SANTE MESSE DELLA SETTIMANA . 28 febbraio – 8 marzo 2015 Sabato 28 febbraio 18 Domenica 1 marzo 10 Lunedì 2 marzo 9 Martedì 3 marzo 9 Mercoledì 4 marzo 18 Giovedì 5 marzo 9 Venerdì 6 marzo 9 Sabato 7 marzo 18 Domenica 8 marzo 10 Deff. Famiglie BONAVERI, AUGUSTI, DISCALZO Ann. Luisa Carolina Ghislaine de MERODE (1-3-1868) TRIGESIMA AVARO Michelina Ann. CORTESE Maurizio Ann. Luisa Carolina Ghislaine de MERODE (1-3-1868) Def. IPPOLITO Giovanni Def. TAPPO Onorato e deff. Famiglie TAPPO e VOIERO (ore 15 Gruppo di preghiera in cappellina) Foglio settimanale della Parrocchia San Giorgio Martire - Reano n. 559 a II DOMENICA di QUARESIMA (anno B) ANN. Don Giuseppe SANDRONE (6 marzo 2005) Deff. Famiglie DISCALZO, GAGLIARDI, VALENZA ANN. Don Giuseppe SANDRONE (6 marzo 2005) Def. XAUSA Rosi ROSATI A V V I S I • a REANO Sante Messe feriali in cappellina martedì e giovedì ore 9.. A seguire Confessioni individuali dalle 9.30 - 11.00 • a Villarbasse Sante Messe feriali lunedì e venerdì ore 9, mercoledì ore 18. • Giovedì 5 marzo ore 20,45 a TRANA continua il corso lettori della Parola di Dio per chi vuole approfondire a livello personale e per chi vuole iniziare questo servizio nella liturgia. • Venerdì 6 marzo e tutti i venerdì di Quaresima VIA CRUCIS IN CHIESA alle ore 16 • Lunedì 9 marzo PREGHIERA DI TAIZÉ intorno alla croce con i giovani e per i giovani dell’UP 129 guidata da don Luca Peyron (ore 21 • Domenica 22 marzo: consueto PRANZO SOLIDALE in parrocchia. Partecipazione con offerta libera. Prenotarsi entro mercoledì 18 presso panetteria Biagio, Bruna Tosco o in parrocchia. • In sacrestia continuano le prenotazioni per il pellegrinaggio alla SINDONE e per la visita al MuMuseo Diocesano previsti il prossimo 24 aprile. Chiediamo la benedizione di Dio e facciamo TANTI AUGURI a: L uigina CAPRA in ROVEI (5); Edvige VISCONTI in AUDAGNOTTI , Laura MOLINO (6); Alessandra GALLO (7). Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti. «Rabbì è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te una per Mosè e una per Elia». (Mc 9,2-10) Pensieri e vignette di don GIOBA Chi è Gesù? L’amato da Dio… Chi siamo noi? Gli amati da Dio… Qual è la nostra missione? Amare come Gesù… Questo amore che avvolge l’esistenza umana è come quella luce che avvolge Gesù e i suoi discepoli, che in una frazione di tempo, comprendono la vera identità di Gesù, e sentono una sensazione profonda di bellezza (che va oltre gli occhi e arriva all’anima) che vorrebbero fissare e trattenere come un fuoco sacro attorno al quale costruire un tempio perché lo custodisca in eterno. “E’ bello per noi stare qui…” è detto da Pietro, e interpreta sicuramente la sensazione di pace totale che coinvolge anche gli altri suoi due amici presenti con lui sul monte della Trasfigurazione di Gesù. Ieri sera con gli adolescenti e giovani abbiamo vissuto un incontro di preghiera, che prevedeva un iniziale momento di riflessione sul Vangelo e poi un tempo di adorazione eucaristica in chiesa, curata dal nostro coro giovanile parrocchiale. Tutto è stato preparato con cura sia nei testi che nell’ambientazione in chiesa e nei canti. Ci siamo trovati in un luogo esterno alla chiesa, un’aula parrocchiale per il primo momento di lettura e condivisione del brano di Vangelo. Poco prima di iniziare, aspettando gli ultimi ritardatari, mi sono guardato attorno e anche dentro di me. Avevo il desiderio che fosse un momento “bello” per i ragazzi, e che sentissero questa esperienza particolare di preghiera come qualcosa che alla fine li rappacificasse profondamente con se stessi e con Dio. Volevo davvero che la loro sensazione finale fosse come quella di Pietro nel Vangelo “che bello per noi stare qui…”. Abbiamo veramente bisogno di momenti come questi, di pace, di armonia con Dio e con la nostra vita, perché sembrano essere di più le occasioni in cui diciamo “è brutto per me stare qui…” quando affrontiamo le difficoltà delle relazioni, quando sentiamo la fragilità del corpo, quando siamo delusi nelle aspettative, quando affrontiamo lutti e distacchi dolorosi…. Sono davvero tante le occasioni in cui sentiamo che “non è bello stare qui” anche nell’ambiente religioso, quando lo sentiamo lontano dalla vita, quando ci scontriamo con testimonianze contraddittorie e quando Dio ci viene testimoniato come “nemico” delle nostre libertà e delle nostre aspettative. Gesù porta sul monte i 3 discepoli anche per noi; e loro, che avranno bisogno ancora di un lungo cammino per capire quel che succede, lo fanno arrivare a noi nel racconto del Vangelo e nella testimonianza della loro vita. Guardando i ragazzi attorno al tavolo prima di iniziare la preghiera, ho avuto la sensazione di una distanza enorme tra le mie aspettative e le loro, tra quello che avevo in mente io per quella preghiera e quello che loro pensano del pregare e delle varie occasioni di preghiera che facciamo di solito in parrocchia, messa compresa. Si era quasi tentato di lasciar perdere, anche perché erano tante le assenze e non tutte per impedimenti davvero insormontabili. Alla fine l’incontro di preghiera lo abbiamo fatto, ed è durato quasi un paio d’ore. L’abbiamo fatto perché è stata una provocazione anche per me, che forse vivo la preghiera e in particolare la messa, con il rischio dell’automatismo sterile o solo per un obbligo che non arriva al cuore. Ho voluto scommettere con gli adolescenti e giovani che quel che avremmo vissuto avrebbe fatto sicuramente breccia almeno un po’ nella loro corazza che in fondo è anche la mia, per farci sperimentare quella bellezza spirituale profonda che ci fa conoscere Gesù come l’amato che ci ama, che ci fa sentire amati a nostra volta, e chiamati ad amare chiunque abbiamo accanto. Nel cammino della Quaresima, con l’invito ad una preghiera più attenta e vera, ancora una volta siamo provocati a non guardare a quello che dobbiamo togliere e rinunciare, ma a quello che possiamo sperimentare di bello e guadagnare: l’amore avvolgente e luminoso di Dio per me e il prossimo. (Giovanni don GIOBA) "La Quaresima è un cammino di conversione che ha come centro il cuore", ha detto domenica Papa Francesco, e allora [...] bisogna "custodire il cuore, perché non diventi una piazza dove vanno e vengono tutti tranne il Signore". Pubblichiamo qui le indicazioni per l'esame di coscienza contenute nel libretto, che consistono nell’interrogarsi sul male commesso e il bene omesso verso Dio, il prossimo e sé stessi. Nei confronti di Dio Mi rivolgo a Dio solo nel bisogno? Partecipo alla Messa la domenica e le feste di precetto? Comincio e chiudo la giornata con la preghiera? Ho nominato invano Dio, la Vergine, i Santi? Mi sono vergognato di dimostrarmi cristiano? Cosa faccio per crescere spiritualmente? Come? Quando? Mi ribello davanti ai disegni di Dio? Pretendo che egli compia la mia volontà? Nei confronti del prossimo (segue)