QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI La voce degli 8 Comuni l’Altopiano www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” N. 312 - ANNO XII - EURO 1,50 LUSIANA FOZA GALLIO ROTZO ROANA LUSIANA Un boom di nascite nel 2009 Pag.16 ROANA Internet senza fili gratis per i residenti Dimisioni lampo per l’assessore Dario Frigo Pag.12 Pag.10 E’ scontro tra le associazioni storiche e la Comunità Montana ROTZO Pag.14 Apre in paese la sede altopianese dell’Unione Nazionale Consumatori RIFIUTI Differenziata da migliorare Pag.6 SABATO 23 GENNAIO 2010 GALLIO “Via quei pannelli dall’Ortigara!” Quando si lavora insieme per il bene della Città Pag.16 ASIAGO Il sindaco esorta: “Serve intesa tra pubblico e privato PASSAGGIO AL TRENTINO Rodeghiero dà la sveglia ai sindaci: “Sordi alle istanze dei cittadini” Pag.8 I SAPORI DELLA TRADIZIONE Pag.4 A conclusione delle Festività Natalizie desidero ringraziare pubblicamente quanti hanno collaborato al perfetto esito dell’iniziativa denominata “Giardini di Natale”. Non è solo un dovere la ragione di questa lettera di ringraziamento bensì la soddisfazione di avere sentito a fianco persone che non si sono volute limitare a comprendere e condividere le ragioni del nostro progetto. I commercianti e gli artigiani di Asiago, assieme ai molti volontari che hanno animato la “casetta della solidarietà”, hanno condiviso e coadiuvato la realizzazione del nostro programma turistico acconsentendo ai numerosi ospiti ed alla popolazione di vivere e godere tutte le peculiari caratteristiche di un tradizionale mercatino di Natale. L’iniziativa, avviata tre anni fa grazie all’entusiasmo dei nostri operatori, è stata motivata dall’esigenza di una forte incentivazione del commercio locale e dalla necessità di valorizzare i nostri giardini pubblici, che necessiterebbero di un radicale intervento di riqualificazione. Grazie all’entusiasmo ed al rischio d’impresa assunto dai nostri operatori, il mercatino di Asiago ha saputo migliorarsi crescendo qualitativamente ed offrendo una valida opportunità di intrattenimento e di attrazione turistica. Questo assume ancora più valore in un periodo di profonda crisi economica e finanziaria in cui compito dell‘Amministrazione Comunale é quello di intraprendere la strada della difesa e del rilancio delle attvità commerciali del proprio territorio. Il legame con Asiago, la volontà di rischiare, la passione nel mettere a disposizione il proprio tempo libero a favore degli altri, hanno permesso ai nostri operatori ed ai molti volontari impegnati di percorrere un tratto di strada comune per la crescita e lo sviluppo turistico di Asiago. Questo significativo successo ci da soddisfazione e ci induce sicuramente a pensare già all’edizione del prossimo anno per la quale lavoreremo con l’obiettivo di coinvolgere tutti coloro che hanno manifestato interesse verso questa importante realtà. Grazie veramente di cuore a tutti. Roberto Rigoni Assessore al Turismo di Asiago pagina 17 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 2 Ortigara: “Via quello scempio!” ATTUALITA’ Qualcosa è cambiato sulla vetta dell’Ortigara. Da ragguardevole distanza, anche ad occhio nudo, si notano quattro ombre, leggermente sollevate dall’orizzonte della cresta composta da nuda roccia. La novità è subito spiegata dagli uffici della Comunità Montana Spettabile Reggenza: “Si tratta di pannelli – dice il presidente Giancarlo Bortoli - posizionati verso la fine dell’estate scorsa per illustrare gli itinerari percorribili su quei luoghi e gli eventi del primo conflitto mondiale. La cartellonistica rientra nel programma di valorizzazione di un territorio su cui la Grande Guerra ha lasciato numerose testimonianze, dalle trincee ai ricoveri, dai resti di baracche ai cippi commemorativi dei reparti italiani e austro-ungarici. Molti di questi manufatti sono oggetto da anni di un attento restauro che sfrutta i finanziamenti statali attribuiti alla provincia vicentina. Vorrei aggiungere che il progetto attualmente è al 70 per cento della sua completezza. Il fine primario delle grandi tabelle è accompagnare chi percorre questi campi di battaglia con spiegazioni esaustive e documentate. Anzi, vorrei segnalare che seguirà un intervento destinato a fare una sorta di pulizia della segnaletica, poiché in molte zone risulta che ci sia sovrapposizione delle indicazioni “. La programmazione e le esecuzioni dei lavori nella loro È una critica pressoché unanime quella che accompagna la posa dei pannelli illustrativi sulla cresta della montagna sacra agli Alpini. Forum tematici sul web e varie associazioni storiche disapprovano l’iniziativa della Comunità Montana globalità sono senz’altro encomiabili, tuttavia l’azione dei cartelli non è stata accolta ovunque positivamente. Contrarietà vengono espresse via mail al sito www.lagrandeguerra.net e sul forum di Cimeetrincee (www.cimeetrincee.it) da numerosi internauti. I siti registrano mensilmente migliaia di contatti da tutta Italia e dall’estero, e soprattutto il forum sviluppa discussioni poste tanto da storici e autori di pubblicazioni tematiche, quanto da una schiera di escursionisti che si incontra via internet per approfondire i combattimenti del ’15 -’18. In molti esprimono il proprio disappunto per l’iniziativa che “si presenta negativa anche dal punto di vista dell’impatto ambientale”. Parallelo alle analisi di “Cimeetrincee”, ove si medita una raccolta firme, giunge il disappunto del generale Tullio Vidulich, nato a Trieste nel 1932. L’alto ufficiale ha prestato servizio nei battaglioni alpini Tolmezzo e Morbegno e ha comandato il Quartier Generale del 4° Corpo d’Armata Alpino, è stato direttore del Museo Sto- rico delle truppe alpine di Trento ed è socio del Centro di Studi Storico Militare “Generale Gino Bernardini” di Bologna. “Ho visto lo scémpio. E’ una iniziativa strampalata, insensata, priva di sensibilità. I cartelli posizionati sulla cima sono orribili e deturpano la bellezza di quel luogo sacro a tutti gli italiani. Credo che la miglior soluzione sia di spostarli in zona defilata in corrispondenza dell’imbocco dei sentieri che portano a quelle cime oppure collocarli nei pressi della chiesetta del Lozze. Io sono dell’avviso che quei pannelli non servono, poiché presso le numerose Associazioni Pro Loco dell’Altopiano esistono già guide turistiche e cartine dedicate a quei luoghi. Io ho, per esempio, un interessante libretto tascabile stampato ad Asiago, frutto del lavoro di ricerca di numerosi studiosi e conoscitori della storia del territorio che descrive con molta chiarezza le vicende della Prima Guerra Mondiale sui Sette Comuni. E’ opportuno informare con immediatez- za l’Associazione Nazionale Alpini di Milano, la Direzione dell’Alpino, nonché la Sezione ANA provinciale”. Di diverso avviso sono le considerazioni del presidente dell’associazione Alpini di Asiago, Massimo Bonomo: “Non ho ancora avuto modo di vedere personalmente i cartelloni anche se so di cosa si tratta. È una iniziativa senz’altro pregevole della Comunità Montana, che approvo comunque in linea di massima. In molti si incamminano sulle nostre montagne con poca conoscenza del fatto che qui tanti soldati hanno sacrificato la propria vita. Ben vengano perciò questi progetti se il loro fine è di concorrere alla loro memoria”. Stessa valutazione giunge da Igor Rodeghiero, sindaco di Enego sul cui Comune ricade la zona dell’Ortigara: “La Comunità Montana ha deciso con l’Amministrazione locale il posizionamento dei pannelli. Una idea molto valida per il turismo storico, che valorizza l’offerta di tutto l’Altopiano”. Giovanni Dalle Fusine Sapor d’acqua natìa L’eternità di un minuto E anche un minuto sembrò durare un’eternità. Perchè la storia si può scrivere in un battibaleno, ma la storia la si può anche distruggere in un frammento di giornata, in un semplice minuto. Tanto è durata la scossa del terremoto che ha smantellato l’intera Isola di Haiti, nei Caraibi dell’America Centrale. Spiagge assolate, villaggi turistici, magia di luoghi esotici. Ma anche l’altra faccia della medaglia: una povertà quasi assoluta, un analfabetismo impressionante, una corruzione e una miseria d’impareggiabile portata. Sotto le macerie sono rimaste le urla strozzate di chi invano gridò aiuto, l’angoscia straziante di chi invoca la salvezza, la tristezza disperata di chi vedrà una famiglia dimezzata: il ricordo di chi fino a ieri s’affannava per il pane e in un minuto ha visto centinaia di settimane infrangersi contro l’urto violento della Natura. La comunità internazionale si mobilita, le associazioni umanitarie pianteranno campi base, l’eleganza del mondo si supererà: perchè uno Stato in ginocchio sa sempre muovere i cuori e smuovere le coscienze. Ma fra qualche mese Haiti ripiomberà nel silenzio: il silenzio dopo l’11 settembre, dopo l’attentato di Madrid e Londra, dopo lo Tsunami dell’Oriente asiatico, dopo l’angoscia della gente d’Abruzzo, quel silenzio cantato dai poeti e pennellato dagli artisti che segnala il passaggio di una tempesta, di una lama, di un acquazzone piovuto dove fino a tre minuti prima regnava il sole. Tornerà la “quiete dopo la tempesta”, quel- la cantata dal Leopardi poeta: ma quella volta il suo borgo di Recanati venne risparmiato dalla furia tempestosa e le galline e gli uccelli sono tornati a fare festa. Non sarà così ad Haiti, dove anche la speranza faticherà a rimettersi in piedi, ma sopratutto dove oltre mezzo milione di persone non avvertiranno più l’eleganza di quell’alba che aveva reso celebri le loro spiagge. Rimarrà quel minuto ficcato dentro la storia di un popolo, ma anche dentro l’immagine del mondo: fino a ieri pensavamo che un minuto fosse solo la sessantesima parte di un’ora, un agglomerato di inutili secondi, un irrisorio frammento di tempo pronto anche ad essere gettato. “Aspetta un minuto”, “non ho un minuto di tempo”, “fra un minuto”, “lasciamo in pace un minuto”: pensavamo fosse poco più di nulla, invece la Natura che, contrariamente all’uomo, sa decantare il tempo alla perfezione - con le sue primavere, estati, autunni e inverni - c’ha mostrato che in un minuto tutto può cambiare e nulla rimane com’era prima. Un terremoto ci ricorda quanto sia fragile la nostra esistenza sulla terra: basta che la natura de- cida di sgranchirsi le ossa e uno scalatore si sfracella al suolo, un ghiacciaio si erode, una civiltà scompare, un’isola viene cancellata. Fragilissima cosa è l’uomo su questa terra: le stelle lo sovrastano, il mare silenzioso e calmo lo inghiotte, il cielo muto ne ricorda la sua piccolezza. Eppure è stato fatto al pari degli angeli, vestito e impreziosito di maestà e di onore: l’unica creatura alla quale il Creatore abbia affidato le chiavi dell’unico Universo a disposizione. Rimangono le macerie a ricordarci la preziosità del tempo, la caducità delle cose, l’illusione dell’eternità quaggiù.Aricordarci che il tempo che passa è tempo passato, il tempo presente è tempo da vivere, il tempo futuro è esclusivamente dono della speranza. Un minuto di folle disastro per mostrare all’uomo la delicatezza dell’esistenza su questa terra dove le uniche cose a non crollare saranno quelle innalzate nell’oscurità dell’anima, nel silenzio del pensiero, nella sofferta avventura di chi, sconfitto, non cede le armi. Ma si gioca anche un solo minuto rimasto: potrebbe essere quello decisivo. Don Marco Pozza 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 3 “Deturpato il luogo sacro degli Alpini” ATTUALITA’ Ecco solo alcuni dei commenti estrapolati dal forum del sito Cimeetrincee. “L’idea di informare gli escursionisti è buona, ma la scelta di posizionare i cartelloni proprio lì è inspiegabile”. Vergogna. Ho visto la Ortigara 1917 foto: raccapricciante, vergognoso, mancanza di rispetto per i ragazzi che hanno dato la loro vita su quel monte, perché non fanno come sul nostro Carso, dove i pannelli illustrativi sono messi all’inizio delle zone o itinerari di partenza per gli escursionisti,io pensavo fossero dei pannelli solari che deturpano la munificenza e la bellezza di quel storico monte. Aderisco alla lodevole iniziativa di qualcuno per la raccolta firme,per spostare in alla redazione dei progetti tro sito quei 4 pannelli. Alla faccia di dove si esecutivi per ciascuno degli ambiti individuati in dice: “Dopo l’approvaal zione del Progetto Gene- conformità rale da parte del Ministe- Cronoprogramma degli ro per i Beni e le Attività interventi.” Il povero MaCulturali è stata avviata rio Rigoni Stern, presente all’inaugurazione, come risulta dalle foto alla pagina: www.ecomuseograndeguerra.it/ it/interrotto_in.htm si rivolterà nella tomba a vedere lo scempio. Considerazioni. Que- st’estate sono salito e ne ho fotografati 2, gli altri simili non mi interessavano. Che dire, l’idea di informare i viandanti di quello che fu tra quelle rocce è lecita ma, personalmente trovo “poco ele- La richiesta delle associazioni “Liberate il monte da quella bruttura” Ecco il testo della missiva inviata al nostro giornale da parte di alcune associazioni “All’attenzione della Comunità M o n t a n a “Spettabile Reggenza dei 7 Comuni”Le sotto firmatarie Associazioni storiche, che si occupano in ambito locale e nazionale della Storia della Grande Guerra 1915-1918 esprimono il loro parere negativo in merito al l’iniziativa che ci risulta posta in essere dalla Vs Comunità Montana Spettabile Reggenza 7 Comuni riguardante i pannelli recentemente sistemati sulla cresta del Monte Ortigara, che nella loro dimensione e posizionamento risultano poco rispettosi di una zona che data la sua sacralità non ha bisogno di pubblicità paragonabile a quella di un prodotto di largo consumo con cui le industrie alimentari rivestono i centri urbani. Critichiamo perciò fermamente non tanto la finalità dell’intervento, quanto i mezzi rappresentati dai grandi tabelloni che svolgerebbero medesima funzione situati in zona diversa dall’attuale, preferibilmen- te nelle vicinanze del piazzale che rappresenta il limite massimo di percorribilità per gli automezzi. In via subordinata si auspica la sistemazione degli stessi lungo i vari percorsi che portano al saliente di cima Ortigara, ma miglior cosa sarà se la grandezza dei manufatti esplicativi di fatti ed eventi qui verificati non risultasse invasiva in un territorio carico di memorie, che già nei tristi panorami fatti di trincee e ricoveri in grotta ci ricorda il sacrificio di giovani soldati immolatisi per la Patria. Consci che la stagione invernale non permette inter- venti di alcun tipo a quelle altitudini, ci auguriamo che nella prossima estate si provveda a ripristinare l’acrocoro del monte, liberandolo dalla plurima bruttura. *Associazione Storica Cimeetrincee, Castello, Via Garibaldi 1514 - Venezia *Centro Studi Informatico la Grande Guerra, Milano * A s s o c i a z i o n e Culturale”F.Zenobi” loc. Caresana-Maèkovlje, 12 34018 S. Dorligo della Valle-Dolina - Trieste *Ass.ne culturale di ricerche storiche “Pico Cavalieri”, Tiro a Segno Nazionale, Corso Ercole I° d’ Este n° 1. Ferrara *Comitato Storico Trentino della SAT Via Manci, 57 - 38100 Trento *Gruppo ricerche e studi Grande Guerra c/o Società Alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano via di Donota 2 - 34121 Trieste *Dolomitenfreunde-Amici delle Dolomiti (per l’Italia) via XXV Aprile 39, I-34074 Monfalcone (GO) * Associazione Storico Culturale “il Piave 19151918” Via Gondulmera n° 1, 30027 - San Donà di Piave (VE) gante” posizionare dei dispositivi informativi simili in quel modo. Sono convinto che se un’idea non è valida e mi permetto di criticarla dovrei, come minimo proporre un’alternativa. Personalmente non ne ho, però, di teste fine al mondo ce ne sono tante, basterebbe chiedere, informarsi e son convinto che qualcosa di meglio salterebbe fuori. Non è il primo. Penso che abbiano rovinato lo skyline della montagna, a livello paesaggistico, storico ed emozionale....era così bella la dorsale con il cippo austriaco e la colonna mozza ad indicare la sacralità della dorsale....perché non li hanno messi al parcheggio del piazzale Lozze??? avrebbero fatto senz’altro anche meno fatica a portarli fin lassù.....sarei d’accordo per una raccolta firme per fermare queste cose....ma come qualsiasi rimostranza e protesta non è servita per abbattere l’allucinante portale in cemento rosa a bocchetta Campiglia sul Pasubio, così penso che qualsiasi altra protesta è acqua fresca per chi ha deciso che ormai questo è l’unico sistema per ricordare questi luoghi....ma l’ANA, visto che l’Ortigara è zona sacra agli alpini, non dice niente ? Rispetto? Il rispetto è quella cosa che va bene per riempirsi la bocca di belle parole ma, a volte e specialmente quando ci sono di mezzo i soldi, è molto meglio farne senza. Specialmente se si danno incarichi a chi della Grande Guerra ne ha sentito solamente parlare a scuola. Volete mettere il prestigio che ha portato all’architetto che progettò l’entrata alle “52 gallerie”? Come disse quel tal politico: che si parli bene o che si parli male l’importante è che si parli di me!!! Comunque di brutture, nei siti storici, ne sono state fatte molte altre. Esempio i punti fuoco, griglie per cuocere le braciole, in corrispondenza di passo Buole; un luogo di sosta all’interno del Cimitero Miliare di S. Barbara sul Monte Zugna ecc... Diversità. E’ un conto parlare di “segnaletica” e “pannelli indicatori” ubicati o da ubicare in un “ambiente storico” nel pieno rispetto della parola, come se si dovesse parlare di “arredo urbano”, anzi, in questo particolare caso, con maggior rispetto per l’ “ambiente storico” e cioè tenendo debito conto dell’ubicazione dove devono essere posizionati. Pertanto, in tale luogo, non possono essere posizionati dei “cartelloni” di grandi dimensioni, tipo quelli che si usano per la pubblicità o per una “grande opera di cantiere per le OO.PP.” Deturpato l’Ortigara. In un attimo hanno profanato e deturpato l’Ortigara, complimenti bell’esempio. Capisco un bambino che “inchioda” su un albero un cartello con scritto “rispettate la natura”, è un bambino, ma questi hanno studiato e progettato la cosa, in più, ci sono altri che approvano e li fanno pure presidenti. Che delusione........... Perché proprio lì? Quello che non capisco in questo genere di “opere” è la locazione. Sembra quasi che si arrivi alle cime (di qualsiasi monte) con l’aliante o per magia... da qualche parte bisognerà pur partire no? Allora perché non dare informazioni all’inizio, per dare una informazione (a chi non lo sa) di cosa vedrà seguendo questo o quel sentiero e cosa rappresenta storicamente il punto di arrivo di ciò che percorre. Bisogna per forza deturpare il luogo “Santo” dell’arrivo? Giovanni Dalle Fusine 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 4 Chiacchierata a tutto campo con il sindaco di Asiago Andrea Gios ASIAGO Urbanistica, turismo, opere pubbliche e strategie per il futuro di Asiago. Sono tanti gli argomenti che stanno a cuore al sindaco Andrea Gios e che ha esposto durante una cordiale chiacchierata, quasi a ricordo delle conversazioni dal caminetto che facevano i politici americani negli anni ’50. Una chiacchierata fatta in libertà, a briglie sciolte, passando da un argomento all’altro. In sincerità un incubo per chi deve prendere appunti e poi “tradurre” le riflessioni espresse in articolo, ma ottimo modo per far emergere spunti interessanti. Urbanistica Si parte dal Piano Casa, misura regionale per incentivare l’economia e che l’amministrazione Gios ha adottato ponendo però dei rigorosi paletti, tanto rigorosi che sono stati contestati da molti del settore. “Nel recepire il Piano casa abbiamo assunto una decisione ponderata e valutata attentamente che ha consentito di mitigare gli effetti devastanti di una norma regionale che non tiene conto delle esigenze della montagna e della delicatezza e valenza ambientale del territorio. Se si fosse applicata la norma regionale incondizionatamente si sarebbe potuto verificare che da ogni villetta esistente usciva un piccolo condomini da 5/6 appartamenti. Si sarebbero potute sopraelevare, senza limite, abitazioni esistenti e si sarebbe potuto realizzare abitazioni estranee alla tradizione locale, di forte impatto paesaggistico e che avrebbero risposto ad esigenze speculative più che alle effettive necessità della po- “La collaborazione tra pubblico e privato indispensabile per il futuro dell’Altopiano” polazione residente. Dispiace solo che la minoranza, dopo aver concordato con noi molti aggiustamenti, abbia ingiustificatamente votato contro al provvedimento. Comunque ad oggi sono giunte solo due richieste di utilizzo della normativa regionale di cui una è stata accolta e l’altra respinta”. “Il futuro urbanistico di Asiago invece – continua Gios - dovrebbe essere meno “conflittuale” con il PAT oramai in dirittura di arrivo in cui si identifica la nostra volontà politica di scelte programmatiche strategiche a medio lungo termine a tutela del territorio ed in controtendenza rispetto alla pianificazione precedente del Comune di Asiago. Il punto fondamentale su cui verte il PAT è la riconversione del nostro turismo da un sistema fondato sulla “vendita di beni” , ovvero la seconda casa, ad un sistema economico fondato sulla “vendita di servizi”, ovvero la vacanza stessa.” Turismo “E’ di grande rilevanza il fatto che sulla base dei dati forniti dall’osservatorio per le dinamiche turistiche della Regione Veneto, l’Altopiano di Asiago e la Città di Asiago in particolare, per l’anno 2009 hanno fatto registrare un vistoso miglioramento negli arrivi e nelle presenze turistiche +15,7% negli arrivi e + 30% nelle presenze. Il dato gratifica il lavoro svolto nei cinque anni precedenti da tutti gli operatori del comprensorio: imprenditori, consorzio turistico, amministrazione provinciale ed amministrazioni comunali. In più lizzazione di rotonde all’inizio di Via Verdi all’intersezione di Via Matteotti con Viale dei Patrioti. Sono tutti progetti che contiamo di terminare, di avviare o comunque di rendere esecutivi entro la fine dell’anno.” premia la programmazione strategica e gli investimenti della nostra amministrazione sviluppati con l’aiuto di imprenditori locali e di imprenditori esterni all’Altopiano che amano la nostra terra. Purtroppo, non siamo in grado di comunicare correttamente con l’esterno e di valorizzare le iniziative che promuoviamo e le peculiarità del nostro territorio. In questo campo è essenziale il ruolo del Consorzio turistico e sarebbe necessario allestire un ufficio stampa efficiente per potenziare le strategie di promozione turistica. Come la destagionalizzazione, sono iniziative che richiedono investimenti strutturali sia pubblici che privati: servono nuove strutture sportive e per il divertimento, servono alberghi nuovi e moderni, servono centri benessere, serve un Asiago sempre più curata ed accogliente. In più bisogna sviluppare e potenziare le attività turistiche che caratterizzano il nostro territorio e che ci danno un vantaggio competitivo apprezzabile rispetto ai nostri concorrenti quali golf, aeroporto, sci da fondo, mountain bike, escursioni.” Opere Pubbliche “Parcheggio camper, pista di motocross, pista artificiale ed illuminata di sci nordico al parco Brigata Regina, realizzazione dello stadio del fondo alla Golf Arena, completamento della ciclo-pedonale FolgariaAsiago, sistemazione e rifacimento dei giardini di Piazza Carli, consolidamento e ristrutturazione generale della Caserma Riva con centro polifunzionale, completamento del terzo piano della nuova casa di riposo, valorizzazione del sistema delle malghe, ricostruzione del Rifugio Pastorale e interventi sulla viabilità e arredo urbano tra cui la rea- Strategie di sviluppo “Per il futuro di Asiago e dell’Altopiano è indispensabile la collaborazione tra imprenditoria e enti pubblici. E’ indispensabile il coinvolgimento e l’intervento delle forze imprenditoriali attive nel territorio ed è assolutamente necessario che gli imprenditori e gli amministratori pubblici comprendano la necessità di programmare una serie di investimenti strutturali pensati comprensorialmente a sostegno del territorio. Gli interventi da prendere in considerazione non devono essere limitati al settore economico ma devono spaziare a 360 gradi rivolgendosi anche ad infrastrutture e servizi sociali necessari per lo sviluppo del welfare e della rete di “protezione sociale” necessaria per dare sicurezza e serenità alle nostre famiglie. Negli anni scorsi il territorio con l’aiuto dei Regione e Provincia è stato capace di esprimere una discreta progettualità finalizzata a creare i presupposti affinché possano essere sviluppati progetti di portata comprensoriale, per esempio lo sviluppo Larici-Verena, il recupero del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale, la pista ciclabile Folgaria - Asiago, uno studio di fattibilità per lo sviluppo dei campi da Golf. Ora ci sono altre idee da discutere e da sviluppare con il contributo degli operatori locali tra cui lo sviluppo del par- co letterario di Mario Rigoni Stern, la formazione di un gruppo di giovani che svolgano attività di guida turistica/ naturalistica/culturale, lo sviluppo di un sistema di percorsi e di alloggi/rifugio in alta montagna a sostegno dell’escursionismo estivo ed invernale, la realizzazione di una struttura assistenziale a servizio delle famiglie con gravi portatori di handicap, la creazione della “casa” dei prodotti agro-alimentari”. Secondo Gios si deve “realizzare un Master Plan per lo sviluppo economico e sociale del territorio, sviluppare l’impiantistica invernale per lo sci nordico, alpino ed escursionistico, sviluppare l’impiantistica estiva per il golf, mountain bike, volo a vela, volo turistico ed escursionismo, valorizzare la filiera agro-alimentare ed il patrimonio agricolo che caratterizza l’Altopiano, valorizzare il patrimonio storico e culturale, realizzare un progetto per la formazione e l’organizzazione di guide naturalistiche, storiche e culturali che accompagnino gli ospiti nella scoperta dell’Altopiano e che valorizzino le nostre risorse, promuovere una legge regionale a sostegno della riqualificazione delle strutture alberghiere esistenti e alla nascita di nuove strutture e di centri benessere qualificati, indire alcuni concorsi di idee per il rifacimento del centro cittadino, per la mascheratura/ rifacimento delle scuole elementari e per la realizzazione di alcune aree di sosta in zone adiacenti al centro cittadino e realizzare nel centro cittadino una “casa famiglia” di accoglienza diurna e sulle 24 ore per soggetti disabili.” Gerardo Rigoni 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 5 Dalla Lista per Asiago ai suoi elettori Il bilancio di sei mesi di attività ASIAGO 5 Consiglieri Comunali su 17. Questo è il rapporto tra minoranza e maggioranza. Nei primi sei mesi di partecipazione a consigli e commissioni, lo spirito di collaborazione che ha contraddistinto il nostro agire ci ha dato l’opportunità di contribuire in modo concreto su alcune scelte del governo della città. All’interno di un rapporto serio e onesto si manifesta l’intelligenza politica che sa cogliere l’opportunità di accettare il contributo della minoranza in funzione del bene comune. Questo porta frutto. 5 su 17. Non potrebbe essere altrimenti. Ci eravamo ripromessi, per quanto possibile, di comunicare al nostro elettorato l’andamento delle scelte e dell’agire della lista. Ecco allora, in due puntate (la seconda verrà pubblicata sul prossimo numero) il nostro rendiconto. Seduta consigliare del 30 giugno Aeroporto: necessario un chiaro piano industriale “Lo spirito di collaborazione messo in campo in consiglio comunale e nelle varie commissioni ci ha dato l’opportunità di contribuire in modo concreto su alcune scelte di governo della città” i mezzi consentiti dall’ordinamento affinché sia garantito il mantenimento della concessione e siano esperiti tutti i necessari tentativi al fine di ricomporre la compagine societaria reperendo eventuali nuovi soci e nuovi apporti di capitale. Che sia acquisita la relazione e un chiaro piano industriale, che sia proposto alla compagine societaria di attuare il piano e a quel punto il Consiglio Comunale assumerà l’impegno di partecipare senza indugio per la propria parte. Seduta consigliare del 28 agosto “Chiarimenti su bilancio e su alcuni lavori pubblici”. Sul finanziamento di 50 mila euro all’Aeroporto di Asiago, nella seduta consigliare del 30 giugno 2009 abbiamo votato contro. Ma abbiamo anche valutato e detto che la società partecipata, alla quale è stata rilasciata dall’ENAC la concessione per la gestione dell’aeroporto, sta attraversando una fase di difficoltà probabilmente derivante anche dalla mancanza di un piano strategico di sviluppo adeguatamente sostenuto dai soci. Che la necessità di comprendere nel dettaglio le ragioni che hanno prodotto la grave perdita comunicata e le relative responsabilità, unitamente alla necessità di predisporre un credibile piano industriale, rappresentano elementi dai quali non si può prescindere per valutare i passi da compiere dapprima verso il risanamento societario e quindi per il rilancio dell’importante infrastruttura aeroportuale. Abbiamo quindi proposto un ordine del giorno alternativo dando mandato al Sindaco di adoperarsi in ogni modo e con Nel Consiglio del 28 agosto 2009, sulla ratifica di deliberazione di G.C. n. 147 del 11/08/ 2009 “Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2009 e pluriennale 2009/2011" abbiamo rivolto all’assessore al bilancio una dettagliata richiesta di chiarimenti su numerose voci ed in particolare: sul presunto aumento di 100 mila euro degli oneri di urbanizzazione; sul taglio di 7.100 euro per beni di consumo per le scuole elementari; sul contributo straordinario di 20 mila euro per lo sport; sui tagli ai capitoli di bilancio relativi a: assistenza indigenti, assistenza domiciliare, minimo vitale; alla riduzione del contributo per la casa di riposo; all’insufficiente stanziamento per rimozione neve. Inoltre sulla somma dovuta alla società SCT per il pagamento della quota delle sanzioni al codice della strada (34.160,40) e sulla volontà della maggioranza di completare il 2° stralcio della casa di riposo, considerato che si sta valutando di utilizzare il mutuo già devoluto per la sistemazione dell’edificio ex caserma Riva. Tra le altre cose, nella seduta abbiamo interrogato l’assessore Giampaolo Rigoni sui tempi di sistemazione e asfaltatura del tratto Via Morar – zona Coda che da diverso tempo versa in uno stato disastroso. L’asses- sore ha risposto che nei primi giorni di settembre contava di iniziare i lavori delle condotte del gas e procedere poi con la sistemazione della strada. L’ultimo punto dell’ordine del giorno del 28 agosto riguardava la presentazione da parte del sindaco degli indirizzi programmatici e di governo relativi al mandato del quinquennio 2009/ 2014. Dopo aver udito la relazione del sindaco, il capogruppo Paolo Finco da un lato ha sottolineato alcune tematiche presenti nel nostro programma elettorale e dall’altro ha approfittato per ribadire alcuni temi che riteniamo debbano porsi al centro dell’attività amministrativa quali: lo sviluppo del dialogo e del confronto; il sostegno alla famiglia, quale nucleo fondante della comunità; la costituzione di un fondo per l’assistenza degli anziani soli e in difficoltà economiche e per le nuove povertà; il lavoro per i giovani; la cura e la manutenzione della città; l’approvazione del P.A.T., coinvolgendo la popolazione, che preveda esclusivamente la realizzazione di opere pubbliche, di edilizia residenziale per la prima casa e di edilizia per la ricettività alberghiera; l’attuazione dei piani P.E.E.P. per poter permettere ai nostri giovani di costruire la prima casa; il completamento della casa di riposo. Seduta consigliare del 29 settembre “Il Piano Casa: norme troppo restrittive”. Nel Consiglio del 29 settembre 2009 c’è stata la discussione del punto relativo alle modalità applicative della legge regionale 14/2009 conosciuta come “Piano Casa”. Questo argomento era già stato portato all’esame del consiglio nella precedente seduta del 21 settembre, ma ritirato dal sindaco su richiesta del nostro gruppo. Abbiamo chiesto il ritiro del provvedimento per approfondirne i contenuti (ritiro poi effettuato) sulla base delle seguenti motivazioni: la legge regionale ha per finalità “il sostegno del settore edilizio attraverso interventi finalizzati al miglioramento della qualità abitativa per preservare, mantenere, ricostruire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente nonché per favorire l’utilizzo dell’edilizia sostenibile e delle fonti energetiche”. Osserviamo che due sono le finalità della legge: da un lato il sostegno al settore edilizio che sta soffrendo in modo rilevante gli effetti della crisi in atto, dall’altro la conservazione e il miglioramento del patrimonio edilizio esistente onde migliorare la vivibilità degli edifici e contribuire alla riduzione della bolletta energetica. Non v’è dubbio che tutti gli obiettivi regionali hanno un fondamento che può essere condiviso e che la chiamata in causa dei Comuni in ordine alla fattibilità degli interventi rappresenta un momento di grande responsabilità per le autonomie locali. Ciò mitiga l’affievolimento, insito nella legge stessa, della loro autonomia in materia di regolazione e uso del territorio, riconoscendo ai Comuni la facoltà di applicare o meno le deroghe e, in caso di applicazione, di formulare ulteriori limiti e modalità di attuazione rispetto a quelli già stabiliti dalla legge. Dando per scontato che il sostegno al comparto edile di produzione, non quello speculativo, è, di questi tempi, condivisibile in senso generale anche con riferimento al nostro Comune, la finalità di rendere più vivibile e meno costoso in termini energetici il patrimonio edilizio esistente da parte dei residenti in ragione della crescita naturale delle famiglie e dei loro fabbisogni abitativi è finalità condivisibile e da perseguire. Quindi v’è indubbio interesse ad utilizzare gli strumenti derogatori previsti dalla legge, specialmente con riferimento agli edifici abitativi dei residenti, certo secondo criteri che non sconvolgano l’assetto edilizio ed urbanistico, naturalistico e ambientale in atto. Sin dalla presentazione in commissione abbiamo manifestato alla maggioranza le nostre perplessità sul testo proposto, eccessivamente limitativo su alcuni aspetti che riguardavano l’ampliamento della prima casa e gli edifici artigianali e produttivi. Successivamente abbiamo presentato alcuni emendamenti alla proposta di delibera. La maggioranza aveva accolto positivamente alcune delle nostre proposte, tant’è che l’iniziale testo proposto era stato modificato recependo le nostre osservazioni. Il giorno prima del consiglio è stata però diffusa l’attesa circolare del Presidente della giunta regionale del Veneto, chiamata a fornire alcune importanti indicazioni al fine di superare eventuali dubbi interpretativi sul testo della legge e rendere così uniforme l’applicazione delle norme in questione. In effetti la circolare ha chiarito che, per quanto riguarda la prima casa, le norme sono “necessarie ed inderogabili e di operatività immediata e generalizzata” con la conseguenza che i comuni non possono intervenire su questa fattispecie. Abbiamo fatto presenti queste considerazioni al sindaco prima della seduta, invitandolo anche a valutare il possibile contenzioso che potrebbe nascere, ma abbiamo dovuto registrare la sua intenzione di votare il provvedimento proposto che, a nostro avviso, non teneva conto della sopravvenuta circolare interpretativa. Durante la seduta il sindaco ha illustrato il provvedimento affermando che la circolare del Presidente Galan non può sostituirsi alla legge. Da parte di alcuni membri della maggioran- za si andati anche oltre definendo la legge regionale illegittima, sostenendo che avrà poche ricadute sull’occupazione e ribadendo che il comune non intende accettare scelte, anche di livello superiore, che vadano ad incidere sullo sfruttamento del territorio. Il capogruppo Paolo Finco ha ringraziato il sindaco per l’apertura verso la minoranza e per l’atteggiamento collaborativo che ha portato alla modifica del testo originariamente proposto. Tuttavia ha fatto presente la nuova e necessaria rilettura di alcune norme della legge, alla luce della circolare regionale, che va ad incidere sul testo proposto al consiglio. Ha ricordato come il “piano casa” sia una legge economico finanziaria limitata nel tempo (24 mesi), che privilegia l’intervento sulla prima casa, con interventi di piccola entità idonei a rivitalizzare il settore delle piccole imprese che anche nel nostro territorio stanno vivendo una fase di grande difficoltà. Alla fine della discussione, dopo una breve sospensione chiesta dalla nostra lista, abbiamo dichiarato il nostro voto di astensione su questo punto. L’assessore alle finanze ha dichiarato che sono emerse delle difficoltà nella gestione del bilancio, in particolare il disavanzo di competenza viene riequilibrato da un presunto avanzo della gestione dei residui e del costante peggioramento della Cassa. Udita l’esposizione dell’assessore abbiamo dichiarato il nostro voto di astensione. Approvati invece all’unanimità il capitolato per l’utilizzo dei pascoli montani costituenti uso civico e il disciplinare tecnico, nonché la modifica al regolamento per l’utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento, la variazione al programma delle opere pubbliche per la pista da fondo presso il parco Brigata Regina ed infine è stato approvato il programma degli interventi di cui all’intesa tra Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento per l’attuazione del progetto di realizzazione di una dorsale multifunzionale di collegamento tra i rispettivi territori. Sul sito Lista per Asiago, www.listaperasiago.it, sono descritti gli emendamenti presentati e i testi integrali di interesse per la Legge Regionale n. 14/2009 ai sensi dell’art. 9 comma 5. Lista Civica per Asiago Mattea Stella, Paolo Finco, Corrado Paganin, Giovanni Bordin, Claudio Mantese 8 Sabato 23 genniao 2010 ATTUALITA’ 6 “La raccolta rifiuti deve essere migliorata ma le bollette non devono aumentare” “Bisogna che si riconosca la specificità dell’Altopiano riservandone un consigliere all’interno dell’ATO rifiuti. Questo riconoscimento è doveroso e i Comuni della pianura lo devono ammettere altrimenti proporrò la costituzione di un nuovo ATO che comprenda solamente l’Altopiano. La legge non lo prevede? Bene, le leggi sono fatte per essere cambiate”. Il sindaco di Gallio Pino Rossi non lascia spazio al dialogo proprio perché sui rifiuti si sta giocando una partita importante per l’Altopiano. Importante per i sindaci, ma anche per i cittadini per non vedersi aumentare ancora la tariffa rifiuti nei prossimi anni. Ma non solo di tariffe si è parlato alla riunione tra sindaci e Etra tenutasi nella sala consigliare del Municipio di Asiago la settimana scorsa. In particolare si è trattato di raccolta differenziata, progetti futuri e, per alcuni Comuni, il rinnovo della convenzione con Etra in scadenza nei prossimi mesi. Il tutto ruotando attorno a due punti fondamentali: la necessità di “Amaramente devo constatare che ho avuto ragione. Ho ripetuto più volte che ignoranza e cocciutaggine abbondando in Altopiano quando si parla di rifiuti e raccolta differenziata.” Sono parole mie: le parole con cui ho aperto il mio post di sfogo in RadioMonteKatz il 10 gennaio. Lo sfogo mi è nato dopo aver letto l’articolo di Silvana Bortoli dal titolo “Differenziare? Fatelo voi per me” (L’Altopiano, 9/01). Ed ho poi rincarato la dose: “Non importa se siamo attorniati da zone che sfoggiano un 80% di riciclo. Non importa se bisogna aprire ancora discariche dove dovrebbe starci una valle con caprioli e funghi. Non ci interessa di consegnare ai nostri figli un mondo decente ed insegnare abitudini sane e rispettose degli altri e dell’ecosistema in cui, voglia o no, dobbiamo e dovremo vivere”. È questo che vogliamo veramente? La nostra casa pulita e scoasse tutto intorno? È tutta qui l’educazione che sappiamo sfoggiare? Sappiamo portare pòle de fagàro in spàla, e capire quando nevicherà, usare raffinatezze tecnologiche, ma non sappiamo separare carta, vetro e umido dal resto per fare in modo che quello che scartiamo sia il meno possibile, inquini di meno e ci costi di meno? Bella roba! Rileggiamo le reazioni di alcuni ascoltatori di RadioMonteKatz. Lollo commenta: “Secondo me la gente si è stufata di vedersi continuamente aumentare a dismisura la tassa (o tariffa? Boh) rifiuti di anno in anno, e di dover anche fare la raccolta differenziata. […] Però, se gli enti pubblici smettessero di succhiare i soldi alla gente per BUTTARLI VIA sprecando risorse, forse la gente stessa ci metterebbe un po’ di buona volontà, sapendo che le risorse vengono ben utilizzate...” Probabilmente ha ragione, ma il discorso qui si complica e bisognerebbe avere conti alla mano per capire se differenziare davvero costa di più o se ci stanno prendendo per il naso. l’Altopiano avviare una politica di raccolta spinta per dare un’immagine di attenzione ambiente fondamentale per la promozionale del territorio e il bisogno di contenere i costi della raccolta per non gravare sui cittadini. Già per i cittadini di alcuni Comuni la bolletta è destinata a salire perché la legge prevede che passi da tassa a tariffa, ovvero che i costi di gestione devono tutti essere pagati dagli utenti e non coperti da parte del bilancio comunale come avviene ora (tranne ad Asiago dove il passaggio si è avuto già nel 2008). In più, con la costituzione degli ATO rifiuti, i Comuni non potranno più differenziare la tariffa tra residenti e proprietari di seconde case, differenziazione giustificata dal fatto che nella stagione turistica i costi di raccolta lievitano proprio per l’aumento di produzione di rifiuti urbani. “Anche se dovessimo proseguire sulla doppia tariffazione, contravvenendo alla normativa, il “beneficio” sarebbe spalmato su tutta l’utenza dell’ATO” spiega il sindaco di Asiago Andrea Gios. Ovvero sugli oltre 700 mila utenti dell’area. Per quanto riguarda invece i dati sulla raccolta differenziata, dopo un iniziale dedizione che ha fatto schizzare la quota di rifiuti differenziati da un vergognoso 7% ad un più accettabile 35% in poche settimane ora la differenziazione è in leggero calo. Situazione di cui si assume una parte di responsabilità Gios. “Il sistema è rimasto a metà perché non sono stati avviati i press container in quanto erano veramente brutti e totalmente incompatibili con l’arredo urbano”. Nota positiva invece arriva dai dati della raccolta differenziata nel periodo turistico e dai Comuni più piccoli. Sia Rotzo sia Foza registrano dati confortanti ed in continuo aumento così come nel periodo di alta stagione dove non sono stati segnalati cali del rapporto tra indifferenziata e differenziata, anzi in alcuni casi la percentuale è aumentata grazie anche al fatto che in pianura la raccolta differenziata è praticata da molti anni oramai. Gerardo Rigoni Il sussulto delle scoàsse (parte seconda) Però lo dici tu, sono enti pubblici, e come tali devono rendere conto di come il denaro pubblico viene speso. Francesco aggiunge la scarsità di punti di raccolta come elemento deterrente. “Il bidone verde dell’indifferenziato è lì dov’è sempre stato, cioè abbastanza vicino alle case. Invece i nuovi raccoglitori della differenziata sono ben più distanti, almeno a 300 metri dal vecchio bidone. Significa che se prima uno doveva farsi 500 metri per buttare le scoasse, ora ne deve fare 900, quasi un chilometro... Insomma, poca informazione e pochi bidoni. Se da una parte la pigrizia di taluni sia deplorevole, dall’altra bisogna ammettere che è difficile far capire al pensionato ciosòto medio che da quest’anno dovrebbe differenziare l’immondizia in casa sua, e poi portarla molto più lontano di prima, visto che nel suo vicinato non ce ne sono. Ancora più difficile fargli capire che nonostante tutto ciò, la tariffa sia aumentata.” Roberto: “Per Gallio l’Etra m’ha consegnato chiave per l’umido e “plastificata” con codice a barre per il secco. Della seconda non so ancora cosa farmene. Entrerà mai in funzione?”. Caro Roberto, il tuo sindaco Pino “piscina” Rossi non ha usato mezzi toni con Etra ed ha dichiarato già due volte a l’Altopiano che preferisce la raccolta porta a porta con o senza Etra… se è di parola arriverà quella, per la felicità dei più anziani. Insomma, Roberto non vede l’ora usufruire del servizio e fare il cittadino diligente e rispettoso, ma il servizio tanto sbandierato non c’è. Pino sai dirci quanto dovranno aspettare i concittadini galiòti? Più o meno, dai, mica vogliamo usare il cronometro! Unodafora, invece vuole disilluderci con dei fatti: “Avrei voluto inviarvi la foto. Perchè non fate un salto all’isola ecologica di Rotzo (vicino alla chiesa) per verificare l’efficienza di Etra nel rimuovere in tempi decenti il differenziato dalle campane e contenitori dedicati? Forse allora capireste perchè la gente (xaléti compresi) che ha differenziato, finisce col non crederci più.”. Demo: “Ricordiamo che un grosso problema sono i rifiuti ingombranti, con tempi di raccolta lunghissimi, che molti villeggianti non possono rispettare, perchè se ne vanno a casa molto prima, per cui ce li lasciano vicino ai cassonetti. E non solo loro. Utile informare che almeno il ferro(cucine,lavatrici ecc.) si può portare da Vellar dopo Meca materiali edilizi in contrada Ebene (credo) e un piccolo sforzo come questo è un grande vantaggio per la nostra comunità”. Maria ne approfitta per chiedere: “Ci vuole un posto dove poter portare tante cose che non si sa dove mettere. Un esempio: l’olio dei barattoli o quello usato per friggere, dove si butta? Tempo fa in tv hanno fatto un servizio su un comune che fornisce alla popolazione una tanica per metterlo e poi passano a ritirarle ogni tanto”. Jegary aggiunge una amara esperienza personale: “in famiglia siamo in tanti, abbiamo appena acquistato in altopiano tre nuovi paia di sci, come smaltiamo i vecchi? Voglio fare le cose con coscienza, chiedo quindi lumi al commerciante, ma... «non abbiamo indicazioni in merito, mi spiace, non dovrei dirlo, ma l’unica cosa da fare è abbandonarli vicini ad un cassonetto»”. Tex risponde: “Io i miei sci li ho fatti portare via come collo ingombrante da ETRA col servizio a domicilio. Ogni famiglia ha diritto ogni anno a 2 ritiri da 3 colli ingombranti. Puoi buttarci mobili, frighi, sedie...io per far pulizia l’anno scorso ho fatto portar via tappeti, monitor del pc e sci...” Mi dicono, però, di armarsi di santa pazienza perché i giorni di raccolta negoziati da Etra con i comuni sono pochi (uno a settimana?) e le richieste sono molte. Attendere per mesi è più che normale. Va a finire che la gente si stufa e se ne disfa in altro modo, pare ovvio. Non si riesce a tirare fuori qualche soldino dei cittadini in più dalle casse per questo servizio ritenuto indispensabile? Se poi Etra non riesce a coprire più giorni, il problema è suo e si paga qualche altro fornitore. “This is not rocket science” dicono dalle parti in cui vivo, e se non è stato ancora fatto, qualcuno dovrà pur dare una risposta a chi paga – il cittadino. In ogni caso, caro cittadino dell’Altopiano, ovvero tu che in questo momento mi stai leggendo, fai il tuo dovere: se ci tieni al tuo ambiente fa in modo che venga riciclato tutto quel che si può riciclare. Non ti bastano i servizi? Chiedi, è un tuo diritto. Credi si possa fare meglio? Proponi, è un tuo dovere. Tranquilli, ho finito. Mi rendo conto di aver pestato il piedone di Etra, di aver fatto mugugnare quei pàmpe che ancora buttano tutto dentro lo stesso sacchetto tànto-xè-tutoistesso (grazie Silvana per lo spunto), ma non importa. Il vostro billarman non ha nessuno da tener buono e senza offendere, dice quel che va detto. A risentirci nel blog. Billarman [email protected], www.radiomontekatz.com P.S. Lasciate stare il Direttore, quel che scrivo è responsabilità mia. “Porta la sporta” ed eviti di usare per pochi minuti un oggetto che può durare 100 anni In tema di rifiuti e salvaguardia dell’ambiente, ben vengano proposte ed esempi per la riduzione dei rifiuti. Come fa, in occasione del 5° compleanno del blog, Billarman di Radio Monte Katz, che suggerisce di usare borse ecologiche per la spesa, evitando di consumare giornalmente sacchetti di plastica. Da Londra, dove vive attualmente, Billarman non rinuncia a promuovere la tutela della sua terra, e si è attivato per creare delle “shopping bags” in cotone con il logo del blog o con la scritta “Altopiano di Asiago”e proporle ai suoi “ascoltatori” (vedi il post “Iniziativa per celebrare i 5 anni” su www.radiomontekatz.com ). In Italia la produzione annua di sacchetti di plastica si attesta sulle 300 mila tonnellate, l’equivalente di circa 200 mila tonnellate di CO2, anidride carbonica, immesse nella atmosfera. Ogni anno ne consumiamo 4 miliardi e nelle nostre discariche finiscono quasi due milioni di tonnellate di plastica. Secondo gli ambientalisti, per smaltire un sacchetto di plastica abbandonato in mare o in terra occorrono tra i 10 e i 20 anni. Lo scorso 12 settembre è stata promossa in tutto il mondo la prima giornata internazionale senza sacchetti di plastica, e in varie nazioni e città del mondo già da tempo si sta cercando di sensibilizzare la gente a rinunciare ad usarli, addirittura vietandoli e promuovendo borse ecologiche. In Italia si parla già di gennaio 2011 come termine per dire addio alle buste di plastica, che potrebbero essere messe fuorilegge. Intanto vale la pena di cominciare a far proprio lo slogan “Porta la sporta”, ovvero abituarsi a uscire per fare la spesa provvisti di borse ecologiche. Nel mondo, di sacchetti di plastica, se ne consumano un milione al minuto. La domanda che si pone l’Associazione dei Comuni Virtuosi, che promuove la campagna “Porta la sporta” assieme a MCS, società no profit inglese che si occupa della tutela dell’ecosistema marino, è “Perché usare per pochi minuti un oggetto che può durare cento anni?” Silvana Bortoli 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 7 TURISMO INVERNALE - GLI ESEMPI VIRTUOSI ATTUALITA’ La neve del vicino è sempre più bianca Le strategie di sviluppo adottate per il comprensorio sciistico Vezzena/Lavarone sarebbero da valutare e da mettere in atto anche da noi, anche se il Veneto non è considerato una regione di montagna. Le condizioni meteo, finalmente favorevoli, han consentito di verificare di persona i lavori effettuati per la stagione in corso, sul comprensorio sciistico Vezzena/Lavarone. Come sempre, quello che promettono mantengono: il progetto di creare delle varianti, per mettere alla portata di tutti, le due piste più impegnative del carosello la rossa Ust e la nera Pez del Prinzep è andata in porto. Purtroppo, lo scarso innevamento non ha consentito finora di aprire la variante “Le Cogole” alla rossa Ust, mentre sciare sulla pista Torion, variante della nera, è stato un vero spettacolo. Caratteristiche tecniche di quest’ultima: lunghezza: 2.500 mt; pendenza: 16%; dislivello: 400 mt. Con la seggiovia di Vezzena, appena scesi dal muretto iniziale, si prende la destra sotto il nuovo rifugio, il “Baito del Neff”, lasciando la nera sulla sinistra. Subito dopo diramazione verso Rivetta, ci si dirige a sinistra seguendo la pista fino ad arrivare da dietro (dopo aver superato il nuovo ponte di raccordo), al preesistente skiweg, a malga Laghetto e alle successive piste del carosello. Prima del toponimo di Malga Laghetto, si imbocca il cavalcavia in legno e si rientra all’attracco della seggiovia del Pez del Prinzep. Per aprire questa via è stato seguito l’andamento naturale del terreno, con l’intento di un minor impatto ambientale possibile, il taglio di soli 1200 mc. di piante e ridotti lavori di sbancamento in alcuni tratti, volti all’obiettivo di massima sicurezza per lo sciatore. Porte aperte all’Asilo Regina Margherita Insegnanti e personale a disposizione per presentare la scuola ai nuovi genitori “Una buona scuola è quella dove il bambino entra pulito e torna a casa sporco: vuol dire che ha giocato, si è divertito, si è dipinto addosso, ha usato i propri sensi, è entrato in contatto fisico ed emotivo con gli altri”. Parola di Paolo Crepet. E proprio per dimostrare quanto i vostri figli “riescono a sporcarsi”, la Scuola d’infanzia e asilo nido integrato Regina Margherita apre le sue porte ai genitori di bambini in età prescolare. Parte l’asilo nido, rivolto ai bambini dai 12 ai 36 mesi, nella giornata di sabato 30 gennaio dalle ore 10 alle ore 12 con una mattinata ricca di divertimento tra pasta di sale e giochi psicomotori. Segue la scuola d’infanzia nei giorni 4,5 e 6 febbraio dalle 9,30 alle 11,30 con laboratori di psicomotricità, di inglese, manipolativo, canti e giochi. G.R. In viaggio con l’Unitalsi L’Unitalsi Altopiano organizza un viaggio di 5 giorni, dal 12 al 16 aprile con destinazioni Nevers, Castelli della Loira, Ars Lione, Torino (Sindone e Venaria). Le iscrizioni si raccolgono entro il 30 gennaio. Per informazioni rivolgersi al presidente dell’Unitalsi Eugenia Barbierato tel.0424-462547 cel. 335-5251435 L’opera forse più onerosa è stata la costruzione del ponte in legno, sopra la strada per Luserna. Importo totale dell’investimento: 750.000 euro. L’han definita “pista per le famiglie” e percorrendola capisci perchè. Larga, dolce, panoramica, cambi di pendenza minimi, manto perfettamente tenuto: l’ideale per quello che è l’utente tipo, la famiglia, i bambini, i gruppi, le scolaresche, le scuole di sci. Il commento che a noi verrebbe spontaneo... “Facile, loro hanno i soldi!”, è valido, ma solo fino ad un certo punto. Sì, in quanto Provincia e Regione autonoma hanno fondi, ma in quanto provincia e regione di montagna prestano molta attenzione ai siti di montagna e alla sopravvivenza dei suoi abitanti. Il Direttore di “Turismo Lavarone Spa”, Maurizio Riz, responsabile del Comprensorio, ha dichiarato che solo grazie alla volontà univoca di tutti gli attori sul territorio, si riescono a far confluire finanziamenti dall’ “Agenzia dello Sviluppo”, costituita ad hoc, della provincia di Trento, per intervenire a sostegno di realtà economico/ produttive in difficoltà in qualunque ambito (come è suc- cesso ad aziende del calibro della “Marangoni” - pneumatici e della Philips!). Quindi: albergatori, istituti di credito, addirittura artigiani (dal falegname al muratore, tutti han preso atto che il turismo legato agli sport invernali è l’unico vero motore dell’ economia locale), commercianti e cittadini, assieme alla Società proprietaria degli impianti, han fatto la loro parte. Solo dopo aver verificato l’entità dell’importo complessivo, l’Agenzia dello Sviluppo della provincia autonoma di Trento ha messo la sua quota percentuale di 300.000 euro. Il concetto che il rischio e la volon- tà di crederci dev’essere da entrambe le parti, si è mostrato vincente: sarebbe una strategia da valutare e da mettere in atto anche da noi, malgrado l’handicap che il Veneto non sia considerato una regione di montagna e l’Altopiano rappresenti solo un terzo della provincia di Vicenza. Delicato, chiedere a Maurizio Riz, come sono andate le cose a Natale, malgrado gli alberghi pieni e l’innevamento programmato garantito su tutte le piste, strappato con le unghie e coi denti a causa delle alte temperature, l’utenza, è stata inferiore di un 30%. E meno male per noi, perchè tra Vezzena, Verena, e un po’Kaberlaba e Valbella, siamo riusciti a dare ai nostri ospiti, l’illusione di inverno e il nostro nemico di frontiera, si è rivelato un alleato. A chiudere, le immagini dello splendido Baito del Neff ad incoronare l’arrivo della seggiovia Vezzena/Pez del Prinzep, dotato di140 posti fra interno e solarium. Ma questa, è un’altra storia: puro merito della volontà di un privato imprenditore di Luserna, un Nicolussi, come tutti lì, ma appunto, Neff di soprannome. Beppa Rigoni Scit Schiamazzi e disturbo della quiete pubblica nelle ore serali e notturne Via Valbella cerca pace Non c’è pace in via Valbella, ad Asiago. Gli schiamazzi e il disturbo della quiete pubblica, nelle ore serali e notturne (soprattutto nei weekend e nei periodi d’alta stagione), causa i clienti dei bar che si affacciano sulla via che se ne stanno in strada con i bicchieri in mano anche fino alle 2 di notte stanno hanno ormai esasperato i residenti. A questo si aggiunga il malcostume di abbandonare bicchieri, bottiglie e mozziconi di sigaretta nelle fioriere e sulle soglie dei negozi adiacenti. “Non ne possiamo più – dicono gli abitanti nella via – Di giorno, in certi momenti, specie in alta stagione, non si riesce nemmeno a passare per la strada e di notte non si dorme. Qualcuno è andato ad abitare da un’altra parte, qualcun altro che vive e lavora in pianura, ma ha casa qui, rinuncia al weekend e alle vacanze ad Asiago perché, ormai da qualche anno, manca la tranquillità”. Tramite let- tera, con allegata raccolta di firme, gli abitanti hanno chiesto un intervento urgente da parte delle autorità preposte per mettere fine a questo disagio. “Abbiamo informato del problema il sindaco, i Carabinieri e la Polizia locale con una lettera di segnalazione di disturbo della quiete pubblica inviata il 13 luglio scorso. Non ci è giunta alcuna risposta e tanto meno sono stati presi provvedimenti in merito. Abbiamo quindi, sempre tramite lettera, interessato anche la Prefettura”. In data 26 agosto è arrivata una risposta della Questura, interpellata dalla Prefettura, in cui si diceva che personale della Polizia aveva provveduto a contattare i titolari dei locali invitandoli al rispetto delle prescrizioni dettate dalle vigenti disposizioni e di aver interessato il sindaco di Asiago al fine di valutare la predisposizione di ulteriori e specifici servizi di propria competenza. Nonostante ciò nulla è cambiato, anzi la si- tuazione, già insostenibile, sembra peggiorare con il verificarsi di episodi spiacevoli. L’ultimo della serie è successo sabato 9 gennaio, verso le 18.30, quando, a causa di alcuni individui visibilmente alterati dall’abuso di alcool, si è sfiorata la rissa. C’è stato pure un lancio di palle di neve che ha coinvolto anche alcuni passanti e le vetrine dei negozi che si affacciano sulla via e si è dovuto richiedere l’intervento di Polizia Locale e Carabinieri. “Crediamo di non volere la Luna se pretendiamo silenzio in strada dopo la mezzanotte. Si chiede semplicemente che si provveda a far rispettare le normative vigenti in materia. Tra di noi c’è gente che si deve alzare tutti i giorni alle sei del mattino per andare a lavorare e non riesce a riposare a sufficienza. Ne va poi del decoro della via posta in pieno centro cittadino dove sembra sia in atto un’interminabile e spesso fastidiosa movida. Non vo- gliamo impedire ai bar di lavorare, ci mancherebbe, ci auguriamo solo si ponga fine a queste manifestazioni di inciviltà e che nella nostra via si possa almeno a tornare a dormire tranquilli, nel giusto rispetto della convivenza civile”. Dal momento che le autorità locali non intervengono in modo serio e risolutivo del problema, i residenti in via Valbella hanno deciso di andare avanti, questa volta rivolgendosi direttamente alla Magistratura. Stefania Longhini 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 8 Rodeghiero dà la sveglia ai sindaci ATTUALITA’ Cinque mesi fa inviata una lettera ai primi cittadini - Finora solo silenzio. Le straordinarie testimonianze di Francesca Tuggia e Suor Rita L’associazione “Occhi aperti per costruire giustizia” continua a proporre la cultura dell’amore e della legalità nel progetto “Tattoo: giovani che educano la comunità”. Martedì 26 gennaio, alle 10.45 per le scuole, al Grillo Parlante, e alle 20.30 in Comunità Montana per tutta la popolazione, è in programma l’incontro con Francesca Tuggia, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII di S. Vito di Leguzzano, che presenterà il suo libro “Sono stati i tuoi occhi”. E’ il racconto della sua esperienza di mamma adottiva di un bimbo down: quando Francesca ha visto Dario per la prima volta sul letto d’ospedale dove era stato abbandonato, è stata colpita dal suo sguardo e ha deciso, assieme al marito Franco di donargli un posto nella loro famiglia, capendo ben presto che lui li avrebbe condotti alla scoperta di un nuovo modo di vivere. Con lo sguardo, i gesti, il suo modo di fare, Dario riusciva a comunicare oltre le parole, aiutando piano piano chi lo incontrava a vedere e sentire anzitutto con il cuore, sorridendo alla vita. Se ne sono accorti non solo mamma Francesca e papà Franco, ma anche i compagni di scuola, gli amici, gli insegnanti, i medici e gli infermieri che hanno tentato di strapparlo alla malattia e tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Dopo che Dario se n’è andato, Francesca ha deciso di scrivergli, contemplando con stupore i sedici anni trascorsi assieme, per partecipare a chiunque vorrà leggere il libro il grande dono ricevuto. Un altro appuntamento da non perdere è fissato per venerdì 5 febbraio: alle 10.45 al Grillo Parlante per le scuole e alle 20.30 nella sala del Bar Lux per la popolazione. Suor Rita Giaretta, originaria di Quinto vicentino, fondatrice di Casa Rut di Caserta, presenterà il suo libro “Non più schiave”. L’associazione”Occhi aperti” ha conosciuto suor Rita facendole visita proprio a Casa Rut, dove vive con altre 4 suore, 10 ragazze e 4 bambini, l’anno scorso in occasione del viaggio organizzato con la Parrocchia che ha portato un gruppo di nostri ragazzi a Napoli per manifestare solidarietà alle famiglie vittime della mafia. In questi anni Suor Rita e Casa Rut hanno accolto quasi 200 ragazze, in maggioranza vittime della tratta, provenienti dall’africa e dai paesi dell’est, oggi soprattutto dalla Romania. “Non più schiave” è un libro-testimonianza, dal linguaggio vero, ricco di provocazioni su quel fenomeno, ormai globalizzato, che è la tratta di donne e minori migranti, nuova forma di schiavitù a scopo di sfruttamento sessuale. Il contenuto del libro “non più schiave” nasce da un concerto di voci: suore, giovani donne vittime di sfruttatori, presenze amiche, giornalisti, scrittrici, rappresentanti di istituzioni ecclesiali e laiche, che si armonizzano e convergono per generare ed esprimere, da una realtà di dolore e schiavitù, cammini di vita e di liberazione. un libro che racconta gesti di tenerezza che leniscono ferite e infondono fiducia, parole che dicono impegno di vita e pubblica presa di posizione a favore della donna oppressa, sogni condivisi che hanno in sé l’ardire di liberare la speranza. il volume è introdotto da una testimonianza sulla comunità di Dacia Maraini. L’associazione “Occhi aperti” ringrazia tutte le associazioni che aderiscono alle varie iniziative e che a vario titolo e in tanti modi partecipano e condividono il progetto “Tatoo”. Quattro mesi di silenzi. E’ da quattro mesi che il Comitato referendario per il passaggio dell’Altopiano a Trento attende una risposta dai sindaci dell’Altopiano. Attesa che per ora rimane vana. Il 25 agosto il Comitato ha inviato una lettera ai sindaci dell’Altopiano per invitarli a sollecitare i rappresentanti politici a pressare la Regione Veneto perché si pronunci sul passaggio dell’Altopiano alla Provincia autonoma di Trento, come sancito dal referendum popolare del maggio 2007. Il 14 agosto è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge 117 inerente il distacco dei sette comuni della Valmarecchia dalla Regione e l’annessione all’Emilia Romagna. Legge tra l’altro presentata dal parlamentare, ed ex presidente della Provincia, Manuela Dal Lago. “Un risultato ottenuto grazie alla costante pressione del Comitato referendario sui rappresentanti istituzionali del territorio, pressione supportata anche dalle amministrazioni locali – dice il coordinatore del Comitato Francesco Rodeghiero - Il nostro disegno di legge invece è fermo in prima commissione perché la Regione Veneto non ha ancora espresso il proprio parere in merito al distacco degli otto Comuni dell’Altopiano. Si chiede quindi, semplicemente, che le amministrazioni adottino una delibera di giunta che inviti il Consiglio Regionale del Veneto ad esprimere il parere ai sensi dell’articolo 132 della Costituzione Italiana”. Da quella prima lettera sono passati 5 mesi, ne è seguita un’altra nell’ottobre scorso, ma dai sindaci nulla.Anzi solo Enego ha deliberato il 10 settembre e il sindaco di Lusiana, Antonella Corradin, ha risposto dicendo che affronterà la questione nella consulta dei sindaci. Dagli altri nulla. Perché l’iter proceda, la Regione Veneto deve esprimere un parere, anche negativo perché il parere non è vincolante, ma un parere formale deve essere espresso. “Questo temporeggiare, sia della Regione sia dei sindaci, va contro quanto espresso democraticamente dai cittadini dell’Altopiano, lede i loro diritti costituzionali, va contro lo stesso articolo primo della Costituzione Italiana – continua Rodeghiero – Non si capisce come mai gli amministratori locali, eletti dai loro cittadini che hanno loro delegato di rappresentarli, non portino avanti quanto richiesto. E si che il referendum ha originato numerosi finanziamenti per i paesi di confine che ha permesso loro di portare avanti importanti opere.” Dall’onda referendaria che ha percorso l’arco alpino nel biennio 2007 – 08 sono scaturite varie iniziative di legge a favore dei paesi di confine tra cui l’accordo Dellai – Galan, 20 milioni di euro per progetti transfrontalieri, la legge Lancilotta, che destina fondi per i servizi ai cittadini dei paesi di confine, ed il trasferimento dal Trentino AltoAdige di finanziamenti a favore di investimenti nei paesi di confine. “Anche se l’esborso di benefici agli apparati pubblici non è la nostra finalità – conclude - La nostra protesta è un grido d’allarme a difesa della montagna e di chi ci vive. Non ci interessano le strade o le grande opere ci interessano politiche che permettono ai montanari di continuare a vivere in montagna, il resto è solo, per quanto generoso, elemosina.” Geraro Rigoni Salvarono due anziani, premiati dalla Regione Lo scorso 18 dicembre a Verona, nell’ambito della Festa regionale della polizia locale, la Regione Veneto ha premiato quattro agenti della polizia provinciale di Vicenza per un episodio accaduto a metà febbraio del 2007, quando si resero protagonisti del salvataggio di una coppia di anziani coniugi di Vigonza (PD) rimasti bloccati nella neve sul massiccio del Grappa con il rischio di rimanere assiderati. L’ufficiale Dario Cappellaro di Enego e gli agenti Reziero Cappellaro, pure lui di Enego, Emanue- le Pernechele di Conco e Francesco Morlin di Pianezze, sono stati insigniti dell’onorificenza speciale con la medaglia d’oro consegnata dall’assessore regionale Massimo Giorgetti durante una cerimonia alla quale hanno presenziato an- SABATO 23 GENNAIO 3D SABATO 30 GENNAIO “TUTTI DENTRO” SNOWBOARD EVENT musica live con BANDICJO (Smaila’s Band) che il sindaco di Verona Flavio Tosi, l’assessore provinciale Marcello Spigolon e il comandante della polizia provinciale Claudio Meggiolaro. Questi i fatti relativi all’operazione che ha valso l’importante riconoscimento ai quattro agenti: verso le 19 della sera del 16 febbraio 2007 dalla centrale operativa veniva richiesto loro di prolungare l’orario di servizio per prestare soccorso a una coppia di anziani sul Grappa. Immediatamente attivatisi per raggiungere la località segnalata, una zona montuosa in comune di Cismon del Grappa lontana dalle abitazioni e difficilmente raggiungibile con mezzi motorizzati a causa della neve, dopo essere arrivati e aver perlustrato l’area senza trovare i due, avevano individuato e seguito le tracce di un’automobile sulla neve. Verso le 20, dopo aver percorso circa tre chilometri, erano riusciti a trovare la vettura bloccata dalle neve con all’interno la coppia che aveva chiesto soccorso. Constatato che, pur se in stato di agitazione e infreddoliti, i due erano in buone condizioni di salute, gli agenti li hanno ospitati nelle proprie autovetture, trasportandoli poi in un rifugio della zona, mentre gli uomini del soccorso alpino, nel frattempo arrivati sul posto, provvedevano a recuperare l’autovettura dei coniugi, per i quali la spiacevole avventura avrebbe potuto avere un esito diverso senza il tempestivo intervento degli uomini della polizia provinciale, considerando la zona impervia dove erano rimasti bloccati, il clima rigido e la notte sopraggiunta. Silvana Bortoli 8 Sabato 23 genniao 2010 ATTUALITA’ l’Altopiano Per il notaio Giancarlo Muraro è arrivato il tempo della pensione Sculture di ghiaccio ad Asiago Ad Asiago il sacro fuoco dell’arte incontra il freddo del ghiaccio, dando vita a opere incredibilmente suggestive. Il 29 e il 30 gennaio si esibiranno infatti ai giardini di Piazza Carli, nel centro cittadino, i componenti della Squadra Nazionale Italiana in preparazione alle Olimpiadi di Scultura di Ghiaccio (Winter Olympic Games Vancouver 2010 – Olympic ice art competition) che si terranno a Vancouver, in Canada, dal 20 febbraio. Nella giornata del 29 gennaio, gli artisti – capitanati da Amelio Mazzella di Regnella, presidente dell’Associazione Italiana di Scultori di Ghiaccio – si alleneranno nella creazione della scultura di gara che proporranno alle Olimpiadi, il cui tema sarà Hope or 9 Dream – speranza o sogno, dedicato al desiderio di pace per tutti i paesi del mondo. La performance vedrà impegnati gli artisti per l’intera giornata di sabato. Il secondo giorno della manifestazione sarà dedicato alla memoria dello scrittore asiaghese Mario Rigoni Stern, con la creazione di sculture a tema di animali tratti dalle sue opere. Infine, domenica 31 gennaio si concluderà l’evento con la premiazione dell’opera più bella, che verrà scelta dai bambini di Asiago. L’evento è organizzato dal- l’Assessorato al Turismo del Comune di Asiago “Con questo evento – spiega l’assessore al turismo Roberto Rigoni – si intende incentrare l’attenzione sul ghiaccio, elemento caratterizzante della stagione fredda, rendendo partecipi cittadini e turisti di questo modo di espressione artistica e culturale. Penso inoltre che il coinvolgimento dei bambini, con il voto alla miglior scultura raffigurante gli animali dei nostri boschi, possa costituire un ulteriore valore aggiunto per questa manifestazione”. Con l’occasione, si valuterà anche la possibilità, in futuro, di realizzare ad Asiago un albergo completamente in neve e ghiaccio, che costituirebbe senza dubbio una grande e originale attrattiva turistica. Si chiude una pagina, lunga oltre quattro decenni, della storia economica della nostra terra. Dopo oltre quarantacinque anni di prestigiosa attività professionale il notaio Giancarlo Muraro dal 31 dicembre scorso è andato in pensione. Nato in quel di Camporovere il 1 gennaio 1935, frequenta con eccellente profitto, ripercorrendo le orme del fratello Giuseppe, morto nel corso della seconda guerra mondiale mentre prestava il servizio nell’esercito, il liceo classico Barbarigo di Padova; si laurea in Giurisprudenza nello storico ateneo patavino il 3 marzo del 1959. Si sposa con Giovanna nel 1961 con cui avrà tre figli Donatella, Giuseppe e Giovanni, supera l’esame di procuratore legale ed esercita l’attività forense fino alla nomina a notaio che avviene, dopo aver superato l’esame, nel marzo 1964, con decreto del 30 ottobre di quell’anno con sede a Campo Turres praticamente ai confini con l’Austria. Successivamente occuperà le sedi di Recoaro , Piovene Rocchette, Breganze, Thiene per essere nominato notaio ad Asiago nel 1986, ove da tempo aveva aperto una sede secondaria dello studio presso gli storici uffici del papà Giovanni in Viale Trento Trieste. È stato, nei primi anni settanta, per diversi anni, vice pretore onorario ad Asiago; nel suo studio sono sempre state presenti in qualità di collaboratrici la sua cara sorella Flora, nonché l’immarcescibile Caterina Basso. Nel dicembre 1999, dopo annose ed approfondite ricerche storiche ha pubblicato un prezioso volume sulla storia del notariato nell’Altopiano dei 7 comuni; è stato membro del consiglio notarile nei primi anni 2000 per due mandati e successivamente, fino al 31 / 12 / 2009, rappresentante per il Triveneto della Cassa Nazionale del Notariato. Con il pensionamento del notaio Giancarlo si chiude anche una pagina, lunga oltre quattro decenni, della storia economica della nostra terra; con la sua grande competenza e la sua notevole precisione professionale il notaio Giancarlo Muraro ha accompagnato ed assistito professionalmente parte precipua dello sviluppo dell’attività immobiliare sull’Altopiano dagli anni sessanta ai giorni nostri. Da sempre grande appassionato di questioni giuridiche non solo ristrette al pur ampio ambito delle competenze notarili, ha fatto dell’aggiornamento professionale e dell o s t u d i o u n s u o p re c i s o a p p u n t a mento quotidiano; è un esempio, soprattutto per i figli Giuseppe e Giovanni che ne stanno brillantemente seguendo le orme professionali e per tutti gli operatori del diritto che hanno avuto ed avranno modo di confrontarsi con lui. Baristi, ristoratori e pizzaioli inizia un nuovo corso formativo Partirà Lunedì 8 Febbraio il corso organizzato da CONFCOMMERCIO di Asiago per ottenere l’idoneità ad aprire un pubblico esercizio per esercitare l’attività di bar, ristorante, pizzeria ecc, ecc, ovvero tutte quelle attività esercitate professionalmente per effettuare la somministrazione di alimenti e bevande e il commercio sia in forma fissa che ambulante degli stessi. Il corso si articola in due sezioni, una di 42 ore per coloro che sono già in possesso di alcuni requisiti di esperienza professionale, tipo essere stati dipendenti qualificati in una dit- ta di somministrazione per almeno 2 anni negli ultimi cinque, o collaboratori di una azienda famigliare, o in possesso di un particolare titolo di studio, e l’altro di 120 ore per coloro che non posseggono i suddetti requisiti. Tutte le lezioni si terranno c/o l’Istituto superiore ( ex Professionali ) di Via Cinque in Asiago nelle giornate di Lunedì, Mercoledì e Giovedì pomeriggio per 4 ore , con inizio il giorno 8 Febbraio e termine il 29 Aprile. A fine corso ci sarà l’esame finale, questo a Vicenza, e coloro che lo supereranno, saranno “abilitati” ad aprire, o a su- bentrare, in una attività che preveda la somministrazione o anche la vendita al minuto di prodotti alimentari. Nelle 3 precedenti edizioni numerosi “aspiranti” commercianti ed esercenti hanno particolarmente apprezzato la professionalità dei docenti e il fatto di poter effettuare la formazione in Altopiano, con un significativo risparmio di tempo e denaro, anziché dover andare in pianura e magari anche in orario serale. Le iscrizioni sono ancora aperte ed eventuali informazioni si possono chiedere alla CONFCOMMERCIO di Asiago al numero 0424 460150. 8 Sabato 23 genniao 2010 ROANA l’Altopiano 10 Si dimette, ma ci ripensa subito Dario Frigo riprende le sue deleghe Comunicato informativo ai concittadini in merito a voci ricorrenti sulla Variante In attesa dell’udienza che si terrà il 4 marzo presso il TAR Veneto, vorremmo informare i nostri concittadini sulla situazione attuale relativa alla variante al PRG. La variante – votata in consiglio comunale ancora nel lontano giugno 2006 dall’amministrazione Porto – recherà uno sconsiderato e soprattutto non necessario incremento della cubatura edificabile, aumentando la pressione urbanistica su un territorio già fortemente edificato. Essa è stata fortemente caldeggiata anche dall’attuale amministrazione, che altro non è che la continuità politica della precedente, visto che ripropone tra i suoi componenti anche i soliti noti soggetti portatori di interessi personali nel campo immobiliare. Fortunatamente anche i funzionari ed i tecnici del settore urbanistica in Regione hanno constatato che le modifiche apportate dalla variante per la loro complessità, estensione e quantità incidono significativamente sulla dimensione del PRG e sui criteri che lo informano. Un dato significativo: la variante comporterà un incremento di 11.600 abitanti (attualmente Roana conta circa 4 mila abitanti) equivalenti a 576.000 metri cubi (2.800 nuovi appartamenti). I tecnici regionali, nell’esprimere un giudizio, hanno preso in considerazione alcuni fattori fondamentali quali: 1) la salvaguardia e la tutela del paesaggio e dell’ambiente; 2 ) la necessità di concentrare l’edificato senza creare isole consigliando il completamento di quelle porzioni di territorio già edificabile che non sono ancora state utilizzate evitando di sottrarre ulteriori terreni agricoli già fortemente penalizzati; 3) in particolare per quanto riguarda le aree rientranti nel patrimonio di proprietà collettiva, con destinazione agro silvo pastorale, attualmente gestiti come beni di uso civico da parte del Comune poi- ché sono suoli a vocazione prettamente agricola, no devono in nessun modo essere utilizzati per fini speculativi ed edificatori A seguito di questo la commissione regionale considerando la forte impatto sul territorio delle nuove previsioni, dopo un attento esame ha apportato notevoli stralci, modifiche ed altri rilievi che hanno ridotto sensibilmente la volumetria prevista dal Comune. Probabilmente entro la fine del mese di gennaio – sono già passati circa due mesi da quando il sindaco in consiglio comunale ci ha detto che entrava in vigore subito – la Regione trasmetterà la variante al Comune perché questo possa prendere visione degli stralci operati. E’ difficile pensare che l’amministrazione possa approvare e rendere operativa una variante così tanto diversa da quella inoltrata nel giugno 2006, sicuramente cercherà di produrre spiegazioni e motivazioni per recuperare tutto quello che la Regione ha tagliato: in questo modo si allungheranno ulteriormente i tempi della sua approvazione definitiva, vista anche la concomitanza con le elezioni regionali. Probabilmente la notizia della sua approvazione e della imminente approvazione del PAT viene diffusa da alcuni componenti dell’amministrazione stessa per porsi a riparo da critiche e rimostranze mosse da parte di alcuni cittadini a cui in campagna elettorale era stata promessa l’imminente edificabilità “del proprio orticello”. Gruppo Lista Insieme Dimessosi per sei giorni dalla carica di assessore all’urbanistica e opere pubbliche, mantenendo quindi quella alla viabilità, Dario Frigo ha fatto rientrare il suo gesto ricompattando così la squadra del sindaco Valentino Frigo. A quanto pare, non c’erano contrasti con il primo cittadino alla base della remissione delle deleghe assegnate all’influente rappresentante politico di Tresché Conca anche se i motivi rimangono avvolti nel mistero. Lo stesso Dario Frigo si è trincerato dietro un generico “motivi personali”, spiegazione che però non ha soddisfatto i più curiosi. Voci dei corridoi municipali segnalano contrasti sorti dopo l’arrivo della relazione regionale sulla variante al PRG ma anche tensioni nel settore dei lavori pubblici. Con il ritiro del- le dimissioni di Dario Frigo, avvenuto dopo incontri chiarificatori con il sindaco, la squadra di Valentino Frigo è nuovamente al completo pronta per affrontare un nuovo capitolo della questione elezioni. Il 4 marzo il TAR emetterà la sua sentenza relativa alle elezioni amministrative di Roana del giugno scorso. Udienza data per favorevole alla maggioranza in quanto pare non siano stati riscontrati irregolarità nelle operazioni di spoglio. G.R. Torna il coro Brigata Cadore Si terrà sabato 30 gennaio il concerto del Coro Brigata Alpina Cadore previsto per lo scorso 19 dicembre a Treschè Conca e rinviato a causa del maltempo. I lettori ricorderanno infatti la grande nevicata di quel fine settimana prima di Natale. Nevicata che, se non ha creato disagi agli altopianesi abituati e preparati a tali emergenze, ha invece messo in ginocchio l’intera pianura padana impedendo ai componenti del coro di raggiungere l’altopiano, data la pessima condizione delle strade di lunga percorrenza. Il Coro Brigata Alpina Cadore conta più di 45 elementi ma molti di loro, provenendo da province emiliane e lombarde larga- mente innevate, non hanno potuto garantire la propria presenza provocando loro malgrado l’annullamento del concerto, che era stato pubblicizzato anche dal nostro Giornale. Essendo però fortemente desiderata dalla Pro Loco locale, dal Gruppo Alpini e dal coro stesso, la serata corale verrà riproposta presso la Chiesa Parrocchiale di Treschè Conca a partire dalle ore 20.30 di sabato 30 gennaio, con ingresso libero. Il Coro, diretto dal maestro Michele Segato, è già noto in Altopiano per aver cantato in diverse occasioni. Una di queste fu, nei primi giorni di novembre 2007, il memorabile concerto dedicato a Mario Rigoni Stern per il suo 86° compleanno, al quale il Sergente aveva partecipato con grande commozione di tutti i presenti. In ricordo di quel prezioso incontro con il nostro scrittore, a distanza di due anni e poco più, il Coro Brigata Cadore ritorna a cantare per “nonno Mario” (così lo scrittore si era definito con i ragazzi del Coro), questa volta con la presenza del cantautore Pierangelo Tamiozzo. Per la serata tanto attesa non solo si spera che non nevichi, ma che il cielo sia il più sereno possibile, così il ricordo del Sergente salirà al cielo con i canti del Coro Brigata Cadore e sarà illuminato dalla luce argentea della luna piena. Ilaria Panozzo I 90 anni di Super Mario La scritta “Super Mario” che campeggia sul manifesto preparato dagli amici per il suo novantesimo compleanno, gli si addice assai perché Mario Dal Pozzo, di Roana, Via Kamahause, 90 anni pro- prio non li dimostra. Sabato 16 gennaio, questo vispo novantenne, che fino a due/tre anni fa copriva agevolmente la distanza CampolongoCamporosà con gli sci da fondo, è stato festeggiato dagli amici di Pedescala presso il baito “Cason del Lovo” in Val d’Assa ed anche in questa occasione ha avuto modo di dimostrare tutta la sua vitalità e il suo entusiasmo per la vita. A Mario giungano sinceri auguri, con tanta ammirazione, anche da tutta la re d a z i o n e de L’Altopiano. 8 Sabato 23 genniao 2010 pagina a Cura di Claudio Savelli Alcuni mesi fa avevamo scritto relativamente al progetto per un impianto fotovoltaico sul sito conosciuto come “La Cattedra” a Canove. Da giugno scorso il progetto si è evoluto e il consiglio di amministrazione del Consorzio, che ne è proprietario, ne ha votato la realizzazione. Si costruirà quindi un impianto fotovoltaico di importanti dimensioni, 990 Kwatt circa, che possa produrre elettricità da fonti rinnovabili. Il Consorzio è costituito da 7 Comuni dell’Altopiano, proprietari dell’immobile e dell’area circostante in percentuali diverse: 20% Asiago, 19% Lusiana, 18% Enego, 17% Roana, 11% Gallio, Rotzo e Foza. Ciascun comune ha quindi una partecipazione nel consiglio di amministrazione e tutte le decisioni vengono votate per quote. L’assemblea del Consorzio ha deliberato di dare l’incarico di coordinatore per la realizzazione del progetto a Ivan Baù assessore al bilancio di Asiago. Assessore, un progetto così importante quale obiettivo l’Altopiano 11 L’impianto fotovoltaico della Cattedra potrebbe essere pronto entro l’estate strategico si pone? “ Si prova se uno strumento è buono o cattivo in funzione di quello che è l’obiettivo finale di esso. Il Comune di Asiago ha come fine il rilancio di una politica che enfatizzi e salvaguardi l’ambiente. Riteniamo che la realizzazione dell’ “Istituto Europeo per le politiche della montagna” sia il fine che giustifica la realizzazione di questo impianto fotovoltaico da 1 Mw . L’Altopiano ha bisogno di un cambiamento che non può riguardare solo il consumo del territorio ed il passaggio ad un’economia di servizi, ma anche di un centro che diventerà un plesso di ricerca e di sviluppo di politiche riguardanti il territorio montano, dallo sviluppo economico eco sostenibile a politiche a favore dei residenti e del lavoro, dalla gestione del patrimonio boschivo e silvo-pastorale alla riqualificazione del comparto agroalimentare. La qualità ci deve distinguere anche nella ricerca e nello studio di un “nuovo eco sviluppo”. L’impianto, se vi sarà l’accordo, diventerà anche un esempio di energia alternativa non inquinante, “carbon zero”, da far visitare ai nostri figli al fine di iniziare una strada di sviluppo sostenibile e di minor inquinamento dell’atmosfera. L’utilizzo dell’impianto fotovoltaico servirà quindi a finanziare il primo e il secondo stralcio per realizzare l’Istituto Europeo della Montagna, che si occuperà di promuovere studi e ricerche sulla conservazione e protezione del patrimonio naturalistico montano”. Che struttura finanziaria ipotizza per il Consorzio che gestirà la realizzazione, la manutenzione e i ricavi finanziari dell’impianto fotovoltaico? “L’impianto costerà 3.900.000 euro. Stiamo valutando, come Cattedra, diversi sistemi di finanziamento tra cui il Leasing, ma il business plan dovrà tenere conto di diversi fattori per realizzare la massima convenienza economica e finanziaria a parità di rischio accolto. La valutazione dovrà essere fatta anche in funzione della certezza di arrivare entro quest’anno alla realizzazione dell’impianto e all’allacciamento di esso all’Enel, al fine di percepire il contributo del Conto Energia. Oggi lo strumento più flessibile che sposta il rischio è il Leasing. Spetterà poi al Consiglio di Amministrazione verificare la migliore struttura. Crediamo molto e promuoviamo la sensibilità politica della maggioranza che ritiene che una zona di così alto pregio debba essere valorizzata al fine della collettività. Forse questo impianto è la vera possibilità per realizzare una visione di sviluppo diverso da quello basato sul profitto a breve o sull’urbanizzazione spinta”. Il progetto si sta sviluppando rapidamente e l’obiettivo è quello di iniziare i lavori per giugno, se non vi saranno ostacoli a livello di autorizzazioni e sulla servitù di elettrodotto. Per la posa in opera non sono necessari più di due mesi, quindi per agosto l’impianto potrebbe essere operativo. Costruire un impianto fotovoltaico di queste dimensioni sull’Altopiano non ha solo benefici strategici e finanziari, ma, a mio avviso, può avere un grande impatto anche dal punto di vista turistico. SemMelbourne pre più con la realizzazione di progetti in cui si pone al centro la salvaguardia dell’ambiente, si potrà promuovere una visione del turismo legata al rispetto e alla valorizzazione del nostro preziosissimo e bellissimo patrimonio naturistico di prossimità. la Cattedra, pari a 5 campi da calcio, al fine del finanziamento dell’Istituto. La manovra ha trovato comunque il parere della maggioranza. Nella mia persona ho creduto fin da subito nel progetto, aiutando il cda della Cattedra nello svolgimento dell’iter procedurale al fine di giungere in tempo alla realizzazione dell’impianto. Non siamo quindi contro, ma ritengo che l’interesse della Cattedra è primario e il comune di Asiago farà sempre l’interesse del Consorzio dato che lo stesso coincide con la valorizzazione della propria quota.” Un ultimo commento da parte di Mario Porto, presidente del Consorzio della Cattedra: “La soddisfazione c’è perché è stato raggiunto un accordo. Roana era partita per fare il fotovoltaico indipendentemente, il Consorzio in seconda battuta ha deciso di sostituirsi al progetto; il compromesso è stato raggiunto, con la nuova delibera con la quale si affitta a Roana una nuova porzione di terreno affinché possa edificare il proprio impianto fotovoltaico. Mi auguro possa partire al più presto il progetto per la riqualificazione dell’Istituto Europeo della Montagna, che molto si affida finanziariamente alla buona riuscita del progetto energie rinnovabile della cattedra. Negli 8 comuni nessuna amministrazione deve primeggiare. Asiago, in quanto capoluogo, deve essere un buon padre di famiglia, dando un supporto fattivo e non sempre interessato nei progetti che ciascun Comune propone.” E Roana ne vuole uno tutto suo Vista la bontà del primo progetto per un impianto fotovoltaico, l’Amministrazione di Roana ha deciso di investire ancora più decisamente in questa tecnologia. E’ stato da poco deliberato da parte del consiglio di amministrazione del Consorzio della Cattedra di affittare allo stesso Comune di Roana circa 25.000 metri quadrati di terreno, affinché possa costruirsi un “proprio impianto”, sempre da circa 1 Megawatt. La notizia è molto positiva dal punto di vista ambientale. Pare un sogno, ma da produrre circa 1 Megawatt di energia elettrica a produrne il doppio si salvaguarda ancora di più la Natura, andando a porre l’Altopiano di Asiago come una delle aree venete in cui esiste maggior sensibilità per l’utilizzo delle Energie Rinnovabili, ottimo strumento anche per promuovere turisticamente il nostro territorio. Ritengo sia estremamente strategico ed importante legare l’immagine turistica dell’altopiano a reali e definiti progetti di salvaguardia ambientale. Dire:”venite a fare le vostre vacanze qui; vi garantiamo che siamo seriamente impegnati a proteggere la qualità dell’aria, dei boschi per il vostro benessere”. Insomma … potrebbe essere un argomento di “vendita” importante. Che sia incominciata l’era solare sull’Altopiano ? Io ci credo e mi sembra che si stia andando nella giusta direzione. Rimangono tuttavia alcuni punti politici poco fluidi, che impongono una qualche riflessione. L’obiettivo di costruire un impianto fotovoltaico, pubblico o privato, di grandi o di piccole dimensioni, è duplice: si proteggerebbe l’ambiente, andando a produrre energia elettrica senza l’utilizzo di combustibili fossili e si guadagnano dei soldi attraverso il conto energia e l’utilizzo stesso dell’energia elettrica. Per dare una idea molto approssimativa, un impianto della portata di quello della Cattedra porterà alle casse della stessa un utile netto di circa 150.000 euro. Questo utile verrà poi riutilizzato per sostenere progetti di sviluppo sociale e ecologico come quello del- l’Istituto della montagna. Con un utile così importante, la perplessità che ho è che la concessione per l’affitto del terreno su cui Roana costruirà il suo impianto è di 25.000 euro, quando sarebbe stato più congruo stabilirlo in circa 50 / 60 mila euro. Non dico “guadagnarci”, visto che il terreno della Cattedra è di proprietà dei cittadini, attraverso l’amministrazione in quote da parte dei Comuni che compongono il consiglio di amministrazione, ma, perlomeno, affittarlo a valori di mercato reali. Alla fine è vero che Roana avrebbe dovuto pagare di più l’affitto e per pagarlo di più avrebbe dovuto utilizzare più soldi pubblici. Soldi pubblici che da una cassa “pubblica” sarebbero andati ad un’altra cassa “pubblica”, di cui Roana tra l’altro fa pure parte, quella del Consorzio, impegnato a lanciare l’Istituto Europeo della Montagna. Quindi, semplicemente un giro di soldi pubblici atti a finanziare progetti di alta rilevanza sociale e ambientale, a costi di affitto corretti ed equi però. Verrebbe da dire, facendo un semplice sillogismo aristotelico, anche se solo logico e probabilmente moralmente sbagliato, che per estensione Roana non abbia capito che pagare il prezzo equo dell’affitto equivale a sostenere in maniera ancora più determinata un importante progetto pubblico. Nel corso della votazione per deliberare l’autorizzazione all’affitto di 25.000 metri a Roana per costruire il loro impianto, l’unico Comune che si è astenuto è stato Asiago: ne chiediamo quindi le ragione a Ivan Baù, delegato da parte di Asiago nel consiglio di amministrazione della Cattedra. “Pur ritenendo il fine dell’Istituto Europeo sulla Montagna, il comune di Asiago si è astenuto dalla votazione in quanto ritiene il prezzo di affitto di 25.000 • non congruo in base ad una entrata di 200.000 • che servirà unicamente a incrementare la parte corrente delle casse del comune di Roana. Non ritenevo inoltre necessario un ulteriore consumo di 25.000 m2 di terreno del- 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 12 Una rete wireless per Gallio GALLIO Garantita la navigazione gratuita negli Access Point agli utenti residenti. Internet gratis anche per municipio, scuole elementari e medie. Ecco i nonni vigile Non senza un briciolo di emozione, i “nonni vigile” di Gallio hanno iniziato lunedì 11 gennaio la loro attività. Sorpresi gli alunni delle scuole in via Roma che all’uscita hanno trovato questa piacevole novità. Poco prima della loro entrata in servizio, in Municipio, c’è stata l’investitura ufficiale di queste importanti figure che d’ora in poi garantiranno sicurezza per il momento solo all’uscita dalle lezioni. Il vice sindaco Natale Pompele e l’assessore ai servizi sociali Patrizia Lunardi, hanno consegnato loro la divisa personalizzata: casacca, cappello e paletta. Presente anche Massimo Ferraresi del Comando di Polizia Locale di Gallio che nelle scorse settimane ha tenuto un corso di formazione per i nonni vigile. Quattro coloro che hanno aderito all’iniziativa: Mariano Menegoni, Bruno Salvagno, Doriano (Marco) Lunardi e Bernardo (Dino) Plebs. “L’amministrazione – hanno sottolineato vice sindaco e assessore – vuole ringraziarvi per l’importante opera di volontariato che d’ora in poi andrete a svolgere. Per i bambini sarete persone amiche, per i nostri vigili un valido aiuto. Ci auguriamo che la vostra attività possa andare al di là di questo primo servizio, con la vostra presenza anche nelle manifestazioni che saranno organizzate nell’arco dell’anno”. S. L. Successo per gli eventi natalizi Grazie alla collaborazione dei vari gruppi preposti all’organizzazione E’ ormai diventata una consuetudine fare un piccolo resoconto sull’attività della Pro Loco Gallio al termine dei periodi di maggiore interesse turistico. Un lavoro in continua crescita quello del gruppo presieduto da Carlo Schivo, che porta ad incrementare sempre più gli eventi, sia ripristinandone alcuni che nel tempo erano stati tralasciati che proponendone altri di nuovi e grande rilievo. “Oltre che constatare l’apprezzamento da parte di residenti e turisti per quanto organizziamo, confermato anche dalla notevole partecipazione che richiamano le varie manifestazioni – commenta Carlo Schivo – mi fa molto piacere rilevare come si continui a lavorare in sintonia con le altre realtà preposte all’organizzazione degli eventi, come l’Ufficio Turistico che durante il periodo natalizio si è occupato tra l’altro dell’allestimento del Mercatino di Natale ai giardini e di tutti gli appuntamenti ad esso correlato, ma anche con il nuovo gruppo di lavoro volutodall’amministrazione comunale e incaricato di organizzare le manifestazioni culturali. Da parte nostra abbiamo programmato la Fiaccolata con i maestri di sci e gli atleti dello Sci Club Gallio, risultata piacevole seppur si sia optato di farla a piedi per la mancanza di neve; poi la consegna simbolica da parte dell’amministrazione comunale delle chiavi del paese ai neo diciottenni, in collaborazione con il Gruppo Alpini, sempre disponibile a sua volta a collaborare con la Pro Loco. Il centro del paese, già molto suggestivo grazie alle luminarie, è stato arricchito quest’anno dalle proiezioni laser in tema natalizio sulla facciata della chiesa e sul campanile, per un colpo d’occhio veramente d’effetto. Tra gli altri appuntamenti proposti, vorrei ricordare “Salutiamo il 2009”, bingo natalizio con omaggi e pre- mi per tutti i bambini e lo spettacolo pirotecnico dalla chiesa, e il grande evento che ha richiamato all’Auditorium circa 350 spettatori “I tre tenori nel mondo”, con Giorgio Pederzoli, Giuliano Ansalone e Salvatore Sanna che hanno incantato il pubblico con il loro straordinario repertorio canoro”. Come durante la scorsa estate, anche nel periodo delle feste natalizie Gallio ha dunque saputo catturare e intrattenere non solo i suoi ospiti e residenti, ma anche quelli dei paesi vicini, dai quali sono pure giunti riscontri positivi. Gente da tutto l’Altopiano era arrivata anche lo scorso ottobre per la prima festa della birra, che presso il grande tendone riscaldato aveva visto un afflusso di molto superiore a qualsiasi previsione. Ma ora è già tempo di pensare alla prossima stagione estiva, buttando le basi per quello che si preannuncia, ancora una volta, un calendario ricco e variegato. “Stiamo già lavorando in previsione di portare a Gallio nuovi importanti eventi – conclude Carlo Schivo – e posso anticipare che ci saranno alcune belle sorprese. Ma è presto per parlarne, lo faremo più avanti, quando tutto sarà ben delineato”. Silvana Bortoli Istituire una rete wireless, ovvero un collegamento ad internet senza fili, su tutto il territorio comunale. E’ quanto è intenzionato a fare il Comune di Gallio firmando nei giorni scorsi un accordo con l’impresa Ntrnet srl di Roana. «Il Comune di Gallio intende creare una infrastruttura di copertura wireless sul territorio comunale di Gallio al fine di garantire a chiunque, nei siti soggetti a copertura wireless, di connettersi gratuitamente ai contenuti interattivi messi a disposizione dal Comune, oltre a garantire un accesso a larga banda ad Internet - spiega il sindaco Pino Rossi - Questo all’interno di un progetto di promozione dell’uso delle nuove tecnologie, progetto indirizzato sia al cittadino sia alle imprese». Nell’accordo quinquennale la ditta si assume l’onere di realizzare la rete wireless e di fornire gratuitamente la connettività Internet a servizio del Municipio, delle Scuole Elementari e Scuole Medie di Gallio. In più la ditta fornirà gratuitamente otto punti di accesso garantendo la navigazione gratuita negli Access Point agli utenti residenti. La navigazione sarà consentita grazie all’utilizzo di schedine prepagate che saranno offer- te al pubblico a prezzi concordati, prezzo ridotto del 20% sui canoni mensili per i residenti galliesi. A sua volta il Comune, per la durata dell’accordo, garantirà due siti per l’installazione dei ponti radio e la fornitura gratuita dell’energia elettrica necessaria sia per i ponti sia per gli access point sia per il funzionamento di tutta l’infrastruttura. G.R. Stoccareddo, Foza, Enego, Rubbio e Lusiana Paesi e contrade senza internet finalmente arriva il servizio Una telefonata, un piccolo box e i cittadini di Stoccareddo, Foza, Enego ovest, Rubbio, Lusiana est possono ora usufruire dei tanti servizi e delle tante opportunità di internet. E’ stato infatti raggiunto il primo traguardo del progetto voluto da Regione Veneto e Provincia di Vicenza che prevede la copertura con tecnologia wimax, quindi attraverso onde radio, dei territori vicentini considerati “tecnologicamente svantaggiati”, ossia geograficamente complessi e difficilmente raggiungibili da infrastrutture tradizionali come i cavi. Così, dove non è arrivato il privato, ha sopperito l’ente pubblico, ossia Regione e Provincia, attraverso la società Aria che ha vinto l’appalto nazionale del Ministero competente per la copertura con tecnologia wimax di tutto il territorio nazionale. “Lo sviluppo del territorio – sottolinea l’Assessore Provinciale all’Innovazione Andrea Pellizzari- passa oggi doverosamente attraverso la possibilità di accedere ad internet, ottenendone servizi ma anche stabilendo rapporti e conoscenze che, se sono importanti per le persone e in particolare per gli studenti, sono fondamentali per le aziende. In tal senso, erano insistenti le richieste che arrivavano al mio assessorato da parte di vicentini residenti in aree che, per la particolare morfologia e per la scarsa densità abitativa, non erano coperte da connessione internet. Oggi, grazie alla sinergia tra Enti, siamo in grado di dare una risposta an- che a loro”. Basta una telefonata, si diceva. Il numero verde gratuito da contattare è 800 24 29 29. Si possono ottenere informazioni circa il servizio, i costi, la tempistica. I costi, grazie anche all’intervento degli Enti pubblici, sono contenuti in modo da dare a tutti la possibilità di accedervi. Per le famiglie niente costo di attivazione, 15 euro al mese per 4 mega al secondo e 20 euro al mese per 7 mega al secondo, in entrambi i casi senza limiti di tempo e di traffico. Per le aziende 25 euro per 7 mega al secondo. “La tecnologia wimax –precisa Pellizzari- consente agli utenti di usufruire di una connessione a larga banda con elevata qualità del servizio, assicurando un notevole grado di affidabilità ed elevati standard di sicurezza. Inoltre è molto pratica: non ci sono antenne e neppure la necessità di collegamenti telefonici, ma semplicemente un box da tenere in casa e collegare a una presa della corrente.” Entro il mese di gennaio 2010 sarà attivato anche altri punti di connessione veloce per il completamento della copertura ad Enego. A breve partirà anche la campagna informativa coordinata da Regione e Provincia per informare i residenti delle aree interessate in merito ai nuovi servizi a cui è possibile accedere grazie a wimax. 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 13 L’ALTOPIANO IN TV Il Caseificio Pennar a “Eat Parade” TELEVISIONE Telecamere e operatori della Rai in visita al Caseificio Pennar Asiago per realizzare una puntata di “Eat Parade”. “Bere bene, mangiare sano”, questo il sottotitolo della rubrica settimanale del Tg2 curata dal vicedirettore Marcello Masi e condotta da Bruno Gambacorta, che propone varie tappe di viaggio nel mondo gastronomico del nostro Paese, ricco di prodotti e vini tipici, andando alla scoperta di zone particolari in cui si coltivano o producono specialità. Come lo sono i formaggi del Caseificio Pennar, la cui filiera produttiva avviene interamente in territorio dell’Altopiano, a partire dalla produzione del latte con mucche che si nutrono esclusivamente dell’erba dei nostri pascoli, alla trasformazione in formaggio, fino alla stagionatura completa. In particolare riflettori pun- Nella rubrica settimanale del Tg2, in onda il venerdì alle 13.45, verranno presentati in particolare il Formaggio Asiago D.O.P. Prodotto della Montagna e la Tosela. tati su due eccellenze: la “Tosela” e il “Formagio Asiago D.O.P. Prodotto della Montagna”. La Tosela, le cui origini sono antichissime (il termine esiste anche nel vocabolario del 1700 dell’abate Dal Pozzo) è un formaggio freschissimo da consumare in pochi giorni e che i contadini usavano fare per uso familiare. Il Pennar è stato il primo caseificio a produrla, proprio come si face- va un tempo, ed oggi questo prodotto dalle qualità inimitabili rappresenta circa il 10% dell’intera produzione del caseificio, apprezzato e utilizzato anche dai più quotati chef, proposto lo scorso anno più volte anche in menù preparati per il Papa Benedetto XV° e i suoi ospiti, in occasione di pranzi di rilievo. La ricetta tradizionale altopianese per la cottura della tosela è quella di far roso- lare bene le fette, in precedenza cosparse di sale grosso, lasciato per qualche minuto e poi tolto, in una padella antiaderente con un po’ di burro, proprio come si fa con una bistecca, vista la sua caratteristica, che è quella di non disfarsi. Per dare una dimostrazione della cottura della tosela le telecamere della Rai si sono spostate al Maddarello, dove, nel suo ristorante, Riccardo Cunico Easy Driver sulle strade dell’Altopiano Andrà in onda sabato 23 gennaio alle ore 14 la puntata della trasmissione di Rai Uno “Easy Driver” girata nei giorni scorsi ad Asiago. La troupe ha scelto l’Altopiano quale palco per presentare un nuovo modello di auto e ha trascorso due giorni tra zone sciistiche, centri storici e stadio del ghiaccio dove la squadra di hockey ha fatto da coprotagonista al programma. La conduttrice Ilaria Moscato, mentre era alla guida di una nuova versione compact della Toyota che In onda sabato 23 alle 14 su Rai Uno dovrebbe fare da antagonista alla Smart, ha girato in lungo e in largo l’Altopiano facendo conoscere sia i centri storici sia le aree sciistiche. “E’ sempre bello ritornare sull’Altopiano – ha detto la conduttrice che già conosceva il nostro territorio sia per lavoro sia per relax – Si trova sempre la massima disponibilità a riprova che l’immagine del montanaro introverso e un po’ scontroso è solo una diceria.” G.R. l’ha preparata secondo tradizione, dando anche qualche suggerimento per usi alternativi. Le riprese del programma Rai hanno interessato, oltre che il ristorante da Riccardo, i vari reparti di produzione e stagionatura del Caseificio Pennar e l’esterno dello storico edificio dove il noto gastronomo Alfredo Pelle ha illustrato i prodotti e le loro peculiarità sia culinarie che nutrizionali, anche il panorama dell’Altopiano visto dal Kaberlaba e una stalla caratteristica sempre ai Pennar. La puntata altopianese è stata realizzata nell’ambito della tappa vicentina di “Eat Parade” , con riprese anche a Breganze in occasione della XV edizione della festa in piazza per la prima spremitura del Torcolato, il rinomato passito prodotto da uve tipiche ed esclusive delle colline breganzesi, manifestazione alla quale ha presenziato anche Beppe Bigazzi, ospite in numerose trasmissioni Rai in qualità di esperto enogastronomo. Non è ancora ben definita la data di messa in onda del programma, previsto comunque per il primo o secondo venerdì di febbraio, alle ore 13.45. Silvana Bortoli Sabato 30 gennaio al Kaberlaba “Tutti dentro – Snowboard Event” “Tutti dentro” arriva alla terza edizione, la prima in versione invernale. Dopo l’appuntamento dell’agosto 2008 presso l’area polivalente delle scuole elementari di Asiago e quello dell’agosto 2009 al Macrillo, il 30 gennaio “Tutti dentro” con il patrocinio della Città di Asiago, Regione del Veneto e Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni, si ripropone con lo Snowboard Event, al Kaberlaba di Asiago, di fronte alla birreria Khellar (Casa Rossa). Per tutta la giornata si potrà godere dello snow park allestito per l’occasione e dalle ore 20, orario di inizio ufficiale dell’evento, si potrà assistere alla sfida con salti mozzafiato di alcuni dei migliori snowboarder della provincia. Il tutto accompagnato da una doppia proposta musicale: all’interno del Khellar con i Bandjcio (Official Smaila’s Band) e sul terrazzo il doppio dj set con Glamn e Hell Spawn. Per tutta la serata il Khellar proporrà pizza classica + bibita piccola a 7 euro (info al 347 5034740) e alle 23 “BB” brulé battle. Dall’una in poi la festa si trasferirà al Macrillo di Gallio. 8 Sabato 23 genniao 2010 ROTZO 14 Apre a Rotzo la sede altopianese dell’Unione Nazionale Consumatori Concerto proAmiciad-onlus Sabato 2 gennaio nella Chiesa Parrocchiale di Rotzo, l’Associazione Amiciad – Onlus ha organizzato il “Grande Concerto dell’Epifania”. E’ stata l’occasione per riflettere sul senso del Natale e sulla solidarietà che ormai da 18 anni coinvolge la comunità di Rotzo a favore della popolazione del Ciad. Infatti, l’Associazione, divenuta Onlus da 3 anni, aiuta il Foyer S.Bakhita, il Foyer femminile e una azienda agricola in Ciad, grazie al contatto diretto garantito dal dott. Gilbert, consentendo il mantenimento delle persone che studiano e lavorano in questi 3 centri. Nel corso della serata si sono esibite la Corale Cimbra e il Gruppo Corale Altopiano. Oltre alle loro canzoni, Matteo Dal Pozzo ha recitato alcune poesie del poeta Giovanni Dal Pozzo di Rotzo e Gianni Bordin ha letto alcuni brani tratti dal suo libro “Non seppellite il mio cuore”. A chiudere, Daniela Fabris, accompagnata dalla chitarra di Mauro Vellar, ha cantato alcuni brani natalizi internazionali. La serata ha avuto un ottimo successo con la Chiesa gremita di persone. Le offerte raccolte sono state interamente devolute all’Amiciad – Onlus. Dopo il concerto, l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco hanno offerto cioccolata e brulè per tutti i partecipanti dimostrando particolare sensibilità nei confronti dell’Associazione. Un ringraziamento va ai cori, ai lettori e a tutti coloro che hanno partecipato, in particolare Don Pierangelo Panozzo e alla Parrocchia di Rotzo che hanno ospitato il concerto. Oscar Costa Associazione Amiciad – Onlus Foza, il consiglio approva il preliminare del PAT. Il consiglio comunale di Foza ha approvato il Piano di Assetto del Territorio e la relazione di Valutazione Ambientale Strategica che lo accompagna, nonché la sottoscrizione dell’accordo di pianificazione tra il Comune altopianese con la Regione Veneto. Nel Pat si tracciano le linee guida per lo sviluppo futuro del paese. Per illustrare il documento alla popolazione l’amministrazione comunale ha convocato un incontro pubblico. L’incontro è stato fissato per lunedì 1 febbraio alle 20.30 nella sala l’Altopiano consigliare del Municipio. L’invito è rivolto agli enti pubblici interessati, ai soggetti erogatori di pubblici servizi, alle categorie economiche, alle associazioni locali che in qualche modo hanno a che fare con lo sviluppo e la valorizzazione del territorio e alla cittadinanza tutta. Attiva dal 1 febbraio per informazioni e consulenze - Aperta il martedì e il giovedì L’Unione Nazionale Consumatori arriva anche in Altopiano. Dal 1 febbraio a Rotzo, in via Roma 9, verrà aperto un ufficio dell’associazione che da oltre cinquant’anni si occupa della difesa dei consumatori, sia individualmente che collettivamente. L’apertura al pubblico sarà di martedì e di giovedì su appuntamento che si può fissare telefonando al numero 0424/691033. La responsabile zonale Arianna Sartori sarà a disposizione per iscrizioni all’Unione Consumatori e per qualsiasi richiesta che riguardi le finalità dell’associazione: informazione e assistenza sui diritti dei cittadini riguardo all’acquisto di beni e all’utenza dei servizi pubblici e privati. La delegazione altopianese dell’Unione Nazionale Consumatori nasce per volontà di Fabrizio Carnino che già da tempo ha maturato esperienza all’interno dell’associazione operando in alcune sedi di pianura. “Abbiamo la disponibilità di una serie di professionisti – dice Carnino – pronti ad assistere e ad aiutare il consumatore in ogni necessità”. Ai consumatori iscritti si offrirà consulenza a titolo gratuito, ma all’associazione potranno rivolgersi anche i non iscritti. Una delle attività cui si tiene particolarmente è la formazione del consumatore: educazione ad un consumo consapevole, ad una spesa oculata, ad un’alimentazione sana e corretta, alla difesa del proprio reddito, al risparmio. Il principale investimento d’impegno da parte dell’Unione si rivolge dunque ad Anthony Dal Pozzo, un veterano del Vietnam di origini altopianesi? Il Vietnam Veterans Memorial è un monumento commemorativo dedicato ai soldati degli Stati Uniti caduti durante la guerra del Vietnam. Si trova in una zona molto tranquilla e suggestiva di Washington. Meta ogni anno di milioni di americani in pellegrinaggio, è formato da un muro in granito nero con incisi in oro i nomi, in stretto ordine cronologico, dei 58.156 caduti e dispersi nella guerra del Vietnam. Il muro, o The Wall come viene chiamato, è fatto a forma di V con un bordo rivolto verso il Lincoln Memorial e l’altro verso il Washington Monument. Ad un nostro cittadino asiaghese, recentemente in visita a Washington, soffermatosi a leggere una parte del lungo elenco di nomi, è capitato di imbattersi, tra migliaia di cognomi americani, in un Dal Pozzo. Come mostra la foto che qui riportiamo, il giovane con il tipico cognome di Rotzo si chiamava Anthony. Viene spontaneo pensare ad una sua origine altopianese e sarebbe davvero interessante sapere se, tra gli abitanti di Rotzo, qualcuno possa riconoscere un anche lontano legame di parentela con questo soldato morto in Vietnam. educare ed informare i cittadini, nella convinzione del fatto che la consapevolezza dei propri diritti (e dei propri doveri) renderebbe più efficiente il rapporto di consumo, valorizzando anche gli sforzi delle imprese virtuose. Questa attività di investimento culturale si rivolge ai cittadini attraverso la consulenza ma anche con i canali editoriali dell’Unione, pubblicazioni di informazione sui problemi del consumo e dei consumatori: l’agenzia di stampa bisettimanale ”Le scelte del consumatore” con un supplemento mensile di 32 pagine a 4 colori. L’Unione edita inoltre pubblicazioni non periodiche, guide, opuscoli e manuali molto utili ai consumatori che si possono trovare anche presso la sede di Rotzo. Stefania Longhini 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 15 Marcesina: il Comitato contro i parcheggi ENEGO Dopo la presentazione alla popolazione del Comitato “Enego e la sua Marcesina”, comitato sorto per sensibilizzare sulle preoccupazioni in merito al progetto di valorizzazione turistica, ambientale e naturalistica di Marcesina che l’amministrazione comunale intende portare avanti, la polemica sul progetto prosegue. Dopo l’incontro tenutosi il 27 dicembre, il Comitato ha inviato una lettera al Comune per chiedere un incontro, la documentazione inerente il progetto “Marcesina”, la documentazione sul “Piano neve” e l’ipotesi di ricavi dai parcheggi contenuti nel pro- La battaglia sostenuta anche da Legambiente e Italia Nostra. Cappellari: “L’identità storico- naturalistica della piana verrebbe gravemente colpita con l’attuazione del progetto per le aree di sosta”. getto Marcesina. “L’identità storiconaturalistica della piana di Marcesina verrebbe gravemente colpita con l’attuazione del progetto parcheggi, come rilevato anche dagli interventi di Italia Nostra, Legambiente e Mountain Wilderness - spiega Fosco Cappellari, presidente del Comitato – Marcesina è una delle poche aree ancora incontaminate nell’Altipiano quindi deve essere protetta. Riteniamo ancora possibile modificare il progetto ed è per questo che chiediamo di essere invitati dalla Giunta Comunale per dibattere sul merito”. In più il Comitato chiede tutta la documentazione sul progetto “Marcesina” e sul “Piano neve”. “Durante la riunione pubblica di presentazione del Comitato è stata proiettata una tabella che descrive un esempio di valutazione economica dei ri- cavi che si potrebbero ottenere con la realizzazione dei parcheggi a Marcesina – continua Cappellari – Il parcheggio del centro fondo genera da solo il 50% dei ricavi ottenibili dai 9 siti programmati, al lordo delle spese. Tenendo poi conto che le spese di gestione L’amministrazione convinta a proseguire “Un progetto di riqualificazione e di salvaguardia ambientale che farà scuola” “Siamo stanchi di ripetere le stesse cose, definire il progetto di valorizzazione di Marcesina un progetto parcheggi è un grossolano errore fatto o per inconsapevolezza o per malafede. Non si può chiedere incontri e dibattiti e nel frattempo diffondere disinformazione. Per il dialogo e l’informazione era stata formata una commissione consigliare per il progetto a cui la minoranza ha scelto di non partecipare.” Non usa il fioretto l’assessore eneghese Gianni Cantele nel difendere il progetto di riqualificazione storco, turistico ed ambientale per la PiaL’assessore Giovanni Cantele na di Marcesina prospettato dall’amministrazione comunale di Enego. “Un progetto ancora nella sua fase preliminare dove siamo aperti a suggerimenti e a critiche costruttive. E dove può subire modifiche come la nostra scelta di non realizzare i bagni per evitare che si concentrino i reflui di acque nere.” Un progetto preliminare che prevede sì 800 posti auto, per un costo di 731 mila euro più altri 110 mila per le zone di sosta per i camper, ma anche 152 mila euro per asfaltature, 331 mila per la sistemazione delle strade sterrate, 400 mila per attrezzature tra cui infopoint teconologici dove poter scaricare informazione direttamente sul palmare, nonché 133 mila per migliorerei ambientali e 682 mila euro per il recupero delle testimonianze della Grande Guerra. Parcheggi necessari proprio per rendere fruibili questi luoghi e regolamentare la sosta di auto che, secondo Nonni vigile ad Enego I “nonni vigili” arriveranno anche ad Enego. L’iniziativa è stata approvata all’unanimità nel corso dell’ultimo consiglio comunale. L’obiettivo è migliorare la sicurezza all’ ingresso e all’uscita da scuola soprattutto degli alunni delle elementari, che devono attraversare un tratto di strada provinciale coincidente con via Cappello, dove il traffico è significativo ma soprattutto dove spesso la velocità dei mezzi è più elevata. Le nuove figure andranno a potenziare il servizio svolto, fino ad oggi, da un agente di Polizia locale. I nonni vigili, che dovranno avere un’età compresa tra i 50 e i 72 anni, parteciperanno prima ad un’apposita selezione e a un corso di formazione stradale a cura proprio della Polizia locale. l’articolo 51 del regolamento di polizia rurale, è vietato su prati o pascoli. “La mia paura è che i parcheggi previsti non siano sufficienti visto l’afflusso a Marcesina, solo nei giorni 3 e 4 ottobre dai rilievi fatti su tre di cinque strade sono entrati in Marcesina 1376 auto – prosegue – Comunque i parcheggi, dislocati su 9 siti, interesseranno un area inferiore a due campi di calcio di cui già esistente al centro fondo e servono per evitare auto parcheggiate ovunque come succede ora, altro che piano economico, non vogliamo guadagnare con i par- cheggi, vogliamo con essi tutelare la natura.” Conclude poi Cantele con una stoccata anche alle associazioni di tutela che hanno aderito al Comitato. “Visto che Legambiente e Italia Nostra aderiscono al Comitato, ciecamente, considerato che non hanno mai richiesto copia del progetto preliminare, evidentemente condividono tutte le idee del Comitato tra cui la cabinovia per Marcesina, la realizzazione di nuovi impianti di risalita e anche il Piano Neve che prevede il taglio di migliaia di metri quadrati di bosco.” G.R. Omaggio fotografico alla piana di Marcesina “Un omaggio a un posto che amo particolarmente”. Così Bruno Alberton di Cassola, appassionato della Valmaron - Piana di Marcesina di Enego, definisce i video, realizzati mettendo insieme un’infinita serie di fotografie scattate durante numerose uscite con gli sci da fondo in questi luoghi. I video si possono vedere in internet all’indirizzo www.fotocommunity.it/pc/ account/myprofile/1286049. “Questo lavoro – dichiara Alberton - è motivo di orgoglio da parte mia perché amo moltissimo questo territorio. Una foto in particolare, intitolata “FONDISTI”, che si trova nel mio portfolio del sito Fotocommunity, è anche arrivata seconda ad un concorso nazionale indetto dal Cai di Cittadella”. L’invito ai lettori a andare in internet e gustare le stupende immagini realizzate da Bruno Alberton e tanti complimenti all’autore. sono notevolmente maggiori per 9 parcheggi piuttosto che per uno solo, ne risulta che il ricavo netto sarà ulteriormente migliorato nel caso della realizzazione di un solo parcheggio, come già suggerito”. Il Comitato sottolinea la propria contrarietà al progetto dell’amministrazione solo nel aspetto dei parcheggi, ritenendo la valorizzazione dei siti di interesse un fatto apprezzabile. Tanto che già più volte ha elencato una serie di proposte alternative verso le quali dirottare una quota consistente dell’importo originariamente destinato ai parcheggi. Contraria ai parcheggi Italia Nostra che li descrive come “uno sconvolgimento ambientale” e un “nefasto intervento”. Così anche Legambiente che invece li definisce “fuori luogo perché si collocherebbero in un’area pregiata dal punto di vista ambientale”. Gerardo Rigoni L’addio a Luisa E’ partito male il nuovo anno ad Enego, sabato 9 gennaio infatti, nel primo pomeriggio di una giornata triste, uggiosa, se ne è andata tragicamente Luisa Dalla Palma, un lutto che ha colpito davvero tutti in paese. Una scomparsa che ha sconvolto il piccolo centro dell’Altopiano, anche per la modalità in cui è avvenuta. Un incidente frontale sulla statale della Valsugana, Luisa ha perso il controllo dell’auto ed ha invaso la corsia opposta. Lei l’unica vittima. Soccorsa immediatamente e trasportata con l’elisoccorso all’ospedale di Trento, non ce l’ha fatta: la gravità delle ferite le ha concesso solo poche ore. Si stava recando a Bassano, all’ospedale, per la quotidiana visita al marito, ricoverato per delicate terapie, ma non avrebbe certo trascurato di far visita alla figlia e ai 3 nipotini, che abitano lungo la Valsugana. Luisa, una vivace e bella signora di 73 anni, una vitalità ed un aspetto che stridevano con l’età anagrafica. Conosciutissima e benvoluta da tutti in paese, dava una mano sia al marito che al figlio, nella gestione famigliare del supermercato e della macelleria. Un carattere allegro estroverso, aveva una parola ed un saluto per tutti, sia che si trovasse a lavorare nella sua bottega e stesse servendo un cliente, sia che stesse attraversando di corsa il paese tutta presa dai suoi molteplici compiti. Una donna attivissima, seguiva la casa, la bottega, i suoi bellissimi fiori quando arrivava la stagione buona, anche con i turisti dimostrava un carattere simpatico ed accogliente. Saliva e scendeva le scale a fianco del Duomo, dove aveva l’abitazione, cento volte al giorno, per svolgere tutti i suoi servizi, le varie commissioni; non era mai ferma, laboriosissima Luisa, ed è proprio tutto questo ciò che manca tanto, la sua presenza, la sua parola, la sua battuta. Era sempre fra le prime ad abbellire il poggiolo con i fiori, a sistemare gli addobbi per il Natale, ad esporre i lumini nei balconi il venerdì Santo. Il Carnevale poi le piaceva particolarmente, era il momento in cui si concedeva uno svago, una festa. Con alcune coetanee, aveva formato un gruppo, di cui giustamente andava orgogliosa, che si era fatto ammirare in paese e fuori,raccogliendo anche riconoscimenti, per la maestosità e la bellezza dei costumi che loro stesse creavano. Per tutto questo, dietro alle lacrime, la ricorderemo anche con un sorriso, ma la sua presenza certo ci mancherà sempre. Stefania Simi 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 16 E’ boom di nascite a Lusiana LUSIANA Che evento! E’ proprio la giusta esclamazione da usare in questo caso. Il 2009 è stato un anno ricco di felicità per alcune famiglie lusianesi, un anno “contro corrente”; solitamente infatti il numero dei decessi superava di gran lunga quello dei lieti eventi! Sono state invece 42 le nascite nell’anno appena chiuso di cui 25 fiocchi rosa e 17 fiocchi azzurri. Sfogliando i registri di nascita si risale agli inizi degli anni ’70 per trovare un numero così elevato di nascite. Questo è dovuto probabilmente al fatto che negli ultimi 42 neonati registrati all’anagrafe comunale nel 2009. Non succedeva dagli anni Settanta. Il Comune, con le scuole materne, studia la possibilità di apertura di un asilo nido. anni le coppie di sposi non sono emigrate in pianura, ma hanno preferito farsi una famiglia nel proprio paese senza contare le persone che si sono trasferite nel nostro territorio preferendo il piccolo comune tranquillo al traffico delle città. E’ vero che molti devono fare i pendolari per andare al lavoro ma anche altri sono riusciti ad inserirsi nelle realtà che ci sono a Lusiana o portare avanti l’attività di famiglia. Inoltre ormai tutti sono motorizzati e spostarsi non risulta più un problema come poteva esserci anni f a , gli affitti o comprare casa a Lusiana è molto più economico che in pianura Speriamo che questo tasso di natalità si ripeta anche negli anni prossimi e che si possa andare incontro alle esigenze delle nuove coppie, nelle quali spesso lavorano entrambi i genitori, con la creazione di un asilo nido. L’idea di creare una struttura per la prima infanzia a Lusiana è presente nel comune già da diverso tempo, da qualche mese però l’amministrazione comunale di Lusiana e le scuole materne presenti sul territorio stanno lavorando per capire se l’ipotesi di apertura di un asilo nido sia realmente fattibile. Sappiamo infatti che le strutture per la prima infanzia che possono accogliere Si celebra la Giornata della Memoria Venerdì 29 Gennaio ore 20.30 proiezione del cortometraggio “Invece No…” sulla Shoah 27 gennaio 1945 - 27 gennaio 2010: una data importante, da non dimenticare. La giornata della Memoria è un momento davvero significativo perché ci permette ancora una volta di fermarci a riflettere su quello che è stato uno dei periodi più bui della nostra storia recente. Questa giornata serve per non dimenticare sia per chi ha vissuto in prima linea quel tragico periodo, sia per i nostri giovani ragazzi. Molti dei protagonisti di quel periodo non ci sono più e con loro se ne vanno i racconti, le memorie e le immagini ancora così tanto cariche di emozioni. Proprio partendo dai giovani, le Amministrazioni comunali di Lusiana e Conco hanno organizzato per venerdì 29 gennaio 2010, alle 20.30, presso la sala dell’ex cinema comunale di Lusiana una serata in ricordo della Shoah. Verrà proiettato un cortometraggio intitolato “In- vece No…” realizzato dagli alunni dell’attuale 5^ liceo scientifico del Liceo Brocchi vincitore nel 2007 del premio nazionale indetto dal Presidente dal Repubblica per i cortometraggi sulla Shoah. Insieme agli studenti del liceo Brocchi, presenterà e condurrà la riflessione sulla serata il professor Vittorio Andolfatto. Tutta la cittadinanza è inviata a partecipare e in particolar modo i ragazzi delle classi terze dell’Istituto comprensivo e i ragazzi delle scuole superiori. S.P. Gruppo Alpini, festa del tesseramento Il gruppo alpini “Gabriele Cantele” ha aperto il tesseramento annuale con una cerimonia svoltasi in piazza IV Novembre a Lusiana. Dopo la messa celebrata nella chiesa parrocchiale durante la quale è stata letta la preghiera dell’alpino, in corteo le autorità hanno raggiunto il monumento ai caduti dove è stata deposta una corona di alloro per ricordare il sacrificio dei caduti di tutte le guerre. Alpini, autorità e simpatizzanti si sono poi ritrovati in oltre un centinaio al ristorante “Alla Rosa” di Velo per il tradizionale “rancio” alpino ed è stato dato formalmente avvio al tesseramento ed è stato tracciato dal presidente Francesco Galvan il programma delle iniziative di quest’anno. E’ stata in pratica la festa alpina che ha chiuso per ultima la serie di riunioni dei gruppi alpini lusianesi che aveva prima ritrovarsi le penne nere di Valle di Sopra e Covolo, Laverda e Santa Caterina di Lusiana. E.Z. Nella foto, la cerimonia al monumento ai caduti di piazza IV Novembre. bambini fino ai 3 anni hanno costi di gestione molto elevati rispetto alle scuole materne e per questo motivo solo a fronte di un reale bisogno del territorio si potrà arrivare alla realizzazione di questo ambizioso progetto. Proprio per rispondere a tale esigenza l’assessorato ai servizi sociali del Comune si è fatto promotore di un’indagine conoscitiva finalizzata a capire se le famiglie con figli di età compresa dai 0 ai 5 anni potessero essere interessate ad un servizio di questo tipo. Rispetto ai risultati dell’indagine l’assessore Passuello riferisce che: “Gli esiti sono stati molto positivi in quanto tutte le persone che hanno rispo- L’assessore Sabrina Pasuello sto al questionario vedono in maniera favorevole l’ipotesi di apertura di un asilo nido. Si tratta di un aiuto concreto e reale per poter conciliare i tempi del lavoro con i tempi della famiglia, fino ad oggi nei nostri piccoli comuni questo tipo di servizi non era indispensabile in quanto uno dei due genitori era a casa oppure i nonni erano in grado di prendersi cura dei nipoti. Oggi giorno però questa rete familiare è sempre più debole in quanto entrambi i genitori devono lavorare per far fronte alle esigenze della famiglia e l’allungamento dell’età pensionabile molte volte non permette ai nonni di avere tempo per seguire i nipoti. In questa prospettiva e alla luce del boom di nascite è indispensabile offrire delle soluzioni per potere permettere alle nostre giovani famiglie di continuare a vivere nel nostro paese”. Egidio Zampese Al via tante nuove attività per il progetto giovani AAA Cercasi Giovani per entrare a far parte del nuovo gruppo comunale Dal 1999 le Amministrazioni Comunali di Lusiana hanno dato vita e visto crescere realtà giovanili importanti, modi diversi di partecipazione alla vita comunitaria che consentono ai giovani cittadini di rivestire un ruolo. Si tratta del “Progetto Giovani” frutto del settore “Politiche Giovanili” dell’Assessorato al sociale e cultura del Comune, e alla collaborazione con la Cooperativa Adelante di Bassano del Grappa. Nel corso di questi 10 anni si sono susseguiti gruppi dai nomi più particolari (Ciapai Fora, S’ombre-ros, Shakerati), attivi in realizzazioni di eventi, ma anche alla ricerca di una dimensione particolare e diversa nella quale potersi esprimere, crescere e sviluppare il senso di protagonismo. Gli obiettivi degli educatori che seguono i ragazzi si basano sul dare loro ascolto, capire in che modo vorrebbero vivere il territorio, fornire loro gli strumenti per attivare il dinamismo e desiderio di emergere nella comunità, e mettere in rete le loro forze sensibilizzandoli ad azioni di volontariato. Una caratteristica fondamentale del Progetto Giovani è quel- la di riuscire a far sentire i ragazzi più vicini alla vita politica del paese, accorciando le distanze tra loro e l’Amministrazione, e configurando in essi il senso di autonomia e propositività. Non a caso molti dei giovani lusianesi che in questi anni hanno vissuto queste realtà sono ora o sono stati impegnati nella vita politica e sociale del paese. In questo momento il Progetto Giovani racchiude al suo interno più realtà. “Piacere Lusiana”, un gruppo che diventerà a breve associazione, nato grazie al Progetto Junior 2008 e che si propone di coordinare i rapporti e gli scambi culturali tra Lusiana e l’estero. Nel prossimo febbraio una delegazione visiterà il Comune di Passy in Alta Savoia (FR) e cercherà di attivare un gemellaggio tra le Amministrazioni locali. “E…state giocando” , altra consolidata realtà rivolta ai più giovani (età elementari e medie). Si tratta di una proposta estiva che con giornate ricreative impegna i ragazzi per 6 settimane in escursioni, laboratori, giochi e attività in piscina. L’ultimo nato del progetto, è un gruppo di ragazzi dai 16 ai 20 anni alla ricerca di un nome che li identifichi e di una strada da percorrere, al fine di sentirsi un punto di riferimento per loro stessi e per tutti quei ragazzi che hanno qualcosa da dire e delle energie da mettere in campo per creare realtà, situazioni e modalità di divertimento che si distinguano per qualità e freschezza. L’attuale Amministrazione investe in modo mirato sulle potenzialità dei giovani, dimostra capacità di ascolto e crede nei percorsi di crescita di questo tipo, dà fiducia ai ragazzi mettendo a disposizione spazi e risorse affinché il Comune sia da loro “vissuto” e “sentito” non come ente superiore, ma come strumento di tutti e per tutti. Tutti i ragazzi che frequentano le scuole superiori o l’Università e che volessero far parte di questo nuovo gruppo possono rivolgersi agli educatori della Cooperativa Adelante Genny Ronzani e Serena Bertuzzi. Genny Ronzani 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 17 L’attività sportiva di bambini e ragazzi ATTUALITA’ Una grande opportunità di crescita che insegna anche uno stile di vita Pagina a cura di Silvana Bortoli Francesca Borgo, psicologa dello sport: “Per non perdere il vero valore educativo dello sport è necessario che ognuno, atleta, genitore, allenatore, sia consapevole del proprio ruolo e responsabilità”. Qualche tempo fa in una serie di incontri organizzati dal Comitato dei Genitori dell’Istituto di Istruzione Superiore di Asiago, si è dibattuto sul tema “Ma lo sport è un mezzo di educazione?” con particolare attenzione verso quelli che sono gli atteggiamenti dei genitori nei confronti della vita sportiva dei figli. Coordinatrice è stata la dottoressa Francesca Borgo, psicologa dello sport, con la quale abbiamo fatto quattro chiacchiere per riprendere questo tema di largo interesse. Per iniziare le abbiamo chiesto di spiegarci qual è il lavoro di uno psicologo dello sport. “Innanzitutto ci occupiamo della preparazione mentale di atleti sia a un cer- to livello che in età giovanile, in collaborazione anche con l’allenatore, per ottimizzare la preparazione e il modo in cui si vive la gara, gestendo ansia e stress, controllando emozioni e distrazioni, favorendo l’autostima e le capacità di comunicazione. Un’altra parte riguarda poi gli aspetti più clinici, come le problematiche sia sportive che personali, la gestione degli infortuni in concerto con medici e fisioterapisti, i disturbi alimentari o i periodi di transizione come può essere la fine della carriera”. Quanto importante è lo sport, anche a livello educativo, per bambini e ragazzi? E come dovrebbero i genitori seguire i figli nella loro attività sportiva? “Lo sport è importantissimo per la crescita e la formazio- Olimpiadi di Vancouver Enrico e Luca, il coraggio e la voglia di dare il meglio La psicologa dello sport Francesca Borgo, su incarico della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, segue, tra gli altri, anche i nostri pattinatori Enrico Fabris e Luca Stefani. In vista dell’imminente appuntamento con le olimpiadi di Vancouver le abbiamo chiesto di parlarci di questo considerevole aspetto nella preparazione degli atleti per l’ambito appuntamento sportivo. “Secondo l’ISU (International Skating Union), gli atleti del pattinaggio velocità su pista lunga che hanno guadagnato per l’Italia il “posto gara” sono gli altopianesi Enrico Fabris e Luca Stefani; sempre secondo l’ISU sono classificati anche Matteo Anesi, Ermanno Ioriatti (Jan Daldossi – prima riserva), e, unica donna, Chiara Simionato. Per tutti loro questa stagione agonistica è stata molto intensa: allenamento fisico, tecnico e, da quest’anno, anche preparazione mentale. Il tutto durante lunghissime trasfer- te, spesso all’estero, per potersi allenare su ghiaccio. Se vista dall’esterno la vita di questi atleti può sembrare entusiasmante, passare in media 3 settimane su 4 lontano da casa allenandosi non meno di 6-8 ore al giorno è uno sforzo considerevole. E per loro “l’anno olimpico” è cominciato 4 anni fa, subito dopo la chiusura dei giochi di Torino 2006. Buona parte del lavoro di preparazione mentale affrontato con gli atleti – seguendoli in campo durante i raduni tecnici e, alla distanza via internet e telefono – ha riguardato proprio questo: aiutarli a trovare i mezzi più idonei per rafforzare la loro resistenza alla fatica e all’impegno continuato in particolare negli allenamenti e a ottimizzare il più possibile le fasi di recupero mentale e fisico tra un allenamento e l’altro. Inoltre, le aspettative degli atleti in occasioni importanti come l’olimpiade sono elevatissime, così come lo sono le pressioni e le attese esterne. Premono molto anche altri fattori: mantenimento di motivazioni elevate in allenamento e in gara; capacità di restare concentrati per perfezionare al meglio il gesto tecnico; controllo della tensione e dello stress a un livello ottimale, canalizzandoli per poterli trasformare in benzina e non in un freno a mano; paura dell’insuccesso o del confronto con se stessi e con gli avversari; capacità di staccare rispetto alla routine degli allenamenti. Gestire tutte queste problematiche (e molte altre!) per riuscire a dare il massimo in ogni occasione non è affatto facile: riuscire a farlo alle olimpiadi – un sogno che diventa reale e quindi bellissimo ma anche molto critico per la maggior parte degli atleti– è una sfida in più. E, parlando dei nostri ragazzi, sia Enrico che Luca, con percorsi diversi, hanno trovato nuovi stimoli, determinazione, coraggio e voglia di dare il meglio, punti di forza che porteranno con sé in Canada. Seguendoli dall’Italia (purtroppo), pur restando in contatto con loro per tutta l’olimpiade, spero che terranno stretta dentro sé la consapevolezza delle proprie enormi potenzialità e risorse: queste sono sicuramente le armi migliori per cogliere questa sfida e vivere al meglio un’esperienza unica come i giochi olimpici”. ne dei ragazzi, non solo sotto l’aspetto fisico: imparano a socializzare, a confrontarsi con coetanei e adulti, all’interno di un contesto di regole e comportamenti che aiuta poi a gestirsi anche nella vita. L’attività sportiva deve essere uno specifico spazio di crescita e divertimento diverso da quello della famiglia; spesso i genitori ne hanno una visione sbagliata che ha ben poco a che fare con l’aspetto educativo; caricano i ragazzi di aspettative, per la maggior parte la vittoria diventa la cosa più importante. Questo finisce per incidere sul modo di vivere lo sport dei figli, rischiando di far loro percepire che quel che fanno serve a far contenti i genitori. Fare sport per bambini e ragazzi non deve essere solo giocare la partita e vincere, ma stare con gli amici e divertirsi, anche in allenamento, o dopo, ritrovandosi per bere un tè o mangiare una pizza. La domanda principale che devono porsi gli adulti è cosa intendono per il benessere dei figli e come possono aiutarli a crescere, altrimenti si rischia di perdere il vero valore dell’esperienza sportiva. I genitori dovrebbero mostrare coinvolgimento verso l’attività del figlio, interessarsi di come la vive, tifare per lui è bellissimo, se per tifo si intende supportarlo. E se ci si basa sull’impegno, invece che sul risultato, questo aiuta il ragazzo a valutarsi in modo realistico, diventando via via più indipendente ed autonomo, ricordando che se un ragazzo si sente sicuro di sé è anche in grado di affrontare un risultato negativo. Infine bisogna cercare di non interferire e contrastare il lavoro degli allenatori, ma di supportarlo, altrimenti i ragazzi non sanno più a chi fare riferimento quando sono in campo”. A volte però anche le aspettative di allenatori e dirigenti sembrano essere volte soprattutto al risultato. “Una società sportiva dovrebbe aver chiara la filosofia che vuole portare avanti, se vincere il campionato o far crescere i ragazzi indipendentemente dalla classifica: così anche le famiglie possono decidere di conseguenza quale esperienza è preferibile secondo loro per il proprio figlio. A mio parere l’allenatore dovrebbe prima di tutto mettersi a disposizione dei ragazzi e della loro crescita come atleti e come persone, ma non tutti gli allenatori sono adeguati per il ruolo che hanno”. Ci sono bambini che praticano più sport contemporaneamente o cambiano sport in continuazione. Questo può nuocere loro in qualche modo? “Fino a una certa età, più o meno 12 anni, praticare più sport o cambiare spesso non comporta problemi, anzi contribuisce ad acquisire un bagaglio di esperienza motoria più ampio. Se il ragazzo vuole cambiare sport bisogna però capire se è perché si trova di fronte a delle difficoltà, valutare se sono affrontabili e dunque spronarlo a superarle, ma se ne soffre è necessario chiedersi cosa sia meglio per lui. Lo sport per i bambini e i ragazzi deve essere soprattutto un gioco, ma è molto importante anche per indirizzarli verso uno stile di vita attivo e sano, che servirà nella loro esistenza anche per prevenire alcune problematiche di salute”. Un breve accenno a quanto emerso dagli incontri tenutesi al Grillo Parlante di Asiago, che hanno visto diversi relatori. “Nel primo incontro (tenuto dalla dottoressa Borgo, ndr) sono state presentate le varie problematiche che hanno a che fare con il modo in cui i ragazzi e le famiglie vivono lo sport, cercando di suggerire come affrontarle. Aldo Bertelle, personaggio carismatico, è stato ospite del secondo incontro, durante il quale si è rivolto particolarmente ai ragazzi presenti, usando un linguaggio adatto a loro, cercando di stimolarli e spronarli, mettendoli anche in difficoltà, ma con l’obiettivo di incoraggiarli a conoscersi e a tirar fuori le loro positività. Ha sottolineato poi l’importanza della stima e del rispetto verso le regole e l’avversario. L’incontro successivo ha ospitato due ex atleti, Nicoletta Caselin ed Enrico Valentini, rispettivamente responsabile del settore giovanile del Famila Basket, e allenatore e responsabile del settore giovanile del Basket Marostica, che hanno raccontato le varie fasi dello loro esperienze sportive con i problemi riscontrati, e il loro modo di concepire lo sport come una grande esperienza educativa che insegna a provare e superare le difficoltà di squadra, e della necessità che un allenatore sappia gestire certe situazioni sia con i ragazzi che con i loro genitori. Infine Mirko Dalla Fina, allenatore di pallavolo di tutte le categorie, ha parlato della sua passione di allenare, della sfida che si pone per far amare lo sport ai propri atleti e l’attenzione che deve avere un allenatore per non perdere i propri atleti riuscendo a monitorare continuamente la situazione. Fra le problematiche uscite quella di far conciliare sport e scuola, visto che da entrambe le parti ci sono moltissime richieste, per cui gestire i vari impegni risulta talvolta così difficile da imporre una scelta. Nelle quattro serate si sono toccati tanti temi, tanti tasselli che messi insieme dovrebbero aiutare a vivere lo sport nel giusto modo. In conclusione, vorrei dire che quello che veramente serve è molta più consapevolezza da parte di tutti, atleta, genitore, allenatore, di quelli che sono il ruolo e le responsabilità di ognuno.” 8 Sabato 23 genniao 2010 ARTE l’Altopiano Successo per la mostra personale del pittore asiaghese Giancarlo Stella Luoghi. L’Atelier di Federico Bonaldi Alla fonte di Mnemosyne, dal cuore del Tempo e del Nonsenso, s’alza l’Aura trepida e rilucente “Fuorchè tra antiche pietre abbandonate non si cerchino Auree in Occidente”. Non si cerchino Auree vive – ammonisce Zolla – il tempo le ha consumate tutte. Eppure sarebbe piaciuto all’uomo geniale, all’ erudito eclettico il Luogo scelto da Federico Bonaldi e avrebbe senz’altro aggiunto la m a s s i m a neoplatonica “non gli uomini per i luoghi ma i luoghi per gli uomini”. Per Elèmire Zolla la biografia ideale è una rievocazione delle auree via via incontrate. E una biografia per immagini sembra suggerire l’ Artista appena ci si lasci portare dal suo felice narrarsi in immagini e parole nate dai ricordi. L’Aura, che un mito indiano vuole splendida, rilucente e trepida, alzatasi e dunque nata dal riposo di un creatore esausto, abbisogna del rito. La vasca abbandonata, che accoglie e sorprende il visitatore all’entrata, sarà allora per uno sguardo iniziatico “vasca lustrale” e l’edera, il cui significato cristologico e pagano di vita sempiterna ricopre a spalliera il sostegno, segnerà il confine tra la strada, spazio della vita feriale e il boschetto di bambù, pianta di sacri snodi, riparo da sguardi profani. Si scendono scalini come in un Mitreo, si entra quasi inchinandosi scostando una tenda. Se si è confidenti si potrà sorprendere il maestro al lavoro, al suo banchetto di artigiano e uscire non visti, sedere in fondo vicino al canale e guardare al fiume ampio a confine, perdersi nell’ acqua infida e veloce della roggia e farsi trovare così dal maestro stesso uscito per un’incombenza di lavoro. Una brezza sale da questo luogo in disparte abitato da un fervore creativo. Qualcosa mi trattiene dall’entrare; è l’intrusione nel mondo dell’altro. Per Federico valgono le parole conoscitive del primo Castaneda “Si ha bisogno di una vita intera per essere in grado di acquisire l’appartenenza ad un mondo culturale”. Dentro, nell’ombra di in una stanza immaginata, bolle l’acqua del tè. Lo sguardo cade sul minuscolo tavolo apparecchiato e sarà il cerimoniale di un disegno ricordato, desueti motivi a cerchi concentrici di subìte cerate comuni a tavoli di vecchie cucine di pae- 18 se dell’azzurro impossibile del ricordo, tese sopra il rettangolo di uno spazio sacrale, sostenuto da quattro minuscole gambe del più tenero, tenace bambù. Tavolinetto, mani di artigiano, piccola conca raccolta è la tazza di fattura squisita, teatro di familiari domestiche cerimonie suggerite da uno strumento vagamente inquietante e ironico, percorso ingentilito da minuscoli fori di ricamo poggiato a rimestare, sequenza di momenti sapienziali, collaudati rituali di antica tradizione rinnovata a suggerire cesure o termini conchiusi e un ossicino, messo lì quasi per caso, momento di cadùco nell’eterno. Guardo assorta questa piccola poesia in ceramica e l’incanto del suo racconto. E’ tempo di uscire dal cerchio della sua fascinazione. Emana un silenzio denso: dal piccolo oblò quadro il maestro “vede cambiare le stagioni” e l’acqua del fiume si specchia abbagliando nel cubo perfetto, appeso. Un piccolo uccello si è posato per un istante di sempre. “Il mio lavoro è sempre più medicina per me stesso e fortunatamente anche per altri - riflette con pacatezza - Se capire il valore dei simboli è operazione di santi, comprendere a fondo che i simboli determinano realtà è prassi di sacerdote”. Osservo Federico chino: a volte musica sinta, zingara accompagna il lavoro che la mia presenza interrompe. I disegni sono incantevoli, il gesto pulito, sicuro. Stavolta sono studi per bambole che il progetto vuole snodate, manichini piatti e iconici di vari pezzi cotti al forno e dipinti secondo quella sua iconografia tipica, inconfondibile, “intima cifra stilistica” posta a firma e sarà la particolarità del volto a suggerire il decoro e viceversa così che la monelleria e la furbizia, la petulanza e l’impazienza avranno giusto tono nell’ allegra commedia di ammicchi e rimandi. Pendono festose in sfilata le bambole sfidando lo sguardo che cade nel centro del cerchio vitale, là dove il buffone e l’eterno fanciullo cui tutto è concesso ci guida, a svelare sorretto da bottoni e laccetti aperti il sesso degli angeli, nell’eterno gioco di innocente impudenza che sempre ci incanta. Nella stanza più interna suona una campana. Accorriamo. A questa campana purpurea del colore più bello di un viola verrà posto un sigillo. Verrà posto a chi chiederà la consegna e dunque il consegnatario vedrà un’unica volta il contenuto, un teschio, nelle più pura tradizione del “memento mori”. Dalla potenza antinomica s’ innalza la forza del simbolo, ma è la quiete e la tranquillità dell’animo ciò che si respira:questo sottile interprete di forme è più di ogni altro “nutrito dell’inesauribile sostanza del passato”. Si avvertono presenze ctonie, si entra in una sospensione del tempo. Lo sguardo si posa sulle nicchie in ombra popolate da una moltitudine fantastica, brulicante: dentro l’uovo giapponese dipinto, larva gigante d’insetto primordiale - Dioniso e Apollo s’inseguono, Dèi e Dèmoni lottano avvinti nell’eterna battaglia del bene e del male.Sfilano parole magiche come antiche litanie, passi infilati di millepiede sapienziale e saranno allora le visioni delle cento vedute del fiume, i sussurri di pino di montagna, i passi di vecchia tigre sulla neve, i pleniluni di notte di luna chiara, la quiete di stagno addormentato, il groviglio di battaglia di centauri, la divina salita del sentiero di montagna, le inquietudini di anguane e salbanèi. “Dove sei?” Mi guarda dall’alto una maschera negra; ascolto la fascinazione come parte inestricabile del conoscibile. E’ ora di andare. Riattraverso il corridoio, guadagno l’uscita. L’acqua balena all’angolo dell’occhio, acqua lenta e fonda, acqua chiara veloce - profonda, vai vai… Salgo gli scalini e vorrei tornare indietro. Tornata, riandarmene. Mi chiedo conto ancora una volta di questa presenza tra le Sue cose ma sento che Federico è di tutti e di nessuno. “Una storia ci appassiona tanto diceva un Poeta - perché ciò che c’è di più importante in essa ci sfugge, irreparabilmente”. Antonella Brazzale Un successo. La mostra personale di Giancarlo Stella, aperta dal 19 dicembre al museo “Le Carceri” di Asiago, ha richiamato finora oltre un migliaio di visitatori. Il titolo dell’evento è “Opere recenti”, ma accanto agli ultimi quadri che l’artista ha realizzato si possono trovare anche i suoi primissimi lavori e si ha così modo di avere una visione completa della sua evoluzione, personale e artistica, in oltre 40 anni di pittura. Dall’irruenza espressiva fino alla quiete del segno, come ben viene puntualizzato nel catalogo legato alla mostra. Foga, istintività, passione, energia rappresentano sempre i suoi tratti caratteriali che si rispecchiano pienamente nei suoi quadri, tradotti in pennellate vibranti e rapide, in colori dalla grande forza espressiva. “Zampate espressioniste – si legge ancora nel catalogo - con colori dall’impasto denso e luminoso. Dinamismo materico e allusive traiettorie emozionali che donano a Giancarlo Stella un approccio espressionista del segno, scaturito da un’audace modulazione della materia”. La mostra, che Giancarlo Stella ha dedicato alla figlia Claudia, visto il grande apprezzamento ottenuto non chiuderà come previsto il 31 gennaio ma viene prolungata fino alla fine di febbraio. Stefania Longhini Le opere di Aurelio Forte Laan in mostra al Castello di Milano L’esposizione intitolata “INCISORI DEL XXI SECOLO” verrà inaugurata il 26 febbraio C’è un pezzo di Altopiano nell’importante mostra “Incisori del XXI Secolo” che verrà inaugurata il 26 febbraio 2010 alle ore 18 a Milano, nelle sale del Castello Sforzesco presso la Raccolta Bertarelli. Le opere dell’artista asiaghese Aurelio Forte Laan (classe 1939) saranno esposte tra quelle dei maggiori incisori italiani del 900 nella mostra organizzata dall’autorevole rivista “Grafica d’Arte” diretta dal prof. Paolo Bellini, che in occasione del ventesimo anniversario della sua fondazione diffonde al grande pubblico una propria selezione dell’arte grafica contemporanea. La mostra “Incisori del XXI secolo” resterà aperta nelle sale del Castello Sforzesco di Milano presso la Raccolta Bertarelli fino a venerdì 5 marzo 2010. Sabato 23 gennaio 2010 su invito dell’Assessorato alla Cultura della Città di Monselice e della Fondazione Tono Zancanaro di Padova, Aurelio Forte Laan parteciperà anche ad un’importante collettiva intermente dedicata all’arte incisoria. La mostra, che verrà allestita nelle sale del Complesso Monumentale San Paolo in via 28 aprile a Monselice, resterà aperta al pubblico fino a domenica 21 febbraio 2010. Le incisioni di Aurelio Forte Laan sono vedute intime e silenti che raccontano di Asiago, delle sue montagne, dei paesi intorno e delle loro contrade. Attraverso il bulino, le punte metalliche e la corrosione degli acidi, Aurelio Forte Laan scava nello zinco la memoria della sua terra per poi farla vivere sulla carta attraverso l’inchiostro e il paziente lavoro della stampa a torchio. La sua arte incisoria ci racconta di una passione lunga una vita, un lungo percorso attraverso i sentieri d’inverno per immergersi negli scorci più profondi e segreti dei boschi. Da oltre dieci anni, l’artista collabora con la Galleria d’Arte Busellato di Asiago, con la quale ha allestito mostre e curato l’edizione di cartelle di grafica, racconta n d o a t t r a v e r s o l’azione di eventi laboratorio il “Genius Loci” di un territorio così singolare quale l’Altopiano dei Sette Comuni. Forte Laan è membro dell’Associazione Incisori Veneti e della Associazione Nazionale Incisori Italiani. È presente nel “Repertorio degli Incisori Italiani nel terzo, quarto e quinto volume” presso il Gabinetto Delle Stampe di Bagnacavallo 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano Un cartone animato su Asiago 19 NOTIZIE DAL MUSEO DELL’ACQUA a cura del Gruppo Speleologico Settecomuni Al Cinema Lux un laboratorio con una settantina di alunni delle classi quinte delle scuole primarie di Asiago che realizzeranno il primo film d’animazione sul capoluogo altopianese. Il primo cartone animato su Asiago sarà “dop” come il formaggio, genuino e garantito sin dall’origine in quanto re a l i z z a t o d a g l i s t e s s i ragazzi del luogo. Una settantina di alunni delle classi quinte delle scuole primarie di Asiago saranno impegnati venerdì 29 e sabato 30 gennaio nella produzione di un cortometraggio di animazione ambientato proprio nella cittadina capoluogo dell’Altopiano. L’idea è partita da Padova, dal Servizio assistenza sale della comunità del Centro padovano della comunicazione sociale della diocesi che cura la programmazione dei locali cinema Lux e Grillo Parlante, e d h a t ro v a t o grande accoglienza nel gruppo di volontari del Circolo Effetto Cinema Asiago che anima le attività dei due cinema, della parrocchia e d ell’Ammin istra zione comunale che ha deciso di sostenere economicamente il laboratorio. A guidare gli animatori in erba nelle due mattinate sarà Rodolfo Piz dello staff del Gruppo CUCCIOLI – IL CODICE DI MARCO POLO Alcuni di Treviso. Nei limiti imposti dall’orario scolastico i ragazzi daranno vita ad animazioni semplici e al contempo meravigliose a partire da fondali fotografati proprio ad Asiago. Poi sarà la volta del montaggio nei due pomeriggi e infine, nel tardo pomeriggio di sabato 30 gennaio, della proiezione al cinema Lux in via Matteotti. Ospiti d’eccezione presenti in sala alle ore 17 saranno Francesco e Sergio Manfio, gli autori del lungometraggio d’animazione Cuccioli. Il codice di Marco Polo che verrà proiettato dopo l’incontro con il pubblico dei ragazzi e delle famiglie e d e l l a p ro i e z i o n e d e l cartoon dop. Fa tappa anche al Cinema Lux il bus inglese dei Cuccioli Debutto cinematografico per i sei Cuccioli più amati dai bambini nel primo lungometraggio d’animazione completamente italiano su un tema ambientale. I Cuccioli, protagonisti di una delle serie teleisive di animazione più amate dai bambini di 40 paesi nel mondo, passano dal piccolo schermo a quello del cinema. Riuscirà il gruppo dei sei simpatici e scatenati cuccioli a contrastare i diabolici piani della Maga Cornacchia che vuole trasformare i canali di Venezia in strade asfaltate? Diva è una papera vanitosa che sogna di fare la top model, ed è spesso causa di guai all'interno del gruppo. Clindro si sente un atleta ed è segretamente innamorato di Diva. Senzanome ancora non parla e quindi comunica attraverso cartelli. Olly è la gattina saggia del gruppo. E' diret- ta, immediata e mira dritto al sodo. Pio è un ranocchio che vorrebbe fare l'attore. E' abile ad imitare suoni e versi di animali e riesce spesso a tirar fuori dai guai i suoi amici. Portatile è il colto del gruppo, e ogni volta che ai Cuccioli servono delle informazioni, tira fuori un volume della sua enciclopedia. Sono tantissime le città che un fantastico autobus d’epoca targato “Cuccioli – Il codice di Marco Polo” toccherà fino al prossimo 24 gennaio. Il tradizionale bus a due piani inglese, caratterizzato da grandi immagini dei famosissimi Cuccioli, è partito da Treviso il 21 dicembre e fino a domenica 24 gennaio si sposterà in lungo e in largo per l’Italia promuovendo l’uscita del film, realizzato da Gruppo Alcuni. Ad Asiago ha fatto tappa il 18 e 19 gennaio per la gioia dei piccoli altopianesi E’ tempo di bilanci La fine dell’anno porta ai primi bilanci consuntivi ed è così anche per il Museo. Risultato? Sicuramente positivo. Considerando i tempi brevissimi di allestimento (un mese) ed i pochi mezzi (economici) di un Gruppo Speleologico, si può certamente parlare di un piccolo miracolo. Il primo impatto con il pubblico è stato particolarmente positivo e, dato che il Museo non è ancora definitivo, si è proceduto, da subito, ad effettuare visite guidate. In effetti l’argomento “acqua” si presta non solo ad essere spiegato, ma anche ad essere un tema di discussione con gli stessi visitatori. Sicuramente c’è una parte del pubblico che cerca, anche nel tempo libero, proposte non solo ludiche e, l’Acqua, oggi è cultura scientifica, sociale, storia e molto altro. Quattro persone si sono alternate fin dal 1° giugno 2009, giorno dell’apertura, in visite guidate della durata di circa 90 minuti che sono risultate particolarmente gradite agli utenti. Le visite a fine anno sono risultate ben 274 e, alcune volte, completate con il percorso del sentiero didattico “Anello dell’Acqua”. Le presenze paganti sono state di quasi 4000 utenti per oltre 100 giorni di apertura. In autunno, inoltre, sono state fatte 9 giornate straordinarie per gite scolastiche. Attività significativa è stata la realizzazione del “laboratorio analisi acque”, della “biblioteca/archivio” e del “bookshop”. Per la stagione estiva sono stati stampati oltre duemila pieghevoli per propagandare l’apertura del Museo ed è stato aperto il sito internet www.museodellacqua7comuni.it. Si sono tenute al Museo anche alcune manifestazioni pubbliche. La prima è stata la mostra “Bianco Nero Sotterraneo”, dedicata al “vecchio” Gruppo Grotte Asiago. Foto originali di Sandro Brazzale, dal ’48 ai primi anni ’50, uno spaccato della nostra storia in bianco e nero. Ad agosto, un raduno di auto storiche ha fatto tappa al Museo dove gli ospiti si sono intrattenuti per la visita ed un “aperitivo”. Particolarmente impegnativo il giorno che ha ospitato il G.R.E.S.T. di Asiago, con 160 bambini che hanno trascorso la giornata tra visite, escursioni guidate al sentiero didattico e giochi. Decisamente diverso il clima della sera del 14 agosto, dedicata al “Water Party”, festa organizzata dal Comune di Asiago per avvicinare i giovani alla cultura. Musica , balli e spettacolo nell’area del Museo, che è rimasto aperto al pubblico fino alle due di notte, per permettere l’accesso ad oltre trecento persone. Anche il “Premio Biblioteca Speleologica OsvaldoArmellini” si è tenuto al Museo, approfittando degli spazi che ben si prestano a queste manifestazioni. L’assegnazione della “VI^ edizione” è avvenuta in sala proiezioni. Premiata la Sig.ra Silvana Bortoli, giornalista locale, che si è particolarmente impegnata nella divulgazione del problema “rifiuti urbani”, relativamente alla raccolta ed allo smaltimento. Il Premio è stato consegnato dal giornalista Giovanni Stefani, redattore capo del TG3 RAI Veneto. Inoltre, il Museo ha ospitato un corso di aggiornamento per Istruttori Nazionali C.A.I., organizzato dal Gruppo Grotte CAI Schio, con istruttori provenienti da tutta Italia e, concludendo, il Gruppo Grotte G. Trevisiol del CAI di Vicenza ha organizzato uno stage di fotografia ipogea. Queste poche righe riassumono numeri e fatti che probabilmente nessuno si aspettava e, anche noi del G.S.S., sinceramente, non immaginavamo un lavoro così impegnativo. Un unico rammarico, la scarsa presenza di cittadini di Asiago che, con la mostra “Bianco Nero Sotterraneo” avrebbero potuto ammirare un capitolo particolare della nostra storia. I risultati ci hanno comunque stimolato e, se il buongiorno si vede dal mattino, non potrà che andare meglio. Corrado Corradin 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 20 LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA L’avvocato risponde – Domande, curiosità, approfondimenti di carattere legale funziona la nostra coscienza? Condominio: quali spese Come Alcune spiegazioni sul perché l’uomo è così intelligente. spettano al proprietario e quali all’inquilino In caso di locazione è talvolta difficile capire chi deve pagare le spese inerenti l’immobile e la sua gestione, soprattutto se esso fa parte di un condominio. Dare risposte valide tout court è pressoché impossibile dato che il contratto di locazione può contenere una regolamentazione concordata tra le parti di suddivisione di tali spese. Nei casi in cui manca un riferimento scritto sul quale cui basarsi, però, verranno in aiuto le regole generali desunte dal codice civile, dalla prassi e dalla giurisprudenza (si vedano, in particolare, l’art. 1576 del Codice Civile e l’art. 9 della legge 392/78). Può essere d’aiuto, inoltre, la consultazione della tabella con la ripartizione degli oneri tra inquilino e proprietario (allegato G del DM 30/12/2002) valida e vincolante solo per i contratti a canone concordato (i c.d. contratti 3+2), ma utilizzabile come parametro di riferimento anche per i c.d. contratti 4+4. La regola generale prevede che al proprietario spettino le spese di natura gestionale, ovvero ciò che in definitiva è destinato a perdurare ed a creare una miglioria all’immobile (la straordinaria amministrazione), mentre tutto ciò che è strettamente collegato e dipendente dall’uso spetta al locatore (l’ordinaria amministrazione). Vediamo dei casi che possono aiutare a chiarire il concetto. Dentro l’appartamento, per esempio, al proprietario spetterà la sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti e la manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento, mentre all’inquilino spetterà la manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti; la manutenzione ordinaria di infissi, serrande, dell’impianto di riscaldamento e sanitario; il rifacimento chiavi e serrature; la tinteggiatura di pareti; la sostituzione di vetri; la manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture elettriche e la verniciatura di opere in legno e metallo. Per quanto concerne l’amministrazione del condominio, invece, il compenso amministratore andrà ripartito equamente al 50% tra proprietario ed inquilino, mentre i depositi cauzionali delle utenze comuni condominiali spetteranno al proprietario. Se nel condominio è presente un ascensore le manutenzioni straordinarie dello stesso (come la sostituzione del motore o delle funi) verranno poste in capo al proprietario, mentre le spese relative alla pulizia, al suo funzionamento e, comunque, all’ordinaria manutenzione verranno poste a carico dell’inquilino. Le spese relative all’autoclave, invece, andranno così ripartite. La sostituzione di componenti primari (come la pompa, il serbatoio, l’avvolgimento elettrico e l’elemento rotante) spetteranno al proprietario, mentre la sua pulizia, la decalcificazione e le piccole manutenzioni /sostituzioni dovute all’uso verranno pagate dall’inquilino, così come i relativi consumi di elettricità, forza motrice ed acqua. Per quanto riguarda la gestione di cortili e giardini, al proprietario spetterà, ad esempio, l’installazione e sostituzione di recinzioni e cancelli, la pavimentazione di cortili, marciapiedi ed affini ed i costi relativi all’impianto arboreo ed erbaceo. All’inquilino, invece, spetterà l’ordinaria manutenzione dei cancelli, la pulizia ordinaria delle aree verdi, l’acquisto di concimi, antiparassitari e le spese di giardinaggio. Le spese riguardanti le coperture ed i lastrici solari andranno ripartite secondo questo criterio: i rifacimenti delle strutture, delle pavimentazioni e dei manti impermeabilizzanti spetteranno al proprietario, così come la sostituzione di grondaie, converse, pluviali, paraneve, bandinelle ed affini; il rifacimento dei camini e l’apposizione di parafulmini. Viceversa spetteranno all’inquilino le riparazioni del manto di copertura e delle pavimentazioni, la pulizia e la verniciatura delle grondaie, la pulizia dei camini e la rimozione della neve. Ultimo esempio, infine, riguarda l’allacciamento alla rete comunale. In tali casi il proprietario sarà onerato delle spese relative al rifacimento o riparazione della rete fognaria (dalle tubature comunali fino all’appartamento); di quelle riguardanti l’installazione e riparazione di colonne montanti e della rete di raccolta delle acque pluviali; così come delle spese di installazione o sostituzione dell’impianto di sollevamento delle acque di scarico (con l’avvolgimento elettrico della pompa) e di quelle relative alle installazioni di pozzetti a sifone, fosse biologiche e pozzi neri. All’inquilino, invece, toccheranno le spese di pulizia e spurgo dei pozzetti, delle fosse biologiche e dei pozzi neri; le piccole riparazioni dei pozzetti, delle colonne montanti e della rete di raccolta acque; la sostituzione di parti danneggiate dall’uso per l’impianto di sollevamento e la disotturazione di pozzetti, scarichi, reti fognarie. Avvocato Serena Baù I lettori che vogliano sottoporre domande su qualsiasi questione di carattere legale al nostro avvocato possono inviare una mail all’indirizzo [email protected] o scrivere a “L’avvocato risponde – Giornale Altopiano, Via Monte Sisemol, 9 36012 Asiago (Vi)” In questo numero cercherò di raccontarvi come funziona la nostra mente. Non che l’argomento si possa trattare in modo approfondito, ovviamente. Tuttavia, credo possa risultare interessante sapere qualcosa in più sui processi mentali e su come si struttura il nostro pensiero, strumento straordinario che ci distingue da tutti gli altri esseri del pianeta. Tutto quello che ci passa per la testa, che immaginiamo, ricordiamo, “sentiamo”, è un prodotto psichico possibile grazie alle strutture cerebrali deputate alla coscienza e al pensiero consapevole. Il cervello è l’organo d’elezione della nostra vita psichica, è l’apparato organico che collega “il dentro con il fuori” attraverso i sensi per farci percepire di essere vivi. È fondamentalmente una macchina meravigliosa, di cui conosciamo pochissimo sia in termini strutturali (come è fatto) sia funzionali (come si usa). La mente è invece l’insieme delle funzioni superiori (le capacità di elaborazione corticale), quali il pensiero, la ragione, la memoria, l’intelligenza, la volontà, l’emozione e ha il compito di creare il senso di consapevolezza di sé e del mondo, ovvero il flusso di coscienza. Comprensibilmente, ci hanno provato in molti, scienziati e non, a capire come funziona la mente. Esistono sin dagli albori della scienza molti “modelli della mente”, ovvero teorie sul funzionamento del nostro pensiero. È infatti proprio dell’uomo saper riflettere su se stesso, cioè essere in grado di riconoscersi e fare riflessioni sulla propria esistenza e sui propri processi interni. Questa capacità mentale sembra propria quasi esclusivamente dell’uomo; essa è una conquista cognitiva fondamentale che ha cambiato le sorti della nostra esistenza sul pianeta perché ha permesso di farci evolvere, ipotizzare, progettare, mettersi nei panni degli altri, riflettere sulla vita, proiettarci nel passato e nel futuro…e così via. Credo sia facile comprendere la portata di questa capacità cognitiva che va sotto il nome di metacognizione. Ho affermato che la caratteristica di auto riflessività del sé è prettamente una risorsa dell’uomo. In realtà, le specie animali più evolute hanno abilità metacognitive interessanti come appunto la possibilità di riconoscersi allo specchio; a questa categoria di “piccoli geni” appartengono le grandi scimmie, i delfini, gli elefanti e, sembra, anche le gazze ladre. Tornando all’uomo, è importante sottolineare quanto sia importante essere coscienti dei propri pensieri. Vi faccio alcuni esempi per rendere il tutto più concreto. Chi utilizza correttamente la metacognizione è in grado, qualora gli fosse richiesto di risolvere un problema anche banale, di porsi tre fondamentali domande che testimoniano la capacità autoriflessiva: 1) Cosa sto facendo? Questa interrogazione permette all’individuo di collocarsi nel tempo e nello spazio, di “guardarsi da fuori” come se si fosse il regista di un film che osserva la scena attraverso una telecamera, traendo conclusioni utili dislocando per un attimo il proprio punto di vista. Questa capacità è straordinaria ed è quello che ci distingue dagli animali. In tal modo, abbiamo la fortuna di poterci mettere nei panni degli altri e di comprendere ciò che è giusto e sbagliato, ciò che è conveniente da ciò che non lo è. Sapere cosa si sta facendo ci protegge da errori, ci indica la strada, ci fa evolvere come specie grazie al tramandarsi culturale delle conoscenze sull’uomo e sul mondo. Vi pare poco? 2) Perché lo sto facendo? Questo secondo interrogativo ha a che fare con gli scopi dei nostri comportamenti e dei nostri pensieri. Saper riflettere sulle finalità del nostro esistere ci aiuta a progettare la nostra esistenza secondo principi guida, priorità, interessi e desideri. Proprio per questo la nostra mente ci segnala che qualcosa non va quando agiamo non in conformità con le nostre intenzioni e i nostri piani (ad esempio quando commettiamo errori): la nostra metacognizione non trova sufficienti risposte alla domanda “perché lo sto facendo?” e ce lo segnala al fine di auto correggerci. 3) Come posso fare perché il processo sia il più efficace possibile? Il terzo quesito implica la capacità di monitoraggio, controllo e verifica dei risultati di ogni operazione mentale. È in sintesi la capacità di usare bene le nostre funzioni mentali. Le implicazioni scientifiche della ricerca sulla metacognizione sono sconfinate e in sviluppo. Potremo dire che ogni libro che parla dell’uomo è frutto della capacità metacognitiva. Quando diciamo che l’uomo cerca se stesso, stiamo dicendo che sta approfondendo la sua curiosità autoriflessiva, che si sta guardando allo specchio per capire chi è. Dal punto di vista didattico, lo studio e l’applicazione di tecniche meta cognitive ha permesso di arricchire notevolmente gli strumenti per l’apprendimento ad esempio facilitando il potenziamento della memoria, dell’attenzione, della lettura e scrittura, dello studio in generale. Inoltre, tecniche di metacognizione sono sempre più usate in psicologia clinica e in psicoterapia per un grande numero di patologie psichiatriche; del resto, la stessa psicoterapia è un processo di autoconoscenza e quindi è essa stessa esercizio di metacognizione. In aggiunta, se volessimo dare uno sguardo al ciclo di vita dell’uomo, appare lampante il suo ruolo nelle varie tappe evolutive dell’individuo, in ordine alla possibilità di sviluppo di capacità mentali e psicologiche evolute. Riflettere sui propri pensieri, sulle capacità di utilizzare la nostra mente per perseguire scopi personali, “sapersi” in grado di affrontare problemi e situazioni di disagio è basilare e va insegnato già in tenera età. Visto il corpo di informazioni e di dati scientifici disponibili, mi sento di consigliare spassionatamente a tutti coloro hanno a che fare con bambini e ragazzi di approfondire l’argomento della metacognizione per la sua valenza pedagogica e la capacità di stimolare un buon grado di interazione tra le varie funzioni psichiche e la capacità di ottenere un soddisfacente grado di armonia del sé, soprattutto in preadolescenza e in adolescenza. Stefano Rigoni, Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Tel. 338.2919597 – E-mail: [email protected] 8 l’Altopiano Sabato 23 genniao 2010 21 Sci alpino Gianesini si gioca le Olimpiadi Grande attesa per la gara del 24 gennaio a Cortina. Un posto nelle prime dieci e Giulia potrebbe volare a Vancouver. L’atleta, andata regolarmente a punti in Coppa del mondo, può farcela. L’Olimipiade in una gara. Sarà proprio così per Giulia Gianesini impegnata domenica 24 gennaio a Cortina d’ Ampezzo nell’ultimo “gigante” di Coppa del mondo in calendario prima dei “giochi” di Vancouver il cui avvio è fissato per il 12 febbraio. Sinora la galliese è andata sempre regolarmente a punti nei cinque precedenti appuntamenti fra le porte larghe, ma ciò non basta per garantirle di salire sul volo per il Canada. Perché non basta? Il criterio di qualifica stilato dai tecnici azzurri e deliberato dal Consiglio Federale della Fisi prevede che la chanche olimpica vada attribuita a chi fa un podio in “coppa” oppure consegue un risultato nelle prime dieci. Giulia Gianesini non ha ancora raggiunto uno dei due obiettivi fissati e davanti a lei ha quattro atlete per altrettanti posti disponibili. Si tratta di Denise Karbon, Federica Brignone, Manuela Moellgg e Nicole Gius. Quest’ultima è l’avversaria più abbordabile in quanto dispone sì di un 8° posto ottenuto però ad inizio stagione mentre in questa fase non è in forma. Vietato sperare dunque per la Giulia delle Fiamme Oro? Assolutamente no perché sta bene e le manca soltanto di “tene- re” un po’ meglio in pugno la situazione nell’ultima parte di ciascuna manche. Ci riuscisse la qualifica sarebbe sua perchè sinora, tempi alla mano, nel primo minuto di ogni singola manche è sempre stata fra le migliori per poi…..perdersi un po’ nel finale. Non sa neppure lei perché…… Quest’inverno ha tuttavia conseguito una continuità di risultati a lei sconosciuta prima d’ora per cui è ragionevolmente lecito sperare nel “piccolo miracolo” cortinese atteso innnzitutto dall’interessata come dal suo nuovo fan club. A tal proposito i suoi ti- fosi si sono attrezzati per organizzare un pullman e far rotta su Cortina. Tutto serve per centrare l’obiettivo-Vancouver. Ci arrivasse avrebbe già un primato in tasca: quello di essere la prima atleta altopianese dello sci alpino a presentarsi al cancelletto delle gare a cinque cerchi. Forza Giulia: l’altopiano sportivo, e non, sta dalla tua parte. Te lo meriti. Renato Angonese Una campionessa e suoi angeli custodi Riscontri positivi dai fondisti dell’U.S.A. impegnati a Cogne e a Sappada E’ tempo di tirare il fiato e godersi un po’ di meritato riposto, in vista della Nazionale Giovani in programma a S. Giorgio (VR) tra una ventina di giorni, per gli atleti dell’U.S. Asiago Sci, impegnati nel secondo e terzo week-end di gennaio nei Campionati Italiani di Fondo a Cogne e nei Campionati Italiani sprint e Nazionale Giovani a Sappada. Il tanto attesto appuntamento nel comune più esteso della Valle d’Aosta e importante centro minerario per l’estrazione del ferro, si è tenuto nei giorni 8 – 9 e 10 gennaio, quando vi sono stati ospitati i campionati per le categorie aspiranti e junior, che ha visto impegnati nella categoria Aspiranti gli atleti dell’U.S. Asiago Davide Cantele, Marco Lobbia, Andrea Rigoni, Luca Rigoni e Roberta Forte. Al via ben 100 atleti negli aspiranti maschili e quasi cinquanta nel femminile, per contendersi tre titoli di Campione Italiano in tre giorni differenti. Il venerdì il titolo era sui 2,5 km in tecnica classica, il sabato sui 5 km per le femmine e 7,5 km per i maschi in skating e infine la domenica sui 7,5 km per le femmine e 10 km per i maschi in tecnica classica, partendo con i distacchi accumulati nei due giorni precedenti; gare difficilissime e veramente impegnative, visto il quantitativo di chilometri nelle tre giornate: complessivamente 15 per la categoria femminile e 20 per quella maschile, corsi tutti su un anello di 2,5 km, molto tecnico e che lasciava poco tempo agli atleti per recuperare le energie. Nella gara a distanza breve di 2,5 km i primi due migliori atleti veneti sono risultati Marco Lobbia (venticinquesimo) e Luca Rigoni (ventottesimo), mentre Andrea Rigoni si è classificato quarantatreesimo e Davide Cantele quarantottesimo. Nel femminile Roberta Forte ha chiuso diciannovesima. Individuale a skating della seconda giornata con buoni risultati per Luca Rigoni (ventisettesimo) e Andrea Rigoni trentesimo, seguiti da Marco Lobbia (quarantaquattresimo) e Davide Cantele (sessantacinquesimo), bene la prova nel femminile aspiranti per Roberta Forte che ha chiuso diciottesima. Nella terza giornata hanno soddisfatto il ventisettesimo posto di Luca Rigoni e il trentaquattresimo di Andrea Rigoni, mentre un po’ più attardati sono risultati Marco Lobbia e Davide Cantele, rispettivamente quarantottesimo e cinquantasettesimo; ancora diciannovesima Roberta Forte nella sua categoria. I risultati dei tre giorni, considerati abbastanza positivi pur se non fra i primi, hanno spronato a lavorare ancora sperando in futuro in qualche piazzamento migliore. Fine settimana successivo (16 e 17 gennaio) a Sappada per i Campionati Italiani Sprint abbinati ad una Nazionale Giovani e ancora buoni risultati per l’U.S. Asiago Sci. L’evento sportivo ha dato la possibilità ad atleti e accompagnatori di visitare nei locali del municipio “ Sappada, giardino di campioni olimpici e non” esposizione di dipinti e fotografie che omaggia i grandi atleti dello sci di fondo, da Silvio Fauner a Pietro Piller Cottrer, da Maurilio De Zolt a Giacomo Kratter. Tornando ai nostri ragazzi, nel Campionato Italiano sprint svoltosi il primo giorno su un piccolo anello di circa 1km per classificarsi nei migliori trenta e aggiudicarsi la gara alle batterie, si sono qualificati Marco Lobbia (quindicesima posizione) e Luca Rigoni (ventinovesimo). Risultati tutt’altro che da buttare, anche perché queste gare richiedono oltre ad una prova perfetta senza il minimo errore, anche una buona dose di fortuna che per esempio non hanno avuto gli altri due atleti asiaghesi Davide Cantele e Andrea Rigoni (trentunesimo e trentaduesimo), esclusi dai migliori trenta per un nonnulla. Il giorno seguente si è svolta la Roberta Forte Nazionale Giovani, gara molto impegnativa di 10 km in skating, su una pista molto nervosa, con salite veramente ardue e faticose, come le famose “Camosci” e “Fauner”. Alla presenza del presidente dell’U.S. Asiago Sci Sergio Vellar, giunto in quel di Sappada per tifare i propri ragazzi, il miglior risultato veneto se l’è aggiudicato con gran soddisfazione proprio uno dei “nostri” Andrea Rigoni, che ha chiuso ventiquattresimo, seguito da Luca Rigoni e Davide Cantele che, per i quali il cronometro si è fermato sullo stesso tempo in trentaduesima posizione,infine Marco Lobbia è arrivato trentacinquesimo; nella gara femminile ventitreesima posizione per Roberta Forte nella 5 km in skating. Ragazzi! Soelden 24 ottobre 2009. Lienz 28 dicembre 2009. Maribor 16 gennaio 2010. Non vi suggeriscono nulla questi luoghi e queste date? Non la conoscete? Peccato perchè ha un grandissimo talento: un paio di sci e riesce a volare...3...2...1...24 gennaio 2010! Tutti in viaggio verso CORTINA D’AMPEZZO! Il suo fans club è nato da poco, ma l’ha seguita in Austria, in Slovenia e ora aspetta con grande entusiasmo la successiva tappa italiana: la gara di slalom gigante valida per la Coppa del mondo 2009/2010. É prevista una trasferta in pullman con partenza alle ore 4.30 da Piazza Italia a Gallio per sostenere ancora una volta la giovane Giulia Gianesini nei suoi grandi successi. La partecipazione è aperta a tutti. Per informazioni rivolgersi al bar Commercio in Piazza Italia a Gallio. Un grosso in bocca al lupo alla nostra Giulia! Stefania Carli Morena Turetta Con gennaio, entra nel vivo la stagione degli sport invernali Con gennaio la stagione agonistica 2009-10 degli sport invernali è a pieno regime. Gli appuntamenti si susseguono sia in ambito giovanile come in quello senior e master. Sabato 23 e domenica 24 gennaio si svolge ad Asiago la Coppa Italia di sci nordico, mentre domenica scorsa i Master A del Gsa Asiago si sono laureati campioni italiani di staffetta 4x10 km a Sappada. Proseguono i circuiti giovanili di sci alpino e nordico con buoni risultati complessivi per le giovani promesse dell’altopiano impegnate su più fronti. Impossibile al momento tracciare un bilancio sia pur provvisorio di quanto fatto tuttavia c’è da sottolineare l’impegno con cui le varie società sportive locali seguono i giovani mentre i “master” si danno continuamente da fare per proseguire nella pratica delle discipline da loro preferite ed anche tutto questo serve per promuovere il turismo e “far girare”, gratuitamente, il nome delle nostre località. R.A. Hockey Inline 8 l’Altopiano Sabato 23 genniao 2010 22 Foto di Carlo Dal Sasso « Giocando così rischiamo di precipitare in quinta o sesta posizione ». Eccessivo? Probabilmente sì, ma è pur vero che la debacle in piena regola (9-6) patita nella delicata sfida-primato dalla Rigoni di Asiago Vipers sulla pista dell’Edera Trieste non è andata giù al presidente, e pure allenatore, Fabio Forte. Una squadra abulica, quella campione d’Italia, che ha sem- Debacle nella sfida-primato Adesso agli Asiago Vipers tocca inseguire plicemente e completamente mancato la partita contro i giuliani. Una sfida definita alla vigilia non decisiva dallo stesso Forte, ma che poteva esserlo. L’Edera, infatti, si era ripresentata dopo la sosta na- talizia non al meglio, vincendo di misura sulla pista della matricola Monleale e con il “peso” del possibile addio del talentuoso Nejc Sotlar, smanioso di trovarsi un’altra sistemazione all’estero. Insomma, Campionati Italiani Sprint - Baselga di Pinè 9-10 Gennaio Rossi vince tra gli Junior Il 9 e 10 gennaio si sono svolti sull’anello di 400 m di Baselga di Pinè i Campionati Italiani Sprint aperti a tutte le categorie. Due giornate di gara segnate dal maltempo che ha un po’ falsato i risultati cronometrici, ma non i valori in campo. Hanno partecipato all’appuntamento 14 Club provenienti da tutte le regioni dell’arco alpino. La Sportivi Ghiaccio Roana, presente con 10 atleti in sei categorie, ha potuto mettere a frutto il duro lavoro svolto in questi mesi in palestra e sulle piste di Baselga, principalmente, e di Busafonda in quest’ultimo periodo, non appena cioè le condizioni meteo ce lo hanno permesso, sotto la guida dei tecnici Carnino e Sighel. Grazie alla seria preparazione siamo riusciti a portare sul podio 3 dei 10 atleti che abbiamo schierato e ad ottenere un quarto posto che meritaFederico Rebeschini va sicuramente il podio. E’ una nostra buona e consolidata tradizione avere ottimi atleti che si distinguono anche a livello nazionale e la vittoria di Cristian Rossi nella categoria Junior C ne è un’ennesima dimostrazione. Tutti gli altri hanno conseguito ottimi nuovi primati personali nelle distanze sprint dei 500 e 1000 metri. Ad Auronzo, sempre sabato 9 gennaio, i piccoli atleti delle categorie Propaganda partecipavano alla 2^Prova del “Torneo Regionale Veneto Targa d’Argento” La prima prova si era svolta il 28 Novembre all’Odegar di Asiago. Un ottimo 3° posto per Amedeo Rossi e 4° per Giovanni Martello come pure per Matilde Rigoni. I piccolissimi della Promozione hanno acceso avvincenti momenti agonistici nelle loro prove primeggiando con Ambrosini Matteo e con De Andrea Stefani Cristian Rossi Guio Davide. Ottime prove anche per Alberti Pietro, Alì Mathias, Rigoni Giada, Gloder Alice e Sella Sofia. Valerio Fabris SG Roana Classifiche Campionato Italiano Assoluto Cat maschile: 1) Ioriatti ErmannoFFOO 2) Daldossi Jan - Forestale 3) Cignini Marco - FFOO Cat femminile: 1^ Simionato Chiara (Forestale) 2) Daldossi Yvonne (Merano) 3) Merlo Giulia SCPergine 4) Lollobrigida CP Pinè 5) Ravnic Tea SCPergine Cat jun B m. 1) Giovannini CP Pinè 2) Stefani Andrea SGRoana 3) Andreatta SCMerano 6) Casentini Matteo SCRoana Cat. Jun B f 1)Simionato USG Pieve di C. 2) D’Eletto SG Trento 3)Da Fies USG Pieve di C. 4) Zovi Giulia SG Roana Cat. Jun C 1) Rossi Cristian SG Roana 2)De Ciantis CP PInè 3)Petris VG Piergine 9) Tumolero Nicola SG Roana Cat. Jun C f. 1)Bortolotti CP Pinè 2)Thurner RittenSport 3)Lollobrigida CP Pinè 6) Casentini Monica SC Roana Cat Jun Dm. 1) Cotza SC Pinerolo 2)Tescari SC Pergine 3) Rebeschini Federico SG Roana 10) Tessari Sascha SG Roana 12) Zovi Marco SG Roana Cat Jun D f. 1) Malfatti SC Pergine 2)Sighel SC Pergine 3)Bonazza SC Pergine 6) Tumolero Alessia SG Roana quale occasione migliore per assestare una spallata, questa sì decisiva, ad un diretto avversario nella corsa al primo posto in regular season? E, invece, Asiago, con una prestazione lontanissima dal minimo sindacale, ha involontariamente teso una mano ai rivali, risollevandoli e proiettandoli a +5 in classifica (poi diventati addirittura otto punti con la vittoria dei giuliani nell’anticipo del 14° turno). Per carità, la strada è ancora lunga e tortuosa ed il campionato di quest’anno ha dimostrato che qualche sorpresa lungo il tragitto può anche capitare, ma è altrettanto vero che ora capitan Sartori e compagni hanno esaurito il bonus se vogliono aspirare ancora al primo posto. Le prossime sfide saranno tutte contro dirette concorrenti: la rivelazione Civitavecchia, sabato 23 gennaio, sulla pista di casa; poi il 31 gennaio il derbyssimo a Vicenza. E quindi Arezzo, in casa, e l’epilogo di questa serie con la trasferta a Milano. Quattro partite (a cui si aggiungerà in seguito il recupero, 13 marzo, con il Civitavecchia) che contribuiranno a scrivere il finale della regular season dei Vipers, quattro partite per ritrovare una squadra che ogni tanto sbanda e si perde per strada, ma che alla fine, finora, non ha mai tradito. Chi se la gode dall’alto del suo primato in classifica, intanto, è Cristian Rela, il tecnico asiaghese in forza all’Edera, che domenica scorsa si è tolto una bella soddisfazione, piegando gli amici ed ex compagni. « E’ stata la nostra giornata, non c’è che dire. Anche negli episodi, per una volta, abbiamo avuto quel pizzico di fortuna che era venuto meno nella gara di andata o nella doppia finale di Coppa Italia. Sono davvero soddisfatto, perché la squadra, nonostante le difficoltà che sta attraversando in questo periodo, ha reagito alla grande. Abbiamo strameritato di vincere, la partita non è mai stata in discussione ed alla fine, anche se nove gol rifilati ai Vipers suonano già come un record, credo che il passivo avrebbe anche potuto assumere proporzioni più pesanti per loro. Stavolta non li ho visti bene, ma restano comunque loro i favoriti ». Se la Serie A1 non è per ora “proprietà” dei Vipers, lo è, invece, il girone “C” della Serie B, fin qui dominato dalle due for- mazioni altopianesi. Gli Asiago Vipers, meglio conosciuti come “amatori”, viaggiano a punteggio pieno nonostante qualche prova non brillante (leggi l’ultima uscita contro il Verona, piegato di misura); dietro ci sono gli Asiago Black Vipers, al terzo successo di fila. « Non ricordo una striscia vincente così lunga ». Questo il commento, con tanto di risatina, di Alessandro Dall’Oglio, uno dei giocatori-storici di questo gruppo. In questo fine settimana si completa il girone di andata, con le due altopianesi che non dovrebbero incontrare particolari problemi ad incamerare altri tre punti ciascuna. Poi, nell’ultimo weekend di gennaio, il secondo atto del derbyssimo (all’andata finì 8-5 per gli “amatori”), mai come stavolta decisivo per il passaggio del turno ed aperto ad ogni soluzione finale. Stefano Angonese LE CLASSIFICHE. Serie A1. Edera Trieste ° punti 33; Rigoni diAsiago Vipers * 25; Arezzo * 23; Civitavecchia *** e Vicenza * 20; Milano 24 Quanta 19; Ferrara ° 16; Monleale 10; Polet Trieste e Modena 7; Torino 6. (* una partita in meno; *** tre partite in meno; ° una partita in più) Serie B (girone “C”). Asiago Vipers punti 12; Asiago Black Vipers 9; Bassano e Verona 6; Vicenza 3; Padova 0. Calcio a 5 – Immobiliare Stella Asiago ai vertici delle classifiche Si e’ concluso in maniera brillante il girone di andata delle 2 squadre sponsorizzate dall’Immobiliare Stella di Asiago, partecipanti al campionato di calcio C.S.A. della provincia di Vicenza. In A2, con la vittoria conseguita venerdi’ scorso nella partita disputata tra le mura amiche della palestra IPSIA contro la compagine di Creazzo, l’Asiago ha scalato la classifica e si e’ insediata al primo posto, seppur in coabitazione con l’altra squadra capolista, Altavilla Vicentina. Dieci vittorie ed una sola sconfitta, proprio nella partita giocata ad Altavilla, costituiscono l’ottimo tabellino di marcia di questa formazione che vanta la migliore difesa del campionato, ma che fa sempre un po’ fatica a concretizzare. Ci vorra’ sicuramente un grande girone di ritorno per arrivare, alla fine di aprile, alla vittoria finale, in considerazione del fatto che una sola formazione verra’ promossa in serie A1, ma le potenzialita’ della squadra e l’impegno profuso dai giocatori, nonostante l’impressionante serie di infortuni patiti, fanno ben sperare. Ottimo anche il girone di andata nel campionato di serie A1: la squadra, guidata dall’inossidabile Arjan Pupa e dal vice-capitano Fabio Rigoni, chiude il girone di andata al secondo posto con sette vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta, patita sul difficile parquet di Arzignano. Anche qui ci vorra’ un grande girone di ritorno per entrare nel novero delle prime cinque classificate che accederanno ai play-off, che sanciranno, a maggio, la vincitrice del campionato 09/10. I prossimi importanti appuntamenti previsti alla palestra Ipsia di Asiago, sono in calendario per lunedi’ 25 gennaio ore 21,30, per il campionato serie A1, nella quale l’Immobiliare Stella incontrera’ la compagine del Conchiglia Vicenza; a seguire venerdi’ 29 gennaio alle ore 20,45 doppio impegno casalingo per le squadre asiaghesi; arrivera’ infatti ad Asiago la forte capolista del girone Josic Thiene, una delle piu’ forti compagini del vicentino, a seguire, alle ore 21,45, l’altro incontro, per il campionato di serie A2 , tra Immobiliare Stella Asiago e Galac. Vicenza. Vi aspettiamo numerosi a sostenere i nostri ragazzi. Foto, notizie e calendario degli appuntamenti sono disponibili sul sito www.asiagocalcioa5.it. Alessandro Cunico 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 23 L’anno nuovo non comincia bene CALCIO 2010 amaro di soddisfazioni per il Canove Calcio che dopo la pausa natalizia non ha ancora riassaporato il gusto della vittoria. Un punto in due partite è un magro bottino per i ragazzi di Dalle Carbonare che aveva abituato la propria tifoseria a ben altro. Un punto in due partite: un bottino magro per i ragazzi di Dalle Carbonare. La ripresa dopo la pausa natalizia mostra le vecchie problematiche: gioco a sprazzi, fretta di realizzare, nervosismo. Non che non ci abbiano provato. Sia contro la Petramalo, sia contro il Prix Dueville, i gialloblu hanno lottato controllando la partita per ampi squarci, ma si sa…quando la palla non vuole entrare …In più in alcune occasioni sono emerse le vecchie problematiche del Canove, gioco a sprazzi, fretta di realizzare, nervosismo; vedi le due espulsioni di Francesco Pertile contro il Malo e di Abida contro il Dueville. Contro il Malo i gialloblu esprimono un bel calcio e si impongono fin dalle prime Calcio - Terza categoria Finalmente GLC; Asiago ancora a secco nel nuovo anno E’ scattato il girone di ritor- mai a ranghi completi. L’or- scono a capitalizzare ogni no e la prima, graditissima ganico ha perso per strada situazione favorevole; noi, sorpresa è arrivata dal giro- qualche pezzo e di conse- invece, creiamo poco e racne bassanese dove il GLC ha guenza ci stiamo adattando cogliamo ancora meno. Se riassaporato il piacevole gusto un po’ tutti a ricoprire an- poi, come nell’ultima uscita, della vittoria. Un successo che ruoli che non sono i finisci il primo tempo sotto sofferto, in rimonta, ma pre- nostri abituali. Domenica di quattro reti, recuperare, zioso, non tanto per la classi- scorsa, tanto per fare un nonostante la buona reaziofica, sempre deficitaria, quan- esempio, la nostra difesa ne d’orgoglio, diventa imto per il morale di una squa- poteva contare solo su due possibile ». Tuttavia la zona dra che sta cercando di tro- elementi di ruolo. Non è sem- playoff non è poi così distanvare una propria identità. Un plice, anche perché ultima- te. « Esatto, ma dobbiamo ri2-1 al Tezze Brenta, firmato mente i nostri avversari rie- prendere a far punti. E’ fonLoris Baù, già decisivo con damentale, anche per altri due gol anche in occa- Il capitano, ritrovare fiducia ed Emanuele Mosele sione dell’ultima affermaentusiasmo. Domenica zione (4-2 all’SST) prima contro l’Union Centradel digiuno di quasi due le Thiene, che ha i nomesi. stri stessi punti, speriaChi, invece, ha iniziato davmo possa essere l’ocvero male l’anno nuovo è casione giusta per l’Asiago Calcio Altopiano, dare una svolta a quetravolto domenica scorsa sta fase. Dobbiamo (4-0) in poco più di mezcrederci, il gruppo z’ora sul campo del Silva c’è, il feeling con il 1950. tecnico pure; serviUna formazione, quella rebbe solo ritrovare la giallorossa, che dopo esservittoria ». si proiettata a ridosso delle Stefano Angonese primissime posizioni ha rallenLe classifiche. Girone “B”: Molina punti 33; tato in modo preoccupante: 6 Galvanauto Motta 32; Silva 1950 e Cogollo 29; Monte di dicembre 2009. Questa la data Malo 27; S. Paolo 26; Asiago e U.C. Thiene 23; Novoledo dell’ultima vittoria (1-2 contro Villaverla 22; Siggi Schio 21; Arsiero 17; Valli 16; Faizanè il Galvanauto) dei ragazzi di 15; Zugliano 9; Rozzampia 4; Giavenale 2. * tutte le squaCarlesso; poi un pari-beffa nel dre hanno una partita in meno recupero con il Valli e ben tre Girone Bassano: Eurocalcio punti 42; Cresole 35; Ausconfitte. rora S. Giuseppe 32; Villaggio S. Lazzaro 27; Virtus Nel 2010 i numeri sono ancoColceresa 24; Real Stroppari 23; Pall. Vigardolo 21; Facca ra più marcatamente negativi: 20; Arsenal Cusinati e S. Pietro Rosà 18; Montecchio due partite, zero gol realizzati, Precalcino 15; Tezze Brenta 14; Fellette 13; GLC 12; SST sei quelli incassati. Il perché 10; Marchesane 7. * tutte le squadre hanno una partidi questa flessione prova a ta in meno spiegarlo il capitano, EmanueProssimo turno. Girone “B”: domenica 24 gennaio (ore le Mosele. « Decisamente 14.30) Union Centrale Thiene-Asiago. Girone non è un momento positivo. “Bassano”: domenica 24 gennaio (ore 14.30) FaccaO per motivi di lavoro o di GLC. studio, nell’ultimo periodo, Nota: le gare delle formazioni altopianesi potrebbero suci siamo allenati a singhiozbire variazioni di luogo. zo, poche volte sul campo e battute quali padroni del centrocampo. Più volte il Canove è vicino al gol, ma i difensori del Malo fanno barriera contenendo il pericolo. In attacco invece il Malo si affida ai tiri da lontano sperando di sorprendere Pozza fuori dai pali, ma l’attento estremo gialloblu non si fa cogliere alla sprovvista. Nonostante il Malo passi per primo, il Canove non demorde e a 5 minuti dalla fine agguanta un meritato pareggio con Federico Pertile. Stessa musica anche a Dueville tranne per la conclusione più amara. Canove sempre in avanti, che condu- ce il gioco, che impone le sue regole per poi essere colpito da disattenzioni causate più dal nervosismo nel non riuscire a chiudere la partita che da responsabilità individuali. A Dueville si mette pure la sfortuna, il rapporto dei tiri in porta è tutto per il Canove, però c’è bisogno di rimettere i gialloblu sulla giusta strada perché il campionato è ancora lungo e la classifica molto corta con molte squadre agguerrite pronte a spodestare il Canove dalla posizione di classifica faticosamente conquistata. Forza Canove. Gerardo Rigoni Classifica prima categoria girone “C”. Mussolente punti 37; Pove 31; Azzurra Sandrigo 26; Scledum ed Alto Astico 23; Carmenta, Canove e Sarcedo 22; Borso S. Eusebio 21; Travettore 20; Malo 19; Dueville e Summania 18; S. Fortunato 16; Poleo Aste 10; Isola 7. Prossimo turno. domenica 24 gennaio (ore 14.30) Azzurra Sandrigo-Canove. Gli Allievi dell’A.C. Canove campioni d’inverno Un record personale di presenze, quello registrato dal settore giovanile del Canove Calcio all’ormai tradizionale appuntamento pre- natalizio al Rifugio Kubelek, serata alla quale hanno partecipato atleti dai più piccoli dei primi calci fino agli juniores, con i propri familiari, allenatori, dirigenti e collaboratori. In totale ben duecentosedici persone che si sono ritrovate insieme per fare un po’ di resoconto sui primi mesi di attività stagionale, ma soprattutto per festeggiare ancora una volta questa bella realtà dello sport altopianese: un momento di unione e condivisione che si rafforza sempre più negli anni. Riscontri positivi provengono dalle varie categorie, dove gli atleti si dimostrano entusiasti dell’attività sportiva, anche i più piccoli che vi si sono avvicinati per la prima volta in questa stagione. Continua intanto la buona collaborazione con il Gallio, che si occupa dei “Giovanissimi”, pure presenti alla serata al Kubelek. Dagli Allievi, che hanno conquistato il titolo di Campione d’inverno, arriva anche la conferma dell’importanza del vivaio locale per la prima squadra, con il debutto in prima categoria di Christian Alberti, e altri tre o quattro giovani che ormai sembrano pronti a seguirlo. Attualmente gli Allievi si allenano a Caltrano, dove disputeranno anche l’incontro con cui riprenderà il campionato, il 31 gennaio, contro l’Asiago. Bisognerà aspettare marzo invece perché tutte le categorie riprendano allenamenti e partite. La stagione in corso ha registrato un positivo inizio delle attività, gra- zie anche al valido e nutrito gruppo di persone, fra allenatori e dirigenti, che segue il settore giovanile, e tutto ciò fa presupporre che anche questa annata proseguirà con impegno e soddisfazione, per concludersi con un bilancio positivo, sotto i vari aspetti, non ultimo quello di far fare una sana e divertente attività fisica a tanti bambini e ragazzi. Infine ci facciamo portavoce del settore giovanile dell’A.C. Canove che desidera, anche attraverso il giornale, augurare una pronta ripresa a Gabriele Gios, che gioca con i giovanissimi, e che è stato operato pochi giorni fa all’ospedale di Bassano, in seguito all’infortunio durante un incontro di recupero, che gli è costato la frattura di tibia e perone. Silvana Bortoli 8 l’Altopiano Sabato 23 genniao 2010 24 Slegar Volley. Under 18 in testa VOLLEY Brillante ripresa di campionato dopo la pausa natalizia per la formazione Under 18 della Slegar Volley, che guidata in panchina da coach Sabina Busolin, tra le mura amiche della Palestra comunale di Asiago, consolida il primato in classifica battendo con un secco 3 a 0 ( 2516 / 25-9 / 25-22) la formazione Real San Zeno di Arzignano. La partita ha fin da subito messo in evidenza la supremazia delle ragazze della Slegar, che solamente nel terzo tempo hanno concesso qualche punto in più alla squadra avversaria. Ar- Con l’ultima vittoria, ottenuta tra le mura amiche, consolidato il primo posto in classifica. Due gli incontri casalinghi per questo weekend: sabato 23 gioca l’U14, domenica l’U18 rivati quasi al giro di boa del campionato provinciale, si sta delineando una classifica suddivisa quasi nettamente in due tronconi, con quattro squadre in fuga e altre sei a rincorrere le prime. Sono arrivate pure due importanti affermazioni consecutive per la formazione della Under 14, diretta in panchina da Massimiliano Isidoris, che nelle ultime due partite di campionato ha incamerato altrettante vittorie. Il primo successo è giunto contro la formazione dello Sporting Alto Vicentino per 3 a 1; il pri- mo set veniva vinto dalla formazione ospite con il punteggio di 22-25, si concretizzava in seguito la rimonta con la vittoria fina- le per le nostre ragazze negli altri tre set (25-21 / 2512 / 25-21). La settimana seguente nella partita svoltasi domenica 17 gennaio, si incontravano nella palestra di Lugo di Vicenza la squadra seconda in classifica, l´U.S. Astico e la nostra formazione, terza in classifica, ma con una partita in meno. Come ormai di consueto, a far venire il batticuore ai tifosi al seguito, ci pensavano le nostre ragazze che partivano con il freno tirato e concedevano il primo set alle avversarie (26-24), ma poi prontamente, con grinta e impegno, rimettevano la partita sulla giusta carreggiata vincendo, non senza soffrire, gli altri tre set ( 23-25 / 20- 25 / 22-25). Quest´ultima vittoria permette alla Under 14 di agguantare il secondo posto in classifica nel campionato provinciale a dieci squadre e di guardare con ottimismo ai futuri impegni. Ricordiamo agli appassionati di volley, che i prossimi incontri si svolgeranno presso la palestra dell´IPSIA di Asiago con il seguente ordine cronologico: per l´ Under 14, sabato 23 gennaio alle ore 16.30, per l´Under 18, domenica 24 gennaio alle ore 11. Renato Stona Volley Cesuna: riprendono i campionati Fipav Si torna a parlare di pallavolo dopo la lunga pausa natalizia che ha interrotto i campionati di Federazione per quasi un mese. La prima a scendere in campo, il giorno della Befana, è stata l’Immobiliare La Bussola in prima Divisione femminile che ha ospitato la capolista Sartorello Argine di Vicenza. Nonostante la diversa classifica e obiettivi da portare a termine, le squadre si affrontano a viso aperto offrendo al pubblico accorso uno spettacolo degno del massimo campionato provinciale. Nel primo set squadre alla pari che mettono in luce le rispettive qualità di recupero in difesa; risultato che si sblocca solo sul finale quando, dopo il temporaneo 22 pari, alcune occasioni premiano le ospiti che chiudono il parziale 22-25. Nel secondo set il Cesuna, nonostante la buona prestazione appena espressa, denota chiari segni di disorientamento tanto da trovarsi in un battibaleno sul 13-24 senza aver praticamente giocato. Con un’incredibile serie di battute positive, ci pensa però Leyla Martello a mettere in subbuglio l’Argine recuperando punto su punto tutto lo svantaggio; solo allora, con un beffardo pallonetto, le vicentine riescono ad ottenere il cambio palla. Il punto decisivo del 2426 arriva da un proibitivo tentativo di Tatiana Panozzo di rimettere in gioco una palla arroventata che però colpisce l’astina delimitante il Volley Asiago Altopiano l’U16 batte il Monticello Le ragazze Under 16 vincono per 3 a 1 (15:25, 25:17, 25:14 e 25:16 i parziali) l’incontro valevole per la 7a giornata di campionato di categoria AICS contro l’ACS Monticello. Il match, disputato sul parquet di via Cinque ad Asiago, ha visto soffrire le ragazze altopianesi piu’ del dovuto soltanto nel primo set quando mister Munari, dovendo far fronte alle innumerevoli indisponibilita’ dell’ultima ora, ha inserito le due “matricole” Cristiana Contri e Martina Frigo al loro primo anno di pallavolo e al loro debutto ufficiale in partita e campionato. Schema di gioco quindi da ridisegnare per mascherare il ruolo delle esordienti che, a quel punto, si sono trovate effettivamente al riparo da situazioni per loro inaffrontabili mandando pero’ il resto della squadra in totale confusione nell’affrontare un nuovo assetto che non avevano mai visto ne provato prima in allenamento. Cosi’ dal secondo set la squadra e’ ritornata allo schema abituale rischiando Cristiana e Martina nel ruolo pieno delle titolari che andavano a sostituire, mossa che si e’ rivelata estremamente efficace in quanto l’Asiago si e’ aggiudicato i tre set successivi. Nota di merito per la palleggiatrice Deborah Rigoni (immagine in allegato), ottima prova con una accorta distribuzione della palla su tutte e quattro le soluzioni di attacco e 5 ace in battuta. Ottimo lavoro anche per le due esordienti (6 attacchi punto dalla banda per Martina, 7 attacchi punto e 3 muri vicenti per Cristiana), e per il capitano Veronica Galante, martello inossidabile con 16 schiacciate punto, due ace in battuta e due muri vincenti. Con questi tre punti il Volley Asiago Altopiano compie un altro passo avanti verso l’entrata nel master round finale. Resta solo da incrociare le dita per il recupero delle infortunate/ammalate per l’incontro di Sabato prossimo con l’Antares a Vicenza che, sulla carta, sara’ ben piu’ impegnativo della partita appena giocata contro il Monticello. Monticello che comunque e’ sembrata una squadra di ben maggiore spessore rispetto a quella vista nel match di andata; indubbiamente si vede che la cura dell’allenatore Nicola Zocca, al primo anno con questa squadra, sta da dando frutti concreti. Deborah Rigoni in battuta campo di gioco. Ciò nonostante le “Tigers” non ci stanno a bere l’amaro calice della sconfitta e nel terzo set partono alla carica acquisendo, fino a metà set, un buon vantaggio. Sul 13-9, però, le avversarie riprendono in mano le redini della partita riuscendo ad aggiudicarsi anche il terzo set con il punteggio di 20-25. Quindi sabato scorso è stata la volta dell’U.S. Astico di Lugo Vicentino, occasione per rinnovare l’eterno derby contro una squadra che ha condiviso il medesimo percorso negli ultimi anni fino all’attuale approdo in Prima Divisione. Ambedue le formazioni, in questo scorcio di campionato, stanno pagando lo scotto del cambio di categoria che dà luogo alla staticità delle rispettive posizioni in classifica. Un match giocato allora più a livello psicologico che agonistico con il Cesuna che probabilmente ha subìto più delle padrone di casa la pressione del confronto. Le ragazze del Lugo, in effetti, hanno saputo essere più incisive mettendo in campo un sistema squadra che trasmetteva l’impressione di possedere una difesa imbattibile, rendendo così vane le incursioni delle “Tigers”, ed effettuando attacchi mirati in zone non coperte. Da ciò scaturisce il successo finale senza riserve a favore dell’U.S. Astico con il punteggio di 3 a 0, parziali di 25-19, 25-14 e 25-17, che determina il sorpasso in classifica a scapito del Cesuna. Dopo l’ottava giornata il girone B è guidato dall’Angarano con 23 punti seguito dal Sartorello Argine a 22; il Cesuna, sopravanzato dal Lugo a quota 7, è ora re- legato al 10 posto a 6 punti. Nel campionato di seconda Divisione maschile buon debutto del Caseificio Pennar Volley Cesuna al ritorno in campo dopo la lunga pausa natalizia che ha tenuto ferma la squadra per più di un mese. La formazione maschile riesce a rimpinguare efficacemente la classifica conseguendo una prevedibile vittoria contro l’Olimpia Zanè. Nella partita interna disputata sabato 16 al Palazzetto dello Sport di Roana la squadra guidata dal coach Fabio Munari ottiene il massimo risultato vincendo 3 a 0, parziali di 25-20, 2725 e 25-21, contro un indefesso Zanè. Il Cesuna, in effetti, ce la mette tutta per rendersi difficile la partita seguendo il ritmo blando imposto dagli avversari di turno. Il match che sulla carta non doveva porre particolari problemi, anche se gli avversari cercavano il sorpasso in classifica, si è rivelato più sofferto del previsto tanto da far irretire più volte l’allenatore per la mancata incisività degli attacchi. Comunque, dopo un’ora e venti di ostilità, il match si conclude a favore del Cesuna che, con i tre punti acquisiti, raggiunge il Rosà al secondo posto in classifica a quota 9, rimanendo in attesa dello scontro diretto in calendario il prossimo 30 gennaio alle 20,30 al Palazzetto di Roana. Intanto è arrivata l’ora anche per un’ulteriore formazione di esprimere sul campo quanto acquisito nei precedenti mesi di preparazione: la C. Müller Volley Cesuna ha iniziato infatti la prima fase del torneo “Braccio di Ferro” con l’inserimento nel girone D - U13 femminile. In un campionato dove, per la verità, conta di più accostarsi gradualmente alla pallavolo acquisendo l’indispensabile esperienza nel continuo confronto con gli avversari, l’esordio agonistico è avvenuto il giorno della Befana. Con l’omonimo torneo di Vicenza è infatti coinciso il primo test assoluto dove verificare il livello di allenamento e dare indicazioni all’allenatrice Martina Valente sugli aspetti ancora da perfezionare. Oltre all’ottenimento di un meritato quarto posto, che ha premiato l’appropriata preparazione tecnica, la prova è stata l’occasione per consolidare il gruppo. Non resta allora che augurare un appassionato in bocca al lupo alle nostre pallavoliste in erba! Prossimi incontri casalinghi al Palazzetto dello Sport di Roana Sabato 23 gennaio alle 18,30 Fruit Club U16 contro il Volley Towers; Domenica 24 gennaio alle 11,00 C. Müller U13 contro il San Vito Volley; Martedì 26 gennaio alle 20,30 Calce Barattoni U18 contro l’Olimpia Zanè; Giovedì 28 gennaio alle 20,30 Fruit Club U16 contro l’Olimpia Zanè; Sabato 30 gennaio alle 16,30 La Bussola 1^ Div. Femm contro il Montecchio Maggiore; Sabato 30 gennaio alle 18,30 Bar Sport U14 contro il Volley Sottoriva; Sabato 30 gennaio alle 20,30 Caseificio Pennar 2^ Div. Masch contro il Volley Rosà. 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 25 La madre degli imbecilli e’ sempre incinta La madre degli imbecilli è sempre incinta e così in questi giorni ha partorito la vicenda di quel signore che a Treviso si indispettisce alla vista della bambina down in pizzeria con la sua famiglia. In verità questa frase l’ha detta il nostro grande, davvero grande Maurizio Costanzo quando ci invitò al Costanzo Show per denunciare il fatto che a Gardaland avevano costretto un gruppo di nostri ragazzi Down a scendere dalle loro attrazioni perché disabili gravi. Avevano paura che potessero cadere nella pozza delle canoe … pensate un po’ c’erano campioni alle paraolimpiadi di nuoto e di sci! Io invece posso fare di tutto a Gardaland anche se non so nuotare né sciare e soffro da morire di vertigini e di stomaco, mi piacciono da impazzire le montagne russe, infatti ci sono salita, ma vi giuro quella volta avrei voluto morire dalla vergogna per aver inondato chi mi stava sotto ed attorno. Ma io non sono Down eh ! I CAN !!!!! E se fosse capitato ad un Down ? ( quando ci mettono l’articolo indeterminativo UN non ti rispettano, è per dirti che tanto sono indistinti, uno o l’altro.. tutti uguali sono no?) Caro Maurizio Costanzo , hai ragione sai, la madre degli imbecilli è sempre esistita e sempre ci sarà. Quello che conta è che lei è da sola con i suoi “imbecillini”, invece noi siamo insieme a tanta gente che crede in noi, che ci rispetta, che gode dei nostri difficili e sudati traguardi, che ci saluta e parla con noi x strada, che è felice nel vederci prendere il bus, al supermercato, insomma che si compiace di vederci vivere da cittadini padroni della vita , non nascosti in quelle tristissime strutture Per DISABILI. Gentile Signore di Treviso sono sincera, non è la sua Succede anche sull’Altopiano Non ci sono solo giovani rampanti che vogliono fare carriera e guadagnare tanti soldi. C’è qualcosa d’altro – Anche qui sull’Altopiano di Asiago. Vengo al dunque. Un sabato pomeriggio. Mi telefona un giovane titolare di una microimpresa. Lavori con Certificazione. Preparato, serio, capace. Mi chiede se posso riceverlo. Di sabato! Ma sono in letargo ! E’ come interrompere il digiuno a un mussulmano. Siccome non sono mussulmano, dico, OK, ci vediamo alle cinque. Mi chiede scusa per il giorno e l’ora ma ha una urgenza. Deve chiudere la contabilità di alcuni lavori fatti per un mio cliente e trasmettere la relativa fattura. Mi pare giusto – al 31 dicembre di ogni anno si Freddo che trae profitto della fragilità del nostro corpo Freddo pungente, devastante nella steppa in dicembre ; freddo che qui in provenza, con esagerazione, definiamo siberiano ; ridicolo quest’assurdo paragone. Ho letto cenci e la rileggo , mario. Il freddo, era lì, a nicolaievka ; la morte faceva sempre da scenario. Lei andava avanti, punto e basta ; le domande, la rabbia sarebbero scaturite nel tempo, dopo il fronte russo, ben dopo ; per valutare e constatare i danni umani, ver- chiudono i conti dei lavori eseguiti e si incassano quattro lire . Ma io non intendo chiudere solo la contabilità dei lavori., soggiunge Chiudo bottega. Ma no! Hai guadagnato abbastanza; ti ritiri e vai a goderti il sole alle Maldive. No – chiudo bottega e vado a fare un altro lavoro.Chiedo spiegazioni : con un buon lavoro in mano , abbandoni tutto e.. Vedi – mi dice – sono al giro di boa perché ho 37 anni ( faccio un rapido conto . se lui è al giro di boa vuol dire che io sono arrivato al traguardo, non me ne ero accorto…. pazienza ) e – se non scendo subito dal treno, poi mi mancherebbe il coraggio. E che farai di bello ? Ho fatto un corso di OSS ( O esse esse – non quelle naziste - Operatore Socio Sanitario ). E – suppongo che andrai magari nel nostro Ospedale. No! voglio A Mario Rigoni Stern gognosamente umani. Il suo racconto riguardo al carnaio mi commuove. In questo consueto appuntamento natalizio, il pensiero giunge vagabondo fino alla sua tomba. L’amicizia risorge, il dialogo prosegue nonostante l’assenza del corpo, un ennesimo sassolino riposto accanto a lei. Per i legami di amicizia sull’altopiano, le sono riconoscente e la lingua Italiana che mi serviva per leggerla si è fatta sempre più limpida All’avvicinarsi del momento degli auguri, sento doveroso ricordare sempre questi anni di progetti scolatici che mi hanno spinto a rivolgermi a lei stimolando la mia curiosità ed interesse. L’impegno per non dimenticare la storia, le sfacettature delle sue vicende d’uomo, la sua determinazione ad inculcarci pace, apertura mentale e desiderio di condivisione. La saluto, Mario andare con i disabili. DISABILI? Si con i disabili. Primo pugno nello stomaco. Lavoro duro, impegnativo, che induce tristezza…dico io ( ho qualche famigliarità ) :Ho fatto una esperienza alla Casa del Pastore – mi risponde e tu non sai cosa significhi la soddisfazione di vedere il sorriso di un cerebroleso quando vede le mucche che saltano al pascolo. Secondo pugno nello stomaco. Se mi guardo indietro… Terzo pungo nello stomaco. Non ci sono solo i rampanti e quelli che vogliono fare solo quattrini, ci sono anche ragazzi come questi. Anche sul nostro Altopiano . Volevo darne testimonianza. Naturalmente il nome non me lo ricordo, ma basta fare passaparola. Paolo Lorenzi Élisabeth groelly, professoressa d’inglese, cabriès, france. Gennaio 2010. battuta “Tenetevi i figli mongolidi a casa” che ci preoccupa sa! Ben più pericolosi sono tutti quei dirigenti nelle varie Aziende ULSS, nelle istituzioni che a vario titolo dovrebbero difendere i nostri diritti e invece ci costringono ad umiliaci bussando di continuo alla loro porta sempre con il cappello in mano. Dobbiamo essere educati, noi, sennò poi si irrigidiscono e non ci ascoltano più …..ma per esigere cosa ? Diritti sanciti dalla leggi a nostra tutela! E ben più pericolosi sono anche quei politici che ti cercano per le elezioni e fanno pubbliche promesse di dare risposta al tuo sacrosanto diritto, ma poi una volta eletti …. a stento ti danno un appuntamento e comunque poi allargano le braccia e pure si fan compatire da te , come è dura la vita per loro … Caro Maurizio Costanzo ancora grazie per quella lezione di sana saggezza popolare, ma grazie ancora a te e a tutti quelli che non solo in queste occasioni ma ogni giorno ci dimostrano di stare dalla parte di quelli che sono “Più Forti” davvero ! Patrizia Tolot Vice Presidente Associazione Down Dadi Padova Il Sud può diventare un “paese normale”? Che sarebbe successo se l’aggressione di Rosarno ai danni di extracomunitari neri, fosse avvenuta in qualche paesino del nord, magari a giunta leghista? Risposta scontata: gli amanti del melting pot multirazziale, avrebbero lanciato accuse infamanti contro il nord egoista, fascista e razzista. Invece, trattandosi di aggressori meridionali, silenzio assoluto! Ma non è tutto, i garantisti dell’illegalità hanno tenuto le bocche cucite persino sugli atti vandalici compiuti dagli extracomunitari. Ipocrisie a parte, e fatto salvo il diritto degli uni (i cittadini di Rosarno a difendersi) e degli altri (i neri sfruttati a ribellarsi) a far valere le loro ragioni (entrambe legittime), la domanda che sorge spontanea è: sarà mai possibile far diventare il profondo sud, un “paese normale”? In questi giorni gli organi di informazione ci hanno fatto sapere che nelle regioni meridionali solo il 2 % dei lavoratori extracomunitari viene assun- to regolarmente e che il rimanente 98% vive nella clandestinità ed esercita lavori in nero. Ciò significa che l’intera comunità di quelle regioni, vale a dire, forze dell’ordine, sindaci, autorità e finanche, comuni cittadini, consumano in massa quel gravissimo “peccato” sociale che si chiama omertà. Se questa infame legge non scritta non verrà estirpata dalle menti dei meridionali, si può star certi che la malavita, l’ndrangheta, la mafia e la camorra regneranno sovrane per l’eternità. La soluzione? Se il popolo del sud, vuoi per pigrizia, vuoi per “convenienza”, non vuole cambiare, perché non prendere in considerazione la proposta del sindaco leghista di Verona Flavio Tosi, vale a dire, il commissariare quelle regioni che pensano di vivere in un’altra Italia? Se ognuno non si assume le sue responsabilità, non scandalizziamoci poi, se qualcuno vuole dividere l’Italia in due. Gianni Toffali Verona 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano Caduti e dispersi in Russia A seguito delle notizie riportate dalla stampa nel corso della visita del Presidente Berlusconi in Bielorussia, in molte famiglie di caduti e dispersi in Russia si sono riaccese delle sia pur tenui speranze circa le sorti dei loro cari dispersi in quella tragica ritirata del 1942/43, con 100 mila soldati, in particolar modo alpini, rimasti prigionieri nella tormenta e nella morsa del freddo, come ha narrato il libro di Bedeschi “100 mila gavette di ghiaccio” e ancor il più famoso di Mario Rigoni Stern “Il sergente nella neve”. Mi è capitato da Sindaco di rivolgere una istanza al Ministero della Difesa e al Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra per richiedere notizie per conto dei familiari di un disperso in Russia, per venire a conoscenza in quale località è deceduto, o se fatto prigioniero o deportato nei lager. Mi è capitato infatti nel 2001 di essere stato informato dal Commissariato del ritrovamento di una salma di un caduto di Rotzo in Ucraina, dove a seguito della costruzione di una strada, è stato rinvenuto un cimitero con molte salme e i lavori sono stati sospesi per dar modo di recuperare le ossa dei caduti. E’ stata ritrovata proprio in questa occasione tra le ossa di uno scheletro una minuscola bottiglietta di vetro contenente il nominativo di questo caduto. La salma è stata trasportata al tempio di Cargnacco, dove sorge il tempio dei caduti e dispersi in Russia e poi è stata tumulata a Rotzo con una solenne cerimonia. Alcuni giorni fa, a seguito appunto delle notizie riportate dal Corriere della Sera di martedì 22 dicembre 2009, dal Giornale di Vicenza del 1 e 7 dicembre 2009 e anche dalla televisione, è venuto da me il Sig. De Guio Guido, allo scopo di chiedere ulteriori informazioni circa la sorte di suo fratello disperso in Russia. Nella lettera indirizzata al Ministero della Difesa, al Commissariato Generale Onoranza Caduti in Guerra, al Capo dello Stato e al Presidente del Consilio dei Ministri il Sig. De Guio scrive quanto segue: “Nella recente visita del Presidente del Consiglio il 30 no- In periodo stagionale (fino al 28 febbraio) la chiusura festiva è facoltativa. Riportiamo di seguito i distributori in turno di apertura. Domenica 24 gennaio ASIAGO: AGIP – Via Verdi LUSIANA: IP – Viale Europa Domenica 31 gennaio ASIAGO: TOTAL, Via Autieri d’Italia Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarleall’indirizzo: Piazzetta delle Poste n.3 36012 Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. vembre scorso in Bielorussia, gli sono stati donati dal Presidente Lukashenko quattro volumi contenenti le storie degli italiani dispersi nella tragica ritirata di Russia. Questa notizia ha riacceso sia pure tenui speranze circa le sorti dei nostri fratelli caduti in quella tragica guerra. Anche mio fratello De Guio Mario classe 1918 purtroppo non è più ritornato e a seguito di una mia richiesta, il Ministero della Difesa in data 27 gennaio 2000 ha risposto che il soldato De Guio Mario risulta tuttora disperso. Ma come ho già detto all’inizio la notizia del recupero di quattro volumi dei soldati dispersi ha in qualche modo suscitato in noi delle speranze, perché nonostante siano trascorsi oltre 65 anni, le attese dei familiari dei caduti dispersi in Russia non sono mai venute meno. Con la presente desidero fortemente essere messo a conoscenza se in quegli elenchi risulta anche il nome di mio fratello De Guio Mario, per la cui scomparsa tutta la nostra famiglia e in particolar modo nostra madre ha sofferto fino alla sua morte il suo mancato ritorno. In attesa di riscontro, porgo i miei deferenti saluti e ossequi”. Siamo fiduciosi che arriverà senz’altro una risposta in merito, poiché come è stato scritto nella lettera la speranza da parte dei familiari di avere notizie più precise non è mai venuta meno e chissà che nei quattro dossier bielorussi non si ritrovi magari anche il nome di questo alpino di Mezzaselva. Edoardo Sartori Rettifica In riferimento all’intervento dal titolo “La razionalizzazione della rete scolastica” pubblicato su questa pagina nel numero 311 del 9 gennaio, specifichiamo che i dati relativi al numero di alunni frequentanti le scuole di Rotzo erano errati. I bambini della Scuola dell’Infanzia di Rotzo frequentanti sono 20 e non 15, mentre gli alunni della Scuola Primaria sono 44 e non 21. Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Rotzo Matteo Dal Pozzo che sottolinea: “Questo ovviamente sposta gli equilibri per decidere quale plesso abbia il maggior diritto e le migliori prospettive di mantenimento”. Dalle ore 8.45 di sabato 23 alle ore 8.45 di sabato 30 gennaio ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas del dr. Vittorino Ballici Molini – Piazza II° Risorgimento 23 Dalle ore 8.45 di sabato 30 gennaio alle ore 8.45 di sabato 6 febbraio LUSIANA: Farmacia del dr. Mario Balduzzo – Viale Europa, 27 ROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssa Silvia Passuello – Piazza S. Giustina, 23 26 A proposito di immigrazione L’immigrazione è un problema universale e diffuso ad ogni latitudine. L’ex primo ministro australiano John Howard in occasione di un suo recente discorso si è soffermato in modo particolare sul fenomeno dell’immigrazione islamica. Un discorso che potrebbe essere ripreso alla lettera per descrivere la nostra situazione in Italia. Ai fini di una riflessione sull’argomento, vorrei proporre ai lettori de L’Altopiano le parole di John Howard pronunciate dopo che in Australia, ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, è stato detto di lasciare il paese, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici. Un lettore affezionato “Gli immigrati non australiani devono adattarsi! Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà. La nostra lingua ufficiale è l’inglese, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua! La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi. Questo è il nostro paese; la nostra terra e il nostro stile di vita. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: il diritto ad andarvene. Se non siete felici qui, allora partite. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che vi ha accettati.” Domenica 17 gennaio ad Asiago sono stati smarriti degli occhiali da vista con montatura e astuccio di colore rosso. Chi li avesse ritrovati è pregato di chiamare il n. 349 5938175 A Mezzaselva di Roana, in zona panoramica, esposto al sole, affittasi annualmente appartamento trilocale. Riscaldamento a metano. Luce ed acqua indipendenti. 400 euro al mese. Telefonare per informazioni ai numeri 041.423898 335.8046908 8 l’Altopiano Almanacco per 15 giorni Sabato 23 genniao 2010 27 Da sabato 23 gennaio a venerdì 5 febbraio 2010 Il 23 gennaio è il 23° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 342 giorni alla fine del 2010. di Giovanni Dalle Fusine Sabato 23 gennaio S. Emerenziana Domenica 24 S. Francesco Lunedì 25 Conv. di S. Paolo Martedì 26 S. Tito Mercoledì 27 S. Angela Giovedì 28 S. Tommaso Venerdì 29 S. Valerio Sabato 30 S. Martina Domenica 31 S. Giovanni Lunedì 1 febbraio S. Verdiana Martedì 2 Pres. del Signore Mercoledì 3 S. Biagio Giovedì 4 S. Gilberto Venerdì 5 S. Agata Un santo per volta: Santa Martina. La storia di questa giovane santa comincia a ritroso, dalla sua tomba, 1.400 anni dopo il suo martirio, quando nel 1534 l’attivissimo Urbano VIII, impegnato sul fronte spirituale nella controriforma cattolica e su quello materiale nella restaurazione di celebri chiese romane, avendo riscoperto le reliquie della martire, ripropose ai romani la devozione di S. Martina, fissandone la celebrazione al 30 gennaio. Ne compose egli stesso l’elogio, con l’inno: “Martinae celebri plaudite nomini, Cives Romulei, plaudite gloriae”, che invita ad ammirare la santa nella vita immacolata, nella carità esemplare e nella coraggiosa testimonianza resa a Cristo col martirio. Martina, figlia di un nobile romano, sarebbe stata diaconessa, che per aver rifiutato di fronte al tribunale di Alessandro Severo di sacrificare ad Apollo, dopo infiniti tormenti e prodigi da parte sua, fu condannata ad essere decapitata. La più antica notizia su Martina è che papa Onorio I le dedicò una chiesa nel Foro. Etimologia: Martina = dedicato a Marte. Emblema: Palma Successe 100 anni fa: 10 febbraio 1910, arrivava il treno ad Asiago. Il primo progetto dell’ingegnere Alfonso Crippa di Milano del 1884 prevedeva un percorso che si inoltrava per la Val d’Astico fino a Pedescala e San Pietro Valdastico e tornava indietro inoltrandosi nella Val d’Assa e arrivava ad Asiago per la valle del Ghelpach; questa idea fu scartata per varie motivazioni: perché troppo lunga (41 km); perché le autorità militari si opposero essendo la linea troppo vicina al confine; perché lontana da grossi centri come Treschè-Conca, Cesuna, Canove. Alessandro Rossi incaricò l’ingegnere austriaco Ferdinando Shacke di individuare un percorso e questi ne propose uno ugua- Sabato 23 gennaio 2010 l’Altopiano L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Monte Sisemol ,9 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Stefano Angonese, Luigi Frigo Bettinado, Giovanni Dalle Fusine ,Cesare Pivotto, Giulia Panozzo, Giovanni Rattini, Beppa Rigoni Scit, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Claudio Savelli, Virginia Gianello, Aurora Carli, Serena Baù, Stefano Rigoni, Renato Angonese, Stefania Carli, Morena Turetta, Valerio Fabris, Alessandro Cunico, Genny Ronzani, Sabrina Passuello, Antonella Brazzale, Billarman, Corrado Corradin Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro Impaginazione: Davide Degiampietro Foto: Foto Bergamaschi - Archivio Giornale Grafica Altopiano Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova le a quello adottato con l’unica differenza che il suo da Cesuna andava direttamente a Roncalto e ad Asiago. Infine gli ingegneri Saccardo e Dalla Valle proposero quello definitivo. Lo scartamento ridotto della RocchetteAsiago fu imposto dal governo Austro-Ungarico in quanto linea prossima al confine, che allora andava dal comune di Valdastico fino a Primolano in Valsugana passando dal passo delle Vezzene. Nonostante la proposta di un collegamento ferroviario fosse quindi partita già dal lontano 1882, soltanto nel 1907 questo otteneva l’approvazione governativa per la costruzione di una tratta a scartamento di 950 mm in parte ad aderenza naturale in parte a cremagliera. Dopo anni di discussioni e studi i lavori, iniziati nel 1909 furono finalmente avviati dalla Società Veneta. Diresse i lavori l’ingegner Giovanni Letter, di Schio; tra 1908 e 1909 la ditta Bianchi-Steiner & C., di Milano, completò il ponte in muratura e su progetto dell’ingegnere Voghera, di Padova, la ditta Brambilla, di Milano, costruì il ponte in ferro. Venne impiegata una Locomotiva da cantiere con rodiggio 02-0 (detta La gobba): era la n°10 e venne radiata nel 1915. La prima locomotiva arrivò a Cesuna il 24 aprile 1909, a Canove il 25 novembre e ad Asiago il 4 dicembre dello stesso anno. E infine arrivò l’inaugurazione avvenuta il 10 febbraio 1910 alle ore 10. Secondo le cronache del tempo si dovette prima sgombrare la linea dall’abbondante neve. L’inaugurazione avvenne in concomitanza con l’apertura della nuova stazione ferroviaria progettata dall’architetto Veneziano Guido Sullam. L’inverno in cucina: zuppa di piselli secchi. Ingredienti per 4 persone: 200 gr di piselli secchi, 1 carota, 1 porro, 1 spicchio d’aglio, 3 cucchiai d’olio d’oliva, 1 foglia d’alloro, 1 litro di brodo (meglio del buon brodo fatto in casa, in alternativa usate pure il dado), sale, pepe. Per servire: crostini abbrustoliti e, a piacere, del prosciutto crudo. Eventualmente, ammollate i piselli per un paio di ore: non è indispensabile, potete anche cuocere la zuppa direttamente. Scaldate l’olio in una casseruola con la foglia d’alloro e carota, porro e aglio sminuzzati. Lasciate appassire il tutto a fuoco moderato senza far prendere colore. Unite i piselli e coprite con il brodo bollente. Aggiungete un cucchiaino di sale e lasciate cuocere con un coperchio leggermente scostato per 1 ora e mezza circa. Se necessario, aggiungete acqua durante la cottura. Passate ora la zuppa al frullatore oppure al passaverdure dopo aver tolto la foglia d’alloro. Servite subito con pepe macinato al momento e, se vi piace, con il prosciutto crudo finemente sminuzzato oltre che con i crostini. Frasi celebri sulla memoria: -Lo sciocco non perdona e non dimentica. L’ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica. (Thomas Szasz ). -L’uomo di buona memoria nulla ricorda, perché nulla dimentica. (dal Proust) – Samuel Beckett. Una giusta economia non dimentica mai che non sempre si può risparmiare; chi vuol sempre risparmiare è perduto. (Theodor Fontane). -Ciò che l’occhio ha visto il cuore non dimentica. (proverbio malgascio). -Quando incontri un amico, dimentica le tue disgrazie. (Appio Claudio Cieco). -Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscirà a nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e soprattutto quanto più desidera: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più di lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell’istante, perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo. (Carlos Ruiz Zafón) ARIETE Un periodo uraniano è qualcosa che non si dimentica facilmente. Se il pianeta delle novità si è già manifestato, cogliete l’occasione del momento per consolidare quello che vi ha donato. Se invece siete ancora in attesa, potreste ricevere un regalo inaspettato ed esaltante. Guardatevi attorno con disponibilità e ottimismo, senza fare i capricci per ogni quisquiglia. TORO Il vostro sarà un periodo più che piacevole in compagnia di Nettuno e Giove, che sollecitano la vostra inesauribile fantasia. Per i single le novità sono a portato di mano. Chi è in coppia potrà dare un tocco di tenerezza in più al rapporto, arricchendo l’atmosfera generale con qualche iniziativa capace di catturare l’interesse del partner. GEMELLI Avete importanti alleati astrali, che vi spingono con benevolenza ad accettare quello che capita. Amore e amicizie, sebbene non brillino, possono però farvi passare una giornata più che piacevole: non mostrate la vostra ritrosia a prendere pare a una festa che, sebbene non vi esalti, potrà comunque esservi utili psicologicamente. CANCRO Vi aspetta qualcosa non soltanto piacevole, ma forse anche memorabile, specialmente se avete saputo seguire le indicazioni di Saturno, che indica la strada più difficile, ma più giusta. In amore siate disponibili e cauti allo stesso tempo. Eviterete così di non dover cambiare atteggiamento all’ultimo momento, spinti magari da qualcuno che vi invidia. LEONE Il favore del destino non vi manca e vi offre occasioni di insoliti lussi. Tenete conto, però, che ci sono in agguato persone desiderose di cogliervi in fallo, soprattutto se avete avuto da poco un successo sfolgorante. In amore c’è il rischio di qualche intemperanza: per piegarlo a vostro vantaggio date al partner il giusto spazio. VERGINE Potete guardare con serenità e ottimismo a un futuro senza sfarzo, ma non mediocre. Il vostro gusto raffinato vi consente di organizzare qualcosa di molto insolito e piacevole. Un imprevisto potrebbe sbloccare una situazione sentimentale che vi ha un po’ stancato. Non rifiutate una proposta coraggiosa, anche se impone uno sforzo, non soltanto finanziario. BILANCIA Inutile negare che il vostro partner evoca in voi sentimenti contrastanti: è vero, oggi è quasi solo consumismo, ma in fondo sentite che c’è dell’altro. Sappiate cercarlo nella direzione giusta, specialmente se siete in crisi amorosa e volete riparare con un gesto tipicamente festaiolo. Un regalo più generoso del solito sarà l’asso nella manica per la serenità. SCORPIONE Potete organizzare una festa più che in armonia con i tempi. Smorzate i toni troppo festaioli, ormai superati, e concentratevi sull’essenziale, in particolare sulla scelta dei cibi, raffinati, ma non opulenti, e dagli amici giusti e in piccolo numero, con i quali festeggiare senza correre il rischio di annoiarvi. SAGITTARIO Una festa in famiglia è quello che ci vuole quest’anno per compensarvi delle prove che avete superato brillantemente. L’amore è il primo a beneficiare di un clima decisamente positivo, che vi consente di fare progetti impegnativi a lungo termine: matrimoni, divorzi e figli si possono mettere in cantiere con successo sempre e dovunque. CAPRICORNO Le feste non vi appassionano, ma la migliore cosa da fare è accettare di partecipare alle celebrazioni di rito, cercando di cogliere l’aspetto più gaudente. Perfino l’amore si avvantaggia di una vostra partecipazione serena e piena di ottimismo alla festa, che potrete permettervi di celebrare anche allargando i cordoni della borsa. ACQUARIO Fate attenzione al periodo non privo di eventi notevoli, grazie ai quali potrete godere del sottile piacere di aver avuto ragione su una questione in cui in molti vi hanno dato torto. L’amore è a portata di mano, ma richiede una certa diplomazia, se non volete guastarvi l’atmosfera festosa di un pranzo ricco ma non sfarzoso che potete celebrare in perfetta serenità. PESCI Con il favore degli astri, i pensieri profondi e l’analisi di situazioni difficili, che finora non avete voluto affrontare, diventano adesso elementi di progresso e di maggior sicurezza. Sono doni graziosamente offerti da un destino che vi permette di centrare il verso problema, dandovi così modo di risolverlo brillantemente a vostro favore. 8 Sabato 23 genniao 2010 l’Altopiano 28