33-----------------bloc notes del 13 maggio
il 10 maggio gli speculatori hanno brindato, le promesse ( solo promesse) di 750 miliardi
da intascare li ha resi euforici.
M a le borse nonostante i rialzi non hanno recuperato le perdite dei giorni precedenti.
Secondo le stime del «Sole 24 Ore», usando vari studi e banche dati, se si sommano i
debiti totali (pubblici e privati) di Stati Uniti, area euro, Gran Bretagna, Giappone e
Canada si arriva infatti oggi a una cifra quasi difficile da pronunciare: 130mila miliardi di
dollari.
Questo è il male che affligge i mercati: una zavorra che incatena stati, banche, imprese.
filo rosso
Euroball-NN: Gravissima proposta della Direzione e Amma simile a quella di M archionne per la
Fiat, prendere o lasciare:
1°) Dei 35 eccedenti 15 (per adesso) saranno messi in cassa a zero ore.
2°) Riduzione del salario abbassando le maggiorazioni attuali della notte, degli altri turni e del
premio di risultato.
3°) Tutti i lavoratori dovranno fare i turni su sei giorni dal Lunedì al Sabato. Queste richieste/ricatto
esprimono in pieno la linea padronale su come uscire dalla crisi: Riduzione dell'occupazione
mettendo a zero ore con un pre-licenziamento i lavoratori. Riduzione del salario e dei diritti
acquisiti. Aumento della flessibilità. Ora tocca ai lavoratori non farsi mettere sotto.
Ultima notizia: l’assemblea dei lavoratori accetta la proposta della direzione !
Fiom, Fim e Rsu dello stabilimento Cylinder & tanks di Matelica (Macerata), gruppo
Antonio Merloni, denunciano: nel mese di aprile l'Inps ha accreditato gli assegni di
cassa integrazione straordinaria sul conto della Provincia di Macerata anziché su
quelli degli operai come avveniva da un anno. "Speriamo sia solo un errore"
dicono i sindacati che confidano nella proroga della cigs in scadenza il 31 maggio.
I sindacati chiedono una revisione del piano di rilancio di Abruzzo Engineering
dell'Aquila - azienda di ingegneria e servizi controlla ta al 60% dalla Regione
Abruzzo - che escluda i "consistenti esuberi" tra i 200 dipendenti, annunciati
nell'ultimo incontro nel quale l'azienda aveva chiesto la proroga della cassa
inte grazione.
I lavoratori della Engineering.it promuovono presidi di protesta ad Aosta, Torino e
Ivrea contro il perdurare della cassa integrazione straordinaria, malgrado l'azienda
abbia dichiarato un utile di 34 milioni di euro in crescita del 131%. La Engineering
ha 420 dipendenti a Torino e 350 a Pont Saint Martin (Aosta). La cig riguarda un
centinaio di lavoratori.
Viene rinnovato di un anno l'accordo sindacale sui contratti di solidarietà alla
Interpump Hydraulics di Nonantola (Modena) e Bologna. L'intesa, in scadenza
dopo il primo anno, ha consentito di evitare licenziamenti tra i 290 lavoratori (110
a Nonantola, 180 a Bologna) per i quali era diventato impossibile, a causa della
crisi, mante nere l'impiego a pieno regime. L'accordo prevede un impiego al 50%.
L'integrazione delle ore non lavorate è al 60% a carico dell'Inps.
libero mercato/ Caffarel- lucerna san giovanni
alcune tappe sindacali -15.1.97
Dopo decenni di quiete sindacale, i dipendenti della CAFFAREL di LUSERNA SAN GIOVANNI,
la piu' grande industria dolciaria del Pinerolese, con 475 dipendenti e un utile di 13 miliardi, una
delle industrie-leader nella produzione del cioccolato e famosa in tutto il mondo per i suoi
<Giandojotti>, oggi scendono in sciopero. E' prevista mezz'ora di astensione dal lavoro per ogni
turno
4 lug 07
E' senza dubbio una sentenza destinata a migliorare le condizioni economiche di quei lavoratori che
vengono impiegati stagionalmente, quella emessa dal giudice del tribunale di Pinerolo Gianni
Reynaud, che obbliga l'Inps a versare un'indennita' di disoccupazione nei mesi che intercorrono fra
un ciclo e l'altro di lavoro. A sollevare la problematica e' stato il sindacato Flai - Cgil di Torino che
ha iniziato una causa a favore di tre dipendenti part-time della CAFFAREL di LU SERNA SAN
GIOVANNI contro l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Ribatte l'Inps: «Questa e' una sentenza di primo grado alla quale faremo ricorso». 4 lug 07
In Cassazione si è perso.
la Flai-Cgil ha proclamato lo stato di agitazione, che prevede il blocco degli straordinari. «Siamo
arrivati a questa decisione spiega Alberto Revel, sindacalista Cgil - dopo che le trattative sono state
rotte sulla questione economica. Noi chiedevamo un aumento per i prossimi quattro anni e l'azienda
aveva posto come pregiudiziale assoluta quella di inserire un parametro sull'assenteismo, che
potenzialmente, potrebbe azzerare totalmente il premio stesso». ». 4 nov 07
feb.09
Cassa integrazione alla Caffarel Spa. Notizia amarissima, anche perché la celebre azienda dolciaria
lusernese non è avvezza all'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Un primo accordo ha riguardato il
consumo di ferie a rotazione nei mesi di gennaio e febbraio. La cassa integrazione coinvolgerà gli
operatori del reparto produzione: 50 alla volta, per 15 giorni, da inizio marzo a metà di aprile.
oggi ha addetti 450 fatturato 60 milioni
Dopo decenni di quiete sindacale, i dipendenti della CAFFAREL di LUSERNA SAN GIOVANNI,
la piu' grande industria dolciaria del Pinerolese, con 475 dipendenti e un utile di 13 miliardi, una
delle industrie-leader nella produzione del cioccolato e famosa in tutto il mondo per i suoi
<Giandojotti>, oggi scendono in sciopero. E' prevista mezz'ora di astensione dal lavoro per ogni
turno; la protesta riguarda quattro questioni: il premio una tantum che, secondo i sindacati, sarebbe
stato elargito senza dare comunicazione alle loro rappresentanze unitarie, creando quindi una
divisione fra i dipendenti, la mancanza della mensa (un servizio che e' previsto solo dal 1999) e la
mancata concessione dei conguagli relativi al modello 730/96 dei redditi 1995 per i dipendenti a
part-time. La molla che pero' ha fatto scattare la protesta sarebbe l'atteggiamento dei vertici
dell'azienda nei confronti di una dipendente che aveva chiesto un permesso per dare un esame
all'universita'. La giovane, che era stata assunta come cuoca personale dei titolari della
CAFFAREL, ha corso il rischio di essere licenziata e solo dopo alcuni incontri con il direttore del
personale ha ottenuto di mantenere il posto ma, da cuoca, e' passata ad altre mansioni: pulizia dei
pavimenti e dei servizi igienici. E' ancora incredula la protagonista della vicenda, Daniela Bertalot,
22 anni, diplomatasi con 60/60 all'Istituto Alberghiero di Pinerolo, che aveva cercato un lavoro a
tempo parziale per poter avere il tempo da dedicare agli studi. Il suo sogno nel cassetto e' quello di
diventare giornalista. <Sono iscritta al terzo anno del corso di laurea in Scienze della
comunicazione e il 18 dicembre dovevo sostenere l'esame di psicologia dei processi cognitivi racconta la giovane -. Una ventina di giorni prima avevo presentato la domanda per ottenere il
permesso ma, a pochi giorni dall'appello, la segretaria di uno dei due titolari mi aveva detto che
avrei dovuto rinunciare a quell'esame poiche' nello stesso giorno avrei dovuto preparare un pranzo
di lavoro. Se avessi insistito a volere il permesso, avrei corso dei rischi>. Pochi giorni dopo l'esame,
ecco arrivare dall'azienda il cambio di orario del part-time e degli incarichi. <Non e' un
provvedimento legato alla richiesta del permesso per gli esami - spiega Umberto Inversi, direttore
del personale - bensi' e' venuto a mancare quel rapporto di fiducia che i vertici dell'azienda avevano
riposto nella dipendente: era quindi necessario un suo spostamento. Nel momento dell'assunzione
sapevamo che avevamo davanti una studentessa universitaria e che di conseguenza dovevamo
prepararci a concedere permessi di studio>. Di parere diverso Fedele M andarano, sindacalista della
Flai-Cgil: <Vogliamo sapere su quali presupposti si basi la mancanza di fiducia: pensiamo che
nell'azienda il diritto allo studio venga sottovalutato e si punti solo alla produzione>. Rigore
aziendale, o un provvedimento che era nell'aria da tempo? Per M andarano una spiegazione e' in un
passo contenuto a pagina 409 della lussuosa monografia che la CAFFAREL ha pubblicato in
occasione dei 170 anni di fondazione: <L'azienda scarta senza pieta' tutte quelle persone che per
vari motivi non sono all'altezza di capire, di comportarsi e di agire in conformita' a quella linea
stabilita>. Antonio Giaimo
Antonio Giaimo PINEROLO
4 lug 07
E' senza dubbio una sentenza destinata a migliorare le condizioni economiche di quei lavoratori che
vengono impiegati stagionalmente, quella emessa dal giudice del tribunale di Pinerolo Gianni
Reynaud, che obbliga l'Inps a versare un'indennita' di disoccupazione nei mesi che intercorrono fra
un ciclo e l'altro di lavoro. A sollevare la problematica e' stato il sindacato Flai - Cgil di Torino che
ha iniziato una causa a favore di tre dipendenti part-time della CAFFAREL di LU SERNA SAN
GIOVANNI contro l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. «In diversi settori, ma in special
modo in quello dell'industria alimentare, si assiste ad una produzione che alterna fasi alte a periodi
nei quali la richiesta del mercato limitata si traduce in una riduzione drastica del personale - spiega
Fedele M andarano, segretario provinciale della Flai - in questo caso la causa prende in esame una
situazione che si ripropone in tantissime aziende, quella del part time verticale, che offre solo nove
mesi di lavoro. Negli altri tre mesi il dipendente, che e' libero dal vincolo, e' a tutti gli effetti un
disoccupato». Il lavoratore ha quindi la facolta' di poter portare il proprio libretto all'ufficio di
collocamento, per iscriversi per questo breve periodo nelle liste dei disoccupati. Posizione questa
che puo' dare l'accesso all'indennita' di disoccupazione portata ora al 40% dell'ultima busta paga
percepita. «Stando alla circolare del luglio 1995 - fanno osservare all'Inps - l'Istituto non riconosce
la possibilita' di riconoscere i periodi di indennita' di quei lavoratori che sono stati assunti con un
contratto di part time verticale, in quanto pur concentrando la propria attivita' in alcuni mesi
dell'anno, vengono assunti con contratto a tempo indeterminato, il che da' loro diritto di poter
beneficiare di tutti gli eventuali miglioramenti economici che possono intervenire anche nei periodi
in cui non svolgono un lavoro effettivo». In senso diametralmente opposto a questa circolare si e'
invece espresso il giudice: «Il lavoro con contratto a part time verticale non risponde
necessariamente ad un esclusivo interesse del lavoratore di prestare la propria attivita' soltanto in
alcuni mesi dell'anno - si legge nella sentenza - ma soprattutto in una situazione di crisi del mercato
del lavoro». A ggiunge M andarano: «Non e' stato il lavoratore a scegliere il part time, lui sarebbe
disponibile a lavorare dodici mesi all'anno, anche perche' anzianita' e scatti pensionistici sarebbero
calcolati su dodici mesi e non su nove, ma purtroppo viene sottoposto ad un periodo di involontaria
disoccupazione». Dei tre dipendenti che hanno fatto causa all'Inps, soltanto una l'ha vinta: era stata
l'unica a consegnare il libretto di lavoro all'ufficio di collocamento, atto questo che ha certificato il
suo effettivo stato di disoccupazione. Per le altre dipendenti invece che come consuetudine, sapendo
che dopo tre mesi avrebbero ricominciato a lavorare, hanno lasciato i loro libretti alla direzione
della CAFFAREL, non c'e' stato nulla da fare. «Il prossimo anno faremo 150 cause del lavoro conclude M andarano - per tutti quei dipendenti che nel pinerolese sono in questa situazione».
Ribatte l'Inps: «Questa e' una sentenza di primo grado alla quale faremo ricorso». 4 lug 07
In Cassazione si è perso.
ANTONIO GIAIMO LUSERNA SAN GIOVANNI Sono cioccolatini amari quelli che in questi
giorni si stanno scambiando i sindacalisti della Cgil e della Cisl, impegnati nella vertenza sindacale
che vede coinvolti i 450 dipendenti dell'industria dolciaria CAFFAREL Lindt di LUSERNA. Da un
lato la Flai-Cgil ha proclamato lo stato di agitazione, che prevede il blocco degli straordinari.
«Siamo arrivati a questa decisione spiega Alberto Revel, sindacalista Cgil - dopo che le trattative
sono state rotte sulla questione economica. Noi chiedevamo un aumento per i prossimi quattro anni
e l'azienda aveva posto come pregiudiziale assoluta quella di inserire un parametro sull'assenteismo,
che potenzialmente, potrebbe azzerare totalmente il premio stesso». Dall'altro lato invece c'e' stata
una manovra della Fai-Cisl che ha firmato con l'azienda un accordo sulla mobilita'. «Un atto senza
precedenti afferma Fedele M andarano, responsabile della Camera del Lavoro della Cgil di Pinerolo
- che storicamente va in controtendenza. Una fuga in avanti della Cisl, da sempre gli accordi s i
firmano con il consenso di tutte le forze sindacali, e per questo chiederemo alla Regione la
riapertura delle trattative». Un bel pasticcio, una zuffa fra sindacati che si contendono i propri diritti
in base anche al numero degli iscritti. Ed in mezzo ci sono i lavoratori, con la loro vertenza aperta e
con il problema della mobilita'. Getta acqua sul fuoco Antonio Serlenga, della Fai-Cisl: «Abbiamo
siglato esclusivamente l'accordo relativo alla mobilita', situazione che vede un esubero di 22
dipendenti a seguito della decisione presa dall'azienda di spostare un magazzino da LUSERNA a
M agenta. Bisogna dividere i due iter procedurali, da una parte la vertenza sindacale e i premi di
produzione, dall'altra la mobilita'». 4 nov 07
feb.09
Cassa integrazione alla Caffarel Spa. Notizia amarissima, anche perché la celebre azienda dolciaria
lusernese non è avvezza all'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Un primo accordo ha riguardato il
consumo di ferie a rotazione nei mesi di gennaio e febbraio. La cassa integrazione coinvolgerà gli
operatori del reparto produzione: 50 alla volta, per 15 giorni, da inizio marzo a metà di aprile. In
questo modo i dipendenti non perderanno i ratei della tredicesima e della quattordicesima. La cassa
a rotazione permette di mantenere operativi due terzi della catena produttiva, in modo da essere
pronti a rispondere ad eventuali nuove commesse. Da parte sindacale, la preoccupazione è forte.
Generalmente il settore alimentare, rispetto a quello dell'automobile, sconta le difficoltà in un
secondo momento.
oggi ha addetti 450 fatturato 60 milioni
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Blocnotes operaio 33 - associazione lavoratori pinerolesi alp cub