Compagnia Teatrale Papalagi La sua azione si svolge essenzialmente nel campo dell’arte teatrale e del teatro nell’ambito terapeutico. Prende origine dalle esperienze svolte a partire dal 1996 presso il Centro Diurno di Riabilitazione Psicosociale di Fornaci di Barga (ora “Centro Diurno Tuiavii di Tiavea”) e di queste rappresenta il naturale sviluppo. La stessa denominazione si ricollega alla performance “Papalagi” realizzata e rappresentata in numerose piazze d’Italia. La Compagnia ha come Hinalità speciHiche: -‐ la ricerca di nuovi linguaggi espressivi e didattici; -‐ l’approfondimento di tecniche di terapia di gruppo fondate sul linguaggio non verbale e sui processi trasformazionali; -‐ la ricerca, la produzione e l’allestimento di spettacoli teatrali; -‐ la produzione di testi e di audiovisivi sul linguaggio teatrale e sulla teatro-‐in-‐terapia; -‐ la realizzazione di meeting, seminari e convegni sul tema. PAPALAGI Premio Andrea Alesini Va precisato che l’esperienza di “Papalagi” non si esaurisce nella performance teatrale ma si inserisce in un più ampio progetto -‐ denominato “Progetto Papalagi”-‐ che ha ottenuto il conferimento del “Premio Alesini” 2002 per le buone pratiche in ambito sanitario. Il Premio Andrea Alesini, istituito nel 1997 da Cittadinanzattiva / Tribunale per i Diritti del malato è assegnato per iniziative nel campo della sanità che abbiano i caratteri dell’innovazione e della riproducibilità. Ecco la motivazione del premio: “Il Progetto Papalagi vince il 6° Premio Alesini per la complessità delle azioni prodotte, per il sistema di valutazione adottato e, principalmente, per la convinzione che la salute mentale è perseguibile solo rivedendo i vecchi concetti di “normalità” e “diversità” e superando la stigmatizzazione della follia. Associazione Culturale A.E.D.O (Arte, Espressività e Discipline Olistiche) via Asilo 1 - 55052 Fornaci di Barga (Lucca) Tel e Fax: 0583.729545, 349.1280832, 347.9385271 E-mail: [email protected], www.schesis.it COMPAGNIA TEATRALE PAPALAGI PAPALAGI Cast Enzo Aprili Valeria Rossi Lido Berni Claudia Rossi Sergio Bertoncini Grazia Bertolini Ilaria Esposti Mario Betti Clelia Giovannini Mariangela Biagioni Sandro Gonnella Massimo Tazzioli Andrea Lombardi Satyamo Hernandez Anna Massaccesi Manola Marsalla Alessandro Serra Moreno Mazzanti Andrea Venturelli Bruno Vitali Porzioni Sergio Fini Regia Luci e Fonica Satyamo Hernandez Mario Pieroni Staff Tecnico Costumi, Attrezzatura Clelia Giovannini Mario Pieroni Sandro Gonnella Alessandro Serra Mariangela Biagioni Manola Marsalla Anna Massaccesi Musiche Satyamo Hernandez Consulenza Scientifica Mario Betti L’argomento Agli inizi del Novecento, Tuiavii, un vecchio capotribù delle Isole Samoa, viene invitato a visitare la società del moderno uomo occidentale, ossia di colui che gli indigeni dei mari del Sud chiamano “Papalagi”. Rientrato nella sua isola, il vecchio capo chiama a raccolta i suoi fratelli polinesiani e li mette in guardia sulle stranezze e le follie del mondo moderno. Dalle sue argute valutazioni scaturisce una sorta di antropologia al contrario in cui è l’uomo civilizzato e progredito dell’Europa ad essere sottoposto ad un’attenta critica che ne pone in rilievo contraddizioni e paradossi. E’ evidente l’analogia fra l’indigeno, stigmatizzato come Higura primitiva e regredita, e la persona disagiata o marginale. L’isola di Tuiavii diventa così la metafora di uno spazio in cui il ‘diverso’ può rimettere in gioco i parametri di giudizio del cosiddetto ‘normodotato’. Il “teatro trasformativo” Il “teatro trasformativo” rappresenta un’esperienza psico-‐terapeutica particolarmente avanzata ed innovativa. Tende infatti a portare avanti un lavoro profondo sull’emotività, le modalità comunicative e le capacità relazionali. Nasce da una sintesi originale tra la metodologia del ‘teatro tradizionale” (Stanislavskiana) e del ‘Teatro vivo’ (sviluppata da Satyamo Hernandez, uno dei collaboratori di Julian Beck e Judith Malina, del Living Theatre). Esso attinge anche, per quanto riguarda il percorso del teatro nella relazione d’aiuto, alle esperienze del Teatro Totale di Piscator, del Teatro Povero di Grotowsky e del Teatro della Crudeltà di Artaud. E’ supportato, inoltre, da tecniche terapeutiche psicocorporee e transpersonali (introdotte da Mario Betti, psichiatra, psicoterapeuta e responsabile dell’Unità Funzionale Salute Mentale Adulti Valle del Serchio – Lucca) L’esperienza di gruppo maturata in questi anni ha consentito di allestire e mettere a punto questo spettacolo, ispirato al testo ‘Papalagi’ di Tuiavii di Tiavea. Esso è realizzato da un cast misto di cittadini, utenti ed operatori sanitari. Dal 2000 ad oggi si sono svolte più di 80 rappresentazioni pubbliche, in varie piazze e teatri d’Italia.