Contratto di Comunicazione tra il prof Domenico Perrone e la classe 1C del Liceo Palmieri dellʼa.s. 2010-2011 ricerca di comuni regole comunicative1 e di condotta dei protagonisti dellʼazione didattica-educativa per una gestione serena e fruttuosa della vita scolastica. Comincio con il rispondere in maniera ufficiale alla vexata quaestio: “a cosa serve la Matematica” L’insegnamento della Matematica nel Ginnasio Liceo ha le seguenti finalità educative: • promuovere, insieme alle altre discipline, lo sviluppo ed il potenziamento delle capacità intuitive e logiche; • promuovere la maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti; • potenziare la capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente; • creare l'abitudine alla precisione di linguaggio; • far acquisire la consapevolezza degli aspetti culturali e tecnologici emergenti dai nuovi mezzi informatici; • motivare l'interesse per il rilievo storico di alcuni importanti eventi nello sviluppo del pensiero scientifico. Il tutto attraverso gli obiettivi specifici di apprendimento che accompagnano le Indicazioni Nazionali del Ministero della Pubblica Istruzione e che sono stati modulati nella programmazione didattica di Istituto collegialmente adottata dal Dipartimento di Matematica e Fisica del Liceo Palmieri. A parte la risposta ufficiale appena riportata, non ho mai lesinato risposte più particolari e accompagnate da esempi concreti. Spero quindi di non dover risentire più volte Durante l’a.s. 2010-2011, la classe 1 C affronterà le seguenti Unità Didattiche: • I. Radicali • II: Numeri Complessi • III. Equazioni di II grado • IV. Sistemi di grado superiore al I • V Equazioni e Disequazioni di grado superiore al II. • VI. Geometria analitica della retta • VII. Geometria analitica della circonferenza • INFORMATICA: Utilizzo dei softwares applicativi Derive, EXCEL e Geogebra per la verifica laboratoriale degli argomenti sviluppati. e l’insegnante promuoverà un processo di insegnamento-apprendimento fondato sulla metodologia didattica del problem solving così articolata: 1.Proposta dell’argomento con uno stimolo 2.Ricerca della soluzione al problema/ Esercitazione 3.Sistematizzazione dei contenuti proposti 4.Verifica Impegno dell’insegnante. L’insegnante assicura che: • quanto spiegato verrà sempre contestualizzato sul libro di testo adottato; • nel caso di argomenti non presenti sul libro dell’anno verranno fornite delle dispense; • sul registro di classe saranno sempre scritti con chiarezza gli argomenti trattati e gli esercizi assegnati; • la programmazione delle attività didattiche sarà presente anche sul sito web dell’insegnante nell’area didattica, settimana per settimana; 1 Kraft A., The living classroom, Harper & Row, London, 1975. Nel testo lʼautore asserisce che la definizione e lʼosservazione delle regole di condotta in ambiente scolastico sono una parte del curricolo stesso in quanto attraverso la loro attuazione viene in gran parte mediata la formazione degli studenti. Appendice alla Programmazione Annuale Didattica ad uso degli studenti 1 • chiederà sempre agli studenti conto della chiarezza della spiegazione e della effettiva comprensione prima di procedere con il programma; • si impegna a misurare il carico didattico e ad assegnare un numero di esercizi per il lavoro domestico che possa essere svolto da un alunno mediamente allenato in un tempo inferiore ai 40 minuti; • si impegna ad utilizzare, secondo le possibilità che la scuola metterà a disposizione e secondo l’opportunità del tempo didattico, tutti gli strumenti utili per un approfondimento degli argomenti svolti in classe e per sviluppare l'interesse degli studenti (audiovisivi, laboratori, internet,Lavagna Interattiva Multimediale, dispense con esercizi svolti); • comunicare le valutazioni delle prove scritte ed orali e a trascriverle sul libretto personale dello studente; • agire in piena trasparenza (griglie di valutazione) e, per quanto è nelle umane possibilità, secondo criteri di obiettività ed equità; • comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente e frequenza irregolare durante i colloqui istituzionali o attraverso il coordinatore di classe. Valutazioni Le valutazioni formative si struttureranno in due momenti: una prima parte attinente alla conoscenza degli argomenti e una seconda relativa alla verifica delle competenze operative. • per le domande di teoria saranno utili le “parole della matematica”; • per la parte operativa l’insegnante utilizzerà la correzione del lavoro domestico o esercizi similari; • per quanto possibili sarà utilizzata una scheda anche durante i colloqui orali; • le valutazioni normalmente saranno effettuate ogni giorno nella misura di uno-due alunni e impiegheranno un tempo normalmente non superiore ai 10 minuti cadauno; • durante l’anno saranno effettuate diverse prove di valutazione oggettiva senza necessario preavviso. Tali prove si configurano come una verifica formativa per tutti gli alunni che in tale giornata non si sono giustificati e come semplice esercitazione per gli altri; • saranno effettuati i tre compiti ufficiali valevoli per il voto dello scritto; • la griglia di valutazione del rendimento di una prova oggettiva verrà sempre illustrata agli studenti; A5ese dell’insegnante Gli studenti devono imparare a rispondere con precisione e prontezza perché la conoscenza degli argomenti è, tassonomicamente, una imprenscindibile prova di crescita culturale ed umana ma l’insegnante si aspetta che, superato un iniziale imbarazzo, la conoscenza degli argomenti trattati sia certa e pronta per poi spostare sempre più l’asse della valutazione e della verifica nella direzione delle misura delle competenze. Durante la valutazione il clima deve essere idoneo alla concentrazione dell’esaminando e dell’esaminatore: saranno quindi rimproverate con particolare severità le distrazioni prodotte dagli alunni non direttamente coinvolti nella verifica. E’ importante sottolineare che l’aspetto linguistico della conoscenza non può esaurire la richiesta formativa del curriculo matematico, quindi l’insegnante deve verificare anche le competenze operative: un esercizio ben impostato ma con i calcoli errati per “distrazione” non è sicuramente completo! Gius7fiche degli alunni Gli alunni che durante il pomeriggio precedente la lezione abbiano avuto, per motivi di qualunque tipo, l’impossibilità di svolgere il lavoro assegnato dal professore e di studiare, possono giustificarsi con un biglietto firmato da uno dei genitori recante il seguente messaggio: Appendice alla Programmazione Annuale Didattica ad uso degli studenti 2 “ al prof. D. Perrone. Io sottoscritta/o … madre/padre dell’alunna/o… la informo che mia/o figlia/o non ha potuto studiare per il giorno … Le chiedo quindi di giustificarla” Ovviamente firmato in modo riconoscibile. Tali biglietti vengono consegnati al professore che provvederà al riscontro negli incontri con i genitori. E’ evidente che tale giustifica deve essere prodotta all’insegnante prima che questi faccia l’appello e cominci la normale attività didattica. Assenze degli alunni e recupero al rientro Gli alunni assenti dovranno necessariamente informarsi dell’attività didattica realizzata a scuola nei giorni di assenza e procurarsi l’elenco degli esercizi assegnati. Quando un alunno rientra a scuola dopo un’assenza breve se non ha una giustifica dei genitori per la giornata in questione può legittimamente essere interrogato anche se l’insegnante avrà cura di evitare gli argomenti spiegati durante la sua assenza. E’ il caso di sottolineare qui che l’attività didattica del gruppo classe non può essere ripetuta per il recupero delle informazioni che qualche alunno ha perso durante assenze personali, ma bisogna attuare la seguente strategia: • L’alunno diligente si procura notizia chiara degli argomenti svolti e degli esercizi assegnati attraverso i compagni presenti e/o il registro di classe e/o il sito web del professore; • L’alunno, sopratutto in occasione di assenze lunghe, comincia a studiare gli argomenti in questione in maniera autonoma con l’aiuto del libro di testo e degli appunti dei compagni; • L’insegnante si rende disponibile per spiegazioni ad personam in vari momenti della settimana scolastica ed in particolare durante il tempo ricreazione che, se pur breve, in presenza di un pregresso studio può essere sufficiente a risolvere qualche nodo concettuale; • SOTTOLINEO CHE IL TEMPO RICREAZIONE E’ UN GIUSTO RIPOSO PER TUTTI, MA IL RIPOSO PUO’ ESSERE RIMANDATO QUANDO CI SONO PROBLEMI DA AFFRONTARE E RISOLVERE. Comportamento durante i compi7 in classe. E’ evidente che durante le prove scritte gli alunni rispetteranno gli obblighi di serietà e diligenza scolastica ed in nessun caso potranno utilizzare dispositivi di comunicazione. Inoltre i compiti vanno scritti con una penna nera o, al limite, blu ma non con altri colori che potrebbero confondersi con le correzioni dell’insegnante. In particolare non saranno valutati compiti consegnati con il testo a matita. Se uno studente è assente durante uno dei compiti scritti, l’insegnante potrà far recuperare allo studente la prova perduta nel primo momento utile e senza preavviso per lo studente. Diligenza scolas7ca. E’ consigliabile che gli alunni posseggano due quaderni distinti per gli appunti delle Lezioni (Teoria) e per gli esercizi che svolgono nello studio pomeridiano, e che usino per gli stessi una cura adeguata in modo che i controlli dell’insegnante possano appurare anche indirettamente la diligenza scolastica dell’alunno e offrire ulteriori elementi di giudizio. Durante la lezione non è permesso bere o mangiare o usare il telefono. Nelle more di impellenti necessità lo studente chiede il permesso di uscire e riduce al minimo la sua assenza dalla lezione. La diligenza scolastica è un indicatore che concorre al raggiungimento delle mete educative socioaffettive e che viene stimato anche dalle seguenti azioni degli studenti: • seguire con attenzione le lezioni prendendo appunti e trascrivendo sul quaderno gli esercizi svolti in classe durante le interrogazioni dei compagni; Appendice alla Programmazione Annuale Didattica ad uso degli studenti 3 • Non distrarsi durante la lezione e durante le verifiche formative dei compagni, che pur rappresentano un’occasione curriculare di formazione; • svolgere in modo adeguato il lavoro a casa, studiando le lezioni, facendo le esercitazioni richieste e consegnandole puntualmente; • in caso di assenza operare per essere al corrente degli argomenti svolti e dei compiti assegnati • non studiare, in classe, discipline diverse da quelle che si sta affrontando in quell'ora; • Comportarsi onestamente e rispettosamente con l’insegnante e con i compagni. Appendice alla Programmazione Annuale Didattica ad uso degli studenti 4