dalla conversione all’impegno
credere 3 novembre 2013
storia di copertina
«Dopo il successo ho molto
peccato; temevo di non
essere amata abbastanza.
Ma Dio mi ha trasformata».
Dopo essersi riavvicinata
alla fede, oggi l’attrice
dirige una speciale Scuola
di arti dello spettacolo,
la “Star Rose Academy”
claudia koll
«Insegno
l’arte
che porta
a dio»
«correvo senza sapere dove andare, ho commesso tanti errori e per
questo ho rischiato di morire. ma gesù ha avuto compassione di me»
LA “STAR ROSE
ACADEMY”
La Star Rose Academy
è una scuola di spettacolo
che si trova in una delle
zone più verdi di Roma,
a Montesacro. È diretta
da Claudia Koll (nella
foto qui accanto: sulla
soglia della sala prove)
ed è stata fondata nel
2009 dalle suore Orsoline
della Sacra Famiglia.
Gli allievi seguono
corsi di recitazione,
danza e canto. I docenti
provengono da tutto
il mondo, condividono
i valori fondanti
dell’Accademia e,
nello stesso tempo,
garantiscono una qualità
tecnico-professionale
d’eccellenza.
Testo di Andrea Piersanti
Foto di Giancarlo Giuliani/Cpp/Psp
ono una figlia del grande Giubileo del
2000. Ho varcato la Porta santa a San
Pietro e, dopo quell’esperienza, non sono stata più la stessa». Claudia Koll ora
è serena. Dopo il successo di un film
diretto da Tinto Brass nel 1992, l’attrice era rimasta
intrappolata nel cliché dei ruoli sexy. «Ma non era
quello che veramente volevo. Questo mi procurò una
crisi di identità che, se già avessi avuto la fede, avrei
saputo affrontare meglio. Correvo senza sapere dove
andare. L’instabilità affettiva mi ha portata a peccare.
Sono cresciuta con la paura di non essere amata abbastanza. Non sapevo amare e, quindi, tradivo. Ma
Dio mi ha trasformata.
«S
6
7
dalla conversione all’impegno
credere 3 novembre 2013
Funziona?
«Ne ho avuto conferma anche da
parte di molti sacerdoti. Noi invochiamo
lo Spirito, leggiamo la pagina del Vangelo e il Signore guida. Dio aiuta a penetrare quella Parola e intanto insegna,
perché lui è generoso. A chi fa un atto
di fede e si pone nei suoi confronti con
apertura di cuore il Signore fa dei doni
speciali. Lo testimonia anche il cortometraggio di Antonio. Ovviamente non
voglio vantarmi, però mi riconosco in
quello che ha fatto. Non ha chiesto consigli, ma c’è tanto del mio modo e del
mio mondo. Gioisco per questa sua libertà interiore, che spero non si guasti
nel tempo».
C’è tanto del suo mondo, ha detto.
Ma com’è il suo mondo?
«Amore verso Dio e amore verso gli
altri, con rispetto e senza giudizio. A me
piace molto Viktor Frankl, un ebreo che
è stato nei campi di concentramento
nella seconda guerra mondiale. Scoprì
Non avrei mai potuto farcela da sola. Ho commesso tanti errori e per questo ho rischiato di morire, ma Gesù ha
avuto compassione di me».
La conversione ebbe inizio quando, durante una meditazione di tipo
new age, si sentì spinta da un’entità a
volgere all’odio la sua vita, un momento
di grande sofferenza fisica e spirituale. Il
Rosario e la recita del Padre nostro l’aiutarono a ritrovare la speranza.
Oggi a fianco dell’azione di volontariato nell’associazione “Le opere del Padre” da lei fondata e al personale impegno di attrice, dirige la scuola per le arti
dello spettacolo “Star Rose Academy”. «I
miei ragazzi non sono molti ma, se crescono bene, sono un segno di contraddizione che può destabilizzare un mondo che si crede tanto sicuro».
Claudia Koll sorride e ha gli occhi che le brillano. Ti fissa con intensità, mentre risponde alle domande in
occasione della presentazione di un
cortometraggio realizzato da Antonio
Mirabella, un suo allievo. Spiega: «In
Accademia lavorano molto. Danza, recitazione, canto. Non tutti sono credenti praticanti. Ma io ho deciso di utilizzare la parola di Dio per gli esercizi di
8
«I miei ragazzi
non sono molti ma,
se crescono bene,
sono un segno
di contraddizione
che può destabilizzare
un mondo che si crede
tanto sicuro»
recitazione. Insegno risvegliando il pensiero». Si interrompe, come per scegliere le parole giuste. «Devono essere delle
persone libere e io li stimolo a pensare.
La nostra scuola è fondata sulla “Lettera
agli artisti” di Giovanni Paolo II».
E i risultati?
«Sono incredibili. Nel corso che ha
frequentato anche Antonio, per esempio, facevano molte ore di adorazione
eucaristica. Sono stati loro a chiederlo.
Non era una cosa imposta da noi. C’è
stata anche tanta esperienza di palcoscenico con gli spettacoli prodotti dalla
Star Rose Academy, preceduti sempre
dalla preghiera».
Non c’è il rischio di mischiare una
sorta di catechismo irrituale con le lezioni di spettacolo?
«Non è da sottovalutare lo spazio
che noi dedichiamo alla preghiera. La
persona ha bisogno di incontrare il Signore. Quando lavoriamo sulla parola di
Dio, facciamo due cose in una: io insegno a leggere e intanto la parola di Dio
opera. Non torna indietro senza avere
operato ciò che Dio vuole. Ma non faccio catechismo se loro non fanno domande. Lascio che quella Parola operi
liberamente in loro».
lunga carriera
in tv e al cinema
Claudia Koll a fine
anni Novanta nella
serie Tv Linda
e il brigadiere
che nei campi quelli che ce la facevano di più erano quelli che avevano una
motivazione forte nella vita: l’amore per
la propria donna, l’amore per un ideale. Scoprì che non si viveva se si rimaneva attaccati solo alle cose materiali.
Quelli che avevano una spinta più forte erano quelli che guardavano in alto.
Frankl ha distrutto la teoria di Freud:
ha detto che l’uomo è fatto di spirito, di
psiche e di corpo. Nell’inconscio non
ci possono essere solo pulsioni sessuali. Frankl parla dell’inconscio religioso.
Dice che l’uomo è guidato dallo spirito e che l’inconscio religioso è il luogo
dove Dio parla a tutti gli uomini. Il peccato però ti addormenta e ti impedisce
di avere una coscienza viva. Coloro che
hanno commesso molti peccati hanno
un coscienza labile, addormentata, che
non sente più la voce di Dio».
Nel suo corto Antonio parla della
crisi di un sacerdote. Le è mai capitato di dover sostenere un prete in
dalla conversione all’impegno
«il mio prossimo progetto? aiutare i francescani che custodiscono
i luoghi della terra santa. a nazareth ho ricevuto una grazia»
giovani che
saranno famosi
Claudia Koll insieme
ad alcuni allievi
della Scuola di arti
dello spettacolo
se il prete
va in crisi
«La quinta stazione è un riferimento
alla Via crucis. Cristo incontra
un amico che gli tende la mano
e che lo aiuta a portare la croce».
Antonio Mirabella, attore,
regista e autore, allievo della Star
Rose Academy, spiega così
il titolo del cortometraggio
che ha presentato a Roma
all’inizio di ottobre.
Vi è narrata la storia della crisi
di un sacerdote che, accusato
ingiustamente, sbanda e vorrebbe
lasciare la talare. Un altro prete
e i suoi parrocchiani, però,
lo aiutano a superare la prova.
Nel cast del film figura anche
un altro allievo Star Rose Academy,
Francesco Marcolini.
10
difficoltà? Come si fa?
«Innanzitutto con la preghiera. Può
succedere che il sacerdote si senta stanco di lottare e allora quello è il momento
di incoraggiarlo. Di dirgli: non mollare,
per favore, non mollare. A me è successo
di incontrare sacerdoti in crisi. Mi sono
preoccupata di ricordare loro la misericordia di Dio. Ho detto di confidare in
Dio e di non mollare».
Chi sono invece i sacerdoti che
hanno aiutato lei?
«Sono tantissimi. Ho sempre avuto
bisogno dei sacerdoti. Non posso dimenticare padre Andrea Gasparino (fondatore del Movimento contemplativo Charles
de Foucauld di Cuneo), o il mio padre
spirituale, padre Ludovico Fazzone, che
mi guida da tanti anni. Penso anche al
mio parroco di un tempo, padre Roberto
Zaupa. Poi don Alberto Arcicasa, un sacerdote di Pordenone, che mi aiuta con il
sostegno a distanza dei bambini in Africa. Mi viene in mente anche don Manlio
Sodi, che ha creduto nel nostro progetto del libro di preghiere dell’associazione “Le opere del Padre” con la Coroncina della Divina Misericordia. È stato poi
don Telesforo Kieslowski, che guida un
nostro gruppo di preghiera, a chiedere
e a ottenere l’imprimatur per il libretto.
E non posso dimenticare don Giuseppe
Bellia, che ha seguito la redazione definitiva del libro sul Rosario (ed. Messaggero
Padova), arricchendolo con meditazioni
molto belle».
Il prossimo progetto?
«Aiutare i francescani che custodiscono i luoghi di Terra Santa. Hanno
bisogno di un sostegno concreto. Lì la
situazione non è facile. Per me il pellegrinaggio in Terra Santa ha un significato speciale. A Nazareth ho ricevuto una
grazia. Non posso scordarlo». 
Scarica

leggi l`articolo - Star Rose Academy