Assemblea Angopi - Pomezia Bevilacqua: Aspettiamo risposte dal ministero del Lavoro su massimi di orario e minimi di riposo Sicurezza sul lavoro, è incerto quale legge ci guiderà Indispensabile una linea associativa al di là delle difficoltà che potranno esserci G iovanni Bevilacqua, coordinatore della commissione di lavoro Sistema Gestione Integrato Qualità, Ambiente e Sicurezza, ha presentato all’Assemblea una panoramica puntuale ed esauriente del lavoro svolto dalla commissione nel semestre precedente la sua relazione. Ricordando che le criticità in merito a dati di ritorno da parte dei Gruppi, evidenziate già a Civitavecchia, si sono ridotte anche se non sono ancora del tutto risolte, Bevilacqua ne ha preso spunto per sottolineare che “l’obbiettivo comune fondamentale è quello di salvaguardare il nostro modello, a difesa della categoria, senza perdere il contatto con i Gruppi. Per questo lo scambio delle informazioni tra Angopi e Gruppi è lo strumento che catalizza il rapporto, per farci trovare pronti nel risolvere le varie criticità e problematiche che emergono”. Dopo questa premessa, ed entrando nel vivo delle questioni, Bevilacqua ha dato il via al resoconto a partire dalla questione relativa all’attività del medico competente all’interno dei Gruppi di cui si è discusso in un incontro in Angopi “mettendo in risalto tutte le informazioni, le perplessità e le convinzioni con lo scopo di stabilire una linea associativa, indipendentemente dalle difficoltà e problematiche che andremmo a incontrare”. “Argomento di riflessione – ha sottolineato - è la posizione da assumere e quale via intraprendere in merito al D.Lgs. 81/08 e al D.Lgs. 271/99. Il D.Lgs. 81/08 ci escluderebbe dalla disciplina dell’orario di lavoro previsto per il personale navigante e dal relativo regime autorizzativo cui oggi sono soggette le deroghe ai limiti massimi di lavoro o minimi di riposo che quella disciplina stabilisce. L’orario di lavoro verrebbe per noi regolato dal D.Lgs. 66/2003, senz’altro più rigido del D.Lgs. 271/99 ma con la possibilità, lasciata alle parti sociali, di ricorrere a deroghe. Inoltre, lo stesso D.Lgs. 81/08 riconosce al datore di lavoro una certa “discrezionalità” sull’adozione del medico competente. Il D.Lgs. 271/99 che, ricordo, impone il medico competente, permetterebbe, invece, di inquadrare la categoria come personale navigante e quindi l’eventualità di estendere anche a noi i benefici previdenziali previsti per il personale di macchina che soddisfa determinati requisiti in termini di anzianità contributiva. Tale eventualità è attualmente al vaglio del ministero del Lavoro, le cui determinazioni confidiamo giungano in tempi brevi. Qualora dovessero essere positive, occorrerà operare per accedere al richiamato regime autorizzativo Porti servizi tecnico nautici Giovanni Bevilacqua di deroghe ai limiti massimi dell’orario di lavoro. A prescindere dalla normativa di riferimento in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, in considerazione delle novità intervenute su lavori usuranti e sul controllo sull’uso di alcool e droga – novità che impongono la vigilanza sanitaria - stiamo studiando un protocollo sanitario di respiro nazionale, specifico per la nostra categoria, con delle linee guida standard, al fine di garantire un indirizzo comune, da portare a conoscenza del medico competente in fase di visita sanitaria nei Gruppi, tenendo presente la tipologia del porto in cui operano, indicando le qualità tecniche e di salute. Per dare maggiore valenza al protocollo sanitario, intendiamo sottoporlo all’esame dell’apposita Commissione prevista dall’art.12 del Testo Unico per la sicurezza (commissione per gli interpelli). A tale proposito abbiamo chiesto alla Management Criteria (società di consulenza di direzione Ndr) di sviluppare un protocollo sanitario con adeguate linee guida. Fatto ciò, l’Angopi si occuperà di curare l’aspetto politico del nuovo documento. Altra novità, emersa nell’ultimo incontro del 4 dicembre, sono state le modifiche, che verranno inserite nella bacheca sul sito, da apportare alla procedura sicurezza SM_PS_05, indicazioni e gestione di scenari e situazioni di emergenze, e i nuovi modelli 163 e 202 per la pianificazione e rapporto delle emergenze, in modalità “libretto” per comodità di archiviazione. Focus. Salute e sicurezza -A S ZIONE NAZ IO CIA N SO ITALIANI RTI PO ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ RUPPI ORM EG EG AL Al termine del resoconto sull’attività della commissione, Bevilacqua ha fatto alcune considerazioni: “La crescita fondamentale del nostro sistema è dovuta alla qualità e al miglioramento dell’efficienza dei nostri servizi, quindi la nostra opera non si esaurisce alle sole manovre di ormeggio e battellaggio ma continua con l’azione fondamentale per la difesa degli interessi generali e del ruolo che abbiamo in caso di eventi atipici di emergenza in ambito portuale. La funzionalità, l’affidabilità, la chiara qualifica del nostro servizio, hanno origine da una esperienza di un certo numero di anni trascorsi in mare e nel porto ma anche da una costante e adeguata formazione. Il continuo miglioramento, i nuovi progetti, le continue sfide, i cambiamenti, sono sempre un evento positivo e di stimolo costruttivo per la categoria. Tutto questo ha un significato, non possiamo permetterci il lusso di stare beati e cullarci, il quadro è pericoloso e le forze antagoniste non si fanno scrupolo ad attaccarci, creando a livello generale forti dubbi sulla nostra posizione di servizio universale; tracciare il confine diventa difficile. Bisogna cominciare a ragionare con una logica di sistema di cooperazione se vogliamo recuperare quello che abbiamo perso, la nostra possibilità è quella di aumentare e migliorare il nostro livello, diventando sempre più competitivi e specializzati”. Ha quindi concluso il suo intervento con una riflessione: “Ritengo che sia pura follia pensare a forme diverse di rappresentatività perché significherebbe disperderci, significherebbe sperperare tutto quello che abbiamo costruito, tenuto conto, inoltre, del fatto che il livello qualitativo oggi raggiunto dalla nostra categoria ci crollerebbe sopra. E in questo caso non si salverebbe nessuno. La forza della nostra Associazione è stata e sarà l’unione, la compattezza, la cooperazione, la lungimiranza; senza trascurare nessuno. Il monitoraggio, la funzione svolta dal centro, è stato l’asso nella manica della nostra categoria, questa politica ha infatti difeso il modello e la nostra funzione nei porti”. I E BARCA OR IO LI IAT G Entrambi rispondono alla norma 18001:07, valutati dal Rina con esito positivo ma soprattutto in grado di soddisfare la norma. Nonostante gli argomenti proposti siano necessari per i Gruppi già certificati Sicurezza, vorremmo implementarli presso gli altri Gruppi. A seguito sono stati presi in esame: • manuale di formazione d’ingresso aggiornato all’ul timo CCNL • scheda di valutazione integrata con data, firme CG, RSPP con relative integrazioni • Mod. 200 per la formalizzazione del processo di formazione all’ingresso con relativa verifica del l’efficacia. Lo stesso, di recente, in una ispezione Asl presso un Gruppo, è stato efficace e risolutivo nel dimostrare la correttezza della formazione erogata in base al nostro CCNL”. Porti servizi tecnico nautici