Araberara - 5 Dicembre 2008 ALTA VALLE SERIANA BOSATELLI SULLA CUNELLA “Macchè commissario la soluzione c’è” “Il Commissario ad acta potrebbe anche venire, sentire i sindaci e decidere, in base alla situazione oggettiva del momento, se aprire o no questa benedetta strada della Cunella. Voglio dire che la sentenza che ci impone la riapertura della strada è stata emessa all’inizio di luglio, ma pochi giorni dopo la tromba d’aria ha colpito duro anche qui e sono ancora molti gli alberi spezzati o sradicati che dal versante a monte pendono pericolosamente sulla strada, al punto che ho dovuto fare un’ordinanza ai proprietari dei boschi perché li ripuliscano e non tutti hanno provveduto a farlo… E’ in considerazione di questi motivi che il Commissario potrebbe anche decidere di rimandare l’apertura”. Così risponde il sindaco di Villa d’Ogna, Angelo Bosatelli, a quello di Ardesio, Antonio Delbono, che si è dichiarato pronto a ricorrere al commissariamento per mettere la parola fine all’annosa vicenda. “Io però al commissariamento non ci vorrei arrivare – continua Bosatelli – non mi sembra necessario scomodare il Commissario perché in questi ultimi tempi ho lavorato molto per trovare una soluzione al problema, una soluzione che vada bene per tutti, ed è anche in questo senso che avevo chiesto un incontro con Delbono”. Quando il bosco sarà sistemato, secondo Bosatelli questa decisione potrà essere attuata velocemente: “Si tratta di destinare la Cunella a strada carrale a senso unico, da Ardesio in direzione Villa d’Ogna, rifacendo la segnaletica e mantenendone nel contempo la destinazione ciclo-pedonale: una soluzione che vede unanimi sia la maggioranza che la minoranza dei miei consiglieri, nonché il favore dei cittadini di Ogna, quelli che prima erano pro e quelli che erano contro, perchè in questo modo non dovranno temere l’incremento del traffico in transito. Meglio ancora, poi, sarebbe far coincidere questa riapertura con l’inizio dei lavori previsti per la realizzazione della terza corsia della provinciale davanti al ponte di Ardesio, ed è proprio per questo che volevo incontrare Delbono, per sapere di preciso quando cominceranno questi lavori”. segue da pag. 11 LA LISTA DI ANGELO CAPELLI: RESTA BARCELLA Verrà presentata dopo Natale Come abbiamo anticipato sul numero scorso c’è un primato a Ponte Nossa. E’ la prima lista già pronta per le elezioni comunali 2009. La “Lista Civica Nossese” è ovviamente capeggiata dal sindaco in carica Angelo Capelli che rinnova parzialmente la sua squadra. Ma mancava un nome (e un cognome) che non Sarà il Vescovo in persona, domenica 7 dicembre prossimo a Ponte Nossa, ad inaugurare la ristrutturazione dell’Oratorio “S. Giovanni Bosco”. Quasi un rifacimento, per la verità, dal momento che, partiti con lo scopo di rifare il tetto che ne aveva urgente bisogno, i lavori hanno poi riguardato la realizzazione di un nuovo piano dell’edificio, il rifacimento degli impianti elettrici e di quello di riscaldamento che non erano più a norma e il ripensamento di tutti gli spazi in funzione delle varie attività: un grande salone polifunzionale all’ultimo piano, nuove aule di catechismo, servizi igienici all’interno e non più all’esterno dell’edificio. Le opere hanno comportato una spesa notevole, 900.000 euro, per coprire le quali la Parrocchia ha acceso un mutuo decennale che CASTIONE - LE MINORANZE... www.araberara.it ma ci sono esempi importanti: solo l’anno scorso degli imprenditori locali hanno acquistato alberghi a Lugano e a St. Moritz». Prosegue Ferrari: «Con Sozzi e Migliorati ci siamo trovati d’accordo anche su un altro punto: perché, invece di fare delle opere pubbliche in contropartita come il parco e il percorso pedonale, il Comune non si è riservato una fetta di terreno che avrebbe potuto utilizzare per realizzare alloggi con vera edilizia convenzionata? Questa sarebbe stata una scelta maggiormente condivisibile che non una serie di parcheggi lontani dal centro che saranno utilizzati perlopiù dagli abitanti delle nuove palazzine o un percorso pedonale che attraversa i condomini che, essendo ad uso pubblico, il Comune dovrà pure mantenere». Spesso si fa il confronto con il Piano Integrato di Via Fantoni. «Convengo che l’intervento di Via Fantoni è abbastanza invasivo nel centro del paese. Però se gli amministratori lo ritengono, giustamente, un errore, l’onestà imponeva di non ripeterne altri due a distanza di 100 metri in linea d’aria. Oltretutto l’amministrazione aveva la possibilità, mentre regalava un aumento di cubatura in via Cabrini di ridurre contemporaneamente la volumetria del PII di via Fantoni. Perché così non è stato fatto? Avete in programma un’assemblea pubblica per il 6 dicembre prossimo. «Si, crediamo che sia importante informare i cittadini di queste scelte che avranno conseguenze dirette su tutti loro e sulle loro tasche» dice Sozzi. «Non sarà un’assemblea della Minoranza tanto è vero che noi collaboriamo soltanto all’organizzazione e saremo presenti per dire la nostra» sostiene Migliorati. «L’informazione corretta è il primo passo per una scelta consapevole. Ad esempio: quando Vanzan abbiamo pubblicato. Si tratta di Vito Barcella, attuale assessore allo sport e cultura, che resta in lista. Ricordiamo che sono due le defezioni importanti: Aldo Piantoni e Michela Bendotti, i due ingegneri che per motivi professionali lasciano il Consiglio comunale. CHI RESTA – Della squadra uscente restano quindi candidati: il vicesindaco Stefano Mazzoleni, l’assessore ai servizi sociali Franco Quistini, l’assessore allo sport e cultura Vito Barcella e i consiglieri Giuseppe Bonfanti, Anna Frattini, Reginaldo Peracchi. Si ripresenta anche un consigliere in lista, ma non eletto nelle passate elezioni: Bruno Castelletti. NEW ENTRY – Entrano in lista l’attuale Presidente dell’Avis Gianluca Lanfranchi, l’imprenditrice Stefania Poli, il carabiniere della Centrale operativa di Clusone Gino Domenico Condomitti, e una giovane laureanda in giurisprudenza Simona Pezza. PONTE NOSSA – INAUGURAZIONE DOMENICA 7 DICEMBRE Le tre elle: Luigi, Luciano e Lorenzo D’altra parte questa scelta orienta ancora una volta il modello di sviluppo del nostro territorio verso le seconde case e, non ci stanchiamo di ripeterlo, è un modello superato che porta più problemi che benefici alle comunità locali! Occorre pensare delle valide alternative». Facile dirlo. Ci sono queste alternative? Risponde l’ex sindaco Luciano Sozzi, già candidato con la maggioranza ma non eletto: «Già dalla prima riunione alla quale sono stato invitato dalla Minoranza per dibattere il problema della destinazione delle ex colonie ho fatto presente a tutti che non ci può essere protesta senza proposta ed, infatti, è qualche settimana che si sta lavorando ad alcune idee alternative. Partiamo dal presupposto che la realizzazione di appartamenti deve essere lasciata come l’ultima soluzione possibile, da usare solo in caso di estrema necessità e sulla base di un progetto serio che il Comune vuole realizzare per la comunità. Le soluzioni possibili, con evidenti benefici sull’economia locale, a giudizio anche di tutti i relatori presenti ai vari convegni organizzati su queste tematiche, possono essere la conversione degli immobili in alberghi di prestigio, in strutture assistenziali di livello per gli anziani, campi per stage scolastici e sportivi, centri studi, etc. Perché non pensare allora, ad esempio, ad un albergo di grande lusso e prestigio con 200 o 300 camere con un centro congressuale per almeno 1000 persone, con strutture e centri benessere che avrebbe potuto comportare l’assunzione di almeno 200 dipendenti, dai laureati in lingue piuttosto che in economia al personale di servizio. Questo, tra l’altro, potrebbe creare un indotto importante anche per gli altri alberghi e lavoro per un altro centinaio di dipendenti. Certo, questo è meno facile che vendere appartamenti 13 dice che le ex colonie portano in dote al Comune dieci milioni e mezzo di euro non fa una buona informazione perché, se capisco bene, questi dieci milioni comprendono i sei che derivano dall’operazione Dalmine e i restanti che derivano dalla Cabrini e dalla Fiat. Ma dei sei milioni della Dalmine, tre e mezzo sono serviti per pagare l’immobile alla Regione (mica ce l’ha regalato), uno è servito per pagare i progetti della scuola alberghiera che questa maggioranza non ha più voluto fare e ne rimaneva uno e mezzo che è stato impegnato per altre cose (un milione solo per entrare in società al Monte Pora). Di fatto per la ristrutturazione della Dalmine sono rimasti 50.000 euro con cui non ci fai praticamente nulla. Dai piani integrati poi, al netto degli oneri provengono poco più di tre milioni di euro in totale. Insomma, da una serie di operazioni che potenzialmente avrebbero potuto fruttare più di venticinque milioni di euro di cui venti già sicuri (quelli della Dalmine), ne entrano poco meno di cinque». Luciano Sozzi: «In ogni caso l’assemblea pubblica sarà l’occasione per mettere sul tavolo i problemi, le proposte, le alternative e, al di là delle contrapposizioni tra maggioranze e minoranze, si potrà discutere di tutte queste questioni. Conclude Migliorati: «Se, come dice giustamente Vanzan, le Colonie sono lo snodo principale su cui passa la sua amministrazione, noi crediamo che siano anche lo snodo principale su cui passa il futuro dello sviluppo turistico, economico, urbanistico e ambientale del comune di Castione. Le amministrazioni passano ma i cittadini restano. E anche le seconde case e le colonie». Dunque non è finita: assemblea pubblica il 6 dicembre prossimo alle ore 21 presso il palazzetto dei convegni di Bratto-Dorga. Oratorio messo a nuovo la generosità dei Nossesi ha consentito finora di onorare puntualmente. “Una realizzazione importante per la nostra comunità parrocchiale – dice don Flavio Gritti, direttore dell’Oratorio stesso e Curato “in condominio” anche di Parre e di Premolo – perché è fondamentale poter disporre di un ambiente degno, un luogo dignitoso, anche esteriormente, in cui poter vivere esperienze di incontro e di aggregazione finalizzate al ‘sentirsi Chiesa’”. segue da pag. 11 Ma non c’è il rischio, qui come in altri paesi della nostra zona, di avere un bellissimo Oratorio ma pochi giovani che lo frequentano? “Il problema - dice don Flavio – è quello dell’eccesso di offerta di beni materiali: i giovani vengono visti non più come persone, futuri cittadini e cristiani da educare, ma soltanto come possibili consumatori, e, da questo punto di vista la nostra società dispone di tanti altri modi, efficacissimi, per allettarli e per accalappiar- li… Il percorso formativo dell’Oratorio, che si contrappone a questa logica, viene visto come impegnativo, e quindi può risultare molto meno allettante: di qui, credo, la diserzione di molti ragazzi”. La scelta educativa del nuovo Oratorio sarà comunque nel solco della fedele riproposta del messaggio di Don Bosco. “Con un’importante innovazione – conclude don Flavio – quella del sempre maggior coinvolgimento delle famiglie, perché per funzionare bene il nuovo Oratorio esige una consapevolezza ed un pensiero educativo più maturo da parte di tutta la comunità, genitori e famiglie in primis”. In occasione dell’inaugurazione, è stato preparato anche un libretto informativo che è stato distribuito in tutte le famiglie mossesi e che riporta, in sintesi, anche le varie tappe che hanno portato alla felice conclusione delle opere realizzate. (A.C.) Castione: Fiat ... Oltre le opere di urbanizzazione e i costi di costruzione, 2 milioni di euro costituiscono una somma rilevante, soprattutto se si tiene conto del difficile momento economico generale. Non va sottovalutato infatti il beneficio economico per l’economia locale che deriverà da questo intervento di qualificazione. Il patrimonio comunale ne uscirà arricchito grazie all’area di parco e parcheggi per 13.000 metri quadrati. Un’attenzione particolare è stata riservata alla qualità dell’ambiente, con la possibilità di utilizzo dell’area verde aperta a tutti i residenti circostanti. Valutati tutti questi aspetti, ha concluso Vanzan, “siamo convinti che la soluzione da noi proposta sia la migliore, in quanto va nel senso di migliorare e sviluppare il territorio e dare nuovo lavoro, intervenendo su un patrimonio esistente e non più utilizzato”. Votazione: il piano integrato Fiat è stato approvato con 10 voti, 5 contrari (Progetto Democratico e Luigi Ferrari), e 1 astenuto (Danilo Tomasoni). Adesso via alle osservazioni per tornare poi in Consiglio per l’approvazione definitiva. * * * Come ultimo punto all’ordine del giorno rimaneva l’esame e la controdeduzioni al programma integrato di intervento ‘Cabrini’. La maggioranza ha respinto tutte le sei osservazioni e lo ha approvato in via definitiva ancora con 10 favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto.