QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
La voce degli
8 Comuni
l’Altopiano
www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
N. 312 - ANNO XII - EURO 1,50
LUSIANA
FOZA GALLIO ROTZO ROANA LUSIANA
Un boom
di nascite
nel 2009
Pag.16
ROANA
Internet
senza fili
gratis per
i residenti
Dimisioni
lampo per
l’assessore
Dario Frigo
Pag.12
Pag.10
E’ scontro tra le associazioni storiche
e la Comunità Montana
ROTZO
Pag.14
Apre in paese la sede
altopianese dell’Unione
Nazionale Consumatori
RIFIUTI
Differenziata
da migliorare
Pag.6
SABATO 23 GENNAIO 2010
GALLIO
“Via quei pannelli
dall’Ortigara!”
Quando si lavora insieme
per il bene della Città
Pag.16
ASIAGO
Il sindaco esorta:
“Serve intesa tra
pubblico e privato
PASSAGGIO
AL TRENTINO
Rodeghiero dà la
sveglia ai sindaci:
“Sordi alle istanze
dei cittadini”
Pag.8
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
Pag.4
A conclusione delle Festività
Natalizie desidero ringraziare
pubblicamente quanti hanno
collaborato al perfetto esito
dell’iniziativa denominata
“Giardini di Natale”.
Non è solo un dovere la ragione di questa lettera di ringraziamento bensì la soddisfazione di avere sentito a fianco
persone che non si sono volute limitare a comprendere e
condividere le ragioni del nostro progetto. I commercianti e gli artigiani di Asiago, assieme ai molti volontari che
hanno animato la “casetta della
solidarietà”, hanno condiviso
e coadiuvato la realizzazione
del nostro programma turistico acconsentendo ai numerosi
ospiti ed alla popolazione di vivere e godere tutte le peculiari caratteristiche di un tradizionale mercatino di Natale.
L’iniziativa, avviata tre anni fa
grazie all’entusiasmo dei nostri operatori, è stata motivata dall’esigenza di una forte
incentivazione del commercio
locale e dalla necessità di valorizzare i nostri giardini pubblici, che necessiterebbero di
un radicale intervento di
riqualificazione.
Grazie all’entusiasmo ed al rischio d’impresa assunto dai
nostri operatori, il mercatino
di Asiago ha saputo migliorarsi crescendo qualitativamente
ed offrendo una valida opportunità di intrattenimento e di
attrazione turistica.
Questo assume ancora più
valore in un periodo di profonda crisi economica e finanziaria in cui compito dell‘Amministrazione Comunale é
quello di intraprendere la strada della difesa e del rilancio
delle attvità commerciali del
proprio territorio. Il legame
con Asiago, la volontà di rischiare, la passione nel mettere a disposizione il proprio
tempo libero a favore degli altri, hanno permesso ai nostri
operatori ed ai molti volontari
impegnati di percorrere un
tratto di strada comune per la
crescita e lo sviluppo turistico di Asiago. Questo significativo successo ci da soddisfazione e ci induce sicuramente a pensare già all’edizione del prossimo anno per la
quale lavoreremo con l’obiettivo di coinvolgere tutti coloro che hanno manifestato interesse verso questa importante
realtà. Grazie veramente di cuore a tutti. Roberto Rigoni
Assessore al Turismo di Asiago
pagina 17
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
2
Ortigara: “Via quello scempio!”
ATTUALITA’
Qualcosa è cambiato sulla
vetta dell’Ortigara. Da ragguardevole distanza, anche
ad occhio nudo, si notano
quattro ombre, leggermente
sollevate dall’orizzonte della
cresta composta da nuda roccia. La novità è subito spiegata dagli uffici della Comunità Montana Spettabile Reggenza: “Si tratta di pannelli – dice il presidente
Giancarlo Bortoli - posizionati verso la fine dell’estate
scorsa per illustrare gli itinerari percorribili su quei
luoghi e gli eventi del primo conflitto mondiale. La
cartellonistica rientra nel
programma
di
valorizzazione di un territorio su cui la Grande
Guerra ha lasciato numerose testimonianze, dalle
trincee ai ricoveri, dai resti di baracche ai cippi
commemorativi dei reparti
italiani e austro-ungarici.
Molti di questi manufatti
sono oggetto da anni di un
attento restauro che sfrutta i finanziamenti statali
attribuiti alla provincia
vicentina. Vorrei aggiungere che il progetto attualmente è al 70 per cento
della sua completezza. Il
fine primario delle grandi
tabelle è accompagnare
chi percorre questi campi
di battaglia con spiegazioni esaustive e documentate. Anzi, vorrei segnalare
che seguirà un intervento
destinato a fare una sorta
di pulizia della segnaletica, poiché in molte zone
risulta
che
ci
sia
sovrapposizione delle indicazioni “.
La programmazione e le esecuzioni dei lavori nella loro
È una critica pressoché unanime quella che accompagna la posa dei pannelli
illustrativi sulla cresta della montagna sacra agli Alpini. Forum tematici sul web e
varie associazioni storiche disapprovano l’iniziativa della Comunità Montana
globalità sono senz’altro
encomiabili, tuttavia l’azione
dei cartelli non è stata accolta ovunque positivamente.
Contrarietà vengono espresse via mail al sito
www.lagrandeguerra.net e
sul forum di Cimeetrincee
(www.cimeetrincee.it) da
numerosi internauti. I siti registrano mensilmente migliaia
di contatti da tutta Italia e
dall’estero, e soprattutto il
forum sviluppa discussioni
poste tanto da storici e autori di pubblicazioni tematiche,
quanto da una schiera di
escursionisti che si incontra
via internet per approfondire
i combattimenti del ’15 -’18.
In molti esprimono il proprio
disappunto per l’iniziativa
che “si presenta negativa
anche dal punto di vista
dell’impatto ambientale”.
Parallelo alle analisi di
“Cimeetrincee”, ove si medita una raccolta firme, giunge il disappunto del generale
Tullio Vidulich, nato a Trieste nel 1932. L’alto ufficiale
ha prestato servizio nei battaglioni alpini Tolmezzo e
Morbegno e ha comandato il
Quartier Generale del 4°
Corpo d’Armata Alpino, è
stato direttore del Museo Sto-
rico delle truppe alpine di
Trento ed è socio del Centro
di Studi Storico Militare “Generale Gino Bernardini” di
Bologna. “Ho visto lo
scémpio. E’ una iniziativa
strampalata, insensata, priva di sensibilità. I cartelli
posizionati sulla cima sono
orribili e deturpano la bellezza di quel luogo sacro a
tutti gli italiani. Credo che
la miglior soluzione sia di
spostarli in zona defilata in
corrispondenza dell’imbocco dei sentieri che portano
a quelle cime oppure collocarli nei pressi della
chiesetta del Lozze. Io sono
dell’avviso che quei pannelli non servono, poiché
presso le numerose Associazioni
Pro
Loco
dell’Altopiano esistono già
guide turistiche e cartine
dedicate a quei luoghi. Io
ho, per esempio, un interessante libretto tascabile
stampato ad Asiago, frutto
del lavoro di ricerca di numerosi studiosi e conoscitori della storia del territorio
che descrive con molta
chiarezza le vicende della
Prima Guerra Mondiale sui
Sette Comuni. E’ opportuno
informare con immediatez-
za l’Associazione Nazionale Alpini di Milano, la
Direzione dell’Alpino,
nonché la Sezione ANA
provinciale”.
Di diverso avviso sono le
considerazioni del presidente dell’associazione Alpini di
Asiago, Massimo Bonomo:
“Non ho ancora avuto modo
di vedere personalmente i
cartelloni anche se so di
cosa si tratta. È una iniziativa senz’altro pregevole
della Comunità Montana,
che approvo comunque in
linea di massima. In molti si
incamminano sulle nostre
montagne con poca conoscenza del fatto che qui tanti
soldati hanno sacrificato
la propria vita. Ben vengano perciò questi progetti se il loro fine è di
concorrere alla loro memoria”. Stessa valutazione
giunge da Igor Rodeghiero,
sindaco di Enego sul cui Comune ricade la zona
dell’Ortigara: “La Comunità
Montana ha deciso con
l’Amministrazione locale il
posizionamento dei pannelli. Una idea molto valida per
il turismo storico, che valorizza l’offerta di tutto
l’Altopiano”.
Giovanni Dalle Fusine
Sapor d’acqua natìa
L’eternità di un minuto
E anche un minuto sembrò
durare un’eternità. Perchè
la storia si può scrivere in
un battibaleno, ma la storia
la si può anche distruggere
in un frammento di giornata, in un semplice minuto.
Tanto è durata la scossa del
terremoto che ha smantellato l’intera Isola di Haiti, nei
Caraibi dell’America Centrale. Spiagge assolate, villaggi turistici, magia di luoghi esotici. Ma anche l’altra
faccia della medaglia: una
povertà quasi assoluta, un
analfabetismo impressionante, una corruzione e una miseria d’impareggiabile portata. Sotto le macerie sono rimaste le urla strozzate di chi
invano gridò aiuto, l’angoscia
straziante di chi invoca la salvezza, la tristezza disperata di
chi vedrà una famiglia dimezzata: il ricordo di chi fino a ieri
s’affannava per il pane e in un
minuto ha visto centinaia di settimane infrangersi contro l’urto
violento della Natura. La comunità internazionale si mobilita, le
associazioni umanitarie pianteranno campi base, l’eleganza del
mondo si supererà: perchè uno
Stato in ginocchio sa sempre
muovere i cuori e smuovere le
coscienze. Ma fra qualche
mese Haiti ripiomberà nel silenzio: il silenzio dopo l’11 settembre, dopo l’attentato di Madrid
e Londra, dopo lo Tsunami dell’Oriente asiatico, dopo l’angoscia della gente d’Abruzzo, quel
silenzio cantato dai poeti e pennellato dagli artisti che segnala il
passaggio di una tempesta, di
una lama, di un acquazzone piovuto dove fino a tre minuti prima regnava il sole. Tornerà la
“quiete dopo la tempesta”, quel-
la cantata dal Leopardi poeta: ma
quella volta il suo borgo di
Recanati venne risparmiato dalla
furia tempestosa e le galline e gli
uccelli sono tornati a fare festa.
Non sarà così ad Haiti, dove
anche la speranza faticherà a rimettersi in piedi, ma sopratutto
dove oltre mezzo milione di persone non avvertiranno più l’eleganza di quell’alba che aveva
reso celebri le loro spiagge.
Rimarrà quel minuto ficcato
dentro la storia di un popolo, ma
anche dentro l’immagine del
mondo: fino a ieri pensavamo che
un minuto fosse solo la
sessantesima parte di un’ora, un
agglomerato di inutili secondi, un
irrisorio frammento di tempo
pronto anche ad essere gettato.
“Aspetta un minuto”, “non ho un
minuto di tempo”, “fra un minuto”, “lasciamo in pace un minuto”: pensavamo fosse poco più
di nulla, invece la Natura che,
contrariamente all’uomo, sa
decantare il tempo alla perfezione - con le sue primavere,
estati, autunni e inverni - c’ha
mostrato che in un minuto tutto può cambiare e nulla rimane com’era prima. Un terremoto ci ricorda quanto sia fragile la nostra esistenza sulla
terra: basta che la natura de-
cida di sgranchirsi le ossa e
uno scalatore si sfracella al
suolo, un ghiacciaio si erode,
una civiltà scompare, un’isola
viene cancellata. Fragilissima
cosa è l’uomo su questa terra:
le stelle lo sovrastano, il mare
silenzioso e calmo lo inghiotte, il
cielo muto ne ricorda la sua piccolezza. Eppure è stato fatto al
pari degli angeli, vestito e
impreziosito di maestà e di onore: l’unica creatura alla quale il
Creatore abbia affidato le chiavi
dell’unico Universo a disposizione. Rimangono le macerie a ricordarci la preziosità del tempo,
la caducità delle cose, l’illusione
dell’eternità quaggiù.Aricordarci
che il tempo che passa è tempo
passato, il tempo presente è tempo da vivere, il tempo futuro è
esclusivamente dono della speranza. Un minuto di folle disastro per mostrare all’uomo la delicatezza dell’esistenza su questa terra dove le uniche cose a
non crollare saranno quelle innalzate nell’oscurità dell’anima,
nel silenzio del pensiero, nella sofferta avventura di chi, sconfitto,
non cede le armi.
Ma si gioca anche un solo minuto rimasto: potrebbe essere quello decisivo.
Don Marco Pozza
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
3
“Deturpato il luogo sacro degli Alpini”
ATTUALITA’
Ecco solo alcuni dei commenti estrapolati dal forum del sito Cimeetrincee. “L’idea di informare gli
escursionisti è buona, ma la scelta di posizionare i cartelloni proprio lì è inspiegabile”.
Vergogna. Ho visto la
Ortigara 1917
foto: raccapricciante,
vergognoso, mancanza
di rispetto per i ragazzi
che hanno dato la loro
vita su quel monte,
perché non fanno
come sul nostro Carso,
dove i pannelli illustrativi sono messi all’inizio delle zone o itinerari di partenza per gli
escursionisti,io pensavo fossero dei pannelli
solari che deturpano la
munificenza e la bellezza di quel storico
monte. Aderisco alla
lodevole iniziativa di
qualcuno per la raccolta firme,per spostare in alla redazione dei progetti
tro sito quei 4 pannelli.
Alla faccia di dove si esecutivi per ciascuno
degli ambiti individuati in
dice: “Dopo l’approvaal
zione del Progetto Gene- conformità
rale da parte del Ministe- Cronoprogramma degli
ro per i Beni e le Attività interventi.” Il povero MaCulturali è stata avviata rio Rigoni Stern, presente
all’inaugurazione, come risulta dalle foto alla pagina:
www.ecomuseograndeguerra.it/
it/interrotto_in.htm si rivolterà nella tomba a vedere
lo scempio.
Considerazioni. Que-
st’estate sono salito e ne ho
fotografati 2, gli altri simili
non mi interessavano. Che
dire, l’idea di informare i
viandanti di quello che fu tra
quelle rocce è lecita ma, personalmente trovo “poco ele-
La richiesta delle associazioni
“Liberate il monte da quella bruttura”
Ecco il testo della missiva inviata al nostro giornale da parte di alcune associazioni
“All’attenzione
della Comunità
M o n t a n a
“Spettabile
Reggenza dei 7
Comuni”Le sotto firmatarie Associazioni storiche, che si occupano in ambito locale e nazionale
della Storia della
Grande Guerra
1915-1918 esprimono il loro parere negativo in
merito al l’iniziativa che ci risulta
posta in essere
dalla Vs Comunità Montana Spettabile Reggenza 7 Comuni riguardante i pannelli recentemente
sistemati sulla cresta del
Monte Ortigara, che nella
loro
dimensione
e
posizionamento risultano
poco rispettosi di una zona
che data la sua sacralità
non ha bisogno di pubblicità paragonabile a quella di
un prodotto di largo consumo con cui le industrie alimentari rivestono i centri
urbani. Critichiamo perciò
fermamente non tanto la finalità dell’intervento, quanto i mezzi rappresentati dai
grandi tabelloni che svolgerebbero medesima funzione situati in zona diversa
dall’attuale, preferibilmen-
te nelle vicinanze del piazzale che rappresenta il limite
massimo di percorribilità
per gli automezzi. In via
subordinata si auspica la sistemazione degli stessi lungo i vari percorsi che portano al saliente di cima
Ortigara, ma miglior cosa
sarà se la grandezza dei
manufatti esplicativi di fatti
ed eventi qui verificati non
risultasse invasiva in un territorio carico di memorie,
che già nei tristi panorami
fatti di trincee e ricoveri in
grotta ci ricorda il sacrificio di giovani soldati immolatisi per la Patria.
Consci che la stagione invernale non permette inter-
venti di alcun
tipo a quelle altitudini, ci auguriamo che nella
prossima estate
si provveda a
ripristinare
l’acrocoro del
monte, liberandolo
dalla
plurima bruttura.
*Associazione
Storica
Cimeetrincee,
Castello, Via
Garibaldi
1514 - Venezia
*Centro Studi
Informatico la
Grande Guerra, Milano
* A s s o c i a z i o n e
Culturale”F.Zenobi” loc.
Caresana-Maèkovlje, 12
34018 S. Dorligo della
Valle-Dolina - Trieste
*Ass.ne culturale di ricerche storiche “Pico
Cavalieri”, Tiro a Segno
Nazionale, Corso Ercole
I° d’ Este n° 1. Ferrara
*Comitato
Storico
Trentino della SAT Via
Manci, 57 - 38100 Trento
*Gruppo ricerche e studi
Grande Guerra c/o Società Alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club
Alpino Italiano via di
Donota 2 - 34121 Trieste
*Dolomitenfreunde-Amici delle Dolomiti (per
l’Italia) via XXV Aprile 39,
I-34074
Monfalcone
(GO)
* Associazione Storico
Culturale “il Piave 19151918” Via Gondulmera
n° 1, 30027 - San Donà
di Piave (VE)
gante” posizionare dei
dispositivi informativi simili in quel modo. Sono
convinto che se un’idea
non è valida e mi permetto di criticarla dovrei, come minimo proporre un’alternativa.
Personalmente non ne
ho, però, di teste fine al
mondo ce ne sono tante, basterebbe chiedere,
informarsi e son convinto che qualcosa di meglio salterebbe fuori.
Non è il primo. Penso
che abbiano rovinato lo
skyline della montagna,
a livello paesaggistico,
storico
ed
emozionale....era così bella la
dorsale con il cippo austriaco
e la colonna mozza ad indicare la sacralità della
dorsale....perché non li hanno
messi al parcheggio del piazzale Lozze??? avrebbero fatto senz’altro anche meno fatica a portarli fin lassù.....sarei
d’accordo per una raccolta firme per fermare queste
cose....ma come qualsiasi rimostranza e protesta non è
servita per abbattere l’allucinante portale in cemento rosa
a bocchetta Campiglia sul
Pasubio, così penso che qualsiasi altra protesta è acqua fresca per chi ha deciso che ormai questo è l’unico sistema
per
ricordare
questi
luoghi....ma l’ANA, visto che
l’Ortigara è zona sacra agli
alpini, non dice niente ?
Rispetto? Il rispetto è quella
cosa che va bene per riempirsi la bocca di belle parole ma,
a volte e specialmente quando
ci sono di mezzo i soldi, è molto meglio farne senza. Specialmente se si danno incarichi a
chi della Grande Guerra ne ha
sentito solamente parlare a
scuola.
Volete mettere il prestigio che
ha portato all’architetto che
progettò l’entrata alle “52 gallerie”?
Come disse quel tal politico:
che si parli bene o che si parli
male l’importante è che si parli
di me!!!
Comunque di brutture, nei siti
storici, ne sono state fatte molte
altre. Esempio i punti fuoco,
griglie per cuocere le braciole, in corrispondenza di passo Buole; un luogo di sosta
all’interno del Cimitero Miliare di S. Barbara sul Monte Zugna ecc...
Diversità. E’ un conto parlare di “segnaletica” e “pannelli indicatori” ubicati o da
ubicare in un “ambiente storico” nel pieno rispetto della parola, come se si dovesse parlare di “arredo urbano”, anzi, in questo particolare caso, con maggior rispetto per l’ “ambiente storico” e cioè tenendo debito
conto dell’ubicazione dove
devono essere posizionati.
Pertanto, in tale luogo, non
possono essere posizionati
dei “cartelloni” di grandi
dimensioni, tipo quelli che si
usano per la pubblicità o per
una “grande opera di cantiere per le OO.PP.”
Deturpato l’Ortigara. In
un attimo hanno profanato
e deturpato l’Ortigara, complimenti bell’esempio. Capisco un bambino che “inchioda” su un albero un
cartello con scritto “rispettate la natura”, è un bambino, ma questi hanno studiato e progettato la cosa, in
più, ci sono altri che approvano e li fanno pure presidenti. Che delusione...........
Perché proprio lì? Quello che non capisco in questo genere di “opere” è la
locazione. Sembra quasi
che si arrivi alle cime (di
qualsiasi monte) con l’aliante o per magia... da qualche parte bisognerà pur partire no? Allora perché non dare
informazioni all’inizio, per
dare una informazione (a
chi non lo sa) di cosa vedrà
seguendo questo o quel sentiero e cosa rappresenta
storicamente il punto di arrivo di ciò che percorre.
Bisogna per forza deturpare il luogo “Santo” dell’arrivo?
Giovanni Dalle Fusine
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
4
Chiacchierata a tutto campo con il sindaco di Asiago Andrea Gios
ASIAGO
Urbanistica, turismo, opere
pubbliche e strategie per il
futuro di Asiago. Sono tanti
gli argomenti che stanno a
cuore al sindaco Andrea Gios
e che ha esposto durante una
cordiale chiacchierata, quasi
a ricordo delle conversazioni
dal caminetto che facevano
i politici americani negli anni
’50. Una chiacchierata fatta
in libertà, a briglie sciolte,
passando da un argomento
all’altro. In sincerità un incubo per chi deve prendere
appunti e poi “tradurre” le
riflessioni espresse in articolo, ma ottimo modo per far
emergere spunti interessanti.
Urbanistica
Si parte dal Piano Casa, misura regionale per incentivare l’economia e che l’amministrazione Gios ha adottato
ponendo però dei rigorosi
paletti, tanto rigorosi che sono
stati contestati da molti del
settore.
“Nel recepire il Piano casa
abbiamo assunto una decisione ponderata e valutata
attentamente che ha consentito di mitigare gli effetti devastanti di una norma regionale che non tiene conto delle esigenze della montagna e
della delicatezza e valenza
ambientale del territorio. Se
si fosse applicata la norma
regionale incondizionatamente si sarebbe potuto verificare che da ogni villetta esistente usciva un piccolo condomini da 5/6 appartamenti. Si
sarebbero potute sopraelevare, senza limite, abitazioni
esistenti e si sarebbe potuto
realizzare abitazioni estranee
alla tradizione locale, di forte
impatto paesaggistico e che
avrebbero risposto ad esigenze speculative più che alle
effettive necessità della po-
“La collaborazione tra pubblico e privato
indispensabile per il futuro dell’Altopiano”
polazione residente. Dispiace solo che la minoranza,
dopo aver concordato con noi
molti aggiustamenti, abbia
ingiustificatamente votato
contro al provvedimento.
Comunque ad oggi sono giunte solo due richieste di utilizzo della normativa regionale
di cui una è stata accolta e
l’altra respinta”.
“Il futuro urbanistico di
Asiago invece – continua
Gios - dovrebbe essere
meno “conflittuale” con il
PAT oramai in dirittura di arrivo in cui si identifica la nostra volontà politica di scelte
programmatiche strategiche
a medio lungo termine a tutela del territorio ed in
controtendenza rispetto alla
pianificazione precedente del
Comune di Asiago. Il punto
fondamentale su cui verte il
PAT è la riconversione del
nostro turismo da un sistema
fondato sulla “vendita di
beni” , ovvero la seconda
casa, ad un sistema economico fondato sulla “vendita
di servizi”, ovvero la vacanza stessa.”
Turismo
“E’ di grande rilevanza il fatto che sulla base dei dati forniti dall’osservatorio per le
dinamiche turistiche della
Regione Veneto, l’Altopiano
di Asiago e la Città di Asiago
in particolare, per l’anno
2009 hanno fatto registrare
un vistoso miglioramento negli arrivi e nelle presenze turistiche +15,7% negli arrivi e
+ 30% nelle presenze. Il dato
gratifica il lavoro svolto nei
cinque anni precedenti da
tutti gli operatori del
comprensorio: imprenditori,
consorzio turistico, amministrazione provinciale ed amministrazioni comunali. In più
lizzazione di rotonde all’inizio
di Via Verdi all’intersezione di
Via Matteotti con Viale dei Patrioti. Sono tutti progetti che
contiamo di terminare, di avviare o comunque di rendere
esecutivi entro la fine dell’anno.”
premia la programmazione
strategica e gli investimenti
della nostra amministrazione
sviluppati con l’aiuto di imprenditori locali e di imprenditori esterni all’Altopiano
che amano la nostra terra.
Purtroppo, non siamo in grado di comunicare correttamente con l’esterno e di valorizzare le iniziative che promuoviamo e le peculiarità del
nostro territorio. In questo campo è essenziale il ruolo del
Consorzio turistico e sarebbe
necessario allestire un ufficio
stampa efficiente per potenziare le strategie di promozione
turistica.
Come
la
destagionalizzazione, sono iniziative che richiedono investimenti strutturali sia pubblici
che privati: servono nuove
strutture sportive e per il divertimento, servono alberghi nuovi
e moderni, servono centri benessere, serve un Asiago sempre più curata ed accogliente.
In più bisogna sviluppare e
potenziare le attività turistiche
che caratterizzano il nostro
territorio e che ci danno un
vantaggio competitivo apprezzabile rispetto ai nostri concorrenti quali golf, aeroporto, sci
da fondo, mountain bike,
escursioni.”
Opere Pubbliche
“Parcheggio camper, pista di
motocross, pista artificiale ed
illuminata di sci nordico al parco Brigata Regina, realizzazione dello stadio del fondo alla
Golf Arena, completamento
della ciclo-pedonale FolgariaAsiago, sistemazione e rifacimento dei giardini di Piazza
Carli, consolidamento e
ristrutturazione generale della
Caserma Riva con centro
polifunzionale, completamento
del terzo piano della nuova
casa di riposo, valorizzazione
del sistema delle malghe, ricostruzione del Rifugio Pastorale e interventi sulla viabilità e
arredo urbano tra cui la rea-
Strategie di sviluppo
“Per il futuro di Asiago e
dell’Altopiano è indispensabile la collaborazione tra
imprenditoria e enti pubblici. E’
indispensabile
il
coinvolgimento e l’intervento
delle forze imprenditoriali attive nel territorio ed è assolutamente necessario che gli imprenditori e gli amministratori
pubblici comprendano la necessità di programmare una
serie di investimenti strutturali
pensati comprensorialmente a
sostegno del territorio. Gli interventi da prendere in considerazione non devono essere
limitati al settore economico
ma devono spaziare a 360 gradi rivolgendosi anche ad infrastrutture e servizi sociali necessari per lo sviluppo del
welfare e della rete di “protezione sociale” necessaria per
dare sicurezza e serenità alle
nostre famiglie. Negli anni
scorsi il territorio con l’aiuto
dei Regione e Provincia è stato capace di esprimere una
discreta progettualità finalizzata a creare i presupposti affinché possano essere sviluppati progetti di portata
comprensoriale, per esempio
lo sviluppo Larici-Verena, il
recupero del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale, la pista ciclabile Folgaria
- Asiago, uno studio di fattibilità
per lo sviluppo dei campi da
Golf. Ora ci sono altre idee da
discutere e da sviluppare con
il contributo degli operatori locali tra cui lo sviluppo del par-
co letterario di Mario Rigoni
Stern, la formazione di un
gruppo di giovani che svolgano attività di guida turistica/
naturalistica/culturale, lo sviluppo di un sistema di percorsi
e di alloggi/rifugio in alta montagna
a
sostegno
dell’escursionismo estivo ed
invernale, la realizzazione di
una struttura assistenziale a
servizio delle famiglie con gravi
portatori di handicap, la creazione della “casa” dei prodotti
agro-alimentari”. Secondo
Gios si deve “realizzare un
Master Plan per lo sviluppo
economico e sociale del territorio, sviluppare l’impiantistica
invernale per lo sci nordico,
alpino ed escursionistico, sviluppare l’impiantistica estiva
per il golf, mountain bike, volo
a vela, volo turistico ed
escursionismo, valorizzare la
filiera agro-alimentare ed il
patrimonio agricolo che caratterizza l’Altopiano, valorizzare il patrimonio storico e culturale, realizzare un progetto
per la formazione e l’organizzazione di guide naturalistiche,
storiche e culturali che accompagnino gli ospiti nella scoperta dell’Altopiano e che valorizzino le nostre risorse, promuovere una legge regionale
a
sostegno
della
riqualificazione delle strutture
alberghiere esistenti e alla nascita di nuove strutture e di
centri benessere qualificati,
indire alcuni concorsi di idee
per il rifacimento del centro
cittadino, per la mascheratura/
rifacimento delle scuole elementari e per la realizzazione
di alcune aree di sosta in zone
adiacenti al centro cittadino e
realizzare nel centro cittadino
una “casa famiglia” di accoglienza diurna e sulle 24 ore
per soggetti disabili.”
Gerardo Rigoni
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
5
Dalla Lista per Asiago ai suoi elettori
Il bilancio di sei mesi di attività
ASIAGO
5 Consiglieri Comunali su 17.
Questo è il rapporto tra minoranza e maggioranza.
Nei primi sei mesi di partecipazione a consigli e commissioni, lo spirito di collaborazione che ha contraddistinto il
nostro agire ci ha dato l’opportunità di contribuire in modo
concreto su alcune scelte del
governo della città. All’interno
di un rapporto serio e onesto
si manifesta l’intelligenza politica che sa cogliere l’opportunità di accettare il contributo
della minoranza in funzione del
bene comune. Questo porta
frutto. 5 su 17. Non potrebbe
essere altrimenti.
Ci eravamo ripromessi, per
quanto possibile, di comunicare al nostro elettorato l’andamento delle scelte e dell’agire
della lista. Ecco allora, in due
puntate (la seconda verrà pubblicata sul prossimo numero)
il nostro rendiconto.
Seduta consigliare
del 30 giugno
Aeroporto: necessario un
chiaro piano industriale
“Lo spirito di collaborazione messo in campo in consiglio comunale e nelle varie commissioni ci
ha dato l’opportunità di contribuire in modo concreto su alcune scelte di governo della città”
i mezzi consentiti dall’ordinamento affinché sia garantito il
mantenimento della concessione e siano esperiti tutti i necessari tentativi al fine di
ricomporre la compagine
societaria reperendo eventuali
nuovi soci e nuovi apporti di
capitale. Che sia acquisita la relazione e un chiaro piano industriale, che sia proposto alla
compagine societaria di attuare
il piano e a quel punto il Consiglio Comunale assumerà l’impegno di partecipare senza indugio per la propria parte.
Seduta consigliare
del 28 agosto
“Chiarimenti su bilancio e su
alcuni lavori pubblici”.
Sul finanziamento di 50 mila
euro all’Aeroporto di Asiago,
nella seduta consigliare del 30
giugno 2009 abbiamo votato
contro. Ma abbiamo anche
valutato e detto che la società
partecipata, alla quale è stata
rilasciata dall’ENAC la concessione per la gestione dell’aeroporto, sta attraversando una
fase di difficoltà probabilmente derivante anche dalla mancanza di un piano strategico di
sviluppo adeguatamente sostenuto dai soci. Che la necessità
di comprendere nel dettaglio le
ragioni che hanno prodotto la
grave perdita comunicata e le
relative responsabilità,
unitamente alla necessità di predisporre un credibile piano industriale, rappresentano elementi dai quali non si può prescindere per valutare i passi da
compiere dapprima verso il
risanamento societario e quindi per il rilancio dell’importante infrastruttura aeroportuale.
Abbiamo quindi proposto un
ordine del giorno alternativo
dando mandato al Sindaco di
adoperarsi in ogni modo e con
Nel Consiglio del 28 agosto
2009, sulla ratifica di deliberazione di G.C. n. 147 del 11/08/
2009 “Variazione al bilancio di
previsione per l’esercizio 2009
e pluriennale 2009/2011" abbiamo rivolto all’assessore al bilancio una dettagliata richiesta
di chiarimenti su numerose voci
ed in particolare: sul presunto
aumento di 100 mila euro degli
oneri di urbanizzazione; sul taglio di 7.100 euro per beni di
consumo per le scuole elementari; sul contributo straordinario di 20 mila euro per lo sport;
sui tagli ai capitoli di bilancio relativi a: assistenza indigenti, assistenza domiciliare, minimo
vitale; alla riduzione del contributo per la casa di riposo; all’insufficiente stanziamento per
rimozione neve.
Inoltre sulla somma dovuta alla
società SCT per il pagamento
della quota delle sanzioni al codice della strada (34.160,40) e
sulla volontà della maggioranza
di completare il 2° stralcio della
casa di riposo, considerato che
si sta valutando di utilizzare il
mutuo già devoluto per la sistemazione dell’edificio ex caserma Riva.
Tra le altre cose, nella seduta
abbiamo interrogato l’assessore Giampaolo Rigoni sui tempi
di sistemazione e asfaltatura del
tratto Via Morar – zona Coda
che da diverso tempo versa in
uno stato disastroso. L’asses-
sore ha risposto che nei primi
giorni di settembre contava di
iniziare i lavori delle condotte del
gas e procedere poi con la sistemazione della strada.
L’ultimo punto dell’ordine del
giorno del 28 agosto riguardava la presentazione da parte del
sindaco degli indirizzi programmatici e di governo relativi al
mandato del quinquennio 2009/
2014. Dopo aver udito la relazione del sindaco, il capogruppo
Paolo Finco da un lato ha sottolineato alcune tematiche presenti nel nostro programma
elettorale e dall’altro ha approfittato per ribadire alcuni temi
che riteniamo debbano porsi al
centro dell’attività amministrativa quali: lo sviluppo del dialogo e del confronto; il sostegno
alla famiglia, quale nucleo fondante della comunità; la costituzione di un fondo per l’assistenza degli anziani soli e in difficoltà economiche e per le nuove povertà; il lavoro per i giovani; la cura e la manutenzione
della città; l’approvazione del
P.A.T., coinvolgendo la popolazione, che preveda esclusivamente la realizzazione di opere
pubbliche, di edilizia residenziale
per la prima casa e di edilizia
per la ricettività alberghiera; l’attuazione dei piani P.E.E.P. per
poter permettere ai nostri giovani di costruire la prima casa;
il completamento della casa di
riposo.
Seduta consigliare
del 29 settembre
“Il Piano Casa: norme troppo restrittive”.
Nel Consiglio del 29 settembre
2009 c’è stata la discussione del
punto relativo alle modalità
applicative della legge regionale 14/2009 conosciuta come
“Piano Casa”. Questo argomento era già stato portato all’esame del consiglio nella precedente seduta del 21 settembre, ma ritirato dal sindaco su
richiesta del nostro gruppo. Abbiamo chiesto il ritiro del provvedimento per approfondirne i
contenuti (ritiro poi effettuato)
sulla base delle seguenti motivazioni: la legge regionale ha per
finalità “il sostegno del settore
edilizio attraverso interventi finalizzati al miglioramento della
qualità abitativa per preservare, mantenere, ricostruire e rivitalizzare il patrimonio edilizio
esistente nonché per favorire
l’utilizzo dell’edilizia sostenibile e
delle fonti energetiche”. Osserviamo che due sono le finalità della
legge: da un lato il sostegno al
settore edilizio che sta soffrendo
in modo rilevante gli effetti della
crisi in atto, dall’altro la conservazione e il miglioramento del patrimonio edilizio esistente onde
migliorare la vivibilità degli edifici
e contribuire alla riduzione della
bolletta energetica.
Non v’è dubbio che tutti gli obiettivi regionali hanno un fondamento che può essere condiviso e che
la chiamata in causa dei Comuni
in ordine alla fattibilità degli interventi rappresenta un momento di
grande responsabilità per le autonomie locali. Ciò mitiga
l’affievolimento, insito nella legge stessa, della loro autonomia in
materia di regolazione e uso del
territorio, riconoscendo ai Comuni la facoltà di applicare o meno le
deroghe e, in caso di applicazione, di formulare ulteriori limiti e
modalità di attuazione rispetto a
quelli già stabiliti dalla legge.
Dando per scontato che il sostegno al comparto edile di produzione, non quello speculativo, è,
di questi tempi, condivisibile in
senso generale anche con riferimento al nostro Comune, la finalità di rendere più vivibile e meno
costoso in termini energetici il
patrimonio edilizio esistente da
parte dei residenti in ragione della
crescita naturale delle famiglie e
dei loro fabbisogni abitativi è finalità condivisibile e da perseguire.
Quindi v’è indubbio interesse ad
utilizzare gli strumenti derogatori
previsti dalla legge, specialmente
con riferimento agli edifici abitativi dei residenti, certo secondo
criteri che non sconvolgano l’assetto edilizio ed urbanistico,
naturalistico e ambientale in atto.
Sin dalla presentazione in commissione abbiamo manifestato alla
maggioranza le nostre perplessità
sul testo proposto, eccessivamente limitativo su alcuni aspetti che
riguardavano l’ampliamento della prima casa e gli edifici artigianali e produttivi. Successivamente
abbiamo presentato alcuni emendamenti alla proposta di delibera. La maggioranza aveva accolto positivamente alcune delle nostre proposte, tant’è che
l’iniziale testo proposto era stato modificato recependo le nostre osservazioni. Il giorno prima del consiglio è stata però
diffusa l’attesa circolare del
Presidente della giunta regionale del Veneto, chiamata a fornire alcune importanti indicazioni al fine di superare eventuali
dubbi interpretativi sul testo
della legge e rendere così uniforme l’applicazione delle norme in questione.
In effetti la circolare ha chiarito che, per quanto riguarda la
prima casa, le norme sono “necessarie ed inderogabili e di
operatività immediata e generalizzata” con la conseguenza che
i comuni non possono intervenire su questa fattispecie. Abbiamo fatto presenti queste considerazioni al sindaco prima
della seduta, invitandolo anche
a valutare il possibile
contenzioso che potrebbe nascere, ma abbiamo dovuto registrare la sua intenzione di votare il provvedimento proposto
che, a nostro avviso, non teneva conto della sopravvenuta circolare interpretativa.
Durante la seduta il sindaco ha
illustrato il provvedimento affermando che la circolare del
Presidente Galan non può sostituirsi alla legge. Da parte di
alcuni membri della maggioran-
za si andati anche oltre definendo la legge regionale illegittima,
sostenendo che avrà poche ricadute sull’occupazione e ribadendo che il comune non intende accettare scelte, anche di
livello superiore, che vadano ad
incidere sullo sfruttamento del
territorio.
Il capogruppo Paolo Finco ha
ringraziato il sindaco per l’apertura verso la minoranza e per
l’atteggiamento collaborativo
che ha portato alla modifica del
testo originariamente proposto.
Tuttavia ha fatto presente la nuova e necessaria rilettura di alcune
norme della legge, alla luce della
circolare regionale, che va ad incidere sul testo proposto al consiglio. Ha ricordato come il “piano casa” sia una legge economico finanziaria limitata nel tempo
(24 mesi), che privilegia l’intervento sulla prima casa, con interventi di piccola entità idonei a rivitalizzare il settore delle piccole
imprese che anche nel nostro territorio stanno vivendo una fase di
grande difficoltà.
Alla fine della discussione, dopo
una breve sospensione chiesta
dalla nostra lista, abbiamo dichiarato il nostro voto di astensione su questo punto.
L’assessore alle finanze ha dichiarato che sono emerse delle difficoltà nella gestione del
bilancio, in particolare il disavanzo di competenza viene riequilibrato da un presunto avanzo della gestione
dei residui e del costante peggioramento della Cassa. Udita l’esposizione dell’assessore abbiamo dichiarato il
nostro voto di astensione.
Approvati invece all’unanimità il capitolato per l’utilizzo dei pascoli montani costituenti uso civico e il disciplinare tecnico, nonché la
modifica al regolamento per
l’utilizzazione agronomica di
effluenti di allevamento, la
variazione al programma delle opere pubbliche per la pista da fondo presso il parco
Brigata Regina ed infine è
stato approvato il programma degli interventi di cui all’intesa tra Regione Veneto e
Provincia autonoma di Trento
per l’attuazione del progetto di
realizzazione di una dorsale
multifunzionale di collegamento tra i rispettivi territori. Sul sito
Lista
per
Asiago,
www.listaperasiago.it, sono
descritti gli emendamenti
presentati e i testi integrali di
interesse per la Legge Regionale n. 14/2009 ai sensi
dell’art. 9 comma 5.
Lista Civica per Asiago
Mattea Stella, Paolo
Finco, Corrado Paganin,
Giovanni Bordin, Claudio
Mantese
8
Sabato 23 genniao 2010
ATTUALITA’
6
“La raccolta rifiuti deve essere migliorata
ma le bollette non devono aumentare”
“Bisogna che si riconosca la specificità dell’Altopiano riservandone un consigliere all’interno dell’ATO rifiuti. Questo
riconoscimento è doveroso e i Comuni della pianura lo devono ammettere altrimenti proporrò la costituzione di un nuovo
ATO che comprenda solamente l’Altopiano. La legge non lo
prevede? Bene, le leggi sono fatte per essere cambiate”.
Il sindaco di Gallio Pino Rossi non lascia spazio al dialogo
proprio perché sui rifiuti si sta giocando una partita importante per l’Altopiano. Importante per i sindaci, ma anche per i
cittadini per non vedersi aumentare ancora la tariffa rifiuti
nei prossimi anni.
Ma non solo di tariffe si è parlato alla riunione tra sindaci e
Etra tenutasi nella sala consigliare del Municipio di Asiago la
settimana scorsa. In particolare si è trattato di raccolta differenziata, progetti futuri e, per alcuni Comuni, il rinnovo della
convenzione con Etra in scadenza nei prossimi mesi. Il tutto
ruotando attorno a due punti fondamentali: la necessità di
“Amaramente devo constatare che ho avuto ragione. Ho
ripetuto più volte che ignoranza e cocciutaggine abbondando in Altopiano quando si
parla di rifiuti e raccolta differenziata.”
Sono parole mie: le parole con
cui ho aperto il mio post di
sfogo in RadioMonteKatz il 10
gennaio. Lo sfogo mi è nato
dopo aver letto l’articolo di
Silvana Bortoli dal titolo “Differenziare? Fatelo voi per
me” (L’Altopiano, 9/01). Ed
ho poi rincarato la dose: “Non
importa se siamo attorniati da
zone che sfoggiano un 80% di
riciclo. Non importa se bisogna aprire ancora discariche
dove dovrebbe starci una valle
con caprioli e funghi. Non ci
interessa di consegnare ai nostri figli un mondo decente ed
insegnare abitudini sane e rispettose degli altri e
dell’ecosistema in cui, voglia
o no, dobbiamo e dovremo vivere”. È questo che vogliamo
veramente? La nostra casa pulita e scoasse tutto intorno? È
tutta qui l’educazione che sappiamo sfoggiare? Sappiamo
portare pòle de fagàro in spàla,
e capire quando nevicherà, usare raffinatezze tecnologiche,
ma non sappiamo separare carta, vetro e umido dal resto per
fare in modo che quello che
scartiamo sia il meno possibile, inquini di meno e ci costi di
meno? Bella roba! Rileggiamo
le reazioni di alcuni ascoltatori
di RadioMonteKatz.
Lollo commenta: “Secondo me
la gente si è stufata di vedersi
continuamente aumentare a
dismisura la tassa (o tariffa?
Boh) rifiuti di anno in anno, e
di dover anche fare la raccolta
differenziata. […] Però, se gli
enti pubblici smettessero di succhiare i soldi alla gente per
BUTTARLI VIA sprecando risorse, forse la gente stessa ci
metterebbe un po’ di buona
volontà, sapendo che le risorse vengono ben utilizzate...”
Probabilmente ha ragione, ma
il discorso qui si complica e bisognerebbe avere conti alla
mano per capire se differenziare
davvero costa di più o se ci
stanno prendendo per il naso.
l’Altopiano
avviare una politica di raccolta spinta per dare un’immagine
di attenzione ambiente fondamentale per la promozionale del
territorio e il bisogno di contenere i costi della raccolta per
non gravare sui cittadini. Già per i cittadini di alcuni Comuni
la bolletta è destinata a salire perché la legge prevede che
passi da tassa a tariffa, ovvero che i costi di gestione devono
tutti essere pagati dagli utenti e non coperti da parte del bilancio comunale come avviene ora (tranne ad Asiago dove il
passaggio si è avuto già nel 2008). In più, con la costituzione
degli ATO rifiuti, i Comuni non potranno più differenziare la
tariffa tra residenti e proprietari di seconde case,
differenziazione giustificata dal fatto che nella stagione turistica i costi di raccolta lievitano proprio per l’aumento di produzione di rifiuti urbani.
“Anche se dovessimo proseguire sulla doppia tariffazione,
contravvenendo alla normativa, il “beneficio” sarebbe spalmato su tutta l’utenza dell’ATO” spiega il sindaco di Asiago
Andrea Gios. Ovvero sugli oltre 700 mila utenti dell’area.
Per quanto riguarda invece i dati sulla raccolta differenziata,
dopo un iniziale dedizione che ha fatto schizzare la quota di
rifiuti differenziati da un vergognoso 7% ad un più accettabile 35% in poche settimane ora la differenziazione è in leggero calo. Situazione di cui si assume una parte di responsabilità Gios. “Il sistema è rimasto a metà perché non sono stati
avviati i press container in quanto erano veramente brutti e
totalmente incompatibili con l’arredo urbano”.
Nota positiva invece arriva dai dati della raccolta differenziata nel periodo turistico e dai Comuni più piccoli. Sia Rotzo
sia Foza registrano dati confortanti ed in continuo aumento
così come nel periodo di alta stagione dove non sono stati
segnalati cali del rapporto tra indifferenziata e differenziata,
anzi in alcuni casi la percentuale è aumentata grazie anche al
fatto che in pianura la raccolta differenziata è praticata da
molti anni oramai.
Gerardo Rigoni
Il sussulto delle scoàsse (parte seconda)
Però lo dici tu, sono enti pubblici, e come tali devono rendere conto di come il denaro
pubblico viene speso.
Francesco aggiunge la scarsità di punti di raccolta come elemento deterrente.
“Il
bidone
verde
dell’indifferenziato è lì dov’è
sempre stato, cioè abbastanza
vicino alle case. Invece i nuovi raccoglitori della differenziata sono ben più distanti, almeno a 300 metri dal vecchio
bidone. Significa che se prima
uno doveva farsi 500 metri per
buttare le scoasse, ora ne deve
fare 900, quasi un chilometro...
Insomma, poca informazione e
pochi bidoni. Se da una parte
la pigrizia di taluni sia deplorevole, dall’altra bisogna ammettere che è difficile far capire al pensionato ciosòto medio che da quest’anno dovrebbe differenziare l’immondizia
in casa sua, e poi portarla molto più lontano di prima, visto
che nel suo vicinato non ce ne
sono. Ancora più difficile fargli capire che nonostante tutto
ciò, la tariffa sia aumentata.”
Roberto: “Per Gallio l’Etra
m’ha consegnato chiave per
l’umido e “plastificata” con
codice a barre per il secco.
Della seconda non so ancora
cosa farmene. Entrerà mai in
funzione?”. Caro Roberto, il
tuo sindaco Pino “piscina” Rossi non ha usato mezzi toni con
Etra ed ha dichiarato già due
volte a l’Altopiano che preferisce la raccolta porta a porta con
o senza Etra… se è di parola
arriverà quella, per la felicità dei
più anziani. Insomma, Roberto
non vede l’ora usufruire del
servizio e fare il cittadino diligente e rispettoso, ma il servizio tanto sbandierato non c’è.
Pino sai dirci quanto dovranno
aspettare i concittadini galiòti?
Più o meno, dai, mica vogliamo usare il cronometro!
Unodafora, invece vuole disilluderci con dei fatti: “Avrei voluto inviarvi la foto. Perchè
non fate un salto all’isola ecologica di Rotzo (vicino alla
chiesa) per verificare l’efficienza di Etra nel rimuovere in
tempi decenti il differenziato
dalle campane e contenitori dedicati? Forse allora capireste
perchè la gente (xaléti
compresi) che
ha
differenziato, finisce col non
crederci più.”.
Demo: “Ricordiamo che un
grosso problema sono i rifiuti
ingombranti, con tempi di
raccolta lunghissimi, che molti
villeggianti non possono rispettare, perchè se ne vanno a
casa molto prima, per cui ce
li lasciano vicino ai
cassonetti. E non solo loro.
Utile informare che almeno il
ferro(cucine,lavatrici ecc.) si
può portare da Vellar dopo
Meca materiali edilizi in
contrada Ebene (credo) e un
piccolo sforzo come questo è
un grande vantaggio per la
nostra comunità”.
Maria ne approfitta per chiedere: “Ci vuole un posto dove
poter portare tante cose che
non si sa dove mettere. Un
esempio: l’olio dei barattoli
o quello usato per friggere,
dove si butta? Tempo fa in tv
hanno fatto un servizio su un
comune che fornisce alla popolazione una tanica per metterlo e poi passano a ritirarle
ogni tanto”. Jegary aggiunge una amara esperienza personale: “in famiglia siamo in
tanti, abbiamo appena acquistato in altopiano tre nuovi
paia di sci, come smaltiamo i
vecchi? Voglio fare le cose con
coscienza, chiedo quindi lumi
al commerciante, ma... «non
abbiamo indicazioni in merito, mi spiace, non dovrei dirlo,
ma l’unica cosa da fare è abbandonarli vicini ad un
cassonetto»”. Tex risponde: “Io
i miei sci li ho fatti portare via
come collo ingombrante da
ETRA col servizio a domicilio. Ogni famiglia ha diritto
ogni anno a 2 ritiri da 3 colli
ingombranti. Puoi buttarci
mobili, frighi, sedie...io per far
pulizia l’anno scorso ho fatto
portar via tappeti, monitor del
pc e sci...”
Mi dicono, però, di armarsi di
santa pazienza perché i giorni
di raccolta negoziati da Etra con
i comuni sono pochi (uno a
settimana?) e le richieste sono
molte. Attendere per mesi è più
che normale. Va a finire che la
gente si stufa e se ne disfa in
altro modo, pare ovvio.
Non si riesce a tirare fuori qualche soldino dei cittadini in più
dalle casse per questo servizio
ritenuto indispensabile? Se poi
Etra non riesce a coprire più
giorni, il problema è suo e si
paga qualche altro fornitore.
“This is not rocket science” dicono dalle parti in cui vivo, e
se non è stato ancora fatto,
qualcuno dovrà pur dare una
risposta a chi paga – il cittadino. In ogni caso, caro cittadino dell’Altopiano, ovvero tu che
in questo momento mi stai leggendo, fai il tuo dovere: se ci
tieni al tuo ambiente fa in modo
che venga riciclato tutto quel
che si può riciclare. Non ti bastano i servizi? Chiedi, è un tuo
diritto. Credi si possa fare meglio? Proponi, è un tuo dovere.
Tranquilli, ho finito. Mi rendo
conto di aver pestato il piedone
di Etra, di aver fatto mugugnare quei pàmpe che ancora buttano tutto dentro lo stesso
sacchetto tànto-xè-tutoistesso (grazie Silvana per lo
spunto), ma non importa. Il
vostro billarman non ha nessuno da tener buono e senza
offendere, dice quel che va
detto. A risentirci nel blog.
Billarman
[email protected],
www.radiomontekatz.com
P.S. Lasciate stare il Direttore, quel che scrivo è responsabilità mia.
“Porta la sporta” ed eviti di
usare per pochi minuti un
oggetto che può durare 100 anni
In tema di rifiuti e salvaguardia dell’ambiente, ben vengano
proposte ed esempi per la riduzione dei rifiuti. Come fa, in
occasione del 5° compleanno del blog, Billarman di Radio Monte
Katz, che suggerisce di usare borse ecologiche per la spesa,
evitando di consumare giornalmente sacchetti di plastica. Da
Londra, dove vive attualmente, Billarman non rinuncia a promuovere la tutela della sua terra, e si è attivato per creare delle
“shopping bags” in cotone con il logo del blog o con la scritta
“Altopiano di Asiago”e proporle ai suoi “ascoltatori” (vedi il
post “Iniziativa per celebrare i 5 anni” su
www.radiomontekatz.com ). In Italia la produzione annua di
sacchetti di plastica si attesta sulle 300 mila tonnellate, l’equivalente di circa 200 mila tonnellate di CO2, anidride carbonica,
immesse nella atmosfera. Ogni anno ne consumiamo 4 miliardi
e nelle nostre discariche finiscono quasi due milioni di tonnellate di plastica. Secondo gli ambientalisti, per smaltire un sacchetto di plastica abbandonato in mare o in terra occorrono tra
i 10 e i 20 anni. Lo scorso 12
settembre è stata promossa in
tutto il mondo la prima giornata
internazionale senza sacchetti di
plastica, e in varie nazioni e città
del mondo già da tempo si sta
cercando di sensibilizzare la gente a rinunciare ad usarli, addirittura vietandoli e promuovendo
borse ecologiche. In Italia si parla già di gennaio 2011 come termine per dire addio alle buste di
plastica, che potrebbero essere
messe fuorilegge. Intanto vale la
pena di cominciare a far proprio
lo slogan “Porta la sporta”, ovvero abituarsi a uscire per fare
la spesa provvisti di borse ecologiche. Nel mondo, di sacchetti di plastica, se ne consumano
un milione al minuto. La domanda che si pone l’Associazione dei
Comuni Virtuosi, che promuove la campagna “Porta la sporta”
assieme a MCS, società no profit inglese che si occupa della
tutela dell’ecosistema marino, è “Perché usare per pochi minuti un oggetto che può durare cento anni?”
Silvana Bortoli
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
7
TURISMO INVERNALE - GLI ESEMPI VIRTUOSI
ATTUALITA’
La neve del vicino è sempre più bianca
Le strategie di sviluppo adottate per il comprensorio sciistico Vezzena/Lavarone sarebbero da valutare
e da mettere in atto anche da noi, anche se il Veneto non è considerato una regione di montagna.
Le condizioni meteo, finalmente favorevoli, han consentito di verificare di persona i
lavori effettuati per la stagione in corso, sul comprensorio
sciistico Vezzena/Lavarone.
Come sempre, quello che promettono mantengono: il progetto di creare delle varianti,
per mettere alla portata di tutti, le due piste più impegnative
del carosello la rossa Ust e la
nera Pez del Prinzep è andata
in porto. Purtroppo, lo scarso
innevamento non ha consentito finora di aprire la variante
“Le Cogole” alla rossa Ust,
mentre sciare sulla pista
Torion, variante della nera, è
stato un vero spettacolo. Caratteristiche tecniche di quest’ultima: lunghezza: 2.500 mt;
pendenza: 16%; dislivello: 400
mt. Con la seggiovia di
Vezzena, appena scesi dal
muretto iniziale, si prende la
destra sotto il nuovo rifugio, il
“Baito del Neff”, lasciando la
nera sulla sinistra. Subito dopo
diramazione verso Rivetta, ci
si dirige a sinistra seguendo la
pista fino ad arrivare da dietro (dopo aver superato il nuovo ponte di raccordo), al
preesistente skiweg, a malga
Laghetto e alle successive piste del carosello. Prima del
toponimo di Malga Laghetto,
si imbocca il cavalcavia in legno e si rientra all’attracco
della seggiovia del Pez del
Prinzep. Per aprire questa via
è stato seguito l’andamento
naturale del terreno, con l’intento di un minor impatto ambientale possibile, il taglio di soli
1200 mc. di piante e ridotti lavori di sbancamento in alcuni
tratti, volti all’obiettivo di massima sicurezza per lo sciatore.
Porte aperte all’Asilo
Regina Margherita
Insegnanti e personale a disposizione per
presentare la scuola ai nuovi genitori
“Una buona scuola è quella dove il bambino entra pulito e
torna a casa sporco: vuol dire che ha giocato, si è divertito, si
è dipinto addosso, ha usato i propri sensi, è entrato in contatto fisico ed emotivo con gli altri”. Parola di Paolo Crepet.
E proprio per dimostrare quanto i vostri figli “riescono a sporcarsi”, la Scuola d’infanzia e asilo nido integrato Regina
Margherita apre le sue porte ai genitori di bambini in età
prescolare. Parte l’asilo nido, rivolto ai bambini dai 12 ai 36
mesi, nella giornata di sabato 30 gennaio dalle ore 10 alle ore
12 con una mattinata ricca di divertimento tra pasta di sale e
giochi psicomotori. Segue la scuola d’infanzia nei giorni 4,5 e
6 febbraio dalle 9,30 alle 11,30 con laboratori di psicomotricità,
di inglese, manipolativo, canti e giochi. G.R.
In viaggio con l’Unitalsi
L’Unitalsi Altopiano organizza un viaggio di 5 giorni,
dal 12 al 16 aprile con destinazioni Nevers, Castelli della Loira, Ars Lione, Torino (Sindone e Venaria). Le iscrizioni si raccolgono entro il 30 gennaio. Per informazioni rivolgersi al presidente dell’Unitalsi Eugenia
Barbierato tel.0424-462547 cel. 335-5251435
L’opera forse più onerosa è
stata la costruzione del ponte
in legno, sopra la strada per
Luserna. Importo totale dell’investimento: 750.000 euro.
L’han definita “pista per le famiglie” e percorrendola capisci perchè. Larga, dolce, panoramica, cambi di pendenza
minimi, manto perfettamente
tenuto: l’ideale per quello che
è l’utente tipo, la famiglia, i
bambini, i gruppi, le scolaresche, le scuole di sci. Il commento che a noi verrebbe
spontaneo... “Facile, loro hanno i soldi!”, è valido, ma solo
fino ad un certo punto. Sì, in
quanto Provincia e Regione
autonoma hanno fondi, ma in
quanto provincia e regione di
montagna prestano molta attenzione ai siti di montagna e
alla sopravvivenza dei suoi abitanti. Il Direttore di “Turismo
Lavarone Spa”, Maurizio Riz,
responsabile
del
Comprensorio, ha dichiarato
che solo grazie alla volontà
univoca di tutti gli attori sul territorio, si riescono a far confluire finanziamenti dall’
“Agenzia dello Sviluppo”, costituita ad hoc, della provincia
di Trento, per intervenire a sostegno di realtà economico/
produttive in difficoltà in qualunque ambito (come è suc-
cesso ad aziende del calibro
della “Marangoni” - pneumatici e della Philips!). Quindi: albergatori, istituti di credito, addirittura artigiani (dal falegname al muratore, tutti han preso atto che il turismo legato
agli sport invernali è l’unico vero motore dell’ economia locale), commercianti e cittadini, assieme alla Società proprietaria degli impianti, han fatto
la loro parte. Solo dopo aver verificato l’entità dell’importo complessivo, l’Agenzia dello Sviluppo della provincia autonoma di
Trento ha messo la sua quota
percentuale di 300.000 euro. Il
concetto che il rischio e la volon-
tà di crederci dev’essere da entrambe le parti, si è mostrato vincente: sarebbe una strategia da
valutare e da mettere in atto anche da noi, malgrado l’handicap
che il Veneto non sia considerato una regione di montagna e
l’Altopiano rappresenti solo un
terzo della provincia di Vicenza.
Delicato, chiedere a Maurizio
Riz, come sono andate le cose a
Natale, malgrado gli alberghi pieni e l’innevamento programmato garantito su tutte le piste, strappato con le unghie e coi denti a
causa delle alte temperature,
l’utenza, è stata inferiore di un
30%. E meno male per noi,
perchè tra Vezzena, Verena, e
un po’Kaberlaba e Valbella, siamo riusciti a dare ai nostri ospiti,
l’illusione di inverno e il nostro
nemico di frontiera, si è rivelato
un alleato.
A chiudere, le immagini dello
splendido Baito del Neff ad incoronare l’arrivo della seggiovia
Vezzena/Pez del Prinzep, dotato di140 posti fra interno e
solarium. Ma questa, è un’altra
storia: puro merito della volontà
di un privato imprenditore di
Luserna, un Nicolussi, come tutti
lì, ma appunto, Neff di soprannome.
Beppa Rigoni Scit
Schiamazzi e disturbo della quiete pubblica nelle ore serali e notturne
Via Valbella cerca pace
Non c’è pace in via Valbella,
ad Asiago. Gli schiamazzi e
il disturbo della quiete pubblica, nelle ore serali e notturne (soprattutto nei
weekend e nei periodi d’alta
stagione), causa i clienti dei
bar che si affacciano sulla
via che se ne stanno in strada con i bicchieri in mano
anche fino alle 2 di notte
stanno hanno ormai esasperato i residenti. A questo si
aggiunga il malcostume di
abbandonare bicchieri, bottiglie e mozziconi di sigaretta nelle fioriere e sulle soglie
dei negozi adiacenti. “Non ne
possiamo più – dicono gli
abitanti nella via – Di giorno, in certi momenti, specie in alta stagione, non si
riesce nemmeno a passare
per la strada e di notte non
si dorme. Qualcuno è andato ad abitare da un’altra parte, qualcun altro che
vive e lavora in pianura,
ma ha casa qui, rinuncia
al weekend e alle vacanze
ad Asiago perché, ormai
da qualche anno, manca
la tranquillità”. Tramite let-
tera, con allegata raccolta di
firme, gli abitanti hanno chiesto un intervento urgente da
parte delle autorità preposte
per mettere fine a questo disagio. “Abbiamo informato
del problema il sindaco, i
Carabinieri e la Polizia locale con una lettera di segnalazione di disturbo della quiete pubblica inviata
il 13 luglio scorso. Non ci
è giunta alcuna risposta e
tanto meno sono stati presi
provvedimenti in merito.
Abbiamo quindi, sempre
tramite lettera, interessato
anche la Prefettura”. In
data 26 agosto è arrivata una
risposta della Questura, interpellata dalla Prefettura, in cui
si diceva che personale della
Polizia aveva provveduto a
contattare i titolari dei locali
invitandoli al rispetto delle
prescrizioni dettate dalle vigenti disposizioni e di aver
interessato il sindaco di
Asiago al fine di valutare la
predisposizione di ulteriori e
specifici servizi di propria
competenza. Nonostante ciò
nulla è cambiato, anzi la si-
tuazione, già insostenibile,
sembra peggiorare con il verificarsi di episodi spiacevoli.
L’ultimo della serie è successo sabato 9 gennaio, verso le
18.30, quando, a causa di alcuni individui visibilmente alterati dall’abuso di alcool, si
è sfiorata la rissa. C’è stato
pure un lancio di palle di neve
che ha coinvolto anche alcuni passanti e le vetrine dei
negozi che si affacciano sulla via e si è dovuto richiedere l’intervento di Polizia Locale e Carabinieri. “Crediamo di non volere la Luna
se pretendiamo silenzio in
strada dopo la mezzanotte.
Si chiede semplicemente
che si provveda a far rispettare le normative vigenti in materia. Tra di noi c’è
gente che si deve alzare
tutti i giorni alle sei del
mattino per andare a lavorare e non riesce a riposare a sufficienza. Ne va poi
del decoro della via posta
in pieno centro cittadino
dove sembra sia in atto
un’interminabile e spesso
fastidiosa movida. Non vo-
gliamo impedire ai bar di
lavorare, ci mancherebbe,
ci auguriamo solo si ponga fine a queste manifestazioni di inciviltà e che nella nostra via si possa almeno a tornare a dormire
tranquilli, nel giusto rispetto della convivenza civile”.
Dal momento che le autorità
locali non intervengono in
modo serio e risolutivo del
problema, i residenti in via
Valbella hanno deciso di andare avanti, questa volta rivolgendosi direttamente alla
Magistratura.
Stefania Longhini
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
8
Rodeghiero dà la sveglia ai sindaci
ATTUALITA’
Cinque mesi fa inviata una lettera ai primi cittadini - Finora solo silenzio.
Le straordinarie testimonianze
di Francesca Tuggia e Suor Rita
L’associazione “Occhi aperti per costruire giustizia” continua a
proporre la cultura dell’amore e della legalità nel progetto “Tattoo:
giovani che educano la comunità”. Martedì 26 gennaio, alle
10.45 per le scuole, al Grillo Parlante, e alle 20.30 in Comunità
Montana per tutta la popolazione, è in programma l’incontro
con Francesca Tuggia, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII di S. Vito di Leguzzano, che presenterà il suo libro
“Sono stati i tuoi occhi”. E’ il racconto della sua esperienza di mamma adottiva di un bimbo down: quando Francesca ha visto Dario
per la prima volta sul letto d’ospedale dove era stato abbandonato, è
stata colpita dal suo sguardo e ha deciso, assieme al marito Franco
di donargli un posto nella loro famiglia, capendo ben presto che lui li
avrebbe condotti alla scoperta di un nuovo modo di vivere. Con lo
sguardo, i gesti, il suo modo di fare, Dario riusciva a comunicare
oltre le parole, aiutando piano piano chi lo incontrava a vedere e
sentire anzitutto con il cuore, sorridendo alla vita. Se ne sono
accorti non solo mamma Francesca e papà Franco, ma anche i
compagni di scuola, gli amici, gli insegnanti, i medici e gli infermieri che hanno tentato di strapparlo alla malattia e tutte le
persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Dopo che
Dario se n’è andato, Francesca ha deciso di scrivergli, contemplando con stupore i sedici anni trascorsi assieme, per partecipare a chiunque vorrà leggere il libro il grande dono ricevuto.
Un altro appuntamento da non perdere è fissato per venerdì 5 febbraio: alle 10.45 al Grillo Parlante per le scuole e alle 20.30 nella sala
del Bar Lux per la popolazione. Suor Rita Giaretta, originaria di
Quinto vicentino, fondatrice di Casa Rut di Caserta, presenterà il
suo libro “Non più schiave”. L’associazione”Occhi aperti” ha conosciuto suor Rita facendole visita proprio a Casa Rut, dove vive con
altre 4 suore, 10 ragazze e 4 bambini, l’anno scorso in occasione del
viaggio organizzato con la Parrocchia che ha portato un gruppo di
nostri ragazzi a Napoli per manifestare solidarietà alle famiglie vittime della mafia. In questi anni Suor Rita e Casa Rut hanno accolto
quasi 200 ragazze, in maggioranza vittime della tratta, provenienti
dall’africa e dai paesi dell’est, oggi soprattutto dalla Romania. “Non
più schiave” è un libro-testimonianza, dal linguaggio vero, ricco di
provocazioni su quel fenomeno, ormai globalizzato, che è la tratta di
donne e minori migranti, nuova forma di schiavitù a scopo di sfruttamento sessuale. Il contenuto del libro “non più schiave” nasce da un
concerto di voci: suore, giovani donne vittime di sfruttatori, presenze
amiche, giornalisti, scrittrici, rappresentanti di istituzioni ecclesiali e
laiche, che si armonizzano e convergono per generare ed esprimere, da una realtà di dolore e schiavitù, cammini di vita e di liberazione.
un libro che racconta gesti di tenerezza che leniscono ferite e infondono fiducia, parole che dicono impegno di vita e pubblica presa di
posizione a favore della donna oppressa, sogni condivisi che hanno
in sé l’ardire di liberare la speranza. il volume è introdotto da una
testimonianza sulla comunità di Dacia Maraini. L’associazione “Occhi
aperti” ringrazia tutte le associazioni che aderiscono alle varie iniziative e che a vario titolo e in tanti modi partecipano e condividono il
progetto “Tatoo”.
Quattro mesi di silenzi. E’ da
quattro mesi che il Comitato
referendario per il passaggio
dell’Altopiano a Trento attende una risposta dai sindaci
dell’Altopiano. Attesa che per
ora rimane vana. Il 25 agosto
il Comitato ha inviato una lettera ai sindaci dell’Altopiano
per invitarli a sollecitare i rappresentanti politici a pressare
la Regione Veneto perché si
pronunci sul passaggio
dell’Altopiano alla Provincia
autonoma di Trento, come sancito dal referendum popolare
del maggio 2007.
Il 14 agosto è stata pubblicata
sulla Gazzetta Ufficiale la legge 117 inerente il distacco dei
sette
comuni
della
Valmarecchia dalla Regione e
l’annessione all’Emilia
Romagna. Legge tra l’altro
presentata dal parlamentare,
ed ex presidente della Provincia, Manuela Dal Lago.
“Un risultato ottenuto grazie
alla costante pressione del
Comitato referendario sui rappresentanti istituzionali del territorio, pressione supportata
anche dalle amministrazioni
locali – dice il coordinatore del
Comitato
Francesco
Rodeghiero - Il nostro disegno
di legge invece è fermo in prima commissione perché la
Regione Veneto non ha ancora espresso il proprio parere in
merito al distacco degli otto Comuni dell’Altopiano. Si chiede
quindi, semplicemente, che le
amministrazioni adottino una
delibera di giunta che inviti il
Consiglio Regionale del Veneto
ad esprimere il parere ai sensi
dell’articolo 132 della Costituzione Italiana”.
Da quella prima lettera sono
passati 5 mesi, ne è seguita un’altra nell’ottobre scorso, ma dai
sindaci nulla.Anzi solo Enego ha
deliberato il 10 settembre e il sindaco di Lusiana, Antonella
Corradin, ha risposto dicendo
che affronterà la questione nella consulta dei sindaci. Dagli altri nulla.
Perché l’iter proceda, la Regione Veneto deve esprimere un
parere, anche negativo perché
il parere non è vincolante, ma
un parere formale deve essere
espresso.
“Questo temporeggiare, sia della Regione sia dei sindaci, va contro quanto espresso democraticamente
dai
cittadini
dell’Altopiano, lede i loro diritti
costituzionali, va contro lo stesso
articolo primo della Costituzione
Italiana – continua Rodeghiero
– Non si capisce come mai gli
amministratori locali, eletti dai loro
cittadini che hanno loro delegato
di rappresentarli, non portino
avanti quanto richiesto. E si che
il referendum ha originato numerosi finanziamenti per i paesi di
confine che ha permesso loro di
portare avanti importanti opere.”
Dall’onda referendaria che ha
percorso l’arco alpino nel biennio 2007 – 08 sono scaturite varie iniziative di legge a favore
dei paesi di confine tra cui l’accordo Dellai – Galan, 20 milioni di euro per progetti
transfrontalieri, la legge
Lancilotta, che destina fondi
per i servizi ai cittadini dei
paesi di confine, ed il trasferimento dal Trentino
AltoAdige di finanziamenti
a favore di investimenti nei
paesi di confine.
“Anche se l’esborso di benefici
agli apparati pubblici non è la
nostra finalità – conclude - La
nostra protesta è un grido d’allarme a difesa della montagna e
di chi ci vive. Non ci interessano
le strade o le grande opere ci interessano politiche che permettono ai montanari di continuare
a vivere in montagna, il resto è
solo, per quanto generoso, elemosina.”
Geraro Rigoni
Salvarono due anziani, premiati dalla Regione
Lo scorso 18 dicembre a
Verona, nell’ambito della
Festa regionale della polizia
locale, la Regione Veneto
ha premiato quattro agenti
della polizia provinciale di
Vicenza per un episodio
accaduto a metà febbraio
del 2007, quando si resero
protagonisti del salvataggio
di una coppia di anziani coniugi di Vigonza (PD) rimasti bloccati nella neve sul
massiccio del Grappa con il
rischio di rimanere assiderati. L’ufficiale Dario
Cappellaro di Enego e gli
agenti Reziero Cappellaro,
pure lui di Enego, Emanue-
le Pernechele di Conco e
Francesco Morlin di
Pianezze, sono stati insigniti
dell’onorificenza speciale
con la medaglia d’oro consegnata dall’assessore regionale Massimo Giorgetti
durante una cerimonia alla
quale hanno presenziato an-
SABATO 23 GENNAIO
3D
SABATO 30 GENNAIO
“TUTTI DENTRO”
SNOWBOARD EVENT
musica live con BANDICJO (Smaila’s Band)
che il sindaco di Verona
Flavio Tosi, l’assessore provinciale Marcello Spigolon e
il comandante della polizia
provinciale
Claudio
Meggiolaro. Questi i fatti relativi all’operazione che ha
valso l’importante riconoscimento ai quattro agenti: verso le 19 della sera del 16 febbraio 2007 dalla centrale
operativa veniva richiesto loro
di prolungare l’orario di servizio per prestare soccorso a una
coppia di anziani sul Grappa.
Immediatamente attivatisi per
raggiungere la località segnalata, una zona montuosa in comune di Cismon del Grappa
lontana dalle abitazioni e difficilmente raggiungibile con
mezzi motorizzati a causa della neve, dopo essere arrivati e
aver perlustrato l’area senza
trovare i due, avevano individuato e seguito le tracce di
un’automobile sulla neve. Verso le 20, dopo aver percorso
circa tre chilometri, erano riusciti a trovare la vettura bloccata dalle neve con all’interno
la coppia che aveva chiesto
soccorso. Constatato che, pur
se in stato di agitazione e infreddoliti, i due erano in buone
condizioni di salute, gli agenti
li hanno ospitati nelle proprie
autovetture, trasportandoli poi
in un rifugio della zona, mentre gli uomini del soccorso alpino, nel frattempo arrivati sul
posto, provvedevano a recuperare l’autovettura dei coniugi, per i quali la spiacevole avventura avrebbe potuto avere
un esito diverso senza il tempestivo intervento degli uomini della polizia provinciale, considerando la zona impervia
dove erano rimasti bloccati, il
clima rigido e la notte sopraggiunta.
Silvana Bortoli
8
Sabato 23 genniao 2010
ATTUALITA’
l’Altopiano
Per il notaio Giancarlo Muraro
è arrivato il tempo della pensione
Sculture di ghiaccio ad Asiago
Ad Asiago il sacro fuoco dell’arte incontra il freddo del ghiaccio,
dando vita a opere incredibilmente suggestive.
Il 29 e il 30 gennaio si esibiranno
infatti ai giardini
di Piazza Carli,
nel centro cittadino, i componenti della Squadra Nazionale Italiana in preparazione alle Olimpiadi di
Scultura di Ghiaccio (Winter
Olympic Games Vancouver
2010 – Olympic ice art
competition) che si terranno
a Vancouver, in Canada, dal
20 febbraio.
Nella giornata del 29 gennaio,
gli artisti – capitanati da
Amelio Mazzella di Regnella,
presidente dell’Associazione
Italiana di Scultori di Ghiaccio – si alleneranno nella creazione della scultura di gara
che proporranno alle Olimpiadi, il cui tema sarà Hope or
9
Dream – speranza o sogno,
dedicato al desiderio di pace
per tutti i paesi del mondo. La
performance vedrà impegnati
gli artisti per l’intera giornata
di sabato.
Il secondo giorno della manifestazione sarà dedicato alla
memoria dello scrittore
asiaghese Mario Rigoni Stern,
con la creazione di sculture a
tema di animali tratti dalle sue
opere. Infine, domenica 31
gennaio si concluderà l’evento con la premiazione dell’opera più bella, che verrà scelta
dai bambini di Asiago.
L’evento è organizzato dal-
l’Assessorato al
Turismo del Comune di Asiago
“Con questo
evento – spiega
l’assessore al turismo Roberto
Rigoni – si intende incentrare l’attenzione
sul
ghiaccio, elemento caratterizzante
della stagione fredda, rendendo partecipi cittadini e turisti di
questo modo di espressione artistica e culturale. Penso inoltre che il coinvolgimento dei
bambini, con il voto alla miglior
scultura raffigurante gli animali
dei nostri boschi, possa costituire un ulteriore valore aggiunto per questa manifestazione”. Con l’occasione, si valuterà anche la possibilità, in
futuro, di realizzare ad
Asiago un albergo completamente in neve e ghiaccio, che
costituirebbe senza dubbio
una grande e originale attrattiva turistica.
Si chiude una pagina, lunga oltre quattro decenni,
della storia economica della nostra terra.
Dopo
oltre
quarantacinque
anni di prestigiosa
attività professionale il notaio
Giancarlo Muraro
dal 31 dicembre
scorso è andato in
pensione. Nato in
quel
di
Camporovere il 1
gennaio 1935, frequenta con eccellente
profitto,
ripercorrendo le
orme del fratello
Giuseppe, morto
nel corso della seconda guerra mondiale mentre prestava il servizio nell’esercito, il liceo
classico Barbarigo di
Padova; si laurea in Giurisprudenza nello storico
ateneo patavino il 3 marzo del 1959. Si sposa con
Giovanna nel 1961 con
cui avrà tre figli Donatella, Giuseppe e Giovanni,
supera l’esame di procuratore legale ed esercita
l’attività forense fino alla
nomina a notaio che avviene, dopo aver superato l’esame, nel marzo
1964, con decreto del 30
ottobre di quell’anno con
sede a Campo Turres praticamente ai confini con
l’Austria.
Successivamente occuperà le sedi di Recoaro ,
Piovene
Rocchette,
Breganze, Thiene per essere nominato notaio ad
Asiago nel 1986, ove da
tempo aveva aperto una
sede secondaria dello studio presso gli storici uffici del papà Giovanni in
Viale Trento Trieste. È stato, nei primi anni settanta, per diversi anni, vice
pretore onorario ad
Asiago; nel suo studio
sono sempre state presenti in qualità di collaboratrici la sua cara sorella Flora, nonché
l’immarcescibile Caterina
Basso.
Nel dicembre 1999, dopo
annose ed approfondite
ricerche storiche ha pubblicato un prezioso volume sulla storia del
notariato nell’Altopiano
dei 7 comuni; è stato membro del consiglio notarile
nei primi anni 2000 per
due mandati e successivamente, fino al 31 / 12 /
2009, rappresentante per il
Triveneto della
Cassa Nazionale
del
Notariato.
Con
il
pensionamento
del
notaio
Giancarlo
si
chiude anche
una pagina, lunga oltre quattro
decenni, della
storia economica della nostra
terra; con la
sua grande competenza e la sua
notevole precisione professionale il notaio
Giancarlo Muraro ha accompagnato ed assistito
professionalmente parte
precipua dello sviluppo
dell’attività immobiliare
sull’Altopiano dagli anni
sessanta ai giorni nostri.
Da sempre grande appassionato di questioni
giuridiche non solo ristrette al pur ampio ambito delle competenze
notarili, ha fatto dell’aggiornamento professionale e dell o s t u d i o u n
s u o p re c i s o a p p u n t a mento quotidiano; è un
esempio, soprattutto per
i figli Giuseppe e Giovanni che ne stanno
brillantemente seguendo
le orme professionali e
per tutti gli operatori del
diritto che hanno avuto
ed avranno modo di
confrontarsi con lui.
Baristi, ristoratori e pizzaioli
inizia un nuovo corso formativo
Partirà Lunedì 8 Febbraio il
corso organizzato da
CONFCOMMERCIO di
Asiago per ottenere l’idoneità ad aprire un pubblico esercizio per esercitare l’attività
di bar, ristorante, pizzeria ecc,
ecc, ovvero tutte quelle attività esercitate professionalmente per effettuare la
somministrazione di alimenti
e bevande e il commercio sia
in forma fissa che ambulante degli stessi. Il corso si articola in due sezioni, una di
42 ore per coloro che sono
già in possesso di alcuni requisiti di esperienza professionale, tipo essere stati dipendenti qualificati in una dit-
ta di somministrazione per
almeno 2 anni negli ultimi cinque, o collaboratori di una
azienda famigliare, o in possesso di un particolare titolo
di studio, e l’altro di 120 ore
per coloro che non posseggono i suddetti requisiti. Tutte le lezioni si terranno c/o
l’Istituto superiore ( ex Professionali ) di Via Cinque in
Asiago nelle giornate di Lunedì, Mercoledì e Giovedì
pomeriggio per 4 ore , con
inizio il giorno 8 Febbraio e
termine il 29 Aprile. A fine
corso ci sarà l’esame finale,
questo a Vicenza, e coloro
che lo supereranno, saranno
“abilitati” ad aprire, o a su-
bentrare, in una attività che
preveda la somministrazione
o anche la vendita al minuto
di prodotti alimentari.
Nelle 3 precedenti edizioni
numerosi “aspiranti” commercianti ed esercenti hanno particolarmente apprezzato la professionalità dei docenti e il fatto di poter effettuare la formazione in
Altopiano, con un significativo risparmio di tempo e denaro, anziché dover andare in pianura e magari anche in orario
serale. Le iscrizioni sono ancora
aperte ed eventuali informazioni
si possono chiedere alla
CONFCOMMERCIO di
Asiago al numero 0424 460150.
8
Sabato 23 genniao 2010
ROANA
l’Altopiano
10
Si dimette, ma ci ripensa subito
Dario Frigo riprende le sue deleghe
Comunicato informativo ai concittadini
in merito a voci ricorrenti sulla Variante
In attesa dell’udienza che si
terrà il 4 marzo presso il TAR
Veneto, vorremmo informare i
nostri concittadini sulla situazione attuale relativa alla variante
al PRG. La variante – votata in
consiglio comunale ancora nel
lontano giugno 2006 dall’amministrazione Porto – recherà uno
sconsiderato e soprattutto non
necessario incremento della
cubatura edificabile, aumentando la pressione urbanistica su un
territorio già fortemente edificato. Essa è stata fortemente caldeggiata anche dall’attuale amministrazione, che altro non è che
la continuità politica della precedente, visto che ripropone tra i
suoi componenti anche i soliti noti
soggetti portatori di interessi personali nel campo immobiliare.
Fortunatamente anche i funzionari ed i tecnici del settore urbanistica in Regione hanno constatato che le modifiche apportate
dalla variante per la loro complessità, estensione e quantità
incidono significativamente sulla dimensione del PRG e sui criteri che lo informano. Un dato
significativo: la variante comporterà un incremento di 11.600
abitanti (attualmente Roana conta circa 4 mila abitanti) equivalenti a 576.000 metri cubi (2.800
nuovi appartamenti). I tecnici
regionali, nell’esprimere un giudizio, hanno preso in considerazione alcuni fattori fondamentali
quali: 1) la salvaguardia e la tutela del paesaggio e dell’ambiente; 2 ) la necessità di concentrare l’edificato senza creare isole
consigliando il completamento di
quelle porzioni di territorio già
edificabile che non sono ancora
state utilizzate evitando di sottrarre ulteriori terreni agricoli già fortemente penalizzati; 3) in particolare per quanto riguarda le
aree rientranti nel patrimonio di
proprietà collettiva, con destinazione agro silvo pastorale, attualmente gestiti come beni di uso
civico da parte del Comune poi-
ché sono suoli a vocazione
prettamente agricola, no devono in nessun modo essere utilizzati per fini speculativi ed
edificatori A seguito di questo la
commissione regionale considerando la forte impatto sul territorio delle nuove previsioni, dopo
un attento esame ha apportato notevoli stralci, modifiche ed
altri rilievi che hanno ridotto
sensibilmente la volumetria
prevista dal Comune. Probabilmente entro la fine del mese
di gennaio – sono già passati
circa due mesi da quando il
sindaco in consiglio comunale
ci ha detto che entrava in vigore subito – la Regione trasmetterà la variante al Comune perché questo possa prendere visione degli stralci operati. E’ difficile pensare che
l’amministrazione possa approvare e rendere operativa
una variante così tanto diversa da quella inoltrata nel giugno
2006, sicuramente cercherà di
produrre spiegazioni e motivazioni per recuperare tutto quello che
la Regione ha tagliato: in questo
modo si allungheranno ulteriormente i tempi della sua approvazione definitiva, vista anche la
concomitanza con le elezioni
regionali. Probabilmente la
notizia della sua approvazione
e della imminente approvazione del PAT viene diffusa da
alcuni componenti dell’amministrazione stessa per porsi a
riparo da critiche e rimostranze
mosse da parte di alcuni cittadini a cui in campagna elettorale era stata promessa l’imminente edificabilità “del proprio orticello”.
Gruppo Lista Insieme
Dimessosi per sei giorni dalla
carica di assessore all’urbanistica e opere pubbliche,
mantenendo quindi quella alla
viabilità, Dario Frigo ha fatto
rientrare il suo gesto
ricompattando così la squadra
del sindaco Valentino Frigo. A
quanto pare, non c’erano contrasti con il primo cittadino alla
base della remissione delle
deleghe assegnate all’influente rappresentante politico di
Tresché Conca anche se i
motivi rimangono avvolti nel
mistero. Lo stesso Dario Frigo si è trincerato dietro un generico “motivi personali”,
spiegazione che però non ha
soddisfatto i più curiosi. Voci
dei corridoi municipali segnalano contrasti sorti dopo l’arrivo della relazione regionale
sulla variante al PRG ma anche tensioni nel settore dei lavori pubblici. Con il ritiro del-
le dimissioni di Dario Frigo, avvenuto dopo incontri
chiarificatori con il sindaco, la
squadra di Valentino Frigo è
nuovamente al completo pronta per affrontare un nuovo
capitolo della questione elezioni. Il 4 marzo il TAR emetterà la
sua sentenza relativa alle elezioni amministrative di Roana del
giugno scorso. Udienza data per
favorevole alla maggioranza in
quanto pare non siano stati riscontrati irregolarità nelle operazioni di spoglio.
G.R.
Torna il coro Brigata Cadore
Si terrà sabato 30 gennaio il
concerto del Coro Brigata
Alpina Cadore previsto per
lo scorso 19 dicembre a
Treschè Conca e rinviato a
causa del maltempo.
I lettori ricorderanno infatti
la grande nevicata di quel
fine settimana prima di Natale. Nevicata che, se non ha
creato disagi agli altopianesi
abituati e preparati a tali
emergenze, ha invece messo in ginocchio l’intera pianura padana impedendo ai
componenti del coro di raggiungere l’altopiano, data la
pessima condizione delle
strade di lunga percorrenza.
Il Coro Brigata Alpina
Cadore conta più di 45 elementi ma molti di loro, provenendo da province
emiliane e lombarde larga-
mente innevate, non hanno
potuto garantire la propria
presenza provocando loro
malgrado l’annullamento del
concerto, che era stato
pubblicizzato anche dal nostro
Giornale.
Essendo però fortemente
desiderata dalla Pro Loco
locale, dal Gruppo Alpini e
dal coro stesso, la serata corale verrà riproposta presso
la Chiesa Parrocchiale di
Treschè Conca a partire dalle
ore 20.30 di sabato 30 gennaio, con ingresso libero.
Il Coro, diretto dal maestro
Michele Segato, è già noto in
Altopiano per aver cantato in
diverse occasioni. Una di
queste fu, nei primi giorni di
novembre 2007, il memorabile concerto dedicato a Mario Rigoni Stern per il suo 86°
compleanno, al quale il Sergente aveva partecipato con
grande commozione di tutti i
presenti. In ricordo di quel
prezioso incontro con il nostro scrittore, a distanza di
due anni e poco più, il Coro
Brigata Cadore ritorna a
cantare per “nonno Mario”
(così lo scrittore si era definito con i ragazzi del Coro),
questa volta con la presenza
del cantautore Pierangelo
Tamiozzo. Per la serata tanto attesa non solo si spera
che non nevichi, ma che il
cielo sia il più sereno possibile, così il ricordo del Sergente salirà al cielo con i canti del Coro Brigata Cadore e
sarà illuminato dalla luce
argentea della luna piena.
Ilaria Panozzo
I 90 anni di Super Mario
La scritta “Super Mario”
che campeggia sul manifesto preparato dagli amici per il suo novantesimo
compleanno, gli si addice assai perché Mario
Dal Pozzo, di Roana, Via
Kamahause, 90 anni pro-
prio non li dimostra. Sabato 16 gennaio, questo
vispo novantenne, che
fino a due/tre anni fa copriva agevolmente la distanza
CampolongoCamporosà con gli sci da
fondo, è stato festeggiato dagli amici di
Pedescala presso il baito
“Cason del Lovo” in Val
d’Assa ed anche in questa occasione ha avuto
modo di dimostrare tutta la sua vitalità e il suo
entusiasmo per la vita. A
Mario giungano sinceri
auguri, con tanta ammirazione, anche da tutta
la
re d a z i o n e
de
L’Altopiano.
8
Sabato 23 genniao 2010
pagina a Cura
di Claudio Savelli
Alcuni mesi fa avevamo
scritto relativamente al progetto per un impianto
fotovoltaico sul sito conosciuto come “La Cattedra”
a Canove.
Da giugno scorso il progetto
si è evoluto e il consiglio di
amministrazione del Consorzio, che ne è proprietario, ne
ha votato la realizzazione. Si
costruirà quindi un impianto
fotovoltaico di importanti dimensioni, 990 Kwatt circa,
che possa produrre elettricità da fonti rinnovabili. Il Consorzio è costituito da 7 Comuni dell’Altopiano, proprietari dell’immobile e dell’area
circostante in percentuali diverse: 20% Asiago, 19%
Lusiana, 18% Enego, 17%
Roana, 11% Gallio, Rotzo e
Foza. Ciascun comune ha
quindi una partecipazione nel
consiglio di amministrazione e
tutte le decisioni vengono votate per quote. L’assemblea
del Consorzio ha deliberato di
dare l’incarico di coordinatore per la realizzazione del progetto a Ivan Baù assessore al
bilancio di Asiago.
Assessore, un progetto così
importante quale obiettivo
l’Altopiano
11
L’impianto fotovoltaico della Cattedra
potrebbe essere pronto entro l’estate
strategico si pone?
“ Si prova se uno strumento è buono o cattivo
in funzione di quello
che è l’obiettivo finale di
esso. Il Comune di
Asiago ha come fine il
rilancio di una politica
che enfatizzi e salvaguardi l’ambiente. Riteniamo che la realizzazione dell’ “Istituto Europeo per le politiche
della montagna” sia il
fine che giustifica la realizzazione di questo impianto fotovoltaico da 1
Mw . L’Altopiano ha bisogno di un cambiamento che
non può riguardare solo il
consumo del territorio ed il
passaggio ad un’economia
di servizi, ma anche di un
centro che diventerà un
plesso di ricerca e di sviluppo di politiche riguardanti il
territorio montano, dallo sviluppo economico eco sostenibile a politiche a favore dei
residenti e del lavoro, dalla
gestione del patrimonio
boschivo e silvo-pastorale
alla riqualificazione del
comparto agroalimentare.
La qualità ci deve distinguere anche nella ricerca e nello studio di un “nuovo eco
sviluppo”. L’impianto, se vi
sarà l’accordo, diventerà
anche un esempio di energia alternativa non inquinante, “carbon zero”, da far
visitare ai nostri figli al fine
di iniziare una strada di sviluppo sostenibile e di minor
inquinamento dell’atmosfera. L’utilizzo dell’impianto
fotovoltaico servirà quindi
a finanziare il primo e il secondo stralcio per realizzare l’Istituto Europeo della
Montagna, che si occuperà di promuovere studi e ricerche sulla conservazione
e protezione del patrimonio
naturalistico montano”.
Che struttura finanziaria
ipotizza per il Consorzio che
gestirà la realizzazione, la manutenzione e i ricavi finanziari
dell’impianto fotovoltaico?
“L’impianto costerà 3.900.000
euro. Stiamo valutando, come Cattedra, diversi sistemi di finanziamento tra cui il
Leasing, ma il
business plan dovrà
tenere conto di diversi fattori per realizzare la massima convenienza economica e
finanziaria a parità di
rischio accolto. La
valutazione dovrà essere fatta anche in
funzione della certezza di arrivare entro
quest’anno alla realizzazione dell’impianto e all’allacciamento di esso all’Enel, al
fine di percepire il contributo
del Conto Energia. Oggi lo strumento più flessibile che sposta
il rischio è il Leasing. Spetterà
poi al Consiglio di Amministrazione verificare la migliore
struttura. Crediamo molto e
promuoviamo la sensibilità politica della maggioranza che ritiene che una zona di così alto
pregio debba essere valorizzata al fine della collettività. Forse questo impianto è la vera
possibilità per realizzare una
visione di sviluppo diverso da
quello basato sul profitto a breve o sull’urbanizzazione spinta”.
Il progetto si sta sviluppando
rapidamente e l’obiettivo è
quello di iniziare i lavori per
giugno, se non vi saranno ostacoli a livello di autorizzazioni e
sulla servitù di elettrodotto. Per
la posa in opera non sono necessari più di due mesi, quindi
per agosto l’impianto potrebbe essere operativo. Costruire un impianto fotovoltaico di
queste
dimensioni
sull’Altopiano non ha solo benefici strategici e finanziari,
ma, a mio avviso, può avere
un grande impatto anche dal
punto di vista turistico. SemMelbourne
pre più con la realizzazione di
progetti in cui si pone al centro la salvaguardia dell’ambiente, si potrà promuovere
una visione del turismo legata
al rispetto e alla valorizzazione
del nostro preziosissimo e bellissimo patrimonio naturistico
di prossimità.
la Cattedra, pari a 5 campi da calcio, al fine del finanziamento dell’Istituto.
La manovra ha trovato
comunque il parere della
maggioranza. Nella mia
persona ho creduto fin da
subito nel progetto, aiutando il cda della Cattedra
nello svolgimento dell’iter
procedurale al fine di giungere in tempo alla realizzazione dell’impianto. Non
siamo quindi contro, ma ritengo che l’interesse della
Cattedra è primario e il
comune di Asiago farà sempre l’interesse del Consorzio dato che lo stesso coincide con la valorizzazione
della propria quota.” Un
ultimo commento da parte di
Mario Porto, presidente del
Consorzio della Cattedra:
“La soddisfazione c’è perché è stato raggiunto un
accordo. Roana era partita per fare il fotovoltaico
indipendentemente, il Consorzio in seconda battuta
ha deciso di sostituirsi al
progetto; il compromesso è
stato raggiunto, con la
nuova delibera con la quale si affitta a Roana una
nuova porzione di terreno
affinché possa edificare il
proprio
impianto
fotovoltaico. Mi auguro
possa partire al più presto
il progetto per la
riqualificazione dell’Istituto Europeo della Montagna, che molto si affida
finanziariamente alla buona riuscita del progetto
energie rinnovabile della
cattedra. Negli 8 comuni
nessuna amministrazione
deve primeggiare. Asiago,
in quanto capoluogo, deve
essere un buon padre di famiglia, dando un supporto
fattivo e non sempre interessato nei progetti che ciascun
Comune propone.”
E Roana ne vuole uno tutto suo
Vista la bontà del primo
progetto per un impianto
fotovoltaico, l’Amministrazione di Roana ha deciso di
investire ancora più decisamente in questa tecnologia. E’ stato da poco deliberato da parte del consiglio di amministrazione del
Consorzio della Cattedra di
affittare allo stesso Comune di Roana circa 25.000
metri quadrati di terreno,
affinché possa costruirsi un
“proprio impianto”, sempre
da circa 1 Megawatt. La
notizia è molto positiva dal
punto di vista ambientale.
Pare un sogno, ma da produrre circa 1 Megawatt di
energia elettrica a produrne il doppio si salvaguarda
ancora di più la Natura,
andando
a
porre
l’Altopiano di Asiago come
una delle aree venete in cui
esiste maggior sensibilità
per l’utilizzo delle Energie
Rinnovabili, ottimo strumento anche per promuovere turisticamente il nostro territorio. Ritengo sia
estremamente strategico
ed importante legare l’immagine
turistica
dell’altopiano a reali e definiti progetti di salvaguardia
ambientale.
Dire:”venite a fare le vostre vacanze qui; vi garantiamo che siamo seriamente impegnati a proteggere la
qualità dell’aria, dei boschi
per il vostro benessere”.
Insomma … potrebbe essere un argomento di “vendita” importante. Che sia incominciata l’era solare
sull’Altopiano ? Io ci credo
e mi sembra che si stia andando nella giusta direzione. Rimangono tuttavia alcuni punti politici poco fluidi, che impongono una qualche riflessione. L’obiettivo
di costruire un impianto
fotovoltaico, pubblico o privato, di grandi o di piccole
dimensioni, è duplice: si proteggerebbe l’ambiente, andando a produrre energia
elettrica senza l’utilizzo di
combustibili fossili e si guadagnano dei soldi attraverso il conto energia e l’utilizzo stesso dell’energia
elettrica. Per dare una idea
molto approssimativa, un
impianto della portata di
quello della Cattedra porterà alle casse della stessa un
utile netto di circa 150.000
euro. Questo utile verrà poi
riutilizzato per sostenere
progetti di sviluppo sociale
e ecologico come quello del-
l’Istituto della montagna.
Con un utile così importante, la perplessità che ho è
che la concessione per l’affitto del terreno su cui
Roana costruirà il suo impianto è di 25.000 euro,
quando sarebbe stato più
congruo stabilirlo in circa
50 / 60 mila euro. Non dico
“guadagnarci”, visto che il
terreno della Cattedra è di
proprietà dei cittadini, attraverso l’amministrazione in
quote da parte dei Comuni
che compongono il consiglio
di amministrazione, ma,
perlomeno, affittarlo a valori di mercato reali. Alla
fine è vero che Roana
avrebbe dovuto pagare di
più l’affitto e per pagarlo di
più avrebbe dovuto utilizzare più soldi pubblici. Soldi
pubblici che da una cassa
“pubblica” sarebbero andati
ad un’altra cassa “pubblica”, di cui Roana tra l’altro
fa pure parte, quella del
Consorzio, impegnato a lanciare l’Istituto Europeo della Montagna. Quindi, semplicemente un giro di soldi
pubblici atti a finanziare progetti di alta rilevanza sociale
e ambientale, a costi di affitto corretti ed equi però.
Verrebbe da dire, facendo
un semplice sillogismo
aristotelico, anche se solo
logico e probabilmente moralmente sbagliato, che per
estensione Roana non abbia capito che pagare il
prezzo equo dell’affitto
equivale a sostenere in
maniera ancora più determinata un importante progetto pubblico. Nel corso
della votazione per deliberare l’autorizzazione all’affitto di 25.000 metri a
Roana per costruire il loro
impianto, l’unico Comune
che si è astenuto è stato
Asiago: ne chiediamo quindi le ragione a Ivan Baù,
delegato da parte di Asiago
nel consiglio di amministrazione della Cattedra.
“Pur ritenendo il fine dell’Istituto Europeo sulla
Montagna, il comune di
Asiago si è astenuto dalla votazione in quanto ritiene il prezzo di affitto di
25.000 • non congruo in
base ad una entrata di
200.000 • che servirà
unicamente a incrementare la parte corrente delle
casse del comune di
Roana. Non ritenevo
inoltre necessario un ulteriore consumo di
25.000 m2 di terreno del-
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
12
Una rete wireless per Gallio
GALLIO
Garantita la navigazione gratuita negli Access Point agli utenti residenti.
Internet gratis anche per municipio, scuole elementari e medie.
Ecco i nonni vigile
Non senza un briciolo di emozione, i “nonni vigile” di Gallio
hanno iniziato lunedì 11 gennaio la loro attività.
Sorpresi gli alunni delle scuole in via Roma che all’uscita
hanno trovato questa piacevole novità. Poco prima della loro entrata in servizio, in
Municipio, c’è stata l’investitura ufficiale di queste importanti figure che d’ora in poi
garantiranno sicurezza per il
momento solo all’uscita dalle lezioni. Il vice sindaco
Natale Pompele e l’assessore ai servizi sociali Patrizia
Lunardi, hanno consegnato
loro la divisa personalizzata:
casacca, cappello e paletta.
Presente anche Massimo
Ferraresi del Comando di
Polizia Locale di Gallio che
nelle scorse settimane ha tenuto un corso di formazione
per i nonni vigile. Quattro
coloro che hanno aderito all’iniziativa:
Mariano
Menegoni, Bruno Salvagno,
Doriano (Marco) Lunardi e
Bernardo (Dino) Plebs.
“L’amministrazione – hanno
sottolineato vice sindaco e
assessore – vuole ringraziarvi per l’importante opera di
volontariato che d’ora in poi
andrete a svolgere. Per i
bambini sarete persone amiche, per i nostri vigili un valido aiuto. Ci auguriamo che
la vostra attività possa andare al di là di questo primo servizio, con la vostra presenza
anche nelle manifestazioni
che saranno organizzate nell’arco dell’anno”. S. L.
Successo per gli eventi natalizi
Grazie alla collaborazione dei vari gruppi preposti all’organizzazione
E’ ormai diventata una consuetudine fare un piccolo resoconto
sull’attività della Pro Loco Gallio
al termine dei periodi di maggiore interesse turistico. Un lavoro
in continua crescita quello del
gruppo presieduto da Carlo Schivo, che porta ad incrementare
sempre più gli eventi, sia ripristinandone alcuni che nel tempo
erano stati tralasciati che proponendone altri di nuovi e grande
rilievo. “Oltre che constatare
l’apprezzamento da parte di residenti e turisti per quanto organizziamo, confermato anche dalla notevole partecipazione che
richiamano le varie manifestazioni – commenta Carlo Schivo
– mi fa molto piacere rilevare
come si continui a lavorare in
sintonia con le altre realtà preposte all’organizzazione
degli eventi, come l’Ufficio Turistico che durante il periodo natalizio si è
occupato tra l’altro dell’allestimento
del
Mercatino di Natale ai
giardini e di tutti gli appuntamenti ad esso
correlato, ma anche con
il nuovo gruppo di lavoro
volutodall’amministrazione comunale e incaricato di organizzare le manifestazioni culturali. Da
parte nostra abbiamo
programmato la Fiaccolata con
i maestri di sci e gli atleti dello
Sci Club Gallio, risultata piacevole seppur si sia optato di farla
a piedi per la mancanza di neve;
poi la consegna simbolica da
parte dell’amministrazione comunale delle chiavi del paese ai
neo diciottenni, in collaborazione con il Gruppo Alpini, sempre
disponibile a sua volta a collaborare con la Pro Loco. Il centro
del paese, già molto suggestivo
grazie alle luminarie, è stato arricchito quest’anno dalle proiezioni laser in tema natalizio sulla
facciata della chiesa e sul campanile, per un colpo d’occhio veramente d’effetto. Tra gli altri
appuntamenti proposti, vorrei ricordare “Salutiamo il 2009”,
bingo natalizio con omaggi e pre-
mi per tutti i bambini e lo spettacolo pirotecnico dalla chiesa, e il
grande evento che ha richiamato all’Auditorium circa 350 spettatori “I tre tenori nel mondo”,
con Giorgio Pederzoli, Giuliano
Ansalone e Salvatore Sanna che
hanno incantato il pubblico con il
loro straordinario repertorio canoro”. Come durante la scorsa
estate, anche nel periodo delle
feste natalizie Gallio ha dunque
saputo catturare e intrattenere
non solo i suoi ospiti e residenti,
ma anche quelli dei paesi vicini,
dai quali sono pure giunti riscontri positivi. Gente da tutto
l’Altopiano era arrivata anche lo
scorso ottobre per la prima festa
della birra, che presso il grande
tendone riscaldato aveva visto un
afflusso di molto superiore a qualsiasi previsione. Ma ora è già
tempo di pensare alla prossima stagione estiva, buttando
le basi per quello che si
preannuncia, ancora una volta, un calendario ricco e variegato. “Stiamo già lavorando in previsione di portare a
Gallio nuovi importanti eventi
– conclude Carlo Schivo – e
posso anticipare che ci saranno alcune belle sorprese. Ma
è presto per parlarne, lo faremo più avanti, quando tutto
sarà ben delineato”.
Silvana Bortoli
Istituire una rete wireless, ovvero un collegamento ad
internet senza fili, su tutto il territorio comunale. E’ quanto è
intenzionato a fare il Comune
di Gallio firmando nei giorni
scorsi un accordo con l’impresa Ntrnet srl di Roana.
«Il Comune di Gallio intende
creare una infrastruttura di copertura wireless sul territorio
comunale di Gallio al fine di
garantire a chiunque, nei siti
soggetti a copertura wireless,
di connettersi gratuitamente ai
contenuti interattivi messi a disposizione dal Comune, oltre
a garantire un accesso a larga banda ad Internet - spiega
il sindaco Pino Rossi - Questo
all’interno di un progetto di
promozione dell’uso delle nuove tecnologie, progetto indirizzato sia al cittadino sia alle imprese».
Nell’accordo quinquennale la
ditta si assume l’onere di realizzare la rete wireless e di fornire gratuitamente la
connettività Internet a servizio del Municipio, delle Scuole Elementari e Scuole Medie
di Gallio. In più la ditta fornirà
gratuitamente otto punti di accesso garantendo la navigazione gratuita negli Access
Point agli utenti residenti. La
navigazione sarà consentita
grazie all’utilizzo di schedine
prepagate che saranno offer-
te al pubblico a prezzi concordati, prezzo ridotto del
20% sui canoni mensili per i
residenti galliesi. A sua volta il Comune, per la durata
dell’accordo, garantirà due
siti per l’installazione dei ponti
radio e la fornitura gratuita
dell’energia elettrica necessaria sia per i ponti sia per
gli access point sia per il funzionamento di tutta l’infrastruttura.
G.R.
Stoccareddo, Foza, Enego, Rubbio e Lusiana
Paesi e contrade senza internet
finalmente arriva il servizio
Una telefonata, un piccolo
box e i cittadini di
Stoccareddo, Foza, Enego
ovest, Rubbio, Lusiana est
possono ora usufruire dei
tanti servizi e delle tante opportunità di internet. E’ stato
infatti raggiunto il primo traguardo del progetto voluto da
Regione Veneto e Provincia
di Vicenza che prevede la
copertura con tecnologia wimax, quindi attraverso onde radio, dei territori vicentini considerati “tecnologicamente
svantaggiati”, ossia geograficamente complessi e difficilmente raggiungibili da infrastrutture tradizionali come i
cavi. Così, dove non è arrivato il privato, ha sopperito
l’ente pubblico, ossia Regione e Provincia, attraverso la
società Aria che ha vinto
l’appalto nazionale del Ministero competente per la copertura con tecnologia
wimax di tutto il territorio
nazionale.
“Lo sviluppo del territorio –
sottolinea l’Assessore Provinciale all’Innovazione Andrea Pellizzari- passa oggi
doverosamente attraverso la
possibilità di accedere ad
internet, ottenendone servizi
ma anche stabilendo rapporti
e conoscenze che, se sono
importanti per le persone e
in particolare per gli studenti, sono fondamentali per le
aziende. In tal senso, erano
insistenti le richieste che arrivavano al mio assessorato
da parte di vicentini residenti in aree che, per la particolare morfologia e per la scarsa densità abitativa, non erano coperte da connessione
internet. Oggi, grazie alla
sinergia tra Enti, siamo in grado di dare una risposta an-
che a loro”.
Basta una telefonata, si diceva. Il numero verde gratuito da contattare è 800 24
29 29. Si possono ottenere
informazioni circa il servizio,
i costi, la tempistica. I costi,
grazie anche all’intervento
degli Enti pubblici, sono
contenuti in modo da dare
a tutti la possibilità di accedervi. Per le famiglie
niente costo di attivazione,
15 euro al mese per 4
mega al secondo e 20 euro
al mese per 7 mega al secondo, in entrambi i casi
senza limiti di tempo e di
traffico. Per le aziende 25
euro per 7 mega al secondo. “La tecnologia wimax
–precisa Pellizzari- consente agli utenti di usufruire di
una connessione a larga
banda con elevata qualità
del servizio, assicurando un
notevole
grado
di
affidabilità ed elevati
standard di sicurezza. Inoltre
è molto pratica: non ci sono
antenne e neppure la necessità di collegamenti telefonici, ma semplicemente un box
da tenere in casa e collegare a una presa della corrente.” Entro il mese di gennaio 2010 sarà attivato anche altri punti di connessione
veloce
per
il
completamento della copertura ad Enego. A breve partirà anche la campagna informativa coordinata da Regione e Provincia per informare i residenti delle aree
interessate in merito ai nuovi servizi a cui è possibile
accedere grazie a wimax.
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
13
L’ALTOPIANO IN TV
Il Caseificio Pennar a “Eat Parade”
TELEVISIONE
Telecamere e operatori della Rai in visita al Caseificio
Pennar Asiago per realizzare una puntata di “Eat
Parade”. “Bere bene, mangiare sano”, questo il sottotitolo della rubrica settimanale del Tg2 curata dal vicedirettore Marcello Masi
e condotta da Bruno
Gambacorta, che propone
varie tappe di viaggio nel
mondo gastronomico del
nostro Paese, ricco di prodotti e vini tipici, andando
alla scoperta di zone particolari in cui si coltivano o
producono specialità. Come
lo sono i formaggi del
Caseificio Pennar, la cui
filiera produttiva avviene interamente in territorio
dell’Altopiano, a partire dalla produzione del latte con
mucche che si nutrono
esclusivamente dell’erba dei
nostri pascoli, alla trasformazione in formaggio, fino
alla stagionatura completa.
In particolare riflettori pun-
Nella rubrica settimanale del Tg2, in onda il venerdì alle 13.45, verranno presentati
in particolare il Formaggio Asiago D.O.P. Prodotto della Montagna e la Tosela.
tati su due eccellenze: la
“Tosela” e il “Formagio
Asiago D.O.P. Prodotto della Montagna”. La Tosela, le
cui origini sono antichissime
(il termine esiste anche nel
vocabolario del 1700 dell’abate Dal Pozzo) è un formaggio freschissimo da consumare in pochi giorni e che
i contadini usavano fare per
uso familiare. Il Pennar è stato il primo caseificio a produrla, proprio come si face-
va un tempo, ed oggi questo
prodotto dalle qualità
inimitabili rappresenta circa il
10% dell’intera produzione
del caseificio, apprezzato e
utilizzato anche dai più quotati chef, proposto lo scorso
anno più volte anche in menù
preparati per il Papa Benedetto XV° e i suoi ospiti, in
occasione di pranzi di rilievo.
La ricetta tradizionale
altopianese per la cottura della tosela è quella di far roso-
lare bene le fette, in precedenza cosparse di sale grosso, lasciato per qualche minuto e poi tolto, in una padella antiaderente con un po’ di
burro, proprio come si fa con
una bistecca, vista la sua
caratteristica, che è quella di
non disfarsi. Per dare una dimostrazione della cottura della tosela le telecamere della
Rai si sono spostate al
Maddarello, dove, nel suo ristorante, Riccardo Cunico
Easy Driver sulle strade dell’Altopiano
Andrà in onda sabato 23
gennaio alle ore 14 la
puntata della trasmissione
di Rai Uno “Easy Driver”
girata nei giorni scorsi ad
Asiago. La troupe ha
scelto l’Altopiano quale
palco per
presentare
un nuovo
modello di
auto e ha
trascorso
due giorni
tra zone
sciistiche,
centri storici e stadio
del ghiaccio
dove la squadra di hockey
ha fatto da coprotagonista
al programma. La
conduttrice Ilaria Moscato, mentre era alla guida
di una nuova versione
compact della Toyota che
In onda sabato 23 alle 14 su Rai Uno
dovrebbe fare da antagonista alla Smart, ha girato in
lungo e in largo l’Altopiano
facendo conoscere sia i
centri storici sia le aree
sciistiche.
“E’ sempre bello ritornare
sull’Altopiano – ha detto
la conduttrice che già
conosceva il nostro territorio sia per lavoro sia
per relax – Si trova sempre la massima disponibilità a riprova che l’immagine del montanaro introverso e un po’ scontroso è solo una diceria.” G.R.
l’ha preparata secondo tradizione, dando anche qualche
suggerimento per usi alternativi. Le riprese del programma Rai hanno interessato,
oltre che il ristorante da
Riccardo, i vari reparti di produzione e stagionatura del
Caseificio Pennar e l’esterno dello storico edificio dove
il noto gastronomo Alfredo
Pelle ha illustrato i prodotti e
le loro peculiarità sia culinarie che nutrizionali, anche il
panorama dell’Altopiano visto dal Kaberlaba e una stalla caratteristica sempre ai
Pennar.
La
puntata
altopianese è stata realizzata nell’ambito della tappa
vicentina di “Eat Parade” ,
con riprese anche a
Breganze in occasione della
XV edizione della festa in
piazza per la prima
spremitura del Torcolato, il
rinomato passito prodotto
da uve tipiche ed esclusive
delle colline breganzesi,
manifestazione alla quale
ha presenziato anche
Beppe Bigazzi, ospite in
numerose trasmissioni Rai
in qualità di esperto
enogastronomo. Non è ancora ben definita la data di
messa in onda del programma, previsto comunque per
il primo o secondo venerdì
di febbraio, alle ore 13.45.
Silvana Bortoli
Sabato 30 gennaio al Kaberlaba
“Tutti dentro – Snowboard Event”
“Tutti dentro” arriva alla terza edizione, la prima
in versione invernale. Dopo l’appuntamento dell’agosto 2008 presso l’area polivalente delle scuole elementari di Asiago e quello dell’agosto 2009 al
Macrillo, il 30 gennaio “Tutti dentro” con il patrocinio della Città di Asiago, Regione del Veneto e Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni, si ripropone con
lo Snowboard Event, al Kaberlaba di Asiago, di
fronte alla birreria Khellar (Casa Rossa). Per tutta
la giornata si potrà godere dello snow park allestito per l’occasione e dalle ore 20, orario di inizio
ufficiale dell’evento, si potrà assistere alla sfida con
salti mozzafiato di alcuni dei migliori snowboarder
della provincia. Il tutto accompagnato da una doppia proposta musicale: all’interno del Khellar con i
Bandjcio (Official Smaila’s Band) e sul terrazzo il
doppio dj set con Glamn e Hell Spawn. Per tutta la
serata il Khellar proporrà pizza classica + bibita
piccola a 7 euro (info al 347 5034740) e alle 23
“BB” brulé battle. Dall’una in poi la festa si trasferirà al Macrillo di Gallio.
8
Sabato 23 genniao 2010
ROTZO
14
Apre a Rotzo la sede altopianese
dell’Unione Nazionale Consumatori
Concerto proAmiciad-onlus
Sabato 2 gennaio nella Chiesa Parrocchiale di Rotzo, l’Associazione Amiciad – Onlus ha organizzato il “Grande Concerto dell’Epifania”. E’ stata l’occasione per riflettere sul
senso del Natale e sulla solidarietà che ormai da 18 anni
coinvolge la comunità di Rotzo a favore della popolazione
del Ciad. Infatti, l’Associazione, divenuta Onlus da 3 anni,
aiuta il Foyer S.Bakhita, il Foyer femminile e una azienda
agricola in Ciad, grazie al contatto diretto garantito dal dott.
Gilbert, consentendo il mantenimento delle persone che studiano e lavorano in questi 3 centri. Nel corso della serata si
sono esibite la Corale Cimbra e il Gruppo Corale Altopiano.
Oltre alle loro canzoni, Matteo Dal Pozzo ha recitato alcune
poesie del poeta Giovanni Dal Pozzo di Rotzo e Gianni Bordin
ha letto alcuni brani tratti dal suo libro “Non seppellite il mio
cuore”. A chiudere, Daniela Fabris, accompagnata dalla chitarra di Mauro Vellar, ha cantato alcuni brani natalizi internazionali. La serata ha avuto un ottimo successo con la Chiesa
gremita di persone. Le offerte raccolte sono state interamente devolute all’Amiciad – Onlus. Dopo il concerto, l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco hanno offerto cioccolata e brulè per tutti i partecipanti dimostrando particolare
sensibilità nei confronti dell’Associazione. Un ringraziamento va ai cori, ai lettori e a tutti coloro che hanno partecipato,
in particolare Don Pierangelo Panozzo e alla Parrocchia di
Rotzo che hanno ospitato il concerto.
Oscar Costa Associazione Amiciad – Onlus
Foza, il consiglio approva
il preliminare del PAT.
Il consiglio comunale di Foza
ha approvato il Piano di Assetto del Territorio e la relazione di Valutazione Ambientale Strategica che lo accompagna, nonché la sottoscrizione dell’accordo di pianificazione tra il Comune altopianese
con la Regione Veneto. Nel
Pat si tracciano le linee guida
per lo sviluppo futuro del paese. Per illustrare il documento
alla popolazione l’amministrazione comunale ha convocato
un incontro pubblico. L’incontro è stato fissato per lunedì 1
febbraio alle 20.30 nella sala
l’Altopiano
consigliare del Municipio.
L’invito è rivolto agli enti pubblici interessati, ai soggetti erogatori
di pubblici servizi, alle categorie
economiche, alle associazioni
locali che in qualche modo hanno a che fare con lo sviluppo e
la valorizzazione del territorio e
alla cittadinanza tutta.
Attiva dal 1 febbraio per informazioni e consulenze - Aperta il martedì e il giovedì
L’Unione Nazionale
Consumatori arriva
anche in Altopiano. Dal
1 febbraio a Rotzo, in
via Roma 9, verrà
aperto un ufficio dell’associazione che da
oltre cinquant’anni si
occupa della difesa dei
consumatori, sia individualmente che collettivamente. L’apertura
al pubblico sarà di martedì e di giovedì su appuntamento che si può
fissare telefonando al
numero 0424/691033.
La responsabile zonale
Arianna Sartori sarà a
disposizione per iscrizioni all’Unione Consumatori e per
qualsiasi richiesta che riguardi
le finalità dell’associazione:
informazione e assistenza sui
diritti dei cittadini riguardo all’acquisto di beni e all’utenza
dei servizi pubblici e privati.
La delegazione altopianese
dell’Unione Nazionale Consumatori nasce per volontà di
Fabrizio Carnino che già da
tempo ha maturato esperienza all’interno dell’associazione operando in alcune sedi di
pianura.
“Abbiamo la disponibilità di
una serie di professionisti –
dice Carnino – pronti ad assistere e ad aiutare il consumatore in ogni necessità”. Ai
consumatori iscritti si offrirà
consulenza a titolo gratuito,
ma all’associazione potranno
rivolgersi anche i non iscritti.
Una delle attività cui si tiene
particolarmente è la formazione del consumatore: educazione ad un consumo consapevole, ad una spesa oculata, ad un’alimentazione
sana e corretta, alla difesa del
proprio reddito, al risparmio.
Il principale investimento
d’impegno da parte dell’Unione si rivolge dunque ad
Anthony Dal Pozzo, un veterano
del Vietnam di origini altopianesi?
Il Vietnam Veterans
Memorial è un monumento commemorativo dedicato ai soldati degli Stati Uniti
caduti durante la guerra del
Vietnam. Si trova in una
zona molto tranquilla e suggestiva di Washington.
Meta ogni anno di milioni di
americani in pellegrinaggio,
è formato da un muro in
granito nero con incisi in
oro i nomi, in stretto ordine
cronologico, dei 58.156 caduti e dispersi nella guerra
del Vietnam. Il muro, o The
Wall come viene chiamato,
è fatto a forma di V con un
bordo rivolto verso il
Lincoln Memorial e l’altro
verso il Washington
Monument. Ad un nostro
cittadino asiaghese, recentemente in visita a
Washington, soffermatosi a
leggere una parte del lungo
elenco di nomi, è capitato
di imbattersi, tra migliaia di
cognomi americani, in un
Dal Pozzo.
Come mostra la foto che
qui riportiamo, il giovane
con il tipico cognome di
Rotzo
si
chiamava
Anthony. Viene spontaneo
pensare ad una sua origine
altopianese e sarebbe davvero interessante sapere
se, tra gli abitanti di Rotzo,
qualcuno possa riconoscere un anche lontano legame di parentela con questo
soldato morto in Vietnam.
educare ed informare
i cittadini, nella convinzione del fatto che la
consapevolezza dei
propri diritti (e dei propri doveri) renderebbe
più efficiente il rapporto di consumo, valorizzando anche gli sforzi
delle imprese virtuose.
Questa attività di investimento culturale si rivolge ai cittadini attraverso la consulenza ma
anche con i canali editoriali dell’Unione,
pubblicazioni di informazione sui problemi
del consumo e dei consumatori: l’agenzia di stampa bisettimanale ”Le scelte
del consumatore” con un supplemento mensile di 32 pagine a 4 colori. L’Unione edita
inoltre pubblicazioni non periodiche, guide, opuscoli e
manuali molto utili ai consumatori che si possono trovare anche presso la sede di
Rotzo.
Stefania Longhini
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
15
Marcesina: il Comitato contro i parcheggi
ENEGO
Dopo la presentazione alla
popolazione del Comitato
“Enego e la sua Marcesina”,
comitato
sorto
per
sensibilizzare sulle preoccupazioni in merito al progetto
di valorizzazione turistica,
ambientale e naturalistica di
Marcesina che l’amministrazione comunale intende portare avanti, la polemica sul
progetto prosegue.
Dopo l’incontro tenutosi il 27
dicembre, il Comitato ha inviato una lettera al Comune
per chiedere un incontro, la
documentazione inerente il
progetto “Marcesina”, la documentazione sul “Piano
neve” e l’ipotesi di ricavi dai
parcheggi contenuti nel pro-
La battaglia sostenuta anche da Legambiente e Italia Nostra. Cappellari: “L’identità storico- naturalistica
della piana verrebbe gravemente colpita con l’attuazione del progetto per le aree di sosta”.
getto Marcesina.
“L’identità
storiconaturalistica della piana di
Marcesina verrebbe gravemente colpita con l’attuazione del progetto parcheggi,
come rilevato anche dagli interventi di Italia Nostra,
Legambiente e Mountain
Wilderness - spiega Fosco
Cappellari, presidente del
Comitato – Marcesina è una
delle poche aree ancora
incontaminate nell’Altipiano
quindi deve essere protetta.
Riteniamo ancora possibile
modificare il progetto ed è
per questo che chiediamo di
essere invitati dalla Giunta
Comunale per dibattere sul
merito”.
In più il Comitato chiede tutta la documentazione sul progetto “Marcesina” e sul “Piano neve”.
“Durante la riunione pubblica
di presentazione del Comitato
è stata proiettata una tabella
che descrive un esempio di
valutazione economica dei ri-
cavi che si potrebbero ottenere con la realizzazione dei parcheggi a Marcesina – continua Cappellari – Il parcheggio del centro fondo genera da
solo il 50% dei ricavi ottenibili
dai 9 siti programmati, al lordo
delle spese. Tenendo poi conto che le spese di gestione
L’amministrazione convinta a proseguire
“Un progetto di riqualificazione e di salvaguardia ambientale che farà scuola”
“Siamo stanchi di ripetere le
stesse cose, definire il progetto di valorizzazione di
Marcesina un progetto parcheggi è un grossolano errore fatto o per inconsapevolezza o per malafede. Non si
può chiedere incontri e dibattiti e nel frattempo diffondere disinformazione. Per il dialogo e l’informazione era stata formata una commissione
consigliare per il progetto a
cui la minoranza ha scelto di
non partecipare.”
Non usa il fioretto l’assessore eneghese Gianni Cantele
nel difendere il progetto di
riqualificazione storco, turistico ed ambientale per la PiaL’assessore Giovanni Cantele
na di Marcesina prospettato
dall’amministrazione comunale di Enego. “Un progetto ancora nella sua fase preliminare dove siamo aperti a
suggerimenti e a critiche
costruttive. E dove può subire modifiche come la nostra scelta di non realizzare i
bagni per evitare che si concentrino i reflui di acque
nere.” Un progetto preliminare che prevede sì 800 posti auto, per un costo di 731
mila euro più altri 110 mila
per le zone di sosta per i camper, ma anche 152 mila euro
per asfaltature, 331 mila per
la sistemazione delle strade
sterrate, 400 mila per attrezzature tra cui infopoint
teconologici dove poter scaricare informazione direttamente sul
palmare, nonché 133
mila per migliorerei
ambientali e 682 mila
euro per il recupero
delle testimonianze della Grande Guerra.
Parcheggi necessari
proprio per rendere
fruibili questi luoghi e
regolamentare la sosta
di auto che, secondo
Nonni vigile ad Enego
I “nonni vigili” arriveranno anche ad Enego. L’iniziativa è stata approvata all’unanimità nel
corso dell’ultimo consiglio comunale. L’obiettivo è migliorare la
sicurezza all’ ingresso e all’uscita da scuola soprattutto degli
alunni delle elementari, che devono attraversare un tratto di
strada provinciale coincidente
con via Cappello, dove il traffico
è significativo ma soprattutto
dove spesso la velocità dei mezzi è più elevata. Le nuove figure
andranno a potenziare il servizio
svolto, fino ad oggi, da un agente di Polizia locale. I nonni vigili, che dovranno avere un’età
compresa tra i 50 e i 72 anni,
parteciperanno prima ad
un’apposita selezione e a un
corso di formazione stradale
a cura proprio della Polizia locale.
l’articolo 51 del regolamento
di polizia rurale, è vietato su
prati o pascoli. “La mia paura è che i parcheggi previsti
non siano sufficienti visto
l’afflusso a Marcesina, solo
nei giorni 3 e 4 ottobre dai
rilievi fatti su tre di cinque
strade sono entrati in
Marcesina 1376 auto – prosegue – Comunque i parcheggi, dislocati su 9 siti, interesseranno un area inferiore a due campi di calcio di
cui già esistente al centro
fondo e servono per evitare
auto parcheggiate ovunque
come succede ora, altro che
piano economico, non vogliamo guadagnare con i par-
cheggi, vogliamo con essi tutelare la natura.”
Conclude poi Cantele con
una stoccata anche alle associazioni di tutela che hanno aderito al Comitato.
“Visto che Legambiente e Italia Nostra aderiscono al Comitato, ciecamente, considerato che non hanno mai richiesto copia del progetto preliminare, evidentemente condividono tutte le idee del Comitato tra cui la cabinovia per
Marcesina, la realizzazione di
nuovi impianti di risalita e anche il Piano Neve che prevede il taglio di migliaia di metri
quadrati di bosco.”
G.R.
Omaggio fotografico
alla piana di Marcesina
“Un omaggio a un posto che amo particolarmente”. Così Bruno
Alberton di Cassola, appassionato della Valmaron - Piana di
Marcesina di Enego, definisce i video, realizzati mettendo insieme un’infinita serie di fotografie scattate durante numerose uscite con gli sci da fondo in questi luoghi. I video si possono vedere in internet all’indirizzo www.fotocommunity.it/pc/
account/myprofile/1286049. “Questo lavoro – dichiara
Alberton - è motivo di orgoglio da parte mia perché amo
moltissimo questo territorio. Una foto in particolare, intitolata “FONDISTI”, che si trova nel mio portfolio del sito
Fotocommunity, è anche arrivata seconda ad un concorso
nazionale indetto dal Cai di Cittadella”. L’invito ai lettori a
andare in internet e gustare le stupende immagini realizzate da Bruno Alberton e tanti complimenti all’autore.
sono notevolmente maggiori
per 9 parcheggi piuttosto che
per uno solo, ne risulta che il
ricavo netto sarà ulteriormente migliorato nel caso della realizzazione di un solo parcheggio, come già suggerito”.
Il Comitato sottolinea la propria contrarietà al progetto
dell’amministrazione solo nel
aspetto dei parcheggi, ritenendo la valorizzazione dei siti di
interesse un fatto apprezzabile. Tanto che già più volte ha
elencato una serie di proposte
alternative verso le quali dirottare una quota consistente dell’importo originariamente destinato ai parcheggi.
Contraria ai parcheggi Italia
Nostra che li descrive come
“uno sconvolgimento ambientale” e un “nefasto intervento”. Così anche Legambiente
che invece li definisce “fuori
luogo perché si collocherebbero in un’area pregiata dal punto di vista ambientale”.
Gerardo Rigoni
L’addio a Luisa
E’ partito male il nuovo
anno ad Enego, sabato 9
gennaio infatti, nel primo
pomeriggio di una giornata triste, uggiosa, se ne è
andata tragicamente Luisa Dalla Palma, un lutto
che ha colpito davvero tutti
in paese. Una scomparsa
che ha sconvolto il piccolo
centro dell’Altopiano, anche per la modalità in cui
è avvenuta. Un incidente
frontale sulla statale della
Valsugana, Luisa ha perso il controllo dell’auto ed
ha invaso la corsia opposta. Lei l’unica vittima.
Soccorsa immediatamente e
trasportata con l’elisoccorso
all’ospedale di Trento, non ce
l’ha fatta: la gravità delle ferite le ha concesso solo poche ore. Si stava recando a
Bassano, all’ospedale, per la
quotidiana visita al marito, ricoverato per delicate terapie,
ma non avrebbe certo trascurato di far visita alla figlia
e ai 3 nipotini, che abitano
lungo la Valsugana. Luisa,
una vivace e bella signora
di 73 anni, una vitalità ed un
aspetto che stridevano con
l’età
anagrafica.
Conosciutissima
e
benvoluta da tutti in paese,
dava una mano sia al marito che al figlio, nella gestione famigliare del supermercato e della macelleria. Un
carattere allegro estroverso, aveva una parola ed un
saluto per tutti, sia che si
trovasse a lavorare nella
sua bottega e stesse servendo un cliente, sia che stesse attraversando di corsa il
paese tutta presa dai suoi
molteplici compiti. Una donna attivissima, seguiva la
casa, la bottega, i suoi bellissimi fiori quando arrivava la stagione buona, anche
con i turisti dimostrava un
carattere simpatico ed accogliente. Saliva e scendeva le scale a fianco del
Duomo, dove aveva l’abitazione, cento volte al giorno, per svolgere tutti i suoi
servizi, le varie commissioni; non era mai ferma,
laboriosissima Luisa, ed è
proprio tutto questo ciò che
manca tanto, la sua presenza, la sua parola, la sua battuta. Era sempre fra le prime ad abbellire il poggiolo
con i fiori, a sistemare gli
addobbi per il Natale, ad
esporre i lumini nei balconi
il venerdì Santo. Il Carnevale poi le piaceva particolarmente, era il momento in
cui si concedeva uno svago, una festa. Con alcune
coetanee, aveva formato un
gruppo, di cui giustamente
andava orgogliosa, che si
era fatto ammirare in paese
e fuori,raccogliendo anche riconoscimenti, per la
maestosità e la bellezza dei
costumi che loro stesse creavano. Per tutto questo, dietro alle lacrime, la ricorderemo anche con un sorriso, ma
la sua presenza certo ci mancherà sempre. Stefania Simi
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
16
E’ boom di nascite a Lusiana
LUSIANA
Che evento! E’ proprio la giusta esclamazione da usare in
questo caso. Il 2009 è stato
un anno ricco di felicità per
alcune famiglie lusianesi, un
anno “contro corrente”; solitamente infatti il numero dei
decessi superava di gran lunga quello dei lieti eventi! Sono
state invece 42 le nascite
nell’anno appena chiuso di cui
25 fiocchi rosa e 17 fiocchi
azzurri. Sfogliando i registri
di nascita si risale agli inizi
degli anni ’70 per trovare un
numero così elevato di nascite. Questo è dovuto probabilmente al fatto che negli ultimi
42 neonati registrati all’anagrafe comunale nel 2009. Non succedeva dagli anni Settanta.
Il Comune, con le scuole materne, studia la possibilità di apertura di un asilo nido.
anni le coppie di sposi non
sono emigrate in pianura, ma
hanno preferito farsi una famiglia nel proprio paese senza contare le persone che si
sono trasferite nel nostro territorio preferendo il piccolo
comune tranquillo al traffico
delle città. E’ vero che molti
devono fare i pendolari per
andare al lavoro ma anche
altri sono riusciti ad inserirsi
nelle realtà che ci sono a
Lusiana o portare avanti l’attività di famiglia. Inoltre ormai tutti sono motorizzati e
spostarsi non risulta più un
problema come poteva esserci
anni
f a ,
gli affitti o comprare casa a
Lusiana è molto più economico che in pianura
Speriamo che questo tasso di
natalità si ripeta anche negli
anni prossimi e che si possa
andare incontro alle esigenze
delle nuove coppie, nelle quali
spesso lavorano entrambi i
genitori, con la creazione di
un asilo nido. L’idea di creare una struttura per la prima
infanzia a Lusiana è presente nel comune già da diverso
tempo, da qualche mese però
l’amministrazione comunale
di Lusiana e le scuole materne presenti sul territorio stanno lavorando per capire se
l’ipotesi di apertura di un asilo nido sia realmente fattibile.
Sappiamo infatti che le strutture per la prima infanzia
che possono accogliere
Si celebra la Giornata della Memoria
Venerdì 29 Gennaio ore
20.30
proiezione del
cortometraggio “Invece
No…” sulla Shoah
27 gennaio 1945 - 27 gennaio 2010: una data importante, da non dimenticare. La
giornata della Memoria è un
momento davvero significativo perché ci permette ancora una volta di fermarci a
riflettere su quello che è stato uno dei periodi più bui della nostra storia recente. Questa giornata serve per non
dimenticare sia per chi ha
vissuto in prima linea quel
tragico periodo, sia per i nostri giovani ragazzi. Molti dei
protagonisti di quel periodo
non ci sono più e con loro se
ne vanno i racconti, le memorie e le immagini ancora
così tanto cariche di emozioni. Proprio partendo dai giovani, le Amministrazioni comunali di Lusiana e Conco
hanno organizzato per venerdì 29 gennaio 2010, alle
20.30, presso la sala dell’ex
cinema comunale di Lusiana
una serata in ricordo della
Shoah. Verrà proiettato un
cortometraggio intitolato “In-
vece No…” realizzato dagli
alunni dell’attuale 5^ liceo
scientifico del Liceo Brocchi
vincitore nel 2007 del premio
nazionale indetto dal Presidente dal Repubblica per i
cortometraggi sulla Shoah.
Insieme agli studenti del liceo
Brocchi, presenterà e condurrà la riflessione sulla serata il
professor Vittorio Andolfatto.
Tutta la cittadinanza è inviata
a partecipare e in particolar
modo i ragazzi delle classi terze dell’Istituto comprensivo e
i ragazzi delle scuole superiori.
S.P.
Gruppo Alpini, festa del tesseramento
Il gruppo alpini “Gabriele
Cantele” ha aperto il
tesseramento annuale con
una cerimonia svoltasi in
piazza IV Novembre a
Lusiana. Dopo la messa celebrata nella chiesa parrocchiale durante la quale è stata letta la preghiera dell’alpino, in corteo le autorità hanno raggiunto il monumento ai
caduti dove è stata deposta
una corona di alloro per ricordare il sacrificio dei caduti di tutte le guerre. Alpini,
autorità e simpatizzanti si
sono poi ritrovati in oltre un
centinaio al ristorante “Alla
Rosa” di Velo per il tradizionale “rancio” alpino ed è stato dato formalmente avvio al
tesseramento ed è stato tracciato dal presidente Francesco Galvan il programma
delle iniziative di quest’anno.
E’ stata in pratica la festa alpina che ha chiuso per ultima
la serie di riunioni dei gruppi
alpini lusianesi che aveva prima ritrovarsi le penne nere di
Valle di Sopra e Covolo,
Laverda e Santa Caterina di
Lusiana.
E.Z.
Nella foto, la cerimonia al
monumento ai caduti di piazza IV Novembre.
bambini fino ai 3 anni hanno costi di gestione molto
elevati rispetto alle scuole
materne e per questo motivo solo a fronte di un reale bisogno del territorio si
potrà arrivare alla realizzazione di questo ambizioso
progetto.
Proprio per rispondere a
tale esigenza l’assessorato ai servizi sociali del Comune si è fatto promotore
di un’indagine conoscitiva
finalizzata a capire se le famiglie con figli di età compresa dai 0 ai 5 anni potessero essere interessate ad
un servizio di questo tipo.
Rispetto ai risultati dell’indagine
l’assessore
Passuello riferisce che:
“Gli esiti sono stati molto
positivi in quanto tutte le
persone che hanno rispo-
L’assessore
Sabrina Pasuello
sto al questionario vedono in maniera favorevole
l’ipotesi di apertura di un
asilo nido. Si tratta di un
aiuto concreto e reale per
poter conciliare i tempi
del lavoro con i tempi della famiglia, fino ad oggi
nei nostri piccoli comuni
questo tipo di servizi
non era indispensabile
in quanto uno dei due
genitori era a casa oppure i nonni erano in
grado di prendersi cura
dei nipoti. Oggi giorno
però questa rete familiare è sempre più debole in
quanto entrambi i genitori devono lavorare per
far fronte alle esigenze
della famiglia e l’allungamento
dell’età
pensionabile molte volte
non permette ai nonni di
avere tempo per seguire i
nipoti. In questa prospettiva
e alla luce del boom di nascite è indispensabile offrire delle soluzioni per potere
permettere alle nostre giovani famiglie di continuare a
vivere nel nostro paese”.
Egidio Zampese
Al via tante nuove attività
per il progetto giovani
AAA Cercasi Giovani per entrare a far parte del nuovo gruppo comunale
Dal 1999 le Amministrazioni Comunali di Lusiana
hanno dato vita e
visto crescere realtà giovanili importanti, modi diversi di partecipazione alla vita comunitaria che
consentono ai giovani cittadini di rivestire un ruolo.
Si tratta del “Progetto Giovani” frutto del settore “Politiche Giovanili” dell’Assessorato al sociale e cultura del
Comune, e alla collaborazione con la Cooperativa
Adelante di Bassano del
Grappa.
Nel corso di questi 10 anni si
sono susseguiti gruppi dai
nomi più particolari (Ciapai
Fora,
S’ombre-ros,
Shakerati), attivi in realizzazioni di eventi, ma anche alla
ricerca di una dimensione
particolare e diversa nella
quale potersi esprimere, crescere e sviluppare il senso di
protagonismo.
Gli obiettivi degli educatori
che seguono i ragazzi si basano sul dare loro ascolto,
capire in che modo vorrebbero vivere il territorio, fornire loro gli strumenti per attivare il dinamismo e desiderio di emergere nella comunità, e mettere in rete le
loro forze sensibilizzandoli ad
azioni di volontariato. Una
caratteristica fondamentale
del Progetto Giovani è quel-
la di riuscire a far sentire i
ragazzi più vicini alla vita politica del paese, accorciando
le distanze tra loro e l’Amministrazione,
e
configurando in essi il senso
di autonomia e propositività.
Non a caso molti dei giovani
lusianesi che in questi anni
hanno vissuto queste realtà
sono ora o sono stati impegnati nella vita politica e sociale del paese.
In questo momento il Progetto Giovani racchiude al
suo interno più realtà.
“Piacere Lusiana”, un gruppo che diventerà a breve associazione, nato grazie al
Progetto Junior 2008 e che
si propone di coordinare i
rapporti e gli scambi culturali tra Lusiana e l’estero. Nel
prossimo febbraio una delegazione visiterà il Comune di
Passy in Alta Savoia (FR) e
cercherà di attivare un
gemellaggio tra le Amministrazioni locali.
“E…state giocando” , altra
consolidata realtà rivolta ai
più giovani (età elementari e
medie). Si tratta di
una proposta estiva
che con giornate ricreative impegna i
ragazzi per 6 settimane in escursioni,
laboratori, giochi e
attività in piscina.
L’ultimo nato del
progetto, è un gruppo di ragazzi dai 16
ai 20 anni alla ricerca di un nome
che li identifichi e di una strada da percorrere, al fine di
sentirsi un punto di riferimento per loro stessi e per tutti
quei ragazzi che hanno qualcosa da dire e delle energie
da mettere in campo per creare realtà, situazioni e modalità di divertimento che si
distinguano per qualità e
freschezza.
L’attuale Amministrazione
investe in modo mirato sulle potenzialità dei giovani,
dimostra capacità di ascolto e crede nei percorsi di
crescita di questo tipo, dà
fiducia ai ragazzi mettendo
a disposizione spazi e risorse affinché il Comune sia
da loro “vissuto” e “sentito” non come ente superiore, ma come strumento di tutti
e per tutti. Tutti i ragazzi che
frequentano le scuole superiori o l’Università e che
volessero far parte di questo nuovo gruppo possono
rivolgersi agli educatori della Cooperativa Adelante
Genny Ronzani e Serena
Bertuzzi. Genny Ronzani
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
17
L’attività sportiva di bambini e ragazzi
ATTUALITA’
Una grande opportunità di crescita
che insegna anche uno stile di vita
Pagina a cura
di Silvana Bortoli
Francesca Borgo, psicologa dello sport: “Per non perdere il vero valore educativo dello sport è
necessario che ognuno, atleta, genitore, allenatore, sia consapevole del proprio ruolo e responsabilità”.
Qualche tempo fa in una serie di incontri organizzati dal
Comitato dei Genitori dell’Istituto di Istruzione Superiore di Asiago, si è dibattuto
sul tema “Ma lo sport è un
mezzo di educazione?” con
particolare attenzione verso
quelli che sono gli atteggiamenti dei genitori nei confronti della vita sportiva dei
figli. Coordinatrice è stata la
dottoressa Francesca Borgo,
psicologa dello sport, con la
quale abbiamo fatto quattro
chiacchiere per riprendere
questo tema di largo interesse. Per iniziare le abbiamo
chiesto di spiegarci qual è il
lavoro di uno psicologo dello
sport. “Innanzitutto ci occupiamo della preparazione
mentale di atleti sia a un cer-
to livello che in età giovanile, in collaborazione anche
con l’allenatore, per
ottimizzare la preparazione e
il modo in cui si vive la gara,
gestendo ansia e stress, controllando emozioni e distrazioni, favorendo l’autostima e le
capacità di comunicazione.
Un’altra parte riguarda poi gli
aspetti più clinici, come le
problematiche sia sportive
che personali, la gestione degli infortuni in concerto con
medici e fisioterapisti, i disturbi alimentari o i periodi di transizione come può essere la
fine della carriera”.
Quanto importante è lo
sport, anche a livello
educativo, per bambini e
ragazzi? E come dovrebbero i genitori seguire i figli
nella loro attività sportiva?
“Lo sport è importantissimo
per la crescita e la formazio-
Olimpiadi di Vancouver
Enrico e Luca, il coraggio e
la voglia di dare il meglio
La psicologa dello sport Francesca Borgo, su incarico della
Federazione Italiana Sport del
Ghiaccio, segue, tra gli altri, anche i nostri pattinatori Enrico
Fabris e Luca Stefani. In vista dell’imminente appuntamento con le olimpiadi di
Vancouver le abbiamo chiesto
di parlarci di questo considerevole aspetto nella preparazione degli atleti per l’ambito
appuntamento sportivo. “Secondo l’ISU (International
Skating Union), gli atleti del pattinaggio velocità su pista lunga
che hanno guadagnato per l’Italia
il “posto gara” sono gli altopianesi
Enrico Fabris e Luca Stefani;
sempre secondo l’ISU sono
classificati anche Matteo Anesi,
Ermanno Ioriatti (Jan Daldossi
– prima riserva), e, unica donna,
Chiara Simionato. Per tutti loro
questa stagione agonistica è stata
molto intensa: allenamento fisico, tecnico e, da quest’anno,
anche preparazione mentale. Il
tutto durante lunghissime trasfer-
te, spesso all’estero, per potersi
allenare su ghiaccio. Se vista dall’esterno la vita di questi atleti
può sembrare entusiasmante,
passare in media 3 settimane su
4 lontano da casa allenandosi
non meno di 6-8 ore al giorno è
uno sforzo considerevole. E per
loro “l’anno olimpico” è cominciato 4 anni fa, subito dopo la
chiusura dei giochi di Torino
2006. Buona parte del lavoro di
preparazione mentale affrontato con gli atleti – seguendoli in
campo durante i raduni tecnici
e, alla distanza via internet e telefono – ha riguardato proprio
questo: aiutarli a trovare i mezzi
più idonei per rafforzare la loro
resistenza alla fatica e all’impegno continuato in particolare negli allenamenti e a ottimizzare il
più possibile le fasi di recupero
mentale e fisico tra un allenamento e l’altro. Inoltre, le
aspettative degli atleti in occasioni importanti come l’olimpiade sono elevatissime, così
come lo sono le pressioni e le
attese esterne. Premono molto anche altri fattori: mantenimento di motivazioni elevate
in allenamento e in gara; capacità di restare concentrati
per perfezionare al meglio il
gesto tecnico; controllo della
tensione e dello stress a un livello ottimale, canalizzandoli
per poterli trasformare in benzina e non in un freno a mano;
paura dell’insuccesso o del
confronto con se stessi e con
gli avversari; capacità di staccare rispetto alla routine degli
allenamenti. Gestire tutte queste problematiche (e molte altre!) per riuscire a dare il massimo in ogni occasione non è
affatto facile: riuscire a farlo
alle olimpiadi – un sogno che
diventa reale e quindi bellissimo ma anche molto critico per
la maggior parte degli atleti–
è una sfida in più. E, parlando
dei nostri ragazzi, sia Enrico
che Luca, con percorsi diversi, hanno trovato nuovi stimoli,
determinazione, coraggio e voglia di dare il meglio, punti
di forza che porteranno con
sé in Canada. Seguendoli
dall’Italia (purtroppo), pur
restando in contatto con loro
per tutta l’olimpiade, spero
che terranno stretta dentro
sé la consapevolezza delle
proprie enormi potenzialità
e risorse: queste sono sicuramente le armi migliori per
cogliere questa sfida e vivere al meglio un’esperienza unica come i giochi olimpici”.
ne dei ragazzi, non solo sotto
l’aspetto fisico: imparano a
socializzare, a confrontarsi con
coetanei e adulti, all’interno di
un contesto di regole e comportamenti che aiuta poi a gestirsi anche nella vita. L’attività sportiva deve essere uno
specifico spazio di crescita e
divertimento diverso da quello
della famiglia; spesso i genitori ne hanno una visione sbagliata che ha ben poco a che
fare con l’aspetto educativo;
caricano i ragazzi di aspettative, per la maggior parte la vittoria diventa la cosa più importante. Questo finisce per incidere sul modo di vivere lo sport
dei figli, rischiando di far loro
percepire che quel che fanno
serve a far contenti i genitori.
Fare sport per bambini e ragazzi non deve essere solo giocare la partita e vincere, ma
stare con gli amici e divertirsi,
anche in allenamento, o dopo,
ritrovandosi per bere un tè o
mangiare una pizza. La domanda principale che devono
porsi gli adulti è cosa intendono per il benessere dei figli e
come possono aiutarli a crescere, altrimenti si rischia di
perdere il vero valore dell’esperienza sportiva. I genitori dovrebbero mostrare
coinvolgimento verso l’attività del figlio, interessarsi di
come la vive, tifare per lui è
bellissimo, se per tifo si intende supportarlo. E se ci si basa
sull’impegno, invece che sul risultato, questo aiuta il ragazzo
a valutarsi in modo realistico,
diventando via via più indipendente ed autonomo, ricordando che se un ragazzo si sente
sicuro di sé è anche in grado
di affrontare un risultato negativo. Infine bisogna cercare
di non interferire e contrastare il lavoro degli allenatori, ma
di supportarlo, altrimenti i ragazzi non sanno più a chi fare
riferimento quando sono in
campo”. A volte però anche le aspettative di allenatori e dirigenti sembrano essere volte soprattutto al risultato. “Una società
sportiva dovrebbe aver chiara
la filosofia che vuole portare
avanti, se vincere il campionato o far crescere i ragazzi indipendentemente dalla classifica: così anche le famiglie
possono decidere di conseguenza quale esperienza è
preferibile secondo loro per il
proprio figlio. A mio parere
l’allenatore dovrebbe prima di
tutto mettersi a disposizione dei
ragazzi e della loro crescita
come atleti e come persone,
ma non tutti gli allenatori sono
adeguati per il ruolo che hanno”. Ci sono bambini che
praticano più sport contemporaneamente o cambiano
sport in continuazione.
Questo può nuocere loro in
qualche modo?
“Fino a una certa età, più o
meno 12 anni, praticare più
sport o cambiare spesso non
comporta problemi, anzi contribuisce ad acquisire un bagaglio di esperienza motoria
più ampio. Se il ragazzo vuole
cambiare sport bisogna però
capire se è perché si trova di
fronte a delle difficoltà, valutare se sono affrontabili e dunque spronarlo a superarle, ma
se ne soffre è necessario
chiedersi cosa sia meglio per
lui. Lo sport per i bambini e i
ragazzi deve essere soprattutto un gioco, ma è molto importante anche per indirizzarli
verso uno stile di vita attivo
e sano, che servirà nella loro
esistenza anche per prevenire alcune problematiche di
salute”.
Un breve accenno a
quanto emerso dagli incontri tenutesi al Grillo
Parlante di Asiago, che
hanno visto diversi
relatori.
“Nel primo incontro (tenuto dalla dottoressa Borgo,
ndr) sono state presentate le
varie problematiche che hanno a che fare con il modo in
cui i ragazzi e le famiglie vivono lo sport, cercando di
suggerire come affrontarle.
Aldo Bertelle, personaggio
carismatico, è stato ospite
del secondo incontro, durante il quale si è rivolto particolarmente ai ragazzi presenti, usando un linguaggio
adatto a loro, cercando di stimolarli e spronarli, mettendoli anche in difficoltà, ma con
l’obiettivo di incoraggiarli a
conoscersi e a tirar fuori le
loro positività. Ha sottolineato poi l’importanza della stima e del rispetto verso le regole e l’avversario. L’incontro successivo ha ospitato
due ex atleti, Nicoletta
Caselin ed Enrico Valentini,
rispettivamente responsabile
del settore giovanile del
Famila Basket, e allenatore
e responsabile del settore giovanile del Basket Marostica,
che hanno raccontato le varie fasi dello loro esperienze
sportive con i problemi riscontrati, e il loro modo di
concepire lo sport come una
grande esperienza educativa
che insegna a provare e superare le difficoltà di squadra, e della necessità che un
allenatore sappia gestire certe situazioni sia con i ragazzi
che con i loro genitori. Infine Mirko Dalla Fina, allenatore di pallavolo di tutte le
categorie, ha parlato della
sua passione di allenare, della
sfida che si pone per far
amare lo sport ai propri atleti e l’attenzione che deve
avere un allenatore per non
perdere i propri atleti riuscendo a monitorare continuamente la situazione. Fra
le problematiche uscite quella di far conciliare sport e
scuola, visto che da entrambe le parti ci sono moltissime richieste, per cui gestire
i vari impegni risulta talvolta
così difficile da imporre una
scelta. Nelle quattro serate si
sono toccati tanti temi, tanti
tasselli che messi insieme dovrebbero aiutare a vivere lo
sport nel giusto modo. In conclusione, vorrei dire che quello che veramente serve è molta più consapevolezza da parte di tutti, atleta, genitore, allenatore, di quelli che sono il ruolo e le responsabilità di ognuno.”
8
Sabato 23 genniao 2010
ARTE
l’Altopiano
Successo per la mostra personale del
pittore asiaghese Giancarlo Stella
Luoghi. L’Atelier di Federico Bonaldi
Alla fonte di Mnemosyne, dal cuore del Tempo e del Nonsenso, s’alza l’Aura trepida e rilucente
“Fuorchè tra antiche pietre abbandonate non si cerchino Auree in Occidente”.
Non si cerchino
Auree vive – ammonisce Zolla – il
tempo le ha consumate tutte.
Eppure sarebbe piaciuto all’uomo geniale, all’ erudito
eclettico il Luogo
scelto da Federico
Bonaldi e avrebbe
senz’altro aggiunto la
m a s s i m a
neoplatonica “non gli
uomini per i luoghi
ma i luoghi per gli
uomini”. Per Elèmire
Zolla la biografia ideale è una rievocazione delle auree via via incontrate. E una biografia per immagini sembra suggerire l’ Artista appena ci si lasci
portare dal suo felice narrarsi in
immagini e parole nate dai ricordi.
L’Aura, che un mito indiano vuole splendida, rilucente e trepida,
alzatasi e dunque nata dal riposo
di un creatore esausto, abbisogna del rito.
La vasca abbandonata, che accoglie e sorprende il visitatore all’entrata, sarà allora per uno
sguardo iniziatico “vasca lustrale” e l’edera, il cui significato
cristologico e pagano di vita
sempiterna ricopre a spalliera il
sostegno, segnerà il confine tra
la strada, spazio della vita feriale
e il boschetto di bambù, pianta di
sacri snodi, riparo da sguardi
profani.
Si scendono scalini come in un
Mitreo, si entra quasi inchinandosi scostando una tenda.
Se si è confidenti si potrà sorprendere il maestro al lavoro, al
suo banchetto di artigiano e uscire non visti, sedere in fondo vicino al canale e guardare al fiume
ampio a confine, perdersi nell’
acqua infida e veloce della roggia
e farsi trovare così dal maestro
stesso uscito per un’incombenza di lavoro.
Una brezza sale da questo luogo
in disparte abitato da un fervore
creativo. Qualcosa mi trattiene
dall’entrare; è l’intrusione nel
mondo dell’altro.
Per Federico valgono le parole
conoscitive del primo Castaneda
“Si ha bisogno di una vita intera
per essere in grado di acquisire
l’appartenenza ad un mondo culturale”.
Dentro, nell’ombra di in una stanza immaginata, bolle l’acqua del
tè. Lo sguardo cade sul minuscolo
tavolo apparecchiato e sarà il cerimoniale di un disegno ricordato, desueti motivi a cerchi concentrici di subìte cerate comuni
a tavoli di vecchie cucine di pae-
18
se dell’azzurro impossibile del ricordo, tese sopra il rettangolo di
uno spazio sacrale, sostenuto da
quattro minuscole gambe del più
tenero, tenace bambù.
Tavolinetto, mani di artigiano, piccola conca raccolta è la tazza di
fattura squisita, teatro di familiari
domestiche cerimonie suggerite
da uno strumento vagamente inquietante e ironico, percorso
ingentilito da minuscoli fori di ricamo poggiato a rimestare, sequenza di momenti sapienziali,
collaudati rituali di antica tradizione rinnovata a suggerire cesure
o termini conchiusi e un ossicino,
messo lì quasi per caso, momento di cadùco nell’eterno.
Guardo assorta questa piccola
poesia in ceramica e l’incanto del
suo racconto.
E’ tempo di uscire dal cerchio
della sua fascinazione.
Emana un silenzio denso: dal piccolo oblò quadro il maestro “vede
cambiare le stagioni” e l’acqua del
fiume si specchia abbagliando nel
cubo perfetto, appeso.
Un piccolo uccello si è posato per
un istante di sempre.
“Il mio lavoro è sempre più medicina per me stesso e fortunatamente anche per altri - riflette con
pacatezza - Se capire il valore
dei simboli è operazione di santi,
comprendere a fondo che i simboli determinano realtà è prassi
di sacerdote”.
Osservo Federico chino: a volte
musica sinta, zingara accompagna il lavoro che la mia presenza
interrompe. I disegni sono incantevoli, il gesto pulito, sicuro.
Stavolta sono studi per bambole
che il progetto vuole snodate,
manichini piatti e iconici di vari
pezzi cotti al forno e dipinti secondo quella sua iconografia tipica, inconfondibile, “intima cifra stilistica” posta a firma e sarà
la particolarità del volto a suggerire il decoro e viceversa così che
la monelleria e la furbizia, la petulanza e l’impazienza avranno giusto tono nell’ allegra commedia
di ammicchi e rimandi.
Pendono festose in
sfilata le bambole sfidando lo sguardo che
cade nel centro del cerchio vitale, là dove il
buffone e l’eterno fanciullo cui tutto è concesso ci guida, a svelare sorretto da bottoni e laccetti aperti il sesso degli angeli, nell’eterno gioco di innocente impudenza che
sempre ci incanta.
Nella stanza più interna suona una campana. Accorriamo.
A questa campana
purpurea del colore più
bello di un viola verrà
posto un sigillo.
Verrà posto a chi chiederà la consegna e dunque il consegnatario
vedrà un’unica volta il contenuto, un teschio, nelle più pura tradizione del “memento mori”.
Dalla potenza antinomica s’ innalza la forza del simbolo, ma è
la quiete e la tranquillità dell’animo ciò che si respira:questo sottile interprete di forme è più di
ogni altro “nutrito dell’inesauribile sostanza del passato”. Si avvertono presenze ctonie, si entra
in una sospensione del tempo. Lo
sguardo si posa sulle nicchie in
ombra popolate da una moltitudine fantastica, brulicante: dentro l’uovo giapponese dipinto, larva gigante d’insetto primordiale
- Dioniso e Apollo s’inseguono,
Dèi e Dèmoni lottano avvinti nell’eterna battaglia del bene e del
male.Sfilano parole magiche
come antiche litanie, passi infilati
di millepiede sapienziale e saranno allora le visioni delle cento
vedute del fiume, i sussurri di pino
di montagna, i passi di vecchia
tigre sulla neve, i pleniluni di notte di luna chiara, la quiete di stagno addormentato, il groviglio di
battaglia di centauri, la divina salita del sentiero di montagna, le
inquietudini di anguane e salbanèi.
“Dove sei?”
Mi guarda dall’alto una maschera negra; ascolto la fascinazione
come parte inestricabile del
conoscibile. E’ ora di andare.
Riattraverso il corridoio, guadagno l’uscita.
L’acqua balena all’angolo dell’occhio, acqua lenta e fonda, acqua
chiara veloce - profonda, vai
vai… Salgo gli scalini e vorrei
tornare indietro. Tornata,
riandarmene.
Mi chiedo conto ancora una volta di questa presenza tra le Sue
cose ma sento che Federico è di
tutti e di nessuno.
“Una storia ci appassiona tanto diceva un Poeta - perché ciò che
c’è di più importante in essa ci
sfugge, irreparabilmente”.
Antonella Brazzale
Un successo. La mostra personale di Giancarlo Stella, aperta dal 19 dicembre al museo “Le Carceri” di
Asiago, ha richiamato finora oltre un migliaio di visitatori. Il titolo dell’evento è “Opere recenti”, ma accanto agli ultimi quadri che l’artista ha realizzato si possono trovare anche i suoi primissimi lavori e si ha così
modo di avere una visione completa della sua evoluzione, personale e artistica, in oltre 40 anni di pittura.
Dall’irruenza espressiva fino alla quiete del segno,
come ben viene puntualizzato nel catalogo legato alla
mostra. Foga, istintività, passione, energia rappresentano sempre i suoi tratti caratteriali che si
rispecchiano pienamente nei suoi quadri, tradotti in
pennellate vibranti e rapide, in colori dalla grande
forza espressiva.
“Zampate espressioniste – si legge ancora nel catalogo - con colori dall’impasto denso e luminoso.
Dinamismo materico e allusive traiettorie emozionali che donano a Giancarlo Stella un approccio
espressionista del segno, scaturito da un’audace
modulazione della materia”. La mostra, che
Giancarlo Stella ha dedicato alla figlia Claudia, visto il grande apprezzamento ottenuto non chiuderà
come previsto il 31 gennaio ma viene prolungata
fino alla fine di febbraio.
Stefania Longhini
Le opere di Aurelio Forte Laan
in mostra al Castello di Milano
L’esposizione intitolata “INCISORI DEL XXI SECOLO” verrà inaugurata il 26 febbraio
C’è un pezzo di Altopiano
nell’importante mostra
“Incisori del XXI Secolo”
che verrà inaugurata il 26
febbraio 2010 alle ore 18 a
Milano, nelle sale del Castello
Sforzesco presso la Raccolta Bertarelli. Le opere dell’artista asiaghese Aurelio
Forte Laan (classe 1939) saranno esposte tra quelle dei
maggiori incisori italiani del
900 nella mostra organizzata dall’autorevole rivista
“Grafica d’Arte” diretta dal
prof. Paolo Bellini, che in
occasione del ventesimo anniversario della sua fondazione diffonde al grande
pubblico una propria selezione dell’arte grafica contemporanea.
La mostra “Incisori del XXI
secolo” resterà aperta nelle
sale del Castello Sforzesco
di Milano presso la Raccolta Bertarelli fino a venerdì 5
marzo 2010. Sabato 23
gennaio 2010 su invito dell’Assessorato alla Cultura
della Città di Monselice e
della Fondazione Tono
Zancanaro di Padova,
Aurelio Forte Laan parteciperà anche ad un’importante collettiva intermente dedicata all’arte incisoria. La
mostra, che verrà allestita
nelle sale del Complesso
Monumentale San Paolo in
via 28 aprile a Monselice,
resterà aperta al pubblico
fino a domenica 21 febbraio
2010. Le incisioni di Aurelio
Forte Laan sono vedute intime e silenti che raccontano di Asiago, delle sue montagne, dei paesi intorno e
delle loro contrade. Attraverso il bulino, le punte metalliche e la corrosione degli acidi, Aurelio Forte Laan scava
nello zinco la memoria della
sua terra per poi farla vivere sulla carta attraverso l’inchiostro e il paziente lavoro
della stampa a torchio. La
sua arte incisoria ci racconta di una passione lunga una
vita, un lungo percorso attraverso i sentieri d’inverno
per immergersi negli scorci
più profondi e segreti dei
boschi. Da oltre dieci anni,
l’artista collabora con la Galleria d’Arte Busellato di
Asiago, con la quale ha allestito mostre e curato l’edizione di cartelle di grafica,
racconta n d o a t t r a v e r s o
l’azione di eventi laboratorio il “Genius Loci” di un
territorio così singolare
quale l’Altopiano dei Sette
Comuni. Forte Laan è
membro dell’Associazione
Incisori Veneti e della Associazione
Nazionale
Incisori Italiani. È presente nel “Repertorio degli
Incisori Italiani nel terzo,
quarto e quinto volume”
presso il Gabinetto Delle
Stampe di Bagnacavallo
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
Un cartone animato su Asiago
19
NOTIZIE DAL MUSEO DELL’ACQUA
a cura del Gruppo Speleologico Settecomuni
Al Cinema Lux un laboratorio con una settantina di alunni delle classi
quinte delle scuole primarie di Asiago che realizzeranno il primo film
d’animazione sul capoluogo altopianese.
Il primo cartone animato su Asiago sarà “dop”
come il formaggio, genuino e garantito sin
dall’origine in quanto
re a l i z z a t o d a g l i s t e s s i
ragazzi del luogo. Una
settantina di alunni delle classi quinte delle
scuole primarie di
Asiago saranno impegnati venerdì 29 e sabato 30 gennaio nella produzione
di
un
cortometraggio di animazione ambientato proprio nella cittadina capoluogo dell’Altopiano.
L’idea è partita da Padova, dal Servizio assistenza sale della comunità del Centro padovano della comunicazione
sociale della diocesi che
cura la programmazione dei locali cinema Lux e
Grillo Parlante,
e d h a t ro v a t o
grande accoglienza nel gruppo di
volontari del Circolo Effetto Cinema Asiago che
anima le attività
dei due cinema,
della parrocchia e
d ell’Ammin istra zione comunale
che ha deciso di
sostenere economicamente il laboratorio.
A guidare gli animatori
in erba nelle due mattinate sarà Rodolfo Piz
dello staff del Gruppo
CUCCIOLI – IL CODICE
DI MARCO POLO
Alcuni di Treviso. Nei limiti imposti dall’orario
scolastico i ragazzi daranno vita ad animazioni
semplici
e
al
contempo meravigliose a partire da
fondali fotografati
proprio ad Asiago.
Poi sarà la volta del
montaggio nei due pomeriggi e infine, nel
tardo pomeriggio di
sabato 30 gennaio,
della proiezione al cinema Lux in via
Matteotti. Ospiti d’eccezione presenti in
sala alle ore 17 saranno Francesco e Sergio
Manfio, gli autori del
lungometraggio d’animazione Cuccioli. Il
codice di Marco Polo
che verrà proiettato dopo
l’incontro con il pubblico
dei ragazzi e delle famiglie
e d e l l a p ro i e z i o n e d e l
cartoon dop.
Fa tappa anche al Cinema Lux
il bus inglese dei Cuccioli
Debutto cinematografico per i sei Cuccioli più
amati dai bambini nel primo
lungometraggio d’animazione completamente
italiano su un tema ambientale.
I Cuccioli, protagonisti di
una delle serie teleisive di
animazione più amate dai
bambini di 40 paesi nel mondo, passano dal piccolo
schermo a quello del cinema. Riuscirà il gruppo dei
sei simpatici e scatenati
cuccioli a contrastare i diabolici piani della Maga Cornacchia che vuole trasformare i canali di Venezia in
strade asfaltate?
Diva è una papera vanitosa che
sogna di fare la
top model, ed è
spesso causa di
guai all'interno
del
gruppo.
Clindro si sente
un atleta ed è segretamente innamorato di Diva.
Senzanome ancora non parla e
quindi comunica
attraverso cartelli. Olly è la
gattina saggia del
gruppo. E' diret-
ta, immediata e mira dritto
al sodo. Pio è un ranocchio
che vorrebbe fare l'attore.
E' abile ad imitare suoni e
versi di animali e riesce
spesso a tirar fuori dai guai
i suoi amici. Portatile è il
colto del gruppo, e ogni volta che ai Cuccioli servono
delle informazioni, tira fuori
un volume della sua enciclopedia.
Sono tantissime le città che un fantastico autobus d’epoca targato
“Cuccioli – Il codice di Marco Polo” toccherà fino al prossimo
24 gennaio. Il tradizionale bus a due piani inglese, caratterizzato
da grandi immagini dei famosissimi Cuccioli, è partito da Treviso
il 21 dicembre e fino a domenica 24 gennaio si sposterà in lungo
e in largo per l’Italia promuovendo l’uscita del film, realizzato da
Gruppo Alcuni. Ad Asiago ha fatto tappa il 18 e 19 gennaio per
la gioia dei piccoli altopianesi
E’ tempo di bilanci
La fine dell’anno porta ai primi bilanci consuntivi ed è così
anche per il Museo. Risultato? Sicuramente positivo. Considerando i tempi brevissimi di allestimento (un mese) ed i
pochi mezzi (economici) di un Gruppo Speleologico, si può
certamente parlare di un piccolo miracolo.
Il primo impatto con il pubblico è stato particolarmente positivo e, dato che il Museo non è ancora definitivo, si è proceduto, da subito, ad effettuare visite guidate. In effetti l’argomento “acqua” si presta non solo ad essere spiegato, ma
anche ad essere un tema di discussione con gli stessi visitatori. Sicuramente c’è una parte del pubblico che cerca, anche nel tempo libero, proposte non solo ludiche e, l’Acqua,
oggi è cultura scientifica, sociale, storia e molto altro. Quattro persone si sono alternate fin dal 1° giugno 2009, giorno
dell’apertura, in visite guidate della durata di circa 90 minuti
che sono risultate particolarmente gradite agli utenti. Le visite a fine anno sono risultate ben 274 e, alcune volte, completate con il percorso del sentiero didattico “Anello dell’Acqua”. Le presenze paganti sono state di quasi 4000 utenti
per oltre 100 giorni di apertura. In autunno, inoltre, sono state fatte 9 giornate straordinarie per gite scolastiche. Attività
significativa è stata la realizzazione del “laboratorio analisi
acque”, della “biblioteca/archivio” e del “bookshop”.
Per la stagione estiva sono stati stampati oltre duemila pieghevoli per propagandare l’apertura del Museo ed è stato aperto
il sito internet www.museodellacqua7comuni.it.
Si sono tenute al Museo anche alcune manifestazioni pubbliche.
La prima è stata la mostra “Bianco Nero Sotterraneo”, dedicata
al “vecchio” Gruppo Grotte Asiago. Foto originali di Sandro
Brazzale, dal ’48 ai primi anni ’50, uno spaccato della nostra
storia in bianco e nero. Ad agosto, un raduno di auto storiche ha
fatto tappa al Museo dove gli ospiti si sono intrattenuti per la visita
ed un “aperitivo”. Particolarmente impegnativo il giorno che ha
ospitato il G.R.E.S.T. di Asiago, con 160 bambini che hanno trascorso la giornata tra visite, escursioni guidate al sentiero didattico e giochi.
Decisamente diverso il clima della sera del 14 agosto, dedicata al
“Water Party”, festa organizzata dal Comune di Asiago per avvicinare i giovani alla cultura. Musica , balli e spettacolo nell’area
del Museo, che è rimasto aperto al pubblico fino alle due di notte,
per permettere l’accesso ad oltre trecento persone. Anche il
“Premio Biblioteca Speleologica OsvaldoArmellini” si è tenuto
al Museo, approfittando degli spazi che ben si prestano a queste
manifestazioni. L’assegnazione della “VI^ edizione” è avvenuta
in sala proiezioni. Premiata la Sig.ra Silvana Bortoli, giornalista
locale, che si è particolarmente impegnata nella divulgazione del
problema “rifiuti urbani”, relativamente alla raccolta ed allo
smaltimento. Il Premio è stato consegnato dal giornalista Giovanni Stefani, redattore capo del TG3 RAI Veneto.
Inoltre, il Museo ha ospitato un corso di aggiornamento per Istruttori
Nazionali C.A.I., organizzato dal Gruppo Grotte CAI Schio, con
istruttori provenienti da tutta Italia e, concludendo, il Gruppo Grotte
G. Trevisiol del CAI di Vicenza ha organizzato uno stage di fotografia ipogea.
Queste poche righe riassumono numeri e fatti che probabilmente nessuno si aspettava e, anche noi del G.S.S., sinceramente,
non immaginavamo un lavoro così impegnativo. Un unico rammarico, la scarsa presenza di cittadini di Asiago che, con la
mostra “Bianco Nero Sotterraneo” avrebbero potuto ammirare un capitolo particolare della nostra storia. I risultati ci
hanno comunque stimolato e, se il buongiorno si vede dal
mattino, non potrà che andare meglio. Corrado Corradin
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
20
LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA
L’avvocato risponde – Domande, curiosità, approfondimenti di carattere legale
funziona la nostra coscienza?
Condominio: quali spese Come
Alcune spiegazioni sul perché l’uomo è così intelligente.
spettano al proprietario e
quali all’inquilino
In caso di locazione è talvolta difficile capire chi deve
pagare le spese inerenti l’immobile e la sua gestione, soprattutto se esso fa parte di
un condominio. Dare risposte valide tout court è pressoché impossibile dato che il
contratto di locazione può
contenere
una
regolamentazione concordata tra le parti di suddivisione
di tali spese. Nei casi in cui
manca un riferimento scritto sul quale cui basarsi, però,
verranno in aiuto le regole
generali desunte dal codice
civile, dalla prassi e dalla giurisprudenza (si vedano, in
particolare, l’art. 1576 del
Codice Civile e l’art. 9 della
legge 392/78). Può essere
d’aiuto, inoltre, la consultazione della tabella con la ripartizione degli oneri tra inquilino e
proprietario (allegato G del
DM 30/12/2002) valida e vincolante solo per i contratti a
canone concordato (i c.d. contratti 3+2), ma utilizzabile come
parametro di riferimento anche per i c.d. contratti 4+4.
La regola generale prevede
che al proprietario spettino le
spese di natura gestionale, ovvero ciò che in definitiva è
destinato a perdurare ed a creare una miglioria all’immobile
(la straordinaria amministrazione), mentre tutto ciò che è
strettamente collegato e dipendente dall’uso spetta al locatore (l’ordinaria amministrazione).
Vediamo dei casi che possono aiutare a chiarire il concetto.
Dentro l’appartamento, per
esempio, al proprietario spetterà la sostituzione integrale di
pavimenti e rivestimenti e la
manutenzione straordinaria
dell’impianto di riscaldamento,
mentre all’inquilino spetterà la
manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti; la manutenzione ordinaria di infissi,
serrande, dell’impianto di riscaldamento e sanitario; il rifacimento chiavi e serrature;
la tinteggiatura di pareti; la sostituzione di vetri; la manutenzione ordinaria di apparecchi
e condutture elettriche e la verniciatura di opere in legno e
metallo.
Per quanto concerne l’amministrazione del condominio, invece, il compenso amministratore andrà ripartito equamente al 50% tra proprietario ed
inquilino, mentre i depositi
cauzionali delle utenze comuni condominiali spetteranno al
proprietario.
Se nel condominio è presente
un ascensore le manutenzioni
straordinarie dello stesso
(come la sostituzione del motore o delle funi) verranno poste in capo al proprietario,
mentre le spese relative alla
pulizia, al suo funzionamento
e, comunque, all’ordinaria
manutenzione verranno poste
a carico dell’inquilino.
Le
spese
relative
all’autoclave, invece, andranno così ripartite. La sostituzione di componenti primari
(come la pompa, il serbatoio,
l’avvolgimento elettrico e
l’elemento rotante) spetteranno al proprietario, mentre la
sua pulizia, la decalcificazione
e le piccole manutenzioni /sostituzioni dovute all’uso verranno pagate dall’inquilino, così
come i relativi consumi di elettricità, forza motrice ed acqua.
Per quanto riguarda la gestione di cortili e giardini, al proprietario spetterà, ad esempio,
l’installazione e sostituzione di
recinzioni e cancelli, la
pavimentazione di cortili, marciapiedi ed affini ed i costi relativi all’impianto arboreo ed
erbaceo. All’inquilino, invece,
spetterà l’ordinaria manutenzione dei cancelli, la pulizia ordinaria delle aree verdi, l’acquisto
di
concimi,
antiparassitari e le spese di
giardinaggio.
Le spese riguardanti le coperture ed i lastrici solari andranno ripartite secondo questo
criterio: i rifacimenti delle strutture, delle pavimentazioni e dei
manti impermeabilizzanti spetteranno al proprietario, così
come la sostituzione di grondaie, converse, pluviali, paraneve, bandinelle ed affini; il rifacimento dei camini e
l’apposizione di parafulmini.
Viceversa spetteranno all’inquilino le riparazioni del manto di copertura e delle
pavimentazioni, la pulizia e la
verniciatura delle grondaie, la
pulizia dei camini e la rimozione della neve.
Ultimo esempio, infine, riguarda l’allacciamento alla rete
comunale. In tali casi il proprietario sarà onerato delle
spese relative al rifacimento o
riparazione della rete fognaria
(dalle tubature comunali fino
all’appartamento); di quelle
riguardanti l’installazione e
riparazione di colonne montanti e della rete di raccolta delle acque pluviali; così
come delle spese di installazione o sostituzione dell’impianto di sollevamento
delle acque di scarico (con
l’avvolgimento elettrico della pompa) e di quelle relative alle installazioni di
pozzetti a sifone, fosse biologiche e pozzi neri. All’inquilino, invece, toccheranno le spese di pulizia e
spurgo dei pozzetti, delle
fosse biologiche e dei pozzi
neri; le piccole riparazioni
dei pozzetti, delle colonne
montanti e della rete di raccolta acque; la sostituzione
di parti danneggiate dall’uso
per l’impianto di sollevamento e la disotturazione di
pozzetti, scarichi, reti
fognarie.
Avvocato Serena Baù
I lettori che vogliano
sottoporre domande su
qualsiasi questione di
carattere legale al nostro
avvocato possono inviare
una mail all’indirizzo
[email protected]
o scrivere a “L’avvocato
risponde – Giornale
Altopiano, Via Monte
Sisemol, 9 36012
Asiago (Vi)”
In questo numero
cercherò di raccontarvi come funziona la
nostra mente. Non che
l’argomento si possa
trattare in modo approfondito, ovviamente.
Tuttavia, credo possa
risultare interessante
sapere qualcosa in più
sui processi mentali e
su come si struttura il
nostro pensiero, strumento straordinario
che ci distingue da tutti gli altri esseri del
pianeta.
Tutto quello che ci
passa per la testa, che
immaginiamo, ricordiamo, “sentiamo”, è un prodotto psichico possibile grazie
alle strutture cerebrali deputate
alla coscienza e al pensiero consapevole. Il cervello è l’organo
d’elezione della nostra vita
psichica, è l’apparato organico
che collega “il dentro con il fuori” attraverso i sensi per farci percepire di essere vivi. È fondamentalmente una macchina meravigliosa, di cui conosciamo pochissimo sia in termini strutturali
(come è fatto) sia funzionali
(come si usa). La mente è invece l’insieme delle funzioni superiori (le capacità di elaborazione
corticale), quali il pensiero, la ragione, la memoria, l’intelligenza,
la volontà, l’emozione e ha il
compito di creare il senso di consapevolezza di sé e del mondo,
ovvero il flusso di coscienza.
Comprensibilmente, ci hanno provato in molti, scienziati e non, a
capire come funziona la mente.
Esistono sin dagli albori della
scienza molti “modelli della mente”, ovvero teorie sul funzionamento del nostro pensiero. È infatti proprio dell’uomo saper riflettere su se stesso, cioè essere in grado di riconoscersi e
fare riflessioni sulla propria esistenza e sui propri processi interni. Questa capacità mentale sembra propria quasi esclusivamente dell’uomo; essa è
una conquista cognitiva fondamentale che ha cambiato le
sorti della nostra esistenza sul
pianeta perché ha permesso di
farci evolvere, ipotizzare, progettare, mettersi nei panni degli altri, riflettere sulla vita, proiettarci nel passato e nel
futuro…e così via. Credo sia
facile comprendere la portata
di questa capacità cognitiva
che va sotto il nome di
metacognizione. Ho affermato che la caratteristica di
auto riflessività del sé è
prettamente una risorsa dell’uomo. In realtà, le specie animali più evolute hanno abilità
metacognitive interessanti
come appunto la possibilità di
riconoscersi allo specchio; a
questa categoria di “piccoli
geni” appartengono le grandi
scimmie, i delfini, gli elefanti e,
sembra, anche le gazze ladre.
Tornando all’uomo, è importante sottolineare quanto sia
importante essere coscienti
dei propri pensieri. Vi faccio
alcuni esempi per rendere il
tutto più concreto. Chi utilizza
correttamente
la
metacognizione è in grado,
qualora gli fosse richiesto di
risolvere un problema anche
banale, di porsi tre fondamentali domande che testimoniano la capacità autoriflessiva: 1)
Cosa sto facendo? Questa
interrogazione permette all’individuo di collocarsi nel tempo
e nello spazio, di “guardarsi da
fuori” come se si fosse il regista
di un film che osserva la scena
attraverso una telecamera, traendo conclusioni utili dislocando
per un attimo il proprio punto di
vista. Questa capacità è straordinaria ed è quello che ci distingue dagli animali. In tal modo,
abbiamo la fortuna di poterci
mettere nei panni degli altri e di
comprendere ciò che è giusto e
sbagliato, ciò che è conveniente
da ciò che non lo è. Sapere cosa
si sta facendo ci protegge da
errori, ci indica la strada, ci fa
evolvere come specie grazie al
tramandarsi culturale delle conoscenze sull’uomo e sul mondo. Vi pare poco? 2) Perché lo
sto facendo? Questo secondo
interrogativo ha a che fare con
gli scopi dei nostri comportamenti
e dei nostri pensieri. Saper riflettere sulle finalità del nostro esistere ci aiuta a progettare la nostra esistenza secondo principi
guida, priorità, interessi e desideri.
Proprio per questo la nostra mente ci segnala che qualcosa non
va quando agiamo non in conformità con le nostre intenzioni
e i nostri piani (ad esempio quando commettiamo errori): la nostra metacognizione non trova
sufficienti risposte alla domanda
“perché lo sto facendo?” e ce lo
segnala al fine di auto correggerci. 3) Come posso fare perché il processo sia il più efficace possibile? Il terzo quesito
implica la capacità di
monitoraggio, controllo e verifica dei risultati di ogni operazione
mentale. È in sintesi la capacità
di usare bene le nostre funzioni
mentali.
Le implicazioni scientifiche
della ricerca sulla
metacognizione sono sconfinate e in sviluppo. Potremo dire che ogni libro che
parla dell’uomo è frutto della capacità metacognitiva.
Quando diciamo che l’uomo cerca se stesso, stiamo
dicendo che sta approfondendo la sua curiosità
autoriflessiva, che si sta
guardando allo specchio per
capire chi è. Dal punto di
vista didattico, lo studio e
l’applicazione di tecniche
meta cognitive ha permesso di arricchire notevolmente gli strumenti per
l’apprendimento ad
esempio facilitando il
potenziamento della memoria,
dell’attenzione, della lettura e
scrittura, dello studio in generale. Inoltre, tecniche di
metacognizione sono sempre
più usate in psicologia clinica
e in psicoterapia per un grande numero di patologie psichiatriche; del resto, la stessa
psicoterapia è un processo di
autoconoscenza e quindi è
essa stessa esercizio di
metacognizione. In aggiunta,
se volessimo dare uno sguardo al ciclo di vita dell’uomo,
appare lampante il suo ruolo
nelle varie tappe evolutive dell’individuo, in ordine alla possibilità di sviluppo di capacità mentali e psicologiche evolute. Riflettere sui propri pensieri, sulle capacità di utilizzare la nostra mente
per perseguire scopi personali,
“sapersi” in grado di affrontare
problemi e situazioni di disagio è
basilare e va insegnato già in tenera età. Visto il corpo di informazioni e di dati scientifici disponibili, mi sento di consigliare spassionatamente a tutti coloro hanno a che fare con bambini e ragazzi di approfondire l’argomento della metacognizione per
la sua valenza pedagogica e
la capacità di stimolare un
buon grado di interazione tra
le varie funzioni psichiche e la
capacità di ottenere un soddisfacente grado di armonia del
sé,
soprattutto
in
preadolescenza e in adolescenza.
Stefano Rigoni,
Psicologo
Psicoterapeuta Cognitivo
Comportamentale
Tel. 338.2919597 – E-mail:
[email protected]
8
l’Altopiano
Sabato 23 genniao 2010
21
Sci alpino
Gianesini si gioca le Olimpiadi
Grande attesa per la gara del 24 gennaio a Cortina. Un posto nelle prime dieci e Giulia potrebbe
volare a Vancouver. L’atleta, andata regolarmente a punti in Coppa del mondo, può farcela.
L’Olimipiade in una
gara. Sarà proprio così
per Giulia Gianesini impegnata domenica 24
gennaio a Cortina d’
Ampezzo nell’ultimo “gigante” di Coppa del mondo in calendario prima
dei
“giochi”
di
Vancouver il cui avvio è
fissato per il 12 febbraio.
Sinora la galliese è andata sempre regolarmente a
punti nei cinque precedenti appuntamenti fra le
porte larghe, ma ciò non
basta per garantirle di
salire sul volo per il Canada.
Perché non basta? Il criterio di qualifica stilato
dai tecnici azzurri e deliberato dal Consiglio Federale della Fisi prevede
che la chanche olimpica
vada attribuita a chi fa
un podio in “coppa” oppure consegue un risultato nelle prime dieci.
Giulia Gianesini non ha
ancora raggiunto uno dei
due obiettivi fissati e davanti a lei ha quattro atlete per altrettanti posti
disponibili. Si tratta di
Denise Karbon, Federica
Brignone,
Manuela
Moellgg e Nicole Gius.
Quest’ultima è l’avversaria più abbordabile in
quanto dispone sì di un
8° posto ottenuto però ad
inizio stagione mentre in
questa fase non è in forma.
Vietato sperare dunque
per la Giulia delle Fiamme Oro? Assolutamente
no perché sta bene e le
manca soltanto di “tene-
re” un po’ meglio in pugno la situazione nell’ultima parte di ciascuna
manche. Ci riuscisse la
qualifica sarebbe sua
perchè sinora, tempi alla
mano, nel primo minuto di
ogni singola manche è
sempre stata fra le migliori per poi…..perdersi un
po’ nel finale. Non sa
neppure lei perché……
Quest’inverno ha tuttavia conseguito una continuità di risultati a lei
sconosciuta prima d’ora
per cui è ragionevolmente lecito sperare nel “piccolo miracolo” cortinese
atteso innnzitutto dall’interessata come dal suo
nuovo fan club.
A tal proposito i suoi ti-
fosi si sono attrezzati per
organizzare un pullman e
far rotta su Cortina. Tutto serve per centrare
l’obiettivo-Vancouver. Ci
arrivasse avrebbe già un
primato in tasca: quello
di essere la prima atleta
altopianese dello sci alpino a presentarsi al
cancelletto delle gare a
cinque cerchi.
Forza Giulia: l’altopiano
sportivo, e non, sta dalla
tua parte. Te lo meriti.
Renato Angonese
Una campionessa e
suoi angeli custodi
Riscontri positivi dai fondisti dell’U.S.A.
impegnati a Cogne e a Sappada
E’ tempo di tirare il fiato e
godersi un po’ di meritato riposto, in vista della Nazionale
Giovani in programma a S.
Giorgio (VR) tra una ventina
di giorni, per gli atleti dell’U.S.
Asiago Sci, impegnati nel secondo e terzo week-end di
gennaio nei Campionati Italiani di Fondo a Cogne e nei
Campionati Italiani sprint e
Nazionale Giovani a Sappada.
Il tanto attesto appuntamento
nel comune più esteso della
Valle d’Aosta e importante
centro minerario per l’estrazione del ferro, si è tenuto nei
giorni 8 – 9 e 10 gennaio,
quando vi sono stati ospitati i
campionati per le categorie
aspiranti e junior, che ha visto
impegnati nella categoria
Aspiranti gli atleti dell’U.S.
Asiago Davide Cantele, Marco Lobbia, Andrea Rigoni,
Luca Rigoni e Roberta Forte.
Al via ben 100 atleti negli aspiranti maschili e quasi cinquanta nel femminile, per contendersi tre titoli di Campione Italiano in tre giorni differenti. Il
venerdì il titolo era sui 2,5 km
in tecnica classica, il sabato sui
5 km per le femmine e 7,5 km
per i maschi in skating e infine la domenica sui 7,5 km per
le femmine e 10 km per i maschi in tecnica classica, partendo con i distacchi accumulati nei due giorni precedenti;
gare difficilissime e veramente impegnative, visto il
quantitativo di chilometri nelle
tre giornate: complessivamente 15 per la categoria femminile e 20 per quella maschile,
corsi tutti su un anello di 2,5
km, molto tecnico e che lasciava poco tempo agli atleti per
recuperare le energie. Nella
gara a distanza breve di 2,5
km i primi due migliori atleti
veneti sono risultati Marco
Lobbia (venticinquesimo) e
Luca Rigoni (ventottesimo),
mentre Andrea Rigoni si è
classificato quarantatreesimo
e
Davide
Cantele
quarantottesimo. Nel femminile Roberta Forte ha chiuso
diciannovesima. Individuale a
skating della seconda giornata con buoni risultati per Luca
Rigoni (ventisettesimo) e Andrea Rigoni trentesimo,
seguiti da Marco Lobbia
(quarantaquattresimo) e Davide Cantele
(sessantacinquesimo), bene la
prova nel femminile aspiranti
per Roberta Forte che ha chiuso diciottesima. Nella terza
giornata hanno soddisfatto il
ventisettesimo posto di Luca
Rigoni e il
trentaquattresimo di Andrea
Rigoni, mentre un po’ più
attardati sono risultati Marco
Lobbia e Davide Cantele, rispettivamente quarantottesimo
e cinquantasettesimo; ancora
diciannovesima Roberta Forte nella sua categoria. I risultati dei tre giorni, considerati
abbastanza positivi pur se non
fra i primi, hanno spronato a
lavorare ancora sperando in
futuro in qualche piazzamento
migliore. Fine settimana successivo (16 e 17 gennaio) a
Sappada per i Campionati Italiani Sprint abbinati ad una
Nazionale Giovani e ancora
buoni risultati per l’U.S.
Asiago Sci. L’evento sportivo
ha dato la possibilità ad atleti
e accompagnatori di visitare
nei locali del municipio “
Sappada, giardino di campioni
olimpici e non” esposizione di
dipinti e fotografie che
omaggia i grandi atleti dello sci
di fondo, da Silvio Fauner a
Pietro Piller Cottrer, da
Maurilio De Zolt a Giacomo
Kratter. Tornando ai nostri ragazzi, nel Campionato Italiano
sprint svoltosi il primo giorno
su un piccolo anello di circa
1km per classificarsi nei migliori trenta e aggiudicarsi la gara
alle batterie, si sono qualificati
Marco Lobbia (quindicesima
posizione) e Luca Rigoni
(ventinovesimo). Risultati tutt’altro che da buttare, anche
perché queste gare richiedono
oltre ad una prova perfetta senza il minimo errore, anche una
buona dose di fortuna che per
esempio non hanno avuto gli
altri due atleti asiaghesi Davide Cantele e Andrea Rigoni
(trentunesimo e
trentaduesimo), esclusi dai migliori trenta per un nonnulla.
Il giorno seguente si è svolta la
Roberta Forte
Nazionale Giovani, gara molto
impegnativa di 10 km in
skating, su una pista molto nervosa, con salite veramente ardue e faticose, come le famose “Camosci” e “Fauner”.
Alla presenza del presidente dell’U.S. Asiago Sci Sergio Vellar, giunto in quel di
Sappada per tifare i propri
ragazzi, il miglior risultato
veneto se l’è aggiudicato
con gran soddisfazione proprio uno dei “nostri” Andrea Rigoni, che ha
chiuso ventiquattresimo,
seguito da Luca Rigoni e
Davide Cantele che, per i quali
il cronometro si è fermato sullo
stesso tempo in trentaduesima
posizione,infine Marco Lobbia
è arrivato trentacinquesimo;
nella gara femminile
ventitreesima posizione per
Roberta Forte nella 5 km in
skating.
Ragazzi! Soelden 24 ottobre 2009. Lienz 28 dicembre 2009. Maribor 16
gennaio 2010. Non vi
suggeriscono nulla questi luoghi e queste date?
Non la conoscete? Peccato perchè ha un grandissimo talento: un paio di
sci e riesce a volare...3...2...1...24 gennaio
2010! Tutti in viaggio verso
CORTINA
D’AMPEZZO! Il suo fans
club è nato da poco, ma
l’ha seguita in Austria, in
Slovenia e ora aspetta
con grande entusiasmo la
successiva tappa italiana:
la gara di slalom gigante
valida per la Coppa del
mondo 2009/2010. É prevista una trasferta in pullman con partenza alle ore
4.30 da Piazza Italia a
Gallio per sostenere ancora una volta la giovane Giulia Gianesini nei
suoi grandi successi. La
partecipazione è aperta a
tutti. Per informazioni rivolgersi al bar Commercio in Piazza Italia a
Gallio. Un grosso in bocca al lupo alla nostra
Giulia!
Stefania Carli
Morena Turetta
Con gennaio, entra nel vivo
la stagione degli sport invernali
Con gennaio la stagione agonistica 2009-10 degli sport invernali è a pieno regime. Gli appuntamenti si susseguono sia
in ambito giovanile come in quello senior e master.
Sabato 23 e domenica 24 gennaio si svolge ad Asiago la
Coppa Italia di sci nordico, mentre domenica scorsa i Master
A del Gsa Asiago si sono laureati campioni italiani di staffetta 4x10 km a Sappada. Proseguono i circuiti giovanili di sci
alpino e nordico con buoni risultati complessivi per le giovani
promesse dell’altopiano impegnate su più fronti. Impossibile
al momento tracciare un bilancio sia pur provvisorio di quanto
fatto tuttavia c’è da sottolineare l’impegno con cui le varie
società sportive locali seguono i giovani mentre i “master” si
danno continuamente da fare per proseguire nella pratica
delle discipline da loro preferite ed anche tutto questo serve
per promuovere il turismo e “far girare”, gratuitamente, il
nome delle nostre località.
R.A.
Hockey Inline
8
l’Altopiano
Sabato 23 genniao 2010
22
Foto di Carlo Dal Sasso
« Giocando così rischiamo
di precipitare in quinta o
sesta posizione ». Eccessivo? Probabilmente sì, ma è pur
vero che la debacle in piena
regola (9-6) patita nella delicata sfida-primato dalla Rigoni
di Asiago Vipers sulla pista
dell’Edera Trieste non è andata giù al presidente, e pure
allenatore, Fabio Forte.
Una squadra abulica, quella
campione d’Italia, che ha sem-
Debacle nella sfida-primato
Adesso agli Asiago Vipers tocca inseguire
plicemente e completamente
mancato la partita contro i
giuliani. Una sfida definita alla
vigilia non decisiva dallo stesso Forte, ma che poteva
esserlo. L’Edera, infatti, si era
ripresentata dopo la sosta na-
talizia non al meglio, vincendo
di misura sulla pista della matricola Monleale e con il
“peso” del possibile addio del
talentuoso Nejc Sotlar, smanioso di trovarsi un’altra sistemazione all’estero. Insomma,
Campionati Italiani Sprint - Baselga di Pinè 9-10 Gennaio
Rossi vince tra gli Junior
Il 9 e 10 gennaio si sono
svolti sull’anello di 400 m
di Baselga di Pinè i Campionati Italiani Sprint
aperti a tutte le categorie.
Due giornate di gara segnate dal maltempo che
ha un po’ falsato i risultati cronometrici, ma non
i valori in campo. Hanno
partecipato all’appuntamento 14 Club provenienti
da tutte le regioni dell’arco alpino. La Sportivi
Ghiaccio Roana, presente con 10 atleti in sei categorie, ha potuto mettere a frutto il duro lavoro
svolto in questi mesi in
palestra e sulle piste di
Baselga, principalmente,
e di Busafonda in quest’ultimo periodo, non
appena cioè le condizioni meteo ce lo hanno permesso, sotto la guida dei
tecnici Carnino e Sighel.
Grazie alla seria preparazione siamo riusciti a
portare sul podio 3 dei 10
atleti che abbiamo schierato e ad ottenere un
quarto posto che meritaFederico
Rebeschini
va sicuramente il podio.
E’ una nostra buona e
consolidata tradizione
avere ottimi atleti che si
distinguono anche a livello nazionale e la vittoria di Cristian Rossi
nella categoria Junior C
ne è un’ennesima dimostrazione. Tutti gli altri
hanno conseguito ottimi
nuovi primati personali
nelle distanze sprint dei
500 e 1000 metri. Ad
Auronzo, sempre sabato
9 gennaio, i piccoli atleti delle categorie Propaganda partecipavano
alla 2^Prova del “Torneo
Regionale Veneto Targa
d’Argento” La prima prova si era svolta il 28 Novembre all’Odegar di
Asiago. Un ottimo 3° posto per Amedeo Rossi e
4° per Giovanni Martello come pure per Matilde
Rigoni. I piccolissimi della Promozione hanno acceso avvincenti momenti
agonistici nelle loro prove
primeggiando
con
Ambrosini Matteo e con De
Andrea
Stefani
Cristian Rossi
Guio Davide. Ottime prove
anche per Alberti Pietro, Alì
Mathias, Rigoni Giada,
Gloder Alice e Sella Sofia.
Valerio Fabris SG Roana
Classifiche Campionato Italiano Assoluto
Cat maschile: 1) Ioriatti ErmannoFFOO 2) Daldossi Jan - Forestale 3)
Cignini Marco - FFOO Cat femminile: 1^ Simionato Chiara
(Forestale) 2) Daldossi Yvonne
(Merano) 3) Merlo Giulia SCPergine
4) Lollobrigida CP Pinè 5) Ravnic
Tea SCPergine
Cat jun B m. 1) Giovannini CP Pinè
2) Stefani Andrea SGRoana 3)
Andreatta SCMerano 6) Casentini
Matteo SCRoana Cat. Jun B f
1)Simionato USG Pieve di C. 2) D’Eletto SG Trento 3)Da Fies USG Pieve di
C. 4) Zovi Giulia SG Roana Cat.
Jun C 1) Rossi Cristian SG Roana
2)De Ciantis CP PInè 3)Petris VG
Piergine 9) Tumolero Nicola SG
Roana Cat. Jun C f. 1)Bortolotti CP
Pinè 2)Thurner RittenSport
3)Lollobrigida CP Pinè 6) Casentini
Monica SC Roana Cat Jun Dm. 1)
Cotza SC Pinerolo 2)Tescari SC Pergine
3) Rebeschini Federico SG Roana
10) Tessari Sascha SG Roana 12)
Zovi Marco SG Roana
Cat Jun D f. 1) Malfatti SC Pergine
2)Sighel SC Pergine 3)Bonazza SC
Pergine 6) Tumolero Alessia SG
Roana
quale occasione migliore per
assestare una spallata, questa
sì decisiva, ad un diretto avversario nella corsa al primo
posto in regular season? E, invece, Asiago, con una prestazione lontanissima dal minimo
sindacale, ha involontariamente teso una mano ai rivali,
risollevandoli e proiettandoli a
+5 in classifica (poi diventati
addirittura otto punti con la vittoria dei giuliani nell’anticipo
del 14° turno). Per carità, la
strada è ancora lunga e tortuosa ed il campionato di quest’anno ha dimostrato che
qualche sorpresa lungo il tragitto può anche capitare, ma è
altrettanto vero che ora
capitan Sartori e compagni
hanno esaurito il bonus se vogliono aspirare ancora al primo posto.
Le prossime sfide saranno tutte contro dirette concorrenti:
la rivelazione Civitavecchia,
sabato 23 gennaio, sulla pista
di casa; poi il 31 gennaio il
derbyssimo a Vicenza. E quindi Arezzo, in casa, e l’epilogo
di questa serie con la trasferta a Milano. Quattro partite (a
cui si aggiungerà in seguito il
recupero, 13 marzo, con il
Civitavecchia) che contribuiranno a scrivere il finale della
regular season dei Vipers,
quattro partite per ritrovare
una squadra che ogni tanto
sbanda e si perde per strada,
ma che alla fine, finora, non
ha mai tradito. Chi se la gode
dall’alto del suo primato in classifica, intanto, è Cristian Rela,
il tecnico asiaghese in forza all’Edera, che domenica scorsa
si è tolto una bella soddisfazione, piegando gli amici ed ex compagni. « E’ stata la nostra giornata, non c’è che dire. Anche
negli episodi, per una volta,
abbiamo avuto quel pizzico di
fortuna che era venuto meno
nella gara di andata o nella
doppia finale di Coppa Italia.
Sono davvero soddisfatto,
perché la squadra, nonostante
le difficoltà che sta attraversando in questo periodo, ha
reagito alla grande. Abbiamo
strameritato di vincere, la partita non è mai stata in discussione ed alla fine, anche se
nove gol rifilati ai Vipers suonano già come un record, credo che il passivo avrebbe anche potuto assumere proporzioni più pesanti per loro. Stavolta non li ho visti bene, ma
restano comunque loro i favoriti ».
Se la Serie A1 non è per ora
“proprietà” dei Vipers, lo è, invece, il girone “C” della Serie B,
fin qui dominato dalle due for-
mazioni altopianesi.
Gli Asiago Vipers, meglio conosciuti come “amatori”, viaggiano a punteggio pieno nonostante
qualche prova non brillante (leggi l’ultima uscita contro il Verona, piegato di misura); dietro ci
sono gli Asiago Black Vipers, al
terzo successo di fila. « Non ricordo una striscia vincente
così lunga ». Questo il commento, con tanto di risatina, di
Alessandro Dall’Oglio, uno dei
giocatori-storici di questo gruppo.
In questo fine settimana si completa il girone di andata, con le
due altopianesi che non dovrebbero incontrare particolari problemi ad incamerare altri tre punti
ciascuna. Poi, nell’ultimo
weekend di gennaio, il secondo
atto del derbyssimo (all’andata
finì 8-5 per gli “amatori”), mai
come stavolta decisivo per il passaggio del turno ed aperto ad ogni
soluzione finale.
Stefano Angonese
LE CLASSIFICHE.
Serie A1. Edera Trieste ° punti
33; Rigoni diAsiago Vipers * 25;
Arezzo * 23; Civitavecchia ***
e Vicenza * 20; Milano 24 Quanta 19; Ferrara ° 16; Monleale 10;
Polet Trieste e Modena 7; Torino 6. (* una partita in meno;
*** tre partite in meno; ° una
partita in più)
Serie B (girone “C”).
Asiago Vipers punti 12; Asiago
Black Vipers 9; Bassano e Verona 6; Vicenza 3; Padova 0.
Calcio a 5 – Immobiliare Stella
Asiago ai vertici delle classifiche
Si e’ concluso in maniera
brillante il girone di andata
delle 2 squadre sponsorizzate dall’Immobiliare Stella di
Asiago, partecipanti al campionato di calcio C.S.A. della provincia di Vicenza. In
A2, con la vittoria conseguita venerdi’ scorso nella partita disputata tra le mura
amiche della palestra IPSIA
contro la compagine di
Creazzo, l’Asiago ha scalato la classifica e si e’
insediata al primo posto,
seppur in coabitazione con
l’altra squadra capolista,
Altavilla Vicentina.
Dieci vittorie ed una sola
sconfitta, proprio nella partita giocata ad Altavilla, costituiscono l’ottimo tabellino di
marcia di questa formazione
che vanta la migliore difesa
del campionato, ma che fa
sempre un po’ fatica a concretizzare. Ci vorra’ sicuramente un grande girone di
ritorno per arrivare, alla
fine di aprile, alla vittoria
finale, in considerazione
del fatto che una sola formazione verra’ promossa
in serie A1, ma le
potenzialita’ della squadra
e l’impegno profuso dai
giocatori, nonostante l’impressionante serie di infortuni patiti, fanno ben sperare.
Ottimo anche il girone di andata nel campionato di serie
A1: la squadra, guidata dall’inossidabile Arjan Pupa e
dal vice-capitano Fabio
Rigoni, chiude il girone di
andata al secondo posto con
sette vittorie, un pareggio ed
una sola sconfitta, patita sul
difficile
parquet
di
Arzignano. Anche qui ci
vorra’ un grande girone di
ritorno per entrare nel
novero delle prime cinque
classificate che accederanno ai play-off, che sanciranno, a maggio, la
vincitrice del campionato
09/10.
I prossimi importanti appuntamenti previsti alla palestra Ipsia di Asiago, sono
in calendario per lunedi’ 25
gennaio ore 21,30, per il
campionato serie A1, nella
quale l’Immobiliare Stella
incontrera’ la compagine
del Conchiglia Vicenza; a
seguire venerdi’ 29 gennaio alle ore 20,45 doppio impegno casalingo per le
squadre asiaghesi; arrivera’
infatti ad Asiago la forte
capolista del girone Josic
Thiene, una delle piu’ forti
compagini del vicentino, a
seguire, alle ore 21,45, l’altro incontro, per il campionato di serie A2 , tra Immobiliare Stella Asiago e
Galac. Vicenza. Vi aspettiamo numerosi a sostenere i nostri ragazzi. Foto,
notizie e calendario degli
appuntamenti sono disponibili
sul
sito
www.asiagocalcioa5.it.
Alessandro Cunico
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
23
L’anno nuovo non comincia bene
CALCIO
2010 amaro di soddisfazioni
per il Canove Calcio che
dopo la pausa natalizia non
ha ancora riassaporato il gusto della vittoria. Un punto in
due partite è un magro bottino per i ragazzi di Dalle
Carbonare che aveva abituato la propria tifoseria a ben
altro.
Un punto in due partite: un bottino magro per i ragazzi di Dalle Carbonare. La ripresa dopo
la pausa natalizia mostra le vecchie problematiche: gioco a sprazzi, fretta di realizzare, nervosismo.
Non che non ci abbiano provato. Sia contro la Petramalo,
sia contro il Prix Dueville, i
gialloblu hanno lottato controllando la partita per
ampi squarci, ma si
sa…quando la palla non
vuole entrare …In più in
alcune occasioni sono
emerse
le
vecchie
problematiche
del
Canove, gioco a sprazzi,
fretta di realizzare, nervosismo; vedi le due espulsioni di Francesco Pertile
contro il Malo e di Abida
contro il Dueville. Contro
il Malo i gialloblu esprimono un bel calcio e si
impongono fin dalle prime
Calcio - Terza categoria
Finalmente GLC; Asiago
ancora a secco nel nuovo anno
E’ scattato il girone di ritor- mai a ranghi completi. L’or- scono a capitalizzare ogni
no e la prima, graditissima ganico ha perso per strada situazione favorevole; noi,
sorpresa è arrivata dal giro- qualche pezzo e di conse- invece, creiamo poco e racne bassanese dove il GLC ha guenza ci stiamo adattando cogliamo ancora meno. Se
riassaporato il piacevole gusto un po’ tutti a ricoprire an- poi, come nell’ultima uscita,
della vittoria. Un successo che ruoli che non sono i finisci il primo tempo sotto
sofferto, in rimonta, ma pre- nostri abituali. Domenica di quattro reti, recuperare,
zioso, non tanto per la classi- scorsa, tanto per fare un nonostante la buona reaziofica, sempre deficitaria, quan- esempio, la nostra difesa ne d’orgoglio, diventa imto per il morale di una squa- poteva contare solo su due possibile ». Tuttavia la zona
dra che sta cercando di tro- elementi di ruolo. Non è sem- playoff non è poi così distanvare una propria identità. Un plice, anche perché ultima- te. « Esatto, ma dobbiamo ri2-1 al Tezze Brenta, firmato mente i nostri avversari rie- prendere a far punti. E’ fonLoris Baù, già decisivo con
damentale, anche per
altri due gol anche in occa- Il capitano,
ritrovare fiducia ed
Emanuele Mosele
sione dell’ultima affermaentusiasmo. Domenica
zione (4-2 all’SST) prima
contro l’Union Centradel digiuno di quasi due
le Thiene, che ha i nomesi.
stri stessi punti, speriaChi, invece, ha iniziato davmo possa essere l’ocvero male l’anno nuovo è
casione giusta per
l’Asiago Calcio Altopiano,
dare una svolta a quetravolto domenica scorsa
sta fase. Dobbiamo
(4-0) in poco più di mezcrederci, il gruppo
z’ora sul campo del Silva
c’è, il feeling con il
1950.
tecnico pure; serviUna formazione, quella
rebbe solo ritrovare la
giallorossa, che dopo esservittoria ».
si proiettata a ridosso delle
Stefano Angonese
primissime posizioni ha rallenLe classifiche. Girone “B”: Molina punti 33;
tato in modo preoccupante: 6
Galvanauto Motta 32; Silva 1950 e Cogollo 29; Monte di
dicembre 2009. Questa la data
Malo 27; S. Paolo 26; Asiago e U.C. Thiene 23; Novoledo
dell’ultima vittoria (1-2 contro
Villaverla 22; Siggi Schio 21; Arsiero 17; Valli 16; Faizanè
il Galvanauto) dei ragazzi di
15; Zugliano 9; Rozzampia 4; Giavenale 2. * tutte le squaCarlesso; poi un pari-beffa nel
dre hanno una partita in meno
recupero con il Valli e ben tre
Girone Bassano: Eurocalcio punti 42; Cresole 35; Ausconfitte.
rora S. Giuseppe 32; Villaggio S. Lazzaro 27; Virtus
Nel 2010 i numeri sono ancoColceresa 24; Real Stroppari 23; Pall. Vigardolo 21; Facca
ra più marcatamente negativi:
20; Arsenal Cusinati e S. Pietro Rosà 18; Montecchio
due partite, zero gol realizzati,
Precalcino 15; Tezze Brenta 14; Fellette 13; GLC 12; SST
sei quelli incassati. Il perché
10; Marchesane 7. * tutte le squadre hanno una partidi questa flessione prova a
ta in meno
spiegarlo il capitano, EmanueProssimo turno. Girone “B”: domenica 24 gennaio (ore
le Mosele. « Decisamente
14.30) Union Centrale Thiene-Asiago. Girone
non è un momento positivo.
“Bassano”: domenica 24 gennaio (ore 14.30) FaccaO per motivi di lavoro o di
GLC.
studio, nell’ultimo periodo,
Nota: le gare delle formazioni altopianesi potrebbero suci siamo allenati a singhiozbire variazioni di luogo.
zo, poche volte sul campo e
battute quali padroni del
centrocampo. Più volte il
Canove è vicino al gol,
ma i difensori del Malo
fanno barriera contenendo il pericolo. In attacco
invece il Malo si affida
ai tiri da lontano sperando di sorprendere Pozza
fuori dai pali, ma l’attento estremo gialloblu non
si fa cogliere alla sprovvista. Nonostante il Malo
passi per primo, il
Canove non demorde e a
5 minuti dalla fine agguanta un meritato pareggio con
Federico Pertile.
Stessa musica anche a
Dueville tranne per la conclusione più amara. Canove
sempre in avanti, che condu-
ce il gioco, che impone le sue
regole per poi essere colpito
da disattenzioni causate più
dal nervosismo nel non riuscire a chiudere la partita
che da responsabilità individuali. A Dueville si mette
pure la sfortuna, il rapporto
dei tiri in porta è tutto per il
Canove, però c’è bisogno di
rimettere i gialloblu sulla giusta strada perché il campionato è ancora lungo e la classifica molto corta con molte
squadre agguerrite pronte a
spodestare il Canove dalla
posizione di classifica faticosamente conquistata. Forza
Canove. Gerardo Rigoni
Classifica prima categoria girone “C”. Mussolente punti 37; Pove 31; Azzurra
Sandrigo 26; Scledum ed Alto Astico 23; Carmenta, Canove e Sarcedo 22;
Borso S. Eusebio 21; Travettore 20; Malo 19; Dueville e Summania 18; S.
Fortunato 16; Poleo Aste 10; Isola 7. Prossimo turno. domenica 24 gennaio
(ore 14.30) Azzurra Sandrigo-Canove.
Gli Allievi dell’A.C. Canove
campioni d’inverno
Un record personale di presenze, quello registrato dal settore
giovanile del Canove Calcio all’ormai tradizionale appuntamento pre- natalizio al Rifugio
Kubelek, serata alla quale hanno partecipato atleti dai più piccoli dei primi calci fino agli
juniores, con i propri familiari, allenatori, dirigenti e collaboratori.
In totale ben duecentosedici persone che si sono ritrovate insieme per fare un po’ di resoconto
sui primi mesi di attività stagionale, ma soprattutto per festeggiare ancora una volta questa
bella realtà dello sport
altopianese: un momento di unione e condivisione che si rafforza
sempre più negli anni. Riscontri
positivi provengono dalle varie
categorie, dove gli atleti si dimostrano entusiasti dell’attività sportiva, anche i più piccoli che vi si
sono avvicinati per la prima volta in questa stagione. Continua
intanto la buona collaborazione
con il Gallio, che si occupa dei
“Giovanissimi”, pure presenti alla
serata al Kubelek. Dagli Allievi,
che hanno conquistato il titolo di
Campione d’inverno, arriva anche la conferma dell’importanza del vivaio locale per la prima
squadra, con il debutto in prima
categoria di Christian Alberti, e
altri tre o quattro giovani che ormai sembrano pronti a seguirlo.
Attualmente gli Allievi si allenano a Caltrano, dove disputeranno anche l’incontro con cui riprenderà il campionato, il 31 gennaio, contro l’Asiago. Bisognerà aspettare marzo invece perché tutte le categorie riprendano allenamenti e partite. La stagione in corso ha registrato un
positivo inizio delle attività, gra-
zie anche al valido e nutrito gruppo di persone, fra allenatori e dirigenti, che segue il settore giovanile, e tutto ciò fa presupporre
che anche questa annata proseguirà con impegno e soddisfazione, per concludersi con un bilancio positivo, sotto i vari aspetti, non ultimo quello di far fare
una sana e divertente attività fisica a tanti bambini e ragazzi.
Infine ci facciamo portavoce del
settore giovanile dell’A.C.
Canove che desidera, anche
attraverso il giornale, augurare
una pronta ripresa a Gabriele
Gios, che gioca con i giovanissimi, e che è stato operato pochi
giorni fa all’ospedale di Bassano,
in seguito all’infortunio durante
un incontro di recupero, che gli
è costato la frattura di tibia e
perone.
Silvana Bortoli
8
l’Altopiano
Sabato 23 genniao 2010
24
Slegar Volley. Under 18 in testa
VOLLEY
Brillante ripresa di campionato dopo la pausa natalizia
per la formazione Under 18
della Slegar Volley, che guidata in panchina da coach
Sabina Busolin, tra le mura
amiche della Palestra comunale di Asiago, consolida il
primato in classifica battendo con un secco 3 a 0 ( 2516 / 25-9 / 25-22) la formazione Real San Zeno di
Arzignano. La partita ha fin
da subito messo in evidenza
la supremazia delle ragazze
della Slegar, che solamente
nel terzo tempo hanno concesso qualche punto in più
alla squadra avversaria. Ar-
Con l’ultima vittoria, ottenuta tra le mura amiche, consolidato il primo posto in classifica.
Due gli incontri casalinghi per questo weekend: sabato 23 gioca l’U14, domenica l’U18
rivati quasi al giro di boa del
campionato provinciale, si sta
delineando una classifica
suddivisa quasi nettamente in
due tronconi, con quattro
squadre in fuga e altre sei a
rincorrere le prime.
Sono arrivate pure due importanti affermazioni consecutive per la formazione della Under 14, diretta in panchina da Massimiliano
Isidoris, che nelle ultime
due partite di campionato ha
incamerato altrettante vittorie. Il primo successo è
giunto contro la formazione dello Sporting Alto
Vicentino per 3 a 1; il pri-
mo set veniva vinto dalla
formazione ospite con il
punteggio di 22-25, si
concretizzava in seguito la
rimonta con la vittoria fina-
le per le nostre ragazze negli altri tre set (25-21 / 2512 / 25-21). La settimana
seguente nella partita svoltasi domenica 17 gennaio,
si incontravano nella palestra di Lugo di Vicenza la
squadra seconda in classifica, l´U.S. Astico e la nostra formazione, terza in
classifica, ma con una partita in meno. Come ormai
di consueto, a far venire il
batticuore ai tifosi al seguito, ci pensavano le nostre
ragazze che partivano con
il freno tirato e concedevano il primo set alle avversarie (26-24), ma poi prontamente, con grinta e impegno, rimettevano la partita
sulla giusta carreggiata vincendo, non senza soffrire,
gli altri tre set ( 23-25 / 20-
25 / 22-25). Quest´ultima
vittoria permette alla Under
14 di agguantare il secondo posto in classifica nel
campionato provinciale a
dieci squadre e di guardare
con ottimismo ai futuri impegni.
Ricordiamo agli appassionati di volley, che i prossimi incontri si svolgeranno
presso
la
palestra
dell´IPSIA di Asiago con il
seguente ordine cronologico: per l´ Under 14, sabato
23 gennaio alle ore 16.30,
per l´Under 18, domenica
24 gennaio alle ore 11.
Renato Stona
Volley Cesuna: riprendono i campionati Fipav
Si torna a parlare di pallavolo
dopo la lunga pausa natalizia
che ha interrotto i campionati
di Federazione per quasi un
mese. La prima a scendere
in campo, il giorno della Befana, è stata l’Immobiliare
La Bussola in prima Divisione femminile che ha ospitato
la capolista Sartorello Argine di Vicenza. Nonostante la
diversa classifica e obiettivi
da portare a termine, le squadre si affrontano a viso aperto offrendo al pubblico accorso uno spettacolo degno del
massimo campionato provinciale.
Nel primo set squadre alla
pari che mettono in luce le
rispettive qualità di recupero
in difesa; risultato che si
sblocca solo sul finale quando, dopo il temporaneo 22
pari, alcune occasioni premiano le ospiti che chiudono
il parziale 22-25. Nel secondo set il Cesuna, nonostante
la buona prestazione appena
espressa, denota chiari segni
di disorientamento tanto da
trovarsi in un battibaleno sul
13-24 senza aver praticamente giocato. Con un’incredibile serie di battute positive, ci pensa però Leyla Martello a mettere in subbuglio
l’Argine recuperando punto
su punto tutto lo svantaggio;
solo allora, con un beffardo
pallonetto, le vicentine riescono ad ottenere il cambio
palla. Il punto decisivo del 2426 arriva da un proibitivo tentativo di Tatiana Panozzo di
rimettere in gioco una palla
arroventata che però colpisce l’astina delimitante il
Volley Asiago Altopiano
l’U16 batte il Monticello
Le ragazze Under 16 vincono per 3 a 1 (15:25, 25:17,
25:14 e 25:16 i parziali) l’incontro valevole per la 7a
giornata di campionato di
categoria AICS contro
l’ACS Monticello. Il match,
disputato sul parquet di via
Cinque ad Asiago, ha visto
soffrire
le
ragazze
altopianesi piu’ del dovuto
soltanto nel primo set quando mister Munari, dovendo
far fronte alle innumerevoli
indisponibilita’ dell’ultima ora,
ha inserito le due “matricole” Cristiana Contri e Martina
Frigo al loro primo anno di
pallavolo e al loro debutto
ufficiale in partita e campionato. Schema di gioco quindi
da ridisegnare per mascherare il ruolo delle esordienti
che, a quel punto, si sono trovate effettivamente al riparo da situazioni per loro
inaffrontabili mandando pero’
il resto della squadra in totale confusione nell’affrontare
un nuovo assetto che non
avevano mai visto ne provato prima in allenamento.
Cosi’ dal secondo set la
squadra e’ ritornata allo
schema abituale rischiando
Cristiana e Martina nel ruolo
pieno delle titolari che andavano a sostituire, mossa che
si e’ rivelata estremamente
efficace in quanto l’Asiago
si e’ aggiudicato i tre set successivi. Nota di merito per la
palleggiatrice Deborah
Rigoni (immagine in allegato), ottima prova con una
accorta distribuzione della
palla su tutte e quattro le soluzioni di attacco e 5 ace in
battuta. Ottimo lavoro anche
per le due esordienti (6 attacchi punto dalla banda per
Martina, 7 attacchi punto e 3
muri vicenti per Cristiana), e
per il capitano Veronica Galante, martello inossidabile
con 16 schiacciate punto, due
ace in battuta e due muri vincenti. Con questi tre punti il
Volley Asiago Altopiano compie un altro passo avanti verso l’entrata nel master round
finale. Resta solo da incrociare le dita per il recupero
delle infortunate/ammalate
per l’incontro di Sabato prossimo con l’Antares a Vicenza
che, sulla carta, sara’ ben
piu’ impegnativo della partita
appena giocata contro il
Monticello. Monticello che
comunque e’ sembrata una
squadra di ben maggiore
spessore rispetto a quella vista nel match di andata; indubbiamente si vede che la
cura dell’allenatore Nicola
Zocca, al primo anno con
questa squadra, sta da dando frutti concreti.
Deborah Rigoni in battuta
campo di gioco. Ciò nonostante le “Tigers” non ci stanno a bere l’amaro calice della sconfitta e nel terzo set
partono alla carica acquisendo, fino a metà set, un buon
vantaggio. Sul 13-9, però, le
avversarie riprendono in
mano le redini della partita
riuscendo ad aggiudicarsi
anche il terzo set con il punteggio di 20-25.
Quindi sabato scorso è stata
la volta dell’U.S. Astico di
Lugo Vicentino, occasione
per rinnovare l’eterno derby
contro una squadra che ha
condiviso il medesimo percorso negli ultimi anni fino
all’attuale approdo in Prima
Divisione. Ambedue le formazioni, in questo scorcio di
campionato, stanno pagando
lo scotto del cambio di categoria che dà luogo alla staticità delle rispettive posizioni
in classifica. Un match giocato allora più a livello psicologico che agonistico con
il Cesuna che probabilmente
ha subìto più delle padrone di
casa la pressione del confronto. Le ragazze del Lugo,
in effetti, hanno saputo essere più incisive mettendo in
campo un sistema squadra
che trasmetteva l’impressione di possedere una difesa
imbattibile, rendendo così
vane le incursioni delle
“Tigers”, ed effettuando attacchi mirati in zone non coperte. Da ciò scaturisce il
successo finale senza riserve a favore dell’U.S. Astico
con il punteggio di 3 a 0, parziali di 25-19, 25-14 e 25-17,
che determina il sorpasso in
classifica a scapito del
Cesuna. Dopo l’ottava giornata il girone B è guidato
dall’Angarano con 23 punti
seguito dal Sartorello Argine
a 22; il Cesuna, sopravanzato
dal Lugo a quota 7, è ora re-
legato al 10 posto a 6 punti.
Nel campionato di seconda
Divisione maschile buon debutto del Caseificio Pennar
Volley Cesuna al ritorno in
campo dopo la lunga pausa
natalizia che ha tenuto ferma la squadra per più di un
mese. La formazione maschile riesce a rimpinguare
efficacemente la classifica
conseguendo una prevedibile
vittoria contro l’Olimpia
Zanè. Nella partita interna
disputata sabato 16 al
Palazzetto dello Sport di
Roana la squadra guidata dal
coach Fabio Munari ottiene
il massimo risultato vincendo 3 a 0, parziali di 25-20, 2725 e 25-21, contro un indefesso Zanè. Il Cesuna, in effetti, ce la mette tutta per
rendersi difficile la partita
seguendo il ritmo blando imposto dagli avversari di turno. Il match che sulla carta
non doveva porre particolari
problemi, anche se gli avversari cercavano il sorpasso in
classifica, si è rivelato più
sofferto del previsto tanto da
far irretire più volte l’allenatore per la mancata incisività
degli attacchi. Comunque,
dopo un’ora e venti di ostilità, il match si conclude a favore del Cesuna che, con i
tre punti acquisiti, raggiunge
il Rosà al secondo posto in
classifica a quota 9, rimanendo in attesa dello scontro diretto in calendario il prossimo 30 gennaio alle 20,30 al
Palazzetto di Roana.
Intanto è arrivata l’ora anche
per un’ulteriore formazione
di esprimere sul campo
quanto acquisito nei precedenti mesi di preparazione: la
C. Müller Volley Cesuna ha
iniziato infatti la prima fase
del torneo “Braccio di Ferro” con l’inserimento nel girone D - U13 femminile. In
un campionato dove, per la
verità, conta di più accostarsi gradualmente alla pallavolo
acquisendo l’indispensabile
esperienza nel continuo confronto con gli avversari,
l’esordio agonistico è avvenuto il giorno della Befana.
Con l’omonimo torneo di
Vicenza è infatti coinciso il
primo test assoluto dove verificare il livello di allenamento e dare indicazioni
all’allenatrice Martina Valente sugli aspetti ancora da perfezionare.
Oltre
all’ottenimento di un meritato quarto posto, che ha premiato l’appropriata preparazione tecnica, la prova è stata l’occasione per consolidare il gruppo. Non resta allora
che augurare un appassionato in bocca al lupo alle nostre pallavoliste in erba!
Prossimi incontri casalinghi al
Palazzetto dello Sport di Roana
Sabato 23 gennaio alle 18,30 Fruit Club U16 contro il
Volley Towers;
Domenica 24 gennaio alle 11,00 C. Müller U13 contro il San
Vito Volley;
Martedì 26 gennaio alle 20,30 Calce Barattoni U18 contro
l’Olimpia Zanè;
Giovedì 28 gennaio alle 20,30 Fruit Club U16 contro
l’Olimpia Zanè;
Sabato 30 gennaio alle 16,30 La Bussola 1^ Div. Femm
contro il Montecchio Maggiore;
Sabato 30 gennaio alle 18,30 Bar Sport U14 contro il Volley
Sottoriva;
Sabato 30 gennaio alle 20,30 Caseificio Pennar 2^ Div.
Masch contro il Volley Rosà.
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
25
La madre degli imbecilli e’ sempre incinta
La madre degli imbecilli è sempre incinta e
così in questi giorni ha partorito la vicenda di
quel signore che a Treviso si indispettisce
alla vista della bambina down in pizzeria
con la sua famiglia. In verità questa frase
l’ha detta il nostro grande, davvero grande Maurizio Costanzo quando ci invitò al
Costanzo Show per denunciare il fatto che
a Gardaland avevano costretto un gruppo
di nostri ragazzi Down a scendere dalle loro
attrazioni perché disabili gravi. Avevano
paura che potessero cadere nella pozza
delle canoe … pensate un po’ c’erano campioni alle paraolimpiadi di nuoto e di sci! Io
invece posso fare di tutto a Gardaland anche se non so nuotare né sciare e soffro
da morire di vertigini e di stomaco, mi piacciono da
impazzire le montagne russe, infatti ci sono salita, ma
vi giuro quella volta avrei voluto morire dalla vergogna per aver inondato chi mi stava sotto ed attorno.
Ma io non sono Down eh ! I CAN !!!!! E se fosse
capitato ad un Down ? ( quando ci mettono l’articolo
indeterminativo UN non ti rispettano, è per dirti che
tanto sono indistinti, uno o l’altro.. tutti uguali sono
no?)
Caro Maurizio Costanzo , hai ragione sai, la madre
degli imbecilli è sempre esistita e sempre ci sarà. Quello che conta è che lei è da sola con i suoi “imbecillini”,
invece noi siamo insieme a tanta gente che crede in
noi, che ci rispetta, che gode dei nostri difficili e sudati traguardi, che ci saluta e parla con noi x strada,
che è felice nel vederci prendere il bus, al supermercato, insomma che si compiace di vederci vivere da
cittadini padroni della vita , non nascosti in quelle tristissime strutture Per DISABILI.
Gentile Signore di Treviso sono sincera, non è la sua
Succede anche sull’Altopiano
Non ci sono solo giovani
rampanti che vogliono
fare carriera e guadagnare tanti soldi. C’è qualcosa d’altro – Anche qui
sull’Altopiano di Asiago.
Vengo al dunque. Un sabato pomeriggio. Mi telefona un giovane titolare di
una microimpresa. Lavori
con Certificazione. Preparato, serio, capace. Mi
chiede se posso riceverlo.
Di sabato! Ma sono in letargo ! E’ come interrompere il digiuno a un
mussulmano. Siccome non
sono mussulmano, dico,
OK, ci vediamo alle cinque.
Mi chiede scusa per il giorno e l’ora ma ha una urgenza. Deve chiudere la
contabilità di alcuni lavori
fatti per un mio cliente e
trasmettere la relativa fattura. Mi pare giusto – al 31
dicembre di ogni anno si
Freddo che trae profitto
della fragilità del nostro
corpo
Freddo pungente, devastante nella steppa in dicembre ;
freddo che qui in provenza,
con esagerazione, definiamo siberiano ; ridicolo quest’assurdo paragone.
Ho letto cenci e la rileggo ,
mario. Il freddo, era lì, a
nicolaievka ; la morte faceva sempre da scenario. Lei
andava avanti, punto e basta ; le domande, la rabbia
sarebbero scaturite nel tempo, dopo il fronte russo, ben
dopo ; per valutare e constatare i danni umani, ver-
chiudono i conti dei lavori
eseguiti e si incassano quattro lire . Ma io non intendo
chiudere solo la contabilità
dei lavori., soggiunge Chiudo bottega. Ma no! Hai
guadagnato abbastanza; ti
ritiri e vai a goderti il sole
alle Maldive. No – chiudo
bottega e vado a fare un
altro lavoro.Chiedo spiegazioni : con un buon lavoro
in mano , abbandoni tutto
e.. Vedi – mi dice – sono al
giro di boa perché ho 37
anni ( faccio un rapido
conto . se lui è al giro di
boa vuol dire che io sono
arrivato al traguardo,
non me ne ero accorto….
pazienza ) e – se non scendo subito dal treno, poi mi
mancherebbe il coraggio.
E che farai di bello ? Ho
fatto un corso di OSS ( O
esse esse – non quelle
naziste - Operatore Socio
Sanitario ). E – suppongo
che andrai magari nel nostro Ospedale. No! voglio
A Mario Rigoni Stern
gognosamente umani.
Il suo racconto riguardo al
carnaio mi commuove.
In questo consueto appuntamento natalizio, il pensiero giunge vagabondo fino
alla sua tomba. L’amicizia
risorge, il dialogo prosegue
nonostante l’assenza del
corpo, un ennesimo sassolino riposto accanto a lei.
Per i legami di amicizia
sull’altopiano, le sono riconoscente e la lingua
Italiana che mi serviva per
leggerla si è fatta sempre
più limpida
All’avvicinarsi del momento degli auguri, sento doveroso ricordare sempre questi anni di progetti scolatici
che mi hanno spinto a rivolgermi a lei stimolando la
mia curiosità ed interesse.
L’impegno per non dimenticare la storia, le
sfacettature delle sue vicende d’uomo, la sua determinazione ad inculcarci
pace, apertura mentale e
desiderio di condivisione.
La saluto, Mario
andare con i disabili.
DISABILI? Si con i
disabili. Primo pugno nello
stomaco. Lavoro duro, impegnativo, che induce
tristezza…dico io ( ho qualche famigliarità ) :Ho fatto
una esperienza alla Casa
del Pastore – mi risponde e tu non sai cosa significhi
la soddisfazione di vedere
il sorriso di un cerebroleso
quando vede le mucche che
saltano al pascolo. Secondo pugno nello stomaco.
Se mi guardo indietro…
Terzo pungo nello stomaco.
Non ci sono solo i rampanti
e quelli che vogliono fare
solo quattrini, ci sono anche ragazzi come questi.
Anche sul nostro Altopiano
. Volevo darne testimonianza. Naturalmente il nome
non me lo ricordo, ma basta fare passaparola.
Paolo Lorenzi
Élisabeth groelly, professoressa d’inglese, cabriès,
france. Gennaio 2010.
battuta “Tenetevi i figli mongolidi a casa”
che ci preoccupa sa!
Ben più pericolosi sono tutti quei dirigenti
nelle varie Aziende ULSS, nelle istituzioni che a vario titolo dovrebbero difendere i nostri diritti e invece ci costringono
ad umiliaci bussando di continuo alla loro
porta sempre con il cappello in mano.
Dobbiamo essere educati, noi, sennò poi si
irrigidiscono e non ci ascoltano più …..ma
per esigere cosa ? Diritti sanciti dalla leggi a nostra tutela! E ben più pericolosi sono
anche quei politici che ti cercano per le
elezioni e fanno pubbliche promesse di
dare risposta al tuo sacrosanto diritto, ma
poi una volta eletti …. a stento ti danno un
appuntamento e comunque poi allargano le braccia e
pure si fan compatire da te , come è dura la vita per loro
… Caro Maurizio Costanzo ancora grazie per quella lezione di sana saggezza popolare, ma grazie ancora a te e
a tutti quelli che non solo in queste occasioni ma ogni
giorno ci dimostrano di stare dalla parte di quelli che
sono “Più Forti” davvero !
Patrizia Tolot
Vice Presidente Associazione Down Dadi Padova
Il Sud può diventare
un “paese normale”?
Che sarebbe successo se
l’aggressione di Rosarno ai
danni di extracomunitari neri,
fosse avvenuta in qualche
paesino del nord, magari a
giunta leghista? Risposta
scontata: gli amanti del
melting pot multirazziale,
avrebbero lanciato accuse
infamanti contro il nord egoista, fascista e razzista. Invece, trattandosi di aggressori meridionali, silenzio assoluto! Ma non è tutto, i garantisti dell’illegalità hanno
tenuto le bocche cucite persino sugli atti vandalici compiuti dagli extracomunitari.
Ipocrisie a parte, e fatto salvo il diritto degli uni (i cittadini di Rosarno a difendersi) e
degli altri (i neri sfruttati a ribellarsi) a far valere le loro
ragioni (entrambe legittime),
la domanda che sorge spontanea è: sarà mai possibile far
diventare il profondo sud, un
“paese normale”? In questi
giorni gli organi di informazione ci hanno fatto sapere
che nelle regioni meridionali
solo il 2 % dei lavoratori
extracomunitari viene assun-
to regolarmente e che il rimanente 98% vive nella
clandestinità ed esercita lavori in nero. Ciò significa che
l’intera comunità di quelle
regioni, vale a dire, forze dell’ordine, sindaci, autorità e
finanche, comuni cittadini,
consumano in massa quel
gravissimo “peccato” sociale che si chiama omertà. Se
questa infame legge non
scritta non verrà estirpata
dalle menti dei meridionali, si
può star certi che la malavita, l’ndrangheta, la mafia e
la camorra regneranno sovrane per l’eternità. La soluzione? Se il popolo del sud,
vuoi per pigrizia, vuoi per
“convenienza”, non vuole
cambiare, perché non prendere in considerazione la proposta del sindaco leghista di
Verona Flavio Tosi, vale a
dire, il commissariare quelle
regioni che pensano di vivere in un’altra Italia? Se ognuno non si assume le sue responsabilità, non scandalizziamoci poi, se qualcuno vuole dividere l’Italia in due.
Gianni Toffali Verona
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
Caduti e dispersi in Russia
A seguito delle
notizie riportate
dalla stampa nel
corso della visita
del Presidente
Berlusconi in
Bielorussia, in
molte famiglie di
caduti e dispersi in
Russia si sono
riaccese delle sia
pur tenui speranze
circa le sorti dei
loro cari dispersi in
quella tragica ritirata del 1942/43,
con 100 mila soldati, in particolar
modo alpini, rimasti prigionieri nella tormenta e nella morsa del freddo, come ha narrato il libro di Bedeschi “100
mila gavette di ghiaccio” e
ancor il più famoso di Mario
Rigoni Stern “Il sergente nella neve”.
Mi è capitato da Sindaco di
rivolgere una istanza al Ministero della Difesa e al Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra per richiedere notizie per conto dei
familiari di un disperso in
Russia, per venire a conoscenza in quale località è deceduto, o se fatto prigioniero
o deportato nei lager.
Mi è capitato infatti nel 2001
di essere stato informato dal
Commissariato del ritrovamento di una salma di un caduto di Rotzo in Ucraina,
dove a seguito della costruzione di una strada, è stato
rinvenuto un cimitero con
molte salme e i lavori sono
stati sospesi per dar modo di
recuperare le ossa dei caduti. E’ stata ritrovata proprio
in questa occasione tra le
ossa di uno scheletro una minuscola bottiglietta di vetro
contenente il nominativo di
questo caduto.
La salma è stata trasportata
al tempio di Cargnacco, dove
sorge il tempio dei caduti e
dispersi in Russia e poi è stata
tumulata a Rotzo con una
solenne cerimonia.
Alcuni giorni fa, a seguito
appunto delle notizie riportate dal Corriere della Sera di
martedì 22 dicembre 2009,
dal Giornale di Vicenza del 1
e 7 dicembre 2009 e anche
dalla televisione, è venuto da
me il Sig. De Guio Guido, allo
scopo di chiedere ulteriori informazioni circa la sorte di suo
fratello disperso in Russia.
Nella lettera indirizzata al Ministero della Difesa, al Commissariato Generale Onoranza
Caduti in Guerra, al Capo dello Stato e al Presidente del
Consilio dei Ministri il Sig. De
Guio scrive quanto segue:
“Nella recente visita del Presidente del Consiglio il 30 no-
In periodo stagionale (fino al 28 febbraio) la chiusura
festiva è facoltativa. Riportiamo di seguito i distributori in turno di apertura.
Domenica 24 gennaio
ASIAGO: AGIP – Via Verdi
LUSIANA: IP – Viale Europa
Domenica 31 gennaio
ASIAGO: TOTAL, Via Autieri d’Italia
Il Giornale pubblica
le Vostre lettere!
Inviatele a: Giornale dell’Altopiano
e-mail: [email protected]
Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile
riceverle via posta elettronica.
E’ comunque possibile inviarleall’indirizzo: Piazzetta delle
Poste n.3 36012 Asiago
Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono
riportare sempre firma e indirizzo e numero di
telefono del mittente. La redazione si riserva anche
eventualmente di ridurre, modificare o non accettare
eventuali testi di cattivo gusto.
vembre scorso in Bielorussia,
gli sono stati donati dal Presidente Lukashenko quattro volumi contenenti le storie degli
italiani dispersi nella tragica ritirata di Russia. Questa notizia ha riacceso sia pure tenui
speranze circa le sorti dei nostri fratelli caduti in quella tragica guerra. Anche mio fratello De Guio Mario classe
1918 purtroppo non è più ritornato e a seguito di una mia
richiesta, il Ministero della Difesa in data 27 gennaio 2000
ha risposto che il soldato De
Guio Mario risulta tuttora disperso. Ma come ho già detto
all’inizio la notizia del
recupero di quattro
volumi dei soldati dispersi ha in qualche
modo suscitato in noi
delle speranze, perché nonostante siano
trascorsi oltre 65 anni,
le attese dei familiari
dei caduti dispersi in
Russia non sono mai
venute meno. Con la
presente desidero fortemente essere messo a conoscenza se in
quegli elenchi risulta
anche il nome di mio
fratello De Guio Mario, per la cui scomparsa tutta
la nostra famiglia e in particolar
modo nostra madre ha sofferto fino alla sua morte il suo
mancato ritorno. In attesa di
riscontro, porgo i miei deferenti
saluti e ossequi”. Siamo
fiduciosi che arriverà
senz’altro una risposta in merito, poiché come è stato scritto nella lettera la speranza da
parte dei familiari di avere notizie più precise non è mai venuta meno e chissà che nei
quattro dossier bielorussi non
si ritrovi magari anche il nome
di questo alpino di Mezzaselva.
Edoardo Sartori
Rettifica
In riferimento all’intervento dal titolo “La razionalizzazione
della rete scolastica” pubblicato su questa pagina nel numero 311 del 9 gennaio, specifichiamo che i dati relativi al
numero di alunni frequentanti le scuole di Rotzo erano errati. I bambini della Scuola dell’Infanzia di Rotzo frequentanti sono 20 e non 15, mentre gli alunni della Scuola Primaria sono 44 e non 21. Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Rotzo Matteo Dal Pozzo che sottolinea:
“Questo ovviamente sposta gli equilibri per decidere quale
plesso abbia il maggior diritto e le migliori
prospettive di mantenimento”.
Dalle ore 8.45 di sabato 23 alle ore 8.45
di sabato 30 gennaio
ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas
del dr. Vittorino Ballici Molini – Piazza
II° Risorgimento 23
Dalle ore 8.45 di sabato 30 gennaio alle
ore 8.45 di sabato 6 febbraio
LUSIANA: Farmacia del dr. Mario
Balduzzo – Viale Europa, 27
ROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssa
Silvia Passuello – Piazza S. Giustina, 23
26
A proposito di immigrazione
L’immigrazione è un problema universale e diffuso ad
ogni latitudine. L’ex primo ministro australiano John
Howard in occasione di un suo recente discorso si è
soffermato in modo particolare sul fenomeno dell’immigrazione islamica. Un discorso che potrebbe essere ripreso alla lettera per descrivere la nostra situazione in
Italia. Ai fini di una riflessione sull’argomento, vorrei proporre ai lettori de L’Altopiano le parole di John Howard
pronunciate dopo che in Australia, ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, è
stato detto di lasciare il paese, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici.
Un lettore affezionato
“Gli immigrati non australiani devono adattarsi! Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato
la libertà. La nostra lingua ufficiale è l’inglese, non
lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se
desiderate far parte della nostra società, imparatene
la lingua! La maggior parte degli Australiani crede
in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un
fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo
è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che
questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi
offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altre parte del mondo come vostro paese
di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare
domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare
le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con
noi.
Questo è il nostro paese; la nostra terra e il nostro
stile di vita. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di
vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare
di un’altra grande libertà australiana: il diritto ad
andarvene. Se non siete felici qui, allora partite. Non
vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete
chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che vi
ha accettati.”
Domenica 17 gennaio ad Asiago
sono stati smarriti degli occhiali da
vista con montatura e astuccio di
colore rosso. Chi li avesse ritrovati è
pregato di chiamare il n. 349
5938175
A Mezzaselva di Roana, in
zona panoramica, esposto al
sole, affittasi annualmente
appartamento trilocale.
Riscaldamento a metano.
Luce ed acqua indipendenti.
400 euro al mese.
Telefonare per informazioni
ai numeri 041.423898 335.8046908
8
l’Altopiano
Almanacco per 15 giorni
Sabato 23 genniao 2010
27
Da sabato 23 gennaio a venerdì 5 febbraio 2010
Il 23 gennaio è il 23° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 342 giorni alla fine del 2010.
di Giovanni Dalle Fusine
Sabato 23 gennaio S.
Emerenziana
Domenica 24 S. Francesco
Lunedì 25 Conv. di S. Paolo
Martedì 26 S. Tito
Mercoledì 27 S. Angela
Giovedì 28 S. Tommaso
Venerdì 29 S. Valerio
Sabato 30 S. Martina
Domenica 31 S. Giovanni
Lunedì 1 febbraio S.
Verdiana
Martedì 2 Pres. del Signore
Mercoledì 3 S. Biagio
Giovedì 4 S. Gilberto
Venerdì 5 S. Agata
Un santo per volta: Santa
Martina. La storia di questa giovane santa comincia
a ritroso, dalla sua tomba,
1.400 anni dopo il suo martirio, quando nel 1534 l’attivissimo Urbano VIII, impegnato sul fronte spirituale nella
controriforma cattolica e su
quello materiale nella restaurazione di celebri chiese romane, avendo riscoperto le
reliquie della martire,
ripropose ai romani la devozione di S. Martina, fissandone la celebrazione al 30
gennaio. Ne compose egli
stesso l’elogio, con l’inno:
“Martinae celebri plaudite
nomini, Cives Romulei,
plaudite gloriae”, che invita
ad ammirare la santa nella
vita immacolata, nella carità
esemplare e nella coraggiosa testimonianza resa a Cristo col martirio. Martina, figlia di un nobile romano, sarebbe stata diaconessa, che
per aver rifiutato di fronte al
tribunale di Alessandro Severo di sacrificare ad Apollo,
dopo infiniti tormenti e prodigi
da parte sua, fu condannata ad
essere decapitata. La più antica notizia su Martina è che
papa Onorio I le dedicò una
chiesa nel Foro. Etimologia:
Martina = dedicato a Marte.
Emblema: Palma
Successe 100 anni fa: 10
febbraio 1910, arrivava il
treno ad Asiago. Il primo progetto dell’ingegnere Alfonso
Crippa di Milano del 1884 prevedeva un percorso che si inoltrava per la Val d’Astico fino
a Pedescala e San Pietro
Valdastico e tornava indietro
inoltrandosi nella Val d’Assa
e arrivava ad Asiago per la
valle del Ghelpach; questa idea
fu scartata per varie motivazioni: perché troppo lunga (41
km); perché le autorità militari si opposero essendo la linea
troppo vicina al confine; perché lontana da grossi centri
come
Treschè-Conca,
Cesuna, Canove. Alessandro
Rossi incaricò l’ingegnere austriaco Ferdinando Shacke di
individuare un percorso e
questi ne propose uno ugua-
Sabato 23 gennaio 2010
l’Altopiano
L’Altopiano srl - Società unipersonale
Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi)
Redazione: Via Monte Sisemol ,9 - 36012 Asiago (Vi)
Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002
presso il tribunale di Bassano del Grappa
Telefono servizio lettori: 348 - 3138606
Telefono servizio abbonati 338 -1460517
Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517
E-mail: [email protected]
[email protected]
Direttore responsabile: Stefania Longhini
Segretaria di redazione: Silvana Bortoli
In redazione:
Stefano Angonese, Luigi Frigo Bettinado,
Giovanni Dalle Fusine ,Cesare Pivotto, Giulia Panozzo,
Giovanni Rattini, Beppa Rigoni Scit, Gerardo Rigoni,
Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese
Hanno collaborato: don Marco Pozza,
Claudio Savelli, Virginia Gianello, Aurora Carli,
Serena Baù, Stefano Rigoni, Renato Angonese,
Stefania Carli, Morena Turetta, Valerio Fabris, Alessandro
Cunico, Genny Ronzani, Sabrina Passuello, Antonella
Brazzale, Billarman, Corrado Corradin
Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro
Impaginazione: Davide Degiampietro
Foto: Foto Bergamaschi - Archivio Giornale
Grafica Altopiano
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
le a quello adottato con l’unica differenza che il suo da
Cesuna andava direttamente a Roncalto e ad Asiago.
Infine gli ingegneri Saccardo
e Dalla Valle proposero quello definitivo. Lo scartamento ridotto della RocchetteAsiago fu imposto dal governo Austro-Ungarico in quanto linea prossima al confine,
che allora andava dal comune di Valdastico fino a
Primolano in Valsugana passando dal passo delle
Vezzene. Nonostante la proposta di un collegamento ferroviario fosse quindi partita
già dal lontano 1882, soltanto nel 1907 questo otteneva
l’approvazione governativa
per la costruzione di una tratta a scartamento di 950 mm
in parte ad aderenza naturale in parte a cremagliera.
Dopo anni di discussioni e
studi i lavori, iniziati nel 1909
furono finalmente avviati dalla Società Veneta. Diresse i
lavori l’ingegner Giovanni
Letter, di Schio; tra 1908 e
1909 la ditta Bianchi-Steiner
& C., di Milano, completò il
ponte in muratura e su progetto dell’ingegnere Voghera,
di Padova, la ditta Brambilla, di
Milano, costruì il ponte in ferro.
Venne impiegata una Locomotiva da cantiere con rodiggio 02-0 (detta La gobba): era la n°10
e venne radiata nel 1915. La
prima locomotiva arrivò a
Cesuna il 24 aprile 1909, a
Canove il 25 novembre e ad
Asiago il 4 dicembre dello stesso anno. E infine arrivò l’inaugurazione avvenuta il 10 febbraio 1910 alle ore 10. Secondo
le cronache del tempo si dovette prima sgombrare la linea dall’abbondante neve. L’inaugurazione avvenne in concomitanza
con l’apertura della nuova stazione ferroviaria progettata dall’architetto Veneziano Guido
Sullam.
L’inverno in cucina: zuppa di
piselli secchi. Ingredienti per 4
persone: 200 gr di piselli secchi,
1 carota, 1 porro, 1 spicchio
d’aglio, 3 cucchiai d’olio d’oliva,
1 foglia d’alloro, 1 litro di brodo
(meglio del buon brodo fatto in
casa, in alternativa usate pure il
dado), sale, pepe. Per servire:
crostini abbrustoliti e, a piacere,
del prosciutto crudo. Eventualmente, ammollate i piselli per un
paio di ore: non è indispensabile,
potete anche cuocere la zuppa
direttamente. Scaldate l’olio in
una casseruola con la foglia d’alloro e carota, porro e aglio sminuzzati. Lasciate appassire il tutto a fuoco moderato senza far
prendere colore. Unite i piselli e
coprite con il brodo bollente.
Aggiungete un cucchiaino di sale
e lasciate cuocere con un coperchio leggermente scostato
per 1 ora e mezza circa. Se necessario, aggiungete acqua durante la cottura. Passate ora la
zuppa al frullatore oppure al
passaverdure dopo aver tolto la
foglia d’alloro. Servite subito con
pepe macinato al momento e, se
vi piace, con il prosciutto crudo
finemente sminuzzato oltre che
con i crostini.
Frasi celebri sulla memoria:
-Lo sciocco non perdona e
non dimentica. L’ingenuo perdona e dimentica. Il saggio
perdona, ma non dimentica.
(Thomas Szasz ). -L’uomo di
buona memoria nulla ricorda,
perché nulla dimentica. (dal
Proust) – Samuel Beckett. Una giusta economia non dimentica mai che non sempre
si può risparmiare; chi vuol
sempre risparmiare è perduto. (Theodor Fontane). -Ciò
che l’occhio ha visto il cuore
non dimentica. (proverbio
malgascio). -Quando incontri un amico, dimentica le tue
disgrazie. (Appio Claudio
Cieco). -Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che
accetta qualche moneta o un
elogio in cambio di una storia. Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscirà a
nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un
tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e
soprattutto quanto più desidera: il suo nome stampato su
un miserabile pezzo di carta
che vivrà sicuramente più di
lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell’istante, perché a quel punto è già
perduto e la sua anima ha
ormai un prezzo. (Carlos Ruiz
Zafón)
ARIETE
Un periodo uraniano è qualcosa che non si dimentica facilmente. Se il
pianeta delle novità si è già manifestato, cogliete l’occasione del momento per consolidare quello che vi ha donato. Se invece siete ancora
in attesa, potreste ricevere un regalo inaspettato ed esaltante. Guardatevi attorno con disponibilità e ottimismo, senza fare i capricci per
ogni quisquiglia.
TORO
Il vostro sarà un periodo più che piacevole in compagnia di Nettuno
e Giove, che sollecitano la vostra inesauribile fantasia. Per i single le
novità sono a portato di mano. Chi è in coppia potrà dare un tocco di
tenerezza in più al rapporto, arricchendo l’atmosfera generale con
qualche iniziativa capace di catturare l’interesse del partner.
GEMELLI
Avete importanti alleati astrali, che vi spingono con benevolenza ad
accettare quello che capita. Amore e amicizie, sebbene non brillino,
possono però farvi passare una giornata più che piacevole: non mostrate la vostra ritrosia a prendere pare a una festa che, sebbene non
vi esalti, potrà comunque esservi utili psicologicamente.
CANCRO
Vi aspetta qualcosa non soltanto piacevole, ma forse anche memorabile, specialmente se avete saputo seguire le indicazioni di Saturno,
che indica la strada più difficile, ma più giusta. In amore siate disponibili e cauti allo stesso tempo. Eviterete così di non dover cambiare
atteggiamento all’ultimo momento, spinti magari da qualcuno che vi
invidia.
LEONE
Il favore del destino non vi manca e vi offre occasioni di insoliti lussi.
Tenete conto, però, che ci sono in agguato persone desiderose di
cogliervi in fallo, soprattutto se avete avuto da poco un successo
sfolgorante. In amore c’è il rischio di qualche intemperanza: per piegarlo a vostro vantaggio date al partner il giusto spazio.
VERGINE
Potete guardare con serenità e ottimismo a un futuro senza sfarzo, ma
non mediocre. Il vostro gusto raffinato vi consente di organizzare
qualcosa di molto insolito e piacevole. Un imprevisto potrebbe sbloccare una situazione sentimentale che vi ha un po’ stancato. Non rifiutate una proposta coraggiosa, anche se impone uno sforzo, non soltanto finanziario.
BILANCIA
Inutile negare che il vostro partner evoca in voi sentimenti contrastanti: è vero, oggi è quasi solo consumismo, ma in fondo sentite che
c’è dell’altro. Sappiate cercarlo nella direzione giusta, specialmente se
siete in crisi amorosa e volete riparare con un gesto tipicamente
festaiolo. Un regalo più generoso del solito sarà l’asso nella manica
per la serenità.
SCORPIONE
Potete organizzare una festa più che in armonia con i tempi. Smorzate
i toni troppo festaioli, ormai superati, e concentratevi sull’essenziale,
in particolare sulla scelta dei cibi, raffinati, ma non opulenti, e dagli
amici giusti e in piccolo numero, con i quali festeggiare senza correre
il rischio di annoiarvi.
SAGITTARIO
Una festa in famiglia è quello che ci vuole quest’anno per compensarvi delle prove che avete superato brillantemente. L’amore è il primo a
beneficiare di un clima decisamente positivo, che vi consente di fare
progetti impegnativi a lungo termine: matrimoni, divorzi e figli si possono mettere in cantiere con successo sempre e dovunque.
CAPRICORNO
Le feste non vi appassionano, ma la migliore cosa da fare è accettare
di partecipare alle celebrazioni di rito, cercando di cogliere l’aspetto
più gaudente. Perfino l’amore si avvantaggia di una vostra partecipazione serena e piena di ottimismo alla festa, che potrete permettervi di
celebrare anche allargando i cordoni della borsa.
ACQUARIO
Fate attenzione al periodo non privo di eventi notevoli, grazie ai quali
potrete godere del sottile piacere di aver avuto ragione su una questione in cui in molti vi hanno dato torto. L’amore è a portata di mano,
ma richiede una certa diplomazia, se non volete guastarvi l’atmosfera
festosa di un pranzo ricco ma non sfarzoso che potete celebrare in
perfetta serenità.
PESCI
Con il favore degli astri, i pensieri profondi e l’analisi di situazioni
difficili, che finora non avete voluto affrontare, diventano adesso
elementi di progresso e di maggior sicurezza. Sono doni graziosamente offerti da un destino che vi permette di centrare il verso problema,
dandovi così modo di risolverlo brillantemente a vostro favore.
8
Sabato 23 genniao 2010
l’Altopiano
28
Scarica

Via quei pannelli dall`Ortigara!