L’AUTOBIOGRAFIA
COME NARRAZIONE
E
BILANCIO DEL PERCORSO FORMATIVO PREPOS
D.Ssa Carmela Mantegna
LA CAPACITÀ DI NARRARE È UNA DIMENSIONE FONDAMENTALE DEL
PENSIERO UMANO, UNA MODALITÀ DI PERCEPIRE LA REALTÀ
INTERPRETANDOLA, ATTRIBUENDO AD ESSA UN SIGNIFICATO.
L’AUTOBIOGRAFIA E’ LA NARRAZIONE DEL PROPRIO VISSUTO
PERSONALE.. ATTRAVERSO LA NARRAZIONE, L’AUTOBIOGRAFIA
ORIGINA DEI PROCESSI COGNITIVI AUTORIFLESSIVI, CHE RENDONO
ESPLICITI I PERCORSI PERSONALI DI SIGNIFICAZIONE COGNITIVOEMOTIVA DELL’ESPERIENZA DEL SOGGETTO. INTERPRETANDOLA E
ATTRIBUENDO AD ESSA UN SIGNIFICATO.
L'AUTOBIOGRAFIA COGNITIVA È LA NARRAZIONE DELLA PROPRIA STORIA DI
APPRENDIMENTO E FORMAZIONE : CONTESTI EDUCATIVI, PROCESSI, EVENTI,
RELAZIONI, PERCORSI FORMATIVI, RISORSE PERSONALI E ESTERNE, SUCCESSI E/O
INSUCCESSI, SCELTE, CHE HANNO ACCOMPAGNATO LA FORMAZIONE E TRACCIATO
UNA PARTICOLARE AUTO-RAPPRESENTAZIONE PROFESSIONALE E PERSONALE.
LA NARRAZIONE COGNITIVA PERMETTE DI RICOSTRUIRE IL PERCORSO DI
APPRENDIMENTO E DI DARE SIGNIFICATO AD OGNI EVENTO FORMATIVO,
FAVORENDO L’APERTURA EMPATICA ALL’ALTRO DA SE’.
L’autobiografia formativa
Fare autobiografia è formarsi; anzi, è
formarsi due volte.
E’ rileggere la propria formazione e mettere in moto un
altro processo di formazione. Tale pratica è centrale,
COUNSELOR,
poiché è CHIAMATO A PRENDERSI CURA
DELLA PERSONA
irrinunciabile nella formazione di un
Formazione e identità personale
L’AUTOBIOGRAFIA COME PRATICA NARRATIVA È UN’OCCASIONE DI
"CURA DI SÉ", VIA AUREA PER RESTITUIRE AL SOGGETTO
IDENTITÀ’ E FORZA.
L’AUTOBIOGRAFIA INTERROMPE IL CERCHIO
DI UNA COAZIONE A
RIPETERE,PORTANDO LUCE SU STILI, MODALITA’,PRINCIPI CHE OPERANO IN
MODO INCONSCIO E CONDIZIONANO L’AGIRE FORMATIVO.
COSTRUIRE SENSO PIUTTOSTO CHE SOFFERMARE LO
SGUARDO SULL’ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE
CONOSCENZE E COMPETENZE DIVENTANO AUTENTICAMENTE
SAPERE QUANDO SI STRUTTURANO NELL'IDENTITÀ PERSONALE
DEI SOGGETTI IN FORMAZIONE, QUANDO, CIOÈ, SONO
RIELABORATI, INTERPRETATI E VISSUTI.
Formazione e identità personale
L'AUTOBIOGRAFIA COGNITIVO-FORMATIVA È UNA DESCRIZIONE DI
COME SI È, E SI È DIVENTATI, RISPETTO ALLA FORMAZIONE, DI COME NON
SOLO I CONTENUTI, MA ANCHE GLI EVENTI E LE MODALITÀ RELAZIONALI E
CONTESTUALI,
CHE
HANNO
ACCOMPAGNATO
E
DETERMINATO
LA
FORMAZIONE, HANNO CONTRIBUITO A MODIFICARE
L'AUTO-RAPPRESENTAZIONE PROFESSIONALE E PERSONALE
QUANDO L'OFFERTA FORMATIVA È CONSIDERATA SIGNIFICATIVA, LA RICADUTA
DEGLI APPRENDIMENTI LASCIA TRACCE BEN PIÙ SIGNIFICATIVE DELLA MERA
ACQUISIZIONE COGNITIVA, POICHE’ SONO IMPRONTE CHE RIGUARDANO LA
SFERA DELL'AFFETTIVITÀ’, DELLA RELAZIONALITA’ E DELLA COSCIENZA
AUTOBIOGRAFICA.
Formazione e identità personale
FORMARE È UN "PRENDERSI CURA" E UN "PRENDERE IN CURA",
UN’ATTIVITÀ DI RESPONSABILIZZAZIONE, DI INCORAGGIAMENTO E
MOTIVAZIONE, DI INSEGNAMENTO, DI COUINVOLGIMENTO EMOTIVO,
DI TRANQUILLIZZAZIONE, DI SOSTEGNO DI GRATIFICAZIONE ALL’INTERNO
DI QUEL PROCESSO COMPLESSO E CARICO DI CONFLITTI, COME DI "RISTAGNI" E
DI ACCELERAZIONI, DI SVOLTE, DI CRISI, DI INCERTEZZE CHE È APPUNTO IL
PROCESSO DI FORMAZIONE.
Formazione e identità personale
STARE IN QUESTO PROCESSO SIGNIFICA ACCOMPAGNARLO, CON VIGILANZA E
SOLLECITUDINE, FAVORIRNE LO SVILUPPO VERSO UNA CONQUISTA PIENA DI
UN MODELLO DI UMANITÀ INTEGRALE E DI SOCIALIZZAZIONE ATTIVA E
RESPONSABILE.
L’OBIETTIVO DI QUESTO PROCESSO - INSIEME AUTONOMO E "GUIDATO" - È
FAVORIRE LO SVILUPPO PERSONALE. POICHÉ NON SI È MAI COMPLETAMENTE
FORMATI, MA CI SI FORMA "PER TUTTA LA VITA" , PRIMA SARANNO LE FIGURE
DEGLI EDUCATORI A SOSTENERCI E ORIENTARCI, POI IL SOGGETTO STESSO
DIVERRÀ "MAÎTRE DE SOI" E ATTIVERÀ ‘I PROPRI PROCESSI DI GUIDA SU SE
STESSO.
PERCORSO FORMATIVO
in Counseling Relazionale
22-9-2013
EMANUELA
MAZZONI
IL QUESTIONARIO DI ARTIGIANATO EDUCATIVO
20-10-2013
DANIELE MASINI
LA MODULAZIONE DELLE RELAZIONI
17-11- 2013
DONATELLA CEDRONE
COUNSELING ECONOMICO
15 -12-2013
VINCENZO MASINI
LA MODULAZIONE DELLE RELAZIONI
INTERPERSONALI, FAMILIARI, DI RUOLO E VIRTUALI
26 -01- 2014
EMILIA SCOTTO
LA MODULAZIONE DELLE RELAZIONI
23 -02-2014
LORENZO BARBAGLI
PROSSEMICA, POSTUROLOGIA E VESTEMICA
RELAZIONALE
16 -03- 2014
EMANUELA MAZZONI
I QUESTIONARI DI PERSONALITÁ COLLETTIVA
6 -04- 2014
NICOLINA RAIMONDO
RELIGIOSITÀ, SPIRITUALITÀ E RELAZIONALITÀ
4 -05- 2014
ANGELA GUIDI
IL COUNSELING JUNIOR
15 -06-2014
MANUELA NACCARI
BURN OUT E MOBBING, STALKING, ISOLAMENTO,
VITTIMOLOGIA, ABUSO
20-07-2014
EMILIA SCOTTO
INVESTIGAZIONE RELAZIONALE ED EVOLUZIONE
DELLA RECIPROCITÀ AFFETTIVA
EMANUELA MAZZONI
:
IL QUESTIONARIO DI ARTIGIANATO EDUCATIVO
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DEI NOSTRI TRATTI
PERSONOLOGICI
Il Modello PREPOS individua 7 idealtipi che
corrispondono a 7 emozioni di base
Quali
emozioni
mi riconosco?
7 EMOZIONI DI BASE
7 IDEALTIPI
PAURA
L’AVARO
RABBIA
IL RUMINANTE
DISTACCO
IL DELIRANTE
PIACERE
LO SBALLONE
(EFFERVESCENTE)
QUIETE
L’APATICO
VERGOGNA
L’INVISIBILE
ATTACCAMENTO
L’ADESIVO
Quali copioni
agiscono in
me?
DISAGI & RISORSE
IDEALTIPI
DISAGI
RISORSE
AVARO
controllo -ansia
responsabilità-cura
RUMINANTE
collera- esplosione
giustizia-impegno
DELIRANTE
scissione- presunzione
libertà-intuizione
SBALLONE
insaziabilità-vizio
generosità-gusto
APATICO
astenia-demotivazione
pace - serenità
INVISIBILE
inferiorità-invidia
umiltà-sensibilità
ADESIVO
dipendenzacondiscendenza
fedeltà- unione
AV
RM
DE
EF
AP
IN
AD
TOT
ALTRI
2
6
7
2
2
3
2
24
MONDO
0
5
3
3
2
3
3
19
SÉ
3
4
1
2
1
3
1
15
TOT
5
15
11
7
5
9
6
58
AV
15
10
AD
RM
ALTRI
5
MONDO
0
IN
DE
Sé
EMMA
AP
SB
DANIELE MASINI
LA MODULAZIONE DELLE RELAZIONI
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DELLE RELAZIONI
PARTENDO DAL GRAFO DI UNA CORSISTA, IL DOCENTE HA
ILLUSTRATO LE RELAZIONI IN AFFINITÀ E IN OPPOSIZIONE E LE
MODALITÀ PER COSTRUIRE RELAZIONI EFFICACI, AGENDO SUI
VALORI CHE ANIMANO OGNI TIPOLOGIA PERSONOLOGICA E
SULLE DIVERSE MODALITÀ DELLA COMUNICAZIONE (DINAMICA,
NARRATIVA, SIMBOLICA) E LE SUE ESPRESSIONI EDUCATIVE
(RIMPROVERO,
INCORAGGIAMENTO,
INSEGNAMENTO,
COINVOLGIMENTO
EMOTIVO,
TRANQUILLIZZAZIONE,
SOSTEGNO,GRATIFICAZIONE) PER RAGGIUNGERE L'ARMONIA
RELAZIONALE. LA FIGURA DEL PADRE HA FATTO DA CERNIERA
ALL'INSIEME DELL'ARGOMENTAZIONE .
DANIELE MASINI
LA MODULAZIONE DELLE RELAZIONI
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DELLE RELAZIONI
DONATELLA CEDRONE
COUNSELING ECONOMICO
AUTOBIOGRAFIA E ECONOMIA
IL COUNSELING ECONOMICO COLLEGA I PROBLEMI RELAZIONALI
DELLA PERSONA AL SUO DISAGIO DI GESTIRE E AMMINISTRARE LA PROPRIA
PERSONALE ECONOMIA.
SI RIVOLGE A COLORO CHE VOGLIONO RILEGGERE E RIVEDERE LA PROPRIA
ECONOMIA PERSONALE, DI LAVORO .
COME GESTISCI LA TUA ECONOMIA PERSONALE ?
LA PROPOSTA INNOVATIVA DEL COUNSELING
ECONOMICO È DI RIPORTARE AL CENTRO LA
PERSONA E I SUOI BISOGNI PER CREARE DEI
CONSUMATORI ESPERTI
DONATELLA CEDRONE
COUNSELING ECONOMICO
AUTOBIOGRAFIA E ECONOMIA
TIPOLOGIE DI PERSONALITA’ ECONOMICHE
IN QUALE TIPOLOGIA TI RICONOSCI ?
TIPI PERSONOLOGICI
PERSONALITA’
ECONOMICHE
GESTIONE
ECONOMICA
GESTIONE ECONOMICA
ORDINATA,
AVARO
CONSERVATORE
PRECISA,METODICA.
ACCUMULA DANARO. BASSA
PROPENSIONE AL DEBITO.
NON AMA I CAMBIAMENTI.
AVARIZIA, CONTROLLO
ECCESSIVO
DONATELLA CEDRONE
COUNSELING ECONOMICO
AUTOBIOGRAFIA E ECONOMIA
TIPOLOGIE DI PERSONALITA’ ECONOMICHE
IN QUALE TIPOLOGIA TI RICONOSCI ?
TIPI
PERSONOLOGICI
RUMINANTE
PERSONALITA’
ECONOMICHE
IMPRENDITORE
GESTIONE ECONOMICA
NON HA LA CONSAPEVOLEZZA
DEL SUO DENARO. É POCO
OCULATO NELLA SUA
GESTIONE DEI SOLDI, SIA PER
LA PROPENSIONE AD INVESTIRE
CHE PER LA FRETTA DI FARE
ACQUISTI. PERDE DI VISTA IL
COSTO REALE DI UN PRESTITO
E SI INDEBITA FINO AL COLLO
DONATELLA CEDRONE
COUNSELING ECONOMICO
AUTOBIOGRAFIA E ECONOMIA
TIPOLOGIE DI PERSONALITA’ ECONOMICHE
IN QUALE TIPOLOGIA TI RICONOSCI ?
TIPI
PERSONALITA’
PERSONOLOGICI ECONOMICHE
DELIRANTE
INVESTITORE
GESTIONE ECONOMICA
NON ORGANIZZA LE SPESE E SI
RITROVA INDEBITATO. INVESTE PIÙ
DEL DOVUTO E RISCHIA DI NON
ARRIVARE A FINE MESE O DI NON
SALDARE LE RATE IN SCADENZA .
IL SUO C/C NON HA UNA CICLICITÀ
NORMALE DI ENTRATE/USCITE, MA
CI SONO ALTI E BASSI.
DONATELLA CEDRONE
COUNSELING ECONOMICO
AUTOBIOGRAFIA E ECONOMIA
TIPOLOGIE DI PERSONALITA’ ECONOMICHE
IN QUALE TIPOLOGIA TI RICONOSCI ?
TIPI
PERSONALITA’
PERSONOLOGICI ECONOMICHE
SBALLONE
CICALA
GESTIONE ECONOMICA
AMA
LA
VITA
COMODA,
BRILLANTE E ALLA MODA.
CONSUMA LO STIPENDIO A
METÀ’
MESE
E
CHIEDE
PRESTITI PER FAR FRONTE ALLE
SCADENZE DI PAGAMENTO.
E’ SUPERFICIALE
NELL’ INDEBITARSI ANCHE CON
GLI USURAI.
DONATELLA CEDRONE
COUNSELING ECONOMICO
AUTOBIOGRAFIA E ECONOMIA
TIPOLOGIE DI PERSONALITA’ ECONOMICHE
IN QUALE TIPOLOGIA TI RICONOSCI ?
TIPI
PERSONOLOGICI
APATICO
PERSONALITA’
ECONOMICA
OPPORTUNISTA
GESTIONE ECONOMICA
RAPPORTO TRASCURATO CON IL
DENARO E L’ECONOMIA. NON
CORRE RISCHI NEGLI
INVESTIMENTI.
PERDE PER MANCANZA DI
MOTIVAZIONE E DISIMPEGNO
OGNI POSSIBILITÀ’ DI
MIGLIORAMENTO ECONOMICO.
DONATELLA CEDRONE
COUNSELING ECONOMICO
AUTOBIOGRAFIA E ECONOMIA
TIPOLOGIE DI PERSONALITA’ ECONOMICHE
IN QUALE TIPOLOGIA TI RICONOSCI ?
TIPI
PERSONOLOGICI
INVISIBILE
PERSONALITA’
ECONOMICA
FORMICA
GESTIONE ECONOMICA
SI ACCONTENTA DI UN BASSO
PROFILO ECONOMICO. NON RISCHIA
ANCHE SE DOTATO DI FIUTO PER
GLI
INVESTIMENTI.
PER
IL
PENSIERO DI DOVER GESTIRE LA
VERGOGNA DI UN EVENTUALE
ERRORE. RISCHIA DI STARE A
GUARDARE CON INVIDIA CHI
HA
TROVATO LA SPINTA AL RISCHIO E
HA MODIFICATO LA SUA POSIZIONE
ECONOMICA.
DONATELLA CEDRONE
COUNSELING ECONOMICO
AUTOBIOGRAFIA E ECONOMIA
TIPOLOGIE DI PERSONALITA’ ECONOMICHE
IN QUALE TIPOLOGIA TI RICONOSCI ?
TIPI
PERSONOLOGICI
PERSONALITA’
ECONOMICA
GESTIONE ECONOMICA
ATTACCATO, DIPENDENTE DAL
ADESIVO
AVIDO
POSSESSO DELLE COSE MATERIALI,
DEL DENARO, DELLE PERSONE. PUÒ
ARRIVARE AD AMARE
PATOLOGICAMENTE IL DENARO AL
PUNTO DA SVILUPPARE UNA
PERSONALITÀ’ AVIDA E DA
USURAIO. IL DENARO PER LUI È UN
MEZZO PER POSSEDERE UN
OGGETTO, PIÙ DENARO, PIÙ
RELAZIONI PIÙ PERSONE.
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DELLE RELAZIONI
EMILIA SCOTTO
VINCENZO MASINI
LA MODULAZIONE DELLE RELAZIONI
LA PERSONA CHE SCRIVE DI SÉ, PUÒ FARLO PERCHÉ HA FATTO ESPERIENZA DI SE
STESSO. MA, POICHÉ LA PERSONA È ESSENZIALMENTE UN SOGGETTO IN
RELAZIONE, CIÒ CHE PUÒ RACCONTARE SONO LE SUE RELAZIONI CON IL
MONDO, CON GLI ALTRI E CON SE STESSO,
QUANTO PIÙ LA SUA ESPERIENZA SARÀ CONSAPEVOLE TANTO PIÙ IL SUO
RACCONTO SI TESSERÀ LUNGO IL FILO DELLE RELAZIONI. TANTO PIÙ
SARÀ CAPACE DI VEDERE LE RELAZIONI NEI SUOI VISSUTI PERSONALI,
TANTO PIÙ SARÀ CAPACE DI METTERE ORDINE AL SUO RACCONTO, UN
ORDINE NON SEMPLICEMENTE O SOLAMENTE CRONOLOGICO DEL SUO PER
CORSO ESISTENZIALE, MA COME MODALITÀ
DELLE RELAZIONI.
DI SEGUIRE
LA DIREZIONE
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DELLE RELAZIONI
EMILIA SCOTTO
VINCENZO MASINI
LA MODULAZIONE DELLE RELAZIONI
IN QUESTA PROSPETTIVA LA STORIA PERSONALE ASSUME DEI
RIFERIMENTI RELAZIONALI, CHE AIUTANO LA MEMORIA A RICORDARE
OGNI EVENTO ALL’INTERNO DI UNA RELAZIONE.
SCRIVERE DI SÉ È ESPERIMENTARE LE PROPRIE COMPETENZE
RELAZIONALI, PRENDERE, NEL CONTEMPO, COSCIENZA DELLA
QUALITÀ DELLE PROPRIE RELAZIONI. LA SCRITTURA DI SÉ È
SPERIMENTARE LA POSSIBILITÀ DI RICOSTRUIRE LA PROPRIA
IDENTITÀ, CHE SI CONFIGURA COME STORIA DI RELAZIONI
SANE E/O RELAZIONI MALATE, RELAZIONI NATE E VISSUTE O
RELAZIONI ABORTITE.
LORENZO BARBAGLI
PROSSEMICA, POSTUROLOGIA E
VESTEMICA RELAZIONALE
L’AUTOBIOGRAFIA
COME NARRAZIONE DELLE RELAZIONI CORPOREE
“IL CORPO PARLA ANCHE SE NON SI MUOVE”
(LORENZO BARBAGLI PAG.99)
Il corpo si racconta: il Prof Barbagli indaga sulle possibili relazioni
Tra la corporeità e la vita.
IL CORPO NON STA DI FRONTE ALLA PERSONA COME QUALCOSA DI DISTANTE E
SEPARATO, MA SI FA PERSONA NEL MOMENTO IN CUI VIENE RICONOSCIUTO, AMATO,
CURATO, AIUTATO A CRESCERE E A SVILUPPARSI ARMONIOSAMENTE.
IL CORPO
NARRA
I SUOI VISSUTI
DI GIOIA E DI
DOLORE,
DI PIACERE
E DI FATICA
CONOSCERE,
APPREZZARE,
VALORIZZARE IL
CORPO,
DIVENTARE
CONSAPEVOLI DI
COME LO “ABITIAMO”.
LORENZO BARBAGLI
PROSSEMICA, POSTUROLOGIA E
VESTEMICA RELAZIONALE
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DELLE RELAZIONI CORPOREE
IL CORPO NON È UN ASSENTE AL PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE, DI
COSTRUZIONE DELLA SOGGETTIVITÀ DELLA PERSONA.
HA SENSO DOMANDARE, PARTENDO DAL COUSELING RELAZIONALE
SULLA CORPOREITÀ :
 CONOSCI IL TUO CORPO?
 COME ABITI IL TUO CORPO?
 COME TE NE PRENDI CURA?
 COME LO PERCEPISCI?
 LO ASCOLTI?
 LO ACCOGLI ?
 LO RINGRAZI?
LORENZO BARBAGLI
PROSSEMICA, POSTUROLOGIA E
VESTEMICA RELAZIONALE
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DELLE RELAZIONI CORPOREE
TIPOLOGIE, ASPETTI POSTURALI,GESTUALITA’,MIMICA FACCIALE E SGUARDO
TIPOLOGIA
POSTURA
MIMICA FACCIALE
SGUARDO
GESTI
AVARO
RIGIDA
CONTROLLATA,ATTENTA
FISSO,FERMO
RIGIDI,CONTROLLATI
RUMINANTE
PRATICA E PRONTA
ALL’AZIONE
NATURALE ED ESPRESSIVA
FERMO ED INTENSO
ENERGICI,DIRETTI
DELIRANTE
CIONDOLANTE E
RIGIDA
NATURALE /DISTANTE
RIVOLTO IN ALTO E
IN MOVIMENTO
NATURALI,
CIONDOLANTI
EFFERVESCE
NTE
ELEGANTE,RETTA
ESPRESSIVA
SEDUCENTE,
ALLEGRO
ESPRESSIVI.,
COINVOLGENTI
APATICO
RILASSATA,
MORBIDA
INESPRESSIVA,
IMPERSONALE
SPENTO ED
ASSENTE
LENTI,CALMI
INVISIBILE
RICURVA,SOTTOMESSA
CORRUCCIATA,TRISTE
SFUGGENTE O
RIVOLTO IN BASSO
LENTI,SILENZIOSI
ADESIVO
RIGIDA
ESPRESSIVA
VIVO,CURIOSO.
GUARDA COSE E
PERSONE DAL BASSO
VERSO L’ALTO.
NON CONTROLLATI
E TESI VERSO
L’ALTRO E LE COSE
IN QUALE TIPOLOGIA
TI RICONOSCI?
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DELLE RELAZIONI
DI GRUPPO
EMANUELA MAZZONI
TIPI DI GRUPPO
I QUESTIONARI DI PERSONALITÁ COLLETTIVA
PUNTI DI FORZA
ORGANIZZATO / RIGIDO
ORGANIZZAZIONE,
BUROCRAZIA
INTRAPRENDENTE/ CONFLITTUALE
INTRAPRENDENZA,
PRODUTTIVITÀ
CREATIVO/ DISSOLVENTE
EMOZIONALE/INCONCLUDENTE
PUNTI DEBOLI
STABILITÀ, LENTEZZA BUROCRATICA, ECCESSIVA
PRECISIONE,
FREDDEZZA
NELLE
RELAZIONI, GERARCHIA
DINAMICITÀ, ALTA CONFLITTUALITÀ,
INCONTENIBILI
INNOVAZIONE STRATEGICITÀ, LIBERTÀ
E
DEGENERAZIONE E DISPERSIONE
CON SENSUALITÀ, ASSERTIVITÀ, SPIRITO DIFFICOLTÀ
PRATICHE
E
DI GRUPPO, CARISMA
ORGANIZZATIVE, ALTO LIVELLO DI
DELUSIONE INTERNA, ESITAMENTO TRA I
MEMBRI
QUIETO/ANOMICO
DIPLOMAZIA,
ADATTAMENTO,
OPPORTUNISMO, REGOLARITA’
SENSIBILE/FALLITO
VISUALIZZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI,
SOSTEGNO INTERNO, RISPETTO DELLE
INDIVIDUALITÀ, PRECISIONE
UNITO/INVISCHIATO
LITIGIOSI
DISGREGAZIONE
SCARSA STIMA DI SÉ, ASSENZA
DI INTRAPRENDENZA
RELAZIONALITÀ INTERNA ED ESTERNE, SETTARIO
CON
L’ESTERNO
ATTIVAZIONE, CONSENSUALITÀ
MANIPOLATIVO ALL’INTERNO
E
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DELLE RELAZIONI DI GRUPPO
EMANUELA MAZZONI
I QUESTIONARI DI PERSONALITÁ COLLETTIVA
DINAMICHE RELAZIONALI CHE SI ATTIVANO IN OGNI GRUPPO:
TIPO DI GRUPPO
ORGANIZZATO/RIGIDO
INTRAPRENDENTE/CONFLITTUALE
CREATIVO/DISSOLVENTE
EMOZIONALE/INCONCLUDENTE
QUIETO/ANOMICO
DINAMICHE RELAZIONALI
DI AFFINITÀ
INTEGRAZIONE,(AV-SB)
COMPLEMENTARITÀ(AV-AP)
DINAMICHE RELAZIONALI
DI OPPOSIZIONE
INSOFFERENZA(AV-DE)
INCOMPRENSIONE(AV-IN)
INCONTRO(RM-IN)
MEDIAZIONE(RM-AP)
EQUIVOCO(RM-AD)
DELUSIONE(RM-SB)
RICONOSCIMENTO(DE-IN)
DIALOGICITÀ(DE-AD)
INSOFFERENZA,(DE-AV)
LOGORAMENTO(DE-AP)
INTEGRAZIONE(SB-AV)
DISPONIBILITÀ(SB-AD)
DELUSIONE,(SB-RM)
EVITAMENTO(SB-IN)
MEDIAZIONE(AP-RM)
COMPLEMENTARITÀ(AP-AV)
LOGORAMENTO(AP-DE)
FASTIDIO(AP-AD)
RICONOSCIMENTO(IN-DE)
INCONTRO(IN-RM)
INCOMPRENSIONE(IN—AV)
EVITAMENTO(IN-SB)
DISPONIBILITÀAD-SB)
DIALOGICITÀ(AD-DE))
EQUIVOCO(AD-RM)
FASTIDIO(AD-AP)
SENSIBILE/FALLITO
UNITO/ INVISCHIATO
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DELLE RELAZIONI DI GRUPPO
EMANUELA MAZZONI
I QUESTIONARI DI PERSONALITÁ
COLLETTIVA
Personalità collettiva
complessiva
RIGIDO
1
60
40
CONFLITTUALE
20
INVISCHIATO
7
2
0
-20
-40
-60
DISSOLVENTE
-80
SENSIBILE
6
ANOMICO
3
INCONCLUDENTE
5
4
Intervento prioritario
nel gruppo
35.00
30.00
25.00
20.00
15.00
10.00
5.00
0.00
DIAlogicità, 2.41
LOGoramento, 0.96
INCOntro, 2.41
DELusione, 5.77
COMplementarità, 5.42
INSofferenza, 3.85
DISPonibilità, 4.22
EVItamento, 30.77
EMANUELA MAZZONI
EQUivoco, 0.96
RIConoscimento, 13.25
INCoMprensione, 4.81
MEDiazione, 9.64
FAStidio, 2.88
INTegrazione, 12.65
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DELLE RELAZIONI DI GRUPPO
I QUESTIONARI DI PERSONALITÁ
COLLETTIVA
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DELLA
RELIGIOSITA’,SPIRITUALITA’ E RELAZIONALITA’
NICOLINA RAIMONDO
IN QUALE TIPO
TI RICONOSCI ?
RELIGIOSITÀ, SPIRITUALITÀ E
RELAZIONALITÀ
IDEALTIPI DI RELIGIOSITA’
IDEALTIPO RELIGIOSO VALORE DOMINANTE
RELIGIOSITA’
IL RITUALISTA
RESPONSABILITA’
propensione al rituale,
alla sacralità come cura
conservatrice della
ripetizione
IL MILITANTE
IMPEGNO E AZIONE
Propensione alla
combattivita’ per
costruire e difendere
IL RICERCATORE
FEDE CONOSCIUTA E
VALUTATA
ogni aspetto della fede
ha bisogno di
conoscenza e di studio
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DELLA
RELIGIOSITA’,SPIRITUALITA’ E RELAZIONALITA’
NICOLINA RAIMONDO
IN QUALE TIPO
TI RICONOSCI ?
RELIGIOSITÀ, SPIRITUALITÀ E
RELAZIONALITÀ
IDEALTIPI DI RELIGIOSITA’
IDEALTIPO RELIGIOSO VALORE DOMINANTE
RELIGIOSITA’
L’EMOZIONALE
generosità
Coinvolgimento fusione, misticismo
IL CONVENZIONALE
pace
Pacifica e intima
esperienza del sacro
L’INTIMISTA
Sacrificio(la ricchezza
spirituale ripaga le
sofferenze)
Ricerca del sacro nel
silenzio e la solitudine,
esperienza
dell’immensità di Dio,del
Creato e delle difficoltà
della vita
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DELLA
RELIGIOSITA’,SPIRITUALITA’ E RELAZIONALITA’
NICOLINA RAIMONDO
RELIGIOSITÀ, SPIRITUALITÀ E
RELAZIONALITÀ
IDEALTIPI DI RELIGIOSITA’
IDEALTIPO RELIGIOSO VALORE DOMINANTE
RELIGIOSITA’
IL DEVOTO
Ricerca dell’unione con
Dio e con i fratelli ad
ogni costo
FEDELTA’
IN QUALE TIPO
TI RICONOSCI ?
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DELLA
RELIGIOSITA’,SPIRITUALITA’ E RELAZIONALITA’
NICOLINA RAIMONDO
RELIGIOSITÀ, SPIRITUALITÀ E
RELAZIONALITÀ
SPIRITUALITA’
LA SPIRITUALIT A’ SI PUÒ CARATTERIZZARE COME PRESA DI
CONTATTO CON SÉ STESSI.
Vivere la spiritualità non consiste nel ritirarsi dalla vita quotidiana, magari su di un
monte, o lontano dalla civiltà, perché la spiritualità si manifesta e si esprime in ogni
cosa e in ogni aspetto della vita che porta alla conoscenza, al progresso e
all’evoluzione dell’anima e della persona.
Non dovremmo mai dimenticare che la vita
è il nostro cammino spirituale
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DELLA
RELIGIOSITA’,SPIRITUALITA’ E RELAZIONALITA’
NICOLINA RAIMONDO
RELIGIOSITÀ, SPIRITUALITÀ E
RELAZIONALITÀ
EMOZIONI, FEDE E RELAZIONI
E’ GIUSTO/OPPORTUNO/ PERTINENTE/ PARLARE DI EMOZIONI QUANDO
SI PARLA DI SPIRITUALITÀ E DI RELIGIOSITÀ?
IL MONDO DELLE EMOZIONI È IL CONTESTO PREVALENTE
DELLE RELAZIONI E DEI RAPPORTI UMANI.
LE EMOZIONI ATTRAVERSANO TUTTO IL VIVERE QUOTIDIANO E SONO IL
FULCRO DELLE RELAZIONI.
LE EMOZIONI NON SONO "NEMICHE" DELLA FEDE, MA VIVONO IN MODO
NATURALE DENTRO DI ESSA E CARATTERIZZANO IL PERCORSO DELLA
PERSONA .
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DEI TRATTI
PERSONOLOGICI DEI BAMBINI
ANGELA GUIDI
IL COUNSELING JUNIOR
QUALE TIPOLOGIA DI BAMBINA SONO STATA ?
TIPOLOGIA
PERSONOLOGICA
CARATTERISTICHE
BRONTOLO
bimbo/ragazzo AVARO,composto,
ordinato,preciso,obbediente, rispetta le regole; bassa
sensibilità emotiva ed empatica, tende al
perfezionismo, Ha poca immaginazione,è più portato
verso attività che richiedono procedure logiche.
EOLO
bimbo/ragazzo RUMINANTE,sempre impegnato a
soffiare vento ed energia; ama la matematica, lo
sport, i giochi manuali. E’ trasandato, si arrabbia
facilmente, ribelle e trasgressivo,dispettoso, ma con
molti amici e tende a proteggere i più deboli.
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DEI TRATTI
PERSONOLOGICI DEI BAMBINI
ANGELA GUIDI
IL COUNSELING JUNIOR
QUALE TIPOLOGIA DI BAMBINA SONO STATA ?
TIPOLOGIA
PERSONOLOGICA
CARATTERISTICHE
DOTTO
Bambino//ragazzo
DELIRANTE.
Intelligente,
presuntuoso, curioso e informato,amante della libertà
,si rende antipatico con facilità.,difficilmente
manifesta i suoi sentimenti. Sembra che abbia una
grande difficoltà ad ascoltare ed accettare le sue
emozioni quasi volesse essere libero anche da
quelle.
GONGOLO
Bambino/ragazzo
SBALLONE.
Simpatico,
estroverso, sa godere dei piaceri della vita in cui si
gongola ma oscilla tra alti e bassi e soffre di
solitudine .
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DEI TRATTI
PERSONOLOGICI DEI BAMBINI
ANGELA GUIDI
IL COUNSELING JUNIOR
QUALE TIPOLOGIA DI BAMBINA SONO STATA ?
TIPOLOGIA
PERSONOLOGICA
PISOLO
MAMMOLO
CARATTERISTICHE
bambino/ragazzo APATICO, calmo, fantasioso e
sempre distratto, imbambolato,pigro. Ama le attività
ripetitive e ritmate e fatica quando deve disporsi
mentalmente a qualche attività diversa da quella sta
facendo.
Bambino/ragazzo INVISIBILE, sensibile. Non va
d'accordo con lo sballone disinibito, soffre a fianco
dell'oppressivo avaro. I suoi punti di contatto sono con
l'apatico, di cui condivide la fuga nel disimpegno, e con
l'adesivo per il bisogno di essere accettato,
amato,compreso gratuitamente da qualcuno. Il rischio
dell'invisibile è di precipitare dentro di sé e di perdersi
nelle sue fobie.
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE DEI TRATTI
PERSONOLOGICI DEI BAMBINI
ANGELA GUIDI
IL COUNSELING JUNIOR
QUALE TIPOLOGIA DI BAMBINA SONO STATA ?
TIPOLOGIA
PERSONOLOGICA
CUCCIOLO
CARATTERISTICHE
Bambino/ragazzo ADESIVO che manifesta un forte
bisogno di attenzione e di riconoscimento. Si presenta
disordinato,con poca cura di sé poiché la scarsa
attenzione materna e paterna verso di lui hanno fatto sì
che anche lui non abbia attenzione per sé.
La sua ricerca di attenzione lo porta ad essere
appiccicoso ed insistente ed a manifestare una
richiesta continua di cura. Si attacca molto anche agli
oggetti (ciuccio, giochi, luoghi, etc.).
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DI FORTI ESPERIENZE EMOTIVE
MANUELA NACCARI
STRESS MOBBING E BURN OUT
ALTRICOLLEGHI
MONDO
SE
MOBBING
BURN-OUT
STRESS
POSSIAMO COLLEGARE LO STRESS ALL’AMBITO DELLA GESTIONE DEL SÈ, IL BURN-OUT
A QUELLO DELLA GESTIONE DEL LAVORO E AL RAPPORTO CON IL MONDO ESTERNO, IL
MOBBING ALL’AMBITO DELLA GESTIONE DEI RAPPORTI CON I COLLEGHI.
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DI FORTI ESPERIENZE EMOTIVE
MANUELA NACCARI
STRESS MOBBING E BURN OUT
In quali situazioni ti sei
sentita particolarmente
stressata ?
PER STRESS SI INTENDE
UNA
STRESS
In che modo
ha reagito il
tuo corpo?
SE
SITUAZIONE DI SOVRACCARICO
O DI ECCESSIVA COMPRESSIONE
EMOTIVA CHE SI ESPRIME IN
NUMEROSE
FORME
SOMATIZZAZIONE :
DI
(ACNE,
HERPES,
ABBASSAMENTO
PERDITA
DI
DELLE
CAPELLII,
DIFESE
IMMUNITARIE, DIMENTICANZE, DISTURBI DEL
SONNO,
INAPPETENZA
E
DISTURBI
ALIMENTARI, DIGESTIVI E GASTRICI, MAL DI
TESTA E SIMILI).
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DI FORTI ESPERIENZE EMOTIVE
MANUELA NACCARI
POSSIAMO
COLLEGARE
IL
BURN-OUT
ALL’AMBITO
DELLA
GESTIONE DEL LAVORO
E AL RAPPORTO CON IL
MONDO ESTERNO,
STRESS MOBBING E BURN OUT
BURN-OUT
HAI MAI VISSUTO
ESPERIENZE
PESONALI DI
BURN-OUT ?
MONDO/LAVORO
BURN-OUT: FORMA GRAVE DI DEMOTIVAZIONE AL LAVORO E ALLE RELAZIONI, A CAUSA
DELLA
MAGGIOR
PERSONA
ESPOSIZIONE
BURNED
ALL’INSUCCESSO
PROFESSIONALE
(DELUSIONE).
LA
(BRUCIATA, LETTERALMENTE) NON CREDE PIÙ NEL SENSO E
SIGNIFICATO DEL SUO LAVORO CON UN CROLLO DELLA PERSONALE AMBIZIONE (BURNOUT INTERNO) O DELLA MOTIVAZIONE AL LAVORO E DI FIDUCIA NEGLI ALTRI (BURN-OUT
ESTERNO).
L’AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE
DI FORTI ESPERIENZE EMOTIVE
MANUELA NACCARI
MOBBING DAL VERBO INGLESE “TO
MOB” = LEDERE, AGGREDIRE. È UNA
AGGRESSIONE PSICOLOGICA A LIVELLO
RELAZIONALE NEI CONFRONTI DI UN
MEMBRO (DEL SISTEMA) VISSUTO O
RITENUTO MINACCIOSO: IL MEMBRO
"NUOVO" PERTURBANTE, SE NON
RISULTERÀ "ADDOMESTICABILE" E
QUINDI
INTEGRABILE,
VERRÀ
ALLONTANATO ED ESPULSO O MESSO
NELLE
CONDIZIONI
DI
AUTOESPELLERSI. IL MOBBING PORTA LA
VITTIMA A PERDERE GRADUALMENTE
INFLUENZA, RISPETTO DEGLI ALTRI E
VERSO DI SE, POTERE DECISIONALE,
SALUTE, FIDUCIA IN SE STESSO,
AMICI,ENTUSIASMO NEL LAVORO, LA
SUA DIGNITÀ.
STRESS MOBBING E BURN OUT
Mobbing
effetti del
Mobbing sulla
salute
Altri –RAPPORTO
COLLEGHI
E tu ?
•ANSIA
•FOBIE
•DISTURBI DELL’UMORE
•OSSESSIONI
•INSONNIA
•DIFFICOLTA’
RELAZIONALI IN FAMIGLIA
E ALL’ESTERNO
•DEPRESSIONE
PERCORSO FORMATIVO
in Counseling Relazionale
DOCENTE
LORENZO BARBAGLI
ARGOMENTO
GLI STRUMENTI EDUCATIVI DEL MODELLO
RELAZIONALE
DATA
28-092014
19-10-2014
SALVATORE NOCERA
PREVENZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SALUTE
23-11-2014
ROSARIA FOGLIA
MODA, IDENTITA’, IMMAGINE
21-12-2014
VINCENZO MASINI
TIPOLOGIE FAMILIARI E COUNSELING ALLA
FAMIGLIA
IL COLLOQUIO DI COUNSELING
01-02-2015
NICOLINA RAIMONDO
LA COPPIA E LO SVILUPPO DELLA PATERNITÀ
E DELLA MATERNITÀ
LA RELAZIONE DI AIUTO NEGLI INCONTRI DI
MEDIAZIONE
IL CODICE DEONTOLOGICO DEL COUNSELOR
15-03-2015
AUTOBIOGRAFIA COME NARRAZIONE E
BILANCIO DEL PERCORSO FORMATIVO PREPOS
10-05-2015
EMILIA SCOTTO
ALESSANDRA MERCANTINI
GIANNI PETTORINO
CARMELA MANTEGNA
11/01/2015
19-04-2015
LORENZO BARBAGLI
GLI STRUMENTI EDUCATIVI DEL MODELLO
RELAZIONALE
28-092014
OBIETTIVO DEL COUNSELING RELAZIONALEE’ L’EDUCAZIONE, LA FORMAZIONE E IL
MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLE RELAZIONI.
OGNI RAPPORTO UMANO E’ DI FATTO EDUCAZIONE.
E’ EDUCATIVO OGNI ATTO PEDAGOGICAMENTE ORIENTATO A AIUTARE L’INDIVIDUO A
DIVENTARE PERSONA.
NELL’OTTICA SPECIFICA DEL MODELLO RELAZIONALE DI PREPOS L’ESSERE UMANO
DIVENTA PERSONA NELLA RELAZIONE CON L’ALTRO E SVILUPPA LA SUA IDENTITA’
BIOLOGICA ATTRAVERSO LE OCCASIONI A LUI PROPOSTE DAGLI INCONTRI CON LE
ALTRE PERSONE ESSENZIALI NEL CORSO DELLA SUA VITA.
LA PEDAGOGIA E’ SCIENZA DELLE RELAZIONI
LORENZO BARBAGLI
GLI STRUMENTI EDUCATIVI DEL MODELLO
RELAZIONALE
28-092014
PRIMA DI TUTTO L’AFFETTO
LA BASE DELLO SVILUPPO DELLA COSCIENZA E’
L’AFFETTIVITA’. L’ATTACCAMENTO (BOWLBY)
ALLA
MADRE E’ ALLA BASE DEL PROCESSO DI COSTRUZIONE
DELLE RELAZIONI TRA PERSONE.
L’OBIETTIVO ED IL FINE DELLA RELAZIONE EDUCATIVA
COINCIDONO CON IL SUO STRUMENTO PRINCIPE :
L’IRRADIAZIONE AFFETTIVA CHE E’ LA BASE DELLO
SVILUPPO DELLA PERSONA. ESSA …SI TRASFERISCE
ATTRAVERSO …. L’AUTORITA’… IL CONFLITTO … LA
LIBERTA’.
LORENZO BARBAGLI
GLI STRUMENTI EDUCATIVI DEL MODELLO
RELAZIONALE
28-092014
AUTORITA’ DAL LATINO AUGERE, ACCRESCERE.
IL CONFLITTO( INTRAPERSONALE E INTERPERSONALE) E’ NECESSARIO
PER CRESCERE ED IMPARARE AD ESSERE RESILIENTI, AUTONOMI E CAPACI
DI REALIZZARE UN PROGETTO DI VITA.
LA
LIBERTA’ E’ AUTONOMIA DECISIONALE,
RESPONSABILITA’, RIFLESSIVITA’ INTERIORE.
LORENZO BARBAGLI
GLI STRUMENTI EDUCATIVI DEL MODELLO
RELAZIONALE
28-092014
JOHN BOWLBY(Psicologo, Psicoanalista inglese 1907-1990)
E LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO
ATTACCAMENTO= LEGAME PRIMARIO CON LA MADRE
LA MADRE E LA RELAZIONE CON LEI FORNISCONO
AL BAMBINO UNA “BASE SICURA”
LO SVILUPPO DELLA PERSONALITÀ RISENTE
DELLA POSSIBILITÀ O MENO DI AVER
SPERIMENTATO UNA SOLIDA “BASE SICURA”,
28-09-2014
LORENZO BARBAGLI
GLI STRUMENTI EDUCATIVI DEL MODELLO
RELAZIONALE
STILI DI ATTACCAMENTO
Riconosci il tuo ?
STILE SICURO
Fiducia nella figura di attaccamento(madre, genitori, figure di
adulti significativi) sicurezza nell’esplorare il mondo, convinzione
di essere amato e amabile, capacità di sopportare distacchi
prolungati, nessun timore di abbandono, fiducia nelle proprie
capacità e in quelle degli altri, Sé positivo e affidabile, Altro
positivo e affidabile. emozione predominante : gioia.
Tale stile è promosso da una figura sensibile ai segnali
del bambino, disponibile e pronta a dargli protezione nel
momento in cui il bambino lo richiede.
LORENZO BARBAGLI
GLI STRUMENTI EDUCATIVI DEL MODELLO
RELAZIONALE
28-092014
STILI DI ATTACCAMENTO
Riconosci il tuo ?
STILE INSICURO EVITANTE
Insicurezza nell’esplorazione del mondo, convinzione di non essere
amato, percezione del distacco come “prevedibile”, tendenza
all’evitamento della relazione per convinzione del rifiuto, apparente
esclusiva fiducia in se stessi e nessuna richiesta di aiuto, Sé positivo e
affidabile, Altro negativo e inaffidabile. Emozioni predominanti:
tristezza e dolore. Così il bambino fa affidamento su se stesso, senza
l’amore ed il sostegno degli altri, con la possibilità di costruire un falso
Sé.
QUESTO STILE È IL RISULTATO DI UNA FIGURA
CHE RESPINGE COSTANTEMENTE IL FIGLIO
OGNI VOLTA CHE LE SI AVVICINA PER LA
RICERCA DI CONFORTO O PROTEZIONE.
28-09-2014
LORENZO BARBAGLI
GLI STRUMENTI EDUCATIVI DEL MODELLO
RELAZIONALE
STILI DI ATTACCAMENTO
Riconosci il tuo ?
STILE INSICURO ANSIOSO AMBIVALENTE
Insicurezza nell’esplorare il mondo, convinzione di non essere
amabile, incapacità di sopportare distacchi prolungati, angoscia
da separazione e ansia di di abbandono, sfiducia nelle proprie
capacità e fiducia nelle capacità degli altri, Sé negativo e
inaffidabile (a causa della sfiducia verso di lui che attribuisce alla
figura di attaccamento), Altro positivo e affidabile. L’emozione
predominante è la colpa.
QUESTO STILE È PROMOSSO DA UNA FIGURA CHE È DISPONIBILE IN ALCUNE
OCCASIONI MA NON IN ALTRE E DA FREQUENTI SEPARAZIONI, SE NON
ADDIRITTURA DA MINACCE DI ABBANDONO, USATE COME MEZZO COERCITIVO.
28-09-2014
LORENZO BARBAGLI
GLI STRUMENTI EDUCATIVI DEL MODELLO
RELAZIONALE
STILI DI ATTACCAMENTO
Riconosci il tuo ?
STILE DISORIENTATO/DISORGANIZZATO
BAMBINI APPRENSIVI, CHE PIANGONO, SI BUTTANO SUL PAVIMENTO O PORTANO
LE MANI ALLA BOCCA CON LE SPALLE CURVE AL RITORNO DEI GENITORI DOPO
UNA BREVE SEPARAZIONE. ALTRI BAMBINI DISORGANIZZATI, INVECE,
MANIFESTANO COMPORTAMENTI CONFLITTUALI, COME GIRARE IN TONDO
MENTRE SIMULTANEAMENTE SI AVVICINANO AI GENITORI. ALTRI ANCORA
APPAIONO DISORIENTATI, CONGELATI IN TUTTI I MOVIMENTI, MENTRE ASSUMONO
ESPRESSIONI SIMILI ALLA TRANCE. SONO ANCHE DA CONSIDERARSI CASI DI
ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO QUELLI IN CUI I BAMBINI SI MUOVONO
VERSO LA FIGURA DI ATTACCAMENTO CON LA TESTA GIRATA IN ALTRA
DIREZIONE, IN MODO DA EVITARNE LO SGUARDO.
LA FIGURA DI RIFERIMENTO ASSUME UN ATTEGGIAMENTO
SPAVENTATO/SPAVENTANTE,
CHE
DETERMINA
UNA
RISPOSTA DISORIENTATA E DISORGANIZZATA.
SALVATORE NOCERA
PREVENZIONE ED EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
28-09-2014
AUTOBIOGRAFIA DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
Il Benessere della vita.
prevenire è meglio di curare
PRIMA DI CURARE È NECESSARIO PREVENIRE, METTENDO IN GIOCO TUTTE LE NOSTRE RISORSE
PER EVITARE L’INSORGENZA DI MALATTIE, E GARANTIRCI COSÌ IL BENESSERE CHE NE DERIVA; MA
CONTEMPORANEAMENTE È NECESSARIO CONCENTRARSI A INDIVIDUARE IN OGNUNO COS’È
QUESTO BENESSERE DI VITA, COS’È IL NOSTRO ESSERE BENE, CHE GIÀ ESISTE ED AGISCE, MA CHE
IN OGNI CASO TRASCURIAMO PERCHÉ IMPEGNATI A TENTARE DI RISOLVERE PROBLEMI, ANSIE,
DISAGI, MALESSERI, MALATTIE PIÙ O MENO GRAVI, IMPEGNO CHE DIVENTA COSÌ IN MANIERA
PIÙ O MENO INCONSAPEVOLE LA NOSTRA MANSIONE PRINCIPALE.
“Siamo sicuramente molto più impegnati a
Combattere il male più che a Promuovere il bene.”
SUL MALE ABBIAMO PIÙ O MENO TUTTI LE IDEE CHIARE. È SUL BENE CHE FORSE
QUALCOSA CI SFUGGE, PERCHÉ NON SIAMO ABITUATI, PREPARATI, EDUCATI A
PERCEPIRLO IN NOI E NELLE NOSTRE RELAZIONI, E PERCIÒ A PROMUOVERLO
INDIPENDENTEMENTE DAL MALE CHE CI COLPISCE.
SALVATORE NOCERA
PREVENZIONE ED EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
19-10-2014
AUTOBIOGRAFIA DEL BENESSERE E DELLA SALUTE
IL COUNSELING È UN MEZZO FORMIDABILE
PER PROMUOVERE LA SALUTE OPERATIVAMENTE.
•QUALI SONO I MIEI BISOGNI?
•SE LO SO VUOL DIRE CHE SONO
CONSAPEVOLE?, OPPURE? …
•LI SODDISFO APPIENO?
•HO UN CERTO EQUILIBRIO?,
OPPURE
•SONO INCASTRATO IN RELAZIONI E
COPIONI
RIGIDI
CHE
MI
IMPEDISCONO DI EVOLVERMI E/O
EMANCIPARMI (ALLARGARE LA MIA
CONSAPEVOLEZZA)?, OPPURE …
IN CHE MODO LA MIA BUONA
SALUTE HA A CHE FARE CON CIÒ CHE
MI PROCURA BENESSERE?
• SONO CONSAPEVOLE
COMUNQUE CHE OLTRE AD AVERE
DOLORI DA RISOLVERE E/O
ACCUDIRE SONO PURE SOGGETTO DI
UNA BUONA DOSE DI BENESSERE
CHE SPESSO NON RICONOSCO O
TRASCURO?
SONO IN GRADO DI AGIRE MODIFICANDO POSITIVAMENTE
L’AMBIENTE CHE MI CIRCONDA?
IN CHE MODO QUESTO È PROMOZIONE DELLA SALUTE?
MAGARI UN AVARO L’ORGANIZZA, UN RUMINANTE LO TRASFORMA, UN
DELIRANTE LO ESPLORA, UNO SBALLONE NE RICERCA LE FONTI DI
PIACERE, UN APATICO SI ADATTA IL PIÙ POSSIBILE SENZA INTERVENIRE,
UN INVISIBILE LO FERTILIZZA (UMILTÀ=HUMUS), UN ADESIVO LO
CONTEMPLA?
ricognizione e verifica dei vari sintomi e
segni non solo di malattie ma anche di
benattie e loro eventuale corrispondenza a
livello idealtipico: consapevolizzare aiuta?
Certo!
ROSARIA FOGLIA
MODA, IDENTITA’ E IMMAGINE
23-11-2014
AVARO
RUMINANTE
DELIRANTE
SBALLONE
APATICO
INVISIBILE
ADESIVO
CURATO E
PRATICO ED
INFORMALE E
ELEGANTE E
ELEGANTE
TRASCURATO
COLORATO ED
RAFFINATO
INFORMALE
DISORDINATO
ALLA MODA
E
E SOBRIO
ADEGUATO
ECCESSIVO
EMILIA SCOTTO
NICOLINA RAIMONDO
TIPOLOGIE DI FAMIGLIA
PATERNITA’ E MATERNITA’ RESPONSABILE
21-12-2014
01-02-2015
A SECONDA CHE LA DINAMICA SIA FUNZIONALE O DISFUNZIONALE, LA
RELAZIONE FAMILIARE PUÒ ESSERE:
RASSEGNATA/COMPRENSIVA
ANTAGONISTA/DIFENSIVA
ATOMIZZATA/COMUNICATIVA
APPARISCENTE/EFFUSIVA
ASTENICA/PACIFICA
INVISCHIATA/AFFETTIVA
OPPRESSIVA/PROTETTIVA
EMILIA SCOTTO
NICOLINA RAIMONDO
Tip. Di fam. Dinamica
disfunzionale
FAMIGLIA
OPPRESSIVA
TIPOLOGIE DI FAMIGLIA
PATERNITA’ E MATERNITA’ RESPONSABILE
21-12-2014
01-02-2015
Caratteristiche
Genitori rigidi,conformisti,distaccati,anaffettivi, stile
educativo autoritario,controllano i figli, li puniscono
senza spiegazioni; esigono solo obbedienza;non li
gratificano. Per salvare la loro immagine, si
sostituiscono ai figli evitando loro di commettere
errori o di fare“brutte figure”, perché all’esterno non
devono trasparire debolezze.
Tip. Di fam. Dinamica
funzionale
Caratteristiche
FAMIGLIA
PROTETTIVA
Quando ogni membro della famiglia porta avanti il
proprio compito senza interferire nella vita degli altri
e al solo fine del buon andamento familiare, allora la
famiglia oppressiva diventa protettiva. In questo caso
i figli si sentono amati e accettati, non evidenziano
difficoltà nelle relazioni sociali, prendono iniziative,
sono curiosi e spontanei.
EMILIA SCOTTO
NICOLINA RAIMONDO
Tip. Di fam. Dinamica
disfunzionale
FAMIGLIA
ANTAGONISTA
Tip. Di fam. Dinamica
funzionale
FAMIGLIA
DIFENSIVA
TIPOLOGIE DI FAMIGLIA
PATERNITA’ E MATERNITA’ RESPONSABILE
21-12-2014
01-02-2015
Caratteristiche
Forte conflittualità interna,all’esterno unita e intraprendente. I
coniugi
non
condividono
un
progetto
di
vita
comune;insofferenti con risentimento reciproco; difendono il
figlio, quando qualcuno muove contro di lui un rimprovero o
una critica e attribuiscono le colpe sempre agli altri. Il figlio,
spesso iperattivo, si sente responsabile delle tensioni dei
genitori e assume comportamenti irritanti e provocatori.
Caratteristiche
La famiglia Antagonista diventa Difensiva quando la
rabbia espressa dall’insofferenza diventa senso di
giustizia e di disponibilità per la difesa dei membri più
deboli, per esempio i bambini o i malati, o il padre
che ha subito un torto lavorativo.
EMILIA SCOTTO
NICOLINA RAIMONDO
Tip. Di fam. Dinamica
disfunzionale
FAMIGLIA
ATOMIZZATA
Tip. Di fam. Dinamica
funzionale
FAMIGLIA
COMUNICATIVA
TIPOLOGIE DI FAMIGLIA
PATERNITA’ E MATERNITA’ RESPONSABILE
21-12-2014
01-02-2015
Caratteristiche
Nella Famiglia Atomizzata le persone sono come
monadi, eccessivamente lontane emotivamente l’una
dall’altra, nonostante la partecipazione esibita ad
attività pubbliche.
Caratteristiche
Se i genitori riescono, attraverso un confronto, a
stabilire regole condivise anche dai figli, questi ultimi
diventano partecipativi, il rapporto comunicativo si
evolve e il clima familiare diventa più disteso. LA
FAMIGLIA
DA
ATOMIZZATA
DIVENTA
COMUNICATIVA.
EMILIA SCOTTO
NICOLINA RAIMONDO
Tip. Di fam. Dinamica
disfunzionale
FAMIGLIA
APPARISCENTE
Tip. Di fam. Dinamica
funzionale
FAMIGLIA
EFFUSIVA
TIPOLOGIE DI FAMIGLIA
PATERNITA’ E MATERNITA’ RESPONSABILE
21-12-2014
01-02-2015
Caratteristiche
La famiglia appariscente è in genere una famiglia nella sua
fase iniziale di vita. È molto vitale ed emozionale, che sente il
bisogno di apparire al mondo esterno e di percepirsi come una
famiglia felice e senza problemi; il rapporto con i figli è
eccessivamente affettivo e alimenta le gelosie tra i genitori, che
fanno mostra di un comportamento amorevole ambiguo nei
loro confronti.
Caratteristiche
Quando la Famiglia sviluppa l’incontro tra i membri non più
attraverso la simbiosi emozionale ma come risorsa reciproca
basata sulle rispettive diversità, la famiglia da appariscente si
trasforma in Famiglia Effusiva
EMILIA SCOTTO
NICOLINA RAIMONDO
Tip. Di fam. Dinamica
disfunzionale
FAMIGLIA
ASTENICA
Tip. Di fam. Dinamica
funzionale
TIPOLOGIE DI FAMIGLIA
PATERNITA’ E MATERNITA’ RESPONSABILE
21-12-2014
01-02-2015
Caratteristiche
Famiglia molto convenzionale con un costante evitamento,
logoramento e fastidio tra i componenti. In questa famiglia
non si vive creativamente il presente e il futuro, ma
ci si abbandona ai ricordi passati, ritenendo inutile ogni sforzo.
Caratteristiche
Aumentando la responsabilità reciproca e il coraggio, questa
FAMIGLIA PACIFICA Famiglia impara a far emergere i bisogni individuali, trovando
risposte e accettando le diversità. Si trasforma da astenica a
pacifica, scoprendo la dialogicità come antidoto all’evitamento
in quanto solo il confronto affettivo tra posizioni diverse può
condurre alla pace.
EMILIA SCOTTO
NICOLINA RAIMONDO
Tip. Di fam. Dinamica
disfunzionale
FAMIGLIA
RASSEGNATA
Tip. Di fam. Dinamica
funzionale
FAMIGLIA
COMPRENSIVA
TIPOLOGIE DI FAMIGLIA
PATERNITA’ E MATERNITA’ RESPONSABILE
21-12-2014
01-02-2015
Caratteristiche
In questa Famiglia alcuni membri sono estremamente sensibili
e propensi a sacrificarsi per gli altri, fino a farsi opprimere.
L’eccessiva attenzione nei confronti degli altri, però, potrebbe
fare sperimentare una sensazione di oppressione che si vive
con estrema rassegnazione e sopportazione. Tale famiglia ha
bisogno di un intervento che la spinge alla dinamicità.
Caratteristiche
Scoprendo che la sensibilità accende il senso di giustizia e,
quindi, l’azione costruttiva e responsabile, questa famiglia
diventa Comprensiva. Nella famiglia comprensiva si vive un
clima affettivo caratterizzato da comprensione e sostegno
reciproco, dall’accettazione delle diverse soggettività e del loro
modo di esprimersi
EMILIA SCOTTO
NICOLINA RAIMONDO
Tip. Di fam. Dinamica
disfunzionale
FAMIGLIA
INVISCHIATA
Tip. Di fam. Dinamica
funzionale
FAMIGLIA
AFFETTIVA
TIPOLOGIE DI FAMIGLIA
21-12-2014
01-02-2015
PATERNITA’ E MATERNITA’ RESPONSABILE
Caratteristiche
Nella famiglia invischiata, le persone che non hanno vissuto un’affettività appagante
vivono la relazione affettiva come attaccamento e diventano eccessivamente protettive.
I genitori proteggono eccessivamente i figli, li soffocano con continue attenzioni,
spianano loro la strada e essi diventano dipendenti, eterni bambini, non sanno
affrontare la vita, pur essendo, spesso, bravi a scuola e sul lavoro. Famiglia che sta
unita esercitando pressione sui membri. È chiusa dentro le relazioni tra i membri e ogni
arrivo dall’esterno viene vissuto come un’intrusione o riassorbito secondo le regole
della famiglia.
Caratteristiche
Se le relazioni si evolvono attraverso un’autentica affettività, i figli si sentono amati e
liberi di stabilire relazioni sociali positive. L’unica via d’uscita è la liberazione e la
differenziazione dei componenti. Così, la Famiglia Invischiata diventa Affettiva.
La famiglia affettiva ha scoperto che l’attaccamento può trasformarsi in affettività se
lascia i membri liberi dalla costante riconferma dei legami familiari. Attraverso
l’attivazione di relazioni di dialogicità e di disponibilità, la relazione oppositiva
d’incomprensione diventa relazione affine di mediazione per cui ha senso la ricerca di
terreni comuni su cui si possa mediare.
VINCENZO MASINI
IL COLLOQUIO DI COUNSELING
Tipologia Cliente
Tipologia da
assumere dal
Counselor
AVARO
sballone
in
modo
coinvolgente e fusionale
oppure in maniera quieta da
apatico, per es. stringergli la
mano in modo effusivo e
caloroso accogliendolo in
modo educato e rispettoso
stretta di mano ferma e
solida; sguardo puntato e
attento sul counselor;postura
rigida,composta e educata;
con movimenti controllati e
scarsa gestualità;controllo
delle vie di accesso;volume AV-SB=INTEGRAZIONE
della
voce
alto
e AVAP=COMPLEMENTARITA’
acuto;abbigliamento
accurato
21-12-2014
Intervento di Counseling
:Tecniche
TECNICHE NARRATIVE LEGATE
ALL’ANALISI
POSTURALE(FAR
ASSUMERE POSTURE DIVERSE).
TECNICHE
RESPIRAZIONE
DINAMICHE
DI
(gli
avari
respirano superficialmente).
tranquillizzazione
TECNICHE
(evocazione
SIMBOLICHE
di immagini che
aiutano
a
elaborare
nuove
interpretazioni dei vissuti)
VINCENZO MASINI
Tipologia Cliente
RUMINANTE
sguardo fisso e diretto e molto
espressivo,volume della voce
alto e tono grave,non sta
fermo sulla sedia,gestualità
accentuata, corpo proteso in
avanti,modo
di
vestire
pratico,sportivo:
per
lui
sentirsi comodo è importante
per assecondare il suo
bisogno di muoversi;
IL COLLOQUIO DI COUNSELING
21-12-2014
Tipologia da assumere Intervento di Counseling
dal Counselor
:Tecniche
è utile porsi in ascolto
silenzioso e discreto come un
invisibile oppure in maniera
quieta come un apatico
offrendogli concretezza e
realismo
RM-IN=INCONTRO
RM-AP=MEDIAZIONE
TECNICHE
NARRATIVE
LEGATE
ALL’ANALISI
POSTURALE(FAR
ASSUMERE
POSTURE
DIVERSE).
.tranquillizazione
TECNICHE SIMBOLICHE
(evocazione di immagini che
aiutano
a
elaborare
nuove
interpretazioni dei vissuti)
VINCENZO MASINI
IL COLLOQUIO DI COUNSELING
Tipologia Cliente
Tipologia da
assumere dal
Counselor
DELIRANTE
stretta
di
mano
sfuggente, si siede in
diagonale rispetto a noi,
gambe
accavallate,
aspetto poco curato e
stravagante, sguardo di
chi sembra stare sulle
nuvole,
movimenti
ciondolanti,volume della
voce basso e tono acuto,
risulta efficace avvolgerlo
affettivamente in maniera
gratificante, come un
adesivo oppure in una
posizione di ascolto e
sostegno
come
un
invisibile
DE-AD=DIALOGICITA’
DE-IN=
RICONOSCIMENTO
21-12-2014
TECNICHE
NARRATIVE:
Tecniche di analisi delle storie di
vita(AUTOBIOGRAFIA)
utile
per i deliranti che a volte fanno
fatica ad andare in fondo alle
situazioni se non hanno occasione
di “fare” qualcosa e necessitano di
un supporto esterno attraverso il
quale fare ordine e chiarezza.
VINCENZO MASINI
Tipologia Cliente
IL COLLOQUIO DI COUNSELING
21-12-2014
Tipologia da assumere
dal Counselor
NARRATIVE:
è utile porsi come un preciso TECNICHE
ed ordinato avaro o come un (AUTOBIOGRAFIA) utili per lo sballone in
fuga dal sé
sguardo seduttivo rivolto affettuoso adesivo.
all’esterno, non rispetta le
laboratori dinamici sulle tecniche
distanze,avvicina e allontana SB-AV=INTEGRAZIONE
di respirazione(gli sballoni
secondo le sue emozioni. SB-AD=DISPONIBILITA’
respirano superficialmente
Istrionico, mantiene costante
l’attenzione su di sé con un
rimprovero per promuovere il
modo di parlare continuo e
senso di responsabilità
veloce con pause ad effetto;
abbigliamento
ricercato,
colorato, elegante .
SBALLONE
VINCENZO MASINI
IL COLLOQUIO DI COUNSELING
Tipologia Cliente
Tipologia da assumere
dal Counselor
APATICO
stretta di mano molle,
sguardo inespressivo, tono
della voce basso
e
grave,modo di parlare lento e
monotono con pause molto
lunghe, aspetto rilassato e
distratto come se si trovasse lì
per caso, gestualità ridotta al
minimo, dato il suo fare
conformista, il suo modo di
vestire sarà appropriato alla
situazione e quasi mai
trascurato né eccessivo.
è necessario essere motivanti
e
semplici
come
un
ruminante o come un preciso
ed ordinato avaro
AP-RM=MEDIAZIONE
APAV=COMPLEMENTARITA’
21-12-2014
narrazione
esperienze e storie di vita verbalizzate
nel colloquio, stesura autobiografia,
completa o parziale (tematica). Utile per
apatici perché,evanescenti e pigri , hanno
necessità di uno stimolo pratico
Tecniche
legate
all’analisi
fisiognomica, posturale : gli apatici
hanno bisogno di destrutturare le loro
certezze o di approfondire i loro schemi
di interpretazione.
TECNICHE
NARRATIVE:
strategie di difesa relazionale:
sms in risposta, allontanare il telefono
quando qualcuno ti martella, porre un
blocco alle intimidazioni oppure alle
squalifiche
VINCENZO MASINI
Tipologia Cliente
IL COLLOQUIO DI COUNSELING
21-12-2014
Tipologia da
assumere dal
Counselor
INVISIBILE
è
necessario
essere
incoraggianti e semplici
stretta di mano molle o come un ruminante oppure
sfuggente, si metterà in un discorsivi e aperti come un
angolino con lo sguardo delirante
basso, espressivo, modo di
vestire trascurato per non IN-RM =INCONTRO
essere notato
IN-DE=RICONOSCIMENTO
:Tecniche legate
analisi fisiognomica… agli invisibili
predisposti al canale comunicativo
visivo, è utile offrire riflessioni sulle
emozioni prodotte in loro da un tipo di
sguardo.
TECNICHE
TECNICHE NARRATIVE
DINAMICHE: incoraggiamento
Tecniche simboliche
VINCENZO MASINI
Tipologia Cliente
ADESIVO
stretta di mano umida o che
tira verso di sé, sguardo vivo e
curioso, volume della voce
alto e tono grave, utilizza la
gestualità e la mimica facciale
per avvicinarsi ma potrebbe
diventare anche manipolatoria
e falsa, modo di vestirsi molto
visibile vivace e colorato, a
volte eccessivo, postura aperta
e protesa verso il counselor
IL COLLOQUIO DI COUNSELING
21-12-2014
Tipologia da assumere
dal Counselor
è conveniente porsi in una TECNICHE DI RESPIRAZIONE:L’ADESIVO
posizione
di
accoglienza RESPIRA SUPERFICIALMENTE
effusiva e coinvolgente come TECNICHE SIMBOLICHE
lo sballone oppure in maniera
dialogica come il delirante
AD-SB =DISPONIBILITA’
AD-DE =DIALOGICITA’
ALESSANDRA MERCANTINI
LA RELAZIONE DI AIUTO NEGLI INCONTRI DI
MEDIAZIONE
15-03-2015
“NON È IL PASSATO CHE DEVE ESSERE ANALIZZATO MA IL FUTURO CHE DEVE ESSERE
PROGETTATO O COSTRUITO; NON SI DEVE RICERCARE SOLO LA NORMA DI LEGGE DA
APPLICARE MA È UN PERCORSO DI SVILUPPO CHE, NEL RISPETTO DELLA LEGGE, SI DEVE
SVOLGERE;NON SONO TANTO I LEGAMI DA RECIDERE ED I POTERI DA RIDURRE, QUANTO
LE RELAZIONI DA COSTRUIRE” (ALFREDO ALDO MORO)
I CONFLITTI SONO UN SEGNALE IMPORTANTE DI QUALCOSA CHE NON VA PIU' E
DEVE ESSERE MODIFICATO, UN’ OPPORTUNITA' PER SVILUPPARE E
MIGLIORARE I RAPPORTI RECIPROCI.
LA SOSTANZIALE IMPOSSIBILITÀ DI CONVIVERE IN ASSENZA DI CONFLITTI,
INDUCE ALLA RICERCA DI SOLUZIONI PER GESTIRLI, TRASFORMANDOLI IN MANIERA
CREATIVA E RENDENDOLI OCCASIONE DI CONFRONTO E DI CRESCITA.. E' IN QUESTO
AMBITO CHE SI COLLOCA LA MEDIAZIONE E L'OBIETTIVO DA ESSA PERSEGUITO:
ACCOGLIERE IL CONFLITTO COME UN'OCCASIONE PER RIDEFINIRE LE SITUAZIONI E
CERCARE STIMOLI DI CRESCITA IN DIREZIONI NUOVE.
L'ALTERNATIVA POSSIBILE: LA
MEDIAZIONE/COUNSELING
ALESSANDRA MERCANTINI
LA RELAZIONE DI AIUTO NEGLI
INCONTRI DI MEDIAZIONE
15-03-2015
MEDIAZIONE =“ESSERE IN MEZZO A” PER
POTER INCONTRARE CIÒ
CHE STA ALLA FONTE DEL CONFLITTO, CHE CONDUCE A TOCCARE IL
CUORE DELLA SOFFERENZA E NON SEMPLICEMENTE CONOSCERE IL
FATTO.
LA MEDIAZIONE PERMETTE DI USCIRE DAL PASSATO PER RITROVARE
IL PRESENTE.
È UN PERCORSO ATTRAVERSO IL QUALE DUE O PIÙ PARTI SI
RIVOLGONO LIBERAMENTE AD UN TERZO NEUTRALE,IL MEDIATORE
, PER RIDURRE GLI EFFETTI INDESIDERABILI DI UN CONFLITTO, E
RISTABILIRE UN DIALOGO.
la verità è da tutte e due le parti
ALESSANDRA MERCANTINI
LA RELAZIONE DI AIUTO NEGLI INCONTRI DI
MEDIAZIONE
15-03-2015
Dal conflitto al perdono
“ IL SIGNORE NON SI STANCA MAI DI PERDONARE …
SIAMO NOI CHE CI STANCHIAMO DI CHIEDERE PERDONO”
(MESSAGGIO DI PAPA BERGOGLIO ALL’ANGELUS DEL 18 MARZO 2013.)
IL PERDONO NON È AUTOMATICO MA È UN PROCESSO LENTO, PROGRESSIVO, CHE
COINVOLGE TUTTA LA SFERA DELLA PERSONA. E' DIFFICILE DONARLO MA ANCHE
CHIEDERLO.
AMMETTERE DI AVER SBAGLIATO PRESUPPONE UNA GRANDE ATTENZIONE ALLA
PROPRIA INTERIORITÀ E AI PROPRI VALORI MORALI E SPIRITUALI.
PERDONARE
E'
UN
ATTO
DI
AMORE,
INNANZITUTTO
RICONCILIAZIONE (= RISTABILIRE AMICIZIA,
VERSO
SE
STESSI.
DI
RIMETTERSI IN CONTATTO PRIMA DI
TUTTO CON SE STESSI) PER POI ENTRARE IN CONTATTO CON GLI ALTRI).
LA RELAZIONE DI AIUTO NEGLI
INCONTRI DI MEDIAZIONE
ALESSANDRA MERCANTINI
15-03-2015
IL PERDONO IN MEDIAZIONE CONDUCE A SENTIMENTI DI COMPRENSIONE, EMPATIA E
COMPASSIONE (= “ PATIRE INSIEME” “PARTECIPAREAL DOLORE ALTRUI”).
IN MEDIAZIONE SI PONE L'ACCENTO SUI DIRITTI DI OGNUNO, SOLO ALLA FINE, QUANDO
E SE SI RAGGIUNGE L'APPAGAMENTO, SI PERDONA.
PERDONARE NON FA DIMENTICARE L'OFFESA, L’ATTO RIMANE MA PERDONANDO CI SI
FOCALIZZA SULLE PARTI POSITIVE DELLA VITA.
PERDONARE NON SIGNIFICA NEGARE LE RESPONSABILITÀ DELL’ALTRA PERSONA, O
GIUSTIFICARE IL FATTO. PERDONARE È UN REGALO PER SE STESSI.
CHI PERDONA , E’ PIÙ OTTIMISTA.
IL MEDIATORE-COUNSELOR
POTRÀ
MIGLIORARE LA RELAZIONE TRA LE PARTI IN
CONFLITTO PUNTANDO ALLA PACE, ED ORIENTANDOLA A OBIETTIVI POSITIVI.
ALESSANDRA MERCANTINI
LA RELAZIONE DI AIUTO NEGLI
INCONTRI DI MEDIAZIONE
15-03-2015
Il CAMMINO VERSO IL PERDONO ATTRAVERSA TRE DIVERSI LIVELLI:
• INDIVIDUALE (RISPETTO DELL’ALTRO IN QUANTO ESSERE UMANO)
• RELAZIONALE (COMPRENSIONE DEL PUNTO DI VISTA DELL’ALTRO)
• SPIRITUALE (COMPASSIONE DELL’ALTRO, CHE PER LA VISIONE CRISTIANA CONSISTE NELL’ENTRARE
NEL PUNTO DI VISTA DI DIO)
TIPOLOGIE DI MEDIAZIONE
FAMILIARE : SEPARAZIONI E DIVORZIO;
CULTURALE : INTOLLERANZE ETNICHE, CONTROVERSIE CONDOMINIALI, ECC.
SCOLASTICA : PROMOZIONE CULTURA DELLA NON VIOLENZA E DELLA PACE;
PENALE E MINORILE CHE SI OCCUPA DI MINORI CON COMPORTAMENTI AGGRESSIVI E
PRIVILEGIA PROCESSI DI RESPONSABILIZZAZIONE E DI MATURAZIONE DEL MINORE.
GIANNI PETTORINO
IL CODICE DEONTOLOGICO DEL COUNSELOR
19-0342015
DEONTOLOGIA : (ETIMOLOGIA: DEON =DOVERE E LOGOS =DISCORSO)INSIEME DEI
PRINCIPI E DOVERI AI QUALI ATTENERSI PER GIUDICARE LE AZIONI.
DEONTOLOGIA PROFESSIONALE : REGOLE E VALORI DA RISPETTARE PER POTER
APPARTENERE AD UNA DETERMINATA CATEGORIA PROFESSIONALE. IL CODICE
DEONTOLOGICO È REQUISITO FONDAMENTALE PER DEFINIRE UNA PROFESSIONE
COME TALE.
IL C.D. NON UN CORPUS DI NORME CHE LIMITA L’ATTIVITÀ, MA STRUMENTO DI AIUTO CHE
PERMETTE
AL
COUNSELOR
DI
INTERROGARSI
SUI
PROPRI
COMPORTAMENTI
PROFESSIONALI E DI BENEFICIARE DELLE LINEE GUIDA DETTATE DA QUESTE NORME CHE
PROPRIO PERCHÉ CONDIVISE NEI VALORI, ACQUISTANO EFFICACIA E FORZA.
ASPETTI FONDAMENTALI DEL C.D.

FINALITÀ DEL COUNSELING: PROMOZIONE DEL BENESSERE DELLA PERSONA;

RISPETTO DELLA DIGNITÀ, AUTONOMIA E AUTODETERMINAZIONE DELLA PERSONA.

PRINCIPIO ISPIRATORE NELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ DI COUNSELOR : CENTRALITÀ DEL
RAPPORTO CON LA PERSONA, CHE PORTA COME REGOLA PRINCIPALE QUELLA DI UMANIZZARE LA
RELAZIONE.
GIANNI PETTORINO
IL CODICE DEONTOLOGICO DEL COUNSELOR
COMPETENZE DEL COUNSELOR
19-0342015
•COMPETENZA TECNICA
•COMPETENZA ETICA. L’ETICA NEL COUNSELOR È UN’ETICA DELLA RICERCA
DELL’UMANO E DELLA PROMOZIONE E DELLO SVILUPPO DELLA COSCIENZA E
DELLA CONSAPEVOLEZZA DEL CLIENTE AFFINCHÉ QUESTI SIA IN GRADO DI
RISOLVERE I SUOI DISAGI E ESSERE FELICE.
•PREDISPOSIZIONE A LAVORARE CON UMANITÀ
RAPPORTO COUNSELOR-CLIENTE
RAPPORTO COME INCONTRO DI DUE UMANITÀ NON BASATO SU PROTOCOLLI,
MA SULLA PERSONA E L’ESSERE UMANO. NON UN CODICE SCRITTO
SULLA PIETRA MA UNO SCRITTO NEL CUORE.
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