LA PORTA
DEI VALORI
Ecco il puzzle
della Novena
La Novena di Natale per i ragazzi
«Apri le tue porte» ha il suo
gadget! Un bellissimo puzzle in
nove pezzi che riproduce la
«porta dei valori» (cfr. quarta di
copertina del libretto Fom edito
da In dialogo) potrà essere
composto sino a completarsi, con
l'ultimo pezzo, con la scena della
Natività (cfr. copertina del libretto). I
ragazzi così, giorno dopo giorno,
potranno interiorizzare il valore che
rende la fede operosa e capace di
determinare le azioni quotidiane della
vita. Ogni pezzo del puzzle
corrisponde al tema della preghiera
della Novena per quel giorno.
Il puzzle può essere ordinato presso la
Libreria In dialogo, scrivendo una mail a
[email protected] o telefonando al n. 0258391348.
L'acquisto combinato del libretto dellla Novena di Natale
«Apri le tue porte» e del puzzle «La porta dei valori»
(entrambi edizioni In dialogo) comporta uno sconto. Per
informazioni consultate il sito www.indialogo.it
Il cardinale Angelo Scola scrive la nuova
Lettera di Natale ai bambini
Basta fermarsi un attimo e dedicare un momento perché le parole del
nostro Arcivescovo Angelo Scola possano essere ascoltate e entrare
nel cuore dei nostri ragazzi, soprattutto i più piccoli.
Organizziamo un momento nell'ambito della Novena di Natale o
nella Domenica dell'Incarnazione o dedichiamo un incontro di
catechesi, perché la nuova lettera di Natale ai bambini possa essere
distribuita ai bambini e letta insieme a loro. La lettera è già pronta e
disponibile in grandi quantità presso le librerie cattoliche. Sarebbe
bello invitare i genitori a questo momento di lettura, perché possa
essere vissuto anche da loro e possano eventualmente contribuire allo
scambio raccontando di quando hanno atteso la nascita dei loro figli
o di un parente che doveva arrivare da lontano, ecc. Sarebbe un
modo per confermare quanto il nostro Arcivescovo ci suggerisce.
Con i ragazzi più grandi si potrebbero pensare dei piccoli laboratori
che, a partire dal contenuto della lettera «Aspettiamo qualcuno» (ed.
Centro ambrosiano), possano realizzare qualcosa sul senso del «farsi
il regalo a Natale» con esiti che possano prevedere la valorizzazione
di ogni persona che in quanto «attesa» ha qualcosa di unico da
donare agli altri.
«Aspettiamo qualcuno» è una nuova lettera che si legge in dieci minuti
e che può generare dei racconti e un confronto che vale la pena fare!
La nuova lettera di Natale ai bambini può essere subito capita e può
permettere una bella interazione e attivare anche successivi
«sviluppi», come ad esempio la raccolta dei giocattoli da distribuire ai
bambini delle famiglie in difficoltà della parrocchia: giochi nuovi,
regali da dare ad altri bambini o ragazzi che possano essere un segno
di condivisione con i più poveri, così come il nostro Arcivescovo ci
propone alla fine della sua lettera. Si può pensare anche ad uno
scambio di regali da fare al termine della lettura fra i bambini
dell'oratorio o dei gruppi.
E i bambini a casa potranno anche rileggerla e cercare di rispondere
alle domande che il Cardinale Scola pone loro. «Che cosa è più
bello? Che cosa vale di più: aspettare qualcosa o aspettare
qualcuno?». A loro la risposta è data perché possano accogliere la
persona più importante!
4
LA LUCE
DELLA FEDE
Nuova
Lanterna
di Natale
2012
Per l'Anno della Fede
una nuova lanterna
può accompagnare –
anzi illuminare – il
cammino dei bambini e
dei ragazzi verso il
Natale. La lanterna è
pensata per essere
costruita dai ragazzi.
Contiene quattro
piccole «vetrate» che
potranno essere
colorate realizzando
l'immagine di un bellissimo presepe.
Per la Lanterna ci si può rivolgere alla Libreria In dialogo
in via S. Antonio 5 a Milano.
Il Gazzettino
N.10
30 NOVEMBRE 2012
editoriale
Periodico dell a F O M
FONDAZIONE
DIOCESANA
PER GLI
ORATORI
MILANESI •
Via S.Antonio, 5 - 20122
Milano,
T e l. 0 2
58391356•E
mail: comunicazione
[email protected]•
www.chiesa
dimilano
.it/pgfom• Direttore responsabile:
don Samuele
Marelli • Redazione:
Andrea Ferrario, Mario
Pischetola•
Autorizzazione del Tribunale di Milano 6588 del
22/6/64 •
Edito dalla Cooperativa Culturale In dialogo s.r.l., Via
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Cooperativa
In dialogo
S.r.l. • Stampa: Sady
Francinetti
S.n.c. Milano.
DELLA
I sessant’anni
del Concorso presepi
Il presepe è qualcosa di intramontabile e, come ogni
tradizione, ha a che fare con l'educazione. È per questo
che la Fom si assume ogni anno l'impegno di indire un
Concorso che possa incoraggiare i ragazzi, le famiglie,
gli oratori, le scuole, ma anche ogni ambito dove un
gruppo di persone si ritrova, a realizzare nei propri spazi
un presepe che sia innanzitutto un segno di fede e quindi
anche un'espressione di bellezza.
Siamo giunti alla sessantesima edizione del Concorso
presepi per la città di Milano e alla venticinquesima
edizione del Concorso della Fom esteso a tutta la
diocesi. Due traguardi importanti che denotano un
costante interesse da parte di più generazioni. I
partecipanti non gareggiano solo con gli altri, ma
cercano ogni volta di «gareggiare» con se stessi,
superandosi nelle proprie abilità e chiedendo aiuto
anche ad altri per concretizzare la loro idea e creare
qualcosa che possa stupire, incantare e generare anche
una gioia contagiosa. In sessant'anni sono stati decine di
migliaia i presepi visitati. I commissari del Concorso ne
hanno visti di tutti i colori e di tutti i tipi, ma in ciascuno
hanno ritrovato sempre il centro, quell'elemento chiave
senza il quale tutta l'opera perderebbe il suo senso, che
è la Natività. Il cuore del valore educativo del presepe
sta tutto qui, nel dare un volto e un luogo, un tempo e
uno spazio al mistero dell'Incarnazione! Per questo
motivo il presepe resta e resterà sempre qualcosa di
affascinante, di coinvolgente e di educativo.
Il Concorso presepi nasceva sessant'anni fa con la
motivazione di mettere in collegamento i diversi
concorsi che si svolgevano negli oratori della città di
Milano. I protagonisti erano i ragazzi ed è per loro che il
Concorso è nato. Si teneva conto – si legge nel primo
regolamento del 1953 – «non tanto della vistosità,
quanto della applicazione del ragazzo». L'impegno che
quei ragazzi di allora hanno dimostrato ha coinvolto la
passione anche degli adulti. Negli anni le categorie
valutate sono state sempre maggiori. La commissione
presepi della Fom ha pensato che non era opportuno
restringere i confini e il Concorso ha toccato luoghi
«inaspettati» come ospedali, uffici, piazze e negozi ed è
entrato anche in carcere. Estendendosi venticinque anni
fa alla diocesi, il Concorso non ha perso la sua
attenzione privilegiata per le giovani generazioni,
coinvolgendo anche le scuole e chiedendo ai genitori di
aiutare i figli a realizzare il presepe in casa, insieme a
loro.
I parametri con cui si valutano i presepi in concorso sono
certamente legati alla luminosità, alla prospettiva, ai
materiali, anche se, in ogni edizione, non sono le opere
ad essere premiate ma le persone che vi si sono
applicate, attraverso le loro idee e il loro impegno… e
anche questo è un segno del valore educativo che il
Concorso porta con sé.
DON SAMUELE MARELLI
In libreria
la vetrofania
«Angeli di Natale»
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Le proposte verso il Natale