TOPOLINO INCONTRA ALDO MANUZIO
È una caratteristica di sceneggiatori e disegnatori di Topolino saper trasformare Topi e Paperi in
personaggi storici per interpretare storie a fumetti in grado di divertire e nello stesso tempo
istruire.
Così, quando in redazione è arrivata la proposta di una collaborazione con la mostra dedicata ad
Aldo Manuzio, l’intesa è stata immediata. Come immediato è stato il collegamento tra la
personalità di Manuzio, primo editore moderno al quale si fa risalire l’invenzione del libro
tascabile per divulgare testi non solo sacri e la fortuna del settimanale Topolino con il suo storico
formato “libretto”, che dal 1949 lo ha reso il fumetto tascabile più popolare del nostro Paese.
Ne è nata così una collaborazione che comprenderà una storia a fumetti che uscirà sul numero di
Topolino n. 3151, in edicola il 13 aprile, un supporto redazionale per spiegare ai giovani lettori chi
era Aldo Manuzio e due laboratori creativi che coinvolgeranno il pubblico in visita alla mostra.
Zio Paperone e i libri segreti di Paperus Picuzio.
La sfida di trasformare la storia di Aldo Manuzio in una storia a fumetti è stata affidata a due artisti
con grandi capacità narrative e una profonda conoscenza di Venezia. Lo sceneggiatore Alessandro
Sisti, di origini pavesi ha vissuto a lungo sulla laguna e il disegnatore Valerio Held, veneziano
d’origine e gran estimatore della sua città.
Ne è nata una vicenda che collega presente e passato, con la famiglia dei Paperi che si trasferisce a
Venezia per cercare quello che Paperone crede sia un tesoro di gran valore, nascosto dal celebre
Paperus Picuzio verso la fine del XV secolo. La ricerca di questo “tesoro” è lo spunto per narrare le
vicende di Paperus Picuzio e delle sue invenzioni editoriali. Alla vicenda storica si intrecciano le
bravate di Paperin Paperineto, assunto come lavorante nella nuova casa editrice di Picuzio.
“Il personaggio di Paperus Picuzio, il Pico De Paperis disneyano da cui è derivato, e Aldo Manuzio
hanno – si parva licet componere magnis – molte cose in comune. O forse una sola: l’incontenibile
passione per la cultura. Una, però più che bastante a tratteggiare una narrazione che spero riesca
a porgere ai più giovani, con il sorriso e la levità del mondo Disney, la figura d’un gigante del
sapere e dell’arte com’è stato Manuzio.” (Alessandro Sisti)
“È stata una gradita sorpresa quando ho ricevuto la sceneggiatura via mail. Disegnare Venezia è
una piccola sfida che accetto sempre volentieri. La documentazione di Alessandro mi ha aiutato, lo
scorcio dell’antico ponte di Rialto o la moderna struttura dell’attuale Cassa di Risparmio in campo
Manin ne sono la prova. Venezia, proprio per la sua struttura, le linee morbide dei palazzi, gli archi
delle finestre, l’acqua , le nuvole, si presta perfettamente per storie di fantasia come questa. Verso
la fine mi sono preso la libertà di “paperinizzare” l’amico Alessandro… nei panni del proprietario
del magazzino di Picuzio!” (Valerio Held).
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