Nei giorni 20, 21, 22 e 23 giugno 2014 sulle montagne della Valle Varaita, in Provincia di Cuneo, si è
svolta una manifestazione non competitiva denominata “Val Varaita Alps Trophy 2014 – 2° Memorial
Luca Recine” riservata agli autoveicoli fuoristrada (a trazione integrale) più e meno giovani.
Il Memorial è nato nel 2013 per volontà di Mauro e Claudia, i genitori di Luca Recine, un ragazzo che
ha perso la vita il 16 gennaio 2013, all’età di soli 19 anni, incolpevole vittima di un incidente
stradale, ed è stato organizzato dalla “Associazione Sportiva Varaita 4x4”di Brossasco (CN).
Il centro del raduno è stato il Comune di Sampeyre, ma sono stati attraversati diversi comuni della
Valle Varaita, della Valle Maira e della Valle Po, che hanno fatto da splendida cornice al percorso.
La manifestazione ha avuto l’essenziale l’appoggio delle autorità locali e degli sponsor che hanno
fornito il materiale promozionale e coperto tutte le spese vive della manifestazione: il club Ruote
d’Epoca Riviera dei Fiori di Villanova d’Albenga (SV), la ditta GDT Logistic di Cardano al Campo (VA),
la ditta Bottero Ski di Limone Piemonte (CN) e la tipografia Errepi di Riese Pio X (TV).
Il programma ufficiale copriva i giorni di sabato 21 e domenica 22 giugno: la manifestazione ha però
avuto inizio la sera di venerdì 20 con la cena per i partecipanti che arrivavano da più lontano, ed è
proseguita lunedì 23 per chi aveva la possibilità di fermarsi più a lungo.
Ovviamente il grosso dei partecipanti proveniva dal Piemonte, ma erano presenti equipaggi anche
dalla Liguria, dalla Lombardia e da altre regioni: quello arrivato da più lontano è stato Mario Casari,
che è arrivato da San Giovanni in Persiceto, in Emilia Romagna.
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Buona parte delle auto che hanno partecipato al raduno sono Land Rover del forum Africaland.it, ma
erano presenti anche altri fuoristrada dei soci del’A.S. Varaita 4x4 e di amici di altri forum.
Il mezzo più antico e più pregiato era la Land Rover Serie III del 1973 di Roberto De Carlo,
splendidamente restaurata dal proprietario, autore di un libro proprio sulle Serie III.
Erano inoltre presenti un gruppo di Fiat Campagnole dei primi anni ’80 di proprietà di Raffaele Pace e
dei suoi amici, tutti soci del Registro Fiat.
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Come veicoli storici erano inoltre presenti, alcune Land Rover 90 e 110 e Discovery dei primi anni
’90. Fra questi da rilevare il Discovery V8 3.5 del 1991 di Mauro Recine, socio del Club federato ASI
“Ruote d’Epoca Riviera dei Fiori” di Villanova d’Albenga. La Land Rover Discovery è un veicolo tutto
sommato comune in Italia nella motorizzazione Diesel, ma molto raro nella versione V8 benzina.
L’auto più piccola (quasi una mascotte in mezzo a tante Land Rover) è stata la Panda 4x4 di Claudia
Sappa (la mamma di Luca), le cui ridotte dimensioni e la cui grande maneggevolezza fanno sì che
non sfiguri affatto in mezzo alle più blasonate (ma anche molto più grosse) sorelle.
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Al contrario fra i veicoli più preparati da segnalare, ad esempio, la Land Rover Defender 110 del
2007 di Mauro Cornaglia, presidente dell’A.S. Varaita 4x4 organizzatrice del raduno.
La palma della vettura più nuova e quella della vettura più stradale vanno infine entrambe alla Dacia
Duster di Dario Lattini, immatricolata pochi mesi prima (marzo 2014).
A merito sia della vettura che del conducente l’aver partecipato a tutto il raduno, senza alcun
problema neanche nei tratti più “movimentati” del percorso.
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Venerdì sera i primi arrivati si sono radunati presso il ristorante del Campeggio Cianabie di Becetto
(frazione di Sampeyre) per gustare le “ravioles” della Valle Varaita che, a discapito del nome, nulla
hanno a che fare con i ravioli ma sono invece dei gnocchi di patate di forma allungata con
nell’impasto il “Tumin dal Mel” (formaggio tipico del comune di Melle) e conditi con panna e burro
fuso… una prelibatezza per il palato, un po’ meno per la linea!
Sabato mattina il giro è partito da Dronero (CN). La piazza era veramente piena, essendo presenti
ben 50 equipaggi (senza contare le auto dello staff) per un totale di oltre 100 partecipanti.
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La giornata è iniziata con la registrazione dei partecipanti nella piazza del mercato di Dronero.
Grazie al contributo degli sponsor non è stata richiesta alcuna quota di iscrizione ai partecipanti. Chi
voleva ha potuto dare un’offerta libera, che è stata utilizzata per offrire la cena del sabato ai ragazzi
dello staff e, con la rimanenza, la colazione della domenica mattina a tutti i partecipanti al raduno.
Terminate le registrazioni Mauro Cornaglia, Presidente dell’AS Varaita 4x4, ha ricordato in un breve
ma necessario briefing le norme di buon comportamento in una escursione in 4x4, nel rispetto
reciproco, della natura, dei luoghi attraversati e del codice dalla strada.
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Dopo la partenza da Dronero (metri 625) i partecipanti hanno attraversato Castello di Roccabruna,
ove termina l’asfalto. Da Roccabruna sono saliti al Colle di Valmala (metri 1540) e quindi su asfalto
fino al Colle della Ciabra (metri 1720) ove la strada ridiventa sterrata e prosegue, in falso piano su
un facile sterrato, fino al Colle Birrone (metri 1700) dove tutto il gruppo si è fermato per il pranzo.
Dal Colle Birrone è iniziato il tratto più “serio” del percorso, che in quasi 15 chilometri di strada
arriva ai 2285 metri del Colle di Sampeyre, seguendo il crinale fra la Val Varaita e la Val Maira e
passando per il Colle Rusciera (metri 2050), il Colle Rastcias (metri 2125) ed il Colle dell’Ajet che
con i suoi 2310 metri è stato il valico più alto attraversato dal raduno.
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Dal colle di Sampeyre il raduno è proseguito in direzione del Colle della Bicocca e da lì siamo scesi
sul versante della Val Maira, sempre su sterrato, fino ad Elva.
Da Elva siamo risaliti in direzione del Colle di Sampeyre per fermarci per una “pausa caffè” al Rifugio
“La Sousto dal Col” situato in località Costa Cavallina, a 1940 metri di quota. Oltrepassato il colle
siamo scesi a Sampeyre, ove alla sera tutti i partecipanti si sono ritrovati a tavola per la cena
ufficiale del raduno, presso il ristorante Monte Nebin, che ci ha deliziato con le proprie specialità.
Terminata la cena i partecipanti si sono quindi ritirati nelle loro sistemazioni: chi in albergo, chi in
campeggio, i più vicini a casa ed i più “spartani” nel piazzale messo a disposizione dal Comune.
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La domenica mattina è stata in parte dedicata alla visita di Sampeyre ed ad accogliere alcuni che
non avevano potuto essere presenti il sabato. Come già il sabato, la piazza riservata per la partenza
del giro (in questo caso dal Comune di Sampeyre) era piena di fuoristrada.
Siamo quindi saliti fino alla frazione Becetto (metri 1390) per una “pausa caffè” al bar del
Campeggio Cianabie, dove già i primi arrivati avevano cenato il venerdì sera.
A Becetto alcuni hanno approfittato della pausa per visitare la fiera “Becetto in festa”, ove gli
artigiani locali mostravano attività di ricamo, lavorazione della pietra, intaglio del legno e pittura.
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Da Becetto la carovana ha proseguito su un facile sterrato per il Colle del Prete (metri 1715) e quindi
al Colle di Gilba (metri 1525), che unisce la Valle Varaita e la Valle del Po è che costituito da un
ampio pianoro attrezzato, anche detto “Pian Pilone” per la presenza di un pilone votivo.
Nel frattempo Claudia (la mamma di Luca) è salita a Pian Pilone dall’altro lato della valle passando
da Gilba (lungo il percorso per cui è poi sceso il gruppo al pomeriggio) con la fida Panda 4x4
portando con sé Don Piergiovanni Bono, parroco di Vottignasco (CN).
Parcheggiate le macchine ci siamo accomodati per il pranzo.
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Terminato il pranzo tutti i partecipanti si sono radunati intorno a Don Piergiovanni per il momento
più serio, e più importante, del 2° Memorial Luca Recine: la Santa Messa in ricordo di Luca.
La Santa Messa al campo, con tutti i partecipanti in cerchio e le macchine schierate dietro è stato un
momento veramente intenso e toccante, pieno coronamento del raduno e del ricordo di Luca.
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Terminata la Santa Messa, prima di ripartire, abbiamo dedicato qualche minuto alle foto di rito.
Da Gilba chi doveva rientrare in città ha proseguito sulla provinciale in direzione di Brossasco, da
dove è poi sceso verso la pianura.
Chi poteva rimanere più a lungo ha preso lo sterrato che raggiunge Melle passando dalla cappelletta
dedicata a San Bernardo delle Sottole (metri 1155) per poi tornare a Sampeyre.
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La domenica sera i partecipanti rimasti hanno cenato presso la pizzeria “Co di Blin” di Borgata
Bellini. Terminata la cena alcuni sono andati ad ammirare le stelle al Colle dell’Agnello (metri 2744).
Il lunedì mattina in un piccolo gruppo siamo ripartiti da Sampeyre.
Siamo quindi saliti ai 2285 metri del Colle di Sampeyre, dove eravamo già passati al sabato e dove
ci siamo fermati per una foto ricordo.
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Scendendo in Val Maira una breve ma doverosa sosta ad Elva (metri 1635), dove abbiamo potuto
ammirare la storica Parrocchiale.
La parrocchiale, costruita nel XV secolo in stile romanico, è dedicata a S. Maria Assunta ed è famosa
per la presenza di un ciclo di affreschi attribuiti a Hans Clemer, “il Maestro d'Elva”. Gli affreschi
rappresentano l'infanzia di Cristo e la vita di Maria. Sul fondo domina la scena della crocifissione.
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Siamo quindi scesi a Ponte Marmora (metri 945) percorrendo la Strada del Vallone, una strada
splendida tutta scavata nella roccia, una vera meraviglia dell’ingegno e dell’operosità umana.
Lungo la strada è posta la cappelletta della “Madonna del Viandante”, posta a protezione di chi
percorre la strada, tutat a strapiombo sull’orrido di Elva ed a memoria di chi è morto percorrendo il
vallone o nella costruzione della strada (aperta nel 1951) o della precedente mulattiera.
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Da lì siamo risaliti a Canosio, per poi raggiungere il Colle del Preit (metri 1540), ove termina
l’asfalto, e quindi al Rifugio della Gardetta (metri 2335) per il pranzo.
Vicino al rifugio, una bellissima marmotta si mette quasi in posa per farsi fotografare.
… e dopo pranzo saluti a tutti, e appuntamento per l’edizione 2015!
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Si ringraziano:
•
il Comune di Sampeyre, l’Amministrazione comunale, il personale del Comune ed in particolare il Sindaco Roberto
Sasia ed il Vicesindaco Maria Corasaniti che hanno preso a cuore al manifestazione
•
i Sindaci e le Amministrazioni comunali degli altri comuni coinvolti della Valle Varaita e della Valle Maira (Dronero,
Valmala, San Damiano Macra ed Elva)
•
il Club “Ruote d’Epoca Riviera dei Fiori”, il club federato ASI con più soci in Italia, sito in Via Molinetto 25 a
Villanova d’Albenga (SV) - http://www.ruotedepocarivieradeifiori.it/
•
la ditta “GDT Logistic” di Maurizio Ortodossi, società di spedizioni internazionali via terra, via mare e via aerea, sita
in Via Carlo Cattaneo a Cardano al Campo (VA) - http://www.gdtlogistic.com/
•
la ditta “Bottero Ski”, vendita di attrezzature sportive invernali ed estive e noleggio di attrezzature sportive
invernali, sito in Via Genova 40 a Limone Piemonte (CN) - http://www.botteroski.com/
•
la tipolitografia “Errepi” di Riese Pio X (TV) che ha fornito gli adesivi - http://www.errepicreazionielena.com/
•
il comitato direttivo ed i soci dell’Associazione Sportiva “Varaita 4x4” che si sono messi a disposizione in modo
gratuito per l’organizzazione del raduno e come commissari di percorso - http://www.varaita4x4offroad.it/
•
l’amico Alberico Barattieri per il supporto personale e la realizzazione del sito Internet - http://www.alberico.com/
http://alpstrophy.wordpress.com/
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