Avv. Maria Galliani, Lugano Laurent Krügel, Colombier PERIZIA Polizia Comunale di Bellinzona Rapporto maggio 2009 INDICE: 1. Mandato 2. Svolgimento del mandato 3. Situazione attuale della PolCom di Bellinzona 4. Considerazioni generali 5. Riscontri e proposte operative 5.1 Flusso di comunicazioni di servizio 5.2 Regolamentazione 5.3 5.2.1 Direttive – circolari di servizio 5.2.2 Sistema di promozione 5.2.3 Progressione salariale Comando del Corpo e organizzazione interna 5.3.1 Struttura gerarchica 5.3.2 Esercizio del Comando 5.3.3 Organizzazione strutturata 5.3.4 Comando a struttura più verticale 1 5.4 Gestione del personale 5.4.1 Attitudine alla funzione 5.4.2 Competenze riservate al Comandante ed al Capo del personale 5.5 6. 5.4.3 Motivazione dei collaboratori 5.4.4 Valutazione formale e regolare del personale 5.4.5 Tabella dei turni 5.4.6 Controllo del tempo di lavoro 5.4.7 Utilità del Gruppo SAD Gestione corrente 5.5.1 Servizio radio 5.5.2 Libretto delle multe numerato 5.5.3 Accesso a banche dati 5.5.4 Indirizzo E-mail personale 5.5.5 Condizioni generali di lavoro Conclusioni 2 1. Mandato In data 28 novembre 2008, il Municipio della Città di Bellinzona ha conferito il mandato ai consulenti Avv. Maria Galliani e Laurent Krügel di allestire una perizia sulla Polizia comunale cittadina. Il mandato si suddivide in tre fasi: Prima fase: − individuazione di eventuali problemi attualmente esistenti nel Corpo della Polizia comunale di Bellinzona e dei motivi alla base degli stessi; − valutazione della situazione organizzativa attuale della Polizia Comunale di Bellinzona. Esame della struttura gerarchica, delle condizioni di lavoro del personale, della funzionalità degli spazi a disposizione, della qualità dei servizi resi, della visibilità nei confronti dell’utenza, ecc.; − proposte di miglioramento / misure organizzative concrete; Seconda fase: − studio di applicazione delle proposte di miglioramento nel contesto del Comune di Bellinzona (quale struttura è idonea per il Comune di Bellinzona e quale modello di Polizia il Municipio desidera ed è disposto ad attuare); Terza fase: − applicazione concreta delle proposte contenute nel Rapporto di cui alla seconda fase. 3 Al termine di ciascuna fase è prevista la redazione di un rapporto. La durata della prima fase è stata fissata a fine marzo 2009, con facoltà di proroga motivata. E’stata richiesta e concessa una proroga. Il presente Rapporto riporta dunque le considerazioni formulate al termine della prima fase della perizia. 4 2. Svolgimento del mandato Lo svolgimento del mandato ha richiesto l’assunzione di informazioni, che si è concretizzata − nella lettura ed analisi di una serie di documenti messi a disposizione dal Municipio di Bellinzona, dal Comandante della Polizia comunale di Bellinzona, da alcune persone incontrate in occasione dei colloqui. I documenti sono stati in parte consegnati spontaneamente, in parte consegnati su specifica richiesta dei consulenti; − in colloqui avuti con o una delegazione di rappresentanti della FSFP (Federazione Svizzera Funzionari di Polizia), Sezione di Bellinzona, dell’OCST, Segretariato regionale del Bellinzonese, e della VPOD Ticino; o gli agenti della PolCom (di tutti i gradi). I consulenti hanno trasmesso un invito ad un colloquio a tutto l’organico della PolCom. Non tutti hanno dato seguito all’invito. Coloro che invece hanno ritenuto di presentarsi all’incontro, si sono espressi liberamente e dimostrando in generale una buona collaborazione con i consulenti, o il Cdt Ivano Beltraminelli; o i quadri dirigenziali della PolCom (NOC – Nucleo operativo); o il Sindaco Avv. Brenno Martignoni; o il segretario comunale Lic. Iur. Loris Zanni; o il capo dicastero Prof. Mauro Tettamanti; o l’ex-comandante della Polizia comunale Dario Zanetti; o l’ex-capo dicastero Didio Bassetti; o il capo dell’Ufficio sicurezza, segnaletica e controlli tecnici, Bellinzona, Sady Zanni; 5 o il signor Carlo Rivolta, Bellinzona, cittadino di Bellinzona che ha chiesto ai consulenti di essere sentito; − in una visita presso la sede della PolCom, Bellinzona. Vista l’impossibilità di citare nominativamente tutte le persone che hanno collaborato per l’allestimento del presente Rapporto, desideriamo ringraziare i diversi interlocutori e collaboratori per la disponibilità dimostrata. A seguito degli incontri e della lettura dei documenti messi a disposizione, abbiamo steso il presente documento che ha unicamente la pretesa di evidenziare alcuni aspetti dell’attività della Polizia Comunale che meritano attenzione e che sono suscettibili di revisione o correzione. Quanto funziona correttamente e non richiede particolari osservazioni è invece relegato in un secondo piano a vantaggio di commenti che riguardano aspetti migliorabili. 6 3. Situazione attuale della PolCom di Bellinzona Al termine della raccolta di informazioni e dei diversi colloqui, i consulenti sono giunti alla conclusione che al momento attuale la Polizia comunale di Bellinzona presenta problemi di diversa natura, sia all'interno del corpo che nei suoi rapporti con l'esterno, inteso come Municipalità e utenza in generale. I consulenti hanno constatato una forte demotivazione nella maggior parte dei membri del Corpo (di qualsiasi grado), che lamentano l'assenza del Comandante sia come figura di comando sia come persona vera e propria, l'assenza di norme chiare che regolino in generale l'attività quotidiana del Corpo ed in particolare l'accesso ai gradi e la mancanza di una struttura gerarchica sufficientemente definita con funzioni legate ad una responsabilità concreta. Più in generale buona parte degli agenti (di tutti i gradi) sentiti ha manifestato il desiderio di un Corpo di Polizia più solido, più unito, con un Capo che manifesti il proprio pensiero; un Corpo nei confronti del quale la Municipalità manifesti piena fiducia e completo sostegno. I consulenti hanno inoltre rilevato come manchi uno scambio fattivo e proficuo di informazioni di servizio rispettivamente una collaborazione costruttiva tra il Comando e l'Amministrazione Comunale. Queste carenze, che influiscono non solo sull'attività quotidiana del Corpo ma anche sull'immagine che lo stesso da all'utenza, è essenzialmente dovuto a conflitti interpersonali fra il Comandante ed il Capo del personale (segretario comunale), che hanno creato con il tempo fazioni diverse e partigianerie nocive sia per l'ambiente in seno al Corpo sia per l'attività dello stesso. 7 Più nel dettaglio i consulenti hanno poi constato alcune carenze puntuali (membri del Corpo non qualificati per l'esercizio della loro missione, mancanza di regolari valutazioni del personale, carenze nell'allestimento della tabella dei turni, controllo troppo rigido delle tempo di lavoro, servizio radio, controllo delle multe, ecc.), che pure hanno un influsso sull'attività quotidiana del Corpo e sull'efficienza dei servizi resi. In definitiva i consulenti hanno raggiunto la convinzione che la situazione della Polizia è senz'altro problematica e necessita una serie di interventi da parte del Municipio, allo scopo di ridare fiducia ai collaboratori e ridare al Corpo quell'immagine di solidità e di compattezza che al momento attuale mancano. Nel seguito di questo Rapporto, i consulenti, dopo una valutazione generale, passeranno in rassegna i diversi problemi che, a loro parere, necessitano una soluzione rispettivamente un intervento suscettibile di quantomeno migliorare la situazione. 8 4. Considerazioni generali Le considerazioni generali che seguono costituiscono un tentativo di descrivere in termini generali le cause dell'attuale situazione problematica della PolCom di Bellinzona. Si premette al proposito che i consulenti ritengono di potersi esprimere liberamente, senza condizionamenti di sorta né di carattere formale né di carattere operativo. La verifica della fattibilità delle proposte formulate dai consulenti avverrà in occasione della seconda fase del mandato. I consulenti sono rimasti particolarmente colpiti dal fatto che una larga maggioranza delle persone sentite ha analizzato i problemi esistenti in seno al Corpo essenzialmente da un punto di vista politico, per non dire partitico. Questa circostanza ha portato i consulenti a prendere in considerazione nella valutazione anche alcuni fattori “ambientali” in cui si muove la Polizia Comunale di Bellinzona. Al termine delle audizioni e degli incontri, i consulenti hanno raggiunto la convinzione che sebbene i quesiti posti dal Municipio portino sul funzionamento della polizia comunale di Bellinzona e sulle misure da mettere in atto per rimediare ad eventuali lacune, alcuni problemi reali e concreti si situano invece in un contesto più ampio, che va oltre il funzionamento e la gestione vera e propria del Corpo. E' difficile evidenziare gli elementi che caratterizzano questo contesto, ma si può comunque tentare di descriverli e di caratterizzarli sommariamente come segue: 9 1. una valutazione essenzialmente politica/partitica della situazione attuale della PolCom, così come esposta da una grande maggioranza di persone sentite dai consulenti, trova probabilmente una spiegazione nel fatto che il cittadino ticinese tende ad esagerare nel controllo dell'esercizio del potere. E' vero che controllare l'esercizio del potere è uno strumento essenziale in uno Stato democratico, ma in un territorio così piccolo come quello ticinese, la vita politica e l’influenza di gruppi più o meno strutturati (partiti politici, sindacati, ecc.) sono elementi permanenti e molto presenti nell’esercizio dell’autorità; 2. è possibile che l’esistenza di un grande numero di mezzi di informazione stampati e via Internet in grande concorrenza fra loro, possa avere come conseguenza che ogni piccolo aneddoto assolutamente irrilevante goda di un’eco immediata, assurgendo a notizia e raggiungendo un vasto pubblico. Ciò porta a creare un’attenzione immeritata ed in parte nociva per il clima all’interno della PolCom. Alcune delle persone coinvolte (internamente al Corpo ma anche esternamente) nell’attività della PolCom tendono ad utilizzare i mezzi di comunicazione per sostenere il loro punto di vista rispettivamente per criticare quello di altri, dando adito a frizioni ed incomprensioni, dannose per il Corpo. A questo proposito i consulenti osservano di avere rilevato la presenza di un ex-comandante della PolCom nel dibattito pubblico, che in alcune occasioni ha commentato pubblicamente (a mezzo stampa o su Internet) l'attività del Corpo. 10 I consulenti sono perfettamente consapevoli del fatto che ciascuno è libero di esprimersi liberamente sui temi che più gli aggradando, ma non possono esimersi dal constatare che, in una realtà locale come quella comunale, gli interventi pubblici di un ex-comandante possono contribuire a fomentare le rivalse e le incomprensioni interne al Corpo rispettivamente le tensioni nei rapporti del Corpo con il resto dell'Amministrazione comunale; 3. è inoltre possibile che l’appartenenza ad un’organizzazione politica o sindacale conferisca al funzionario (anche di Polizia) se non una garanzia di protezione, quantomeno il sentimento di potere disporre di un certo appoggio che può sollecitare in qualsiasi momento, ciò che almeno in parte lo rafforza nel mantenere, nel bene e nel male, posizioni inflessibili; La lista non ha pretesa di completezza. Gli aspetti citati non sono sicuramente gli unici che creano il clima in cui opera la Polizia comunale, ma ignorarli renderebbe il lavoro di analisi puramente teorico poiché non verrebbero tenuti in considerazione alcuni elementi costitutivi e rilevanti della vita quotidiana di una città come Bellinzona. Anche se la Polizia Comunale di Bellinzona è chiamata a lavorare in un contesto “ambientale” come quello descritto, che forse ha contribuito a creare un clima propizio alla nascita di alcuni problemi riscontrati, i consulenti hanno raggiunto la convinzione che l’essenza e la sostanza dei problemi riscontrati trovano la loro origine nelle persone che operano nel Corpo stesso, rispettivamente a stretto contatto con il Corpo, e nei rapporti interpersonali fra questi attori. 11 Le difficoltà di comunicazione, di gestione, di pura e semplice organizzazione dell’attività della PolCom sono essenzialmente riconducibili a posizioni personali inflessibili, a rancori radicati nel tempo, a sentimenti di rivalsa, a partigianerie personali che hanno un influsso chiaro e concreto sul funzionamento del Corpo di Polizia. In premessa dunque i consulenti hanno sentito la necessità di evidenziare come a loro parere, le cause principali dei problemi riscontrati in seno al Corpo siano riconducibili a conflitti interpersonali che si radicano e si consolidano in un contesto locale ambientale politico/partitico nel senso descritto sopra. Ci sembra doveroso osservare che le misure correttive rispettivamente gli interventi proposti per migliorare i servizi resi dalla PolCom alla popolazione di Bellinzona ed alle sue autorità, difficilmente riusciranno ad avere un completo effetto fino a quando non saranno risolti o stemperati i conflitti personali e fino a quando gli usi ed alcune prassi in vigore attualmente non cambieranno rispettivamente non evolveranno nel senso esposto nel presente Rapporto. Fatta la doverosa premessa, i consulenti si rendono comunque conto che riconducendo la causa delle problematiche riscontrate unicamente a conflitti personali ed a sinergie politico-partitiche, essi non adempirebbero correttamente al mandato ricevuto. Le misure che vengono qui di seguito proposte fanno dunque astrazione da ogni e qualsiasi menzione a persone precise e mirano essenzialmente ad interventi di natura concreta. Va da sé che, anche se sommariamente espresse, le osservazioni riportate in questo capitolo devono comunque essere considerate al fine di ristabilire un clima di lavoro soddisfacente in seno alla PolCom. 12 Pur essendo consapevoli delle difficoltà che probabilmente si presenteranno nell'applicazione delle misure che il Municipio vorrà adottare, i consulenti sono comunque dell'opinione che un mancato intervento del Municipio per risolvere i problemi di natura personale, le rivalità e le influenze inopportune, manterrà difficile se non impossibile il ristabilimento di un sano ambiente lavorativo in seno al Corpo di Polizia e le misure proposte non avranno un effetto immediato. Una volta definito il catalogo degli interventi da adottare, è prima di tutto consigliabile accertare la reale volontà dei diretti interessati di applicare senza compromessi le misure scelte. In mancanza di una loro adesione completa e convinta al piano di intervento, dovrà essere rimessa in discussione la loro partecipazione al progetto. In termini più chiari, i quadri dirigenziali rispettivamente i membri dell’amministrazione comunale che dovessero ritenere inopportuni o inutili i cambiamenti decisi dall’autorità, dovranno, a parere dei consulenti, prendere in considerazione di dare un nuovo orientamento alla loro carriera professionale e ciò per permettere alla PolCom di concretamente migliorare la qualità dei servizi resi alla collettività, l’ambiente lavorativo in seno al Corpo e la propria immagine nei confronti della cittadinanza tutta. Al proposito, è doveroso osservare come i quadri superiori del Corpo di Polizia (Comando e NOC) vivano attualmente nella quasi certezza di adempiere pienamente i loro compiti per permettere il corretto funzionamento della Polizia e come ritengano dunque di avere buone ragioni per sostenere che tutto funzioni perfettamente. 13 In questo senso, il Municipio dovrà verificare seriamente la disponibilità di Comando e NOC, ma anche degli attori principali in seno all'Amministrazione comunale, a mettere in atto le misure che verranno decise. 14 5. Riscontri e proposte operative 5.1 Flusso di comunicazioni di servizio L’elemento principale che è emerso dai lavori peritali e che a nostro parere influisce in modo importante sull’intera attività della Polizia Comunale, riguarda la evidente mancanza di passaggio di informazioni di servizio sia all’interno del Corpo che verso la Municipalità. Questa carenza ha cause diverse, che sono rilevabili nei capitoli che seguono. A parere dei consulenti, proprio a seguito delle carenti comunicazione e trasparenza, si facilitano illazioni e presunzioni, non sempre aderenti alla realtà, che pesano ulteriormente sui rapporti tra il Comando e la base nonché tra il Corpo tutto, l’amministrazione comunale e l’utenza. Qui di seguito verranno evidenziati alcuni elementi emersi dall’analisi effettuata, suscettibili di fornire una spiegazione – almeno parziale – alla carenza riscontrata e verranno formulate proposte operative per migliorare la situazione. 5.2 Regolamentazione 5.2.1 Direttive – Circolari di servizio Le Direttive e le Circolari di servizio, anche se di numero ridotto, rappresentano un messaggio chiaro che il Comando rivolge alla base e devono costituire un riferimento noto ed accessibile a tutti. 15 Il Comando parla ai suoi uomini anche mediante lo strumento delle Direttive e delle Circolari di servizio, che in una struttura di tipo militare rappresentano quasi una necessità e costituiscono la materializzazione di quello che pensa il Comandante e che il Comandante vuole dai propri uomini. In occasione di quasi tutti i colloqui, è stata evidenziata la circostanza che se esistono regole scritte rispettivamente Circolari di servizio, le stesse non sono note a tutti e restano di accesso assai difficile. E’ altresì probabile che un certo numero di missioni quotidiane non siano oggetto di regole e istruzioni permanenti. Proposta: E’ raccomandabile che il Comando emetta con una certa regolarità Direttive e Circolari di servizio e che tali documenti vengano raccolti e costituiscano un riferimento facilmente e sempre accessibile a tutti. 5.2.2 Sistema di promozione Quasi tutti agli agenti PolCom hanno evidenziato il fatto che non esistono regole scritte e applicate che permettano di sapere con precisione a quali condizioni si accede al grado di caporale o di sergente e quali sono i compiti e le responsabilità legati ai vari gradi (vedi anche punto 5.3.4). In tal modo è generalizzata l’impressione che i gradi costituiscano semplicemente un riconoscimento per l’anzianità di servizio e non siano legati – come dovrebbe essere – ad una concreta responsabilità di comando. 16 Anche se non tutti i collaboratori hanno la possibilità di avanzare nella gerarchia, è necessario formalizzare una struttura del Corpo che descriva con precisione il numero previsto di sottufficiali di ciascun grado e le condizioni da adempiere per accedere al grado. E’ inoltre consigliabile che ogni funzione divenuta vacante venga occupata a seguito di regolare pubblicazione di concorso interno, che offra la possibilità ai collaboratori che soddisfano i criteri definiti di proporre la propria candidatura. La mancanza di chiare regole e la facoltà delle parti coinvolte nel sistema di promozione di esprimere pareri e preavvisi, siano essi vincolanti o meno, sono fonte di malumori, di speculazioni ed illazioni che non giovano allo spirito di Corpo ed alla collaborazione. Proposta: Definire e fare adottare un regolamento che preveda precisamente le modalità di accesso ai gradi (oltre che attribuire responsabilità a ciascun livello di comando, cfr. punto 5.3.4 che segue) e la formalità della pubblicazione di un concorso interno per ogni funzione divenuta vacante . 5.2.3 Progressione salariale Il Segretario Comunale ha descritto i principi applicati al trattamento salariale dei membri del Corpo. I principi sono abbastanza chiari ma non permettono una progressione salariale regolare che prenda in considerazione la valutazione del lavoro prestato dal collaboratore. 17 A meno che il dipendente di un’amministrazione pubblica non si riveli chiaramente inidoneo, la progressione del suo stipendio dovrebbe essere garantita e definita da un regolamento adottato dall’autorità e pubblicato. Proposta: Definire e fare adottare un regolamento che preveda precisamente le modalità di una progressione salariale annuale, anche modesta, ma che testimoni il riconoscimento dell’autorità di nomina per il lavoro svolto dal dipendente. 5.3 Comando del Corpo e organizzazione interna 5.3.1 Struttura gerarchica La struttura gerarchica del Corpo deve essere accentuata. E’ importante definire un organigramma che permetta di attribuire responsabilità proprie ad ogni livello di comando ed a ciascun quadro. Il Comandante necessità di un Vice Comandante ed i sergenti, così come i caporali, devono potere disporre di autonomia e responsabilità proprie nel quadro gerarchico. Proposta: cfr. punto 5.3.4 18 5.3.2 Esercizio del Comando In un Corpo di Polizia con un modesto numero di collaboratori, è essenziale che il Comandante eserciti la sua autorità direttamente, senza passare sistematicamente dal filtro costituito dal NOC (Nucleo Operativo). Il Comandante deve tenere rapporti regolari con l’insieme del Corpo ed influenzare l’attività quotidiana con una regolare e visibile presenza al fianco dei suoi subordinati. Questa visione dell’attività di Comando è stata sottoposta sia al Comandante che ai membri del NOC, i quali ritengono che l’attuale organizzazione è buona e che si è instaurata progressivamente, vista la disponibilità di tre sottufficiali superiori. Sia il Comandante che i membri del NOC non considerano necessaria una maggiore presenza del Comandante nell’attività quotidiana del Corpo. La scelta di un esercizio d’autorità mediato ha però dimostrato più conseguenze negative che positive. La figura del Comandante viene vissuta come distante e poco partecipe alla vita quotidiana del Corpo. Gli agenti sentiti (di tutti i gradi) hanno infatti in larga maggioranza lamentato l’assenza del Comandante sia come figura di Comando vera e propria sia come persona. 19 Proposta: Introdurre nella descrizione dei compiti del Comandante (cahier des charges) la necessità di tenere rapporti con il Corpo più volte all’anno (riunioni di Corpo, riunioni informative ecc.) e di organizzare e dirigere personalmente le attività più significative del Corpo. 5.3.3 Organizzazione strutturata La struttura organizzativa e di condotta verrebbe sensibilmente migliorata con la creazione di gruppi strutturati (anche formati da pochi uomini, per es. 1 sottufficiale e 4/5 uomini) e con l’introduzione di un mentore/coach permanente per i giovani agenti Confrontato con questa ipotesi lavorativa, il Comando del Corpo ha tassativamente sostenuto che una simile struttura non è ipotizzabile, visto il numero ridotto di uomini. I consulenti non sono del medesimo parere. Una organizzazione strutturata può essere applicata anche a Corpi di Polizia con modesto numero di collaboratori. E’ chiaramente necessaria una diversa distribuzione delle responsabilità. Proposta: Anche se il numero ristretto di collaboratori e l’attività quotidiana possono rendere difficile il mantenimento permanente di una organizzazione strutturata, sarebbe comunque consigliabile che il Corpo si organizzi in gruppi di 4/5 agenti diretti da un sergente. Quest’ultimo dovrebbe anche avere la responsabilità di seguire l’attività degli agenti più giovani durante i primi 4 anni di impiego in seno al Corpo. 20 5.3.4 Comando a struttura più verticale La grande maggioranza delle persone sentite ha evidenziato come la struttura gerarchica del Corpo non sia sufficientemente definita. Al momento attuale sono attivi due sergenti maggiori e non è dato di sapere se uno dei due ha autorità sull’altro ed in caso affermativo in quali ambiti. I consulenti hanno avuto l’impressione che i sottufficiali portino i gradi più a titolo onorifico che come elemento che comporta una responsabilità permanente di condotta. Sono in sostanza agenti graduati ma senza responsabilità proprie e dipendenti dal grado. E’ consigliabile che l’organizzazione strutturata in gruppi, come proposta al punto che precede, venga inquadrata in una struttura gerarchica più verticale, con la definizione di gradi legati a responsabilità di condotta ben precise (cfr. punto 5.3.1 che precede). Proposta: Definire una struttura gerarchica che permetta di attribuire responsabilità proprie per ciascun livello di comando e per ciascun grado. E’ necessaria la creazione di una funzione di aggiunto al Comandante, e ciò anche se colui che ricopre questa funzione è uno dei sottufficiali superiori. I Sergenti ed i Caporali dovranno avere un ruolo di effettiva responsabilità nella gerarchia. 21 5.4 Gestione del personale 5.4.1 Attitudine alla funzione Alcuni membri del personale del Corpo non sono manifestamente qualificati per esercitare la loro missione. In alcuni casi le cause sono riconducibili piuttosto a motivi medici che attitudinali. Diversi collaboratori hanno invece comportamenti che non rispondono ai criteri di base richiesti per l’esercizio della professione di agente di Polizia (certificati medici che ne attestano l'inidoneità al servizio notturno, condizioni psico-fisiche cronicamente inidonee, situazioni debitorie da tenere sotto controllo, ecc. ). Il Comando e l’amministrazione comunale devono seriamente affrontare queste problematiche e prendere decisioni, anche dolorose, ma tali da ristabilire un clima di fiducia all’interno del Corpo. Proposta: I casi conosciuti di inattitudine all’esercizio della funzione di Polizia devono essere oggetto di valutazione e decisione da parte dell’Amministrazione comunale. Non necessariamente si deve considerare il licenziamento come unica misura. Sarebbe eventualmente proponibile affidare a tali agenti compiti che sono più consoni alle loro possibilità. 22 E’ inoltre consigliabile prendere in considerazione l’allestimento di valutazioni o perizie mediche, nel caso in cui si giudicassero necessarie per prendere una decisione. 5.4.2 Competenze riservate al Comandante ed al Capo del personale L’esistenza di conflitti interpersonali all’interno del Corpo e soprattutto fra il Comandante ed il Capo del personale (segretario comunale) sono evidenti. Dispiace constatare che simili conflitti siano diventati permanenti e, a parere dei consulenti, difficilmente risolvibili. E’ dunque opportuno identificare i contesti in cui i difficili rapporti interpersonali hanno conseguenze dannose sia per l’attività del Corpo che per quella dell’Amministrazione comunale e adottare misure che permettano di almeno limitare i danni. Una di queste misure potrebbe essere quella di chiaramente identificare e delimitare le competenze riservate al Comandante e quelle riservate al Capo del personale, evitando zone di potenziale conflitto. La definizione di regole chiare e scritte riguardanti le modalità di promozione (punto 5.2.2) e di progressione salariale (punto 5.2.3) potrebbe limitare tali zone di conflitto potenziale. Sarebbe inoltre ipotizzabile che il Comandante riferisca unicamente al Sindaco, in qualità di Capo dell’Amministrazione. 23 Proposta: La limitazione di contesti in cui appare necessaria la collaborazione tra Comandante e Capo del personale (segretario comunale) potrebbe costituire una soluzione ai problemi operativi attualmente riscontrati. 5.4.3 Motivazione dei collaboratori Come già evidenziato in premessa, una buona parte degli agenti ha espresso insoddisfazione per l’attuale situazione della PolCom. In generale gli agenti, soprattutto di grado inferiore, hanno manifestato demotivazione, rassegnazione, sfiducia verso il Comando e verso l’autorità politica. Il Corpo annovera agenti, anche giovani, molto motivati e professionalmente ineccepibili, che purtroppo constatano quotidianamente come il Corpo funzioni soprattutto perché credono nella loro missione che svolgono con dedizione. Come detto, questi agenti generalmente occupano posizioni subordinate e si trovano confrontati con una struttura di Comando che giudicano poco efficiente. In modo particolare è stato più volte sottolineata la certezza che l’audit sulla PolCom deciso dal Municipio non avrebbe portato ad alcun risultato concreto e si sarebbe tradotto in un’ulteriore perdita di tempo e di soldi senza speranza di miglioramento. Solo alcuni agenti si dichiarano di principio soddisfatti dell’attuale situazione della PolCom. 24 Proposta: In questo contesto molto sensibile, è difficile proporre misure operative concrete per migliorare la situazione e la motivazione degli appartenenti al Corpo. I consulenti sono comunque del parere che una maggiore presenza del Comandante sul terreno e l’esercizio diretto ed equilibrato delle sue funzioni senza passare costantemente dal filtro del NOC (punto 5.3.2) sono misure suscettibili di migliorare il clima di lavoro interno al Corpo. Inoltre è consigliabile che il Municipio manifesti in modo concreto un interesse per il miglioramento dell’attività della PolCom, per esempio dando un seguito tangibile al presente Rapporto. 5.4.4 Valutazione formale e regolare del personale Nessuno degli agenti sentiti (di tutti i gradi) è stato in grado di confermare di essere stato oggetto di una valutazione formale delle sue prestazioni e del suo lavoro in seno al Corpo nel corso degli anni. Questa situazione è dannosa ed inaccettabile. Necessita l’adozione di misure di correzione rapide e precise. In base alle informazioni assunte, parrebbe che il Comandante abbia rinunciato alla stesura di qualifiche regolari dei propri uomini poiché mancherebbe un sistema regolamentato di qualifiche a livello comunale. Interpellato al proposito, il Comandante è comunque convinto della necessità di redigere regolari qualifiche per gli agenti (di tutti i gradi) del Corpo. 25 Proposta: Imporre un sistema di valutazione e di qualifica regolare del personale, di cui rimanga traccia scritta nel dossier individuale di ciascun collaboratore della Corpo. Disponendo di simili informazioni, il Municipio possiede i mezzi oggettivi a giustificazione ed a motivazione di decisioni che riguardano il personale. 5.4.5 Tabella dei turni La tabella dei turni stabilita mensilmente non risponde ai necessari requisiti di rigore. L’allestimento della tabella dovrebbe basarsi su regole molto più chiare e vincolanti: − numero di notti di servizio al mese, − numero di domeniche di congedo al mese, − rispetto dei periodi di riposo (evitare per esempio la fine di un turno alle ore 20.00 e l’inizio del prossimo alle ore 04.00). Per ragioni di equità, sarebbe opportuno evitare circostanze in cui i quadri sono indicati in congedo nella tabella dei turni mensili, quando invece è già nota la necessità della loro presenza in occasione di eventi particolari. In effetti questi artifici permettono, almeno apparentemente, l’incasso di indennità eccessive rispetto ai colleghi in servizio normale e non richiamati dal congedo. Proposta: E’ imperativo che tra le regole da definire, trovino posto anche quelle che stabiliscono l’allestimento della tabella dei turni. La rigorosa applicazione di simili norme ha conseguenze positive sull’ambiente lavorativo. I collaboratori percepiscono un sentimento di equità e di trattamento paritario fra loro e nei confronti dei loro superiori. 26 5.4.6 Controllo del tempo di lavoro Il controllo del tempo di lavoro e delle presenze è particolarmente puntiglioso. E’ sicuramente necessario verificare la presenza del personale sul posto di lavoro, ma il sistema applicato alla PolCom di Bellinzona appare particolarmente pesante, soprattutto per chi è preposto alla verifica. Un simile controllo delle presenze fa nascere l’impressione che l’Amministrazione comunale sia più interessata al tempo trascorso in servizio piuttosto che alla qualità delle prestazioni fornite durante il servizio. Gli agenti (di tutti i gradi) hanno inoltre espresso il sentimento che un simile sistema di controllo è un concreto segnale di mancanza di fiducia da parte dell’Amministrazione nei loro confronti. Il Comando conferma che il controllo delle presenze, così come attualmente organizzato, non è soddisfacente e soprattutto non è adeguato ad un’attività come quella tipica di Polizia. Proposta: Riflettere sulla possibilità di adottare un controllo delle presenze più elastico di quello attuale. In occasione di turni di servizio in cui sono presenti i quadri superiori, è ipotizzabile di attribuire loro la responsabilità del controllo globale degli orari di attività dei subalterni. Un eventuale controllo elettronico potrebbe essere preso in considerazione unicamente in caso di turni di servizio fuori dal controllo dei superiori. 27 5.4.7 Utilità del Gruppo SAD Il distaccamento di tre uomini, che formalmente fanno parte della PolCom ma che in concreto collaborano quasi esclusivamente in inchieste di polizia giudiziaria condotte dalla Polizia Cantonale, non è tipico di un Corpo di Polizia Comunale. Sarebbe opportuna una revisione delle competenze affidate a questo distaccamento, in modo da allargarle anche ad interventi di natura più “locale” e preventiva a tutela dell’ordine pubblico sul territorio del Comune. La lotta contro il consumo e lo spaccio di stupefacenti su territorio comunale, il monitoraggio delle frequentazioni dei locali notturni, ecc. sono argomenti molto sentiti dalla popolazione. Un maggiore impegno in questo campo può solo migliorare l’immagine esterna della Polizia comunale. Di conseguenza si impone anche una riflessione sul numero di uomini distaccato per questo servizio. Infatti un ampliamento delle competenze richiede necessariamente una dotazione maggiore di personale. Attualmente l’impiego di due agenti attivi sul territorio è insufficiente ma il numero degli agenti di cui si compone oggi il Corpo non permette il distaccamento di altri uomini al SAD. Proposta: Valutare la possibilità di assumere nuovi agenti da destinare al Gruppo SAD, rispettivamente di definire un mandato di prestazione alla Polizia Cantonale ed alla Sezione SAD nel contesto di interventi “locali”. 28 5.5 Gestione corrente 5.5.1 Servizio radio La grande maggioranza degli agenti (di ogni grado) interpellati nel corso dell’audit ha lamentato le carenze del sistema radio attualmente in uso presso la PolCom di Bellinzona. Il sistema non è adeguato alle necessità di un’attività di Polizia e gli agenti sopperiscono alle mancanze del sistema di comunicazione utilizzando i cellulari personali. Evidentemente una simile situazione, oltre comunicazioni, a non non è garantire efficiente la e confidenzialità potrebbe delle seriamente compromettere la sicurezza degli agenti. La PolCom sembrerebbe indirizzata ad adottare il sistema di comunicazione TETRA. Il Cantone ha invece di recente aderito alla proposta di adottare il sistema di comunicazione POLYCOM, attivo su scala nazionale e già adottato da diversi cantoni. Il sistema parrebbe garantire una serie di fattori essenziali per le comunicazioni di Polizia (immediatezza, criptaggio dei messaggi, affidabilità tecnologica, ecc.). Il Municipio potrebbe verificare l'adeguatezza del sistema POLYCOM ed in caso di riscontri positivi, sondare in seguito se sussiste la possibilità di adottare il medesimo sistema di comunicazione anche a livello comunale. 29 In questa valutazione è essenziale tenere in considerazione che la tempestività e la sicurezza delle comunicazioni di Polizia devono essere garantite. Proposta: Valutare la possibilità di adottare il sistema di comunicazione Polycom anche a livello comunale. Verificare con il Dipartimento competente e con la Polizia Cantonale le condizioni da adempiere per potere accedere al sistema di comunicazione Polycom. 5.5.2 Libretto delle multe numerato La audizioni hanno evidenziato come la procedura di gestione delle multe abbia delle evidenti carenze e sia foriera di controversie fra i membri del Corpo. Diversi agenti non sono soddisfatti delle procedure applicate in questo contesto. Anche se non è possibile ricondurre con certezza dette carenze alla drastica riduzione degli introiti del Comune dipendenti dalle multe (fr. 1'084'575.- nel 2007 e fr. 698'994.- nel 2008), una correzione delle procedure attualmente in vigore è suscettibile di migliorare la situazione. Proposta: Imporre l’utilizzo di libretti delle multe numerato, così da permettere l’esatta ricostruzione del seguito avuto da ciascuna contravvenzione. Adottare una norma rigorosa, in base alla quale non è permesso il ritiro/annullamento di una multa senza l’espresso consenso dell’agente (decisione vistata) che ha constatato l’infrazione. 30 5.5.3 Accesso alle banche dati Nell’esercizio delle loro funzioni quotidiane, agli agenti (di qualsiasi grado) deve essere permesso l’accesso ad una serie di dati rilevanti ed utili per la loro attività (controllo abitanti/MOVPOP, controllo licenze di condurre/FABER, controllo licenze di circolazione/MOFFICE, registro fondiario/SIFTI, ecc.). Proposta: Rendere accessibili agli agenti (di qualsiasi grado) le banche dati indispensabili per l’esercizio dell’attività quotidiana. Nel caso in cui le banche dati fossero gestite dalla Polizia Cantonale, verificare con quest’ultima le condizioni da adempiere e le modalità affinché anche la Polizia Comunale abbia un accesso garantito. 5.5.4 Indirizzo E-mail personale Dalle audizioni è emerso che non tutti gli agenti dispongono di un indirizzo e-mail personale, rispettivamente che non tutti gli agenti sono a conoscenza delle condizioni da adempiere per chiedere ed ottenere un indirizzo e-mail personale. Il lavoro di un’amministrazione non è concepibile senza uso quotidiano di una messaggeria elettronica. Questo sistema di comunicazione è particolarmente efficiente e permette, adottando poche e semplici regole di utilizzo, di mettere a disposizione dei collaboratori uno strumento di lavoro adatto alle necessità dell’attività di Polizia dei nostri giorni. 31 Proposta: Mettere a disposizione di ciascun agente (di qualsiasi grado) ed a ciascun collaboratore della Polizia comunale un indirizzo di posta elettronica personale. 5.5.5 Condizioni generali di lavoro Le condizioni di lavoro (equipaggiamento informatico e uffici) sono state trascurate per diversi anni. La grande maggioranza degli agenti ha lamentato la vetustà dell’hardware e dei mobili (scrivanie, sedie, ecc.) in uso nella centrale della PolCom. Sotto un profilo operativo, la lontananza del parco macchine della Polizia dalla Centrale non permette di garantire un pronto intervento, rispettivamente un intervento sull’urgenza, soprattutto al termine dell’ultimo turno della giornata. Proposta: Si dovrebbe considerare di rinnovare il dispositivo informatico rispettivamente l’arredamento degli uffici a disposizione degli agenti per la loro attività quotidiana. E’ pure consigliabile verificare la possibilità di uno stazionamento dei veicoli di Polizia nelle immediate vicinanze della centrale. 32 6. Conclusioni Al termine dell’esame della situazione della Polizia Comunale di Bellinzona, è possibile sintetizzare i seguenti riscontri: − i problemi principali rilevati sia nella gestione del Corpo che nella relazione tra PolCom e Amministrazione comunale sono essenzialmente riconducibili a conflitti interpersonali, che si sono accentuati negli anni e che hanno creato evidenti partigianerie. Le persone coinvolte in tali conflitti non dimostrano – almeno al momento attuale – particolare flessibilità e disponibilità nella ricerca di una soluzione. I consulenti hanno avuto l’impressione che esistano problematiche radicate che compromettono seriamente il clima lavorativo in seno al Corpo e l’organizzazione vera e propria dell’attività della PolCom; − è possibile adottare una serie di correttivi, anche non particolarmente onerosi (sia da un punto di vista finanziario che organizzativo), che possono concretamente migliorare l’attività della Polizia, con un conseguente riscontro anche sull’immagine che la PolCom di Bellinzona da di sé nei confronti della popolazione. Come evidenziato nelle considerazione generali che precedono (punto 3), le misure correttive possono avere un esito concreto e positivo per la PolCom, solo ed esclusivamente se gli attori chiamati ad organizzare e ad applicare le misure che il Municipio decide di adottare, si dichiarano disposti ad un impegno senza condizioni e senza compromessi. 33 In caso contrario, il Municipio dovrà seriamente prendere in considerazione di sostituire gli attori al progetto di miglioramento della situazione della PolCom. Lugano/Colombier Maggio 2009 34