La green economy
ed il cambiamento
del modello di business
Calcolare, ridurre, neutralizzare
Nicoletta Tranquillo, Indica Srl
Forlì, 18 Maggio 2010
La necessità di cambiamento
• Crisi economica
• Crisi energetica
• Crisi ambientale
crisi del sistema
economico e del
modello di mercato
attuale
«La crisi non è una ma sono tre. Quella del credito è
quella di cui tutti parlano ma sono quelle simultanee
dell' energia e del riscaldamento globale a renderla
peggiore delle altre che abbiamo conosciuto, inclusa
quella del '29».
Jeremy Rifkin
La crescita tendenziale dei consumi mondiali di
energia
Variazione del costo del petrolio
La gestione delle
risorse ambientali
non è solo una
questione di
ambientalismo
ma è diventata
una scelta
strategica
I cambiamenti climatici
• I cambiamenti climatici in atto sono un dato di fatto ormai
riconosciuto
• Secondo l’IPCC senza ulteriori interventi per la riduzione dei gas
climalteranti la temperatura della terra (già aumentata di 0,75°C
rispetto al 1850) aumenterà in questo secolo tra 3° e 5°C
• Tra le probabili conseguenze è previsto l’innalzamento dei mari (tra
18 e 59 cm), l’aumento di fenomeni meteo-climatici estremi ,
alterazione degli ecosistemi e pesanti conseguenze
economiche e sociali
La risposta ai cambiamenti climatici
2 MACRO GRANDI CATEGORIE:
1. MITIGAZIONE: riduzione della concentrazione di gas
ad effetto serra nell’atmosfera che puo’ essere
raggiunta per due vie:
a. la riduzione delle emissioni
b. l’aumento degli assorbimenti
2. ADATTAMENTO, ovvero cambiamento del sistema
socio-economico in risposta alla variazione delle
condizioni ambientali
Il Protocollo di Kyoto
• Entrato in vigore 16 febbraio 2005 con la ratifica della
Federazione Russa
• 40 paesi si sono impegnati a limitare e/o ridurre le proprie
emissioni di gas serra nel periodo 2008-2012
(1°commitment periodo)
• Il Protocollo assegna ai paesi industrializzati una quantità
determinata di diritti di emissione in proporzione al target
vincolante ratificato.
I principi:
1. Responsabilità comune ma differenziata
2. Efficienza economica delle riduzioni
3. Principio di precauzione
Gli obblighi per l’Italia
Gli obblighi fissati dal Protocollo di Kyoto, al 2012 prevedono una
riduzione del 5% ma Paesi diversi hanno obiettivi diversi:
• Unione Europea: riduzione dell’8%.
• Italia: - 6,5% rispetto al 1990
Il Pacchetto Clima della Commissione Europea (Pacchetto 20-2020) prevede che al 2020:
• siano ridotte del 20% le emissioni di gas serra, rispetto al 2005
• siano ridotte del 20% i consumi di energia al 2020
• sia coperto il 20% del consumo interno di energia con fonti
rinnovabili (per l’Italia il 17%)
Come raggiungere gli obiettivi?
1.
Misure e politiche adeguate
(produzione di elettricità da fonti rinnovabili, emanazione di norme per la
bioedilizia, promozione del trasporto pubblico, ecc…)
2. Meccanismi flessibili
–
–
–
Emissions Trading (ET): il sistema di scambio dei diritti di
emissione, che permette di commerciare tali diritti per adempiere
agli obblighi di riduzione
Joint Implementation (JI): investimenti in progetti per la
riduzione di emissioni in paesi con economie in transizione,
beneficiando di quote di emissione supplementari (ERU)
Clean Development Mechanism (CDM): investimenti in progetti
per la riduzione delle emissioni in paesi in via di sviluppo (non
Annex I), ottenendo crediti di emissioni supplementari (CER)
I Crediti di emissione
1
EU-ETS EUAs
2
JI ERUs
3
CDM CERs
4
Paesi aderenti a Kyoto che
non hanno propri Emission
Credit Assets
Una peculiarità
ADDIZIONALITA’
• Un progetto che si candida a produrre crediti CDM e
JI per essere accettato dalla commissione UNFCCC
deve dimostrare che la riduzione di emissioni è
addizionale a ciò che sarebbe altrimenti occorso in
assenza del progetto.
• Pertanto, il progettista deve dimostrare che, senza
l’ottenimento dei crediti, il progetto non sarebbe
stato implementato, per cause economiche,
tecnologiche o per altre barriere.
I mercati dei crediti (in Europa)
Sistema EU-ETS (legally binding)
Certified carbon credits
Mercato volontario
Verified carbon credits
- Regolamentati da provvedimenti legali
- Target vincolanti
- Penalità
- Regolamentati da documenti
tecnici
- No Target
- No Penalità
Settori inclusi nel sistema EU ETS
Fase II 2008-2012
• Attività nel Settore Energetico
• Installazioni di combustione con capacità termica superiore a
20 MW
• Raffinerie di olio minerale
• Forni a carbone
• Metalli Ferrosi: produzione e processo
• Minerali metalliferi
• Produzione di ferro and acciaio
• Altre industrie
• Cemento, Calce, Vetro, Ceramica
• Pasta-carta
• Carta e cartone
Il mercato volontario
In Europa copre il 60% delle emissioni
Obiettivi principali:
• Contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo
di Kyoto.
• Ottenere riduzioni CO2 oltre quelle regolamentate dall’obbligo di
compliance.
• Ridurre l'impatto della singola organizzazione sull'ambiente
• Dimostrare che l'attenzione per l'ambiente è una priorità
aziendale
• Migliorare la Responsabilità Sociale d'Impresa
• Partecipare attivamente a un progetto importante per la tutela
dell'ambiente
• Beneficiare del ritorno di immagine attraverso specifici
canali di comunicazione
La green economy
•
La green economy potrebbe essere una
via maestra per una soluzione duratura di
alcune delle problematiche acutizzate
dalla crisi.
• Secondo il Rapporto Stern, da un punto di vista puramente
economico, si devono investire circa 1% del PIL mondiale per
evitare rischi di depressioni dell’ordine del 20%
• Le aziende che hanno anticipato questi cambiamenti hanno subito
meno le flessioni del mercato (es. HP, Procter&Gamble, FedEx)
• La green economy è l’orizzonte per recuperare competitività
economica attraverso l’innovazione.
• L’industria verde può essere il nuovo settore trainante.
Il carbon management come
risposta strategica
CRISI GLOBALE
Necessità
- Anticipazione delle normative
(normativa GPP, kyoto)
- Riduzione della dipendenza
energetica
- Visione distorta del mercato e
dei costi aziendali
Opportunità
- Vantaggi economici
- Innovazione
- Competitività sul mercato
- Fidelizzazione
- Conquista di nicchie di
mercato
La risposta delle imprese:il carbon management
CARBON MANAGEMENT
Gestione strategica delle emissioni di
= gas serra derivanti dall’attività aziendale
e quindi:
- migliori performance ambientali
- minori consumi energetici
- minori costi per le aziende (ed il sistema Italia)
Esistono una
serie di azioni
per la riduzione
delle emissioni
di gas serra che
si traducono in
risparmi per
l’impresa.
Fonte: McKinsey
Ma bisogna andare oltre: dai valori alle
piattaforme di business innovative
• Il mercato mostra una sensibilità
sempre più elevata verso:
– un utilizzo efficiente e responsabile
delle risorse (ambiente ed energia)
– la trasparenza delle azioni e delle
scelte che hanno un impatto
ambientale
• Ciò richiede un’integrazione dei
valori dello sviluppo sostenibile e
della CSR nel modello di business,
considerando non solo gli impatti
diretti, ma anche quelli generati
(life-cycle thinking).
• Ciò deve puntare alla creazione di
nuove piattaforme operative.
1. Il rispetto
2. Rendere
delle regole
come
opportunità
sostenibile
la catena
del valore
3. Progettare
5. Creare
prodotti e
servizi
sostenibili
nuove
piattaforme
operative
4. Costruire
nuovi modelli
di business
Fonte: Harvard Business Review
La carbon neutrality
La carbon neutrality
• Il percorso verso la sostenibilità ambientale implica un
approccio ciclico, di miglioramento continuo:
1.
Calcolo della Carbon Footprint
dell’attvità, organizzazione, bene o
servizio considerato
2.
Strategia di riduzione delle
emissioni
3.
Compensazione e neutralizzazione
4.
Reporting
5.
Comunicazione
Ognuno di questi step è fondamentale per completare l’intero processo che porta
alla CARBON NEUTRALITY.
È possibile però personalizzare il servizio per le esigenze specifiche dell’azienda,
ente, organizzazione.
Gli strumenti: La carbon footprint
Si tratta di un processo per il calcolo delle emissioni di gas serra
generate. Può essere calcolato per un prodotto, un servizio o per tutta
un’organizzazione.
Esistono protocolli normativi volontari, riconosciuti a livello
internazionale, che regolano il processo di calcolo.
Per le aziende il più
famoso GHG
Protocol.
Mentre per i
prodotti i più
accreditati sono lo
standard ISO 14040
ed il PAS 2050
La risposta delle imprese: la carbon neutrality
• La gestione delle emissioni può portare grandi
benefici:
Gestione del
rischio
Aumento
della
motivazione
dei
lavoratori
Riduzione
dei costi/
efficienza
Reputazione
rapporto
con
il territorio
Carbon management > Carbon neutrality
Competitività
e
innovazione
Ambiente e consumatori: conoscenza impatto
ambientale dei prodotti acquistati
Fonte: Indagine Eurobarometro: “European’s
attitudes towards the issue of sustainable
consumption and production”
Aprile 2009
Campione: 26.500 cittadini europei
Indagine 2009 Scuola Sant’Anna di Pisa su
comunicazione pubblicitaria ambientale
Dall’indagine è emersa la presenza di 1.314 messaggi ecologici
su 13. 490 pubblicità presenti nelle riviste selezionate
Una percentuale del 9,8%.
Non vi è prevalenza di pubblicità su riviste
specializzate
COSA può essere neutralizzato
• Prodotti e servizi
• Consumi energetici degli
uffici
• Viaggi aziendali, flotta
aziendale
• Pubblicazioni, brochure,
bilanci di sonstenibilità
• Ogni tipo di evento (musica,
conferenze, sport)
COME avviene la neutralizzazione
Gli strumenti
1. Acquisto di crediti di CO2 sul mercato
volontario
2. Piantumazione di alberi sul territorio
nazionale
3. Progetti internazionali di riforestazione
I fornitori
1. Acquisto di crediti di CO2 sul mercato volontario
• La quantità di CO2 che non può essere evitata con interventi diretti
può essere compensata tramite l’acquisto di crediti riconosciuti a
livello internazionale derivanti da progetti certificati che
diminuiscono le emissioni in un altro paese
• 1 credito = 1 ton CO2
• I crediti possono essere di varie tipologie (e vari costi)
a seconda di:
– Tipo di certificazione (Gold Standard, VCS etc)
– Tipologia di progetto (eolico, biomassa, fotovoltaico,
riforestazione, ecc.)
– Paese in cui il progetto viene sviluppato
• A seconda di queste variabili il prezzo dei crediti sul mercato
volontario varia tra i 20 e i 30 €/ton CO2
Elementi di attenzione
•
•
•
•
•
•
•
•
Area geografica di provenienza del progetto
Tecnologia utilizzata
Tipo di credito (VER/CER/ERU ecc.)
Standard e certificazione selezionata
(Gold standard, VER+ o VCS)
Anno di emissione del certificato
Stadio di sviluppo del progetto
Stadio di avanzamento del processo
di certificazione
Proprietà del progetto
E’ possibile anche per il mercato volontario comprare crediti
derivanti da progetti CDM o JI ma essi sono generalmente più
costosi.
Principali tipologie dei progetti di
compensazione
• Energie rinnovabili: si tratta della
maggior parte dei progetti, si trovano
soprattutto in Asia e America Latina
• Efficienza energetica: si trovano in Asia,
America Latina e Africa.
• Riforestazione e afforestazione
• Cattura delle emissioni di metano: si
tratta di uno dei gas con il maggior
potenziale di effetto serra.
• Carbon
sequestration:
si
tratta
dell’imprigionamento forzato di gas
serra in depositi geologici.
Principali standard
Un certificato di neutralizzazione
2. Piantumazione di alberi sul territorio nazionale
Perché piantare alberi: i benefici ambientali
Assorbimento di CO2
Ambiente urbano
In media ogni albero assorbe
nel suo intero ciclo di vita dai
700 ai 800 Kg do CO2
Il progetto privilegia la
creazione di aree alberate in
zone urbane fruibili e
accessibili ai cittadini,
miglioramento della qualità
dell’aria e dell’ambiente
urbano
Es. progetto UNIPOL. Realizzazione di interventi di forestazione sostenibile per
l’assorbimento di parte delle emissioni delle auto che sottoscrivono la polizza. Realizzato
grazie all’accordo con circa 30 amministrazioni locali italiane distribuite su tutto il
territorio nazionale.
Il sistema di gestione dei progetti di piantumazione sul
territorio nazionale
1.Individua
zione delle
aree
7. Verifica
e
validazione
2.Accordi
con gli enti
locali
3.
Definizione
degli
allegati
tecnici
6. Calcolo
della CO2
assorbita
5. Progetti
di
piantumazi
one
4.
Validazion
e da parte
dell ente
verificator
e
3. Progetti internazionali di riforestazione
• Tree Nation è una organizzazione con sede a
Barcellona che si occupa di progetti di
forestazione sostenibile.
• Il progetto Dosso in Nigeria ha come obiettivo
quello di piantare circa 8 milioni di alberi
generando benefici ambientali e sociali:
• assorbimento della CO2
• sviluppo economico della regione
• creazione di posti di lavoro
• riduzione degli effetti della
desertificazione
• Tree Nation assicura attraverso la
collaborazione di addetti sul territorio, la
manutenzione e l’irrigazione degli alberi.
• Indica e Tree Nation hanno realizzato un progetto con
Internazionale per assorbire parte delle emissioni legate alla
stampa dei settimanali per gli abbonati.
I prodotti neutral
• TESCO: attraverso una
partnership con Carbon Trust sta
sviluppando 20 prodotti neutral
– Patatine
– Succo d’arancia
– Lampadine
– Detersivi
I servizi neutral
• Progetto GoGreen - lanciato da DHL in Germania nel
2005 per combattere il cambiamento climatico
• Cos’è
– È il primo servizio di spedizioni “climate neutral” nel mondo
– Con GoGreen tutte le emissioni di CO2 relative al trasporto e
spedizione sono calcolate e neutralizzate tramite progetti di
riduzione interni all’azienda ed esterni.
– La trasparenza del programma è garantita annualmente dalla
verifica da parte di un ente terzo verificatore, SGS
– Prezzo: 2% del costo di spedizione (min. € 0,30/pacco)
– Viene applicata sul pacco un’etichetta col logo GoGreen che
dimostra la carbon neutrality della spedizione.
I servizi neutral
Per la prima volta i ristoranti Otarian a
New York e Londra inseriscono nel menù,
oltre a calorie, ingredienti e provenienze
dei cibi, anche la loro Carbon Footprint
Per ogni proposta
(vegetariana) del menù il
cliente legge l’impronta
carbonica, l’impronta
carbonica di un piatto
simile, ma a base di carne,
e la differenza tra
le due.
I servizi neutral
• Allianz ha sviluppato
un nuovo prodotto
assicurativo per le
auto.
• L’assicurazione
comprende anche la
neutralizzazione delle
emissioni generate
dall’auto.
Gli eventi neutral
Un evento neutral :
• Conserva e ristabilisce le
risorse naturali utilizzate
• Rispetta e supporta le
persone coinvolte
nell’organizzazione
• Crea valore aggiunto per
l’economia locale
• Educa i partecipanti
Le 10 cose da sapere per realizzare eventi
neutral
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Calcolare, misurare, monitorare e verificare
Comunicare con trasparenza e responsabilità
Guardare seriamente al tema dei trasporti
Scegliere di acquistare energia rinnovabile
Dematerializzare tutto ciò che è possibile
Acquistare “local”
Coinvolgere i partecipanti
Ridurre la CO2 equivale a ridurre i costi
Utilizzare le leve del marketing esperienziale per
conquistare il target e per ispirare il cambiamento
verso a sostenibilità
10.Avere una visione di cosa significa sostenibilità
per l’evento in questione
43
Roskilde festival (Dk)
44
Boom Festival (Portogallo)
Gestione sostenibile di:
- Acqua
- Rifiuti
- Energia
Più campagna
di sensibilizzazione
dei visitatori sul
tema delle energie
fossili
(Oil your music)
45
Burning Man
Si tratta di un evento che non lascia traccia (Leave No Trace Event)
• Ha adottato una politica ambientale che prevede azioni su tutte
queste aree:
– energy
–materials
–biofuels
– grey water
–potable water
–burning
– leave no trace
–recycling
–composting
– lighting
–transportation
–waste
Contatti
Indica srl
www.indicanet.it
Nicoletta Tranquillo
[email protected]
392-9832024
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