Allegato alla delibera C.C. n. 21 del 14.07.2011
REGOLAMENTO
della POLIZIA
MUNICIPALE
DI
APRICENA
1
INDICE
TITOLO I – FUNZIONI DI POLIZIA MUNICIPALE – LOCALE
Art. 1 CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE E CONTENUTO DEL REGOLAMENTO
Art. 2 FUNZIONI
Art. 3 FUNZIONI DI POLIZIA GIUDIZIARIA, DI PUBBLICA SICUREZZA E DI POLIZIA
STRADALE
Art. 4 DIPENDENZA DELLA POLIZIA MUNICIPALE
TITOLO II – ORDINAMENTO
Art. 5 ORGANICO
Art. 6 ATTRIBUZIONI DEL COMANDANTE.
Art. 7 ATTRIBUZIONI DEL VICECOMANDANTE
Art. 8 ATTRIBUZIONI DEGLI AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE
Art. 9 STATO GIURIDICO E TRATAMENTO ECONOMICO
TITOLO III – NORME SPECIALI PER L’ACCESSO
Art.
10
MODALITA’ DI ACCESSO
Art.
11
MOBILITA’
Art.
12
MISSIONI ED OPERAZIONI ESTERNE
Art.
13
DISTACCHI E COMANDI
Art.
14
INIDONEITA’ AL SERVIZIO
Art.
15
PATROCINIO LEGALE
TITOLO IV – NORME DI COMPORTAMENTO
2
Art.
16
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO
Art.
17
DIPENDENZA GERARCHICA
Art.
18
COMPORTAMENTO IN SERVIZIO
Art.
19
SEGRETO D’UFFICIO E RISERVATEZZA
Art.
20
CURA DELL’UNIFORME
Art.
21
CURA DELLA PERSONA
Art.
22
PRESENTAZIONE IN SERVIZIO
Art.
23
ASSENZE DAL SERVIZIO
Art.
24
SALUTO
Art.25 USO DEI VEICOLI E DELLE ATTREZZATURE IN DOTAZIONE AL CORPO
TITOLO V – ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
Art.
26
ORDINE DI SERVIZIO DEL GIORNO
Art.
27
ORDINI VERBALI
Art.
28
ESECUZIONE DEGLI ORDINI
Art.
29
RIENTRO IN SERVIZIO - RAPPORTO DI SERVIZIO
Art.
30
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Art.
31
ORARIO DI SERVIZIO E OBBLIGO DI PERMANENZA IN SERVIZIO
Art.
32
FERIE
Art.
33
OBBLIGO DELL’AVVISO IN CASO DI ASSENZA
3
Art.
34
TEMPORANEA INABILITA’ FISICA
Art.
35
ACCERTAMENTI MEDICI IN MATERIA DI SICUREZZA
Art.
36
ENCOMI ED ELOGI
Art.
37
SANZIONI DISCIPLINARI
TITOLO VI – DOTAZIONI
Art.
38
UNIFORME DI SERVIZIO E DI RAPPRESENTANZA
Art.
39
GRADI E DISTINTIVI
Art.
40
TESSERE E PLACCHE DI RICONOSCIMENTO
Art.
41
USO E MANUTENZIONE DEGLI STRUMENTI OPERATIVI E MEZZI IN
DOTAZIONE
Art.42 BANDIERA
Art.
43
NORME DI RINVIO
TITOLO VII – STRUMENTI DI AUTOTUTELA ED ARMI
Art.
44
ARMA D'ORDINANZA E DI RAPPRESENTANZA
Art.
45
ASSEGNAZIONE DELL'ARMA E MODALITA’
Art.
46
MODALITA’
Art.
47
SERVIZI DI COLLEGAMENTO E DI RAPPRESENTANZA
Art.
48
SERVIZI ESPLICATI FUORI DELL'AMBITO TERRITORIALE
Art.
49
CONSEGNATARIO DELLE ARMI
Art.
50
MANUTENZIONE ED USO DELL’ARMA
Art.
DOVERI
4
51
Art.
52
ADDESTRAMENTO AL TIRO
Art.
53
RINVIO
TITOLO VIII – NORME FINALI E DI RINVIO
Art.
54
APPLICABILITA'
Art.
55
COMUNICAZIONI
Art.
56
ENTRATA IN VIGORE
5
Comune di APRICENA
Provincia di Foggia
REGOLAMENTO del CORPO DI
POLIZIA MUNICIPALE
TITOLO I - FUNZIONI DI POLIZIA MUNICIPALE
Articolo 1 - CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE e CONTENUTO DEL REGOLAMENTO
Le funzioni di polizia locale del Comune di Apricena sono svolte dal Corpo di Polizia Municipale ai
sensi dell’Art. 1 della Legge n. 65 del 7 marzo 1986.
L’organizzazione e il funzionamento del Corpo di Polizia Municipale sono disciplinati dal presente
regolamento in attuazione degli articoli 4 e 7 della legge 7 marzo 1986 n. 65 e della legge regionale
24 gennaio 1989 n. 2.
Articolo 2 – FUNZIONI
Nell’ambito del territorio del Comune di Apricena e nei limiti delle competenze dell’Ente Pubblico
Territoriale, la Polizia Municipale, in seguito P.M., si pone all’esclusivo servizio della comunità,
esercitando una primaria e fondamentale azione di tutela e di protezione della sicurezza dei cittadini
e del patrimonio comunale.
In particolare, oltre alle funzioni istituzionali previste dalle leggi dello Stato e della Regione Puglia,
la P.M. :
vigila al fine di garantire l’osservanza delle disposizioni normative emanate dallo Stato e dalla
Regione Puglia;
vigila sull’osservanza delle leggi, dei regolamenti e delle altre disposizioni emanate dallo Stato,
dalla Regione, dalla provincia e dal Comune, con particolare riferimento a quelle concernenti la
Polizia urbana e rurale, la circolazione stradale, l’edilizia, il commercio, i pubblici esercizi, la
vigilanza igienico-sanitaria, la tutela ambientale;
vigila sulla salvaguardia dell’integrità e della intangibilità del patrimonio pubblico;
presta soccorso, di concerto con gli organismi di Protezione Civile, nella ipotesi di pubbliche
calamità, di disastri, nonché in caso di privati infortuni;
assolve ai compiti d’informazione, di raccolta di notizie, di accertamento, d’ispezione e di
rilevazione;
collabora, limitatamente ai settori di attività di specifica attribuzione, con tutte le Forze di Polizia
dello Stato e della Protezione Civile;
promuove progetti e studi di tutela della sicurezza locale al fine di prevenire la commissione di
reati;
garantisce, con attività di prevenzione, la pacifica ed ordinata convivenza dei cittadini;
svolge servizi d’ordine, di vigilanza e di scorta necessari per l’espletamento di attività e compiti
istituzionali dell’Amministrazione Comunale;
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disimpegna, con le prescritte modalità, i servizi d'onore in occasione di pubbliche funzioni e
manifestazioni, di cerimonie ed ogni altra particolare circostanza e fornisce la scorta d'onore al
Gonfalone del Comune;
espleta compiti di Polizia Giudiziaria in conformità a quanto disposto dalla “ Legge Quadro
sull’Ordinamento della Polizia Municipale ” ed in osservanza delle prescrizioni del vigente Diritto
Processuale Penale e sue successive modificazioni e/o integrazioni;
espleta funzioni ausiliari di Pubblica Sicurezza in ottemperanza a quanto prescritto dalla Legge
Quadro sull’Ordinamento della Polizia Municipale - Locale e sue successive modificazioni e/o
integrazioni;
espleta tutti i servizi di Polizia Stradale ai sensi dell’art. 11 del decreto legislativo 30 aprile 1992 n.
285 e sue successive modifiche ed integrazioni;
espleta l’esercizio delle funzioni di Polizia Edilizia, di Polizia Ambientale e di Polizia Rurale;
espleta l’esercizio delle funzioni di Polizia Amministrativa ed Annonaria conformemente alle
disposizioni vigenti;
espleta l’esercizio delle funzioni di Polizia Tributaria con esclusivo riferimento ai tributi locali.
La P.M. del Comune di Apricena esercita infine ogni altra funzione prevista dall’ordinamento
giuridico ed attribuita espressamente dalle norme vigenti alla Polizia Locale.
Articolo 3 – FUNZIONI DI POLIZIA GIUDIZIARIA, PUBBLICA SICUREZZA E POLIZIA
STRADALE DEGLI APPARTENENTI ALLA P.M.
Il personale del Corpo di Polizia Municipale, nell’ambito territoriale del Comune e nei
limiti delle proprie attribuzioni e della categoria d’appartenenza, riveste le qualità di:
- Pubblico ufficiale, ai sensi dell’art. 357 del Codice Penale;
- Agente di Polizia Giudiziaria, ai sensi dell’art. 57, secondo comma, del Codice
di Procedura Penale;
- Ufficiale di Polizia Giudiziaria, ai sensi dell’art. 57, terzo comma, del Codice di Procedura
Penale, per il Comandante e responsabili dei nuclei ;
- Agente di Pubblica Sicurezza, ai sensi dell’art. 5 della legge 7.3.1986, n. 65.
Articolo 4 - DIPENDENZA DELLA POLIZIA MUNICIPALE
La P.M. di Apricena opera esclusivamente alle dirette dipendenze funzionali ed amministrative del
Sindaco o dell'Assessore delegato alla P.M. del Comune di Apricena.
Il Sindaco o l'Assessore delegato, esercita le seguenti attribuzioni:
- sovrintende all’attività complessiva del Servizio di P.M.;
- impartisce le direttive, esercitando poteri d’impulso, d’indirizzo e di proposizione;
- adotta i provvedimenti previsti dalle leggi e dai regolamenti.
Nell’espletamento di compiti di Polizia Giudiziaria, gli appartenenti alla P.M. del Comune di
Apricena, con funzioni e qualifiche di Agente e/o Ufficiale di Polizia Giudiziaria, dipendono
direttamente ed unicamente dalla competente Autorità Giudiziaria.
Al vertice della P.M., ordinata gerarchicamente, è posto il Comandante che ne ha la responsabilità.
Il Comandante della P.M. del Comune di Apricena è responsabile esclusivamente verso il Sindaco
o l'Assessore alla P.M. dell’addestramento, della disciplina e dell’impiego tecnico-operativo di tutti
gli appartenenti al Servizio.
In considerazione del combinato disposto degli articoli nrr. 2 e 9 della Legge 07.03.1986 n° 65, la
Polizia Municipale del Comune di Apricena costituisce entità organizzativa unitaria ed autonoma
rispetto alle altre strutture dell’Organizzazione Comunale.
Attesa la peculiare caratterizzazione delle funzioni di Polizia Locale e ritenuto quanto innanzi
precisato, il Comandante risponde unicamente e direttamente al Sindaco o all'Assessore delegato,
della pianificazione e della gestione degli obiettivi di settore nonché dei risultati del relativo
servizio.
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Tra il Sindaco o l'Assessore alla P.M. ed il Comandante della P.M. non può interporsi alcuna figura
dirigenziale di raccordo, ai sensi del Capo III del CCNL del 22.01.2004 e come peraltro, affermato
da orientamento giurisprudenziale consolidato ( ex multis: Cons. Stato, Sez. V, 08/03/2001 n.
1360).
TITOLO II - ORDINAMENTO
Articolo 5 - ORGANICO
1. La dotazione organica del Corpo di Polizia Municipale è così stabilita:
- nr. 1 (uno) Comandante, categoria D 3;
- 1 ( uno ) Vicecomandante, categoria D 1;
- Agenti di Polizia Municipale, categoria C;
Il contingente numerico complessivo degli addetti alla P.M. deve essere determinato secondo criteri
di funzionalità ed economicità ed, in ogni caso e comunque, in rapporto al numero degli abitanti del
Comune, ai flussi della popolazione, alla estensione ed alla morfologia del territorio ed alle
caratteristiche socio-economiche della comunità locale.
Esso è stabilito in sede di determinazione della dotazione organica, tenuto conto delle
considerazioni di cui al precedente art. 2 e di quanto stabilito dall’art. 7 della Legge n°65/86 ed è
soggetto ai criteri indicati dall’art.7 comma 1 e 2 della Legge n° 65/86, nonché alle norme generali
in materia di organici e può essere oggetto di revisione da parte dell’Amministrazione in relazione
agli obiettivi ed esigenze di servizio.
Articolo 6 – ATTRIBUZIONI DEL COMANDANTE
Ai sensi della Legge 07 marzo 1986 n° 65 e sue successive modifiche e integrazioni “Legge Quadro
sull’Ordinamento della Polizia Municipale” e della Legge della Regione Puglia 24 gennaio 1989 n°
2 e sue successive modifiche e integrazioni, il Comandante della P.M. (figura apicale dell’Ente
Locale) è responsabile, esclusivamente, verso il Sindaco o l'Assessore alla P.M.:
dell'addestramento, della disciplina e dell'impiego tecnico-operativo degli appartenenti alla P.M.
L'esercizio delle funzioni dirigenziali deve ispirarsi ai principi di efficienza, efficacia, economicità e
qualità dell'azione amministrativa.
Il Comandante:
- dirige il Corpo di Polizia Municipale ed è responsabile della gestione della relativa attività;
- cura il funzionamento e l’organizzazione interna della struttura, assicurando una migliore
utilizzazione ed un efficace impiego delle risorse umane e strumentali assegnate Egli è, in
particolare, responsabile verso il Sindaco dell’addestramento, della disciplina e dell’impiego
tecnico-operativo degli appartenenti al Corpo;
- riveste il grado di Capitano di Polizia Municipale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale
24.1.89 n.2;
- in conformità agli obiettivi generali dall’amministrazione comunale, in particolare:
cura l’aggiornamento tecnico-professionale dei componenti il Corpo;
dispone dell’impiego tecnico-operativo del personale dipendente
assegnandolo alle unità, ai reparti ed ai servizi vari;
dispone servizi ispettivi per accertare che tutti i dipendenti adempiano i
loro doveri secondo le direttive impartite;
provvede a tutti i servizi diurni, ordinari e straordinari di istituto a mezzo
ordini di servizio;
coordina i servizi del Corpo con quelle delle altre Forze di Polizia
secondo le intese stabilite dalla Pubblica Amministrazione;
propone encomi al personale ritenuto meritevole;
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in caso di assenza o di impedimento è sostituito dal Vice comandante.
Con riferimento alla peculiare attività della Polizia Municipale provvede, altresì:
ad attività di studio, ricerca ed elaborazione dei programmi, piani e progetti;
al controllo e verifica dei risultati conseguenti l’attività svolta;
ad attività di direzione e coordinamento del personale dipendente;
a curare la corretta procedura nella formazione degli atti amministrativi
firmandone le relative proposte;
a curare il mantenimento delle migliori relazioni con l’Autorità Giudiziaria, con
le Forze di Polizia;
ad esprimere eventuali pareri sui progetti, programmi, interventi atti e
provvedimenti che riguardano la circolazione stradale;
a segnalare al Sindaco fatti e situazioni da valutare allo scopo di migliorare la
funzionalità e l’efficienza di servizi comunali;
a rappresentare il Corpo nei rapporti interni ed esterni in occasione di
manifestazioni pubbliche;
a compiere quant’altro demandato dallo Statuto, dal C.C.N.L., assumendone
conseguentemente le connesse responsabilità civili, penali ed amministrativocontabili.
Art. 7- ATTRIBUZIONI DEL VICECOMANDANTE E DEI RESPONSABILI DEI
NUCLEI
Il Vicecomandante assume il grado di tenente e la qualifica di Ufficiale di Polizia
Giudiziaria. Egli riveste tutte le qualifiche e funzioni attribuite al Comandante, tranne
quella di responsabile, sostituendolo in caso di assenza.
Art. 8. ATTRIBUZIONI DEGLI AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE
Agli Agenti di Polizia Municipale compete l’espletamento dell’attività esecutiva
propria della polizia municipale, che implica responsabilità ed autonomia operativa
degli stessi nell’ambito delle funzioni di pertinenza, sulla base delle prescrizioni
provenienti dal Comandante e, nei limiti delle proprie attribuzioni, dai coordinatori del
servizio dai quali dipendono.
Gli Agenti di Polizia Municipale assolvono con cura e diligenza ai doveri d’ufficio e di
servizio, nel rispetto delle leggi, dei regolamenti, delle ordinanze, delle istruzioni e
delle direttive ricevute e collaborano tra loro integrandosi a vicenda, in modo che il
servizio risulti efficiente e funzionale.
Insieme al senso di disciplina verso i Superiori e di cortesia verso i colleghi, devono
tenere, costantemente, in pubblico, contegni e modi corretti ed urbani nonché
deontologicamente consoni al fine di ispirare fiducia e credibilità verso l’Istituzione di
appartenenza.
Rientrano tra i compiti particolari degli Agenti di P.M. :
a) vigilare sul buon andamento di tutti i pubblici esercizi nelle vie e piazze del Comune di Apricena;
b) esercitare una vigilanza attenta e continua sull'osservanza delle leggi e dei regolamenti;
c) accertare e contestare le violazioni nei modi prescritti dalle leggi e dai regolamenti;
d) limitarsi a fare riferimento, nel contestare le infrazioni, alle disposizioni violate, evitando inutili e
spiacevoli discussioni e rinviando l'interessato al Funzionario – Comandante della P.M. per ogni
eventuale contestazione;
e) prestare soccorso ed assistenza ai cittadini, accorrendo prontamente ove si renda necessaria la
loro opera;
f) essere premurosi e gentili con coloro che chiedono notizie, indicazioni o assistenza;
g) assumere e dare informazioni, praticare ricerche ed accertamenti relativi ai servizi comunali;
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h) vigilare sul patrimonio comunale per garantire la buona conservazione e reprimere ogni illecito
uso;
i) esercitare, nelle zone cui espletano il loro servizio, il controllo sull'osservanza delle norme in
materia di viabilità, di polizia urbana e amministrativa, di annona e commercio, di edilizia, di igiene
ecc;
l) intervenire prontamente, trovandosi presente a risse ed a litigi, per dividere i contendenti e
richiedere, se necessario, l'intervento di altri organi di polizia;
m) prestare assistenza al trasporto e accompagnamento di persone ferite, informandone il
Funzionario – Comandante della P.M. e le competenti autorità qualora ritengano che il fatto abbia
relazione con una azione delittuosa;
n) depositare al più presto, con le modalità stabilite dal Comandante della P.M., gli oggetti smarriti
o abbandonati, da loro rivenuti o ricevuti in consegna;
o) sorvegliare che non si verifichino costruzioni o depositi senza la prescritta concessione e/o
autorizzazione del Sindaco, accertando inoltre che i cantieri edili siano muniti delle indicazioni e
delle tabelle prescritte dalle vigenti disposizioni normative e della eventuale segnaletica prevista dal
Codice della Strada ed in regola con la normativa antinfortunistica;
p) custodire con cura tutti i bollettari dati loro in carico, compilando integralmente e correttamente
le bollette di contestazione o di conciliazione avendo cura di versare gli importi secondo le modalità
stabilite dal Comandante della P.M. e denunciando senza indugio al Comandante stesso l'eventuale
smarrimento dei bollettari in dotazione;
q) disimpegnare tutti gli altri servizi che siano regolarmente loro ordinati;
r) vigilare affinché siano osservati gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali e
pubblici e tutte le norme legislative regolamentari a questi ultimi destinate;
s) dare notizia di ogni reato commesso in loro presenza, salvo che si tratti di reato punibile a querela
di parte.
t) redigere, a fine servizio, specifico rapporto relativo all'attività svolta.
Articolo 9 - STATO GIURIDICO E TRATTAMENTO ECONOMICO
Lo stato giuridico e il trattamento economico del personale della P.M. sono disciplinati dalle norme
legislative in materia di pubblico impiego e di Polizia Municipale, nonché dai contratti collettivi
nazionali di lavoro e dai contratti aziendali del comparto dei dipendenti degli Enti Locali.
TITOLO III – NORME SPECIALI PER L’ACCESSO
Articolo 10 - MODALITA’ DI ACCESSO
Accesso dall’esterno:
Per essere ammesso al concorso per l’accesso dall’esterno, alle varie categorie della Polizia
Municipale, oltre a quanto disposto dalla Legge e dai regolamenti per gli altri dipendenti,
nonché nel rispetto del C.C.N.L., sono richiesti i seguenti requisiti:
1.
titolo di studio richiesto per l’ammissione al concorso del posto di Comandante
(categoria D/3) è la laurea quinquennale in Scienze Giuridiche, Economiche o Politiche e
delle Relazioni Internazionali o equipollenti.
2.
titolo di studio richiesto per l’ammissione al concorso del posto di Vicecomandante
(categoria D/1) è il Diploma di Laurea quinquennale in Scienze Giuridiche, Economiche o
Politiche e delle Relazioni Internazionali o equipollenti.
3.
titolo di studio per i posti di Agente di Polizia Municipale (categoria C) è il Diploma
di Scuola Media Superiore;
4.
idoneità fisica accertata mediante visita medico attitudinale da svolgersi presso la
competente A.S.L.;
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5.
trovarsi nelle condizioni soggettive previste dalla legge sull’Ordinamento della
Polizia Municipale 7 marzo 1986, n.65;
6.
essere in possesso della patente di abilitazione alla guida di motoveicoli ed
autoveicoli (Patenti A e B) e dei requisiti necessari per il porto d’arma per i concorsi banditi
dopo l’approvazione del presente Regolamento.
Non sono ammessi al concorso coloro che sono stati espulsi o non ritenuti idonei al servizio
militare, dai Corpi militarmente organizzati o destituiti dai pubblici Uffici, che hanno riportato
condanne o pene detentive per delitto non colposo o sono stati soggetti a misure di prevenzione,
oppure hanno rilasciato la dichiarazione di cui alla legge 15 dicembre 1972, n.772 (obiettori di
coscienza).
Accesso dall’interno
Per l’accesso dall’interno ai posti di Agente di Polizia Municipale valgono le modalità stabilite per
la progressione verticale del personale interno ai sensi del vigente Regolamento disciplinante le
modalità dei concorsi ed i criteri di valutazione delle prove e dei titoli, sempre nel rispetto delle
vigenti norme.
Per quanto riguarda la nomina dei Responsabili dei nuclei operativi, per la particolare figura
caratterizzata da una professionalità acquisita esclusivamente all’interno dell’ente, si procede a
selezione interna in base a criteri valutativi ed anzianità di servizio.
Per l’accesso dall’interno al posto di Comandante e Vicecomandante si rimanda a quanto disposto
dal d. lgs. n. 150/2009 ( c.d. riforma Brunetta ), che stabilisce i seguenti vincoli imposti dal
legislatore in materia di progressione di carriera :
- l’obbligatorietà del concorso pubblico;
- la possibilità della riserva per gli interni non superiore al 50% dei posti messi a concorso;
- il possesso anche da parte del personale interno del titolo di studio previsto per l’accesso
dall’esterno.
Art.11-MOBILITA’
All’interno del Corpo vige il principio della piena mobilità.
Per la mobilità esterna si applicano le norme di legge e quelle previste dai contratti di lavoro.
Art.12-MISSIONI ED OPERAZIONI ESTERNE DI POLIZIA MUNICIPALE
Le missioni del personale del Corpo esterne al territorio Comunale sono autorizzate dal
Comandante. Esse sono ammesse per:
a- fini di studio ed aggiornamento professionale, collegamento e rappresentanza;
b- rinforzare altri Corpi o servizi in occasioni particolari o eccezionali, purchè
esistano appositi piani o accordi tra le Amministrazioni interessate. Di ciò va data preventiva
comunicazione al Prefetto;
c- rinforzare Corpi o Servizi in occasioni di eventi calamitosi o d’infortuni pubblici o privati
fermo restando l’obbligo di darne tempestiva comunicazione al Sindaco ed al Prefetto.
Le operazioni esterne di Polizia, d’iniziativa degli appartenenti al Corpo durante l’espletamento del
servizio, sono ammesse esclusivamente in caso di flagranza dell’illecito commesso nel territorio
d’appartenenza.
Il trattamento economico del personale incaricato di compiere missioni esterne di cui ai punti sub a)
e b) è liquidato e pagato dall’ente di appartenenza.
Negli altri casi, i rapporti economici fra Enti o Autorità e personale all’uopo autorizzato
dall’Amministrazione Comunale saranno definiti direttamente tra le parti nel rispetto della
normativa in vigore.
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Art.13- DISTACCHI E COMANDI
Ai sensi dell’art.4 della legge 7 marzo 1986, n.65 gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale
possono essere autorizzati a prestare servizio presso altri Enti.
I distacchi e i comandi, con provvedimento del Comandante, saranno consentiti soltanto per
esigenze temporanee e purché i compiti assegnati siano inerente alle funzioni di Polizia locale e la
disciplina rimanga quella dell’organizzazione di appartenenza. In tal caso, l’ambito ordinario
dell’attività è quella del territorio Comunale o quello dell’Ente presso cui il personale sia stato
comandato.
L’Ente beneficiario del comando deve rimborsare al Comune il trattamento economico spettante al
personale comandato nonché le relative indennità di missione poiché dovute ed i compensi
dell’eventuale lavoro straordinario.
Articolo 14 - INIDONEITA’ AL SERVIZIO
In considerazione della tipicità delle attività espletate dalla Polizia Municipale, il personale di
appartenenza dovrà essere sottoposto a visite mediche periodiche secondo le normative vigenti e,
comunque, almeno una volta l’anno. Nei luoghi di lavoro dovranno essere applicate le norme per la
sicurezza e la tutela dei lavoratori.
Le lavoratrici in stato di gravidanza dovranno essere dispensate dall’attività lavorativa
dell’ambiente “strada” e dai servizi notturni, assegnate ad attività di supporto nei servizi interni.
In caso di temporanea inabilità fisica parziale - temporanea, gli appartenenti al Servizio dovranno
essere impiegati in conformità alle indicazioni fornite dal Collegio medico.
In caso di inidoneità fisica permanente ai servizi esterni dovuta a causa di servizio, riconosciuta
dalla competente commissione medica disciplinata dalla normativa vigente, gli appartenenti alla
Polizia Municipale verranno impiegati nei servizi interni d’Istituto.
Articolo 15 - PATROCINIO LEGALE
Il Comune di Apricena, anche a tutela dei propri diritti ed interessi, ove si verifichi l’apertura del
procedimento di responsabilità civile e penale nei confronti di un suo dipendente, appartenente alla
P.M., per fatti od atti direttamente connessi all’espletamento del servizio ed all’adempimento dei
compiti d’ufficio, assumerà a proprio carico, a condizione che non sussista conflitto di interesse,
ogni onere di difesa sin dall’apertura del procedimento, facendo assistere il dipendente da un legale
di gradimento del medesimo.
Il dipendente interessato al patrocinio legale dovrà comunicare obbligatoriamente all’Ente Locale il
contenuto della controversia in essere.
In caso di pronuncia di Sentenza passata in giudicato per i fatti commessi per dolo o per colpa
grave, il Comune di Apricena recupererà dal dipendente tutti gli oneri sostenuti per la sua difesa in
ogni stato e grado del giudizio.
TITOLO I V – NORME DI COMPORTAMENTO
Articolo 16 - NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO
Il personale della P.M. deve avere un comportamento sempre consono alla dignità della divisa,
improntato alla massima correttezza e imparzialità, nella piena coscienza delle finalità e delle
conseguenze delle proprie azioni in modo da riscuotere stima, fiducia e rispetto da parte della
collettività, la cui collaborazione deve essere considerata essenziale per un miglior esercizio dei
compiti istituzionali.
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Gli appartenenti alla P.M. devono astenersi dal porre in atto comportamenti ed atteggiamenti tali da
arrecare pregiudizi all'Amministrazione e al Servizio. Nell'esercizio delle sue funzioni il personale
della P.M. deve considerarsi innanzitutto l'organo a mezzo del quale la Civica Amministrazione è
presente in ogni zona del territorio, tenendo conto che la sua azione non può essere solo repressiva
ma, nei limiti consentiti dalla legge, preventiva ed educativa.
L'appartenente alla P.M. deve corrispondere alle richieste dei cittadini intervenendo o indirizzando
secondo criteri di opportunità, equità e competenza, non trascurando di salutare la persona che lo
interpella o a cui si rivolge. Deve assumere nei confronti della collettività un comportamento
consono alla sua funzione, non deve dilungarsi in discussioni con cittadini per cause inerenti
operazioni di servizio e deve evitare, in pubblico, apprezzamenti e rilievi sull'operato
dell'Amministrazione e dei colleghi. Non deve occuparsi, nemmeno gratuitamente, della redazione
di esposti o ricorsi relativi ad argomenti che interessano il Servizio. Quando opera in ambito civile,
ha l'obbligo di qualificarsi preventivamente esibendo l'apposita tessera di riconoscimento.
Nell'espletamento del servizio deve astenersi da qualsiasi manifestazione ed attività avente carattere
politico. In servizio non deve, senza necessità, accompagnarsi o fermarsi a parlare con chicchessia.
In ogni caso, anche fuori servizio, il personale della Polizia Municipale deve evitare in pubblico,
discussioni, apprezzamenti e rilievi sull'operato dei Colleghi, dei Superiori gerarchici e
dell'Amministrazione Comunale.
Occorrendo di frequentare in divisa esercizi pubblici, si tratterrà per il tempo strettamente
necessario, mantenendo un contegno riservato e irreprensibile. Fuori dell'orario di servizio non deve
indossare la divisa.
Durante l'orario di servizio è fatto obbligo di non fare compere - personali e/o per la famiglia - di
qualunque genere.
L'operatore non deve abbandonare il posto di servizio nè farsi sostituire, anche per breve durata,
senza esplicita autorizzazione del superiore gerarchico, tranne in casi di assoluta e comprovata
necessità.
Il personale della P.M. dovrà, in particolare: 1) osservare con ogni cura ed assiduità i doveri di
servizio e di ufficio, con sicura conoscenza e sotto stretta osservanza delle leggi, dei regolamenti,
delle ordinanze e delle direttive ricevute; 2) curare il proprio aggiornamento professionale tramite
testi aggiornati e commentati che saranno forniti dall'Amministrazione Comunale e con la
partecipazione a corsi di aggiornamento; 3) osservare l'orario di servizio; 4) usare l'autorità
derivante dalla propria funzione, ma senza abusarne a proprio vantaggio.
Articolo 17 - DIPENDENZA GERARCHICA
Il personale appartenente alla Ripartizione di Polizia Municipale esercita le attività d’istituto,
conformandosi alle direttive impartite dai diretti responsabili (superiori gerarchici).
Nel caso in cui le direttive impartite siano viziate da illegittimità, il dipendente dovrà esternare per
iscritto le proprie contestazioni.
Le direttive dovranno, comunque, essere eseguite se verranno rinnovate per iscritto, fatti salvi i casi
di direttive impartite dai superiori gerarchici ma che non devono osservarsi, poiché assolutamente e
manifestamente criminose per violazione di norme penali.
Articolo 18 - COMPORTAMENTO IN SERVIZIO
La buona organizzazione e l'efficienza della P.M. si basano sul principio della disciplina, la quale
impone al personale il costante e pieno adempimento di tutti i doveri inerenti le proprie mansioni,
attribuzioni, qualifiche e gradi, la stretta osservanza delle leggi, degli ordini e delle direttive
ricevute, nonché il rispetto della gerarchia e la scrupolosa ottemperanza ai doveri d'ufficio. I
rapporti gerarchici e funzionali fra gli appartenenti al Servizio sono impostati sul reciproco rispetto,
cortesia e lealtà, allo scopo di conseguire il massimo grado di collaborazione nei diversi livelli di
responsabilità. Le attribuzioni proprie di ciascun appartenente al Servizio sono quelle risultanti dal
presente Regolamento, dalla qualifica al grado, delle istruzioni e dagli ordini di servizi
13
Gli appartenenti alla Ripartizione di Polizia Municipale adempiono ai doveri inerenti alle proprie
mansioni con impegno, determinazione e professionalità.
Nell’esercizio delle attività d’istituto attribuiscono valore assoluto ai rapporti con la comunità, alle
esigenze d’interesse pubblico dell’utenza ed al confronto costruttivo con la collettività locale.
I rapporti con l’ufficio sono improntati alla collaborazione, partecipazione, motivazione e
disponibilità.
Gli appartenenti alla P.M. sono, altresì, tenuti all’osservanza del "Codice di Comportamento dei
Dipendenti della Pubblica Amministrazione" di cui alla normativa vigente.
Articolo 19 - SEGRETO D’UFFICIO E RISERVATEZZA
Il personale dipendente ha il dovere rigoroso ed inderogabile di osservare il segreto d’Ufficio in
relazione ai contenuti delle attività espletate e ad ogni informazione acquisita per ragioni d’Ufficio.
La divulgazione di notizie e d’informazioni d’interesse della collettività, relative alle funzioni
espletate dalla P.M., può essere effettuata esclusivamente dal Sindaco e dal Funzionario –
Comandante della P.M..
In particolare, le attività di Polizia Giudiziaria devono essere esercitate in un locale della sede del
Comando adeguatamente isolato dal residuo complesso e reso accessibile solo ed esclusivamente
agli appartenenti alla Ripartizione - Servizio di Polizia Municipale - Locale aventi la qualifica di
Agente e di Ufficiale di Polizia Giudiziaria al fine di garantire e preservare la segretezza delle
indagini delegate e/o di iniziativa.
Articolo 20 - CURA DELL’UNIFORME
L'Uniforme rappresenta molto di più di un semplice abito scuro, ma un impegno d'onore e di
uniformità, compattezza di azione e di dovere verso la società.
L’uniforme rende immediatamente visibili gli appartenenti alla Polizia Municipale. Favorisce
l’immediata individuazione degli stessi. Rassicura la collettività. E’ deterrente avverso
comportamenti illeciti.
Tutto quanto sopra precisato, determina l’inderogabile esigenza d’indossare la divisa costantemente
nonché in perfetto ordine, pulizia e decoro.
Il Comandante della P.M. verifica, costantemente, che tutto il personale appartenente alla
Ripartizione la indossi correttamente.
Tutti gli appartenenti alla P.M. hanno l’obbligo e il dovere d’indossare l’uniforme prescritta in
perfetto ordine.
L’uso dell’uniforme è tassativamente limitata alle sole ore del servizio ed al tempo necessario per
raggiungere il posto di lavoro ed il domicilio e/o residenza.
Il Funzionario – Comandante della P.M. può disporre che l’espletamento di specifiche attività
d’Istituto avvengano in abito civile.
L’uniforme non può essere modificata e personalizzata.
Articolo 21 - CURA DELLA PERSONA
Il personale deve avere costantemente cura dell’aspetto esteriore e deve indossare la divisa in modo
tale da esaltarne il decoro e la visibilità.
Articolo 22 - PRESENTAZIONE IN SERVIZIO
Il personale ha l’obbligo di presentarsi in servizio senza ritardo, in perfetto ordine nella persona, di
indossare l’uniforme e dotarsi dell’equipaggiamento necessario per l’espletamento del servizio.
A tale scopo, sarà cura del datore di lavoro di predisporre idonei locali-spogliatoi.
Il personale tutto della P.M. ha il dovere di informarsi costantemente sulle disposizioni inserite nel
foglio di servizio nonché sul contenuto degli ordini permanenti e delle comunicazioni.
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Ha, altresì, il dovere di richiedere immediatamente spiegazioni e chiarimenti al Funzionario –
Comandante della P.M. e/o al suo sostituto, nel caso in cui sorgano dubbi interpretativi in merito a
quanto innanzi indicato .
Articolo 23 - ASSENZE DAL SERVIZIO
Il personale che sia costretto a presentarsi in servizio in ritardo per giustificati motivi o che debba
assentarsi dal servizio per giusta causa ha il dovere di comunicare tempestivamente il ritardo o
l’assenza al Comandante della P.M. o suo sostituto.
Articolo 24 - SALUTO
Il saluto ufficiale è una forma di cortesia a cui è tenuto il personale che indossa l’uniforme. Il
personale in uniforme esegue il saluto, portando la mano destra all’altezza della visiera, secondo le
modalità previste per le Forze Armate dello Stato. Esso è dovuto :
alla Bandiera Nazionale, all’Inno d’Italia e al Silenzio d’ordinanza;
al Gonfalone del Comune di Apricena;
al Simulacro di Maria S.S. Incoronata e al S.S. Sacramento;
ai Superiori gerarchici;
al Sindaco e agli Assessori;
ai Magistrati, alle Autorità di altre Amministrazioni Civili e Religiose ed agli Appartenenti alle altre
Forze di Polizia dello Stato;
a tutti i Cittadini cui ci si rivolge per ragioni d'ufficio;
al feretro al passaggio dei cortei funebri.
E’ dispensato dal dovere del saluto:
- Il personale impegnato in attività di direzione del traffico (viabilità attiva) e/o Polizia Stradale,
- Il personale impegnato nella guida dei mezzi di servizio,
- Il personale impegnato in servizi di rappresentanza al Gonfalone del Comune od alla Bandiera
Nazionale,
- Il personale inquadrato in reparto.
Il personale può essere inquadrato in reparto, su ordine del Funzionario – Comandante della P.M.
od a seguito di espressa direttiva del Sindaco, per comunicazioni importanti di carattere generale
relative alla Ripartizione - Servizio di P.M. ed alla collettività e/o per particolari occasioni.
Il Personale della P.M. inquadrato rende il saluto alle Autorità previste assumendo la posizione di
“attenti” su comando reso dal più alto in grado e solo quest'ultimo saluterà nei modi già previsti.
Articolo 25 - USO DEI VEICOLI E DELLE ATTREZZATURE IN DOTAZIONE AL CORPO
I veicoli ed i mezzi in dotazione alla P.M. devono essere usati esclusivamente per esigenze
d’ufficio.
Il personale assegnatario deve avere cura del mezzo e segnalare tempestivamente al Funzionario –
Comandante della P.M. eventuali anomalie nel funzionamento e danni rilevati. Previa annotazione
nella relazione di servizio.
E’ altresì, compito del conducente registrare quotidianamente su apposito libretto di marcia il
giorno, l’ora, i chilometri percorsi ed i motivi per cui è stato usato il veicolo.
Per la guida di autovetture e motocicli in dotazione alla P.M., il personale deve essere in possesso
della patente di servizio di cui all’art.139 del D.l.vo 29 aprile 1992 n° 285 e successive
modificazioni e/o integrazioni.
TITOLO V – ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
Articolo 26 - ORDINE DI SERVIZIO DEL GIORNO
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Il Comandante della P.M. dispone i servizi ed assegna il personale alle diverse attività d’istituto in
rigida conformità alle direttive impartite dall’Amministrazione Locale a mezzo del Sindaco o
dell'Assessore delegato.
Il documento attestante la destinazione e relativa utilizzazione di tutte le risorse umane assegnate
alla Ripartizione è denominato "Ordine di Servizio”. L’orario di lavoro ( turni di servizio ) deve
essere predisposto entro il venerdì precedente la settimana di riferimento.
L’Ordine di Servizio è redatto quotidianamente ed esposto all’Albo della Polizia Municipale entro
le ore dodici del giorno precedente a quello destinato allo svolgimento delle attività programmate.
Eventuali successive variazioni sono comunicate ai diretti interessati dal Comandante della Polizia
Municipale.
Articolo 27 - ORDINI VERBALI
I servizi possono essere disposti anche verbalmente.
Colui che dispone il servizio indica al personale le finalità ed impartisce le istruzioni valide ad
assicurarne un‘efficace esecuzione.
Articolo 28 - ESECUZIONE DEGLI ORDINI
Il personale svolge il servizio conformemente alle istruzioni ricevute dal Superiore.
Se un servizio viene assegnato a più dipendenti, il superiore gerarchico o quello con la maggiore
anzianità di servizio, assume la responsabilità dell’attività.
Al termine del servizio, il personale dipendente redige la relazione, il rapporto e/o annotazione di
servizio concernente l’attività svolta.
Articolo 29 – RIENTRO IN SERVIZIO E RAPPORTO DI SERVIZIO
Il personale della P.M. ha l'obbligo di presentarsi in servizio all'ora stabilita, presso il Comando, in
perfetto ordine nella persona e con il vestiario, l'equipaggiamento ed armamento prescritti.
E' suo dovere informarsi e controllare preventivamente l'orario, il servizio da svolgere e relative
modalità.
Alla ripresa del servizio, dopo qualsiasi assenza, detto personale ha il dovere di prendere subito
conoscenza delle disposizioni nel frattempo emanate.
Il personale, su ogni fatto di particolare rilievo avvenuto durante l'espletamento del servizio, deve
riferire con apposita segnalazione scritta al Comandante della P.M. per gli adempimenti di
competenza, fatto salvo l'obbligo del dipendente di redigere gli ulteriori atti di sua competenza
prescritti dalle disposizioni vigenti. Oltre all'obbligo del rapporto di servizio di cui innanzi, durante
lo svolgimento del servizio d'istituto l'operatore deve riferire immediatamente, con il mezzo più
rapido, ai suoi diretti superiori su fatti e/o notizie di particolare urgenza e gravità rilevati durante lo
stesso servizio, fatti salvi gli eventuali obblighi previsti dal Codice di Procedura Penale.
Il personale è tenuto a redigere comunque report settimanali di servizi, predisposti dal Comandante,
da cui si evinca, in modo chiaro e conciso, l’attività svolta. Tali report sono trasmessi dal
Comandante al Sindaco o Assessore delegato, al termine della settimana di riferimento e comunque
non oltre il lunedì successivo.
Articolo 30 - AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Il personale della Polizia Municipale partecipa ai corsi di formazione, aggiornamento e
qualificazione professionale, in conformità alle disposizioni di cui all’art. 6 della L. 7.3.65 n. 86,
programmati dall’Amministrazione Comunale ed indicati dal Comandante della P.M.
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Il personale ha il dovere di partecipare con profitto ai corsi organizzati od indicati
dall’Amministrazione Comunale al fine di migliorare le proprie competenze e contribuire
efficacemente al raggiungimento degli obiettivi della Ripartizione.
Il Comandante della P.M. propone ogni anno al Settore Personale dell’Ente il piano dei programmi
di aggiornamento di carattere specialistico.
Articolo 31 - ORARIO DI SERVIZIO
L’orario ordinario di servizio, per il personale inquadrato nella P.M., è quello settimanale previsto
dalle norme contrattuali ed è svolto sette giorni su sette, normalmente dalle ore 7 alle ore 22., con
possibilità di deroghe , all’orario e alla turnazione, previa contrattazione decentrata.
Il Comandante, per la natura delle funzioni svolte, può non osservare un orario prefissato ed in caso
di ferie, permessi, malattia, è sostituito nelle sue funzioni dal Vicecomandante.
Rientrano nell’orario di lavoro le ore utilizzate per l’istruzione professionale. Per ordini legalmente
dati da Autorità e per motivate esigenze di servizio non ordinarie, ovvero nei casi dovuti a calamità
ed eventi eccezionali interessanti la collettività cittadina quali: frane, incendi, terremoti, alluvioni,
precipitazioni nevose d’entità eccezionale, esplosioni, pericoli immediati per la salute pubblica ed
altri eccezionali fenomeni o manifestazioni imprevedibili, il Comandante può ordinare al personale
di prestare la sua opera con articolazioni orarie diverse da quelle normalmente svolte, anche
eccedendo il limite delle sei ore giornaliere o con turni di servizio diversi da quelli regolari.
Nei casi di cui al precedente comma la prestazione eccedenti le ore normali è compensata come
lavoro straordinario o riposo compensativo a richiesta del dipendente.
Il rispetto dell’orario di lavoro viene accertato mediante rilevazione automatizzata con il tesserino
magnetico personale.
Art. 32- FERIE
Il Comandante, tenuto conto delle prevedibili esigenze di servizio, del maggiore impegno durante la
stagione estiva e delle singole preventive programmazioni effettuate da tutto il personale, determina
annualmente i turni di ferie.
Di norma il numero del personale assente non deve superare la metà della forza effettiva. Le ferie
sono concesse dal Comandante nel rispetto della disciplina dettata dall’art. 18 del C.C.N.L.
6.7.1995 e successive modificazioni ed integrazioni.
Per motivi urgenti di servizio, le stesse possono essere sospese, godendo del rimborso delle
eventuali spese di missione. A tal fine il dipendente comunicherà al comando un proprio recapito
telefonico.
Art .33 - OBBLIGO DELL’AVVISO IN CASO DI ASSENZA
Il personale che per qualsiasi motivo non può presentarsi in servizio, deve darne tempestiva
comunicazione, anche telefonicamente, al Comando per gli eventuali conseguenti adempimenti di
sostituzione, al più presto e, comunque, al massimo entro due ore dall’inizio del servizio indicato
nell’apposito ordine giornaliero.
Art .34- TEMPORANEA INABILITA’ FISICA
In casi di temporanea inabilità fisica per motivi di salute, gli appartenenti il Corpo possono essere
esclusi, per il periodo necessario al recupero dell’efficienza, da determinati servizi, a seguito di
certificazione medica rilasciata dalla competente A.S.L..
Art.35- ACCERTAMENTI MEDICI IN MATERIA DI SICUREZZA
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Sono obbligatori gli accertamenti sanitari, su disposizione dell’Amministrazione Comunale, per
stabilire le condizioni di salute degli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, in relazione alla
specifica natura del servizio e alla comprovata eziologia delle malattie professionali, sono effettuati
con scadenze predefinite in applicazione delle norme contrattuali e di legge.
Art. 36 – ENCOMI ED ELOGI
Gli appartenenti il Corpo che si siano distinti per atti eccezionali di merito, di abnegazione e di
coraggio, possono essere premiati, avuto riguardo all’importanza dell’attività svolta ed agli atti
compiuti con le seguenti ricompense, a seconda dell'attività svolta e degli atti compiuti:
a.
elogio scritto del Capo Settore P.M.;
b.
elogio scritto dal Sindaco;
c.
encomio solenne del Sindaco;
d.
encomio solenne deliberato dalla G.M.
(stella in bronzo)
(stella in argento)
e.
encomio d'onore deliberato dal C. C.;
(stella in oro)
f.
proposta per ricompensa al valor civile, per atti di particolare coraggio e sprezzo del
pericolo.
g.
promozione di grado.
La proposta per il conferimento delle ricompense di cui al punto f) è formulata dal Comando
all'Amministrazione Comunale e deve contenere relazione descrittiva dell'avvenimento corredata
da tutti i documenti necessari per una esatta valutazione del merito. La proposta deve essere
formulata entro 15 giorni dalla conclusione dell'attività o del fatto cui è riferita. La concessione
delle ricompense è annotata sullo stato di servizio del personale interessato e lo stesso è
autorizzato a fregiarsi appuntando il relativo nastrino.
Art. 37- SANZIONI DISCIPLINARI
Il personale che, con azioni od omissioni, viola doveri specifici o generici di servizio o tiene
comunque un comportamento non conforme alla qualifica rivestita, incorre, fatte salve le
eventuali sanzioni penali, nelle sanzioni disciplinari previste dalle norme contrattuali.
CAPO IX
TITOLO VI – DOTAZIONI
Art. 38- UNIFORME DI SERVIZIO E DI RAPPRESENTANZA
L’Amministrazione comunale fornisce l’uniforme di servizio, i corredi, le buffetterie e quanto
altro necessita agli appartenenti il Corpo di Polizia Municipale.
Le caratteristiche dell’uniforme sono quelle determinate dalla legge regionale 24 gennaio 1989,
n. 2.
L’uniforme deve essere sempre indossata in maniera completa durante i servizi sul territorio
mentre, per i soli servizi interni, il personale può non portare il copricapo ed indossare, in
alternativa alla giacca, il previsto maglione con spalline.
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Al personale che espleta attività anche temporanea di polizia stradale, soprattutto in relazione
alle segnalazioni manuali, è sempre fatto obbligo di indossare i previsti capi di abbigliamento
rifrangenti. In particolare, durante le ore notturne e negli altri casi di scarsa visibilità, il
personale deve indossare almeno il copricapo o casco e manicotti sugli avambracci di tessuto
rifrangente di colore bianco, giallo o grigio argento a luce riflessa bianca.
Gli indumenti speciali che compongono la divisa dell’agente motociclista, saranno forniti
dall’Amministrazione Comunale solo ed esclusivamente al personale che svolge servizio
motociclistico.
L’uso dell’uniforme ed in generale di tutti gli oggetti che compongono gli effetti di vestiario,
deve essere tassativamente limitato alle sole ore di servizio con eventuale aggiunta del tempo
necessario per lo spostamento dall’abitazione al posto di lavoro.
Nessun oggetto di vestiario è fornito nei dodici mesi precedenti il collocamento a riposo, salvo
la sostituzione di quanto fuori uso e necessario al servizio.
Gli indumenti speciali che compongono la divisa di rappresentanza saranno forniti
dall’Amministrazione Comunale solo ed esclusivamente al personale che svolgerà detto
servizio, preventivamente individuato. Gli indumenti previsti sono quelli storici in uso nel
Comune di Apricena.
Art. 39 GRADI E DISTINTIVI
I distintivi di grado inerenti ai profili professionali degli appartenenti al Corpo sono quelli
stabiliti dalla legge regionale 24.1.89, n.2.
Il Comandante, previa esibizione del titolo o brevetto da parte dei singoli interessati, può
autorizzare gli stessi a portare sull’uniforme, secondo le consuete modalità d’uso, decorazioni al
valore civile e militare, onorificenze riconosciute dallo Stato Italiano nonché distintivi di
brevetti militari e civili.
Con apposito provvedimento amministrativo il Sindaco può assegnare, in analogia a quanto in
uso presso le altre Forze dell’ordine, distintivi di specifici riconoscimenti per encomi ufficiali
ricevuti dall’amministrazione.
Art. 40- TESSERE E PLACCHE DI RICONOSCIMENTO
Al personale del Corpo sono assegnate tessere e placche di riconoscimento secondo i modelli
stabiliti dalla legge regionale Puglia 24.1.89. n.2.
Il personale autorizzato a svolgere servizio d’istituto in abito civile, nel momento in cui debba
far conoscere la propria qualifica, o allorché l’intervento assuma rilevanza esterna, ha l’obbligo
di esibire la tessera di riconoscimento.
Il personale del Corpo, anche se veste l’uniforme, è sempre tenuto a manifestare la propria
qualifica nei confronti di coloro verso i quali direttamente agisce.
Il personale ha l’obbligo di conservare con cura sia la tessera sia la placca di riconoscimento e
denunciare immediatamente al Comando l’eventuale smarrimento.
Art. 41 USO E MANUTENZIONE DEGLI STRUMENTI OPERATIVI E VEICOLI IN
DOTAZIONE
Gli strumenti operativi, i veicoli e le apparecchiature tecniche sono assegnati in dotazione ai
nuclei ed ai singoli individui.
Il consegnatario ne ha la responsabilità ed è tenuto ad usarli correttamente ai fini del servizio ed
a conservarli in buono stato, segnalando ogni necessità di manutenzione.
Detti mezzi in dotazione al Corpo devono essere utilizzati solo per ragioni di servizio o quando
ne sia giustificato l’impiego.
Alla guida dei veicoli è adibito il personale in possesso della patente di guida richiesta. E’
competenza del personale assegnatario di curare la regolare pulizia e la piccola manutenzione
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dei mezzi in consegna, per mantenerli in costante efficienza e decoro. Ogni guasto individuato o
manchevolezza riscontrata deve essere comunicata prontamente al Comando.
Il Comandante dispone periodici controlli dei libretti dei veicoli, in aggiunta a quelli costanti
esercitati dal diretto responsabile a cui il mezzo è assegnato.
Durante la guida degli autoveicoli in dotazione, tranne nei casi di situazioni d’emergenza, si
dovranno usare i previsti sistemi di ritenuta nel rispetto del Codice delle Strada, anche per dare,
agli utenti della strada, un giusto messaggio molto educativo ed emulativo nonché alimentare il
convincimento dei cittadini che le regole di condotta sono poste nell’interesse di tutti.
All’interno dei veicoli è vietato fumare.
Nelle more dell’istituzione della patente di servizio tutti i mezzi in dotazione saranno condotti
dal personale munito della propria patente per la categoria relativa al mezzo da condurre.
Art. 42-BANDIERA
Il Corpo di Polizia Municipale ha come propria bandiera quella del Comune (gonfalone).
Quando partecipa a cerimonie, parate o altre manifestazioni, la bandiera è scortata, di norma, da
due Agenti e dal Cerimoniere indicato dall’Amministrazione Comunale.
Art. 43-NORME DI RINVIO
Per quanto non previsto nel presente Regolamento speciale si applica agli appartenenti al Corpo
la normativa prevista dai C.C.N.L. vigenti, dal regolamento dell’ente disciplinante le modalità
dei concorsi ed i criteri di valutazione delle prove e dei titoli, dalla Legge n° 65/86 e dalla Legge
Regionale n. 2/89.
TITOLO VII –ARMAMENTO DEL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE
Articolo 44 - ARMA D'ORDINANZA E DI RAPPRESENTANZA
Gli addetti alla Polizia Municipale ai quali è conferita la qualifica di Agenti di Pubblica
Sicurezza possono portare, anche fuori dal servizio, purchè nell’ambito territoriale dell’Ente e
nei casi di cui all’art. 4 della Legge 7 marzo 1986 n. 65, l’arma in dotazione, ai sensi dell'art. 6
lettera a del Decreto del Ministero dell'Interno 4 marzo 1987 n° 145, secondo le modalità e nei
casi stabiliti nel presente titolo, emanato ai sensi dell'art. 2 del Decreto Ministeriale citato, con
particolare riferimento a quanto previsto al capo III ( tenuta e custodia delle armi ) ed al capo
IV ( addestramento ).
Gli addetti alla Polizia Municipale, dotati di arma, svolgono i servizi esterni loro assegnati dal
Comandante anche con addetti che hanno rifiutato l’arma. Al tempo stesso questi ultimi, se
intendono rinunciare all’arma di ordinanza, devono fare regolare richiesta in tal senso al
Sindaco di Apricena e al Comandante della Polizia Municipale di Apricena entro 15 giorni
dall’entrata in vigore del presente Regolamento, e comunque non possono esimersi di svolgere
servizi esterni, mantenendo comunque la qualifica di Agenti di P.S. In deroga a quanto
precedentemente detto, sia chi ha fatto richiesta di non assegnazione dell’arma sia chi è stato
dotato di arma di ordinanza può fare richiesta di assegnazione o revoca della stessa,
motivandola con fondati motivi eventualmente sopraggiunti. Il Comandante della P.M ed il
ViceComandante non possono esimersi dall’assegnazione dell’arma di ordinanza.
L'arma in dotazione agli appartenenti al P.M., da scegliersi all'atto dell'acquisto tra quelle
iscritte nel catalogo nazionale di cui all'articolo 7 della L. 18.4.1974 n° 110 e successive
modificazioni, è la pistola semiautomatica Beretta calibro 9x21, mod. Px4 Storm per gli Agenti
e Px4 Storm Sub Compact per il Comandante e Vicecomandante oppure la pistola
semiautomatica Beretta calibro 9x21, mod. 98 FS per gli Agenti e 84 FS per il Comandante e
per il suo Vice.
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Tutti gli addetti alla Polizia Municipale, vincitori di concorso bandito dopo l'entrata in vigore
del presente Regolamento ai quali sarà conferita lo qualità di agente P.S., dovranno prestare
sevizio armati di pistola.
Il Comandante della P.M. denuncia all'autorità locale di pubblica sicurezza, ai sensi
dell'articolo 38 del T.U. delle leggi di pubblica sicurezza, le armi acquistate per la dotazione, e
comunica al Prefetto il numero complessivo delle armi in dotazione.
L'arma deve essere portata secondo le modalità indicate dall'art. 5 del citato Decreto
Ministeriale in tutti i servizi sotto elencati.
Essa può essere impiegata soltanto nei casi in cui l’uso è legittimato dalla legge penale.
Gli addetti alla Polizia Municipale, qualora non abbiano già un titolo abilitativo, vengono
addestrati all'uso dell'arma in dotazione durante il corso iniziale di formazione professionale e
partecipano, almeno una volta all'anno, all'esercitazione di tiro a segno al Poligono nazionale,
come per legge.
L'arma deve essere sempre tenuta in ottimo stato di manutenzione e custodita a norma di legge.
Il Comandante della P.M. esegue periodicamente controlli delle armi in dotazione per
verificarne la funzionalità.
L'uso dell'arma di ordinanza , in conformità a quanto stabilito dall'art. 53 del C. P., è consentito
quando sia necessario per respingere una violenza o vincere una resistenza al fine di evitare
situazioni di pericolo per gli operanti o per la persona stessa soggetta a coazione.
L’arma di rappresentanza ( sciabola e guaina ) può essere utilizzata solo dal personale in divisa
storica e deve essere custodita presso il comando di Polizia Municipale.
Articolo 45 - ASSEGNAZIONE DELL'ARMA
Tutti gli appartenenti alla P.M. attualmente in servizio ed in possesso della qualità di agente di
Pubblica Sicurezza possono svolgere il servizio con la pistola in dotazione se risultano idonei,
dal punto di vista medico-legale, al possesso della stessa.
L'arma verrà assegnata una volta superato il primo addestramento di tiro e maneggio, salvo per
chi è già in possesso di idonea licenza.
Gli appartenenti alla P.M. che fanno richiesta di svolgere il servizio senza arma possono essere
dotati di strumenti di autodifesa , quali bastoni distanziatori o spray irritanti, secondo quanto
previsto dalle normative e disposizioni vigenti in relazione alle tipologie, modalità d’uso ed al
relativo addestramento e potranno comunque essere impiegati in :
Servizi di pronto intervento e polizia stradale;
Servizi di ordine pubblico previste dall’art. 3 legge 07 marzo1986 n° 65;
Servizi di particolare rilevanza disposti dal Comandante, tra i quali rientrano quelli di
Polizia Giudiziaria da svolgersi anche in coordinamento con le altre Forze di Polizia.
La pistola è assegnata in via continuativa a tutti gli appartenenti alla P.M. in possesso della
qualità di agente di Pubblica Sicurezza con provvedimento del Comandante della P.M.
Del provvedimento di assegnazione dell'arma è fatta menzione nel tesserino personale di
riconoscimento dell'addetto, tramite il numero di matricola dell'arma stessa.
Ogni appartenente alla P.M. è tenuto a portare con sé il tesserino personale di cui sopra.
L'assegnazione dell'arma consente il porto della medesima senza licenza anche fuori dell'orario
di servizio ma comunque nel territorio comunale, nonché dal luogo di servizio al domicilio,
ancorché fuori del Comune di appartenenza, e viceversa.
Il Comandante può procedere al ritiro cautelare dell'arma in dotazione quando l'addetto non sia
risultato idoneo alle prove di tiro e maneggio, ovvero siano accaduti fatti, comportamenti, o
siano in atto situazioni tali da risultare ragionevole il ritiro stesso, a tutela della sicurezza
dell'addetto o di altre persone. Tale provvedimento viene comunicato tempestivamente al
Sindaco.
Articolo 46 - MODALITA' DI PORTO DELL'ARMA
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L'assegnazione della pistola comporta l'obbligo del porto con le modalità di cui all'art. 5 del
D.M. 4.3.1987, n° 145 in tutti i casi di impiego in uniforme.
Gli addetti alla P.M., che esplicano servizio muniti della pistola in dotazione indossando
l'uniforme, portano l'arma nella fondina esterna corredata di caricatore di riserva.
Il Comandante della P.M. e il personale che svolge il servizio in ufficio, ad esclusione dei
servizi di guardia, portano la pistola possibilmente in modo non visibile anche quando
indossano l'uniforme.
Non possono essere portate in servizio armi diverse da quelle ricevute in dotazione e non
possono essere alterate le caratteristiche delle stesse e delle munizioni.
Articolo 47 - SERVIZI DI COLLEGAMENTO E DI RAPPRESENTANZA
I servizi di collegamento e di rappresentanza, esplicati fuori del territorio del Comune dagli
addetti alla P.M. in possesso della qualità di agenti di pubblica sicurezza, sono svolti di massima
senza la pistola; tuttavia salvo quanto previsto dall'art. 9 del D.M. n° 145/87 citato, agli addetti
alla Polizia Municipale cui l'arma è assegnata in via continuativa, è consentito il porto della
medesima nei comuni in cui svolgono compiti di collegamento o comunque per raggiungere dal
proprio domicilio il luogo di servizio e viceversa.
Articolo 48 - SERVIZI ESPLICATI FUORI DELL'AMBITO TERRITORIALE
I servizi esplicati fuori dell'ambito territoriale del Comune per soccorso in caso di calamità e di
disastri o per rinforzare altri Corpi o servizi di Polizia Municipale, in particolari occasioni
stagionali o eccezionali, sono effettuati di massima senza arma.
Tuttavia il Sindaco del Comune nel cui territorio il servizio deve essere svolto, può richiedere
nell'ambito degli accordi intercorsi ai sensi dell'art.4 della Legge 7 Marzo 1986, n° 65, che un
contingente effettui il servizio in uniforme e munito di arma.
Il Sindaco comunica al Prefetto ed a quello territorialmente competente, per il luogo in cui il
servizio esterno sarà prestato, nei casi previsti dal presente articolo, il numero degli addetti
autorizzati a prestare tale servizio con armi, il tipo di servizio prestato e la durata presumibile
della missione.
Articolo 49 - CONSEGNATARIO DELLE ARMI
Il consegnatario delle armi in dotazione è lo stesso agente di polizia municipale cui viene
consegnata l’arma e ne diventa l’unico responsabile per tutto il periodo di assegnazione e di
detenzione .
Il consegnatario cura con la massima diligenza:
la custodia e la conservazione delle armi e delle munizioni;
la verifica periodica delle armi in dotazione agli appartenenti della Polizia Municipale.
L'arma deve essere immediatamente consegnata nei seguenti casi :
quando sia scaduto o revocato il provvedimento di assegnazione o siano venute a mancare le
condizioni che ne hanno determinato l'assegnazione;
quando viene a mancare la qualità di agente di P.S.;
all'atto della cessazione o sospensione del rapporto di servizio;
tutte le volte in cui sia disposto con provvedimento motivato del Prefetto, o del Comandante.
Della riconsegna dell'arma deve essere data immediata comunicazione all'autorità di P.S. cui
l'arma è stata denunciata.
L'Autorità di P.S. ha facoltà di eseguire, quando lo ritenga necessario, verifiche di controllo e di
prescrivere le misure cautelari indispensabili per la tutela dell'ordine, della sicurezza e
dell'incolumità pubblica.
Articolo 50 - MANUTENZIONE ED USO DELL’ARMA
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L’uso dell’arma è ammesso nei casi tassativamente previsti dalla Legge Penale e dalle Leggi
vigenti in materia.
L’arma deve essere custodita dall’assegnatario secondo modalità conformi alla legge e tenuta in
ottimo stato di manutenzione.
A tal fine saranno compiuti periodici controlli per verificarne la funzionalità.
Articolo 51 - DOVERI DELL'ASSEGNATARIO
Ogni addetto a cui viene assegnata in via continuativa l'arma in dotazione individuale è
responsabile della sua custodia e manutenzione. Le armi, assegnate in via continuativa ad ogni
singolo appartenente alla P.M., al di fuori dell'orario di servizio sono custodite, a propria cura,
presso le relative abitazioni in luogo idoneo.
In caso di furto o smarrimento dell'arma, il dipendente dovrà darne immediata comunicazione al
Comando che adotterà tutti i provvedimenti di competenza per la diramazione delle ricerche e
per le comunicazioni di rito all'autorità di P.S.
Nella comunicazione al Comando dell'avvenuto furto o smarrimento dell'arma, il dipendente
specificherà al Comandante tutte le circostanze che hanno determinato il fatto.
Il Comandante valuterà, caso per caso, se il furto si è concretizzato a causa di negligenza del
dipendente o mancata osservanza delle norme sulla custodia. In tal caso, come in ogni ipotesi di
smarrimento, il comportamento tenuto nella circostanza, sarà valutato disciplinarmente.
L'addetto alla Polizia Municipale, cui è stata assegnata l'arma, in via generale deve:
verificare al momento della consegna la corrispondenza dei dati identificativi dell'arma e
le condizioni in cui l'arma e le munizioni sono assegnate;
applicare sempre e ovunque le misure di sicurezza previste per il maneggio dell'arma;
custodire diligentemente, come già detto, l'arma e curarne la manutenzione;
mantenere l'addestramento ricevuto, partecipando attivamente alle esercitazioni di tiro
predisposte dal Comando;
astenersi da qualsiasi esibizione dell'arma sia con estranei che tra colleghi;
evitare di tenere armi cariche negli uffici, tranne che durante i servizi notturni o esposti
al pubblico, avendo presente che l'arma è scarica allorché risulti priva di cartuccia nella
camera di scoppio e sia in sicura, ancorché con caricatore inserito;
nell'abitazione, riporre l'arma in luogo sicuro e chiuso a chiave, comunque fuori dalla
portata dei minori;
evitare di abbandonare l'arma all'interno di veicoli, anche se chiusi a chiave;
segnalare immediatamente qualsiasi difetto di funzionamento rilevato durante le
esercitazioni, mantenendo l'arma costantemente efficiente e pulita;
osservare scrupolosamente le prescrizioni che regolano le esercitazioni;
ispirarsi costantemente a criteri di prudenza.
Articolo 52 - ADDESTRAMENTO AL TIRO
Gli appartenenti alla P.M., in possesso della qualità di agente di Pubblica Sicurezza, prestano
servizio armati dopo aver conseguito il necessario addestramento, e devono superare ogni anno
almeno un corso di lezioni regolamentari di tiro a segno, presso un poligono abilitato per
l'addestramento al tiro con armi comuni da sparo.
E' facoltà del Comandante disporre la ripetizione dell'addestramento al tiro per tutto o parte del
personale.
Articolo 53 – RINVIO
Per quanto non espressamente previsto dal Titolo VIII del presente Regolamento, si applicano le
norme di cui al Decreto del Ministero dell'Interno 4 marzo 1987, n° 145.
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TITOLO VIII – NORME FINALI E DI RINVIO
Articolo 54 - APPLICABILITA’
Ogni altra disposizione regolamentare precedentemente adottata in materia di Polizia Municipale
ed eventualmente in contrasto con il contenuto delle sopra estese norme regolamentari deve
ritenersi sostituita ed abrogata.
Il presente regolamento entra in vigore decorsi quindici giorni dall'esecutività della deliberazione
consiliare che lo approva.
Articolo 55 - COMUNICAZIONE
Il presente regolamento, per opportuna e doverosa conoscenza, è trasmesso :
al Ministero dell’Interno in Roma;
alla Prefettura - U.T.G. territorialmente competente;
alla Regione Puglia - Settore Enti Locali / Polizia Locale.
Art. 56- ENTRATA IN VIGORE
Il presente Regolamento speciale abroga ogni precedente disposizione di servizio riguardante il
Corpo della Polizia Municipale di Apricena (FG) e diventa esecutivo il 15° giorno successivo
alla pubblicazione.
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Regolamento Polizia Municipale