L’Associazione Culturale “Un Grup di Amîs” promuove Ante hominem vita et mors Regia Renato Stroili Gurisatti XXXVII EDIZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE VIVENTE IN COSTUME DELLA PASSIONE E MORTE DI GESÙ CRISTO Colline di Ciconicco Venerdì Santo 3 aprile 2015 ore 21.00 in caso di pioggia la manifestazione si terrà Sabato 4 aprile 2015 ore 21.00 Comune di Fagagna Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Ministero per i Beni e le Attività Culturali “Cristo davanti a Caifa” - 1617 ca. Olio su tela, 2,72 x 1,83 m - Londra, National Gallery Avv. On. DEBORA SERRACCHIANI Presidente della Giunta Regionale della Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia Dott. FRANCO IACOP Presidente del Consiglio Regionale della Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia Dott.ssa PROVVIDENZA DELFINA RAIMONDO Prefetto della Provincia di Udine DANIELE CHIARVESIO Sindaco del Comune di Fagagna Dr. On. PIETRO FONTANINI Presidente della Giunta Provinciale di Udine Promozione organizzazione e realizzazione Associazione Culturale “Un Grup di Amis” La manifestazione è stata patrocinata da: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia di Udine Comunità Collinare del Friuli Comune di Fagagna Si ringrazia per il contributo concesso Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia di Udine Comunità Collinare del Friuli Comune di Fagagna Presidente del Consiglio Provinciale di Udine Testo Regia e Consulenza Musicale Renato Stroili Gurisatti Dott. GIAMBATTISTA TURRIDANO Scenografie Luigina Tusini - artista/scenografa Dott. FABRIZIO PITTON Presidente il Consiglio di Amministrazione della Comunità Collinare del Friuli Impianti di amplificazione ed effetti luce GERPARI SERVICE - FREE TIME Dott. FEDERICO VICARIO Presidente della Società Filologica Friulana Con la collaborazione di: Tullia De Cecco Coordinamento Flavio Sialino Il comitato organizzatore ringrazia sentitamente quanti hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Si ringraziano per la collaborazione: Congrua Familiare di Ciconicco, Coop. Agricola “Il Gelso” - Ciconicco. Un grazie speciale e particolare a Tullia De Cecco L a rappresentazione della Passione è un evento straordinario che il “Grup di Amis” di Ciconicco ripropone ogni anno come testimonianza di fede e ci porta ad interrogarci su cosa sia la nostra esistenza, quali siano i nostri valori fondamentali e i limiti dell’uomo. Spesso siamo spettatori distaccati delle tante tragedie umane che accadono nel mondo e anche in Italia. Fame, guerre, povertà, mancanza di lavoro, sono in evidente contrasto con il rispetto della vita, dei diritti, delle persone e non possono e non devono lasciarci indifferenti. La Passione di Cristo apra il nostro cuore, come Gesù ci ha insegnato due millenni fa, alla solidarietà verso coloro che sono in difficoltà. Grazie quindi alla gente di Ciconicco che offre all’intera Comunità una rappresentazione unica nel suo genere, nel- lo splendido e suggestivo scenario delle colline, arricchite dalle sceneggiature realizzate con il lavoro di tante persone e dalla maestria di attori per una sera, affiancati da esperti lettori e registi. Rivolgo infine a nome dell’Amministrazione Comunale di Fagagna un affettuoso saluto ed un augurio a tutti coloro che presenzieranno a questa edizione che, ne sono certo, offrirà a ciascuno profonde emozioni e un’ottima occasione di riflessione in attesa della Pasqua. Il Sindaco Daniele Chiarvesio D are vita a un dramma che è da sempre nel cuore della gente del Friuli, che da secoli costituisce il punto centrale della settimana santa; un perpetuarsi della tradizione sì, ma al tempo stessa il ricercare, l’approfondire, il cambiare e il ricominciare per renderla sempre attuale: vicina ai tempi di oggi, esplicita per la vita di ogni giorno; ma in un modo che possa travalicare i profondissimi significati religiosi (che tanti vorrebbero soffocare in stereotipi e/o divieti), e raggiungere tutte le coscienze; con il solo scopo di riportare alla riflessione, all’essenzialità di una scala di valori che sempre più si va complicando. Questo il motivo, la spinta, l’impulso che muove anche nel 2015 la nostra associazione per il trentasettesimo anno consecutivo, a far rivivere sulle colline di Ciconicco la Passione di Gesù Cristo. Tema violento se vogliamo, ma portatore di un formidabile e sconvolgente messaggio di pace, quanto mai attuale. I nostri volontari, in qualità di attori, comparse, tecnici, costumisti, tutto-fare, vivono sempre con entusiasmo e ammirevole partecipazione tutte le fatiche e gli impegni che tutto ciò comporta e che si traduce in una sempre nuova esperienza di condivisione, di conoscenza, di relazione tra persone. Un grazie particolare via innanzitutto al pubblico che da anni ci segue numeroso, e che ci dà ragione di persistere; Un sincero riconoscimento di gratitudine va agli enti pubblici, agli istituti e ai privati che in ogni modo hanno ritenuto di essere al nostro fianco anche per questa edizione. A tutti auguri di buona Pasqua, di speranza e di serenità.. Andrea Schiffo “Ante hominem vita et mors, bonum et malum: quod placuerit ei, dabitur illi” Davanti agli uomini stanno la vita e la morte: a ognuno sarà dato ciò che a Lui piacerà. LA CROCE: IL DOVERE DELLA LIBERTÀ Nel grande scenario della passione del Giusto, l’evento che per i credenti ha portato l’irraggiungibilità del divino nella finitezza della dimensione umana, giocano tutte le eterne componenti della condizione storica dell’uomo: l’amore, la delusione messianica, il potere e la sua giustizia, il tradimento, la vigliaccheria, il vuoto, il mistero, l’impotenza, l’assenza di Dio, il fallimento e la morte. Situazioni ampiamente trattate e che hanno abitato anche il cuore dei santi mistici da Santa Margherita da Cortona già fin nel duecento ai moderni Teresa Neumann, Faustina Kowalska, Marthe Robin o Padre Pio passando per Teresa d’Avila o Giovanni della Croce, piuttosto che Anna Caterina Emmerick o Teresa del Gesù Bambino tanto per dirne alcuni. Gli spunti per una meditazione capace di accompagnare la rievocazione della Passione di Cristo sono, dunque, numerosi e di grandissimo valore teologico. Essi danno una risposta straordinaria, dal punto di vista della fede, a molte domande aperte dalla tragica vicenda di “quell’uomo” appeso al legno alle porte di Gerusalemme e, grazie all’esperienza dell’abbandono totale a Dio che è dono dei mistici, danno una possibilità di superare, per chi ha fede, anche le tante inquietudini sollecitate dalla ricerca del senso. Ma c’è un aspetto che intercetta indistintamente sia la mente di chi crede come quella di chi non ha una dimensione di fede: cosa ha cambiato “effettivamente” nella storia dell’uomo quel giorno di duemila anni ancora raccontato e celebrato? Quella morte accolta da Cristo come sacrificio dell’agnello per liberare l’uomo di ogni tempo dal male ed aprire tempi nuovi, ha portato veramente l’uomo ad impiegare la sua libertà per costruire un mondo di pace, giustizia e solidarietà? È l’essere umano di ogni tempo a doversi confrontare con la difficoltà dell’uso della propria libertà, a trovarsi tormentato, come ha scritto anche Gherardo Colombo «dalla scelta non perché gli è impedito di farla, ma perché non è capace di farla»; è il dramma di ciascuno di noi, credente o non credente, quello di «essere poi responsabili, nei confronti degli altri e di se stessi, di quel che si è scelto». Questo territorio è stato visitato in modo affascinante da Fëdor Dostoevskij che ambienta nella Spagna cattolica del XVI secolo il dialogo tra Gesù Cristo e il Grande Inquisitore. La libertà è un peso per l’uomo, soprattutto quando essa lo pone davanti alla scelta tra la falsa libertà del peccato ed il riconoscimento terreno della dignità della persona umana. In questa sola scelta sta la radice della distinzione tra il bene e il male. Il Grande Inquisitore è un mistificatore sottile e molto simile a quei moderni persuasori occulti che, rendendo la società infantile (ci vorranno bene come bambini dice il cardinale) governano l’economia, la pubblicità, la televisione e perfino la religione (abbiamo corretto l’opera Tua e l’abbiamo fondata sul miracolo, sul mistero e sull’autorità). Nella rievocazione della Passione di Ciconicco del 2015, sarà presente, dunque, un richiamo alle pagine di Fëdor Dostoevskij ed alla figura del Grande Inquisitore. Non per ambizione di vestire con un così immenso quadro letterario e filosofico il momento riflessivo e celebrativo tradizionale di una comunità, ma piuttosto per lo sforzo di comprendere la libera scelta che Cristo ha fatto sulla croce anche alla luce della profonda intuizione di Dostoevskij: l’amore di Dio dà all’uomo la forza di scegliere e la possibilità, non l’obbligo, di scegliere il bene. Alla libertà, dono terribile che Dio ha voluto fare agli uomini, il Grande Inquisitore oppone il miracolo, il mistero e l’autorità. Una “correzione” dell’opera divina più compassionevole nei confronti degli uomini perché la salvezza sia davvero pietosa per tutti e non come quella mostrata in Matteo “due saranno nel campo; l’uno sarà preso e l’altro lasciato” (Matteo 24:40). Unde Malum Da dove viene il male, e perché? È un domanda cruciale per la nostra modernità devastata da così tante e grandi ferite. La leggenda del Grande Inquisitore termina mostrandoci Gesù, che dopo aver ascoltato fino in fondo e in silenzio, bacia inaspettatamente il vecchio accusatore. Come a suggerire che la risposta è sempre nell’amore: una terza via, tra la libertà e il mistero. Anche il non credente intuisce che il rispetto dell’uomo verso l’altro, pur senza diventare amore - come si esige per chi è cristiano - può essere il presupposto per costruire una società di persone adulte e libere da quel potere che ci vorrebbe sudditi-bambini nella libertà del male. Nella liturgia delle Chiese d’oriente si proclama che Cristo è “salito volontariamente” sulla croce. In quell’estremo e libero atto d’amore verso la creazione sfigurata dal male, Cristo dice in modo definitivo all’uomo che alla salvezza si può arrivare solo nella piena libertà. Renato Stroili Gurisatti, è autore di diversi lavori teatrali. Ricordiamo qui “Ode a Bertrando” col grande Sergio Fantoni (Udine, Klagenfurt, Gorizia, 1996), “Passione di San Giusto” (Cattedrale di Trieste, 1998, musiche di Marco Sofianopulo, regia Enrico Protti), “Sei tu, dunque, re?”- Cappella Universitaria Udine 1999) “Passio aquilejensis” (Cividale, 2001 con Battiston, Virgilio, Zacchigna regia Giacomo Zito), “Nel segreto di un mattino” (Trieste, Udine, Gorizia, 2004). “Pray for the peace of Jerusalem” (Udine - Trieste 2005, progetto “Inconto di civiltà” delle Caritas del Friuli Venezia Giulia, musiche di Sofianopulo), “Cagion d’honore” (Teatro Nuovo Giovanni da Udine, 2006, musiche di Valter Sivilotti, regia Claudio Mezzelani ), “Il segreto della tredicesima luna” (Teatro Nuovo Giovanni da Udine, 2006, musiche di Carrara- D’Andrea-Terranova). Come autore di testi destinati alla musica, ha lavorato con i compositori Valter Sivilotti, Marco Sofianopulo e con il maestro Davide Liani. Intensa l’attività come ideatore e organizzatore di eventi culturali: tra i più significativi, con Michele Mirabella “Il mattino del terzo giorno” (Teatro Nuovo Giovanni da Udine, 2006), “Ho popolato di nomi il mio silenzio” (Teatro Nuovo Giovanni da Udine, 2007) e “Il primo Natale di pace” (Teatro Nuovo Giovanni da Udine, 2008). Ha ideato con l’Associazione D.M.Turoldo di Sedegliano e successivamente curato il progetto della Regione Friuli Venezia Giulia “Turoldo” nel decimo anniversario della scomparsa (2002). È stato presidente e vicepresidente di diverse associazioni culturali tra le quali Studium Musicae (fondata dal M° Liani) e Forum di Aquileia. Per tre mandati consecutivi è stato consigliere di amministrazione del Teatro nuovo Giovanni da Udine. Luigina Tusini nasce a Udine, si diplomata a Venezia nel 1994 all’Accademia di Belle Arti e fonda assieme ad altri artisti il Gruppo Mille attivo fino al 2002. Oltre alla pittura e fotografia opera nel campo del teatro come scenografa, collabora con studi di ar- chitettura, realizza laboratori artistici e corsi di fotografia nelle scuole e presso diverse strutture che si occupano del recupero/reinserimento di ragazzi con problemi di salute mentale. Da più di 15 anni collabora con il CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG di Udine prediligendo spettacoli dove la scenografia diventa installativa e performativa e viene accompagnata spesso dalla fotografia e dal video. Nel 2004 fonda l’associazione culturale HC Capitale Umano, gruppo di artisti che opera nell’ambito delle arti performative, indagando sui confini tra arte visiva, installazione, video art, musica, poesia, performance. Vive e lavora a Faedis (Udine, Italia). Cenni sulle altre attività dell’Associazione… L’Ass. Cult. “Un Grup di Amis”, nel perseguire l’obiettivo di riscoprire le proprie radici, valorizzare la tradizioni locali, promuovere varie attività culturali, ha fatto rivivere, nel corso delle sue attività, il “costume di Ciconicco” così come esposto e documentato al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Udine. Esso, realizzato in tre esemplari, viene indossato da giovani componenti dell’associazione nelle occasioni di rappresentanza. Disse di esso Novella Cantarutti: “Un esemplare del costume femminile in uso a Ciconicco intorno alla fine del secolo passato, fu raccolto, una cinquantina di anni fa, da Lea D’Orlandi e Gaetano Perusini nel corso delle ricerche che questi esperti di cultura tradizionale conducevano al fine di illustrare le fogge e le trasformazioni del costume che si diversificavano nelle varie zone in cui si compone il Friuli, pur presentando quegli elementi comuni che permettono la definizione di “costume friulano”. Questo costume non è tipico soltanto di Ciconicco e dalla zona prossima che sta al limite della fascia meridionale delle colline moreniche, ma riguarda la media pianura che si stende tra Torre e Tagliamento. Esso è illustrato in uno studio condotto da Gaetano Perusini e Gian Paolo Gri su documenti d’archivio (inventari che accompagnano i patti dotali o taluni atti giudiziari riguardanti gente di media condizione: contadini, artigiani, mercanti) e comprende i secoli che vanno dall’inizio del XV (1411), alla fine del XVIII (1798). Ma i lavori in questo campo non sono finiti. La ricerca continua, altre realizzazioni verranno presentate… Lettori Assistente Alla Regia Gesù L’inquisitore Pilato Maria La Madonna Sommi Sacerdoti Gli Apostoli I Due Ladroni Soldati Romani Guardie Del Tempio Alcuni Uomini Alcune Donne Verner Di Donato Pietro Romanello Maurizio Alpini Andrea Schiffo Carlo Bortolussi Luigi Romanello Donatella Agnoletti Ennio Adamo Gianni Comisso Marcello Crapiz Marco Schffo Claudio Del Negro Luca Fabbro Collini Fabio Daniel Lizzi Miano Mattia Morandini Marco Sialino Leonardo Fausto Schiffo Giacomo Schiffo Stefano Schiffo Stefano Tonello Simone Doraponti Giacomo Pussini Francesco Saro Presello Tiziano Cristian Kompare Federico Saro Miano Flaviano Gianni Ridolfo Giovanni Maugliani Federico Comodin Stefano Comodin Federico Quagliaro Marco Pignolo Valter Venuti Ivana Nonis, Nerina Collini, Flavia Foschiani, Manuela Bertuzzi, Maura Argento, Ljuba Kompare, Gloria Di Bin, Nicole Rossi, Elena Gheller Squadra Costumi Sarte Fotografia Accoglienza Anna Rosson Argento Maura Pignolo Michele Stefania Bulfone Sara Itollo Giulia Itollo Flavia Foschiani Serena Martini Arianna Zancan Cinzia Zancan Rita Sgoifo Elda Foschiani Ferruccio Bulfone Redenta Schffo Sara Itollo Giulia Itollo EUROPASSION EUROPA L’Associazione Culturale “Un Grup di Amis” aderisce dal 1995 all’associazione internazionale EUROPASSION. Tale sodalizio europeo raggruppa quasi ottanta località di quindici diversi paesi del territorio Europa. Tutte queste hanno una consolidata tradizione di Sacre Rappresentazioni: chi da secoli, chi da decenni. Esso sviluppa una serie di iniziative volte ad approfondire la conoscenza di queste realtà sotto il profilo storico, culturale e sociale. EUROPASSIONE PER L’ITALIA L’Associazione Culturale “Un Grup di Amis” è socio fondatore di dell’associazione nazionale EUROPASSIONE PER L’ITALIA nata nel 2005. Tale sodalizio raggruppa circa una trentina di località italiane accomunate dalla tradizione della rappresentazione della Passione di Gesù. Esso è riconosciuto dal Pontificio Consiglio della Cultura e aderisce la Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana, allo scopo di promuovere il giusto equilibrio tra gli aspetti religiosi e quelli culturali e artistici; valorizzare il coinvolgimento sociale delle comunità non solo come spettatori, ma anche come protagonisti; evitare la deriva folcloristica e spettacolare delle manifestazioni; favorire percorsi di dialogo interculturale,. Europassione per l’Italia sta promuovendo presso l’Unesco La candidatura della rete delle Passioni quale patrimonio immateriale dell’umanità. seguici su Facebook Ungrupdiamis Ciconicco Tutte le informazioni sul nostro sito www.ciconicco.it TARVISIO AUSTRIA GEMONA OSOPPO Uscita Gemona BUIA MAJANO TRICESIMO S. 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