«UMANITA’ NOVA» 23 Settembre 2012
Vergogne democratiche Italia stato canaglia *
World Urban Forum: nella prima settimana
di settembre, a Napoli presso la mostra
d'Oltremare di Fuorigrotta, si è svolta la
VI edizione del forum voluto e organizzato
da Un-Habitat, agenzia dell'Onu, con sede a
Nairobi, in collaborazione con il governo
italiano e le istituzioni campane. L'obiettivo
dichiarato del summit era quello di analizzare
e affrontate il problema della rapida
urbanizzazione e del suo impatto sulle comunità
e sulle economie, nonché le implicazioni
connesse alla crescita (demografica nelle
città (tra vent'anni – secondo i promotori – la
percentuale dello aree mondiali urbanizzate
passerà dal 50% attuale al 70%, con un
ulteriore aggravamento dei problemi legati
ai rifiuti, all'acqua, alle risorse energetiche,
all'inquinamento, ai mutamenti climatici),
ossia, dal nostro punto di vista, attorno
all'insostenibilità umana del sistema capitalistico
e delle condizioni di sopravvivenza nelle sue
metropoli come nelle aree non urbanizzate.
Ad ogni buon conto, giusto per sottolineare
che comunque in tale prospettiva futura servirà
più la polizia che la politica, il forum è stato
militarizzato da oltre 500 agenti – statali e
privati – e circondato da metal detector, mentre
una squadra specializzata dell'agenzia ha
provveduto ad assicurare, mimetizzata tra la
folla, la sicurezza di ministri, vip, tecnocrati,
addetti ai lavori e addetti stampa partecipanti
alla kermesse internazionale.
Nel corso dei lavori, l'unica voce (è apparsa
quella di Amnesty International che ha
manifestato per richiedere alle autorità
governative e municipali di oltre cento paesi di
rispettare il diritto all'alloggio e porre fine agli
sgomberi forzati nel mondo, sottolineando
quanto sia “ipocrita che il World Urban Forum
si svolga in Italia, paese che si distingue da anni
per gli sgomberi forzati e la segregazione delle
comunità rom. In contrasto con le significative
risorse che ha investito per ospitare il forum, il
governo italiano non rispetta, protegge e realizza
il diritto delle comunità rom a un alloggio
adeguato”. D’altro canto, che lo stato italiano
non abbia alcuna legittimità a parlare di diritti
umani è ormai cosa che dovrebbe essere
puntualmente ricordata ai partiti e ai governi che
in questi decenni si sono costantemente distinti
per la loro costante violazione. A riguardo, basti
ricordare come, nello scorso febbraio, la Corte
europea dei diritti umani di Strasburgo ha
condannato 'l’Italia per i respingimenti verso la
Libia, riscontrando in particolare la violazione
dell'articolo 3 della Convenzione sui diritti
umani, quello sui trattamenti degradanti e la
tortura, e stabilendo che l'Italia ha violato il
divieto alle espulsioni collettive. La condanna si
riferiva a quanto avvenuto il 6 Maggio 2009 a
35 miglia a sud di Lampedusa, quando le
autorità italiane intercettarono in acque
internazionali una nave con a bordo 200 somali
ed eritrei e, contro la loro volontà, li riportò a
Tripoli, senza neanche identificarli o accertarsi
della loro effettiva destinazione. Dei 200
migranti, 24 di loro furono rintracciati dal
Consiglio Italiano per i Rifugiati, che li seguì
nel presentare ricorso alla Commissione
Europea dei diritti dell'uomo. Al termine della
causa, i magistrati hanno accolto la richiesta
dei rifugiati e hanno condannato l'Italia al
risarcimento, in favore di ognuno di loro della
somma di 15.000 euro, più le spese.
Non di meno, l'Italia rimane sotto accusa
per la vergogna concentrazionaria dei CIE e
la situazione carceraria di ultra-affollamento
(66.632 detenuti, quando la possibilità di
accoglienza sarebbe di 45.742 posti, in
condizioni igienico-sanitarie pesantissime,
accompagnate da violenze, pestaggi e suicidi,
in un contesto di sistematica sopraffazione da
parte delle diverse forze di polizia. Contesto
rafforzato dal fatto che lo stato italiano continua
a non dare seguito, in palese contrasto persino
con la convenzione europea, al Protocollo
Aggiuntivo alla Convenzione ONU contro la
Tortura che ha sottoscritto da oltre un ventennio,
dato che nel codice penale italiano non è stato
ancora introdotto il reato di tortura. E, se non è
reato, significa con ogni evidenza che è legale,
con buona pace dei credenti nella legalità
democratica.
CFG
* Scritta murale anarchica letta su un muro a Chioggia (VE)
Europa? Corte europea?
Ma mi facci il piacere, mi facci!
Perbacco, sono tutti buffoni!
Questa volta mi sento italiano
Pop– sofia: non possiamo
perdere nulla del nostro tempo
Apparentemente tra il calcio e la filosofia
sembra non esserci relazione alcuna, se non
addirittura un’opposizione di principio. Ma
questa impostazione può valere solo per una
concezione della filosofia che non è in grado di
confrontarsi con tutte le dimensioni e, in modo
particolare, con quelle, almeno al primo
sguardo, più popolari. Questa concezione della
filosofia non è la mia, ed è comunque da
combattere, perché troppo legata a uno schema
autoreferenziale che le impedisce di
confrontarsi con le realtà specifiche, anche del
quotidiano, e quindi di migliorarsi e di aprirsi
a un confronto autentico con le molteplici
sfaccettature dell’esperienza, per esempio,
le fiction televisive, l’astrologia, la moda e
tutto ciò che emerge nella nostra società
contemporanea. Lo stesso si può affermare per
qualsiasi altra dimensione che presenti una
certa rilevanza sociale e un ampio livello di
diffusione popolare.
Negli ultimi mesi si è aperto un serrato
dibattito sul ruolo e le finalità della filosofia
che indaga le dimensioni più popolari e
quelle più contigue alla società di massa.
Ad accendere le polveri è stato in particolare
Edoardo
Camurri,
con
un
articolo
“Il successo della filosofia pop è un bluff”,
uscito domenica 29 gennaio 2012 sull’inserto
“La lettura”, del Corriere della Sera.
L’argomentazione, in parte sociologica, in parte
concettuale, è all’incirca la seguente: i
professori universitari italiani per incrementare
i loro modesti guadagni – a proposito, un paio
d’anni fa, nella prima pagina di due quotidiani
di proprietà della famiglia dell’ex presidente
del Consiglio, non era apparsa la notizia che i
professori universitari italiani venivano
strapagati? – si sarebbero inventati un genere
filosofico, la Pop-sofia, che è un’operazione di
pura cosmesi intellettuale, come se, al limite, si
volesse dare un significato razionale a delle
barzellette. Da qui la condanna inappellabile e
il sottile disprezzo di chi sicuramente con
queste argomentazioni ricava compensi
superiori a quello dei professori universitari.
Convincente la risposta di Simone Regazzoni,
apparsa venerdì 3 febbraio 2012 sul Secolo
XIX, “Chi ha paura della Pop-Filosofia?”: la
filosofia deve affrontare le sfide che la
contemporaneità le rivolge e non può non porsi
il problema dei fenomeni culturali-mediatici
emergenti; la risposta più efficace e sintetica a
Edoardo Camurri sta nella formula di Sartre:
“Non possiamo perdere nulla del nostro
tempo, forse ce ne sono di migliori, ma questo è
il nostro”. E di questo anche la filosofia deve
tener conto.
L’articolo precedente non fa una grinza,
quanto scritto è vero e decisamente i governi e
le forze di polizia italiane non sono certamente
il “meglio”. Ma, c’è un ma. A parole siamo tutti
buonisti, antirazzisti, umanitari. In realtà poi
circolando a tarda sera per le vie di Savona, che
non è certo una metropoli, alle facce da galera
nostrane notiamo, da tempo, essersene aggiunte
molte altre nuove e peggiori che provengono da
tutte le parti del mondo. Badate bene, non ce
l’ho con gli immigrati, quelli che lavorano o
almeno ci provano, ma mi sia consentito avere
qualche riserva sui delinquenti, quelli non mi
stanno bene e vanno rispediti a casa, Europa o
non Europa. Viviamo in un paese in piena crisi,
che non può o non vuole sostenere i propri
cittadini, i quali l’ultima cosa che desiderano è
quella di sobbarcarsi anche il crimine altrui. Il
dato statistico sul fenomeno dell’immigrazione
parla chiaro: troppo alto il tasso di delinquenza.
Il tono di arroganza di questo articolo mi ha
infastidito non poco, anche se sono anch’io
convinto che lo stato italiano è invero “poco”
per quanto fa per i cittadini e “molto” per quello
che ruba. Non credo affatto che l’Europa con in
testa la Corte europea, i Tedeschi con il loro
rinato desiderio di Nazismo ed i Francesi con il
proliferare di innumerevoli movimenti pseudofascisti, possano ergersi a difensore dei diritti
umani in casa d’altri, almeno senza prima aver
pensato ai fatti di casa propria, che non
appaiono certamente esaltanti.
Anche sulle carceri avrei qualcosa da dire. Se 2 maggio 2012
partissimo dal presupposto che quelli che stanno
dentro fossero delinquenti, non sarebbero certo
Cosa farai da grande?
qualche bagarozzo o qualche lisciata di pelo da
parte dei secondini a scandalizzarmi, gli ospiti
delle carceri riceverebbero solo un po’ di quello
Il barone!
che hanno dato; il fatto grave è che non tutti
sono delinquenti, per lo meno incalliti, molti
sono invece vittime di una giustizia da burletta,
questo sì mi scandalizza. Lungi da me difendere
lo stato per tutte le nefandezze che commette e
che tollera, ma non posso credere che tutti i
carcerati siano delle candide giuggiole e tutti gli
extracomunitari tenere colombelle. Vista la
realtà quotidiano direi che è proprio l’opposto.
V. R.
Elio Matassi
€
IO NON VOTO NEWS
e se proprio devo … Voto Beppe Grillo
[email protected]
Perché non voterò …
… MONTI
E’ l’ultimo degli aspiranti leader politici sceso
in campo con la voglia di tornare su quella sella
da cui Silvio Berlusconi lo ha, vigliaccamente,
costretto a scendere. E’ l’uomo del potere
economico italiano e quindi anche della Chiesa
ed è colui che è riuscito a svuotarci le tasche nel
migliore (peggiore per noi) modo possibile
usufruendo dell’appoggio della maggiori forze
politiche, dopo aver dato loro garanzie della
personale salvaguardia economica. Non ve ne
siete accorti? Allora siete fra questi prima citati.
Al contrario le mie finanze hanno subito un
discreto ridimensionamento, anche se ancora
tollerabile. C’è grande voglia soprattutto
all’interno della Chiesa Cattolica di ricostruire
una grande forza politica di centro, come fu la
DC, per tornare in alto, visto che il loro potere
sta scricchiolando, anche se, per i mie gusti,
fin troppo lentamente. Con Monti, Casini, Fini e
similar buffoni si apre questa possibilità; d’altra
parte un popolo che ha votato per quasi un
cinquantennio la “Balena Bianca”, per tre volte
Silvio Berlusconi e persino quando per ben due
volte ha vinto la Sinistra (quale?) a capo della
coalizione c’era Romano Prodi fervente
cattolico. Tutti ci ricordiamo dei fallimenti di
quei periodi della seconda repubblica.
Ho salvato l’Italia dal
Crack economico.
Ce ne siamo accorti!!!
Savona Mercoledì 6 Febbraio 2013
Fondato nel 2012 – Anno II NUMERO 29
[email protected]
€0
L’ANGOLO DEL RELAX
Sorbole, ora tocca a noi
a governare l’Italia con
equità e giustizia!
Rebus: Frase 4 – 7 – 2 – 11
Illustre individuo nato per essere
sempre Presidente di “qualche cosa”
DI
… ma non c’eravate
anche voi con Monti?
… BERLUSCONI
Al solo scrivere il suo nome provo un
immenso ribrezzo che tende a sfociare in un
senso di vomito altrettanto immenso.
Abile faccendiere e scarso barzellettiere,
gran puttaniere e mediocre oratore, questa è
un’alternanza di doti che alla fine risultano esser
tutte negative, dal 1994 ci racconta sempre le
stesse cose: dei Comunisti che sono una
minaccia per l’Italia; che lui è sceso in campo
per evitarla; di quello che lui ha saputo fare; di
quello che saprà ancora fare se gli italiani lo
vorranno ancora; di queste ed altre immense
balle che ha iniziato a propinarci su tutte le
Televisioni: quelle pubbliche, sulle sue e su
quelle che per l’occasione da tempo foraggia e
ora, a maggior ragione, continua a foraggiare.
Prima tolse l’ICI ora promette di togliere l’IMU,
l’ennesima presa in giro: sapete cosa avrei
risparmiato senza l’IMU di Monti? Meno di
200 € che non sono poi così male. Un mio
amico invece più di 500. Questi soldi sarebbero
mancati alle già magre casse dei Comuni, che
avrebbero ulteriormente ridotto i servizi (non le
diarie dei consiglieri, quelle non si toccano mai
al ribasso, anzi alla prima scusa si rialzano) o
aumentato le loro tariffe, costi uguali per tutti i
cittadini, siano essi più o meno poveri o più o
meno ricchi. Chiaro il concetto?
ZE
Risposta a fondo pagina
Il prossimo Governo si
sta già attrezzando …
… per una nuova
libertà di parola.
– Pensi di votare PDL? Ancora! Tre
volte non ti sono bastate!
– Pensi di votare PD? Hai mai capito
cosa vorrebbero fare? Neanche loro!
– Pensi di votare per il Centro? Te lo
ha forse ordinato il Papa?
Ecco il Cavaliere! Con lui
eravamo rimasti in mutande!
… BERSANI
Troppi sono stati, a mio parere, gli errori
(almeno spero sia così) tattici da lui commessi e
uno conseguenza dell’altro. Nel momento della
caduta di Berlusconi, fine agosto 2011, ha avuto
paura di andare ad elezioni anticipate in brevi
tempi, vincerle e dimostrare coi fatti, non con le
parole, come si governa una nazione per il suo
popolo e non per i poteri forti ed occulti. Non ci
ha assolutamente pensato, ha preferire accettare
di appoggiare il becero ed iniquo Governo di
Mario Monti, l’uomo delle Banche e delle
Finanziarie, ripieno di squallidi personaggi
incapaci di governare se non svuotando le nostre
tasche e distruggendo quel poco che Berlusconi
aveva lasciato in piedi. Duplice vergogna perché
ha votato assieme ai suoi sgherri ogni iniquità
proposta in Parlamento. Si è solo opposto
all’aumento dell’orario i servizi dei docenti
della Scuola Media di 2° grado, ma ... si era
ormai già in clima di elezioni anticipate.
Perbacco, buttali fuori! Non votare,
oppure vota Beppe Grillo! Perdinci!
… allora perché vi lamentavate?
Con Monti siete rimasti nudi!
Risposta: Luca Cordero di Montezemolo
… GLI ALTRI SCHIERAMENTI MINORI
Sono il tragicomico effetto, solo italiano, di
leggi elettorali demenziali, nascono come liste
di disturbo e al minimo successo strillano al pari
delle oche o dei corvi. Rumenta della storia
politica italiana.
…BEPPE GRILLO
Chi l’ha detto? Ho ancora tempo se scegliere il
non voto, un voto contro il pericoloso ritorno di
Berlusconi o proprio … BEPPE GRILLO!
V. R.
a pag. 2
· Vergogne democratiche
· Questa volta mi sento italiano
· Pop– sofia: non possiamo perdere …
a pag. 3
· L’arte di comunicare a Napoli
· L’angolo della cucina
· Omaggio a Fred Buscaglione
· Una canzone per voi
· Inserto: Speciale JUVENTUS
N. 3
a cura del Dottor A. C.
7 - NON RUBARE
Cima alla Valbormidese in salsa verde
Per 4 persone
Cima
Carne
Una tasca di vitello di circa 5/6 hg, una carota,
una cipolla rossa, un gambo di sedano, un dado
vegetale, uno spicchio di aglio, un cucchiaio di
olio extravergine di oliva, due pizzichi di noce
moscata, due di pepe e due di sale.
Ripieno
Mezzo mazzetto di erbette, mezzo di spinaci e
mezzo di boragini, mezza indivia e mezza
scarola, ½ hg di burro, ½ di mortadella e ½ di
prosciutto cotto, tre uova, ¼ di l di latte, una
manciata di piselli e una di pinoli, due pizzichi
di noce moscata, due di pepe, due di sale e uno
di maggiorana,
Lavare, mondare e tritarle finemente le
verdure; (escluso i piselli) con i salumi e i
pinoli; soffriggerle nel burro fino a quando non
saranno asciugate; legare l’impasto in una
terrina con il latte, le uova, il pepe, il sale, la
noce moscata, la maggiorana e i piselli. Farcire
la cima a tre quarti della sua capienza e cucirla
per bene. Farla bollire la cima bucherellata in
abbondante acqua per almeno un’ora e mezza
con la carota, il sedano, la cipolla ben lavati e
mondati, con il dado, il pepe, il sale e la noce
moscata. Controllare spesso la cottura. Una
volta che la cima è pronta, asciugata e
raffreddata ricoprirla con un panno e al fine di
dargli una forma appiattita metterla sotto il peso
di un mortaio di marmo o altro corpo pesante.
$
Salsa verde
Un mazzetto di prezzemolo; uno spicco
d’aglio; due acciughe sott’olio; una manciata di
capperi sotto sale; il rosso di un uovo sodo;
quattro cetriolini, tre cipolline e tre tocchi di
peperone sottaceto; la midolla di un panino
intinta in aceto bianco; mezzo bicchiere di olio
extravergine, q. b. di pepe e di sale.
Lavare, pulire gli ingredienti e passarli nel
tritatutto fino a che l’impasto diventi una crema,
se risultasse troppo densa aggiungere po’ di
olio, se fosse troppo liquida del pane grattato.
Lasciare riposare in frigo per mezz’ora circa e
servire a temperatura ambiente.
$
Cima e salsa verde possono essere servite con
un contorno di lattuga e pomodori.
Si consiglia di accompagna la pietanza con un
buon bianco fresco tipo il Pigato di Albenga.
Aspettativa di vita (2a parte)
A proposito dell'aspettativa di vita e della
conseguente "quasi impossibilità" ad andare in
pensione, vorrei fare una riflessione. Ve lo
immaginate un infermiere di 70 anni che deve
stare ore in piedi in sala operatoria? O che deve
spostare un paziente allettato quasi come un
peso morto? O un medico di 70 anni che alle
tre del mattino deve andare, in pieno inverno,
in pronto soccorso per visitare un giovane
agitato perché ubriaco o in dipendenza da
sostanze psicotrope? O un operaio alla catena
di montaggio? Sarebbe tutto da ridere se fosse
il soggetto di una commedia cinematografica;
il problema è che, invece, rappresenta una
realtà che sta per verificarsi (ora siamo a 67
anni). Va bene che ai nostri politici, che si
"sacrificano" a lavorare fino a 80 non frega
niente di noi, ma mi sembra che stiamo
esagerando.
Dottor A. C.
Pensione? Rende l’uomo pigro!
Prendete esempio da noi politici che
lavoriamo fino ad ottant’anni e più!
Oh Silvio non ti allargare
troppo con la parola “lavoro”,
te non sai neanche cosa sia!
Nel blu di Portofino
Fred Buscaglione – 1959
Guarda che luna
(Malgoni)
Guarda che luna, guarda che mare
da questa notte senza te dovrò restare
folle d’amore vorrei morire
mentre la luna di lassù mi sta a guardare.
Resta soltanto tutto il rimpianto
perché ho peccato nel desiderarti tanto,
ora son solo a ricordare
e vorrei poterti dire
guarda che luna, guarda che mare.
Ma guarda che luna, guarda che mare
in questa notte senza te vorrei morire,
A cura di V. R.
perché son solo a ricordare
e vorrei poterti dire
Omaggio a Fred Buscaglione
guarda che luna, guarda che mare,
1. Io piaccio
guarda che luna, guarda che mare,
Silvio Berlusconi
che luna …
2. Le bambole d’Italia
$
N. Minetti, M. Carfagna, M. V. Brambilla
La voce di Fred, carica di malinconia, si
3. Siamo gli evasi
strugge nel ricordo di un amore ormai finito. Un
Corale Torinese i “Gobbi”
sax dal suono straziante lo segue nota dopo
4. Che notte!
nota, come un’ombra inquietante nella notte di
Silvio Berlusconi & Nicole Minetti
luna e mare.
5. Sei donna
Tratto dal libretto allegato al CD
Nichi Vendola
A cura di V. R.
6. Come prima
Orchestra “La Seconda Repubblica”
7. Noi duri
Quartetto Bossi, Borghezio, Calderoli, Maroni
8. Che bambola
Elsa Fornero
A cura di V. R.
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Numero 29 - IO NON VOTO NEWS