Co-sviluppo e migrazioni
Alessandra Corrado
Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Università della Calabria
[email protected]
Sviluppo, co-sviluppo e migrazioni





Trasformazione dei processi migratori
Migrazioni e sviluppo: teorie e approcci
Gli approcci istituzionali e politiche
Le pratiche sociali e i processi di cambiamento
Progetti e iniziative di cooperazione
Una periodizzazione



la fase mercantilista e della colonizzazione del nuovo mondo
il periodo dello sviluppo industriale e della “grande emigrazione”, (18301914) (la fase liberale)
il periodo tra le due guerre
I FASE
II FASE
il periodo della ricostruzione (dal ‘45 ai primi anni ’50)
il periodo del boom economico (da metà anni ’50 al primo choc
petrolifero del ’74)
III FASE il periodo del blocco ufficiale delle frontiere verso l’immigrazione
per lavoro (dal ‘74 in poi)
IV FASE nuovo scenario : accordi di Schengen, allargamento UE, nuovi
fabbisogni di forza lavoro,
trasformazione postfordista
3
L’età delle migrazioni
Tendenze generali delle migrazioni contemporanee
(Castles e Miller)




4
globalizzazione
accelerazione
differenziazione
femminilizzazione
Dalle migrazioni fordiste
alle migrazioni postfordiste
FORDISMO




5
PARADIGMI SVILUPPO
STRUTTURALISMO e
FUNZIONALISMO
ASSOGGETTAMENTO MIGRAZIONI
GLOBALIZZAZIONE CAPITALISTA
AUTONOMIZZAZIONE MIGRAZIONI
Cos’è cambiato?
Internazionalizzazione dell’economia, delocalizzazioni
Politiche neo-liberiste
Mobilità e flessibilizzazione del lavoro
Ruolo ICTs e mezzi di trasporto
Migrazioni indipendenti da ex traiettorie coloniali
nuove aree geografiche e nuove popolazioni
Nuovi conflitti (post Guerra Fredda)
Nuovi bisogni e nuove economie locali








6
Migrazioni fordiste e post-fordiste
Fordismo
Post-fordismo
Inserimento
economico
Industrie, miniere
Terziario povero, ec. sommersa
Segmentazione ed
etnicizzazione economia
Politiche di
reclutamento
Accordi internazionali
Carenza reclutamento
Ingressi irregolari e sanatorie
Orizzonte
temporale
Temporaneità
(smentita)
Statuti diversi
(stabilità)
Problematica inclusione nel
sistema dei diritti
Ruolo offerta
Subordinata
Parziale autonomia
7
Migrazioni e sviluppo
approccio di
matrice neoclassica
approccio di
matrice neomarxista
Riequilibrio di
mercato
Push-pull
Dipendenza e
sottosviluppo
circolo virtuoso
circolo vizioso

Castles 2008
Migrazioni e sviluppo
Dal
dopoguerra
fino al 1973
dal 1973
al 1990
Dal 1990
al 2001
Dal 2001
ad oggi
• teorie della modernizzazione e neoclassica
• sostanziale ottimismo rispetto alla relazione migrazione-sviluppo
• diffusione delle teorie strutturaliste e neomarxiste
• pessimismo
• Crisi cooperazione allo sviluppo
• pessimismo persistente
• rielaborazione restrittiva delle politiche di immigrazione
• Cambio paradigmatico [New economics of labour migration]
• nuovo ottimismo relativo al potenziale di sviluppo migrazioni
• Migrazioni e rimesse come nuovo mantra dello sviluppo (Kapur)
De Haas 2008
Migrazioni e sviluppo globale

carattere transnazionale delle pratiche migranti





“processo mediante il quale i migranti costruiscono campi
sociali che legano insieme il paese d’origine e quello di
insediamento” (Glick Schiller et al., 1992: 1)
crescita esponenziale delle rimesse
Risorse sociali e cognitive
mobilitazione e impegno delle diaspore e associazioni
integrazione transnazionale:

10
funzionalità del lavoro migrante, della mobilità all’interno
dell’economia globale, di cui il migrante diviene collante, in
virtù della capacità di partecipazione, consumo e investimento
(Orozco et al. 2005).
Il Nesso Migrazioni e Sviluppo

Ordine Imperiale/Globale di sviluppo



sviluppo come global policy issue
Svolta transnazionale nelle analisi del nesso migrazioni-sviluppo
(Levitt e Nyberg-Sørensen 2004; Nyberg-Sørensen et al. 2002).
strategie e politiche di governance delle Istituzioni
Internazionali.
 modello di regolazione funzionale a crescita neoliberista
 regimi delle politiche migratorie - di sviluppo


Mobilità e migrazioni come fattori chiave per
l’integrazione dell’economia globale e per crescita
Il migrante come “imprenditore di se stesso”, nuovi donors
di una forma privata di aiuto estero (self help)
Programmi I.I.



nel 2001 Migration for Development in Africa (MIDA)
Program , OIM in collaborazione con l’Organization of
African Unity (OAU);
Dal 2003, Global Commission on International Migration
(GCIM):organismo indipendente supportato da un core
group di 32 stati e incaricato di formulare
raccomandazioni per la governance delle migrazioni
internazionali;
United Nation High Level Dialogue on Migration and
Development.
Il modello win-win



approccio delle Istituzioni Internazionali e sempre più anche
quello dell’Unione Europea (CEC 2005)
le migrazioni producono benefici, sia per i paesi di
partenza, sia per quelli di arrivo.
Modello win-win-win: benefici derivanti dalle migrazioni per
i paesi di origine e per quelli di arrive, ma anche per il
migrante stesso (Segretario Generale delle Nazioni Unite
Kofi Annan, High-Level Dialogue of the General Assembly on
International Migrations and Development, 2006)
Il circolo virtuoso delle 3R:
Reclutamento
Rimesse
Ritorno
skills e brain
drain
investimento produttivo
o canalizzazione
produttiva
bancarizzazione
Migrazioni
temporanee
Finanza per
sviluppo dal basso
Trasferimento
competenze
brain circulation o
brain gain
chiusura
all’immigrazione
dequalificata
nuova divisione internazionale del lavoro
funzionale all’istanza della crescita globale
La migrazione circolare

La prospettiva della migrazione circolare (Agunias 2006)
dovrebbe ispirare le politiche degli stati e ad essa
dovrebbe essere costretta l'esperienza dei migranti, ovvero
la mobilità dovrebbe essere regolata in rapporto ai vincoli
ed alle potenzialità di movimento del capitale produttivo
e in funzione della crescita economica.
Il co-sviluppo



ruolo delle migrazioni per lo sviluppo, tanto dei paesi di
origine che per quelli di destinazione
forme di cooperazione e di organizzazione collettiva
spontaneamente prodotte dalle migrazioni per sovvenire
ai propri bisogni (Daum 1994, 1997, 1998; Sivini 2000;
Quiminal 1992, 1994)
forme di cooperazione diverse, che si iscrivono nel
disegno di un sistema di governance articolato attraverso
politiche, programmi e dispositivi specifici
A livello
degli Stati
controllo dei
flussi migratori
A livello delle
collettività
locali
inserimento
popolazioni
migranti in territori di
accoglienza
Aiuti allo sviluppo
internazionalizzazione
o integrazione
economica dei territori
coinvolti

Gran Bretagna


integrare le migrazioni nella politica di cooperazione allo
sviluppo,
Spagna, Italia e per prima la Francia


Gestione dei flussi migratori
forme di cooperazione decentrata nei territori locali
La Valle del Fiume Senegal
L’esempio francese fa scuola

Dal 1977 al 1986, l’obiettivo di queste politiche è stato quello di
ridurre la popolazione immigrata stimolandone il ritorno








1977-1980 aide au retour, programmi di aiuto al ritorno
fino al 1983 aide à la réinsertion, aiuto al reinserimento
dal 1986, aiuto allo sviluppo per ridurre pressione migratoria
1991, responsabile inter-ministeriale per il “reinserimento e la
cooperazione” all’interno dell’ufficio del Primo Ministro
1995, Programme Développement Local Migration (PDLM)
1997, missione interministeriale Migratoins et codéveloppement
2000, Programme Co-Developpement Migration (PCDM)
2006, Livret d'épargne codéveloppement: si aggiunge un contributo per
chi decide di ritornare nel paese di origine e avviare un’attività.
Programme Développement Local Migration (PDLM)


Lo sviluppo delle aree di partenza come alternativa
all’emigrazione e dunque per arrestare i flussi
Facilitare progetti di sviluppo locale





OSIM (Organisations de Solidarité Internationale Issues des Migrations)
municipalità gemellate
Ong
supporto tecnico e finanziario per progetti individuali di
ritorno (crediti per l’investimento economico, programmi
di formazione, ecc.)
Valle Fiume Senegal (Senegal, Mali, Mauritania)
Codéveloppement



ruolo del migrante come “attore consapevole di sviluppo”
Politica multiforme di aiuto, finalizzata soprattutto “a rafforzare
l’integrazione in Francia pur favorendo la solidarietà attiva con i paesi di
origine, a creare le condizioni sociali per aiutare i potenziali migranti a
rimanere” (Nair 1997)
MICOMI (Mission Interministérielle Codéveloppement et Migrations
Internationales)



2001, Forim : una piattaforma associativa di OSIM incaricata di
rappresentare le organizzazioni di migranti di fronte a partners pubblici e
privati
2002, Ambasciatore al co-sviluppo (Ministero degli Affari Esteri)


1998, accompagnamento del ritorno dei respinti (Contrat de Réinsertion dans
le Pays d’Origine, CRPO)
Fonds de solidarité prioritaire (FSP) co-développement con Stati africani
(Mali, Sénégal, Comores), e accordi gestione flussi
2006, Ministero dell’Immigrazione, dell’Identità Nazionale e del Co-sviluppo
(poi Sviluppo Solidale)
Nuova politica di co-sviluppo



a) appoggio ai progetti di sviluppo promossi dai migranti
nei paesi di origine (con o senza il ritorno da parte degli
interessati)
b) mobilitazione delle competenze dei migranti qualificati
c) mobilitazione del risparmio dei migranti facilitando i
trasferimenti monetari (www.envoidargent.fr)
co-sviluppo come “finzione”
“… tiene a distanza i migranti assegnandogli uno spazio, quello
dello sviluppo del loro villaggio, e interdicendogli altri spazi, quelli
della cittadinanza nella loro società di accoglienza e
dell’accumulazione nell’economia globale”;
“indigenizza” l’Africa;
“funge da “ingranaggio dell’amministrazione indiretta del limes
maghrebino e saheliano dell’Europa, verso il quale la stessa
esternalizza la sua politica anti-immigrazione con un briciolo di
carità interessata”;
“asservisce l’aiuto al ministero degli Interni”.
In pratica, si tratta di una “compensazione ruffiana che si concede
ad un domestico divenuto importuno perché si allontani senza
chiasso”.
(Bayart 2007)
Il co-sviluppo nella politica europea

1999, Consiglio Europeo straordinario di Tampere


costruzione di uno “spazio comune di libertà, giustizia e
sicurezza”
Politica migratoria europea
 a) nuovi canali per l’immigrazione legale;
 b) lotta all’immigrazione illegale;
 c) politiche di immigrazione a largo spettro;
 d) partnership con i paesi di origine;
 e) ammissione per ragioni umanitarie.
• emigrazione economica
come conseguenza della
povertà
• more development for less
migration
root causes
approach
migration hump
approach
• lo sviluppo (nelle sue fasi
iniziali) non riduce, ma
piuttosto favorisce la
crescita dei flussi migratori
• Nel lungo periodo, e
quando i differenziali di
sviluppo si riducono, i flussi
decrescono
• Massimizzare l’impatto
positivo delle migrazioni,
sia negli stati di
provenienza che in quelli
di destinazione
• better migration for
more development
Nesso mobilitàsviluppo
Migration hump
La cooperazione europea



politica europea di vicinato (PEV)
 sistema di cogestione delle frontiere basato sulla
delocalizzazione dei controlli all’esterno delle frontiere
UE, sui territori vicini
politica di co-sviluppo
2006 Conferenza di Rabat :



a) la promozione dello sviluppo, attraverso strumenti finanziari
che favoriscono il co-sviluppo;
b) la migrazione legale, attraverso la promozione di programmi
di cooperazione;
c) la repressione dell’immigrazione irregolare, attraverso il
rafforzamento della capacità di controllo delle frontiere
nazionali dei paesi di transito e di partenza.
Definizioni

France : On entend par codéveloppement « toute action d’aide au développement,
quelle qu’en soit la nature et quel que soit le secteur dans lequel elle intervient, à laquelle
participent des migrants vivant en France, quelles que soient les modalités de cette
participation »


Europe : Le codéveloppement est défini comme « toute action de développement
social, économique, culturel et politique des pays d’origine appuyée sur une collaboration
entre les migrants, leurs organisations et leurs partenaires, publics et privés, à la fois dans
les pays d ’origine et dans les pays d’accueil (…) considérant que le codéveloppement
s’inscrit dans le cadre global des discussions liées à l’intégration, aux migrations et au
développement »


[Union Européenne : recommandation du conseil des Ministres aux états membres, 12 juillet 2007]
ONU : Les migrations internationales constituent un moyen idéal de promouvoir le
codéveloppement, c’est-à-dire « l’amélioration coordonnée ou concertée de la situation
économique tant dans les régions d’origine que dans les régions de destination compte
tenu de leur complémentarité »


[Communication en conseil des Ministres – 8 octobre 2003]
[Déclaration du secrétaire général de l’ONU, 18 mai 2006]
FORIM : Les actions de codéveloppement mises en œuvre par les OSIM invitent à
envisager sous un jour nouveau le rôle des migrants : celui de porteurs de projets
et de relais entre pays du Nord et pays du Sud. Facteur d’intégration pour les migrants
des pays du Nord, il permet de dynamiser les relations entre les populations d’ici et là-bas.
La voie du co-développement apparaît prometteuse.

[Déclaration conjointe avec Coordination Sud, 3 juin 2007
Spagna/1



come uno strumento di governo dei flussi,
ma anche di sviluppo delle regioni di origine e di aiuto al
ritorno.
misure orientate verso i paesi di provenienza




2006 accordo di cooperazione con Senegal



ritorno
utilizzazione razionale dei trasferimenti di denaro,
Rafforzamento dell’investimento produttivo
riammissione dei senegalesi arrivati alle isole Canarie
dispositivo di controllo delle coste senegalesi, tanto nel quadro delle
operazioni dell’agenzia europea Frontex che nel quadro di accordi
bilaterali (“emigrazione clandestina zero”)
20 milioni di euro di aiuti per il piano Reva (Retour vers
l’agriculture)
 ritorno dei migranti per contribuire a sviluppare l’agricoltura
Spagna/2



2001 Convenio de “Regulación y Ordenación de los
Flujos Migratorios” tra Ecuador y Spagna
2005-2008 Plan Director de la Cooperación Española
2001 Plan de Retorno Voluntario entre Ecuador y España


Secretaría Nacional del Migrante (SENA MI) tiene como objetivos la
creación del Banco del Migrante o el Plan Nacional de Retorno
Banco Solidario


Inclusione finanziaria in Ecuador e prodotti specifici per migranti
Banca di microfinanza con cooperative in Ecuador – banche in Spagna
Italia/1

2007-08, accordi con la Libia


risarcimento del colonialismo in Tripolitania e Cirenaica




5 miliardi di dollari in 25 anni, per finanziare progetti infrastrutturali e
servizi (pensioni di guerra, borse di studio, ecc.)
Riammissione immigrati irregolari
Costruzione campi
Aiuto legato:


lotta alle migrazioni irregolari e gestione delle frontiere
Finanziamento di attività contabilizzate come Aiuto Pubblico allo
Sviluppo (APS) per un ammontare di circa 200 milioni di euro annuali,
ma questi aiuti sono vincolati al 100% all’appalto di imprese italiane,
con un aumento dei costi di oltre il 30%
Interessi petroliferi dell’ENI
Italia/2




IMIS (Integrated Migration Information System), finanziato dalla
cooperazione italiana e implementato dall’OIM.
progetto dedicato alle migrazioni dall’Egitto verso l’Italia, per
migliorare l’incontro nel mercato del lavoro italiano tra offerta e
domanda di manodopera e lottare contro la migrazione irregolare.
incoraggiare la diaspora egiziana ad intervenire nello sviluppo del
paese di origine, migliorando le possibilità di invio delle rimesse e di
investimento produttivo, nonché la circolazione delle competenze.
Oltre che con l’Egitto, esistono degli accordi bilaterali simili tra l’Italia
e l’Albania, la Tunisia, la Libia, basati soprattutto sulla gestione dei
flussi migratori in arrivo in Italia, i rimpatri e la collaborazione tra le
polizie di questi paesi.
Gran Bretagna



dal 1997, il DFID (Department for International Development) lotta contro
la povertà attraverso le migrazioni.
2007 Libro bianco Making Migration Work for the Developing World
a) l’iscrizione delle organizzazioni di migranti nella politica di
cooperazione



b) la facilitazione dei trasferimenti finanziari delle migrazioni.



piattaforma Connection For Development (CfD) per sensibilizzare le
organizzazioni di migranti rispetto alla questione dello sviluppo
Integrazione delle organizzazioni delle diaspore in una serie di Azioni Paese
(Country Action Plans)
Sostegno a Africa Recruit, lanciata dal NEPAD (New Economic Partnership for
African Development) e dal Commonwealth.
sito internet (www.sendmoneyhome.co.uk), per informazioni su come
realizzare i trasferimenti verso i paesi di origine
permessi a punti  selezione in funzione delle competenze
Politiche di sviluppo e controllo delle migrazioni
Migrazioni e sviluppo




Esternalizzazione del controllo delle migrazioni (Jordan e
Duvell 2002)
Strumentalizzazione del sostegno allo sviluppo e degli
accordi commerciali (Duvell 2004)
campi e violazione diritti
marchandage du codéveloppement (Lacroix 2009)
Co-sviluppo/finalità:
1)
2)
3)
4)
la gestione delle migrazioni ed il controllo delle
frontiere;
l’integrazione economica e finanziaria;
l’internazionalizzazione territoriale;
la “cooptazione” delle organizzazioni di migranti e la
captazione del molteplice potenziale produttivo che gli
stessi esprimono
Transnazionalismo
Cosviluppo
Sistema di
Governance
Finanziarizzazione
Circolarità
migrazioni
la Fortezza Europa



“El codesarrollo ... ha contribuido a estructurar un espacio
transnacional que transporta actores y flujos de desarrollo”
(Lacroix, 2004:6).
rimesse collettive, impiegate non secondo la logica
dell’investimento, ma come donazione solidale alla
comunità senza la ricerca di un profitto
Progetti “collettivi”, promossi dalle associazioni dei
migranti, più sostenibili nel tempo.
Campi in Europa (Migreurop 2012)
41
CENTRI DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)

Aggiornato al 30 settembre 2011
42
CENTRI DI ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA)
CENTRI DI ACCOGLIENZA (CDA)

Aggiornato al 30 settembre 2011
43
Co-sviluppo e cooperazione
decentrata
Co-sviluppo e cooperazione decentrata





Governance multilivello
Sviluppo trans-locale o glocale
partenariati territoriali
maggiore equità e reciprocità
nuovi attori della cooperazione:



Autonomie locali
Ong, associazioni di base e della società civile
iniziative di sviluppo con un radicamento territoriale





bisogni economici e sociali avvertiti a livello locale
Processi di cambiamento prodotti dalle migrazioni e dalla
convivenza tra comunità diverse
esigenze di internazionalizzazione territoriale
cofinanziare dei progetti di organizzazioni di migranti a
beneficio delle regioni di origine
promuovere delle dinamiche di integrazione dei migranti
nella società di accoglienza, di cui i progetti di sviluppo
sono il motore
Migration for Development




EC-UN Joint Migration and Development Initiative (JMDI),
Implementato dall’UNDP in partenariato con IOM, ILO,
UNFPA, UNHCR, efinanziata dalla Commissione Europea
Approccio bottom-up
Azioni




Migrant Communities
Migrant Remittances
Migrant Capacities
Migrant Rights
Le migrazioni dalla Valle del Fiume Senegal:
Il doppio-spazio della migrazione
1969-1985 iniziative di sviluppo nel bacino del fiume Senegal quasi
esclusivamente promosse e gestite dai migranti organizzati in associazioni
comunitarie o di villaggio (village-bis). Interventi per la realizzazione di
infrastrutture sociali (scuole, moschee, dispensari, pozzi,…).
1985-1999 : Rafforzamento delle dinamiche associative in Africa, spesso
per iniziativa dei migranti di ritorno divenuti « leader per lo sviluppo ».
Associazioni inter-villaggio acquisiscono progressivamente la capacità di
gestire e promuovere lo sviluppo locale.
 Inizio anni 2000 [Mauritanie (89), Sénégal (96), Mali (99)], politiche di
decentramento  trasferimento alle collettivià locali di gran parte delle
prerogative fondamentali (acque, sanità, educazione) per lo sviluppo dei
territori …. Fino ad allora finanziate dai migranti!
processo di decentramento
amministrativo e finanziario
processo di
deresponsabilizzazione degli
Stati centrali rispetto alla
soddisfazione dei bisogni di base
delle popolazioni, a seguito
dell’adozione delle PAS
Parigi
Madrid
• Protagonismo dei migranti e l’importanza dei partenariati territoriali
• proposte di capacity building dei migranti: in ambito lavorativo, professionale e
associativo,
• lo sviluppo di sistemi di invio e canalizzazione produttiva delle rimesse
• per la gestione dei flussi irregolari
Fons Català
• Percorsi di informazione e formazione,
• accompagnamento rivolti ad associazioni di migranti del territorio, al fine di
coinvolgerle nei Consigli di Cooperazione Municipale e nelle reti di cosviluppo
• progetto pilota sulla canalizzazione delle rimesse in Senegal finanziato dall’Agenzia
Spagnola di Cooperazione allo Sviluppo (AECI),
Rotterdam
• Trasferimento di competenze di migranti, non solo ed esclusivamente nei paesi di
origine, ma anche in maniera trasversale tra Nord e Sud.
Milano
•1994: progetto con la comunità eritrea di “rientro collettivo” con l’OIM
•2004: rivitalizzato il gemellaggio trentennale con Dakar accogliendo la proposta di associazioni senegalesi a Mi
•2004-08: programma MIDA . Sostegno al progetto in ambito rurale dell’associazione SUNUGAL
•2005-06: progetto sul rafforzamento del capitale sociale all’interno del fenomeno migratorio senegalese,
sostenendo tre progetti di associazioni senegalesi (produzione agricola; sanitario)
•2007-10: Bando Milano per il co-sviluppo (con Istituzioni bancarie e Fondazioni Lombarde): singoli migranti,
associazioni migranti e ONG/associazioni volontariato
MIDA-Italia




2006, Ministero Affari Esteri – Direzione Generale per la
Cooperazione allo Sviluppo e OIM Italia
valorizzare il ruolo della diaspora dell’Africa sub-sahariana
nella crescita socio-economica dei Paesi di origine, attraverso
l’identificazione di percorsi di sviluppo auto-sostenibile e
l’attiva collaborazione tra le realtà territoriali di provenienza e
quelle di destinazione
integrazione economica dei migranti attraverso la creazione
d’impresa.
Comunità ghanese e senegalese, per l’alto grado di
transnazionalismo che sembra caratterizzarle dal momento “che
anche in emigrazione continuano ad alimentare i rapporti con
la propria madrepatria” (Ceschi e Stocchiero 2006).
Ghanacoop


locale comunità ghanese, Regione Emilia Romagna, Provincia,
Comune di Modena, Confcooperative, Legacoop
Emilia Romagna, Emiliafrutta, Emilbanca e CISL
Cooperativa all’interno della sezione di Modena della
Ghana National Association (COGNAI)









importazione di prodotti ortofrutticoli e di prodotti etnici
esportazione di prodotti regionali emiliani in Ghana
gestione di una propria azienda agricola in Ghana;
Favorire l’inserimento lavorativo dei migranti ghanesi;
Promozione di azioni di solidarietà verso le comunità di origine.
a Gomoa Simbrofo la ristrutturazione della scuola e il progetto “Luce per il Ghana”,
per fornire energia elettrica a basso impatto ambientale.
SAR - Sanità per lo sviluppo delle strutture ospedaliere e formazione sanitaria di base nella
Aree Rurali della Central Region del Ghana.
marchio MIDCO, Migrants Initiatives for Development in the Countries of Origin,
altri 5 progetti individuali per l’avvio di PMI nella regione Ashanti – giudicata ad
elevato dinamismo nel settore agricolo ed imprenditoriale
capacità di attrarre investimenti e sviluppare un mercato
con sbocchi internazionali

Il cosviluppo è inteso come una strategia per favorire
l’internazionalizzazione delle imprese italiane attraverso
l’intraprendenza dei migranti in Italia, che favorendo azioni
di beneficienza nei propri paesi di origine ne
sosterrebbero lo sviluppo



l’OIM finanzia il progetto con 50000 euro ai quali si affiancano 20000
euro del comune di Modena e circa 10000 euro dei soci ghanesi che
aderiscono
Tra il 2004 e il 2005 la fondazione Cassa di risparmio di Modena
contribuisce con 75000 euro ed Emilbanca con 15000.
Confcooperative Modena, coinvolta dal Comune, metterà in
relazione i protagonisti del progetto con il tessuto economico
locale, riuscendo a coinvolgere alcuni soggetti come Fondo
Sviluppo86, che finanzia Ghanacoop con 75000 euro, diventandone
membro e procurandogli un ulteriore prestito di 100000 euro a
tasso agevolato per permettere alla cooperativa di allargarsi e
ampliare la capacità di importare ed esportare
Nel 2005 i soci della cooperativa erano 32, 25 cittadini ghanesi e 7
persone giuridiche, tra cui l’Associazione Nazionale del Ghana Onlus di
Modena, la Provincia di Modena, il Comune di Modena, GhanaVi,
Associazione dei ghanesi di Vicenza, Arcadia, Emilbanca, la Fondazione
Cassa di Risparmio di Modena e l’azienda Bomarts Farm.
Sunugal/1



Ass. di circa 400 migranti in Lombardia provenienti da sette
villaggi dell’area compresa attorno al confine tra la regione di
Thiès e quella di Louga.
cinque villaggi dell’area: Beud Dieng, Beud Forage, Ndiaye
Thioro, Ndiaye Boumy e Mbédiène, comprendenti una
popolazione complessiva di circa 2000 abitanti.
il progetto Defaral Sa Bopp. Obiettivi:






diminuire la dipendenza delle comunità rurali dalle rimesse degli
emigrati
Migliorare e destagionalizzare la produzione agricola locale
(sicurezza/sovranità alimentare)
Ridurre l’esodo rurale
Agricoltura per l’autoconsumo ed in parte per la vendita
Formazione
Coinvolgimento donne
Sunugal/2




programma SAT, Sole, Acqua,Terra finanziato da enti diversi
Il Centro socioculturale di formazione in taglio e cucito
(C.S.C.F.C.C) di Guediawaye e il progetto Jis Jis in
collaborazione con il Comune di Milano
Relazioni, scambi e forte legame con le comunità locali
Sostenibilità e controllo dei progetti
Tres por uno






1992 Dos por Uno
1999 Tres por uno (Stato di Zacatecas): per ogni dollaro
inviato dalle associazioni degli emigrati attraverso le rimesse
collettive, il comune, lo stato ed il governo federale, ne
aggiungevano uno ciascuno per finanziare piccoli progetti di
sviluppo nei villaggi rurali.
dal 1993 al 2005 più di 1500 progetti, con un investimento
congiunto che si attesta intorno ai 62 milioni di dollari USA
Asociazioni nel 2002 erano 20, nel 2005 sono 800
Replicato in altri paesi: El Salvador, Filippine, Somalia, Perù,
Colombia, Ecuador (Zamora 2007).
Paisano Program, il Program for Mexican Community Living Abroad
(PCMLA), Adopta una Comunidàd o Padrino (nello stato di
Guanajuato)
Modelli di utilizzo delle rimesse

Modello bottom-up e binazionale (Messico):

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Modello business oriented (Cina):
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da una parte, il contributo dei migranti diretto alle famiglie
(India) e comunità locali, ai fini della sussistenza quotidiana;
dall’altra, l’invio di rimesse collettive, incentivate anche da
politiche pubbliche di sostegno a forme di cooperazione fra
attori diversi e rafforzanti il contributo delle migrazioni
transnazionali.
forte intervento dello stato nella canalizzazione delle rimesse
della diaspora cinese a fini produttivi in ambito nazionale, allo
scopo di limitare al minimo il grado di dipendenza del paese
dagli investimenti ed i capitali esteri.
Ecuador: rimesse per lo sviluppo
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Il progetto intende focalizzarsi sulla comunità ecuadoriana presente
sul territorio italiano e creare reti di collegamento con azioni di
sviluppo locale nelle province di Azuay e Cañar in Ecuador. In
particolare verrà rafforzato e potenziato il trasferimento delle
rimesse dei migranti e verranno promosse modalità di
investimento di tali risorse nella realizzazione e riabilitazione
di opere infrastrutturali idriche.
Localizzazione:
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Durata: 36 mesi Valore complessivo: 1.838.895 €
Finanziatori principali: Fondazione Cariplo
Partner:
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Italia: Lombardia, Liguria e Piemonte
Ecuador: Province di Azuay e Cañar
Cooperativa di Risparmio e Credito Jardin Azuayo CECCA (Centro de
Capacitatiòn Campesina del Azuay), Coopecuador
Altri enti coinvolti:
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CeSPI, Extrabanca S.p.A , Mitad del Mundo , SENAMI
Co-sviluppo
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crescente sovrapposizione di attività di cooperazione allo
sviluppo e attività di internazionalizzazione.
le stesse politiche comunitarie si orientano verso il
collegamento sviluppo-cooperazione allo sviluppo
“un’azione di sviluppo che, centrata sul territorio partner, ha
letto l’impatto positivo che tale azione aveva sul proprio
territorio come rafforzamento della cultura della tolleranza e
della solidarietà, ampliamento della partecipazione
democratica, possibilità di misurarsi con temi di rilevanza
globale, quali quelli della povertà, insicurezza, degrado
ambientale, diffusione di conflitti violenti” (Ianni).
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Diapositiva 1 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali