lunedì 4 gennaio 2016
Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata
Rubrica
14
Rubrica
Data
Titolo
Pag.
04/01/2016
IL "SISTEMA DELLE BUCHE" E LE DENUNCE DI OPACITA' DEI
COSTRUTTORI ROMANI - LETTERA (E.Bianchi)
3
Acer
Il Sole 24 Ore
Edilizia
22
Il Sole 24 Ore
04/01/2016
REGIONI, CONFERMA IN BLOCCO PER I BONUS DEL PIANO CASA
(J.Ferrero/S.Rezzonico)
4
22
Il Sole 24 Ore
04/01/2016
SUI LIMITI NON SI CAMBIA IDEA (R.Lungarella)
7
04/01/2016
MARCHINI E CANTONE ADDIO DESTRA E SINISTRA (P.De leo)
8
Rubrica
7
Rubrica
Lavori pubblici
Il Tempo
Mercato immobiliare
1
Il Sole 24 Ore
04/01/2016
COMODATI, ECCO I CONTI DELLA MANOVRA (G.Trovati)
10
2/3
Il Sole 24 Ore
04/01/2016
L'ESPERTO - PER TUTTI I SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE CI VUOLE IL
LIBRETTO (S.Rezzonico/M.Voci)
12
5
Il Sole 24 Ore
04/01/2016
E PER IL BONUS SERVONO 216 EURO DI REGISTRAZIONE (P.Mirto)
14
5
Il Sole 24 Ore
04/01/2016
SE LA SCELTA MIGLIORE E' QUELLA DI "NON FARE" (G.Trovati)
15
35
Italia Oggi Sette
04/01/2016
COMPRAR CASA CON PIU' OPZIONI
16
Rubrica
Urbanistica
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
04/01/2016
FISICHELLA: "E' UN ATTO DI FEDE, TROPPI CONTROLLI SUI
PELLEGRINI" (P.Conti)
18
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
04/01/2016
IL FLAMINIO, LA TANGENZIALE, L'EUR, LA METRO COME I GIOCHI
RIVOLUZIONARONO LA CITTA' (E.Menicucci)
20
Rubrica
Politica locale
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
04/01/2016
LA NUOVA VITA E' "ASSICURATA" (S.Rizzo)
24
7
Il Giornale
04/01/2016
LA SINISTRA DA' IL BENSERVITO AL PD: ALLE COMUNALI SAREMO
AVVERSARI (L.Cesaretti)
25
2
Il Messaggero
04/01/2016
IL CAMPIDOGLIO PRONTO A CEDERE GLI ASILI (F.Rossi)
26
29
Il Messaggero - Cronaca di Roma
04/01/2016
"BUCHE, LAVORI IN NERO E DOCUMENTI FALSI" (M.Pasqua)
27
29
Il Messaggero - Cronaca di Roma
04/01/2016
SOS FONDI, IL COMUNE VENDE GLI ASILI (G.Gioffreda/F.Rossi)
28
14
Il Tempo
04/01/2016
TURISTI IN CALO DEL 10 PER CENTO: IL GIUBILEO NON TIRA
(Red.cro.)
30
10
La Repubblica
04/01/2016
FASSINA A ROMA NO AI MEDIATORI DI ZINGARETTI (T.Ciriaco)
31
3
L'Unita'
04/01/2016
"PA AVVERSARIO" VENDOLA ROMPE IL CENTROSINISTRA (R.p.)
32
PRIMO PIANO Lunedì 4 gennaio 2016
Politica interna
Giuseppe Sala – La corsa alla poltrona di sindaco di Milano è partita, e Giuseppe Sala
rivendica ancora una volta il suo essere di sinistra. E una cosa di sinistra l’ex numero uno di
Expo l’ha detta subito: è a favore delle unioni gay, e sottolinea che “Milano è una città aperta e
cosmopolita, anche su questo fronte dobbiamo essere in linea con gli standard internazionali”.
Una mossa arrivata il giorno dopo gli endorsement di peso conquistati dalla candidata
Francesca Balzani, l’unica “in grado di parlare a tutte le culture e le esperienze che
compongono l’area del centrosinistra” (almeno secondo 130 personalità della cultura e delle
professioni). Sul tema delle unioni omosessuali rilancia anche il terzo sfidante, Pierfrancesco
Majorino: “In un Paese medioevale in cui la legge sulle unioni civili prosegue il suo cammino
stentato, a Milano vorrei un assessore espressione diretta del movimento Lgbt”. Sul questo
punto la giunta Pisapia rivendica di aver fatto conquiste come il registro delle coppie di fatto.
Forza Italia – Il panico e la voglia di fuga segnano anche questi primi giorni dell’anno tra i
berlusconiani. Subito dopo l’Epifania i colonnelli forzisti si sono dati appuntamento a Roma per
fare il punto della situazione, mentre Berlusconi è sempre più distante e disinteressato. Renato
Brunetta è il più nervoso: “Se davvero mi fa fuori, io esco e faccio un mio partito, poi voglio
vedere…” è lo sfogo fatto in queste ore dal capogruppo a pochi amici. Secondo i dirigenti del
partito il 2016 potrebbe segnare l’uscita di scena dell’ex Cavaliere. Un ragionamento che si
basa su tre “minacce” incombenti: oltre al risultato delle amministrative di giugno c’è la
sentenza, attesa per maggio, della Corte europea dei diritti dell’uomo, che difficilmente
sovvertirà gli effetti della legge Severino riabilitando Berlusconi in Italia. La terza problematica
è rappresentata dagli ottant’anni che Berlusconi compirà a settembre. La chiusura della sede
del partito il 31 gennaio è solo un aspetto dello smantellamento che porta molti a parlare di
“ibernazione” di Forza Italia.
Politica estera
Medio Oriente – Iran e Arabia saudita si affrontano ferocemente all’indomani dell’esecuzione
di 47 persone accusate di terrorismo da Riad. Ora il timore è che il confronto degeneri,
vanificando quegli sforzi faticosi per costruire una grande alleanza contro l’Is e per avviare,
sotto egida Onu, il processo di pace in Siria. Timore che ha portato l’Occidente a reagire senza
sbilanciarsi troppo, cercando di disinnescare le tensioni, come ha fatto ieri Federica Mogherini
in una lunga conversazione con il ministro degli Esteri iraniano Mohammed Javad Zarif.
Entrambi hanno convenuto sulla “necessità che le parti facciano ogni sforzo per mantenere la
situazione sotto controllo”. Anche dagli Stati Uniti arriva l’appello ai leader della regione per
“non esacerbare le tensioni regionali” e al governo saudita perché “rispetti e protegga i diritti
umani, assicuri la trasparenza giudiziaria e permetta espressioni pacifiche di dissenso”.
Israele – Dopo cinque mesi d’indagini da parte dello spionaggio interno israeliano sono stati
incriminati due giovani estremisti ebrei per il rogo nel quale, nel villaggio di Duma, il 30 luglio
dello scorso anno trovarono la morte una giovane coppia palestinese e il loro bambino di 18
mesi. Un crimine che ha contribuito ad alimentare l’attuale ondata di violenza in Israele e in
Cisgiordania. Il premier Netanyahu ha promesso “tolleranza zero”.
Economia e finanza
Eurostat – Secondo i dati Eurostat i fattori nevralgici che frenano l’economia italiana sono la
disoccupazione giovanile, l’industria in affanno e le costruzioni che faticano a decollare. Ieri
l’Ansa ha pubblicato una notizia che non deve essere stata digerita facilmente dal governo:
“Crisi: Eurostat, l’Italia non recupera, peggio di big Ue”. Un titolo che ha spinto il ministero
dello Sviluppo economico a inviare una precisazione all’Ansa, dove si sottolineano gli aspetti
positivi contenuti nelle 43 pagine del Cruscotto congiunturale, il report del ministero oggetto
dei lanci di agenzia che hanno innescato il caso. Per Palazzo Chigi si tratterebbe di un
allarmismo fuori luogo sia perché lo studio esamina l’economia in modo periodico sia perché i
dati si riferiscono a ottobre 2015. Sarebbero quindi da considerarsi già superati. Giustificazioni
che non placano le polemiche. Brunetta (FI) parla di eurogufi alla riscossa e avverte Renzi che
“di questo passo ci vorranno 10 anni per tornare ai livelli pre crisi”. Una stoccata arriva anche
dalla minoranza Pd con il senatore Federico Fornaro: “I dati Eurostat rappresentano un sano
bagno di realtà”.
Piano Juncker – Secondo la Commissione Ue “Il Piano Juncker sta già mostrando risultati
concreti”, e il suo braccio operativo, l’Efsi, “sta aiutando ad attrarre investitori privati per
investire in progetti a più alto rischio”. La Bei prevede, infatti, che con la chiusura dell’anno
saranno 50 i miliardi già sbloccati per gli investimenti in Europa a favore di crescita,
innovazioni e pmi. Da aprile sono almeno 42 i progetti finanziati, 6 dei quali italiani.
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