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VADEMECUM ANTI-TRUFFA
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Cosa fare e come comportarsi in caso di truffa
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GUIDA OPERATIVA
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PREFAZIONE
Cari amici,
è con grande piacere che, con queste poche righe, intendo presentarvi il „vademecum anti-truffa‟.
Il volumetto che avete tra le mani, nasce da un progetto di sensibilizzazione che Anap
(Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Firenze) si è impegnata a
promuovere.
Il tema della truffa ai danni degli anziani (e non solo), ha vissuto nell‟arco dell‟ultimo ventennio un
incremento esponenziale.
Tuttavia, il proposito di questo testo non è quello di infondere preoccupazione sul fenomeno,
seppure serio e reale, della truffa, quanto quello di fornire dei suggerimenti pratici e concreti, per
poter far fronte con serenità a quelle che sono le cosiddette situazioni di rischio. Con la speranza
che queste poche righe possano fornire uno strumento di supporto al principale obiettivo di Anap:
garantire a tutti i cittadini anziani e pensionati, senza limitazioni di sesso, età, etnia e condizione
sociale, lo sviluppo della propria personalità, attraverso la giusta soddisfazione, sia a livello
individuale che collettivo.
La sezione fiorentina di Anap e il Patronato Inapa sono a vostra disposizione tutti i giorni, dal
lunedì al venerdì (Via Empoli n. 27, Firenze - 055/7326957 – 7326958 – 7326935). Siamo inoltre
presenti
anche
sul
web,
all‟indirizzo:
www.anap.it.
La
nostra
[email protected].
Maria Grazia Decanini
Presidente ANAP
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mail
è
PREMESSA
Questo breve libretto di pronto uso trova ispirazione dal quotidiano, dai reports delle Forze
dell‟Ordine, dalle esperienze di gente comune e dall‟impegno di chi si occupa di crimine. Abbiamo
deciso di descrivere le situazioni più ricorrenti e le loro modalità di realizzazione.
Spesso trascuriamo quella che è la percezione del rischio piuttosto che il rischio in sé. Piccoli
trucchi per ridurre l‟esposizione al rischio di truffa non devono farci sentire prigionieri di uno stato
di massima allerta in ogni gesto quotidiano che ci porterebbe poi a vivere in uno stato di ansia
costrittiva; devono però aiutarci, consapevoli del fatto che si può essere vittime di una fiducia
riposta nell‟altro che talvolta può deludere.
E poco importa quale sia il danno a cui si possa essere sottoposti; subire una qualsiasi sorta di
truffa ci fa sentire traditi oltre che danneggiati.
E‟ sbagliatissimo pensare che sia l‟anziano il miglior bersaglio per un truffatore. L‟anziano non è
uno sprovveduto, è solo più “raggiungibile” per una serie di motivi che proprio in questo piccolo
vademecum spiegheremo. Ogni genere e ogni categoria di persone subisce una forma di rischio.
Il giovane navigatore di internet, ad esempio, viene costantemente bombardato da forme di raggiro
cui spesso non riesce far fronte. L‟adulto che firma contratti apparentemente vantaggiosi si trova
poi ad aver sottovalutato complicate clausole che vincolano l‟acquirente a costi più onerosi di
quanto prospettato.
Chi non si è mai sentito dire: “ Giusto te potevi cascarci!”… beh mi spiace ma a queste persone
bisogna sempre rispondere: “vediamo se tu la prossima volta saprai fare di meglio”.
In realtà il primo scoglio da superare ha un nome ben preciso: pudore.
Il pudore di dover ammettere che si è stati raggirati, il pudore che si prova nel respingere chi non
si conosce, e il pudore di chiedere aiuto a chi di competenza con il fine ultimo di una riduzione del
danno.
Bene, allora non ci si immagini il nostro habitat come un entropico groviglio di pericoli da
affrontarsi con spirito guerriero, ma solo come un sereno vivere con occhio vigile e con la certezza
assoluta che “può capitare a chiunque”.
Dott.ssa Cinzia Vitale
Criminologo
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Forze dell’Ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato)
1) Operano di norma in coppia, in divisa ed in automobile.
2) Agiscono in borghese in determinate zone e per operazioni specifiche.
3) I Carabinieri e la Polizia di Stato possono anche svolgere servizio di vigilanza e prevenzione in
motocicletta, a cavallo o a piedi (tipico è il caso dei Poliziotti di quartiere).
Prima di decidere se aprire o no la propria porta di casa:
a) guardare se in strada c’è la loro automobile (od un altro loro mezzo di trasporto);
b) capire bene il motivo della visita;
c) osservare, per quanto possibile, i particolari della loro divisa e degli accessori;
d) se non si vede alcun mezzo di trasporto e comunque al minimo dubbio, si consiglia di telefonare
al corrispondente numero d’emergenza o al Comando da cui gli interlocutori asseriscono di
dipendere, ricordandovi che l’esibizione di un tesserino non dà garanzia certa di appartenenza.
Potrebbero chiedervi di entrare per motivi quali :
- controllare «se l’appartamento sia stato visitato da ladri come avvenuto in case vicine»
- ricercare i predetti ladri («perché visti entrare nell’androne»);
- "controllare" le banconote tenute in casa o prelevate in Banca
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Polizia Municipale
1) Opera in pattuglia, in divisa ed in macchina, ma anche in scooter, in bicicletta o a piedi (tipico è
il caso dei Vigili di prossimità).
2) Solo in specifiche condizioni sono previste:
a) l’operatività in singolo;
b) la vigilanza e l’osservazione in abiti borghesi.
Enti socio-assistenziali (INPS, A.S.L.)
1) Con gli assistiti tengono rapporti solo per corrispondenza o a sportello; non hanno quindi
personale operativo (consulenti, ispettori) che faccia telefonate o visite a domicilio a titolo di
prevenzione, di accertamento o per ragioni amministrative.
2) Le visite specialistiche domiciliari, previste da alcune A.S.L. per gli anziani, sono richieste dal
Medico di base, concordate con l’ufficio competente della stessa A.S.L. e preannunciate in modo
inequivocabile al paziente.
Non aprire la porta né dare ascolto a sconosciuti che si spacciano per funzionari o ispettori
dell’INPS o di una A.S.L per:
a) gli "accertamenti" per concessioni o conferme di esenzioni dal pagamento dei ticket;
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b) gli annunci di "rimborsi" o di "arretrati" (tramite una "pratica" per la cui apertura occorre
sborsare subito denaro e la cui "conclusione" avverrà agli sportelli dell’Ente);
c) i controlli di documenti (senza farsi intimorire dalle eventuali minacce di «revoca o riduzione
della pensione»);
d) i pacchi regalo ("materiale sanitario") offerti per telefono od alla porta di casa da "funzionari"
A.S.L. o INPS insieme alla notizia d’un "rimborso" del tipo descritto in b)
e) le offerte dei più disparati "servizi" a fronte d’un compenso;
f) le proposte di vendita di apparecchi medicali (stimolatori, massaggiatori, misuratori della
pressione);
g) si presentano in un giorno ed in un’ora differenti da quelli concordati in sede di prenotazione con
l’A.S.L. o con il Centro Medico.
Aziende di servizi: Gas, energia elettrica, acqua, telefoni, rifiuti
1) Nessuna Azienda manda a casa degli utenti funzionari per riscuotere l’importo di bollette, per
controllarle o per eseguire rimborsi, o tecnici senza preavviso per controlli ed installazioni e senza
aver comunicato all’utente l’ora e il giorno e le modalità in cui ciò avverrà.
2) La lettura dei contatori è eseguita secondo modalità che non dovrebbero generare sospetti (oltre
agli eventuali avvisi negli androni o simili, gli addetti segnalano a voce alta la loro presenza agli
inquilini d’uno o più piani).
3) Non aprire la porta di casa a promotori di nuovi servizi.
4) Le sospensioni programmate del servizio sono anticipate agli utenti tramite locandine.
- Diffidare dei preavvisi:
a) non redatti su carta originale oppure compilati in modo illeggibile;
b) privi di generalità e firma.
Nel caso, contattare sempre per verifica l’Ente che dovrebbe erogare il servizio o pregare lo
sconosciuto (o gli sconosciuti) di ripresentarsi insieme al portinaio o all’Amministratore del
condominio o quando sarà presente insieme a noi un’altra persona (parente, vicino), oppure
invitarlo ad attendere (fuori della porta chiusa) un figlio (o simile) «che sta arrivando».
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5) Non aprire neppure la porta per controllare il tesserino di riconoscimento.
Riassumendo: tutti gli interventi per conto di Enti erogatori di servizi sono organizzati per tempo e
con modalità già conosciute dai condomini. Gli interventi straordinari sono spesso annunciati
precedentemente dall’Amministratore o dalla Ditta stessa con anticipo e secondo modalità ufficiali.
Anche gli interventi di controllo (ad esempio fughe di gas) vengono svolte coinvolgendo tutti i
condomini. Ricordate che i “controlli” delle bollette o gli accertamenti dei pagamenti non vengono
mai fatti porta a porta.
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Trasporti (autobus, tram, metropolitane, treni)
Il personale di servizio opera in divisa o almeno esibisce un tesserino di riconoscimento (controllori
sui trasporti urbani).
Servizi bancari e postali
1) Sono forniti esclusivamente a sportello, per corrispondenza, tramite carte di credito od internet
(ad elevati standard di sicurezza).
2) Le Banche e Poste Italiane non chiedono mai ai loro clienti i codici personali, i dati delle loro
carte di credito, ecc., mediante telefonate, lettere od e-mail.
Sono truffatori tutti gli sconosciuti che dichiarano di essere incaricati:
1) del riconteggio delle banconote appena riscosse.
2) del controllo dei numeri di serie o dell’"autenticità" di quelle da noi possedute o appena riscosse.
3) della sostituzione di banconote in euro "false" (in realtà avviene l’opposto) o "fuori corso".
4) del cambio in euro di vecchie banconote in lire.
5) della presentazione di servizi bancari "gratuiti" (cassette di sicurezza).
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Bancomat e servizi allo sportello:
Sempre nell’ottica di non vivere con una sensazione di panico seguire solo qualche accorgimento:
1) All’uscita dalla Banca o dall’Ufficio Postale assicurarsi che sui nostri abiti non sia stato
appoggiato un “filo di banca”, che funge da segnale per i complici.
2) Se ci si sente osservati e seguiti, tornare indietro per informare un funzionario o un vigilante o
entrare in un negozio, cercare una compagnia sicura, richiamare l’attenzione delle Forze dell’Ordine
eventualmente nelle vicinanze.
3) Non fermarsi con sconosciuti e non distrarsi.
4) Camminare il più possibile lontano dal bordo strada per evitare gli scippi di malviventi in
automobile, motocicletta o motorino con la borsa (o simile) "lato muro". In caso di scippo, lasciare
la presa della borsa (o simile) prima di essere trascinati o travolti e quindi subire danni fisici (spesso
rilevanti).
5) Lo scippo può avvenire anche nell’androne, sulle scale ed addirittura alla porta di casa. Occorre
quindi:
a) fare molta attenzione agli sconosciuti che entrano nel palazzo insieme a noi o appena dopo.
b) richiamare l’attenzione dell’eventuale portinaio o di altri condomini.
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6) Respingere senza indugi gli approcci di sconosciuti che: si presentano come dipendenti
(Vicedirettore) della Banca in cui abbiamo fatto il prelievo o declinano false generalità o addirittura
quelle d’un vero dipendente, a noi però non noto, e ci chiedono di controllare la somma prelevata;
dichiarano di doverla riportare in Banca per vari motivi (banconote false), assicurandoci che ci sarà
riconsegnata allo sportello. Rifiutare gli inviti a salire in macchina per ritornare a casa il più
rapidamente possibile se non fatti da chi realmente conoscete.
Per ridurre i rischi provocati da maneggiamento di denaro e’ consigliabile l’accredito su conto
corrente bancario o postale.
Corrispondenza, raccomandate, pacchi postali
1) La corrispondenza è depositata in buca.
2) Le raccomandate (o equivalenti) ed i pacchi postali sono consegnati sulla porta dello stabile o
nell’androne.
3) Le consegne alla porta dell’appartamento (salvo che si tratti d’un postino ben conosciuto che fa
uno strappo alle suddette regole per ragioni di amicizia e di riguardo verso persone anziane) devono
essere respinte.
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Parrocchie, Associazioni (religiose, di solidarietà)
1) Le Parrocchie:
a) lasciano in buca le loro lettere (raccolta di offerte);
b) affiggono o lasciano in buca gli avvisi (benedizione della casa).
c) senza adeguati preavvisi non inviano volontari a casa dei parrocchiani.
2) Le Associazioni tengono solo rapporti per corrispondenza, non raccolgono fondi per strada, per
telefono o porta a porta.
Borseggiatori, truffatori e ladri
Comportamenti e profili
1) Se operano "in borghese", in genere vestono elegantemente. Se indossano "divise", il loro
vestiario ed il corredo (distintivi, cinturoni, ecc.) presentano incompletezze e contraffazioni
facilmente individuabili. In entrambi i casi possono esibire "tesserini di riconoscimento" e portare
guanti.
2) Di norma usano modi gentili ma decisi, tendono ad essere fini parlatori, si mostrano colti ed
esperti nei campi di loro "interesse" e spesso cercano di disorientare la vittima con un fiume di
parole.
3) Sovente ne conoscono nome e cognome.
4) Possono operare da soli, ma più spesso con un complice (o più) per spartirsi i compiti
(rassicurare la vittima, ricorrendo anche false testimonianze, intrattenerla e soprattutto individuare
dove il denaro ed i gioielli sono depositati, distrarla ed eventualmente occuparla con "misure" od
incarichi di vario genere) e rubare tutto il possibile.
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5) Spesso chi interviene per offrire "aiuto" alla vittima è un complice.
6) Anche gli anziani possono compiere azioni criminose, comprese le funzioni d’informatori o
“pali” a quelle ricordate.
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Atti preliminari
1) Sulle persone da raggirare e derubare molti malviventi raccolgono preventivamente (o fanno
raccogliere) informazioni, quali le generalità, la situazione economica, il nucleo familiare, lo stile di
vita, le abitudini (orari, movimenti), le eventuali necessità sanitarie, la struttura dell’alloggio, i loro
interessi (religione, computer), i rapporti con i coinquilini.
2) Le risultanze di tali osservazioni possono essere scambiate tra malavitosi mediante messaggi in
codice scritti vicino al citofono, ai portoni o simili. Vedi figura.
Approcci fuori casa
1) Possono avvenire in qualsiasi luogo, ma soprattutto in quelli affollati [autobus o tram (comprese
le panchine d’attesa), stazioni e treni, mercati, atrii di cinema o di altri ritrovi, riti religiosi, feste
paesane, raduni] od in cui la vittima:
a) è meno attenta (sta osservando la merce ed i prezzi o chiacchierando) ad urti e toccate di
"interessati" (chi spinge in genere non è il borseggiatore, ma un complice; la refurtiva passa
velocemente di mano tra i malviventi);
b) vive momenti di:
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- affanno (maneggio soldi, visite mediche, esami clinici);
- relax [al bar con un caffè od altra bevanda (da controllare affinché il malintenzionato non se ne
serva per propinare qualche sostanza nociva); ai giardini pubblici od in altro luogo dove
l’"incontro" può diventare tanto cordiale da indurre la vittima ad invitare il malvivente a casa ];
c) è distratta con un sotterfugio (monetine buttate per terra, bambini che girano intorno).
d) è avvicinata alle spalle e borseggiata con azioni rapide e soprattutto con mano vellutata, spesso
coperta con un giornale o un cartone .
2) Il raggiro od il furto può derivare da un approccio fuori casa od alla porta. In questo ultimo caso
può essere preceduto da una telefonata "di cortesia" o di controllo oppure da un "avviso" in buca .
3) I malviventi, appena entrati in casa, spesso usano il seguente schema comportamentale:
a) terminano, se necessario, di fare breccia nella diffidenza della vittima, magari anche fornendo
consigli (su impianti che devono “controllare”) ;
b) pongono in atto le loro strategie per:
- localizzare (con il contributo inconsapevole della vittima a cui è richiesta la presentazione d’una
bolletta o simile) il posto dove essa tiene denaro e gioielli -carpirne le generalità ed i dati personalidistrarla con richieste varie.
c) iniziano "ad operare" spesso chiedendo la "collaborazione" della stessa vittima con incarichi che
la tengono occupata e soprattutto ferma in un punto della casa possibilmente con visibilità nulla sui
loro movimenti;
d) talvolta convincono la vittima ad andare in Banca o all’Ufficio Postale per prelevare altro denaro.
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CONCLUSIONI
In questo breviario abbiamo voluto accennare alle situazioni più frequenti, quelle per le quali
magari conosciamo gli accorgimenti da adottare ma che qualche volta scordiamo (ad esempio le
signore alla guida della propria auto che poggiano la borsa sul sedile ricordano di chiudere le
portiere dall’interno specialmente alle fermate dei semafori o nel traffico?).
In via generale e’ importante che si distinguano le situazioni con “effetto sorpresa” da quelle che
richiedono un approccio lento, modulabile.
Le prime sono quelle in cui si può valutare il rischio che si corre già facendo appello alle proprie
conoscenze e alle raccomandazioni di senso comune: nessuno, ad esempio, preferirà effettuare
prelievi al bancomat mostrando apertamente il codice pin, magari in zone isolate per lo più
sbandierando i soldi prelevati…
Le seconde invece fanno leva su situazioni psicologiche e sulla buona fede del mal capitato e sono
più difficilmente prevedibili.
Ricordatevi che un cortese ma fermo “ mi scusi ma non ricordo” oppure “ mi scusi ma adesso non
ho tempo, si rivolga a mio figlio o comunque a qualcuno di riferimento”, non solo destabilizza il
male intenzionato ma vi mette a riparo da ulteriori rischi.
Un caso tipico e’ quello in cui si possa essere avvicinati da qualcuno che ha preso informazioni sul
nostro conto, che conosce il nome dei nostri familiari citandoli con sicurezza come amici, magari
meravigliandosi del fatto che noi non ci ricordiamo di lui. In quel momento queste persone fanno
leva su una sorta di gentile confidenza a cui noi crediamo e concediamo una disponibilità dettata da
una fiducia truffaldina che potrebbe metterci in pericolo.
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La rete solidale
Diviene molto importante la rete di solidarietà che si forma nel contesto in cui viviamo. Il vicinato,
un amico che può aiutarci nella gestione del quotidiano, le persone di nostra comprovata fiducia,
sono parte integrante della nostra vita che dobbiamo tenere in considerazione.
A qualsiasi fascia di età si appartenga ricordiamoci che il senso di “cura” che si instaura l’uno con
l’altro e’ la migliore prevenzione che si possa adottare.
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NOTE
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Pubblicazione a cura di Anap Confartigianato Firenze
Testi a cura di Cinzia Vitale
Supervisione del progetto e illustrazioni di Tommaso Gianassi.
Impaginazione e stampa : Litografia San Marco
I contenuti della pubblicazione non possono essere manipolati, né riprodotti con alcun mezzo,
senza autorizzazione scritta di Confartigianato Imprese Firenze.
Testi aggiornati a ottobre 2012
Finito di stampare novembre 2012
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