Centro di Orientamento Pastorale (COP) – Roma “Dalla necessità alla progettualità” Ricerca sulle nuove forme di comunità parrocchiali, dieci anni dopo l’indagine Grolla (1999) Giovanni Villata Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 1 Premessa • Le nuove forme di comunità fra parrocchie in Italia, per lo più, sono chiamate unità pastorali e nascono nel 1992. • Nell’ Arcidiocesi di Milano sono chiamate comunità pastorali. Altrove, aree pastorali, presidi pastorali, comunità presbiterali, comunità pastorali, ecc. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 2 La ricerca socio- pastorale • Promossa dal Centro di Orientamento Pastorale (COP) di Roma è stata realizzata da gennaio ad aprile 2010. • Un’indagine telefonica preliminare, a tutte le diocesi, è servita per conoscere se ci sono e come si configurano le forme di comunità parrocchiali. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 3 Si intende verificare … 1. il rinnovamento parrocchiale; della pastorale 2. una conduzione non centrata solo sul presbitero; 3. la presenza dei laici nelle comunità senza parroco residente; 4. la parrocchia soggetto unitario di pastorale sul territorio; Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 4 Triveneto 12 10 15 3 Distribuzione in regioni al 2010 6 7 Nord 68% 3 6 5 Centro 19% 3 6 1 Sud 13% 6 Centro da 22 nel 2000 a 37 oggi – Sud da 13 a 27 oggi Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 5 Il campione e lo strumento d’indagine … • è costituito da diocesi che hanno le unità o comunità pastorali: 78 su 100 . • Un questionario con le stesse domande poste da Grolla nel 1999 al fine di vedere i cambiamenti intervenuti dal 2000. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 6 Due avvertenze... • Le nuove forme di comunità fra parrocchie vanno collocate in un contesto di “movimento” della parrocchia e della pastorale in genere. Il modello di riferimento è quello conciliare di Chiesa comunione e missione, nella prassi tutt’ora “incompiuto”. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 7 La descrizione di unità pastorale condivisa Un sistema di comunità fra parrocchie unificato da quattro tratti: la missione, la comunione, il territorio omogeneo, il progetto. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 8 … si propongono l’obiettivo di evangelizzare il territorio … lo strumento di cui si servono è un progetto pastorale concreto, pensato e realizzato insieme. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 9 Il percorso di questa relazione 1. Dati generali sulla presenza e localizzazione delle unità e comunità pastorali nel nostro Paese. 2 . Caratteristiche delle nuove forme nella prassi delle diocesi. 3. Identità delle principali figure e strutture pastorali coinvolte nelle realizzazioni. 4. Verifica delle ipotesi alla base della ricerca. Conclusioni Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 10 1. Dati generali Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 11 Le parrocchie senza parroco residente • … sono ubicate ormai di più nelle città piccole o grandi (74%) che nelle zone rurali, di montagna o collina (57%). • E’ un segnale chiaro degli effetti prodotti nelle parrocchie dalla diminuzione dei presbiteri. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 12 • Le parrocchie senza residente sono affidate a: 83% parroco Parroco vicino Famiglia 8% 37% In solido Religiose 5% 5% 15% Diacono permanente La scelta dell’affidamento è imposta dalla congiuntura in cui si trova, per lo Villata più, ilCOP clero … - Ricera sulle Up Italiane 13 • Le unità pastorali sono formalmente costituite nel 66% delle diocesi. Nel rimanente 34% o si stanno avviando o esistono, però non formalizzate. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 14 • Anche nelle parrocchie che hanno il parroco residente, sono più frequenti le forme di comunità fra parrocchie nelle città piccole o grandi e nei centri storici (71%) di quelle nelle zone rurali, di collina e di montagna (58%). Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 15 • Esiti pastorali … Collaborazione fra parrocchie 64% Responsabilità affidate ai laici 44% Capacità di progettare insieme 52% Incontri e dialogo fra preti 59% Energia per la parrocchia 39% Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 16 E’ aumentata la percezione dei vantaggi, mentre è diminuita la resistenza da parte del clero (dal 35% al 15%). Non c’è ancora accordo unanime sugli esiti positivi. Tra questi è segnalata anche la maggior capacità di progettare (anello debole della catena). Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 17 2. Identità delle nuove forme nella prassi delle diocesi Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 18 • L’immagine che prevale (61%) è quella di più parrocchie vicine che operano insieme. Cambio radicale di prospettiva pastorale 43%. • Cooperazione istituzionalizzata fra parrocchie 35%. • Rendere visibile un nuovo modello di Chiesa 31%. • Sostituzione graduale delle parrocchie senza parroco 17%. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 19 • Alcune idee, largamente presenti agli inizi, che identificavano le unità pastorali come: • qualcosa di non chiaro (8%) • una semplice operazione di ingegneria ecclesiastica (3%) • un inutile tentativo di cambio (2%) oggi appaiono poco consistenti Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 20 L’idea più presente nella prassi è dunque la necessità della “cooperazione” più che il riferimento ad una mutata fisionomia di Chiesa, ad una ecclesiologia e ad una teologia dei ministeri adeguatamente pensate. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 21 Le motivazioni per l’avvio sono … Scarsità del clero Pastorale di settore Vita comune fra preti 21% 45% 29% 19% 35% Rinnovamento della pastorale parrocchiale 19% Necessità di un’azione pastorale organica e differenziata Attenzione al territorio Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 22 Le motivazioni più votate appaiono piuttosto funzionali ai bisogni della pastorale in situazioni strutturali di precarietà. In qualche modo si comprova la scelta della cooperazione come cifra identificativa, nella prassi, delle nuove forme. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 23 Borras scrive: “ se realizzate sulla linea dell’emergenza e della necessità, le unità pastorali porteranno inevitabilmente ad uno svuotamento sia dei fedeli sia dei pastori”. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 24 Valutazione su avvio e funzionamento 7% Alquanto limitato 39% Ancora iniziale 39% Soddisfacente 15% Buono Buono + Soddisfacente = 54% Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 25 Un po’ più di metà del campione esprime una valutazione positiva: • I benefici pastorali attesi sono realisti ? • L’esperienza è ancora troppo giovane ? • C’è qualche cambio da fare nell’impostazione dell’esperienza? Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 26 L’avvio insoddisfacente non è causato da … Mancanza di un progetto 89% Campanilismo 96% 81% Mentalità dei preti 99% Geografia Disomogeneità del territorio 83% 78% no Villata - Ricera COP sulle Up Italiane Riserve della gente 27 Ma è soprattutto causato … Dalla difficoltà a passare dalla collaborazione occasionale alla progettazione unitaria o ad un progetto concreto comune e condiviso. • Il 57% afferma di procedere con gradualità su questa strada. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane • Il 43% delle diocesi dichiara di non esserci arrivata. 28 Dove si collabora di più fra parrocchie in % Catechesi - catechisti Fidanzati- coppie Giovani Caritas - volontariato 73 65 65 40 Sociale e lavoro Cultura Tempo libero Si tratta degli ambiti tradizionali di pastorale. 7 12 27 Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 29 Dicono i vescovi italiani • L’attuale impostazione della pastorale centrata prevalentemente sui tre compiti fondamentali (l’annuncio del vangelo, la liturgia e la testimonianza della carità), pur essendo teologicamente fondata, non di rado può apparire troppo settoriale e non è sempre in grado di cogliere, in maniera efficace, le domande profonde delle persone soprattutto quella di unità, accentuata dalla frammentazione del contesto culturale” (CEI, Nota pastorale dopo il Convegno Ecclesiale di Verona, 22) Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 30 Chi anima queste nuove forme • Il parroco o alcuni sacerdoti 41% 65% Grolla riscontrava solo il 23% di risposte in favore di una èquipe. Comunque, i sacerdoti, ormai da tempo non so no più gli unici Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 31 protagonisti della pastorale. E’ un dato di fatto. L’esperienza in atto favorisce la pastorale rinnovata della singola parrocchia? Si + in parte 39 + 25% NO + in parte 31% + 25% Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 32 Il rinnovamento si registra di più (%) in ambiti, quali …. La partecipazione e responsabilità ai laici 49+8 L’ apertura e cooperazione tra parrocchie 45+ 4 La cooperazione fra preti 45+ 8 (Sì + In parte) Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 33 Il rinnovamento si registra di meno (%) in ambiti, quali …. Un’evangelizzazione più efficace 26+ 9 L’attenzione al territorio 27+4 Il coinvolgimento dei religiosi 10+8 (Sì + In parte) Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 34 3. Figure pastorali Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 35 Nelle parrocchie senza parroco residente ai laici sono affidati 7% Coordinamento della vita pastorale 18% Presidenza della preghiera comunitaria Ministero o servizi ai malati 45% Servizio amministr., manutenzioni 51% Catechesi e preparazione ai sacramenti 57% Ministero straordinario comunione Custodia, apertura e chiusura della Chiesa Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 68% 74% 36 I laici Sono ufficialmente riconosciute loro forme di ministerialità nel 43% Non sono riconosciute ufficialmente nel delle diocesi Il 4% delle diocesi non si esprime 53% delle diocesi Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 37 I servizi loro riconosciuti sono: Pastorale liturgica 15% 20% Canto sacro Pastorale preparazione ai sacramenti Pastorale giovanile 27% 28% Pastorale della carità 30% Pastorale famigliare 30% Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 38 In parrocchie con il parroco residente la maggior parte dei servizi non è affidata ai laici. E’ preponderante l’azione pastorale centrata sul clero. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 39 Nelle parrocchie senza parroco residente ….. • Ai laici sono affidati più servizi che attengono ai fondamentali della pastorale. • Essi sono valorizzati meno in ruoli di diretta responsabilità organizzativa della pastorale. E’ ancora il bisogno a stimolare la loro valorizzazione … Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 40 Le liturgie domenicali in parrocchie senza il presbitero … sono praticate solo nel 13% delle parrocchie delle unità pastorali. E’ chiaro che si punta sulla insostituibilità della Eucaristia domenicale. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 41 I Parroci • Il 66% contro il 34% delle diocesi afferma che ogni parroco rimane al suo posto con diritti e doveri propri. • L’8% contro il 92% dichiara che si nomina un solo parroco nuovo e tutti gli altri decadono rimanendo come collaboratori . Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 42 • La parrocchia …(%) Rimane tale 62 10 Si va verso una super parrocchia Va subito accorpata Le piccole parrocchie scompariranno fatalmente 7 9 Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 43 I diaconi permanenti sono …(%) Eletti moderatori in presenza o al posto del sacerdote 18 Responsabili di èquipe o settori 38 Coordinatori di gruppi di lavoro interparrocchiali Figure ponte con le istituzioni del territorio Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 26 4 44 4. Verifica delle ipotesi Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 45 1. E’ in atto un rinnovamento della pastorale parrocchiale più o meno equamente divisa fra: • forme di cooperazione indicate dal Codice e dal Vaticano II: al Centro e soprattutto al Sud del Paese. Molto meno al Nord. • nuove forme di comunità fra parrocchie : in aumento al Centro e al Sud e stabili al Nord. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 46 2. Il campione indica una azione pastorale ancora piuttosto ancorata al clero e affidata in parte notevole ai laici solo in caso di mancanza o assenza del clero. 3. E’ in aumento la presenza di laici che, nelle parrocchie senza parroco, svolgono servizi diversi; più che in quelle con parroco residente. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 47 4. Nella nuove forme di comunità parrocchiali il movimento verso un soggetto unitario di pastorale sul territorio è costante ma lento. Risulta anche minoritario. Prevalgono, collaborazioni bisogni. infatti, nettamente saltuarie funzionali Villata - Ricera COP sulle Up Italiane le ai 48 Conclusioni Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 49 Premesse • Siamo consapevoli che il linguaggio dei numeri, seppur interpretato da una prospettiva di fede, misura l’ efficacia umana. Non gli esiti della sua natura sacramentale. • (Lumen gentium, 1) Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 50 • Non dimentichiamo che il contesto pastorale è in movimento e che nelle diocesi italiane (Nord – Centro – Sud) persiste il modello di pastorale tradizionale, seppur con accentuazioni diverse. Queste diversità espresse dalle diocesi che hanno deciso di attuare le nuove forme di comunità parrocchiali, influiscono sulla loro attuazione. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 51 • Tenendo presente queste premesse, appare che le nuove forme si propongono e vengono percepite come esperienze “transitorie” ma di non ritorno. • Un cammino da proseguire attraverso un confronto critico continuo; sia con la natura della Chiesa comunione e missione sul territorio sia con la concretezza delle situazioni. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 52 1 In particolare • Si rafforza e si consolida la necessità di realizzare nuove forme di comunità parrocchiali al servizio pastorale del territorio. La prassi in atto attesta che tali comunità, nel nostro Paese, realizzano una identità comune di base in forme diversificate a seconda delle condizioni della comunità e del territorio. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 53 • I dati riferiscono di una crescita notevole di consenso sia del clero che dei laici verso tali forme e i vantaggi concreti che esse portano alla pastorale. 2 Il consenso non c’è sulla reale utilità per la vita pastorale della singola parrocchia. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 54 3 • Attorno al “nodo fondamentale” - il passaggio dalla cooperazione occasionale alla progettazioni unitaria si intrecciano questioni che sembrano essere anche le cause principali della tendenza a costruire una pastorale aprogettuale. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 55 Tali questioni sono: • Il divario fra motivazioni teologiche, ecclesiologiche e pragmatiche. • La debole relazione con il territorio e quindi la scarsa missionarietà. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 56 • La piena valorizzazione del laicato come produttore di senso nel cooperare alla realizzazione della comunione e della missione sul territorio. Evitando di ridurre i preti al culto e i laici a burocrati. •L’approfondimento del rapporto tra figure laicali di guida della comunità (sempre più frequenti e necessarie) e presbiteri . Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 57 L’urgenza ... E’ ineludibile una progettualità che, da un lato, metta in campo una nuova ermeneutica formativa e, dall’altro, la orienti verso l’acquisizione della dimensione missionaria e del territorio come “luogo teologico” dell’evangelizzazione. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 58 Ma … la “conversione della pastorale” passa attraverso la “conversione ministeriale”. “Questo è il punto su cui cade o sta il rinnovamento della parrocchia” Cfr. F .G .BRAMBILLA, Essere preti oggi e domani. Teologia, pastorale e spiritualità, Milano ,Gòossa 20082,52. Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 59 Grazie per la cortese attenzione Villata - Ricera COP sulle Up Italiane 60