“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
Fai scaturire le sorgenti nelle valli * e scorrono tra i monti; ne bevono tutte le bestie selvatiche * e gli onagri estinguono la loro sete. Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo, * cantano tra le fronde. Preghiera di adorazione e benedizione finale. LA NOSTRA VITA COME UN CAPOLAVORO VEGLIA DI PREGHIERA
IN PREPARAZIONE
ALLA CANONIZZAZIONE
DEI PAPI
GIOVANNI XXIII e
GIOVANNI PAOLO II
Parrocchia di S. Maria delle Grazie al Trionfale, Roma
26 Aprile 2014
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“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
Salmo 104 (A cori alterni) Benedici il Signore, anima mia, * Signore, mio Dio, quanto sei grande! Rivestito di maestà e di splendore, * avvolto di luce come di un manto. Tu stendi il cielo come una tenda, * costruisci sulle acque la tua dimora, fai delle nubi il tuo carro, * cammini sulle ali del vento; fai dei venti i tuoi messaggeri, * delle fiamme guizzanti i tuoi ministri. Hai fondato la terra sulle sue basi, * mai potrà vacillare. L'oceano l'avvolgeva come un manto, * le acque coprivano le montagne. Alla tua minaccia sono fuggite, * al fragore del tuo tuono hanno tremato. Emergono i monti, scendono le valli † al luogo che hai loro assegnato. Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno, * non torneranno a coprire la terra. 2
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ALLE 4.00 Canone di Taizè Questa notte non è più notte davanti a te, Il buio come luce risplende REPOSIZIONE DEL SANTISSIMO Canto: Dall'aurora al tramonto Dall'aurora io cerco Te, fino al tramonto ti chiamo. Ha sete solo di Te l'anima mia come terra deserta. Non mi fermerò un solo istante, sempre canterò la tua lode, perché sei il mio Dio, il mio riparo, mi proteggerai all'ombra delle tue ali. Non mi fermerò un solo istante, io racconterò le tue opere, perché sei il mio Dio, unico bene, nulla mai potrà la notte contro di me. 38
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Silenzio e musica di sottofondo. Canto iniziale: Al Signore canterò Al Signore canterò, loderò il suo nome. Sempre lo ringrazierò finché avrò vita. Darà fiducia a chi è stato offeso, speranza a chi non l'ha, giustizia per il povero, cibo a chi ha fame, libertà a tutti. Darà luce a chi non vede, la forza a chi si sente solo. Dio, amore e sicurezza, con gioia aprirà a tutti la sua casa. Darà respiro di vita a chi ha il cuore spezzato dall'angoscia. Dio regnerà per sempre e noi canteremo il suo amore. Saluto del celebrante C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen. C. La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore del Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. T. E con il tuo spirito. 3
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G. Introduzione Una serata dedicata alla santità. Un momento nel quale ci si ferma a riflettere sulla nostra vocazione alla santità, sulla bellezza di un cammino che non è noioso, che forse non ti darà ricchezza e potere, ma che ti fa arrivare molto più in alto. Il libro del Levitico afferma che il Signore, ha detto al suo popolo: “Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo” è quindi una chiamata alla santità la nostra, un comando a capire cosa significa per noi oggi essere santi. Tanti fanno come loro questo titolo, ma è sufficiente essere buoni? È sufficiente essere disponibili agli altri? È sufficiente dire qualche preghiera per esserlo? Facciamoci guidare dai papi, Giovanni XIII e Giovanni Paolo II, che ci parleranno del loro cammino, un percorso che ha permesso di rispondere SI’ alla chiamata particolare del Signore e alla quale tutti noi siamo invitati. C. Preghiamo Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di prepararci al dono della Santità, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l'abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo... T. Amen. Seduti 4
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Preghiera finale. (Insieme) Io sono creato per agire e per essere qualcuno per cui nessun altro è creato. Io occupo un posto mio nei consigli di Dio, nel mondo di Dio: un posto da nessun altro occupato. Poco importa che io sia ricco, povero, disprezzato o stimato dagli uomini: Dio mi conosce e mi chiama per nome. Egli mi ha affidato un lavoro che non ha affidato a nessun altro. Io ho la mia missione. In qualche modo sono necessario ai suoi intenti, tanto necessario al posto mio quanto un arcangelo al suo. Egli non ha creato me inutilmente. Io farò del bene, farò il suo lavoro. Sarò un angelo di pace, un predicatore della verità nel posto che Egli mi ha assegnato, anche senza che io lo sappia, pur ch’io segua i suoi comandamenti e lo serva nella mia vocazione. (John Henry Newman) 37
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L. dalla lettera di Piergiorgio Frassati a Isidoro Bonini (1925) Nelle mie lotte interne mi sono spesso domandato perché dovrei io essere triste? dovrei soffrire, sopportare a malincuore questo sacrifizio? Ho forse io perso la Fede? no, grazie a Dio, la mia Fede è ancora abbastanza salda ed allora rinforziamo, rinsaldiamo questa che è l'unica Gioia, di cui uno possa essere pago in questo mondo. Ogni sacrificio vale solo per essa; poi, come cattolici, noi abbiamo un Amore che supera ogni altro e che dopo quello dovuto a Dio è immensamente bello, come bella è la nostra religione. Amore che ebbe per avvocato quell'Apostolo, che lo predicò giornalmente in tutte le sue lettere ai vari Fedeli. La Carità, senza di cui, dice S. Paolo, ogni altra virtù non vale. Essa sì che può essere di guida e d'indirizzo per tutta la vita, per tutto un programma. Essa con la Grazia di Dio può essere la meta a cui il mio animo può attendere. Ed allora noi al primo momento siamo sgomenti, perché è un programma bello, ma duro, pieno di spine e di poche rose, ma confidiamo nella Provvidenza Divina e nella Sua Misericordia. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. Canone di Taizè Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est. 36
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LA CHIAMATA Canto: Cerco la tua voce Dove sei, perché non rispondi? Vieni qui, dove ti nascondi? Ho bisogno della tua presenza: è l'anima che cerca te. Spirito che dai la vita al mondo, cuore che batte nel profondo lava via le macchie della terra e coprila di libertà. Soffia vento che hai la forza di cambiare fuori e dentro me questo mondo che ora gira, che ora gira attorno a Te. Soffia proprio qui fra le case nelle strade della mia città. Tu ci spingi verso un punto che rappresenta il senso del tempo, il tempo dell'unità. Rialzami e cura le ferite, riempimi queste mani vuote. Sono così spesso senza meta e senza te cosa farei? Spirito, oceano di luce, parlami, cerco la tua voce; traccia a fili d'oro la mia storia e intessila d'eternità. Salmo 112 (A cori alterni) Lodate, servi del Signore, * lodate il nome del Signore. Sia benedetto il nome del Signore, * ora e sempre. 5
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Dal sorgere del sole al suo tramonto * sia lodato il nome del Signore. Su tutti i popoli eccelso è il Signore, * più alta dei cieli è la sua gloria. Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto * e si china a guardare nei cieli e sulla terra? Solleva l’indigente dalla polvere, * dall’immondizia rialza il povero, per farlo sedere tra i principi, * tra i principi del suo popolo. Fa abitare la sterile nella sua casa * quale madre gioiosa di figli. Canone di Taizè: Tu sei sorgente viva, tu sei fuoco sei carità, Vieni Spirito Santo, vieni Spirito Santo. L. Dalla Lettera agli Ebrei Voi vi siete accostati al monte Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell’aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele. L. Parola di Dio T. Rendiamo grazie a Dio muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti. Cari giovani del secolo che inizia, dicendo «sì» a Cristo, voi dite «sì» ad ogni vostro più nobile ideale. Io prego perché Egli regni nei vostri cuori e nell'umanità del nuovo secolo e millennio. Non abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione. 6
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Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. Canone di Taizè Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. “La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
benessere dei loro cittadini garantiscano e difendano il gran dono della pace; accenda le volontà di tutti a superare le barriere che dividono, ad accrescere i vincoli della mutua carità, a comprendere gli altri, a perdonare coloro che hanno recato ingiurie; in virtù della sua azione, si affratellino tutti i popoli della terra e fiorisca in essi e sempre regni la desideratissima pace. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. Canone di Taizè Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. L. dalle parole di Giovanni Paolo II alla veglia di preghiera in occasione della XV GMG Cari giovani, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna. Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" (cfr Is 21,11‐12) in quest'alba del terzo millennio. Nel corso del secolo che 34
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Per la riflessione La chiamata di Giovanni Paolo II La storia della mia vocazione sacerdotale? La conosce soprattutto Dio. Nel suo strato più profondo, ogni vocazione sacerdotale è un grande mistero, è un dono che supera infinitamente l'uomo. Ognuno di noi sacerdoti lo sperimenta chiaramente in tutta la sua vita. Di fronte alla grandezza di questo dono sentiamo quanto siamo ad esso inadeguati. La vocazione è il mistero dell'elezione divina: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga» (Gv 15, 16). «E nessuno può attribuirsi questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne» (Eb 5, 4). «Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo; prima che tu uscissi alla luce ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni» (Ger 1, 5). Queste parole ispirate non possono non scuotere con un profondo tremore ogni anima sacerdotale Per questo, quando nelle più diverse circostanze — per esempio, in occasione dei Giubilei sacerdotali — parliamo del sacerdozio e ne diamo testimonianza, dobbiamo farlo con grande umiltà, consapevoli che Dio «ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia» (2 Tm 1, 9). Contemporaneamente ci rendiamo conto che le parole umane non sono in grado di reggere il peso del mistero che il sacerdozio porta in sé. Questa premessa mi è sembrata indispensabile, perché si possa comprendere in modo giusto quello che dirò del mio cammino verso il sacerdozio. 7
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“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
La chiamata di Giovanni XXIII Nella primavera 1958, nell’anno dell’elezione del soglio pontificio, così Papa Giovanni scriveva: “La mia umile e ormai lunga vita si è sviluppata come un gomitolo, sotto il segno della semplicità e della purezza. Nulla mi costa il riconoscere e il ripetere che io sono e non valgo che un bel niente. Il Signore mi ha fatto nascere da povera gente ed ha pensato a tutto. Io l’ho lasciato fare. Da giovane sacerdote mi ha colpito l’”oboedientia et pax” del padre Cesare Baronio, colla testa chinata al bacio sul piede della statua di San Pietro; ed ho lasciato fare, e mi sono lasciato condurre in perfetta conformità alle disposizioni della Provvidenza. Veramente “la volontà di Dio è la mia pace”. E la mia speranza è tutta nella misericordia di Gesù. Che mi ha voluto suo sacerdote e ministro; fu indulgente “verso i miei innumerevoli peccati, offese e negligenze” e mi “conserva ancora vivace e vigoroso”. Silenzio ALLE 3.00 Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. L. dall'enciclica Pacem in terris di Papa Giovanni XXIII La Pace in terra, anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi, può venire instaurata e consolidata solo nel pieno rispetto dell’ordine stabilito da Dio. [...] Come vicario — benché tanto umile ed indegno — di colui che il profetico annuncio chiama il Principe della pace, (Cf. Is 9,6) abbiamo il dovere di spendere tutte le nostre energie per il rafforzamento di questo bene. Ma la pace rimane solo suono di parole, se non è fondata su quell’ordine che il presente documento ha tracciato con fiduciosa speranza: ordine fondato sulla verità, costruito secondo giustizia, vivificato e integrato dalla carità e posto in atto nella libertà. È questa un’impresa tanto nobile ed alta che le forze umane, anche se animate da ogni lodevole buona volontà, non possono da sole portare ad effetto. Affinché l’umana società sia uno specchio il più fedele possibile del regno di Dio, è necessario l’aiuto dall’alto. Per questo la nostra invocazione in questi giorni sacri sale più fervorosa a colui che ha vinto nella sua dolorosa passione e morte il peccato, elemento disgregatore e apportatore di lutti e squilibri ed ha riconciliato l’umanità col Padre celeste nel suo sangue: "Poiché egli è la nostra pace, egli che delle due ne ha fatta una sola... E venne ad evangelizzare la pace a voi, che eravate lontani, e la pace ai vicini" (Ef 3,14‐17). Allontani egli dal cuore degli uomini ciò che la può mettere in pericolo; e li trasformi in testimoni di verità, di giustizia, di amore fraterno. Illumini i responsabili dei popoli, affinché accanto alle sollecitudini per il giusto 8
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Preghiera finale. (Insieme) Concedimi di vivere sempre nella tua presenza di Amore. Aiutami a studiare alla tua presenza, a giocare alla tua presenza, a rallegrarmi nella tua presenza, a riposarmi nella tua presenza, poiché se pensassi che tu sei lì, Signore, se mi aprissi al tuo Amore che si offre, mai più sarei solo, mai più sarei debole. Non potrei più, davanti a te, fare il male che mi capita di fare, perché sarei, non come il bambino che ha paura che la mamma lo veda e teme di essere punito, ma come il ragazzo che, scoperto l'immenso amore di sua madre, con la sua vita non desidera che una cosa sola: renderle grazie. (Michel Quoist) 32
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Canto: Re di gloria Ho incontrato te Gesù, ogni cosa in me è cambiata, tutta la mia vita ora ti appartiene. Tutto il mio passato io lo affido a Te, Gesù, Re di gloria mio Signor. Tutto in Te riposa, la mia mente il mio cuore, trovo pace in Te Signor, Tu mi dai la gioia. Voglio stare insieme a Te, non lasciarti mai, Gesù Re di gloria mio Signor. Dal tuo amor chi mi separerà, sulla croce hai dato la vita per me. Una corona di gloria mi darai quando un giorno ti vedrò. Tutto in Te riposa, la mia mente il mio cuore, trovo pace in Te Signor, Tu mi dai la gioia vera. Voglio stare insieme a Te, non lasciarti mai Gesù Re di gloria mio Signor. Io ti aspetto mio Signor, io ti aspetto mio Signor, io ti aspetto mio Re! 9
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“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
L’impegno di Giovanni XXIII E’ il 15 Agosto 1961. Da due giorni si è innalzato il “muro di Berlino”. La tensione fra i due blocchi nei quali è diviso il mondo dalla fine della seconda guerra mondiale conosce ancora momenti critici, anche se il clima di “guerra fredda” si sta concludendo. Papa Giovanni raccoglie nella chiesa parrocchiale di Castelgandolfo, i fedeli che vogliono celebrare l’Eucarestia ed invocare Maria regina della pace. E il gesto fiducioso del credente che, davanti alle muraglie degli uomini, alza le braccia al Cielo, e invoca Gesù, Signore della storia e Principe della pace, perché risplenda agli uomini la sua luce di carità. E’ un gesto che parrebbe uscire dalla storia: invece ricolloca al cuore di essa, dichiarandola sempre realtà sofferta anche dal Signore con gli uomini. Ecco ciò che in quell’occasione Papa Giovanni XXIII annota sul suo diario: “L’atmosfera politica e mondiale di questi giorni solleva qualche incertezza per i problemi della pace, Ed io credetti bene di celebrare la mia Messa dell’Assunta, qui, alla parrocchia di Castello, facendovi intervenire tutti i parrocchiani, ordinari o avventizi. Riuscì una adunanza imponente e rispettabile (…). Anche il colloquio dopo la Messa mi uscì dal cuore commosso e fervoroso. Ieri feci trasmettere attraverso tutti i telefoni del mondo intero, la informazione circa il significato del mio rito: cioè l’invito ai cattolici di tutte le nazioni, vescovi, sacerdoti e laici, ad unione intima col Papa per una invocazione collettiva alla Vergine gloriosa, come regina e propiziatrice di pace su tutta la terra”. Canone di Taizè Oh, oh, oh, adoramus Te, Domine. Oh, oh, oh, adoramus Te, Domine. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. L. Lettera di Piergiorgio Frassati alla sorella (1925) Tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? finché la Fede mi darà forza sempre allegro! Ogni cattolico non può non essere allegro:la tristezza deve essere bandita dagli animi cattolici; il dolore non è la tristezza, che è una malattia peggiore di ogni altra. Questa malattia è quasi sempre prodotta dall'ateismo; ma lo scopo per cui noi siamo stati creati ci addita la via seminata sia pure di molte spine, ma non una triste via: essa è allegria anche attraverso i dolori. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. Canone di Taizè Oh, oh, oh, adoramus Te, Domine. Oh, oh, oh, adoramus Te, Domine. 10
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L’IMPEGNO “La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. Canone di Taizè Oh, oh, oh, adoramus Te, Domine. Oh, oh, oh, adoramus Te, Domine. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. L. dalle parole di Giovanni Paolo II alla GMG di Roma (2000) L'Eucaristia è il sacramento della presenza di Cristo che si dona a noi perché ci ama. Egli ama ciascuno di noi in maniera personale ed unica nella vita concreta di ogni giorno: nella famiglia, tra gli amici, nello studio e nel lavoro, nel riposo e nello svago. Ci ama quando riempie di freschezza le giornate della nostra esistenza e anche quando, nell'ora del dolore, permette che la prova si abbatta su di noi: anche attraverso le prove più dure, infatti, Egli ci fa sentire la sua voce. Sì, cari amici, Cristo ci ama e ci ama sempre! Ci ama anche quando lo deludiamo, quando non corrispondiamo alle sue attese nei nostri confronti. Egli non ci chiude mai le braccia della sua misericordia. Come non essere grati a questo Dio che ci ha redenti spingendosi fino alla follia della Croce? A questo Dio che si è messo dalla nostra parte e vi è rimasto fino alla fine? Celebrare l'Eucaristia "mangiando la sua carne e bevendo il suo sangue" significa accettare la logica della croce e del servizio. Significa cioè testimoniare la propria disponibilità a sacrificarsi per gli altri, come ha fatto Lui. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. L’impegno di Giovanni Paolo II Fratelli e Sorelle! Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà! Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera! Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa! Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete, quindi – vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo. Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna. Proprio oggi la Chiesa intera celebra la sua “Giornata Missionaria Mondiale”, prega, cioè, medita, agisce perché le parole di vita del Cristo giungano a tutti gli uomini e siano da essi accolte come messaggio di speranza, di salvezza, di liberazione totale. Silenzio Canto mentre tutti ci scambiamo un profondo segno di pace. 30
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Salmo 94 (Solista e assemblea) Venite, applaudiamo al Signore, * acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, * a lui acclamiamo con canti di gioia. Poiché grande Dio è il Signore, * grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, * sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, egli l’ha fatto, * le sue mani hanno plasmato la terra. Venite, prostràti adoriamo, * in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, * il gregge che egli conduce. Ascoltate oggi la sua voce: † «Non indurite il cuore, * come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: * mi misero alla prova, pur avendo visto le mie opere. Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione † e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, * non conoscono le mie vie; perciò ho giurato nel mio sdegno: * Non entreranno nel luogo del mio riposo». 12
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ALLE 2.00 Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. L. dalle parole di Giovanni XXIII ai giovani (1961) Da voi, diletti figli, viene la promessa di giorni migliori, la sicurezza dell'avvenire, su cui si fonda la perenne giovinezza della Chiesa. Quando si è giovani, tutto sorride nella vita, e le stesse difficoltà non atterriscono, ma sono di sprone a lottare per superarle. Voi portate un messaggio di speranza, benedetto da Dio stesso: e, siatene certi, esso trova eco di particolare benevolenza nel Nostro cuore. Tutti fummo giovani: tutti lo siamo nel cuore: tutti partecipiamo alle gravi preoccupazioni dei giovani di oggi, per la loro sanità morale, per le loro giuste aspirazioni, per il loro inserimento nel mondo del lavoro e nella società. [...] Così sostenuti dalla preghiera, e irrobustiti da una solida vita soprannaturale, avrete quelle convinzioni, che si manifestano nella parola e nel tratto, nella condotta e nella professione. Nessuno sfugge al fascino di un'anima che sa quello che vuole, e vive secondo la propria fede. Diletti figli! continuate su questa via sicura, che forma i sinceri cristiani e i buoni cittadini, perché pone al primo posto il dovere essenziale dell'uomo: amare Dio, pregarlo, vivere della sua stessa vita mediante la grazia. Non lasciatevi impressionare dalla mentalità mondana, che non trova la pace perché non sa più pregare: ma sappiate profumare ogni vostra azione col soffio animatore della preghiera. In questo modo, ne siamo certi, la vostra vita si svilupperà armoniosa, benedetta da tutti i favori del Cielo e della terra: e saprete altresì comunicare ad altri la pienezza degli ideali, che vi dilata il cuore. 29
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
Preghiera finale. (Insieme) La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite. È la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più. Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? " In realtà chi sei tu per non esserlo? Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo. Non c'è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicché gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini. Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi. Non solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi. E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso. E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri. “La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre* nei secoli dei secoli. Amen. Canone di Taizè: Il Signore è la mia forza e io spero in lui, il Signore è il Salvator, in lui confido non ho timor, in lui confido non ho timor. L. Dal Vangelo di Giovanni Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi». L. Parola del Signore T. Lode a Te, o Cristo 28
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(Nelson Mandela) “La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
Giovanni Paolo II, omelia alla Beatificazione di Pier Giorgio Frassati Certo, a uno sguardo superficiale, lo stile di Pier Giorgio Frassati, un giovane moderno pieno di vita, non presenta granché di straordinario. Ma proprio questa è l’originalità della sua virtù, che invita a riflettere e che spinge all’imitazione. In lui la fede e gli avvenimenti quotidiani si fondono armonicamente, tanto che l’adesione al Vangelo si traduce in attenzione amorosa ai poveri e ai bisognosi, in un crescendo continuo sino agli ultimi giorni della malattia che lo porterà alla morte. Il gusto del bello e dell’arte, la passione per lo sport e per la montagna, l’attenzione ai problemi della società non gli impediscono il rapporto costante con l’Assoluto. Tutta immersa nel mistero di Dio e tutta dedita al costante servizio del prossimo: così si può riassumere la sua giornata terrena! La sua vocazione di laico cristiano si realizzava nei suoi molteplici impegni associativi e politici, in una società in fermento, indifferente e talora ostile alla Chiesa. Con questo spirito Pier Giorgio seppe dare impulso ai vari movimenti cattolici, ai quali aderì con entusiasmo, ma soprattutto all’Azione Cattolica, oltre che alla FUCI, in cui trovò vera palestra di formazione cristiana e campi propizi per il suo apostolato. Morì giovane, al termine di un’esistenza breve, ma straordinariamente ricca di frutti spirituali, avviandosi «alla vera patria a cantare le lodi a Dio». Egli proclama, con il suo esempio, che è «beata» la vita condotta nello Spirito di Cristo, Spirito delle Beatitudini, e che soltanto colui che diventa «uomo delle Beatitudini» riesce a comunicare ai fratelli l’amore e la pace. Ripete che L. dalla lettera di Piergiorgio Frassati a Isidoro Bonini (1925) Carissimo, ogni giorno più comprendo qual Grazia sia esser Cattolici. Poveri disgraziati quelli che non hanno una Fede: vivere senza una Fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la Verità non è vivere ma è vivacchiare. Noi non dobbiamo mai vivacchiare ma vivere perché anche attraverso ogni disillusione dobbiamo ricordarci che siamo gli unici che possediamo la Verità, abbiamo una Fede da sostenere, una Speranza da raggiungere, la nostra Patria. E perciò bando ad ogni malinconia che vi può essere solo quando si perde la Fede. I dolori umani ci toccano ma se essi sono visti sotto la luce della Religione e quindi della rassegnazione non sono nocivi ma salutari perché purificano l’Anima delle piccole ma inevitabili macchie di cui noi uomini per la nostra cattiva natura spesse volte ci macchiamo. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. 14
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Canone di Taizè Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, chi ha Dio, nulla gli manca. Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio basta. “La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
L. dal messaggio di Giovanni Paolo II per la IV GMG Ciascuno di voi desidera tanto vivere la vita nella sua pienezza. Vivete animati da grandi speranze, da tanti bei progetti per l'avvenire. Non dimenticate, però, che la vera pienezza della vita si trova solo in Cristo, morto e risorto per noi. Solo Cristo è capace di riempire fino in fondo lo spazio del cuore umano. Egli solo dà la forza e la gioia di vivere, e ciò nonostante ogni limite o impedimento esterno. Sì, scoprire Cristo è la più bella avventura della vostra vita. Ma non basta scoprirlo una volta sola. Ogni scoperta, che si fa di lui, diventa un invito a cercarlo sempre di più, a conoscerlo ancora meglio mediante la preghiera, la partecipazione ai sacramenti, la meditazione della sua Parola, la catechesi, l'ascolto degli insegnamenti della Chiesa. È, questo, il nostro compito più importante, come aveva capito molto bene san Paolo, quando scriveva: «Per me, infatti, il vivere è Cristo» (Fil 1,21). Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. Canone di Taizè Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, chi ha Dio, nulla gli manca. Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio basta. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. 26
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
vale veramente la pena sacrificare tutto per servire il Signore. Testimonia che la santità è possibile per tutti e che solo la rivoluzione della carità può accendere nel cuore degli uomini la speranza di un futuro migliore. Silenzio. 15
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
Canto: Come tu mi vuoi Eccomi Signor, vengo a te mio re, che si compia in me la tua volontà. Eccomi Signor, vengo a te mio Dio, plasma il cuore mio e di te vivrò. Se tu lo vuoi Signore manda me e il tuo nome annuncerò. Come tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò. Questa vita io voglio donarla a Te per dar gloria al Tuo nome mio re. Come tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò. Se mi guida il tuo amore paura non ho, per sempre io sarò come Tu mi vuoi. Eccomi Signor, vengo a Te mio Re, che si compia in me la tua volontà. Eccomi Signor, vengo a te mio Dio, plasma il cuore mio e di te vivrò Tra le tue mani mai più vacillerò e strumento tuo sarò. 16
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
ALL' 1.00 Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. L. dalle parole di Giovanni XXIII ai giovani studenti (1961) Siete giovani anzitutto, diletti figli e figlie: e quindi aperti a ciò che è bello, santo, giusto. Il senso di scoraggiamento, il pessimismo demolitore, che spesso arrestano energie ancor valide, non hanno incrinato il terso cristallo della vostra giovinezza. Conservate questa trasparenza, questo coraggio nell'affrontare le prove più ardue, questo interesse alle cose buone della vita. Nella vostra giovinezza ordinata e serena è riposto il segreto del pacifico sviluppo della società, che vi attende. Nonostante le voci che, qua e là, si alzano un po' preoccupate, circa la consistenza dei giovani d'oggi, Noi amiamo confidare in essi. Lo ripetiamo spesso nelle udienze settimanali, e ve lo diciamo oggi; confidiamo nelle vostre doti di mente e di cuore, a cui, in un prossimo domani, saranno affidate responsabilità civiche e sociali. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. Canone di Taizè Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, chi ha Dio, nulla gli manca. Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio basta. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. 25
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
Preghiera finale. (Insieme) Chiesi a Dio di essere forte per eseguire progetti grandiosi: Egli mi rese debole per conservarmi nell’umiltà. Domandai a Dio che mi desse la salute per realizzare grandi imprese: Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio. Gli domandai la ricchezza per possedere tutto: mi ha fatto povero per non essere egoista. Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me: Egli mi ha dato l’umiliazione perché io avessi bisogno di loro. Domandai a Dio tutto per godere la vita: mi ha lasciato la vita perché potessi apprezzare tutto. Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo, ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno e quasi contro la mia volontà. Le preghiere che non feci furono esaudite. Sii lodato, o mio Signore, fra tutti gli uomini: nessuno possiede quello che ho io! “La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
LA SANTITÀ L. Dalla Lumen Gentium Il Signore Gesù, maestro e modello divino di ogni perfezione, a tutti e a ciascuno dei suoi discepoli di qualsiasi condizione ha predicato quella santità di vita, di cui egli stesso è autore e perfezionatore: “Siate dunque perfetti come è perfetto il vostro Padre celeste” (Mt 5,48). Mandò infatti a tutti lo Spirito Santo, che li muova internamente ad amare Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la mente, con tutte le forze (cfr Mc 12,30), e ad amarsi a vicenda come Cristo ha amato loro (cfr. Gv 13,34; 15,12). I seguaci di Cristo, chiamati da Dio, non a titolo delle loro opere, ma a titolo del suo disegno e della grazia, giustificati in Gesù nostro Signore, nel battesimo della fede sono stati fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l'aiuto di Dio, mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto. Li ammonisce l'Apostolo che vivano “ come si conviene a santi ” (Ef 5,3), si rivestano “come si conviene a eletti di Dio, santi e prediletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di dolcezza e di pazienza ” (Col 3,12) e portino i frutti dello Spirito per la loro santificazione (cfr. Gal 5,22; Rm 6,22). E poiché tutti commettiamo molti sbagli (cfr. Gc 3,2), abbiamo continuamente bisogno della misericordia di Dio e dobbiamo ogni giorno pregare: “ Rimetti a noi i nostri debiti ” (Mt 6,12). È dunque evidente per tutti, che tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della 24
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(Kirk Kilgour) “La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
vita cristiana e alla perfezione della carità e che tale santità promuove nella stessa società terrena un tenore di vita più umano. Per raggiungere questa perfezione i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura con cui Cristo volle donarle, affinché, seguendo l'esempio di lui e diventati conformi alla sua immagine, in tutto obbedienti alla volontà del Padre, con piena generosità si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo. Così la santità del popolo di Dio crescerà in frutti abbondanti, come è splendidamente dimostrato nella storia della Chiesa dalla vita di tanti santi. L. Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello». dagli incubi, da quel soggettivismo selvaggio che non lascia pace. 18
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Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. Canone di Taizè Misericordias Domini, in aeternum cantabo! Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. L. Lettera di Piergiorgio Frassati a Antonio Villani (1923) Ti scrivo mentre ho dinanzi aperto quel bel libro di S. Tommaso d'Aquino e quando leggo quei sublimi concetti, penso sempre a te che sei stato il primo ad infondere in me il desiderio di conoscere le grandi verità contenute in questa opera scritta per esaltare, glorificare la Divina Provvidenza. In questi giorni in cui nella tranquillità di questa casa noi ci raccogliamo per pregare, pregherò anche per te, e tu prega molto per me, affinché, se purtroppo nella vita terrena dovremo stare lontani per le esigenze della nostra carriera, almeno nel giorno in cui il Signore vorrà, ci ritroveremo insieme nella nostra vera Patria a cantare le lodi di Dio. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. Canone di Taizè Misericordias Domini, in aeternum cantabo! “La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
Canone di Taizè Misericordias Domini, in aeternum cantabo! Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. L. dalle parole di Giovanni Paolo II alla GMG di Parigi “La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
Carissimi giovani, come i primi discepoli, seguite Gesù! Non abbiate paura di avvicinarvi a Lui, di varcare la soglia della sua casa, di parlare con Lui faccia a faccia, come ci s'intrattiene con un amico (Cfr. Es 33, 11). Non abbiate paura della «vita nuova» che Egli vi offre: Lui stesso vi dà la possibilità di accoglierla e di metterla in pratica, con l'aiuto della sua grazia e il dono del suo Spirito. E' vero: Gesù è un amico esigente che indica mete alte, chiede di uscire da se stessi per andargli incontro, affidando a Lui tutta la vita: «Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà» (Mc 8, 35). Questa proposta può apparire difficile e in alcuni casi può far anche paura. Ma ‐ vi domando ‐ è meglio rassegnarsi ad una vita senza ideali, ad un mondo costruito a propria immagine e somiglianza, o piuttosto cercare generosamente la verità, il bene, la giustizia, lavorare per un mondo che rispecchi la bellezza di Dio, anche a costo di dover affrontare le prove che questo comporta? Abbattete le barriere della superficialità e della paura! Riconoscendovi come uomini e donne «nuovi», rigenerati dalla grazia battesimale, conversate con Gesù nella preghiera e nell'ascolto della parola; gustate la gioia della riconciliazione nel sacramento della Penitenza; ricevete il Corpo e il Sangue di Cristo nell'Eucaristia; accoglieteLo e serviteLo nei fratelli. Scoprirete la verità su voi stessi, l'unità interiore e troverete il «Tu», che guarisce dalle angosce, E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello». L. Parola di Dio T. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito. Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli. Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. 22
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Riflessione del celebrante. Unzione della fronte e delle mani con il nardo. ESPOSIZIONE EUCARISTICA Canto di esposizione: Popoli tutti Mio Dio, Signore, nulla è pari a Te, ora e per sempre voglio lodare il tuo grande amor per noi. Mia roccia Tu sei, pace e conforto mi dai, con tutto il cuore e le mie forze sempre io ti adorerò. Popoli tutti acclamate al Signore, gloria e potenza cantiamo al Re. Mari e monti si prostrino a Te, al tuo nome, o Signore. Canto di gioia per quello che fai, per sempre Signore con Te resterò. Non c'è promessa non c'è fedeltà che in Te. Adorazione silenziosa e confessioni. 20
“La nostra vita come un capolavoro” - 26 Aprile 2014
ALLE 24.00 Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. L. dalle parole di Giovanni XXIII alle aspiranti della Gioventù femminile di Azione Cattolica Come gli adolescenti del Vangelo, Gesù vi chiama alla vita: alla gioia di vivere in grazia, di sapervi templi viventi della Trinità Santissima, che abita nell'anima dei giusti. Vita di preghiera, di confessione e direzione spirituale; vita di Messa e di Comunione frequente, sempre più devota; vita di fedeltà ai divini Comandamenti, perché solo questa è la condizione per conservare uniti alla fonte stessa della vita, a Gesù Salvatore, come i tralci restano attaccati alla vite portando in abbondanza i loro grappoli dorati. Come l'adolescente del Vangelo, Gesù vi chiama alla collaborazione: a offrire le vostre forze, il vostro lavoro, la vostra intelligenza per la diffusione del suo Regno. Nessuna pensi di non esserne ancora capace. Con cinque pani e due pesci Gesù ha sfamato le moltitudini, e saprà pure servirsi del vostro contributo di apostolato, anche piccolo, per operare meraviglie. Sentite tutte il santo desiderio di aiutare Gesù, per mezzo della vostra collaborazione alla Gerarchia Cattolica: mettendo in pratica quanto vi è richiesto, partecipando alla vita di associazione, con tutte le sue attività, cercando di essere seminatrici di buon esempio negli ambienti, in cui si svolge la vostra esistenza. Adorazione silenziosa con sottofondo musicale. 21
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Libretto veglia - Giovani di Azione Cattolica