TEA
Domenica, 10 novembre 2013
Domenica, 10 novembre 2013
1. Tea
definitiva: eliminare del tutto i rifiuti e quindi le tasse
Da La Voce di Mantova del 2013­11­10T06:02:00
Raccolta, perora nulla cambia
Da La Voce di Mantova del 2013­11­10T06:02:00
Cittadini immolati sull'"al­Tares"
Da La Voce di Mantova del 2013­11­10T06:02:00
Il Parco diventa un vivaio Via al protocollo della qualità
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:31:00
Sì del consiglio Addio Tares per i
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:31:00
CASTELBELFORTE Il Comune senza guida nL' assenza di un' amministrazione...
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:32:00
in breve
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:32:00
Corsi di cucina sostenibile alla libreria Di Pellegrini
Da La Voce di Mantova del 2013­11­10T06:02:00
Fiato​ ai corni! Stamattina al Teatro Bibiena riparte Madama DoRe,...
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2. Ambiente
Gestione del campo nomadi Il Comune apre il bando
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:31:00
Viabilità e patrimonio Due milioni di euro nel 2014
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:31:00
Colaninno: «Per la raffineria serve più tempo»
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:31:00
Un consulente per Sodano «Ma l' Asl è a disposizione»
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:31:00
PROMUOVIAMO LA BELLEZZA DELLA CITTÀ
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:32:00
Il gassificatore passa di mano Primi test per la riapertura
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:31:00
Pinzetta ora punta al secondo mandato
Da Gazzetta di Mantova del 2013­11­10T05:31:00
Un pacchetto di misure innovative di "pronto intervento" in chiave green
Da La Voce di Mantova del 2013­11­10T06:02:00
Il 45% investitori direbbe sì a investimenti responsabili
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7. Normativa
Caos fiscale di fine anno in 22 tappe
Da Il Sole 24 Ore del 2013­11­10T07:01:00
Da Imu a Tares conti pieni di incognite
Da Il Sole 24 Ore del 2013­11­10T07:01:00
Per le imprese capannoni sempre più cari
Da Il Sole 24 Ore del 2013­11­10T07:01:00
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definitiva: eliminare del tutto i rifiuti e quindi le tasse
Signor Direttore una mattina... mi son
svegliato... e non ho trovato più i cassonetti
dell' immondizia sotto casa mia. Era iniziata la
raccolta differenziata porta a porta e
finalmente potevo aprire le finestre senza
turarmi il naso a causa dei fetidi odori emanati
d a u n a discarica abusiva. Perché così era
diventato il sito occupato dai vari cassonetti
sempre pieni fino a scoppiare. Ho inviato
lettere ai vari giornali corredate da fotografie,
ho sollecitato l' intervento dei Dirigenti Tea, ho
costituito un comitato per la salvaguardia del
territorio: niente! Non invitavo più nessun
amico o parente a casa mia perché mi
vergognavo del "luridume" che si trovavano all'
entrata.
Conoscendo gli addetti ai lavori, ho atteso un
po' a rallegrarmi, anche perché ero sul "chi
vive" dopo le adunate oceaniche organizzate
da un fantomatico comitato, peraltro ben
organizzato, che aveva chiamato a raccolta i
cittadini con capillari inviti attaccati nottetempo
su tutte le porte del borgo preannunciando
disastri e pestilenze con l' entrata in vigore del
nuovo sistema.
L' azione terroristica ha dato i suoi frutti tanto
che molti si chiedono già oggi come faranno
questa estate a mangiare il melone visto che
dovranno tenersi in casa l' organico per 48 ore più un minuto. Hanno moltiplicato, last minute, le nascite
dei topi quasi come le iscrizioni al PD; hanno fatto notare la presenza di nuove specie di insetti prima
mai visti; hanno arruolato il Movimento Disabili Rinnovamento Democratico; hanno paventato l' aumento
dei costi del sistema veterinario nazionale a causa dell' obesità dei gatti randagi che trovano appetibile
la presenza dei sacchetti per strada.
Mi sono chiesto chi potesse essere questa nuova fauna ecologica che imputa alla raccolta differenziata
porta a porta inconvenienti che già esistevano ed erano ancora più gravi con la presenza dei cassonetti.
Sì, perché ora si è fatto un passo avanti ed i rifiuti vengono portati via nell' arco di poche ore mentre
prima i cassonetti venivano svuotati una o due volte la settimana. Con il nuovo sistema, la raccolta
differenziata è passata dal 35% all' 85% e c' è il sospetto che chi continua a lamentarsi faccia parte di
quel 50% che prima non differenziava ed ora trova così faticoso adeguarsi.
Ora mi trovo molto meglio: prima avevo un borsone per la carta, una cassetta per il vetro, un cartone
per la plastica ed un sacchetto in un secchio per l' umido mentre adesso mi sono stati consegnati
contenitori capienti e chiusi che non danno nessuna possibilità ad alcuno di "sbirciare" al suo interno o
ai gatti randagi di sversarli per strada.
Topi non se ne vedono, le bestie strane sono presenti solo negli incubi degli agitati per cui penso di
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costituire un comitato intitolandolo "Differenziata si va bene così" e se, come diceva Andreotti, a pensar
male si sbaglia ma spesso ci si azzecca, penso che lo scopo di tanto atteggiamento "contro" sia solo
quello di farci trovare alle prossime elezioni amministrative una lista simil ­ambientalista di sinistra
capeggiata da una che viene da Guastalla.
Alla saga delle lamentele non potevano mancare i miagolii delle minoranze. Passi per i consiglieri
comunali del PD, che in 60 anni di governo non hanno mai fatto una mazza per l' ambiente e devono
dimostrare di esistere, ma come fanno i Bondioli Bettinelli ed i Banzi a demonizzare l' avvio del sistema
porta a porta che sta dando ottimi risultati anche se con tutte le criticità tipiche delle cose nuove. Ora
sono riusciti ad infilarsi nelle crepe di una maggioranza con un Sindaco che non riesce nemmeno a
valorizzare le poche cose buone che fa e si accodano al comitato per proporre cassonetti con micro­
chip in apposite isole ecologiche (sic!
) magari interrate. Bene hanno fatto i Dirigenti Tea a non ascoltare i consiglieri Pd Giovanni Buvoli e
Andrea Murari viste le soluzioni regressive proposte che rappresentano un ritorno al passato. Hanno
postato sui giornali fotografie di tali cassonetti a Formentera ed in certi comuni del Trentino
dimenticando di dire che erano situati tutti in mezzo ai campi e paragonando il sistema urbano dei
villaggi montani a Mantova.
Lorsignori dovrebbero innanzitutto comunicare prima dove intendono posizionare le centinaia di
piazzole ecologiche interessate ed io Le giuro, Sig.
Direttore, che se vedo qualcuno porre i cassonetti davanti a casa mia gli sparo, perché io ho già dato! E
come fare con le circa 15.000 chiavette elettroniche personali che assomigliano tanto ai semafori
intelligenti di burchiellarana memoria, i quali furono subito spenti perché provocavano code interminabili
sul cavalcavia.
Se si smagnetizzano o se i cassonetti sono pieni, gli utenti faranno come prima e metteranno le
immondizie di fianco ricreando le situazioni precedenti. Ah dimenticavo!, vogliono sorvegliare i
cassonetti con fotocellule per multare i trasgressori senza contare che daranno la stura al Sindaco di
aumentare la Tari, la Tise e la Trise volto al reperimento dei fondi necessari. Quante energie sprecate
per una cattiva causa!. Sarebbe meglio impegnarsi per la nuova sfida, quella definitiva: eliminare del
tutto i rifiuti e quindi le tasse.
Per ora è meglio tenerci l' Assessore Mariella Maffini che è l' unica che ci capisce qualcosa.
Sergio Sarzi Amadè (Sostenitore Lega Nord)
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Raccolta, perora nulla cambia
Il comitato che si batte per migliorare il conferimento ancora in attesa di risposte Al
Museo Tazio Nuvolari è tempo di premiazioni.
Museo Nuvolari: premiazioni sabato 16
novembre alle 11 in occasione dell'
anniversario della nascita del "Mantovano Vo
la n te ". Premiazioni di coloro che hanno
realizzato e conservano la nuova sede del
museo e di chi porta nel mondo la passione
sportiva mantovana. La famiglia Formigoni ­
Nuvolari ha voluto premiare donando una
medaglia ed un attestato in pergamena il il
sindaco Nicola Sodano, il presidente Giancarlo
Pascal, il conservatore del museo Gianni
Cancellieri, il pilota Giordano Mozzi con la
navigatrice Stefania Biacca. Sarà inoltre
premiato dalla Scuderia Mantova C o r s e
Giannmario Fontanella, vincitore del
campionato "Grand' Eventi".
Con la rinuncia alla titolarità da parte di Targa
Florio Classic, si è chiusa la stagione dei
"Grand' Eventi": 8 manifestazioni disputate,
5.783 Km percorsi, 440 prove
cronometrate,1.074 equipaggi partecipanti.
Vincitore del campionato "Grand' Eventi 2013"
è stato proclamato il gentlemen driver
piacentino Fontanella che, alternando come
navigatori Annamaria Covellied Alessandro
Malta, ha corso gran parte dell' anno su una
Ford B Roadster del 1933.
Rifiuti putrescenti abbandonati per strada, cani
e gatti che rompono i sacchetti, fastidiosi miasmi, ratti e scarafaggi.
È una discarica vera e propria quella che quotidianamente appare nel entro storico di Mantova.
Discarica a cielo aperto di cui continuano a lamentarsi i residenti al punto che lo stesso comitato
cittadino, che da tempo insiste affinchè si migliori il servizio, dopo parecchie riunioni ha avuto
recentemente qualche scambio di vedute con il sindaco avanzando possibili soluzioni. Tuttavia la
questione sembra essere giunta a un punto morto dal quale ci si augura possa sbloccarsi.
La raccolta differenziata, così come è stata congeniata dal tandem Comune ­Tea non risponde certo alle
esigenze dei cittadini ormai travolti dal disagio causato dal conferimento dei rifiuti. Per questo il
comitato ha proposto da mesi di istituire aree ecologiche (occupano lo spazio di un' auto in sosta) con
tessere elettroniche per consentire ai cittadini di conferire i rifiuti in qualunque momento della giornata
senza i vincoli assurdi dettati da orari o giornate per il ritiro. Inoltre, perchè no, si potrebbe adottare
anche un altro sistema già collaudato in altre realtà limitrofe: uso di sacchetti numerati per via e stabile
per consentire l' identificazione di chi non rispetta le regole. Non solo.
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1. Tea
Si potrebbero istituire controlli serrati da parte degli agenti della Polizia locale sul corretto
funzionamento del meccanismo. Tuttavia il comitato poco meno di un mese fa ha tentato una sorta di
mediazione con via Roma avanzando un' idea.
Si potrebbero organizzare le isole ecologiche almeno per tre tipi di rifiuto troppo impegnativo per
restare tra le mura domestiche per giorni: l' umido, vetro e lattine, pannolini o pannoloni.
In questo modo il conferimento sarebbe libero e molto più igienico, dato che le fasce orarie stabilite dall'
azienda Tea spesso non rispondano alle reali esigenze dei cittadini. Mentre per quanto riguarda i
contenitori della carta o della plastica l' attuale sistema potrebbe essere alla fine accettabile. A conti fatti
si tratta di un tipo di spazzatura non particolarmente fastidiosa anche se tenuta in casa. (mal)
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Il sindaco di Pegognaga si lamenta di Tea e medita l' uscita dalla società.
Cittadini immolati sull'"al­Tares"
PEGOGNAGA ­ Immolati sulla "al­Tares" dei
rifiuti. Succede a Pegognaga. A sentirsi
particolarmente colpiti dalla sgradita gabella
sono gli artigiani, stando all' intervento in
consiglio comunale della loro rappresentante
di categoria, Nicoletta Losi de "L'
Indipendente". Di fatto a soppesare il gravame
della crescente pressione fiscale sono anche
le altre categorie produttive, ma soprattutto le
fasce sociali più deboli della popolazione.
«Rispetto a quello che si sostiene a livello
nazionale ­ ha sottolineato infatti il sindaco
Dimitri Melli ­ ovvero che (nella nuova
finanziaria, ndr) non ci sono tasse, la Tares
dimostra il contrario. Ogni giorno c' è una
situazione diversa. Mi spiace che il mio partito,
il Pd, faccia parte di questo governo». Melli
non se la prende soltanto con il governo ­Letta,
lamenta anche il diverso trattamento di Tea,
azienda della quale il comune di Pegognaga è
socio, rispetto al trattamento di altri Comuni.
Tant' è che ribadisce la minaccia di uscire
dalla società. Sì, perché Melli, avendo nel
2011 caldamente invitato, in pubblica
assemblea, i concittadini ad impegnarsi nella
raccolta differenziata rifiuti non solo per un
ritorno economico dell' ente locale, ma anche a
beneficio diretto degli stessi contribuenti, che
si sarebbe tradotto in una riduzione della tariffa in diretta proporzione alla differenziazione della raccolta
rifiuti, o r a l a Tares gli rende impossibile mantenere la promessa fatta. Ad illustrare all' assise
pegognaghese la Tares è lo stesso direttore commerciale di Tea ­ Ambiente, Massimo Zanichelli, che si
impegna a dettagliare la tariffazione di alcune categorie di utenti del servizio: dai diversi nuclei famigliari
alle varie categorie produttive, sottolineando come i non virtuosi nella differenzazione siano penalizzati,
e ribadisce che le nuove tariffe sono calcolate in base alla normativa governativa. A Tea, ma
indirettamente anche al governo, Nicoletta Losi contesta la Tares in quanto non é la sola gabella rifiuti
che colpisce gli artigiani, i quali debbono pure occuparsi dello smaltimento oli combusti e di altri rifiuti
non smaltiti da Tea, per ciascuno dei quali debbono sopportare oneri specifici. Dal canto suo il sindaco
lamenta che l' ente locale debba ancora una volta fare da esattore di una sovrattassa alla Tares dello
0,30 per cento per conto dello Stato, della quale il comune non beneficia minimamente. In sede di
presentazione della Tares l' assessore ad ecologia ed ambiente Ilaria Bernardelli ha specificato che
solo nominalmente la Tares appare ridotta, in quanto da essa è scorporata la quota dei servizi
indifferenziati, che il cittadino deve pagare a parte. In sede di voto, la maggioranza approva solo in
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quanto altrimenti non sarebbe possibile il finanziamento del servizio; ma approva obtorto collo. (r.l.
)
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1. Tea
CALVATONE.
Il Parco diventa un vivaio Via al protocollo della
qualità
CALVATONE «Attività del parco e quella
florovivaistica possono convivere» afferma
Alessandro Bignotti presidente del Parco Oglio
Sud. È finalmente partito a Calvatone il
progetto triennale di piantumazione in area
golenale del fiume Oglio, basato su tre punti
fondamentali. Per prima cosa la riduzione
massiccia di agrofarmaci e antiparassitari, la
restrizione dell' uso di fertilizzanti per
abbassare i livelli di azoto e infine l' utilizzo di
compost organico per i processi di messa a
dimora delle piante.
Vero obiettivo però è la creazione di un
protocollo di qualità da estendere anche al di
fuori dell' area del parco. E gli attori dell'
iniziativa sono tanti, a partire da Angelo
Zecchina, florovivaista di Canneto, che per
primo ha sperimentato questo metodo di
lavoro nei campi che rientrano nella fascia
protetta del parco. L' Università Cattolica
Sacro Cuore di Piacenza farà valutazioni del
r i s c h i o d i i n q u i n a m e n t o e Tea c h e h a
finanziato l' intero progetto. Proprio la ditta
mantovana fornirà il materiale di
compostaggio proveniente dalla centrale di
Pieve di Coriano. Alla presentazione del piano
triennale era presente anche l' assessore
regionale per l' agricoltura Gianni Fava che domanda «ci può essere una sintesi tra parco e agricoltura?
Molto spesso ci sono diffidenze sul lavoro agricolo all' interno dei parchi ­ ricorda Fava ­ ma bisogna
coniugare le due esigenze». Tuttavia è il concetto di sostenibilità illustrato dal professore Marco
Trevisan dell' Università di Piacenza a suscitare interesse. «Il nostro scopo è creare un modello di
sostenibilità ambientale, ma per farlo serve prima un modello economico e sociale». A titolo d' esempio,
Trevisan, ha ricordato alcune tecniche di irrigazione per un modello sostenibile «come quella a goccia
che tende a limitare il processo di erosione dei terreni». (alpo)
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GAZOLDO.
Sì del consiglio Addio Tares per i rifiuti torna la
Tarsu
GAZOLDO Nessuna sorpresa. Il consiglio
comunale ha dato l' ok alla revoca della Tares,
il sistema di tariffazione per il servizio d i
raccolta e smaltimento rifiuti introdotta quest'
anno. Si torna alla vecchia Tarsu, la tassa che
non prevede la copertura totale del servizio,
quindi meno cara. Tutti favorevoli meno uno.
Della minoranza erano presenti due consiglieri
su quattro che si sono divisi.
Mentre Andrea Gaioni ha votato si in linea con
la maggioranza, i no sono arrivati dal
compagno di lista Giuseppe Gandolfi. Presto
alle stampe quindi i nuovi bollettini, «la cifra
sarà invariata rispetto alla Tarsu del 2012»
conferma il sindaco Nicola Leoni.
Nessun aumento quindi? Non proprio, perché
a mettere le mani nelle tasche dei cittadini ci
ha pensato ancora una volta lo Stato, perché è
stata introdotta una quota di maggiorazione
per i servizi indivisi, che ammonta a 0,30 euro
per ogni metro quadrato e si applica sia alle
utenze domestiche che a quelle commerciali e
industriali. «Noi facciamo il possibile per
tenere in piedi le attività produttive, perché
sono fondamentali per il territorio, ma lo Stato
non sembra avere la stessa preoccupazione».
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CASTELBELFORTE Il Comune senza guida nL'
assenza di un' amministrazione pienamente
operativa, ma ...
CASTELBELFORTE Il Comune senza guida
nL' assenza di un' amministrazione
pienamente operativa, ma impantanata in
questa assurda crisi amministrativa locale di
cui non si vede lo sbocco, sta iniziando a
produrre danni incalcolabili per i nostri
concittadini.
Il Decreto del fare, con il programma "6.000
campanili", ha previsto per i piccoli Comuni
come il nostro, al di sotto dei 5.000 abitanti, un
fondo di 100 milioni di euro cui poter attingere
per interventi di adeguamento, ristrutturazione
e salvaguardia del territorio.
Occorre solo presentare a partire dal 24
ottobre un progetto di valore compreso tra
500.000 euro e un milione di euro e sperare di
essere tra i beneficiari.
Chiediamo quindi all' assessore ai lavori
pubblici Massimiliano Gazzani di seguire
attentamente le procedure burocratiche per
ottenere questi contributi.
Considerando che il Comune di Castelbelforte
necessita di sistemare l' incrocio di via Cavour
con la SP25 (ex strada Gardesana da Castel
d' Ario a Roverbella) con un' eventuale
rotonda, considerando che la strada per
Roncolevà potrebbe essere allargata e resa
meno pericolosa, visti gli incidenti anche mortali che si sono verificati, oltre che la sistemazione della
doppia curva di via Pescine, si ritiene che un contributo per le opere sarebbe una grazia dal cielo per il
nostro paese. Quindi vista l' occasione sollecitiamo l' assessore Gazzani perché abbia a cuore il nostro
paese e segua con cura l' ottenimento del contributo in quanto ad oggi nessuna opera in programma è
realmente finanziata a causa della mancanza di disponibilità nel bilancio comunale dovuta sicuramente
ai tagli, ma anche alla pessima gestione di questa amministrazione comunale.
Vogliamo sottolineare che vigileremo affinché si proceda decisi per l' ottenimento del contributo e che la
crisi tra sindaco e vice sindaco non diventi una scusa per non concludere niente!
Enrico Graziati Fabrizio Sgarbossa capigruppo consiliari d' opposizione APAM Siamo in pochi con il
biglietto nBus di lineaextraurbana Bancole­Cappelletta, martedì 5 novembre, corsa delle 19 circa.
Salgo in via Parenza Bassa con direzione Mantova, sono solo e oblitero il biglietto; alla fermata
successiva sale un gruppo di giovanissimi dalla porta centrale, tutti seduti e nessuno che estrae il
biglietto o l' abbonamento da mostrare al conducente. Alla fermata di Camattino sale un ragazzo di
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colore dalla porta anteriore e anche lui non oblitera il biglietto, tanto meno mostra l' abbonamento e il
conducente non fa una piega.
Scendo nei pressi della stadio dopo un viaggio di circa 15 minuti e penso: quante persone nell' arco di
questa giornata non hanno pagato il biglietto su questa linea e su tutte le altre gestite dall' Apam?
Quanto tempo potrà durare questo servizio pubblico e chi integrerà i mancati incassi onde evitare il
fallimento inevitabile dell' azienda? Forse il Comune, cioè noi cittadini?
Giancarlo Ceratti DIRITTI A COLORI RIngraziamo la Fondazione nSiamo gli alunni della classe 5^C
della scuola primaria Martiri di Belfiore di Mantova e insieme alle nostre insegnanti desideriamo
ringraziare la Fondazione Malagutti per il laboratorio di disegno che ci è stato offerto in occasione del XII
concorso internazionale Diritti a Colori.
Un grazie speciale vogliamo dire alla dottoressa Marta Dalprato che ci ha guidato con grande
professionalità e pazienza realizzando con i nostri lavori un bellissimo libretto nel quale abbiamo
illustrato la storia "E' semplice avere un amico", scritta dalla dottoressaSilvia Ferri che collabora con la
fondazione.
I 23 alunni della 5^C con l' insegnante Mariarosa Formizzi ostiglia Quanti disagi per i cittadini nLe porto
via un po' di spazio, direttore, per informarla dei disagi che i cittadini di Ostiglia hanno subito in questo
periodo e che subiranno nei prossimi mesi.
In particolare vorrei segnalarle questi casi: 1) Le recenti festività dei santi e dei defunti, hanno visto la
numerosissima presenza di persone che si sono recate al cimitero e che hanno dovuto lottare parecchio
per poter posteggiare la propria vettura, in quanto un settore dell' attuale parcheggio è stato concesso in
uso a Mantova ambiente per sostituire la piazzola ecologica che è in corso di ristrutturazione. Quando si
è deciso per questa concessione, l' amministrazione non ha pensato che si potessero creare dei disagi?
L' unica nota positiva era la presenza della polizia locale che regolava il traffico.
2) Dal luglio scorso il comparto fieristico è chiuso a seguito di un' ordinanza del sindaco che ne vieta l'
utilizzo e l' accesso in quanto è prevista una ristrutturazione. A oggi nessun lavoro è iniziato e nessun
operaio si è visto nella struttura. Allora mi domando: se decido di fare dei lavori in un locale e lo chiudo
in una certa data, in quella data devo avere già pronto gli appalti e aprire il cantiere e comunque si
poteva optare sul sezionamento dell' area e lavorare per comparti lasciando i rimanenti a disposizione
delle associazioni che nel periodo invernale lo utilizzavano come punto di incontro e scambio di auguri.
Quando si è deciso per questa chiusura, l' amministrazione non ha pensato che si potessero creare dei
disagi?
3) Alcuni cittadini si sono visti recapitare a casa una multa perché nella loro proprietà erano presenti
rami e cespugli che sporgevano dalla cancellata e intralciavano il passaggio dei pedoni su strada
pubblica.
Capisco che c' è un regolamento e va rispettato, capisco che Ostiglia non è un paese fra i più ordinati e
puliti che possiamo incontrare; però prima di scrivere un verbale non è più corretto avvisare il
proprietario del problema e dargli un tempo per il ripristino della sicurezza avendo così più contatto con
il cittadino?
Solo alcuni casi ma si potrebbe evidenziarne altri; l' unica certezza è che chi vincerà le prossime
amministrative dovrà sudare parecchio per risollevare e dare un futuro brillante a Ostiglia.
Ing. Alessandro Antonioli Gentile lettore, lei non porta via nulla. Questo spazio è dedicato ai cittadini.
Grazie. (p.b.
)
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ostiglia Raccolta verde fino a fine mese Il
Comune di Ostiglia avvisa che il servizio di
raccolta porta a porta di rifiuto vegetale (sfalci
di erba, ramaglie, fiori recisi, potature alberi e
siepi ecc.
) proseguirà per tutto il mese di novembre.
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Corsi di cucina sostenibile alla libreria Di Pellegrini
Alla libreria Di Pellegrini di via Marangoni da
lunedì iniziano i corsi di cucina sostenibile.
Forti della convinzione che non si butta via
niente, soprattutto di questi tempi, gli
organizzatori hanno pensato di diffondere i
segreti su come riutilizzare in cucina gli avanzi
che di solito finiscono nelle spazzature. Posto
c h e c o n l a raccolta differenziata a n c h e
raccogliere "il rusco" è diventato un impegno
(ma va bene così se serve davvero all'
ambiente e di conseguenza all' umanità)
rimane delittuoso buttare cibo ancora
commestibile. Ecco che allora Donatella
Boccalari, in tre lezioni (domani, il 18 e il 25
novembre sempre alle ore 20.30) fornirà
ricette ad hoc basate sugli avanzi più
"tradizionali", quelli che più spesso rimangono
sulle nostre tavole. Iscrizione obbligatoria, tel.
0376 320333. (es)
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Fiato​ ai corni! Stamattina al Teatro Bibiena riparte
Madama DoRe, rassegna di concerti per ...
Fiato ai corni! Stamattina al Teatro Bibiena
riparte Madama DoRe, rassegna di concerti
per bambini e famiglie proposta dall'
Orchestra da Camera di Mantova con il
sostegno di Tea. A suonare la carica, oggi alle
11, saranno l' Equipaggio di corni da caccia
della Regia Venaria e l' Ensemble dell'
Accademia di Sant' Uberto, condotti da Alberto
Conrado, direttore e narratore, che già lo
scorso anno diede il la al ciclo di appuntamenti
di MadamaDoRe, scatenando l' entusiasmo
del pubblico.
"Suoni millenari: segnali di cacce e principi" è
il titolo dello spettacolo che porterà il pubblico
in un viaggio suggestivo ed interattivo, ricco di
sorprese e colpi di scena, cui faranno da
colonna sonora conchiglie, corni delle alpi,
trompe de chasse e corni moderni.
La rassegna proseguirà, quindi, con un nuovo
appuntamento previsto per domenica 15
dicembre e, articolandosi nel complesso in 5
spettacoli, andrà a protrarsi fino al prossimo
30 marzo.
Gli spettacoli, affidati ad affermati musicisti e ­
quest' anno in particolare ­ ad apprezzati
attori, sono pensati per coinvolgere il pubblico
e offrirgli strumenti utili per avvicinarsi alla
musica d' arte, forma d' espressione affascinante e unica. Con Madama DoRe suono e parola, ascolto e
spiegazione si integrano e propongono un modo nuovo di vivere l' esperienza della musica dal vivo, in
un contesto di sapiente leggerezza e di condivisione intergenerazionale.
Ancora stamattina, dalle 10 alle 11, è possibile (e conveniente: 15 euro bambini, 20 euro adulti
accompagnatori) abbonarsi, mentre in seguito si potrà accedere agli spettacoli acquistando i biglietti (5
euro bambino, 6 adulto accompagnatore, 8 adulto). La biglietteria stamattina è al Bibiena.
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10 novembre 2013
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Gazzetta di Mantova
2. Ambiente
migliaretto.
Gestione del campo nomadi Il Comune apre il bando
Un' indagine di mercato per individuare chi è
interessato alla gestione del campo nomadi di
via Learco Guerra 23, in scadenza a fine anno.
È quella avviata dal Comune di Mantova con la
pubblicazione di un «avviso esplorativo» che
consentirà di trovare i soggetti disponibili a
presentare un' offerta e, quindi, a partecipare
al successivo bando di gara.
Ci sarà tempo sino a venerdì per far pervenire
la manifestazione d' interesse in Comune.
Toccherà poi all' ente di via Roma decidere se
procedere o meno alla gara. Nel caso
arrivasse una sola disponibilità, potrebbe
anche decidere di negoziare direttamente.
Il periodo di affidamento della gestione della
struttura è di un anno, tutto il 2014. Il Comune
è disposto ad erogare 15mila euro (Iva
esclusa) ma, nella successiva gara, ad
aggiudicarsi il servizio sarà chi si offrirà di
farlo ad una cifra inferiore. Per ora gli
interessati dovranno limitarsi a rendere
manifesta la loro disponibilità ad essere invitati
alla gara. Attualmente e sino alla fine dell'
anno a gestire il campo nomadi è l'
associazione Sucar Drom che si occupa della
difesa dei diritti e delle tradizioni dei popoli
sinto e rom e che parteciperà al bando,
garantisce il segretario Carlo Berini. Nel luglio 2011 si era aggiudicata l' appalto del servizio sino al 31
dicembre 2012. Aveva battuto l' altra concorrente, l' Aster, l' Agenzia servizi al territorio del Comune che
aveva presentato un' offerta superiore. L' ente di via Roma aveva riconosciuto alla Sucar Drom
12.444,45 euro all' anno più Iva, per un totale di 15.057,77 euro.
Quest' anno la gestione era stata rinnovata senza ricorrere alla gara. Dall' anno prossimo l' appalto sarà
soltanto per un anno e ad un costo di partenza leggermente superiore all' attuale.
Il compito del gestore è quello di far rispettare il regolamento del campo e l' osservanza delle norme
igienico­sanitarie all' interno dell' area attrezzata che può ospitare fino a 200 persone.
Deve, inoltre, riscuotere il canone di occupazione e il corrispettivo dei consumi di gas, luce e acqua e
del servizio di smaltimento rifiuti. Attualmente vi risiedono 30 famiglie (un centinaio di persone), di cui
quattro di passaggio, che occupano la totalità delle 25 piazzole messe a disposizione (ognuna può
ospitare sino a due nuclei familiari).
Ogni piazzola è dotata di due prese elettriche. Ogni famiglia residente paga un canone di 60 centesimi
al giorno più 100 euro al mese per le utenze; chi, invece, è solo di passaggio (può trattenersi al
massimo un mese) dovrà pagare anche una cauzione di 120 euro (che poi gli verrà restituita). «Tutti
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Gazzetta di Mantova
2. Ambiente
sono puntuali nel pagare il dovuto» tengono a precisare dalla sede dei servizi sociali di via
Conciliazione.
Chi non paga per tre mesi canone e utenze e chi non rispetta il regolamento, commette delitti contro il
patrimonio all' interno dell' area, crea disordini o risse all' interno dell' area, può essere espulso.
(Sa.Mor.
)
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Gazzetta di Mantova
2. Ambiente
DOSOLO.
Viabilità e patrimonio Due milioni di euro nel 2014
DOSOLO L' amministrazione comunale ha
approvato il Programma triennale dei lavori
pubblici 2014­'16. Poco più di due milioni di
euro l' investimento complessivo previsto, la
maggior parte stanziato già per il 2014.
Viabilità e patrimonio i principali obiettivi della
programmazione.
Per il 2014 è prevista la realizzazione della
strada di collegamento tra le vie Monteverdi e
Falchi: un intervento da 615mila euro.
Previste poi manutenzioni per 65mila euro.
Altri 30mila euro di manutenzioni saranno a
bilancio nel 2015 e nel 2016. L' intervento di
maggior rilievo sarà il rifacimento della
palestra terremotata: 500mila euro, messi a
disposizione in buona parte dal Fondo
governativo per lo sport.
In programma lavori alle scuole materne di
Dosolo e Villastrada (285mila euro), la posa
degli impianti solari alle medie (100mila euro),
l' installazione di pannelli fotovoltaici su edifici
comunali (50mila euro), la riqualificazione
energetica dei fabbricati pubblici, la
sistemazione degli impianti termici ed igienici
degli alloggi popolari e lavori al cimitero di
Dosolo. (r.n.
)
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Gazzetta di Mantova
2. Ambiente
Colaninno: «Per la raffineria serve più tempo»
«La vicenda della raffineria Ies evidenzia una
situazione complessa e grave che non può
essere gestita frettolosamente». Ad affermarlo
è il responsabile economico del Pd nazionale,
Matteo Colaninno. «Per questa ragione ­
aggiunge ­ è cruciale poter disporre di più
tempo per verificare ed esperire tutte le strade
possibili e col consenso e la volontà di tutti».
Colaninno assicura «un costante contatto col
Governo e in particolare col ministero dello
Sviluppo economico per non lasciare intentata
alcuna possibilità per ricercare soluzioni alla
grave crisi che coinvolge 400 lavoratori oltre
che per i rilevanti risvolti ambientali e di
sicurezza».
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Gazzetta di Mantova
2. Ambiente
Un consulente per Sodano «Ma l' Asl è a
disposizione»
Mortalità infantile, la nomina non piace al responsabile dell' Osservatorio «Se il sindaco
vuole chiarimenti dai ricercatori non ha che da chiedere»
La premessa è «massimo rispetto per tutti».
Istituzionale, professionale, umano. Però.
L' Istituto superiore di Sanità assegna a
Mantova il drammatico primato per la mortalità
nel primo anno di vita (+ 64% rispetto alla
media nazionale), allungando l' ombra dei dati
anche su infanzia e preadolescenza (+ 25% di
decessi da 0 a 14 anni). E il sindaco, che del
Comune è autorità sanitaria, nomina un
pediatra di famiglia come suo consulente
personale (a titolo gratuito), perché lo aiuti a
leggere questi ultimi dati. La premessa è di
Paolo Ricci, responsabile dell' Osservatorio
epidemiologico dell' Asl di Mantova, n e l
gruppo di ricerca dello studio nazionale
Sentieri. Che alla domanda cosa ne pensa del
consulente pediatra? risponde: «In quanto
prima autorità sanitaria dei mantovani, i l
sindaco ha il diritto­dovere di farsi affiancare
da chiunque riscuota la sua massima fiducia,
anzi questa iniziativa dimostra una sua elevata
sensibilità verso il problema sollevato e quindi
gli fa onore». E fin qui.
Il tono dell' obiezione è morbido. «Tuttavia, mi
permetto sommessamente di osservare che l'
Azienda sanitaria locale, l' Istituto superiore di
Sanità e l' Associazione italiana dei Registri
tumori, che lavorano fianco a fianco nello studio Sentieri, sono a servizio e a tutela della salute dei
cittadini.
Quindi anche delle esigenze di conoscenza e di supporto dei loro amministratori. Oggi come sempre,
chiunque governi». Come a dire, non c' è bisogno di consulenti per leggere i dati. Così, in coda, l'
obiezione curva in disponibilità larga: «Se il sindaco desidera incontrare gli autori che lavorano al
progetto Sentieri non ha che da chiederlo. Come si dice, a disposizione, in qualsiasi momento».
L' acronimo sta per Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio
da inquinamento (Sentieri). Sotto la lente dei ricercatori sono finiti 44 siti d' interesse nazionale da
bonificare. Aree avvelenate da un malinteso senso di sviluppo industriale che oggi devono fare i conti
con l' emergenza ambientale. Mantova compresa. Vero, l' indicatore della mortalità infantile è
"aspecifico" rispetto all' inquinamento. Tradotto, non è direttamente correlabile secondo una logica di
causa­effetto.
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Gazzetta di Mantova
2. Ambiente
Ma, messo in relazione con gli altri indicatori studiati dall' Osservatorio epidemiologico, «assume un
significato ben diverso» come avverte lo stesso Ricci.
Sarcomi, diossina, eventi avversi alla riproduzione, tumori da amianto e benzene nei lavoratori. L'
elenco è da libro nero. L' emergenza è diventate permanente, si è cronicizzata nell' attesa e
sedimentata nella paura. «Il Sin è come una spugna, ciò che assorbe poi rilascia» ripete Ricci, che
individua nella bonifica l' unica medicina possibile.(ig.cip)
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Gazzetta di Mantova
2. Ambiente
PROMUOVIAMO LA BELLEZZA DELLA CITTÀ
LA RISPOSTANOI E IL TURISMO.
Gentile avv. Cesare Nicolini, leggo sempre
con piacere le sue lettere sulla Gazzetta e non
solo perché si perita di farmi elogi ma perché
fa osservazioni che ritengo di vitale
importanza per la città.
Certo, Expo 2015 è una grande opportunità
per Mantova e le osservazioni di Daverio sono
di stimolo per amministratori e operatori
culturali e turistici, anche se vanno poi
relazionate con un contesto non ideale ma
reale.
Il problema di Mantova a mio avviso, sono d'
accordo con lei, non è di spazzatura e rifiuti
ma di comunicazione e non solo nel senso dei
trasporti. Si deve certo essere in grado di
facilitare il raggiungimento della città da
Milano e Verona, ma anche intercettare flussi
turistici, promuovere la bellezza e la cultura
della città al di fuori di Mantova, al di fuori della
Lombardia, al di fuori dell' Italia.
Il punto è che poi, quando si mettono in campo
delle azioni, a volte si levano voci strumentali
di crumiri e filistei della stampa o della
pubblica opinione che, pur isolati, usano i costi
di questa promozione per attaccare
personalisticamente singoli individui, senza
capire la differenza tra diffamazione e critica
(forse non avendo ben chiaro il significato della seconda parola).
Comunicare la bellezza di Mantova costa e non può essere altrimenti. Comunicare il patrimonio artistico
costa, così come costa conservarlo e valorizzarlo. Se le azioni di comunicazione però sono dirette verso
mete alte e prestigiose, i costi possono diventare investimenti.
Ho sempre sostenuto, anche in interventi pubblici, che Expo 2015 è di vitale importanza per la città
perché avverrà di certo. Se poi dovesse avverarsi anche l' impresa di Capitale europea della Cultura
2019 (al momento si attende la metà del mese per conoscere le sorti future), l' investimento fatto per
Expo 2015 sarebbe un ulteriore trampolino di lancio per la città in vista del 2019. Le due cose
dovrebbero essere collegate.
Dal canto nostro, intendo dell' assessorato alla Cultura e Turismo, stiamo promuovendo la città di
Mantova all' estero a partire da fiere di turismo internazionale mirate a rendere visibile la città di
Mantova (Londra e in programma Lipsia, Madrid). Stiamo rafforzando relazioni con il Consorzio Unico
del Garda per condividere mete turistiche e attività di promozione reciproca (le sembrerà difficile
crederlo, ma anche i 20 milioni di turisti del Garda hanno bisogno della città di Mantova). Stiamo
divulgando la cultura di Mantova (artistica, enogastronomica, storica) in grandi capitali europee e
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2. Ambiente
accogliendo periodicamente educational tour di giornalisti stranieri e italiani per mostrare la ricchezza di
Mantova. Stiamo invitando alcuni dei più importanti artisti stranieri al mondo (Bill Viola, Candida Hofer,
Ai Wei Wei) a relazionasi con gli spazi monumentali di Palazzo Te con opere che rimbalzano
immediatamente il nome di Mantova a livello di stampa nazionale e internazionale.
Azioni che spesso passano inosservate, che prese singolarmente non sono risolutive, ma che come
tessere di un mosaico sono finalizzate a comporre un' unica grande immagine, che speriamo sia
splendente, nonostante i crumiri e i filistei di cui accennavo prima.
Spero di leggerla prima di Santa Lucia!
Cordialmente Marco Tonelli Assessore alla Cultura e al Turismo Comune di Mantova.
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Gazzetta di Mantova
2. Ambiente
Il gassificatore passa di mano Primi test per la
riapertura
Quistello. L' impianto doveva trasformare il legno in gas, ma si era rivelato un flop:
chiuso nel 2011 La società acquistata in estate da un gruppo modenese. Il titolare:
«Stiamo facendo le verifiche»
di Francesco Romani wQUISTELLO Cambia
proprietà l' impianto di gassificazione di
Zambone che, nato con la promessa di
trasformare il legno in gas, in realtà produceva
solo carbonella e catrame. Dopo la
sospensione dell' autorizzazione per gravi
irregolarità ed il fallimento della ditta
proponente, oggi nuovi proprietari hanno
rilevato l' unico impianto privato di "pirolisi"
della provincia con l' intento di verificare una
possibile riavvio dell' attività con il prossimo
anno.
L' impianto era stato proposto nel 2007 dalla
Società agricola Green Light srl di via
Zambone, 10 a Quistello, il cui rappresentante
legale era Venanzio Caleffi. Le conferenze dei
servizi erano iniziate già nell' agosto di quell'
anno per concludersi, dopo una serie di
approfondimenti e sospensioni, un anno dopo.
La ditta, in sostanza, veniva autorizzata il 22
gennaio 2009 a costruire una centrale da circa
1 Megawatt di potenza elettrica alimentato dal
gas prodotto dalla "pirolisi", ovvero una sorta
di cottura senza ossigeno, del legno. Come
obbligo, veniva imposto di porre, agli scarichi
degli 8 motori­generatori elettrici, analizzatori
in continuo dei gas di scarico.
Era quindi iniziata la costruzione della centrale costituita da un impianto di gassificazione nel quale
sarebbero dovute confluire 22.400 tonnellate l' anno di biomassa vegetale essiccata costituita da scarti
(stocchi di mais, paglia, sorgo), ma anche circa 9mila tonnellate di pioppo cippato. Concretamente, il
gassificatore avrebbe trasformato in una prima fase i vegetali in carbonella attraverso la "pirolisi",
ovvero la combustione a 200 gradi in scarsa presenza di ossigeno. Sfruttando poi un getto di aria a
1200­1300 gradi, avrebbe estratto dal carbone un gas simile al metano, il Syngas, che, pulito e
raffreddato, costituisce il combustibile per alimentare i motori di produzione energia elettrica.
In realtà, già a novembre 2011, un controllo eseguito sul posto, aveva evidenziato una situazione
anomala: il non corretto funzionamento dell' impianto produceva in realtà grandi quantità di catrame,
acqua e materiali di scarto. Il sopralluogo riscontrò scarichi di catrame travasati in grandi contenitori,
modifiche al ciclo produttivo e scarichi non autorizzati di carbonella. Quanto basta per sospendere l'
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2. Ambiente
autorizzazione e diffidare la ditta a ripristinare il corretto ciclo produttivo. Ma nel frattempo la ditta
navigava in cattive acque ed il riavvio dell' impianto non avvenne più lasciando la centrale spenta e
dimenticata. Sino all' estate scorsa.
Quando la società Green light srl passa di mano. A rilevarla, versando il capitale sociale di 105mila
euro, una famiglia italo­greca del Modenese. Si tratta di Loukas , Alessandro e Filippo Baklagis con
Paola Baraldi, tutti e quattro residenti allo stesso indirizzo di Maranello.
Baklagis è anche amministratore della Ram Yachts srl (capitale sociale 90mila euro) azienda che si
occupa di imbarcazioni ed era rappresentante della Ram Elettronica di San Cesario sul Panaro, sempre
nel Modenese, la ditta che aveva affiancato la Società agricola Galea srl nel tentativo di costruzione del
gassificatore di Pietole, alla fine del 2012.
L' impianto fu fermato dalla Provincia in quanto erano stati avviati due iter paralleli per due centrali da
0,98 Mw. Sotto la soglia di 1 Mw, infatti, le procedure sono semplificate e senza valutazione d' impatto
ambientale.
Cosa se ne faranno i nuovi proprietari del' impianto di Quistello? «È ancora presto per dirlo ­ spiega lo
stesso Loukas Baklagis ­. Se avete pazienza qualche settimana potremo essere più precisi. Di certo
così non può funzionare, ma adesso siamo solo nella fase delle verifiche e basta».
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Gazzetta di Mantova
2. Ambiente
Pinzetta ora punta al secondo mandato
Sustinente. Il sindaco: ci sono progetti a lunga scadenza per cui cinque anni di lavoro
non bastano.
SUSTINENTE Dagli interventi sul sociale, che
ricoprono il 30% del bilancio, al
raggiungimento dell' equità fiscale con un
meticoloso lavoro di controllo su tutto il
territorio e la creazione di una banca dati
permanente e aggiornata degli immobili:
progetti a lunga scadenza su cui il sindaco
Matteo Pinzetta non intende mollare.
Perché comportano «un modo attento e
discreto di amministrare», concentrato sui
bisogni e non sulla futilità. La riflessione parte
da qui per confermare, con il supporto e la
fiducia della giunta, che Matteo Pinzetta si
ricandida alla carica di sindaco alle
amministrative del 2014. «Ci sono progetti a
lunga scadenza per cui 5 anni non bastano ­
dice ­. Nonostante le avversità legislative e
amministrative che si incontrano c' è la volontà
di andare avanti. Difficoltà enormi su tutti i
fronti per l' applicazione delle norme imposte
da Roma e quindi legate al contesto generale,
a partire dall' Imu, dalla raccolta dei rifiuti ai
vincoli legati al patto di stabilità. Ma la capacità
di un sindaco è di cogliere e interpretare i
bisogni, valutare le priorità e trovare risorse.
Le tempistiche sono a volte massacranti e
disarmanti. Ma una progettazione a lungo
termine è quello che abbiamo cercato di impostare nei quattro anni e mezzo di amministrazione: non un
lavoro mirato all' immediato e quindi all' eventuale rielezione scontata, ma idee e innovazioni che
avranno benefici nel tempo. Interventi sotto traccia, che solo apparentemente sembrano banali quali lo
spostamento di tutti gli uffici comunali al piano terra del municipio, ottimizzando tempi di lavoro e una
maggiore vicinanza agli utenti.
L' impostazione della banca dati sugli immobili comunali, invece, è uno strumento essenziale e
consentirà di ottenere una equa partecipazione al funzionamento della macchina amministrativa. Le
cartelle di pagamento dell' Imu saranno elaborate e inviate in ogni casa a partire da dicembre,
direttamente dal Comune, senza costi aggiuntivi per i cittadini».
Un risultato che il sindaco rivendica: le tariffe invariate nel 2013 e le aliquote per le seconde abitazioni
più basse che in tutti i Comuni vicini. Ma è il settore dei servizi sociali l' orgoglio della giunta: oltre 500 i
cittadini che si rivolgono annualmente al servizio, un investimento economico che copre il 30% del
bilancio, «un' attenzione discreta ­ dice il sindaco ­ che la gente riconosce. Sarebbe più facile
organizzare feste in piazza, ma se in questo momento le esigenze della popolazione sono di altra entità
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Gazzetta di Mantova
2. Ambiente
è doveroso concentrarsi sul concreto e non sul futile».
Paola Merighi.
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10 novembre 2013
Pagina 25
La Voce di Mantova
2. Ambiente
Un pacchetto di misure innovative di "pronto
intervento" in chiave green
Un pacchetto di misure innovative e di pronta
attuazione in chiave green che, senza
aumentare la pressione fiscale né il debito
pubblico, siano in grado di attivare uno
sviluppo durevole, una ripresa degli
investimenti e dell' occupazione.
Questo il "Pacchetto di misure per un Green
New Deal per l' Italia", presentato agli Stati
Generali della Green Economy 2013, che si
sono svolti a Rimini nell' ambito di Ecomondo­
Key Energy Cooperambiente, promossi dal
Consiglio Nazionale della Green Economy in
collaborazione con il ministero dell' Ambiente
e il ministero dello Sviluppo Economico, con il
supporto tecnico della Fondazione per lo
Sviluppo Sostenibile. In particolare il
'pacchetto' si muove lungo 4 direttrici: un fisco
in chiave green, semplificazioni burocratiche,
nuovi strumenti finanziari, ottimizzazione e
razionalizzazione dell' uso delle risorse
finanziarie esistenti. "È importante avere
strumenti di programmazione per la green
economy, un settore la cui crescita deve
essere guidata in modo che garantisca equità
nella ridistribuzione delle risorse naturali", ha
dichiarato il ministro dell' Ambiente, Andrea
Orlando. Il 'decalogo della green economy'
prevede in primo luogo una riforma fiscale in
chiave 'eco' (eliminare incentivi ad attività economiche che hanno impatti negativi sull' ambiente,
riduzione della spesa pubblica verso quella con impatti negativi sull' ambiente, misure di fiscalità
ecologica come road pricing e carbon tax, introduzione della deducibilità fiscale degli investimenti in
eco ­innovazione e per ridurre il cuneo fiscale nella attività della green economy). Si chiede poi un
migliore utilizzo delle risorse europee e strumenti finanziari innovativi: sperimentare i project bond, i
social impact bond, i performance bond; aumentare gli appalti pubblici verdi; attivare un programma
nazionale che punti a supportare un migliore utilizzo dei fondi europei e un maggior ricorso ai Fondi
della Banca Europea degli investimenti. E ancora, investimenti per le infrastrutture verdi, difesa del
suolo e acque, che si ripagano con la riduzione dei costi economici e ambientali; un programma
nazionale di misure per l' efficienza e il risparmio energetico (dall' incentivo permanente al 65% a piani
di finanziamento praticabili per la riqualificazione energetica degli edifici; dalla valorizzazione del Patto
dei Sindaci al fondo di garanzia per il teleriscaldamento); misure per sviluppare le attività di riciclo dei
rifiuti adottando, invece della service tax, una tariffazione "puntuale"che premi chi conferisce i rifiuti in
modo differenziato; rilancio degli investimenti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili (riduzione dei costi di
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La Voce di Mantova
2. Ambiente
produzione e semplificazione di norme e procedure; fondo di garanzia; detrazioni fiscali; integrazione
degli incentivi per l' efficienza energetica con quelli per le fonti rinnovabile; sviluppo di reti intelligenti e
della ricerca). Il pacchetto prevede infine programmi di rigenerazione urbana, recupero di edifici,
bonifica, per limitare il consumo di suolo; il Fondo Nazionale per la Mobilità sostenibile (che può essere
alimentato con un sistema di pedaggio stradale, differenziato in base alle emissioni e alla congestione;
con fondi del Mit e con una parte del gettito derivante dalle accise sui carburanti) per finanziare lo
sviluppo di piste ciclabili e pedonali, car sharing e bike sarin e reti dedicate al Tpl; valorizzazione dell'
agricoltura di qualità, biologica e a filiera corta e il Piano nazionale per l' occupazione giovanile per una
green economy che preveda una riduzione, per tre anni, del prelievo fiscale e contributivo per l' impiego
di giovani; una riallocazione in chiave di eco ­innovazione degli incentivi all' industria; un rafforzamento
in chiave green delle principali filiere produttive; un programma di risanamento e riqualificazione
ambientale degli impianti e delle produzioni ad elevato impatto; il lancio di iniziative di valorizzazione
del Made "green" in Italy; il sostegno alle green start­up giovanili.
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10 novembre 2013
Pagina 25
La Voce di Mantova
2. Ambiente
Il 45% investitori direbbe sì a investimenti
responsabili
Il 45% degli investitori sarebbe disposto ad
investire parte dei suoi risparmi in investimenti
sostenibili e responsabili e il 18% dichiara di
averte investito in aziende che hanno politiche
di sostenibilità sociale e ambientale.
E' quanto emerge dalla ricerca 'Il risparmiatore
responsabile' curata da Doxametrics
presentata in occasione della Settimana dell'
investimento sostenibile e responsabile
promossa dal Forum per la finanza
sostenibile. L' indagine ha preso in
considerazione un campione di oltre 1000
investitori privati, tra i 30 e 50 anni. Sul livello
di conoscenza della materia, dalla ricerca
emerge che il 48% del campione ha sentito
parlare di investimenti sostenibili e
responsabili ma non sa esattamente di cosa si
tratta: il 29% non ne ha mai sentito parlare, e
solo il 23% sa di cosa si tratta. Il 43% degli
intervistati ritiene che i temi ambientali, sociali
e di buon governo di impresa impattano
'abbastanza' nel mondo della finanza e delle
banche; poco per il 27%.
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10 novembre 2013
Pagina 3
Il Sole 24 Ore
7. Normativa
Le vie della ripresa IL CALENDARIO DEGLI ADEMPIMENTI.
Caos fiscale di fine anno in 22 tappe
Entro dicembre attesi almeno 120 miliardi di incassi, ma restano da definire tributi locali
e acconti IL DOPPIONE La maggiorazione statale legata ai rifiuti va versata entro il 16
dicembre anche se la tassa ambientale si pagherà in date diverse ONERE
AGGIUNTIVO L' aumento dell' Iva dal 21 al 22% andrà calcolato per le fatture da ottobre
negli «anticipi» in programma per il 27 dicembre.
Gianni Trovati MILANO.
Previsto dagli analisti, temuto dai contribuenti,
ingigantito dalla politica dei rinvii, l' ingorgo
fiscale di fine anno è alle porte.
La complicata macchina amministrativa di
casa nostra non è nuova ad affollamenti di
tasse e scadenze, ma rispetto agli esempi del
passato la sventagliata di tasse dei prossimi
mesi ha due caratteristiche in più: le cifre in
gioco, che tra imposte dirette, Iva, e tributi
locali dovrebbero portare nelle casse
pubbliche almeno 115­120 miliardi di euro
entro fine anno, e l' incertezza che ancora
domina quasi tutti i meccanismi di tassazione
e di riscossione. Già, perché novembre è
iniziato da un pezzo, le scadenze sono
vicinissime ma la maggioranza delle decisioni
deve essere ancora presa, sia dallo Stato sia
dai Comuni: con tanti saluti alla pianificazione
fiscale, ai diritti del contribuente e al loro
Statuto, secondo cui chi paga le tasse
dovrebbe conoscerne l' ammontare all' inizio
dell' anno per poter programmare in modo
consapevole le proprie scelte.
I primi appuntamenti Le danze si aprono fra
otto giorni, il 18 novembre, quando sarà tempo
dei versamenti Iva mensili o trimestrali e della Tobin Tax sulle transazioni di ottobre. Il nostro Fisco
bulimico, però, non si accontenta più dei confini nazionali, e ha cominciato a volgere gli occhi anche all'
estero: sempre il 18 novembre, quindi, i proprietari di case fuori dall' Italia dovranno versare l' acconto
Ivie, la cugina "straniera" (ma italianissima nell' incasso) dell' Imu, mentre per chi all' estero ha
partecipazioni, titoli oppure «ogni altra attività da cui possono derivare redditi di capitale o redditi diversi
di natura finanziaria» deve pagare il saldo dell' Ivafe (imposta sul valore delle attività finanziarie all'
estero).
Il caos di dicembre Giusto un paio di settimane di pausa, poi arriva il vero D­day del Fisco 2013. Il 2
dicembre è tempo di acconti (perché il 30 novembre è sabato) per Ires, Irpef, addizionali e Irap, qui l'
incertezza domina. Gli acconti di dicembre sono infatti l' ancora di salvezza di tutte le manovre messe in
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10 novembre 2013
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Il Sole 24 Ore
7. Normativa
campo nel tentativo affannoso di «superare» l' Imu sull' abitazione principale e in quello fallito di
bloccare l' aumento dell' Iva. La rata su Irpef e Ires è già cresciuta di un punto, portando al 100% l'
acconto delle persone fisiche e al 101% quello delle imprese, per rimandare da luglio a ottobre l'
appuntamento con l' Iva maggiorata, che si rifletterà sull' acconto da pagare il 27 dicembre. Le aliquote
degli acconti potrebbero però crescere ancora, agendo in particolare sul «prestito forzoso» chiesto alle
imprese e agli istituti di credito. La copertura dello stop all' acconto Imu di giugno sulle abitazioni
principali è ancora in parte incerta, perché la "sanatoria" sui concessionari di slot machines che doveva
portare 600 milioni di euro arriverà, nelle ipotesi migliori, intorno a quota 350­60 milioni (si veda anche Il
Sole 24 Ore di ieri), e la clausola di salvaguardia che può alzare ancora gli acconti (oltre alle accise) è
in agguato. Ancora tutte da trovare, poi, le risorse che devono finanziare l' addio al saldo Imu di
dicembre: in questo caso il rigonfiamento degli acconti per le banche (fino al 116%) sembra cosa fatta,
mentre gli anticipi Irap e Ires sembrano uscire dalla manovra ma manca ancora il dato ufficiale. A tre
settimane dall' appuntamento, comunque, la parola «certezza» è assente dal vocabolario del
contribuente italiano.
Dallo Stato ai Comuni Il nostro Fisco, poi, non dimentica mai i proprietari di casa, e non farà eccezione
nemmeno il 2 dicembre: per quella data, infatti, va pagata la cedolare secca, per i proprietari che hanno
scelto di escludere dall' Irpef il canone di locazione, e l' imposta di registro sui nuovi contratti di affitto.
Dopo il trionfo delle tasse erariali del 2 dicembre, è giusto che il 16 arrivi la festa di quelle locali, di
nome o di fatto. Questa volta è il turno dell' Imu non «superata», cioè quella che grava su seconde case,
negozi, capannoni e così via. Per tutti ci sarà da fare i conti con le aliquote decise dai Comuni nel corso
di quest' anno, che a giugno erano in larga parte sconosciute con la conseguenza che l' acconto è stato
basato sui valori del 2012.
Non che ora il quadro sia più chiaro: i sindaci vivono nell' incertezza (si veda l' altro articolo in pagina), e
comunque hanno tempo fino al 30 novembre per chiudere i bilanci "preventivi" e fissare le aliquote.
Entro il 9 dicembre, le delibere andranno pubblicate sul sito Internet, e i contribuenti avranno la bellezza
di cinque giorni lavorativi per indagare sulle scelte del sindaco, fare i calcoli e pagare il saldo: senza
dimenticare, nel caso di capannoni, alberghi e centri commerciali, che la base imponibile aumenta
quest' anno dell' 8,33% per il moltiplicatore accresciuto dal decreto «Salva­Italia» di fine 2011. Il
protagonismo dell' Imu non deve però far dimenticare il miliardo di euro atteso, sempre entro il 16
dicembre, per la maggiorazione Tares, che di nome finanzia i servizi dei Comuni ma in realtà finisce
allo Stato come una tantum.
La Tares coinvolgerà proprietari, inquilini e «occupanti» a qualsiasi titolo, e costerà 30 centesimi per
ogni metro quadrato dell' immobile di riferimento.
In questo caso, insomma, gli importi sono certi, ma la loro effettiva riscossione è una scommessa
ancora tutta da vincere: secondo il ministero dell' Economia sono i Comuni a dover inviare i bollettini,
raccogliere l' importo e girarlo allo Stato, ma le amministrazioni locali sono tutt' altro che entusiaste di
sobbarcarsi gratis i costi della raccolta di un tributo statale.
A gennaio non migliora Anche perché nessuna regola impone ai Comuni di raccogliere il tributo sui
rifiuti insieme alla maggiorazione da girare allo Stato; molti, anzi, a causa delle continue manovre sulla
Tares e della possibilità, riemersa in extremis, di applicare le vecchie Tarsu e Tia anche nel 2013,
hanno allungato i tempi, e hanno spostato le scadenze del saldo a gennaio del 2014. Nemmeno questa
mossa, però, potrà alleggerire l' imbottigliamento dei pagamenti perché entro il 16 gennaio, secondo
una generosa previsione scritta nel disegno di legge di stabilità, andrà versata la prima rata del Trise, il
nuovo tributo che abbraccia i servizi locali (sotto il nome di Tasi) e, appunto, i rifiuti (con la sigla Tari): in
questa girandola di sigle, si arriverebbe a un nuovo primato del Fisco italiano, cioè una scadenza dell'
anno nuovo che arriva ancor prima di aver chiuso i pagamenti ordinari dell' anno vecchio.
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I dubbi. I bilanci dei Comuni.
Da Imu a Tares conti pieni di incognite
ABITAZIONE PRINCIPALE Sui budget locali pesa l' incertezza dei rimborsi Il sindaco di
Bologna Merola: «Senza compensazioni integrali sarà rivolta»
Gli appuntamenti fiscali piovono, ma le
certezze latitano. Dicembre infatti è alle porte,
per quasi tutti gli adempimenti è noto l' obbligo
di pagamento, ma non la cifra. L' incertezza si
concentra nelle amministrazioni locali, che
aspettano il saldo Imu e quello Tares m a
ancora non riescono a far luce sui propri
bilanci reali: l' Imu sull' abitazione principale
non si pagherà, come ha assicurato il premier
Enrico Letta, ma il tira e molla sulle
compensazioni ai Comuni rischia di aprire
nuovi squarci nei conti. I sindaci hanno chiesto
a gran voce rimborsi misurati sulle aliquote
2013, che in molte città sono aumentate per far
quadrare i bilanci, ma il meccanismo
caricherebbe di (almeno) 300 milioni aggiuntivi
l' impresa di trovare le coperture, che già si
mostra difficile, e il Governo si è ben guardato
dal dare certezze.
Ovvio però che da qui discendono parecchie
conseguenze: solo a Milano, per esempio, l'
aumento di aliquota vale circa 120 milioni di
euro, che andranno trovati in qualche modo se
il Governo non ne terrà conto nei rimborsi. Il
caso­Milano, però, si ripete in tanti altri
Comuni. Al punto che ieri il sindaco di
Bologna, Virginio Merola, ha detto che «se i rimborsi non saranno integrali, ci sarà la ribellione dei
Comuni».
Se l' Imu piange, la Tares non ride. Dopo i continui ritocchi sui parametri di calcolo, nel tentativo di
ammorbidire i colpi su famiglie e soprattutto imprese dettati dall' abbandono della Tarsu, la legge di
conversione del decreto «Imu­2» (il Dl 102/2013) ha previsto la possibilità di riapplicare la vecchia tassa
anche per quest' anno, rimandando il problema al 2014. Non è chiaro, però, se lo potranno fare tutti,
oppure se la possibilità sarà riservata ai Comuni che ancora non hanno approvato il bilancio come
prevede una bozza di risoluzione dell' Economia circolata nei giorni scorsi (si veda anche Il Sole 24 Ore
del 7 dicembre).
In breve, i punti interrogativi dominano, e si allargano anche agli acconti che possono ancora essere
alzati per coprire un pezzo dell' acconto Imu cancellato in estate o del saldo ancora da abolire. Tra Irpef,
addizionali, Ires, Irap, Imu, e Tares, insomma, sono sei le imposte che il mese prossimo vanno pagate
in acconto o a saldo, ma che rimangono ignote nelle loro cifre definitive. Al conto si può poi aggiungere
la maggiorazione Tares: in questo caso la cifra è conosciutissima (30 centesimi al metro quadrato di
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ogni immobile occupato), ma il dibattito fra sindaci e Stato è aperto su chi la riscuoterà.
G.Tr.
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CONFARTIGIANATO.
Per le imprese capannoni sempre più cari
Più 9,6 per cento. È l' ennesimo aumento delle
imposte che l' anno prossimo attende le
imprese, gli alberghi e le altre attività
economiche secondo la stima di
Confartigianato. La realtà, avverte però l'
ufficio studi della confederazione, potrebbe
rivelarsi anche più amara, perché le stime si
basano sull' applicazioen di un' aliquota Tasi
intermedia (1,9 per mille): se le richieste
effettive saliranno ai massimi, insomma, si
potrà pagare anche di più.
In generale, però, è l' andamento del Fisco
immobiliare degli ultimi quattro anni a illustrare
al meglio il problema: nel 2014 le imprese
pagheranno di Imu e Trise 12,8 miliardi, cioè il
52,8% in più rispetto alle imposte analoghe del
2011: nel frattempo, il fatturato delle imprese
manifatturiere è sceso dello 0,5 per cento.
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