ASSISI
XXVII
XXVIII
CONCERTO DI NATALE
BASILICA SUPERIORE DI SAN FRANCESCO
S A B AT O 1 4 D I C E M B R E 2 0 1 3
Il concerto verrà trasmesso
da Rai1 - Radio3 Rai il 25 dicembre alle ore 12,30
Saluto del Custode
del Sacro Convento di Assisi
Padre Mauro Gambetti
Vi annuncio una grande gioia: nasce per noi il Salvatore del mondo!
Udite. Nasce per noi il Salvatore del mondo. Queste parole hanno una forza straordinaria, la forza invincibile dell’amore, anche per chi non sa ascoltare.
Udite. Nasce. Una nuova vita entra nella storia dell’umanità. Per noi. Vi entra non
per qualche tornaconto, ma perché è interessata a me, a te... Il Salvatore. L’amore
contenuto in quella vita nascente è fonte di libertà, di giustizia, di senso, di pace,
di gioia, di pienezza. Del mondo. Si rivolge a tutti, indistintamente e imparzialmente. Cerca l’incontro con ogni uomo.
Questo annuncio ci trova spesso sordi o indifferenti. Il mondo, che siamo anche
noi, è distratto; ovvero è ancora attratto dall’illusione di avere successo, di essere
potente, di fruire senza limite e senza fine dei beni materiali e relazionali. Ed è l’inganno, da cui scaturisce, se non l’abbruttimento, la mediocrità dell’esistenza.
Oggi, un concerto per scuoterci dal sonno dell’indifferenza. Un concerto per aprire i cuori alla speranza. Un concerto per sentire ancora la nostalgia di felicità piena
e di bellezza immacolata.
La via che Gesù Bambino ci addita è quella che conduce agli altri. Il movimento
di chi si fa piccolo per andare incontro. Con il Concerto di Natale vorremmo rivolgerci ad ogni uomo. Questo è lo spirito che ci anima. È lo spirito della Chiesa.
Paolo VI lo espresse con chiarezza il 7 dicembre 1965, nel discorso di chiusura del
Concilio. Ripensando all’attenzione dedicata all’uomo con i suoi bisogni – “l’uomo tragico dei suoi propri drammi, l’uomo superuomo di ieri e di oggi e perciò
sempre fragile e falso, egoista e feroce; poi l’uomo infelice di sé, che ride e che
piange; l’uomo versatile pronto a recitare qualsiasi parte, e l’uomo rigido cultore
della sola realtà scientifica, e l’uomo com’è, che pensa, che ama, che lavora, che
sempre attende qualcosa, il «filius accrescens» (Gen 49,22); e l’uomo sacro per
l’innocenza della sua infanzia, per il mistero della sua povertà, per la pietà del suo
dolore; l’uomo individualista e l’uomo sociale; l’uomo «laudator temporis acti» e
l’uomo sognatore dell’avvenire; l’uomo peccatore e l’uomo santo; e così via” –
Paolo VI svelò la “simpatia immensa” che aveva pervaso tutta l’assise conciliare,
fino ad affermare: “anche noi, noi più di tutti, siamo i cultori dell’uomo”.
Vorrei davvero che tutti fossero qui! Tutti i cittadini di Assisi e del mondo, tutti i
poveri e i ricchi, tutte le Istituzioni civili e religiose, tutti i credenti e i non credenti, uomini di ogni fede e cultura. Vorrei che ci fossero anche gli esseri viventi che
popolano i mari, le terre e i cieli. Tutti per ascoltare il concerto. Tutti per udire
l’Annuncio. È un desiderio utopistico. Lo so.
Abbiamo realizzato anche quest’anno il concerto grazie alla generosità degli organizzatori, di coloro che oggi presteranno il loro talento canoro e musicale e degli
sponsor. A tutti loro un grande grazie; in particolare al servizio televisivo pubblico nazionale che ci consente di raggiungere tanti, in Italia e nel mondo. Tanti, ma
non ancora tutti.
Come possiamo fare? Come fare per cercare e raggiungere ogni uomo?
Auguro ai presenti e a chi è spiritualmente unito a noi, a chi guarda la televisione
e a chi ascolta la radio, a chi è collegato in streaming e a chi è sconnesso, a chi ha
cambiato canale e a chi non ha tempo... a chi soffre e a chi è lontano dall’uomo:
Buon Natale! Nasce per noi il Salvatore del mondo.
Arisa
Stacy Francis
Paul Sorvino
Il Volo
Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Maestro del Coro
Ciro Visco
Direttore
Steven Mercurio
FRANZ XAVER GRUBER (1787–1863)
Astro del Ciel
(Arr. Pablo Aguirre)
Il Volo
FRANZ SCHUBERT (1797 – 1828)
Ave Maria
(Arr. Randy Kerber)
Il Volo
IRVING BERLIN (1888-1989)
Bianco Natale (White Christmas)
(Arr. Randy Kerber)
Il Volo, Arisa
LEONARD COHEN (1934)
Hallelujah
(Arr. Andrea Ravizza)
Arisa
FRANZ LISZT (1811–1886)
San Francesco d’Assisi predica
agli uccelli dalle “Deux Légendes”
GEORGES BIZET (1838-1875)
Agnus Dei
(Arr. Ciro Visco)
Ivano Costantino
MEL TORMÉ (1925-1999)
BOB WELLS (1922-1998)
The Christmas Song
(Arr. William Ross)
Il Volo, Stacy Francis
TRADIZIONALE
Adeste Fideles
(Arr. Steven Mercurio)
Il Volo, Paul Sorvino
HUGH MARTIN (1914-2011)
RALPH BLANE (1914-1995)
Have Yourself a Merry Little Christmas
(Arr. Steven Mercurio)
Paul Sorvino
HENRI MARTINET (1909-1985)
RAYMOND VINCY (1904-1968)
Petit Papa Noël
(Arr. Steven Mercurio)
Stacy Francis
JOHN GARDNER (1917-2011)
Cantata for Christmas
- Les Anges dans nos Campagnes
- Puer nobis nascitur
BENJAMIN BRITTEN (1913-1976)
Variations on a Christmas Carol.
Men of Goodwill
ADOLPHE ADAM (1803-1856)
O Holy Night
(Arr. Randy Kerber)
Il Volo
CÉSAR FRANCK (1822-1890)
Panis Angelicus,
(Arr. William Ross)
Il Volo
GEORG FRIEDRICH HAENDEL (1685-1759)
Joy to the World
(Arr. Gaetano Raiola)
GEORG FRIEDRICH HAENDEL
Hallelujah
dal “Messiah”
JOHN LENNON (1940-1980)
Happy Xmas (War is over)
(Arr. Andrea Ravizza)
Giotto - Natività di Gesù - Assisi, Basilica Inferiore di San Francesco
Musica di pace, gioia e serenità
È veramente difficile commentare canti come Astro del ciel, (Stille nacht), di
Franz X. Gruber poiché tutti gli anni è presente nella maggioranza dei programmi musicali natalizi, ma più difficile sarebbe parlare del Natale se non fossimo
supportati da queste melodie intramontabili che ci aiutano a comprendere, senza
grandi spiegazioni, che il Natale è pace, gioia, serenità e allora “Buon Natale”!
Restando a cavallo fra forme classiche e tendenze romantiche, Franz Schubert
fu un compositore innovativo nell’uso assolutamente sperimentale delle modulazioni, all’interno delle sue composizioni strumentali e orchestrali. Ma è sicuramente nei Lieder (in tedesco “canzoni”) che Schubert lasciò, e tutt’oggi lascia, il
segno. Esplorò le potenzialità fino ad allora inespresse del genere, con oltre seicento composizioni, raggiungendo, con alcune di esse, risultati notevoli a livello
di innovazione del genere, tendendo a forme più libere, tipiche del nuovo movimento romantico. L’Ave Maria fa parte dei cinque Lieder tratti da La donna del
lago di Walter Scott. La storia narra di una figlia che, coinvolta con il padre nella
piena rappresaglia di fazioni di lotta fra gruppi di ribelli al re di Scozia, invoca la
Vergine Santissima perchè aiuti il genitori a superare indenne i vari scontri.
Irving Berlin, pseudonimo del musicista russo Israel Baline, fu autodidatta di
musica; acquisì la sua notorietà internazionale con la canzone Alexander’s Ragtime Band, nel 1911. Dopo aver scritto musica e parole di alcune edizioni delle
Ziegfeld Follies, dagli anni Trenta si dedicò alla musica da film dimostrandosi
compositore assai prolifico. Autore, tra l’altro, della celebre White Christmas
(1954), Berlin ha contribuito notevolmente all’evoluzione della canzone americana.
Leonard Cohen, di famiglia ebraica immigrata nel Canada, si dedicò da prima
alla poesia. La sua prima raccolta vede la luce nel 1956, con il titolo di Let Us
Compare Mythologies. In questo periodo si incontra con alcuni amici poeti, in un
congresso informale di lettura e critica dei rispettivi componimenti. Alla musica si
avvicina grazie a Judy Collins, sua amica e cantante, che per prima ne interpreta
alcune sue canzoni e lo esorta a tentare la fortuna con la musica, spingendolo a
suonare e cantare in pubblico; tra i brani diventati celebri figura la canzone Hallelujah, resa ancor più famosa dalle molteplici cover, in particolare da quelle di
Jeff Buckley, Bob Dylan, Bon Jovi e John Cale.
Come non pochi musicisti del suo tempo, Franz Liszt mostrò già prima dei dieci
anni notevoli capacità in ambito musicale. Dal 1828 si stabilì a Parigi dove visse
insegnando musica. Nel 1830 assisté alla prima esecuzione della Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz; conobbe Felix Mendelssohn e Fryderyk Chopin. Nel 1833
incontrò la contessa Marie d’Agoult; l’anno seguente George Sand. Tra l’enorme
mole di musica pianistica figurano le due Leggende, composizioni d’ispirazione
religiosa. La prima è tratta dal XVI capitolo dei Fioretti di Francesco d’Assisi dal
titolo La Predicazione agli Uccelli, ed in essa è evidente l’uso degli arpeggi e del
cromatismo per ricordare il suono degli uccelli.
La seconda fa parte del XXXV capitolo della Vita di San Francesco di Paola, che
narra del miracolo dell’attraversamento dello stretto di Messina, e la potenza dell’episodio centrale descrive la pacificazione degli elementi marini.
Georges Bizet è stato un compositore e pianista francese, la sua notorietà in ambito internazionale è dovuta all’opera Carmen. Sul piano prettamente musicale le
opere di Bizet rivelano la presenza di una ricca, spontanea vena melodica e un’assoluta padronanza della tavolozza orchestrale: i toni leggeri e trasparenti dello
strumentale, fondendosi con i ritmi sinuosi e le squisite armonie, evocano in modo vivo e palpabile atmosfere esotiche e ambienti popolareschi, senza mai cadere
nel descrittivismo e nella maniera. Richard Strauss raccomandava ai suoi allievi:
«Se volete imparare la strumentazione non studiate le partiture di Wagner ma
quella di Carmen. Che meravigliosa economia, ogni nota e ogni pausa è al posto
giusto».
Adeste fideles, canto natalizio di cui non esistono prove sufficienti per attribuirne
la paternità ad un autore ben preciso. L’unica certezza che emerge dalla documentazione esistente è il nome del copista, cioè di colui che trascrisse materialmente
il testo e la melodia: sir John Francis Wade, che lo avrebbe trascritto da un tema
popolare irlandese nel 1743-1744 per l’uso di un coro cattolico, a Douai, cittadina
nel nord della Francia.
Benjamin Britten è considerato pressoché unanimemente dalla critica come uno
dei più grandi musicisti inglesi del XX secolo. Per molti musicisti comunque, la
sua tecnica impeccabile, la grande simpatia musicale e umana, e l’abilità a trattare
le forme musicali più tradizionali con freschezza ed originalità, lo pongono a
fianco dei principali compositori della sua generazione.
Panis Angelicus è il primo verso della penultima strofa dell’inno latino Sacris
solemniis, composto da San Tommaso d’Aquino. L’inno fa parte di una liturgia
completa da lui scritta per la solennità del Corpus Domini, sia per la Messa che
per l’Ufficio. La strofa che comincia con le parole Panis angelicus (“pane degli
angeli”) è stata spesso musicata separatamente dal resto dell’inno. La versione più
famosa è quella di César Franck, che nel 1872 scrisse una partitura per tenore,
organo, arpa, violoncello e contrabbasso; in seguito incorporò l’inno nella sua
Messe à trois voix (Op. 12).
John Gardner fu allievo di Hubert J. Foss della Oxford University Press in Inghilterra, compositore prolifico, tra le sue opere più importanti figurano due sinfonie; due opere - The Visitors (1972) e Tobermory (1976), concerti per tromba,
flauto, oboe, fagotto e flauto dolce, molte cantate, tra cui la più nota è senz’altro
la Cantata for Christmas; diverse composizioni corali, da camera, per organo, ottoni e musica orchestrale...
Adolphe Charles Adam, compositore e critico musicale francese; autore di composizioni per l’opera e il balletto, tra cui il più famoso è Giselle (1844) e la sua
canzone di Natale Minuit chrétiens (O Holy Night). Il canto, in cui viene richiamata la nascita di Gesù Bambino, venne tradotto in inglese, nel 1855, dal ministro
unitario John Sullivan Dwight.
L’idea per il Messiah fu di Charles Jennens, che aveva già scritto il libretto per
l’oratorio Saul e aveva probabilmente composto anche il testo per Israel in Egypt
basandosi su testi biblici, tutti musicati da Georg F. Haendel. Nel luglio del 1741
disse ad un amico che voleva convincere Haendel a musicare un’altra raccolta di
testi biblici, per eseguirla nella Settimana Santa. Haendel scrisse la musica con la
solita velocità, utilizzando parzialmente - come in altre opere e oratori - dei pezzi
già esistenti. Iniziò il 22 agosto 1741 terminando il primo atto il 28 agosto, il se-
condo il 6 settembre ed il terzo il 12 settembre. Con la strumentazione la partitura
fu completata il 14 settembre - quindi dopo soli 24 giorni.
Il brano più celebre dell’oratorio è l’Hallelujah, che conclude la seconda delle tre
parti dell’opera. La melodia dell’Halleluja venne poi ripresa dallo stesso Haendel
nel concerto per organo e orchestra HWV 308. In alcuni Paesi è d’uso che il pubblico si alzi in piedi durante questa parte dell’esecuzione. La tradizione vuole che
il re Giorgio II quando sentì questo coro per la prima volta era così agitato che
balzò in piedi, seguito da tutti i presenti in sala.
Terminata l’esperienza con i Beatles, John Lennon fu anche musicista solista,
autore di disegni e testi poetici, nonché attivista politico e paladino del pacifismo.
Tra la fine del 1980 e i primi mesi del 1981, Lennon fu infatti presente nelle classifiche con i singoli (Just Like) Starting Over, Give Peace a Chance, Happy Xmas
(War Is Over), Imagine, Woman e Watching the Wheels, e con gli album Double
Fantasy, Imagine, Walls and Bridges, e Shaved Fish.
Padre Giuseppe Magrino
Maestro di Cappella
nella Basilica Papale di San Francesco in Assisi
Giotto - L’adorazione dei Magi - Assisi, Basilica Inferiore di San Francesco
Forza spirituale e attualità comunicativa
“Io penso, Signore, che tu ne abbia abbastanza della gente che parla di servirti
con un piglio da condottiero, di conoscerti con aria da professore, di amarti come
si ama in un matrimonio invecchiato. Un giorno in cui avevi voglia d’altro, hai
inventato san Francesco e ne hai fatto il tuo giullare. Lascia che anche noi inventiamo qualcosa per gente allegra che danza la propria vita con te” [Madeleine
Delbrêl].
È con questo spirito che la comunità francescana del Sacro Convento si inventò, 28
anni fa, il primo Concerto di Natale voluto con sapiente determinazione dall’allora Custode Padre Vincenzo Coli. A distanza di tempo, questo importante evento
mantiene tutta la sua forza spirituale e la sua attualità comunicativa.
I dati forniti dalla Rai ci incoraggiano e confermano un interesse sempre crescente. L’edizione dello scorso anno ha raggiunto infatti uno share di 22.98% pari a
circa 2.483.000 di telespettatori. Il concerto, trasmesso in eurovisione da Rai 1 e
Rai 5, arriva non solo nel cuore dell’Europa, ma anche in paesi come la Croazia,
la Slovenia, l’Ungheria, l’Asia attraverso la televisione Giapponese e in America,
grazie al circuito radiofonico statunitense in wwsm. Quest’anno sarà trasmesso non
solo il giorno di Natale, come da tradizione dopo la benedizione Urbi e Orbi, ma
anche da Radio Rai 3 e con ulteriore replica televisiva il 1 gennaio 2014.
Se tutto questo ci dice l’attualità comunicativa di questo evento, non manca la
forza spirituale da dove, come viandanti, vogliamo attingere per affrontare il cammino della vita, con le sue gioie e i suoi dolori, con le sue lacrime e i suoi sorrisi,
con le sue paure e le sue speranze.
Francesco d’Assisi ci viene incontro: riflesso di quel “Cantate a Dio con arte” a
cui ci invita il Salmo 47. Tutta la Bibbia, come anche la vita di Francesco, è percorsa da brividi musicali che punteggiano le opere e i giorni dell’uomo, ma soprattutto esaltano il culto e la lode.
Nella vita del Santo di Assisi diversi sono gli episodi che riferiscono dell’amore di
Francesco per il canto. Il primo è quando nella giovinezza, raccontano le fonti, “gli
piaceva godersela e cantare, andando a zonzo per Assisi giorno e notte con una
brigata di amici”.
Un altro è durante la malattia, quando per confortare il suo spirito e non abbattersi a causa della veemenza dei dolori che lo tormentavano “senza posa” e per confortare gli uomini che fuori del palazzo vegliavano per lui, pregava i compagni di
cantare le lodi del Signore: “Fratello, lasciami godere nel Signore e cantare le sue
lodi in mezzo alle mie sofferenze”.
Da una musica senza senso, quella della giovinezza, è subentrata una musica di
senso che lo aiuta ad affrontare la sofferenza, che è stata per Francesco incontro e
immedesimazione in Cristo, donando significato al suo dolore.
Il “Cantico delle Creature” è la sintesi dell’uomo che loda Dio in musica ed esalta
quella melodia silenziosa racchiusa nel Creato. Francesco traccia questa via, che noi
vogliamo seguire, per fare della vita un’occasione di incontro e non di scontro, con
una consapevolezza: “Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita –
affermava Borges –. Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori. Posso, però, ascoltarli e condividerli con te. Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro;
però, quando serve sarò vicino a te. Non posso cancellare la tua sofferenza; posso,
però piangere con te. Non sono gran cosa, però sono tutto quello che posso essere”.
Padre Enzo Fortunato
Direttore Sala Stampa Basilica di San Francesco
Giotto - Il Presepe di Greccio - Assisi, Basilica Superiore di San Francesco
Arisa
Cantante, attrice, scrittrice, personaggio televisivo: il percorso artistico di Arisa ha
molteplici diramazioni, tutte illuminate dal sole del talento. La sua è indubbiamente una delle più belle voci femminili italiane, capace di emozionare anche i
palati più fini. «Ha una voce composta e soave», ha detto il grande Lelio Luttazzi
quando ha duettato con lei a Sanremo 2009. Maurizio Costanzo ha affermato che
se dovesse affidare a un’altra cantate italiana il brano “Se telefonando” (scritto
con Ghigo De Chiara ed Ennio Morricone per Mina nel 1966) penserebbe subito
all’interprete lucana. Anche Franco Battiato ha mostrato entusiasmo per le doti di
Arisa e l’ha invitata ad aprire alcuni suoi concerti. Nel 2008 partecipa e vince
SanremoLab che la proietta sul palco del Teatro Ariston nella gara delle Giovani
Proposte del Festival di Sanremo 2009.
Un debutto esaltante. Arisa vince con la canzone Sincerità e convince anche gli
ascoltatori più attenti ed esigenti: si aggiudica il Premio della Critica intitolato a
Mia Martini e il Premio Assomusica Casa Sanremo per aver saputo creare un rapporto immediato con il pubblico (Sincerità conquista la vetta della classifica di
iTunes ancora prima della finale di Sanremo) e per la semplicità e dimestichezza
dimostrate nel memorabile duetto con Lelio Luttazzi al pianoforte in una versione
swing di Sincerità che manifesta quanto sia poliedrico il suo talento. La canzone
sanremese rimane al numero uno della classifica dei singoli per 6 settimane consecutive, trainando nella Top 5 della classifica degli album il disco d’esordio Sincerità. Riceve il disco d’oro per l’album Sincerità e viene premiata come rivelazione dell’anno dall’associazione dei discografici. Nel 2010 Arisa torna al
Festival di Sanremo con il brano Malamorenò accompagnata dal trio Le Sorelle
Marinetti. Il famoso jazzista Lino Patruno la affianca sul palco dell’Ariston per un
altro duetto di assoluto prestigio. Contemporaneamente al singolo viene pubblicato l’omonimo album Malamorenò, che vede la cantante anche nel ruolo di co-autrice di alcuni brani.
La poetessa Alda Merini recita il testo della sua prima hit Sincerità; l’attrice Franca
Valeri la vuole ospite della serata in suo onore alla Versilliana in occasione del
Gran Gala Pucciniano, nel quale Arisa riceve il Premio Teatro nella Musica.
Anche la televisione si innamora di Arisa, che partecipa a numerosi programmi
sfoderando la sua vena più ironica. Il suo intervento a Victor Victoria condotto da
Victoria Cabello fa registrare uno dei picchi d’ascolto della stagione; così la conduttrice decide di scritturare Arisa come opinionista fissa del suo talk show su
La7. Il 2011 è l’anno del debutto cinematografico: Arisa interpreta il ruolo di
Chiara nel film Tutta colpa della musica diretto da Ricky Tognazzi e presentato
alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Oltre a recitare
Arisa canta il tema del film: la canzone Il tempo che verrà scritta da lei in collaborazione con Giuseppe Barbera e Giuseppe Anastasi. Il promettente esordio cinematografico viene confermato con la partecipazione alla pellicola La peggior
settimana della mia vita di Alessandro Genovesi, nella quale compare al fianco di
Alessandro Siani e Fabio De Luigi e come interprete del singolo L’amor sei tu,
composto assieme a Naïf Hérin per la colonna sonora. Il 2011 si chiude con
un’indimenticabile performance live allo storico Blue Note di Milano e con la
partecipazione alla quinta edizione di X Factor come giudice assieme a Simona
Ventura, Elio e Morgan. La competenza, la simpatia e la grinta di Arisa, autentica
rivelazione del talent show, contribuiscono agli ottimi ascolti del programma trasmesso per la prima volta da Sky Uno.
Il 2012 si apre con una nuova avventura artistica: il 24 gennaio viene pubblicato il
suo primo romanzo Il Paradiso non è granché (Storia di un motivetto orecchiabile), edito da Mondadori. Sempre nel 2012 Arisa pubblica il terzo album Amami prodotto da Mauro Pagani – e partecipa per la terza volta al Festival di Sanremo
con il singolo La notte al quale si aggiunge la collaborazione con Josè Feliciano
nel riproporre lo storico Que sera. Al Festival si classifica seconda e inizia un tour
di successo: l’Amami Tour tocca i principali teatri e piazze d’Italia per tutta la
primavera e l’estate. La Notte diventa il singolo italiano più venduto del 2012. A
Settembre partecipa come ospite d’onore al Premio Campiello presso il Teatro La
Fenice di Venezia.
Ad ottobre è giudice di X factor e a novembre viene pubblicato il suo album live
Amami Tour Live che contiene i due inediti Meraviglioso Amore mio e Senza Ali.
“Meraviglioso Amore Mio” viene scelto come colonna sonora del film di Pazze di
me, di Fausto Brizzi.Il 22 novembre esce nelle sale cinematografiche il cartone
animato Un mostro a Parigi, prodotto da Luc Besson, dove Arisa doppia Lucille,
mentre a dicembre 2012 è tra i protagonisti della commedia romantica Colpi di
Fulmine, di Neri Parenti.
Il 2013 comincia con la partecipazione allo speciale di
Che tempo che fa su Giorgio Gaber, condotto da Fabio Fazio, dove Arisa interpreta il brano Non insegnate ai bambini. A febbraio viene presentato il nuovo tour, Arisa Amami Tour 2013, che parte con
le date di Milano e Roma e che vede l’artista impegnata fino all’autunno. In primavera Arisa ricopre nuovamente il ruolo di doppiatrice nel film Cattivissimo Me
2 in uscita a Ottobre 2013, dove doppia il personaggio di Lucy Wilde.
A giugno è
tra gli ospiti di Musicultura 2013 dove interpreta il brano Vincenzina e la Fabbrica in tributo a Enzo Jannacci mentre ad inizio luglio è nuovamente ospite de La
Milanesiana. Sempre a luglio partecipa alla decima ed ultima edizione del Festival Giorgio Gaber di Viareggio dove interpreta i brani Non insegnate ai bambini e
Si può.
Stacy Francis
Stacy Francis è stata finalista e concorrente tra le più popolari della prima stagione americana dello show di Simon Cowell “The X Factor”. Il suo provino ha molto impressionato Simon, che le ha tributato una delle poche standing ovation da
lui concesse nel programma, esclamando: “È tanto tempo che faccio questo show
e questo è uno dei migliori provini che abbia mai visto in tutta la mia vita. Lo
adoro, lo adoro, lo adoro. Ti adoro!” Da parte sua LA Reid ha dichiarato che Stacy le faceva letteralmente venire la pelle d’oca e che la sua voce era in grado di
commuovere profondamente. I video delle sue esibizioni a X Factor, postati su
YouTube, hanno registrato complessivamente oltre 20 milioni di visualizzazioni.
La carriera di Stacy, in ogni caso, non è iniziata con X Factor: infatti, canta da
quando è nata. Figlia di un predicatore religioso, è cresciuta nel quartiere di
Brownsville nel distretto newyorchese di Brooklyn. A 16 anni entrava nel gruppo
femminile delle Ex-Girlfriend. Il gruppo è stato segnalato alla Warner Bros. Records da Benny Medina, personaggio leggendario dell’industria musicale, e un
suo singolo “Why Can’t You Come Home” prodotto dal famoso cantautore R.
Kelly, ha raggiunto il successo con il terzo posto nella classifica Billboard. Prima
di separarsi dal gruppo, Stacy si è esibita a Broadway nello spettacolo Boys Choir
of Harlem and Friends ed è comparsa in Girlfriend, un tv-movie prodotto da
Oprah Winfrey.
Stacy è anche un’attrice affermata e ha girato il mondo con vari spettacoli teatrali
e produzioni musicali, oltre a partecipare con ruoli di primo piano a vari programmi televisivi come Third Watch (trasmessa sul canale NBC), Half and Half e The
Parkers (UPN), Yes Dear (CBS), Phil of the Future (Disney), Fastlane (FOX), Son
of The Beach (FX) e In My Opinion (WB). Inoltre si è esibita dal vivo in show
come The Rosie O’Donnell Show, Showtime At The Apollo, Soul Train e nella
Macy’s Thanksgiving Day Parade.
Uno dei momenti più significativi della carriera di Stacy nel musical teatrale è
stata una parte da protagonista, a fianco di Chaka Khan, nella versione londinese
di Mama I Want To Sing, prodotta dai teatri del West End. Il successo dello spet-
tacolo le ha procurato l’ambitissima esibizione agli Olivier Awards, l’equivalente
britannico dei Tony Awards. Prima di tornare negli Stati Uniti Stacy ha interpretato lo stesso ruolo anche a Tokyo. Al suo rientro in patria, Stacy si è aggiudicata
una parte nel musical teatrale Born to Sing al Madison Square Garden, insieme a
due leggende del gospel come CeCe Winans e Shirley Caesar. In seguito alle recensioni entusiaste sulla sua performance, è stata invitata a far parte del cast dello
spettacolo musicale Smokey Joe’s Cafe a Broadway, un impegno a cui sono seguite le partecipazioni a Street Corner Symphony e al celebre show di Broadway
Footloose, in cui ha dato vita al personaggio di Rusty.
Da X Factor in poi Stacy si è esibita spesso dal vivo per vari grandi marchi tra cui
Pepsi e Coca Cola. Tra i suoi live più recenti figura un concerto privato per Tom
Cruise su uno yacht nei Caraibi, dove è volata appositamente per festeggiare il
compleanno dell’attore. Tom stesso l’ha raggiunta sul palco cantando insieme a
lei.
Paul Sorvino
Paul Sorvino, all'anagrafe Paul Anthony Sorvino (New York, 13 aprile 1939), è un
attore e regista statunitense, di origini italiane.
Paul Sorvino ha studiato all'American Musical and Dramatic Academy di New
York come cantante lirico. Non riuscendo a concretizzare il suo sogno, si dedica
alla recitazione, diplomandosi in arte drammatica. Nel 1964 debutta a Broadway
nel musical Bajour e nel 1971 recita accanto a Al Pacino in Panico a Needle Park
poi torna a Broadway dove ottiene grande successo con That Championship
Season.
Dagli anni settanta in poi è nel cast di moltissimi film: tra i più significativi, Quei
bravi ragazzi di Martin Scorsese e Dick Tracy di Warren Beatty.
Poi è il sergente Phil Cerreta nel 1991 e 1992 nella serie televisiva Law & Order I due volti della giustizia che gli dà visibilità internazionale. Nel 1993 interpreta il
primo film tv dopo la morte di Raymond Burr nella serie Perry Mason nei panni
di un collega avvocato. Nel 1995 impersona Henry Kissinger nel film di Oliver
Stone Gli intrighi del potere - Nixon e negli anni a seguire lo vediamo ancora sullo
schermo in altrettante produzioni cinematografiche. Ultima sua interpretazione
riguarda un film western dal titolo Doc West (2009) facendo coppia con Terence
Hill.
Sempre nel 2009, interpreta Beniamino nella serie televisiva in onda su Canale 5,
L'onore e il rispetto.
In Italia è stato doppiato da nomi famosi come Giancarlo Giannini, Gammino e
tanti altri.
Il Volo
Ci sono storie che assomigliano a una favola e favole che sono destinate a fare la
Storia. Per Ignazio Boschetto (bolognese di nascita residente a Marsala), Piero
Barone (agrigentino doc) e Gianluca Ginoble (abruzzese di Atri e residente a Roseto) parlano innanzitutto i fatti, non le parole o le suggestioni.
Prima ancora di spalancare le ali con il disco d’esordio, Il Volo ha incantato, commosso, esaltato e stabilito una mirabile serie di record, impensabile per tre quindicenni (questa l’età dei ragazzi al loro debutto): primi italiani nella storia a essere
messi sotto contratto da una major americana (hanno firmato un contratto con la
Geffen, etichetta del gruppo Universal America); unici italiani invitati da Quincy
Jones a We Are The World for Haiti accanto a 80 stelle internazionali nonché super ospiti del Festival di Sanremo, dove hanno cantato davanti alla regina Rania di
Giordania.
Questi sono solo alcuni degli episodio di una storia di successi.
Ignazio (18 anni), Piero (20 anni) e Gianluca (18 anni) si sono fatti notare singolarmente nel 2009 a Ti lascio una canzone, il programma televisivo di Raiuno
condotto da Antonella Clerici, ma è grazie all’intuizione di “Mister Quando
Quando Quando” Tony Renis e di Michele Torpedine, il manager che ha costruito
le carriere di Andrea Bocelli, Zucchero, Giorgia e Biagio Antonacci, che sono diventati un trio delle meraviglie.
Per fare in modo che la loro esperienza fosse edificata sulla roccia della musica
vera e non sulla sabbia dell’effimera popolarità televisiva, era necessario che la
produzione discografica fosse impeccabile. Ecco allora che a fianco di Tony Renis arriva un altro grande produttore internazionale, uno di quelli che ha cambiato
faccia al pop: Humberto Gatica, che nel suo carnet ha il gotha della musica internazionale.
È così che nasce un lavoro straordinario che valorizza le loro doti vocali mettendole sempre al servizio della canzone. Un esempio di come la musica sia comunicazione sublime che arriva al cuore e ai polmoni e non uno sfoggio di bravura, Il
Volo canta e incanta. Riesce a toccare le corde giuste e a convincere anche i più
scettici che è possibile avere quindici anni ma un talento che smuove le montagne. Arriva così il contratto con la Geffen che segna il primo vero successo per Il
Volo. L’album di debutto “Il Volo” esce in Italia nel novembre 2010 e ottiene la
certificazione di Platino per le vendite. Nell’aprile 2011 l’album viene pubblicato
in tutto il mondo e in una settimana entra nella Top Ten di Billboard 200, dedicata
agli album più venduti negli Stati Uniti.
Sono molto richieste ed altrettanto apprezzate le partecipazioni del gruppo alle
maggiori trasmissioni televisive internazionali che emozionano e permettono ai
ragazzi di ricevere sempre più apprezzamenti dai più grandi artisti in circolazione.
Una serie infinita di successi che li porta alla vigilia del primo tour Internazionale
che tocca le più importanti città americane ed europee. Alla vigilia della partenza
Il Volo riceve due nomination ai Latin Grammy Awards: Best new artist e Best
pop album by a duo or group with vocal. Sempre in quel novembre 2011 viene
pubblicato l’album Il Volo - Special Christmas Edition, (che oltre al disco d’ esordio contiene 5 canzoni natalizie) che raggiunge in poche settimane il traguardo di
un milione di copie vendute in tutto il mondo.
Il 28 Febbraio 2012 negli Stati Uniti viene pubblicato l’album Il Volo Takes
Flight, la raccolta live dello Speciale PBS registrato presso il Detroit Opera House nell’ottobre 2011, in contemporanea con l’uscita dell’album sempre negli USA
e in contemporanea con la messa in onda in America dello Special che vanta più
di mille repliche. Nella primavera 2012 il DVD esce anche in Italia ed Europa;
inoltre Il Volo Takes Flight e l’omonimo album Il Volo, rimangono primi e secondi
per diverse settimane nella classifica Billboard Classical Crossover.
Nella primavera 2012 comincia la prima tournée latinoamericana che tocca le
principali città tra cui Caracas, Bogotà, Panama, Lima, Buenos Aires, il Brasile e
il Messico, riscuotendo un incredibile successo in ogni singolo paese. Alla fine
del tour sudamericano il Volo si sposta tra Stati Uniti e Canada per 40 date nei
teatri più importanti passando per New York, Toronto, Boston, Miami, Dallas, Los
Angeles, San Francisco, Montreal e moltissime altre città. In quei lunghi mesi in
giro per il mondo Gianluca, Ignazio e Piero hanno la possibilità di incontrare straordinarie persone come il Principe Alberto II e l’ex Presidente degli Stati Uniti
Bill Clinton, anch’essi affascinati dalle voci dei ragazzi. Tra gli incontri memorabili sicuramente c’è quello con Barbra Streisand che li invita a prendere parte al
suo tour come Special Guest.
Il 20 novembre 2012 esce il secondo album, We are love che include duetti con
Placido Domingo ed Eros Ramazzotti e una cover in inglese della hit degli U2
Beautiful Day. L’album uscirà a dicembre anche in versione spagnola.
Il 10 Dicembre i tre ragazzi partecipano al concerto per il Premio Nobel per la
Pace a Oslo accompagnati da un orchestra di sessanta elementi. Un evento di rilevanza internazionale che chiude così il loro anno ricco di successi.
il 2013 si è dimostrato un anno ancora più intenso tra tour in Nord, Centro e Sud
America, un’intensa attività promozionale in giro per il mondo ospiti dei principali programmi radio e tv (tra cui la registrazione di 2 speciali per la PBS) e le registrazioni del nuovo album, sempre con la produzione di Tony Renis e Humberto
Gatica. Il 22 ottobre è uscito in tutto il mondo Buon Natale - The Christmas Album (Interscope Records) pubblicato in una versione speciale in Italia il 26 novembre.
Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Le origini della plurisecolare Accademia di Santa Cecilia sono legate alla pratica
del canto corale: nella seconda metà del ’500, alcuni Maestri di Cappella e Cantori si riunirono in associazione eleggendo a Presidente Giovanni Pierluigi da Palestrina e fondando di fatto l’Accademia.
Solo dalla fine dell’Ottocento il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
inizia ad assumere un assetto stabile e a partecipare alle esecuzioni di musica polifonica e del grande repertorio sinfonico-vocale. Attualmente è composto da circa 90 elementi ed è diretto da Ciro Visco. La sua attività si espleta nella stagione
invernale e in quella estiva dell’Accademia affiancando l’Orchestra per l’esecuzione di grandi opere sinfonico-corali classiche e moderne.
Il Coro ha inoltre collaborato con prestigiose orchestre e celebri direttori: con Lorin Maazel e l’Orchestra dello Schleswig-Holstein (1992); con Carlo Maria Giulini e l’Orchestra della Rai di Torino (1993); con Claudio Abbado e i Berliner Philharmoniker (1995); con Valery Gergiev e l’Orchestra del Teatro Kirov (1998),
con la prestigiosa Lucerne Festival Orchestra diretta da Claudio Abbado (agosto
2006). Nel 2007 il Coro ha eseguito nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura di
Roma il Requiem di Verdi con i Wiener Philharmoniker diretti da Daniele Gatti;
nel 2008 ha collaborato a Parigi con l’Orchestre National de France e Sir Colin
Davis eseguendo la Grande Messe des morts di Berlioz; tra gli appuntamenti più
recenti, con la direzione di Pappano e l’Orchestra di Santa Cecilia, segnaliamo il
Guillaume Tell e i Quattro pezzi sacri di Verdi ai Proms di Londra (2011 e 2013),
lo Stabat Mater di Rossini e il War Requiem di Britten al Festival di Salisburgo
(2011 e 2013). Insieme all’Orchestra dell’Accademia ha preso parte all’incisione
della Madama Butterfly (premiata con un Gramophone Award) e del Requiem di
Verdi diretti da Antonio Pappano. Quest’ultima registrazione ha ricevuto il BBC
Music Magazine Award come miglior disco (settore corale), il Premio della Critica ai Classical Brit Awards e il Gramophone Award. Tra le ultime incisioni segnaliamo lo Stabat Mater, il Guillaume Tell e la Petite Messe Solennelle di Rossini
(EMI), Verismo Arias con Jonas Kaufmann (Decca), Quattro pezzi sacri di Verdi
e il War Requiem di Britten (Warner Classics).
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nacque nel 1994 dall’unificazione delle orchestre dell’ente radiofonico pubblico di Torino, Roma, Milano e Napoli, divenendo
una delle compagini più prestigiose d’Italia. I primi concerti furono diretti da Georges
Prêtre e Giuseppe Sinopoli, seguiti da Jeffrey Tate, Rafael Frühbeck de Burgos, Eliahu
Inbal e Gianandrea Noseda.
Dal novembre 2009 Juraj Valčuha è il Direttore principale.
Tra le altre presenze significative sul podio: Carlo Maria Giulini, Wolfgang Sawallisch, Mstislav Rostropovič, Myung-Whun Chung, Riccardo Chailly, Lorin Maazel,
Zubin Mehta, Yuri Ahronovitch, Marek Janowski, Semyon Bychkov, Dmitrij Kitaenko, Aleksandr Lazarev, Valery Gergiev, Gerd Albrecht, Yutaka Sado, Mikko Franck,
James Conlon, Roberto Abbado e Kirill Petrenko.
Grazie alla presenza dei suoi concerti nei palinsesti radiofonici (Radio3) e televisivi
(Rai1, Rai3 e Rai5), l’OSN Rai ha contribuito alla diffusione del grande repertorio
sinfonico e delle pagine dell’avanguardia storica e contemporanea, grazie a commissioni e prime esecuzioni che hanno ottenuto riconoscimenti artistici, editoriali e discografici. Esemplare dal 2004 la rassegna di musica contemporanea Rai NuovaMusica.
L’Orchestra tiene a Torino regolari stagioni concertistiche e cicli speciali, ed è spesso
ospite di importanti festival quali MITO SettembreMusica, Biennale di Venezia, Ravenna Festival e Sagra Maletestiana di Rimini. Tra gli impegni istituzionali si annoverano i concerti di Natale ad Assisi trasmessi in mondovisione e le celebrazioni per la
Festa della Repubblica.
Nel 2006 è stata invitata al Festival di Salisburgo e alla Philharmonie di Berlino per
celebrare l’ottantesimo compleanno di Hans Werner Henze.
Tra i recenti impegni: Abu Dhabi Classics, tournée in Germania, Austria e Slovacchia,
concerti al Festival RadiRO e al Festival Enescu di Bucarest.
Importante il debutto al Musikverein di Vienna e il ritorno alla Philharmonie di Berlino. Ha partecipato ai film-opera Rigoletto a Mantova, con la direzione di Mehta e la
regia di Bellocchio, e Cenerentola, una favola in diretta, trasmessi in mondovisione
su Rai1. L’orchestra si occupa, inoltre, delle registrazioni di sigle e colonne sonore dei
programmi televisivi Rai. Dai suoi concerti dal vivo sono spesso ricavati cd e dvd.
Ciro Visco
Maestro del Coro
Dal marzo 2010 Ciro Visco è il Maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia, da settembre 2011 ha assunto anche la carica di Direttore responsabile delle Voci Bianche di Santa Cecilia. Dal 1997 al 2000 è attivo all’Accademia
di Santa Cecilia accanto a Norbert Balatsch, e in seguito come maestro del coro in
numerose produzioni collaborando, tra gli altri, con direttori quali Giuseppe
Sinopoli, Myung-Whun Chung, Jeffrey Tate, Roberto Abbado, Yutaka Sado, Ennio
Morricone. Negli stessi anni ha diretto all’Accademia di Santa Cecilia i Carmina
Burana di Orff, i Vespri di Rachmaninoff, composizioni corali di Schubert e
Brahms e ha effettuato con il Coro una tournée in Sud America.
Negli ultimi anni ha preparato il Coro di Santa Cecilia in occasione di concerti in
prestigiose sedi europee: Théâtre des Champs Elysées (Petite Messe Solennelle di
Rossini), Teatro alla Scala di Milano (Requiem Tedesco di Brahms), PROMS di
Londra (Guillaume Tell di Rossini nel 2011; Quattro pezzi sacri di Verdi nel 2013),
Festival di Salisburgo (Stabat Mater di Rossini nel 2011; War Requiem di Britten
nel 2013).
Ciro Visco è stato maestro del coro al Teatro Carlo Felice di Genova dal 2001 al
2010, al Teatro San Carlo di Napoli e a Radio France.
Come direttore di coro ha inciso per importanti etichette discografiche come
Deutsche Grammophon (la Misa Tango di Bacalov con Chung e Domingo), Sony
(musiche di Morricone), Decca, TDK, nonché come pianista per la Nuova Era.
Ha recentemente preso parte alle incisioni EMI dello Stabat Mater, del Guillaume
Tell e della Petite Messe Solennelle di Rossini, dei Quattro pezzi sacri di Verdi e
del War Requiem di Britten.
Steven Mercurio
Direttore
È uno dei più acclamati direttori d’orchestra e compositori la cui versatilità musicale abbraccia il mondo operistico e sinfonico. Per cinque anni Direttore Musicale
del Festival di Spoleto e Direttore stabile della Opera Company di Filadelfia, ha
collaborato a molti progetti discografici, arrangiamenti e film. In teatro ha diretto
più di quarantacinque opere in sei lingue diverse, ed è apparso sul podio di prestigiosi teatri tra cui l’Opera di Roma, il Bellini di Catania, il Verdi di Trieste, la
Monnaie di Bruxelles, l’Opera di Bonn, il Massimo di Palermo, la English National Opera, San Francisco, Washington, Filadelfia, Seattle, Detroit, Pittsburgh,
Dallas e Cincinnati.
Si è esibito con le più prestigiose compagini internazionali quali London Philharmonic, Orchestra Sinfonica del Lussemburgo, Philharmonia di Praga, Orchestre
Sinfoniche di Sydney e San Diego. Ha diretto in trasmissioni televisive come la
serie “Natale a Vienna” con l’Orchestra Sinfonica di Vienna per Sony Classical e
“American Dream - Concerto di Andrea Bocelli alla Statua della Libertà” con
l’Orchestra Sinfonica del New Jersey. Sua la direzione al gala operistico del XX
Anniversario della Fondazione Richard Tucker con l’Orchestra della Metropolitan
Opera e alla diretta televisiva Rai de La Bohème di Cagliari.
Registrazioni recenti includono Il Trovatore, Pagliacci e Cavalleria Rusticana per
Decca Records, e Manon Lescaut con il Teatro de la Maestranza di Siviglia. Registrazioni di album solistici includono “Verdi Arias” con il soprano Daniela Dessì,
“Romanze e Canzoni” e un omaggio a Beniamino Gigli con il tenore Fabio Armiliato. Per Sony Classics ha inciso “Christmas in Vienna” con Carreras, Domingo e
Pavarotti e “Many voices”, con brani suoi, la cantata “Voices of Light” di Richard
Einhorn, il “Concerto di Toronto” di Leo Brouwer, “Storyteller”, tre concerti con
il compositore-violinista Mark O’Connor, e un CD con Chick Corea, vincitore del
premio Grammy.
Ha diretto la prima statunitense di Der Zwerg di Zemlinsky per il Festival di Spoleto a Charleston e italiana per il Teatro dell’Opera di Roma; per il Festival di
Spoleto ha messo in scena l’opera Goya di Menotti, Il Trittico di Puccini, Wozzeck
di Berg, Die Tote Stadt di Korngold, Il naso di Šostakovič e Sinfonia n. 1 di John
Corigliano.
A Torino ha diretto A Streetcar Named Desire di Andre Previn, a Palermo e Roma
la prima italiana di Lady in the Dark di Kurt Weill, allo Staatsoper di Bonn un
nuovo allestimento de La Traviata, alla English National Opera di Londra La Bohème e a San Francisco Les Contes d’Hoffman.
Tra i suoi pezzi orchestrali spiccano For Lost Loved Ones, la cui première è stata
diretta da Zubin Mehta con la New York Philharmonic Orchestra e Mercurial
Overture, eseguita dalla Filarmonica di Oslo in un concerto televisivo, da lui diretto, in onore dei vincitori del Premio Nobel.
Crea arrangiamenti per artisti come Andrea Bocelli, Placido Domingo, Fabio Armiliato, Carl Tanner, Ben Heppner, Bryn Terfel, Marcello Giordani, Secret Garden e Sting.
Simone Martini - San Martino creato cavaliere,
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