CUORE DI TENEBRA 24 LUGLIO > 15 AGOSTO 2010 ORISTANO / SAN VERO MILIS / RIOLA SARDO / NURACHI / BARATILI SAN PIETRO / NURECI Penetravamo sempre più a fondo nel cuore di tenebra. C’era una grande calma laggiù. A volte la notte il rullo dei tamburi dietro la cortina di alberi risaliva il fiume e vibrava nell’aria, debole e prolungato, come sospeso sulle nostre teste fino allo spuntare del giorno. Se significasse guerra, pace o preghiera non sapevamo. (Joseph Conrad, Cuore di Tenebra) CUORE DI TENEBRA Penetrare sempre più a fondo, lasciarsi trasportare, perdersi e ritrovarsi e poi perdersi ancora nel cuore di tenebra: è questa la meta o, almeno, l’aspirazione ambiziosa e folle della XII edizione del Dromosfestival. E se può sembrare irriverente ispirarsi al profetico capolavoro di Joseph Conrad, con la sua presa di coscienza che il “cuore delle tenebre”, la darkness, non sta nel continente africano bensì dentro la civiltà occidentale e nella sua vorace politica colonialista che dell’Africa ha fatto e continua a fare scempio, è pur vero che vi è una linea di continuità e una profonda coerenza tra il romanzo e i temi fino a ora trattati dal festival: il meticciato, l’incontro/scontro tra culture differenti e, in ultimo, la clandestinità. Intitolare l’evento Cuore di tenebra consente, dunque, un’articolazione quanto mai complessa, una lettura e una fruizione plurima del festival, come plurima è, del resto, la possibilità di avvicinarsi al testo conradiano. Da qui gli approfondimenti legati alla realtà economico-politica del continente africano mediante il gemellaggio col prestigioso Rencontres de Bamako, Biennale africaine de la Photographie, con la partecipazione della sua direttrice artistica Laura Serani e la collaborazione della Fondation Salif Keïta con la mostra Albinos del fotografo francese Alain Turpault, sull’apparente ossimoro dei bambini albini africani. Sua è, pertanto, l’immagine del festival che, con sobrietà e sensibilità, rappresenta la loro bellezza e la loro fragilità. Vittime dell’ignoranza e della superstizione che li considera dotati di poteri soprannaturali, sono spesso costretti a una vita di segregazione e discriminazione ben più pericolosa della fragilità dei loro occhi e della loro pelle. Ancora una volta saranno i linguaggi dell’arte contemporanea, della poesia e della musica in particolare, ad approfondire il rapporto tra la cultura africana e la tradizione occidentale, non necessariamente conflittuale quanto, piuttosto, fecondo e profondamente intrecciato al fine di combattere le diverse colonizzazioni. Va sottolineato, infine, che la darkness conradiana è, prima che sociale e politica, una condizione esistenziale, una dimensione dell’anima, per molti versi, e per qualcuno in particolare, un destino. È quella zona d’ombra che caratterizza la ricerca umana ed estetica di molti artisti, non solo africani, che, in tal modo e grazie a essa, consente di mantenere un margine di alterità e di resistenza all’omologazione e alla globalizzazione. Per questo chi vive i territori della “tenebra”, reali o virtuali che siano, si trova pericolosamente ai margini, nella dimensione non solo geografica ma anche esistenziale che dal continente africano, dalle sue genti, dalla sua cultura, deborda e contamina un Occidente attanagliato tra sensi di colpa e, ancora, volontà di sopraffazione. I cuori di tenebra ci guideranno in tali percorsi ombrosi, al contempo fisici e mentali, politici e artistici. E sarà piacevole e al contempo inquietante ascoltare il rullo dei tamburi e cercare di capire se si tratti di guerra, pace o preghiera. Ivo Serafino Fenu Vittime di credenze che attribuiscono loro origini e poteri soprannaturali, gli albini in Africa vivono in una situazione di estrema gravità. Mille superstizioni sono il prodotto dell’ignoranza e la frontiera tra credenze e crimine è spesso labile. Temuti e allontanati come una maledizione, o considerati talismani rari, in alcune zone dell’Africa gli albini sono destinati a riti sacrificali e sono oggetto di vere cacce all’uomo e di ignobili commerci. Con una serie di ritratti realizzati a Bamako grazie alla collaborazione della Fondazione Salif Keïta, Alain Turpault affronta da anni in maniera sensibile e personale la questione dell’albinismo. Immagini sobrie e poetiche evocano tutta la bellezza e soprattutto la fragilità di bambini e adolescenti albini. Ritratti di un grande classicismo, su fondo scuro, spogli di ogni artificio, permettono alla nostra attenzione di concentrarsi sullo sguardo, inquieto o interrogativo e su questa loro pelle chiara e lunare che tradirebbe una presunta natura sovrumana. Più che mai attraverso il ritratto sembra qui di accedere all’anima, e di sentirne l’infelicità e la tristezza davanti all’incomprensione alla crudeltà di uomini prigionieri dell’ignoranza. Laura Serani L’Albino è l’ostaggio di tutti gli etnocentrismi perché pone la domanda fondamentale e primaria dell’alterità, ma a entrambi: ai bianchi e agli altri (persone di colore). Specchio in negativo? La figura dell’albino è comune a tutte le società europee, africane, asiatiche, perché porta lo stigma fisico del colore bianco che la rende sempre diversa dagli appartenenti alla sua razza. Al tempo dei grandi imperi africani, l’albino è il protetto del re, il figlio degli dei, delle acque, per diventare, nel XVIII secolo, il fantasma dei bianchi. I viaggiatori europei, affascinati da questa strana creatura, hanno abbondato in fantasia e, quindi, con la loro presenza sul suolo africano, trasformato in seno alla società nera l’aura particolare dell’albino. Ostaggio di antiche superstizioni, Altro inquietante, l’albino cristallizza la questione dei nostri limiti sociali e individuali verso il riconoscimento degli altri. Mi piacerebbe che questo lavoro possa aggiungere una testimonianza diversa e complementare alla presa di coscienza e alle azioni svolte in Africa sperando, allo stesso tempo, di sensibilizzare l’Occidente al problema dell’albinismo. Alain Turpault RENCONTRES DE BAMAKO BIENNALE AFRICANA DELLA FOTOGRAFIA I Rencontres de Bamako – Biennale africana della fotografia, sono un'importante manifestazione internazionale che si tiene nella capitale del Mali e che testimonia la grande ricchezza e vitalità della fotografia africana contemporanea. L’ultima edizione, nel novembre 2009, sotto il titolo Frontières/Borders, ha proposto una riflessione sulle frontiere, reali o simboliche – una questione cruciale in Africa come in Europa –, esplorate attraverso diversi linguaggi artistici. Rencontres de Bamako Direzione artistica: Michket Krifa e Laura Serani. Delegato generale: Samuel Sidibé. Coproduzione: Ministère de la Culture du Mali e Culturesfrance. www.rencontres-bamako.com ALAIN TURPAULT Albinos Mostra prodotta dal Centre Culturel Français de Bamako per i Rencontres de Bamako, 2009, Biennale Africaine de la Photographie. Con il sostegno della Fondation Salif Keïta. MOSTRA 26-7>8-8 dal lunedì al venerdì 18.00-21.00 a cura di Laura Serani codirettrice artistica dei Rencontres de Bamako Lunedì 26 luglio ore 19.00 inaugurazione FORO BOARIO Via Vandalino Casu ORISTANO ingresso libero Alla ricerca del Cuore di tenebra e delle tenebre del cuore, in un incontro che vede, allo stesso tavolo, a discutere, confrontarsi, raccontare e raccontarsi, uno scrittore (Marcello Fois), un fotografo (Alain Turpault), un critico d’arte (Laura Serani), un filosofo (Vinicio Busacchi), la direttrice di un museo (Cristiana Collu) e un’operatrice umanitaria nel continente africano (Paola Gaidano). Un momento significativo all’interno del Dromosfestival che ha preso spunto, per la sua dodicesima edizione, tramite una serie di eventi musicali e artistici di qualità, dal capolavoro conradiano Cuore di tenebra. Ma l’approccio sarà, come consuetudine del festival, multidisciplinare, trasversale e meticcio, mettendo a confronto i linguaggi dell’arte contemporanea, della letteratura e della filosofia con le problematiche cogenti e drammatiche affrontate da chi opera direttamente nei luoghi del disagio dell’Africa, per approdare, infine, alla consapevolezza che la darkness conradiana è, prima che sociale e politica, una condizione esistenziale, una dimensione dell’anima, per molti versi e per qualcuno in particolare, un destino, una insondabile zona d’ombra, al di là del tempo e dello spazio. LE TENEBRE DEL CUORE Marcello Fois scrittore Cristiana Collu direttrice MAN Nuoro Laura Serani critici d’arte Alain Turpault fotografo Vinicio Busacchi filosofo Paola Gaidano operatrice umanitaria Ivo Serafino Fenu moderatore DIBATTITO Lunedì 26 luglio ore 21.30 ore 23.00 - DJ SET LUCA TANCHIS EX ASILO SANT’ANTONIO Via Sant’Antonio ORISTANO ingresso libero Cuori di tenebra Undici artisti, undici scatti, undici incubi. Sarà che il numero undici era considerato “la dozzina del diavolo”, sinonimo di traboccamento, di dismisura in qualsiasi situazione negativa, il numero dell’iniziativa individuale che si esercita senza rapporti con l’armonia cosmica e perciò sfavorevole per l’umanità, il numero della disarmonia, dell’eccesso, del pericolo, del conflitto e del martirio, per Sant’Agostino, dunque, il numero del peccato. Sarà un caso se undici sono gli artisti che evocano il “lato oscuro” di una contemporaneità malata, la darkness conradiana al di là dell’Africa, la condizione esistenziale dell’uomo occidentale che si rispecchia nei propri incubi e si annichilisce nei propri sensi di colpa, sarà un caso. Certo è, invece, che ogni scatto rappresenta o suggerisce la dimensione malata di un io smarrito, di una civiltà al capolinea, una sorta di cupio dissolvi individuale e collettivo, all’interno di una natura ipertrofica, di una sessualità morbosa e frustrante, di un benessere che incancrenisce e porta all’amputazione di ogni aspirazione e di ogni qualsivoglia possibilità di riscatto. Undici cuori di tenebra per undici fotogrammi dell’«orrore». Al di là di Conrad. Ivo Serafino Fenu STEFANO BONAZZI GIUSY CALIA FRANCO CASU ELISABETTA FALQUI MATTEO FAROLFI MASSIMO FESTI ROBERTA FILIPPELLI SALVATORE LIGIOS MICHELE MEREU GIUSEPPE RADO FRANCESCA RANDI a cura di ARTE MOSTRA 30-7>15-8 Venerdì 30 luglio ore 19.30 inaugurazione CENTRO STORICO NURACHI OMAR SOSA Omar Sosa pianoforte, fender rhodes Childo Tomas basso elettrico, voce, m’bira Marque Gilmore batteria Mola Sylla voce, m’bira, xalam, kongoman CONCERTO Sabato 24 luglio ore 22.00 a seguire DOPOFESTIVAL CAPO MANNU Marina di SAN VERO MILIS ingresso 5,00 Euro + D.P. (gratuito per i residenti) Afreecanos Pianista eccezionale, Omar Sosa è un’allegoria vivente dello scambio artistico universale. Nato a Cuba, segue una formazione accademica di composizione, armonia e strumentazione e si avvicina, da autodidatta, al pianoforte, che lo affascina per il suo carattere orchestrale e percussivo, tanto da divenire il suo strumento preferito e, proprio per il legame con le percussioni, il suo tratto caratterizzante. Al Dromosfestival l’artista presenta Afreecanos nel quale collabora con un’estesa formazione di musicisti, tutti provenienti da paesi che direttamente o indirettamente hanno un legame con il continente africano (Cuba, Mozambico, Francia, Senegal, Mali, Brasile, Usa, Guinea, Marocco). Il senso di pace e di universalità dell’Africa – una fonte musicale senza uguali – sono il punto di forza dell’intero progetto. «In Afreecanos ho voluto continuare il mio lavoro di ritorno alle origini, di ricerca di punti in comune fra le varie tradizioni; come quella cubana, brasiliana, senegalese, guineana, maliana e mozambicana», dichiara Omar. «Il mio lavoro vuole dimostrare che siamo figli della stessa Madre, e anche se siamo geograficamente separati, siamo vicini nell’essenza, nei concetti e nelle radici». ReCreation Un piede nella tradizione e l’altro nell’innovazione: è questo il mondo musicale di Marie Daulne, storica voce del gruppo Zap Mama. Nata in Congo ma cresciuta in Belgio, Marie si caratterizza per la sua promiscua formazione culturale che unisce stili diversi in un unico “suono”: la musica del Congo e quella francese amalgamate dalla presenza del sound statunitense. Dopo un viaggio nei luoghi dell’adolescenza percepì che il suono della sua terra era ancora vivo dentro di lei. Nel 1990 nasce il gruppo Zap Mama, composto da 5 voci femminili (a cappella). Tre anni dopo esce il primo album con l’etichetta Luaka Bop di David Byrne. Adventures in Afropea diventa il disco più venduto della casa discografica e raggiunge il primo posto nella Billboard World Music Charts. Nei lavori successivi vengono via via introdotti ritmi campionati, influenze R&B, pop e jazz. Negli ultimi anni il gruppo perde la caratteristica multivocale e Marie diventa il personaggio chiave che proietta Zap Mama verso un sound “globalizzato” in cui miscela jazz, pop, funk, reggae e soul. In ReCreation compare anche un pizzico di brasilian soul con la rilettura, in chiave contemporanea, del brano “Parole Parole” reso celebre da Mina. ZAP MAMA Marie Daulne vocals Camille Debruyne backings Stefy Rika backings Yassine Daulne percussion DJ backings Yannick Werther guitar keys laptop CONCERTO Domenica 25 luglio ore 22.00 a seguire DOPOFESTIVAL CAPO MANNU Marina di SAN VERO MILIS ingresso 5,00 Euro + D.P. (gratuito per i residenti) GEORGE BENSON George Benson guitar vocals David Garfield md piano keyboards Michael O’Neill guitar vocals Teddy Campbell drums Stanley Banks bass Thom Hall keyboards CONCERTO Martedì 27 luglio ore 22.00 PIAZZA CATTEDRALE ORISTANO ingresso 28,00 Euro Song and stories «Se nel jazz esiste qualcuno che ha fatto quello che hanno fatto i Beatles nel pop, questo è George Benson». Così Ken Burns, uno dei maggiori storici del jazz americano, ha definito George Benson, non soltanto uno dei più grandi chitarristi della storia del jazz, ma un musicista fondamentale nel divulgare il linguaggio della musica afroamericana, tanto da creare un inconfondibile “Benson Style”, fusione tra jazz, pop, rock e grande canzone, di classe e maestria inarrivabili. Ecco perché, a tutt’oggi, George Benson è considerato uno dei più raffinati ed eleganti chitarristi della scena mondiale nonché un grande cantante che ha spaziato da una carriera di successo nell’ambito jazz ad hits internazionali come Give Me The Night, Turn your love around, On Broadway, Nothing’s Gonna Change My Love for You. Benson, tuttavia, è noto presso il grande pubblico soprattutto come cantante di musica pop e R&B grazie a grandi successi quali Give Me The Night, Lady Love Me (One More Time), Turn Your Love Around, In Your Eyes, Love X Love, Being With You e This Masquerade mentre i jazzofili ne apprezzano l’abilità nello “scat”, una tecnica che permette di creare vocalizzi imitanti gli assoli jazz suonati con la chitarra. Il mio funerale è stato un disastro Filippo Martinez è un tragediografo ossessionato dalla sintesi che opera in tutti i campi della comunicazione. Il 20 luglio del 2001, giorno del suo 50° compleanno, ha proclamato la sua morte “indidascalica” (da non confondere con la morte “didascalica” che è quella che procura il lavoro alle agenzie di pompe funebri); da allora si considera “postumo” e ha rinunciato del tutto alle consuetudini che gli facevano perdere tempo. Questa è la sua epigrafe: «Trasloco. Vado in quel che faccio e faccio quel che sogno. Sono altrove. Altrove è l’unico posto possibile». Il mio funerale è stato un disastro propone una serie di monologhi brevi, tragici e, spesso, sorridenti. Accompagnati da una colonna sonora eseguita da L’Armeria dei Briganti e dal coro delle Confraternite di Nurachi, prenderanno la parola un tuffatore che non smette di sprofondare sino al buio assoluto dell’abisso, un vecchio console al quale i cammellini della memoria, nel sonno, stanno portando via i ricordi, un papa disorientato che ha perso il senso del suo ruolo, uno spermatozoo che si gioca tutto nella gara per la fecondazione, un gemello siamese che, nella notte, racconta di suo fratello ... I testi sono tratti da tre libri quasi inediti di Martinez che, nell’occasione, sarà anche l’interprete. FILIPPO MARTINEZ L’ARMERIA DEI BRIGANTI CORO DI NURACHI TRAGEDIA regia di Matteo Martinez Mercoledì 28 luglio ore 22.00 PIAZZA CATTEDRALE ORISTANO ingresso libero NICOLA PIOVANI Nicola Piovani pianoforte Andrea Avena contrabbasso Marina Cesari sax e clarinetto Pasquale Filastò violoncello e chitarra Cristian Marini batteria e fisarmonica CONCERTO Giovedì 29 luglio ore 22.00 a seguire DOPOFESTIVAL PARCO DEI SUONI RIOLA SARDO ingresso 10,00 Euro + D.P. (gratuito per i residenti) Concerto in quintetto Pianista, compositore e direttore d’orchestra, Nicola Piovani ha collaborato con registi quali Bellocchio, Monicelli, i fratelli Taviani, Moretti, Tornatore, Benigni, Fellini, Von Verbong, Gábor, Makavejev, Bigas Luna, Stelling, Irvin, Bodrov, Lioret, Thompson, Schmitt. Il Concerto in quintetto al Parco dei Suoni di Riola si pone, all’interno del Dromosfestival, come una pausa melodica in un contesto nel quale è il ritmo ossessivo, talvolta tribale, a far da filo conduttore. Brani scritti per il cinema, per il teatro, per concerto quali Suite De Andrè, La Vita è Bella, Suite Moretti, Annozero, La voce della Luna, sono stati, infatti, rivisitati dallo stesso Piovani in versione da piccolo gruppo di solisti, fra i quali spicca, innanzitutto, il ruolo del pianoforte suonato dall’autore. Rispetto ai concerti di ampio organico orchestrale, il Concerto in quintetto è, dunque, una riflessione più intima e flessibile che molto punta sulla cantabilità dei singoli strumenti – il sassofono, il violoncello, la fisarmonica – ma anche sulla duttilità ritmica di un organico agile, che permette all’invenzione solistica di rivelare lati nascosti fra le pieghe di partiture destinate a un repertorio corale e collettivo. Il cantante maliano Salif Keïta è noto anche perché affetto da albinismo e per essere un discendente diretto del fondatore dell’impero del Mali, Sundjata Keïta. Secondo il sistema castale malese Salif non sarebbe dovuto diventare un cantante. A causa del suo albinismo, infatti, venne emarginato dalla sua famiglia e dalla sua comunità poiché l’albinismo è un segno di sfortuna nella cultura Mandinka. Nel 1967, lasciata Djoliba per Bamako, aderisce al gruppo Super Rail Ban. Nel 1973 Keïta si unisce al gruppo Les Ambassadeurs. Per sfuggire ai disordini politici della metà degli anni ’70 Salif e il suo gruppo si rifugiano in Costa d’Avorio. Nel 1984 si trasferisce a Parigi per raggiungere un pubblico più vasto. Il suo stile unisce la musica tradizionale dell’Africa occidentale con stili musicali sia dell’Europa sia delle Americhe, pur mantenendo un’impronta islamica. Nei suoi lavori gli strumenti che vengono comunemente utilizzati sono balafons, djembes, chitarre, koras, organi, sassofoni e sintetizzatori ma Salif trae la sua forza artistica dalla continua sperimentazione nei suoi testi, nella sua musica ma, soprattutto, nel suo canto, tanto da meritarsi la definizione di “Golden Voice of Africa”. SALIF KEÏTA Salif Keita singer Kone Mamadou (« prince ») calebasse Doumbia Souleymane percussions Kone Mamadou percussions Samake Harouna kamale n’goni Kante Djessou Mory guitar Kouyaté Ousmane guitar Millimono Seydou Tamba bass Dante Aminata backing vocal 1 Kouyate Kone Bah backing vocal 2 CONCERTO Venerdì 30 luglio ore 22.00 a seguire DOPOFESTIVAL SPAZIO CONCERTI MUSEO PEPPETTO PAU NURACHI ingresso 15,00 Euro (gratuito per i residenti) Capo Mannu, MARINA DI SAN VERO MILIS - 5 Euro + D.P. (gratuito residenti) PROGRAMMA DROMOS FESTIVAL 2010 ore GEORGE BENSON concerto song and stories 27 22.00 Piazza Cattedrale, ORISTANO - 28 Euro ore CONFERENZA Le tenebre del cuore 21.30 ex Asilo Sant’Antonio, ORISTANO - ingresso libero ore ALAIN TURPAULT inaugurazione mostra Albinos 26 19.00 Foro Boario, ORISTANO - ingresso libero ore ZAP MAMA concerto recreation 25 22.00 Capo Mannu, MARINA DI SAN VERO MILIS - 5 Euro + D.P. (gratuito residenti) ore OMAR SOSA concerto afreecanos 24 22.00 LUGLIO LUGLIO LUGLIO LUGLIO ore SALIF KEÏTA concerto la différence 22.00 Spazio Concerti Museo Peppetto Pau, NURACHI - 15 Euro (gratuito residenti) ore CUORI DI TENEBRA inaugurazione mostra 30 19.30 Centro Storico, NURACHI - ingresso libero ore NICOLA PIOVANI concerto in quintetto 29 22.00 Parco dei Suoni, RIOLA SARDO - 10 Euro + D.P. (gratuito residenti) Piazza Cattedrale, ORISTANO - ingresso libero ore MARTINEZ-ARMERIA-CORO NURACHI 28 22.00 tragedia il mio funerale è stato un disastro LUGLIO LUGLIO LUGLIO Museo Peppetto Pau, NURACHI - ingresso libero ore DOBET GNAHORÈ concerto na afriki 22.00 Spazio Concerti Museo Peppetto Pau, NURACHI - 5 Euro + D.P. (gratuito residenti) 2 7 Segreteria organizzativa Oristano, via Sebastiano Mele 5/b tel +39 0783 310490 / fax +39 0783 310557 [email protected] / www.dromosfestival.it ore FRANCESCO PIU concerto mamma blues 24.00 Arena Mamma Blues, NURECI - ingresso libero ore DANA FUCHS concerto mamma blues 15 22.00 Arena Mamma Blues, NURECI - 5 Euro + D.P. (gratuito residenti) ore BLUES SESSION concerto mamma blues 24.00 Arena Mamma Blues, NURECI - ingresso libero ore JAMES TAYLOR QUARTET concerto mamma blues 14 22.00 Arena Mamma Blues, NURECI - 10 Euro + D.P. (gratuito residenti) ore MONTALBANO BLUES BAND concerto mamma blues 24.00 Arena Mamma Blues, NURECI - ingresso libero ore AMAR SUNDY concerto mamma blues 13 22.00 Arena Mamma Blues, NURECI - 5 Euro + D.P. (gratuito residenti) ore LIGABUE-ICHNUSA LIVE FEST concerto 15.00 Aeroporto Fenosu, ORISTANO - 27 Euro + D.P. ore RAY LEMA & SAKA SAKA ORCHESTRA concerto 22.30 Piazza Centrale, BARATILI SAN PIETRO - ingresso libero 1 ore GIOBBE COVATTA spettacolo recital 22.00 Parco dei Suoni, RIOLA SARDO - 10 Euro + D.P. (gratuito residenti) ore TAM TAM laboratorio di lettura favole africane (7/12 anni) 31 17.00 LUGLIO AGOSTO AGOSTO AGOSTO AGOSTO AGOSTO AGOSTO LABORATORIO DI LETTURA SULLA FAVOLA AFRICANA LABORATORIO per bambini dai 7 ai 12 anni Sabato 31 luglio ore 17.00 MUSEO PEPPETTO PAU NURACHI ingresso libero Tam Tam La fiaba è un genere narrativo universale nella tradizione orale di ciascun popolo e che permette di entrare, attraverso la magia e la suggestione della parola, nella vita quotidiana di un villaggio, di una terra, di un popolo, un terreno d’incontro che non ha barriere temporali, etniche, d’età. In particolare le fiabe africane hanno una profonda tradizione e vengono tramandate di generazione in generazione. Attraverso questo laboratorio dedicato ai bambini dai 7 ai 12 anni l’O.S.V.I.C (Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano), un’Organizzazione non Governativa che realizza progetti di sviluppo nei Sud del mondo ma che opera anche in Italia e in Sardegna, vuol far conoscere le espressioni artistiche africane nella nostra isola. I racconti scelti appartengono alla tradizione araba e dell’Africa del nord e hanno come protagonista Giufà. Giufà, infatti, è un personaggio della favolistica di molti paesi del bacino del Mediterraneo. È Joha l’egiziano e il magrebino; Giochà delle storie ebree; Giofà della Sicilia, ma vive nelle fiabe siriane e irachene. Giufà è colui che può aiutare i bambini a dissolvere le tenebre e i pregiudizi che, troppo spesso, offuscano il cuore degli adulti. Recital Da sempre Giobbe Covatta riesce a incantare il pubblico per le sue innate doti comiche e per la straordinaria umanità e spontaneità che traspare dal suo modo di essere. Non a caso l’attore si è dedicato intensamente a un serio impegno umanitario che lo ha portato dapprima a diventare uno dei testimonial dell'AMREF (Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca) e, in seguito, a dedicare molto del suo tempo libero ai problemi africani, fornendo aiuti concreti per portare a termine i progetti della Fondazione. La sua attività professionale è intensissima e tocca quasi tutti gli ambiti dell’espressività artistica. Al Dromosfestival, perfettamente in linea col tema Cuore di tenebra, si presenta con uno spettacolo che fonde le sue due ultime produzioni: Melanina e Varechina e Trenta, il numero degli articoli di cui si compone la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Con la comicità intelligente e la leggera ironia che gli è propria, Covatta analizza, contemporaneamente, in modo lucido e impietoso, i problemi del Terzo mondo, le responsabilità della sua decadenza, della sua povertà e riflette sui diritti fondamentali dell’uomo, raccontando con sarcasmo di chi questi diritti li ha solo sulla carta. GIOBBE COVATTA SPETTACOLO Sabato 31 luglio ore 22.00 a seguire DOPOFESTIVAL PARCO DEI SUONI RIOLA SARDO ingresso 10,00 Euro + D.P. (gratuito per i residenti) RAY LEMA & SAKA SAKA ORCHESTRA Ray Lema keyboards, vocal Etienne Mbappe bass Francis Lassus drums Luciana Demingongo Litemo vocal François Ballou vocal Rodrigo Viana guitar Thibault Renard trumpet Jerry Edwards trombone Xavier Sauze saxophone CONCERTO Domenica 1 agosto ore 22.00 PIAZZA CENTRALE BARATILI SAN PIETRO ingresso libero African night Raymond Lema A’nsi Nzinga è nato su un treno il 30 marzo 1946 in Zaire (ora Repubblica Democratica del Congo). Nel tragitto verso il vicino villaggio di Kary (oggi Lufu Toto), sua madre ha partorito in stazione; per il figlio di un capo stazione non era niente di straordinario. Da lì una vita nomade tra Africa, America ed Europa. Oggi Ray è un musicista poliedrico, un vagabondo dei suoni che mescola poliritmia africana e jazz, funk, rumba e musica classica da camera. Percussionista, suonatore di tamburo, organista, pianista classico, confronta, da sempre, la sua visione africana della composizione con quella della musica occidentale. Considerato una sorta di “padre” al quale fanno riferimento le nuove generazioni di musicisti della sua terra è, tuttavia, un artista senza radici. Ha scoperto la musica attraverso la cultura bianca occidentale e il primo strumento che ha imparato a suonare – il piano – non esiste nella musica africana. Non è stato un caso che se ne sia andato alla ricerca dei suoni tradizionali del suo paese non ancora ventenne. Il viaggio nel «cuore di tenebra» è stato, pertanto, il punto di partenza di una lunga ricerca filosofica e spirituale delle sue vere radici. Na Afriki Dobet Gnahoré canta l’amore e la disfatta, la gioia e la festa, usando una grande varietà di ritmi e di stili per un approccio transafricano originale e unico. Cantante, danzatrice e percussionista della Costa d’Avorio, è la nuova grande voce dell’Africa: interpreta le proprie composizioni in differenti lingue africane oltre che in francese e in inglese, in una miscela di elementi sonori e ritmici come le melodie mandingu, la rumba congolese, il ziglibiti ivoriano, il bikoutsi camerunense, l’hig-life ghanese, i cori zulu, i canti betè e quelli pigmei centrafricani. Con la sua voce calda e possente e una grande presenza scenica, le sue performance catturano l’attenzione fin dal primo istante unendo alla forza espressiva della voce, i movimenti della danza e le sonorità delle percussioni: la calebasse, la sanza, il balafon, la chitarra acustica e tanti piccoli strumenti per una suggestiva e vitale tavolozza di colori. Figlia di Boni Gnahoré, percussionista, attore e cantante molto attivo in Costa d’Avorio, nel suo secondo disco Na Afriki (All’Africa) offre una visione personale dell’Africa d’oggi alla quale chiede di trovare da sé le soluzioni per far fruttare le sue vaste risorse e assicurarsi un avvenire migliore. DOBET GNAHORÉ Dobet Gnahoré voce Colin Laroche de Feline chitarra acustica Boris Tchango batteria & percussioni Clive Govinden basso CONCERTO Lunedì 2 agosto ore 22.00 a seguire DOPOFESTIVAL SPAZIO CONCERTI MUSEO PEPPETTO PAU NURACHI ingresso 5,00 Euro + D.P. (gratuito per i residenti) Arrivederci mostro Ognuno di noi ha i propri mostri, i propri fantasmi. Li si possono chiamare ossessioni, p au re , c on d i z i on am e n t i , s e n s o d i inadeguatezza, aspettative e chissà in quali altri modi ancora. Sappiamo, però, che sono vivi e sono il filtro attraverso cui chiunque matura la propria, personale visione del mondo. Credo di conoscere abbastanza bene i miei “mostri”, mi fanno compagnia da tanto tempo. Può darsi che sia anche per questa lunga frequentazione che ora, in questa fase della mia vita, mi sembrano meno “potenti” e “ingombranti”. Alcuni di loro li ho affrontati in questo album ma era solamente per fargli sapere che li stavo salutando. Loro come tutti gli altri. So benissimo che sarebbe fin troppo bello che fosse un saluto definitivo. Infatti non mi sono permesso di dire: “Addio, mostro!” ma un più prudente e realistico: “Arrivederci, mostro!”. Con queste parole e con questo concerto Luciano Ligabue tenta di superare le “tenebre” che accompagnano il suo percorso esistenziale e artistico e, in quest'ottica, quasi come un rito scaramantico e catartico, nasce l’Ichnusa Live Fest, con i travolgenti e ipnotici ritmi delle migliori formazioni isolane e di alcuni “sciamani” della sua tradizione musicale. PRIMO CHEF DEL COSMO TRAINS TO ROOTS SIKITIKIS L’ARMERIA DEI BRIGANTI CORDAS ET CANNAS LUIGI LAI TAZENDA WHITE SUNSET Informazioni PER CHI ARRIVA AL CONCERTO DALLA S.S.131 PROVENIENZA NORD PRENDERE L’USCITA ORISTANO SIMAXIS e raggiungere uno dei parcheggi della città. EVITARE L’USCITA ORISTANO NORD PER CHI ARRIVA AL CONCERTO DALLA S.S.131 PROVENIENZA SUD PRENDERE L’USCITA SANTA GIUSTA e raggiungere il parcheggio del Centro Commerciale Mirella TUTTI I PARCHEGGI SONO GRATUITI E SERVITI DA BUS NAVETTA PER L’AREA DEL CONCERTO. Consultare il sito www.dromosfestival.it per tutte le indicazioni sulla dislocazione dei parcheggi e delle fermate dei bus-navetta. NURECI 2010 Il blues canta la madre, quella di tutti, la terra. Anche la mater mediterranea sul colle di Nureci è celebrata dal blues. È la stessa madre terra evocata attraverso la musica e il canto dagli schiavi africani deportati nelle Americhe. Il Mamma Blues, giunto alla quarta edizione, è, dunque, una celebrazione del legame eterno tra i popoli e la madre terra. Quest’anno Amar Sundy, artista che occupa un posto speciale nel mondo del Blues, proporrà a Nureci la sua musica vivace e piena di colori, capace di unire con armonia le influenze di Chicago Blues e i ritmi originali del deserto del Sahara dove lui è nato. The James Taylor Quartet è, invece, una miscela esplosiva di Soul, Funk, Jazz, Spy Movies, R’n’B, il tutto capitanato dallo splendido suono dell'organo Hammond di Taylor. Per definire il sound della band il mondo della musica si è visto obbligato a coniare un nuovo termine: Acid Jazz. Infine Dana Fuchs con la sua voce appassionata, i suoi testi diretti e onesti, la sua presenza scenica dirompente e dominante, con forti radici nel blues, nel gospel e nel rock: una voce possente ma capace delle modulazioni più dolci che caratterizzano questa straordinaria cantante newyorkese. Amar Sundy occupa un posto speciale nel mondo del Blues. La sua musica, vivace e piena di colori, unisce con armonia le influenze di Chicago Blues e i ritmi originali del deserto del Sahara dove lui è nato. Amar Sundy è, infatti, un Tuareg. Cresciuto a Parigi, a diciotto anni è tornato in Algeria in cerca delle sue radici ed è lì che ha imparato a suonare la chitarra. Tornato a Parigi pochi anni dopo, scoprì il Blues. Trasferitosi a Chicago passò alcuni anni suonando con Otis Rush e James Cotton, Son Seals e Sugar Blue, assorbendo il vecchio e nuovo sound dello Chicago Blues. Al suo ritorno in Europa, Amar ha lavorato con Albert King, BB King e Albert Collins per poi iniziare la sua carriera solista. Il 1990 segna l’uscita del suo primo lavoro solista, Hoggar – Chicago – Paris, in cui Amar Sundy mostra per la prima volta il suo nuovo volto di autore e interprete. Nel 1998 esce Homme Bleu, l’album che evidenzia un nuovo stile musicale basato sulla fusione tra Chicago Blues e ritmi berberi. Nel 2000 è pubblicato il suo primo album live, Live & Blues mentre nel maggio del 2004 è la volta di Najma: il disco segna la raggiunta maturità di questo alchimista degli stili e il suo arrivo a un suono personale e inconfondibile. AMAR SUNDY Amar Sundy vocal, guitar François Faure keyboards Henri Dorina bass Latabi Diouani drums, cajon & djembe CONCERTO Venerdì 13 agosto ore 22.00 ore 24,00 - concerto MONTALBANO BLUES BAND ARENA MAMMA BLUES NURECI iingresso 5,00 Euro + D.P. (gratuito per i residenti) JAMES TAYLOR QUARTET James Taylor hammond Dave Troke bass Adam Betts drums Chris Montague guitar Nick Smart trumpet Yvonne Yanney vocals CONCERTO Sabato 14 agosto ore 22.00 ore 24,00 - concerto BLUES SESSION ARENA MAMMA BLUES NURECI ingresso 10,00 Euro + D.P. (gratuito per i residenti) The James Taylor Quartet è una miscela esplosiva di Soul, Funk, Jazz, Spy Movies, R'n'B, il tutto capitanato dallo splendido suono dell’organo Hammond di Taylor. Per definire il sound della band il mondo della musica si è visto obbligato a coniare un nuovo termine: Acid Jazz. Da allora JTQ ne è diventato il gruppo-simbolo, la voce più autorevole del genere a livello mondiale. Del resto, è stato proprio Taylor, tanti anni fa e con la collaborazione di Eddie Piller, a diventare il simbolo di un'etichetta indipendente, la Acid Jazz appunto, che è ormai sinonimo di un intero modo di far musica. L'artista inglese ha collezionato le più svariate partecipazioni ai dischi di artisti del calibro di U2, Pogues, Manic Street Preachers, fino ad arrivare agli ultimi lavori di Tom Jones e Tina Turner. Questa partecipazione al Dromosfestival vede sul palco una band di sette musicisti con il Quartet affiancato da sax, tromba e dalla sensuale vocalist anglo-africana Yvonne Yanney. È l’occasione propizia per gustarsi dal vivo i successi storici e le nuove songs, e va sottolineato che la chiave del loro successo è data dalla capacità di trasporre, in versione live, un vero e proprio tipo di musica da ballare che affascina e conquista i fan. Dana Fuchs ha una rude intensità, una voce appassionata, testi diretti e onesti e una presenza scenica dirompente e dominante, con forti radici nel blues, nel gospel e nel rock, una voce possente ma capace delle modulazioni più dolci: questo in poche parole il ritratto della straordinaria cantante newyorkese. Cantante, compositrice e attrice, proprio per la sua capacità di lasciare il pubblico senza parole ad ogni suo passaggio si è guadagnata in brevissimo tempo la reputazione di un’artista che va vista dal vivo, tanto da indurre i produttori del musical di Broadway Love, Janis! a sceglierla come cantante principale nel difficilissimo ruolo di Janis Joplin per farne rivivere il suo “cuore di tenebra”. Nel recente film dedicato ai grandi successi dei Beatles, Across The Universe Dana interpreta invece il ruolo di Sadie, l’aspirante rock star. Ha all’attivo un disco in studio (Lonely for a longtime) e un live (Dana Fuchs live in New York City) dal quale tracima tutta la sua potenza e aggressività sonora. L’artista ha, inoltre, suonato e supportato live alcuni tra i nomi più leggendari del rock e del blues, tra cui Ray Davies (The Kinks), Dickey Betts (The Allman Brothers) e Bob Weir (Grateful Dead). DANA FUCHS Dana Fuchs voce Jon Diamond chitarra e armonica Walter Latupeirissa basso Carter Mc Lean batteria CONCERTO Domenica 15 agosto ore 22.00 ore 24,00 - concerto FRANCESCO PIU ARENA MAMMA BLUES NURECI iingresso 5,00 Euro + D.P. (gratuito per i residenti) DOVE ALLOGGIARE ORISTANO HOTEL Il Duomo **** Tel.0783 778061 Fax 0783 763536 www.hotelduomo.net [email protected] HOTEL Mariano IV Palace **** Tel.0783 360101 Fax 0783 360101 www.m4ph.eu - [email protected] HOTEL Mistral 2 **** Tel.0783 210389 Fax 0783 211000 www.hotel-mistral.it [email protected] HOTEL Mistral *** Tel. 0783 212505 Fax 0783 210058 www.hotel-mistral.it [email protected] HOTEL Villa delle Rose *** Tel. 0783 31010 Fax 0783 310117 www.hotelvilladellerose.com [email protected] HOTEL Rodia (Ostello della Gioventù) Tel.0783 251881 Fax 0783 590212 www.hostelrodia.it [email protected] Stella Maris (Case per Ferie) Torregrande Via Millelire, 42 - Tel/Fax 0783 22005 CAMPING Spinnaker - Torregrande Tel.0783 22074 Fax 0783 22071 www.spinnakervacanze.com [email protected] CAMPING Torregrande Tel/Fax 0783 22228 [email protected] SAN VERO MILIS HOTEL Is Benas Country Lodge **** Tel. 0783 528022 Fax 0783 52124 www.isbenaslodge.com [email protected] HOTEL Raffael **** Tel. 0783 52118 Fax 0783 394927 www.hotelraffael.com [email protected] HOTEL Da Cesare *** Tel.0783 52095 - 347 9017597 www.hoteldacesare.com [email protected] HOTEL Su Pallosu *** Tel.0783 58005 - 349 3662165 www.supallosu.it [email protected] Menhirs ** (Turismo Rurale) Tel.0783 020445 - 345 2901357 www.turismoruralemenhirs.it [email protected] Osteria Tziu Lacchiozzi Tel.0783 558056 - 389 6726170 www.lacchiozzi.it [email protected] RIOLA SARDO HOTEL Lucrezia *** Tel.0783 412078 Fax 0783 412303 www.hotellucrezia.it [email protected] Villa Valeria (Affittacamere) Tel.393 9015805 - 339 5246531 [email protected] BARATILI SAN PIETRO B&B Antonietta Demartis Via Roma, 50 - Tel.0783 410634 B&B Da Gina Via Manzoni, 2 - Tel.348 7661651 B&B Maria Via Roma, 42 - Tel.0783 410632 [email protected] B&B Il Girasole Via Vivaldi, 18 Tel.0783 411250 - 320 8430761 B&B Sa Moa Via Satta, 11 - Tel.0783 411556 B&B De Palmas Via Roma, 79 Tel.0783 410912 - 328 4799298 [email protected] NURACHI B&B Campus Maria Grazia Corso Eleonora, 13 - Tel.333 4979316 B&B da Rosalba Via Angioy, 7 - Tel.0783 410508 B&B I Girasoli Via Nuraghe, 114 - Tel.349 5869508 B&B Nurachi Via Amsicora, 31 Tel.0783 410097 - 339 4348209 www.bandbnurachi.com [email protected] B&B Santa Lucia Via Santa Lucia, 8 - Tel.0783 411322 B&B Click Via Kennedy, 14 - Tel.328 1355427 B&B S’Ungroni Resort Tel.0783 411398 - 328 3910498 www.sungronibeb.com [email protected] B&B Da Lucia Via Amsicora, 9 - Tel.0783 410296 NURECI B&B S’Omu Antiga Via Conte Toufani, 1 Tel.0783 96603 - 347 0762337 B&B C'era una volta… Via Sant’Anna, 30 Tel. 0783 96683 - 328 4929216 B&B Domus via Ungheria, 51 - Tel. 0783 967042 S’Archittu CAPO MANNU Seneghe 31 S.S.1 Narbolia Olbia Porto Torres Milis Putzu Idu Ula AlgheroTirso SAN VERO MILIS PARCO DEI SUONI Ardauli Paulilatino Is Arenas BARATILI SAN PIETRO RIOLA SARDO Zeddiani Oristano Fordongianus Solarussa Zerfaliu Massama Nuraxinieddu Cabras Donigala Torre Grande San Giovanni di Sinis Busachi Villanova Truschedu NURACHI Is Arutas IsArutas Bauladu Tramatza Neoneli Siamaggiore Cagliari Allai Ollastra Simaxis Silì Samugheo Siapiccia Siamanna Fenosu ORISTANO Ruinas Villaurbana Santa Giusta Palmas Arborea Mogorella Asuni Villa Sant’Antonio Senis Villa Verde Pau Arborea 31 S.S.1 Marrubiu Zéppara Ales Usellus Assolo Escovedu Albagiara Gonnosnò NURECI Genoni Prevendite ALGHERO DISCOFEVER, Largo San Francesco 15 CAGLIARI ALTA FEDELTÀ, Via Deledda 27- 070 684083 CAGLIARI BOX OFFICE, Viale Regina Margherita - 070 657428 CAGLIARI SARCONLINE, Via Sulis 41 - 070 654904 CARBONIA BIAGETTI, Via Gramsci 111 - 0781 64429 CASTELSARDO GELATERIA LU.PI., Via del Mediterraneo 8 - 079 4127025 JERZU VIAGGI DI LITTA, Via Umberto I° 128/130 - 0782 70109 LA MADDALENA I VIAGGI DI LITTA, Largo Matteotti 9 - 0789 735191 LANUSEI LIGURIA ASSICURAZIONI, Via Italia 1 - 0782 481048 MACOMER LOGOZZO, Via Puglie 1 - 0785 71077 / 0785 747196 NUORO NONSOLOMUSICA, Via Lamarmora 153 - 0784 255060 OLBIA BAR BARAONDA, Via Mameli 13 - 329 4287000 ORISTANO APPLAUSI, Via S. Mele 5/B - 0783 310490 ORISTANO CLOSER, Via Tirso 148 - 0783 212645 SASSARI MESSAGGERIE SARDE, Piazza Castello - 079 230028 / 079 2008091 SASSARI TICKETOK, Via Tempio 65 - 079 278275 TORTOLÌ IL TABACCHINO, Via Contu 2 - 0782 623370 VILLACIDRO TAB.RIC. 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