VEGLIA PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2015 Sabato 17 ottobre 2015 Cattedrale Metropolitana CANTO DEL TUO SPIRITO E’ PIENA LA TERRA Rit. O Signore, del tuo Spirito è piena tutta la terra alleluia, alleluia, alleluia. Benedici il Signore, anima mia! Signore mio Dio quanto sei grande. Quanto grandi, Signore le tue opere: la terra è piena di Te. Se togli il tuo Spirito vengono meno e ritornano nella loro polvere: se mandi il tuo Spirito sono create e rinnovi la faccia della terra. La gloria del Signore sia per sempre, gioisca il Signore delle sue opere a Lui sia gradito il mio canto, la mia gioia è nel Signore. PRESIDENTE Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ASSEMBLEA Amen PRESIDENTE Il Signore Gesù che è nato povero tra i poveri, è morto escluso tra gli esclusi e risorgendo ha sconfitto ogni male, sia con tutti voi ASSEMBLEA E con il tuo spirito GUIDA Benvenuti a questa veglia di preghiera. Come l’Apostolo Paolo rivolgeva il saluto alle Chiese con le parole di “grazia e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo”, ora accogliamo il saluto di pace da parte di altre Chiese che sono presenti tra noi nei volti di alcuni nostri fratelli (alcune persone di varie provenienze pronunciano saluti di pace nelle loro lingue e poi accendono un cero all’altare) CANTO Donaci Signore Dio la tua presenza di pace PRESIDENTE O Padre, che nella nuova alleanza, inaugurata dal Cristo tuo Figlio continui a radunare il tuo popolo da tutte le nazioni della terra nell’unità di un solo Spirito, fa’ che la tua Chiesa, fedele alla sua missione, condivida sempre le gioie e le speranze dell’umanità, e si riveli come lievito e anima del mondo, per rinnovare in Cristo la comunità dei popoli e trasformarli nella tua famiglia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli LITURGIA DELLA PAROLA GUIDA Il Vangelo è la nostra regola di vita. La Parola rinnova ogni giorno l’eternità dell’incontro con Gesù, il Figlio di Dio. La Parola colma la nostra povertà, e il paradosso delle Beatitudini, il porgere l’altra guancia, il perdono diventano possibili. Cominciamo quindi la nostra riflessione chiedendo a Gesù di parlarci attraverso la sua Parola Intronizzazione della Parola CANTO OGNI MIA PAROLA Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra, così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l'avevo mandata. Ogni mia parola, ogni mia parola. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 10,25-37) Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: "Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?". Gesù gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?". Costui rispose: "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso". Gli disse: "Hai risposto bene; fa' questo e vivrai". Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è mio prossimo?". Gesù riprese: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: "Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno". Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?". Quello rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Va' e anche tu fa' così". GUIDA Ora percorreremo anche noi simbolicamente la strada che da Gerico sale a Gerusalemme, lungo un percorso di riflessione che passa dall’indifferenza, alla domanda, alla compassione. L’Indifferenza GUIDA Non cadere nell’indifferenza, accorgersi dell’altro, ascoltarlo è la chiave dell’incontro ed è spesso l’inizio di un possibile cambiamento, che fa crescere la nostra vita prima ancora della sua. L’uomo ferito: Ti ho visto avvicinare e per un attimo ho sperato che tu ti fermassi … Poi hai attraversato la strada e hai proseguito veloce dalla parte opposta. Capisco quello che hai provato, a volte anch’io ho scantonato per non incontrare una persona. So che in questi casi pensiamo: “In fondo, non tutto quello che accade è affar mio, non posso interrompere il mio cammino ad ogni persona in difficoltà che incontro”. CANTO Kyrie Kyrie eleison L’uomo ferito: So che vivo in una terra lontana dalla tua. Le violenze di cui senti in televisione io le vivo sulla mia pelle, hanno distrutto la mia famiglia. Certo, non puoi venire ad aiutarmi qui dove sono. Non te lo chiedo nemmeno. Ma non cambiare canale con indifferenza. Fai tesoro di quello che sta accadendo a me. Prometti a te stesso che tu non seminerai odio, rancore, aggressività attorno a te. Prometti a te stesso che da stasera quando uscirai di qui la ricerca della pace con tutti ti guiderà. Allora anch’io non avrò sofferto invano. Forse darai il via a una mentalità nuova, che poco per volta arriverà anche nella mia terra. CANTO Christe Christe eleison L’uomo ferito: Non sei uno specialista del bisogno, lo so, non sei un operatore sociale né un medico né uno psicologo. Ma neanche il samaritano che si sta fermando adesso lo è. Non ha con sé medicine ma olio e vino: le scorte per il suo viaggio o forse prodotti da vendere. Ha della stoffa, o forse la ricava dal suo abbigliamento, per fasciarmi le ferite. Ha un mezzo di trasporto, un po’ di denaro. Mette a disposizione del tempo, senza farsi fermare, lui che è un commerciante, dal luogo comune che “il tempo è denaro”. Sta mettendo al mio servizio quello che ha, quello che sa fare. Sta coinvolgendo altri per fare ciò che lui direttamente non è in grado di fare. E proprio così mi sta salvando la vita. CANTO Kyrie Kyrie eleison MUSICA La Domanda Guida OMELIA Non sempre è possibile prenderci cura da soli dell’uomo bisognoso. Spesso è necessario un “albergo” cui appoggiarsi, è necessario fare comunità attorno a lui, ricostruire quella rete, quel tessuto sociale che gli è venuto a mancare nel momento della difficoltà. Forse la comunità alla quale il samaritano sta portando il ferito è la nostra. Ascoltiamo le parole del nostro Arcivescovo: CANTO LAUDATE DOMINUM Laudate Dominum, laudate Dominum! Omnes gentes, alleluia! (2 v.) Lodate il Signore nel suo santuario, lodatelo nel firmamento della sua potenza. Lodatelo, lodatelo per i suoi, per i suoi prodigi; lodatelo per la sua immensa grandezza. Lodatelo con squilli di tromba, lodatelo con arpa e cetra; lodatelo con timpani e danze, lodatelo sulle corde e sui flauti. Lodatelo con cembali sonori, lodatelo, lodatelo con cembali squillanti; ogni vivente dia lode al Signore, ogni vivente dia lode al Signore. La Compassione Guida Farsi samaritani per altri, diventare famiglia, comunità che accoglie richiede di passare dall’emozione di un momento alla compassione. Se le lacrime sono vere, ci cambiano dentro, si trasformano in convinzione nel fare il bene. La compassione riconosce in ogni persona prima di tutto un’anima, abitata da Dio e quindi con piena dignità. Avere compassione significa essere toccati nel profondo, quasi sconvolti; vuol dire “gli si mossero le viscere materne”, come se una madre stesse vedendo un figlio percosso, ferito, quasi morto. MUSICA GUIDA La compassione nella Scrittura è il sentimento che Dio Padre e Gesù provano per l’uomo in difficoltà, un sentimento che subito desidera trasformarsi in cura. È la risposta ad un appello che questa sera diventa invio per alcuni nostri fratelli. DON MARCO Sono chiamati ad un servizio di cooperazione missionaria tra le Chiese: Don Paolo Burdino, sacerdote della Diocesi di Torino, inviato alla Chiesa sorella che è in Nairobi, Kenya Ciascun missionario risponde: ECCOMI Don Simone Bernardi, sacerdote della Fraternità del Sermig inviato alla Chiesa sorella che è in San Paolo del Brasile Don Lorenzo Nacheli, sacerdote della Fraternità del Sermig Inviato alla Chiesa sorella che è in San Paolo del Brasile PRESIDENTE Fratelli carissimi, la nostra comunità vi invia nel mondo perché siate strumenti di salvezza e segni di riconciliazione e di amore. Ricevete la croce, segno della carità di Cristo e della missione per la quale la Chiesa vi ha scelti. Durante il canto il presidente consegna le croci. CANTO SOLO PER TE Solo l’amore rende il sacrificio un dono. Solo l’amore fa diventare giorno la notte. Solo l’amore fa del tempo una preghiera. Solo l’amore dà la certezza che per te vale la pena correre, cercare, senza sosta. Solo l’amore apre il cuore alla saggezza. Solo l’amore rende liberi e sicuri. Solo l’amore asciuga il viso di chi piange. Solo l’amore dà un volto alla bontà, divide il pane senza chiedere per sé. Solo per Te, solo con Te, solo in Te che sei l’Amore. Solo per Te, solo con Te, solo in Te che sei l’Amore. CARD. NJUE Saluto di pace (pronuncia un saluto e poi una preghiera di benedizione e di pace per coloro che sono stati inviati. Dopo averla ricevuta saranno loro ad andare nell’assemblea a portare un segno di pace ai presenti) CANTO QUELLO CHE ABBIAMO UDITO Quello che abbiamo udito quello che abbiam veduto, quello che abbiam toccato dell'amore infinito l'annunciamo a voi! Grandi cose ha fatto il Signore! Del suo amore vogliamo parlare: Dio Padre il suo figlio ha donato, sulla croce l'abbiamo veduto. In Gesù tutto il cielo si apre, ogni figlio conosce suo Padre; alla vita rinasce ogni cosa e l'amore raduna la Chiesa. Nello Spirito il mondo è creato e si apre al suo dono infinito; il fratello al fratello dà mano per aprire un nuovo cammino. Viene il regno di Dio nel mondo e l’amore rivela il suo avvento, come un seme germoglia nell'uomo che risponde all'invito divino PRESIDENTE Nello spirito della fraternità universale, preghiamo come Gesù ci ha insegnato TUTTI Padre nostro PRESIDENTE Il Signore sia con voi. ASSEMBLEA E con il tuo spirito PRESIDENTE Dio Padre di ogni bontà e misericordia infinita, vi conceda di essere suoi annunciatori gioiosi con la testimonianza di una vita generosa; la sua pace ricolmi i vostri cuori e raggiunga tutti coloro che incontrerete ASSEMBLEA Amen PRESIDENTE Cristo Signore, vi renda forti annunciatori del suo Vangelo, che è sorgente di gioia, di liberazione e di salvezza per ogni uomo ASSEMBLEA Amen PRESIDENTE Lo Spirito Santo vi renda docili discepoli e missionari, disponga i vostri cuori all’incontro con i fratelli più poveri e bisognosi, perché il suo Regno venga in mezzo a noi ASSEMBLEA Amen PRESIDENTE E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. ASSEMBLEA Amen DIACONO Andate e proclamate con la vostra vita la misericordia del Padre ASSEMBLEA Rendiamo grazie a Dio CANTO IO CREDO IN TE Per molti Tu sei storia, la pagina di un libro un ruolo teatrale. Le tue urla, il tuo dolore rivivono ogni giorno ma non nel nostro cuore. Io credo in Te tu sei il figlio di Dio io credo in Te Tu sei risorto e vivo Io credo in Te chi ha l'amore dentro gli occhi ti riconoscerà. Senti l'urlo di chi soffre, ogni sua lacrima Tu vedi, anche quelle non versate. Tu ascolti il mio silenzio Tu conosci ogni stella Tu sei il Dio che risorge Io credo in Te tu sei il figlio di Dio io credo in Te Tu sei risorto e vivo Io credo in Te chi ha l'amore dentro gli occhi ti riconoscerà. Ora io posso rinascere in Te Tu mi hai creato per amare. Io credo in Te tu sei il figlio di Dio io credo in Te Tu sei risorto e vivo Io credo in Te chi ha l'amore dentro gli occhi ti riconoscerà. CANTO GLORIA DAL BASSO DELLA TERRA Gloria dal basso della terra, Gloria dal più infame degli stermini. Gloria nella carestia Gloria nella guerra più atroce. Gloria, gloria, gloria solo Tu hai la forza con la Tua gloria di asciugare le lacrime di portare nella Tua gloria nell’alto dei cieli i vinti della terra, i vinti della terra, i vinti della terra. (2 v.)