RIVELATORI AD LHC Parte I M. Cobal, Università di Udine Caratteristiche rivelatori Due problemi principali tipici di LHC Pile up: R = Ls = 109 interazioni / secondo Protoni sono raggruppati in bunches (di 1011 protons) collidenti nel punto di interazione ogni 25 ns detector Ad ogni interazione in media sono prodotti 40 eventi minimum-bias . Questi si sovrappongono agli eventi interessanti (con high pT) , e causano il cosiddetto pile-up ~1000 particelle cariche prodotte per || < 2.5 ad ogni bunch crossing. Comunque < pT > 500 MeV (particelle di minimum bias). Taglio in pT permette di selezionare solo eventi interessanti Soppressione del fondo: Riconstruzione di oggetti con grande impulso trasverso Come estrarre questo evento… Higgs 4m … da questo … +30 min. bias events 2. danni da radiazione : -- diminuiscono con la distanza d2 dal fascio i rivelatori vicino alla beam pipe più inficiati -- necessaria elettronica resistente alla radiazione -- necessario il controllo di qualità di ogni pezzo di materiale -- rivelatore + electtronica devono sopravvivee per almeno 10 anni Requisiti dei rivelatori Non sappiamo come la nuova fisica si manifesta rivelatori devono essere flessibili e capaci di rivelare tutte le possibili particelle : e, m, , , , jets, b-quarks, …. esperimenti “ multi-purpose” . •Impulso e carica delle tracce e dei vertici secondari (esempio decadimenti dai quark b) sono misurati nel tracker centrale. Richieste eccellenti risoluzione in impulso e posizione •Buona misura di leptoni con impulso trasverso da pochi GeV a pochi TeV : per la rivelazione -leptoni ad alto Pt (es. da decadimenti di W e Z) -leptoni di basso Pt (es. nei decadimenti degli adroni B) •Efficiente identificazione di elettroni (tracking e calorimetri), fotoni (calorimetri), b/tau-jet (silicon strip e pixel detectors, calorimetri) •Muoni identificati e impulso misurato in spettrometro a muon (+ tracker). Eccellente risoluzione richiesta tra ~ 5 GeV < pT < ~ TeV Energia e posizione di electroni e fotoni misurati nel calorimetro elettromagnetico. Energia e posizione degli adroni e jets misurati principalmente nei calorimeteri adronici. Buona copertura angolare e granularità . Eccellente risoluzione in massa ( circa 1%) per particelle di massa fino a centinaia di GeV che decadono in fotoni, elettroni e muoni Requisiti dei rivelatori: rivelazione e misura dei neutrini • I neutrini attraversano il rivelatore senza interagire non possono quindi essere rivelati direttamente Ma richiedendo E f , Pf = E i , Pi Energia totale, impulso ricostruito nello stato finale Energia totale , impulso dello stato iniziale Pi = 0 -- collisionatori : Ei = s, se un neutrino è prodotto allora Ef < Ei ( energia mancante) P = - Pf Pf 0 E = | P | -- collisionatori adronici : energia e impulso dello stato iniziale non è noto (energia e impulso dei partoni che interagiscono ) . e+e- impulso trasverso iniziale e’ PT i = 0 e quindi impulso trasverso finale e’ PT f = 0 Ma se un neutrino è prodotto allora PT f 0( impulso trasverso mancante) e miss | PT |= | PT f | = E T Requisiti dei rivelatori: ermeticita’ Usiamo il bilanciamento dell’energia-impulso nel piano trasverso concetti quali Etmiss, impulso e massa trasversi sono più frequentemente usati ricostruire “totalmente” alcune topologie con i neutrini, es. W l e H ll h il rivelatore deve quindi essere ermetico energia trasversa misurata con alta accuratezza nessun neutrino non-rivelato Requisiti dei rivelatori: eccellente risoluzione in energia Energia e posizione di elettroni e fotoni misurati nel calorimetro elettromagnetico Esempio : H H bassa risoluzione H alta risoluzione background da pp s ( processi _ ) 60 s ( H (100GeV ) ) m Molti processi con grande sezione d’urto e stessa topologia del segnale nello stato finale. Struttura non risonante e decrescente con la massa invariante dei due fotoni Larghezza del picco e’ dominata da risoluzione energia e angolare del calorimetro Requisiti del rivelatore: eccellente capacità di identificazione Esempio: separazione e/jet , /jet jet Il numero e il pT degli adroni in un jet hanno grandi fluttuazioni In alcuni casi nel jet c’e’un high-pT p0 e le altre particelle troppo soffici per essere rivelate. q p0 q Inner detector e EM calo HAD calo ATLAS p0 Esempio p0 pt > 50 GeV d () < 1 cm a 150 cm (nel calorimetro! ) QCD jets possono simulare fotoni. Rapporto fra rate di elettroni e di jet e’ e/jet= 10-5 per pt > 20 GeV. Quindi jet che simulano elettroni devono essere rigettati di un fattore 106 s jj s ( H ) ~ 108 Mhiggs=100 GeV/c2 richiesta alta reiezione di jet. Requisiti del rivelatore: eccellente capacità di identificazione Esempio: i muoni • Muon-ID da assorbimento e tracciamento nelle camere a muoni • Carica dalla curvatura nel campo magnetico , Tracker e camere a Muoni • Impulso trasverso pT: Tracker (~1%) e camere a Muoni (~10%) + Alignment • Accettanza del tracker e delle camere a muoni Tracciatura Requisiti del rivelatore: misura dell’impulso trasverso In un collisionatore adronico noi vogliamo misurare solo impulso trasverso perche’ i processi avvengono tra partoni che non sono a riposo nel sistema del laboratorio (conservazione dell’impulso solo nel piano trasverso). Coordinate destrorse r f Misura dell’impulso trasverso Misura della deflessione Ma in genere si usa la misura della sagitta! Risoluzione nella misura del momento Un metodo utilizzato per determinare l’impulso (per un magnete in aria) è la misura della sagitta (s) L x B La sagitta s è connessa al raggio di curvatura r ed all’angolo di deflessione tramite : s = 1 cos = 2 sin 2 4 2 s y Poiché per particelle relativistiche q << 1 2 q qBL 2 qBL2 = s= = 8 8 p 8p Se B è in [T] L in [m] e p in [GeV/c] 0.3BL2 s= 8p Risoluzione nella misura del momento Per determinare la sagitta servono almeno 3 misure di posizione una camera all’ingresso (x1), una al centro (x2) ed una all’uscita (x3) del magnete s = x2 x1 x3 2 s(x) uguali per le 3 camere (vedi prossima slide) s( s) = s( p) s( s) 3/2× s( x )× 8 p s( x ) × p = = = 32.6 2 p s 0.3BL BL2 3 × s( x ) 2 Se la traccia è misurata in N punti equispaziati lungo la lunghezza del magnete L, si può dimostrare che la risoluzione in impulso dovuta all’errore della misura della traccia è: y L/ 2 s p S B // z R q/ 2 x p/p = (720/N+4) xy p/(0.3BR2) p tr = s x 0.3BL2 720 p N 4 Esempi: Se ho 4 punti: Per B=1.8 T, L=3 m, N=4 e s(x)=0.5 mm s p p tr 10 3 p GeV / c Contributo dello scattering multiplo Risoluzione nella misura del momento Sommando l’ errore dovuto all’incertezza della misura di posizione e il MS. s(p)/p % 30 s(p)/p|traccia errore totale 20 s(p)/p|ms 10 100 200 300 p [Gev/c] A seconda del range di momento che ci interessa possono adottare strategie differenti: Per bassi momenti domina il termine costante -minimizzare la lunghezza di radiazione -usare camere leggere: X grande (per esempio camere con elio) Per alti momenti bisogna -aumentare il braccio di leva (BL2) -aumentare la risoluzione sul punto (esempio rivelatori al silicio) Solo sistema muonico Solo tracker Requisiti dei rivelatori: misure di precisione Rivelatori di vertice x=bc IP=x/=bc Il parametro di impatto e’ indipendente dal boost e fornisce l’informazione sulla vita media. x Il parametro di impatto (IP) e’ definito come la minima distanza della traccia dal vertice primario. Vita media: parametro di impatto • Distanza tra la traccia carica estrapolata e il vertice primario – 2D (piano trasverso, rφ) – 2D + 1D (rφ + z, ATLAS) – 3D (distanza euclidea, CMS) vertice secondario (1)’ parametro di impatto (2)’ asse del jet vertice primario Jet da B (2) (1) - Origine della traccia: punto di minor distanza tra la traccia e l’asse del jet a valle del vertice primario: a monte del vertice primario: IP positivo (1) IP negativo (2) 25 Requisiti dei rivelatori di vertice Raggio beam-pipe x angolo di MS dovuto al material della beam-pipe Risoluzione dei vertici in sistema solenoidale (CMS) La posizione del vertice di interazione (primary vertex) per evento interessante lungo la direzione z- dei fasci. ha uno spread di 8 cm (lunghezza del bunch). Quindi la posizione del vertice non e’ nota con alta precisione per individuare la direzione delle particelle prodotte. Sovrapposti eventi di pile-up con vertici spostati rispetto al PV. Nel piano r-f le dimensioni del fascio forniscono una coordinata precisa nella posizione dei vertici Al contrario in r-z la produzione di multivertici richiede un rivelatore con alta risoluzione nella coordinata z Il sistema magnetico ATLAS/CMS: differenze Magnete principale e’ un toroide B= 0.7 T Curvatura in (r,z) Tracce dritte in (r, f) estrapolazione alla coordinata z del fascio (precisione al cm). Nel tracker c’e’ un solenoide B=2 T, con curvatura in (r, f) . I sistema a muoni non e’ nel ferro Campo magnetico omogeneo Solo un magnete. Solenoide B=4 T Curvatura nel piano trasverso (r, f) Tracce dritte in (r,z) estrapolazione fino al fascio trigger sul parametro di impatto Giogo di ritorno del campo magnetico nella camere a muoni Campo magnetico non omogeneo a largo ATLAS/CMS: differenze La scelta di CMS Il magnete Solenoide superconduttore che fornisce un campo intenso nel tracker e un flusso di ritorno intenso per la misura dell’impulso dei muoni. La scelta di ATLAS -solenoide superconduttore integrato nel criostato del barrel ECAL che fornisce un campo di 2T. -Toroide nel Barrel: 8 bobine superconduttrici piatte, lunghe 25 metres e larghe 5 metri, raggruppate in forma di toroide. -Due toroidi nell’Endcap: posizionati all’estremita’ del Solenoide, forniscono un campo magnetico su una lunghezza radiale fra 1.5 e 5 metri. ATLAS/CMS: vantaggi e svantaggi: il magnete ATLAS VANTAGGI: misura dei muoni con alta accuratezza in stand alone (cioe’ in maniera autonoma – no tracker )( | | 2.7) ATLAS SVANTAGGI: campo non uniforme nel volume del tracker ATLAS SVANTAGGI: la posizione del solenoide in fronte a ECAL barrel limita la risoluzione in energia in quella regione 1.2 | | 1.5 CMS VANTAGGI: intenso e uniforme campo magnetico fornisce una eccellente risoluzione in impulso e una maggiore uniformita’ di prestazioni su una copertura maggiore in eta CMS SVANTAGGI: la posizione del solenoide fuori dal calorimetro limita il numero di lunghezze di interazioni per l’assorbimento dello sciame adronico. CMS SVANTAGGI: il sistema muonico ha una capacita’ limitata di misura di impulso stand-alone | | 1Importante il tracker. “Compact” Muon Solenoid (CMS) 4T solenoid Silicon Tracker (200 m2) PbWO4 Crystals / e detection Hadronic calorimeter Jets, missing ET () Muon chambers CMS: Assemblaggio Muon chambers solenoid March 2007 Hadronic calorimeter ATLAS Diameter Barrel toroid length End-cap end-wall chamber span Overall weight 25 m 26 m 46 m 7000 Tons ATLAS Installazione Sistema tracciante Tracking a LHC Pile-up e occupancy L’impulso trasverso delle particelle di pile-up e’ circa 0.5-0.7 GeV. Molte di esse sono ancora nel volume del detector mentre un secondo bx arriva. Avremo le particelle di interesse (con alto impulso trasverso) + eventi di pile-up. Il sistema di tracciamento deve essere in grado di rivelare tutte le tracce nell’evento. Le tracce di pile-up ricostruite vengono poi scartate in quanto non provengono dallo stesso punto di interazione (I vertici sono separati di circa 1 cm su circa 8 cm lungo la direzione del fascio. La complessita’ di ricostruzione delle tracce e’ legata all’occupancy : numero medio di hits per evento in un elemento del detector. In caso di bassa occupancy la probabilita’ che 2 tracce si sovrappongano nello stesso elemento e’ bassa. L’occupancy deve rimanere < 1% per avere un attima efficienza di ricostruzione. La densita’ di tracce attese per bx a distanza r e a =0 e’ (40 x 1/r2). Occupancy a 1% -> elemento di detector 0.00025 x r2 -> superficie di una strip di silicio di 10 cm con pitch=100mm a 20 cm dalla beam pipe. Resistenza a radiazione Risposta veloce in modo da minimizzare il pile-up Tracking a LHC tracker interno (pixel) + central detector (silicio+TRT(Atlas) + muon system Sistema di muoni meno inficiato dalla problematiche suddette (r> 4m) Requisiti del tracker a LHC • Efficiente & robusto algoritmo di tracking – Granularita’ fine per risolvere tracce vicine – Tempi rapidi di risposta per distinguere fra bx • Abilita’ di ricostruire oggetti pesanti – 1~2% pt resolution at ~ 100 GeV • Capacita’ di operare in un ambiente pieno di tracce – Nch/(cm2*25ns) = 1.0 a 10 cm • Capacita’ di b/ tagging attraverso I vertici secondari – Buona risoluzione nel parametro di impatto. • Efficienza di ricostruzione – 95% per tracce adroniche isolate con alto pt – 90% per tracce di alto pt dentro i jets • Capacita’ di operare in condizione di grande irraggiamento. – Silicon detectors opereranno a -7°C -10°C to contain reverse annealing e limitare I danni da irraggiamento Due stategie diverse: Atlas 2.3 m x 5.3 m Solenoid ~ 2 Tesla Field ~ 4 Tesla Toroid Field ATLAS ATLAS Inner Detector Dentro il solenoide 2T Tracking di precisione: • Pixel detector (2-3 punti) • Semiconductor Tracker – SCT (4 punti) Continuous Tracking: (per pattern recognition & id elettroni) • Transition Radiation Tracker – 46m) Long, 22m Diameter, 7’000 Ton Detector TRT (36 punti ATLAS Inner Tracker ATLAS Pixel Detector • 3 piani nel barrel – r = 5.05 cm (B-layer), 9.85 cm, 12.25 cm • 3 coppie di dischi Forward/Backward – r= 49.5 cm, 6.0 cm, 65.0 cm – ~ 2% di tracce con meno di 3 hits • Dimensioni del pixel: – 50 mm x 300 mm (B layer) & 50 mm x 400 mm (direzione z piu’ precisa!) • ~ 2.0 m2 di area sensibile con 8 x 107 canali • Moduli sono gli elementi costitutivi di base – 1456 nel barrel + 288 nell’ endcaps – Area attiva 16.4 mm x 60.8 mm – Area sensibile letta da 16 FE chips ciascuno con una matrice di pixel18 columns x 160 row 1.04 m ATLAS SCT Detector Barrel: 4 piani • pitch ~ 80 mm • raggi: 284 – 335 – 427 – 498 mm • 2112 moduli, con due detector per lato, Tutti I rivelatori sono doppia faccia (40 mrad angolo stereo ) • 4088 moduli • 61 m2 di silicon • 6.3 x 106 canali Endcap: 9 coppie di ruote • pitch 70 - 80 mm • 3 tipi di moduli Inner (400) Middle (640 ) Outer (936) ATLAS Transition Radiation Tracker (TRT) Fornisce 35 punti con risoluzione circa 170mm Barrel Straw diameter - 4 mm Wire diameter - 30 μm End-caps Polypropylene foil/fibre radiators Length: Total Barrel End-cap Outer diameter Inner diameter 6802 cm # straws: Total 148 cm Barrel 257 cm End-cap 206 cm # electronic channels 96-128 cm Weight 372 832 52 544 319 488 424 576 ~1500 kg Gas 70%Xe+27%CO2+3%O2 • Xe for good TR absorption • CO2 > 6% for maximum operation stability Gas gain 2.5104 43 Tubi straw e assorbitore Stessa tecnologia per il barrel e per l’endcap ~25 mm ~5 mm ~0.2 mm ~6 mm ~70 μm Straw wall Filo anodico tungsteno con coating di oro Per rendere la straw rigida vengono attaccate 4 C-fibre Radiazione di transizione e’ prodotta quando una particella ultra-relativistica attraversa l’interfaccia fra due mezzi differenti (fibre o fogli & aria per TRT). Fotoni TR sono emessi a piccoli angoli rispetto alla traettoria della particella incidente Deposito di energia nei TRT e’ la somma della perdita per ionizzazione delle particelle cariche (~2 keV) e grandi depositi dovuti a fotoni assorbiti (> 5 keV) Transition Radiation ~1 TR hit Bod -> J/yKos ~7 TR hits Electrons with radiator High threshold hits Electrons without radiator Particelle cariche con alto-γ (e.g. elettroni) emettono radiazione di transizione (X-rays) quando attraversano il radiatore. Questa radiazione viene rivelata nei tubi straw (8-10 KeV) Due soglie per separare le particelle TR threshold – electron/pion separation 5.5 keV MIP threshold – precise tracking/determinazione tempo di drift time 2 keV Sistema di tracciamento: ATLAS e CMS Prestazioni del tracker di CMS superiori rispetto ad ATLAS in termini di risoluzione in impulso (campo piu’ uniforme e intenso e misura piu’ accurata a grande raggio ) Vertexing and b-tagging prestazioni sono simili 2 ATLAS X/X0 1.5 Impatto sulle prestazioni (degrado efficienza e risoluzione – scattering multiplo) dalla quantita’ di materiale e’ importante sia in CMS che ATLAS) 1 CMS 0.5 0 -4 -2 0 2 4