Ritmi defibrillabili (FV, TV senza polso) Il monitor defibrillatore: defibrillazione precoce cardioversione elettrica sincronizzata; pacing transcutaneo Strumenti di Base: Ritmo (identificazione) Defibrillazione (come e quando) Pacing (come e quando) Obbiettivi • Sguardo d’insieme sul monitoraggio e l’identificazione del ritmo cardiaco • Discussione sulla defibrillazione e il pacing Identificazione del Ritmo Interpretazione del Ritmo ECG • Il trattamento è spesso possibile anche senza un’interpretazione raffinata dell’ECG • Un ritmo può avere conseguenze emodinamiche diverse • Tratta il paziente e non il ritmo Come Leggere un Tracciato 1. E’ presente attività elettrica? 2. Qual è la frequenza ventricolare (QRS)? 3. Il ritmo del QRS è regolare o irregolare? 4. Il QRS è normale o allargato? 5. L’attività atriale è presente? 6. Qual è la correlazione con l’attività ventricolare? D1 Onda P = Attività atriale QRS =Attività ventricolare D2 D3 Taratura 1mV = 10mm aVR Velocità di scorrimento della carta di 25 mm/sec (standard) Quadratino grande = 0.20sec Quadratino piccolo = 0.04sec 1) E’ presente attività elettrica? 2) Qual’è la Frequenza Ventricolare? • Normale • Bradicardia • Tachicardia 60-100 min < 60 min > 100 min 300 Frequenza = Numero di quadretti larghi tra un complesso QRS ed il successivo* * A velocità standard di 25 mm sec, 5 quadretti larghi = 1 secondo 3) Il Ritmo del QRS è Regolare o Irregolare? • Confrontare l’intervallo R-R • Irregolarmente irregolare = FA • Incerto a frequenza elevata 4) Il Complesso QRS è Normale o Largo? • QRS normale: – < 0.12 s (< 3 quadretti piccoli) – insorge prima della biforcazione del fascio di His 4) Il Complesso QRS è Normale o Largo? • QRS allargato (> 0.12 s) ha origine da: – attività ventricolare, o – attività sopraventricolare con aberranza di conduzione Una tachicardia a complessi larghi dovrebbe essere considerata di origine ventricolare fino a che non vi sia un buon motivo per sospettare il contrario. 5) L’attività Atriale è Presente? • Osservare l’onda P (DII e V1) La sua frequenza, regolarità, morfologia. • Onda di Flutter L’attività atriale può essere osservata rallentando la frequenza del QRS 6) Qual è la Relazione tra Attività Atriale e Ventricolare? (Disturbi di conduzione atrio-ventricolare BAV) A) Regolare, intervallo PR costante B) Irregolare, ma riconoscibile un rapporto C) Nessuna correlazione - dissociazione atrioventricolare BAV Primo Grado BAV Secondo Grado BAV Möbitz I (L. Wenckebach) BAV Möbitz II BAV Terzo Grado • Punto di insorgenza del ritmo ventricolare: – nodo AV – ventricolo 40 - 50 min 30 - 40 min Ritmi dell’Arresto Cardiaco • Ritmi defibrillabili Fibrillazione ventricolare Tachicardia ventricolare senza polso • Ritmi non defibrillabili Asistolia Attività elettrica senza polso (PEA) Fibrillazione Ventricolare • • • • • • Onde irregolari Non sono riconoscibili complessi QRS Frequenza ed ampiezza variabile Attività elettrica scoordinata Ampia / fine Escludere artefatti da – movimento – interferenza elettrica DEFIBRILLABILE Fibrillazione Ventricolare a Onde Ampie DEFIBRILLABILE Fibrillazione Ventricolare a Onde Fini DEFIBRILLABILE DEFIBRILLABILE Tachicardia Ventricolare Senza Polso • TV monomorfa – Ritmo a complessi larghi – Frequenza elevata – Morfologia del QRS costante • TV polimorfa – Torsione di punta DEFIBRILLABILE Tachicardia Ventricolare Monomorfa DEFIBRILLABILE Tachicardia Ventricolare Polimorfa DEFIBRILLABILE TV polimorfa T.d.P. Asistolia • Assenza di attività ventricolare (QRS) • Può presentare attività atriale (onde P) • Raramente rappresentata da una linea retta • ***Considerare una FV fine NON-defibrillabile Esempio di asistolia NON-defibrillabile Esempio di asistolia NON-defibrillabile D ISTINGUERE ASISTOLIA da F.V. fine • • • • P …. piastre (corretamente applicate) A …. ampiezza (adeguato potenziale) C …. collegamento (dei cavi) O …. ortogonalizza (cambiare posizione delle piastre o derivazione) Attività Elettrica senza Polso • Caratteristiche cliniche dell’arresto cardiaco • Attività elettrica mantenuta con ritmo cardiaco all’ ECG (alcune volte normale) associato ad assenza di polso NON-defibrillabile PEA con ECG “normale” NON-defibrillabile PEA NON-defibrillabile PEA Domande? Defibrillazione Meccanismo della Defibrillazione • Definizione “L’interruzione di una FV o TV a cinque secondi dall’erogazione dello shock” • Una “massa critica” di miocardio viene depolarizzata • Il pacemaker fisiologico riprende il controllo del ritmo Defibrillazione Il successo dipende dalla quantità di energia che attraversa il miocardio La quantità di corrente che arriva al cuore dipende da: • posizione delle piastre • impedenza transtoracica • energia somministrata • conformazione toracica Impedenza Transtoracica Dipende da: • dimensione delle piastre • interfaccia cute/piastre (GEL) • pressione di contatto • (sequenzialità degli shock) Onda di Defibrillazione Onda monofasica Onda bifasica Bifasico piu’efficace utilizzando minori quantita’ di energia con shock ripetuti, non incrementati Provoca minori alterazioni del tratto ST Defibrillatore Bifasico • Richiede minor energia di scarica – accumulatore e batterie più piccoli – più leggero e meglio trasportabile • Ripetere scariche <200 J ad onda bifasica garantisce migliori risultati nel risolvere una FV/TV, che l’aumentare energia in un defibrillatore monofasico Sicurezza • • • • Non tenere mai le piastre con una sola mano Carica solo quando le piastre sono sul torace Evita contatti diretti od indiretti Rimuovi i residui di acqua dal torace del paziente • Allontana alti flussi di ossigeno dalla zona di defibrillazione Tecnica: Defibrillazione Manuale • Osserva i segni dell’arresto cardiaco e diagnostica il ritmo di FV/TV al monitor • Imposta il massimo livello di energia (200J bifasico – 360J monofasico) • Posiziona le piastre sul paziente (GEL) • Esclama “allontanarsi” • Controlla visivamente la scena • Controlla il monitor • Somministrare UNO shock Defibrillazione Manuale • Dopo UNO shock riprendere con RCP iniziando dalle compressioni • Rivalutare il ritmo dopo 2 min (5 cicli) a meno che non vi sia monitoraggio continuo • Ripetere lo shock a livello massimo – richiedi aiuto ad un assitente, o, se solo rimetti le piastre nell’alloggiamento (selezionare l’energia solo prima della scarica) – attendere l’arrivo del medico prima di somministrare farmaci Cardioversione Sincronizzata • Indicata per convertire le tachiaritmie di origine sia atriale che ventricolare con polso • Gli shock sono sincronizzati con il QRS • Dopo aver premuto i pulsanti di scarica attendi il possibile ritardo, mantenendo le piastre (preferibilmente adesive) in sede • Se paziente cosciente: sedazione e/o anestesia • Controlla che il “SINC” sia attivato e sincronizzato sul QRS Cardioversione- Defibrillazione Energie da utilizzare nelle varie aritmie Aritmia joules TPSV 50-100 Flutter Atriale Fibrillazione A. TV FV 100-200 150-300 50-100 200-360 Conclusioni: Defibrillazione • La defibrillazione è l’unico modo efficace di trattare un paziente in FV/TV senza polso per ripristinare un ritmo emodinamicamente efficace • La defibrillazione deve essere effettuata rapidamente, efficacemente ed in modo sicuro • La tecnologia ha permesso di creare macchine sofisticate di semplice utilizzo Domande? Probabilita’ di Sopravvivenza dopo A.C da FV / Intervallo tra perdita di coscienza ed FV Le probabilita’ di successo si riducono del 7-10% /minuto Pacing Pacemaker Artificiale • E’ indicato quando il pacemaker naturale è troppo lento o inefficace • Non indicato nella asistolia Pacemaker Artificiali: Classificazione • Non-invasivi – Pacing transcutaneo • Invasivi – Pacing transvenoso temporaneo – Pacemaker impiantabile – Defibrillatore impiantabile (ICDs) Tecniche non Invasive Pacing transcutaneo • Veloce da posizionare • Di facile utilizzo • Evita i rischi dell’incannulamento venoso centrale • Può essere utilizzato sia da medici che da infermieri Pacing Transcutaneo: Tecnica • Attaccare le placche autoadesive (e elettrodi ECG se richiesto) • Solo Pacing = antero-posteriore • Multi-funzione = antero-laterale Pacing Transcutaneo: Tecnica • • • • • Seleziona la modalità “demand” Imposta la frequenza (60 - 90 per min) Seleziona l’energia sui valori più bassi Accendi il pacemaker Aumenta la corrente fino alla cattura elettrica (50 - 100 mA) Pacing Transcutaneo Pacing Transcutaneo Tecnica • Polso palpabile = efficacia emodinamica • Spesso richiede analgesia e sedazione • La RCP è sicura anche con le piastre attaccate • Provvedimento temporaneo Chiama il cardiologo in aiuto Conclusioni •Il pacing non invasivo è di facile utilizzo •E’ la terapia di scelta per il trattamento immediato delle bradiaritmie farmacoresistenti •E’ un trattamento temporaneo •Chiama il cardiologo per un aiuto Domande?