EDUCAZIONE ALLA POSTURA ED AL MOVIMENTO NEL POST INTERVENTO SULLA COLONNA Ft GABRIELLA PISU Dipartimento Recupero e Riabilitazione Funzionale A.S.O. CTO-M.Adelaide Direttore: Dott.ssa M.V. Actis 2° Corso Congiunto A.N.I.N – G.I.S “ LE DEFORMITA’ “ Vicenza 6 maggio 2011 PERCHE’ QUESTO TITOLO? L'EDUCAZIONE In fisioterapia è importante ALL’APPRENDIMENTO Predispone la persona NE MODIFICA I COMPORTAMENTI EDUCAZIONE POSTURALE Addestramento ai diversi passaggi posturali (supino-seduto;supinodecubito laterale;supinostazione eretta) Recupero dell'allineamento posturale in stazione eretta ed in posizione seduta PRESA DI COSCIENZA EDUCAZIONE MOTORIA Esercizi attivi con diversi tipi di contrazioni muscolari (isometriche, concentriche ed eccentriche ) Stretching Esercizi respiratori Recupero della corretta deambulazione COSA SUCCEDE IN EUROPA? ALCUNI DATI Il 70-80% della popolazione dei paesi industrializzati soffre di malattie legate alla colonna vertebrale. Nel Regno Unito la lombalgia è la seconda causa di assenza dal lavoro. Il trattamento ospedaliero di questa patologia assorbe circa il 30% della spesa del SSN. (AH McGregor,2010) In Italia le patologie del rachide (dall’ ernia del disco, discopatie, alle stenosi) interessano 15 milioni di persone con un incidenza del 8.2% ( Roma Spine , 2007) AH McGregor et al “Function after spinal treatment, exercise and rehabilitation( faster): improving the functional outcome spinal surgery”2010 REVISIONE BIBLIOGRAFICA 1 Uno studio condotto nel Regno Unito nel 2010 indica che: Ci sono differenze nella gestione del pz dopo chirurgia spinale : nella scelta delle metodiche fisioterapiche utilizzate nell'intensità di erogazione (2 volte la settimana per un ora, tutti i giorni ecc....) Terapia manuale Stretching Back school Rinforzo stabilizzatori di colonna massoterapia AH McGregor et al “Function after spinal treatment, exercise and rehabilitation( faster): improving the functional outcome spinal surgery”2010 Sia nelle limitazioni e nei consigli dati ai pz nel postoperatorio : Solo il 45% dei pz viene inviato alla riabilitazione Al 18% dei pz è prescritto il busto Nello studio sono stati inseriti 344 pz divisi in 4 gruppi : solo riabilitazione,solo libretto, riabilitazione + libretto, solo cura farmacologica. Il risultato è che è più efficace : UN PROGRAMMA DI FISIOTERAPIA (2 sedute la settimana per 1 h, per 6 settimane dalla 6 post intervento) con rinforzo progressivo di stabilizzatori di colonna, stretching, rinforzo AA.II . UN LIBRETTO EDUCATIVO con consigli posturali ed informazione scientifiche AH McGregor et al “Function after spinal treatment, exercise and rehabilitation( faster): improving the functional outcome spinal surgery”2010 spinal surgery”2010 2 La revisione della letteratura in un articolo del 2007 (sulla gestione del pz sottoposto a discectomia lombare o a decompressione, dal 1984 al 2005) trova poche conferme sulla necessità di limitare l'attività motoria nella fase post-chirurgica. Anzi: MUOVERSI PRIMA E’ MEGLIO ! The development of an evidence-based patient booklet for patients undergoing lumbar discectomy and decompression non istrumental AH McGregor et al 2007 Questo studio del 2007 pubblicato su Eur Spine ha messo in risalto l'utilità di un libretto educativo per la gestione del pz post-chirurgico (discectomia e erniectomia). Per ridurre i tempi di rientro al lavoro e diminuire i costi Per migliorare la qualità del recupero funzionale The development of an evidence-based patient booklet for patients undergoing lumbar discectomy and decompression non istrumental AH McGregor et al 2007 Un altro studio del 2009 pubblicato su Spine ha cercato di dimostrare come un programma di esercizi progressivi possa ridurre la disabilità ed aumentare la performance funzionale dopo intervento di microdiscectomia lombare (su un singolo livello) Tipo di programma riabilitativo: 12 settimane di terapia a partire dalla 4-6 settimana post intervento. Rinforzo muscolare degli estensori di tronco e progressione di esercizi da tappeto, quadrupedia ed infine in stazione eretta 3 Campione: 98 partecipanti (53 maschi e 45 femmine) raggruppati in modo casuale in 2 gruppi : un gruppo con solo consigli di igiene posturale un altro gruppo con consigli più esercizi Limiti :alcuni pz inclusi nello studio hanno fatto fisioterapia al di fuori del gruppo di studio e per questo motivo sono stati inseriti in un 3° gruppo definito “trattati” Inoltre il tempo di terapia dedicato ai gruppi non è stato omogeneo CONCLUSIONI: Un programma di esercizi progressivo ed intensivo combinato con i consigli posturali diminuisce la disabilità ed > la funzionalità An intensive, progressive exercise program reduces disability and improves functional performance in patients after single-level lumbar microiskectomy 2009 DIFFICOLTÀ NELLA GESTIONE DI STUDI IN RIABILITAZIONE La resa fisica del pz non è sempre la stessa in ogni seduta ( variabilità performance) Difficoltà del singolo pz ad eseguire un esercizio (disomogeneità nell’apprendimento) Relazione pz –terapista (diversa empatia) E nella nostra regione cosa succede? QUALI SONO LE DIRETTIVE DELLA REGIONE PIEMONTE PER LA FISIOTERAPIA? Il D.G.R n° 98-9422 del 2008 ha evidenziato “la presenza di prestazioni a forte rischio di inappropriatezza per un uso eccessivo delle stesse” Il D.G.R n° 49-12479 del 2009 fa emergere la necessità di una > appropriatezza nell’erogazione , sia per la qualità che per l’equità di accesso Bisogna ridurre i costi e mantenere la qualità elevata Come fare? E NEL NOSTRO OSPEDALE...? Nella pratica quotidiana emergeva l’esigenza non solo di eseguire un trattamento riabilitativo adeguato nel postintervento di colonna Sia per i pz indirizzati ad una riabilitazione di 1° e 2° livello Sia per coloro che venivano inviati a domicilio Ma anche di lasciare una guida fruibile in ogni momento per ricordare la modalità corretta di esecuzione degli esercizi e per chiarire eventuali dubbi su cosa si può e NON si può fare! Quindi … Abbiamo creato un LIBRETTO EDUCATIVO che fosse: La continuazione Personalizzabile del trattamento per meglio rispondere alle ≠ esigenze per i ≠ tipi di intervento eseguito in reparto STABILIZZAZIONI VERTEBRALI DORSALE DORSO-LOMBARE LOMBARE LOMBO-SACRALE EDUCAZIONE DEL PAZIENTE ALZARSI DAL LETTO SEDERSI ED ALZARSI Inizialmente è consigliato usare una sedia con i braccioli. Camminare indietro fino a sentire la sedia con le gambe, cercare i braccioli con una mano , poi con l’altra ed infine sedersi lentamente. Per alzarsi usare i braccioli e piegare leggermente il tronco in avanti alle anche. POSIZIONI CORRETTE A LETTO Evitare di curvare la schiena sia a pancia in su che sul fianco. Quando ci si gira sul fianco per i primi giorni è opportuno mettere un cuscino tra le gambe. ESERCIZI A LETTO RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA Sdraiati a pancia in su prendere tutta l’aria possibile dal naso, gonfiando la pancia (come quando si annusa un fiore) e buttare fuori l’aria lentamente per più tempo possibile con le labbra socchiuse,sgonfiando la pancia. Ripetere 10 volte ESERCIZI VASCOLARI Sdraiati a pancia in su, muovere in su e giù la punta dei piedi. Ripetere 15 volte FLESSORI D’ANCA Piegare la gamba e portare il ginocchio al petto poi tornare giù a gamba tesa. Eseguire anche dall’altra parte. Ripetere 10 volte ISOMETRICA DI QUADRICIPITE Sdraiati sul letto, gamba tesa con uno spessore sotto il ginocchio, schiacciare in basso per 5 sec e poi rilassare. Ripetere 20 volte per gamba ABDUTTORI D’ ANCA SUL FIANCO Girati su un fianco, gamba sotto piegata, gamba sopra tesa,portare la gamba verso l’alto. Ripetere 15 volte FLESSIONE SCAPOLO-OMERALE Seduti su una sedia o sul bordo del letto con i piedi appoggiati a terra portare le braccia tese in alto fino a che le mani si toccano sopra la testa. Ripetere 15 volte ABDUZIONE SCAPOLO-OMERALE Seduti su una sedia o sul bordo del letto con i piedi appoggiati a terra portare le braccia tese in fuori ed in alto fino a che le mani si toccano sopra la testa. Ripetere 15 SOLLEVARSI IN PUNTA DI PIEDI E’ opportuno tenersi ad una sedia, un tavolo o ad un mancorrente posto di fronte, divaricare di 10 o 15 cm i piedi, sollevarsi su entrambe le punte e tornare alla posizione di partenza. Ripetere 15 volte SQUAT Appoggiarsi con tutta la schiena al muro e i piedi staccati di 10 cm da questo, mantenendo il contatto scivolare lentamente verso il basso di circa 20 cm e tornare lentamente alla posizione di partenza. Ripetere 15 volte. ALCUNI CONSIGLI POSTURALI Evitare sempre il lavoro sopra e sotto le spalle QUALI SONO I BUSTI ORTOPEDICI? Jewett Tela armata COME INDOSSARLI CORRETTAMENTE? Bisogna indossarli a letto, posizionandoli dapprima in decubito laterale, possibilmente senza eseguire il ponte, per poi chiuderli in posizione supina. CONCLUSIONI RIDURRE I COSTI Questo lavoro cerca di dimostrare l’utilità dell’ educazione sul pz operato alla colonna MIGLIORARE IL RISULTATO FUNZIONALE Grazie !