Dalle risaie ai vigneti dell’Oltrepò Tra Castelli viscontei e Musei Belgioioso Città di Stradella Montecalvo Versiggia Zavattarello Sei in provincia di Pavia che ha una curiosa forma a grappolo d'uva… Il Pavese e la Lomellina sono caratterizzati da una bella pianura, l'Oltrepò Pavese è formato da dolci colline e da alcune alture… Questa è una terra fertile, ricca di storia, abitata fin dai tempi più antichi. Nel MilleTrecento i miei antenati hanno conquistato molti di questi luoghi diventando Signori di Milano. E io, che sono il Duca, soggiorno spesso in queste terre pavesi così ricche di corsi d’acqua e di riserve di caccia... La nobile famiglia Visconti ha costruito castelli e chiese; ha promosso innovazioni agricole; ha coltivato l’arte, la letteratura e il sapere. E questi sono i simboli del mio stemma: un Biscione (la potenza della famiglia Visconti) che divora un uomo dalla carnagione scura (un saraceno). Lo stemma ricorderebbe l’impresa storica di Ottone Visconti: a Gerusalemme, Ottone sconfisse il grande saraceno Voluce che aveva come insegna proprio un serpente nell’atto di divorare un uomo. Belgioioso Oh che luogo "Zoioso"... Proprio bello! Oggi lo chiamano Belgioioso. Qui c'erano tante distese verdi dove si cacciavano cervi e selvaggina... E questo è uno dei miei castelli... Certo, nei secoli successivi alla costruzione dei Visconti, il castello è stato modificato, ampliato, per esempio a opera del Principe Alberico XII della nobile famiglia dei Barbiano. I poeti Giuseppe Parini e Ugo Foscolo furono ospiti di Alberico XII. Qui c’è il Centro di documentazione multimediale dei Visconti... Pensa, ci hanno dedicato un luogo dove potrai imparare la nostra storia… E questa finestra così elegante, con due aperture, si chiama bifora ed è dell’epoca dei Visconti. Stradella, dal latino “stricta via” Qui mio padre Gian Galeazzo fece costruire una fortificazione, la Rocca inferiore, demolita nel Milleottocento per aprire la piazza del mercato. Si salvò la Torre, oggi simbolo di Stradella. Stradella è la città della fisarmonica. Qui Mariano Dallapè inventò nel 1876 la Fisarmonica moderna e aprì una bottega artigianale. Nel tempo nacquero tante fabbriche per la costruzione dello strumento musicale. Visita anche il Civico Museo Naturalistico “Ferruccio Lombardi”. A Stradella visse Agostino Depretis, uomo politico di grande importanza alla fine del Milleottocento. Visita il museo: conserva molti tipi di fisarmoniche e gli antichi attrezzi per costruirle... Ti piacerà! Montecalvo Versiggia Che bel panorama! Che vista stupenda! Si vede tutta la pianura da quassù. Mi siedo all’ombra delle viti e faccio merenda con un buon bicchiere di vino: assaggialo anche tu! Un giorno mio nipote, Filippo Maria Visconti, ha tagliato a fette la Valle Versa, come una torta. Ha disegnato strade, vie, piazze e ponti: «Mi cresce il castello di Montecalvo! Lo regalo a qualcuno; che m’importa?» Lui poteva decidere tutto: cambiare il paesaggio con tanta fantasia, cancellare la pioggia e il tempo brutto, donare il castello ai Beccaria! Una leggenda racconta che da qualche parte nel castello sono state nascoste 10.000 bottiglie di Moscato Bianco. È stata la nonna di uno scrittore famoso, Carlo Dossi, a nasconderle, quando il castello, nel 1800, apparteneva alla sua famiglia. Chissà dove si trovano? Prova a usare l’immaginazione… Ma prima entriamo a visitare un museo molto curioso: il Museo del Cavatappi! Guarda! Ce ne sono più di 200 tipi diversi: decorati, in argento, dalle forme strane e originali. Se scoprissi dove sono le bottiglie di Moscato, un cavatappi mi servirebbe proprio… Zavattarello Scavalcando valli e colli sono arrivato a Zavattarello, uno dei borghi più belli d’Italia. Vedi quella fortezza arroccata? È il castello costruito nel Medioevo... Forte, possente, da lì la vista si perdeva all’orizzonte… I Visconti permisero l’ascesa della famiglia Dal Verme. Mio padre, Gian Galeazzo, si fidava di loro e affidò loro la guida di spedizioni e conquiste. I Dal Verme divennero i signori di Zavattarello… Ma nei secoli successivi ci furono varie lotte che fecero alternare più famiglie. Prima la collina era priva di vegetazione e permetteva di avvistare i nemici. Entriamo e scopriremo anche che qui c’è custodita una raccolta di arte contemporanea, vuol dire opere eseguite di recente. La leggenda racconta che... Nel castello aleggi il fantasma di Pietro Dal Verme avvelenato per volere di Ludovico il Moro, Duca di Milano e di queste terre. Ludovico il Moro era degli Sforza, la famiglia che continuò il nostro potere. Qui trovi le informazioni per percorrere la strada “Tra Castelli viscontei e Musei” www.castelliemusei.eu Tel. 0382.970525 email: [email protected] www.facebook.com/Tra Castelli Viscontei e Musei twitter.com/Castelli_Musei www.pinterest.com/castellimusei instagram.com/tra_castelli_viscontei_e_musei