Ufficio stampa
LUCCA, 15 FEBBRAIO 2014
COMUNICATO STAMPA
Il Puccini Museum secondo al mondo per numero
di autografi pucciniani
La Fondazione Puccini acquista il Fondo Marsili fino ad oggi sconosciuto.
I preziosi materiali, in tutto 600 pezzi, ripercorrono vicende
legate alla famiglia e alla carriera del Maestro Giacomo Puccini
Il Puccini Museum – Casa natale di Lucca diventa la seconda istituzione nel mondo per
numero di autografi pucciniani, facendo riferimento a lettere, fotografie e spartiti con
dedica autografa. Tutto ciò grazie all’acquisizione da parte della Fondazione Puccini del
Fondo Marsili che proviene dai discendenti di Nitteti Puccini, sorella di Giacomo Puccini, il
marito Alberto Marsili e del loro figlio Carlo. Il materiale apparteneva ai fratelli Carlo e
Marina Marsili, bisnipoti di Nitteti. Questa importante operazione è stata illustrata questa
mattina, nella sede della Fondazione Puccini, dal sindaco e presidente della Fondazione
Alessandro Tambellini, dal presidente della Commissione Cultura al Senato Andrea
Marcucci, dalla direttrice della Fondazione Puccini Gabriella Biagi Ravenni, dal
Soprintendente archivistico per la Toscana, Diana Marta Toccafondi e da Marina Marsili.
“Grazie a questo materiale il Puccini Museum diventa secondo al mondo per numero di
autografi del Maestro lucchese – commenta il sindaco Tambellini nel ruolo di presidente
della Fondazione Puccini – Un passo importante quindi per la città natale di Puccini che
vede aumentare il patrimonio culturale custodito al museo. Ma non solo, il nome di Puccini
è conosciuto ben oltre i confini italiani: l’acquisto dei carteggi autografi quindi si muove
nella direzione della promozione di Lucca nel mondo”
"E' un'acquisizione molto importante che rende il nostro museo una tappa fondamentale
per conoscere Giacomo Puccini – commenta il presidente della Commissione Cultura al
Senato, l’onorevole Andrea Marcucci - Sono particolarmente orgoglioso di questa
operazione, perché tentai di farla nel 2006 quando ero sottosegretario ai beni culturali. Ora
bisogna lavorare affinché il Puccini Museum sia la punta di diamante di una più efficace
strategia di promozione turistica di Lucca"
“Esprimo tutta la mia soddisfazione per questa importantissima acquisizione, che risponde
a uno dei principali scopi statutari della Fondazione Giacomo Puccini, quello della tutela,
conservazione, gestione, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale pucciniano
– commenta Gabriella Biagi Ravenni, direttrice delle Fondazione Puccini - Si è concluso
così un iter assai lungo e complesso, iniziato anni fa quando fu individuato questo fondo
familiare, completamente sconosciuto. Un fondo familiare che, per una parte importante
del materiale, è strettamente legato alla Casa natale di Giacomo Puccini (ma anche di
Nitteti Puccini!). Il materiale sarà esposto al Museo in una mostra speciale temporanea,
che attirerà l’attenzione di nuovi visitatori e anche di quelli che sono già venuti. Il Museo,
con l’organizzazione di mostre temporanee, e con l’ingresso di nuovi materiali/oggetti,
continua a rinnovarsi”.
Ufficio stampa
“Un carteggio di grandissima rilevanza per delineare la personalità di Giacomo Puccini e
illuminare la sua vita privata, vista nei suoi rapporti familiari più intimi e genuini – ha
aggiunto il Soprintendente archivistico per la Toscana, Diana Marta Toccafondi - ma
anche storicamente innovativo per la ricostruzione, in un’ottica nuova ed inconsueta, della
sua attività di compositore, in grado di far luce su aspetti poco noti della sue creazioni e su
progetti di opere mai realizzate”
Al Puccini Museum fanno la loro comparsa complessivamente 600 pezzi di cui 348 sono
autografi pucciniani, tra lettere, cartoline e fotografie con dedica e 252 sono documenti in
cui si trovano lettere di terzi – tra cui una di Giovanni Pascoli – appunti poetici e letterari di
Carlo Marsili, periodici e fotografie. Tutto il materiale era fino ad ora assolutamente
sconosciuto, anche agli studiosi: nessuna delle lettere è stata pubblicata e neppure
segnalata.
Il Fondo, acquistato per 180 mila euro con parte dei fondi che il Consiglio di
Amministrazione della Fondazione ha destinato a patrimonio, oltre al suo indiscutibile
valore culturale, rappresenta una forma di investimento che contribuirà all’incremento del
patrimonio stesso perché in grado di rivalutarsi nel tempo, come risulta dal costante
aumento di valore degli autografi pucciniani in vendita sul mercato antiquario.
Puccini mantenne sempre rapporti molto stretti con la sorella Nitteti, rimasta vedova assai
presto con due figli a carico (oltre a Carlo, anche Alba) e la aiutò economicamente per
molti anni. Al nipote Carlo, Puccini fu legato, oltre che da vincoli d’affetto familiare, anche
da rapporti di lavoro, sia artistici (Carlo Marsili, che era anche poeta, librettista,
drammaturgo, scrisse per lo zio il testo di Sogno d’or, collaborò alla prima stesura del
libretto del Tabarro) che finanziari (Carlo Marsili lavorava in banca e sbrigava per lo zio
operazioni ordinarie e straordinarie). Carlo Marsili godeva dell’assoluta fiducia dello zio,
che si confidava con lui anche nei momenti difficili.
Il Fondo è dunque un fondo familiare a tutti gli effetti, e consente di ricostruire molte
vicende familiari e personali finora assolutamente sconosciute o poco chiare. Vi sono
conservate anche molte lettere del compositore a un’altra sorella, Tomaide Puccini e
alcune alle altre due sorelle, Otilia e Ramelde, Molto importanti risultano le lettere
intercorse tra i vari membri della famiglia: si segnalano ma anche lettere di Albina Magi, la
mamma di Giacomo, alle figlie; lettere di Iginia, la sorella suora, alle sorelle; una cartolina
di Michele Puccini jr alla sorella Nitteti e lettere di Antonio Puccini al cugino Carlo.
Il Fondo consente anche di seguire da un punto di vista assolutamente nuovo la carriera e
le tappe della produzione artistica del compositore: le prime assolute delle opere e le loro
riprese in giro per il mondo, con notizie di prima mano sugli allestimenti e sui loro esiti, ma
anche i progetti di opere mai composte e gli stati di avanzamento di quelle compiute
(anche dopo le prime assolute). Il materiale copre un arco temporale molto vasto, dalle
lettere di Albina Magi (intorno al 1870) fino alla documentazione relativa a Carlo Marsili,
deceduto nel 1946. Di grande interesse anche la cospicua raccolta di abbozzi letterari e
poetici di Carlo Marsili che, secondo gli eredi, avrebbe avuto un ruolo più importante nella
stesura dei libretti per Puccini (soprattutto per Rondine e Turandot) di quanto fino ad ora
sia risultato. Sono presenti anche fotografie del compositore, alcune autografate, e
documenti particolari, come la partecipazione di nozze tra Giacomo ed Elvira.
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