 130 CV GTI 130 CV GTI 122 CV Griffe (1) CTI CTI CTI Catalitica Gentry (2) Gentry (1) Rallye Turbo 16 Il confronto 205GTI (1984) 1.6 (105 cv) Tipo 741C66 Cilindrata (cm3) 1580 Potenza (kW) 77 Potenza (CV) 105 Alimentazione Bosch LE2-Jetronic Cilindri 4 Valvole 8 Alesaggio x corsa 83 X 73 Al regime di (giri/min) 6250 Coppia massima (Nm) 137 Al regime di (giri/min) 4000 Consumo su percorso urbano* 8,7 Velocità massima (km/h) 190 0 a 100 km/h (sec) 9,5 1000 m con partenza da fermo (sec) 31 Peso 740 Lunghezza (m) 3,705 Larghezza (m) 1,572 Altezza (m) 1,360 207 (2006) 1.6 16 V XS/XSI 1587 80 110 Bosch ME 7.4.5 4 16 78,5 x 82 5800 147 4000 9,3 194 10,6 / 11,7 32,2 / 33,3 810 4,030 1,720 1,472 1) 2) 3) 4) ANNO 02/84 - 10/86 06/86 - 07/87 07/87 - 07/93 01/87 - 07/87 07/87 - 10/92 10/92 - 04/94 10/90 - 01/91 01/86 - 10/87 01/88 - 01/94 07/92 - 01/94 11/91 - 01/94 11/91 - 01/94 03/88 - 07/92 serie speciale lussuosa derivata dalla 205 GTI 1.9 in soli 3000 esemplari versione lussuosa con motore da 1905 cm3 e 105CV. BVM: cambio manuale BVA: cambio automatico Per ingolosirvi, un po’ di occasioni Modello AnnoColore 205 GTI 1.6 1992 Nera 205 GTI 1.6 1991 Rossa 205 GTI 1.9 1995 Nera 205 Cabrio Rolland Garros Verde 205 Rallye 1989 Bianca 205 T16 Stradale 1986 Grigia * Le cifre si riferiscono ai consumi in litri per 100 km 2 CODICE TIPO MOTORE 741C66 180A o B6A o B6B 741C66 B6D o B6E 20CB62 B6D o B6E 741C86 D6B 20CD62 D6B 20CDK2 DFY o DKZ 20CD62 D6B 741B66 B6D o B6E 20DB62 B6D o B6E 20DDF2 DFY 20CDF2 BVM (3) DFY 20CDF4 BVA (4) DFY 20CM22 M2A 741R76 3 € 1700 2000 1500 1500 2500 65000 Telefono Città 393 2403052 PN 035 927018 338 6082803 RM 333 2944164 MI 335 487254 TO 328 2890924 VITA DI CLUB Milano-Sanremo: evento italiano, vettura francese, equipaggio svizzero Eventi estivi… “Concorso d’Eleganza Villa Conti” e “Raduno di Atina” Con l’arrivo dell’estate tutti i soci Peugeot sono invitati a risvegliare le proprie vetture per prendere parte a due eventi ormai conosciuti da qualche anno nel nostro ambiente. Le manifestazioni iniziano a Civitanova Marche nel week-end che va dal 30 giugno al 2 luglio con il “Concorso Villa Conti 2006”, organizzato come di consueto dal nostro socio Fausto Tronelli. Si prosegue poi proprio domenica 2 luglio con il raduno organizzato dal socio Oreste Caira ad Atina, in provincia di Frosinone. Un consiglio per tutti: visitare il Concorso d’Eleganza per lustrarsi gli occhi e terminare in bellezza il week-end da peugeottisti, incontrandosi tutti ad Atina per una domenica di relax. Il 10 marzo, a Milano, in occasione del centenario della “Milano - Sanremo” (disputata per la prima volta il 6 aprile 1906), hanno sfilato 200 tra le auto più significative del secolo appena trascorso; tra tutte spiccava una 203 C del 1955, che ha fatto bella mostra di sé sotto gli occhi della Madonnina; l’equipaggio composto dalla coppia di piloti svizzeri Sutter-Vonlanthen ha ottenuto un buon piazzamento nel raggruppamento 2. Una vettura francese, un equipaggio svizzero e un evento italiano per un mix davvero affascinante! Roma Motor Show… la 404 Cabriolet accompagna la nuova 207 Il Club Storico Peugeot Italia era presente anche alla 51° edizione del Roma Motor Show, Mostra Internazionale di Eleganza delle Automobili e dei Veicoli a Motore. L’evento è stato inaugurato venerdì 26 maggio, presso il Foro Italico di Roma, con l’assegnazione degli Oscar dell’automobile ai personaggi che con la loro attività hanno contrassegnato l’annata appena trascorsa. Durante la manifestazione, che si è protratta fino al 28 maggio, si è svolto anche il “Concorso d’Eleganza della carrozzeria”, nato nel 1947. Uno dei momenti più affascinanti del Roma Motor Show è stato l’evento “Modautogala: la Parata delle Stelle”, una sfilata di moda abbinata alle più belle automobili della produzione internazionale. Le vetture Peugeot, la 404 Cabriolet e la nuova 207, hanno fatto il loro ingresso guidate da modelli e modelle che hanno concluso in bellezza l’evento romano. Grazie ancora ai soci Riccardo Mariani e Simone Bruni per aver rappresentato in club con la loro 404 Cabriolet del 1965. Automotoretro Due regine, una damigella La grande rassegna di vetture d’epoca “Automotoretro” ha festeggiato quest’anno i suoi 24 anni nella cornice del Lingotto Fiere di Torino. Il 7-8-9 aprile anche il nostro Club Storico era presente alla manifestazione per festeggiare un altro anniversario, i 20 anni delle sportive 205. Si è trattata di una splendida occasione per celebrare la sacra gamma 205 e tutta la serie 200 fino alla 207. Non una, ma addirittura due mitiche 205 Turbo 16 sono state esposte una vicino all’altra: due T16 stradali di colore grigio grafite e una 205 Rally da competizione, bianca e volutamente esposta così come si presentava dopo l’ultima gara. 4 La descrizione a tratti dell’evoluzione del modello Aldo Brovarone e… il figurino della 504 che ha fatto un figurone! Aldo Brovarone nasce ad Avigliano Biellese il 24 giugno 1926. Sin dai primi anni di liceo tecnico manifesta una grande passione per il disegno automobilistico e rimane particolarmente impressionato dalla linea della prima Fiat 6C 1500. A 18 anni vive la triste esperienza della guerra e inizia un vagabondaggio che lo porta dapprima in Polonia, poi in Italia e infine in Argentina, dove inizia a lavorare come disegnatore presso una fabbrica di elettrodomestici. È in questa fase che inizia la sua collaborazione con Piero Dusio della Cisitalia, il quale, nel momento in cui fonda la Autoar, decide di assumere Aldo come disegnatore. Proprio da questa esperienza lavorativa nasce la prima creazione firmata Brovarone: la Rural. Collabora poi con la squadra di Hruska, Porsche e Cisitalia e nei primi anni ‘50 disegna una splendida Cisitalia con motore V8 Ford, realizzata dagli Stabilimenti Farina. Nel 1952 entra come figurinista in Pininfarina, dove viene seguito da vicino da Salomone e in officina trova cari amici come Fedele Bianco e Martinengo. Collabora così alla realizzazione della Ferrari Rossellini, della Ferrari con calandra quadrata riservata ad Agnelli, della Superflow e della Mercedes 300 coupé. Dal 1960 al 1965 l’ufficio design Pininfarina lo vede totalmente coinvolto e Aldo porta avanti lo studio della Ferrari Superfast II, delle sue derivate e firma alcuni bozzetti anche per il prototipo della Ferrari Dino e dell’Alfa 1600 tubolare. Il 1965 è l’anno storico del primo disegno della 504 berlina. La richiesta di Pininfarina è precisa: ogni creativo deve presentare tre figurini (vista laterale, anteriore e posteriore) per ottenere dalla Direzione Peugeot l’approvazione allo sviluppo tecnico e passare all’officina il piano per la realizzazione del mascherone in legno. Aldo Brovarone sfrutta le linee guida indicate da Pininfarina per disegnare una berlina 3 volumi con baule posteriore squadrato (tipo 604) e fari rotondi. Il disegno a tre volumi e il bozzetto degli interni vengono approvati; il baule, invece, non piace e viene tagliato, mentre i fari assumono una forma trapezoidale. Negli anni successivi Brovarone disegna le linee dell’Alfa Romeo Eagle e della Lancia Gamma Coupé, fino ad arrivare agli ultimi anni e alla collaborazione con Stola, con il quale realizza la Barchetta modificata e la Abarth Monotipo. Seconda edizione del libro “L’avventura Peugeot in Italia” È uscita la seconda edizione del fortunato libro sulla storia della Peugeot in Italia dal 1893 ad oggi. Il libro, disponibile al pubblico presso la Libreria dell’Automobile di Milano, è stato arricchito con nuove immagini e notizie storiche fornite dal nostro Club Storico. Grazie all’opera di ricerca dell’autore Michele Marchianò, è stato approfondito con grande passione soprattutto il tema della prima vettura circolata in Italia, ovviamente una Peugeot, della quale pubblichiamo alcune notizie inedite nelle pagine seguenti. 5 Registro moto Questa moto del 1908 è uno splendido esemplare di Peugeot 350 cc bicilindrico da 3 e 1/4 CV. Appartiene al signor Pino Ressia di Sale (AL). Da notare il curioso adattamento dell’epoca a moto-taxi. STO RIA Tutta la storia ormai è certa! Muscoli di Cervignano: il portone a sinistra è quanto rimane del garage che per anni ha ospitato la Type 3. Lazzari a Muscoli, frazione di Cervignano del Friuli. Il nobiluomo era arrivato in quella località all’inizio degli anni ‘20 dopo aver abbandonato Aiello del Friuli. Il trasferimento era avvenuto per questioni di vicinanza con il fratello Ugo, ai tempi sposato con la baronessa Ritter de Zahony di Aquileia. È appunto attraverso questo cognome che sono riuscito a mettermi in contatto con Ivo Lazzari, un nipote di Guido Lazzari, il quale si è reso disponibile a ricostruire dettagliatamente tutta la storia della sua famiglia e quindi anche di “zio Guido”. Alla fine del precedente articolo vi avevamo lasciato con alcune domande senza seguito. Ora abbiamo tutte le risposte! È incredibile essere riusciti a ricostruire i 103 anni di storia di una vettura, o meglio della prima vettura circolata in Italia. Le domande ancora aperte al momento di andare in stampa col numero precedente della nostra rivista riguardavano chi fosse Guido Lazzari, come potesse conoscere Gaetano Rossi e perché ci fosse la targhetta “Costruzioni Meccaniche di Saronno” applicata sulla vettura. È bastata una visita a Udine per riuscire a contattare il figlio del fotografo Enrico Pavonello e riaccendere la speranza di recuperare altre immagini della vettura nel 1954, ossia nell’anno in cui è stata acquistata da Mario Marchetti, il famoso antiquario di Udine. La visita pomeridiana a Cervignano del Friuli non è iniziata certo con i migliori auspici: nessuna villa di tipo padronale, poche persone nel piccolo paese alle quali chiedere. Determinante è stato l’incontro con un gentile signore di 86 anni, ci teneva a dirlo, che mi ha indicato una serie di fatti illuminanti per la nostra ricerca. “Sì, la macchina è sempre stata in una rimessa, venga che gliela faccio vedere!” Detto, fatto. Purtroppo oggi della rimessa rimane soltanto il portone di ingresso; il tetto è crollato, allo stesso modo di quello della villa di Guido Il mozzo marchiato Peugeot che indica anche la fabbrica di Valenciennes a Villa Strassoldo, ad Aiello del Friuli, nella stessa villa che in seguito diverrà Villa Lazzari.Vive lì anche nel 1896, quando Gaetano Rossi acquista la sua seconda Peugeot (telaio 206), e per l’occasione cede la prima vettura (la famosa Tipo 3 telaio n. 25) all’amico Guido Lazzari. Aiello è un paesino di frontiera e il 24 maggio 1915 i soldati italiani in guerra vi fanno tappa e requisiscono alcune parti della vettura che da quel momento cessa di essere funzionante. Durante la guerra viene allestito anche un piccolo aeroporto ad Aiello, proprio dietro la villa. Per questo motivo a Villa Lazzari soggiornano più volte Ippolito Nievo e il Gen. Luigi Cadorna. Nel frattempo parte della famiglia si trasferisce in Germania e al termine del conflitto Guido Lazzari, volendo ripristinare la vettura, inizia a informarsi presso i parenti per conoscere chi in Italia sia in grado di revisionare un vecchio motore Daimler anteguerra. Dalla Germania viene indicata la “Costruzione Meccaniche di Saronno”, cioè la filale italiana della Esslingen Maschinenfabrik, che gode di importanti relazioni di affari con la Daimler di Canstadt, poco distante da Esslingen. Ecco che, dopo la revisione, viene apposta la famosa targhetta che ha depistato i curatori del Museo di Torino e che li ha portati a considerare erroneamente la vettura come il frutto di un assemblaggio avvenuto a Saronno. Dopo la Prima Guerra Mondiale, il fratello Ugo Lazzari acquista una villa a Muscoli di Cervignano del Friuli e fonda una Centrale Elettrica che porta energia elettrica in buona parte del Friuli. È il figlio Umberto (padre di Ivo Lazzari, il nostro interlocutore) a fondare negli anni ‘30 anche una fabbrica di candele per motori, denominata Officine Radio – Candele Littoria. Accanto alla villa di Ugo, dopo pochi anni (circa 1920), si rende disponibile la villa dei Conti Strasoldo, affittata fino a quel momento da Kuhn Von Kuhenfeld (successore di Radeztky). Guido decide di acquistarla e vi si trasferisce insieme alla famiglia, portando con sé anche la vettura. Ivo Lazzari ricorda che la vettura era conservata in una rimessa insieme ad altri mezzi dello zio Guido: una bicicletta a ruota alta, un calesse, una carrozzalandau e una Fiat 1100. La vettura ha fari rotondi da carrozza, ruote in gomma piene, cerchi neri, sedile in cuoio nero, capote nera e carrozzeria con parafanghi (o tutta) color legno. Ivo Lazzari ricorda inoltre che sulla vettura era presente una targhetta che confermava si trattasse di una Peugeot con motore Daimler. Nel 1944 muore il figlio Francesco (a 46 anni) e, quattro anni dopo, la morte colpisce anche la moglie (82 anni). Guido Lazzari passa a miglior vita il 26 marzo 1954, all’età di 89 anni. Gli eredi sono i fratelli Bianca, Nino (che non aveva i baffi) e l’affezionata donna di servizio, la signora Gigia. Alla morte dello zio, Ivo Lazzari offre la vettura alla Mercedes-Benz di Unterturkheim, ma non ottiene alcun riscontro. Dopodiché, in occasione della vendita di alcuni mobili di famiglia, viene venduta anche la Peugeot Tipo 3. È Mario Marchetti di Udine ad aggiudicarsi lo splendido esemplare, ma da questo punto in poi la storia è la stessa che vi abbiamo raccontato la volta scorsa. Fabrizio Taiana Una preziosa testimonianza diretta Il padre di Guido, Pietro Lazzari è il banchiere del Califfo di Alessandria d’Egitto.Vive con tutta la famiglia in terra d’Africa e proprio là, nel 1865, viene alla luce il figlio Guido. In estate, per fuggire dalla calura africana, si trasferiscono tutti presso alcune ville di proprietà a Villa Vicentina in Friuli, allora parte dell’Impero Austro Ungarico. Quando Guido ha 20 anni, la famiglia rientra definitivamente in Friuli, dove il giovane incontra Betty Vigna di Schio (VI), lo stesso paese della famiglia di Gaetano Rossi. Durante la stagione invernale, la nobiltà gravita poi su Venezia per seguire le attività mondane dell’epoca. I due si sposano intorno al 1890 e nel 1892 mettono al mondo un solo figlio disabile: Francesco. Dopo il matrimonio, Guido si trasferisce La targhetta del motore Daimler n. 124 che dimostra l’autenticità che questa è la prima vettura in Italia Il motore bicilindrico aV, 565 cc, incompleto di alcuni componenti 6 Gli ingranaggi della trasmissione erano a vista 7 MER CA TO GLI ANNUNCI SONO A DISPOSIZIONE DEI SOCI GRATUITAMENTE VENDO 201 Camionetta del 1933, buone condizioni, revisionata nel 2005, prezzo da definire. 301 C del 1933, modello raro, carrozzeria roadster a due tinte, capote nera, rivestimenti interni e pneumatici nuovi. Christian Décombas.Tel. 0033 4 73682990 [email protected] 302 Berlina del 1937, blu marine, ottime condizioni, revisionata, 7500 € Jacques Bérigaud. Tel. 0041 0555 026761 / 0607 984454. [email protected] 406 Coupé 2.0 Plus, anno immatricolazione 2001, gialla, full optional, 86.000 km, ottimo stato.Walter Origo.Tel. 338 6305783 VENDO MOTO 402 Darl’mat del 1937, carrozzeria 2 posti roadster, modello unico che ha partecipato alla 24 Ore di Le Mans, colore avorio, prezzo da concordare. Autoservice Joh. Deinum. Tel. 0031 0513 416070 Moto P 108 del 1931, 250 cc, funzionante con motore del 27/11/1931, targa e libretto francesi, ottimo stato della carrozzeria, visionabile in Provincia di Novara, 3600 €. Ciclomotore a rullo Aiglon/Peugeot del 1950, 49 cc, motore non bloccato, documenti francesi, esemplare raro, visionabile in Provincia di Novara, 400 €. Gaudenzio Calderini.Tel. 347 2518599 403 B del 1961, tetto apribile, colore celeste, importata dalla Corsica nel ‘92, restauro totale terminato nel ‘99 (motore, freni, tappezzeria), da rifare verniciatura, moquette interna e gomme, 1000 € Riccardo Mencoboni.Tel. 0733 230574. Cell. 347 1622407 204 del 1974, tetto apribile, buone condizioni, 2500 €. A. Botter e figli.Tel. 0422 432470. [email protected] 404 Familiare, 7 posti, 1.6 benzina, buone condizioni, blu con interni rossi, 62 000 km, prezzo da concordare. Peugeot Automobiles Karel Verhoeven - France Klassiekers. Tel. 0031 0411 622588. [email protected] 504 Coupé del 1973, bianca, cerchi in lega, ottimo stato, visibile in provincia di Gorizia, 5000 €.Tel. 347 4275744 Scooter 104 BB1 del 1959, 49 cc biposto, bianco, trasmissione automatica, 5000 km, 750 €. Peugeot Automobiles Karel Verhoeven France Klassiekers.Tel. 0031 0411 622588. [email protected] Ciclomotore 103 del 1982, 49 cc, azzurro, originale con libretto, fermo da tempo, visionabile a Como, 50 €. Vittorio Cervellati.Tel. 392 1051956 Le peugeot nei film Per tutti i cinefili segnaliamo la possibilità di ammirare le nostre vecchie Peugeot in qualità di attrici sul sito www.imcdb.org LA RIVISTA DEL CLUB STORICO PEUGEOT ITALIA Rivista trimestrale della Peugeot Automobili Italia S.p.A. registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 558 NUMERO 2 - 2006 DIRETTORE RESPONSABILE: Patrizia Sala - COORDINATORE GENERALE: Fabrizio Taiana - REDAZIONE: Via Gallarate, 199 - 20151 Milano Tel. 02 3313 545 - Fax 02 3310 3740 HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Bruno Brida, Maria Chiara Girola, Giovanni Lopopolo, Valeria Patrini, Patrizia Sala. REALIZZAZIONE GRAFICA: Laura Merli STAMPA: Grafiche Polver Milano Chiusura redazione: 10 giugno 2006 INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 675/96 “Ai sensi dell’Articolo 10 L675/1996 si informa che i nominativi destinatari della rivista “Peugeot, la rivista del Club Storico” - inviata gratuitamente ai soci e ai simpatizzanti - sono inseriti in una speciale anagrafica. Questi nominativi sono trattati con mezzi informatizzati al solo scopo della distribuzione della rivista. I destinatari potranno esercitare il diritto previsto dall’Articolo 13 L675/1996 di opporsi in tutto o in parte al trattamento suddetto, rivolgendosi alla redazione della rivista presso il Club Storico Peugeot Italia, via Gallarate 199, 20151 Milano.