XVIII MEETING ERA
6-12 AGOSTO 2006
Lignano Sabbiadoro
WITH JESUS TO YOUR SERVICE
PREGHIERA MEETING 2006
Signore,
mettici al servizio dei nostri fratelli
affidali a noi oggi;
dà loro il pane quotidiano
insieme al nostro amore
pieno di comprensione,
di pace, di gioia.
Signore aiutaci,
a non passare accanto a nessuno
con il volto indifferente, con il cuore chiuso,
con il passo affrettato.
Aiutaci ad accorgerci subito
di quelli che ci stanno accanto,
di quelli che sono preoccupati e disorientati,
di quelli che soffrono senza mostrarlo,
di quelli che si sentono isolati senza volerlo.
Signore, donaci una sensibilità
che sappia andare incontro agli altri.
Signore, liberaci dall'egoismo,
perché, sull’esempio di Padre Annibale
e di tutti i testimoni di carità
ti possiamo servire, ti possiamo amare,
e ti possiamo ascoltare,
in ogni fratello che ci fai incontrare.
Amen
2
WITH JESUS TO YOUR SERVICE
MEETING ERA 2006
6-12 AGOSTO LIGNANO SABBIADORO
Il Meeting ERA compie 18 anni!
Un tappa importante nella quale si propone di dare nuovo impulso allo slancio della pastorale
giovanile ERA scaturita in alcune nazioni europee, di compiere una verifica del cammino pastorale
svolto in questi diciotto anni e di essere occasione di ripresa e di rilancio verso gli impegni che
ancora ci attendono.
E’ uno degli appuntamenti estivi più significativo – questo è il desiderio di tutti noi – per
offrire a coloro che già ci conoscono un momento di incontro per riflettere e stare insieme per
divertirsi durante il periodo delle vacanze.
E’ una proposta per coloro che non ci conoscono affinchè l’esperienza sia occasione per
intraprendere un cammino da compiere all’interno dell’associazione o per essere sostenuti in un
percorso già intrapreso.
With Jesus to your service è lo slogan di questo 18º Meeting Era.
Ci è sembrato importante riscoprire ancora una volta la tematica del servizio, così come
viene proposta nel cammino ecclesiale in questo tempo!
“Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo” è il punto di arrivo di una riflessione che
compiremo nei giorni del meeting dal 6-12 agosto 2006 a Lignano Sabbiadoro.
Lo slogan del meeting intende far convergere alcuni elementi fondamentali durante questa
esperienza: la persona di Gesù, il Risorto che vive in mezzo a noi; il mondo, nella concretezza della
svolta sociale e culturale della quale noi stessi siamo destinatari e protagonisti; le attese di questo
mondo, che il Vangelo apre alla vera speranza che viene da Dio; l’impegno dei giovani oggi, per
essere testimoni credibili del Risorto attraverso una vita rinnovata e capace di cambiare la storia.
Le riflessioni proposte vertono attorno a tre testimonianze che ci aiuteranno a comprendere
il senso cristiano del servire il prossimo:
− Servizio come accoglienza – Suor Paola
− Servizio come condivisione – Testimonianza di un gruppo di volontari …
− Servizio come responsabilità – Don Giuliano Vallotto
L’immagine dello slogan è molto semplice:
nell’orizzonte azzurro un sole illumina la terra dalla quale emerge la sagoma di una persona che
stende le braccia verso l’alto.
L’uomo ha bisogno di aiuto per realizzare i propri sogni!
In questo contesto odierno i cristiani, «stranieri e pellegrini» nel tempo (1Pt 2,11), sanno di poter
essere rigenerati continuamente dalla speranza, perché le tristezze e le angosce del tempo sono
«gettate» nelle mani del «Dio di ogni grazia» (1Pt 5,7.10).
I momenti liturgici del Meeting si caratterizzeranno con l’immagine di un viaggio che vuole
condurre “dall’egocentrismo all’oblatività”, al dono di sé, al servizio.
Gesù ci chiama ad essere nella vita quotidiana “canali di un Amore speciale”; quell’amore
che è diretto in modo speciale e coloro il cui incontro non produce gratificazione, ai “diversi”, agli
emarginati…fino a diventare luogo di passaggio dell’Amore incondizionato che il Signore dona ad
ogni essere umano. Per noi tutto questo diventa vocazione a servire gli uomini e le donne secondo
lo stile di Gesù, così come emerge dai gesti e dalle parole del racconto della parabola del buon
Samaritano (Lc 10,25-37).
Nei cammini che vanno da Gerusalemme a Gerico occorre abbandonare quegli
atteggiamenti che non ci permettono di stabilire delle relazioni nuove con il Signore, prima di tutto,
e poi con i destinatari di “quell’Amore speciale”; quando saremo liberi potremo fare quelle grandi
scelte che la vita cristiana ci richiede.
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DOMENICA 6 AGOSTO 2006
S. MESSA INIZIALE DEL MEETING
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE
Monizione (Italiano)
Come ogni anno ci ritroviamo a cominciare il nostro Meeting con la Celebrazione Eucaristica che è
il nostro modo di ringraziare il Signore che ci ha fatti ritrovare a vivere questa esperienza estiva di
amicizia, preghiera, comunione. Questo anno in cui il Meeting compie i suoi 18 anni, la
Celebrazione Eucaristica di apertura diventa ringraziamento per tutti coloro che in questi anni
hanno preparato e voluto questo incontro e per tutti coloro che in questa esperienza si sono
conosciuti e insieme sono cresciuti nell’amicizia e nella conoscenza del carisma del Rogate. In
questa domenica, festa della Trasfigurazione, allora viviamo in atteggiamento di contemplazione e
di gratitudine per tutto il bene che abbiamo ricevuto e che abbiamo donato negli anni passati e nella
settimana che ci sta davanti.
Canto iniziale (Italiano)
COLLETTA
O Dio, che nella gloriosa Trasfigurazione del Cristo Signore,
hai confermato i misteri della fede
con la testimonianza della legge e dei profeti
e hai mirabilmente preannunziato
la nostra definitiva adozione a tuoi figli,
fa’ che ascoltiamo la parola del tuo amatissimo Figlio
per diventare coeredi della sua vita immortale.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. AMEN.
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA (Slovacco)
La sua veste era candida come la neve.
Dal libro del profeta Daniele (Dn 7,9-10.13-14)
Io continuavo a guardare,
quand’ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
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Un fiume di fuoco scendeva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.
Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco apparire, sulle nubi del cielo,
uno, simile ad un figlio di uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui,
che gli diede potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano;
il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai,
e il suo regno è tale che non sarà mai distrutto.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 96) (Spagnolo)
Rit. Splende sul suo volto la gloria del Padre.
Il Signore regna, esulti la terra, gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sono la base del suo trono.
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia
e tutti i popoli contemplano la sua gloria.
Tu sei, Signore, l’Altissimo su tutta la terra,
tu sei eccelso sopra tutti gli dèi.
SECONDA LETTURA (Polacco)
Questa voce, noi l’abbiamo udita scendere dal cielo.
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo (2 Pt 1,16-19)
Carissimi, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto
conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni
oculari della sua grandezza.
Egli ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa
voce: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”.
Questa voce noi l’abbiamo udita scendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. E così
abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione,
come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si
levi nei vostri cuori.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO (Cf Mc 9,7) (Slovacco)
Alleluia, alleluia.
Dalla nube luminosa si udì la voce del Padre:
“Questi è il mio Figlio diletto: ascoltatelo”.
Alleluia.
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VANGELO (nelle diverse lingue)
Questi è il mio Figlio prediletto.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 9,2-10)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un
luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti,
bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con
Mosè, che discorrevano con Gesù.
Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: “Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre
tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!”. Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati
presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse nell’ombra e uscì una voce dalla nube:
“Questi è il Figlio mio prediletto: ascoltatelo!”. E subito guardandosi attorno, non videro più
nessuno, se non Gesù solo con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se
non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero per sé la cosa,
domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti.
Parola del Signore.
OMELIA
PREGHIERA DEI FEDELI (nelle diverse lingue)
C. Siamo nati per conoscere, amare e servire il Signore. Solo la fedeltà a questa nostra
fondamentale e comune vocazione può darci la pace. Preghiamo per avere sempre la forza di
rispondere alla nostra chiamata e diciamo insieme:
Rendici responsabili del tuo regno, o Padre.
Ceco
∗
Per la santa Chiesa: la luce della trasfigurazione le doni la vera carità che sa andare incontro
ad ogni uomo desideroso di salvezza, preghiamo.
Italiano
∗
Per coloro che hanno responsabilità di governo o nella vita pubblica: la loro opera sia sempre
ispirata da autentica sapienza e da attenzione costante all’uomo, preghiamo.
Slovacco
∗
Per i battezzati: siano sempre pronti ad accogliere la tua Parola di verità, molto più preziosa di
qualunque ricchezza, e la indichino al mondo con coraggio, preghiamo.
Spagnolo
∗
Per coloro che stanno vivendo il tempo delle vacanze: riscoprano una nuova dimensione
interiore e gustino il valore delle cose semplici e dei rapporti di amicizia con i fratelli,
preghiamo.
Polacco
∗
Per noi qui presenti che stiamo cominciando a vivere l’esperienza del Meeting: il Signore ci
aiuti ad accogliere i doni che ha preparato per noi e ci faccia sperimentare e vivere lo spirito di
attenzione e disponibilità alle esigenze dei fratelli, preghiamo.
C. Padre, che per tua misericordia doni il tuo regno ai poveri, donaci la sapienza del cuore per
gustare il tuo amore e seguire il tuo Figlio. Per Cristo nostro Signore.
Amen
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Processione offertoriale (Italiano)
PANE
Il pane fin dall’antichità è stato il compagno di viaggio del viandante, di colui che affrontava un
cammino molto spesso lungo e faticoso.
Oggi vogliamo offrirti il “nostro pane”, con l’impegno di farci diventare ogni giorno pane di amore
e di carità per il prossimo che incontreremo sulla strada che ci aiuterà a conoscerti sempre di più.
VINO
Ti offriamo Signore il vino, frutto di tanti acini di uva che sull’altare si trasformerà in bevanda di
salvezza.
Anche noi vogliamo essere l’espressione d’amore che dà calore ed entusiasmo a tanti nostri fratelli.
SEMI
Portiamo all’altare una ciotola con dei semi; sono il simbolo di tutto quello che in questi giorni
vivremo. Ci sarà donato un seme che poi toccherà a noi curare e far crescere per raggiungere tutti
coloro che tu metterai sul nostro cammino.
MANI VUOTE
“C’è più gioia nel dare che nel ricevere”
Veniamo all’altare con le mani vuote, come segno della nostra disponibilità a lasciarci riempire di
tutto quello che hai preparato per noi in questa esperienza e del nostro desiderio di impegnarci nel
servizio per testimoniare che tu sei la vera ricchezza che può rendere felice ogni uomo.
Orazione sulle offerte
Santifica queste offerte, o Padre,
per il mistero della Trasfigurazione del tuo unico Figlio,
e rinnovaci nello Spirito con lo splendore della sua gloria.
Per Cristo nostro Signore. AMEN.
PREFAZIO
La luce della Trasfigurazione nel mistero della Chiesa
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Dinanzi a testimoni da lui prescelti
egli rivelò la sua gloria
e nella sua umanità, in tutto simile alla nostra,
fece risplendere una luce incomparabile,
per preparare i suoi discepoli
a sostenere lo scandalo della croce
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e anticipare, nella Trasfigurazione,
la meravigliosa sorte della Chiesa, suo mistico corpo.
E noi, uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine l’inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo...
Antifona alla comunione
Quando il Signore si manifesterà,
saremo simili a lui,
perché lo vedremo così come egli è. (1 Gv 3,2)
Oppure:
Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni
e li portò su un alto monte
e si trasfigurò davanti a loro. (Mc 9,2)
Canto di comunione (Ceco)
Dopo la comunione
Il pane del cielo che abbiamo ricevuto, o Padre,
ci trasformi a immagine del Cristo,
che nella Trasfigurazione
rivelò agli uomini il mistero della sua gloria.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. AMEN.
Canto finale (Spagnolo)
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LUNEDÍ 7 AGOSTO 2006
PREGHIERA DEL MATTINO
IN CAMMINO…
Guida (Italiano)
La nostra vita è simile ad una strada, una lunga strada, che porta... dove? Possiamo decidere noi
stessi la meta; se ci lasceremo guidare dallo Spirito di Cristo, la nostra strada porterà alla
pienezza della gioia e dell'
amore. Abbiamo bisogno della guida sicura della sua Parola.
In ascolto della Parola
Dal vangelo secondo Luca (10, 25-30) (Slovacco)
Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita
eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». Costui rispose: «
Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con
tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». E Gesù: «Hai risposto bene; fà questo e
vivrai». Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». Gesù riprese:
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo
percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Tutti (Spagnolo)
Signore, a volte la strada ci sorprende.
Non sappiamo cosa si nasconde dietro una svolta,
non sappiamo chi incontreremo.
Non è sempre facile proseguire nel cammino
dopo una caduta, decidere di continuare a crescere, di cambiare,
di lasciare dietro di noi le nostre paure.
Per questo ricorriamo a te, che ti sei fatto
nostro amico e compagno di viaggio.
Salmo 91 (9-16) (a cori alterni tra voci maschili e femminili) (Polacco)
Poiché tuo rifugio è il Signore
e hai fatto dell'Altissimo
la tua dimora,
non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.
Sulle loro mani ti porteranno
perché non inciampi
nella pietra il tuo piede.
Camminerai su aspidi e vipere,
schiaccerai leoni e draghi.
Lo salverò,
perché a me si è affidato;
lo esalterò, perché ha conosciuto
il mio nome.
Mi invocherà e gli darò risposta;
presso di lui sarò nella sventura,
lo salverò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni
e gli mostrerò la mia salvezza.
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Segno della Parola e della bisaccia (sottofondo musicale)
La Parola di Dio è GUIDA che ci accompagna nel cammino della vita: presentiamo il Libro della
Parola, aperto sul brano che ci accompagnerà in questa settimana: “Amerai il Signore tuo Dio con
tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo
tuo come te stesso”. La bisaccia è simbolo della nostra vita che vuole rendersi disponbile ad
accogliere questa Parola.
Dopo ogni invocazione letta da 2 solisti, ripetiamo insieme: (le risposte sono alternate in piu lingue
secondo la lettura del solista)
SPIRITO SANTO, NOSTRA GUIDA E COMPAGNO
Dl CAMMINO, INSEGNACI IL SENTIERO DELLA VITA.
Ceco
− Dinanzi a noi, Signore, hai posto un nuovo giorno.
− Aiutaci a camminare nella gioia.
Italiano
− Signore, tanta gente ogni giorno si mette per strada.
− Aiutaci ad essere messaggeri di speranza per quanti incontriamo.
Slovacco
− Ci hai donato, Signore, dei compagni di strada
con cui condividere da vicino questo viaggio che hai preparato per noi.
− Aiutaci, in questi giorni, a conoscerci meglio,
a stabilire relazioni vere e amicizie che ci aiutino a crescere.
Spagnolo
− Quante volte siamo distratti, sempre di fretta: camminiamo
seguendo la massa senza preoccuparci della meta.
− Aiutaci ad essere attenti e metti accanto a noi persone sagge
che sappiano indicarci la giusta direzione.
Tutti (Polacco)
SIGNORE GESÙ, grazie per il dono della tua Parola
che anche oggi viene ad illuminare un tratto della mia vita.
La tua voce è esigente, mi chiede di uscire dal "gregge",
di non vivere più "così come capita",
di non andare "dove vanno tutti", ma di PRENDERE UNA DIREZIONE.
E non è facile, sai! Oggi, però, ho capito che devo avere più fiducia in te e nella tua Parola
perché tu vuoi il mio bene e ti sta a cuore che io sia felice più di quanto io possa sognare per me.
video
Tutti (Italiano)
SPIRITO DI DIO, la Parola di Gesù è una parola profonda che non possiamo comprendere subito.
Solo tu puoi aiutarci a RIPORTARLA con cura nel nostro cuore,
a RICORDARLA durante le nostre giornate,
a MEDITARLA nei momenti di preghiera, a VIVERLA in casa,
con gli amici, negli incontri e nei nostri impegni.
Fa' che non la rifiutiamo mai anche quando ci chiede
di camminare in salita. Amen.
10
CELEBRAZIONE MARIANA
ECCOMI,
SONO LA SERVA DEL SIGNORE...
Canto (Slovacco)
Mentre si esegue il canto vengono portati e posti sull’altare una lampada accesa accanto ad
un’icona di Maria
(Italiano)
Guida: Maria è disponibile a mettere in gioco il suo dono ricevuto per il bene dell'
umanità, il
carisma che attraverso la presenza dell'
Angelo le viene rivelato: «.., tu sei la ricolma di grazia».
Segno di croce
Cel. Padre, Signore del cielo e della terra, che ci conosci da sempre.
Tutti Vieni ad incontrarci nella nostra storia personale.
Cel. Gesù che sei stato mandato dal Padre per incontrarci.
Tutti Insegnaci a pronunciare un grande si al dono della vita.
Cel. Spirito Santo creatore e datore di vita.
Tutti Entra dentro di noi e rendici testimoni della Vita che non muore.
Dal Vangelo di Luca (1,26-38) (proclamato da tre solisti che interpretano rispettivamente il
narratore, l’angelo e Maria) (Spagnolo)
(Narratore) Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata
Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La
vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse:
(Angelo) «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
(Narratore) A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
L’angelo le disse:
(Angelo) «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo
darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli
darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non
avrà fine».
(Narratore) Allora Maria disse all'angelo:
(Maria) «Come è possibile? Non conosco uomo. (Narratore) Le rispose l'angelo:
(Angelo) «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo.
Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente,
nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile,
nulla è impossibile a Dio». (Narratore) Allora Maria disse:
(Maria) «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».
(Narratore) E l'angelo partì da lei.
Breve riflessione del Celebrante
11
L’angelo annuncia a Maria che diventerà la madre di Gesù
(Luca 1,26-38)
Guida: Maria, ha avuto paura quel giorno a Nazareth, quando l’angelo le ha detto che sarebbe
diventata la madre del Figlio di Dio. Ma poi si è fidata, perché sapeva che Dio le voleva bene.
Adesso pregheremo insieme la prima posta di Rosario dei Misteri Gaudiosi fermandoci così sulla
disponibilità di Maria al Progetto di Dio e chiedendo a Maria di aiutarci a dire di sì ogni giorno
alla volontà di Dio, anche quando ci sembra difficile e scomoda.
Padre nostro
10 Ave Maria (le reciteremo 2 per ogni gruppo linguistico)
(Italiano)
GUIDA: Maria si abbandona al Dio della vita con un Sì limpido e totale, al 100%, costi quel che
costi. Di se stessa dice. «Ecco la serva del Signore.. », la sua vita non sarà l'esito più o meno riuscito
dei suoi progetti, ma la via attraverso la quale si realizzerà un grande mistero. Dio visita l'umanità!
Canto che accompagna il gesto
(Ceco)
Gesto: Ciascuno porta all'altare lo "stemma della propria vita" e lo pone accanto alla luce, con la
disponibilità di fare della propria vita un dono.
Da più solisti nelle diverse lingue viene proclamata la seguente Preghiera alla Spirito Santo
Polacco
Spirito Santo,
non permettere che i nostri cuori siano turbati,
rassicuraci nelle nostre oscurità, donaci la gioia,
e attenderemo nel silenzio e nella pace
che si levi su di noi una luce del Vangelo.
Ceco
Signore, nelle nostre profondità
tu discerni l' attesa di un incontro:
una sete riempie il nostro cuore,
quella di abbandonarci in te.
Italiano
Signore, nostra speranza,
con il poco che capiamo del Vangelo,
ci fai scoprire ciò che ti aspetti da noi.
Slovacco
Signore, nella preghiera le nostre povere parole
spesso fanno fatica ad esprimere il nostro desiderio
di una comunione con te,
ma tu ci accogli e ci capisci.
(Frère Roger di Taizé)
Come unico appoggio, Maria ha queste parole «Rallegrati, tu che sei amata da Dio...». La sua
fiducia sarà messa alla prova dal cammino sconcertante di Gesù; la sua speranza dovrà
incontrarsi con il dolore che guarda negli occhi il figlio crocifisso e, dopo la risurrezione di Gesù,
il suo amore di Madre si rivolgerà ad ogni uomo... Oggi è attraverso la Chiesa, nel sì di ogni
credente, che Dio continua a visitare gli uomini e la creazione.
12
Umile serva di Dio
(Spagnolo)
1L Maria, umile serva di Dio,
il Figlio che hai generato
ti ha resa serva dell'umanità.
(Italiano)
5L Sei stata serva della Chiesa
il giorno della Pentecoste
e con la tua intercessione
continui a generarla
in ogni credente,
anche in questi nostri tempi
difficili e travagliati.
(Polacco)
2L La tua vita è stata
un servizio umile e generoso:
sei stato serva della Parola
quando l'Angelo li annunciò
il progetto divino della salvezza.
T. Giovane figlia d'Israele,
che hai conosciuto il turbamento
del cuore giovane dinanzi
alla proposta dell'Eterno,
rendici capaci di accogliere
l'invito del Figlio tuo
per fare della vita un dono totale.
Facci comprendere che servire
il Signore appaga il cuore,
e che solo nel servizio a Dio
e al suo Regno la vita diventa
un canto di gioia!
(Polacco)
3L Sei stata serva del Figlio,
dandogli la vita e rimanendo
aperta al suo mistero.
(Ceco)
4L Sei stata serva
della Redenzione,
"stando" coraggiosamente
ai piedi della Croce,
accanto al Servo sofferente,
che si immolava
per amore nostro.
...e Maria si mise in viaggio
(cf r. Messaggio di Giovanni Paolo II per la GMV
2003)
(Lc 11,39)
Benedizione
Canto finale (Italiano)
13
PREGHIERA DELLA SERA
(Slovacchia)
“TRASFIGURATI DALL’AMORE PER SERVIRE”
Canone (viene proiettata l’immagine del testimone)
UN TESTIMONE DI CARITA’
MADRE TERESA - 26 agosto 1910 Skopje, Macedonia (ex-Iugoslavia) –
Calcutta 5 settembre 1997
“Sapevo che era la Sua volonta’ e che dovevo seguirlo verso coloro che, come Gesù, non avevano
un luogo dove posare il capo…il nudo, il disprezzato, l’abbandonato, il dimenticato,
l’affranto…non v’era dubbio: doveva essere opera Sua…il messaggio era stato molto chiaro, era un
ordine...sapevo a chi appartenevo, ma non sapevo come arrivarci, come tutto ciò sarebbe stato
raggiunto, e così mi lasciai usare da Dio a modo Suo, un modo a me ignoto.”
“ La grandezza della nostra vocazione sta nel fatto che siamo chiamate a servire Cristo stesso nelle
dolorose sembianze del povero e del sofferente. Siamo chiamate tutti i giorni, come il prete durante
la Messa, a toccare con mano il corpo di Cristo sotto forma dell’umanità sofferente, e dare Gesù a
tutti coloro con i quali veniamo in contatto, diffondendo la fraganza del Suo amore ovunque noi
andiamo.
Possa ognuno di noi vedere Gesù Cristo nella persona del povero. Piu’ il lavoro o le persone sono
ripugnanti, tanto piu’ grandi devono essere la nostra fede, il nostro amore il nostro gioioso e devoto
servizio al signore nelle dolorose sembianze del povero.
Il frutto del SILENZIO è la Preghiera
Il frutto della PREGHIERA è la Fede
Il frutto della FEDE e’ l’Amore
Il frutto dell’AMORE è il Servizio
Il frutto del SERVIZIO è la Pace. ”
Canto di esposizione
Insieme
Dio, nostro Padre, creatore del cielo e della terra, è sconvolgente che Tu sia venuto per servire e
dare la vita, morendo in croce per noi. E’ un mistero troppo grande che ci affascina e ci spaventa.
Aiutaci a sentirci amati da Te, insieme e personalmente e non permettere che passino un giorno
senza aver corrisposto con un gesto di amore per un amore così grande, nel rispettare ed amare la
nostra vita e la vita degli altri, nel rispettare, amare e servire Dio in ogni creatura.
14
Dal Vangelo di Marco (Mc 9,2-8)
Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un
luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti,
bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con
Mosè e discorrevano con Gesù. Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello
per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!». Non sapeva infatti
che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse
nell'ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». E subito
guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.
Silenzio di adorazione durante il quale un solista proclama il Salmo
Salmo 4
Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia:
dalle angosce mi hai liberato;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.
Fino a quando, o uomini, sarete duri di cuore?
Perché amate cose vane e cercate la menzogna?
Sappiate che il Signore fa prodigi per il suo fedele:
il Signore mi ascolta quando lo invoco.
Tremate e non peccate,
sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.
Offrite sacrifici di giustizia
e confidate nel Signore.
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene?».
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
Hai messo più gioia nel mio cuore
di quando abbondano vino e frumento.
In pace mi corico e subito mi addormento:
tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.
Prosegue l’adorazione animata dal gruppo della Slovacchia
Padre Nostro
Benedizione
Canto finale
15
MARTEDÍ 8 AGOSTO 2006
PREGHIERA DEL MATTINO
VINCI IL MALE CON IL BENE: LA STRADA E I BRIGANTI
Guida (Italiano)
Il nostro cammino non è sempre semplice e tranquillo. Capita spesso anche a noi di imbatterci nel
male: non sempre abbiamo chiaro qual è la meta del nostro viaggio, non sappiamo bene dove
stiamo andando e se percorriamo la via giusta, possiamo essere attaccati dalla tentazione di
andare contro i fratelli e non riusciamo ad opporci a questo impulso. Abbiamo bisogno della Luce
dello Spirito per distinguere il bene dal male ed avere la forza di continuare il cammino del bene.
In ascolto della Parola
Dal vangelo secondo Luca (10, 30) (Spagnolo)
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo
percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
dal Salmo 15
(Polacco)
Sol.
Signore, chi è un vero credente?
Chi può celebrare con gioia la tua lode?
1 c.
Chi è onesto fino in fondo con se stesso e con gli altri, e affronta i problemi con senso di
giustizia.
2 c.
Chi dice la verità, anche quando gli è scomoda, e non lancia giudizi sugli altri.
1 c.
Chi non provoca litigi e non alimenta rancori coi vicini di casa e di lavoro.
2 c.
Chi sa dire con coraggio bene al bene e male al male.
1 c.
Chi mantiene fede agli impegni anche a costo di rimetterci.
2 c.
Chi non è attaccato ai soldi e non fa l'avvoltoio sfruttando la debolezza degli altri.
T.
Chi si comporta così non avrà motivo di pentirsene.
Sarà amato per sempre da Dio.
Qualche istante per riflettere con calma il Salmo, accompagnato da alcune immagini che
ricordano le parole del salmo (inserire la traduzione di tutte le lingue)
Guida.: Per avere sempre chiara la meta del nostro cammino è necessario, ogni tanto, fermarsi e
guardare dentro di sé con gli occhi di Gesù che ci ama così come siamo, ci perdona anche quando
noi non lo faremmo e ci rende creature nuove. La sua luce ci fa vedere lontano.
16
Segno della Luce
Il segno di questa lampada simboleggia lo Spirito che è LUCE che ci aiuta a
riconoscere il bene e il male in noi e attorno a noi e che in questi giorni
vogliamo invocare perchè illumini tutto quello che vivremo.
Dopo ogni invocazione cantiamo insieme:
(Ceco)
1L.
Spirito di Dio scendi su di noi, Spirito di Dio scendi su di noi.
La nostra porta sia sempre aperta a coloro che bussano.
Ricordati di tutti coloro che non hanno una fissa dimora.
(Italiano)
2L.
Il nostro cuore sia aperto e disponibile a voler bene a tutti.
Ricordati di tutti coloro che non hanno una famiglia.
(Slovacco)
3L.
La nostra mano sia pronta al dono e all'aiuto.
Ricordati di tutti quelli che in ogni parte del mondo mettono le loro mani a servizio dei più
poveri.
(Spagnolo)
4L.
Il nostro sorriso sia segno autentico di un'accoglienza gioiosa.
Ricordati dello straniero che chiede di essere accolto.
(Spagnolo)
5L.
Il nostro sguardo riconosca in ogni persona Te, che vieni a farci visita.
Apri i nostri occhi perché sappiamo vedere il bene.
CEL. O Dio Padre, tu hai dato a noi il dono della vita e ogni giorno ci vieni incontro con la tua
PRESENZA AMICA che colma il nostro desiderio di felicità.
Rendici grati di ciò che abbiamo e siamo.
Perdonaci se abbiamo sotterrato quel bene e quell'amore che hai messo in ciascuno di noi.
Togli da noi la chiusura del cuore che ci rende incapaci di donare.
Rendici ATTENTI AI SEGNALI che metti sul nostro cammino e aperti all'azione del tuo Spirito
che dà vita ai talenti che ci hai dato. Amen.
17
CELEBRAZIONE PENITENZIALE
SEGUIRE GESÙ
PER SERVIRE COME GESÙ
(Si porta all’altare un’immagine della vocazione di Matteo)
Canto (Slovacco)
Fermati qualche istante di fronte all'
immagine della vocazione di Levi per accogliere la luce di
Cristo nella tua vita.
Guida (Italiano)
Levi è seduto al banco delle imposte, immobile come un paralitico, tutto immerso nel lavoro molto
umano e poco onesto; raccoglie i soldi a nome dei romani per arricchirsi. È un osso duro. Eppure lo
sguardo di Gesù si posa su di lui; Gesù riesce a vedere Levi oltre le apparenze e per questo può
chiamarlo: «Seguimi».
Uno sguardo, un gesto e una parola di vita illuminano Levi, lo fanno alzare in piedi e lo
coinvolgono in un cammino nuovo.
Cel.
Padre, Dio della nostra vita, che hai posto dentro di noi un'insaziabile voglia di andare oltre
ogni confine
Tutti Mostraci le vie dell'umiltà e della semplicità.
Cel. Signore Gesù, che sai sempre vedere il bene che c’è in noi
Tutti Aprici il cuore alla gratitudine e alla misericordia.
Cel.
Spirito Santo, promesso dal Signore,
che susciti in noi il desiderio di seguire Gesù
Tutti Rendici attenti ai segni del tuo amore.
Dal vangelo di Marco (2,13 17) (nelle diverse lingue)
Gesù usci di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. Nel passare,
vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi».
Egli, alzatosi, lo seguì. Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si
misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.
Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano
ai suoi discepoli. «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?»
Avendo udito questo, Gesù disse loro. «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;
non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».
(Slovacco)
Signore Gesù, per noi non vuoi mai le scosse di una desolazione interiore.
Quando comprendiamo che nessuno è escluso né dal tuo perdono, né dal tuo amore, allora il nostro
cuore cambia e si placa. Signore, cosa ti aspetti da me?
E lo Spirito Santo risponde: io prego in te,
OSA IL DONO DELLA TUA VITA, osa fare questo passo.
(Fiere Roger di Taizé)
18
Esame di coscienza
Confrontati in silenzio con la Parola. Leggi le caratteristiche dell'
amore di Dio che emergono dal
brano che hai letto e confrontale con la tua vita
Dio è amore e l'amore è creatore.
Non è attratto dalle qualità presenti in una persona,
non è condizionato dai meriti o dalle colpe.
È un amore libero, gratuito, che prende sempre l'iniziativa
e ama per primo.
È un amore che si dona e che perciò crea il valore di una persona.
È sollecitato dalla mancanza e dal bisogno, vuoi far vivere
e promuovere.
È un amore che non conosce distinzioni, toglie tutte le
separazioni fra puro ed impuro, giusto ed ingiusto:
ha la sua gioia nella comunione tra gli uomini
e nel servire l'umanità. Per questo Dio si fa
commensale con i peccatori, chiama Levi,
chiama anche te...
(Silvano Fausti)
2° Momento
"Seguimi!"
Guida (Italiano)
«Sono venuto per chiamare i peccatori., » Se senti il desiderio di chiedere
perdono al Signore, vai dal sacerdote per ricevere il SACRAMENTO
DELLA RICONCILIAZIONE.
CONFESSIONI INDIVIDUALI: attraverso il gesto dell'imposizione delle
mani il sacerdote ti concede a nome di Dio il perdono dei peccati e la forza di
poter essere tu stesso un segno della Sua misericordia.
(Ogni giovane al termine della Confessione prenderà un cartoncino colorato)
Scrivi su un cartoncino il tuo grazie a Dio per il dono della vita, della chiamata, dei doni che hai
scoperto di avere., "Dire grazie" è il primo passo per accorgerti che il Signore ti è vicino in tanti
modi.
TUTTI
Grazie, Signore, per essere stato così concreto
e così libero nell'avvicinarti alle persone.
Educa anche noi al vero incontro e al vero servizio
19
che è quello che ogni giorno pone i tasselli
per un mondo nuovo
basato sulla fraternità e sulla condivisione.
Elimina un po' alla volta
i vari alibi a cui ricorriamo per sfuggire
al nostro ruolo di testimoni.
Aprici il cuore all'amore e alla bontà
per metterci al servizio dei più poveri.
Amen
Ringraziamento comunitario: condivisione del proprio GRAZIE!
Si portano all’altare i cartoncini con il proprio grazie si appoggiano per terra formando un grande
SI’
Scambio della Pace
Dio di infinita bontà,
noi ti ringraziamo.
La tua pace ci apre un cammino nuovo: fa' che ti lasciamo entrare,
che ti accogliamo con gioia, che ti ascoltiamo sempre,
affinché sia il tuo amore a darci ali, tu a condurci,
tu ad essere la nostra vita. Amen.
Canto finale (Spagnolo)
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PREGHIERA DELLA SERA (Spagna)
“IO STO IN MEZZO A VOI COME COLUI CHE SERVE”
Canone (viene proiettata l’immagine del testimone)
UN TESTIMONE DI CARITA’
Mons. TONINO BELLO Alessano (Lecce) il 18 marzo 1935-20 aprile 1993
Stola e grembiule
Forse a qualcuno può sembrare un'espressione irriverente, e l'accostamento della stola col grembiule
può suggerire il sospetto di un piccolo sacrilegio.
Si, perchè di solito la stola richiama l'armadio della sacrestia, dove con tutti gli altri paramenti sacri,
profumata d'incenso, fa bella mostra di sè, con la sua seta ed i suoi colori, con i suoi simboli ed i
suoi ricami. Non c'è novello sacerdote che non abbia in dono dalle buone suore del suo paese, per la
prima messa solenne, una stola preziosa.
Il grembiule, invece, ben che vada, se non proprio gli accessori di un lavatoio, richiama la credenza
della cucina, dove, intriso di intingoli e chiazzato di macchie, è sempre a portata di mano della
buona massaia. Ordinariamente non è articolo da regalo: tanto meno da parte delle suore, per un
giovane prete. Eppure è l'unico paramento sacerdotale registrato dal vangelo. Il quale vangelo, per
la messa solenne celebrata da Gesù nella notte del Giovedì Santo, non parla nè di casule, nè di
amitti, nè di stole, nè di piviali.
Parla solo di questo panno rozzo che il Maestro si cinse ai fianchi con un gesto squisitamente
sacerdotale.
Chi sa che non sia il caso di completare il guardaroba delle nostre sacrestie con l'aggiunta di un
grembiule tra le dalmatiche di raso e le pianete di samice d'oro, tra i veli omerali di broccato e le
stole a lamine d'argento!
La cosa più importante, comunque, non è introdurre il "grembiule" nell'armadio dei paramenti sacri,
ma comprendere che la stola ed il grembiule sono quasi il diritto ed il rovescio di un unico simbolo
sacerdotale. Anzi, meglio ancora, sono come l'altezza e la larghezza di un unico panno di servizio: il
servizio reso a Dio e quello offerto al prossimo. La stola senza il grembiule resterebbe
semplicemente calligrafica. Il grembiule senza la stola sarebbe fatalmente sterile.
Canto di esposizione
Insieme
Signore Gesù che hai detto: “Io sto in mezzo a voi come colui che serve”, dammi la grazia di
lasciarmi provocare dal tuo amore. Fa’ che io, conquistato dall’amore che si china sulle nostre
povertà ti ami e desideri servirti con tutto il cuore.
Dal Vangelo di Luca (Lc 22,24-30)
Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. Egli disse: «I re
delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per
voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come
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colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a
tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove;e io preparo per voi un regno, come il
Padre l'ha preparato per me, perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e
siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.
Silenzio di adorazione durante il quale un solista proclama il Salmo
Salmo 23
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.
Prosegue l’adorazione animata dal gruppo della Spagna
Padre Nostro
Benedizione
Canto finale
22
MERCOLEDÍ 9 AGOSTO 2006
PREGHIERA DEL MATTINO
GUARDA…: LA STRADA E GLI INDIFFERENTI
Guida (Italiano)
Spesso pensiamo che sia "di Dio" il compito di sistemare "tutto quello che non va", mentre a noi
viene più comodo tirare dritto e girare alla larga... dalle necessità della gente, dai poveri, da chi ci
chiede aiuto, dalle domande che ci scomodano! Abbiamo bisogno che lo Spirito faccia scorrere in
noi l'
Acqua della Vita per rendere nuovo e accogliente il nostro cuore, come una nuova creazione.
In ascolto della Parola
Dal vangelo secondo Luca (10, 30-32) (Polacco)
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo
percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per
quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'
altra parte. Anche un levita, giunto in
quel luogo, lo vide e passò oltre.
(Ceco)
Alzo gli occhi e vedo un magnifico cielo azzurro.
Che bello il cielo limpido, mi fa venire la voglia di cantare.
Alla sera, invece, quando tutto è buio
il cielo blu con le sue stelle mi fa sentire piccolo, piccolo.
Tutti: HAI FATTO BENE OGNI COSA, DIO CREATORE.
(Italiano)
Che bello il mare quando è calmo e si lascia scaldar dal sole.
E’ bello anche quando le onde si alzano grandi e spumeggianti.
Mi piace sentire il loro rumore contro gli scogli che non vogliono lasciarle passare.
Tutti: HAI FATTO BENE OGNI COSA, DIO CREATORE.
(Slovacco)
Che bello quel piccolo ruscello
che scende dalla montagna cantando!
Corre, inciampa, si arrabbia con i sassi
e ha premura di arrivare al fiume e poi al mare.
L'acqua deve essere lasciata libera di scorrere, come l'Amore.
L'acqua mi disseta, mi rinfresca, mi fa sentire vivo.
T. MI ACCORGO, SIGNORE, CHE HAI FATTO BENE OGNI COSA!
Gesto dell'Acqua
L’acqua è segno di LIBERTA’ perchè scorre libera donando vita: così
vogliamo che il nostro amore sia sempre donato nella libertà per il
bene degli altri.
23
Dopo ogni invocazione ripetiamo:
LAUDATE OMNES GENTES, LAUDATE DOMINUM
(Spagnolo)
1L.
Aiutaci a prestare attenzione a chi è messo da parte, ad accogliere chi è solo e chi ha
bisogno di una parola buona.
(Polacco)
2L.
(Ceco)
3L.
Aiutaci ad accorgerci di chi abbiamo intorno e ad usare il nostro tempo anche per i nostri
amici; a dare una mano a chi ce la chiede e ad offrire amicizia a chiunque incontriamo.
Aiutaci a non chiudere gli occhi di fronte a chi è povero, ma dacci il coraggio di rinunciare a
qualcosa di nostro per condividerlo con gli altri.
(Italiano)
4L.
Aiutaci a sentire che ci riguarda tutto ciò che vive attorno a noi, e a non tirarci indietro negli
impegni, a non limitarci al minimo indispensabile, ma a vivere con generosità e disponibilità
la vita di ogni giorno.
CEL. Signore, donaci la tua disponibilità
e facci capire che il tempo che ci dai non è nostro,
ma è da mettere a disposizione dei fratelli,
PERCHÉ I DONI SI MOLTIPLICANO DIVIDENDOLI.
Aiutaci a capire l'importanza del servizio agli altri.
Aiutaci ad imparare da quelli a cui doniamo qualcosa.
Il tuo Spirito ci apra gli occhi e il cuore al mondo intero. Amen.
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PREGHIERA DELLA SERA (Polonia)
“IL PRIMO FRA VOI SARÀ IL SERVO DI TUTTI”
Canone (viene proiettata l’immagine del testimone)
UN TESTIMONE DI CARITA’
GIANNA BERETTA MOLLA, medico, morta di tumore dopo aver dato al luce la sua quarta
figlia (Magenta (MI) 4 ottobre 1922- 28 aprile1962)
Dai suoi Scritti
(1950 - 1951)
La missione del medico
Bellezza della nostra missione
“Tutti nel mondo lavoriamo in qualche modo a servizio degli uomini. Noi (medici) direttamente
lavoriamo sull’uomo. Il nostro oggetto di scienza e lavoro è l’uomo che dinnanzi a noi ci dice di se
stesso, e ci dice “aiutami” e aspetta da noi la pienezza della sua esistenza…
Noi abbiamo delle occasioni che il sacerdote non ha. La nostra missione non è finita quando le
medicine più non servono. C’è l’anima da portare a Dio e la nostra parola (dei medici) avrebbe
autorità. Ogni medico deve consegnarlo (l’ammalato) al Sacerdote. Questi medici cattolici, quanto
sono necessari!
Il grande mistero dell’uomo: egli è un corpo ma è anche un’anima soprannaturale. C’è Gesù (che
dice): chi visita il malato aiuta “me”. Missione sacerdotale – come egli (il sacerdote) può toccare
Gesù, così noi (medici) tocchiamo Gesù nel corpo dei nostri ammalati: poveri, giovani, vecchi,
bambini.
Che Gesù si faccia vedere in mezzo a noi, trovi tanti medici che offrano se stessi per Lui. “Quando
avrete finito la vostra professione – se l’avrete fatto – venite a godere la vita di Dio perché ero
ammalato e mi avete guarito.”
Canto di esposizione
Insieme
Signore Gesù che hai detto: “Io sto in mezzo a voi come colui che serve”, dammi la grazia di
lasciarmi provocare dal tuo amore. Fa’ che io, conquistato dall’amore che si china sulle nostre
povertà ti ami e desideri servirti con tutto il cuore.
Dal Vangelo di Marco (Mc 10,35-45)
E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo
che tu ci faccia quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli
risposero: «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù
disse loro: «Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il
25
battesimo con cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse: «Il calice che
io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. Ma sedere alla mia
destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù,
chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano,
e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra
voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell'uomo
infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Silenzio di adorazione durante il quale un solista proclama il Salmo
Salmo 16
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene».
Per i santi, che sono sulla terra,
uomini nobili, è tutto il mio amore.
Si affrettino altri a costruire idoli:
io non spanderò le loro libazioni di sangue
né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi,
è magnifica la mia eredità.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore,
esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Prosegue l’adorazione animata dal gruppo della Polonia
Padre Nostro
Benedizione
Canto finale
26
GIOVEDÍ 10 AGOSTO 2006
PREGHIERA DEL MATTINO
SERVI…SUI PASSI DELL’AMORE: LA STRADA E L’OSTERIA
Guida (Italiano)
Il Signore è un amico esigente che ci chiede di fare "grandi cose", però è un amico che ci conosce
molto bene e, se ci chiede qualcosa, è perché sa che possiamo farla. È Lui stesso che ci aiuta a
scoprire in noi i suoi doni e a trafficarli per il bene di tutti. Abbiamo bisogno che lo Spirito ci
confermi con l'
olio della consolazione e il vino della gioia, e ci renda, come Maria, capaci di
riconoscere le "grandi cose" che compie in noi e nella storia, e di collaborare con Lui.
In ascolto della Parola
Dal vangelo secondo Luca (10, 30-34) (Ceco)
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo
percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per
quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'
altra parte. Anche un levita, giunto in
quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo
vide e n'
ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi,
caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
Canto del Magnificat (1,46-55)
Rit. Magnificat, magnificat, magnificat anima mea, Dominum
(Italiano)
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. Rit.
(Slovacco)
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
grandi cose ha fatto in me l'onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono. Rit.
(Spagnolo)
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi. Rit.
(Polacco)
Ha soccorso israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. Rit.
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Guida
Il Signore ci ha colmati di doni, anche a noi ha dato vino, olio e denaro perché, guariti dal suo
amore, possiamo essere partecipi della vita del Padre e della missione di Gesù, che è venuto per servire e non per essere servito.
Segno dell'Olio e del Vino ...e dei Talenti
Servire è prendersi cura versando olio e vino sulle ferite, come ha
fatto il Samaritano. Servire è sentirsi coinvolti e condividere i
propri talenti. Presentiamo questi segni come disponibilità a farci
prossimo mettendo con generosità a disposizione quello che siamo
e quello che abbiamo sempre e non a tempo determinato.
Guida: Chiediamo al Signore, di riemprei dei suoi doni i nostri zaini, simboli del viaggio della vita
che vogliamo affrontare con Lui, perché possiamo ripartire con fiducia e farci prossimo di tutti
quelli che metterà sul nostro cammino.
UBI CARITAS ET AMOR DEUS IBI EST
(Ceco)
1L.
Ti preghiamo per ogni uomo che oggi inizia la sua giornata:
per l'indaffarato uomo d'affari,
per il pendolare accalcato in un tram nelle ore di punta,
per chi fa quelle lunghe code sulle autostrade
e per chi fa lunghe code nella vita.
(Italiano)
2L.
Per chi corre e non sa dove andare,
per chi ha paura di chiedere che scopo ha dato ai suoi giorni,
per chi chiama il "niente" con nomi altisonanti,
per chi si ubriaca di parole.
(Slovacco)
3L.
Per colui che fa delle apparenze le sue sole certezze,
per chi ha venduto alle cose se stesso a poco prezzo,
per coloro che non hanno ricchezza pur avendo tesori,
per chi ha perso il gusto della gioia.
Cel. Dio, Signore della Vita, aiutaci a non arrenderci mai alle difficoltà, a non lasciare che qualcuno
spenga in noi gli ideali dell'amore vero, della giustizia e della solidarietà.
Mandaci il tuo Spirito perché sulla strada che percorriamo, abbiamo il coraggio di fermarci là dove
tu ci chiedi di regalare attenzione, ascolto e gioia. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
28
CELEBRAZIONE COMUNITARIA
DAVANTI AL NOSTRO CUORE
Ad ogni ragazzo viene consegnato un cartoncino a forma di cuore
Canto (Polacco)
Guida: Cominciamo questa nostra celebrazione comunitaria mettendoci in ascolto della Parola di
Dio che vuole metterci difronte al nostro cuore per verificare la direzione che segue...
Sottofondo musicale durante il quale si porta uno scrigno e diversi oggetti che saranno posti al suo
inetrno.
Dal Vangelo di Matteo (Mt. 6,19-21) (Nelle diverse lingue)
Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e
rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri
non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
Ascolto e penso... (sottofondo musicale)
•
Ciascuno scrive sul cartoncino cosa il suo cuore desidera
(Ceco)
Dio vivente, noi siamo talvolta stranieri sulla terra, coinvolti nelle divisioni, sconcertati dalle
violenze, dalle durezze delle opposizioni.
Come una brezza leggera tu soffi su di noi il tuo Spirito di Pace. Trasfigura i deserti dei nostri dubbi
per prepararci ad essere portatori di riconciliazione là dove ci chiami a vivere, fino a che si levi una
speranza di pace tra gli uomini. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
(Frére Roger di Taizè)
Da un cuore pieno di cose a...
... un cuore pieno di amore
Guida: Gesù, il Servo e il Signore, é anche colui che chiama. Chiama ad essere come lui, perché
solo nel servizio l'essere umano scopre la dignità propria e altrui. Egli chiama a SERVIRE COME
LUI HA SERVITO... a far sì che la carità si esprima in tutta la sua ricchezza. (cfr Giovanni Paolo II,
GMV 2003)
Dal vangelo di Giovanni (15, 9-14a) (Italiano)
Gesù disse ai suoi discepoli. «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel
mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i
comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in
voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come
io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete
miei amici».
29
Canto (italiano di Spoladore “San Francesco” ) (Durante il canto si portano e si pongono nello
scrigno, che viene svuotato degli oggetti, i cartoncini su cui ciascuno ha scritto)
Dopo ogni invocazione cantiamo: Laudate omnes gentes, laudate Dominum (2 v.)
(Slovacco)
1L
Signore illumina ogni istante della nostra vita
con la tua presenza,
rendi il nostro cuore attento alla tua voce.
(Spagnolo)
2L
Insegnaci ad amare come te,
per imparare a pronunciare parole di vita
che tutti possono comprendere.
(Polacco)
3L
(Ceco)
4L
Signore, nostro amico, confermaci nella fedeltà del tuo amore.
Che la nostra vita possa essere sempre di più "luogo accogliente”
per quanti incontriamo sul nostro cammino.
... Un cuore pieno di Dio
Guida: E’ il dire SI’ a Dio che consente di capire che quella è la strada giusta. E’ il coraggio
dell'ECCOMI che abilita a SERVIRE il Signore, al di là delle proprie paure e competenze.
Dal Vangelo di Luca (1,26-31.38) (Slovacco)
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a
una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si
chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste
parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non
temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo
chiamerai Gesù». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che
hai detto». E l'angelo parti da lei.
Lettore (Spagnolo)
«Cari giovani, solo Gesù conosce il vostro cuore, i vostri desideri più profondi... nessuno all'infuori
di Cristo potrà darvi la vera felicità. Seguendo l'esempio di Maria, sappiate dirGli il vostro "sì"
incondizionato, non ci sia posto nella vostra esistenza per l’egoismo né per la pigrizia. Ora più che
mai è urgente che voi siate le "sentinelle del mattino", le vedette che annunciano le luci dell'alba e
la nuova primavera del Vangelo, di cui già si vedono le gemme. L'umanità ha bisogno della
testimonianza di giovani liberi e coraggiosi, che osino andare controcorrente e proclamare con forza
ed entusiasmo la propria fede in Dio, Signore e Salvatore>>. (cfr. Giovanni Paolo II GMG 2003)
Gesto: viene consegnato a ciascuno un rosario.
... Un cuore che SERVE
Guida: Ognuno può essere grande... - diceva Martin Luther King - perché ognuno può SERVIRE,
30
può generare gioia. Non è necessario aver una laurea per servire. Non è necessario concordare
soggetto e verbo per generare GIOIA. E’ necessario solamente un CUORE APERTO. Un’ anima
in festa accudita dall'amore.
Dagli Atti degli apostoli (20,32-35) (Polacco)
Io Paolo vi affido al Signore e alla parola della sua grazia che ha il potere di edificare e di concedere
l'eredità con tutti i santificati. Non ho desiderato né argento, né oro, né la veste di nessuno. Voi
sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In
tutte le maniere vi ho dimostrato che lavorando così si devono soccorrere i deboli, ricordandoci
delle parole del Signore Gesù, che disse: «Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!».
(Insieme)
Preghiera conclusiva (di A. M. Canopi)
Signore, quante volte, pur vedendo qualcuno che soffre,
noi passiamo oltre, perché la fretta ci impedisce di fermarci,
perché riteniamo che la cosa spetti ad altri...
In realtà non vogliamo comprometterci.
Fa' che dalle profondità del nostro cuore
scaturisca una fonte di pietà e di misericordia,
una fonte di dolcezza e di consolazione
per ogni uomo noto o sconosciuto, per ogni povero che invoca.
E sarà gioia grande, un giorno, accorgersi
che quell'uomo raccolto dalla strada
e portato alla locanda nella santa Chiesa eri tu,
proprio tu, Signore. Amen.
Gesto: ciascuno riceve un cuore nel quale ognuno precedentemente ha espresso ciò che desidera
nella propria vita.
Canto finale (spagnolo)
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PREGHIERA DELLA SERA (Repubblica Ceca)
“SE UNO MI VUOL SERVIRE MI SEGUA”
Canone (viene proiettata l’immagine del testimone)
UN TESTIMONE DI CARITA’
GIOVANNI PAOLO II
(Wadowice 18 maggio 1920 – Roma 2 aprile 2005)
Gesù, il Servo e il Signore, è anche colui che chiama. Chiama ad esser come Lui, perché solo nel
servizio l'essere umano scopre la dignità propria ed altrui. Egli chiama a servire come Lui ha
servito: quando le relazioni interpersonali sono ispirate al servizio reciproco, si crea un mondo
nuovo, e in esso si sviluppa un'autentica cultura vocazionale.
Con questo messaggio, vorrei quasi prestare la voce a Gesù, per proporre a tanti giovani l'ideale del
servizio, e aiutarli a superare le tentazioni dell'individualismo e l'illusione di procurarsi in tal modo
la felicità. Nonostante certe spinte contrarie, pur presenti nella mentalità odierna, c'è nel cuore di
molti giovani una naturale disposizione ad aprirsi all'altro, specie al più bisognoso. Ciò li rende
generosi, capaci di empatia, disposti a dimenticare se stessi per anteporre l'altro ai propri interessi.
Servire, cari giovani, è vocazione del tutto naturale, perché l'essere umano è naturalmente servo,
non essendo padrone della propria vita ed essendo, a sua volta, bisognoso di tanti servizi altrui.
Servire è manifestazione di libertà dall'invadenza del proprio io e di responsabilità verso l'altro; e
servire è possibile a tutti, attraverso gesti apparentemente piccoli, ma in realtà grandi, se animati da
amore sincero. Il vero servo è umile, sa di essere "inutile" (cfr Lc 17,10), non ricerca tornaconti
egoistici, ma si spende per gli altri sperimentando nel dono di sé la gioia della gratuità.
Vi auguro, cari giovani, di saper ascoltare la voce di Dio che vi chiama al servizio.
Canto di esposizione
Insieme
Signore Gesù, Tu sei il Figlio che ama, il Servo che si offre per la salvezza del mondo, rendici come
Te: servi per amore, servi fedeli, servi obbedienti. Fa’ che nel nostro cuore sappiamo anche noi
dire come Te: “Mio cibo è fare la tua volontà”.
Dal Vangelo di Giovanni (Gv 12,20-26)
Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c'erano anche alcuni Greci. Questi si
avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: «Signore, vogliamo vedere
Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù
rispose: «E' giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. In verità, in verità vi dico: se il chicco
di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la
sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Se uno mi
vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo
onorerà.
32
Silenzio di adorazione durante il quale un solista proclama il Salmo
Salmo 8
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell'uomo perché te ne curi?
Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
Prosegue l’adorazione animata dal gruppo della Repubblica Ceca
Padre Nostro
Benedizione
Canto finale
33
VENERDÍ 11 AGOSTO 2006
PREGHIERA DEL MATTINO
VAI E ANCHE TU FA’ LO STESSO!: LA STRADA E IL SAMARITANO
Guida (Italiano)
Abbiamo ormai capito che Gesù è il buon Samaritano, il protagonista di questa storia che,
gratuitamente, si ferma e si china sull'
umanità "ferita". A noi ripete: “Se vuoi la Vita vera, fa'
anche tu questo e vivrai!”. Abbiamo bisogno che lo Spirito ci renda vivi della Vita di Dio,
nutrendoci alla mensa del Pane e del Vino. L'
Eucaristia è la "Gerusalemme nuova" in cui oggi
incontriamo Gesù Risorto che ancora ci offre Se stesso per renderci capaci di ripartire verso
Gerico e donare la nostra vita, come Lui.
In ascolto della Parola
Dal vangelo secondo Luca (10, 30-37) (Italiano)
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo
percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per
quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in
quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo
vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi,
caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò
che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo
di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù
gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso».
Frasi accompagnate da immagini e
traduzione nelle diverse lingue
Chi è più grande,
chi sta a tavola o chi serve?
Non è forse
colui che sta a tavola?
Eppure io sto in mezzo a voi
come colui che serve. (Lc 22,27)
Se uno vuol essere il primo,
sia l’ultimo di tutti
e il servo di tutti. (MC 9,35)
Tra voi... chi è il più grande
diventi come il più piccolo
e chi governa come
colui che serve. (cfr. Lc 22,26)
Se uno mi vuol servire
mi segua, e dove sono io,
là sarà anche il mio servo.
Se uno mi serve,
il Padre lo onorerà. (Gv 12,26)
Non vi chiamo più servi,
perché il servo non sa quello
che fa il suo padrone;
Ma vi ho chiamati amici,
perché tutto ciò che ho udito
dal Padre l’ho fatto
conoscere a voi. (Gv 15,15)
L. ..ALLORA IL RE DIRA’ A QUELLI
CHE STANNO ALLA SUA DESTRA:
S. «Venite, AMICI,
benedetti del Padre mio,
ricevete in eredità ilregno
preparato per voi fin dalla
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fondazione del mondo.
Perché lo ha avuto fame
e mi avete dato da mangiare,
ho avuto sete e mi avete dato
da bere; ero forestiero
e mi avete ospitato,
nudo e mi avete vestito,
malato e mi avete vistato,
carcerato e siete venuti a trovarmi».
L. ALLORA I GIUSTI GLI
RISPONDERANNO:
T. «Signore, quando mai... ?».
- RISPONDENDO IL RE DIRA’LORO:
S. «In verità vi dico: ogni volta
che avete fatto queste cose
a uno solo di questi
miei fratelli più piccoli,
l’avete fatto a me».
(Cfr. Mt15,34-40)
Segno del Pane e del Vino:
Vengono portati il pane e il vino, alimenti che Gesù prese
nelle sue mani durante l’ultima Cena per esprimere
simbolicamente la propria identità e per assicurarci la sua
costante e viva Presenza accanto a noi sulle strade del
mondo ogni giorno.
Dopo ogni invocazione letta da due solisti, ripetiamo insieme:
(Slovacco)
1L.
2L.
MISERICORDIAS DOMINI IN AETERNUM CANTABO
Signore, vuoi le mie mani per passare questa giornata aiutando i poveri e i malati che hanno
bisogno?
Signore, oggi ti do le mie MANI.
(Spagnolo)
1L.
2L.
Signore, vuoi i miei piedi per passare questa giornata visitando coloro che hanno bisogno di
un amico?
Signore, oggi ti do i miei PIEDI.
(Polacco)
1L.
2L.
(Ceco)
1L.
2L.
Signore, vuoi la mia voce per passare questa giornata parlando con chi ha bisogno di parole
d'amore?
Signore, oggi ti do la mia VOCE.
Signore, vuoi il mio cuore per passare questa giornata amando ogni uomo solo perché è un
uomo?
Signore, oggi ti do il mio CUORE.
(Madre Teresa di Calcutta)
(Italiano)
Signore Gesù, il buon samaritano sei tu.
Tu che sei sempre sulla strada di Gerico
per vederci, farti vicino, soccorrerci, salvarci.
Sei tu, che ami sempre, tutti e fino in fondo.
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Signore Gesù, portami con te sulla strada di Gerico
e aiutami a vedere chi soffre, a farmi vicino,
a dare del mio, a farmi carico dei problemi degli altri...
Signore Gesù, spesso io sono distratto e lontano:
vedo soltanto chi sta bene e non mi lascio coinvolgere.
Protesto perché non c'è amore, ma tengo per me quello che ho.
Amo alla leggera, quando ne ho voglia e chi è simpatico.
Signore Gesù, buon samaritano, portami sulla strada di Gerico,
dove posso incontrare chi soffre, dove posso incontrare Te.
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VENERDI’ 11 AGOSTO
CELEBRAZIONE EUCARISTICA CONCLUSIVA
La Via del SERVIZIO
Monizione (Italiano)
La Celebrazione Eucaristica di questa sera chiude il nostro Meeting lasciandoci il mandato di Gesù
“Và e anche tu fa lo stesso”. In questi giorni di Meeting, insieme al Samaritano abbiamo percorso
la strada che da Gerico va a Gerusalemme; le testimonianze ascoltate e le persone incontrate ci
hanno lasciato sicuramente esempi di vita donata e offerta gratuitamente per chi chiede la nostra
cura e la nostra attenzione. Adesso tocca a noi ripercorrere le strade che ci riportano nei nostri paesi
e alle nostre occupazioni con la bisaccia ricca dello spirito di servizio rinnovato e gioioso.
Canto iniziale (Italiano)
COLLETTA
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e
guida; rinnova l'opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore
Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA (Spagnolo)
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (2,5-11)
Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la
condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.
Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel
nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla tena e sotto terra; e ogni lingua proclami che
Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 99 (100) (Slovacco)
Rit. Con gioia serviamo il Signore
Acclamate al Signore,
voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.
Riconoscete che il Signore è Dio;
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egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.
Poiché buono è il Signore,
eterna la sua misericordia,
la sua fedeltà per ogni generazione.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
VANGELO
Dal vangelo di Matteo (5,1-11) (Nelle diverse lingue)
Vedendo le folle, Gesù sali sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo.
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è ti regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male
contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa
nei cieli».
Parola del Signore
Omelia
PREGHIERA DEI FEDELI
C. Invochiamo il Signore Gesù perché venga in nostro aiuto come un tempo è andato incontro alla
moltitudine che lo seguiva: apra la sua mano e sazi ogni uomo.
L. Preghiamo insieme e diciamo:
Signore Gesù, sazia la nostra fame.
(Polacco)
∗
La Chiesa senta compassione per le folle che, assetate, cercano un senso all’esistenza e indichi,
con le parole e la vita, nel Signore Gesù colui che può colmare la fame di verità, preghiamo.
(Ceco)
∗
L’aiuto che i paesi ricchi offrono a quelli più poveri, non sia animato dal desiderio di dominio,
ma da sincera volontà di condividere equamente i beni della terra, preghiamo.
38
(Italiano)
∗
Quanti sono smarriti e sfiduciati, delusi ed ingannati nelle loro aspirazioni, ritrovino, nella
Parola di Dio e nell’incontro con la comunità cristiana, la speranza dell’amore del Padre,
preghiamo.
(Slovacco)
∗
Perché ciascuno di noi e tutti coloro che condividono il cammino dell’ ERA, sappia condividere
non solo il pane alla mensa eucaristica, ma anche risorse, tempo e affetto con i fratelli più
bisognosi sull’esempio di Sant’Annibale che ha seguito fedelmente il Signore nel servizio
quotidiano dei più piccoli e dei più poveri, preghiamo.
C. Signore Gesù che ti prendi a cuore le necessità dell’uomo e lo raggiungi sul sentiero dell’amore:
ascolta la nostra preghiera e insegnaci ad affidarci sempre alla provvidenza del Padre. Per Cristo
nostro Signore.
Amen.
Processione offertoriale (Italiano)
PANE E VINO
Il pane e il vino che ti offriamo, Signore, sono il risultato di tanti chicchi e di tanti acini messi
insieme; sono incessante richiamo alla comunione: donaci sempre, Signore, la forza di sentire la
gioia di appartenere alla chiesa e di non far mancare il nostro contributo per costruire comunità
ricche di amore e di servizio.
MANI UNITE
Signore, oggi siamo tutti riuniti intorno al tuo altare perché vogliamo confermare in noi il desiderio
di essere vicini a te.
Le nostre mani unite sono il segno della nostra amicizia, della nostra disponibilità e dell’amore che
abbiamo sperimentato in questi giorni.
Fa’ o Signore che possiamo portare questa gioia che abbiamo dentro poiché abbiamo capito quanto
è bello essere forti ed uniti nel cammino per servire con generosità il nostro prossimo.
CARTONCINI
Su questi cartoncini è stampato il mandato che riceveremo al termine del nostro Meeting. Rendi i
nostri cuori accoglienti e disponibili a ricevere la tua Parola che ci chiama a servire i nostri fratelli
come hai fatto Tu.
Sulle Offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita in
unione alla vittima spirituale, il tuo servo Gesù, unico sacrificio a te gradito. Egli vive e regna nei
secoli dei secoli.
Comunione Gv 6,35
Dice il Signore: «Io sono il pane di vita;
chi viene a me, non avrà più fame,
e chi crede in me, non avrà più sete».
Canto di comunione
(Slovacco)
Dopo la Comunione
Accompagna con la tua continua protezione, Signore, il popolo che hai nutrito con il pane del
cielo, e rendilo degno dell'eredità eterna. Per Cristo nostro Signore.
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MANDATO
“Vai e fa’ anche tu lo stesso...”
Risonanza della Parola (si alternano dei solisti)
Tutto questo fatto con immagini e voci registrate
Cel. «IL SAMARITANO VIDE L'
UOMO FERITO...»
•
Il samaritano è un uomo che vive ad occhi aperti, è capace di prendere decisioni e sa andare
fino in fondo.
Cel. «...NE EBBE COMPASSIONE»
•
Il samaritano è un povero dl spirito perché sa compatire, sa mettersi nei panni del fratello
che soffre. E Dio sta lì !
Cel. «GLI SI FECE VICINO E GLI FASCIÒ LE FERITE...»
•
Il samaritano è un afflitto beato. Sa che fermarsi è rischioso, ma ciò non gli impedisce di
decidere l'intervento. Non si limita a "pregare per lui", a invocare Dio che faccia qualcosa,
magari che distrugga i briganti e i ladri...
•
Il samaritano è un mite, un non violento. Rischia di persona, ci mette del suo: l'olio, il vino,
le bende, l'asino, il tempo (i doni, le capacità, la voglia di fare...). Egli combatte il male con
il bene.
•
Il samaritano ha fame e sete di giustizia Rimane con il ferito nella locanda e si preoccupa
della soluzione definitiva del problema dell'altro lasciando anche due denari all'albergatore.
•
Il samaritano è un operatore di pace, quella pace che sa prendersi a cuore le sorti dell'altro.
•
Il samaritano è un perseguitato dalla giustizia. Cosa avranno detto i suoi concittadini del
fatto che ha soccorso un ebreo (oggi: un nemico, un musulmano, un albanese...)?
•
Egli non si preoccupa di tutto questo perché é un puro di cuore. Guarda il mondo, le cose,
soprattutto i fratelli e le sorelle, con gli stessi occhi di Dio. Fa esattamente quello che
avrebbe fatto - e fa - al posto suo il Dio che ci ha fatto conoscere Gesù.
Cel. Ora, a ciascuno di voi dico VAI E FA'ANCHE TU LO STESSO.
Questa è la consegna che ti renderà ogni giorno di più
immagine di Gesù Servo e Signore della vita,
di ogni vita che aspetta il tuo sì.
Amen.
Benedizione finale
Cel.
Dio, che ha manifestato
la sua verità e la sua carità in Cristo,
vi faccia apostoli del Vangelo
e testimoni del suo amore nel mondo.
Tutti Amen.
40
Cel.
Il Signore Gesù,
che ha promesso alla sua Chiesa
di essere presente sino alla fine dei secoli,
guidi i vostri passi e confermi le vostre parole.
Tutti Amen.
Cel.
Lo Spirito del Signore sia sopra di voi,
perché camminando per le strade del mondo,
possiate stare accanto ai poveri, agli emarginati, agli esclusi
e sanare le ferite dei cuori.
Tutti Amen.
Cel.
E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione
di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo.
Tutti Amen.
Cel.
Siate servi e testimoni dell'amore del Signore.
Andate e portate pace.
Tutti Rendiamo grazie a Dio.
Canto finale (Inno del Meeting)
(durante il quale viene consegnato a ciascuno un cartoncino con il mandato “Và e anche tu fa
lo stesso” + una beatitudine)
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PREGHIERA DELLA SERA (Italia)
“MI SONO FATTO SERVO DI TUTTI”
Canone (viene proiettata l’immagine del testimone)
UN TESTIMONE DI CARITA’
PADRE ANNIBALE 5 luglio 1851 – Messina – 1 Giugno 1927
« L’amore che io porto al Signor mio Gesù Cristo quale vero Dio, mi spinge ad ubbidire a tutte le
sue parole, oltre che produce in me una altra fiamma di amore, cioè l’amore del mio prossimo. Gesù
ha detto: Amate il vostro prossimo come voi stessi; ed io mi sforzo di amare il prossimo come me
stesso; ed è per questo che ho dedicata la mia misera vita a bene del mio prossimo, per quanto
meschinamente posso. Gesù disse: Date a chiunque vi domanda, e: Ciò che farete al più misero lo
farete a me stesso; ed io cerco di non negarmi con nessuno, e nella persona del povero venero la
persona di Gesù Cristo. Gesù benedisse i fanciulli, li amò di tenero amore, e disse: Non disprezzate
nessuno di questi bambini, poiché i loro Angeli contemplano continuamente la faccia di Dio. Ed io
per questo amo assai i bambini e mi sforzo di salvarli. Considero anzitutto che il massimo scopo di
tutto ciò che fece, disse e patì Gesù Cristo Signor Nostro, fu la eterna salvezza delle anime, e sudò
sangue nell’orto pensando quante anime si perdono per l’orgoglio e per la sensualità; ed io mi
sforzo anzitutto per la salvezza eterna delle anime…l’amore del prossimo fino al sacrificio non può
sussistere senza l’amore verso Gesù Cristo Dio. Parlo del sacrificio vero, umile, intimo e non del
fanatismo, che non riesce ad altro che all’apparenza dell’amore del prossimo. Se io non amassi
Gesù Cristo, mi annoierei ben presto a stare in mezzo ai poveri più abbietti, e spogliarmi del mio, e
perdere il sonno e la propria quiete pei poveri e pei bambini »
Canto di esposizione
Insieme
Aiutaci, Signore, a capire che il servizio vissuto con amore è già evangelizzazione; è annunzio
silenzioso ma vivo dell’amore che opera nella nostra vita; donaci la forza di essere testimoni
coraggiosi della novità del vangelo e la passione e la gioia di incarnarlo nella nostra vita.
Dalla prima lettera ai Corinzi si San Paolo apostolo (1 Cor 9,14-23)
Così anche il Signore ha disposto che quelli che annunziano il vangelo vivano del vangelo. Ma io
non mi sono avvalso di nessuno di questi diritti, né ve ne scrivo perché ci si regoli in tal modo con
me; preferirei piuttosto morire. Nessuno mi toglierà questo vanto! Non è infatti per me un vanto
predicare il vangelo; è un dovere per me: guai a me se non predicassi il vangelo! Se lo faccio di mia
iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è
stato affidato. Quale è dunque la mia ricompensa? Quella di predicare gratuitamente il vangelo
senza usare del diritto conferitomi dal vangelo.
Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior
numero: mi sono fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la
legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di
guadagnare coloro che sono sotto la legge. Con coloro che non hanno legge sono diventato come
uno che è senza legge, pur non essendo senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per
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guadagnare coloro che sono senza legge. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli;
mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. Tutto io faccio per il vangelo, per
diventarne partecipe con loro.
Silenzio di adorazione durante il quale un solista proclama il Salmo
Salmo 121
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l'
aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno,
il custode d'
Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è come ombra che ti copre,
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il Signore ti proteggerà da ogni male,
egli proteggerà la tua vita.
Il Signore veglierà su di te,
quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.
Prosegue l’adorazione animata dal gruppo degli Italiani
Padre Nostro
Benedizione
Canto finale
43
ORARIO GENERALE DELLE GIORNATE
DOMENICA, 6 AGOSTO
Nel pomeriggio: arrivi e sistemazione
18:30 – Santa Messa iniziale
19:30 – Cena
21:30 – Serata d’apertura
LUNEDÌ, 7 AGOSTO
07:30 – Sveglia e santa messa (facoltativa)
08:00 – Colazione
09:00 – Preghiera del mattino
09:30 – Relazione:
Servizio come responsabilità
Relatore: don Giuliano Vallotto
10:30 – Deserto
11:15 – Lavori di gruppo
12:30 – Pranzo
14:00 – Incontro degli animatori
14:30 / 18:00 – Mare, tornei, laboratori
18:30 - Celebrazione Mariana
19:30 – Cena
21:30 – Animazione
23:30 – Adorazione
00:30 – Silenzio
MARTEDÌ, 8 AGOSTO
07:30 – Sveglia e santa messa (facoltativa)
08:00 – Colazione
09:00 – Preghiera del mattino
09:30 – Relazione:
Servizio come condivisione
Associazione “Gruppo Gelindo”
10:30 – Celebrazione penitenziale - Deserto
12:30 – Pranzo
14:00 – Incontro degli animatori
14:30 / 18:00 – Mare, tornei, laboratori
18.30 – Lavori di gruppo
19:30 – Cena
21:30 – Animazione
44
23:30 – Adorazione
00:30 – Silenzio
MERCOLEDÌ, 9 AGOSTO
GIORNATA DI ESCURSIONE
GIOVEDÌ, 10 AGOSTO
07:30 – Sveglia e santa messa (facoltativa)
08:00 – Colazione
09:00 – Preghiera del mattino
09:30 – Relazione:
Servizio come accoglienza
Relatrice: Suor Paola
10:30 – Deserto
11:15 – Lavori di gruppo
12:30 – Pranzo
14:00 – Incontro degli animatori
14:30 / 18:00 – Mare, tornei, laboratori
18.30 – Liturgia comunitaria
19:30 – Cena
21:30 – Animazione
23:30 – Adorazione (tutta la notte)
00:30 – Silenzio
VENERDÌ, 11 AGOSTO
08:00 – Colazione
09:00 / 10:30 – Preghiera
10:45 / 11:30 – Lavoro gruppi, conclusioni
11:30 / 12:30 – Assemblea generale finale
12:30 – Pranzo
14:00 – Incontro degli animatori
14:30 / 18:00 – Mare, tornei, laboratori
18:30 – Santa Messa conclusiva
19:30 – Cena
21:30 – Animazione
00:30 – Silenzio
SABATO, 12 AGOSTO
07:30 – Sveglia e santa messa (facoltativa)
08:00 – Colazione, partenze
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Libretto definitivo - Meeting 2006_CON IMMAGINI_