FABIO STOCCO
L’ORGANO SERASSI
DELLA CONFRATERNITA
DEL SS. NOME DI GESÙ (E ROSARIO)
DI OCCIMIANO
1837 ~ 2011
DESCRIZIONE DELL’ORGANO
Organo costruito dai Fratelli Serassi di Bergamo nel 1837, opus 534.
Rimaneggiato dagli stessi Serassi nel 1839 con col numero d’opus 542.
Lo strumento è collocato sopra il portale d’ingresso in cantoria lignea
con parapetto. La cassa, ancorata alla controfacciata, è in legno dipinto, di
semplice fattura, in stile neoclassico.
Il ripristino dell’ organo è stato effettuato
dall’Artigiano Organaro
Fabio Stocco
nell’anno 2010 - 2011
Le canne di prospetto sono 23, non tutte originali, di stagno, ad unica
campata, disposte a tricuspide, una centrale e due laterali. La canna maggiore
corrisponde al Mi1 del Principale 8’ bassi. Il profilo è piatto, le bocche
allineate con labbro superiore a mitria con puntino a sbalzo.
La tastiera, originale, è collocata a finestra. Consta di 50 tasti con
estensione Do1 - Fa5, prima ottava corta, ad uso cembalo, i tasti diatonici
ricoperti in ebano e i cromatici in osso, spezzatura tra bassi e soprani Si2 Do3.
La pedaliera, posata nel 1895, sostituzione dell’originale Serassiana con
ottava corta, è in noce del tipo a leggio con 20 pedali, estensione Do1 - Sol2,
reale al si1. Prim a ott ava cr omat ica. Gli ultimi tre pedali azionano
rispettivamente la Terza Mano, Rollo a Canne e Campanelli nei Soprani.
Rivolgo il mio più doveroso e sentito ringraziamento a chi,
prendendosi carico di tutte le spese,
ha reso possibile la rinascita di quest’organo
La manticeria è costituita da due mantici a cuneo a cinque pieghe: il
primo non originale, posato nel 1895, collocato entro il basamento; l’altro,
originale, è collocato alla destra dello strumento. L’alimentazione dell’aria
viene garantita da un elettroventilatore con valvola a tendina di non ritorno.
Or iginariamente l’azionamento era a c o r d e . R i m a ng o n o t r ac c e
dell’azionamento a manovella ma risulta assente il sistema a pompe.
La trasmissione è interamente meccanica di tipo sospeso, stecche di
legno e catenacci forgiati in ferro legati con ottone crudo.
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Somiere maestro originale in noce di tipo a vento. La secreta è
racchiusa da ante ciascuna fermata da farfal le in legno. Ventilabri d’abete,
sono 50, di taglio triangolare ad apertura frontale. I pettini in noce sono 20.
Altri somieri: uno sul fondo della cassa a destra per le ca nne in legno dei
Contrabassi 16’ e rinforzi 8’ ai pedali; uno posto sulla sinistra per le canne di
Principale 16’, seconda ottava; uno fuori cassa, aggiunto dai Serassi nel 1839,
per le restanti canne dei Contrabassi 16’e Rinforzi 8’.
Il crivello è in cartone con le bocche delle canne poste superiormente.
Le canne metalliche di lega stagno-piombo, sono tutte originali, di
ottima fattura: lo spessore del metallo è notevole, le bocche sono molto basse
ma ottimamente tagliate. Presentano la numerazione tipica Serassiana.
Le tube dei registri ad ancia sono in stagno, come pure le canne di
Principale 8’, Principale di 16’ soprani, Cornetto I, Cornetto II, Flauto
Traversiere, Viola bassi e Ottavino. Le canne di legno sono verniciate con
terra rossa, secondo l’antica tradizione organaria. Le sei canne di Contrabasso
hanno la valvola semitonale: Do-Do#, Re-Re#, Mi-Fa, Fa#-Sol, Sol#-La, La#Si. Il Rollo a Canne utilizza due canne del Contrabasso.
DISPOSIZIONE FONICA
CAMPANELLI
PRINCIPALE BASSI DI 16’
CORNETTO PRIMO
PRINCIPALE SOPRANI DI 16’
CORNETTO SECONDO
PRINCIPALE BASSI
FAGOTTO NÈ BASSI
PRINCIPALE SOPRANI
TROMBE SOPRANI
OTTAVA BASSI
VIOLONCELLO
NÉ SOPRANI
OTTAVA SOPRANI
QUINTA DECIMA
VIOLA NEI BASSI
DECIMA NONA
FLAUTO TRAVERSIERE
VIGESIMA SECONDA
FLAUTO IN OTTAVA
VIGESIMA SESTA
E VIGESIMA NONA
OTTAVINO NÉ SOPRANI
Il Flauto Traversiere presenta le prime dieci canne a forma di clessidra,
successivamente è armonico, col foro. Il Flauto in Ottava ha la prima ottava
in comune con l’Ottava bassi. Il Fagotto bassi ha le prime cinque canne
bastarde. Le Trombe soprani nell’ultima ottava sono labiali a forma di cono
rovesciato, il Violoncello soprani ha le ultime canne labiali. Le canne di
Cornetto I e II hanno la forma di cono rovesciato. Le canne corrispondenti al
primo Do, Re e Mi della Voce Umana sono sistemate in facciata. La prima
canna del Fagotto presenta una scritta originale a china : “Genova”. Dalle
segnature sulla tavola dei catenac ci rileviamo che originariamente era
previsto il registro Corno Inglese. Venne sostituito dal Violoncello.
Due pedali in basso alla destra della pedaliera per la Combinazione
libera alla lombarda e Tiratutti del Ripieno.
I comandi dei registri sono disposti a destra della tastiera in due colonne
verticali, costituiti da manette in legno a sezione quadrangolare, tipiche dei
Serassi, azionabili da destra verso sinistra con aggancio. I cartellini a stampa
sono copie precise degli originali Serassi.
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VOCE UMANA
TRIGESIMA TERZA
E TRIGESIMA SESTA
CONTRABASSI CON OTTAVE
ISCRIZIONI RILEVATE
Ritornelli delle canne del grand’organo:
Quinta decima:
Decima nona:
Vigesima seconda:
Vigesima sesta:
Vigesima nona I:
Vigesima nona II:
Trigesima terza:
Sol44
Do#38
Sol32 - Sol44
Do#26 - Do#38
Do13 - Do25 - Do37
Sol20 - Sol32 - Sol44
Do#14 - Do#26 - Do#38
Sul listello frontale della tastiera, a stampa e manoscritta ad inchiostro
su cartoncino:
N. 534
Fratelli Serassi
Bergamo 1837
All’interno dell’organo sulla contro soffittatura della cassa, a matita:
Ordine dei pettini sul somiere del grand’organo a partire dalla
facciata:
1. Trombe soprani
2. Principale bassi
3. Violoncello soprani
4. Fagotto bassi
5. Flauto traversiere
6. Voce Umana
7. XXIX II - XXXIII
8. XXVI - XXIX I
9. XXII
10. Ottavino soprani
11. Decima nona
12. Cornetto Secondo XV - XVII
13. Quinta decima
14. Cornetto Primo XII
15. Ottava soprani
16. Flauto in ottava
17. Viola bassi
18. Principale soprani
19. Ottava bassi
20. Principale 16’soprani
Ordine delle canne sul somiere a partire da sinistra secondo la
numerazione originale:
15, 7, 3, 8, 13, 19, 21, 24, 41, 39, 37, 34, 32, 30, 28, 25, 27, 29, 31, 33,
35, 38, 18, 12, 6, G, E, C ,D, F, 5, 11, 17, 40, 44, 42, 45, 47, 43, 46, 36, 26,
23, 20, 14, 9, 4, 10, 16, 22.
Politura
1895
Ricostruzione delle canne mancanti
Quinta decima
Vigesima Seconda
Vigesima nona I
Vigesima nona II
Trigesima Terza
Voce Umana
canne mancanti n. 1
canne mancanti n. 1
canne mancanti n. 50
canne mancanti n. 9
canne mancanti n. 50
canne mancanti n. 1
Pressione del vento di alimentazione delle canne:
42 mm in colonna d’acqua.
Corista:
La3 444 Hz alla temperatura di 23 o C.
Temperamento equabile
Canne totali:
840
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Roberto Sti rone è un
org a n i sta che ha
approfondito la sua
formazione musicale
presso l’Accademia di
musica A n t i c a per
Organo di Pistoia con il
maestro Harald Vogel, e
in seguito presso
l'Accademia G. Carisio
con il Maestro Arturo
Sacchetti. Ha partecipato
ai corsi d’interpretazione
con i docenti Weijnand
Van de Pol, Renè
Saorgen , Jacq ues va n
O o r t m e s s e n , P et e r
Wes te rb ri nk , Li o n e l
R o g g , J e a n B o y e r,
Neithard Bethke,
SABATO 1 OTTOBRE 2011, ORE 21
PRIMO CONCERTO INAUGURALE
Roberto Stirone, organo
PROGRAMMA
Girolamo Frescobaldi:
(1584 - 1643)
Canzona VI
Johann Kaspar Kerll:
(1627 - 1693)
Capriccio sopra il Cucu
Bernardo Storace:
(XVII sec.)
Ballo della Battaglia
Domenico Zipoli:
(1688 - 1726)
Pastorale
All’Offertorio
Al Postcomunio coi flauti
Andrea Lucchesi:
(1741-1801)
Sonata II in Fa
Giovanni Battista Pescetti:
(1704 - 1766)
Adagio
Gaetano Valeri:
(1760 - 1822)
Rondò
Giovanni Simone Mayer:
(1763 - 1845)
Marcia Lugubre
Giovanni Morandi:
(1777 - 1856)
Rondò con imitazione
de’ campanelli
Padre Davide da Bergamo:
(1791 - 1863)
Sinfonia in Do
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Michael Radulescu, Guy Bovet e Michel Bouvard.
Finalista nel 1998 al concorso internazionale d’interpretazione organistica
“Franz Schubert”.
Ha suonato in duo con il trombettista Alberto Mandarini.
Come solista si è distinto riscuotendo sempre un lusinghiero consenso, anche
dalla più autorevole critica.
E' organista presso la Chiesa del Convento di Sant’Antonio di Casale
Monferrato.
Ha collaborato per l’UNI-TRE, l’università della terza età, con lezioni
inerenti al mondo dell'orga no, dove è da sempre impegnato per il recupero
non solo degli strumenti antichi, ma anche della cultura organistica.
Ha sempre rifiutato di suonare su organi elettronici.
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DOMENICA 16 OTTOBRE 2011, ORE 18
SECONDO CONCERTO INAUGURALE
Ma ssimo Ga bba, organo
PROGRAMMA
Toccata III
Johann Jakob Froberger:
(1616 - 1667)
Arcangelo Corelli:
(1653 - 1713)
Sonata V op. 7
(Preludio - Corrente - Sarabanda - Giga)
Johann Caspar Ferdinand Fischer:
(1656 - 1746)
Passacaglia
Sonata in Fa K239
Domenico Scarlatti:
(1685 - 1757)
Georg Friedrich Haendel:
Concerto II op. 4
(1685 - 1759)
(Introduzione - Allegro - Adagio - Allegro)
Fantasia in Do min. BWV 1021
Johann Sebastian Bach:
(1685 - 1750)
Johann Christian Bach:
Ouverture in Sol magg.
(1735 - 1782)
(Allegro con spirito - Andante - Allegro assai)
Wolfgang Amadeus Mozart:
(1756 - 1791)
Ouverture e fuga KV 399
Domenico Cimarosa:
(1749 - 1801)
Sonata in Sib magg.
Padre Davide da Bergamo:
(1791 - 1863)
Elevazione in Re minore
Suonatina in Sol maggiore
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M a s s i mo G a b b a ,
nato nel 1973, ha
iniziato privatamente
gli studi musicali sotto
la guida del M. Don
D a n t e D e s t e f a n i s,
proseguendoli in
seguito presso il
Conservatorio
“Antonio Vivaldi” di
Alessandria dove si
diploma in pianoforte,
organo e clavicembalo
nelle rispettive classi
d e i p r o f f . G i or g i o
V e r c i l l o , Le t i z i a
Rom it i e Francesca
Lanfranco. Nel 1996
vince il premio
“Marengo in Musica” ,successivamente si perfeziona con il celebre pianista
svizzero Prof. Rudolf am Bach e nel 2002 vince una borsa di studio per
pianisti collaboratori a l conservatorio di Alessandria, dove attualmente
frequenta il corso superiore di Composizione parallelamente al biennio di
specializzazione in “Maestro di Sala e Palcoscenico”. Ha frequentato
master-classes di interpretazione organistica con Lionel Rogg, Klemens
Schnorr e Jean-Claude Zehnder.
E’ attivo anche come compositore: nel 2002 è stata rappresentata in prima
assoluta al Festival Internazionale di Opera e Teatro musicale “Scatola
Sonora” l’operina “La Principessa della Luna”.
E’ invitato regolarmente a tenere concerti in veste di pianista, organista e
cembalista per importanti festival.
Incide per l’etichetta “Antichi Organi del Canavese” ed è di prossima uscita
un cd dedicato alla musica per pianoforte a 4 mani di Carlo Mosso.
E’ docente di Organo liturgico presso l’Accademia “Progetto Musica in S.
Rocco” di Alessandria e dal 1998 è organista titolare della Cattedrale di
Casale Monferrato.
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1 - La tastiera prima dell’intervento
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2 - La pedaliera prima dell’intervento
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3 - La tavola dei registri prima dell’intervento
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4 - La consolle a finestra prima dell’intervento
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5 - La cassa e il prospetto prima dell’intervento
6 - La tastiera dopo l’intervento
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7 - La pedaliera dopo l’intervento
8 - La tavola dei registri dopo l’intervento
- 16 -
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10 - La manticeria dopo l’intervento
9 - La consolle a finestra dopo l’intervento
- 19 - 18 -
11 - L’iscrizione posta sul listello frontale della tastiera
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Richiesto dal Molto I ll:o e Rev do Sig: D.
Giuseppe Taravelli Prev:to Deg: mo e Vicario For:o
d’Occimiano, a nome delli S ignori R eggenti della
Confraternita del S:mo Nome di Gesù, e Rosario, a
peritare un’Organo nuovo fatto costrurre dalli Signori
Fratelli Serassi di Bergamo per la Chiesa della sudd:ta
Veneranda Confraternita, dichiaro io sott o che, previo la
cognizione minuta della Convenzione Stipulata fra le parti
il giorno 16 Genn:o 1837 in cui trovasi il prospetto
dell’Organo, ho ritrovato il lavoro fatto con ogni diligenza,
ed accuratezza, nulla essendosi ommesso dalli Sig. ri
Fabbricatori di quanto trovansi tenuti a fare, e che l’Opera
è riuscita ottima in ogni sua parte.
Occimiano li 21. Aprile 1839
Felice Frasi
Lettera del Carteggio della ditta fratelli Serassi
Biblioteca civica “Angelo Mai” di Bergamo
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Libretto di presentazione PDF - Arte Organistica nel Monferrato