i confini del Barocco
CREDITI
IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE
Ordine Equestre del S. Sepolcro
di Gerusalemme
Luogotenenza per l’Italia - Sicilia
Università degli Studi di Catania
Dipartimento di Scienze Umanistiche
Università degli Studi di Messina
Dipartimento di Scienze Cognitive
della Formazione e degli Studi Culturali
& +39 095 2503348
fax +39 095 3527109
www.magiebarocche.it
[email protected]
[email protected]
via Crociferi 36/a - 95124 Catania
DIRETTORE ARTISTICO
Antonio Marcellino
SEGRETERIA ARTISTICA
Claudia Patané
UFFICIO STAMPA
Caterina Rita Andò
COORDINAMENTO EDITORIALE
Salvatore Maugeri
www.magiebarocche.it
PROGETTO GRAFICO
Studio Russo/www.lookland.com
STAMPA
Tipolitografia Placido Dell’Erba
RINGRAZIAMENTI
S. B.ne mons. Fouad Twal
prof. Giacomo Pignataro
patriarca latino di Gerusalemme
magnifico rettore dell’Università degli Studi di Catania
S. E. Rev.ma mons. Salvatore Gristina
prof. Pietro Navarra
arcivescovo metropolita di Catania
magnifico rettore dell’Università degli Studi di Messina
S. E. Rev.ma mons. Salvatore Pappalardo
prof. Giancarlo Magnano San Lio
arcivescovo metropolita di Siracusa
direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche
dell’Università degli Studi di Catania
S. E. mons. Antonio Staglianò
vescovo di Noto
prof. Antonino Pennisi
mons. Leone Calambrogio
direttore del Dipartimento di Scienze Cognitive della Formazione
e degli Studi Culturali dell’Università degli Studi di Messina
rettore della chiesa di San Giuliano in Catania
p. Francesco De Luccia sj
rettore della chiesa di Sant’Ignazio in Roma
dott.ssa Rita Angela Carbonaro
direttrice delle Biblioteche Riunite
“Civica e Antonio Ursino Recupero” di Catania
S. E. dott. prof. Giovanni Russo
luogotenente per l’Italia-Sicilia dell’Ordine Equestre
del Santo Sepolcro di Gerusalemme
gr. uff. avv. Giancarlo Scardillo
preside della sezione di Catania dell’Ordine Equestre
del Santo Sepolcro di Gerusalemme
dott. Silvano Marino
direttore del Museo Civico Belliniano di Catania
INDICE
• I CONFINI DEL BAROCCO
Presentazione
5
Programma generale
6
CATANIA - sabato 30 agosto
9
NOTO - sabato 6 settembre
23
CATANIA - venerdì 12 settembre
31
SIRACUSA - sabato 13 settembre
35
ROMA - sabato 20 settembre
41
• GIUSEPPE GEREMIA
57
L’esaltazione di Mardocheo (1776)
Componimento per musica
a quattro Voci, e più Strumenti
Riproduzione facsimilare del libretto
• IL FESTIVAL DAL 2005 AL 2012
Nelle città del Barocco
grandi stagioni di Magie Musicali
73
1° Festival Internazionale del Val di Noto
“Magie Barocche” 2005
80
Accenti di dolcissima armonia
concerto per la IV Conferenza
dei siti Unesco Italiani, 2006
101
2° Festival Internazionale del Val di Noto
“Magie Barocche” 2006
102
Noto, la Cattedrale apre alla città, 2007
124
Incanti di Natale 2008
126
Notti di mezza estate 2009
128
Incanti di Natale 2009
130
3° Festival Internazionale del Val di Noto
“Magie Barocche” 2010
132
4° Festival Internazionale del Val di Noto
“Magie Barocche” 2012
140
• LE INCISIONI E I PREMI
149
4
PRESENTAZIONE
C
on il “Progetto speciale” I confini del Barocco, il Festival affronta per la prima volta le composizioni
della seconda metà del diciottesimo secolo. Più volte esplorate nel corso delle passate edizioni, le
musiche di ‘transizione’ hanno sempre destato interesse nel nostro pubblico ma le esigenze di programmazione non hanno mai consentito di affrontarle in maniera monografica.
Il primo concerto si innesta sui collaudati filoni del Festival dedicati ad ampi spazi monografici e al felice e
sperimentato percorso sulla ‘sopravvivenza’ delle tematiche barocche nel Novecento storico e nella musica
contemporanea, attraverso commissioni di brani a compositori viventi. Esso prevede la prima esecuzione
assoluta, in una personale rilettura per orchestra d’archi realizzata da quattordici compositori d’oggi, dei Vierzehn Kanons über die ersten acht Fundamentalnoten der Aria aus den “Goldberg Variationen” di Johann Sebastian
Bach (BWV1087).
Il secondo appuntamento, dedicato a Johann Christian Bach, supera i confini ‘storici’ del Barocco con i Concerti op. 7 e op. 13 che recano la data di pubblicazione rispettivamente del 1770 e del 1777. Come recita il frontespizio della prima edizione londinese pubblicata da John Welcker, i sei Concerti dell’op. 13, infatti, possono
essere suonati sia con il clavicembalo, sia col pianoforte «A third set of six Concertos for the Harpsichord or Piano
forte». Il pianoforte in alternativa al clavicembalo: è questo lo spirito di confine e di trapasso che il concerto cercherà di trasmettere.
Forte di una già sperimentata sinergia con la ricerca musicologica, il Festival presenterà in prima esecuzione moderna i Trii a due violini e violoncello op.4 (1766) e op.6 (1769) di Luigi Boccherini, attraverso la partitura in edizione critico-comparativa ricavata dalle fonti a stampa realizzata dal dottor Alessandro Mastropietro. Il progetto, fatto proprio dall’editore Ricordi, che conclude una ricerca condotta dal curatore presso
l’Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche, sarà presentato in anteprima dal
professore Rudolf A. Rasch dell’Università di Utrecht.
Dopo il Diapason d’or de l’année (2009), ottenuto con la registrazione dei The Musick for the Royal Fireworks e
dei Concerti a due cori in occasione del duecentocinquantesimo anniversario della morte di Georg Friederich
Händel (co-produzione con l’orchestra Barocca Zefiro / Sony BMG – Deutsche Harmonie Mundi), il Festival
Internazionale del Val di Noto Magie Barocche omaggia il compositore catanese Giuseppe Geremia a duecento
anni dalla scomparsa, con l’esecuzione, per la prima volta in epoca moderna, de L’esaltazione di Mardocheo
(Componimento per musica a quattro Voci, e più Strumenti, 1776), nella trascrizione curata dal musicologo Salvatore Maugeri in collaborazione con il Maestro Flavio Colusso a cui farà seguito l’incisione discografica.
Magie Barocche prosegue nel suo percorso di valorizzazione dei luoghi d’eccellenza del turismo culturale
in linea con la naturale vocazione del distretto del Val di Noto, attraverso una progettualità artistica che negli
anni ha confermato la validità della proposta innovativa.
Antonio Marcellino
direttore artistico
5
Barocco
i confini del
AGOSTO
SETTEMBRE
INAUGURAZIONE
• SABATO 6
Noto - Chiesa di San Carlo al Corso
• SABATO 30
Catania - Chiesa di San Giuliano
Johann Christian Bach
Quattordici compositori d’oggi per i
Vierzehn Kanons über die ersten
acht Fundamentalnoten der Aria
aus den “Goldberg Variationen”
di Johann Sebastian Bach, BWV1087
per ensemble di archi
(Lipsia, 1735 - Londra, 1782)
Concertos for Harpsichord
or Piano Forte
prima esecuzione assoluta
ANTONIO PIRICONE
pianista
Johann Sebastian Bach
ORCHESTRA DA CAMERA
DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE
(Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750)
AUGUSTO VISMARA
direttore
Concerti doppi (BWV1060 e 1061)
MASSIMILIANO DAMERINI
ROBERTO CARNEVALE
pianisti
ORCHESTRA DA CAMERA
DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE
AUGUSTO VISMARA
direttore
6
P R O G R A M M A
• SABATO 20
Roma - Oratorio del Caravita
• SABATO 13
Siracusa - Chiesa di San Martino
Luigi Boccherini
Giuseppe Geremia
(Lucca, 1743 - Madrid, 1805)
(Catania, 1732 - 1814)
Due violini, alto
e violoncello obligato
L’esaltazione di Mardocheo (1776)
Componimento per musica
a quattro Voci, e più Strumenti
QUARTETTO ARCHIMEDE
prima esecuzione in epoca moderna
ENZO LIGRESTI
CORRADO GENOVESE
violini
MARIA CHIARA CHIZZONI
soprano
PAOLA CIGNA
soprano
GAETANO ADORNO
viola
ANTONIO GIOVANNINI
contraltista
BENEDETTO MUNZONE
violoncello
ANICIO ZORZI GIUSTINIANI
tenore
WALTER TESTOLIN
maestro del coro
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
FLAVIO COLUSSO
maestro concertatore e direttore
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. I concerti avranno inizio alle ore 20.30
7
Catania, Chiesa di San Giuliano
sabato 30 agosto - ore 20.30
Catania, Chiesa di San Giuliano
Quattordici compositori d’oggi per i
Vierzehn Kanons über die ersten acht Fundamentalnoten
der Aria aus den “Goldberg Variationen”
di JOHANN SEBASTIAN BACH, BWV1087
per ensemble di archi
prima esecuzione assoluta
MASSIMILIANO DAMERINI e ROBERTO CARNEVALE
pianisti
ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE
violini primi
Vito Imperato*, Marcello Spina, Andrea Timpanaro, Gabriele Bosco
violini secondi
Corrado Genovese*, Alessio Nicosia, Dario Militano, Caterina Coco
viole
Gaetano Adorno*, Simone Paradiso
violoncelli
Alessandro Longo*, Salvatore Mammoliti
contrabbasso
Claudio Nicotra
AUGUSTO VISMARA
direttore
***
DANIEL SEEL (Saarbrücken, 1970)
Canon
da n. 1 Canon simplex
MARINA LEONARDI (Catania, 1970)
Canonesecondo
da n. 2 All’ roverscio
ANDREA FERRANTE (Palermo, 1968)
In my Bach
da n. 3 Beede vorigen Canones zugleich, motu recto e contrario
ROBERTO CARNEVALE (Catania, 1966)
Canonequarto
da n. 4 Motu contrario e recto
SAMUEL ADLER (Mannheim, 1928)
Nel spirito di Bach
da n. 5 Canon duplex à 4
*prime parti
9
LUIGI MANFRIN (Melbourne, 1961)
Backwards… eluding Bach
da n. 6 Canon simplex über besagtes Fundament à 3
YOICHI SUGIYAMA (Tokyo, 1969)
Canone Siciliano (da n. 7 Idem à 3)
MARCO BETTA (Enna, 1964)
Lettura
da n. 8 Canon simplex à 3, il soggetto in Alto
PAUL MORAVEC (Buffalo, 1957)
Bach Canon
da n. 9 Canon in unisono post semifusam à 3
DONATO DI PASQUALE (Teramo, 1962)
Bach-Entropy
da n. 10 Alio modo, per syncopationes et per ligaturas à 2
MASSIMILIANO DAMERINI (Genova, 1951)
Canon duplex übers Fundament à 5
da n. 11 Canon duplex übers Fundament à 5
ALESSANDRO SOLBIATI (Busto Arsizio, 1956)
Canon
da n. 12 Canon duplex über besagte Fundamental-Noten à 5
MARIO RUFFINI (Firenze, 1955)
Il tredicesimo canone di Bach dal segreto dell’immagine riflessa
da n. 13 Canon triplex à 6
RUGGERO LAGANÀ (Milano, 1956)
Canone 14
da n. 14 Canon à 4 per Augmentationem et Diminutionem
***
JOHANN SEBASTIAN BACH
(Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750)
Concerto n. 1 in do minore per due cembali, archi e continuo, BWV1060
Allegro
Largo ovvero Adagio
Allegro
Concerto n. 2 in do maggiore per due cembali, archi e continuo, BWV1061
[Allegro]
Adagio
Vivace
10
AUGUSTO VISMARA
direttore
A
rtista tra i più importanti sulla scena italiana. Prima di dedicare il suo talento alla
direzione d’orchestra e al violino, ha avuto
una grande carriera come violista con le più importanti orchestre europee sotto la direzione di Giuseppe Sinopoli, Luciano Berio, Christian Thielemann, Peter Maag, Antonio Janigro, Marcello
Panni e molti altri.
È stato prima viola al Teatro alla Scala, Orchestra di Santa Cecilia di Roma, Maggio Musicale Fiorentino e Teatro La Fenice di Venezia. Molto attivo
come camerista, ha effettuato tournées in Australia,
Giappone, USA, Europa, Nord Africa con vari
ensembles sia come violista sia come violinista.
Ha ispirato i maggiori compositori italiani (Luciano Berio, Sylvano Bussotti, Sandro Gorli, Francesco Pennisi, Goffredo Petrassi, Ivan Fedele, Federico Incardona, Franco Donatoni) dei quali ha eseguito opere in prima assoluta a lui dedicate.
Sotto i suggerimenti e l’incoraggiamento di Giuseppe Sinopoli ha intrapreso la carriera di direttore
d’orchestra dedicandosi principalmente al repertorio da camera, sinfonico e del Novecento.
Johann Sebastian Bach,
Verschiedene Canones über die ersten acht
Fundamental-Noten vorheriger Arie, BWV1087, [1742-1746],
manoscritto, Parigi, Bibliothèque Nationale de France
11
MASSIMILIANO DAMERINI
pianista
G
Internationale Ferienkurse für Neue Musik di
Darmstadt nel 1998, e ai corsi organizzati dal
Centre Acanthes ad Avignone nel 1999. Nicholas
Kenyon, sul «Times» di Londra, lo ha definito «dominatore assoluto della tastiera e del suono»; il
famoso compositore Elliott Carter, dopo averlo
ascoltato a New York, ha detto: «Ogni suo concerto
è un’esperienza indimenticabile», e dopo il suo
recital a Monaco nel 1997 la «Süddeutsche Zeitung»
così si è espressa «uno dei tre massimi pianisti italiani della nostra epoca, con Benedetti Michelangeli e Pollini».
La critica italiana gli ha conferito il prestigioso
Premio Abbiati 1992 quale concertista dell’anno.
La sua esecuzione di Ausklang per pianoforte e
orchestra di Helmut Lachenmann con l’Orchestra
Sinfonica Nazionale della RAI di Torino gli è valso
un altro Premio Abbiati nel 2006.
enovese, ha compiuto gli studi musicali
nella sua città, sotto la guida di Alfredo
They e di Martha Del Vecchio, diplomandosi in pianoforte e composizione.
Considerato uno degli interpreti più rappresentativi della sua generazione, ha suonato in
alcuni dei più importanti teatri e sale da concerto
del mondo: Konzerthaus di Vienna, Barbican Hall
di Londra, Teatro alla Scala di Milano, Teatro
Colón di Buenos Aires, Herkules Saal di Monaco,
Gewandhaus di Lipsia, Salle Gaveau e Cité de la
musique di Parigi, Victoria Hall di Ginevra, Tonhalle di Zurigo, Auditorio Nacional de Música di
Madrid, collaborando in qualità di solista con prestigiose orchestre quali: London Philharmonic,
BBC Symphony, Bayerischer Rundfunk, Deutsches-Symphonie di Berlino, Sinfonica di Budapest, Radio Olandese, WDR di Colonia, NDR di
Amburgo, SWF di Baden-Baden, ORF di Vienna,
Orchestre Philarmonique Suisse, Accademia di
Santa Cecilia in Roma, RAI, Orquesta Nacional
Española, Orquesta de la Comunidad de Madrid,
Orquesta Sinfónica Portuguesa, Filarmónica de
Buenos Aires, Filarmónica de Bogotá, Filarmónica
de Malaga, Philharmonique de Nice, ecc.
Ha partecipato a festival internazionali quali:
Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia,
Festival dei due Mondi di Spoleto, Berliner Festwochen, Holland Festival, Wien Modern, Donaueschingen, Biennale di Zagabria, Festival
d’Automne di Parigi, Penderecki Days in Yerevan
(Armenia), Festival Penderecki di Varsavia,
Festival Paìz di Antigua (Guatemala), Takefu
Music Festival (Giappone), ecc.
Ha inciso per: EMI, Etcetera, Arts, Brilliant,
Koch, Ricordi-BMG, Accord, Naxos, Col Legno,
Dynamic, Musikstrasse, Tactus, Warner, ecc. Moltissime le opere pianistiche a lui dedicate da autori
quali: Ambrosini, Carluccio, Di Bari, Donatoni, Fellegara, Ferneyhough, Gaslini, Gentilucci, Landini,
Oppo, Porena, Sciarrino, Skrzypczak, Sotelo,
Tanaka, Vacchi, ecc.
Attivo anche come compositore, ha presentato
in importanti rassegne e festival numerosi suoi
lavori, alcuni dei quali pubblicati da Rai Trade, Edipan, MAP Editions e Preludio. È stato docente agli
12
ROBERTO CARNEVALE
pianista
R
pedia Italiana dei Compositori Contemporanei diretta
da Renzo Cresti.
È docente di Storia della musica per didattica
presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Catania, di cui è stato vicedirettore dal 2000 al 2010.
oberto Carnevale è attivo come compositore, pianista e musicologo. Ha studiato pianoforte con Roberto Bianco, composizione
con Angela Giuffrida e Franco Donatoni, direzione
d’orchestra con Ferdinand Leirner. Agli studi musicali ha affiancato quelli umanistici laureandosi in
Lettere moderne.
Autore e curatore di testi musicologici, dal 1995
dirige le collane “Saggistica”, “e “MVSICES” per la
Neopoiesis. Dal 1996 al 1997 ha diretto le riviste
discografiche «CD Classica» e «Orfeo - Il mensile di
musica antica e barocca». Il suo catalogo annovera
più di cento composizioni eseguite da istituzioni
concertistiche nazionali e internazionali (Amici
della Musica di Palermo, Amici della Musica di
Agrigento, Amici della Musica di Pistoia, Teatro
Massimo di Palermo, Accademia Chigiana di
Siena, Festival TaorminArte, Amici del Teatro
“Carlo Felice” di Genova, Fondazione Teatro “La
Fenice” di Venezia, Amici del Quartetto di Grosseto, Associazione Musicale Etnea di Catania,
Luglio Musicale Trapanese, Auditorium “Colbe”
di Varese, Filarmonica Laudamo di Messina, Accademia Filarmonica di Messina, Chiostro del Bramante di Roma, Teatro Greco di Siracusa, Aula
Magna dell’Università Bocconi di Milano, Università di Lecce, Aula Magna dell’Università di Catania, Casa de Las Américas di L’Avana, Teatro
Nazionale di Vilnius, Festival Internazionale di Birzai, The Tower Tavern di Londra, Foerstr Hall di
Praga, Orestiadi di Gibellina, Internationales
jugend Musik Festival im Rodachtal) da solisti e
compagini cameristiche e orchestrali di prestigio
internazionale. Da vent’anni collabora regolarmente con L’Offerta Musicale Ensemble.
Per l’etichetta discografica NEN-CD Classica
ha inciso in qualità di pianista e direttore
d’orchestra musiche di Bach, Scarlatti, Mozart, Chopin; sue composizioni sono state incise dalle etichette discografiche Pongo-Classica, Carrara,
CIMS, Pagano Editore. Ha pubblicato per le case
editrici LIM, Suvini-Zerboni, TEM-Taukay,
Neopoiesis, Diaphonia.
Dal 2010 è l’unico compositore italiano ad avere
un contratto di esclusiva con la Verlag Neue Musik
di Berlino. Nel 1999 è stato inserito nella Enciclo13
ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE
L’
orchestra da camera del Festival Magie
Barocche è una realtà stabile che da diverse
edizioni accompagna il Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche nel suo percorso artistico e musicale. Le esperienze già avviate
e intraprese negli anni precedenti con le esecuzioni
integrali di importanti capolavori della musica
barocca (Estro Armonico di Antonio Vivaldi e i concerti di Johann Sebastian Bach per tastiera) concorrono alla formazione di questo ensemble, nell’intento di realizzare un programma di sinergia e integrazione tra arte, musica e offerta culturale del territorio del Val di Noto, riconosciuto patrimonio
dell’umanità dall’UNESCO.
Fortemente voluta dal direttore artistico, Antonio Marcellino, l’orchestra è formata da giovani talenti provenienti da importanti conservatori europei e da affermate professionalità internazionali le
cui competenze spaziano dalla musica barocca a
quella contemporanea. L’orchestra si avvale della
collaborazione di direttori e solisti di fama: un laboratorio di esperienze e idee per le giovani generazioni di musicisti, in un costante work in progress.
14
ANCORA JOHANN SEBASTIAN BACH
I
3. ANDREA FERRANTE, In my Bach
In my Bach è caratterizzato dalla scorrevole bellezza
del motivo bachiano di riferimento, ma ben presto
esso diventa un pretesto per richiamarne un altro, e
un altro ancora. «Non so da dove, fors’anche dal Clavicembalo ben temperato… Un viaggio che si compie
nel tempo e che si concretizza nello spazio; spazio che
diventa trama». (Andrea Ferrante)
l Festival Internazionale del Val di Noto Magie
Barocche ha sempre dedicato un ampio spazio a
Johann Sebastian Bach: l’integrale delle Sonate
per violino e basso continuo e dei Concerti per
tastiera (il cui ciclo si concluderà questa sera con
l’esecuzione del Concerto in do minore,
BWV1060), le Suites a Violoncello Solo senza Basso, i
Concerti brandeburghesi, le Suites per orchestra, le
Sonate e Partite per violino solo, le composizioni
per organo, clavicembalo, liuto, viola da gamba,
flauto, sino al fortunato esperimento di Vie di Fuga
(elaborazione in chiave jazz di soggetti bachiani).
Il programma di questa sera continua l’omaggio
all’illustre compositore tedesco attraverso una personale rilettura per orchestra d’archi realizzata da
quattordici compositori d’oggi, in prima esecuzione
assoluta, dei Vierzehn Kanons über die ersten acht Fundamentalnoten der Aria aus den “Goldberg Variationen”, BWV1087 (Bärenreiter-Verlag, Kassel, 1976).
Scoperti quarant’anni fa, in circostanze del
tutto casuali, dal musicista e musicologo francese
Olivier Alain, i Quattordici Canoni sulle prime otto
note del Basso Fondamentale dell’Aria delle “Variazioni
Goldberg”, costituiscono un monumento musicale
da cui traspare l’esercizio artigianale del musicus.
Non avendo alcuna destinazione strumentale – a
differenza dei Canoni delle Variazioni Goldberg a
cui è inscindibilmente legata – questa pagina ha
costituito una ghiotta occasione per l’ennesima sperimentazione compositiva.
4. ROBERTO CARNEVALE, Canonequarto
Attraverso il moto contrario e quello retto
dell’originale bachiano, Carnevale determina una texture fatta di grani sonori: tutti gli archi sempre in pizzicato, per una scrittura a 12 parti reali. Texture ibrida
che muta lungo l’asse temporale grazie anche ad
espedienti ‘acustici’ quali la carta velina tra corde e
tastiera dello strumento ad arco. «Il tutto per una
nuova – e forse ‘ambiziosa’ – idea di contrappunto
ove la dimensione granulare annulla quella orizzontale e verticale. Canonequarto è dedicato al Festival
Magie Barocche e al suo creatore, Antonio Marcellino» .(Roberto Carnevale)
5. SAMUEL ADLER, Nel spirito di Bach
«Sono stato felicissimo di ricevere il compito di ‘realizzare’ il meraviglioso Canone n. 5 che Bach non usò
per L’Offerta Musicale. Ho trovato sin da subito che il
basso su cui si sviluppa la composizione mi ricordava
un corale di Bach dal titolo Vom Himmel hoch da komm’
Ich her (”Vengo dall’alto dei cieli”) e così ho iniziato la
composizione con una armonizzazione e ‘fantasia’
del corale per poi sfociare in un Allegro nello stile di
Bach usando lo stesso corale e costruendovi sopra.
Benché abbia tentato di mantenere il pezzo il più
barocco possibile, il contrappunto usufruisce assai
spesso di concetti molto più contemporanei, …nello
spirito di Bach». (Samuel Adler)
1. DANIEL SEEL, Canon
Canon è stato scritto in funzione di introduzione a
questo evento. È una fedele rappresentazione della
‘musica sulla musica’ e, al contempo, una parodia
della forma. Il Canone inizia molto delicatamente e si
sviluppa gradualmente, tenendo sempre presente la
melodia, anche se talvolta viene leggermente modificata.
6. LUIGI MANFRIN, Backwards… eluding Bach
«La composizione, per orchestra d’archi, prende
avvio simultaneamente da due idee principali: 1) a
livello generativo, da una Gestalt melodica di base, elaborata a partire da un motivo discendente del Canone di Bach; 2) a livello di organizzazione morfologica, dalla progettazione di un congegno musicale in
grado di formare ed esibire delle superfici sonore
capaci, a loro volta, di richiamare elementi e materiali
dello stesso canone bachiano. In questo modo il riferimento a Bach è ambiguo e ambivalente, essendo il
canone all’origine della composizione il cui funzionamento tuttavia consente, al contempo, la creazione
2. MARINA LEONARDI, Canonesecondo
«Il Canone 2 “All’ roverscio” di Bach: una scansione
regolare, due linee essenziali, l’inversione del basso
dell’Aria delle Goldberg e il suo retrogrado. Il mio
Canonesecondo: una reinvenzione timbrica che si moltiplica in soluzioni gestuali differenziate, generando
così l’insieme polifonico». (Marina Leonardi)
15
Elias Gottlob Haußmann, Ritratto di Johann Sebastian Bach, 1746, Lipsia, Stadtgeschichtliches Museum
9. PAUL MORAVEC (Premio Pulitzer 2004), Bach Canon
In Bach Canon l’intreccio bachiano - a 3 voci, un
canone a 2 strettissimo (a distanza di semicroma) sul
basso originale – è potenziato ed enfatizzato da un crescendo di scrittura. Sulle colonne portanti – le semiminime del basso dell’Aria delle Goldberg – si assommano per accumulazione le voci che svolgono il contrappunto bachiano, attanagliandosi in un incremento agogico che vede il loro moltiplicarsi. La composizione si sviluppa sulla sequenza delle otto note
fondamentali del basso, esaltandone il forte senso
tonale anche attraverso il reiterato uso della cadenza
perfetta. Di forma estremamente regolare, solo nella
coda è presente una leggera ma necessaria dilazione
mensurale al fine di sottolineare il moto cadenzale
conclusivo. La cellula madre, composta da quattro
battute, viene presentata dopo l’esposizione delle
otto note fondamentali al contrabbasso ed è fondata
su arpeggi (a volte spezzati) di semicrome, composti
per lo più da note reali. Su questo continuum circolare
di semicrome si innesta un meccanismo d’evoluzione
in cui solo il basso rimane immune dal corrompersi
del tempo: le rimanenti voci, infatti, oltre a sovrapporsi e incastrarsi, si contraggono e si addensano.
autonoma d’immagini o superfici sonore che riflettono il canone come se esso non fosse il presupposto
ma il prodotto della composizione stessa. Pertanto, il
canone bachiano è insieme generante e generato; ciò,
tuttavia, non deve far pensare ad un’operazione musicale di chiara trasparenza: al contrario, mancano completamente le citazioni, e le rievocazioni bachiane
sono invece parte di un fitto tessuto sonoro costituito
da deformazioni e dissoluzioni che procedono indipendentemente; di conseguenza, le immagini sonore,
che di volta in volta si formano proiettandosi in
primo piano, irraggiano e insieme velano i riferimenti bachiani. Potrei dunque paragonare la mia
composizione ad una sorta di memoria-schermo,
costituita da proiezioni-rievocazioni bachiane che
risuonano attraverso dei circoli virtuali attualizzati
da processi inventivi anziché rimemorativi, il che
equivale a dire che la memoria è in primis ideatrice e
solo secondariamente riproduttrice». (Luigi Manfrin)
7. YOICHI SUGIYAMA, Canone Siciliano
Qui, il soggetto bachiano a tre voci viene distribuito
nelle 12 parti, mettendo in moto gli ulteriori sviluppi
retrogradi attraverso le lettere di J. S. Bach e Goldberg.
Si tratta di una rete di canoni sovrapposti, sia dal punto di vista dinamico sia timbrico che, oltre agli sviluppi retrogradi individuali in ciascuna parte, convergono gradualmente verso la fine.
10. DONATO DI PASQUALE, Bach-Entropy
«Questo raffinatissimo canone enigmatico presenta
complessi e sottili problemi di decodifica. Non sarei
arrivato ad una soluzione, senza l’aiuto degli eminenti studiosi che ho incontrato lungo il mio cammino, durante il mio decennale impegno di studio dei
Vierzehn Kanons». (Donato Di Pasquale)
8. MARCO BETTA, Lettura
«Quasi tutto quello che rimane dopo una lettura: punti,
linee, connessioni, immagini, disegni e tracce dei percorsi delle figure sonore della musica di Bach. Come nei
giochi che si fanno da bambini ho provato a smontare
gli ingranaggi compositivi del canone n. 8 a tre provando a mettere una lente di ingrandimento su alcuni
passaggi nel tentativo di scorgere e individuare i principî dell’ordine, del rigore della musica di Bach ma,
come sempre avviene quando si osservano i capolavori
del passato, la maggior parte delle domande rimangono sospese, nessuna risposta è mai esaustiva. La vertigine tecnica, il raffinato artigianato compositivo, la
straordinaria coincidenza di suoni e numeri tanto più
rigorosi diventano nel corso della composizione tanto
più danno l’idea di una respirazione creativa libera.
Sono partito da linee singole, da pochi suoni del canone,
realizzando una breve osservazione, una piccola lettera
che racconta il tentativo di descrivere gli stadi e i passaggi di una lettura fino all’apparizione finale del
canone completo. Per Roberto Carnevale, Antonio Marcellino ed il Festival Magie Barocche». (Marco Betta)
11. MASSIMILIANO DAMERINI,
Canon duplex übers Fundament à 5
«La mia interpretazione del Canon duplex übers Fundament à 5 consta essenzialmente di tre parti. Nella
prima il canone viene eseguito così come proposto
dall’autore. Nella seconda alcune voci si muovono
con il loro rispettivo ‘fantasma’ (la stessa voce raddoppiata con tremolo al ponticello), per poi sfaldarsi
nella terza parte nella quale, prima in pizzicato, poi
con l’arco, le voci vengono smembrate come brandelli di melodia quasi irriconoscibili, per ricomporsi
infine nelle ultime misure». (Massimiliano Damerini)
12. ALESSANDRO SOLBIATI, Canon
«Non posso non iniziare queste brevi note di presentazione da una ‘dichiarazione d’amore’ e di un’ammirazione mai scontata per l’inarrivabile magistero
bachiano: su un basso assai ovvio si assiste alla germi-
17
nazione di un doppio canone per moto contrario
(quattro voci, dunque), l’uno la diminuzione
dell’altro ed entrambi costruiti sulla linea del basso
già diminuita in partenza. Il ritornello finale, che conduce a un canone circolare, mi ha dato l’idea di ripetere il pattern bachiano 9 volte (il 9 è il numero cardine delle Variazioni Goldberg), via via rivelando,
entro la cornice ottavante del sol tonica del canone, le
note delle linee bachiane. Esse compaiono dapprima
come una polvere rarefatta agli estremi del registro,
per poi coagulare in quello centrale, ricomponendo
come in un puzzle lo stupefacente materiale bachiano». (Alessandro Solbiati)
13. MARIO RUFFINI,
Il tredicesimo canone di Bach dal segreto dell’immagine
«La scelta da me compiuta, relativamente al tredicesimo canone affidatomi, è stata innanzi tutto di utilizzare il complesso da camera di 12 archi non secondo
la prassi di una divisione per gruppi di primi, secondi, viole, celli e basso, ma con la volontà di sviluppare
una partitura di dodici archi solisti in un contrappunto multiplo a dodici parti. A ciascuno strumentista è affidata dunque una delle dodici voci, con
l’onere e l’onore che Bach dà sempre a ciascuna parte
di ogni suo contrappunto. Il tredicesimo canone,
come è noto, è quello scelto da Bach per essere riprodotto nel suo celeberrimo Ritratto. Proprio negli anni
finali della sua vita, in vista dell’entrata nella Correspondierende Societät der musikalischen Wissenschaften,
Bach fece approntare nel 1746 da Elias Gottlob Haussmann quello che oggi è conosciuto come il suo più
celebre ritratto, con una giacca che mostra 14 bottoni
e con in mano un piccolo foglietto, su cui sta scritto
Canon triplex à 6 Voc. Un senso di vertigine coglie
colui che si addentra a osservare il particolare del
Ritratto di Johann Sebastian Bach, cioè il foglietto di
musica tenuto in mano da un Bach che osserva chi lo
osserva quasi con un lieve sorriso, a suo modo enigmatico come quello leonardesco della Gioconda.
Dietro la faccia severa dello spietato contrappuntista,
si scorge una malcelata ironia, come se Bach domandasse all’osservatore del suo ritratto di provare – se
riesce – a decifrare quel vero enigma musicale, proposto con la più assoluta semplicità e a prima vista
definibile addirittura ‘elementare’. Già quel titolo,
Canon triplex à 6 Voc, oggi catalogato come BWV 1076,
contrasta però con la musica segnata sotto di esso,
poiché delle sei voci annunciate, ne appaiono solo tre.
Un enigma che trova una prima possibile risoluzione
nella copia del quadro, di due anni successivo al
Elias Gottlob Haußmann,
Ritratto di Johann Sebastian Bach,
1748, Princeton, New Jersey, USA,
collezione privata (William H. Scheide)
18
primo, nel quale il foglietto di musica è rovesciato,
dando così compiutezza alle sei voci e origine alla
soluzione di tutti gli enigmi possibili. La musica è
capovolta, come in uno specchio. La specularità delle
cose divine, difficili da trasporre in immagine proprio per l’impossibilità di fissare il momento primo di
ogni rifrangenza, si avvale qui del tempo, quello
intercorso fra l’originale e la sua copia, per modificare
lo spazio e dare risposta alle domande. Un canone
dunque, il tredicesimo, che rimanda ad altri canoni,
come in una grande stanza di specchi nella quale, di
rimando in rimando, è problematico arrivare al
canone originario, ovvero all’origine del tutto. Per
questa ragione ho messo il tredicesimo canone in dialogo contrappuntistico con tutti gli altri tredici
canoni, dandogli comunque una indiscutibile centralità. Nessuna nota nel mio lavoro è d’invenzione:
sono utilizzate solo note di Bach tratte dai differenti
Quattordici Canoni, e trattate in modo originario o
retrogrado, inverso o retrogrado-inverso, o infine per
aumentazione/diminuzione». (Mario Ruffini)
14. RUGGERO LAGANÀ , Canone 14
«L’elaborazione del Canone 14 è stata concepita
anche come conclusione del ciclo di canoni bachiani.
Perciò si articola in due sezioni fondamentali che si
presentano senza soluzione di continuità, ma ben
distinte. La prima si sviluppa, in fondo molto semplicemente, come una sequenza di variazioni/svelamento delle quattro voci con cui si compone
l’originale canone. Il contrabbasso entra solo nella
seconda parte del brano proponendo il basso delle Goldberg bachiane. Uso il termine variazioni/svelamento
perché le note bachiane appaiono in accumulo in ogni
variazione e la variazione riguarda essenzialmente
l’utilizzo di modi d’attacco, timbri differenti negli
archi. La prima parte è anche un lungo decrescendo. La
conclusione, procede su uno sfondo di glissando di
armonici. Le note delle sequenze spariscono a poco a
poco: ma non ascoltiamo una rarefazione bensì un
solido scolpirsi di tale ostinato in un fortissimo finale. Il
tutto si chiude poi con scale ascendenti in diminuendo
e rallentando sulla triade maggiore di sol, alludendo
alla tonalità d’impianto del capolavoro bachiano».
(Ruggero Laganà)
La scelta di inserire in questa serata inaugurale i
Concerti n. 1 in do minore e n. 2 in do maggiore per
due cembali, archi e continuo di Johann Sebastian
Bach (BWV1060 e 1061) non è certamente casuale.
Elias Gottlob Haußmann,
Ritratto di Johann Sebastian Bach, 1748,
particolare, Princeton, New Jersey, USA,
collezione privata (William H. Scheide)
19
Il primo è una vera e propria trascrizionerielaborazione per due tastiere e orchestra d’archi
di un concerto in do minore per due violini, o per
violino e oboe, di cui ci è pervenuto solamente un
abbozzo (BWV1060R). Già all’epoca di Weimar
(1708-1717) il compositore tedesco si cimenta sulla
forma del «concerto-trascrizione» a seguito delle
richieste del principe Johann Ernst. Si tratta di
sedici concerti per cembalo solo (BWV972-987) e
cinque per organo solo (BWV592-596) che diventano una fucina di sperimentazione per il giovane
compositore, attraverso lo studio del concerto ‘di
stile italiano’ sia solistico, sia grosso. È a tutti noto
che Bach ebbe modo di studiare le opere di Vivaldi,
operando su di esse una sorta di riduzione di alcuni
concerti, epurando le parti di accompagnamento o
concertanti e lasciando allo strumento a tastiera le
sorti di questa ‘condensazione’.
Condensazione che Bach realizzò nella versione per due clavicembali senza l’accompagnamento dell’orchestra (BWV1061a) del Concerto n. 2
in do maggiore (le parti per orchestra le aggiunse
soltanto in una seconda fase). Questa composizione possiede uno stile idiomatico fortemente
caratterizzato, e proietta lo strumento verso
un’inarrestabile evoluzione linguistica. Ne sono
una prova tangibile alcuni concerti per violino che,
perduti nella loro versione originale, saranno ripresi da Bach successivamente attraverso una sorta
di rielaborazione della loro struttura e di adattamento organologico per uno o più cembali.
Il compositore tedesco, dunque, attraverso la
parodia di composizioni proprie e altrui, crea una
nuova via nella prassi esecutiva del tempo, non
solo per gli effetti legati all’emancipazione del clavicembalo all’interno dell’orchestra (che, da strumento ‘nascosto’ nel continuo, diventa concertante
e solista), ma anche per la duttilità e versatilità
mostrate nel passaggio dal ‘nobile’ «concerto di corte», al ‘borghese’ «caffé-concerto».
Antonio Marcellino
20
Anonimo, Johann Sebastian Bach all’organo, stampa, 1725, Londra, British Museum
Noto, Chiesa di San Carlo al Corso
sabato 6 settembre - ore 20.30
Noto, Chiesa di San Carlo al Corso
JOHANN CHRISTIAN BACH
(Lipsia, 1735 - Londra, 1782)
Concertos for Harpsichord or Piano Forte
ANTONIO PIRICONE
pianista
ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE
violini primi
Vito Imperato*, Marcello Spina, Andrea Timpanaro, Gabriele Bosco
violini secondi
Corrado Genovese*, Alessio Nicosia, Dario Militano, Caterina Coco
viole
Gaetano Adorno*, Simone Paradiso
violoncelli
Alessandro Longo*, Salvatore Mammoliti
contrabbasso
Claudio Nicotra
AUGUSTO VISMARA
direttore
***
Concerto in fa maggiore, op 7. n. 2 (C56)
Allegro con spirito
Tempo di Minuetto
Concerto in mi bemolle maggiore, op. 7 n. 5 (C59)
Allegro di molto
Andante
Allegro
Concerto in si bemolle maggiore, op. 13 n. 4 (C65)
Allegro
Andante
Andante con moto
Concerto in mi bemolle maggiore, op. 13 n. 6 (C67)
Allegro
Tempo di Minuetto: Andante
*prime parti
23
AUGUSTO VISMARA
direttore
A
rtista tra i più importanti sulla scena italiana. Prima di dedicare il suo talento alla
direzione d’orchestra e al violino, ha avuto
una grande carriera come violista con le più importanti orchestre europee sotto la direzione di Giuseppe Sinopoli, Luciano Berio, Christian Thielemann, Peter Maag, Antonio Janigro, Marcello
Panni e molti altri.
È stato prima viola al Teatro alla Scala, Orchestra di Santa Cecilia di Roma, Maggio Musicale Fiorentino e Teatro La Fenice di Venezia. Molto attivo
come camerista, ha effettuato tournées in Australia,
Giappone, USA, Europa, Nord Africa con vari
ensembles sia come violista sia come violinista.
Ha ispirato i maggiori compositori italiani (Luciano Berio, Sylvano Bussotti, Sandro Gorli, Francesco Pennisi, Goffredo Petrassi, Ivan Fedele, Federico Incardona, Franco Donatoni) dei quali ha eseguito opere in prima assoluta a lui dedicate.
Sotto i suggerimenti e l’incoraggiamento di Giuseppe Sinopoli ha intrapreso la carriera di direttore
d’orchestra dedicandosi principalmente al repertorio da camera, sinfonico e del Novecento.
Johann Christian Bach,
frontespizio dell’edizione a stampa
dei Concerti op. 13, Londra, ediz. John Welker, 1776
24
ANTONIO PIRICONE
pianista
P
Reich, Sir Malcolm Arnold, Andreas Staier, Alexander Rudin. Ha registrato per il circuito internazionale della RAI-Radio Televisione Italiana e per
la Radio Televisione Ceca, Radio4-NL, Radio
France, Radio Clásica spagnola; i suoi dischi, sono
stati trasmessi dalla Radio di Baviera, RadioTRE
Suite, BBC-Radio3, Radio Vaticana, Classic FM britannica. Ha inciso l’integrale delle Suites Inglesi di
J.S. Bach e le Sonate di J.A. Benda. Di prossima
uscita un disco solistico su strumento originale di
meccanica viennese (De Meglio 1826) con musiche
di Mozart, Beethoven, Clementi, Ferrari e Schubert.
Insegna attualmente Pianoforte Principale,
Trattati & Metodi al Conservatorio Statale di
Musica di Trapani e, dal 2013, è Professore alla
Yasar University di Izmir.
rimo Premio al Van Wassenaer Concours
(Amsterdam, 2009), il più prestigioso concorso di musica antica da camera del settore,
Antonio Piricone è stato insignito a marzo 2011 del
Clementi Award in Inghilterra, l’ambìto premio
per la ricerca di repertorio originale su tastiere storiche. La versatilità, il senso dello stile e le sue qualità tecniche lo rendono attivo, come solista e come
camerista, sia su pianoforte moderno sia sugli strumenti storici a tastiera. La poliedricità che caratterizza il suo approccio alla musica lo presenta al pubblico come uno dei più interessanti ed emozionanti
interpreti della sua generazione imponendosi, con
sempre maggior rilievo, nel panorama musicale
internazionale.
Dopo gli iniziali studi a Catania dove si
diploma in pianoforte sotto la guida di Carmelo
Pappalardo presso l’Istituto Musicale “Vincenzo
Bellini”, i suoi interessi musicali lo hanno condotto
a specializzarsi in musica antica, prassi esecutiva e
strumenti storici da tasto conseguendo i più alti
titoli accademici presso il Conservatorio Reale
dell’Aja e, più recentemente sotto la guida di
Andreas Staier a Colonia e Sally Sargent a Vienna.
Si esibisce presso le maggiori istituzioni musicali internazionali in Europa e Giappone: Dvoøák
Hall di Praga, Prague Spring Festival, Prinzregententheater di Monaco di Baviera, Filarmonica di
Essen, Liverpool Philharmonic Hall, Muziekgebouw & Concertgebouw di Amsterdam, Utrecht
Early Music Festival, Kerkrade World Music Festival, Cité de la Musique a Parigi, Festival International de Piano de La Roque d’Antheron en Provence, Opera Nazionale di Bordeaux, La Folle
Journée di Bilbao, Orchestra Sinfonica di Stato di
Smirne, Tokyo Metropolitan Art Space,Yokohama
Minato Mirai Hall,Tokyo Opera City Hall, Hokutopia Early Music Festival; con gruppi di prestigio
quali Odhecathon, l’Ensemble Concerto, Concerto
Köln, Münchner Symphoniker, Aargauer Sinfonieorchester, Tschechische Kammerphilharmonie,
Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, Sendai
Philharmonic Orchestra,Tokyo Kosei Wind Orchestra e con partner musicali come Claudine Ansermet, Alessandro Carmignani, Furio Zanasi, Ton
Koopman, Roberto Gini, Martin Roscoe, Steve
25
ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE
L’
orchestra da camera del Festival Magie
Barocche è una realtà stabile che da diverse
edizioni accompagna il Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche nel suo percorso artistico e musicale. Le esperienze già avviate
e intraprese negli anni precedenti con le esecuzioni
integrali di importanti capolavori della musica
barocca (Estro Armonico di Antonio Vivaldi e i concerti di Johann Sebastian Bach per tastiera) concorrono alla formazione di questo ensemble, nell’intento di realizzare un programma di sinergia e integrazione tra arte, musica e offerta culturale del territorio del Val di Noto, riconosciuto patrimonio
dell’umanità dall’UNESCO.
Fortemente voluta dal direttore artistico, Antonio Marcellino, l’orchestra è formata da giovani talenti provenienti da importanti conservatori europei e da affermate professionalità internazionali le
cui competenze spaziano dalla musica barocca a
quella contemporanea. L’orchestra si avvale della
collaborazione di direttori e solisti di fama: un laboratorio di esperienze e idee per le giovani generazioni di musicisti, in un costante work in progress.
26
IL PIANOFORTE IN ALTERNATIVA AL CLAVICEMBALO
le sperimentazioni del Bach ‘londinese’
I
l concetto di modernità ha sempre implicato la
trasformazione della coscienza del tempo, con
la conseguenziale erosione di ogni forma di pensiero fondamentale. La vicenda umana di Johann
Christian Bach annuncia un presente non più ancorato al passato, fatto di novità destinate ad essere
distrutte; una vicenda umana che sembra essere
assai più quella di un ‘figlio’ di Händel che del
Kantor di Lipsia. Johann Christian seppe del tutto
affrancarsi da una illustre – quanto scomoda –
paternità determinando le sorti di un’era musicale
imprescindibile dalla cultura occidentale.
Partiamo dal 1761, anno del grande successo
che aprì al giovane Johann Christian le porte di una
carriera internazionale: fu rappresentata al Teatro
Regio di Torino l’Artaserse che gli procurò subito
fama e onore, tanto che sei mesi dopo fu chiamato
in Inghilterra, ingaggiato dalla impresaria
Colomba Mattei del King’s Theatre di Londra (teatro dell’opera italiana). Due anni dopo, nel 1764,
ebbe il posto di maestro di musica della regina
Sophia Charlotta, anno in cui incontrò il piccolo
Mozart, col quale si compiacque di esibirsi in pubblico. Sempre nel ‘64 fondò a Londra, insieme con
Karl Friedrich Abel (figlio di quel Christian Ferdinand Abel che aveva fatto parte dell’orchestra di
Köthen al tempo in cui Johann Sebastian ne era il
Kapellmeister), i Bach-Abel Concerts; istituzione
concertistica di grande rilievo che organizzò i
primi concerti per abbonamento in Inghilterra, e a
cui si deve la prima esecuzione inglese delle opere
di Haydn. L’organizzazione di concerti si insediò
in Soho Square presso Teresa Cornelys, una cantante d’opera veneziana a riposo proprietaria di
una sala a Carlisle House, poi in King’s Street a
Saint James e infine in Hanover Square, in un edificio acquistato dai due soci e dal maestro di ballo
John Gallini. Il Bach – a questo punto ‘londinese’ –
fu tra i primi a servirsi del pianoforte in alternativa
al clavicembalo nei concerti pubblici di cui era organizzatore. Nel 1768 egli tenne la prima esecuzione
pianistica pubblica di cui si ha notizia.
Scrisse molto per se stesso nel genere del concerto, dominato dalla cantabilità e dal gusto per il
discorso omofonico: i sei Concerti op. 1 (1763), i sei
Concerti op. 7 (1770), i sei Concerti op. 13 (1777) rap-
presentano la parte pubblicata di un corpus di trentasei concerti. In tutt’e tre le raccolte, utilizza le sei
medesime tonalità (con la sola eccezione dell’op. 1
n. 2). I sei Concerti op. 7 – dedicati alla regina, come
l’op. 1 – sono per clavicembalo o pianoforte:
quattro sono in due movimenti (nn. 1-4) e due in tre
(nn. 5 e 6). Anche i sei Concerti dell’op. 13 sono per
clavicembalo o pianoforte (sul frontespizio della
prima edizione londinese pubblicata da John Welcker figura «A third set of six Concertos for the Harpsichord or Piano forte»); di questi, quattro sono in
due movimenti (nn. 1, 3, 5 e 6) e due in tre (nn. 2 e 4).
Dedicataria della raccolta è la nobildonna londinese Mrs. Pelham. Per questa raccolta Bach prevede – oltre a violini primi e secondi, e basso –
l’inserimento ad libitum di coppie di oboi (o flauti)
e corni; il tutto per una maggiore densità
dell’accompagnamento orchestrale e per una concezione drammatica (specie nei Concerti nn. 2 e 4,
in tre movimenti) dal sapore ‘moderno’, prossimo
alle soluzioni del classicismo di Haydn e Mozart.
L’inserimento degli strumenti a fiato facoltativi –
com’anche della doppia opzione clavicembalo/pianoforte – è, altresì, legato a ragioni commerciali: solo le più ricche organizzazioni concertistiche potevano mettere a disposizione oltre agli
archi i quattro strumentisti a fiato; e per quanto
riguarda le tastiere, il clavicembalo continuava ad
avere maggiore diffusione del pianoforte sul territorio inglese (i pianoforti di Johannes Zumpe erano
‘appena’ arrivati a Londra). Anche le scelte dinamiche testimoniano una chiara propensione per il
vecchio clavicembalo: l’indicazione crescendo non
si trova mai in partitura; spesso la successione di
piano, mezzoforte e forte diviene una sorta di crescendo non dichiarato.
Charlotte Papendiek – nelle sue Memorie – riferisce che Johann Christian compose il Concerto in
fa maggiore, op. 7 n. 2 (C56), per eseguirlo con
l’organo tra un atto e l’altro del suo oratorio Gioas re
di Giuda (Quaresima, 1770). L’usanza inglese di eseguire un concerto d’organo tra gli atti di un oratorio l’aveva instaurata, proprio a Londra, Händel.
Il primo movimento, Allegro con spirito, ricorda –
sia sul piano formale sia nella gestione dei materiali motivici – i concerti per organo di James Hook.
27
Il Concerto è supportato dalla frequente comparsa
di passaggi all’unisono che punteggiano quelli solistici: apre con un tema dal ritmo puntato, cui segue
un proto-secondo tema su un basso di dominante
che funge da collegamento alla riesposizione solistica. Il secondo movimento Tempo di Minuetto –
nel genere del menuetto en rondeau – presenta una
zona in re minore, sorretta da un basso albertino terzinato, cui segue il da capo del minuetto.
Il Concerto in mi bemolle maggiore, op. 7 n. 5
(C59), è senza dubbio quello che coniuga meglio
l’uso italiano di armonie semplici, l’approccio accademico tedesco con le sue audaci invenzioni
d’elaborazione motivica, lo stile francese governato dai cosiddetti tons doux e le escursioni modali
di stampo tipicamente inglese. Nel primo movimento, Allegro di molto, la prima idea motivica,
caratterizzata dalla apparente fermezza delle seste
(poi terze) di minime, presto si snoda in un agile
movimento di semicrome, che – dopo 43 misure –
passa la parola al solista il quale ripropone ornamentati i materiali tematici precedentemente esposti. Nello sviluppo il solista introduce nuovo materiale a partire dal tono della dominante (procedura,
questa, che sarà poi cara al Salisburghese). Il movimento prevede una cadenza; com’anche il successivo Andante in do minore – in forma bipartita e
perfetto stile italiano – che prelude all’Allegro conclusivo in ritmo di giga.
Il 1777 è l’anno dell’Opus 13. Ma è anche l’anno
della fondazione della Lodge of the Nine Muses, nelle
cui liste figuravano Abel, Johann Christian Bach,
Felice Giardini, Luigi Borghi, William Cramer,
Johann Peter Salomon, organizzatori di concerti
per conto di quella loggia o di altre istituzioni di
ispirazione massonica. Il Concerto in si bemolle
maggiore – quarto dell’op. 13 (C65) – in tre movimenti, fu il più popolare dei concerti di Bach, anche
grazie all’utilizzo, nel terzo movimento, del
celebre motivo tratto dalla ballata scozzese (cara
agli ambienti massonici) The yellow hair’d laddie, su
testo del poeta Allan Ramsay, padre dell’omonimo
pittore. Johann Christian aveva già utilizzato
questa ballata in altre due occasioni: in un brano
per tastiera e viola da gamba Variations on The Yellow-hair’d Laddie (LH5) e in un’aria con accompa-
gnamento orchestrale (ma non fu l’unico ad aver
impiegato questo motivo: esso appare in un’aria
dell’opera buffa Gli equivoci di Stephen Storace su
libretto di Lorenzo da Ponte). L’Allegro iniziale del
quarto Concerto dell’op. 13, col suo marcato motto
introduttivo all’unisono (sulla triade perfetta maggiore di si bemolle) conferma che l’opera era destinata ad una grande sala da concerto. L’esposizione
orchestrale (33 misure) cede il passo al solista che
trattiene il testimone sino alla fine del movimento
con spunti virtuosistici inquadrati in un protobitematismo. L’Andante in mi bemolle maggiore,
caratterizzato dal pizzicato degli archi su cui si
adagia il solista sorretto da un basso albertino,
presto cede il passo al terzo movimento, Andante
con moto, ove la ballata scozzese, viene ampiamente variata in alternanza dal solo e dal tutti.
L’Allegro del Concerto in mi bemolle maggiore, op. 13 n. 6 (C67), in due movimenti, si apre
con un’ampia introduzione orchestrale (la tastiera
entra solo alla misura 53). Il solista espone il tema
su un basso albertino (tema già utilizzato nelle
Sonate dell’op. 10), che dopo una ulteriore riesposizione variata alla dominante, apre le porte ad
un’ampia – e sorprendente – zona di sviluppo che
anticipa quelle del Mozart dei grandi concerti. Il
secondo movimento, Andante, in tonalità di
impianto, appartiene al genere del menuetto en rondeau. All’eleganza dell’idea motivica, gestita
nell’area del maggiore, fa seguito il secondo solo
nell’area della relativa minore dalle tinte drammatiche, compensate dal pizzicato degli archi. Un risolutorio da capo del minuetto chiude il concerto.
Roberto Carnevale
28
Thomas Gainsborough, Ritratto di Johann Christian Bach, 1776, Bologna, Museo Bibliografico Musicale
Luigi Boccherini, Sei Sinfonie per due Violini e Basso, op. 4, G83-88, Parigi, ediz. Vernier, 1768
venerdì 12 settembre ore 10.45
Catania, Chiesa di San Giuliano
Ingresso libero
Presentazione di
Luigi Boccherini
Sei Trii per due violini e violoncello G 83-88 op. 4
Sei Trii per due violini e violoncello G 89-94 op. 6
edizione critico-comparativa sulle fonti a stampa
a cura di Alessandro Mastropietro
Ricordi, 2014
intervengono
prof. Giancarlo Magnano San Lio (direttore DISUM, Università degli Studi di Catania)
Saluti istituzionali
prof. Rudolf A. Rasch (Universiteit Utrecht)
Luigi Boccherini compositore di trii per archi
dott. Alessandro Mastropietro (Università degli Studi di Catania)
Il lavoro di edizione sulle fonti a stampa dei Trii op. 4 e op. 6 di Boccherini
partecipano i componenti del
Quartetto Archimede
modera il prof. Antonio Marcellino
(Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Catania)
presidente/direttore artistico del
Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”
Progetto scientifico a cura del
DISUM – Dipartimento di Scienze Umanistiche
Università degli Studi di Catania
31
Luigi Boccherini, Trio op. 4 n. 1, G83 («Violino Primo»), Parigi, ediz. Vernier, 1768
RUDOLF RASCH
ALESSANDRO MASTROPIETRO
R
A
udolf Rasch ha studiato musicologia
all’Università di Amsterdam con i professori Karel Bernet Kempers e Jos Smits van
Waesberghe. Ha insegnato al Dipartimento di
Musicologia dell’Università di Utrecht dal 1977 al
2010 come professore di Teoria musicale e di Storia
della musica.
Attualmente è in pensione, ma ancora affiliato
all’Università in qualità di ricercatore. I suoi interessi di ricerca sono vari: la storia della musica in
Olanda (particolarmente nel Seicento e nel Settecento), l’accordatura di strumenti musicali, la
storia della stampa musicale e la musica di compositori italiani quali Arcangelo Corelli, Antonio
Vivaldi, Francesco Geminiani e Luigi Boccherini.
Ha scritto e pubblicato numerosi saggi su tutti
questi argomenti e ha curato edizioni in facsimile e
in notazione moderna di libri e opere di musica del
XVII e del XVIII secolo.
È collaboratore delle edizioni critiche degli Opera Omnia di Francesco Geminiani e di Luigi Boccherini. Per quest’ultima ha curato l’edizione critica dei Trii Opera prima (1760), i Duetti Opera terza
(1761) e le Sonate per tastiera e violino Opera quinta (1768) e sta preparando l’edizione dei Trii Opera
quarta (1766). Ha curato recentemente per Cambridge Scholars Publishing - Newcastle (Inghilterra) il libro Understanding Boccherini’s Manuscripts,
con otto capitoli di altrettanti autori sulle fonti manoscritte riguardanti il compositore.
lessandro Mastropietro (L’Aquila, 1968),
diplomato in composizione, musica elettronica e direzione d’orchestra nel Conservatorio della sua città natale, laureato presso
l’Università ‘La Sapienza’ di Roma, con una tesi su
Luigi Nono (relatore Pierluigi Petrobelli), è ricercatore in Musicologia e Storia della Musica presso
l’Università di Catania.
Si occupa prevalentemente della composizione
musicale degli ultimi 60 anni, in particolare delle
neo-avanguardie di area romana (alla cui produzione di teatro musicale ha dedicato il suo Dottorato), nonché di quella del secondo Settecento strumentale, con specifico riguardo alla musica di
Luigi Boccherini e alla produzione internazionale
per Trio a due violini e violoncello. Ha partecipato
a numerosi convegni internazionali e pubblicato
regolarmente per riviste scientifiche e in volumi
miscellanei. Ha curato per la collana ‘Le Sfere’
l’edizione critica degli scritti di Domenico Guaccero e per la LIM una pubblicazione monografica
su Paolo Renosto.
È stato direttore artistico della Società Aquilana dei Concerti “Barattelli” e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Nuova Consonanza di Roma.
33
Siracusa, Chiesa di San Martino
sabato 13 settembre - ore 20.30
Siracusa, Chiesa di San Martino
LUIGI BOCCHERINI
(Lucca, 1743 - Madrid, 1805)
Due violini, alto e violoncello obligato
QUARTETTO ARCHIMEDE
Enzo Ligresti, Corrado Genovese, violini
Gaetano Adorno, viola
Benedetto Munzone, violoncello
***
Trio in mi bemolle maggiore, op. 4 n. 1, G83 [1766] per due violini e violoncello
[prima edizione: Venier, 1768]
prima esecuzione moderna nell’edizione critico-comparativa
a cura di Alessandro Mastropietro, Ricordi, 2014
Allegro con spirito
Largo assai
Tempo di Minuetto
Trio in re maggiore, op. 1 n. 2, G80 [1760] per due violini e violoncello
[prima edizione Bailleux op. II n. 4, 1767]
edizione critica negli Opera Omnia
a cura di Rudolf A. Rasch, Ut Orpheus, 2011
Adagio
Allegro con spirito
Fuga. Allegro
Trio in sol minore, op. 6 n. 3, G93 [1769] per due violini e violoncello
[prima edizione Venier op. IX n. 5, 1771]
prima esecuzione moderna nell’edizione critico-comparativa
a cura di Alessandro Mastropietro, Ricordi, 2014
Adagio
Rondeau. Allegro
Tempo di Minuetto
Trio in do minore, op. 14 n. 2, G96 [1772] per violino, viola e violoncello
[prima edizione, La Chevardière, 1774]
Allegro moderato
Adagio
Tempo di Minuè [Trio]
Prestissimo
Quartetto in re maggiore, op. 8 n. 1, G 165 [1769]
per due violini, viola e violoncello
[prima edizione, Venier op. VI n. 1, 1769]
Allegro assai
Adagio
Allegro
35
QUARTETTO ARCHIMEDE
I
l Quartetto d’archi Archimede è stato costituito
nel 1999 da un gruppo di musicisti siciliani di
formazione decisamente europea: basti pensare che il primo violino, Enzo Ligresti, è stato
allievo di Salvatore Accardo e di Corrado Romano,
col quale ha ottenuto il Prix de virtuosité al Conservatorio di Ginevra; il violoncellista Benedetto Munzone si è formato alla scuola di Rocco Filippini
presso l’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona;
Corrado Genovese e Gaetano Adorno hanno completato la loro formazione musicale con Sergey Girshenko, allievo di David Oistrakh nonché docente
di violino presso il Conservatorio di Mosca.
Il Quartetto ha fra le sue principali finalità la
divulgazione del più significativo repertorio musicale da camera. La sua ricerca artistica si muove su
un fronte musicale ampio, da Haydn e Boccherini a
Webern e Šhostacoviè, passando attraverso tre
secoli di repertorio cameristico, con l’aggiunta di
rare incursioni nel repertorio contemporaneo.
Dopo un concerto all’auditorium del Musée des
Beaux-Arts di Nancy, la pagina culturale della
testata francese “L’Est Républicain” ha scritto:
«questi musicisti sono dei sofisticati interpreti che
regalano sospiri lenti, dosati, capaci di sortire begli
effetti, picchi potenti ma sempre morbidi».
L’ensemble collabora con affermati musicisti di
varia nazionalità, convinti che il far musica insieme
avvicini individui e culture diverse. In un contesto
più ampio rispetto al repertorio puramente quartettistico, il quartetto ha infatti suonato con artisti
di fama internazionale, tra cui: i violoncellisti
Rocco Filippini e Alfredo Stengel, i pianisti Bruno
Canino, Ilia Kim e Jean-Frédéric Neuburger, i flautisti Maxence Larrieu e Jean-Louis Ferrandis, i violisti Augusto Vismara e Francesco Fiore, il trombettista Enrico Rava.
Ha recentemente pubblicato il Quintetto per
archi di Franz Schubert assieme a Rocco Filippini.
36
…per due violini, [alto] e violoncello obligato…
i Trii nella musica da camera di Boccherini intorno al 1770
N
ei cinque anni che intercorrono tra la pubblicazione dei Trii op. 1 (1767) e la composizione dei Trii con viola op. 14 (1772)
molto accade nella biografia artistica di Luigi Boccherini. Nato a Lucca in una famiglia dedita alle
arti della performance (padre bassista, sorella danzatrice, fratello danzatore e librettista), formatosi
tra la città natale (musicalmente assai viva) e Roma,
maturato nei centri musicali padani e a Vienna, il
cui ambiente sembra decisivo proprio per la
nascita dei Trii op. 1 (giusta una leggendaria lode
rivolta loro da Gluck, e ancor più una citazione
dall’Armida di Traetta – Vienna, gennaio 1761 – che
il compositore toscano inserisce in apertura del
Trio in la maggiore, G79). Tornato in patria istaurandovi un celebre e primaziale sodalizio quartettistico con colleghi di pari livello, Boccherini si
afferma in quegli anni quale compositore di orizzonte europeo al di là dei viaggi intrapresi proprio
nel 1767 prima fino a Parigi, e poi verso la sede definitiva della Spagna, dove si stabilisce nel 1768 per
mai più allontanarsene.
La produzione iniziale di Boccherini sembra
esser già circolata manoscritta con intensità anteriormente alle pubblicazioni parigine del 1767, ma
l’ingresso nel maggiore mercato editoriale di
musica in Europa è una svolta: quasi ogni opus
viene ristampato più volte e nuovamente edito in
altre piazze (Londra e Berlino/Amsterdam le più
assidue, ma anche Madrid e Venezia), sicché il servizio personale presso l’Infante Don Luís non sarà
un ostacolo alla disseminazione della sua musica.
Non deve meravigliare che, delle prime sei
opere inserite nel cosiddetto ‘catalogo autografo’
(ma pubblicate di regola con differenti numeri
d’opera, dipendenti dalla serie editoriale, e in un
ordine dato a volte dall’editore), ben tre siano di
Trii a due violini e violoncello, organico cameristico in seguito utilizzato da Boccherini per altre
due sole raccolte (ma notevoli e presidianti le due
successive stagioni compositive, il periodo a servizio dell’Infante e quello ‘a distanza’ del Re di
Prussia Federico Guglielmo II), contro la maggioranza di Quartetti e Quintetti d’archi: all’epoca la
formazione era quella prediletta dall’editoria musicale rivolta ai ‘dilettanti di musica’ e, considerando
la presenza di opere per altre formazioni strumentali nei cataloghi degli editori parigini (quartetto
d’archi compreso), sembra esser rimasta tale fino a
tutto il decennio 1770. Ciò non sorprende anche
perché tale formazione a tre vantava un progenitore illustre e assai prossimo nella Sonata [a tre],
titolatura che persiste in molti manoscritti ed edizioni del tempo accanto a Trio, Sinfonia e Divertimento: ma quando Boccherini affronta il genere,
questo non è più né la Sonata corelliana, né quella
post-corelliana dei violinisti-compositori ancora
vicini a Corelli; essa si può invece definire transcorelliana, nel senso che si è attestata su posizioni
ben oltre quel modello, distanti talmente da aver
ormai con esso ben poco a che vedere. I movimenti
sono di regola tre, con un tempo di danza (perlopiù
un Minuetto) come finale, e alla trama imitativa –
episodicamente ancora praticata – se ne è sostituita
un’altra bi-polarizzata tra il violino I e il basso, col
violino II che – agganciandosi ora all’uno ora
all’altro, o restando eccezionalmente indipendente
– plasma appunto la texture con chiarezza e nitidezza. La prassi del basso continuo vi si può applicare, ma è tutt’altro che organica (solo gli editori
inglesi e tedesco-fiamminghi inseriscono una
numerica posticcia al basso dei primi opus di Trii
boccheriniani, documentando una pratica perdurante ma forse in via di fossilizzazione), e l’impianto formale travalica variamente ma regolarmente i prediletti schemi bipartiti della prima metà
del secolo. Le tre opere di Boccherini risalenti al
decennio 1760 sono dunque una minuscola ma
emblematica porzione di una vastissima produzione europea intorno a metà secolo, posta all’estremo confine di una vicenda evolutiva centenaria:
con questa produzione esse condividono molti
caratteri complessivi, ma spiccano altresì per i tratti
peculiari di cui si parlerà.
Il campionario di brani oggi presentato
potrebbe essere poi il programma di una SerataBoccherini in un salotto di eccellenti amatori di
musica intorno al 1770, spingendosi fino a quei
lavori – il Quartetto e ancor più il Trio con viola –
che mettono in questione la formula del ‘musicista
per diletto’ anche per la loro difficoltà esecutiva.
Una parte non comprimaria per il violoncello
37
emerge peraltro in più luoghi dei Trii op. 1, opus
insieme straordinariamente variegato e maturo,
considerando la giovane età in cui Boccherini ha iniziato a comporlo (il 1760, come rivela la citazione
da Traetta, va preso quasi certamente come anno di
partenza per una silloge che deve aver selezionato i
propri lavori migliori per quell’organico): in molti
passi le tre parti si scambiano brevi motivi (come
nella tradizione della musica dialoguée di quegli
anni) o il loro ruolo tout-court (perfino il violino
primo può fungere da ‘bassetto’), con assoli del violoncello di solito in coppia con uno dei violini; la
Fuga – in realtà un’ingegnosa forma mista tra fuga
e forma-sonata – che chiude il Trio op. 1 n. 2 in re
maggiore (G80) dopo un assorto Adagio e un estroverso Allegro con spirito, non fa che estremizzare
questo comportamento; anche la tecnica compositiva per ripetizioni, funzionale a una esperienza
del tempo musicale più meditativa che dinamicadirezionata, è già – come notato dal Rasch – evoluta
e caratterizzata in modo originale.
I Trii dell’op. 4 sono forse meno ‘sperimentali’:
restando una certa distribuzione discorsiva tra gli
strumenti, il primo violino conduce più regolarmente il gioco e il violoncello è più ancorato alla
funzione del basso, ma si fa notare qua e là un piglio quasi sinfonico nella scrittura (è proprio il caso
del Trio in mi bemolle maggiore op. 4 n. 1 G83 e, in
particolare dell’iniziale Allegro vivo), coerente al
coevo acme dell’adozione della scrittura ‘a tre’ in
ambito sinfonistico quale alternativa alla scrittura
a quattro; più che nei precedenti Trii, la destinazione ideale qui sembra quella degli amatori di musica
e perciò le coordinate stilistiche quelle dello ‘stile
galante’, in parte confermate – salvo un ritorno assai dosato e giudizioso di co-protagonismo del violoncello – nei Trii op. 6.
Questi sono, pure cronologicamente (1769), legati all’inizio dell’attività spagnola di Boccherini, e
la dedica all’allora Principe delle Asturie, don Carlos (poi Re di Spagna come Carlo IV), apparsa sia
sull’edizione parigina sia sulla coeva ma indipendente stampa madrilena, suggella la relazione a tali
contesto e committenza. Il Trio in sol minore op. 6 n.
3 (G93), oltre alle sue qualità musicali (l’iniziale, intenso Adagio, sospeso tra severità arcaica e avanza-
ta sensibilità armonica ed espressiva; il caleidoscopico Rondò in maggiore; l’elegante Minuetto finale), ne presenta una testuale di rilievo: le due edizioni a stampa ‘autorizzate’ dell’opus (Parigi, Venier /
Madrid, Palomino) contengono varianti considerabili d’autore, frutto probabile di una revisione dello
stesso Boccherini, del testo già consegnato tempo
addietro a Venier nell’imminenza della pubblicazione madrilena; le varianti non si limitano alle indicazioni di arcata o fraseggio e alle intensità (pur fondamentali, in Boccherini, nell’informazione sonora), o al numero di ripetizioni fraseologiche o di ritornelli (aumentando i quali, si accentua il versante
iterativo dell’esperienza musicale), ma – nel caso
dell’epilogo del terzo movimento – la versione Palomino riconfigura il testo in modo da riprendere lo
stesso epilogo armonico delle due parti dell’Adagio
iniziale: la modifica introduce perciò nella forma
complessiva quella componente ‘ciclica’ che è una
delle caratteristiche insieme più personali della musica boccheriniana e più coerenti del suo pensiero
musicale quale «arte della ripetizione» (Rasch) o
«ri-combinazione» (Mangani).
Gli altri due lavori in programma sono protesi
fuori le ultime propaggini del ‘barocco in musica’ e
persino oltre il mero ‘stile galante’: il Quartetto in
re maggiore op. 8 n. 1 (G165) (pubblicato da Venier
come primo dell’op. VI) apre significativamente
una raccolta splendida, assai diffusa ed apprezzata, e importante anche per la dedica all’entrante patrono di Boccherini, l’Infante (ovvero figlio – non
erede al trono – del Re regnante) Don Luís. Ciascun
movimento sintetizza alcuni caratteri rilevanti nella musica del lucchese: brillante e sorridente il primo, introverso e dolente il secondo, sensuale e danzante il terzo. L’adozione, nella successiva opera di
Trii, della viola invece del secondo violino, è soluzione proiettata verso la formazione moderna del
trio d’archi, predisposta a valorizzare più facilmente, nell’organico, ciascuno strumento preso
per sé. Ciò non significa che il Trio in do minore, op.
14 n. 2 (G96), sia un vero trio concertante: il fascino
di questo stupendo lavoro risiede, oltre che nella tonalità minore che segna l’iniziale Allegro e il veemente Prestissimo finale, nei forti contrasti che lo
animano. La trama della scrittura è a volte partico38
materiali editoriali in fieri o addirittura sulle parti
delle antiche prime edizioni a stampa: un modo, ci
auguriamo, di irretirli – e con loro il pubblico – in
un’esperienza idealmente vicina a quella dei saloni
in cui 250 anni fa si faceva musica da camera (quasi)
ogni sera.
Che il concerto si tenga in una chiesa non ampia, oltre a non contraddire troppo le condizioni
acustiche dei più grandi saloni residenziali del tempo, è perfino conseguente a un impiego non saltuario di singoli movimenti della musica per Trio a
due violini (con l’aggiunta di un organo, basso continuo o solista che fosse) quale ‘Sonata da chiesa’, in
specifici momenti della liturgia (offertorio, levazione, comunione, ecc.).
larmente compatta, altre distesa ad accogliere ampi assoli (mirabile quello del violoncello
nell’Adagio, con una vera e propria cadenza solistica per lo strumento); il tono espressivo oscilla tra
un’inquietudine ora sottile ora più esplicita e teatrale, e un lirismo sognante eppure profondo.
L’edizione comparativa sulle fonti a stampa dei
Trii dell’op. 4 e 6, presupposto per il presente concerto e prossimamente edita da Ricordi, è stata possibile anche grazie al sostegno alla ricerca del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. I ringraziamenti di rito, oltre che
all’Ateneo e all’Editore, devono andare al Festival
Magie Barocche per la complicità scientifica e musicale con la proposta rivoltale e per la preziosa assistenza in molti frangenti, nonché agli esecutori, per
la disponibilità a studiare lavori non semplici su
Alessandro Mastropietro
Boccherini (con giacca rossa) nel dipinto
di Francisco Goya, La famiglia dell’Infante Don Luís,
1783, Parma, Fondazione Magnani-Rocca
39
Ritratto di Giuseppe Geremia, proprietà dell’Università degli Studi di Catania
sabato 20 settembre - ore 20.30
Roma, Oratorio del Caravita
GIUSEPPE GEREMIA
(Catania, 1732 - 1814)
L’esaltazione di Mardocheo (1776)
Componimento per musica a quattro Voci, e più Strumenti
prima esecuzione in epoca moderna
MARDOCHEO
MARIA CHIARA CHIZZONI, soprano
AMALTEA
PAOLA CIGNA, soprano
ALIMANO
ANTONIO GIOVANNINI, contraltista
ABIMELECCO
ANICIO ZORZI GIUSTINIANI, tenore
WALTER TESTOLIN, Maestro del coro
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
FLAVIO COLUSSO, Maestro concertatore e direttore
Musicaimmagine, Roma, produzione
Silvia De Palma, direttore di produzione
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
soprani
Donatella Casa
Arianna Miceli*
Paola Ronchetti
alti
Antonella Marotta
Fabiola Pereira
Angelika SutmanGabrielli
tenori
Emanuele Costantini
Andrés Montilla Acurero
Renato Moro
bassi
Patrizio Brandelli
Fabrizio Di Bernardo
Walter Testolin
traversi
Laura Colucci*
Manuel Granatiero
violini principali
Fabio Cafaro*
Valerio Losito
contrabbassi
Carla Tutino*
Giacomo Albenga
oboi
Barbara Ferrara*
Roman Schmid
violini primi
Ilenia Montaruli
Valentina Nicolai
Gabriele Politi
organo
Alessandro Albenga*
fagotto
Rhoda Patrick
clavicembalo
Andrea Buccarella*
violini secondi
Gianfranco Borrelli*
Gabriele Benigni
Pietro Meldolesi
corni
Marco Venturi*
Claudia Quondam
Angelo
viola
Gianfranco Russo
trombe
Andrea Di Mario*
Michele Petrignani
violoncello principale
Vito Paternoster*
timpani
Elisabetta Di Filippo
violoncello
Matteo Scarpelli
*prime parti / solisti / continuisti
41
L’esaltazione di Mardocheo, «Introduzione», copia manoscritta, Catania, Museo Civico Belliniano, riproduzione facsimilare
ARGOMENTO
M
ardocheo, zio della regina Ester e «giusto» funzionario di Assuero, re di Persia, è esortato dai suoi
due amici, Alimano e Abimelecco, a fuggire dalla città di Susa per evitare di esser condannato
insieme a tutti gli Ebrei a causa di un crudele editto del sovrano, fatto firmare a quest’ultimo
subdolamente dal potente primo ministro Aman.
Il protagonista, tuttavia, è risoluto a non scappare, malgrado il desiderio contrario di Amaltea, sua sposa,
per difendere la sua innocenza e la sua integrità morale. Ammirato per la sua virtù dagli amici e sostenuto
successivamente dalla solidarietà della moglie disposta a morire con lui, Mardocheo viene soccorso da un
miracoloso capovolgimento della situazione: il complotto del ministro viene svelato e Aman punito, gli Ebrei
salvati e l’eroe portato in trionfo.
Aert de Gelder, Ester e Mardocheo, 1685, Budapest, Museum of Fine Arts
43
FLAVIO COLUSSO
direttore
«
La peculiarità creativa di Flavio Colusso è
racchiusa tutta in questa filosofia dell’arte,
intesa come creazione e ri-creazione in cui
l’arcaico e il presente si incontrano in una commovente, umanissima, sintesi». (Pupi Avati, 2004)
Compositore, direttore d’orchestra e regista, è fondatore dell’Ensemble Seicentonovecento. Accademico Pontificio, è inoltre “Maestro di cappella” e
direttore della Cappella Musicale Theatina, della
Cappella Musicale di Santa Maria dell’Anima della
Comunità cattolica di lingua tedesca in Roma e
della Cappella Musicale di San Giacomo – istituzione che annovera Alessandro Scarlatti fra i suoi
illustri maestri.
Sue composizioni sono eseguite, pubblicate e
trasmesse in molti paesi, fra queste ricordiamo:
L’impresario delle Isole Canarie, ovvero la Moda del
teatro (1989), Opera-pastiche per il Festival delle
Canarie; la Suite dal balletto Dante-strasse (1994);
Missa de Tempore in Aevum con José Carreras (1996);
Tu es Petrus per Giovanni Paolo II (2000); Sidereus
Nuncius, ispirato a Galileo Galilei (2001); Missa
Sancti Jacobi (2004) per il Giubileo compostellano;
Missa Sancti Andreae Avellino (2007); la fiaba musicale La viola scarlatta (2007); per l’Anno pucciniano
2008 il grande Te Deum e – nella Real Cappella del
Tesoro di San Gennaro – l’oratorio Il Sangue il Nome
la Speranza, ispirato ai tre enigmi di Turandot; Magie
d’ombra et di luce (2010) per il IV centenario della
morte del Caravaggio; l’installazione multimediale
Le Opere di Misericordia (2011) per il Museo del Pio
Monte della Misericordia di Napoli; le opere liriche
Il Maestro di Cappella, ovvero i fantasmi dell’Opera
(2010); Das Zauberfon!-il Cellulare magico (2011) per
il centenario menottiano; Notturno con Bram Stoker
(2012) per il centenario dell’autore di “Dracula”; la
scena lirica Recondita armonia di bellezze diverse,
(2008/2013) per il Festival Pucciniano di Torre del
Lago; la recente opera in due atti Il Lauro del Gianicolo: morte di Riccardo Wagner a Venezia (2013) per
l’Anno wagneriano e dannunziano.
È presente in teatri e istituzioni come: Gran
Teatre del Liceu di Barcelona (Norma con Joan
Sutherland), Palais des Beaux-Arts di Bruxelles,
Teatro de La Maestranza di Siviglia, Teatro San
44
Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro
Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo,
Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival de la
Opera de Tenerife, Sagra Musicale Malatestiana,
RAI RadioTelevisione Italiana, Settimana di Musica
Sacra di Monreale, Festival Pucciniano di Torre del
Lago, Festival Internacional de Música y Danza de
Granada, Bratislava Music Festival, Tianjin May
Festival (China).
Tra le registrazioni discografiche – oltre 50 CD
di rarità e prime assolute per EMI, Brilliant Classics, Bongiovanni e MR Classics – si segnalano: il
vasto repertorio per gli “evirati cantori” (Caffarelli,
Ceccarelli, Farinelli, Manzuoli, Marchesi, Rauzzini
e molti altri); la Messa di Gloria di Mascagni; Exultate jubilate di Mozart con il patrocinio del Mozarteum di Salisburgo; le opere La Maga Circe di
Anfossi e Ottone in Villa di Vivaldi; più recentemente la prima esecuzione e registrazione della
Missa Petra Sancta del Palestrina.
Fra i numerosi e avventurosi progetti è impegnato fin dal 1983 nello studio, riscoperta, esecuzione e pubblicazione delle composizioni di Giacomo Carissimi del quale ha già registrato tutti gli
Oratori e la raccolta completa di mottetti Arion
Romanus. Ha inoltre diretto le monumentali
Musiche per le Quarant’hore di Raimo di Bartolo per
il Teatro San Carlo di Napoli, la Rappresentatione di
Anima et di Corpo per i novant’anni dell’Associazione “A. Scarlatti” di Napoli, ed ha avviato
l’edizione integrale degli Oratori di Antonio
Draghi nell’ambito del “Progetto Draghi: ItaliaAustria” in fase di esecuzione ed incisione discografica. Con il regista tedesco Georg Brintrup ha
realizzato il film Palestrina Princeps Musicae, prodotto per la Televisione tedesca ZDF e il canale
ARTE (2009), presentato in prima assoluta al Parco
della Musica per l’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia, e il recentissimo film Santini’s Netzwerk per
la Radio-televisione tedesca WDR (2013) con cui ha
dato vita al progetto italo-tedesco “La via
dell’Anima” incentrato sulla raccolta di manoscritti di Fortunato Santini fra Roma e Münster.
Roma, Oratorio del Caravita
45
MARIA CHIARA CHIZZONI
soprano
D
opo gli studi musicali presso il Conservatorio di Mantova e quello di Parma, inizia
la carriera ancora giovanissima cantando
in teatri come: Arena di Verona, Teatro Massimo di
Palermo, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Lirico
di Cagliari, Teatro Petruzzelli di Bari e in prestigiosi Festival in Europa. Tra i principali ruoli interpretati ricordiamo quelli delle opere: L’elisir
d’amore, Don Pasquale, Lucia di Lammermoor (Donizetti); Rigoletto (Verdi); La cambiale di matrimonio, La
Cenerentola (Rossini); Cosi fan tutte (Mozart); Il telefono (Menotti), Il Pipistrello (Strauss). Più recentemente, le nuove opere composte appositamente
per lei da Flavio Colusso: Das Zauberfon!; Il Maestro
di cappella, ovvero i fantasmi dell’Opera; Il Lauro del
Gianicolo: morte di Riccardo Wagner a Venezia.
All’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha
eseguito il Magnificat di Petrassi diretto da Antonio
Pappano, i Carmina Burana di Orff diretti da Cornelius Meister; la Water Passion di Tan Dun, brano poi
riproposto in nuove produzioni alla Thomaskirche
di Lipsia per la Radio tedesca MDR, alla Tonhalle
di Düsseldorf e al Concertgebouw di Amsterdam,
tutte dirette dallo stesso compositore.
Ha inoltre inaugurato recentemente la stagione
concertistica di Musica per Roma con A foresta e
jovem e cheja de vida di Luigi Nono che la vedrà nuovamente protagonista al Festival d’Automne di
Parigi. Nel repertorio concertistico si segnalano
anche: la Messa in Do minore, Exultate Jubilate di
Mozart, Laudate Pueri, Juditha triumphans di
Vivaldi, i Folk Songs di Berio, gli oratori di Carissimi e di Antonio Draghi.
Ha inciso per la Chandos la Messa per San Marco
di Galuppi diretta da Filippo Maria Bressan; per la
Brilliant Classics la raccolta completa (3 CD) dei
mottetti Arion Romanus di Carissimi, diretti da
Flavio Colusso; per la MR Classics la Missa Sancti
Andreae Avellino e Te Deum di Flavio Colusso,
diretti dallo stesso autore.
46
PAOLA CIGNA
soprano
A
Si è esibita sotto la direzione di maestri e registi
come: Giulio Ciabatti, Alessandro De Marchi,
Roberto De Simone, Julian Kovatchev, Michele Mirabella, Daniel Oren, Renato Palumbo, Zoltán Peskó,
Alessio Pizzech, Corrado Rovaris, Giuseppe Sinopoli, Jean-Christophe Spinosi, Alberto Zedda in
importanti Teatri italiani quali La Scala di Milano,
San Carlo di Napoli, Petruzzelli di Bari, Comunale
di Bologna, Pavarotti di Modena, La Pergola di
Firenze, Teatro Verdi di Trieste, Lingotto di Torino,
Carlo Felice di Genova, Tiroler Landestheater di
Innsbruck, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro
Verdi di Busseto, Municipale di Piacenza, Teatro
Pergolesi di Jesi, Teatro Belli di Spoleto, Teatro Cilea
di Reggio Calabria, Teatro V. Emanuele di Messina,
Palau de la Música Catalana di Barcelona, Teatro La
Monnaie di Bruxelles, Concert Hall di Aarhus (Danimarca), in tournée in Svizzera, Germania, Austria,
Cile e Giappone, e ai “Concerti del Quirinale” con
diretta radiofonica.
Ha registrato in audio e video per Naxos, Diapason, Classic Voice, RAI Radio3, Rai Trade, Can Can
Music, Wide Classique, Arthaus musik, Arté, Kicco
Classic, Ducale Music e, di recente, ha partecipato
alla realizzazione del film di Francesco Calogero
Seconda primavera.
llieva di Jolanda Meneguzzer, si diploma in
Canto con lode e menzione speciale al Conservatorio di Firenze sotto la guida di
Walter Alberti. Tra il 1994 e il 1997 si impone in
numerosi concorsi come: “Pagliughi” di Cesena,
“Tito Schipa” di Lecce, “Prima Scrittura” di Firenze,
”Francisco Viñas” di Barcelona, “Leyla Gencer” di
Istanbul. Nel 2009 riceve il Premio Franco Porretti
“Ombra della sera” di Volterra (Pisa).
Nel 1996 debutta in Italia al Teatro Comunale di
Modena ne La prova di un’opera seria di Gnecco e in
Francia al Teatro di Lille e all’Opéra-Comique di
Parigi in Juditha triumphans diretta da Jean-Claude
Malgoire ripreso dalla rete televisiva Arte France.
Da allora ha interpretato i maggiori ruoli in
opere quali: Lucia di Lammermoor, Don Giovanni, Così
fan tutte, Le nozze di Figaro, Die Zauberflöte, Don
Pasquale, L’Elisir d’amore, La Sonnambula, I Capuleti e i
Montecchi, Norma, Il Barbiere di Siviglia, Torvaldo e
Dorliska, Il viaggio a Reims, Rigoletto, La Traviata, Un
ballo in Maschera, Gianni Schicchi, La Rondine, Turandot, Bohème, La notte di un nevrastenico, Die Fledermaus, La Contessa Mariza, Die schöne Galathee, Il
segreto di Susanna, Eliogabalo; Il Furioso all’isola di San
Domingo. Ha inoltre eseguito in prima assoluta Vittoria sul Sole di Angelo Russo al Teatro Niccolini di
Firenze e Nove Icone per una madre di Roberto Solci al
Ravenna Festival.
Nel repertorio concertistico: La lettera amorosa di
Monteverdi; Exultate Jubilate, Krönungsmesse, Spatzenmesse e Litaniae Lauretanae di Mozart; In furore
iustissimae irae, Salve regina e Gloria di Vivaldi; Ode
for St. Cecilia’s day, Coelestis dum spirat aura, Laudate
Pueri, Dixit Dominus e Saeviat tellus inter rigores di
Händel; La conversione di S. Agostino di Hasse; Pange
lingua di Provenzale; Salve Regina e Stabat Mater di
Pergolesi; Ein Deutsches Requiem di Brahms; Requiem
di Fauré; Stabat Mater e Die Schöpfung di Haydn;
Johannes-Passion di Bach; Messa di Requiem di Donizetti; Petite Messe Solennelle di Rossini, Lauda Sion di
Mendelssohn; Oratorio di Natale di Saint-Saëns;
Nona Sinfonia, Christus am Ölberg e Fantasia Corale
di Beethoven; Carmina Burana di Orff; Bachianas Brasileiras di Villa-Lobos; Pulcinella di Stravinskij; Stabat
Mater di Cafaro; Requiem di Bruckner.
47
ANTONIO GIOVANNINI
contraltista
D
iplomato in Pianoforte e in Canto al Conservatorio di Firenze con il massimo dei voti e
la lode, si è laureato in Lingue e Letterature
Straniere all’Università di Firenze. Si perfeziona in
tecnica vocale e canto barocco sotto la guida di Silvia
Bossa. Nel 1999 ha debuttato come protagonista nella
prima moderna dell’Eliogabalo di Cavalli al Teatro di
Crema e, in seguito, ha partecipato come voce solista
allo spettacolo della coreografa Karol Armitage Io,
Giacomo Casanova al Teatro Regio di Torino. Vincitore
del concorso Città Lirica Opera Studio (Teatri di Pisa,
Lucca e Livorno), ha interpretato A Midsummer
Night’s Dream di Britten diretto da Jonathan Webb
con la regia di Lindsay Kemp. Ha vinto il primo
premio assoluto 2008 al concorso “Iris Adami Corradetti” di Padova.
Nel 2006 ha debuttato al Teatro alla Scala ne Il dissoluto assolto di Azio Corghi. Successivamente ha cantato in The Turn of the screw di Britten diretto da
Jonathan Webb con la regia di Elio De Capitani al
Teatro Ponchielli di Cremona, città dove è tornato al
Festival Monteverdi ne La Passione di Gesù Cristo di
Caldara, L’Orfeo di Monteverdi e in un acclamato concerto con Emma Kirkby.
Nel 2009 ha riportato un grande successo nel
ruolo di Matusio nella prima moderna del Demofoonte di Jommelli diretto da Riccardo Muti al Festival
di Salisburgo, all’Opéra Garnier di Parigi e al
Ravenna Festival; con lo stesso direttore ha interpretato La Betulia Liberata di Jommelli al Ravenna
Festival 2010, ed ha poi inaugurato la stagione
2012/13 della Chicago Symphony Orchestra e della
Carnegie Hall di New York con i Carmina Burana di
Orff. Al Ravenna Festival ha inoltre cantato nei Chichester Psalms di Leonard Bernstein ed è stato protagonista in Tenebrae di Adriano Guarnieri.
Fra le opere di Händel ricordiamo le sue interpretazioni nel Giulio Cesare al Festival di Beaune con Al
Ayre Español di Eduardo Lopez-Banzo;
nell’Agrippina con il Complesso Barocco di Alan
Curtis al Festival MiTo di Milano, al Festival Barocco
di Viterbo, al Theater an der Wien e al Teatro Real di
Madrid; nell’Alessandro al Festival di Halle e al
Festival di Beaune; nella nuova produzione del
Giulio Cesare, di Radamisto, di Rinaldo al Teatro
dell’Opera di Kiel e nel Tamerlano all’Opera di Bonn
diretti da Ruben Dubrovsky; nella Rodelinda e nel con-
certo in omaggio a Giuseppe Aprile al Festival della
Valle d’Itria; nel Rinaldo al Festival di Ludwigsburg
con la Lautten Compagney diretta da
Wolfgang Katschner; nel Siroe al Festival di Göttingen diretto da Laurence Cummings, di cui è recentemente uscita l’incisione live per l’etichetta Glossa.
Dopo la prima moderna a Venezia di Orlando
finto pazzo di Vivaldi, numerose sono anche le sue
interpretazioni delle opere vivaldiane fra cui ricordiamo: Teuzzone a Parigi con la registrazione per
Naïve; Tigrane a Barga; Catone in Utica a Vienna e a
Cracovia con Modo Antiquo di Federico Maria Sardelli; di Hasse ricordiamo Artaserse al Festival della
Valle d’Itria diretto da Corrado Rovaris e il Siroe alla
Megaron Hall di Atene diretto da Georg Petrou con
la regia di Max Cencic.
Dell’intensa attività concertistica ricordiamo le
musiche di Legrenzi con l’Orchestra del Teatro La
Fenice di Venezia diretta da Attilio Cremonesi; la Passione secondo Giovanni di Bach con Al Ayre Español in
tour in Spagna; il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi a Londra con La Venexiana di Claudio Cavina;
gli Oratori di Carissimi e di Antonio Draghi in corso
di registrazione con L’Ensemble Seicentonovecento
di Flavio Colusso. Con quest’ultimo ha inciso per Brilliant Classics la raccolta completa (3 CD) dei mottetti
Arion Romanus di Carissimi, per MR Classics la Missa
Sancti Jacobi, la Missa Sancti Andreae Avellino e il Te
Deum, diretti dallo stesso autore.
Nel 2015 uscirà per Brilliant il CD Sacred Music di
Federico Maria Sardelli; per Glossa il Bajazet di
Gasparini e per Arthaus il DVD del Rinaldo di
Händel a Ludwigsburg.
48
ANICIO ZORZI GIUSTINIANI
tenore
D
Costanza di Haydn a Liège diretto da Jesús LópezCobos; Tigrane di Scarlatti all’Opéra de Nice; la Finta
Giardiniera all’Opéra di Toulon diretto da Andreas
Spering; la Vedova Allegra al Teatro Filarmonico di
Verona; Capuleti e Montecchi alla Royal Opera House
di Muscat.
Ha inciso per Deutsche Grammophon (Ezio di
Händel), per EMI Virgin (Berenice e Giove in Argo di
Händel) per Bongiovanni (Il Conte Policronio di
Moneta), per Hyperion (Le disgrazie d’amore di Cesti),
per Glossa (Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi
diretto da Claudio Cavina).
opo gli studi musicali alla Scuola di
musica di Fiesole e al Conservatorio di
Firenze, studia con il tenore Fernando
Cordeiro Opa. Tra i concorsi vinti ricordiamo il VI
“Concorso Internazionale di Musica Sacra” di
Roma e il “Toti dal Monte” di Treviso per il ruolo
del Conte Errico nell’opera La vera costanza di
Haydn, che ha debuttato nei teatri di Madrid, Liège,
Treviso e Reggio Emilia.
Ha debuttato giovanissimo nel 2001 cantando
nel Te Deum di Charpentier al Teatro della Pergola di
Firenze e nel Combattimento di Tancredi e Clorinda di
Monteverdi alla Galleria dell’Accademia di Firenze.
Ha poi cantato L’Atenaide di Vivaldi a Firenze e al
Festival Opera Barga diretto da Federico Maria
Sardelli; La Cambiale di Matrimonio di Rossini regia di
Luca Ferraris; L’uomo femmina di Galuppi al Festival
barocco di Viterbo; Mitridate di Porpora regia di
Massimo Gasparon al Teatro La Fenice di Venezia,
al Festival Mozart di Rovereto e al Teatro Calderón
di Valladolid; Il Flauto magico di Mozart al Festival di
Vendôme; Romeo et Juliette di Gounod al Teatro
Filarmonico di Verona regia di Damiano
Michieletto; Il Viaggio a Reims di Rossini al Rossini
Opera Festival di Pesaro, al Teatro Pergolesi di Jesi e
al Teatro Comunale di Treviso.
Recentemente ha cantato i Mottetti di Campion
con Il Complesso Barocco di Alan Curtis e l’opera Il
Conte Policronio di Moneta nel Teatro della Villa
Medicea di Poggio a Caiano con l’orchestra del
Maggio Musicale Fiorentino. Si è inoltre distinto in: I
due Figaro di Mercadante al Festival di Salisburgo, al
Ravenna Festival e al Teatro Real di Madrid
direzione di Riccardo Muti con la regia di Emilio
Sagi, poi al Teatro Colon di Buenos Aires; Artaserse
di Hasse al Festival della Valle d’Itria direzione di
Corrado Rovaris e Gabriele Lavia e Così fan Tutte di
Mozart al Festival Donizetti direzione di Stefano
Montanari e al Gran Teatro La Fenice da Antonello
Manacorda e Michieletto; La Betulia liberata al
Festival di Salisburgo e al Ravenna Festival diretta
da Riccardo Muti con la regia di Marco Gandini;
Petite Messe Solennelle di Rossini al Teatro Comunale
di Firenze; Giove in Argo di Händel al Theater an der
Wien di Vienna; Il Barbiere di Siviglia e Il Flauto magico
al Teatro di Sankt Gallen in Svizzera; La Vera
49
WALTER TESTOLIN
maestro del coro
C
antante e direttore, è riconosciuto come
uno dei principali interpreti italiani di
musica rinascimentale e barocca. Studioso
di Josquin Desprez, della cui opera è considerato
uno dei più attenti e significativi conoscitori ed esecutori in assoluto, Testolin è indissolubilmente
legato a De labyrintho, ensemble vocale da lui fondato e che sotto la sua direzione è stato segnalato
dalla critica internazionale come uno dei gruppi
vocali di riferimento nel repertorio rinascimentale.
Particolare cifra stilistica delle sue interpretazioni è
un profondo legame con i testi cantati e i loro significati, intesi sempre come i veri generatori dell’idea
musicale.
È direttore dei corsi estivi Rovigo Musica
Antica organizzati in collaborazione con il Conservatorio “Venezze” di Rovigo. Tiene corsi, conferenze e masterclasses presso prestigiose istituzioni
in Italia e all’estero ed è autore di uno studio, reso
pubblico durante il symposium “Josquin & the
Sublime”, organizzato dall’Università di Utrecht
(NL) la cui versione definitiva è stata pubblicata
nella Rivista Italiana di Musicologia che propone
Josquin come soggetto del “Ritratto di Musico” di
Leonardo da Vinci conservato nella Pinacoteca
Ambrosiana di Milano. Suoi articoli sono pubblicati da editori come Olschki, De Agostini, Paragon
e Brepols ed è invitato a partecipare a trasmissioni
radiofoniche e televisive, oltre che a produzioni
video dedicate alla musica e all’arte del Rinascimento.
Dal 2011 dirige RossoPorpora ensemble, giovane gruppo vocale e strumentale con il quale sarà
protagonista di una nuova collana dell’etichetta
discografica Stradivarius, dedicata al madrigale
italiano.
Collabora inoltre a concerti e a registrazioni
discografiche con diversi ensemble fra cui
l’orchestra La Petite Bande diretta da Sigiswald
Kuijken e da oltre venti anni con il Coro della Radio
Svizzera Italiana diretto da Diego Fasolis. Partecipa
anche a produzioni di musica contemporanea fra
cui, nel 2013 e 2014, alla messa in scena dell’opera
Cuore di Cane di Aleksander Raskatov presso il
Teatro alla Scala di Milano e all’Opéra de Lyon.
50
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
«
Oratori di Giacomo Carissimi in collaborazione con
la RAI-Radiotelevisione Italiana, l’Académie de
France à Rome e numerosi partner europei; il Primo
Libro di Madrigali di Archadelt per l’Académie de
France à Rome e il Museo del Louvre; l’oratorio La
nascita del Redentore di Anfossi in prima moderna
eseguito all’Auditorium RAI di Roma in diretta
radiofonica europea per la U.E.R.; le rarità e prime
incisioni assolute di opere di Abbatini, Amodei,
Anfossi, Cherubini, Händel, Mariani, Mascagni,
Mozart, Palestrina, Pergolesi, Perti, Sarro, A. Scarlatti, Torelli, Vaccaj, Vivaldi e molti altri.
Fra i festival e le istituzioni in cui si è esibito
ricordiamo: Palais des Beaux-Arts di Bruxelles,
Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di
Napoli, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Società
Aquilana dei Concerti “Barattelli”, Associazione
“A. Scarlatti” di Napoli, Sagra Musicale Malatestiana di Rimini, ERF Emilia Romagna Festival,
Festival Internacional de Música y Danza de Granada, Festival de Música Antigua de Barcelona, Bratislava Music Festival, Conservatoire de Paris, Conservatoire de Luxembourg, Château de Chantilly,
Beijing Central Conservatory of Music, Tianjin May
Festival (China), Radio-televisione tedesca WDR,
ZDF e i canali europei ARTE e MEZZO.
Il lavoro dell’Ensemble Seicentonovecento
è di grande importanza nella vita musicale
in Italia. Non solo le esecuzioni delle
musiche da loro scelte sono di alta qualità, ma
spesso portano a risultati sorprendenti». (H.C. Robbins Landon, 1993)
Fondato e diretto da Flavio Colusso, è uno dei
gruppi vocali-strumentali italiani più originali
dell’odierna scena internazionale e da oltre trenta
anni impegnato nella produzione di capolavori inediti del passato e di prime esecuzioni di musica
d’oggi; è attualmente residente a Villa Lante al Gianicolo di Roma dove svolge la sua stagione
“L’Orecchio di Giano: Dialoghi dell’Antica et
Moderna Musica”.
Fra le produzioni teatrali, concertistiche e discografiche (oltre 60 CD per EMI, Brilliant Classics, MR
Classics, Bongiovanni, M10-France) realizzate avvalendosi della collaborazione di solisti celebri fra cui
Gemma Bertagnolli, José Carreras, Mariella Devia,
Giorgio Gatti, Cecilia Gasdia, Sara Mingardo,
Patrizia Pace, Giuseppe Sabbatini, Pietro Spagnoli,
Aurio Tomicich, Sandro Verzari, si segnalano le
Musiche per il castrato Farinelli incise con il sopranista Aris Christofellis per la EMI; l’Integrale degli
51
Paolo Veronese, Il trionfo di Mardocheo, 1556, Venezia, Chiesa di San Sebastiano
IL TRIONFALE RITORNO DEL “MARDOCHEO”
I
la città natia ebbe il compito di comporre per le molteplici chiese, conventi e monasteri ove si alternava
con Vincenzo Tobia Niccolò Bellini (nonno del celebre Vincenzo) nella gestione musicale delle attività
liturgiche, tra le quali spiccavano le celebrazioni
della “Festa di sant’Agata”, patrona di Catania, e di
quella del Santo Chiodo.
Attrae la nostra attenzione un ritratto anonimo
non datato (conservato presso il Rettorato
dell’Università degli Studi di Catania) del Geremia,
che tiene in mano ed esibisce (girato nel verso di chi
guarda il dipinto) un Canon in tempo tagliato a tre
voci; ciò testimonia la sua chiara fama di esperto
contrappuntista e decisamente richiama alla mente
il celebre olio su tela di Elias Gottlob Haussmann
del 1746, raffigurante Bach con il suo Canon triplex
enigmatico «à 6 Voci» BWV 1076.
Nel 1759 Geremia scrive il dialogo Il Tobia per le
Quarantore e per la “Festa di sant’Orsola” (21 ottobre). Tra i suoi numerosi «componimenti per musica» per la “Festa di sant’Agata”, poco prima del nostro Mardocheo troviamo Raab liberata del 1774 replicato l’anno seguente per la stessa festa. Nel 1783 lo
stesso lavoro fu eseguito per la “Festa del Santo
Chiodo” con la stessa destinazione indicata nel libretto a stampa del Mardocheo del 1780.
Prima dei rovinosi eventi dovuti all’imponente
eruzione dell’Etna del 1669 e al terremoto del 1693
che distrussero Catania e il Val di Noto, esisteva nella città etnea la quale, novella araba fenice, fu ricostruita ex novo e, risorgendo, assunse il motto «melior de cinere surgo» una tradizione consolidata,
con cappelle musicali che sostenevano i vari riti, tra
cui quello delle Quarantore dei Gesuiti i quali incoraggiavano la produzione dei «dialoghi» a somiglianza di quel che avveniva in altre parti d’Italia.
La terminologia indicante questo genere di lavori è abbastanza variegata, a giudicare dalle fonti librettistiche e musicali settecentesche, ma Howard
E. Smither, autorevole studioso di riferimento, uniforma le varie denominazioni sostanzialmente a
quella dell'oratorio. I «componimenti per musica»
punteggiavano i due grandi momenti di ‘esaltazione’ politico-religiosa nel calendario di Catania: il 17
agosto, rievocazione della traslazione delle reliquie
di sant’Agata da Costantinopoli (un vero e proprio
l Festival Internazionale del Val di Noto “Magie
Barocche” si fa felice promotore della prima ripresa in tempi moderni dell’oratorio
L’esaltazione di Mardocheo, composto da Giuseppe
Geremia (Catania, 1732-1814) in occasione della solenne “Festa del Santo Chiodo” del 1776; la produzione è basata sul manoscritto musicale conservato
nel Museo Belliniano di Catania, trascritto in edizione moderna da Salvatore Maugeri in collaborazione con Flavio Colusso, direttore dell’esecuzione.
A quanto risulta dalle fonti pervenuteci si tratta
del primo lavoro espressamente composto dal Geremia in qualità di maestro di cappella della città di
Catania: «da cantarsi nella | Chiesa del Ven. Monastero di | S. NICOLO’ L’ARENA | In questa Chiarissima, e Fedelissima Città | DI CATANIA | PER
LA SOLENNITA’ DEL | SS. CHIODO | Consecrato al Reverendissimo Padre | D. FILIPPO M.A |
HERNANDEZ | ABBATE DELLO STESSO MONASTERO». Il grandioso e imponente monastero
benedettino, secondo in Europa per grandezza solo
a quello di Mafra in Portogallo, fu uno dei monumenti più rappresentativi e celebrati fin oltre i confini siciliani, tanto da far parte ineludibile del cosiddetto Grand Tour col suo altrettanto maestoso organo a cinque tastiere di Donato Del Piano, inaugurato nel 1767 e ammirato anche da Goethe.
Una seconda esecuzione dell’opera, definita nel
manoscritto «Cantata a quattro Voci e più Stromenti», avvenne quattro anni dopo, nel 1780, per la stessa destinazione liturgica e per lo stesso luogo. Il libretto, quasi identico, con alcune piccole discordanze testuali, fu ristampato con la dedica a don Antonio Maria Sigona, anch’egli «abbate» di San Niccolò.
La «cantata» fu talmente apprezzata da esser riproposta dai committenti nelle giornate della festa
(solitamente un triduo, ruotante attorno al 14 settembre), ma non conosciamo le eventuali varianti
esecutive, essendo noi oggi a conoscenza di una sola copia calligrafica.
Giuseppe Geremia, di cui quest’anno ricorre il
duecentesimo anniversario della morte, formatosi
nell’alveo della gloriosa Scuola napoletana e latore
degli insegnamenti scarlattiani e durantiani, fu uno
dei protagonisti della grande rinascita culturale e
artistica del Settecento catanese. Al suo ritorno nel53
tempo sia per le opere sacre sia per le profane. Nelle
due arie riservate ad Abimelecco l’estensione vocale è di due ottave e va da Si2 a Si4; quel che si può sicuramente notare in quest’oratorio è che anche la parte tenorile è notevolmente virtuosistica: l’ardua difficoltà tecnica precorre il futuro sviluppo che questa voce avrà dall’ultimo scorcio del Settecento fino
al suo definitivo consolidamento nel principio del
XIX secolo.
Dal punto di vista organologico è interessante
notare la terminologia originale della ricca strumentazione di volta in volta utilizzata (dovizia a cui
si riferisce la dicitura «più Stromenti»): corni in Re,
in Fa, in Sol, in Mi bemolle (il compositore qui ricorre all’antica dizione tratta dalla solmisazione «E fà»,
e di «B fà» per la tromba in Si bemolle), trombe in Re
e «Trombe lunghe» in Do; oboi; flauti traversi
(«Traversi»). Questi strumenti sono da intendersi
accoppiati a due a due, secondo la costituzione delle orchestre della seconda metà del XVIII secolo, a
parte l’aria di Abimelecco «Queste trombe» in cui
sono presenti una «Tromba sola» e un «Oboé solo».
Interventi da noi apportati all’organico sono
l’utilizzo del fagotto e in particolare dei timpani,
non espressamente esplicitati nella partitura ma il
cui contributo è musicalmente sentito come necessario in ragione anche della suggestione testuale
che li evoca, ancora nell’aria di Abimelecco «Queste trombe, che in tal giorno fanno l’eco replicar, |
questi timpani, che intorno fan le valli rimbombar».
L’«Introduzione» strumentale tripartita (una vera sinfonia ‘avanti l’opera’), recitativi secchi e accompagnati, arie, cori e un duetto, danno a questa
partitura una forte impronta ‘di confine’ per lo stile
che indugia su scelte stilistiche tardo barocche ma
che contemporaneamente si proietta verso un gusto
pervaso di sensibilità. Quest’ultimo côté si può ravvisare, ad esempio, nella mirabile scena di Amaltea,
in cui la sposa, addolorata per la sorte del protagonista, si rivolge a se stessa in un fluire di recitativo accompagnato («Misera, e qual mi resta»), che sfocia
nella struggente aria monostrofica «Spirto ignudo
ed ombra errante», trascolora in un altro recitativo
accompagnato «Ma che dico? Ove sono?», per poi
energicamente e naturalmente riversarsi nelle due
quartine dell’aria «Deh, non più mi tormentate».
nostos) e il 14 settembre, esaltazione della santa Croce. Molto meno familiare della “Festa di
sant’Agata” oggi è quella del Santo Chiodo (il chiodo che trafisse la mano destra di Nostro Signore Gesù Cristo), solennità tutta dei Benedettini etnei che
veneravano la reliquia fin dal basso Medioevo con
un ufficio liturgico proprio, anch’esso accompagnato da «musicate» nella loro cappella musicale,
occasione per la quale fu realizzata una notevole
quantità di componimenti drammatici letterari e
musicali creati all’uopo, come il presente Mardocheo
che, ai versi 316-318 recita: «esulta, e ne hai ragion!
Questo, che adori, | è quell’istesso Chiodo a cui pendente | spirò sulla sua Croce il Santo, il Giusto».
Come tutti i ‘drammi sacri’ del XVIII secolo,
L’esaltazione di Mardocheo ha forti somiglianze formali musicali col coevo genere imperante fin dal secolo precedente: il melodramma. L’argomento è
tratto dall’Antico Testamento ma nel Libro di Ester
non si menzionano né Amaltea, sposa di Mardocheo, né i due amici del protagonista, Alimano ed
Abimelecco; nel libretto, stranamente, non è citata
neanche la stessa Ester. Appaiono invece stilizzati
sia il nodo sia lo scioglimento dell’intreccio drammatico ma i vari ‘episodi’ si concludono con una sorta di esodo del coro dovuto a un deus ex machina fuori scena.
L’autore del testo poetico non è esplicitamente
menzionato nel libretto a stampa ma, da fonti indirette, risulta essere il colto catanese Raimondo Platania (1726-1798).
Le quattro voci soliste (due soprani, un contralto, un tenore) affrontano impervie arie virtuosistiche e belcantistiche, spesso strutturate nella tripartizione ABA con il “da capo” scritto per esteso, quasi sempre accompagnate da un intenso, calibrato e
coloristico sostegno concertante della nutrita formazione strumentale dei fiati (nel caso dell’aria di
Mardocheo «Con l’idea di questo stato» è assai inusuale l’abbinamento timbrico di «Traversi» e di
«Trombe lunghe»), e dalla nutrita sezione degli archi in cui sono previsti due violini «obligati», violini, viola, violoncello ‘principale‘ e basso.
L'accostamento al dramma in (o per) musica è ancor più intrinseco se si considera che l’esecuzione
da parte di evirati cantori era prassi comune in quel
54
A testimone di questo superbo esempio di ’crepuscolo’ del barocco siciliano – da intendersi come
fluida frontiera tra ‘antico’ e ‘moderno’ (concetti tra
l’altro molto relativi) e non come mero rigido definitivo tramonto di un’Era e aurora della successiva
– spicca la funzione del violoncello concertante, che
svolge una parte ‘tuttofare’, a volte solistica, altre
volte di raddoppio oltre che di basso continuo. La
partitura è inoltre intrisa di ritmi e armonie molto
efficaci, come sincopi e seste eccedenti.
Non si può non richiamare l’attenzione sulla forte personalità del personaggio eponimo, che merita
veramente di essere innalzato in trionfo, grazie alla
sua rara integrità morale («La vita è un bene se a virtù non s’opponga. È un mal la morte solo unita alla
colpa», vv. 63-65). Molto pregevoli anche musicalmente le sue due arie, «Non è la morte, col suo rigore» e «Con l’idea di questo stato», nonché il duetto
con Amaltea, «La sposa tua son io». A tal riguardo,
si veda la possente testimonianza pittorica su tela
del Veronese, conservata presso la chiesa di San Sebastiano a Venezia e datata 1556.
Il coro è nelle quattro parti canoniche “canto, alto, tenore, basso” e, solamente nelle voci femminili,
in alcuni punti è trattato in ’forma responsoriale’,
cioè con alternanza tra soli e tutti. Una «Licenza»,
affidata a un soprano solista del coro, conclude
l’immancabile allegoria a pretesto del componimento, in cui si giustificano la destinazione e il fine
dell’opera stessa: l’esaltazione di Mardocheo come
uomo giusto è la raffigurazione di Gesù Cristo, e il
trionfo della Croce. La Licenza è incastonata fra i
due cori omoritmici, il secondo dei quali scandisce
ancora una volta il forte valore simbolico
dell’intero lavoro: «Questo ferro un dì crudele».
Salvatore Maugeri
Paolo Veronese,
Il trionfo di Mardocheo, 1556, particolare,
Venezia, Chiesa di San Sebastiano
55
L’esaltazione di Mardocheo, Catania, Bisagni, 1776,
Biblioteche Riunite “Civica e Antonio Ursino Recupero”
di Catania, riproduzione facsimilare
le edizioni
dal 2005 al 2012
Nelle città
del Barocco
grandi stagioni
di Magie Musicali
On. NICOLA BONO
Sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali nel 2005
L
stati “unici”, nel senso che non ci sono state repliche, soddisfacendo, in questo modo, la peculiarità
dello spettacolo barocco che ricreava se stesso ad
ogni esecuzione, e stimolando inoltre i viaggiatori
a visitare anche i piccoli centri del Val di Noto.
Per qualità e quantità delle manifestazioni, il Festival non ha precedenti nel panorama culturale sia
italiano che internazionale, come dimostra
l’unanime consenso di pubblico e di critica registrato per tutte le quaranta rappresentazioni che
hanno animato la prima edizione. Alcuni filoni culturali hanno poi consentito al Festival di porre
l’attenzione su alcuni specifici aspetti della produzione musicale barocca.
Insomma, una grande operazione culturale, voluta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e
dall’ARCUS Spa, che ne ha sostenuto integralmente
la realizzazione, in grado di coniugare musica e contesto architettonico e monumentale, ma anche sperimentazione e recupero della modernità di una corrente culturale del passato, per troppo tempo sottovalutata, se non addirittura dimenticata.
a prima edizione del Festival Internazionale del
Val di Noto, ha dimostrato di non essere solo
la celebrazione della musica Barocca, ma un
progetto più ampio di valorizzazione dei luoghi di
eccellenza del turismo culturale, in linea con la naturale vocazione dei territori in cui si articola la manifestazione.
L’idea di coniugare quindi il patrimonio artistico degli otto comuni riconosciuti dall’UNESCO
Patrimonio dell’Umanità, con una rassegna interamente incentrata sul barocco, ha creato i presupposti per unire idealmente le varie anime di questo
straordinario movimento culturale, che nella Sicilia
Sud-Orientale ha storicamente permeato tutti gli
aspetti e tutti i settori della vita sociale, culturale, artistica ed economica.
Il Festival è, quindi, una operazione culturale di
grande spessore, ma anche uno strumento in grado
di contribuire in modo sostanziale alla valorizzazione turistico-culturale del territorio, sulla scia del
riconoscimento ottenuto dal Val di Noto nel 2002,
con l’iscrizione nella World Heritage List. Le manifestazioni artistiche all’interno di incantevoli scenari monumentali e architettonici, che si snodano
nell’arco di quasi due mesi nelle città
dell’eccellenza barocca quali Caltagirone, Catania,
Militello, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa
e Scicli, costituiscono un “insieme articolato”, pensato e realizzato per suscitare stimoli ed emozioni
tipiche dei viaggiatori, che si ispirano al concetto di
tour come esperienza di vita e conoscenza.
Un’esigenza, quindi, di conoscenza che stimola
ad estendere la percezione conoscitiva ai colori, ai
sapori, alla qualità della vita, alle tradizioni popolari, che sono un tutt’uno inscindibile con le Chiese,
con le case, con le aree archeologiche, con i monumenti, in una visione unitaria di “prodotto culturale
locale”, che il Festival, già con la sua prima edizione, ha contribuito a promuovere. Un obiettivo
strategico che è quindi alla base delle Magie Barocche, e che caratterizzerà in maniera ancor più pregnante anche l’edizione 2006.
Sotto il profilo tecnico ed artistico, il Festival ha
espresso il suo “unicum” articolandosi in ben 40
spettacoli. Ogni concerto o manifestazione, infatti,
secondo le leggi barocche della “maraviglia” sono
Pagina accanto, in alto da sinistra:
Catania, Chiesa di San Giuliano,
Vespro di Sant’Agostino e Missa in Illo Tempore
di Claudio Monteverdi
Noto, piazza Municipio, il M° Carlo Palleschi
Catania, Chiesa di San Giuliano,
i ragazzi del World Chamber Choir
e il M° Roberto Gini (al centro),
durante la registrazione del Vespro
e della Missa di Monteverdi
Noto, piazza Municipio,
il direttore artistico del Festival, Antonio Marcellino
(a sinistra) con Claudio Girdeni dell’ufficio stampa
Catania, chiesa di San Giuliano,
Missa in Illo Tempore di Claudio Monteverdi
Catania, Chiostro dei Gesuiti, l’on. Nicola Bono
75
ANTONIO MARCELLINO
Direttore artistico
M
del sud dell’Europa che ha visto in Sicilia una naturale esplicitazione storica come la composizione di
straordinari Stabat Mater o la particolare assimilazione del patrimonio vocale e strumentale nelle cappelle e nelle corti.
Una sezione molto fortunata è stata dedicata
alla danza e al ruolo della donna nell’arte musicale
barocca: non solo ‘eroina’ dei drammi e degli oratorî, ma anche interprete e compositrice.
Momento centrale del Festival è stato senza
dubbio la Missa in Illo Tempore e Il Vespro di S. Agostino di Claudio Monteverdi eseguita da una compagine di assoluto valore internazionale: World
Chamber Choir, Gruppo vocale Laurence Feininger e Ensemble Concerto coordinati e diretti da
Roberto Gini. Non un concerto, bensì una Messa in
latino, come nella ‘vera’ tradizione degli esordi
della musica barocca italiana, in una straordinaria
chiesa catanese (S. Giuliano) scelta dal maestro concertatore per la sorprendente risposta alle esigenze
acustiche, liturgiche e della partitura: esperienza
unica di cui sono testimonianza documentaria un
DVD e un CD.
Altre due produzioni discografiche molto interessanti sono state commissionate all’Ensemble
L’Astrée: l’integrale delle Sonate di Bach e di Händel
per violino e clavicembalo e un ‘barocco’ programma incentrato sul filone strumentale ‘colto’
delle Battaglie e delle Follie, alcune pagine ‘reservate’ e altre appositamente composte.
Ampio spazio è stato riservato al felice e sperimentato percorso sulla ‘sopravvivenza’ delle tematiche barocche nel Novecento storico e nella musica
contemporanea anche attraverso la commissione
di brani a compositori viventi su tematiche
barocche che hanno dato vita a delle vere e proprie
variazioni e copie d’autore.
In questa scia ha riscosso un particolare successo la proposta di una antica contaminazione
sulla tematica barocca dell’improvvisazione che ha
trovato, nel jazz del giovane talento siciliano Francesco Cafiso, un’enorme e vasta eco sulla stampa,
con un grande successo di pubblico. Un incredibile
afflusso di spettatori, al di là di qualsiasi ottimistica
previsione, è stato registrato anche per il concerto
inaugurale in occasione del restauro del «mirabile»
agie Barocche è stato un evento culturale
di dimensioni internazionali per
l’altissima qualità dei programmi, per i
grandi artisti coinvolti, per il ‘nuovo’ percorso storico e artistico attuato e per i filoni culturali innestati all’interno di una progettualità triennale.
Incentrata su alcune idee portanti legate alla valorizzazione dei beni culturali del territorio in stretto
rapporto con il far musica nell’età barocca, la programmazione artistica è stata incardinata nei percorsi culturali già presenti negli otto comuni del
«Val di Noto» (Caltagirone, Catania, Militello in
Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide,
Ragusa, Scicli) riconosciuti nel 2002 dall’UNESCO
Patrimonio dell’Umanità: chiese, sagrati, palazzi
nobiliari, chiostri sono stati il naturale ‘teatro’ delle
manifestazioni.
Anche la valorizzazione del prezioso patrimonio organario del comprensorio e il sostegno
alla ricerca musicologica sono stati intrinsecamente connessi al territorio, mediante esecuzioni
di brani tratti da partiture conservate negli archivi
e nelle biblioteche di alcuni comuni coinvolti nel
Festival, come il «Fondo Altieri» della Biblioteca
Comunale di Noto.
Ogni spettacolo è stato modellato sull’impianto
storico-acustico del monumento per una perfetta
ri-creazione di risonanze e ‘antichi suoni’; la scelta
dei programmi ha seguito logiche e strategie che
hanno intercettato e valorizzato in alcuni casi
l’essenza stessa del bene culturale a cui erano destinati (Orazioni & Essercitii Spirituali Concertati
all’interno delle «Jacopee» a Caltagirone nella
chiesa di S. Giacomo; fanfare barocche durante la
Partita di scacchi viventi a Militello in Val di Catania). Il lavoro di committenza ha tenuto conto delle
‘antiche’ progettualità e finalità architettonicourbanistiche di ogni singolo sito barocco, nel
rispetto della grande tradizione artistica venutasi a
creare durante la ricostruzione delle città avvenuta
in seguito al terribile terremoto del 1693 che
distrusse completamente gli antichi siti (molti spettacoli, infatti, sono stati appositamente prodotti
per Magie Barocche).
In questa complessa analisi progettuale ha trovato spazio la grande tradizione musicale barocca
77
organo costruito nel 1767 da Donato del Piano a
Catania, nella Chiesa di S. Niccolò l’Arena, tanto
decantato da Goethe: oltre tremila presenze con
ben quattro spettacoli in replica e la necessità, da
parte del pubblico, di dover prenotare i posti. Nella
tipologia dei concerti d’organo, questo episodio, di
tale portata e dimensioni, crediamo non abbia in
Italia precedenti.
Infine, molto innovativa per il territorio si è rivelata l’idea di far precedere gli spettacoli da concerti
di ‘intrattenimento’, tenuti un’ora prima dagli
allievi dei conservatori siciliani nelle piazze degli
otto comuni: un elegante e ‘antico’ espediente di
annunciare la musica con la musica.
Pagina precedente, dall’alto:
Catania, Chiostro dei Gesuiti,
Concerto inaugurale, 1° Festival
Noto, piazza Municipio,
l’Orchestra Filarmonica del Teatro Bellini
Militello in Val di Catania,
Auditorium di San Domenico,
Donne Barocche,
Roberta Invernizzi e Franco Pavan
Nella pagina accanto:
Catania, Chiostro dei Gesuiti,
Rappresentatione di Anima et di Corpo
di Emilio de’ Cavalieri
In basso:
Noto, Teatro Comunale Vittorio Emanuele,
Festa Napoletana
IL FESTIVAL NEL 2005
DIRETTORE ARTISTICO
DIRETTORE TECNICO
Antonio Marcellino
Carmelo De Vita
CONSULENTI
ALLA DIREZIONE
ARTISTICA
Filippo Arriva
Claudio Girdeni
UFFICIO STAMPA
Paola Besutti
Giovanni Ferrauto
Roberto Giuliani
Adriano Mazzoletti
SEGRETERIA ARTISTICA
Chiara Ursino
Salvatore Sposito
COORDINAMENTO
EDITORIALE
Roberto Carnevale
Donatella D’Ambrosio
Daniela Giusto
Aldo Mattina
Salvatore Maugeri
IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE
&+39 095 446110 - +39 335 5840690
fax+39 095 2246150
www.valdinotofestival.it - [email protected]
PROGETTO GRAFICO
Grafica & Design orazioRusso
STAMPA
Tipolitografia Placido Dell’Erba
WEB DESIGN
Netvolution
www.netageadv.it
dal 30 luglio al 18 settembre 2005
80
IL FESTIVAL NEL 2005
Magie Barocche: un ‘nuovo’ percorso
I
l Festival internazionale del Val di Noto si snoda
attraverso una progettualità triennale incentrata su alcune idee portanti legate sia alla valorizzazione dei beni culturali del territorio, sia alla
rivalutazione delle tematiche musicali barocche e
alla loro ‘sopravvivenza’ storica. In tale contesto,
all’interno della programmazione artistica, il prezioso patrimonio organario del comprensorio
ritorna a essere protagonista indiscusso per la
varietà e la qualità degli strumenti musicali recentemente restaurati.
Legato al territorio è anche il sostegno alla
ricerca musicologica mediante esecuzioni e registrazioni di musiche tratte da partiture conservate
negli archivi e nelle biblioteche di alcuni comuni
coinvolti nella manifestazione. Una sezione è dedicata alle donne barocche in musica e al ‘ripristino’
della prassi esecutiva nella musica sacra degli inizi
del Seicento e della prima metà del Settecento.
Inseriti in un più ampio progetto legato al
turismo culturale del territorio, gli spettacoli non
avranno repliche così da creare un ‘nuovo’ percorso artistico all’interno del patrimonio barocco
del Val di Noto.
Antonio Marcellino
direttore artistico
Catania, Chiesa di San Nicolò l’Arena,
l’organo di Donato Del Piano
IL FESTIVAL NEL 2005
Sabato 30 luglio – ore 21
Catania, Chiostro dei Gesuiti
Concerto inaugurale
ORCHESTRA FILARMONICA
DEL TEATRO BELLINI
AIMAN MUSSAKHAJAYEVA
violinista
VITO IMPERATO
violinista
LÜ JIA, direttore
JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto in re minore
per due violini, BWV1043
Vivace
Largo ma non tanto
Allegro
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Music for the Royal Fireworks
Ouverture
Bourrée
La Paix (Largo alla Siciliana)
La Réjouisance
Minuetto I
Minuetto II
Tempo di Bourrée
Presto leggerissimo
Variazioni
GIUSEPPE TARTINI
Sonata in sol minore
«Trillo del diavolo»
(edizione originale secondo
l’autografo di Padova. Revisione,
realizzazione del basso e cadenza
di Rodolfo Bonucci)
Larghetto affettuoso
Tempo giusto
Andante in tempo ordinario. Allegro.
Adagio
GOFFREDO PETRASSI
Introduzione e Allegro (1934)
JOHANN SEBASTIAN BACH
ROBERT SCHUMANN
Ciaccona per violino e pianoforte
IGOR STRAVINSKIJ
Suite Italienne
Introduzione: Allegro moderato
Serenata: Larghetto
Tarantella: Vivace
Gavotta con due variazioni
Scherzino: Presto alla breve
Minuetto e Finale
***
Magie barocche
ACCADEMIA
NAZIONALE DI DANZA
Martedì 2 agosto – ore 21
Ragusa, Castello di Donnafugata
Illya Kun, Mafalda Marta Marcelli,
Linda Messina, Gloria Caselli,
Annamaria Margozzi
Danzare il Barocco
BRUNELLA VIDAU, coreografa
***
Lunedì 1 agosto – ore 21
Ragusa, piazza Pola
Barocco e barocchismi
dal XVII al XX secolo
RODOLFO BONUCCI, violinista
CORRADO GRECO, pianista
TOMASO ANTONIO VITALI
Ciaccona in sol minore
(revisione e realizzazione del basso
continuo di Rodolfo Bonucci)
LUIGI DALLAPICCOLA
Tartiniana Seconda (1956)
Pastorale
ORCHESTRA FILARMONICA
DEL TEATRO BELLINI
AIMAN MUSSAKHAJAYEVA, violinista
PATRICK DOUMENG, direttore
COMPAGNIA
CITTÀ TEATRO DANZA
Dario Conti, Sheila Faro, Claudio
Licciardi, Lidia Maugeri, Alessandra
Messina, Manuela Partanni, Anna
Sperandeo, Giorgia Torrisi
SILVANA LO GIUDICE, coreografa
Costumi di Giuseppe Andolfo
JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto in la minore per violino,
BWV1041
Allegro
Adagio
Allegro
Terzo Concerto brandeburghese
in sol maggiore, BWV1048
Allegro
Adagio
Allegro
Concerto in mi maggiore per violino,
BWV1042
Allegro
Adagio
Allegro
Quarto Concerto brandeburghese in
sol maggiore, BWV1049
Allegro
Andante
Presto
***
Giovedì 4 agosto – ore 21
Caltagirone, Giardino Pubblico
Bac[k]inswing
ITALIAN BRASS BAND
SALVATORE DISTEFANO, direttore
MARC ANTOINE CHARPENTIER
dal Te Deum: Preludio
JOHANN SEBASTIAN BACH
Corale
Toccata in re minore
Anna Magdalena’s Songs
Trumpet Tune and Air
HENRY PURCELL
Trumpet voluntary
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
da Music for the Royal Fireworks:
Suite
***
Venerdì 5 Agosto – ore 21
Catania, Chiostro dei Gesuiti
EMILIO DE’ CAVALIERI
Rappresentatione
di Anima et di Corpo
Libretto di AGOSTINO MANNI
Rappresentazione per recitar
cantando in un prologo e tre atti
Prima: Roma, Oratorio della Chiesa
Nuova (Santa Maria in Vallicella),
febbraio 1600
CAMERATA POLIFONICA SICILIANA
82
Sopra e a destra:
Ragusa, Castello di Donnafugata, Danzare il Barocco,
l’Orchestra Filarmonica del Teatro Bellini
e la violinista Aiman Mussakhajayeva
In basso:
Catania, Chiostro dei Gesuiti, Concerto inaugurale,
l’Orchestra Filarmonica del Teatro Bellini diretta dal M° Lü Jia
83
IL FESTIVAL NEL 2005
STUDIO DI MUSICA ANTICA
“ANTONIO IL VERSO”
GIOVANNI FERRAUTO, direttore
DONATELLA CAPRARO, regista
CARMELO CRINÒ
maestro del coro degli angeli
ANIMA
Claudine Ansermet
CORPO
Furio Zanasi
INTELLETTO / PIACERE
Alessandro Carmignani
TEMPO / MONDO / CONSIGLIO
Roberto Abbondanza
ANGELO CUSTODE
Editha Randová
VITA MONDANA
Jennifer Schittino
COMPAGNI DEL PIACERE
Salvatore Todaro,
Antonio Piricone
***
Sabato 6 agosto – ore 21
Modica, Chiesa di San Pietro
Musica vocale e strumentale
del Barocco siciliano
STUDIO DI MUSICA ANTICA
“ANTONIO IL VERSO”
Picci Ferrari, soprano
Paolo Lopez, sopranista
Fortunata Prinzivalli, alto
Fabio Midolo, basso
Francesco Colletti, violino
Amico Dolci, flauti
Silvio Natoli, viola da gamba e liuto
Ignazio Schifani, clavicembalo
PIETRO VINCI (c. 1540 - 1584)
Usciam nimphe
Il gambaro con danaretto
ANTONIO IL VERSO (1560 - 1621)
Il nodo che m’allaccia
PIETRO MARIA MARSOLO
(1580 - post 1615)
Sfogava con le stelle
PAOLO D’ARAGONA
(fine sec. XVI - floruit 1616)
Toccata
BARTOLOMO MONTALBANO
(1598 - 1651)
Symphonia “Geloso”
Symphonia “Marescotti”
GIANDOMENICO MARTORETTA
(sec. XVI)
La bella donna
Chiome d’argento fino
FILIPPO MUSCARI
(attivo a Messina
nella seconda metà del sec. XVII)
Occhi, stàtivi attenti
BERNARDO STORACE
(sec. XVII; floruit 1664)
Ciaccona
CATALDO AMODEI (1649 - 1695)
Va’ che l’hai fatto a me
ALESSANDRO SCARLATTI
(1660 - 1725)
Sinfonia in sol
SIGISMONDO D’INDIA (1582 - 1629)
Dove potrò mai gir?
Tu non miri Coridon
***
Domenica 7 agosto – ore 21
Palazzolo Acreide, Teatro Antico
Alessandro Scarlatti, Emanuel
Rincon d’Astorga
Stabat Mater
CORO E ORCHESTRA
DELLA CAMERATA
POLIFONICA SICILIANA
CLAUDINE ANSERMET, soprano
ALESSANDRO CARMIGNANI,
controtenore
FILIPPO PICCOLO, tenore
FURIO ZANASI, basso
FELIX CARRASCO, direttore
ALESSANDRO SCARLATTI
(Palermo, 1660 - Napoli, 1725)
Stabat Mater per soprano, alto,
coro femminile e orchestra
Stabat Mater (coro)
Cujus animan (soprano)
O quam tristis (alto)
84
Quae moerebat (soprano e alto)
Quis est homo (soprano)
Quis non posset (alto)
Pro peccatis (soprano)
Vidit suum dulcem natum (coro)
Eja, Mater (soprano)
Sancta Mater (alto)
Fac ut ardeat (soprano)
Tui nati vulnerati (coro)
Juxta Crucem (alto)
Virgo virginum (soprano)
Fac ut portem (alto)
Inflammatus (soprano)
Fac me cruce (alto)
Quando corpus (coro)
EMANUEL RINCON
BARONE D’ASTORGA
(Augusta, 1680 - Madrid, 1757?)
Stabat Mater per soli,
coro e orchestra
Stabat Mater (coro)
O quam tristis
(soprano, tenore e basso)
Quis est homo (soprano, alto,
tenore, basso)
Eja Mater (coro)
Sancta Mater (soprano)
Fac me (alto, tenore)
Virgo virginum (coro)
Fac me plagis (basso)
Christe, cum sit jam exire (coro)
***
Martedì 9 agosto – ore 21
Caltagirone
Basilica di San Giacomo
CARMELO FEDE, tromba
GIANFRANCO NICOLETTI, organo
JEREMIAH CLARKE
Suite in re maggiore
Preludio, Minuetto, Sybelle, Serenada,
Ecossaise, Rondeau
JAN PIETERS SWEELINCK
Unter der Linden grüne
ANDREA GABRIELI
Ricercare arioso
HENRY PURCELL
Sonata in re maggiore
Pomposo, Adagio, Presto
Catania, Chiostro dei Gesuiti, Rappresentatione di Anima et di Corpo di Emilio de’ Cavalieri
IL FESTIVAL NEL 2005
JEAN PHILIPPE RAMEAU
Le Rappel des Oiseaux
Tambourin
GIUSEPPE TORELLI
Concerto in re maggiore
Allegro, Adagio-Presto-Adagio,
Allegro
ANONIMO DEL XVIII SEC.
Offertorio
Postcommunio
GIUSEPPE GHERARDESCHI
Sonata a guisa di banda che suona
una musica militare
GEORGE FRIEDERICH HÄ NDEL
Suite in re maggiore
Overture
[Gigue]
Aire
[Bourrée]
March
Giovedì 11 agosto – ore 21
Modica, piazza Mazzini
Falsi d’Autore
FANFARE ENSEMBLE
Carmelo Fede, tromba
Rosario Battiato, tromba
Antonino Manuli, corno
Camillo Pavone, trombone
Salvatore Distefano, trombone basso
JOE SCHITTINO
Praeludium und Fuga
(prima esecuzione assoluta)
FRANCESCO FALCI
Riflessioni sulla XXV Fuga
del Clavicembalo ben temperato
(prima esecuzione assoluta)
JOE SCHITTINO
Greeting Hornpipe
(prima esecuzione assoluta)
***
Mercoledì 10 agosto – ore 21
Caltagirone, Villa Patti
Johann Sebastian Bach
Sonate e Partite per violino
GIOVANNI FERRAUTO
BWV - Concert
(prima esecuzione assoluta)
Allegro - Ricercare - Fughetta
***
PIERRE HOMMAGE, violinista
Venerdì 12 agosto – ore 21
Scicli, via Penna
Sonata in sol minore
per violino solo, BWV1001
Salvatore Sciarrino
Canzoniere da Scarlatti
Adagio - Fugue - Sicilienne - Presto
Partita in si minore
per violino solo, BWV1002
Allemande - Double
Courante - Double
Sarabande - Double
Bourrée - Double
Partita in re minore
per violino solo, BWV1004
Allemande
Courante
Sarabande
Gigue
Chaconne
***
LOST CLOUD QUARTET
Marco Bontempo, sassofono soprano
Leonardo Sbaffi, sassofono contralto
Daniele Berdini, sassofono tenore
Gianluca Pugnaloni, sassofono baritono
SALVATORE SCIARRINO
da Pagine (1998)
elaborazioni da concerto
per 4 saxofoni:
CARLO GESUALDO DA VENOSA
(1560-1613)
Due Madrigali:
Itene, o miei sospiri
Tu m’uccidi, o crudele
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Fughetta super: Dies sind die heiligen
zehen Gebot, BWV679
86
Kyrie «Gott Vater in Ewigkeit»,
BWV672
DOMENICO SCARLATTI (1685-1757)
Allegro in la minore K532-L223
Andante in mi maggiore K206-L257
Allegrissimo in re minore
K120-L215
SALVATORE SCIARRINO
Canzoniere da Scarlatti (1998)
elaborazioni da concerto per
quartetto di saxofoni:
Adagio e cantabile
in la maggiore, K208-L238
Allegro in fa maggiore, K350-L230
Andante in la maggiore, K404-L222
Allegro in la maggiore, K209-L428
Allegro in do maggiore, K255-L439
Allegrissimo in re maggiore, K359
***
Sabato 13 agosto – ore 21
Scicli, piazza Italia
Mediterraneo
liberamente ispirato
a Fiabe e Leggende siciliane
(nuova produzione 2005)
MVULA A. SUNGANI, coreografo
EMANUELA BIANCHINI
prima ballerina
***
Domenica 14 agosto – ore 21
Scicli, Chiesa San Bartolomeo
ENZO LIGRESTI, violinista
MARIA PIA TRICOLI, pianista
ENSEMBLE ARCHIMEDE
Enzo Ligresti, Corrado Genovese,
Giovanni Cucuccio, violini
Gaetano Adorno, viola
Benedetto Munzone, violoncello
Alberto Amato, contrabbasso
Enrico Dibennardo, clavicembalo
JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto in fa minore
per pianoforte e archi, BWV1056
Allegro moderato
Largo
Presto
IL FESTIVAL NEL 2005
ANTONIO VIVALDI
Concerto in re minore, op. 3 n. 11
per 2 violini, violoncello, archi e
b.c., RV565
Allegro; Adagio e Spiccato; Allegro.
Largo e Spiccato
Allegro
ANTONIO VIVALDI
Concerto in la maggiore
per archi, FXI n. 4
Allegro molto
Andante molto
Allegro
JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto in re minore
per pianoforte e archi, BWV1052
Allegro
Adagio
Allegro
***
Martedì 16 agosto – ore 21
Palazzolo Acreide
piazza San Paolo
ENZO LIGRESTI, violinista
MARIA PIA TRICOLI, pianista
ENSEMBLE ARCHIMEDE
Enzo Ligresti, Corrado Genovese,
Giovanni Cucuccio, violini
Gaetano Adorno, viola
Benedetto Munzone, violoncello
Alberto Amato, contrabbasso
Enrico Dibennardo, clavicembalo
JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto in re minore
per pianoforte e archi, BWV1052
Allegro
Adagio
Allegro
ANTONIO VIVALDI
Le Quattro Stagioni:
Concerti n. 1-4 da Il Cimento
dell’Armonia e dell’Invenzione,
op. 8
La Primavera
Allegro
Largo
Allegro (Danza Pastorale)
L’Estate
Allegro non molto
Adagio
Presto (Il temporale)
L’Autunno
Allegro
Adagio molto (Il sonno)
Allegro (La caccia)
Venerdì 19 agosto – ore 21
Militello in Val di Catania
piazza Vittorio Emanuele
Partita di scacchi viventi
L’Inverno
Allegro non molto (Il freddo)
Largo (La pioggia)
Allegro
***
Mercoledì 17 agosto – ore 21
Ragusa, piazza Pola
ENSEMBLE “LA FOLLIA”
Claudia Caristi, soprano
Adriano Murania, violino
Enrico Sorbello, violoncello
Enrico Dibennardo, clavicembalo
GIULIO CACCINI (1550 ca. - 1618)
da Le nuove musiche (1602)
«Amor io parto»
SIGISMONDO D’INDIA
(1580 ca. - 1629)
da Le musiche da cantar solo,
Libro V (1623)
«Torna il sereno Zeffiro»
ARCANGELO CORELLI (1653 - 1713)
da Sonate a Violino
e Violone o Cimbalo, op. V
Sonata n. 7 in re minore
MICHEL PINOLET DE MONTÉ CLAIR
(1667 - 1737)
Europa, cantata per soprano,
violino concertato e continuo
ARCANGELO CORELLI (1653 - 1713)
da Sonate a Violino
e Violone o Cimbalo, op. V
Sonata n. 12 «La Follia»
GEORGE FRIEDRICH HÄ NDEL (16851759)
da Neun Deutsche Arien
n.8 «In den angenehmen Büschen»,
HWV209
n.3 «Süsser Blumen Ambraflocken»,
HWV204
n.5 «Singe, Seele, Gott zum Preise»,
HWV206
***
87
FANFARE ENSEMBLE
Carmelo Fede, tromba
Rosario Battiato, tromba
Antonino Manuli, corno
Camillo Pavone, trombone
Salvatore Distefano, trombone basso
GRUPPO TEATRO
STUDIO DI MILITELLO
Testi di SALVATORE PAOLO GARUFI
Regia di ELIO GIMBO
MARC-ANTOINE CHARPENTIER
da Te Deum: Preludio
(arr. J.G. Mortimer)
JOHN STANLEY
Trumpet Tune (arr. K. Snell)
GEORGE FRIEDRICH HÄ NDEL
Suite da Water Music
(arr. E. Knopper)
Saraband (arr. J.G. Mortimer)
SAMUEL SCHEIDT
Galliard battaglia
ANDREA GABRIELI
March for St. Marks
(arr. G. Tolmage)
JEAN-JOSEPH MOURET
Rondeau (arr. F. Mills)
MICHAEL PRAETORIUS
Three Dances from Terpsichore
(arr. K. Kramer)
CLAUDIO MONTEVERDI
A un giro sol de’ begl’occhi lucenti
(arr. J. Lichtmann)
PAUL PEUERL
Canzon I, n. 13 da Weltspiegel
(arr. J. Lichtmann)
JEREMIAH CLARKE
Prince of Denmark’s March, Trumpet
Voluntary (arr. F. Mills)
ANTHONY HOLBORNE
The Fruit of Love
(arr. J. Lichtmann)
HENRY PURCELL
Purcell Suite (arr. F. Mills)
IL FESTIVAL NEL 2005
Sabato 20 agosto – ore 21
Militello in Val di Catania
Chiesa Madre SS. Salvatore
Domenica 21 agosto – ore 21
Palazzolo Acreide
piazza del Popolo
ORCHESTRA
BAROCCA SIRACUSANA
Omaggio al Barocco
Enzo Ligresti, Corrado Genovese,
Giuseppe Rodante, Danilo Pistone
violini solisti
Benedetto Munzone, violoncello solista
GAETANO ADORNO
maestro concertatore
ARCANGELO CORELLI
Concerto grosso
in re maggiore, op.6 n.1
Adagio; Allegro
Adagio
Vivace
Allegro
ANTONIO VIVALDI
Concerto in la minore
per 2 violini, archi e b.c.,
op. 3 da L’estro armonico n.8,
RV522
Allegro
Larghetto e spiritoso
Allegro
ANTONIO VIVALDI
Concerto in do maggiore
per violino, archi e b.c.
«Grosso Mogul», RV20
Allegro
Grave-Recitativo
Allegro
ANTONIO VIVALDI
Concerto in mi minore
per violoncello, archi e b.c.,
F.XIV n. 5
Largo
Allegro
Lento espressivo (alla siciliana)
Vivace
ANTONIO VIVALDI
Concerto in si minore
per 4 violini, archi e b.c. F.IV n. 10
Allegro
Largo-Larghetto-Largo
Allegro
***
FRANCESCO CAFISO, sassofonista
ORCHESTRA JAZZ DEL
MEDITERRANEO
ROSARIO MINUTA, direttore
JEFF JARVIS
Point of Impact
MARIA SCHNEIDER
Waltz for Toots
TADD DAMERON
Ladybird
SAMMY NESTICO
That Warm Feeling
BILLY STRAYHORN
Take the “A” Train
MARIA SCHNEIDER
Green Peace
RAY ANDERSON
Datune
***
Lunedì 22 agosto – ore 21
Scicli, sagrato della Chiesa
di San Bartolomeo
ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO
ALFREDO BERNARDINI, direttore
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
Watermusic
Suite n. 1 in fa maggiore, HWV348
Ouverture
Adagio e staccato
Allegro
Andante
Allegro
Passepied
Air
Bourrée
Andante
Hornpipe
Menuet 1 & 2
per tromba, 2 oboi,
fagotto, archi e b.c.
Allegro
Largo
Allegro
GEORG PHILIPP TELEMANN
(1681-1767)
Wasser-Ouverture
in do maggiore, TWV55:C3
Ouverture
Sarabande «Die Schlaffende Thetis»
Bourrée «Die erwachende Thetis»
Loure «Der verliebte Neptunus»
Gavotte «Die spielende Najaden»
Harlequinade «Der schertzende
Tritonus»
«Der stürmende Aeolus»
Menuet «Der angenehme Zephir»
Gigue «Ebb und Fluth»
Canarie «Die lustigen Bots-Leut»
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Watermusic
Suite n. 2 in re maggiore, HWV349
Suite n. 3 in sol maggiore,
HWV350
Allegro
Hornpipe
Sarabande
Aria 1 & 2
Menuet 1 & 2
Gigue 1 & 2
Bourrée
Lentement
Coro
***
Martedì 23 agosto – ore 21
Ragusa, Piazza Pola
ROSSANA POTENZA, soprano
VITO IMPERATO, violinista
ENRICO DIBENNARDO,
clavicembalista
FRANCESCO MARIA VERRACINI
Sonata in mi minore, op. 2 n. 8
Allegro
Largo e staccato
Giga-Allegro
JOHANN FRIEDRICH FASCH
(1688-1758)
Concerto in re maggiore
88
ANTONIO VIVALDI
dal Gloria in re maggiore
Domine Deus
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
Salve Regina
IL FESTIVAL NEL 2005
ARCANGELO CORELLI
HUBERT LEONARD
Sonata «La follia», op. 5 n. 12
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
da Giulio Cesare
«Se pietà di me non senti»
HENRY PURCELL
da Dido and Aeneas
«Lamento di Didone»
GIUSEPPE TARTINI
Sonata in sol minore
«Il trillo del diavolo»
Andante
Allegro
Andante
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
da Rinaldo
«Lascia ch’io pianga»
***
Venerdì 26 agosto – ore 21
Catania, Chiostro dei Gesuiti
Bach - Penderecki
VILNIUS FESTIVAL ORCHESTRA
MASSIMO MERCELLI, flautista
KRZYSZTOF PENDERECKI, direttore
KRZYSZTOF PENDERECKI
Sinfonietta per archi
Allegro molto
Vivace
JOHANN SEBASTIAN BACH
Suite n. 2 in si minore
per orchestra, BWV1067
Ouverture
Lentement
Rondeau
Sarabande
Bourrée I
Bourrée II
Polonaise
Double
Menuet
Badinerie
JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto brandeburghese
n. 3 in sol maggiore, BWV1048
Allegro
Andante
Andante assai
Catania, Chiostro dei Gesuiti, Bach - Penderecki,
il M° Krzysztof Penderecki, il flautista Massimo Mercelli e la Vilnius Festival Orchestra
IL FESTIVAL NEL 2005
KRZYSZTOF PENDERECKI
Tree pieces in olden style for strings
Domenica 28 agosto – ore 19
Catania, Chiesa di San Giuliano
Aria
Menuetto I
Menuetto II
Claudio Monteverdi
Vespro di Sant’Agostino
Missa in Illo Tempore
***
Sabato 27 agosto – ore 21
Catania, Chiostro dei Gesuiti
Pergolesi e la musica
strumentale napoletana
GIOVANNA MANCI, soprano
SONIA PRINA, contralto
ACCADEMIA PER MUSICA
CHRISTOPH TIMPE,
violino solista e direttore
LEONARDO LEO (1694-1744)
Concerto in re maggiore
per 4 violini e basso continuo
Maestoso - Fuga - [Moderato] - Allegro
FRANCESCO DURANTE (1684-1755)
Concerto n. 5 in la maggiore
a quartetto
Presto - Largo - Allegro
ANGELO RAGAZZI (ca.1680-1750)
Sonata a quattro in do minore
op. 1 n. 2
Allegro - Aria adagio - Allegro
NICOLÒ FIORENZA (?-1764)
Concerto in fa maggiore
per violoncello, archi e b.c.
Presto - Largo - Presto Largo - Presto - Largo
Allegro
Largo
Allegro
ANGELO RAGAZZI
Sonata a quattro in fa minore
op. 1 n. 4
Imitatio in Salve Regina
Andante - Adagio - Allegro
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
(1710-1736)
Stabat Mater per soprano,
contralto, archi e basso continuo
***
ENSEMBLE CONCERTO
Cecilia Knudtsen, violone
Maria De Martini, fagotto
Giovanni Togni, organo
WORLD CHAMBER CHOIR
Soprani
Sandra Huth, Sarah Abrams, Iris
Luypaers, Lauren Armishaw,
Lysann Kuchra, Barbara Menier,
Amelie Renglet
Alti
Rob Cuppens, Amandine Lambert,
Tove Fagius, Victoria Liedbergius,
Jonathan De Ceuster
Tenori
Kevin D. Skelton, Raimundo Pereira,
Michael Zaugg, Troels Moller,
Jussi Salonen, Kristopher Snarby,
Giuseppe Pennisi
Bassi
Kepa Martinez de Albenia,
Bertrand Delvaux, Joseph Beutel,
Emanuele Nocco, Lionel Meunier,
Alessandro Cortese
GRUPPO VOCALE
“LAURENCE FEININGER”
Fabio Bonatti, Salvatore De Salvo,
Roberto Gianotti, Ervino Gonzo,
Marco Gozzi, Walter Marchi,
Franco Pocher
ROBERTO GINI, direttore
KEVIN D. SKELTON
Maestro preparatore del coro
ROBERTO GIANOTTI
Maestro del coro gregoriano
CATANIA, DIE 28 AUGUSTI
In festo S. Augustini, Episcopi et
Ecclesiae Doctoris Ad Vesperas
Deus in adjutorium meum
intende (cantus planus)
Ant. Ecce
(intonatio tantum, solus cantor)
MONTEVERDI
Dixit Dominus (Psalmus 109)
«a 8 Voci alla Breve» (1650)
90
Ant. Ecce sacerdos magnus
(cantus planus)
Ant. Non est (intonatio tantum)
MONTEVERDI
Credidi propter quod locutus sum
(Psalmus 115)
«à 8 voci da Capella» (1640)
Ant. Non est inventus
(cantus planus)
Ant. Ideo (intonatio tantum)
MONTEVERDI
Beatus vir (Psalmus 111)
«a 5 voci quali si può cantare
ridoppiato & forte o come
piacerà» (1640)
Ant. Ideo iure iurando fecit
(cantus planus)
Ant. Sacerdotes
(intonatio tantum)
MONTEVERDI
Laudate pueri Dominum
(Psalmus 112)
«a 5 da Capella» (1650)
Ant. Sacerdotes Dei, benedicite
(cantus planus)
Ant. Serve (intonatio tantum)
MONTEVERDI
Memento Domine David
(Psalmus 131)
«à 8 voci da Capella» (1640)
Ant. Serve bone et fidelis
(cantus planus)
Capitulum Ecce sacerdos magnus
(Eccl. 44, 16-17), (sacerdos)
Hymnus Iste confessor Domini
sacratus (cantus planus alternatim)
V. Justum deduxit Dominus
per vias rectas
R. Et ostendit illi regnum Dei
Ant. O doctor optime
(intonatio tantum)
MONTEVERDI
Magnificat (Canticum BMV)
«a quattro voci in genere da
Capella» (1640)
Ant. O doctor optime
(cantus planus)
IL FESTIVAL NEL 2005
Oratio Adesto supplicationibus
nostris (Sacerdos)
Benedicamus Domino
R. Deo gratias (cantus planus)
Ad Missam
Ingressus Episcopi cum sonitu
organorum festiviter et modulanter,
MERULO Toccata prima (1598)
Introitus (Eccl. 15, 5; Psalmus 91, 2)
In medio Ecclesiae aperuit
os ejus (cantus planus)
MONTEVERDI
Kyrie
«da capella a sei voci» (1610)
MONTEVERDI
Gloria
«da capella a sei voci» (1610)
Oratio Adesto supplicationibus
nostris (sacerdos)
Lectio Epistolae (2 Timotheum 4, 18) Carissime: testificor coram Deo
(sacerdos)
Graduale (Psalmus 36, 30-31) Os
iusti meditabitur sapientia
(cantus planus)
Alleluia Alleluia. Inveni David
servum meum (cantus planus)
Sequentia sancti Evangelii
(Matthaeum 5, 13-19)
In illo tempore: Dixit Jesus
(sacerdos)
MONTEVERDI
Credo
«da capella a sei voci» (1610)
Secreta Sancti Augustini Pontificis
(sacerdos)
Offertorium (organa)
FRESCOBALDI Toccata prima
MONTEVERDI
Sanctus
«da capella a sei voci» (1610)
MONTEVERDI
Agnus
«da capella a sei voci» (1610)
Communio Fidelis servus
et prudens (cantus planus)
92
Postcommunio Ut nobis Domine,
tua sacrificia dent salutem
(sacerdos)
Ite missa est
Exitus Episcopi cum sonitu
organorum festiviter et modulanter
MERULO Toccata prima (1604)
***
Lunedì 29 agosto – ore 21
Modica, Cattedrale di San Giorgio
L’altro Gregoriano
GRUPPO VOCALE
“LAURENCE FEININGER”
Fabio Bonatti, Salvatore De Salvo,
Roberto Gianotti, Ervino Gonzo,
Marco Gozzi, Walter Marchi,
Franco Pocher
STEFANO RATTINI, organo
ROBERTO GIANOTTI
direttore e concertatore
Veni creator
inno dalla raccolta
di G. MATTEO ASOLA,
Canto fermo sopra Messe, Inni et altre
cose ecclesiastiche, 1615
Kyrie
da un Kyriale benedettino
dell’Abbazia di San Martino delle
Scale - Palermo, sec. XVII
Dies est laetitiae
LUCA LOSSIUS, Psalmodia,
Wittenberg, Schön, 1580
Gloria
da un Kyriale benedettino
dell’Abbazia di San Martino delle
Scale - Palermo, sec. XVII
Stabat mater
sequenza in alternatim da un
manoscritto francescano del 1723
Credo Siculum
da un Kyriale dell’Abbazia
di San Martino delle Scale Palermo, sec. XVII
Credo Cardinalis a 2 voci
da un Graduale della Biblioteca
Universitaria di Messina, sec. XVI
IL FESTIVAL NEL 2005
Sanctus
da un Kyriale benedettino
dell’Abbazia di San Martino delle
Scale - Palermo, sec. XVII
Ave, maris stella
inno dalla raccolta
di G. MATTEO ASOLA,
Canto fermo sopra Messe, Inni et altre
cose ecclesiastiche, 1615
Agnus
da un Kyriale benedettino
dell’Abbazia di San Martino delle
Scale - Palermo, sec. XVII
Ave, vivens hostia
sequenza eucaristica dal
Graduale, Venezia, Giunta, 1572
Ubi caritas et amor
Officium hebdomadae sanctae,
Salamanca, Gast, 1582
***
Martedì 30 Agosto – ore 21
Caltagirone
Basilica di San Giacomo
Orationi & Essercitii
Spirituali Concertati
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
Margherita Chiminelli, Maria Chiara
Chizzoni, Silvia De Palma, soprani
Tiziana Pizzi, mezzosoprano
Antonio Giovannini, contraltista
Maurizio Dalena, tenore
Roberto Valenti, basso
Pietro Meldolesi, Laura Scipioni, violini
Massimo Cialfi, trombone
Marina Bonetti, arpa tripla
Roberto Caravella, tiorba e percussioni
Andrea Coen, organo
CAPPELLA MUSICALE
DI SAN GIACOMO
FLAVIO COLUSSO
direttore al cembalo
GIACOMO CARISSIMI
Oratorio della SS.ma Vergine
Oratorio in due parti
di Francesco Balducci,
per voci e strumenti
(SSSATB, 2 violini, b.c.)
ALESSANDRO SCARLATTI
Ave maris stella
Mottetto per voci (SATB) e b.c.
FLAVIO COLUSSO
dalla Missa Sancti Jacobi
«Super gracias»
per voci (SSSSATTB)
e strumenti (2004)
Salve Sancte Jacobe, lux et decus
Hispaniae
O gloriosa Domina
Agnus Dei
Gracias meu Señor Santiago
***
Mercoledì 31 agosto – ore 21
Militello in Val di Catania
Chiesa della Catena
Sopravvivenze barocche
GIANFRANCO BRUNDO, sassofonista
GIUSEPPE CAMPISI, pianista
ROBERT PLANEL
Prélude et Saltarello
GIANFRANCO GIOIA
Suite
(prima esecuzione assoluta)
ARMANDO GHIDONI
Notturno e siciliana
PIERRE LANTIER
Sicilienne
HENRI TOMASI
Ballade
LUCA SIGNORINI
Spring for us *
PEDRO ITURRALDE
Suite Hellénique
***
Giovedì 1 settembre – ore 21
Palazzolo Acreide
Chiesa di San Michele Arcangelo
MELITA LAMICELA, soprano
CARMELO FEDE, tromba
GIAFRANCO NICOLETTI, organo
ALESSANDRO SCARLATTI
Si suoni la tromba
per soprano, tromba e organo
93
HENRY PURCELL
Trumpet Tune
per tromba e organo
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
da Stabat Mater
«Cujus animam gementem»
per soprano e organo
«Vidit suum dulcem Natum»
per soprano e organo
JOHANN SEBASTIAN BACH
Due Corali
«Kommst du nun, Jesu,
vom Himmel herunter»
«Ich ruf’ zu dir, Herr Jesu Christ»
GAETANO PIAZZA
Sonata in fa maggiore per organo
ANTONIO VIVALDI
dal Gloria
«Domine Deus»
per soprano, tromba e organo
GIOVANNI BONAVENTURA VIVIANI
Sonata n. 1 in do maggiore
per tromba e organo
CLAUDIO MONTEVERDI
Laudate Dominum
per soprano e organo
GAETANO VALERJ
Due Sonate per organo
in fa maggiore
in do maggiore
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
da Messiah
«Rejoice»
GEORG PHILIPP TELEMANN
Sonata in re maggiore
per tromba e organo
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
da Samson
«Let the bright Seraphim»
***
Nelle due pagine precedenti:
il M° Roberto Gini
e il World Chamber Choir
durante le prove (sala Vaccarini)
e il concerto (Chiesa di San Giuliano)
del Vespro di Sant’Agostino e
della Missa in Illo Tempore
di Claudio Monteverdi
IL FESTIVAL NEL 2005
Venerdì 2 settembre – ore 21
Noto, Chiesa di San Carlo al Corso
Battaglie e Follie
ENSEMBLE L’ASTRÉ E
Francesco D’Orazio, violino
Alessandro Tampieri,
violino e chitarra barocca
Alessandro Palmeri, violoncello
Francesco Romano,
tiorba e chitarra barocca
Giorgio Tabacco, clavicembalo
ANDREA FALCONIERO
(ca.1585 - 1656)
Batalla de Barabasso y Satanas
Folias echa para mi Senora Dona
Tarolilla de Carallenos
per due violini e basso continuo
ANTONIO VIVALDI (1678 - 1741)
Sonata a tre in sol maggiore, RV 71
per due violini e basso continuo
MARCO BETTA (1964)
Volo ed ombre sul mare
Battaglie per due violini,
violoncello, tiorba e clavicembalo
ARCANGELO CORELLI (1653 - 1713)
La Follia, op. 5 n. 12
per violino e basso continuo
ANTONIO VIVALDI
Sonata a tre in si bemolle maggiore,
RV77 per due violini
e basso continuo
NICOLA CAMPOGRANDE (1969)
Follie per due violini, violoncello,
clavicembalo e tiorba
(prima esecuzione assoluta)
FRANCESCO ROGNONI (? - 1626?)
Passeggio sopra
«Io son ferito Ahi lasso»
di Giovanni Pierluigi da Palestrina
ANTONIO VIVALDI
Sonata a tre in re minore «La Follia»,
RV63 per due violini
e basso continuo
***
Sabato 3 settembre
Militello in Val di Catania,
Auditorium di San Domenico
Donne Barocche
in collaborazione con
l’Associazione PerCorsi TraVersi
ore 11 - Inaugurazione della mostra
In-audita musica. Compositrici
del Seicento in Europa
ore 21 - Concerto/spettacolo
Sogni barocchi,
profili di donne artiste nel Barocco
ENSEMBLE BIZZARRIE ARMONICHE
Stefano Barneschi, violino (solo)
Liana Mosca, violino
Franco Pavan, tiorba
Salvatore Carchiolo, clavicembalo
Elena Russo
violoncello e direzione musicale
ROBERTA INVERNIZZI, soprano
JUANA INÉ S DEL LA CRUZ
lettura di testi tratti da
Risposta a suor Filotea
e Versi d’amore e di circostanza
ELISABETH-CLAUDE JACQUET
DE LA GUERRE (1665 - 1729)
da Sonates pour le viollon et la basse
continue...Paris 1707
Sonata I in re minore
per violino e basso continuo
(adagio), presto - adagio, presto adagio - presto
BARBARA STROZZI
(ca. 1619 - ca. 1677)
da Cantate, ariette,
duetti opera II…Venezia 1651
«Sul Rodano severo» lamento
per soprano e basso continuo
ELISABETH-CLAUDE
JACQUET DE LA GUERRE
da Sonates à deux violons avec viole
ou violoncelle obligés…Paris, 1695
Sonata II in si bemolle maggiore
per due violini, violoncello e basso
continuo
MARY ASTELL
lettura di testi tratti da
A Serious Proposal to the Ladies
e Reflections upon Marriage
94
ISABELLA LEONARDA (1620 - 1704)
da Sonate a 1, 2, 3, 4 istromenti opera
decimasesta…Bologna, 1693
Sonata XII in re minore per violino
e basso continuo
ANTONIA BEMBO PADOVANI
(1643 - 1715)
da Produzione Armoniche…ms,
Paris, Bibliothèque Nationale
«M’ingannasti in verità»
«Passan veloci l’hore»
«Anima perfida»
tre arie per soprano
e basso continuo
ELISABETH-CLAUDE
JACQUET DE LA GUERRE
da Sonates à deux violons avec viole
ou violoncelle obligés…Paris, 1695
Sonata III in re maggiore per due
violini, violoncello e basso
continuo
BARBARA STROZZI
da Arie a voce sola opera
IX…Venezia, 1664
«Hor che Apollo»
serenata per soprano,
due violini e basso continuo
***
Domenica 4 settembre – ore 21
Modica, Teatro Garibaldi
J.S. Bach e G.F. Händel
Sonate
ENSEMBLE L’ASTRÉ E
Francesco D’Orazio, violinista
Giorgio Tabacco, clavicembalista
JOHANN SEBASTIAN BACH
Sonata n.6 in sol maggiore,
BWV1019
per violino e clavicembalo
Allegro
Largo
Allegro (cembalo solo)
Adagio
Allegro
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Sonata in mi maggiore, op. 1 n. 15,
HWV373
per violino e basso continuo
IL FESTIVAL NEL 2005
Adagio
Allegro
Largo
Allegro
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Sonata in re maggiore, op. 1 n. 13,
HWV371
per violino e basso continuo
Affettuoso
Allegro
Larghetto
Allegro
Allegro
Allegro con spirito
JOHANN SEBASTIAN BACH
Sonata n. 2 in la maggiore,
BWV1015
per violino e clavicembalo
Dolce
Allegro
Andante un poco
Presto
***
Lunedì 5 settembre – ore 21
Noto, Chiesa del Carmine
Paolo Altieri.
Lamentazioni
della Settimana Santa
ACCADEMIA DEGLI ERRANTI
Roberta Invernizzi, soprano
Roberta Mameli, soprano
Stefano Barneschi e Liana Mosca,
violini
Elena Russo, violoncello
Luca Ambrosio, organo
Salvatore Carchiolo, clavicembalo,
organo e direzione musicale
PAOLO ALTIERI
(Napoli, 1746 - Noto, 1820)
Sonata per organo
Lectio I del Giovedì Santo
a due soprani (I 152)
NICOLA PORPORA
(Napoli, 1686 - ivi, 1768)
da Sei Sinfonie da camera a tre
istromenti opera II...Londra, 1736
Sinfonia VI in si bemolle maggiore
per due violini e basso continuo
Adagio
Allegro
Affettuoso
Allegro
PAOLO ALTIERI
Lectio I del Venerdì Santo
a soprano solo e clavicembalo
obbligato (I 167)
PIETRO ALESSANDRO GUGLIELMI
(Massa, 1728 - Roma, 1804)
da Sei Quartetti per il
cembalo…Londra, 1768
Quartetto in sol maggiore n. 4
PAOLO ALTIERI
Lectio I del Giovedì Santo
a soprano solo (I 153)
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Sonata da chiesa in do maggiore
per organo, due violini e basso,
KV336d
PAOLO ALTIERI
Lectio III del Giovedì Santo
a due soprani (I 163)
***
Martedì 6 settembre – ore 21
Noto, Teatro Comunale
Trascrizioni d’autore
STEFANIA CAFARO, pianista
DOMENICO SCARLATTI
Sonata in sol maggiore, K124
Sonata in sol maggiore, K125
Sonata in re maggiore, K96
SERGEJ RACHMANINOV
Variazioni
su un tema di Corelli, op. 42
JOHANNES BRAHMS
Variazioni e Fuga
su un tema di Händel, op. 24
***
In alto e al centro:
Militello in Val di Catania,
Auditorium di San Domenico,
Donne Barocche
In basso:
Militello in Val di Catania,
Santuario di Santa Maria della Stella
95
IL FESTIVAL NEL 2005
Giovedì 8 settembre – ore 21
Noto, Teatro Comunale
Festa napoletana
CAPPELLA DELLA
PIETÀ DE’ TURCHINI
Roberta Andalò, soprano
Maria Grazia Schiavo, soprano
Giuseppe De Vittorio, tenore
Rosario Totaro, tenore
Giuseppe Naviglio, basso
Alessandro Ciccolini, primo violino
Marco Piantoni, viol I
Paolo Cantamessa, viol I
Massimo Percivaldi, viol I
Patrizio Focardi, viol II
Nunzia Sorrentino, viol II
Rosario Di Meglio, viol II e viola
Alberto Guerrero, vlc I
Rebeca Ferri, vlc II
Paolo Dionisio, violone
Giorgio Sanvito, contrabasso
Massimiliano Dragoni, percussioni
Franco Pavan, tiorba
Craig Marchitelli, tiorba
Ugo Di Giovanni, chitarra
Patrizia Varone, cembalo
ANTONIO FLORIO, direttore
Concerto in due tempi
e cinque quadri.
Primo Quadro
L’Ospedale dei Pazzi - Carnevale
TRADIZIONALE
Canto dei Carrettieri
GIOVANNI MARIA TRABACI
(1575 - 1647)
Gagliarda a 4
GIUSEPPE BIFFI
(fine XVI sec., rev. A. Florio)
Pascariello napoletano,
canzonetta a 5 voci
ANONIMO
(XVII sec., rev. A. Florio)
Le zingare, cantata per 2 soprani
e basso continuo
PIETRO ANTONIO GIRAMO
(XVII sec., rev. A. Florio)
Pazzia venuta da Napoli: la pazza a
voce sola
FRANCESCO MANNELLI
(1595 - 1667)
La Luciata, a 3 voci
IL FESTIVAL NEL 2005
GIUSEPPE BIFFI
Il colascione, canzonetta a 3 voci
Secondo Quadro
Canzoni del Sonno e Melanconia
ANONIMO (rev. A. Ciccolini)
Pastorale, frammento strumentale
FRANCESCO PROVENZALE
(1624 - 1704, rev. A. Florio)
Aria del Sonno,
da Lo Schiavo di sua Moglie
PIETRO ANTONIO ZIAN
(1620 - 1684, rev. A. Florio)
«Dormite pupille»,
canzonetta a 5 voci
JERONUMUS KAPSBERGER
(1580 - 1651)
Figlio dormi,
canzonetta a una sola voce
EMANUELLE BARELLA
(1718 - 1777, rev. A. Florio)
Ninna nanna per prendere sonno,
strumentale
Terzo Quadro
Commedianti e Cantanti
nel Teatro d’Opera
ANONIMO
(sec. XVII, incluso come Prologo
del Disperato Innocente, di F.
Boerio, rev. A. Florio)
Micco con colascione
e Cosmo con violino (Napoli, 1673)
LEONARDO VINCI
(1690 - 1730, rev. A. Florio)
«In braccio a mille furie»,
aria di Semiramide
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
(1710 - 1736, rev. A. Florio)
«Se dirà che il suo vago cicisbeo», aria
da Lo Frate ‘nnamurato
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
(rev. A. Florio)
Canzona (strumentale),
da Lo Frate ‘nnamurato
GAETANO LATILLA (1711? - 1778)
Duetto di Dorina e Don
Colascione, da La Finta Cameriera
JOSÈ DE NEBRA (1702 - 1768)
Fandango
Quarto Quadro
Riti e Devozioni
TRADIZIONALE
(rev. G. De Vittorio)
Stabat Mater, canto professionale
DOMENICO ARCUCCI
(sec. XVII, rev. A. Florio)
Dialogo dell’Angelo
e della Maddalena
Quinto Quadro
Gran Finale - Tarantelle
MICHELANGELO FAGGIOLI
(1666 - 1733, rev. A. Florio)
Tarantella della catubba, da La Cilla
TEODORO COTTRAU
(1827 - 1879, rev. G. Morini)
Tarantella di Zi Catone,
canzone napoletana
TRADIZIONALE
(rev. G. De Vittorio)
Tarantella del Gargano
CRISTOFORO CARESANA
(1640 - 1709)
Tarantella dei Pastori
***
Venerdì 9 settembre – ore 21
Modica, Teatro Garibaldi
LUCA BALLERINI, pianista
DOMENICO SCARLATTI
Sonata in mi maggiore, K135
Sonata in mi maggiore, K381
Sonata in la maggiore, K208
Sonata in la maggiore, K342
Sonata in fa diesis minore, K25
Sonata in si minore, K197
Sonata in sol maggiore, K260
Sonata in sol maggiore, K201
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Suite in mi minore, HWV438
Allemande
Sarabande
Gigue
CLAUDE DEBUSSY
Suite bergamasque
Prélude
Menuet
Clair de lune
Passepied
Sabato 10 settembre – ore 21
Militello in Val di Catania
Santuario di S. Maria della Stella
Eroine del Barocco musicale
MUSICI DELLA CA’ ZOIOSA
MARINELLA PENNICCHI, soprano
GLORIA BANDITELLI, mezzosoprano
MARCO DAL BIANCO
violoncello barocco
SARA DIECI, CLAUDIO GALLICO
clavicembalo
BARBARA DE GABRIELIS
voce recitante
SIGISMONDO D’INDIA
(ca. 1580 - 1629)
Eco
CLAUDIO MONTEVERDI
(1567 - 1643)
Penelope Torna tranquillo al mare
Euridice Ahi, vista troppo dolce
Ottavia Disprezzata Regina
Bellissima Sposa Se i languidi miei
sguardi (Lettera amorosa)
Intermezzo dei baci
SIGISMONDO D’INDIA
Arditi baci
Vorrei baciarti
Voi baciatrici
SIGISMONDO D’INDIA
Erminia
GIACOMO CARISSIMI (1605 - 1678)
Lamento della Regina di Scozia
(Maria Stuarda)
SIGISMONDO D’INDIA
Olimpia
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685 - 1759)
Lucrezia
SIGISMONDO D’INDIA
Mopso e Tirsi (Dialogo della rosa)
***
Pagina precedente:
Noto, Teatro Comunale,
Festa Napoletana,
Cappella della Pietà de’ Turchini
97
IL FESTIVAL NEL 2005
Domenica 11 settembre – ore 21
Palazzolo Acreide
Chiesa di San Michele Arcangelo
Martedì 13 settembre - ore 21
Catania
Chiesa di San Nicolò l’Arena
Amor profano Amor sacro
Duetti e Cantici di Monteverdi
Concerto inaugurale
in occasione del restauro
dell’organo di Donato
Del Piano
MUSICI DELLA CA’ ZOIOSA
MARINELLA PENNICCHI
CRISTINA PAOLUCCI
soprani
PAOLO CHERICI, liuto e tiorba
CLAUDIO GALLICO, clavicembalo
BARBARA DE GABRIELIS
voce recitante
CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643)
O come sei gentile
Armato il cor
Balletto, dal Libro di Pietro Paolo
Raimondo (1601)
Non è di gentil core
Ohimè, dov’è il mio ben
Lamento di Arianna
Pianto della Madonna
sopra il Lamento di Arianna
Toccata IV, Giovanni Girolamo
Kapsberger (c.1575-1661)
Pulchra es amica mea
Nigra sum sed formosa
O quam pulchra
Passacagli, di Alessandro Piccinini
(1566-1638)
Salve Regina
DIEGO CANNIZZARO
GIANLUCA LIBERTUCCI
LUIGI FERDINANDO TAGLIAVINI
organisti
BERNARDO STORACE
(Messina, XVII sec.)
Toccata e Canzona in sol
Aria sopra la Spagnoletta
Ballo della Battaglia
MIGUEL LOPEZ (1669-1732)
Exercici d’ecos i contraecos
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
Concerto in fa maggiore in due cori
Judas Machabaeus, HWV 305/334
Ouverture-Allegro-AdagioAndante-Marche
JOHN STANLEY (1713-1786)
Voluntary in re minore, op. V n. 8
Allegro-Adagio-Allegro
CHRISTIAN HEINRICH RINCK
(1770-1846)
Flötenkonzert in fa maggiore
Allegro maestoso-Adagio-Allegretto
(Rondo)
PADRE DAVIDE DA BERGAMO
(Felice Moretti, 1791-1863)
Pastorale a 6 per tre organisti
VINCENZO BELLINI (1801-1835)
Canone
Sonata per organo
***
Mercoledì 14 settembre – ore 21
Noto, Chiesa di San Carlo al Corso
Il virtuosismo strumentale
nel Barocco inglese: organo
e tromba concertanti
LUCA MARZANA, tromba naturale
SARA DIECI, organo
HENRY PURCELL (1585-1695)
Prelude
Ground
Lilliburlero
HENRY PURCELL
Sonata
Pomposo
Adagio
Organ solo
Presto
JOHN BULL (1562-1621)
da Fitzwilliam Virginal Book
n. XXXVII: In nomine
ANONIMO sec. XVII
(MS. Drexel 2685)
The Earle of Hartford’s muse
An Almayn
The Tabacco Pipe
The Scotish Gigg
JOHN STANLEY (1713-1786)
Voluntary in re maggiore, op. 6 n. 6
Adagio
Trumpet andante
Adagio
Allegro moderato
Accanto:
Catania, Chiesa di San Nicolò l’Arena,
Concerto in occasione del restauro
dell’organo di Donato Del Piano
Pagina seguente:
Noto, piazza del Municipio,
l’Orchestra Filarmonica del Teatro Bellini
diretta dal M° Carlo Palleschi
IL FESTIVAL NEL 2005
99
IL FESTIVAL NEL 2005
DANIEL PURCELL (1660-1717)
Sonata
Adagio
Allegro
Organ solo
Allegro
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
Ouverture da Julius Caesar
[Ouverture]
Allegro
Menuet
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
da Water Music: Suite in re maggiore
Ouverture
Suite
Menuet
Bourrée
Marche
***
Giovedì 15 settembre – ore 21
Palazzolo Acreide
Chiesa San Michele Arcangelo
Copie d’Autore
ENSEMBLE L’ASTRÉ E
FRANCESCO D’ORAZIO, violinista
GIAMPAOLO NUTI, pianista
IGOR STRAVINSKIJ
Suite Italienne
per violino e pianoforte
Introduzione
Serenata
Tarantella
Gavotta e Variazioni
Scherzino
Minuetto e Finale
***
Domenica 18 settembre – ore 21
Noto, Piazza del Municipio
CARLO PALLESCHI, direttore
ORCHESTRA FILARMONICA
DEL TEATRO BELLINI DI CATANIA
DOMENICO SCARLATTI
ETTORE BONELLI
Cinque sonate
in forma di suite per archi
OTTORINO RESPIGHI
da Antiche Danze ed Arie per Liuto
Terza Suite
IGOR STRAVINSKIJ
Suite da Pulcinella
*** REPLICHE ***
18, 19, 21, 22 ottobre 2005
Catania
Chiesa di San Nicolò l’Arena
Concerto inaugurale
in occasione del restauro
dell’organo di Donato
Del Piano
DIEGO CANNIZZARO
GIANLUCA LIBERTUCCI
LUIGI FERDINANDO TAGLIAVINI
organisti
BERNARDO STORACE
(Messina, XVII sec.)
Toccata e Canzona in sol
Aria sopra la Spagnoletta
Ballo della Battaglia
MIGUEL LOPEZ (1669-1732)
Exercici d’ecos i contraecos
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
Concerto in fa maggiore in due cori
Judas Machabaeus, HWV 305/334
Ouverture-Allegro-AdagioAndante-Marche
JOHN STANLEY (1713-1786)
Voluntary in re minore, op. V n. 8
ALFRED SCHNITTKE
Suite in Stile Antico
per violino e pianoforte
Allegro-Adagio-Allegro
CHRISTIAN HEINRICH RINCK
(1770-1846)
Flötenkonzert in fa maggiore
Pastorale
Balletto
Minuetto
Fuga
Pantomima
Allegro maestoso-Adagio-Allegretto
(Rondo)
PADRE DAVIDE DA BERGAMO
(Felice Moretti, 1791-1863)
Pastorale a 6 per tre organisti
VINCENZO BELLINI (1801-1835)
Canone
Sonata per organo
J.S. BACH - F. MENDELSSOHN
Ciaccona per violino e pianoforte
LUCIANO BERIO
Sequenza VIII per violino solo
MARCO BETTA
Graffiti
Sonata per violino solo
(prima esecuzione assoluta)
LUIGI DALLAPICCOLA
Tartiniana Seconda
per violino e pianoforte
100
MARZO 2006, SIRACUSA: IV CONFERENZA DEI SITI UNESCO ITALIANI
Sabato 11 marzo 2006
Siracusa
Ristorante Des Etrangers
“Accenti di dolcissima
armonia...”
IV Conferenza Nazionale
dei siti UNESCO Italiani
CAMERATA
POLIFONICA SICILIANA
DANIELA ROSSELLO, soprano
GIOVANNI FERRAUTO, direttore
EMILIO DE’ CAVALIERI
(1550?-1602)
da “Rappresentatione
di Anima et di Corpo”
Sinfonia prima
O Signor Santo e vero
Festa
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
da “Bajazet”, RV703
Sposa, son disprezzata
EMANUEL RINCON D’ASTORGA
(1680-17571)
da “Stabat Mater”
Stabat Mater Dolorosa
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
da “Herz und Mund und Tat und
Leben”, BWV 147
Jesus Bleibet meine Freude
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
da “Messiah”, HWV 56
Alleluia
101
IL FESTIVAL NEL 2006
DIRETTORE ARTISTICO
DIREZIONE TECNICA
Antonio Marcellino
Carmelo De Vita
Luca Sbardella
CONSULENTI
ALLA DIREZIONE
UFFICIO STAMPA
ARTISTICA
Paola Besutti
Giovanni Ferrauto
Caterina Rita Andò
Mauro Proietti
SEGRETERIA ARTISTICA
COORDINAMENTO
EDITORIALE
Grazia Scandurra
Chiara Ursino
Donatella D’Ambrosio
Salvatore Maugeri
IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE
&+39 095 2503348 - fax+39 095 7153924
www.magiebarocche.com - [email protected]
via Crociferi 36/a - 95124 Catania
PROGETTO GRAFICO
Grafica & Design orazioRusso
STAMPA
Tipolitografia Placido Dell’Erba
WEB MASTER
Guido Crescini
IN COLLABORAZIONE CON
ideazione
ideazione ee organizzazione
organizzazione
dal 23 luglio al 16 settembre 2006
102
IL FESTIVAL NEL 2006
M
agie Barocche continua il suo percorso. Le
idee portanti e la qualità degli spettacoli
prodotti sono stati condivisi dal pubblico
e dalla critica, divenendo paradigma di progettualità artistica per musicisti, compositori e operatori
culturali. Questa spinta propulsiva fa sì che la
seconda edizione del Festival sia caratterizzata
dall’incremento dell’attività discografica, dalle coproduzioni con i più importanti organismi nazionali e internazionali del settore e dalla presenza di
grandi personalità del mondo della cultura,
dell’arte e dello spettacolo.
Confermata la formula vincente degli spettacoli senza repliche che ha consentito la circolazione
di artisti, viaggiatori e turisti all’interno del comprensorio del Val di Noto, Magie Barocche allarga i
suoi confini a riprova della sua vocazione internazionale, inserendo quest’anno – all’interno dei suoi
collaudati filoni – ampi spazi monografici riservati
alla musica francese, inglese e tedesca.
Antonio Marcellino
direttore artistico
Catania, via Crociferi
In alto:
Catania, Chiostro dei Gesuiti,
La notte e il giorno, la guerra e l’amore
IL FESTIVAL NEL 2006
Domenica 23 luglio – ore 21
Catania, Chiostro dei Gesuiti
La notte e il giorno,
la guerra e l’amore
CONCERTO ITALIANO
RINALDO ALESSANDRINI, direttore
CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643)
Sinfonia
Hor che’l ciel e la terra (Ottavo Libro)
Sinfonia
Combattimento
di Tancredi e Clorinda (Ottavo Libro)
Sinfonia
Lamento della Ninfa (Ottavo Libro)
Sinfonia
Ecco mormorar l’onde (Secondo Libro)
De la bellezza le dovute lodi
(Scherzi Musicali)
A Dio Florida bella (Sesto Libro)
Gira il nemico insidioso (Ottavo Libro)
Tirsi e Clori (Settimo Libro)
Mercoledì 26 luglio – ore 21
Ragusa, Chiesa di Sant’Agata
(Giardini Iblei)
Les Nations d’Europe
Intorno a Les Nations
di François Couperin,
un percorso attraverso gli stili
del barocco musicale europeo
LA VERTUOSA COMPAGNIA
DE’ MUSICI DI ROMA
Valerio Losito, violino
Marco Fiorentini, violino
Luca Verzulli, traversiere
Maurizio Lopa, viola da gamba
Maurizio Pratola, tiorba
Emanuela Pietrocini, clavicembalo
FRANÇ OIS COUPERIN (1668-1733)
da «Les Nations»
Sonade La Françoise
Gravement
Gayement
Gravement
Gayement
Vivement
104
Gravement
Air-gracieusement
Gayement
JEAN-PHILIPPE RAMEAU (1683-1764)
«Pièces de clavecin en concert»
Premier concert
La Coulicam
La Livri
Le Vezinet
FRANÇ OIS COUPERIN
da «Les Nations»
Sonade L’Espagnole
Gravement, et mesuré
Vivement
Air-affectueusement
Légèrement
Gayement
Air tendre
Vivement, et marqué
MARIN MARAIS (1656-1728)
Sonnerie de Sainte Geneviève
du Mont de Paris
FRANÇ OIS COUPERIN
da «Les Nations»
Sonade L’Impériale
IL FESTIVAL NEL 2006
Gravement
Vivement
Gravement, et marqué
Légèrement
Rondement
Vivement
JOHANN FRIEDRICH FASCH
(1688-1758)
Triosonate in sol minore für zwei
Violinen und Basso Continuo
Andante
Allegro
Poco allegro
GIOVANNI BENEDETTO PLATTI
(1697-1763)
Triosonata in sol maggiore
per flauto, violino e basso continuo
Adagio
Allegro
Adagio
Presto
FRANÇ OIS COUPERIN
da «Les Nations»
Sonade La Piémontoise
Gravement
Vivement
Gravement
Vivement, et marqué
Air-Gracieusement
Second Air
Gravement, et marqué
Légèrement
***
Sabato 29 luglio – ore 21
Modica
Atrio di Palazzo San Domenico
Barock Cello
GIOVANNI SOLLIMA, violoncellista
GIOVANNI SOLLIMA (1962)
Concerto rotondo (1998)
I, II, III (Yafù), IV
Hell I (2000)
Lamentatio (1998)
GIOVANNI BATTISTA
DEGLI ANTONII (1636-1698)
Ricercata VII
(da Ricercate sopra il Violoncello,
Opera I, Bologna, 1687)
JIMI HENDRIX (1942-1970)
Angel
Purple Haze
Modica, Palazzo San Domenico,
Barock Cello, Giovanni Sollima
Pagina precedente:
Catania, Chiostro dei Gesuiti,
La notte e il giorno, la guerra e l’amore,
il M° Rinaldo Alessandrini
105
IL FESTIVAL NEL 2006
MARIN MARAIS (1656-1728)
La Folia
(da Pièces de Viole
du 3e Livre, Paris, 1711)
GIOVANNI SOLLIMA
Pasolini Fragment (1999)
da Natural Songbook (2006)
#2
#4
# 6 (Taranta)
***
Domenica 30 luglio – ore 21
Caltagirone, Giardino Pubblico
ORCHESTRA FILARMONICA
DEL TEATRO BELLINI
SALVATORE VELLA, flautista
LÜ JIA, direttore
GIUSEPPE TARTINI (1692-1770)
Concerto in sol maggiore
per flauto e archi
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Concerto in re maggiore
per flauto e archi, RV428
Il Gardellino
JEAN-BAPTISTE LULLY (1632-1687)
Le Bourgeois gentilhomme, suite
JEAN-PHILIPPE RAMEAU
(1683-1764)
Les Indes Galantes, suite
***
Martedì 1 agosto – ore 21
Militello in Val di Catania
Terrazza ex Convento Domenicano
QUINTETTO OTTONI SICILIANO
Carmelo Fede, tromba
Giuseppe Raciti, tromba
Vincenzo Paratore, trombone
Rocco Mario Vitaliano, corno
Antonio Coschina, basso tuba
ANONIMO
Die Bankelsangerlieder: Sonata
(Arr. R. King)
HERMAN EGNER
Renaissance Suite
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Watermusic (Arr. A. Manuli)
HENRY PURCELL (1659-1695)
Trumpet Voluntary
(Arr. K. Kruger)
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
La Réjouissance (Arr. F. Derouet)
HENRY PURCELL
Trumpet Tune (Arr. R. Vitaliano)
JEAN-JOSEPH MOURET (1682-1738)
Rondeau (Arr. M. Wilson)
GIOVANNI BATTISTA MARTINI
(1706-1784)
Gavotte des moutons (Arr. T. Caens)
SAMUEL SCHEIDT (1587-1654)
Galliard battaglia (Arr. R. King)
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Corale Come Sweet Death
(Arr. K. Snell)
***
Mercoledì 2 agosto – ore 21
Modica, Teatro Garibaldi
RODOLFO BONUCCI, violinista
CORRADO GRECO, pianista
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
Sonata IV in re maggiore
per violino e continuo, HWV 371
Affettuoso
Allegro
Larghetto
Allegro
DOMENICO SCARLATTI (1685-1757)
Sonata in sol maggiore
per violino e continuo
(revisione di Rodolfo Bonucci)
Grave
Allegro
Grave
Allegro
Sonata in re minore
per violino e continuo
(revisione di Rodolfo Bonucci)
Grave
Allegro
Allegro (Giga)
Allegro
HEITOR VILLA-LOBOS (1887-1959)
Aria dalla Bachianas Brasileira n. 5
(trascrizione per violino
e pianoforte di Rodolfo Bonucci)
106
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Aria dalla suite n. 3
in re maggiore, BWV 1068
JOHANN SEBASTIAN BACH
ROBERT SCHUMANN
Partita in re minore BWV 1004
per violino e pianoforte
Allemanda
Corrente
Sarabanda
Giga
Ciaccona
***
Giovedì 3 agosto – ore 21
Ragusa, Chiesa di San Giacomo
(Giardini Iblei)
MARCO D’AVOLA, organista
JEREMY CLARKE (1673-1707)
Trumpet Voluntary
GIROLAMO FRESCOBALDI
(1583-1643)
Toccata Prima (dal II Libro)
Toccata per la Levatione
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Corali
Valet will ich dir geben, BWV 736
Liebster Jesu, wir sind hier, BWV 373
Erbarm dich mein,
Herre Gott, BWV 721
BERNARDO STORACE (1620- 1664?)
Offertorio
ANDREA GABRIELI (1510-1586)
Marcia di San Marco
WILLIAM BYRD (1542-1623)
Pavana
HENRY PURCELL (1659-1695)
Trumpet Tune
***
Venerdì 4 agosto – ore 21
Palazzolo Acreide
Chiesa di San Michele
Poeticall Musicke
ROBERTO GINI, viola da gamba
MARCO ANGILELLA, viola da gamba
MARIO MARTINOLI, organo
IL FESTIVAL NEL 2006
JOHN JENKINS (1592-1678)
An Ayre and divisions,
per due viole e organo
Fantasia, Ayre, Courant,
per due viole basse e organo
ORLANDO GIBBONS (1583-1625)
A pavan, per organo
JOHN JENKINS
An Ayre and divisions,
per due viole e organo
JOHN TOMKINS (1573-1656)
Jone come kiss me nowe, per organo
JOHN JENKINS
Divisions upon a ground,
per due viole
AUGUSTO KÜ HNEL (1645-1700)
Sonata II a due viole da gamba
con il basso continuo
Sonata
Aria
Allegro
Aria allegro
[Adagio]
HEINRICH IGNAZ
FRANZ VON BIBER (1644-1704)
Sonatina a viola da gamba
aut violino solo
Sonatina
Allemande
Courante
Sarabande
Gigue
AUGUSTO KÜ HNEL
Sonata III (Partite) a due viole
da gamba con il basso continuo
***
Sabato 5 agosto – ore 19
Militello in Val di Catania
piazza Santa Maria della Stella
Partita di scacchi viventi
Giovanni Caccamo, tenore
Francesco Colletti, violino
Salvo Guiscardo, violino
Silvio Natoli, viola da gamba – tiorba
Basilio Timpanaro, clavicembalo
HENRY PURCELL (1659-1695)
Sonata XII, in re maggiore
(da Sonnatas of three parts, 1683)
[Adagio] - Canzona - Poco largo Grave - Presto -Allegro - Adagio
In all our Cinthia’s Shining Sphears
(A Dialogue)
Ground in mi minore, per cembalo
(Z T682) (da The Second Part
of Musick’s Hand-Maid, 1689)
Here the Deities approve
(da Welcome to all the Pleasures Ode for St Cecilia’s day, 1683)
Thus the ever grateful Spring (The
four Seasons) (da The Fairy-Queen)
Musick for a While (da Oedipus)
We the Spirits of the Air
Sonata VI, in do maggiore
(da Sonnatas of three parts, 1683)
Canon by twofold augmentation
in the 5th and 8th above - Canzona Largo - Allegro
When first Aminta
Let the dreadful engines
(da Don Quixotte)
Suite VII per cembalo,
in re minore (Z 668)
Almand (Very slow)-Corant-Hornpipe
O let me weep (da The Fairy-Queen)
Hark, how the songsters
(da Timon of Athens)
***
Domenica 6 agosto – ore 21
Modica
Chiesa di San Francesco Saverio
Testi di SALVATORE PAOLO GARUFI
Regia di ELIO GIMBO
Ye sacred Muses
ore 21
Terrazza ex Convento Domenicano
Roberto Gini, viola da gamba
Kees Boeke, viola da gamba
Marco Angilella, viola da gamba
Sabina Colonna Preti, violone
Orpheus Britannicus
STUDIO DI MUSICA ANTICA
ANTONIO IL VERSO
Picci Ferrari, soprano
IL CONCERTO DELLE VIOLE
JILL FELDMAN, soprano
WILLIAM BYRD (1543-1623)
O that we woeful wretches
107
Ye sacred Muses, elegy upon the
death of Thomas Tallis
(23 novembre 1585)
JOHN WARD (1571-1638)
Fantasia à 4
WILLIAM BIRD
Out of the orient crystal skies,
Epiphany carol
O Lord how vain
ANONYMOUS
When Daphne from fair Phoebus
did fly, ballad
ORLANDO GIBBONS (1583-1625)
Fantasia of four parts
WILLIAM WIGTHORPE (1579?-1610?)
Sorrow, come
da Sorrow stay di Dowland
JOHN BENNETT (1575?-?)
Venus birds, lullaby
RICHARD NICHOLSON (1575?-1639)
Joan quoth John, dialogue
ALFONSO FERRABOSCO II
(1578?-1628)
Fantasia of four parts
ORLANDO GIBBONS
In Nomine à 4
ALFONSO FERRABOSCO II
Hear me, O God, four notes pavan
da Himn to God the Father
di Ben Johnson
***
Giovedì 10 agosto – ore 21
Caltagirone, Giardino Pubblico
La città degli Angeli
liberamente ispirato a “Il cielo
sopra Berlino” di Wim Wenders
(nuova produzione 2006)
MVULA A. SUNGANI, coreografo
CENTRO REGIONALE
DELLA DANZA DEL LAZIO
Compagnia di Mvula Sungani
EMANUELA BIANCHINI
prima ballerina
Musiche originali: Fabio Lorenzi,
Paolo Fontana, Robert De Visée,
Francesco Corbetta
Esecuzione dal vivo: Ecovanavoce
Scene e costumi: M.P.S.
IL FESTIVAL NEL 2006
Venerdì 11 agosto – ore 21
Scicli, piazza Italia
Trittico
spettacoli modulari
e interdisciplinari
produzione 2004 / 2005 / 2006
MVULA A. SUNGANI,
regia e coreografie
CENTRO REGIONALE
DELLA DANZA DEL LAZIO
Compagnia di Mvula Sungani
Interpreti: Emanuela Bianchini,
Mvula Sungani e la Compagnia
Musiche: Vivaldi, Bach, Händel
e popolari tradizionali
Direzione Tecnica: Carlo di Fabio
Costumi: Sò dança
***
Sabato 12 agosto – ore 21
Palazzolo Acreide
piazza del Popolo
Bac[k]inswing n. 2
ITALIAN BRASS BAND
Tromba in mi bemolle: Claudio Salonia
Trombe: Carmelo Fede, Massimo
Mascara, Vincenzo Savasta, Francesco
Fratantonio, Luca Di Martino,
Francesco Vella, Fabio Di Giacomo,
Giuseppe Spampinato, Dario Scimone,
Gino Consoli
Flicorno soprano: Yuri Furnari
Flicorni baritoni: Camillo Pavone,
Antonino Carbonaro
Corni: Angelo Bonaccorso, Carmelo
Pinzone, Giuseppe Visalli, Giuseppe
Berardi,
Tromboni: Vincenzo Paratore, Venero
Sorbello, Carmelo Gianna, Salvatore
Cannavò
Eufoni: Raimondo Terranova,
Damiano Bertuna, Antonio Miraglia
Bassi tuba: Leandro Rosa, Davide
Spataro, Valentino Biondo, Angelo
Pappalardo
Percussioni: Giovanni Caruso, Valerio
Virgillito, Giuseppe Finocchiaro,
Davide Santonocito
SALVATORE DISTEFANO, direttore
Scicli, piazza Italia, Trittico
A destra:
Catania, Chiesa di San Giuliano,
Oratorio di Sant’Agata di Antonio Draghi
MARC-ANTOINE CHARPENTIER
(1634 o 1636-1704)
da Te Deum
Preludio
108
IL FESTIVAL NEL 2006
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Corale
Toccata in re minore
Anna Magdalena’s Songs
HENRY PURCELL (1659-1695)
Trumpet voluntary
Trumpet tune and air
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
da Music for the Royal Fireworks
Suite
***
Domenica 13 agosto – ore 21
Catania, Chiesa di San Giuliano
Antonio Draghi (1635-1700)
Oratorio di Sant’Agata
Oratorio in due parti di Luigi
Ficieni (Vienna, 1675)
per voci e strumenti (SSSAB, coro,
due violini, basso continuo)
Trascrizione, revisione ed elaborazione
a cura di Flavio Colusso.
Prima esecuzione in tempi moderni.
Produzione in esclusiva per il Festival
Internazionale del Val di Noto “Magie
Barocche”, realizzata in collaborazione
con Le Colonne del Decumano e
Musicaimmagine.
CAPPELLA MUSICALE THEATINA
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
FLAVIO COLUSSO, direttore al cembalo
Personaggi e interpreti:
SANT’AGATA
ELENA CECCHI FEDI, soprano
AFRODISIA
CRISTIANA ARCARI, soprano
ANGELO
DONATELLA CASA, soprano
PREFETTO
JEAN NIROUË T, contraltista
SAN PIETRO
AURIO TOMICICH, basso
CORO DI PAGANI
SSAATBB (ensemble di voci locali)
SILVIA DE PALMA, voce recitante
VALERIO LOSITO, violino
LAURA SCIPIONI, violino
MATTEO SCARPELLI, violoncello
109
MASSIMO CIALFI, trombone
ANDREA DAMIANI, tiorba
RAFFAELE VRENNA, organo
FRANCESCO QUATTROCCHI
assistente musicale
***
Lunedì 14 agosto – ore 21
Militello in Val di Catania, Chiesa
Madre San Nicolò SS. Salvatore
ENSEMBLE BAROCCO
LA STRAVAGANZA
Gabriella Spagnuolo, clavicembalo
Adriano Murania, violino
Alexandra Dimitrova, violino
IL FESTIVAL NEL 2006
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Sonata in la maggiore per due
violini e basso continuo
op. I n. 9, RV75
Preludio-Allegro
Adagio
Allemanda-Allegro
Corrente-Presto
ARCANGELO CORELLI (1653-1713)
Sonata a violino e violone
o cimbalo op. V n. 3
Adagio
Allegro
Adagio
Allegro
Allegro-Giga
Adagio
Allegro-Fuga
Vivace
Adagio
Allegro-Fuga
Allegro ma non troppo
Adagio
A tempo ordinario
ANTONIO VIVALDI
Sonata in fa maggiore per due
violini e basso continuo, RV 68
Allegro
Andante
Allegro
***
Martedì 15 agosto – ore 21
Catania, Chiostro dei Gesuiti
JEAN-MARIE LECLAIR (1697-1764)
Sonata a tre per due violini
e basso continuo op. IV n. 6
in la maggiore
Musica per i fuochi d’artificio
Adagio
Allegro ma non troppo
Gavotta
Grazioso un poco andante
Vivace
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
Concerto a due cori n. 2
in fa maggiore
ARCANGELO CORELLI
Sonata a violino e violone
o cimbalo op. V n. 4
ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO
ALFREDO BERNARDINI, direttore
Pomposo
Allegro
A tempo giusto
Largo
Concerto a due cori n. 1
in si bemolle maggiore
Ouverture
Allegro ma non troppo
Allegro
Largo
A tempo ordinario
Alla breve moderato
Minuet
Concerto a due cori n. 3
in fa maggiore
Ouverture
Allegro
Adagio
Allegro ma non troppo
Adagio
Andante larghetto
Allegro
In basso:
Catania, Chiostro dei Gesuiti,
Musica per i fuochi d’artificio,
l’Orchestra Barocca Zefiro
diretta dal M° Alfredo Bernardini
A destra:
alcuni momenti delle prove
111
IL FESTIVAL NEL 2006
The Musick for the Royal Fireworks
Ouverture
Bourrée
La Paix
La Réjouissance
Menuet I - Menuet II
***
Giovedì 17 agosto – ore 21
Scicli, via Penna
Bolling Suite
for cello & Jazz trio
BOLLING ENSEMBLE
Sylvia Ahramjian, violino
Epifanio Comis, pianoforte
Nello Nicotra, contrabbasso
Enzo Di Vita, batteria
OVIDIU MARINESCU, violoncellista
CLAUDE BOLLING (1930)
Suite for cello and jazz piano trio
Galop
Ballade (Parker C)
Baroque In Rhythm
Concertante
Romantique
Cello Fan
CLAUDE BOLLING
Suite for violin and jazz piano trio
Gavotte
Caprice
Slavonic Dances
Valse Lente (Bolling)
Romance (Haydn)
Ragtime (Bolling C)
Hora
Tango
***
Venerdì 18 agosto – ore 21
Noto, Teatro Comunale
Bolling Suite
for violin & Jazz trio
BOLLING ENSEMBLE
Ovidiu Marinescu, violoncello
Epifanio Comis, pianoforte
Nello Nicotra, contrabbasso
Enzo Di Vita, batteria
SYLVIA AHRAMJIAN, violinista
CLAUDE BOLLING (1930)
Suite for violin and jazz piano trio
Gavotte
Caprice
Slavonic Dances
Valse Lente (Bolling)
Romance (Haydn)
Ragtime (Bolling C)
Hora
Tango
CLAUDE BOLLING
Suite for cello and jazz piano trio
Galop
Ballade (Parker C)
Baroque In Rhythm
Concertante
Romantique
Cello Fan
***
Sabato 19 agosto – ore 21
Catania, Chiesa di San Giuliano
Claudio Monteverdi
Vespro della Beata Vergine
da concerto
composto sopra canti fermi (1610)
ENSEMBLE CONCERTO
CAMERATA POLIFONICA SICILIANA
Giovanni Ferrauto,
maestro preparatore
GRUPPO VOCALE
LAURENCE FEININGER
Roberto Gianotti, direttore
ROBERTO GINI, direttore
CATANIA, DIE 19 AUGUSTI
In Festo Assumptionis Beatae
Mariae Virginis ad Vesperas (1610)
Deus in adjutorium meum
intende (cantus planus)
DOMINE AD ADIUVANDUM
ME FESTINA
«Sex vocibus et sex instrumentis»
Ant. Assumpta est
(intonatio tantum, solus cantor)
DIXIT DOMINUS (Psalmus 109)
«Sex vocibus et sex instrumentis»
Ant. Assumpta est Maria
(cantus planus)
Ant. Maria Virgo (intonatio tantum)
LAUDATE PUERI DOMINUM
(Psalmus 112)
«à 8 voci sole ne’ l organo»
112
Ant. Maria Virgo assumpta est
(cantus planus)
Ant. Exaltata est (intonatio tantum)
LAETATUS SUM (Psalmus 121)
«a sei voci»
Ant. Exaltata est Sancta
(cantus planus)
Ant. Post partum (intonatio tantum)
NISI DOMINUS (Psalmus 126)
«a dieci voci»
Ant. Post partum Virgo inviolata
(cantus planus)
Ant. Paradisi (intonatio tantum)
LAUDA IERUSALEM (Psalmus 147)
«a sette voci »
Ant. Paradisi porte (cantus planus)
Capitulum In omnibus requiem
quaesivi (sacerdos)
AVE MARIS STELLA «à 8 voci »
Hymnus
V. Paradisi portae
per te hodie apertae sunt
R. Quae hodie gloriosa
cum angelis triumphans
Ant. Hodie Maria (intonatio tantum)
MAGNIFICAT (Canticum BMV)
«à sette voci, et sei instrumenti»
SONATA SOPRA SANCTA MARIA
ORA PRO NOBIS [a 8 con una voce]
Oratio Famulorum tuorum
(Sacerdos)
Benedicamus Domino
R. Deo gratias (cantus planus)
Sacri Concentus
PULCHRA ES
«a due voci»
AUDI COELUM
«prima ad una voce sola,
poi nella fine à sei voci»
NIGRA SUM
«mottetto a una voce»
DUO SERAPHIM
«tribus vocibus»
***
Caltagirone, Chiesa di San Giuliano,
Vespro della Beata Vergine da concerto
di Claudio Monteverdi
IL FESTIVAL NEL 2006
Domenica 20 agosto – ore 21
Caltagirone, Chiesa di San Giuliano
Claudio Monteverdi
Vespro della Beata Vergine
da concerto
composto sopra canti fermi (1610)
ENSEMBLE CONCERTO
CAMERATA POLIFONICA SICILIANA
Giovanni Ferrauto,
maestro preparatore
GRUPPO VOCALE
LAURENCE FEININGER
Roberto Gianotti, direttore
ROBERTO GINI, direttore
CATANIA, DIE 19 AUGUSTI
In Festo Assumptionis Beatae
Mariae Virginis ad Vesperas (1610)
Deus in adjutorium meum
intende (cantus planus)
DOMINE AD
ADIUVANDUM ME FESTINA
«Sex vocibus et sex instrumentis»
Ant. Assumpta est
(intonatio tantum, solus cantor)
DIXIT DOMINUS (Psalmus 109)
«sex vocibus et sex instrumentis»
Ant. Assumpta est Maria
(cantus planus)
Ant. Maria Virgo (intonatio tantum)
LAUDATE PUERI DOMINUM
(Psalmus 112)
«à 8 voci sole ne’ l organo»
Ant. Maria Virgo assumpta est
(cantus planus)
Ant. Exaltata est (intonatio tantum)
LAETATUS SUM (Psalmus 121)
«a sei voci»
Ant. Exaltata est Sancta
(cantus planus)
Ant. Post partum (intonatio tantum)
NISI DOMINUS (Psalmus 126)
«a dieci voci»
Ant. Post partum Virgo inviolata
(cantus planus)
Ant. Paradisi (intonatio tantum)
LAUDA IERUSALEM (Psalmus 147)
«a sette voci »
Ant. Paradisi porte (cantus planus)
Capitulum In omnibus requiem
quaesivi (sacerdos)
AVE MARIS STELLA «à 8 voci »
Hymnus
V. Paradisi portae
per te hodie apertae sunt
R. Quae hodie gloriosa
cum angelis triumphans
Ant. Hodie Maria (intonatio tantum)
MAGNIFICAT (Canticum BMV)
«à sette voci, et sei instrumenti»
SONATA SOPRA SANCTA MARIA
ORA PRO NOBIS [a 8 con una voce]
Oratio Famulorum tuorum
(Sacerdos)
Benedicamus Domino
R. Deo gratias (cantus planus)
Sacri Concentus
PULCHRA ES
«a due voci»
AUDI COELUM
«prima ad una voce sola,
poi nella fine à sei voci»
NIGRA SUM
«mottetto a una voce»
DUO SERAPHIM
«tribus vocibus»
***
Lunedì 21 agosto – ore 21
Scicli, sagrato della Chiesa
di San Bartolomeo
Scicli, la luce
L’OFFERTA MUSICALE ENSEMBLE
AL QANTARAH
MARIELLA LO GIUDICE
PIERO SAMMATARO
voci recitanti
ANGELA ARCIDIACONO
Icaro in volo
dedicato alla città
di Palazzolo Acreide
prima esecuzione assoluta
testo di Riccardo Insolia
video a cura di Sonia Giardina
e Marco Insolia
114
GIUSEPPE CANTONE
Hybla Heraea
dedicato alla città di Ragusa Ibla
prima esecuzione assoluta
video a cura di Giuseppe Cantone
JOE SCHITTINO
Scicli, la luce
Tube of love
dedicato alla città di Scicli
prima esecuzione assoluta
testo di Joe Schittino
video a cura di Sonia Giardina
e Marco Insolia
***
Martedì 22 agosto – ore 21
Noto, Teatro Comunale
Il giardino di pietra
L’OFFERTA MUSICALE ENSEMBLE
AL QANTARAH
MARIELLA LO GIUDICE
PIERO SAMMATARO
voci recitanti
ANGELA ARCIDIACONO
Icaro in volo
dedicato alla città
di Palazzolo Acreide
prima esecuzione assoluta
testo di Riccardo Insolia
video a cura di Sonia Giardina
e Marco Insolia
GIUSEPPE CANTONE
Hybla Heraea
dedicato alla città di Ragusa Ibla
prima esecuzione assoluta
video a cura di Giuseppe Cantone
GIOVANNI FERRAUTO
Il giardino di pietra
testo liberamente tratto da Cesare
Brandi dedicato alla città di Noto
adattamento di Riccardo Insolia
video a cura di Giuseppe Cantone
***
Mercoledì 23 agosto – ore 21
Ragusa, piazza Pola
Hybla Heraea
L’OFFERTA MUSICALE ENSEMBLE
AL QANTARAH
MARIELLA LO GIUDICE
PIERO SAMMATARO
voci recitanti
GIUSEPPE CANTONE
Hybla Heraea
dedicato alla città di Ragusa Ibla
prima esecuzione assoluta
video a cura di Giuseppe Cantone
il suono del vento
è di Giusy Abbate
JOE SCHITTINO
Scicli, la luce
Tube of love
dedicato alla città di Scicli
prima esecuzione assoluta
testo di Joe Schittino
video a cura di Sonia Giardina
e Marco Insolia
GIOVANNI FERRAUTO
Il giardino di pietra
testo liberamente tratto da Cesare
Brandi dedicato alla città di Noto,
adattamento di Riccardo Insolia
video a cura di Giuseppe Cantone
***
Giovedì 24 agosto – ore 21
Ragusa, piazza Pola
Icaro in volo
L’OFFERTA MUSICALE ENSEMBLE
MARIELLA LO GIUDICE
PIERO SAMMATARO
voci recitanti
JOE SCHITTINO
Scicli, la luce
Tube of love
dedicato alla città di Scicli
prima esecuzione assoluta
testo di Joe Schittino
video a cura di Sonia Giardina
e Marco Insolia
Scicli, sagrato della Chiesa di San
Bartolomeo, Scicli, la luce,
Mariella Lo Giudice, voce recitante
115
IL FESTIVAL NEL 2006
GIOVANNI FERRAUTO
Il giardino di pietra
testo liberamente tratto da Cesare
Brandi dedicato alla città di Noto
adattamento di Riccardo Insolia
video a cura di Giuseppe Cantone
ANGELA ARCIDIACONO
Icaro in volo
dedicato alla città
di Palazzolo Acreide
prima esecuzione assoluta
testo di Riccardo Insolia
video a cura di Sonia Giardina
e Marco Insolia
la voce intonata è di Roberto Bolelli
***
Domenica 27 agosto – ore 21
Catania, Chiostro dei Gesuiti
Lamento di Arianna
Del Molto illustre Signor
Claudio Monteverde
Con altre musiche concertate
e in Genere Rappresentativo
Musiche di Claudio Monteverdi,
Biagio Marini, Salomone Rossi
VALENTINA CORTESE
ENSEMBLE CONCERTO
Antonella Gianese, soprano
Monica Piccinini, soprano
Makoto Sakurada, tenore
Salvo Vitale, basso
Massimo Percivaldi, violino
Daniela Beltraminelli, violino
Sabina Colonna Preti, violone e lirone
Marco Angilella, viola da gamba
Loredana Gintoli, arpa doppia
Maurizio Martelli, chitarrone
Roberto Gini, clavicembalo
Direzione musicale
ROBERTO GINI
Regia e gestualità
DEDA CRISTINA COLONNA
Fotografie, luci e proiezioni
FRANCESCO VITALI
Giambattista Marino: Arianna
(IDILLIO PASTORALE III:
La Sampogna, 1620)
Lamento d’Arianna
del Signor Claudio Monteverde
Maestro della Musica del Ser.mo
Sig.r Duca di Mantova. Parole del
Signor Ottavio Rinuccini.
Fu rapresentato in Mantoa,
il 28 di Maggio 1608, alla presenza
delle Loro Altezze Serenissime.
Tirsi morir volea
Dialogo Amoroso à 3. Voci, Filli,
Tirsi & Festauro del Signor
Giovanni Felice Sances.
Interlocutori:
Filli; signora Antonella Gianese
Tirsi; signor Makoto Sakurada
Festauro; signor Salvo Vitale
(Cantade à voce sola…
Libro Secondo; Venetia 1633)
Giambattista Marino:
Elisabetta Regina d’Inghilterra
(La Galeria: 1620)
Al lume delle stelle, Madrigale A 4,
doi Soprani, Tenor & Basso,
del Signor Claudio Monteverde.
(CONCERTO, VII libro de madrigali;
Venetia, 1619)
Entrata e Balletto:
De la bellezza le dovute lodi, a doi
soprani et basso con doi violini
del Signor Claudio Monteverdi.
(Scherzi musicali a tre voci; In Venetia, 1607)
Tommaso Stigliani:
Bella donna
con macchie rosse sul volto.
(Rime, Venetia 1601)
Et è pur dunque vero
Aria à voce sola con sinfonie,
del Signor Claudio Monteverdi.
(Scherzi musicali cioè Arie, &
Madrigali…; Venetia, MDCXXXII)
del Signor Giambattista Andreini,
composto dal Signor Claudio
Monteverde.
Fu rapresentato in Mantua nel mese di
Marzo, l’anno 1617. (Musiche di vari
Autori per La Maddalena di Giambattista
Andreini: Venetia 1617)
Sonata à due violini e violone
sopra “Fuggi dolente”
del Signor Biagio Marini.
(Per ogni sorte d’istromento Sonate da
Chiesa e da Camera…, Opera XXII.
Venetia 1655)
Romanesca A 2 soprani del Signor
Claudio Monteverde
Ohime dov’è il mio ben.
Prima Parte.
Dunque ha potuto sol.
Seconda Parte.
Dunque ha potuto in me.
Terza Parte.
Ahi sciocco mondo.
Quarta et Ultima Parte.
(CONCERTO, VII libro de madrigali;
Venetia, 1619)
Torquato Tasso:
Ahi lacrime, Ahi dolore:
Lamento sulla labilità
e vanità di ogni cosa (Coro)
(Il Re Torrismondo, tragedia, 1587)
***
Lunedì 28 agosto – ore 21
Scicli, Chiesa di San Bartolomeo
BacHomage
MASSIMO MERCELLI, flauto
ANTONIO PIRICONE, clavicembalista
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Sonata in si minore per flauto e
cembalo obbligato, BWV 1030
Chiome d’oro, Canzonetta A 2 voci,
concertata con doi violini,
del Signor Claudio Monteverde.
Andante
Largo e dolce
Presto
(CONCERTO, VII libro de madrigali…
Con altri generi de Canti; Venetia, 1619)
JOHANN LUDWIG KREBS (1713-1780)
Preambulum et Choral supra “Ach
Gott, vom Himmel sieh darein”
per cembalo solo
Sonata n. 1 in la maggiore per
flauto e cembalo obbligato, dalle
“Sechs Kammersonaten”
Sonata à due Violini
in dialogo detta La Viena
di Salamon Rossi Hebreo.
Giuseppe Salomoni:
La bella vecchia (Palinodia)
(Il terzo libro de varie sonate per sonar due
Viole da braccio.Opera duodecima; Venetia
1623)
Su le penne de’ venti il ciel varcando,
Prologo per “La Maddalena”
(Delle rime...: Bologna 1647)
116
IL FESTIVAL NEL 2006
Andante
Allegro
Largo e affettuoso
Minuetto I e II
Plaisanterie
Polonoise
CARL PHILIPP EMANUEL BACH
(1714-1788)
Sonata in re maggiore
per flauto e cembalo obbligato
JOHANN SEBASTIAN BACH
Sonata in mi bemolle maggiore
per flauto e cembalo obbligato,
BWV 1031
Allegro moderato
Siciliana
Allegro
***
Mercoledì 30 agosto – ore 21
Militello in Val di Catania,
Santuario Maria SS. della Stella
ENSEMBLE LE MUSE
LISA GREEN, violino solista
LAURA SIMIONATO, direttore
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Concerto per archi
in sol minore, RV 156
Allegro
Adagio
Allegro
Concerto per archi
«Alla Rustica», RV 151
Allegro
Largo
Vivace
Concerto per archi
in la maggiore, RV 158
Allegro
Adagio
Vivace
da Il Cimento dell’Armonia
e dell’Invenzione Op. 8
«Le quattro Stagioni»
Concerto n. 1 in mi maggiore
per violino e archi
«La primavera», RV 269
Allegro
Largo
Allegro (Danza Pastorale)
Catania, Chiostro dei Gesuiti,
Lamento di Arianna, Valentina Cortese
Concerto n. 2 in sol minore
per violino e archi
117
IL FESTIVAL NEL 2006
Catania, Chiostro dei Gesuiti,
Valentina Cortese e il M° Roberto Gini
«L’estate», RV 315
Allegro non molto
Allegro
Adagio - Presto - Adagio
Presto
Concerto n. 3 in fa maggiore
per violino e archi
«L’autunno», RV 293
Allegro (Ballo e Canto di Villanelli)
Adagio Molto (Ubriachi dormienti)
Allegro (La caccia)
Concerto n. 4 in fa minore
per violino e archi
«L’inverno», RV 297
Allegro non molto
Largo
Allegro
***
Giovedì 31 agosto – ore 21
Modica, Teatro Garibaldi
Trascrizioni d’autore
MARIA PIA TRICOLI
FRANCESCO ZAPPALÀ
duo pianistico
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Ciaccona in re minore dalla II
Partita per violino solo, BWV 1004
Adagio ma non tanto
Allegro
SERGIO CALLIGARIS
B. H. S. op. 20 (Divertimento su
temi di Bach, Händel, Scarlatti)
1. J.S. Bach: Preludio e Fuga n. 2
Clavicembalo ben temperato (vol. I)
Allegro - Allegretto
2. Georg Friedrich Händel:
Ombra mai fu da «Serse» (Atto I)
Larghetto
3. Domenico Scarlatti:
Sonata in do maggiore
Trascrizione per due pianoforti
di Henry Coleman
Moderato molto, maestoso
Allegro
Concerto Brandeburghese n. 6,
BWV 1051
Vivaldiana op. 23 (Divertimento
su temi di Antonio Vivaldi)
Trascrizione per due pianoforti
di Francesco Zappalà
Allegro non tanto
118
I. Allegro
II. Largo
III. Allegro
IL FESTIVAL NEL 2006
JOHANN SEBASTIAN BACH
Fantasia e Fuga in sol minore
per organo, BWV 542
Trascrizione per due pianoforti
di Richard Burmeister
Grave
Fuga: Allegro molto moderato
Toccata e Fuga in re minore
per organo, BWV 565
Trascrizione per due pianoforti
di Francesco Zappalà
Adagio - Presto - Lento - Allegro Prestissimo - Maestoso
Fuga: Allegro sostenuto - Recitativo Adagio - Presto - Adagio - Vivace Adagio
***
Venerdì 1 settembre – ore 21
Palazzolo Acreide
Chiesa di San Michele
Affinità stilistiche
DANIELA D’AMBROSIO, flautista
CLAUDIA POZ, violoncellista
ANDREA COEN, clavicembalista
COLLEGIUM PRO MUSICA
con strumenti d’epoca
STEFANO BAGLIANO, flautista
e maestro di concerto
GIUSEPPE SAMMARTINI (1695-1750)
Triosonata n. 2 in fa maggiore
per due flauti e basso continuo
Allegro
Largo
Allegro
Triosonata n. 4 in fa maggiore
per due flauti e basso continuo
Allegro
Largo
Allegro
CLAUDE BALBASTRE (1724-1799)
La Lugeac, per clavicembalo solo
Marche des Marseillois,
per clavicembalo solo
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Sonata in fa maggiore (originale in
mi maggiore) per flauto e basso
continuo, BWV 1035
Adagio ma non tanto
Allegro
Siciliana
Allegro assai
GEORG PHILIPP TELEMANN
(1681-1767)
Duetto in sol minore per due flauti
Soave
Allegro
Largo
Giga
Fantasia in la maggiore
per clavicembalo solo
Allegro
Grave
Fantasia in la minore
per clavicembalo solo
Allegro
Largo
Triosonata in do maggiore
per due flauti e basso continuo
Grave
Andante
Xantippe Presto
Lucretia Largo
Clelia Vivace
Dido Triste/Disperato
***
Sabato 2 settembre – ore 21
Caltagirone
Chiesa di San Bonaventura
GIUSEPPE ANDALORO, pianista
BACH-BUSONI
Preludio-corale n. 3, in sol minore
JEAN-PHILIPPE RAMEAU
2 Morceaux: Les Egyptiennes
Les Sultanes
DOMENICO SCARLATTI
Sonata in mi maggiore
BACH-FIORENTINO
Sonata in sol minore
per violino, BWV 1001
Adagio
Fuga. Allegro
Siciliana
Presto
DOMENICO SCARLATTI
Sonata in si bemolle maggiore
BACH-BUSONI
Ciaccona in re minore
***
119
Domenica 3 settembre – ore 20
Militello in Val di Catania
Chiesa SS. Sacramento al Circolo
ENSEMBLE VOCALE
E STRUMENTALE DAMEINCANTO
Melita Lamicela, soprano
Chiara Ursino, soprano
Francesca Aparo, mezzosoprano
Antonella Guida, mezzosoprano
Manuela Caserta, violino
Alessandra Dimitrova, violino
Tiziana Cavaleri, violoncello
Gabriella Santonocito, clavicembalo
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
da «Stabat Mater»
Amen
EMANUEL RINCON D’ASTORGA
(1680-ca. 1757)
Ave Maris Stella
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
da «Gloria»
Laudamus Te
Domine Deus
ANTONIO VIVALDI
Salve Regina
HENRY PURCELL (1659-1695)
da «Dido and Aeneas»
When I am laid
ALESSANDRO SCARLATTI (1660-1725)
da «Stabat Mater»
O quam tristis
Vidit suum dulcem natum
Juxta crucem
Quando corpus
***
Martedì 5 settembre – ore 21
Scicli, Chiesa di San Bartolomeo
GABRIELE CASSONE, tromba
ANTONIO FRIGÉ , clavicembalo
GIROLAMO FANTINI (ca. 1602-?)
Sonata detta del Niccolini
Sonata detta del Vitelli
BERNARDO STORACE (sec. XVII)
Ballo della Battaglia
GIOVANNI BONAVENTURA VIVIANI
Sonata II
per trombetta sola e organo
(... - ... - Adagio - Aria - Presto)
IL FESTIVAL NEL 2006
BERNARDO PASQUINI (1637-1710)
Variationi in Do
GIAN PAOLO CIMA (ca. 1570-?)
Canzona XIII
Canzona detta La Novella
ANDREA FALCONIERO
(ca. 1585-1656)
Batalla de Barabasso y Satanas
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Concerto in sol maggiore
Allegro assai
Adagio
Presto
HENRY PURCELL (1659-1695)
The Prince of Denmark’s March
Ayr
Trumpet tune
JOHN STANLEY (1713-1786)
Voluntary op. 5 n. 8 in re minore
Allegro
Adagio
Allegro
Suite of Trumpet voluntaries
Allegro
Adagio
Andante
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
Suite in re maggiore
Ouverture
Giga
Menuet
Marcia I e II
***
Mercoledì 6 settembre – ore 21
Noto, Chiesa di San Carlo al Corso
ENSEMBLE PIAN & FORTE
Gabriele Cassone, tromba naturale
Luca Marzana, tromba naturale
Mauro Bernasconi, tromba naturale
Jonathan Pia, tromba naturale
Matteo Frigé, tromba naturale
Riccardo Balbinutti, timpani
Antonio Frigé, clavicembalo
CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643)
Toccata per l’Orfeo
GIROLAMO FANTINI (ca. 1602-?)
Sonata detta del Niccolini
Sonata detta del Nero
Prima Imperiale
e Seconda Imperiale
GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643)
Bergamasca
ANONIMO XVII sec.
(dalla Biblioteca Estense)
Quattro sonate a due trombe
CESARE BENDINELLI (ca. 1550-?)
Sonata n. 336
BERNARDO STORACE (sec. XVII)
Ballo della Battaglia
ANDREA FALCONIERO
(ca. 1585-1656)
Batalla de Barabasso y Satanas
ANONIMO XVII SEC.
Variaciones sobre las Folias
JOHANN HEINRICH SCHMELZER
(ca. 1620-1680)
Tre arie per il balletto a cavallo
DANIEL SPEER (1636-1707)
Due Intrade
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Concerto in sol maggiore
Allegro assai
Largo
Presto
MICHEL PIGNOLET
DE MONTÉ CLAIR (1667-1737)
La Guerre - Cinquième concert
Marche
Arrivée au champ
Mélange des trompettes
Concert sous la tente du Général
Boute-selle
La charge
Le canon et la musqueterie
(et la plainte des blessées)
Combat des armes blanches
(Légèrement)
La melée générale
La Victoire
(Fanfare sur le champ de bataille)
La marche pour le retour de l’Armée
***
Venerdì 8 settembre – ore 21
Ragusa, Chiesa di Sant’Agata
(Giardini Iblei)
J. S. Bach e Händel, Sonate
L’ASTRÉ E, GRUPPO CAMERISTICO
DELL’ACADEMIA MONTIS REGALIS
FRANCESCO D’ORAZIO, violinista
120
ALESSANDRO PALMERI, violoncellista
GIORGIO TABACCO, clavicembalista
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
Sonata in re maggiore op. 1 n. 13
per violino e basso continuo,
HWV 371
Affettuoso
Allegro
Larghetto
Allegro
Sonata in sol minore per violino
e basso continuo, HWV 364
Larghetto
Allegro
Adagio
Allegro
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Sonata in do minore per violino
e clavicembalo, BWV 1017
Largo
Allegro
Adagio
Allegro
Sonata in si bemolle minore per
violino e clavicembalo, BWV 1014
Adagio
Allegro
Andante
Allegro
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Sonata in re minore per violino
e basso continuo, HWV 359a
Grave
Allegro
Adagio
Allegro
Sonata in la maggiore op. 1 n. 14
per violino e basso continuo,
HWV 372
Adagio
Allegro
Largo
Allegro
***
Sabato 9 settembre – ore 21
Modica, Chiesa di San Giorgio
Gli splendori del barocco
italiano e tedesco
GABRIELE CASSONE, tromba
IL FESTIVAL NEL 2006
ACADEMIA MONTIS REGALIS
Violini I: Alessandro Tampieri,
Rossella Borsoni, Ayako Matsunaga
Violini II: Raul Orellana, Paola Nervi,
Daniela Godio
Viole: Diego Mecca, Elena Saccomandi
Violoncelli: Marco Ceccato, Giordano
Pegoraro
Contrabbasso: Roberto Bevilacqua
Cembalo: Alessandro Pianu
ALESSANDRO TAMPIERI
maestro di concerto
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
Concerto grosso in si bemolle
maggiore op. 6 n. 7
GIUSEPPE TORELLI (1658-1709)
Sonata in re maggiore per tromba,
archi e continuo, G1
ARCANGELO CORELLI (1653-1713)
Concerto grosso in re maggiore
op. 6 n. 4
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Concerto in la minore per violino,
archi e continuo, BWV 1041
GEORG MUFFAT (1653-1704)
Concerto grosso dall’Armonico
Tributo
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Suite in re maggiore per tromba,
archi e continuo Water Piece, HWV
341
***
Domenica 10 settembre – ore 21
Noto Chiesa di San Carlo al Corso
Concerti e Cantate della
Biblioteca Nazionale di Torino
L’ASTRÉ E, GRUPPO CAMERISTICO
DELL’ACADEMIA MONTIS REGALIS
Gabriella Costa, soprano
Francesco D’Orazio, violino
Alessandro Palmeri, violoncello
Francesco Romano, tiorba
Giorgio Tabacco, clavicembalo
Preludio
Corrente
Adagio
Giga
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Sonata in re minore op. 2 n. 3
per violino e continuo, RV 14
Cantata per soprano
e continuo, RV 654
Elvira, anima mia
121
Militello in Val di Catania,
Chiesa SS. Sacramento al Circolo,
Ensemble vocale e strumentale
DameInCanto
IL FESTIVAL NEL 2006
Sonata in do minore per violino,
violoncello e continuo, RV 83
Allegro
Largo
Allegro
Cantata per soprano
e continuo, RV 651
Amor, hai vinto
Sonata in la minore
per violoncello e continuo, RV 44
Adagio
Allegro
Largo
Allegro
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Sarabanda (arr. J.G. Mortimer)
HENRY PURCELL (1659-1695)
Trumpet Fanfare and Tune
(arr. J.G. Gardner)
JOHANN SEBASTIAN BACH
Sheep may safely graze (arr. Jack Gale)
ANONIMO
Greensleeves Fantasy (arr. Paul Nagle)
MARC-ANTOINE CHARPENTIER
(1643-1704)
Te Deum: Preludio
(arr. J.G. Mortimer)
Cantata per soprano,
violino e continuo, RV 682
Lungi dal vago volto
***
Martedì 12 settembre – ore 21
Ragusa, Chiesa di Sant’Agata
(Giardini Iblei)
FANFARE ENSEMBLE
Carmelo Fede, tromba
Rosario Battiato, tromba
Antonino Manuli, corno
Camillo Pavone, trombone
Salvatore Distefano, trombone basso
JEREMIAH CLARKE (ca. 1674-1707)
Trumpet Voluntary
(arr. David R. Thomas)
CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643)
Toccata, da Orfeo
(arr. Edward H. Tarr)
ANDREA GABRIELI (ca. 1510-1586)
March for St. Marks
(arr. Geralde Tolmage)
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Aria sulla quarta corda
(arr. A. Manuli)
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
Wassermusic, suite
(arr. Erwin Knopper)
JOHANN SEBASTIAN BACH
Fuga in sol minore
(arr. Charles Decker)
GIOVANNI BATTISTA MARTINI
(1706-1784)
Gavotte des moutons
(arr. Thierry Caens)
***
Giovedì 14 settembre – ore 21
Caltagirone
Chiesa di San Giacomo
Ave Maris Stella
ENSEMBLE FEMMINILE
VOCALE E STRUMENTALE
EMANUEL RINCON D’ASTORGA
EMANUEL RINCON D’ASTORGA
(1680-ca. 1757)
Ave Maris Stella
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
(1710-1736)
da «Stabat Mater»
Amen
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
da «Gloria»
Laudamus Te
Domine Deus
HENRY PURCELL (1659-1695)
da «Dido and Aeneas»
When I am laid
ANTONIO VIVALDI
da «Bajazet»
Sposa, son disprezzata
da «Juditha triumphans»
Agitata infido flatu
ALESSANDRO SCARLATTI
(1660-1725)
da «Stabat Mater»
Stabat Mater
O quam tristis
Vidit suum dulcem natum
Juxta crucem
Quando corpus
122
Venerdì 15 settembre – ore 21
Palazzolo Acreide
Chiesa di Sant’Antonio Abate
Giovanni Battista Pergolesi
Stabat Mater
CORO E ORCHESTRA
DAMEINCANTO
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
(1710-1736)
Stabat Mater per soprano, contralto,
archi e basso continuo
Stabat Mater
Cujus animam
O quam tristis
Quae moerebat
Quis est homo
Vidit suum
Eja Mater
Fac ut ardeat
Sancta Mater
Fac ut portem
Inflammatus
Quando corpus
Amen
ANTONIO VIVALDI
(1678-1741)
da «Bajazet»
Sposa, son disprezzata
da «Juditha triumphans»
Agitata infido flatu
ALESSANDRO SCARLATTI
(1660-1725)
dallo «Stabat Mater»
Stabat Mater
O quam tristis
Vidit suum dulcem natum
Juxta crucem
Quando corpus
***
Sabato 16 settembre – ore 21
Noto, Teatro Comunale
Magie Barocche
CORO E ORCHESTRA FEMMINILE
DELLA CAMERATA POLIFONICA
SICILIANA
COMPAGNIA CITTÀ TEATRO DANZA
SILVANA LO GIUDICE, coreografa
IL FESTIVAL NEL 2006
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
(1710-1736)
Stabat Mater per soprano, contralto,
archi e basso continuo
Stabat Mater
Cujus animam
O quam tristis
Quae moerebat
Quis est homo
Vidit suum
Eja Mater
Fac ut ardeat
Sancta Mater
Fac ut portem
Inflammatus
Quando corpus - Amen
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
da «Bajazet»
Sposa, son disprezzata
da «Juditha triumphans»
Agitata infido flatu
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Concerto brandeburghese
n. 3 in sol maggiore, BWV1048
Allegro
Andante
Andante assai
Modica, Chiesa di San Giorgio,
Gli splendori del barocco
italiano e tedesco,
Academia Montis Regalis
123
GIUGNO 2007, NOTO: LA CATTEDRALE APRE ALLA CITTÀ
COMUNE DI NOTO
ideazione e organizzazione
NOTO - 18, 20 e 22 giugno 2007
GIUGNO 2007, NOTO: LA CATTEDRALE APRE ALLA CITTÀ
Lunedì 18 giugno – ore 21
Noto, piazza Municipio
Mercoledì 20 giugno – ore 21
Noto, Basilica del SS. Salvatore
Venerdì 22 giugno – ore 21
Noto, Cattedrale
ITALIAN BRASS BAND
DAMEINCANTO
Ensemble femminile
della Camerata Polifonica Siciliana
CORO E ORCHESTRA DELLA
CAMERATA POLIFONICA SICILIANA
MELITA LAMICELA,
CHIARA VYSSIA URSINO, soprani
FRANCESCA APARO,
FRANCESCA GUIDA, mezzosoprani
GIOVANNI FERRAUTO, direttore
tromba in mi bemolle:
Giuseppe Muscarnera,
trombe: Carmelo Fede, Massimo
Mascara, Francesco Fratantonio,
Vincenzo Savasta, Luca Di Martino,
Fabio Di Giacomo, Mario
Musumarra, Gianni Di Martino,
Emanuele Bellocchi, Giuliano Molino
flicorni soprani: Letterio Furnari,
Francesco Vella
flicorni baritoni: Camillo Pavone,
Giuseppe Mangiameli
corni: Carmelo Pinzone, Salvatore
Visalli, Giuseppe Zago, Giuseppe
Berardi
tromboni: Vincenzo Paratore, Venero
Sorbello, Carmelo Gianna, Giuseppe
Liggieri, Salvatore Cannavò
eufoni: Antonino Carbonaro,
Raimondo Terranova, Alessio
Centamore
bassi tuba: Valentino Biondo, Leandro
Rosa, Davide Spataro, Angelo
Pappalardo
percussioni: Giovanni Caruso, Simone
Bruno, Mariapaola Marletta, Valerio
Virgillito, Giuseppe Finocchiaro,
Davide Santonocito, Antonino
Piscitello
SALVATORE DISTEFANO, direttore
MARC-ANTOINE CHARPENTIER
(1634 o 1636-1704)
dal Te Deum
Preludio
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
Corale
Toccata in re minore
Anna Magdalena’s Songs
HENRY PURCELL (1659-1695)
Trumpet voluntary
Trumpet tune and air
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
da Music for the Royal Fireworks
Suite
Melita Lamicela,
Chiara Vyssia Ursino, soprani
Francesca Aparo,
Antonella Guida, mezzosoprani
Emilia Belfiore,
Samantha Fidanza, violini
Rosaria Milici, viola
Natalina Messina, violoncello
Patrizia Privitera, contrabbasso
Gabriella Santonocito, clavicembalo
ALESSANDRO SCARLATTI
(1660-1725)
dallo Stabat Mater
Stabat Mater dolorosa
Juxta crucem
Quando corpus – Amen
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
(1710-1736)
Stabat Mater per soprano,
contralto, archi e basso continuo
Stabat Mater
Cujus animam
O quam tristis
Quae moerebat
Quis est homo
Vidit suum
Eja Mater
Fac ut ardeat
Sancta Mater
Fac ut portem
Inflammatus
Quando corpus - Amen
MARC-ANTOINE CHARPENTIER
(1634 o 1636-1704)
dal Te Deum
Preludio
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685-1750)
dalla Cantata BWV 187
Jesus bleibet meine Freude
Meditazione sull’Aria
sulla IV corda
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
In furore iustissimae Irae
Mottetto per soprano e orchestra
Gloria in re maggiore
per soli coro e orchestra
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
dal Messiah
Alleluia
Noto, piazza Municipio,
La Cattedrale apre alla città
INCANTI DI NATALE 2008
Martedì 23 dicembre - ore 20
Avola
Chiesa San Giovanni Battista
PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA
ENSEMBLE CALAMUS
CORALE SICILIANA
GIUSEPPE DI MARE, organista
SALVATORE LA ROSA, direttore
Musiche di FRESCOBALDI,
ZIPOLI, ADAM
In collaborazione col Festival
Internazionale Città di Avola
***
Giovedì 25 dicembre - ore 20
Lentini, Chiesa Madre Sant’Alfio
CORO AD DEI LAUDEM
INSIEME STRUMENTALE
VOX CHORDIS
EZIO SPINOCCIA, direttore
Musiche di MOZART,
ELGAR, ANTONELLI
In collaborazione con
il Comune di Lentini
***
Venerdì 26 dicembre - ore 20
Noto, Chiesa di San Carlo al Corso
CORO E ORCHESTRA
“PAOLO ALTIERI”
LUCA GALIZIA, direttore
Musiche di FRISINA,
GALIZIA, FERRAUTO
In collaborazione con
il Comune di Noto
e la Chiesa di San Carlo al Corso
dal 23 dicembre 2008 al 6 gennaio 2009
126
INCANTI DI NATALE 2008
Sabato 3 gennaio - ore 20
Augusta, Chiesa Madre
ENSEMBLE CALAMUS
CORO ANTHEA ODES
CORO AD DEI LAUDEM
MARIA GRAZIA MORELLO
EZIO SPINOCCIA, direttori
Musiche di ADAM,
COUPERIN, FERRAUTO
***
Domenica 4 gennaio - ore 20
Palazzolo Acreide
Basilica di San Sebastiano
QUARTETTO ARCHIMEDE
CHIARA VYSSIA URSINO, soprano
Musiche di VIVALDI,
BACH, MOZART
***
Martedì 6 gennaio - ore 20
Siracusa, Cattedrale
GIOVANNI FERRAUTO, direttore
ENSEMBLE CALAMUS
CORO “PAOLO ALTIERI”
CORALE SICILIANA
ENSEMBLE MUSICA ANTIQUA
Musiche di VIVALDI,
HÄ NDEL, FERRAUTO
Siracusa, Cattedrale
127
NOTTI DI MEZZA ESTATE 2009
Regione Siciliana
Assessorato Beni Culturali
Ambientali e Pubblica istruzione
Comune di Noto
Dipartimento Beni Culturali, Ambientali
Educazione Permanente
Architettura e Arte Contemporanea
Soprintendenza
Beni Culturali
Ambientali Siracusa
Comune di Siracusa
128
Comune di Augusta
NOTTI DI MEZZA ESTATE 2009
Venerdì 11 settembre - ore 21
Siracusa
Chiesa di Santa Lucia alla Badia
Intorno a Michelangelo Merisi
ENSEMBLE BAROCCO ELLYPSIS
Con la partecipazione
di GALATEA RANZI
Musiche di MARINO,
SWEELINCK, TELEMANN
***
Domenica 4 ottobre - ore 0:30
Siracusa, piazza Duomo
Clerici vagantes
PERCUSSIO MUNDI
Musiche di GUILLAUME DE
MACHAUT, GIOVANNI SOLLIMA,
MARIN MARAIS
***
Domenica 4 ottobre - ore 5:00
Siracusa
Chiesa di Santa Lucia alla Badia
Domenica 20 settembre - ore 21
Siracusa, Tempio di Giove
Laudi mattutine
Rievocazioni mitiche
ENSEMBLE MUSICANTIQUA
AMATO JAZZ TRIO
Musiche tratte da:
Laudario di Cortona (XIII sec.)
Cantigas de Santa Maria (XIII sec.)
Llibre Vermell (XIV sec.)
Musiche di Amato, Davis, Parker
***
Mercoledì 23 settembre - ore 18
Vendicari, Torre di Vendicari
***
Rewind
Sabato 10 ottobre - ore 21
Siracusa, Tempio di Apollo
NELLO TOSCANO QUARTET
Antiche rivisitazioni
Musiche di GERSHWIN,
JOBIM, PORTER
ENSEMBLE DI FIATI
“CITTÀ DI MELILLI”
MICHELE NETTI, direttore
***
Venerdì 25 settembre - ore 21
Brucoli, piazza Castello
Immagini sonore
ITALIAN BRASS BAND
SALVATORE DISTEFANO, direttore
Musiche di MANCINI,
ROTA, ZIMMER
***
Musiche di BADELT,
CARNEVALI, SHOW
***
Domenica 18 ottobre - ore 21
Noto, ex caserma Cassonello
ENSEMBLE ARCHIMEDE
MARIA PIA TRICOLI, pianista
Musiche di J. S. BACH, VIVALDI
Sabato 3 ottobre - ore 21
Siracusa, Castello Maniace
CarI Orff
Carmina Burana
CAMERATA POLIFONICA SICILIANA
ENSEMBLE PERCUSSIO MUNDI
GIOVANNI FERRAUTO, direttore
Siracusa, Chiesa di Santa Lucia alla Badia
129
INCANTI DI NATALE 2009
Mercoledì 23 dicembre - ore 19
Avola, Chiesa Madre
PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA
Natale siciliano
AGATA LO CERTO, voce
Nuvene natalizie
della tradizione siciliana
***
Domenica 27 dicembre - ore 20
Rosolini, Chiesa Madre
CORALE “CITTÀ DI ROSOLINI”
CORO “PAOLO ALTIERI”
EMANUELE CALVO
LUCA GALIZIA, direttori
Musiche di HÄ NDEL,
PEROSI, FRISINA
***
Martedì 29 dicembre - ore 20
Palazzolo Acreide
Basilica di San Sebastiano
Natale siciliano
AGATA LO CERTO, voce
Nuvene natalizie
della tradizione siciliana
***
Mercoledì 30 dicembre - ore 19
Noto, Cattedrale Di San Nicolò
QUARTETTO DI SASSOFONI ARCADIA
Musiche di ALBINONI,
PACHELBEL, BACH
In collaborazione con
l’Associazione Amici
della Cattedrale di Noto
***
P
R
O
G
R
A
M
M
A
Sabato 2 gennaio - ore 20
Carlentini, Chiesa di Santa Tecla
MAGIE BAROCCHE ENSEMBLE
Musiche di PURCELL,
MOZART, PIERPONT
130
INCANTI DI NATALE 2009
Domenica 3 gennaio - ore 19
Floridia, Chiesa di Sant’Anna
ENSEMBLE ARCHIMEDE
CHIARA VYSSIA URSINO, soprano
Musiche di CORELLI,
VIVALDI, MOZART
***
Lunedì 4 gennaio - ore 19
Canicattini Bagni, Chiesa Madre
Santa Maria degli Angeli
GOSPEL & SOUL GROUP
Traditional spirituals
***
Martedì 5 gennaio - ore 20
Augusta, Duomo
CORALE POLIFONICA
ANTHEA ODES
ENSEMBLE VOCALE
E STRUMENTALE DAMEINCANTO
MARIA GRAZIA MORELLO
direttore
Musiche di BACH,
COUPERIN, GRUBER
***
Mercoledì 6 gennaio - ore 20
Siracusa, Cattedrale
CORO E ORCHESTRA
DELLA CAMERATA
POLIFONICA SICILIANA
ENSEMBLE MUSICANTIQUA
GIOVANNI FERRAUTO
GIORDANO RICCI
direttori
Musiche di BACH,
VIVALDI, HÄ NDEL
Palazzolo Acreide,
Basilica di San Sebastiano,
Natale siciliano, Agata Lo Certo
131
IL FESTIVAL NEL 2010
DIRETTORE ARTISTICO
IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE
Antonio Marcellino
SEGRETERIA ARTISTICA
Chiara Vyssia Ursino
DIREZIONE TECNICA
Carmelo De Vita
UFFICIO STAMPA
Caterina Rita Andò
COORDINAMENTO
&+39 095 2503348
fax+39 095 3527109
www.magiebarocche.it
[email protected]
via Crociferi 36/a
95124 Catania
EDITORIALE
Salvatore Maugeri
CON IL CONTRIBUTO DI
IN COLLABORAZIONE CON
PROVINCIA
REGIONALE
DI CATANIA
MINISTERO DELL’INTERNO
FONDO EDIFICI DI CULTO
PROVINCIA
REGIONALE
DI RAGUSA
SOPRINTENDENZA
PER IL PATRIMONIO
STORICO, ARTISTICO
ED ETNOANTROPOLOGICO
E PER IL POLO MUSEALE
DELLA CITTÀ DI ROMA
PROVINCIA
REGIONALE
DI SIRACUSA
SOPRINTENDENZA
DEI BENI CULTURALI
E DELL’IDENTITÀ
SICILIANA DI SIRACUSA
PROGETTO GRAFICO E WEB MASTER
Studio Russo/lookland.com - [email protected]
STAMPA
Tipolitografia Placido Dell’Erba
ideazione
ideazione ee organizzazione
organizzazione
dal 10 giugno al 4 settembre 2010
132
IL FESTIVAL NEL 2010
M
agie Barocche continua il suo cammino ricco di successi e prestigiosi riconoscimenti
internazionali. Fiore all’occhiello il disco
The Musick for the Royal Fireworks e Concerti a due cori
di Händel, coprodotto con l’Orchestra Barocca Zefiro e registrato dalla Sony ‘miracolosamente’
all’aperto nel chiostro dei Gesuiti a Catania. Una
scommessa premiata nel 2009: Diapason d’or, miglior disco dell’anno, conferito dalla rivista francese «Diapason» ed Editor’s Choice per l’inglese «Gramophone».
Forte di questa spinta propulsiva, anche questa
terza edizione si caratterizza per l’incremento
dell’attività discografica e per le collaborazioni con
i più importanti organismi del settore. Le registrazioni, effettuate nei monumenti barocchi del Val di
Noto, contengono nei booklets allegati le foto dei siti
che hanno ospitato e favorito la produzione: ottimo
veicolo di investimento per l’immagine del comprensorio.
Inserito all’interno di un ampio progetto di valorizzazione dei luoghi di eccellenza del turismo
culturale, sulla scia del riconoscimento UNESCO
(World Heritage List) ottenuto dagli otto comuni del
Val di Noto nel 2002, il festival mantiene l’impianto
delle precedenti edizioni. Viene confermata altresì
la formula, dimostratasi vincente, degli spettacoli
senza repliche che ha accresciuto la circolazione di
artisti e turisti all’interno del distretto.
Tra le novità l’inaugurazione a Roma e a Siracusa con un omaggio al Caravaggio nel IV Centenario
della morte, che partirà dalla splendida cornice della chiesa di Santa Maria del Popolo della capitale,
per approdare nella chiesa di Santa Lucia alla Badia
del capoluogo aretuseo in un ideale ponte che collega due delle tappe più importanti per la vita e la
carriera di Michelangelo Merisi.
Sostenuto fin dalla prima edizione dalla Società
Arcus, Magie Barocche quest’anno si avvale anche
del contributo delle province di Catania, Ragusa e Siracusa, che con il loro intervento suggellano l’interesse del territorio per questa iniziativa in piena linea con l’attuazione del “Codice dei beni culturali e
del paesaggio”, innovativo strumento per la piena
valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
Andrea della Robbia, Natività,
1487, Militello in Val di Catania,
Santuario di Santa Maria della Stella
Antonio Marcellino
direttore artistico
133
IL FESTIVAL NEL 2010
Giovedì 10 giugno - ore 21
Roma
Chiesa di Santa Maria del Popolo
Sabato 12 giugno - ore 21
Siracusa
Chiesa di Santa Lucia alla Badia
Magie d’ombra et di luce
Historia senza attione
intorno a Michelangelo Merisi
Concerto di suoni, luci e parole nel
IV Centenario della morte
del Caravaggio.
A cura di Antonio Marcellino
Testi liberamente tratti
da opere e testimonianze
di Karel van Mander (1603),
Vincenzo Mirabella (1613),
Giovan Battista Marino (1619),
Giovanni Baglione (1642),
Giovan Pietro Bellori (1672),
Joachim von Sandrart (1675)
e di Andrea Camilleri (2007)
con GALATEA RANZI
ed ENRICO LO VERSO
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
CAPPELLA MUSICALE
DI SAN GIACOMO
Elena Cecchi Fedi, soprano
Maria Chiara Chizzoni, soprano
Silvia De Palma, soprano
Margherita Pace, soprano
Jean Nirouët, alto
Maurizio Dalena, tenore
Renato Moro, tenore
Luigi De Donato, basso
Fabrizio Di Bernardo, basso
Valerio Losito, violino
Stefano Bagliano, flauto dritto
Lambert Colson, cornetto
Luigino Leonardi, trombone
Massimiliano Costanzi, trombone
Stan Adams, trombone basso
Simone Vallerotonda, liuto,
chitarra, tiorba
Andrea Coen, clavicembalo, organo
FLAVIO COLUSSO, direttore
Regia di MARCO ANDRIOLO
Produzione musicale a cura di
MUSICAIMMAGINE, Roma
Silvia De Palma
direttore di produzione
Francesco Quattrocchi
assistente alla direzione musicale
EMILIO DE’ CAVALIERI (1550-1602)
da Rappresentatione
di Anima et di Corpo
Sinfonia I e Choro à 4 voci
GIOVANNI PAOLO CIMA
(ca. 1570-1630)
Sonata per flauto, violino e bc
da “Concerti Ecclesiastici”
PAOLO D’ARAGONA (secc. XVI-XVII)
Toccata per liuto
SCIPIONE STELLA (1558/9-1622)
Aurea luce Inno à 5 voci
“in Festo Apostolorum
Petri, et Pauli”
GIOVANNI PIERLUIGI DA
PALESTRINA (1525-1594)
Vestiva i colli
Madrigale à 5 voci “adiminuito”
da FRANCESCO ROGNONI
Selva dei vari passaggi secondo l’uso
moderno, per cantare et suonare con
ogni sorte de stromenti
EMILIO DE’ CAVALIERI
da Rappresentatione
di Anima et di Corpo
Scene III, VI, VII, VIII
con: Angelo Custode, Mondo,
Corpo, Anima, Vita Mondana,
Choro di Angeli “nel Cielo, che
s’apre”
FLAVIO COLUSSO (1960)
Magie d’ombra et di luce
“Esercizio Spirituale Concertato”
per voci e strumenti
(prima esecuzione assoluta)
GIOVANNI PAOLO CIMA
Sonata per Cornetto & Trombone
da “Concerti Ecclesiastici”
SCIPIONE STELLA
O vos omnes Mottetto à 5 voci
“Ante Sepulchrum”
GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643)
Toccata avanti la Messa
della Madonna
134
SCIPIONE STELLA
Ave maris stella Inno à 5 voci
“in Festo Beatae Mariae”
EMILIO DE’ CAVALIERI
da Rappresentatione
di Anima et di Corpo
Sinfonia II e Choro à 6 voci
***
Domenica 4 luglio 2010 - ore 21
Noto, Chiostro dei Gesuiti
Giovanni Battista Pergolesi
Il Flaminio
Commedia per musica
di Gennarantonio Federico
Nuovo allestimento scenico
realizzato in collaborazione
con l’Istituto Musicale
«Vincenzo Bellini» di Catania
ORCHESTRA
DELL’ISTITUTO MUSICALE
«VINCENZO BELLINI» DI CATANIA
oboi: Claudio Spoto*,
Francesco Finocchiaro
corni: Nunzio Longhitano*,
Ignazio Coco
violini: Gioacchino Pantò*, Luca
Sebastiano Cannavò*, Erika Ragazzi,
Nadia Tidona, Martina De Sensi,
Rosario Salvatore Licitra, Velia
Sammataro, Filippo Di Maggio,
Giuseppe Almirante, Riccardo Failla,
Gemma Pappalardo, Cristian Bianca
viole: Gaetano Adorno*, Toti Famiani,
Melania Galizia, Mariodavide
Leonardi
violoncelli: Benedetto Munzone*, Jasha
Parisi, Mario Licciardello, Enrico
Sorbello
contrabbassi: Claudio Nicotra*, Gabriele
Timpanaro
clavicembalo: Enrico Dibennardo
maestro collaboratore: Stefano Sanfilippo
*prime parti
Personaggi e interpreti:
POLIDORO
SALVATORE FRESTA, tenore
FLAMINIO
CHIARA VYSSIA URSINO, soprano
In alto:
Siracusa,
Chiesa di Santa Lucia alla Badia,
Magie d’ombra et di luce,
Galatea Ranzi, Enrico Lo Verso
e Ensemble Seicentonovecento
Al centro a destra:
Modica, Atrio di Palazzo San
Domenico, L’Orlando barocco,
Filippo Mineccia
A destra:
Noto, Chiostro dei Gesuiti,
Il Flaminio
IL FESTIVAL NEL 2010
GIUSTINA
SABRINA MESSINA, mezzosoprano
AGATA
DANIELA ROSSELLO, soprano
FERDINANDO
MASSIMO BLANCO, tenore
CHECCA
MANUELA CUCUCCIO, soprano
BASTIANO
SALVATORE DISCA, baritono
ENRIQUE BATIZ, direttore
Adattamento e regia
di GIOVANNI GRASSO
Atto Primo
Introduzione
Mentre l’erbetta pasce l’agnella,
pastorale (POLIDORO)
Con queste paroline
aria (BASTIANO)
D’amor l’arcano ascoso
aria (GIUSTINA)
Scuote e fa guerra
aria (FLAMINIO)
Non si cchella ch’io lassaje
aria (FERDINANDO)
Non vò tal sposo
aria (AGATA)
Oddio! Sei troppo barbara!
aria (FLAMINIO)
A lui donai ’l mio core
aria (CHECCA)
Quel morzelletto cannarutetto
duetto (POLIDORO E BASTIANO)
Atto Secondo
La sciorte mia è accussì barbara
aria (FERDINANDO)
In mezzo a questo petto
aria (GIUSTINA)
Io son d’un animuccio
aria (CHECCA)
Da rio funesto turbine
recitativo e aria (AGATA)
Quanno voi vi arrosseggiate
aria (BASTIANO)
Se spiegi i sensi miei
duetto (GIUSTINA E FLAMINIO)
Cacciatemi, cacciatemi, terzetto
(CHECCA, POLIDORO E BASTIANO)
Atto Terzo
Chi ha il cor fra le catene
aria (FLAMINIO)
Non abbia più riposo
recitativo e aria (POLIDORO)
Per te ho io nel core
duetto (CHECCA E BASTIANO)
Ite a godere ch’io non v’invidio
finale (TUTTI)
***
Sabato 17 luglio - ore 21
Modica
atrio di Palazzo San Domenico
L’Orlando barocco
ENSEMBLE ANTONIO IL VERSO
Filippo Mineccia, controtenore
Patrizio Germone, Alfia Bakieva, violini
Giannicola Stagno, viola
Claire Lamquet, violoncello
Luca Ghidini, contrabbasso
Giuseppe Paradiso, flauto dolce
IGNAZIO MARIA SCHIFANI
maestro concertatore al cembalo
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685-1759)
da Orlando
Ouverture
Cielo! se tu il consenti, aria
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
da Orlando furioso
Nel profondo cieco mondo, aria
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
da Ariodante
Ouverture
Dover, giustizia, amor, aria
da Orlando
Non fu già men forte Alcide, aria
da Rinaldo
Ouverture
ANTONIO VIVALDI
da Orlando furioso
Sol da te, mio dolce amore, aria
136
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
da Orlando
Ah, stigie larve,
recitativo accompagnato
Già latra Cerbero, arioso
Vaghe pupille, no non piangete, aria
***
Sabato 7 agosto - ore 21
Caltagirone
Cattedrale di San Giuliano
Musica strumentale
a Napoli nel Sei e Settecento
ORCHESTRA BAROCCA
CAPPELLA PIETÀ DE’ TURCHINI
Marco Piantoni violino primo
Nunzia Sorrentino violino secondo
Rosario Di Meglio viola
Alberto Guerrero violoncello
Giorgio Sanvito contrabbasso
Francesco Moi cembalo
GIUSEPPE ANTONIO AVITRANO
(ca. 1670 - 1756)
Sonata op. III n. 1 L’Aurora
à tre violini e basso continuo
Grave
Allegro
Adagio
Allegro
PIETRO MARCHITELLI
ca. 1643 - 1729)
Sonata à due violini e basso
continuo in sol minore
Allegro
Canzone
Adagio
Allegro
NICOLA MATTEIS
(ca. 1650 - ca. 1714)
Suite à violino solo da: «Ayrs for
the violin first part, London 1685»
Preludio
Diverse bizzarrie sopra la vecchia
Sarabanda ò pur Ciaccona
PIETRO MARCHITELLI
Sonata à tre violini e basso
continuo in fa maggiore
Adagio-Allegro
Presto
Adagio
Allegro
IL FESTIVAL NEL 2010
GIUSEPPE ANTONIO AVITRANO
Sonata op. III n. 2 L’Aragona
à tre violini e basso continuo
in re maggiore
Largo
Allegro
Adagio
Allegro
NICOLA MATTEIS
Suite à violino solo da: «Ayrs for
the violin first part, London 1685»
Preludio in fantasia
Allegro
Aria malinconica
Giga
Sarabanda con affetti
GIOVANNI CARLO CAILÒ
(ca. 1659 - 1722)
Sonata à tre violini
e basso continuo
Largo assai
Allemanda
Fuga
Adagio
Allegro
***
Mercoledì 25 agosto - ore 21
Scicli, Chiesa di San Michele
...et suonare
con ogni sorte de stromenti
GABRIELE CASSONE
tromba naturale
ANTONIO FRIGÉ
clavicembalo
GIROLAMO FANTINI (1600 - 1675)
Sonata detta del Niccolini
Sonata detta del Vitelli
BERNARDO STORACE
(ca. 1637 - ca. 1707)
Ballo della Battaglia
GIOVANNI BONAVENTURA VIVIANI
(1638 - 1693)
Sonata II
per trombetta sola et organo
[Andante]
[Allegro]
Adagio
Aria
Presto
BERNARDO PASQUINI (1637 - 1710)
Variationi in Do
GIOVANNI PAOLO CIMA
(ca. 1570 - 1622)
Canzona XIII
Canzona detta la Novella
ANDREA FALCONIERO
(1585 - 1656)
Batalla de Barabasso y Satanas
ANTONIO VIVALDI
(1678 - 1741)
Concerto in Sol maggiore
Allegro assai
Adagio
Presto
HENRY PURCELL (1659 - 1695)
The Prince of Denmark’s March
Ayr
Trumpet tune
JOHN STANLEY (1712 - 1786)
Suite of Trumpet voluntaries
Allegro
Adagio
Andante
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685 - 1759)
Suite da Water Music
Ouverture
Giga
Menuet
Marcia I e II
***
Sabato 28 agosto - ore 21
Catania
Chiostro di Palazzo Minoriti
Lo specchio musicale
Archi e fiati in dialogo
ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO
Paolo Grazzi, Emiliano Rodolfi, oboi
Alberto Grazzi, fagotto
Nick Robinson,
Cecilia Bernardini, violini
Teresa Ceccato, viola
Gaetano Nasillo, violoncello
Giuseppe Lo Sardo, contrabbasso
Francesco Corti ,clavicembalo
ALFREDO BERNARDINI
oboe e direzione
137
HENRY PURCELL
(1659 - 1695)
Suite da The Gordian Knot Unty’d
Z597
Overture
Air
Minuet
Jig
Chaconne
ANTOINE DORNEL (ca. 1685 - 1765)
Sonate en quatuor in la minore
da “Livre de Simphonies” (1709)
Gravement/Vite
(Vivement)
(Gravement)
(Fugue)
ANTONIO VIVALDI
(1678 - 1741)
Concerto per archi
in mi minore RV 134
(Allegro)
Andante e pianissimo
Allegro
JOHANN FRIEDRICH FASCH
(1688 - 1758)
Ouverture in sol minore
FWV K:g2
Ouverture
Aria Largo
Jardiniers
Aria Largo
Aria Allegro
Gavotte
Menuet
GEORG PHILIPP TELEMANN
(1681 - 1767)
Concerto in si bemolle maggiore
per 3 oboi, 3 violini e basso
continuo TWV 44:43
Allegro
Largo
Allegro
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685 - 1750)
Ouverture in re maggiore
BWV1069
Ouverture
Bourrée 1 & 2
Gavotte
Menuet 1 & 2
Réjouissance
***
IL FESTIVAL NEL 2010
Giovedì 2 settembre - ore 21
Ragusa
Cattedrale di San Giovanni Battista
Venerdì 3 settembre ore 21
Militello in Val di Catania
Auditorium San Domenico
Sabato 4 settembre ore 21
Palazzolo Acreide
piazza del Popolo
Maestri siciliani
nella Napoli del Seicento
Johann Sebastian Bach
Da Köthen a Lipsia
Pergolesi e dintorni…
Concerto con letture tratte
dal Combattimento Spirituale
e dal Modo di dire la Corona della
Madonna di Lorenzo Scupoli,
nel IV Centenario della morte
(Napoli, 1610)
ACADEMIA MONTIS REGALIS
CAPPELLA MUSICALE THEATINA
Silvia De Palma, voce recitante
Elena Cecchi Fedi, soprano
Jean Nirouët, alto
Valerio Losito, Laura Scipioni, violini
Matteo Scarpelli, violoncello
Andrea Damiani, tiorba
Andrea Coen organo
FLAVIO COLUSSO
direttore al cembalo
CATALDO AMODEI
(Sciacca, 1649 - Napoli, 1693)
Litania della Beata Vergine
Laetatus sum
(Edizione critica a cura di F. Colusso
e Domenico Antonio D’Alessandro,
«Musica Theatina», Lucca, LIM, 2003)
ALESSANDRO SCARLATTI
(Palermo, 1660 - Napoli, 1725)
nel 350° anniversario della nascita
Lectio III Feria V. “in Cena Domini”
[Jod - Caph - Lamed - Mem - Nun]
dalle “Lamentazioni
per la Settimana Santa”
(Nuova edizione critica a cura di
Benedikt Poensgen, «Monumenti
Musicali dell’Accademia Filarmonica
di Bologna», Lucca, LIM, 2010)
Fiorella Andriani flauto
Francesco D’Orazio violino
Mariangiola Martello, Giorgio
Tabacco clavicembali
Raul Orellana, Paola Nervi violini
Pasquale Lepore viola
Marco Testori violoncello
Roberto Bevilacqua contrabbasso
Concerto in do minore BWV 1062
per due clavicembali, archi
e continuo
Allegro
Adagio
Allegro
Concerto in la minore BWV 1041
per violino, archi e continuo
Allegro
Adagio
Allegro
Ouverture in si minore BWV 1067
per flauto, archi e continuo
Ouverture
Rondeau
Sarabande
Bourrée I-II
Polonaise
Menuet
Badinerie
Concerto in do minore BWV 1060
per due clavicembali, archi e
continuo
Allegro
Adagio
Allegro
***
Salve Regina
Attribuito secondo il Ms.
della Biblioteca del Conservatorio
“S. Pietro a Majella” di Napoli
***
ENRICO RAVA tromba
OJDM ORCHESTRA JAZZ
DEL MEDITERRANEO
Orazio Maugeri,
Marco Caruso, sax alto
Rino Cirinnà,
Gaetano Cristofaro, sax tenore
Carlo Cattano, sax baritono
Silvio Barbara, Salvo Riolo,
Dino Amasi, Jo Morello, trombe
Camillo Pavone, Nando Sorbello,
Antonio Caldarella,
Salvo Distefano, tromboni
Osvaldo Corsaro, pianoforte
Alberto Fidone, contrabbasso
Giuseppe Tringale, batteria
QUARTETTO ARCHIMEDE
Enzo Ligresti,
Corrado Genovese, violini
Gaetano Adorno, viola
Benedetto Munzone, violoncello
NELLO TOSCANO direttore
BOB MINTZER (1953)
Ancestor
Life Of The Party
RALPH RAINGER (1901 - 1942)
Easy Living
GEORGE GERSHWIN (1898 - 1937)
But not for me
Omaggio a Giovanni Battista
Pergolesi (1710 - 1736)
Stabat Mater
WAYNE SHORTER (1933)
Footprints
RICHARD ROGERS (1902 - 1979)
My funny Valentine
LEON BERRY (1910 - 1941)
Christopher Columbus
Palazzolo Acreide, piazza del Popolo,
Pergolesi e dintorni...,
Enrico Rava, il Quartetto Archimede e
l’Orchestra Jazz del Mediterraneo
diretti dal M° Nello Toscano
138
IL FESTIVAL NEL 2012
DIRETTORE ARTISTICO
IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE
Antonio Marcellino
SEGRETERIA ARTISTICA
Claudia Patané
UFFICIO STAMPA
Caterina Rita Andò
COORDINAMENTO
EDITORIALE
Salvatore Maugeri
CON IL CONTRIBUTO DI
&+39 095 2503348
fax+39 095 3527109
www.magiebarocche.it
[email protected]
via Crociferi 36/a
95124 Catania
IN COLLABORAZIONE CON
PROVINCIA
REGIONALE
DI CATANIA
REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO REGIONALE
DEI BENI CULTURALI
E DELL’IDENTITÀ SICILIANA
PROVINCIA
REGIONALE
DI RAGUSA
DIPARTIMENTO
DEI BENI CULTURALI
E DELL’IDENTITÀ SICILIANA
PROVINCIA
REGIONALE
DI SIRACUSA
SERVIZIO GALLERIA
INTERDISCIPLINARE
REGIONALE DI PALAZZO
BELLOMO DI SIRACUSA
ISTITUTO ITALIANO
PER LA STORIA
DELLA MUSICA
fondazione
PROGETTO GRAFICO E WEB MASTER
Studio Russo/lookland.com - [email protected]
STAMPA
Tipolitografia Placido Dell’Erba
ideazione e organizzazione
dal 29 luglio al 2 settembre 2012
140
IL FESTIVAL NEL 2012
I
l 4° Festival Internazionale del Val di Noto - Magie
Barocche mantiene l’impianto delle tre passate
edizioni, incentrato sull’ampio progetto di valorizzazione dei luoghi di preminenza del turismo
culturale, in linea con la naturale vocazione dei territori in cui si articola la manifestazione. Gli spettacoli si svolgeranno, infatti, all’interno degli incantevoli scenari monumentali e architettonici delle
città barocche del Val di Noto riconosciute patrimonio dell’umanità dall’UNESCO: Caltagirone,
Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto,
Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli e Siracusa.
Sulla scia dei successi internazionali ottenuti
con le precedenti produzioni discografiche premiate dalle più importanti riviste mondiali del settore, Magie Barocche quest’anno dedica a Johann
Sebastian Bach due importanti registrazioni: le
Suites a Violoncello Solo senza Basso con la prestigiosa «Fonè records» e lo Stradivari «Gore Booth»
del 1710 di Rocco Filippini e Vie di Fuga, partitura
commissionata a Maurizio Giammarco per jazz
ensemble, innestata sul fortunato filone del Festival
dedicato alla riscrittura di importanti composizioni barocche.
E ancora un omaggio al sommo compositore di
Eisenach: l’inaugurazione per augmentatione con i
Concerti per uno, due, tre e quattro tastiere;
l’integrale delle Sonate per violino e clavicembalo ini-
ziata nella prima edizione del Festival e ora portata
a termine da Francesco D’Orazio con il Guarneri
«Comte de Cabriac» del 1711.
Tra le copie di strumenti antichi spicca in questa edizione il fortepiano di «Bartholomaeus de’ Christophoris» del 1726 (conservato a Lipsia), che sarà a disposizione dei partecipanti alla Masterclass tenuta
dal maestro Andrea Coen.
Non potevano mancare gli omaggi alla musica
italiana della tromba naturale di Gabriele Cassone
e degli archi dell’Ensemble Archimede.
Infine, in collaborazione con l’Istituto Italiano
per la Storia della Musica, saranno eseguite in anteprima alcune Cantate giovanili di Alessandro Scarlatti, composte all’inizio degli anni Novanta del Seicento e conservate nella Biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Lo studio e
l’esecuzione di queste partiture, la cui pubblicazione in edizione critica è imminente, avvalorano
una già sperimentata sinergia tra la ricerca musicologica e il Festival.
Sostenuto fortemente dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali e dalla Società Arcus, il Festival
Internazionale del Val di Noto Magie Barocche continua il suo percorso grazie anche al contributo
delle province di Catania, Ragusa e Siracusa, confermando la validità di un progetto di qualità, innovativo e radicato sul territorio.
Antonio Marcellino
direttore artistico
Catania, piazza del Duomo
IL FESTIVAL NEL 2012
Domenica 29 luglio - ore 21
Catania
Chiostro di Palazzo Minoriti
per augmentatione
LUCA BALLERINI
ROBERTO CARNEVALE
GRAZIELLA CONCAS
MARIA PIA TRICOLI
pianoforti
ORCHESTRA DA CAMERA
DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE
Enzo Ligresti, Marcello Spina,
Corrado Genovese, Alessio Nicosia,
violini primi
Alessandro Cortese, Giovanni
Cucuccio, Alessio Taranto,
Gabriele Bosco, violini secondi
Gaetano Adorno,
Simone Paradiso, viole
Benedetto Munzone,
Alessandro Longo, violoncelli
Alberto Amato, contrabbasso
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685 - 1750)
Concerto in re maggiore
BWV 1054
[senza indicazione di tempo]
Adagio
Allegro
Maria Pia Tricoli
Concerto in do minore BWV 1062
[senza indicazione di tempo]
Andante
Allegro assai
Sabato 4 agosto - ore 21
Scicli, chiesa di San Michele
primopiano
ANDREA COEN, fortepiano
LODOVICO GIUSTINI DA PISTOIA
(1685 - 1743)
Sonata I in sol minore
Balletto
Corrente
Sarabanda
Giga
Minuet
Sonata II in do minore
Grave
Corrente
Giga I/II
Minuet
Sonata III in fa maggiore
Siciliana
Canzone
Andante, ma non presto
Giga
Sonata VII in sol maggiore
Allemanda
Corrente
Siciliana
Gavotta
***
Sonata VIII in la maggiore
Sarabanda
Allegro
Rondò
Giga
***
Giovedì 9 agosto 2012 - ore 21
Modica
Atrio di Palazzo San Domenico
Allegro
Adagio
Allegro
à la guerre, battaglie musicali
Allegro
Largo
Allegro
Luca Ballerini, Roberto Carnevale,
Graziella Concas, Maria Pia Tricoli
***
Sabato 11 agosto - ore 21
Caltagirone, Chiesa del Gesù
L’estro armonico
Roberto Carnevale,
Graziella Concas
Concerto in do maggiore
BWV 1064
Luca Ballerini, Graziella Concas,
Maria Pia Tricoli
Concerto in la minore BWV 1065
BERNARDO STORACE
(ca. 1637 - ca. 1707)
Ballo della Battaglia
ANDREA FALCONIERO
(1585 - 1656)
Batalla de Barabasso y Satanas
FRANCESCO GASPARINI
(1668 - 1727)
A battaglia
cantata a voce sola
e basso continuo
MICHEL PIGNOLET DE
MONTÉ CLAIR (1667 - 1737)
La Guerre
cinquième concert,
per tromba e basso continuo
FRANCESCO GASPARINI
Dove sei, dove t’ascondi
cantata a voce sola
e basso continuo
BERNARDO PASQUINI (1637 - 1710)
Variationi capricciose
ALESSANDRO MELANI
All’armi pensieri
cantata per tromba,
soprano e basso continuo
ENSEMBLE ARCHIMEDE
Enzo Ligresti, Marcello Spina,
Corrado Genovese, Alessio Nicosia,
violini primi
Alessandro Cortese, Giovanni
Cucuccio, Alessio Taranto,
Gabriele Bosco, violini secondi
Gaetano Adorno,
Simone Paradiso, viole
Benedetto Munzone,
Alessandro Longo, violoncelli
Alberto Amato, contrabbasso
Enrico Dibennardo, clavicembalo
ENSEMBLE PIAN & FORTE
MARIVÍ BLASCO, soprano
GABRIELE CASSONE, tromba naturale
ANTONIO FRIGÉ , clavicembalo
GAETANO ADORNO
maestro concertatore
ALESSANDRO MELANI (1639 - 1703)
Quai bellici accenti
cantata per tromba,
soprano e basso continuo
ANTONIO VIVALDI (1678 - 1741)
Concerto in sol maggiore
per violino, archi e basso
continuo op. 3 n. 3 RV 310
142
In alto: Catania, Chiostro di Palazzo Minoriti, per augmentatione
A sinistra: Caltagirone, Chiesa del Gesù, L’estro armonico
Sopra: Modica, Atrio di Palazzo San Domenico, à la guerre,
battaglie musicali; Ragusa, Cattedrale di San Giovanni Battista, Sonate
143
IL FESTIVAL NEL 2012
Allegro
Largo
Allegro
Enzo Ligresti
Concerto in la minore
per due violini, archi e basso
continuo op. 3 n. 8 RV 522
Domenica 19 agosto - ore 21
Palazzolo Acreide
piazza San Paolo
Sabato 25 agosto - ore 21
Ragusa, Cattedrale
di San Giovanni Battista
Vie di Fuga
The Bach Open Project
Sonate
Allegro
Larghetto e Spiccato
Allegro
OJDM
ORCHESTRA JAZZ
DEL MEDITERRANEO
Enzo Ligresti, Marcello Spina
Concerto in re maggiore
per quattro violini, violoncello,
archi e basso continuo
op. 3 n. 1 RV 549
Giovanni Nicosia, Salvo Riolo,
Giuseppe Privitera, Giovanni
Morello, trumpets
Camillo Pavone, Roberto Rossi,
Giuseppe Consiglio, Antonio
Caldarella, trombones
Orazio Maugeri, alto & soprano sax
Marco Caruso, alto sax
Rino Cirinnà, tenor sax
Gaetano Cristofaro,
tenor sax / bass clarinet
Carlo Cattano, baritone Sax & flute
Sebi Burgio, piano
Alberto Fidone, double bass
Peppe Tringali, drums
Allegro
Largo e Spiccato
Allegro
Marcello Spina, Alessandro
Cortese, Alessio Nicosia,
Giovanni Cucuccio, Alessandro
Longo
Concerto in re maggiore
per violino, archi e basso
continuo op. 3 n. 9 RV 230
Allegro
Larghetto
Allegro
Enzo Ligresti
Concerto in re minore
per due violini, violoncello,
archi e basso continuo
op. 3 n. 11 RV 565
Allegro
Adagio e Spiccato
Allegro
Largo e Spiccato
Allegro
MAURIZIO GIAMMARCO, direttore
JOHANN SEBASTIAN BACH
MAURIZIO GIAMMARCO
Regium Waltz
(soloists Giammarco, Burgio, Tringali)
Sinfonia IX revisited
(soloists Maugeri, Cattano, Rossi)
Diversi Canoni
(soloists Rossi, Burgio,
Giammarco, Tringali)
Bach Gigabytes
(soloist Burgio)
Trio Sonata Jazz Adventures Part I
Enzo Ligresti, Alessandro
Cortese, Alessandro Longo
Concerto in si minore
per quattro violini, violoncello,
archi e basso continuo
op. 3 n. 10 RV 580
(soloists Rossi, Cirinnà)
Allegro
Largo-Larghetto
Adagio-Largo-Allegro
(soloists Maugeri, Rossi)
Enzo Ligresti, Marcello Spina,
Corrado Genovese, Alessio
Nicosia, Benedetto Munzone
Trio Sonata Jazz Adventures Part II
(soloists Cristoforo, Rossi, Cirinnà)
Trio Sonata Jazz Adventures Part III
(soloist Maugeri)
Trio Sonata Jazz Adventures Part IV
***
***
144
FRANCESCO D’ORAZIO, violino
GIORGIO TABACCO, clavicembalo
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685 - 1759)
Sonata in re minore HWV 359a
per violino e basso continuo
Grave
Allegro
Adagio
Allegro
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685 - 1750)
Sonata in la maggiore BWV 1016
per violino e clavicembalo
Dolce
Allegro
Andante
Allegro
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Sonata in la maggiore HWV 372
per violino e basso continuo
Adagio
Allegro
Largo
Allegro
JOHANN SEBASTIAN BACH
Sonata in si minore BWV 1014
per violino e clavicembalo
Adagio
Allegro
Andante
Allegro
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Sonata in re maggiore HWV 371
per violino e basso continuo
Affettuoso
Allegro
Larghetto
Allegro
***
Palazzolo Acreide, piazza San Paolo,
Vie di Fuga, The Bach Open Project,
l’Orchestra Jazz del Mediterraneo
diretta dal M° Maurizio Giammarco
145
IL FESTIVAL NEL 2012
Mercoledì 29 agosto - ore 21
Noto
Museo Regionale del Barocco
Venerdì 31 agosto - ore 21
Militello in Val di Catania,
Chiesa di Santa Maria della Stella
Lontananza crudele.
Le cantate di Alessandro
Scarlatti fra Napoli e Roma
Johann Sebastian Bach
Suites a Violoncello Solo
senza Basso
BWV 1008 - 1009 - 1010
MONICA PICCININI, soprano
LO SPECCHIO DI NARCISO
Giorgio Sasso, violino
Gabriele Politi, violino
Diego Roncalli, violoncello
Pietro Prosser, tiorba
SALVATORE CARCHIOLO
clavicembalo e direzione musicale
ALESSANDRO SCARLATTI
(1660 - 1725)
Correa nel seno amato
cantata per soprano,
due violini e basso continuo
ARCANGELO CORELLI (1653 - 1713)
Sonata in do maggiore op. IV n. 1
Preludio
Corrente
Adagio
Presto
ALESSANDRO SCARLATTI
Notte cara ombre beate
cantata per soprano
e basso continuo
Lontananza crudele
cantata per soprano
e basso continuo
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
(1685 - 1759)
Sonata in sol minore
op. II n. 6, HWV 391
ROCCO FILIPPINI, violoncello
Stradivari «Gore Booth», 1710
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685 - 1750)
Suite n. 2 in re minore BWV 1008
Prélude
Allemande
Courante
Sarabande
Menuet I/II
Gigue
Domenica 2 settembre - ore 21
Siracusa, Chiesa di San Martino
Johann Sebastian Bach
Suites a Violoncello Solo
senza Basso
BWV 1011 - 1007 - 1012
ROCCO FILIPPINI, violoncello
Stradivari «Gore Booth», 1710
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685 - 1750)
Suite n. 5 in do minore BWV 1011
Préude
Allemande
Courante
Sarabande
Gavotte I/II
Gigue
Suite n. 1 in sol maggiore BWV 1007
Suite n. 3 in do maggiore BWV 1009
Prélude
Allemande
Courante
Sarabande
Bourrée I/II
Gigue
Prélude
Allemande
Courante
Sarabande
Menuet I/II
Gigue
Suite n. 6 in re maggiore BWV 1012
Suite n. 4 in mi bemolle maggiore
BWV 1010
Prélude
Allemande
Courante
Sarabande
Bourrée I/II
Gigue
Prélude
Allemande
Courante
Sarabande
Gavotte I/II
Gigue
***
Aandante
Allegro
Arioso
Allegro
ALESSANDRO SCARLATTI
Perde al vostro confronto
cantata per soprano,
due violini e basso continuo
Siracusa, Chiesa di San Martino,
Suites a Violoncello Solo senza Basso
di Johann Sebastian Bach,
Rocco Filippini
***
146
148
LE INCISIONI
Produzione DVD
CLAUDIO MONTEVERDI
Vespro di Sant’Agostino
Missa in Illo Tempore
ENSEMBLE CONCERTO
WORLD CHAMBER CHOIR
GRUPPO VOCALE “LAURENCE FEININGER”
KEVIN D. SKELTON, maestro preparatore del coro
ROBERTO GIANOTTI, maestro del coro gregoriano
ROBERTO GINI, direttore
Catania, Chiesa di San Giuliano
domenica 28 agosto 2005
(anno di produzione 2006)
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale
per lo Spettacolo dal Vivo e lo Sport
Arcus S.p.a.
Etichetta discografica CPS
CPS/DVD 01/4:3/2006
149
LE INCISIONI
Produzione CD
CLAUDIO MONTEVERDI
Vesperæ de Confessore
Laudate pueri Dominum
Laetatus sum
Lauda Jerusalem
ENSEMBLE CONCERTO
WORLD CHAMBER CHOIR
GRUPPO VOCALE “LAURENCE FEININGER”
ROBERTO GINI, direttore
Etichetta discografica Dynamic.
Note del booklet in italiano,
inglese, tedesco, francese.
Registrato nella Chiesa di San Giuliano,
agosto-settembre 2005.
Co-produzione con Ensemble Concerto.
IVesperae de Confessore (In festo S. Augustini, Episcopi
et Ecclesiae Doctoris Ad Vesperas) registrati in questo
CD sono stati eseguiti durante il 1° Festival del Val
di Noto ”Magie Barocche”.
Il progetto della ricostruzione liturgica è stato
compiuto da Paola Besutti, Roberto Gini, Marco
Gozzi e Antonio Marcellino.
Nell’offrire per la prima volta raggruppati in
disco, tutti i brani corali e policorali («da capella»)
inclusi nelle suddette due raccolte monteverdiane
e destinati alla liturgia dell’ufficio, si è voluto restituire almeno parte di essi alla loro funzione originaria, riunendoli in un vespro che, nella pratica,
riproduce quello de Confessore dedicato a S. Agostino effettivamente celebrato nell’ambito del 1°
Festival ”Magie Barocche” 2005.
DYNAMIC/CDS 543/2007/DDD
150
LE INCISIONI
Co-produzione CD
ANTONIO DRAGHI
Oratorio di Sant’Agata (Vienna, 1675)
Sant’Agata
ELENA CECCHI FEDI
Prefetto
JEAN NIROUË T
Afrodisia
CRISTIANA ARCARI
San Pietro
AURIO TOMICICH
Angelo
DONATELLA CASA
SILVIA DE PALMA, voce recitante
CAPPELLA MUSICALE THEATINA
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
FLAVIO COLUSSO, direttore
Registrazione dal vivo effettuata
presso la Chiesa di San Giuliano in Catania
nell’ambito del 2° Festival Internazionale
del Val di Noto “Magie Barocche”.
Etichetta discografica MR Classics.
Co-produzione con Musicaimmagine.
Partitura reperita dal M° Colusso fra le opere
composte in onore di S. Agata. È forse uno dei
pochi oratori seicenteschi pervenutoci, per quel
che ne sappiamo, espressamente dedicato alle
celebrazioni agatine.
MRCLASSICS/MR10097/2008
151
LE INCISIONI
Co-produzione CD
GEORG FRIEDERICH HÄ NDEL
The Musick for the Royal Fireworks
Concerti a due cori
ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO
ALFREDO BERNARDINI, direttore
2008. Registrazione inedita 15-16 agosto 2006.
Chiostro del Collegio dei Gesuiti di Catania.
Co-produzione con il Festival Internazionale
del Val di Noto “Magie Barocche”.
Sony BMG Deutsche Harmonie Mundi.
Co-produzione con Orchestra Barocca Zefiro.
SONY BMG - DEUTSCHE HARMONIE MUNDI
88697367912/2008/DDD
152
LE INCISIONI
Co-produzione CD
GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL
Sonate per violino e basso continuo.
ASTRÉ E - ACADEMIA MONTIS REGALIS
Francesco D’Orazio, violino
Alessandro Palmeri, violoncello
Giorgio Tabacco, clavicembalo
Amadeus n. 200, luglio 2006.
Co-produzione
con Astrée - Academia Montis Regalis.
PARAGON
per AMADEUS/AM200-2/2006/DDD
153
LE INCISIONI
Co-produzione CD
GEORG FRIEDERICH HÄ NDEL
The Musick for the Royal Fireworks
Concerti a due cori
ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO
ALFREDO BERNARDINI, direttore
Amadeus aprile 2008, febbraio 2010.
Registrazione inedita 15-16 agosto 2006.
Chiostro del Collegio dei Gesuiti di Catania.
Co-produzione con il Festival Internazionale
del Val di Noto “Magie Barocche”.
Ulteriore incisione e rimasterizzazione a cura
della Sony BMG - Deutsche Harmonie Mundi.
Co-produzione con Orchestra Barocca Zefiro.
PARAGON
per AMADEUS/AM 221-2/2008/DDD
154
LE INCISIONI
Co-produzione CD
CLAUDIO MONTEVERDI
Vespro e Missa della Beata Vergine
(In Festo Assumptionis)
Missa In Illo tempore senis vocibus
(In Festo Sanctae Barbarae)
ENSEMBLE CONCERTO
ENSEMBLE LA PIFARESCHA
CONCERTO PALATINO
CORO “DEI SOLI GLORIA”
MICHELE VANNELLI, maestro del coro
GRUPPO VOCALE “LAURENCE FEININGER”
Roberto Gianotti, maestro del coro
Roberto Gini, direttore
3 CD Dynamic pubblicati l’11 giugno 2010.
Booklet con note in italiano, inglese, tedesco e
francese firmate da Paola Besutti e Roberto Gini.
Co-produzione con l’Accademia Virgiliana
di Mantova e il Trento Musicantica Festival.
DYNAMIC/CDS 656/1-3/2010/DDD
155
LE INCISIONI
Produzione CD
Vie di Fuga
Musiche
di Johann Sebastian Bach-Maurizio Giammarco
ORCHESTRA JAZZ DEL MEDITERRANEO
MAURIZIO GIAMMARCO, direttore
«Anaglyphos records», 2012
ANAGLYPHOS/NTA008/DDD
156
LE INCISIONI
Co-produzione CD
JOHANN SEBASTIAN BACH
Suite a Violoncello Solo senza Basso
ROCCO FILIPPINI, violoncello
«Foné records», 2013.
FONÈ/SACD 125/1-2/2013/DSD
157
LE INCISIONI
Co-produzione LP
JOHANN SEBASTIAN BACH
Suite a Violoncello Solo senza Basso,
BWV 1007-1008
ROCCO FILIPPINI, violoncello
«Foné records», 2013.
FONÈ/LP 060/2013
158
I PREMI
Premio Diapason d’or de l’année 2009
per la produzione del disco
The Musick for the Royal Fireworks
e Concerti a due cori
di Georg Friederich Händel
ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO
ALFREDO BERNARDINI, direttore
Sony BMG - Deutsche Harmonie Mundi, 2008.
Registrazione inedita 15-16 agosto 2006
Catania, Chiostro del Collegio dei Gesuiti
Co-produzione Orchestra Barocca Zefiro
e Festival Internazionale del Val di Noto
“Magie Barocche”.
Il M° Alfredo Bernardini con Olivier Cochet,
direttore di Sony Music, durante la cerimonia
di consegna del premio Diapason d’or 2009.
159
Finito di stampare nel mese di agosto 2014
presso la Tipolitografia Placido Dell’Erba
per conto dell’Associazione
Festival Internazionale del Val di Noto
“Magie Barocche”
Progetto grafico e reportage fotografico
© Studio Russo/www.lookland.com
Catania, Badia di Sant’Agata
Scarica

I_confini_del_Barocco_PROGRAMMI_files/libretto 2014 totale BR