C ORRIERE DEL M EZZOGIORNO U S ABATO 16 S ETTEMBRE 21 2006 BA SPETTACOLI I Fluid Video Crew tornano sul set [email protected] IN VENDITA SU CD Il «Manfred» di Bene Un concerto per attore Il collettivo di «Italian Sud Est» comincia a girare il 23 ottobre in Salento Il gruppo Una cinquantina di opere in dieci anni Fluid Video Crew è una realtà di produzione audiovisiva nata tra Roma e il Salento nel 1995: ne fanno parte i registi Davide Barletti (in foto), Lorenzo Conte, Mattia Mariani e Edoardo Cicchetti. Fino ad oggi, hanno firmato oltre cinquanta lavori, tra cui Italian Sud Est e Along the Egnatia. Il primo è stato presentato con successo alla Mostra del Cinema di Venezia, tre anni fa. Il secondo (la cui durata supera le cinquanta ore e fa parte di un progetto più ampio sulla memoria e la dislocazione dei popoli del Mediterraneo) è stato recentamente proposto, in sintesi, in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante. (f. far.) LECCE — Fine pena mai è che che il film avesse una sua il titolo (ancora provvisorio) visionarietà cinematografica, del film che i Fluid Video senza rimanere svincolato Crew gireranno nel Salento dalla realtà dei fatti: una voldal 23 ottobre per sette setti- ta terminate le riprese, decideremo come e se mane, spostandointersecare le due si poi nell’isola del«Fine pena mai» parti». l’Asinara per comChi sta dietro la pletare le riprese racconta gli anni macchina da predi questo progetto la cui prepara- della Sacra Corona sa quando si lavora in un collettivo zione è durata olUnita registico? tre due anni. Ispie un’impossibile «Idealmente, rato al diario di tutti: lo spirito di Antonio Perrone, storia d’amore gruppo non viene Vista d’interni, mai meno. Fine pepubblicato da na mai, ad esemManni Editori, il film ripercorre in chiave per- pio, lo seguiamo direttamensonale le vicende che legaro- te io e Lorenzo Conte ma il Viaggiava in treno il primo film dei Fluid Video Crew, «Italian Sud Est» no il nome dell’autore alla Sa- progetto è comunque firmacra Corona Unita e ai maxi to Fluid Video Crew ed è alprocessi che, negli anni Ot- trettanto riferibile a Edoardo importanti, in termini di con- Lecce e del ministero dei Betanta, pesarono sul Salento Cicchetti e Maria Mariani, tributi e partecipazioni. ni e delle attività culturali quanto una guerra civile. che sono gli altri due compo«Il film è una coproduzione che lo ha riconosciuto d’inte«Ma non vogliamo fare un nenti del collettivo». italo-francese, col contributo resse nazionale. Fondamentafilm sulla mafia – chiarisce suQuesta produzione ha già di Euroimages, del Salento le è stata la presenza di Amebito Davide Barletti, compo- ottenuto dei riconoscimenti Film Fund della Provincia di deo Pagani, produttore atipico che non si occupa solamennente salentino del collettivo te di reperire i fondi, e ha preregistico – piuttosto vorremcedenti prestigiosi nella scritmo raccontare la storia di un LA STORIA tura cinematografica, come amore fantasma tra un uomo per Il portiere di notte di Liliae una donna, Antonio e Daniena Cavani: in questo caso Pala Perrone, segnata da un mogani ha contribuito in maniemento storico che questa terra significativa anche alla stera non ha mai sviscerato fino sura della sceneggiatura, firin fondo». mata da Marco Saura e dai Il film seguirà la strada infratelli Pierpaolo e Massimitrapresa nei vostri precedenHa la struttura di un diario ed è avvincente quanto liano Di Mino». ti lavori, tra documentario e un thriller, ma è destinato a lacerare la coscienza del Chi saranno gli interpreti? fiction? lettore: Vista d’interni, di Antonio Perrone, detenuto «Abbiamo appena avuto la «Abbiamo già girato molto sottoposto a regime speciale per associazione conferma di Donatella Finocmateriale, raccogliendo testimafiosa (articolo 41 bis), è il libro che ha ispirato il chiaro per la parte principale, monianze di avvocati, cronifilm di Fluid Video Crew. L’autore si racconta su due ma il protagonista maschile è sti e protagonisti dell’epoca. piani paralleli: quello attuale, nella quotidianità del ancora incerto. A parte loro, Quasi certamente questo regime carcerario cui è sottoposto; e quello passato il resto della troupe e degli atconfluirà in un altro lungome(in corsivo) che ricostruisce il suo ingresso nella tori saranno scelti attingentraggio che avrà un contenucriminalità, a partire dal consumo delle droghe fino do il più possibile alle profesto specificamente documenad arrivare alla malavita organizzata. (f. far.) sionalità locali». taristico. Però vorremmo anFrancesco Farina L’ispirazione viene dal libro «Vista d’interni» diario di carcere e malavita di Antonio Perrone Da una commedia di Garinei e Giovannini Nel 1979, il debutto romano del Manfred di Carmelo Bene – fortemente incoraggiato dal maestro Francesco Siciliani e dalla produzione di Santa Cecilia – segnò, a detta dello stesso C.B., la svolta «concertistica» nel suo teatro. Sottratta alla tradizione operistica, coi triti orpelli di una messa in scena registica e tardoromantica, l’opera gotica di Robert Schumann, su testo di Lord Byron - una faustiana meditazione sull’amore e sulla morte - era riconsegnata all’essenzialità musicale ed evocativa dell’oratorio. Carmelo Bene assunse nella sua voce portentosa tutti i ruoli, fuorché quello della amata e defunta Astarte, affidato a Lydia Mancinelli, e delle coprotagonistiche voci cantanti. Tornava centrale la musica, la musicalità: Bene asciugò il libretto byroniano e affidò i propri interventi ad una strumentazione fonica elettronica potente ed esoterica. Cominciava un’era. Riemergeva di colpo l’antico spirito dionisiaco. E il pubblico, e la critica – a vario titolo – se ne accorsero. Al miracolo estetico, infatti, si accompagnò l’altro miracolo dell’arte di Bene: legare grandi platee e apprezzamenti esclusivi. Gilles Deleuze, che scriverà le note di sala per l’edizione scaligera, Pierre Klossowski, il musicologo Massimo Mila, il critico Franco Quadri e altri colsero la portata rivoluzionaria dell’evento. Seguirono repliche e riedizioni clamorose: a Massenzio, al Comunale di Carmelo Bene Firenze, in giro per l’Italia, sino al tempio della lirica, la Scala di Milano. Qui, il 1 ottobre del 1980, fu effettuata una registrazione. Orchestra e coro della Scala; le voci di Silvia Baleani (soprano), Wilma Borelli (mezzosoprano), Ennio Buoso (tenore), Carlo Del Bosco (basso); direttore: Donato Renzetti; maestro del coro: Romano Gandolfi. Pubblicato il cofanetto, un doppio vinile, dalla Fonit Cetra nel 1981, sarà uno dei maggiori successi discografici di Bene, nonché un inarrivabile esperimento di dramma fonografico. Riedito in cd nel 2002 dalla Warner Fonit, torna adesso in libreria, in sobria confezione, grazie all’editore Luca Sossella, che di recente ha già ripubblicato il Pinocchio e la Lectura Dantis. Un consiglio: portatevi il cd a casa. Inseritelo nell’impianto con volume ben sostenuto. Coprite il televisore con un drappo nero. Sedetevi e… spegnete gli occhi: «Non è così difficile morire!». Enzo Mansueto Per la rassegna «Le Grandi Narrazioni», un’occasione per fare il punto sui giovani del cinema pugliese «L’ultima tentazione» Due giorni di «Piccoli grandi corti» a Statte domani a Lucera Nel teatro naturale Leucaspide incontri e proiezioni sul tema dell’ambiente LUCERA — Stavolta Gesù e la Maddalena non c’entrano. L’ultima tentazione che andrà in scena a Lucera non ha niente a che vedere con Martin Scorsese. E’, semplicemente, la riduzione di una famosa commedia musicale di Garinei e Giovannini: Se il tempo fosse un gambero. La tentazione è quella cui il diavolo Max deve sottoporre una casta vecchietta, dopo averla fatta viaggiare indietro nel tempo, e quindi ringiovanire. Un po’ rimaneggiata, e abbreviata, L’ultima tentazione è diventata uno dei cavalli di battaglia di Strumenti e Figure, una compagnia teatral-musicale di Lucera. Domani 17 settembre L’ultima tentazione sarà il piatto forte, e conclusivo, del «Musical Open Day»: una giornata nella quale la compagnia scenderà in piazza (per la precisione, in piazza Duomo) e offrirà al pubblico tanti piccoli saggi musicali. Lo scopo è quello di avvicinare la gente all’attività della compagnia, che organizza corsi di musica, danza, teatro. All’interno di piccoli padiglioni verranno impartite lezioni di chitarra, sassofono, clarinetto ed altri strumenti. Si comincia la mattina alle 10, e si va avanti sino alle 13; nel pomeriggio si riprende alle 16.30 e si chiude definitivamente alle 19.30. A quel punto, si suona un’altra musica. Tanto per cominciare, quella di FabriStrumenti e Figure zio De Andrè. Gianni Finizio, animatore della compagnia, e Isabella Grasso, una delle attrici-cantanti, interpreteranno brani del cantautore genovese. Quindi, sarà la volta di un cantautore lucano: Raffaele Tedesco. Ha frequentato i corsi di Mogol, e nel 2003 ha inciso un cd, La strada. Domani però si esibirà nell’altra sua veste: quella di interprete delle canzoni di Lucio Battisti, al quale è dedicata la seconda parte della serata. Il gran finale è con le disavventure a lietissimo fine del diavolo Max alla prese con la sua Ultima tentazione, già presentato a Lucera, ma in teatro, e non all’aria aperta. Intanto, Strumenti e Figure si sta preparando alla prossima stagione. In cantiere, un altro musical: nulla è deciso, ma potrebbe trattarsi della riduzione di A qualcuno piace caldo. Claudio Gabaldi STATTE (Taranto) — Due giorni di cortometraggi e documentari dedicati all’ambiente, con uno sguardo rivolto ai registi pugliesi, da Pippo Mezzapesa a Nico Cirasola. E’ questo il programma di «Piccoli Grandi Corti», rassegna che si terrà oggi e domani nel teatro naturale Leucaspide di Statte, nel Tarantino. Il tutto è inserito ne «Le Grandi Narrazioni», il festival della Terra delle Gravine ideato dal compositore Giovanni Tamborrino e organizzato dalla Regione Puglia. «Piccoli Grandi Corti» è nato nel 2004 ed è organizzato dall’associazione culturale Magicoagire di Bari, con la direzione artistica di Roberto Giacoia. Il festival, che quest’anno è dedicato all’ambiente, partirà stasera, alle 20.30, nel teatro naturale Leucaspide, ricavato da una vecchia cava. Si comincia con il corto Nunca mais di Stefano Lorenzi, Federico Micali e Teresa Paoli (40’, Italia 2003), racconto per immagini dell’incidente della Prestige, la petroliera che nel 2002 affondò al largo della Galizia; di seguito saranno proiettati The True Cost of Food di Tate Hausman (14’, Usa 2004), Porto di mare di Gianluca Tra gli ospiti anche il regista Pippo Mezzapesa Camerino (15’, 2003), Il mare di Salvatore Mereu (25’, 2003). A seguire il regista barese Nico Cirasola terrà un intervento sul tema «Ambienti e suoni per un film», e successivamente, per la sezione «cinema», saranno proiettati i corti Due bravi ragazzi di Tony Palazzo (16’, 2005), Domingo Frango Assado di Federico Mutti (20’, Brasile 2006) e Baiano di Elisabetta Bernardini (14’, 2005). Domani, con inizio sempre alle 20.30, saranno proiettati lo spot Umbrella di Nandita Das (1’50’’, India 2004), il corto Produrre consumare morire del bitontino Pippo Mezzapesa (34’, 2005), Heterogenic di Raimondo Della Calce e Primo Dreossi (9’, 2003), Fine di Ida Mastromarino (4’, 2006), La lavatrice di Mirko Dilorenzo (17’, 2006) e Macerie dell’arcobaleno di Michela Santoro e Carlo Michele Schirinzi (17’, 2004). Seguiranno, per la sezione «Cinema», i corti La favola dell’erba veloce di Valerio Balestrieri (18’, 1994), Compito in classe di Daniele Cascella (13’, 2005) e Sotto le foglie di Stefano Chiodini (12’, 2005). Alla fine di ciascuna serata interverranno i registi, tra cui è sicura la presenza di Mezzapesa, Schirinzi e Mutti. In caso di maltempo ci si sposterà nella Biblioteca civica di Statte. L’ingresso è gratuito, info www.legrandinarrazioni.it. Ludovico Fontana flash PROGETTO VLERAT / VALORI MUSICA IN FABBRICA «AMARA TERRA MIA» «PELLICOLE A COLLOQUIO» Alessandro Piva a Tirana L’Orchestra della Provincia Radiodervish, esce a ottobre «La stella che non c’è» insegna cinema agli albanesi al Nuovo Pignone un nuovo cd con dvd Gianni Amelio lunedì a Bari Il regista Alessandro Piva insegnerà a 12 giovani albanesi, tra i 18 e i 32 anni, le tecniche per la realizzazione di un film, con seminari che lo stesso Piva terrà a Tirana il 18 e 19 settembre. L'iniziativa rientra nel Progetto Vlerat/Valori. Piva, barese d'adozione, autore di reportage in Italia e all'estero, ha vinto nel 2000 il David di Donatello con LaCapagira. Al termine dei corsi saranno realizzati tre documentari e un corto, che verranno presentati al pubblico nella primavera del 2007. L’Orchestra sinfonica della Provincia di Bari torna, dopo anni, a suonare nelle fabbriche. Martedì 19 settembre si esibirà alle 18.30 presso il Centro sportivo del Cral del Nuovo Pignone (strada provinciale per Modugno n. 10, Bari) di fronte ai dipendenti dell’azienda barese specializzata nella realizzazione di apparecchiature meccaniche ed elettriche per la regolazione dei processi industriali. Diretta da Graziella Contratto, l’Orchestra eseguirà brani di Evangelista, Chabrier, De Falla e Ravel. Si sposta dal 6 al 13 ottobre la data d’uscita di Amara terra mia, il nuovo progetto dei Radiodervish contenente un cd e un dvd (su etichetta Radiofandango, distribuzione Edel). Il cd audio due canzoni di Modugno cantate in italiano e in arabo, e la registrazione dal vivo dello spettacolo Amara terra mia. Il dvd contiene invece il video clip della canzone Amara Terra Mia, per la regia di Franco Battiato, e una registrazione filmata di una parte dello spettacolo Amara terra mia. Con Gianni Amelio che, reduce dal festival di Venezia, presenta il suo film La stella che non c’è (attualmente nelle sale), riprende lunedì prossimo a Bari il ciclo d’incontri «Pellicole a colloquio». L’appuntamento è alla libreria Feltrinelli alle ore 19, con l’introduzione della giornalista di Repubblica Antonella Gaeta e l’intervento dell’assessore alle Culture del Comune, Nicola Laforgia. Ci si sposta poi alle 20.30 al multicinema Galleria di Bari, e alle 21.30 al cinema Seven di Gioia del Colle.