imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 1 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 2 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 3 Claudio Colaiacomo e Valentina Bisti sposi Las Vegas, 1 novembre 2002 Romena, 5 luglio 2007 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 4 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 5 Ritorno da un matrimonio non annunciato di Lorena Fiorini imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 6 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 7 “Arriviamo venerdì mattina alle sette e trenta. Prepara per noi una bella festa con cena”. Questo il lapidario messaggio via e-mail di mia figlia Valentina e del suo compagno Claudio, in viaggio di piacere, si fa per dire, dall’altra parte dell’oceano. Non li vedevo da un mese e 7 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 8 mezzo e la voglia di riabbracciarli era forte. E poi: quale occasione migliore per riaprire la cucina, mettersi intorno ai fornelli a sfaccendare e riunire la famiglia curiosa di avere il resoconto di un viaggio che nessuno dei componenti si era mai immaginato? Ebbene, qualcuno lo aveva progettato e messo in atto. Chi? Ovviamente la più intraprendente: “Core de mamma”. Certe volte l’avrei strangolata volentieri. Ma ora non vedevo l’ora di riabbracciarla e di non perdere neppure una parola delle sue emozioni. E che emozioni! 8 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 9 Intanto mi sono presa un giorno di ferie. Per andarli a prendere all’aeroporto a loro insaputa, per fare la spesa e organizzare la serata. “Il volo proveniente da New York ha circa mezz’ora di ritardo”, risponde l’Alitalia alla mamma già in agitazione alle prime luci dell’alba. Posso prendermela con calma e andare in aeroporto senza affanni. Nel frattempo sistemo casa ed indico alla fidata colf Delia le cose da fare. È ora di spostarsi. Calcolo mentalmente il tempo per arrivare, aggiungo il ritardo del volo, il ritiro 9 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 10 dei bagagli e decido che è ora di uscire. Li chiamerò strada facendo. Quando lo faccio mi accorgo, con stupore, che non solo sono arrivati, ma hanno già ritirato le valigie e stanno prendendo un taxi. La mia sorpresa è andata a farsi benedire! Evidentemente non era questa quella vera della giornata. Ce n’era un’altra che covava trasportata in aereo dall’altra parte del globo. Mi viene comunicata di fronte ad un caffè fumante da due ragazzi che prendono insieme coraggio, guardandosi prima negli occhi di sfuggita, e poi... candidamente mia 10 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 11 figlia dice: “Mamma, ci siamo sposati, a Las Vegas”. Capperi! Questa sì che è la notizia. Devo confessare che avevo temuto ben altro quando, incontrandoci e salutandoci affettuosamente, Valentina mi aveva comunicato: “Mamma, abbiamo una sorpresa”. Pausa. “Andiamo al bar e sediamoci”. Velocemente avevo buttato l’occhio sulla mano sinistra di entrambi ed avevo intravisto due anelli. Poteva essere quella la sorpresa? Oppure qualcos’altro? No, non poteva essere. Diventare nonna così, nel bel mezzo della mia seconda gioventù! Io, così 11 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 12 impegnata nell’autorealizzazione. No, non poteva essere. Assolutamente no. Il dubbio è durato il tempo di ordinare la colazione e sederci al bar. Bene. Volete sapere la mia risposta? Veloce e senza mezzi termini: “Pensa che stress ci siamo risparmiati”! Bell’è fatto. Archiviato. Rapidi e senza starci a pensare su una vita! Senza sfinirsi in preparativi di mesi. Chi invito, chi non invito. Ma quelli si offendono. Quegli altri ci restano male. Niente di tutto questo. Punto e a capo. Facciamo colazione in santa pace e ridiamoci su. 12 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 13 Sì, ma chi lo dice al padre? Loro naturalmente. La figlioletta sua adorata. L’unica luce dei suoi occhi. Soli, lontani da tutti. Nessuno a condividere l’emozione di un momento speciale. Ma saranno affari loro. Con questi dilemmi intrufolati nella testa ci lasciamo con l’impegno di ritrovarci a cena. In macchina parlo da sola, faccio congetture, rido, ridivento pensierosa, cerco di riorganizzarmi la giornata alla luce di quanto detto. Detto un corno! Non potevo dirlo a nessuno! Accidenti che proble- 13 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 14 ma. In ordine, il primo a saperlo doveva essere il padre, poi i nonni, poi gli zii e i cuginetti. Quindi meglio distrarsi con la spesa e i preparativi per la cena. Muta. Muta come un pesce. A proposito: oggi è venerdì e quindi il pesce mi sembra d’obbligo. Sarà il coregone, pesce d’acqua dolce – visto che ci sarà ben da addolcire la vita a qualcuno – molto diffuso e apprezzato e che i ragazzi amano tanto. Una festa ogni volta che lo faccio! Al forno e appoggiato sulle patate sistemate nella teglia rossa. E qui si tratta proprio di una festa! E che festa! 14 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 15 Cerco di immaginarmi le facce. E ancora mi viene da ridere. I nonni. Come tutti i nonni sono un po’ all’antica. Per loro l’abito bianco con lo strascico e l’organo che suona sono d’obbligo. E perché non aggiungere il canto dell’Ave Maria di Schubert? Qualcuno mi avrà preso per scema mentre guidavo e sempre ad alta voce mi dicevo: “La vita è tutta un gioco, acchiappiamola con allegria, tanto poi la frittata è fatta. Che ce la prendiamo a fá. Tanto vale riderci sopra”. E giù un’altra risata. Come se non 15 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 16 bastasse mi sono accorta che accompagnavo il blaterare con il movimento della mano sinistra. Dunque i nonni. Poi la zia. Da ex “terribile” non solo avrebbe capito, ma avrebbe senz’altro gioito con loro. Mio cognato Enzo, ragazzo con il cuore a Roma e in Casentino, avrebbe condiviso e apprezzato. Mio marito… l’enigma era proprio lui. Non riuscivo a capire quale sarebbe stata la sua reazione di fronte all’evento. E che evento. Va bé, stasera lo sapremo. 16 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 17 La tragedia era che fino all’ora di cena dovevo tenermelo per me. Dovevo tenermi la cicca. L’unica cosa che potevo fare era avvisarli che, oltre alla cena, avrebbero avuto una sorpresa. Una bella sorpresa. Per il resto, tutt’al più potevo continuare a fare congetture. In ultimo rimanevano Claudia e Lorenzo, i miei nipotini. Mi immaginavo le facce. Certo sarebbe tutto dipeso dalle nostre reazioni, secondo me, e questo rafforzava il mio modo di vedere la cosa. Sarebbe stato bello e auspicabile che tutti 17 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 18 partecipassero con gioia e felicità all’avvenimento. Ne avrebbero tratto l’insegnamento che la vita va vissuta accogliendo le novità con allegria e spensieratezza cercando di vedere il lato giocoso, ma anche comico, la serietà di certe decisioni, ma anche l’ironia condita da tanta, tanta voglia di vivere. Ma soprattutto mai fare una tragedia per nulla. Dio quanto mi sentivo saggia e ben disposta nei confronti del mondo. Dio, ti prego, fa che tutti, almeno la maggioranza, la pensino come me. 18 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 19 Con la testa che non abbandona l’argomento da apertura di telegiornale, mi ritrovo in cucina alle prese con la cottura del pesce. Avrei voluto farlo al forno con le patate, è vero, ma questo avrebbe richiesto tempo per pulirlo e sistemarlo nel vassoio al momento dell’arrivo degli ospiti visto che va servito caldo. Ci vuole una ricetta facile e che si possa preparare in anticipo. Ecco, ho trovato: Coregone in salsa verde. In questo caso il pesce va lessato, spinato e condito con una salsa ottenuta frullando aglio, olio 19 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 20 extra vergine d’oliva, una manciata di prezzemolo, un pizzico di capperi, alici, aceto, peperoncino. Un piatto eccezionale. Velocissimo. È giusto fare il coregone. Anche lui viene dall’estero. Dalla Svizzera. Fin dalla fine dell’800. Migliore e tra i più richiesti pesci d’acqua dolce, ha un corpo affusolato, color argenteo e buone caratteristiche organolettiche. L’avrete capito. Sto cercando di distrarmi pensando al pesce e poi agli altri piatti da preparare. 20 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 21 Una telefonata a metà pomeriggio mi informa di come sono andate le cose a casa Colaiacomo. Mariella ed Enrico, i genitori di Claudio, chiamano per commentare l’evento. Nel bel mezzo del pranzo i due colombi si lanciano un’occhiata d’intesa e poi Claudio comunica, tutto d’un fiato: “Ci siamo sposati”. Silenzio, sguardi increduli, nessuno si muove. Una vera e propria doccia fredda! Non sarebbe stata una novità un matrimonio, lo si aspettava certo, ma da organizzare con tutti i crismi. E invece… Bell’e fatto! Si 21 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 22 guardano le foto. Le prime riguardano gli sposi a mezzo busto. Valentina ha un abito bianco con ampia scollatura e volant, un fiore fra i capelli e il classico bouquet; lo sposo indossa una camicia bianca. Un vero matrimonio, anche negli abiti! No: Sorpresa! Le foto che li ritraggono a figura intera mostrano, a completamento, jeans e scarpe da ginnastica. Dunque, qualche speranza di vederli sposi in chiesa e con l’organo rimaneva in piedi. I festeggiamenti, quelli veri e da parte di tutti, sorelle comprese, rimanevano in attesa, erano solo rimandati. 22 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 23 È sera. Per prima arriva nonna Ida, sempre presente con l’insostituibile sostegno morale e materiale profuso in ogni circostanza. Insieme apparecchiamo la tavola. La voglio speciale: con la tovaglia ricamata e con le posate d’argento, con i bicchieri di cristallo e il centrotavola con i fiori. Mia madre: “Non capisco tutte queste calíe, in fondo siamo fra noi, che bisogno c’è di tutto quest’affarío?”. “Mamma, non vedo Valentina da tanto tempo, ho voglia di mettere in piedi una bella serata. E poi ha 23 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 24 detto che ci farà una sorpresa. Ed io non voglio essere da meno”. Mia madre si gratta la testa in segno di scetticismo e butta là un: “Mah, non ci capisco nulla”! Arriva mio padre con una pianta di ciclamini rossi. Dolce babbo Bruno sempre con le piante in mano e i fiori nel cuore! “Non penserai mica di cavartela con una pianta questa volta”? Dico andandogli incontro, abbracciandolo e sorridendo. È la volta degli sposi. A loro faccio il gesto del silenzio. Il papà deve essere il primo, cioè il secondo, a 24 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 25 sapere. Seguono chiacchiere allegre di chi torna da un lungo viaggio pieno di magia della grande terra d’America. Arriva mio cognato con i due nipotini. E anche qui saluti, abbracci festosi, parole distese d’affetto e curiosità. Il campanello squilla di nuovo. “Papà è sempre senza chiavi. Sembra non averne mai possedute”. Approfittando del telegiornale che tiene occupati gli altri ci spostiamo nello studio, ex camera di Valentina e lì avviene la rivelazione. Con grande semplicità mia figlia annuncia: 25 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 26 “Papà ci siamo sposati, a Las Vegas”. E lui: “Siete felici”? Alla risposta affermativa aggiunge: “Se siete felici voi, lo sono anch’io”. Agli abbracci di felicitazione aggiungo che posso alleggerirmi il cuore e ringraziare mentalmente Aldo per la naturalezza con cui ha saputo cogliere l’essenza di un gesto che poteva sembrare una ribellione agli schemi e che invece si è rivelato autentico piacere per la felicità della persona che più gli è cara. Corro in cucina prima e in sog26 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 27 giorno poi a controllare che tutto sia in ordine e a dare l’ultimo tocco. Preparo gli aperitivi, Aldo li serve ed è il momento di far partecipi gli altri della sorpresa. E’ancora Valentina a farlo, con la spontaneità che le è propria. Alle parole: “Vi devo fare una sorpresa”, mio padre aggiunge: “Io la so già, avete deciso di sposarvi”. Risposta: “No, ci siamo già sposati, a Las Vegas”. Seguono, dopo i primi veloci sguardi attenti e un po’ allibiti, congratulazioni, esclamazioni, felicita27 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 28 zioni e auguri per l’avvenire, seguiti dagli occhi lucidi di tutti. Faccio appena in tempo a cogliere la bocca aperta di mio nipote Lorenzo, sorpreso, ma nello stesso tempo con lo sguardo pieno d’ammirazione per quello che lui considera, ne sono certa, il mito della famiglia, il suo ideale da inseguire e raggiungere. Bravo, amore mio, hai capito il messaggio. Non è lo sfarzo, non sono i preparativi ricchi ed elaborati che fanno la festa, non è solo l’attesa che rende magico un evento. Lo è anche un matrimonio che sembrerebbe quasi un gioco. La vita è fatta di 28 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 29 momenti. E questo è uno di quelli autentici da festeggiare e ricordare. A cose fatte e a cena iniziata arriva trafelata la quasi sempre in ritardo zia Raffaella. Questa volta è giustificata. Il lavoro in aeroporto è spesso legato ad imprevisti. Si ritrova catapultata in un’atmosfera a dir poco eccitante per le novità e per le cose da raccontare e da stringere preziosamente al cuore di tutti. Il pesce è meraviglioso. Ma noi quasi non ce ne accorgiamo. È ormai tardissimo quando Aldo ed io rimaniamo da soli in cucina a caricare la lavastoviglie. “È 29 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 30 stata una bellissima serata” ci diciamo commentando e ricordando. Mi rammento che io di matrimoni a Las Vegas, fino ad ora, ho solo letto sui giornali o ne ho sentito parlare al cinema o alla televisione. Non avrei mai immaginato di poterne vivere uno così da vicino e in modo così leggero. Proprio nella mia famiglia. Proprio a casa mia. È il fascino delle cose che appaiono lontanissime, ma che possono piombarti, con freschezza ed allegria, davanti alla porta di casa ed entrare, creando, sì, un po’ di trambusto, ma anche tanta, tanta felicità. 30 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 31 imp fior 3 25 05 2007 15:07 Pagina 32