DISPOSITIVI ELETTRONICI AVANZATI PLASTIC ELECTRONICS Celle Solari Organiche (II) a cura di Ornella Sanna Celle solari organiche, step di conversione e meccanismi di perdita ECCITONE: coppia elettrone-lacuna creata dall’assorbimento dei fotoni le cariche successivamente separate devono viaggiare verso i rispettivi elettrodi PROBLEMI DI CONVERSIONE DELL’ENERGIA • Assorbimento di fotoni 1. Il bandgap del semiconduttore è troppo alto 2. Lo strato organico è troppo sottile 3. Perdite per riflessione • Diffusione degli eccitoni • Separazione di carica • Trasporto di carica • Raccolta delle cariche il trasporto di carica nei materiali organici generalmente avviene tramite hopping tra una molecola e l’altra specifiche per una buona cella solare: • forte vicinanza tra le molecole • grande densità di molecole per soddisfare queste specifiche sono state elaborate diverse architetture di dispositivi fotovoltaici 1. Single Layer Cell un solo materiale semiconduttore la separazione di carica avviene alla giunzione Schottky Svantaggi: • l’assorbimento non avviene in tutto il visibile • elevate perdite per ricombinazione 2. Double layer cell • due strati attivi separati • minore ricombinazione uno strato accettore di elettroni tra il materiale attivo e l’elettrodo negativo migliora la regione attiva compenetrazione degli spettri di assorbimento Se l’offset tra i livelli HOMO e LUMO di entrambi i materiali a contatto è sufficiente a separare gli eccitoni, le cariche separate raggiungeranno i rispettivi elettrodi con poche probabilità di ricombinarsi. concentrazione di portatori liberi bande di energia per un dispositivo sufficiente a compensare il campo di double layer con bassa built in dovuto alla differenza tra le concentrazione di portatori di carica funzioni lavoro degli elettrodi Performance di varie celle solari organiche a double layer 3. Blend cell Blend è una mistura di materiali donore e accettore Blend e double layer condividono diversi vantaggi: • trasporto di carica separato • strato attivo più spesso Nella blend lo strato attivo può essere molto più spesso della somma delle lunghezze di diffusione degli eccitoni nei due materiali donore e accettore.Ciò implica una maggiore capacità di assorbimento rispetto ad altre strutture. Svantaggi: • elevata solubilità di entrambi i componenti • miscela dei due materiali di elevata qualità • basse tensioni di circuito aperto • forte dipendenza della fotocorrente dal campo applicato 4. Laminated Layer Devices idea di base: depositare gli strati D e A su elettrodi separati e poi laminarli insieme per ottenere una struttura D/A migliorandone l’interfaccia Svantaggi: • compatibilità trai componenti • necessità di materiali “soft” • curvatura del substrato • facile deterioramento dell’interfaccia performance di alcune celle solari a struttura laminata PRESTAZIONI • Single layer La EQE di un dispositivo con uno strato di Caratteristiche IV di un dispositivo con PTV nel PTV spesso 90nm è molto bassa nella buio (linea tratteggiata) e sotto illuminazione a principale regione di assorbimento ma 420nm (linea continua). raggiunge valori elevati nel range del blu. • Double layer Assorbimento ottico lineare e EQE di un Caratteristiche IV al buio e alla luce a 610nm con intensità di dispositivo double layer con CuPc/Per 0.25mW/cm2. Lo spessore dello strato di CuPc è circa 15nm mentre lo strato di Per è circa 60nm • Blend layer EQE di un blend device HPc+Per Caratteristiche IV di un blend HPc+Per al buio e sotto illuminazione con luce a 650nm e con intensità 0.25mW/cm2. Lo spessore è circa 70nm. • Laminated layer EQE e spettro di assorbimento di una Caratteristiche IV di una struttura laminata struttura laminata con contatti di ITO e Al al buio (linea tratteggiata) e sotto illuminazione a 480 nm La caratterizzazione fotovoltaica Power Conversion Efficiency (PCE) TENSIONE DI CIRCUITO APERTO cella solare ideale: Rs = 0 e Rsh = Id = I0 exp(qV/nkT- 1) al buio Id = I0 exp(qV/nkT- 1) - IL sotto illuminazione Data una certa IL la VOC è tanto maggiore quanto più piccola è la corrente al buio. Posto dunque I = 0, si ottiene: Voc =(nkT/q)*ln(IL/I0 + 1) cella solare reale: effetti di Rs e Rsh V V IRs Rsh I0 nkT / q I *e 1 Rs Rs 1 1 Rsh Rsh IL da cui, posto I=0, si ricava la formula che tiene conto dell’effetto di Rsh nkT I L Voc / Rsh Voc ln 1 q I0 un altro fattore che influenza il valore di VOC è la fotoluminescenza (PL) nkT I L Voc / Rsh Voc ln 1 q I 01 / PL CORRENTE DI CORTO CIRCUITO La corrente ISC (RL = 0) si può ottenere dall’equazione V IL V IRs Rsh I0 nkT / q I *e 1 Rs Rs 1 1 Rsh Rsh ponendo V = 0 cioè I sc I L I sh I d questa è la massima corrente che può essere estratta da una cella solare Interpretazione delle caratteristiche IV per le celle solari organiche effetto di Rsh effetto di Rs effetto di Isc Interfaccia elettrodo/semiconduttore e materiali per gli elettrodi Ca e Au, al posto di Al e ITO, migliorano l’efficienza di raccolta delle cariche ai due elettrodi ma sono poco versatili Quindi requisiti importanti per i materiali degli elettrodi sono: • una appropriata funzione lavoro • trasparenza (anche parziale) di uno dei due contatti Elettrodi comunemente usati nelle celle solari: • per la raccolta di elettroni Al, Ca, In, Ag • per la raccolta di lacune ITO, PEDOT A simple structure for Flexible Photovoltaic Devices PEDOT-PSS deposited by spin-coating thermal evaporated Al silver paste thermal evaporated or spin-coated organic polymer transparent flexible layer only 900 nm thick !!! I-V characterization 2 6,00µ Perylene Voc= 0,415 V J(A/cm ) 50,0n 4,50µ 2 dark current -1,0 0,0 -0,5 0,0 V(Volt) 0,5 1,0 Jsc= 1440 nA/cm FF= 21% 3,00µ 2 J(A/cm ) 1,5 light current 1,50µ -50,0n light current -1,0 -100,0n OC1C10- PPV Voc= 1,24 V 2 -150,0n Jsc= 132 nA/cm FF= 53,7 % -0,5 0,00 0,0 -1,50µ -3,00µ -4,50µ dark current V(Volt) 0,5 1,0