i confini del Barocco CREDITI IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme Luogotenenza per l’Italia - Sicilia Università degli Studi di Catania Dipartimento di Scienze Umanistiche Università degli Studi di Messina Dipartimento di Scienze Cognitive della Formazione e degli Studi Culturali & +39 095 2503348 fax +39 095 3527109 www.magiebarocche.it [email protected] [email protected] via Crociferi 36/a - 95124 Catania DIRETTORE ARTISTICO Antonio Marcellino SEGRETERIA ARTISTICA Claudia Patané UFFICIO STAMPA Caterina Rita Andò COORDINAMENTO EDITORIALE Salvatore Maugeri www.magiebarocche.it PROGETTO GRAFICO Studio Russo/www.lookland.com STAMPA Tipolitografia Placido Dell’Erba RINGRAZIAMENTI S. B.ne mons. Fouad Twal prof. Giacomo Pignataro patriarca latino di Gerusalemme magnifico rettore dell’Università degli Studi di Catania S. E. Rev.ma mons. Salvatore Gristina prof. Pietro Navarra arcivescovo metropolita di Catania magnifico rettore dell’Università degli Studi di Messina S. E. Rev.ma mons. Salvatore Pappalardo prof. Giancarlo Magnano San Lio arcivescovo metropolita di Siracusa direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania S. E. mons. Antonio Staglianò vescovo di Noto prof. Antonino Pennisi mons. Leone Calambrogio direttore del Dipartimento di Scienze Cognitive della Formazione e degli Studi Culturali dell’Università degli Studi di Messina rettore della chiesa di San Giuliano in Catania p. Francesco De Luccia sj rettore della chiesa di Sant’Ignazio in Roma dott.ssa Rita Angela Carbonaro direttrice delle Biblioteche Riunite “Civica e Antonio Ursino Recupero” di Catania S. E. dott. prof. Giovanni Russo luogotenente per l’Italia-Sicilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme gr. uff. avv. Giancarlo Scardillo preside della sezione di Catania dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme dott. Silvano Marino direttore del Museo Civico Belliniano di Catania INDICE • I CONFINI DEL BAROCCO Presentazione 5 Programma generale 6 CATANIA - sabato 30 agosto 9 NOTO - sabato 6 settembre 23 CATANIA - venerdì 12 settembre 31 SIRACUSA - sabato 13 settembre 35 ROMA - sabato 20 settembre 41 • GIUSEPPE GEREMIA 57 L’esaltazione di Mardocheo (1776) Componimento per musica a quattro Voci, e più Strumenti Riproduzione facsimilare del libretto • IL FESTIVAL DAL 2005 AL 2012 Nelle città del Barocco grandi stagioni di Magie Musicali 73 1° Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” 2005 80 Accenti di dolcissima armonia concerto per la IV Conferenza dei siti Unesco Italiani, 2006 101 2° Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” 2006 102 Noto, la Cattedrale apre alla città, 2007 124 Incanti di Natale 2008 126 Notti di mezza estate 2009 128 Incanti di Natale 2009 130 3° Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” 2010 132 4° Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” 2012 140 • LE INCISIONI E I PREMI 149 4 PRESENTAZIONE C on il “Progetto speciale” I confini del Barocco, il Festival affronta per la prima volta le composizioni della seconda metà del diciottesimo secolo. Più volte esplorate nel corso delle passate edizioni, le musiche di ‘transizione’ hanno sempre destato interesse nel nostro pubblico ma le esigenze di programmazione non hanno mai consentito di affrontarle in maniera monografica. Il primo concerto si innesta sui collaudati filoni del Festival dedicati ad ampi spazi monografici e al felice e sperimentato percorso sulla ‘sopravvivenza’ delle tematiche barocche nel Novecento storico e nella musica contemporanea, attraverso commissioni di brani a compositori viventi. Esso prevede la prima esecuzione assoluta, in una personale rilettura per orchestra d’archi realizzata da quattordici compositori d’oggi, dei Vierzehn Kanons über die ersten acht Fundamentalnoten der Aria aus den “Goldberg Variationen” di Johann Sebastian Bach (BWV1087). Il secondo appuntamento, dedicato a Johann Christian Bach, supera i confini ‘storici’ del Barocco con i Concerti op. 7 e op. 13 che recano la data di pubblicazione rispettivamente del 1770 e del 1777. Come recita il frontespizio della prima edizione londinese pubblicata da John Welcker, i sei Concerti dell’op. 13, infatti, possono essere suonati sia con il clavicembalo, sia col pianoforte «A third set of six Concertos for the Harpsichord or Piano forte». Il pianoforte in alternativa al clavicembalo: è questo lo spirito di confine e di trapasso che il concerto cercherà di trasmettere. Forte di una già sperimentata sinergia con la ricerca musicologica, il Festival presenterà in prima esecuzione moderna i Trii a due violini e violoncello op.4 (1766) e op.6 (1769) di Luigi Boccherini, attraverso la partitura in edizione critico-comparativa ricavata dalle fonti a stampa realizzata dal dottor Alessandro Mastropietro. Il progetto, fatto proprio dall’editore Ricordi, che conclude una ricerca condotta dal curatore presso l’Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche, sarà presentato in anteprima dal professore Rudolf A. Rasch dell’Università di Utrecht. Dopo il Diapason d’or de l’année (2009), ottenuto con la registrazione dei The Musick for the Royal Fireworks e dei Concerti a due cori in occasione del duecentocinquantesimo anniversario della morte di Georg Friederich Händel (co-produzione con l’orchestra Barocca Zefiro / Sony BMG – Deutsche Harmonie Mundi), il Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche omaggia il compositore catanese Giuseppe Geremia a duecento anni dalla scomparsa, con l’esecuzione, per la prima volta in epoca moderna, de L’esaltazione di Mardocheo (Componimento per musica a quattro Voci, e più Strumenti, 1776), nella trascrizione curata dal musicologo Salvatore Maugeri in collaborazione con il Maestro Flavio Colusso a cui farà seguito l’incisione discografica. Magie Barocche prosegue nel suo percorso di valorizzazione dei luoghi d’eccellenza del turismo culturale in linea con la naturale vocazione del distretto del Val di Noto, attraverso una progettualità artistica che negli anni ha confermato la validità della proposta innovativa. Antonio Marcellino direttore artistico 5 Barocco i confini del AGOSTO SETTEMBRE INAUGURAZIONE • SABATO 6 Noto - Chiesa di San Carlo al Corso • SABATO 30 Catania - Chiesa di San Giuliano Johann Christian Bach Quattordici compositori d’oggi per i Vierzehn Kanons über die ersten acht Fundamentalnoten der Aria aus den “Goldberg Variationen” di Johann Sebastian Bach, BWV1087 per ensemble di archi (Lipsia, 1735 - Londra, 1782) Concertos for Harpsichord or Piano Forte prima esecuzione assoluta ANTONIO PIRICONE pianista Johann Sebastian Bach ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE (Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750) AUGUSTO VISMARA direttore Concerti doppi (BWV1060 e 1061) MASSIMILIANO DAMERINI ROBERTO CARNEVALE pianisti ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE AUGUSTO VISMARA direttore 6 P R O G R A M M A • SABATO 20 Roma - Oratorio del Caravita • SABATO 13 Siracusa - Chiesa di San Martino Luigi Boccherini Giuseppe Geremia (Lucca, 1743 - Madrid, 1805) (Catania, 1732 - 1814) Due violini, alto e violoncello obligato L’esaltazione di Mardocheo (1776) Componimento per musica a quattro Voci, e più Strumenti QUARTETTO ARCHIMEDE prima esecuzione in epoca moderna ENZO LIGRESTI CORRADO GENOVESE violini MARIA CHIARA CHIZZONI soprano PAOLA CIGNA soprano GAETANO ADORNO viola ANTONIO GIOVANNINI contraltista BENEDETTO MUNZONE violoncello ANICIO ZORZI GIUSTINIANI tenore WALTER TESTOLIN maestro del coro ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO FLAVIO COLUSSO maestro concertatore e direttore Ingresso libero fino ad esaurimento posti. I concerti avranno inizio alle ore 20.30 7 Catania, Chiesa di San Giuliano sabato 30 agosto - ore 20.30 Catania, Chiesa di San Giuliano Quattordici compositori d’oggi per i Vierzehn Kanons über die ersten acht Fundamentalnoten der Aria aus den “Goldberg Variationen” di JOHANN SEBASTIAN BACH, BWV1087 per ensemble di archi prima esecuzione assoluta MASSIMILIANO DAMERINI e ROBERTO CARNEVALE pianisti ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE violini primi Vito Imperato*, Marcello Spina, Andrea Timpanaro, Gabriele Bosco violini secondi Corrado Genovese*, Alessio Nicosia, Dario Militano, Caterina Coco viole Gaetano Adorno*, Simone Paradiso violoncelli Alessandro Longo*, Salvatore Mammoliti contrabbasso Claudio Nicotra AUGUSTO VISMARA direttore *** DANIEL SEEL (Saarbrücken, 1970) Canon da n. 1 Canon simplex MARINA LEONARDI (Catania, 1970) Canonesecondo da n. 2 All’ roverscio ANDREA FERRANTE (Palermo, 1968) In my Bach da n. 3 Beede vorigen Canones zugleich, motu recto e contrario ROBERTO CARNEVALE (Catania, 1966) Canonequarto da n. 4 Motu contrario e recto SAMUEL ADLER (Mannheim, 1928) Nel spirito di Bach da n. 5 Canon duplex à 4 *prime parti 9 LUIGI MANFRIN (Melbourne, 1961) Backwards… eluding Bach da n. 6 Canon simplex über besagtes Fundament à 3 YOICHI SUGIYAMA (Tokyo, 1969) Canone Siciliano (da n. 7 Idem à 3) MARCO BETTA (Enna, 1964) Lettura da n. 8 Canon simplex à 3, il soggetto in Alto PAUL MORAVEC (Buffalo, 1957) Bach Canon da n. 9 Canon in unisono post semifusam à 3 DONATO DI PASQUALE (Teramo, 1962) Bach-Entropy da n. 10 Alio modo, per syncopationes et per ligaturas à 2 MASSIMILIANO DAMERINI (Genova, 1951) Canon duplex übers Fundament à 5 da n. 11 Canon duplex übers Fundament à 5 ALESSANDRO SOLBIATI (Busto Arsizio, 1956) Canon da n. 12 Canon duplex über besagte Fundamental-Noten à 5 MARIO RUFFINI (Firenze, 1955) Il tredicesimo canone di Bach dal segreto dell’immagine riflessa da n. 13 Canon triplex à 6 RUGGERO LAGANÀ (Milano, 1956) Canone 14 da n. 14 Canon à 4 per Augmentationem et Diminutionem *** JOHANN SEBASTIAN BACH (Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750) Concerto n. 1 in do minore per due cembali, archi e continuo, BWV1060 Allegro Largo ovvero Adagio Allegro Concerto n. 2 in do maggiore per due cembali, archi e continuo, BWV1061 [Allegro] Adagio Vivace 10 AUGUSTO VISMARA direttore A rtista tra i più importanti sulla scena italiana. Prima di dedicare il suo talento alla direzione d’orchestra e al violino, ha avuto una grande carriera come violista con le più importanti orchestre europee sotto la direzione di Giuseppe Sinopoli, Luciano Berio, Christian Thielemann, Peter Maag, Antonio Janigro, Marcello Panni e molti altri. È stato prima viola al Teatro alla Scala, Orchestra di Santa Cecilia di Roma, Maggio Musicale Fiorentino e Teatro La Fenice di Venezia. Molto attivo come camerista, ha effettuato tournées in Australia, Giappone, USA, Europa, Nord Africa con vari ensembles sia come violista sia come violinista. Ha ispirato i maggiori compositori italiani (Luciano Berio, Sylvano Bussotti, Sandro Gorli, Francesco Pennisi, Goffredo Petrassi, Ivan Fedele, Federico Incardona, Franco Donatoni) dei quali ha eseguito opere in prima assoluta a lui dedicate. Sotto i suggerimenti e l’incoraggiamento di Giuseppe Sinopoli ha intrapreso la carriera di direttore d’orchestra dedicandosi principalmente al repertorio da camera, sinfonico e del Novecento. Johann Sebastian Bach, Verschiedene Canones über die ersten acht Fundamental-Noten vorheriger Arie, BWV1087, [1742-1746], manoscritto, Parigi, Bibliothèque Nationale de France 11 MASSIMILIANO DAMERINI pianista G Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt nel 1998, e ai corsi organizzati dal Centre Acanthes ad Avignone nel 1999. Nicholas Kenyon, sul «Times» di Londra, lo ha definito «dominatore assoluto della tastiera e del suono»; il famoso compositore Elliott Carter, dopo averlo ascoltato a New York, ha detto: «Ogni suo concerto è un’esperienza indimenticabile», e dopo il suo recital a Monaco nel 1997 la «Süddeutsche Zeitung» così si è espressa «uno dei tre massimi pianisti italiani della nostra epoca, con Benedetti Michelangeli e Pollini». La critica italiana gli ha conferito il prestigioso Premio Abbiati 1992 quale concertista dell’anno. La sua esecuzione di Ausklang per pianoforte e orchestra di Helmut Lachenmann con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino gli è valso un altro Premio Abbiati nel 2006. enovese, ha compiuto gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Alfredo They e di Martha Del Vecchio, diplomandosi in pianoforte e composizione. Considerato uno degli interpreti più rappresentativi della sua generazione, ha suonato in alcuni dei più importanti teatri e sale da concerto del mondo: Konzerthaus di Vienna, Barbican Hall di Londra, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Colón di Buenos Aires, Herkules Saal di Monaco, Gewandhaus di Lipsia, Salle Gaveau e Cité de la musique di Parigi, Victoria Hall di Ginevra, Tonhalle di Zurigo, Auditorio Nacional de Música di Madrid, collaborando in qualità di solista con prestigiose orchestre quali: London Philharmonic, BBC Symphony, Bayerischer Rundfunk, Deutsches-Symphonie di Berlino, Sinfonica di Budapest, Radio Olandese, WDR di Colonia, NDR di Amburgo, SWF di Baden-Baden, ORF di Vienna, Orchestre Philarmonique Suisse, Accademia di Santa Cecilia in Roma, RAI, Orquesta Nacional Española, Orquesta de la Comunidad de Madrid, Orquesta Sinfónica Portuguesa, Filarmónica de Buenos Aires, Filarmónica de Bogotá, Filarmónica de Malaga, Philharmonique de Nice, ecc. Ha partecipato a festival internazionali quali: Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Festival dei due Mondi di Spoleto, Berliner Festwochen, Holland Festival, Wien Modern, Donaueschingen, Biennale di Zagabria, Festival d’Automne di Parigi, Penderecki Days in Yerevan (Armenia), Festival Penderecki di Varsavia, Festival Paìz di Antigua (Guatemala), Takefu Music Festival (Giappone), ecc. Ha inciso per: EMI, Etcetera, Arts, Brilliant, Koch, Ricordi-BMG, Accord, Naxos, Col Legno, Dynamic, Musikstrasse, Tactus, Warner, ecc. Moltissime le opere pianistiche a lui dedicate da autori quali: Ambrosini, Carluccio, Di Bari, Donatoni, Fellegara, Ferneyhough, Gaslini, Gentilucci, Landini, Oppo, Porena, Sciarrino, Skrzypczak, Sotelo, Tanaka, Vacchi, ecc. Attivo anche come compositore, ha presentato in importanti rassegne e festival numerosi suoi lavori, alcuni dei quali pubblicati da Rai Trade, Edipan, MAP Editions e Preludio. È stato docente agli 12 ROBERTO CARNEVALE pianista R pedia Italiana dei Compositori Contemporanei diretta da Renzo Cresti. È docente di Storia della musica per didattica presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Catania, di cui è stato vicedirettore dal 2000 al 2010. oberto Carnevale è attivo come compositore, pianista e musicologo. Ha studiato pianoforte con Roberto Bianco, composizione con Angela Giuffrida e Franco Donatoni, direzione d’orchestra con Ferdinand Leirner. Agli studi musicali ha affiancato quelli umanistici laureandosi in Lettere moderne. Autore e curatore di testi musicologici, dal 1995 dirige le collane “Saggistica”, “e “MVSICES” per la Neopoiesis. Dal 1996 al 1997 ha diretto le riviste discografiche «CD Classica» e «Orfeo - Il mensile di musica antica e barocca». Il suo catalogo annovera più di cento composizioni eseguite da istituzioni concertistiche nazionali e internazionali (Amici della Musica di Palermo, Amici della Musica di Agrigento, Amici della Musica di Pistoia, Teatro Massimo di Palermo, Accademia Chigiana di Siena, Festival TaorminArte, Amici del Teatro “Carlo Felice” di Genova, Fondazione Teatro “La Fenice” di Venezia, Amici del Quartetto di Grosseto, Associazione Musicale Etnea di Catania, Luglio Musicale Trapanese, Auditorium “Colbe” di Varese, Filarmonica Laudamo di Messina, Accademia Filarmonica di Messina, Chiostro del Bramante di Roma, Teatro Greco di Siracusa, Aula Magna dell’Università Bocconi di Milano, Università di Lecce, Aula Magna dell’Università di Catania, Casa de Las Américas di L’Avana, Teatro Nazionale di Vilnius, Festival Internazionale di Birzai, The Tower Tavern di Londra, Foerstr Hall di Praga, Orestiadi di Gibellina, Internationales jugend Musik Festival im Rodachtal) da solisti e compagini cameristiche e orchestrali di prestigio internazionale. Da vent’anni collabora regolarmente con L’Offerta Musicale Ensemble. Per l’etichetta discografica NEN-CD Classica ha inciso in qualità di pianista e direttore d’orchestra musiche di Bach, Scarlatti, Mozart, Chopin; sue composizioni sono state incise dalle etichette discografiche Pongo-Classica, Carrara, CIMS, Pagano Editore. Ha pubblicato per le case editrici LIM, Suvini-Zerboni, TEM-Taukay, Neopoiesis, Diaphonia. Dal 2010 è l’unico compositore italiano ad avere un contratto di esclusiva con la Verlag Neue Musik di Berlino. Nel 1999 è stato inserito nella Enciclo13 ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE L’ orchestra da camera del Festival Magie Barocche è una realtà stabile che da diverse edizioni accompagna il Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche nel suo percorso artistico e musicale. Le esperienze già avviate e intraprese negli anni precedenti con le esecuzioni integrali di importanti capolavori della musica barocca (Estro Armonico di Antonio Vivaldi e i concerti di Johann Sebastian Bach per tastiera) concorrono alla formazione di questo ensemble, nell’intento di realizzare un programma di sinergia e integrazione tra arte, musica e offerta culturale del territorio del Val di Noto, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Fortemente voluta dal direttore artistico, Antonio Marcellino, l’orchestra è formata da giovani talenti provenienti da importanti conservatori europei e da affermate professionalità internazionali le cui competenze spaziano dalla musica barocca a quella contemporanea. L’orchestra si avvale della collaborazione di direttori e solisti di fama: un laboratorio di esperienze e idee per le giovani generazioni di musicisti, in un costante work in progress. 14 ANCORA JOHANN SEBASTIAN BACH I 3. ANDREA FERRANTE, In my Bach In my Bach è caratterizzato dalla scorrevole bellezza del motivo bachiano di riferimento, ma ben presto esso diventa un pretesto per richiamarne un altro, e un altro ancora. «Non so da dove, fors’anche dal Clavicembalo ben temperato… Un viaggio che si compie nel tempo e che si concretizza nello spazio; spazio che diventa trama». (Andrea Ferrante) l Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche ha sempre dedicato un ampio spazio a Johann Sebastian Bach: l’integrale delle Sonate per violino e basso continuo e dei Concerti per tastiera (il cui ciclo si concluderà questa sera con l’esecuzione del Concerto in do minore, BWV1060), le Suites a Violoncello Solo senza Basso, i Concerti brandeburghesi, le Suites per orchestra, le Sonate e Partite per violino solo, le composizioni per organo, clavicembalo, liuto, viola da gamba, flauto, sino al fortunato esperimento di Vie di Fuga (elaborazione in chiave jazz di soggetti bachiani). Il programma di questa sera continua l’omaggio all’illustre compositore tedesco attraverso una personale rilettura per orchestra d’archi realizzata da quattordici compositori d’oggi, in prima esecuzione assoluta, dei Vierzehn Kanons über die ersten acht Fundamentalnoten der Aria aus den “Goldberg Variationen”, BWV1087 (Bärenreiter-Verlag, Kassel, 1976). Scoperti quarant’anni fa, in circostanze del tutto casuali, dal musicista e musicologo francese Olivier Alain, i Quattordici Canoni sulle prime otto note del Basso Fondamentale dell’Aria delle “Variazioni Goldberg”, costituiscono un monumento musicale da cui traspare l’esercizio artigianale del musicus. Non avendo alcuna destinazione strumentale – a differenza dei Canoni delle Variazioni Goldberg a cui è inscindibilmente legata – questa pagina ha costituito una ghiotta occasione per l’ennesima sperimentazione compositiva. 4. ROBERTO CARNEVALE, Canonequarto Attraverso il moto contrario e quello retto dell’originale bachiano, Carnevale determina una texture fatta di grani sonori: tutti gli archi sempre in pizzicato, per una scrittura a 12 parti reali. Texture ibrida che muta lungo l’asse temporale grazie anche ad espedienti ‘acustici’ quali la carta velina tra corde e tastiera dello strumento ad arco. «Il tutto per una nuova – e forse ‘ambiziosa’ – idea di contrappunto ove la dimensione granulare annulla quella orizzontale e verticale. Canonequarto è dedicato al Festival Magie Barocche e al suo creatore, Antonio Marcellino» .(Roberto Carnevale) 5. SAMUEL ADLER, Nel spirito di Bach «Sono stato felicissimo di ricevere il compito di ‘realizzare’ il meraviglioso Canone n. 5 che Bach non usò per L’Offerta Musicale. Ho trovato sin da subito che il basso su cui si sviluppa la composizione mi ricordava un corale di Bach dal titolo Vom Himmel hoch da komm’ Ich her (”Vengo dall’alto dei cieli”) e così ho iniziato la composizione con una armonizzazione e ‘fantasia’ del corale per poi sfociare in un Allegro nello stile di Bach usando lo stesso corale e costruendovi sopra. Benché abbia tentato di mantenere il pezzo il più barocco possibile, il contrappunto usufruisce assai spesso di concetti molto più contemporanei, …nello spirito di Bach». (Samuel Adler) 1. DANIEL SEEL, Canon Canon è stato scritto in funzione di introduzione a questo evento. È una fedele rappresentazione della ‘musica sulla musica’ e, al contempo, una parodia della forma. Il Canone inizia molto delicatamente e si sviluppa gradualmente, tenendo sempre presente la melodia, anche se talvolta viene leggermente modificata. 6. LUIGI MANFRIN, Backwards… eluding Bach «La composizione, per orchestra d’archi, prende avvio simultaneamente da due idee principali: 1) a livello generativo, da una Gestalt melodica di base, elaborata a partire da un motivo discendente del Canone di Bach; 2) a livello di organizzazione morfologica, dalla progettazione di un congegno musicale in grado di formare ed esibire delle superfici sonore capaci, a loro volta, di richiamare elementi e materiali dello stesso canone bachiano. In questo modo il riferimento a Bach è ambiguo e ambivalente, essendo il canone all’origine della composizione il cui funzionamento tuttavia consente, al contempo, la creazione 2. MARINA LEONARDI, Canonesecondo «Il Canone 2 “All’ roverscio” di Bach: una scansione regolare, due linee essenziali, l’inversione del basso dell’Aria delle Goldberg e il suo retrogrado. Il mio Canonesecondo: una reinvenzione timbrica che si moltiplica in soluzioni gestuali differenziate, generando così l’insieme polifonico». (Marina Leonardi) 15 Elias Gottlob Haußmann, Ritratto di Johann Sebastian Bach, 1746, Lipsia, Stadtgeschichtliches Museum 9. PAUL MORAVEC (Premio Pulitzer 2004), Bach Canon In Bach Canon l’intreccio bachiano - a 3 voci, un canone a 2 strettissimo (a distanza di semicroma) sul basso originale – è potenziato ed enfatizzato da un crescendo di scrittura. Sulle colonne portanti – le semiminime del basso dell’Aria delle Goldberg – si assommano per accumulazione le voci che svolgono il contrappunto bachiano, attanagliandosi in un incremento agogico che vede il loro moltiplicarsi. La composizione si sviluppa sulla sequenza delle otto note fondamentali del basso, esaltandone il forte senso tonale anche attraverso il reiterato uso della cadenza perfetta. Di forma estremamente regolare, solo nella coda è presente una leggera ma necessaria dilazione mensurale al fine di sottolineare il moto cadenzale conclusivo. La cellula madre, composta da quattro battute, viene presentata dopo l’esposizione delle otto note fondamentali al contrabbasso ed è fondata su arpeggi (a volte spezzati) di semicrome, composti per lo più da note reali. Su questo continuum circolare di semicrome si innesta un meccanismo d’evoluzione in cui solo il basso rimane immune dal corrompersi del tempo: le rimanenti voci, infatti, oltre a sovrapporsi e incastrarsi, si contraggono e si addensano. autonoma d’immagini o superfici sonore che riflettono il canone come se esso non fosse il presupposto ma il prodotto della composizione stessa. Pertanto, il canone bachiano è insieme generante e generato; ciò, tuttavia, non deve far pensare ad un’operazione musicale di chiara trasparenza: al contrario, mancano completamente le citazioni, e le rievocazioni bachiane sono invece parte di un fitto tessuto sonoro costituito da deformazioni e dissoluzioni che procedono indipendentemente; di conseguenza, le immagini sonore, che di volta in volta si formano proiettandosi in primo piano, irraggiano e insieme velano i riferimenti bachiani. Potrei dunque paragonare la mia composizione ad una sorta di memoria-schermo, costituita da proiezioni-rievocazioni bachiane che risuonano attraverso dei circoli virtuali attualizzati da processi inventivi anziché rimemorativi, il che equivale a dire che la memoria è in primis ideatrice e solo secondariamente riproduttrice». (Luigi Manfrin) 7. YOICHI SUGIYAMA, Canone Siciliano Qui, il soggetto bachiano a tre voci viene distribuito nelle 12 parti, mettendo in moto gli ulteriori sviluppi retrogradi attraverso le lettere di J. S. Bach e Goldberg. Si tratta di una rete di canoni sovrapposti, sia dal punto di vista dinamico sia timbrico che, oltre agli sviluppi retrogradi individuali in ciascuna parte, convergono gradualmente verso la fine. 10. DONATO DI PASQUALE, Bach-Entropy «Questo raffinatissimo canone enigmatico presenta complessi e sottili problemi di decodifica. Non sarei arrivato ad una soluzione, senza l’aiuto degli eminenti studiosi che ho incontrato lungo il mio cammino, durante il mio decennale impegno di studio dei Vierzehn Kanons». (Donato Di Pasquale) 8. MARCO BETTA, Lettura «Quasi tutto quello che rimane dopo una lettura: punti, linee, connessioni, immagini, disegni e tracce dei percorsi delle figure sonore della musica di Bach. Come nei giochi che si fanno da bambini ho provato a smontare gli ingranaggi compositivi del canone n. 8 a tre provando a mettere una lente di ingrandimento su alcuni passaggi nel tentativo di scorgere e individuare i principî dell’ordine, del rigore della musica di Bach ma, come sempre avviene quando si osservano i capolavori del passato, la maggior parte delle domande rimangono sospese, nessuna risposta è mai esaustiva. La vertigine tecnica, il raffinato artigianato compositivo, la straordinaria coincidenza di suoni e numeri tanto più rigorosi diventano nel corso della composizione tanto più danno l’idea di una respirazione creativa libera. Sono partito da linee singole, da pochi suoni del canone, realizzando una breve osservazione, una piccola lettera che racconta il tentativo di descrivere gli stadi e i passaggi di una lettura fino all’apparizione finale del canone completo. Per Roberto Carnevale, Antonio Marcellino ed il Festival Magie Barocche». (Marco Betta) 11. MASSIMILIANO DAMERINI, Canon duplex übers Fundament à 5 «La mia interpretazione del Canon duplex übers Fundament à 5 consta essenzialmente di tre parti. Nella prima il canone viene eseguito così come proposto dall’autore. Nella seconda alcune voci si muovono con il loro rispettivo ‘fantasma’ (la stessa voce raddoppiata con tremolo al ponticello), per poi sfaldarsi nella terza parte nella quale, prima in pizzicato, poi con l’arco, le voci vengono smembrate come brandelli di melodia quasi irriconoscibili, per ricomporsi infine nelle ultime misure». (Massimiliano Damerini) 12. ALESSANDRO SOLBIATI, Canon «Non posso non iniziare queste brevi note di presentazione da una ‘dichiarazione d’amore’ e di un’ammirazione mai scontata per l’inarrivabile magistero bachiano: su un basso assai ovvio si assiste alla germi- 17 nazione di un doppio canone per moto contrario (quattro voci, dunque), l’uno la diminuzione dell’altro ed entrambi costruiti sulla linea del basso già diminuita in partenza. Il ritornello finale, che conduce a un canone circolare, mi ha dato l’idea di ripetere il pattern bachiano 9 volte (il 9 è il numero cardine delle Variazioni Goldberg), via via rivelando, entro la cornice ottavante del sol tonica del canone, le note delle linee bachiane. Esse compaiono dapprima come una polvere rarefatta agli estremi del registro, per poi coagulare in quello centrale, ricomponendo come in un puzzle lo stupefacente materiale bachiano». (Alessandro Solbiati) 13. MARIO RUFFINI, Il tredicesimo canone di Bach dal segreto dell’immagine «La scelta da me compiuta, relativamente al tredicesimo canone affidatomi, è stata innanzi tutto di utilizzare il complesso da camera di 12 archi non secondo la prassi di una divisione per gruppi di primi, secondi, viole, celli e basso, ma con la volontà di sviluppare una partitura di dodici archi solisti in un contrappunto multiplo a dodici parti. A ciascuno strumentista è affidata dunque una delle dodici voci, con l’onere e l’onore che Bach dà sempre a ciascuna parte di ogni suo contrappunto. Il tredicesimo canone, come è noto, è quello scelto da Bach per essere riprodotto nel suo celeberrimo Ritratto. Proprio negli anni finali della sua vita, in vista dell’entrata nella Correspondierende Societät der musikalischen Wissenschaften, Bach fece approntare nel 1746 da Elias Gottlob Haussmann quello che oggi è conosciuto come il suo più celebre ritratto, con una giacca che mostra 14 bottoni e con in mano un piccolo foglietto, su cui sta scritto Canon triplex à 6 Voc. Un senso di vertigine coglie colui che si addentra a osservare il particolare del Ritratto di Johann Sebastian Bach, cioè il foglietto di musica tenuto in mano da un Bach che osserva chi lo osserva quasi con un lieve sorriso, a suo modo enigmatico come quello leonardesco della Gioconda. Dietro la faccia severa dello spietato contrappuntista, si scorge una malcelata ironia, come se Bach domandasse all’osservatore del suo ritratto di provare – se riesce – a decifrare quel vero enigma musicale, proposto con la più assoluta semplicità e a prima vista definibile addirittura ‘elementare’. Già quel titolo, Canon triplex à 6 Voc, oggi catalogato come BWV 1076, contrasta però con la musica segnata sotto di esso, poiché delle sei voci annunciate, ne appaiono solo tre. Un enigma che trova una prima possibile risoluzione nella copia del quadro, di due anni successivo al Elias Gottlob Haußmann, Ritratto di Johann Sebastian Bach, 1748, Princeton, New Jersey, USA, collezione privata (William H. Scheide) 18 primo, nel quale il foglietto di musica è rovesciato, dando così compiutezza alle sei voci e origine alla soluzione di tutti gli enigmi possibili. La musica è capovolta, come in uno specchio. La specularità delle cose divine, difficili da trasporre in immagine proprio per l’impossibilità di fissare il momento primo di ogni rifrangenza, si avvale qui del tempo, quello intercorso fra l’originale e la sua copia, per modificare lo spazio e dare risposta alle domande. Un canone dunque, il tredicesimo, che rimanda ad altri canoni, come in una grande stanza di specchi nella quale, di rimando in rimando, è problematico arrivare al canone originario, ovvero all’origine del tutto. Per questa ragione ho messo il tredicesimo canone in dialogo contrappuntistico con tutti gli altri tredici canoni, dandogli comunque una indiscutibile centralità. Nessuna nota nel mio lavoro è d’invenzione: sono utilizzate solo note di Bach tratte dai differenti Quattordici Canoni, e trattate in modo originario o retrogrado, inverso o retrogrado-inverso, o infine per aumentazione/diminuzione». (Mario Ruffini) 14. RUGGERO LAGANÀ , Canone 14 «L’elaborazione del Canone 14 è stata concepita anche come conclusione del ciclo di canoni bachiani. Perciò si articola in due sezioni fondamentali che si presentano senza soluzione di continuità, ma ben distinte. La prima si sviluppa, in fondo molto semplicemente, come una sequenza di variazioni/svelamento delle quattro voci con cui si compone l’originale canone. Il contrabbasso entra solo nella seconda parte del brano proponendo il basso delle Goldberg bachiane. Uso il termine variazioni/svelamento perché le note bachiane appaiono in accumulo in ogni variazione e la variazione riguarda essenzialmente l’utilizzo di modi d’attacco, timbri differenti negli archi. La prima parte è anche un lungo decrescendo. La conclusione, procede su uno sfondo di glissando di armonici. Le note delle sequenze spariscono a poco a poco: ma non ascoltiamo una rarefazione bensì un solido scolpirsi di tale ostinato in un fortissimo finale. Il tutto si chiude poi con scale ascendenti in diminuendo e rallentando sulla triade maggiore di sol, alludendo alla tonalità d’impianto del capolavoro bachiano». (Ruggero Laganà) La scelta di inserire in questa serata inaugurale i Concerti n. 1 in do minore e n. 2 in do maggiore per due cembali, archi e continuo di Johann Sebastian Bach (BWV1060 e 1061) non è certamente casuale. Elias Gottlob Haußmann, Ritratto di Johann Sebastian Bach, 1748, particolare, Princeton, New Jersey, USA, collezione privata (William H. Scheide) 19 Il primo è una vera e propria trascrizionerielaborazione per due tastiere e orchestra d’archi di un concerto in do minore per due violini, o per violino e oboe, di cui ci è pervenuto solamente un abbozzo (BWV1060R). Già all’epoca di Weimar (1708-1717) il compositore tedesco si cimenta sulla forma del «concerto-trascrizione» a seguito delle richieste del principe Johann Ernst. Si tratta di sedici concerti per cembalo solo (BWV972-987) e cinque per organo solo (BWV592-596) che diventano una fucina di sperimentazione per il giovane compositore, attraverso lo studio del concerto ‘di stile italiano’ sia solistico, sia grosso. È a tutti noto che Bach ebbe modo di studiare le opere di Vivaldi, operando su di esse una sorta di riduzione di alcuni concerti, epurando le parti di accompagnamento o concertanti e lasciando allo strumento a tastiera le sorti di questa ‘condensazione’. Condensazione che Bach realizzò nella versione per due clavicembali senza l’accompagnamento dell’orchestra (BWV1061a) del Concerto n. 2 in do maggiore (le parti per orchestra le aggiunse soltanto in una seconda fase). Questa composizione possiede uno stile idiomatico fortemente caratterizzato, e proietta lo strumento verso un’inarrestabile evoluzione linguistica. Ne sono una prova tangibile alcuni concerti per violino che, perduti nella loro versione originale, saranno ripresi da Bach successivamente attraverso una sorta di rielaborazione della loro struttura e di adattamento organologico per uno o più cembali. Il compositore tedesco, dunque, attraverso la parodia di composizioni proprie e altrui, crea una nuova via nella prassi esecutiva del tempo, non solo per gli effetti legati all’emancipazione del clavicembalo all’interno dell’orchestra (che, da strumento ‘nascosto’ nel continuo, diventa concertante e solista), ma anche per la duttilità e versatilità mostrate nel passaggio dal ‘nobile’ «concerto di corte», al ‘borghese’ «caffé-concerto». Antonio Marcellino 20 Anonimo, Johann Sebastian Bach all’organo, stampa, 1725, Londra, British Museum Noto, Chiesa di San Carlo al Corso sabato 6 settembre - ore 20.30 Noto, Chiesa di San Carlo al Corso JOHANN CHRISTIAN BACH (Lipsia, 1735 - Londra, 1782) Concertos for Harpsichord or Piano Forte ANTONIO PIRICONE pianista ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE violini primi Vito Imperato*, Marcello Spina, Andrea Timpanaro, Gabriele Bosco violini secondi Corrado Genovese*, Alessio Nicosia, Dario Militano, Caterina Coco viole Gaetano Adorno*, Simone Paradiso violoncelli Alessandro Longo*, Salvatore Mammoliti contrabbasso Claudio Nicotra AUGUSTO VISMARA direttore *** Concerto in fa maggiore, op 7. n. 2 (C56) Allegro con spirito Tempo di Minuetto Concerto in mi bemolle maggiore, op. 7 n. 5 (C59) Allegro di molto Andante Allegro Concerto in si bemolle maggiore, op. 13 n. 4 (C65) Allegro Andante Andante con moto Concerto in mi bemolle maggiore, op. 13 n. 6 (C67) Allegro Tempo di Minuetto: Andante *prime parti 23 AUGUSTO VISMARA direttore A rtista tra i più importanti sulla scena italiana. Prima di dedicare il suo talento alla direzione d’orchestra e al violino, ha avuto una grande carriera come violista con le più importanti orchestre europee sotto la direzione di Giuseppe Sinopoli, Luciano Berio, Christian Thielemann, Peter Maag, Antonio Janigro, Marcello Panni e molti altri. È stato prima viola al Teatro alla Scala, Orchestra di Santa Cecilia di Roma, Maggio Musicale Fiorentino e Teatro La Fenice di Venezia. Molto attivo come camerista, ha effettuato tournées in Australia, Giappone, USA, Europa, Nord Africa con vari ensembles sia come violista sia come violinista. Ha ispirato i maggiori compositori italiani (Luciano Berio, Sylvano Bussotti, Sandro Gorli, Francesco Pennisi, Goffredo Petrassi, Ivan Fedele, Federico Incardona, Franco Donatoni) dei quali ha eseguito opere in prima assoluta a lui dedicate. Sotto i suggerimenti e l’incoraggiamento di Giuseppe Sinopoli ha intrapreso la carriera di direttore d’orchestra dedicandosi principalmente al repertorio da camera, sinfonico e del Novecento. Johann Christian Bach, frontespizio dell’edizione a stampa dei Concerti op. 13, Londra, ediz. John Welker, 1776 24 ANTONIO PIRICONE pianista P Reich, Sir Malcolm Arnold, Andreas Staier, Alexander Rudin. Ha registrato per il circuito internazionale della RAI-Radio Televisione Italiana e per la Radio Televisione Ceca, Radio4-NL, Radio France, Radio Clásica spagnola; i suoi dischi, sono stati trasmessi dalla Radio di Baviera, RadioTRE Suite, BBC-Radio3, Radio Vaticana, Classic FM britannica. Ha inciso l’integrale delle Suites Inglesi di J.S. Bach e le Sonate di J.A. Benda. Di prossima uscita un disco solistico su strumento originale di meccanica viennese (De Meglio 1826) con musiche di Mozart, Beethoven, Clementi, Ferrari e Schubert. Insegna attualmente Pianoforte Principale, Trattati & Metodi al Conservatorio Statale di Musica di Trapani e, dal 2013, è Professore alla Yasar University di Izmir. rimo Premio al Van Wassenaer Concours (Amsterdam, 2009), il più prestigioso concorso di musica antica da camera del settore, Antonio Piricone è stato insignito a marzo 2011 del Clementi Award in Inghilterra, l’ambìto premio per la ricerca di repertorio originale su tastiere storiche. La versatilità, il senso dello stile e le sue qualità tecniche lo rendono attivo, come solista e come camerista, sia su pianoforte moderno sia sugli strumenti storici a tastiera. La poliedricità che caratterizza il suo approccio alla musica lo presenta al pubblico come uno dei più interessanti ed emozionanti interpreti della sua generazione imponendosi, con sempre maggior rilievo, nel panorama musicale internazionale. Dopo gli iniziali studi a Catania dove si diploma in pianoforte sotto la guida di Carmelo Pappalardo presso l’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini”, i suoi interessi musicali lo hanno condotto a specializzarsi in musica antica, prassi esecutiva e strumenti storici da tasto conseguendo i più alti titoli accademici presso il Conservatorio Reale dell’Aja e, più recentemente sotto la guida di Andreas Staier a Colonia e Sally Sargent a Vienna. Si esibisce presso le maggiori istituzioni musicali internazionali in Europa e Giappone: Dvoøák Hall di Praga, Prague Spring Festival, Prinzregententheater di Monaco di Baviera, Filarmonica di Essen, Liverpool Philharmonic Hall, Muziekgebouw & Concertgebouw di Amsterdam, Utrecht Early Music Festival, Kerkrade World Music Festival, Cité de la Musique a Parigi, Festival International de Piano de La Roque d’Antheron en Provence, Opera Nazionale di Bordeaux, La Folle Journée di Bilbao, Orchestra Sinfonica di Stato di Smirne, Tokyo Metropolitan Art Space,Yokohama Minato Mirai Hall,Tokyo Opera City Hall, Hokutopia Early Music Festival; con gruppi di prestigio quali Odhecathon, l’Ensemble Concerto, Concerto Köln, Münchner Symphoniker, Aargauer Sinfonieorchester, Tschechische Kammerphilharmonie, Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, Sendai Philharmonic Orchestra,Tokyo Kosei Wind Orchestra e con partner musicali come Claudine Ansermet, Alessandro Carmignani, Furio Zanasi, Ton Koopman, Roberto Gini, Martin Roscoe, Steve 25 ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE L’ orchestra da camera del Festival Magie Barocche è una realtà stabile che da diverse edizioni accompagna il Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche nel suo percorso artistico e musicale. Le esperienze già avviate e intraprese negli anni precedenti con le esecuzioni integrali di importanti capolavori della musica barocca (Estro Armonico di Antonio Vivaldi e i concerti di Johann Sebastian Bach per tastiera) concorrono alla formazione di questo ensemble, nell’intento di realizzare un programma di sinergia e integrazione tra arte, musica e offerta culturale del territorio del Val di Noto, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Fortemente voluta dal direttore artistico, Antonio Marcellino, l’orchestra è formata da giovani talenti provenienti da importanti conservatori europei e da affermate professionalità internazionali le cui competenze spaziano dalla musica barocca a quella contemporanea. L’orchestra si avvale della collaborazione di direttori e solisti di fama: un laboratorio di esperienze e idee per le giovani generazioni di musicisti, in un costante work in progress. 26 IL PIANOFORTE IN ALTERNATIVA AL CLAVICEMBALO le sperimentazioni del Bach ‘londinese’ I l concetto di modernità ha sempre implicato la trasformazione della coscienza del tempo, con la conseguenziale erosione di ogni forma di pensiero fondamentale. La vicenda umana di Johann Christian Bach annuncia un presente non più ancorato al passato, fatto di novità destinate ad essere distrutte; una vicenda umana che sembra essere assai più quella di un ‘figlio’ di Händel che del Kantor di Lipsia. Johann Christian seppe del tutto affrancarsi da una illustre – quanto scomoda – paternità determinando le sorti di un’era musicale imprescindibile dalla cultura occidentale. Partiamo dal 1761, anno del grande successo che aprì al giovane Johann Christian le porte di una carriera internazionale: fu rappresentata al Teatro Regio di Torino l’Artaserse che gli procurò subito fama e onore, tanto che sei mesi dopo fu chiamato in Inghilterra, ingaggiato dalla impresaria Colomba Mattei del King’s Theatre di Londra (teatro dell’opera italiana). Due anni dopo, nel 1764, ebbe il posto di maestro di musica della regina Sophia Charlotta, anno in cui incontrò il piccolo Mozart, col quale si compiacque di esibirsi in pubblico. Sempre nel ‘64 fondò a Londra, insieme con Karl Friedrich Abel (figlio di quel Christian Ferdinand Abel che aveva fatto parte dell’orchestra di Köthen al tempo in cui Johann Sebastian ne era il Kapellmeister), i Bach-Abel Concerts; istituzione concertistica di grande rilievo che organizzò i primi concerti per abbonamento in Inghilterra, e a cui si deve la prima esecuzione inglese delle opere di Haydn. L’organizzazione di concerti si insediò in Soho Square presso Teresa Cornelys, una cantante d’opera veneziana a riposo proprietaria di una sala a Carlisle House, poi in King’s Street a Saint James e infine in Hanover Square, in un edificio acquistato dai due soci e dal maestro di ballo John Gallini. Il Bach – a questo punto ‘londinese’ – fu tra i primi a servirsi del pianoforte in alternativa al clavicembalo nei concerti pubblici di cui era organizzatore. Nel 1768 egli tenne la prima esecuzione pianistica pubblica di cui si ha notizia. Scrisse molto per se stesso nel genere del concerto, dominato dalla cantabilità e dal gusto per il discorso omofonico: i sei Concerti op. 1 (1763), i sei Concerti op. 7 (1770), i sei Concerti op. 13 (1777) rap- presentano la parte pubblicata di un corpus di trentasei concerti. In tutt’e tre le raccolte, utilizza le sei medesime tonalità (con la sola eccezione dell’op. 1 n. 2). I sei Concerti op. 7 – dedicati alla regina, come l’op. 1 – sono per clavicembalo o pianoforte: quattro sono in due movimenti (nn. 1-4) e due in tre (nn. 5 e 6). Anche i sei Concerti dell’op. 13 sono per clavicembalo o pianoforte (sul frontespizio della prima edizione londinese pubblicata da John Welcker figura «A third set of six Concertos for the Harpsichord or Piano forte»); di questi, quattro sono in due movimenti (nn. 1, 3, 5 e 6) e due in tre (nn. 2 e 4). Dedicataria della raccolta è la nobildonna londinese Mrs. Pelham. Per questa raccolta Bach prevede – oltre a violini primi e secondi, e basso – l’inserimento ad libitum di coppie di oboi (o flauti) e corni; il tutto per una maggiore densità dell’accompagnamento orchestrale e per una concezione drammatica (specie nei Concerti nn. 2 e 4, in tre movimenti) dal sapore ‘moderno’, prossimo alle soluzioni del classicismo di Haydn e Mozart. L’inserimento degli strumenti a fiato facoltativi – com’anche della doppia opzione clavicembalo/pianoforte – è, altresì, legato a ragioni commerciali: solo le più ricche organizzazioni concertistiche potevano mettere a disposizione oltre agli archi i quattro strumentisti a fiato; e per quanto riguarda le tastiere, il clavicembalo continuava ad avere maggiore diffusione del pianoforte sul territorio inglese (i pianoforti di Johannes Zumpe erano ‘appena’ arrivati a Londra). Anche le scelte dinamiche testimoniano una chiara propensione per il vecchio clavicembalo: l’indicazione crescendo non si trova mai in partitura; spesso la successione di piano, mezzoforte e forte diviene una sorta di crescendo non dichiarato. Charlotte Papendiek – nelle sue Memorie – riferisce che Johann Christian compose il Concerto in fa maggiore, op. 7 n. 2 (C56), per eseguirlo con l’organo tra un atto e l’altro del suo oratorio Gioas re di Giuda (Quaresima, 1770). L’usanza inglese di eseguire un concerto d’organo tra gli atti di un oratorio l’aveva instaurata, proprio a Londra, Händel. Il primo movimento, Allegro con spirito, ricorda – sia sul piano formale sia nella gestione dei materiali motivici – i concerti per organo di James Hook. 27 Il Concerto è supportato dalla frequente comparsa di passaggi all’unisono che punteggiano quelli solistici: apre con un tema dal ritmo puntato, cui segue un proto-secondo tema su un basso di dominante che funge da collegamento alla riesposizione solistica. Il secondo movimento Tempo di Minuetto – nel genere del menuetto en rondeau – presenta una zona in re minore, sorretta da un basso albertino terzinato, cui segue il da capo del minuetto. Il Concerto in mi bemolle maggiore, op. 7 n. 5 (C59), è senza dubbio quello che coniuga meglio l’uso italiano di armonie semplici, l’approccio accademico tedesco con le sue audaci invenzioni d’elaborazione motivica, lo stile francese governato dai cosiddetti tons doux e le escursioni modali di stampo tipicamente inglese. Nel primo movimento, Allegro di molto, la prima idea motivica, caratterizzata dalla apparente fermezza delle seste (poi terze) di minime, presto si snoda in un agile movimento di semicrome, che – dopo 43 misure – passa la parola al solista il quale ripropone ornamentati i materiali tematici precedentemente esposti. Nello sviluppo il solista introduce nuovo materiale a partire dal tono della dominante (procedura, questa, che sarà poi cara al Salisburghese). Il movimento prevede una cadenza; com’anche il successivo Andante in do minore – in forma bipartita e perfetto stile italiano – che prelude all’Allegro conclusivo in ritmo di giga. Il 1777 è l’anno dell’Opus 13. Ma è anche l’anno della fondazione della Lodge of the Nine Muses, nelle cui liste figuravano Abel, Johann Christian Bach, Felice Giardini, Luigi Borghi, William Cramer, Johann Peter Salomon, organizzatori di concerti per conto di quella loggia o di altre istituzioni di ispirazione massonica. Il Concerto in si bemolle maggiore – quarto dell’op. 13 (C65) – in tre movimenti, fu il più popolare dei concerti di Bach, anche grazie all’utilizzo, nel terzo movimento, del celebre motivo tratto dalla ballata scozzese (cara agli ambienti massonici) The yellow hair’d laddie, su testo del poeta Allan Ramsay, padre dell’omonimo pittore. Johann Christian aveva già utilizzato questa ballata in altre due occasioni: in un brano per tastiera e viola da gamba Variations on The Yellow-hair’d Laddie (LH5) e in un’aria con accompa- gnamento orchestrale (ma non fu l’unico ad aver impiegato questo motivo: esso appare in un’aria dell’opera buffa Gli equivoci di Stephen Storace su libretto di Lorenzo da Ponte). L’Allegro iniziale del quarto Concerto dell’op. 13, col suo marcato motto introduttivo all’unisono (sulla triade perfetta maggiore di si bemolle) conferma che l’opera era destinata ad una grande sala da concerto. L’esposizione orchestrale (33 misure) cede il passo al solista che trattiene il testimone sino alla fine del movimento con spunti virtuosistici inquadrati in un protobitematismo. L’Andante in mi bemolle maggiore, caratterizzato dal pizzicato degli archi su cui si adagia il solista sorretto da un basso albertino, presto cede il passo al terzo movimento, Andante con moto, ove la ballata scozzese, viene ampiamente variata in alternanza dal solo e dal tutti. L’Allegro del Concerto in mi bemolle maggiore, op. 13 n. 6 (C67), in due movimenti, si apre con un’ampia introduzione orchestrale (la tastiera entra solo alla misura 53). Il solista espone il tema su un basso albertino (tema già utilizzato nelle Sonate dell’op. 10), che dopo una ulteriore riesposizione variata alla dominante, apre le porte ad un’ampia – e sorprendente – zona di sviluppo che anticipa quelle del Mozart dei grandi concerti. Il secondo movimento, Andante, in tonalità di impianto, appartiene al genere del menuetto en rondeau. All’eleganza dell’idea motivica, gestita nell’area del maggiore, fa seguito il secondo solo nell’area della relativa minore dalle tinte drammatiche, compensate dal pizzicato degli archi. Un risolutorio da capo del minuetto chiude il concerto. Roberto Carnevale 28 Thomas Gainsborough, Ritratto di Johann Christian Bach, 1776, Bologna, Museo Bibliografico Musicale Luigi Boccherini, Sei Sinfonie per due Violini e Basso, op. 4, G83-88, Parigi, ediz. Vernier, 1768 venerdì 12 settembre ore 10.45 Catania, Chiesa di San Giuliano Ingresso libero Presentazione di Luigi Boccherini Sei Trii per due violini e violoncello G 83-88 op. 4 Sei Trii per due violini e violoncello G 89-94 op. 6 edizione critico-comparativa sulle fonti a stampa a cura di Alessandro Mastropietro Ricordi, 2014 intervengono prof. Giancarlo Magnano San Lio (direttore DISUM, Università degli Studi di Catania) Saluti istituzionali prof. Rudolf A. Rasch (Universiteit Utrecht) Luigi Boccherini compositore di trii per archi dott. Alessandro Mastropietro (Università degli Studi di Catania) Il lavoro di edizione sulle fonti a stampa dei Trii op. 4 e op. 6 di Boccherini partecipano i componenti del Quartetto Archimede modera il prof. Antonio Marcellino (Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Catania) presidente/direttore artistico del Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” Progetto scientifico a cura del DISUM – Dipartimento di Scienze Umanistiche Università degli Studi di Catania 31 Luigi Boccherini, Trio op. 4 n. 1, G83 («Violino Primo»), Parigi, ediz. Vernier, 1768 RUDOLF RASCH ALESSANDRO MASTROPIETRO R A udolf Rasch ha studiato musicologia all’Università di Amsterdam con i professori Karel Bernet Kempers e Jos Smits van Waesberghe. Ha insegnato al Dipartimento di Musicologia dell’Università di Utrecht dal 1977 al 2010 come professore di Teoria musicale e di Storia della musica. Attualmente è in pensione, ma ancora affiliato all’Università in qualità di ricercatore. I suoi interessi di ricerca sono vari: la storia della musica in Olanda (particolarmente nel Seicento e nel Settecento), l’accordatura di strumenti musicali, la storia della stampa musicale e la musica di compositori italiani quali Arcangelo Corelli, Antonio Vivaldi, Francesco Geminiani e Luigi Boccherini. Ha scritto e pubblicato numerosi saggi su tutti questi argomenti e ha curato edizioni in facsimile e in notazione moderna di libri e opere di musica del XVII e del XVIII secolo. È collaboratore delle edizioni critiche degli Opera Omnia di Francesco Geminiani e di Luigi Boccherini. Per quest’ultima ha curato l’edizione critica dei Trii Opera prima (1760), i Duetti Opera terza (1761) e le Sonate per tastiera e violino Opera quinta (1768) e sta preparando l’edizione dei Trii Opera quarta (1766). Ha curato recentemente per Cambridge Scholars Publishing - Newcastle (Inghilterra) il libro Understanding Boccherini’s Manuscripts, con otto capitoli di altrettanti autori sulle fonti manoscritte riguardanti il compositore. lessandro Mastropietro (L’Aquila, 1968), diplomato in composizione, musica elettronica e direzione d’orchestra nel Conservatorio della sua città natale, laureato presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma, con una tesi su Luigi Nono (relatore Pierluigi Petrobelli), è ricercatore in Musicologia e Storia della Musica presso l’Università di Catania. Si occupa prevalentemente della composizione musicale degli ultimi 60 anni, in particolare delle neo-avanguardie di area romana (alla cui produzione di teatro musicale ha dedicato il suo Dottorato), nonché di quella del secondo Settecento strumentale, con specifico riguardo alla musica di Luigi Boccherini e alla produzione internazionale per Trio a due violini e violoncello. Ha partecipato a numerosi convegni internazionali e pubblicato regolarmente per riviste scientifiche e in volumi miscellanei. Ha curato per la collana ‘Le Sfere’ l’edizione critica degli scritti di Domenico Guaccero e per la LIM una pubblicazione monografica su Paolo Renosto. È stato direttore artistico della Società Aquilana dei Concerti “Barattelli” e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Nuova Consonanza di Roma. 33 Siracusa, Chiesa di San Martino sabato 13 settembre - ore 20.30 Siracusa, Chiesa di San Martino LUIGI BOCCHERINI (Lucca, 1743 - Madrid, 1805) Due violini, alto e violoncello obligato QUARTETTO ARCHIMEDE Enzo Ligresti, Corrado Genovese, violini Gaetano Adorno, viola Benedetto Munzone, violoncello *** Trio in mi bemolle maggiore, op. 4 n. 1, G83 [1766] per due violini e violoncello [prima edizione: Venier, 1768] prima esecuzione moderna nell’edizione critico-comparativa a cura di Alessandro Mastropietro, Ricordi, 2014 Allegro con spirito Largo assai Tempo di Minuetto Trio in re maggiore, op. 1 n. 2, G80 [1760] per due violini e violoncello [prima edizione Bailleux op. II n. 4, 1767] edizione critica negli Opera Omnia a cura di Rudolf A. Rasch, Ut Orpheus, 2011 Adagio Allegro con spirito Fuga. Allegro Trio in sol minore, op. 6 n. 3, G93 [1769] per due violini e violoncello [prima edizione Venier op. IX n. 5, 1771] prima esecuzione moderna nell’edizione critico-comparativa a cura di Alessandro Mastropietro, Ricordi, 2014 Adagio Rondeau. Allegro Tempo di Minuetto Trio in do minore, op. 14 n. 2, G96 [1772] per violino, viola e violoncello [prima edizione, La Chevardière, 1774] Allegro moderato Adagio Tempo di Minuè [Trio] Prestissimo Quartetto in re maggiore, op. 8 n. 1, G 165 [1769] per due violini, viola e violoncello [prima edizione, Venier op. VI n. 1, 1769] Allegro assai Adagio Allegro 35 QUARTETTO ARCHIMEDE I l Quartetto d’archi Archimede è stato costituito nel 1999 da un gruppo di musicisti siciliani di formazione decisamente europea: basti pensare che il primo violino, Enzo Ligresti, è stato allievo di Salvatore Accardo e di Corrado Romano, col quale ha ottenuto il Prix de virtuosité al Conservatorio di Ginevra; il violoncellista Benedetto Munzone si è formato alla scuola di Rocco Filippini presso l’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona; Corrado Genovese e Gaetano Adorno hanno completato la loro formazione musicale con Sergey Girshenko, allievo di David Oistrakh nonché docente di violino presso il Conservatorio di Mosca. Il Quartetto ha fra le sue principali finalità la divulgazione del più significativo repertorio musicale da camera. La sua ricerca artistica si muove su un fronte musicale ampio, da Haydn e Boccherini a Webern e Šhostacoviè, passando attraverso tre secoli di repertorio cameristico, con l’aggiunta di rare incursioni nel repertorio contemporaneo. Dopo un concerto all’auditorium del Musée des Beaux-Arts di Nancy, la pagina culturale della testata francese “L’Est Républicain” ha scritto: «questi musicisti sono dei sofisticati interpreti che regalano sospiri lenti, dosati, capaci di sortire begli effetti, picchi potenti ma sempre morbidi». L’ensemble collabora con affermati musicisti di varia nazionalità, convinti che il far musica insieme avvicini individui e culture diverse. In un contesto più ampio rispetto al repertorio puramente quartettistico, il quartetto ha infatti suonato con artisti di fama internazionale, tra cui: i violoncellisti Rocco Filippini e Alfredo Stengel, i pianisti Bruno Canino, Ilia Kim e Jean-Frédéric Neuburger, i flautisti Maxence Larrieu e Jean-Louis Ferrandis, i violisti Augusto Vismara e Francesco Fiore, il trombettista Enrico Rava. Ha recentemente pubblicato il Quintetto per archi di Franz Schubert assieme a Rocco Filippini. 36 …per due violini, [alto] e violoncello obligato… i Trii nella musica da camera di Boccherini intorno al 1770 N ei cinque anni che intercorrono tra la pubblicazione dei Trii op. 1 (1767) e la composizione dei Trii con viola op. 14 (1772) molto accade nella biografia artistica di Luigi Boccherini. Nato a Lucca in una famiglia dedita alle arti della performance (padre bassista, sorella danzatrice, fratello danzatore e librettista), formatosi tra la città natale (musicalmente assai viva) e Roma, maturato nei centri musicali padani e a Vienna, il cui ambiente sembra decisivo proprio per la nascita dei Trii op. 1 (giusta una leggendaria lode rivolta loro da Gluck, e ancor più una citazione dall’Armida di Traetta – Vienna, gennaio 1761 – che il compositore toscano inserisce in apertura del Trio in la maggiore, G79). Tornato in patria istaurandovi un celebre e primaziale sodalizio quartettistico con colleghi di pari livello, Boccherini si afferma in quegli anni quale compositore di orizzonte europeo al di là dei viaggi intrapresi proprio nel 1767 prima fino a Parigi, e poi verso la sede definitiva della Spagna, dove si stabilisce nel 1768 per mai più allontanarsene. La produzione iniziale di Boccherini sembra esser già circolata manoscritta con intensità anteriormente alle pubblicazioni parigine del 1767, ma l’ingresso nel maggiore mercato editoriale di musica in Europa è una svolta: quasi ogni opus viene ristampato più volte e nuovamente edito in altre piazze (Londra e Berlino/Amsterdam le più assidue, ma anche Madrid e Venezia), sicché il servizio personale presso l’Infante Don Luís non sarà un ostacolo alla disseminazione della sua musica. Non deve meravigliare che, delle prime sei opere inserite nel cosiddetto ‘catalogo autografo’ (ma pubblicate di regola con differenti numeri d’opera, dipendenti dalla serie editoriale, e in un ordine dato a volte dall’editore), ben tre siano di Trii a due violini e violoncello, organico cameristico in seguito utilizzato da Boccherini per altre due sole raccolte (ma notevoli e presidianti le due successive stagioni compositive, il periodo a servizio dell’Infante e quello ‘a distanza’ del Re di Prussia Federico Guglielmo II), contro la maggioranza di Quartetti e Quintetti d’archi: all’epoca la formazione era quella prediletta dall’editoria musicale rivolta ai ‘dilettanti di musica’ e, considerando la presenza di opere per altre formazioni strumentali nei cataloghi degli editori parigini (quartetto d’archi compreso), sembra esser rimasta tale fino a tutto il decennio 1770. Ciò non sorprende anche perché tale formazione a tre vantava un progenitore illustre e assai prossimo nella Sonata [a tre], titolatura che persiste in molti manoscritti ed edizioni del tempo accanto a Trio, Sinfonia e Divertimento: ma quando Boccherini affronta il genere, questo non è più né la Sonata corelliana, né quella post-corelliana dei violinisti-compositori ancora vicini a Corelli; essa si può invece definire transcorelliana, nel senso che si è attestata su posizioni ben oltre quel modello, distanti talmente da aver ormai con esso ben poco a che vedere. I movimenti sono di regola tre, con un tempo di danza (perlopiù un Minuetto) come finale, e alla trama imitativa – episodicamente ancora praticata – se ne è sostituita un’altra bi-polarizzata tra il violino I e il basso, col violino II che – agganciandosi ora all’uno ora all’altro, o restando eccezionalmente indipendente – plasma appunto la texture con chiarezza e nitidezza. La prassi del basso continuo vi si può applicare, ma è tutt’altro che organica (solo gli editori inglesi e tedesco-fiamminghi inseriscono una numerica posticcia al basso dei primi opus di Trii boccheriniani, documentando una pratica perdurante ma forse in via di fossilizzazione), e l’impianto formale travalica variamente ma regolarmente i prediletti schemi bipartiti della prima metà del secolo. Le tre opere di Boccherini risalenti al decennio 1760 sono dunque una minuscola ma emblematica porzione di una vastissima produzione europea intorno a metà secolo, posta all’estremo confine di una vicenda evolutiva centenaria: con questa produzione esse condividono molti caratteri complessivi, ma spiccano altresì per i tratti peculiari di cui si parlerà. Il campionario di brani oggi presentato potrebbe essere poi il programma di una SerataBoccherini in un salotto di eccellenti amatori di musica intorno al 1770, spingendosi fino a quei lavori – il Quartetto e ancor più il Trio con viola – che mettono in questione la formula del ‘musicista per diletto’ anche per la loro difficoltà esecutiva. Una parte non comprimaria per il violoncello 37 emerge peraltro in più luoghi dei Trii op. 1, opus insieme straordinariamente variegato e maturo, considerando la giovane età in cui Boccherini ha iniziato a comporlo (il 1760, come rivela la citazione da Traetta, va preso quasi certamente come anno di partenza per una silloge che deve aver selezionato i propri lavori migliori per quell’organico): in molti passi le tre parti si scambiano brevi motivi (come nella tradizione della musica dialoguée di quegli anni) o il loro ruolo tout-court (perfino il violino primo può fungere da ‘bassetto’), con assoli del violoncello di solito in coppia con uno dei violini; la Fuga – in realtà un’ingegnosa forma mista tra fuga e forma-sonata – che chiude il Trio op. 1 n. 2 in re maggiore (G80) dopo un assorto Adagio e un estroverso Allegro con spirito, non fa che estremizzare questo comportamento; anche la tecnica compositiva per ripetizioni, funzionale a una esperienza del tempo musicale più meditativa che dinamicadirezionata, è già – come notato dal Rasch – evoluta e caratterizzata in modo originale. I Trii dell’op. 4 sono forse meno ‘sperimentali’: restando una certa distribuzione discorsiva tra gli strumenti, il primo violino conduce più regolarmente il gioco e il violoncello è più ancorato alla funzione del basso, ma si fa notare qua e là un piglio quasi sinfonico nella scrittura (è proprio il caso del Trio in mi bemolle maggiore op. 4 n. 1 G83 e, in particolare dell’iniziale Allegro vivo), coerente al coevo acme dell’adozione della scrittura ‘a tre’ in ambito sinfonistico quale alternativa alla scrittura a quattro; più che nei precedenti Trii, la destinazione ideale qui sembra quella degli amatori di musica e perciò le coordinate stilistiche quelle dello ‘stile galante’, in parte confermate – salvo un ritorno assai dosato e giudizioso di co-protagonismo del violoncello – nei Trii op. 6. Questi sono, pure cronologicamente (1769), legati all’inizio dell’attività spagnola di Boccherini, e la dedica all’allora Principe delle Asturie, don Carlos (poi Re di Spagna come Carlo IV), apparsa sia sull’edizione parigina sia sulla coeva ma indipendente stampa madrilena, suggella la relazione a tali contesto e committenza. Il Trio in sol minore op. 6 n. 3 (G93), oltre alle sue qualità musicali (l’iniziale, intenso Adagio, sospeso tra severità arcaica e avanza- ta sensibilità armonica ed espressiva; il caleidoscopico Rondò in maggiore; l’elegante Minuetto finale), ne presenta una testuale di rilievo: le due edizioni a stampa ‘autorizzate’ dell’opus (Parigi, Venier / Madrid, Palomino) contengono varianti considerabili d’autore, frutto probabile di una revisione dello stesso Boccherini, del testo già consegnato tempo addietro a Venier nell’imminenza della pubblicazione madrilena; le varianti non si limitano alle indicazioni di arcata o fraseggio e alle intensità (pur fondamentali, in Boccherini, nell’informazione sonora), o al numero di ripetizioni fraseologiche o di ritornelli (aumentando i quali, si accentua il versante iterativo dell’esperienza musicale), ma – nel caso dell’epilogo del terzo movimento – la versione Palomino riconfigura il testo in modo da riprendere lo stesso epilogo armonico delle due parti dell’Adagio iniziale: la modifica introduce perciò nella forma complessiva quella componente ‘ciclica’ che è una delle caratteristiche insieme più personali della musica boccheriniana e più coerenti del suo pensiero musicale quale «arte della ripetizione» (Rasch) o «ri-combinazione» (Mangani). Gli altri due lavori in programma sono protesi fuori le ultime propaggini del ‘barocco in musica’ e persino oltre il mero ‘stile galante’: il Quartetto in re maggiore op. 8 n. 1 (G165) (pubblicato da Venier come primo dell’op. VI) apre significativamente una raccolta splendida, assai diffusa ed apprezzata, e importante anche per la dedica all’entrante patrono di Boccherini, l’Infante (ovvero figlio – non erede al trono – del Re regnante) Don Luís. Ciascun movimento sintetizza alcuni caratteri rilevanti nella musica del lucchese: brillante e sorridente il primo, introverso e dolente il secondo, sensuale e danzante il terzo. L’adozione, nella successiva opera di Trii, della viola invece del secondo violino, è soluzione proiettata verso la formazione moderna del trio d’archi, predisposta a valorizzare più facilmente, nell’organico, ciascuno strumento preso per sé. Ciò non significa che il Trio in do minore, op. 14 n. 2 (G96), sia un vero trio concertante: il fascino di questo stupendo lavoro risiede, oltre che nella tonalità minore che segna l’iniziale Allegro e il veemente Prestissimo finale, nei forti contrasti che lo animano. La trama della scrittura è a volte partico38 materiali editoriali in fieri o addirittura sulle parti delle antiche prime edizioni a stampa: un modo, ci auguriamo, di irretirli – e con loro il pubblico – in un’esperienza idealmente vicina a quella dei saloni in cui 250 anni fa si faceva musica da camera (quasi) ogni sera. Che il concerto si tenga in una chiesa non ampia, oltre a non contraddire troppo le condizioni acustiche dei più grandi saloni residenziali del tempo, è perfino conseguente a un impiego non saltuario di singoli movimenti della musica per Trio a due violini (con l’aggiunta di un organo, basso continuo o solista che fosse) quale ‘Sonata da chiesa’, in specifici momenti della liturgia (offertorio, levazione, comunione, ecc.). larmente compatta, altre distesa ad accogliere ampi assoli (mirabile quello del violoncello nell’Adagio, con una vera e propria cadenza solistica per lo strumento); il tono espressivo oscilla tra un’inquietudine ora sottile ora più esplicita e teatrale, e un lirismo sognante eppure profondo. L’edizione comparativa sulle fonti a stampa dei Trii dell’op. 4 e 6, presupposto per il presente concerto e prossimamente edita da Ricordi, è stata possibile anche grazie al sostegno alla ricerca del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. I ringraziamenti di rito, oltre che all’Ateneo e all’Editore, devono andare al Festival Magie Barocche per la complicità scientifica e musicale con la proposta rivoltale e per la preziosa assistenza in molti frangenti, nonché agli esecutori, per la disponibilità a studiare lavori non semplici su Alessandro Mastropietro Boccherini (con giacca rossa) nel dipinto di Francisco Goya, La famiglia dell’Infante Don Luís, 1783, Parma, Fondazione Magnani-Rocca 39 Ritratto di Giuseppe Geremia, proprietà dell’Università degli Studi di Catania sabato 20 settembre - ore 20.30 Roma, Oratorio del Caravita GIUSEPPE GEREMIA (Catania, 1732 - 1814) L’esaltazione di Mardocheo (1776) Componimento per musica a quattro Voci, e più Strumenti prima esecuzione in epoca moderna MARDOCHEO MARIA CHIARA CHIZZONI, soprano AMALTEA PAOLA CIGNA, soprano ALIMANO ANTONIO GIOVANNINI, contraltista ABIMELECCO ANICIO ZORZI GIUSTINIANI, tenore WALTER TESTOLIN, Maestro del coro ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO FLAVIO COLUSSO, Maestro concertatore e direttore Musicaimmagine, Roma, produzione Silvia De Palma, direttore di produzione ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO soprani Donatella Casa Arianna Miceli* Paola Ronchetti alti Antonella Marotta Fabiola Pereira Angelika SutmanGabrielli tenori Emanuele Costantini Andrés Montilla Acurero Renato Moro bassi Patrizio Brandelli Fabrizio Di Bernardo Walter Testolin traversi Laura Colucci* Manuel Granatiero violini principali Fabio Cafaro* Valerio Losito contrabbassi Carla Tutino* Giacomo Albenga oboi Barbara Ferrara* Roman Schmid violini primi Ilenia Montaruli Valentina Nicolai Gabriele Politi organo Alessandro Albenga* fagotto Rhoda Patrick clavicembalo Andrea Buccarella* violini secondi Gianfranco Borrelli* Gabriele Benigni Pietro Meldolesi corni Marco Venturi* Claudia Quondam Angelo viola Gianfranco Russo trombe Andrea Di Mario* Michele Petrignani violoncello principale Vito Paternoster* timpani Elisabetta Di Filippo violoncello Matteo Scarpelli *prime parti / solisti / continuisti 41 L’esaltazione di Mardocheo, «Introduzione», copia manoscritta, Catania, Museo Civico Belliniano, riproduzione facsimilare ARGOMENTO M ardocheo, zio della regina Ester e «giusto» funzionario di Assuero, re di Persia, è esortato dai suoi due amici, Alimano e Abimelecco, a fuggire dalla città di Susa per evitare di esser condannato insieme a tutti gli Ebrei a causa di un crudele editto del sovrano, fatto firmare a quest’ultimo subdolamente dal potente primo ministro Aman. Il protagonista, tuttavia, è risoluto a non scappare, malgrado il desiderio contrario di Amaltea, sua sposa, per difendere la sua innocenza e la sua integrità morale. Ammirato per la sua virtù dagli amici e sostenuto successivamente dalla solidarietà della moglie disposta a morire con lui, Mardocheo viene soccorso da un miracoloso capovolgimento della situazione: il complotto del ministro viene svelato e Aman punito, gli Ebrei salvati e l’eroe portato in trionfo. Aert de Gelder, Ester e Mardocheo, 1685, Budapest, Museum of Fine Arts 43 FLAVIO COLUSSO direttore « La peculiarità creativa di Flavio Colusso è racchiusa tutta in questa filosofia dell’arte, intesa come creazione e ri-creazione in cui l’arcaico e il presente si incontrano in una commovente, umanissima, sintesi». (Pupi Avati, 2004) Compositore, direttore d’orchestra e regista, è fondatore dell’Ensemble Seicentonovecento. Accademico Pontificio, è inoltre “Maestro di cappella” e direttore della Cappella Musicale Theatina, della Cappella Musicale di Santa Maria dell’Anima della Comunità cattolica di lingua tedesca in Roma e della Cappella Musicale di San Giacomo – istituzione che annovera Alessandro Scarlatti fra i suoi illustri maestri. Sue composizioni sono eseguite, pubblicate e trasmesse in molti paesi, fra queste ricordiamo: L’impresario delle Isole Canarie, ovvero la Moda del teatro (1989), Opera-pastiche per il Festival delle Canarie; la Suite dal balletto Dante-strasse (1994); Missa de Tempore in Aevum con José Carreras (1996); Tu es Petrus per Giovanni Paolo II (2000); Sidereus Nuncius, ispirato a Galileo Galilei (2001); Missa Sancti Jacobi (2004) per il Giubileo compostellano; Missa Sancti Andreae Avellino (2007); la fiaba musicale La viola scarlatta (2007); per l’Anno pucciniano 2008 il grande Te Deum e – nella Real Cappella del Tesoro di San Gennaro – l’oratorio Il Sangue il Nome la Speranza, ispirato ai tre enigmi di Turandot; Magie d’ombra et di luce (2010) per il IV centenario della morte del Caravaggio; l’installazione multimediale Le Opere di Misericordia (2011) per il Museo del Pio Monte della Misericordia di Napoli; le opere liriche Il Maestro di Cappella, ovvero i fantasmi dell’Opera (2010); Das Zauberfon!-il Cellulare magico (2011) per il centenario menottiano; Notturno con Bram Stoker (2012) per il centenario dell’autore di “Dracula”; la scena lirica Recondita armonia di bellezze diverse, (2008/2013) per il Festival Pucciniano di Torre del Lago; la recente opera in due atti Il Lauro del Gianicolo: morte di Riccardo Wagner a Venezia (2013) per l’Anno wagneriano e dannunziano. È presente in teatri e istituzioni come: Gran Teatre del Liceu di Barcelona (Norma con Joan Sutherland), Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, Teatro de La Maestranza di Siviglia, Teatro San 44 Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival de la Opera de Tenerife, Sagra Musicale Malatestiana, RAI RadioTelevisione Italiana, Settimana di Musica Sacra di Monreale, Festival Pucciniano di Torre del Lago, Festival Internacional de Música y Danza de Granada, Bratislava Music Festival, Tianjin May Festival (China). Tra le registrazioni discografiche – oltre 50 CD di rarità e prime assolute per EMI, Brilliant Classics, Bongiovanni e MR Classics – si segnalano: il vasto repertorio per gli “evirati cantori” (Caffarelli, Ceccarelli, Farinelli, Manzuoli, Marchesi, Rauzzini e molti altri); la Messa di Gloria di Mascagni; Exultate jubilate di Mozart con il patrocinio del Mozarteum di Salisburgo; le opere La Maga Circe di Anfossi e Ottone in Villa di Vivaldi; più recentemente la prima esecuzione e registrazione della Missa Petra Sancta del Palestrina. Fra i numerosi e avventurosi progetti è impegnato fin dal 1983 nello studio, riscoperta, esecuzione e pubblicazione delle composizioni di Giacomo Carissimi del quale ha già registrato tutti gli Oratori e la raccolta completa di mottetti Arion Romanus. Ha inoltre diretto le monumentali Musiche per le Quarant’hore di Raimo di Bartolo per il Teatro San Carlo di Napoli, la Rappresentatione di Anima et di Corpo per i novant’anni dell’Associazione “A. Scarlatti” di Napoli, ed ha avviato l’edizione integrale degli Oratori di Antonio Draghi nell’ambito del “Progetto Draghi: ItaliaAustria” in fase di esecuzione ed incisione discografica. Con il regista tedesco Georg Brintrup ha realizzato il film Palestrina Princeps Musicae, prodotto per la Televisione tedesca ZDF e il canale ARTE (2009), presentato in prima assoluta al Parco della Musica per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e il recentissimo film Santini’s Netzwerk per la Radio-televisione tedesca WDR (2013) con cui ha dato vita al progetto italo-tedesco “La via dell’Anima” incentrato sulla raccolta di manoscritti di Fortunato Santini fra Roma e Münster. Roma, Oratorio del Caravita 45 MARIA CHIARA CHIZZONI soprano D opo gli studi musicali presso il Conservatorio di Mantova e quello di Parma, inizia la carriera ancora giovanissima cantando in teatri come: Arena di Verona, Teatro Massimo di Palermo, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Petruzzelli di Bari e in prestigiosi Festival in Europa. Tra i principali ruoli interpretati ricordiamo quelli delle opere: L’elisir d’amore, Don Pasquale, Lucia di Lammermoor (Donizetti); Rigoletto (Verdi); La cambiale di matrimonio, La Cenerentola (Rossini); Cosi fan tutte (Mozart); Il telefono (Menotti), Il Pipistrello (Strauss). Più recentemente, le nuove opere composte appositamente per lei da Flavio Colusso: Das Zauberfon!; Il Maestro di cappella, ovvero i fantasmi dell’Opera; Il Lauro del Gianicolo: morte di Riccardo Wagner a Venezia. All’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha eseguito il Magnificat di Petrassi diretto da Antonio Pappano, i Carmina Burana di Orff diretti da Cornelius Meister; la Water Passion di Tan Dun, brano poi riproposto in nuove produzioni alla Thomaskirche di Lipsia per la Radio tedesca MDR, alla Tonhalle di Düsseldorf e al Concertgebouw di Amsterdam, tutte dirette dallo stesso compositore. Ha inoltre inaugurato recentemente la stagione concertistica di Musica per Roma con A foresta e jovem e cheja de vida di Luigi Nono che la vedrà nuovamente protagonista al Festival d’Automne di Parigi. Nel repertorio concertistico si segnalano anche: la Messa in Do minore, Exultate Jubilate di Mozart, Laudate Pueri, Juditha triumphans di Vivaldi, i Folk Songs di Berio, gli oratori di Carissimi e di Antonio Draghi. Ha inciso per la Chandos la Messa per San Marco di Galuppi diretta da Filippo Maria Bressan; per la Brilliant Classics la raccolta completa (3 CD) dei mottetti Arion Romanus di Carissimi, diretti da Flavio Colusso; per la MR Classics la Missa Sancti Andreae Avellino e Te Deum di Flavio Colusso, diretti dallo stesso autore. 46 PAOLA CIGNA soprano A Si è esibita sotto la direzione di maestri e registi come: Giulio Ciabatti, Alessandro De Marchi, Roberto De Simone, Julian Kovatchev, Michele Mirabella, Daniel Oren, Renato Palumbo, Zoltán Peskó, Alessio Pizzech, Corrado Rovaris, Giuseppe Sinopoli, Jean-Christophe Spinosi, Alberto Zedda in importanti Teatri italiani quali La Scala di Milano, San Carlo di Napoli, Petruzzelli di Bari, Comunale di Bologna, Pavarotti di Modena, La Pergola di Firenze, Teatro Verdi di Trieste, Lingotto di Torino, Carlo Felice di Genova, Tiroler Landestheater di Innsbruck, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Verdi di Busseto, Municipale di Piacenza, Teatro Pergolesi di Jesi, Teatro Belli di Spoleto, Teatro Cilea di Reggio Calabria, Teatro V. Emanuele di Messina, Palau de la Música Catalana di Barcelona, Teatro La Monnaie di Bruxelles, Concert Hall di Aarhus (Danimarca), in tournée in Svizzera, Germania, Austria, Cile e Giappone, e ai “Concerti del Quirinale” con diretta radiofonica. Ha registrato in audio e video per Naxos, Diapason, Classic Voice, RAI Radio3, Rai Trade, Can Can Music, Wide Classique, Arthaus musik, Arté, Kicco Classic, Ducale Music e, di recente, ha partecipato alla realizzazione del film di Francesco Calogero Seconda primavera. llieva di Jolanda Meneguzzer, si diploma in Canto con lode e menzione speciale al Conservatorio di Firenze sotto la guida di Walter Alberti. Tra il 1994 e il 1997 si impone in numerosi concorsi come: “Pagliughi” di Cesena, “Tito Schipa” di Lecce, “Prima Scrittura” di Firenze, ”Francisco Viñas” di Barcelona, “Leyla Gencer” di Istanbul. Nel 2009 riceve il Premio Franco Porretti “Ombra della sera” di Volterra (Pisa). Nel 1996 debutta in Italia al Teatro Comunale di Modena ne La prova di un’opera seria di Gnecco e in Francia al Teatro di Lille e all’Opéra-Comique di Parigi in Juditha triumphans diretta da Jean-Claude Malgoire ripreso dalla rete televisiva Arte France. Da allora ha interpretato i maggiori ruoli in opere quali: Lucia di Lammermoor, Don Giovanni, Così fan tutte, Le nozze di Figaro, Die Zauberflöte, Don Pasquale, L’Elisir d’amore, La Sonnambula, I Capuleti e i Montecchi, Norma, Il Barbiere di Siviglia, Torvaldo e Dorliska, Il viaggio a Reims, Rigoletto, La Traviata, Un ballo in Maschera, Gianni Schicchi, La Rondine, Turandot, Bohème, La notte di un nevrastenico, Die Fledermaus, La Contessa Mariza, Die schöne Galathee, Il segreto di Susanna, Eliogabalo; Il Furioso all’isola di San Domingo. Ha inoltre eseguito in prima assoluta Vittoria sul Sole di Angelo Russo al Teatro Niccolini di Firenze e Nove Icone per una madre di Roberto Solci al Ravenna Festival. Nel repertorio concertistico: La lettera amorosa di Monteverdi; Exultate Jubilate, Krönungsmesse, Spatzenmesse e Litaniae Lauretanae di Mozart; In furore iustissimae irae, Salve regina e Gloria di Vivaldi; Ode for St. Cecilia’s day, Coelestis dum spirat aura, Laudate Pueri, Dixit Dominus e Saeviat tellus inter rigores di Händel; La conversione di S. Agostino di Hasse; Pange lingua di Provenzale; Salve Regina e Stabat Mater di Pergolesi; Ein Deutsches Requiem di Brahms; Requiem di Fauré; Stabat Mater e Die Schöpfung di Haydn; Johannes-Passion di Bach; Messa di Requiem di Donizetti; Petite Messe Solennelle di Rossini, Lauda Sion di Mendelssohn; Oratorio di Natale di Saint-Saëns; Nona Sinfonia, Christus am Ölberg e Fantasia Corale di Beethoven; Carmina Burana di Orff; Bachianas Brasileiras di Villa-Lobos; Pulcinella di Stravinskij; Stabat Mater di Cafaro; Requiem di Bruckner. 47 ANTONIO GIOVANNINI contraltista D iplomato in Pianoforte e in Canto al Conservatorio di Firenze con il massimo dei voti e la lode, si è laureato in Lingue e Letterature Straniere all’Università di Firenze. Si perfeziona in tecnica vocale e canto barocco sotto la guida di Silvia Bossa. Nel 1999 ha debuttato come protagonista nella prima moderna dell’Eliogabalo di Cavalli al Teatro di Crema e, in seguito, ha partecipato come voce solista allo spettacolo della coreografa Karol Armitage Io, Giacomo Casanova al Teatro Regio di Torino. Vincitore del concorso Città Lirica Opera Studio (Teatri di Pisa, Lucca e Livorno), ha interpretato A Midsummer Night’s Dream di Britten diretto da Jonathan Webb con la regia di Lindsay Kemp. Ha vinto il primo premio assoluto 2008 al concorso “Iris Adami Corradetti” di Padova. Nel 2006 ha debuttato al Teatro alla Scala ne Il dissoluto assolto di Azio Corghi. Successivamente ha cantato in The Turn of the screw di Britten diretto da Jonathan Webb con la regia di Elio De Capitani al Teatro Ponchielli di Cremona, città dove è tornato al Festival Monteverdi ne La Passione di Gesù Cristo di Caldara, L’Orfeo di Monteverdi e in un acclamato concerto con Emma Kirkby. Nel 2009 ha riportato un grande successo nel ruolo di Matusio nella prima moderna del Demofoonte di Jommelli diretto da Riccardo Muti al Festival di Salisburgo, all’Opéra Garnier di Parigi e al Ravenna Festival; con lo stesso direttore ha interpretato La Betulia Liberata di Jommelli al Ravenna Festival 2010, ed ha poi inaugurato la stagione 2012/13 della Chicago Symphony Orchestra e della Carnegie Hall di New York con i Carmina Burana di Orff. Al Ravenna Festival ha inoltre cantato nei Chichester Psalms di Leonard Bernstein ed è stato protagonista in Tenebrae di Adriano Guarnieri. Fra le opere di Händel ricordiamo le sue interpretazioni nel Giulio Cesare al Festival di Beaune con Al Ayre Español di Eduardo Lopez-Banzo; nell’Agrippina con il Complesso Barocco di Alan Curtis al Festival MiTo di Milano, al Festival Barocco di Viterbo, al Theater an der Wien e al Teatro Real di Madrid; nell’Alessandro al Festival di Halle e al Festival di Beaune; nella nuova produzione del Giulio Cesare, di Radamisto, di Rinaldo al Teatro dell’Opera di Kiel e nel Tamerlano all’Opera di Bonn diretti da Ruben Dubrovsky; nella Rodelinda e nel con- certo in omaggio a Giuseppe Aprile al Festival della Valle d’Itria; nel Rinaldo al Festival di Ludwigsburg con la Lautten Compagney diretta da Wolfgang Katschner; nel Siroe al Festival di Göttingen diretto da Laurence Cummings, di cui è recentemente uscita l’incisione live per l’etichetta Glossa. Dopo la prima moderna a Venezia di Orlando finto pazzo di Vivaldi, numerose sono anche le sue interpretazioni delle opere vivaldiane fra cui ricordiamo: Teuzzone a Parigi con la registrazione per Naïve; Tigrane a Barga; Catone in Utica a Vienna e a Cracovia con Modo Antiquo di Federico Maria Sardelli; di Hasse ricordiamo Artaserse al Festival della Valle d’Itria diretto da Corrado Rovaris e il Siroe alla Megaron Hall di Atene diretto da Georg Petrou con la regia di Max Cencic. Dell’intensa attività concertistica ricordiamo le musiche di Legrenzi con l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia diretta da Attilio Cremonesi; la Passione secondo Giovanni di Bach con Al Ayre Español in tour in Spagna; il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi a Londra con La Venexiana di Claudio Cavina; gli Oratori di Carissimi e di Antonio Draghi in corso di registrazione con L’Ensemble Seicentonovecento di Flavio Colusso. Con quest’ultimo ha inciso per Brilliant Classics la raccolta completa (3 CD) dei mottetti Arion Romanus di Carissimi, per MR Classics la Missa Sancti Jacobi, la Missa Sancti Andreae Avellino e il Te Deum, diretti dallo stesso autore. Nel 2015 uscirà per Brilliant il CD Sacred Music di Federico Maria Sardelli; per Glossa il Bajazet di Gasparini e per Arthaus il DVD del Rinaldo di Händel a Ludwigsburg. 48 ANICIO ZORZI GIUSTINIANI tenore D Costanza di Haydn a Liège diretto da Jesús LópezCobos; Tigrane di Scarlatti all’Opéra de Nice; la Finta Giardiniera all’Opéra di Toulon diretto da Andreas Spering; la Vedova Allegra al Teatro Filarmonico di Verona; Capuleti e Montecchi alla Royal Opera House di Muscat. Ha inciso per Deutsche Grammophon (Ezio di Händel), per EMI Virgin (Berenice e Giove in Argo di Händel) per Bongiovanni (Il Conte Policronio di Moneta), per Hyperion (Le disgrazie d’amore di Cesti), per Glossa (Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi diretto da Claudio Cavina). opo gli studi musicali alla Scuola di musica di Fiesole e al Conservatorio di Firenze, studia con il tenore Fernando Cordeiro Opa. Tra i concorsi vinti ricordiamo il VI “Concorso Internazionale di Musica Sacra” di Roma e il “Toti dal Monte” di Treviso per il ruolo del Conte Errico nell’opera La vera costanza di Haydn, che ha debuttato nei teatri di Madrid, Liège, Treviso e Reggio Emilia. Ha debuttato giovanissimo nel 2001 cantando nel Te Deum di Charpentier al Teatro della Pergola di Firenze e nel Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Ha poi cantato L’Atenaide di Vivaldi a Firenze e al Festival Opera Barga diretto da Federico Maria Sardelli; La Cambiale di Matrimonio di Rossini regia di Luca Ferraris; L’uomo femmina di Galuppi al Festival barocco di Viterbo; Mitridate di Porpora regia di Massimo Gasparon al Teatro La Fenice di Venezia, al Festival Mozart di Rovereto e al Teatro Calderón di Valladolid; Il Flauto magico di Mozart al Festival di Vendôme; Romeo et Juliette di Gounod al Teatro Filarmonico di Verona regia di Damiano Michieletto; Il Viaggio a Reims di Rossini al Rossini Opera Festival di Pesaro, al Teatro Pergolesi di Jesi e al Teatro Comunale di Treviso. Recentemente ha cantato i Mottetti di Campion con Il Complesso Barocco di Alan Curtis e l’opera Il Conte Policronio di Moneta nel Teatro della Villa Medicea di Poggio a Caiano con l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Si è inoltre distinto in: I due Figaro di Mercadante al Festival di Salisburgo, al Ravenna Festival e al Teatro Real di Madrid direzione di Riccardo Muti con la regia di Emilio Sagi, poi al Teatro Colon di Buenos Aires; Artaserse di Hasse al Festival della Valle d’Itria direzione di Corrado Rovaris e Gabriele Lavia e Così fan Tutte di Mozart al Festival Donizetti direzione di Stefano Montanari e al Gran Teatro La Fenice da Antonello Manacorda e Michieletto; La Betulia liberata al Festival di Salisburgo e al Ravenna Festival diretta da Riccardo Muti con la regia di Marco Gandini; Petite Messe Solennelle di Rossini al Teatro Comunale di Firenze; Giove in Argo di Händel al Theater an der Wien di Vienna; Il Barbiere di Siviglia e Il Flauto magico al Teatro di Sankt Gallen in Svizzera; La Vera 49 WALTER TESTOLIN maestro del coro C antante e direttore, è riconosciuto come uno dei principali interpreti italiani di musica rinascimentale e barocca. Studioso di Josquin Desprez, della cui opera è considerato uno dei più attenti e significativi conoscitori ed esecutori in assoluto, Testolin è indissolubilmente legato a De labyrintho, ensemble vocale da lui fondato e che sotto la sua direzione è stato segnalato dalla critica internazionale come uno dei gruppi vocali di riferimento nel repertorio rinascimentale. Particolare cifra stilistica delle sue interpretazioni è un profondo legame con i testi cantati e i loro significati, intesi sempre come i veri generatori dell’idea musicale. È direttore dei corsi estivi Rovigo Musica Antica organizzati in collaborazione con il Conservatorio “Venezze” di Rovigo. Tiene corsi, conferenze e masterclasses presso prestigiose istituzioni in Italia e all’estero ed è autore di uno studio, reso pubblico durante il symposium “Josquin & the Sublime”, organizzato dall’Università di Utrecht (NL) la cui versione definitiva è stata pubblicata nella Rivista Italiana di Musicologia che propone Josquin come soggetto del “Ritratto di Musico” di Leonardo da Vinci conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Suoi articoli sono pubblicati da editori come Olschki, De Agostini, Paragon e Brepols ed è invitato a partecipare a trasmissioni radiofoniche e televisive, oltre che a produzioni video dedicate alla musica e all’arte del Rinascimento. Dal 2011 dirige RossoPorpora ensemble, giovane gruppo vocale e strumentale con il quale sarà protagonista di una nuova collana dell’etichetta discografica Stradivarius, dedicata al madrigale italiano. Collabora inoltre a concerti e a registrazioni discografiche con diversi ensemble fra cui l’orchestra La Petite Bande diretta da Sigiswald Kuijken e da oltre venti anni con il Coro della Radio Svizzera Italiana diretto da Diego Fasolis. Partecipa anche a produzioni di musica contemporanea fra cui, nel 2013 e 2014, alla messa in scena dell’opera Cuore di Cane di Aleksander Raskatov presso il Teatro alla Scala di Milano e all’Opéra de Lyon. 50 ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO « Oratori di Giacomo Carissimi in collaborazione con la RAI-Radiotelevisione Italiana, l’Académie de France à Rome e numerosi partner europei; il Primo Libro di Madrigali di Archadelt per l’Académie de France à Rome e il Museo del Louvre; l’oratorio La nascita del Redentore di Anfossi in prima moderna eseguito all’Auditorium RAI di Roma in diretta radiofonica europea per la U.E.R.; le rarità e prime incisioni assolute di opere di Abbatini, Amodei, Anfossi, Cherubini, Händel, Mariani, Mascagni, Mozart, Palestrina, Pergolesi, Perti, Sarro, A. Scarlatti, Torelli, Vaccaj, Vivaldi e molti altri. Fra i festival e le istituzioni in cui si è esibito ricordiamo: Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di Napoli, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Società Aquilana dei Concerti “Barattelli”, Associazione “A. Scarlatti” di Napoli, Sagra Musicale Malatestiana di Rimini, ERF Emilia Romagna Festival, Festival Internacional de Música y Danza de Granada, Festival de Música Antigua de Barcelona, Bratislava Music Festival, Conservatoire de Paris, Conservatoire de Luxembourg, Château de Chantilly, Beijing Central Conservatory of Music, Tianjin May Festival (China), Radio-televisione tedesca WDR, ZDF e i canali europei ARTE e MEZZO. Il lavoro dell’Ensemble Seicentonovecento è di grande importanza nella vita musicale in Italia. Non solo le esecuzioni delle musiche da loro scelte sono di alta qualità, ma spesso portano a risultati sorprendenti». (H.C. Robbins Landon, 1993) Fondato e diretto da Flavio Colusso, è uno dei gruppi vocali-strumentali italiani più originali dell’odierna scena internazionale e da oltre trenta anni impegnato nella produzione di capolavori inediti del passato e di prime esecuzioni di musica d’oggi; è attualmente residente a Villa Lante al Gianicolo di Roma dove svolge la sua stagione “L’Orecchio di Giano: Dialoghi dell’Antica et Moderna Musica”. Fra le produzioni teatrali, concertistiche e discografiche (oltre 60 CD per EMI, Brilliant Classics, MR Classics, Bongiovanni, M10-France) realizzate avvalendosi della collaborazione di solisti celebri fra cui Gemma Bertagnolli, José Carreras, Mariella Devia, Giorgio Gatti, Cecilia Gasdia, Sara Mingardo, Patrizia Pace, Giuseppe Sabbatini, Pietro Spagnoli, Aurio Tomicich, Sandro Verzari, si segnalano le Musiche per il castrato Farinelli incise con il sopranista Aris Christofellis per la EMI; l’Integrale degli 51 Paolo Veronese, Il trionfo di Mardocheo, 1556, Venezia, Chiesa di San Sebastiano IL TRIONFALE RITORNO DEL “MARDOCHEO” I la città natia ebbe il compito di comporre per le molteplici chiese, conventi e monasteri ove si alternava con Vincenzo Tobia Niccolò Bellini (nonno del celebre Vincenzo) nella gestione musicale delle attività liturgiche, tra le quali spiccavano le celebrazioni della “Festa di sant’Agata”, patrona di Catania, e di quella del Santo Chiodo. Attrae la nostra attenzione un ritratto anonimo non datato (conservato presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Catania) del Geremia, che tiene in mano ed esibisce (girato nel verso di chi guarda il dipinto) un Canon in tempo tagliato a tre voci; ciò testimonia la sua chiara fama di esperto contrappuntista e decisamente richiama alla mente il celebre olio su tela di Elias Gottlob Haussmann del 1746, raffigurante Bach con il suo Canon triplex enigmatico «à 6 Voci» BWV 1076. Nel 1759 Geremia scrive il dialogo Il Tobia per le Quarantore e per la “Festa di sant’Orsola” (21 ottobre). Tra i suoi numerosi «componimenti per musica» per la “Festa di sant’Agata”, poco prima del nostro Mardocheo troviamo Raab liberata del 1774 replicato l’anno seguente per la stessa festa. Nel 1783 lo stesso lavoro fu eseguito per la “Festa del Santo Chiodo” con la stessa destinazione indicata nel libretto a stampa del Mardocheo del 1780. Prima dei rovinosi eventi dovuti all’imponente eruzione dell’Etna del 1669 e al terremoto del 1693 che distrussero Catania e il Val di Noto, esisteva nella città etnea la quale, novella araba fenice, fu ricostruita ex novo e, risorgendo, assunse il motto «melior de cinere surgo» una tradizione consolidata, con cappelle musicali che sostenevano i vari riti, tra cui quello delle Quarantore dei Gesuiti i quali incoraggiavano la produzione dei «dialoghi» a somiglianza di quel che avveniva in altre parti d’Italia. La terminologia indicante questo genere di lavori è abbastanza variegata, a giudicare dalle fonti librettistiche e musicali settecentesche, ma Howard E. Smither, autorevole studioso di riferimento, uniforma le varie denominazioni sostanzialmente a quella dell'oratorio. I «componimenti per musica» punteggiavano i due grandi momenti di ‘esaltazione’ politico-religiosa nel calendario di Catania: il 17 agosto, rievocazione della traslazione delle reliquie di sant’Agata da Costantinopoli (un vero e proprio l Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” si fa felice promotore della prima ripresa in tempi moderni dell’oratorio L’esaltazione di Mardocheo, composto da Giuseppe Geremia (Catania, 1732-1814) in occasione della solenne “Festa del Santo Chiodo” del 1776; la produzione è basata sul manoscritto musicale conservato nel Museo Belliniano di Catania, trascritto in edizione moderna da Salvatore Maugeri in collaborazione con Flavio Colusso, direttore dell’esecuzione. A quanto risulta dalle fonti pervenuteci si tratta del primo lavoro espressamente composto dal Geremia in qualità di maestro di cappella della città di Catania: «da cantarsi nella | Chiesa del Ven. Monastero di | S. NICOLO’ L’ARENA | In questa Chiarissima, e Fedelissima Città | DI CATANIA | PER LA SOLENNITA’ DEL | SS. CHIODO | Consecrato al Reverendissimo Padre | D. FILIPPO M.A | HERNANDEZ | ABBATE DELLO STESSO MONASTERO». Il grandioso e imponente monastero benedettino, secondo in Europa per grandezza solo a quello di Mafra in Portogallo, fu uno dei monumenti più rappresentativi e celebrati fin oltre i confini siciliani, tanto da far parte ineludibile del cosiddetto Grand Tour col suo altrettanto maestoso organo a cinque tastiere di Donato Del Piano, inaugurato nel 1767 e ammirato anche da Goethe. Una seconda esecuzione dell’opera, definita nel manoscritto «Cantata a quattro Voci e più Stromenti», avvenne quattro anni dopo, nel 1780, per la stessa destinazione liturgica e per lo stesso luogo. Il libretto, quasi identico, con alcune piccole discordanze testuali, fu ristampato con la dedica a don Antonio Maria Sigona, anch’egli «abbate» di San Niccolò. La «cantata» fu talmente apprezzata da esser riproposta dai committenti nelle giornate della festa (solitamente un triduo, ruotante attorno al 14 settembre), ma non conosciamo le eventuali varianti esecutive, essendo noi oggi a conoscenza di una sola copia calligrafica. Giuseppe Geremia, di cui quest’anno ricorre il duecentesimo anniversario della morte, formatosi nell’alveo della gloriosa Scuola napoletana e latore degli insegnamenti scarlattiani e durantiani, fu uno dei protagonisti della grande rinascita culturale e artistica del Settecento catanese. Al suo ritorno nel53 tempo sia per le opere sacre sia per le profane. Nelle due arie riservate ad Abimelecco l’estensione vocale è di due ottave e va da Si2 a Si4; quel che si può sicuramente notare in quest’oratorio è che anche la parte tenorile è notevolmente virtuosistica: l’ardua difficoltà tecnica precorre il futuro sviluppo che questa voce avrà dall’ultimo scorcio del Settecento fino al suo definitivo consolidamento nel principio del XIX secolo. Dal punto di vista organologico è interessante notare la terminologia originale della ricca strumentazione di volta in volta utilizzata (dovizia a cui si riferisce la dicitura «più Stromenti»): corni in Re, in Fa, in Sol, in Mi bemolle (il compositore qui ricorre all’antica dizione tratta dalla solmisazione «E fà», e di «B fà» per la tromba in Si bemolle), trombe in Re e «Trombe lunghe» in Do; oboi; flauti traversi («Traversi»). Questi strumenti sono da intendersi accoppiati a due a due, secondo la costituzione delle orchestre della seconda metà del XVIII secolo, a parte l’aria di Abimelecco «Queste trombe» in cui sono presenti una «Tromba sola» e un «Oboé solo». Interventi da noi apportati all’organico sono l’utilizzo del fagotto e in particolare dei timpani, non espressamente esplicitati nella partitura ma il cui contributo è musicalmente sentito come necessario in ragione anche della suggestione testuale che li evoca, ancora nell’aria di Abimelecco «Queste trombe, che in tal giorno fanno l’eco replicar, | questi timpani, che intorno fan le valli rimbombar». L’«Introduzione» strumentale tripartita (una vera sinfonia ‘avanti l’opera’), recitativi secchi e accompagnati, arie, cori e un duetto, danno a questa partitura una forte impronta ‘di confine’ per lo stile che indugia su scelte stilistiche tardo barocche ma che contemporaneamente si proietta verso un gusto pervaso di sensibilità. Quest’ultimo côté si può ravvisare, ad esempio, nella mirabile scena di Amaltea, in cui la sposa, addolorata per la sorte del protagonista, si rivolge a se stessa in un fluire di recitativo accompagnato («Misera, e qual mi resta»), che sfocia nella struggente aria monostrofica «Spirto ignudo ed ombra errante», trascolora in un altro recitativo accompagnato «Ma che dico? Ove sono?», per poi energicamente e naturalmente riversarsi nelle due quartine dell’aria «Deh, non più mi tormentate». nostos) e il 14 settembre, esaltazione della santa Croce. Molto meno familiare della “Festa di sant’Agata” oggi è quella del Santo Chiodo (il chiodo che trafisse la mano destra di Nostro Signore Gesù Cristo), solennità tutta dei Benedettini etnei che veneravano la reliquia fin dal basso Medioevo con un ufficio liturgico proprio, anch’esso accompagnato da «musicate» nella loro cappella musicale, occasione per la quale fu realizzata una notevole quantità di componimenti drammatici letterari e musicali creati all’uopo, come il presente Mardocheo che, ai versi 316-318 recita: «esulta, e ne hai ragion! Questo, che adori, | è quell’istesso Chiodo a cui pendente | spirò sulla sua Croce il Santo, il Giusto». Come tutti i ‘drammi sacri’ del XVIII secolo, L’esaltazione di Mardocheo ha forti somiglianze formali musicali col coevo genere imperante fin dal secolo precedente: il melodramma. L’argomento è tratto dall’Antico Testamento ma nel Libro di Ester non si menzionano né Amaltea, sposa di Mardocheo, né i due amici del protagonista, Alimano ed Abimelecco; nel libretto, stranamente, non è citata neanche la stessa Ester. Appaiono invece stilizzati sia il nodo sia lo scioglimento dell’intreccio drammatico ma i vari ‘episodi’ si concludono con una sorta di esodo del coro dovuto a un deus ex machina fuori scena. L’autore del testo poetico non è esplicitamente menzionato nel libretto a stampa ma, da fonti indirette, risulta essere il colto catanese Raimondo Platania (1726-1798). Le quattro voci soliste (due soprani, un contralto, un tenore) affrontano impervie arie virtuosistiche e belcantistiche, spesso strutturate nella tripartizione ABA con il “da capo” scritto per esteso, quasi sempre accompagnate da un intenso, calibrato e coloristico sostegno concertante della nutrita formazione strumentale dei fiati (nel caso dell’aria di Mardocheo «Con l’idea di questo stato» è assai inusuale l’abbinamento timbrico di «Traversi» e di «Trombe lunghe»), e dalla nutrita sezione degli archi in cui sono previsti due violini «obligati», violini, viola, violoncello ‘principale‘ e basso. L'accostamento al dramma in (o per) musica è ancor più intrinseco se si considera che l’esecuzione da parte di evirati cantori era prassi comune in quel 54 A testimone di questo superbo esempio di ’crepuscolo’ del barocco siciliano – da intendersi come fluida frontiera tra ‘antico’ e ‘moderno’ (concetti tra l’altro molto relativi) e non come mero rigido definitivo tramonto di un’Era e aurora della successiva – spicca la funzione del violoncello concertante, che svolge una parte ‘tuttofare’, a volte solistica, altre volte di raddoppio oltre che di basso continuo. La partitura è inoltre intrisa di ritmi e armonie molto efficaci, come sincopi e seste eccedenti. Non si può non richiamare l’attenzione sulla forte personalità del personaggio eponimo, che merita veramente di essere innalzato in trionfo, grazie alla sua rara integrità morale («La vita è un bene se a virtù non s’opponga. È un mal la morte solo unita alla colpa», vv. 63-65). Molto pregevoli anche musicalmente le sue due arie, «Non è la morte, col suo rigore» e «Con l’idea di questo stato», nonché il duetto con Amaltea, «La sposa tua son io». A tal riguardo, si veda la possente testimonianza pittorica su tela del Veronese, conservata presso la chiesa di San Sebastiano a Venezia e datata 1556. Il coro è nelle quattro parti canoniche “canto, alto, tenore, basso” e, solamente nelle voci femminili, in alcuni punti è trattato in ’forma responsoriale’, cioè con alternanza tra soli e tutti. Una «Licenza», affidata a un soprano solista del coro, conclude l’immancabile allegoria a pretesto del componimento, in cui si giustificano la destinazione e il fine dell’opera stessa: l’esaltazione di Mardocheo come uomo giusto è la raffigurazione di Gesù Cristo, e il trionfo della Croce. La Licenza è incastonata fra i due cori omoritmici, il secondo dei quali scandisce ancora una volta il forte valore simbolico dell’intero lavoro: «Questo ferro un dì crudele». Salvatore Maugeri Paolo Veronese, Il trionfo di Mardocheo, 1556, particolare, Venezia, Chiesa di San Sebastiano 55 L’esaltazione di Mardocheo, Catania, Bisagni, 1776, Biblioteche Riunite “Civica e Antonio Ursino Recupero” di Catania, riproduzione facsimilare le edizioni dal 2005 al 2012 Nelle città del Barocco grandi stagioni di Magie Musicali On. NICOLA BONO Sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali nel 2005 L stati “unici”, nel senso che non ci sono state repliche, soddisfacendo, in questo modo, la peculiarità dello spettacolo barocco che ricreava se stesso ad ogni esecuzione, e stimolando inoltre i viaggiatori a visitare anche i piccoli centri del Val di Noto. Per qualità e quantità delle manifestazioni, il Festival non ha precedenti nel panorama culturale sia italiano che internazionale, come dimostra l’unanime consenso di pubblico e di critica registrato per tutte le quaranta rappresentazioni che hanno animato la prima edizione. Alcuni filoni culturali hanno poi consentito al Festival di porre l’attenzione su alcuni specifici aspetti della produzione musicale barocca. Insomma, una grande operazione culturale, voluta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’ARCUS Spa, che ne ha sostenuto integralmente la realizzazione, in grado di coniugare musica e contesto architettonico e monumentale, ma anche sperimentazione e recupero della modernità di una corrente culturale del passato, per troppo tempo sottovalutata, se non addirittura dimenticata. a prima edizione del Festival Internazionale del Val di Noto, ha dimostrato di non essere solo la celebrazione della musica Barocca, ma un progetto più ampio di valorizzazione dei luoghi di eccellenza del turismo culturale, in linea con la naturale vocazione dei territori in cui si articola la manifestazione. L’idea di coniugare quindi il patrimonio artistico degli otto comuni riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, con una rassegna interamente incentrata sul barocco, ha creato i presupposti per unire idealmente le varie anime di questo straordinario movimento culturale, che nella Sicilia Sud-Orientale ha storicamente permeato tutti gli aspetti e tutti i settori della vita sociale, culturale, artistica ed economica. Il Festival è, quindi, una operazione culturale di grande spessore, ma anche uno strumento in grado di contribuire in modo sostanziale alla valorizzazione turistico-culturale del territorio, sulla scia del riconoscimento ottenuto dal Val di Noto nel 2002, con l’iscrizione nella World Heritage List. Le manifestazioni artistiche all’interno di incantevoli scenari monumentali e architettonici, che si snodano nell’arco di quasi due mesi nelle città dell’eccellenza barocca quali Caltagirone, Catania, Militello, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli, costituiscono un “insieme articolato”, pensato e realizzato per suscitare stimoli ed emozioni tipiche dei viaggiatori, che si ispirano al concetto di tour come esperienza di vita e conoscenza. Un’esigenza, quindi, di conoscenza che stimola ad estendere la percezione conoscitiva ai colori, ai sapori, alla qualità della vita, alle tradizioni popolari, che sono un tutt’uno inscindibile con le Chiese, con le case, con le aree archeologiche, con i monumenti, in una visione unitaria di “prodotto culturale locale”, che il Festival, già con la sua prima edizione, ha contribuito a promuovere. Un obiettivo strategico che è quindi alla base delle Magie Barocche, e che caratterizzerà in maniera ancor più pregnante anche l’edizione 2006. Sotto il profilo tecnico ed artistico, il Festival ha espresso il suo “unicum” articolandosi in ben 40 spettacoli. Ogni concerto o manifestazione, infatti, secondo le leggi barocche della “maraviglia” sono Pagina accanto, in alto da sinistra: Catania, Chiesa di San Giuliano, Vespro di Sant’Agostino e Missa in Illo Tempore di Claudio Monteverdi Noto, piazza Municipio, il M° Carlo Palleschi Catania, Chiesa di San Giuliano, i ragazzi del World Chamber Choir e il M° Roberto Gini (al centro), durante la registrazione del Vespro e della Missa di Monteverdi Noto, piazza Municipio, il direttore artistico del Festival, Antonio Marcellino (a sinistra) con Claudio Girdeni dell’ufficio stampa Catania, chiesa di San Giuliano, Missa in Illo Tempore di Claudio Monteverdi Catania, Chiostro dei Gesuiti, l’on. Nicola Bono 75 ANTONIO MARCELLINO Direttore artistico M del sud dell’Europa che ha visto in Sicilia una naturale esplicitazione storica come la composizione di straordinari Stabat Mater o la particolare assimilazione del patrimonio vocale e strumentale nelle cappelle e nelle corti. Una sezione molto fortunata è stata dedicata alla danza e al ruolo della donna nell’arte musicale barocca: non solo ‘eroina’ dei drammi e degli oratorî, ma anche interprete e compositrice. Momento centrale del Festival è stato senza dubbio la Missa in Illo Tempore e Il Vespro di S. Agostino di Claudio Monteverdi eseguita da una compagine di assoluto valore internazionale: World Chamber Choir, Gruppo vocale Laurence Feininger e Ensemble Concerto coordinati e diretti da Roberto Gini. Non un concerto, bensì una Messa in latino, come nella ‘vera’ tradizione degli esordi della musica barocca italiana, in una straordinaria chiesa catanese (S. Giuliano) scelta dal maestro concertatore per la sorprendente risposta alle esigenze acustiche, liturgiche e della partitura: esperienza unica di cui sono testimonianza documentaria un DVD e un CD. Altre due produzioni discografiche molto interessanti sono state commissionate all’Ensemble L’Astrée: l’integrale delle Sonate di Bach e di Händel per violino e clavicembalo e un ‘barocco’ programma incentrato sul filone strumentale ‘colto’ delle Battaglie e delle Follie, alcune pagine ‘reservate’ e altre appositamente composte. Ampio spazio è stato riservato al felice e sperimentato percorso sulla ‘sopravvivenza’ delle tematiche barocche nel Novecento storico e nella musica contemporanea anche attraverso la commissione di brani a compositori viventi su tematiche barocche che hanno dato vita a delle vere e proprie variazioni e copie d’autore. In questa scia ha riscosso un particolare successo la proposta di una antica contaminazione sulla tematica barocca dell’improvvisazione che ha trovato, nel jazz del giovane talento siciliano Francesco Cafiso, un’enorme e vasta eco sulla stampa, con un grande successo di pubblico. Un incredibile afflusso di spettatori, al di là di qualsiasi ottimistica previsione, è stato registrato anche per il concerto inaugurale in occasione del restauro del «mirabile» agie Barocche è stato un evento culturale di dimensioni internazionali per l’altissima qualità dei programmi, per i grandi artisti coinvolti, per il ‘nuovo’ percorso storico e artistico attuato e per i filoni culturali innestati all’interno di una progettualità triennale. Incentrata su alcune idee portanti legate alla valorizzazione dei beni culturali del territorio in stretto rapporto con il far musica nell’età barocca, la programmazione artistica è stata incardinata nei percorsi culturali già presenti negli otto comuni del «Val di Noto» (Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli) riconosciuti nel 2002 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità: chiese, sagrati, palazzi nobiliari, chiostri sono stati il naturale ‘teatro’ delle manifestazioni. Anche la valorizzazione del prezioso patrimonio organario del comprensorio e il sostegno alla ricerca musicologica sono stati intrinsecamente connessi al territorio, mediante esecuzioni di brani tratti da partiture conservate negli archivi e nelle biblioteche di alcuni comuni coinvolti nel Festival, come il «Fondo Altieri» della Biblioteca Comunale di Noto. Ogni spettacolo è stato modellato sull’impianto storico-acustico del monumento per una perfetta ri-creazione di risonanze e ‘antichi suoni’; la scelta dei programmi ha seguito logiche e strategie che hanno intercettato e valorizzato in alcuni casi l’essenza stessa del bene culturale a cui erano destinati (Orazioni & Essercitii Spirituali Concertati all’interno delle «Jacopee» a Caltagirone nella chiesa di S. Giacomo; fanfare barocche durante la Partita di scacchi viventi a Militello in Val di Catania). Il lavoro di committenza ha tenuto conto delle ‘antiche’ progettualità e finalità architettonicourbanistiche di ogni singolo sito barocco, nel rispetto della grande tradizione artistica venutasi a creare durante la ricostruzione delle città avvenuta in seguito al terribile terremoto del 1693 che distrusse completamente gli antichi siti (molti spettacoli, infatti, sono stati appositamente prodotti per Magie Barocche). In questa complessa analisi progettuale ha trovato spazio la grande tradizione musicale barocca 77 organo costruito nel 1767 da Donato del Piano a Catania, nella Chiesa di S. Niccolò l’Arena, tanto decantato da Goethe: oltre tremila presenze con ben quattro spettacoli in replica e la necessità, da parte del pubblico, di dover prenotare i posti. Nella tipologia dei concerti d’organo, questo episodio, di tale portata e dimensioni, crediamo non abbia in Italia precedenti. Infine, molto innovativa per il territorio si è rivelata l’idea di far precedere gli spettacoli da concerti di ‘intrattenimento’, tenuti un’ora prima dagli allievi dei conservatori siciliani nelle piazze degli otto comuni: un elegante e ‘antico’ espediente di annunciare la musica con la musica. Pagina precedente, dall’alto: Catania, Chiostro dei Gesuiti, Concerto inaugurale, 1° Festival Noto, piazza Municipio, l’Orchestra Filarmonica del Teatro Bellini Militello in Val di Catania, Auditorium di San Domenico, Donne Barocche, Roberta Invernizzi e Franco Pavan Nella pagina accanto: Catania, Chiostro dei Gesuiti, Rappresentatione di Anima et di Corpo di Emilio de’ Cavalieri In basso: Noto, Teatro Comunale Vittorio Emanuele, Festa Napoletana IL FESTIVAL NEL 2005 DIRETTORE ARTISTICO DIRETTORE TECNICO Antonio Marcellino Carmelo De Vita CONSULENTI ALLA DIREZIONE ARTISTICA Filippo Arriva Claudio Girdeni UFFICIO STAMPA Paola Besutti Giovanni Ferrauto Roberto Giuliani Adriano Mazzoletti SEGRETERIA ARTISTICA Chiara Ursino Salvatore Sposito COORDINAMENTO EDITORIALE Roberto Carnevale Donatella D’Ambrosio Daniela Giusto Aldo Mattina Salvatore Maugeri IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE &+39 095 446110 - +39 335 5840690 fax+39 095 2246150 www.valdinotofestival.it - [email protected] PROGETTO GRAFICO Grafica & Design orazioRusso STAMPA Tipolitografia Placido Dell’Erba WEB DESIGN Netvolution www.netageadv.it dal 30 luglio al 18 settembre 2005 80 IL FESTIVAL NEL 2005 Magie Barocche: un ‘nuovo’ percorso I l Festival internazionale del Val di Noto si snoda attraverso una progettualità triennale incentrata su alcune idee portanti legate sia alla valorizzazione dei beni culturali del territorio, sia alla rivalutazione delle tematiche musicali barocche e alla loro ‘sopravvivenza’ storica. In tale contesto, all’interno della programmazione artistica, il prezioso patrimonio organario del comprensorio ritorna a essere protagonista indiscusso per la varietà e la qualità degli strumenti musicali recentemente restaurati. Legato al territorio è anche il sostegno alla ricerca musicologica mediante esecuzioni e registrazioni di musiche tratte da partiture conservate negli archivi e nelle biblioteche di alcuni comuni coinvolti nella manifestazione. Una sezione è dedicata alle donne barocche in musica e al ‘ripristino’ della prassi esecutiva nella musica sacra degli inizi del Seicento e della prima metà del Settecento. Inseriti in un più ampio progetto legato al turismo culturale del territorio, gli spettacoli non avranno repliche così da creare un ‘nuovo’ percorso artistico all’interno del patrimonio barocco del Val di Noto. Antonio Marcellino direttore artistico Catania, Chiesa di San Nicolò l’Arena, l’organo di Donato Del Piano IL FESTIVAL NEL 2005 Sabato 30 luglio – ore 21 Catania, Chiostro dei Gesuiti Concerto inaugurale ORCHESTRA FILARMONICA DEL TEATRO BELLINI AIMAN MUSSAKHAJAYEVA violinista VITO IMPERATO violinista LÜ JIA, direttore JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto in re minore per due violini, BWV1043 Vivace Largo ma non tanto Allegro GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Music for the Royal Fireworks Ouverture Bourrée La Paix (Largo alla Siciliana) La Réjouisance Minuetto I Minuetto II Tempo di Bourrée Presto leggerissimo Variazioni GIUSEPPE TARTINI Sonata in sol minore «Trillo del diavolo» (edizione originale secondo l’autografo di Padova. Revisione, realizzazione del basso e cadenza di Rodolfo Bonucci) Larghetto affettuoso Tempo giusto Andante in tempo ordinario. Allegro. Adagio GOFFREDO PETRASSI Introduzione e Allegro (1934) JOHANN SEBASTIAN BACH ROBERT SCHUMANN Ciaccona per violino e pianoforte IGOR STRAVINSKIJ Suite Italienne Introduzione: Allegro moderato Serenata: Larghetto Tarantella: Vivace Gavotta con due variazioni Scherzino: Presto alla breve Minuetto e Finale *** Magie barocche ACCADEMIA NAZIONALE DI DANZA Martedì 2 agosto – ore 21 Ragusa, Castello di Donnafugata Illya Kun, Mafalda Marta Marcelli, Linda Messina, Gloria Caselli, Annamaria Margozzi Danzare il Barocco BRUNELLA VIDAU, coreografa *** Lunedì 1 agosto – ore 21 Ragusa, piazza Pola Barocco e barocchismi dal XVII al XX secolo RODOLFO BONUCCI, violinista CORRADO GRECO, pianista TOMASO ANTONIO VITALI Ciaccona in sol minore (revisione e realizzazione del basso continuo di Rodolfo Bonucci) LUIGI DALLAPICCOLA Tartiniana Seconda (1956) Pastorale ORCHESTRA FILARMONICA DEL TEATRO BELLINI AIMAN MUSSAKHAJAYEVA, violinista PATRICK DOUMENG, direttore COMPAGNIA CITTÀ TEATRO DANZA Dario Conti, Sheila Faro, Claudio Licciardi, Lidia Maugeri, Alessandra Messina, Manuela Partanni, Anna Sperandeo, Giorgia Torrisi SILVANA LO GIUDICE, coreografa Costumi di Giuseppe Andolfo JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto in la minore per violino, BWV1041 Allegro Adagio Allegro Terzo Concerto brandeburghese in sol maggiore, BWV1048 Allegro Adagio Allegro Concerto in mi maggiore per violino, BWV1042 Allegro Adagio Allegro Quarto Concerto brandeburghese in sol maggiore, BWV1049 Allegro Andante Presto *** Giovedì 4 agosto – ore 21 Caltagirone, Giardino Pubblico Bac[k]inswing ITALIAN BRASS BAND SALVATORE DISTEFANO, direttore MARC ANTOINE CHARPENTIER dal Te Deum: Preludio JOHANN SEBASTIAN BACH Corale Toccata in re minore Anna Magdalena’s Songs Trumpet Tune and Air HENRY PURCELL Trumpet voluntary GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL da Music for the Royal Fireworks: Suite *** Venerdì 5 Agosto – ore 21 Catania, Chiostro dei Gesuiti EMILIO DE’ CAVALIERI Rappresentatione di Anima et di Corpo Libretto di AGOSTINO MANNI Rappresentazione per recitar cantando in un prologo e tre atti Prima: Roma, Oratorio della Chiesa Nuova (Santa Maria in Vallicella), febbraio 1600 CAMERATA POLIFONICA SICILIANA 82 Sopra e a destra: Ragusa, Castello di Donnafugata, Danzare il Barocco, l’Orchestra Filarmonica del Teatro Bellini e la violinista Aiman Mussakhajayeva In basso: Catania, Chiostro dei Gesuiti, Concerto inaugurale, l’Orchestra Filarmonica del Teatro Bellini diretta dal M° Lü Jia 83 IL FESTIVAL NEL 2005 STUDIO DI MUSICA ANTICA “ANTONIO IL VERSO” GIOVANNI FERRAUTO, direttore DONATELLA CAPRARO, regista CARMELO CRINÒ maestro del coro degli angeli ANIMA Claudine Ansermet CORPO Furio Zanasi INTELLETTO / PIACERE Alessandro Carmignani TEMPO / MONDO / CONSIGLIO Roberto Abbondanza ANGELO CUSTODE Editha Randová VITA MONDANA Jennifer Schittino COMPAGNI DEL PIACERE Salvatore Todaro, Antonio Piricone *** Sabato 6 agosto – ore 21 Modica, Chiesa di San Pietro Musica vocale e strumentale del Barocco siciliano STUDIO DI MUSICA ANTICA “ANTONIO IL VERSO” Picci Ferrari, soprano Paolo Lopez, sopranista Fortunata Prinzivalli, alto Fabio Midolo, basso Francesco Colletti, violino Amico Dolci, flauti Silvio Natoli, viola da gamba e liuto Ignazio Schifani, clavicembalo PIETRO VINCI (c. 1540 - 1584) Usciam nimphe Il gambaro con danaretto ANTONIO IL VERSO (1560 - 1621) Il nodo che m’allaccia PIETRO MARIA MARSOLO (1580 - post 1615) Sfogava con le stelle PAOLO D’ARAGONA (fine sec. XVI - floruit 1616) Toccata BARTOLOMO MONTALBANO (1598 - 1651) Symphonia “Geloso” Symphonia “Marescotti” GIANDOMENICO MARTORETTA (sec. XVI) La bella donna Chiome d’argento fino FILIPPO MUSCARI (attivo a Messina nella seconda metà del sec. XVII) Occhi, stàtivi attenti BERNARDO STORACE (sec. XVII; floruit 1664) Ciaccona CATALDO AMODEI (1649 - 1695) Va’ che l’hai fatto a me ALESSANDRO SCARLATTI (1660 - 1725) Sinfonia in sol SIGISMONDO D’INDIA (1582 - 1629) Dove potrò mai gir? Tu non miri Coridon *** Domenica 7 agosto – ore 21 Palazzolo Acreide, Teatro Antico Alessandro Scarlatti, Emanuel Rincon d’Astorga Stabat Mater CORO E ORCHESTRA DELLA CAMERATA POLIFONICA SICILIANA CLAUDINE ANSERMET, soprano ALESSANDRO CARMIGNANI, controtenore FILIPPO PICCOLO, tenore FURIO ZANASI, basso FELIX CARRASCO, direttore ALESSANDRO SCARLATTI (Palermo, 1660 - Napoli, 1725) Stabat Mater per soprano, alto, coro femminile e orchestra Stabat Mater (coro) Cujus animan (soprano) O quam tristis (alto) 84 Quae moerebat (soprano e alto) Quis est homo (soprano) Quis non posset (alto) Pro peccatis (soprano) Vidit suum dulcem natum (coro) Eja, Mater (soprano) Sancta Mater (alto) Fac ut ardeat (soprano) Tui nati vulnerati (coro) Juxta Crucem (alto) Virgo virginum (soprano) Fac ut portem (alto) Inflammatus (soprano) Fac me cruce (alto) Quando corpus (coro) EMANUEL RINCON BARONE D’ASTORGA (Augusta, 1680 - Madrid, 1757?) Stabat Mater per soli, coro e orchestra Stabat Mater (coro) O quam tristis (soprano, tenore e basso) Quis est homo (soprano, alto, tenore, basso) Eja Mater (coro) Sancta Mater (soprano) Fac me (alto, tenore) Virgo virginum (coro) Fac me plagis (basso) Christe, cum sit jam exire (coro) *** Martedì 9 agosto – ore 21 Caltagirone Basilica di San Giacomo CARMELO FEDE, tromba GIANFRANCO NICOLETTI, organo JEREMIAH CLARKE Suite in re maggiore Preludio, Minuetto, Sybelle, Serenada, Ecossaise, Rondeau JAN PIETERS SWEELINCK Unter der Linden grüne ANDREA GABRIELI Ricercare arioso HENRY PURCELL Sonata in re maggiore Pomposo, Adagio, Presto Catania, Chiostro dei Gesuiti, Rappresentatione di Anima et di Corpo di Emilio de’ Cavalieri IL FESTIVAL NEL 2005 JEAN PHILIPPE RAMEAU Le Rappel des Oiseaux Tambourin GIUSEPPE TORELLI Concerto in re maggiore Allegro, Adagio-Presto-Adagio, Allegro ANONIMO DEL XVIII SEC. Offertorio Postcommunio GIUSEPPE GHERARDESCHI Sonata a guisa di banda che suona una musica militare GEORGE FRIEDERICH HÄ NDEL Suite in re maggiore Overture [Gigue] Aire [Bourrée] March Giovedì 11 agosto – ore 21 Modica, piazza Mazzini Falsi d’Autore FANFARE ENSEMBLE Carmelo Fede, tromba Rosario Battiato, tromba Antonino Manuli, corno Camillo Pavone, trombone Salvatore Distefano, trombone basso JOE SCHITTINO Praeludium und Fuga (prima esecuzione assoluta) FRANCESCO FALCI Riflessioni sulla XXV Fuga del Clavicembalo ben temperato (prima esecuzione assoluta) JOE SCHITTINO Greeting Hornpipe (prima esecuzione assoluta) *** Mercoledì 10 agosto – ore 21 Caltagirone, Villa Patti Johann Sebastian Bach Sonate e Partite per violino GIOVANNI FERRAUTO BWV - Concert (prima esecuzione assoluta) Allegro - Ricercare - Fughetta *** PIERRE HOMMAGE, violinista Venerdì 12 agosto – ore 21 Scicli, via Penna Sonata in sol minore per violino solo, BWV1001 Salvatore Sciarrino Canzoniere da Scarlatti Adagio - Fugue - Sicilienne - Presto Partita in si minore per violino solo, BWV1002 Allemande - Double Courante - Double Sarabande - Double Bourrée - Double Partita in re minore per violino solo, BWV1004 Allemande Courante Sarabande Gigue Chaconne *** LOST CLOUD QUARTET Marco Bontempo, sassofono soprano Leonardo Sbaffi, sassofono contralto Daniele Berdini, sassofono tenore Gianluca Pugnaloni, sassofono baritono SALVATORE SCIARRINO da Pagine (1998) elaborazioni da concerto per 4 saxofoni: CARLO GESUALDO DA VENOSA (1560-1613) Due Madrigali: Itene, o miei sospiri Tu m’uccidi, o crudele JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Fughetta super: Dies sind die heiligen zehen Gebot, BWV679 86 Kyrie «Gott Vater in Ewigkeit», BWV672 DOMENICO SCARLATTI (1685-1757) Allegro in la minore K532-L223 Andante in mi maggiore K206-L257 Allegrissimo in re minore K120-L215 SALVATORE SCIARRINO Canzoniere da Scarlatti (1998) elaborazioni da concerto per quartetto di saxofoni: Adagio e cantabile in la maggiore, K208-L238 Allegro in fa maggiore, K350-L230 Andante in la maggiore, K404-L222 Allegro in la maggiore, K209-L428 Allegro in do maggiore, K255-L439 Allegrissimo in re maggiore, K359 *** Sabato 13 agosto – ore 21 Scicli, piazza Italia Mediterraneo liberamente ispirato a Fiabe e Leggende siciliane (nuova produzione 2005) MVULA A. SUNGANI, coreografo EMANUELA BIANCHINI prima ballerina *** Domenica 14 agosto – ore 21 Scicli, Chiesa San Bartolomeo ENZO LIGRESTI, violinista MARIA PIA TRICOLI, pianista ENSEMBLE ARCHIMEDE Enzo Ligresti, Corrado Genovese, Giovanni Cucuccio, violini Gaetano Adorno, viola Benedetto Munzone, violoncello Alberto Amato, contrabbasso Enrico Dibennardo, clavicembalo JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto in fa minore per pianoforte e archi, BWV1056 Allegro moderato Largo Presto IL FESTIVAL NEL 2005 ANTONIO VIVALDI Concerto in re minore, op. 3 n. 11 per 2 violini, violoncello, archi e b.c., RV565 Allegro; Adagio e Spiccato; Allegro. Largo e Spiccato Allegro ANTONIO VIVALDI Concerto in la maggiore per archi, FXI n. 4 Allegro molto Andante molto Allegro JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto in re minore per pianoforte e archi, BWV1052 Allegro Adagio Allegro *** Martedì 16 agosto – ore 21 Palazzolo Acreide piazza San Paolo ENZO LIGRESTI, violinista MARIA PIA TRICOLI, pianista ENSEMBLE ARCHIMEDE Enzo Ligresti, Corrado Genovese, Giovanni Cucuccio, violini Gaetano Adorno, viola Benedetto Munzone, violoncello Alberto Amato, contrabbasso Enrico Dibennardo, clavicembalo JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto in re minore per pianoforte e archi, BWV1052 Allegro Adagio Allegro ANTONIO VIVALDI Le Quattro Stagioni: Concerti n. 1-4 da Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione, op. 8 La Primavera Allegro Largo Allegro (Danza Pastorale) L’Estate Allegro non molto Adagio Presto (Il temporale) L’Autunno Allegro Adagio molto (Il sonno) Allegro (La caccia) Venerdì 19 agosto – ore 21 Militello in Val di Catania piazza Vittorio Emanuele Partita di scacchi viventi L’Inverno Allegro non molto (Il freddo) Largo (La pioggia) Allegro *** Mercoledì 17 agosto – ore 21 Ragusa, piazza Pola ENSEMBLE “LA FOLLIA” Claudia Caristi, soprano Adriano Murania, violino Enrico Sorbello, violoncello Enrico Dibennardo, clavicembalo GIULIO CACCINI (1550 ca. - 1618) da Le nuove musiche (1602) «Amor io parto» SIGISMONDO D’INDIA (1580 ca. - 1629) da Le musiche da cantar solo, Libro V (1623) «Torna il sereno Zeffiro» ARCANGELO CORELLI (1653 - 1713) da Sonate a Violino e Violone o Cimbalo, op. V Sonata n. 7 in re minore MICHEL PINOLET DE MONTÉ CLAIR (1667 - 1737) Europa, cantata per soprano, violino concertato e continuo ARCANGELO CORELLI (1653 - 1713) da Sonate a Violino e Violone o Cimbalo, op. V Sonata n. 12 «La Follia» GEORGE FRIEDRICH HÄ NDEL (16851759) da Neun Deutsche Arien n.8 «In den angenehmen Büschen», HWV209 n.3 «Süsser Blumen Ambraflocken», HWV204 n.5 «Singe, Seele, Gott zum Preise», HWV206 *** 87 FANFARE ENSEMBLE Carmelo Fede, tromba Rosario Battiato, tromba Antonino Manuli, corno Camillo Pavone, trombone Salvatore Distefano, trombone basso GRUPPO TEATRO STUDIO DI MILITELLO Testi di SALVATORE PAOLO GARUFI Regia di ELIO GIMBO MARC-ANTOINE CHARPENTIER da Te Deum: Preludio (arr. J.G. Mortimer) JOHN STANLEY Trumpet Tune (arr. K. Snell) GEORGE FRIEDRICH HÄ NDEL Suite da Water Music (arr. E. Knopper) Saraband (arr. J.G. Mortimer) SAMUEL SCHEIDT Galliard battaglia ANDREA GABRIELI March for St. Marks (arr. G. Tolmage) JEAN-JOSEPH MOURET Rondeau (arr. F. Mills) MICHAEL PRAETORIUS Three Dances from Terpsichore (arr. K. Kramer) CLAUDIO MONTEVERDI A un giro sol de’ begl’occhi lucenti (arr. J. Lichtmann) PAUL PEUERL Canzon I, n. 13 da Weltspiegel (arr. J. Lichtmann) JEREMIAH CLARKE Prince of Denmark’s March, Trumpet Voluntary (arr. F. Mills) ANTHONY HOLBORNE The Fruit of Love (arr. J. Lichtmann) HENRY PURCELL Purcell Suite (arr. F. Mills) IL FESTIVAL NEL 2005 Sabato 20 agosto – ore 21 Militello in Val di Catania Chiesa Madre SS. Salvatore Domenica 21 agosto – ore 21 Palazzolo Acreide piazza del Popolo ORCHESTRA BAROCCA SIRACUSANA Omaggio al Barocco Enzo Ligresti, Corrado Genovese, Giuseppe Rodante, Danilo Pistone violini solisti Benedetto Munzone, violoncello solista GAETANO ADORNO maestro concertatore ARCANGELO CORELLI Concerto grosso in re maggiore, op.6 n.1 Adagio; Allegro Adagio Vivace Allegro ANTONIO VIVALDI Concerto in la minore per 2 violini, archi e b.c., op. 3 da L’estro armonico n.8, RV522 Allegro Larghetto e spiritoso Allegro ANTONIO VIVALDI Concerto in do maggiore per violino, archi e b.c. «Grosso Mogul», RV20 Allegro Grave-Recitativo Allegro ANTONIO VIVALDI Concerto in mi minore per violoncello, archi e b.c., F.XIV n. 5 Largo Allegro Lento espressivo (alla siciliana) Vivace ANTONIO VIVALDI Concerto in si minore per 4 violini, archi e b.c. F.IV n. 10 Allegro Largo-Larghetto-Largo Allegro *** FRANCESCO CAFISO, sassofonista ORCHESTRA JAZZ DEL MEDITERRANEO ROSARIO MINUTA, direttore JEFF JARVIS Point of Impact MARIA SCHNEIDER Waltz for Toots TADD DAMERON Ladybird SAMMY NESTICO That Warm Feeling BILLY STRAYHORN Take the “A” Train MARIA SCHNEIDER Green Peace RAY ANDERSON Datune *** Lunedì 22 agosto – ore 21 Scicli, sagrato della Chiesa di San Bartolomeo ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO ALFREDO BERNARDINI, direttore GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) Watermusic Suite n. 1 in fa maggiore, HWV348 Ouverture Adagio e staccato Allegro Andante Allegro Passepied Air Bourrée Andante Hornpipe Menuet 1 & 2 per tromba, 2 oboi, fagotto, archi e b.c. Allegro Largo Allegro GEORG PHILIPP TELEMANN (1681-1767) Wasser-Ouverture in do maggiore, TWV55:C3 Ouverture Sarabande «Die Schlaffende Thetis» Bourrée «Die erwachende Thetis» Loure «Der verliebte Neptunus» Gavotte «Die spielende Najaden» Harlequinade «Der schertzende Tritonus» «Der stürmende Aeolus» Menuet «Der angenehme Zephir» Gigue «Ebb und Fluth» Canarie «Die lustigen Bots-Leut» GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Watermusic Suite n. 2 in re maggiore, HWV349 Suite n. 3 in sol maggiore, HWV350 Allegro Hornpipe Sarabande Aria 1 & 2 Menuet 1 & 2 Gigue 1 & 2 Bourrée Lentement Coro *** Martedì 23 agosto – ore 21 Ragusa, Piazza Pola ROSSANA POTENZA, soprano VITO IMPERATO, violinista ENRICO DIBENNARDO, clavicembalista FRANCESCO MARIA VERRACINI Sonata in mi minore, op. 2 n. 8 Allegro Largo e staccato Giga-Allegro JOHANN FRIEDRICH FASCH (1688-1758) Concerto in re maggiore 88 ANTONIO VIVALDI dal Gloria in re maggiore Domine Deus GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI Salve Regina IL FESTIVAL NEL 2005 ARCANGELO CORELLI HUBERT LEONARD Sonata «La follia», op. 5 n. 12 GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL da Giulio Cesare «Se pietà di me non senti» HENRY PURCELL da Dido and Aeneas «Lamento di Didone» GIUSEPPE TARTINI Sonata in sol minore «Il trillo del diavolo» Andante Allegro Andante GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL da Rinaldo «Lascia ch’io pianga» *** Venerdì 26 agosto – ore 21 Catania, Chiostro dei Gesuiti Bach - Penderecki VILNIUS FESTIVAL ORCHESTRA MASSIMO MERCELLI, flautista KRZYSZTOF PENDERECKI, direttore KRZYSZTOF PENDERECKI Sinfonietta per archi Allegro molto Vivace JOHANN SEBASTIAN BACH Suite n. 2 in si minore per orchestra, BWV1067 Ouverture Lentement Rondeau Sarabande Bourrée I Bourrée II Polonaise Double Menuet Badinerie JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto brandeburghese n. 3 in sol maggiore, BWV1048 Allegro Andante Andante assai Catania, Chiostro dei Gesuiti, Bach - Penderecki, il M° Krzysztof Penderecki, il flautista Massimo Mercelli e la Vilnius Festival Orchestra IL FESTIVAL NEL 2005 KRZYSZTOF PENDERECKI Tree pieces in olden style for strings Domenica 28 agosto – ore 19 Catania, Chiesa di San Giuliano Aria Menuetto I Menuetto II Claudio Monteverdi Vespro di Sant’Agostino Missa in Illo Tempore *** Sabato 27 agosto – ore 21 Catania, Chiostro dei Gesuiti Pergolesi e la musica strumentale napoletana GIOVANNA MANCI, soprano SONIA PRINA, contralto ACCADEMIA PER MUSICA CHRISTOPH TIMPE, violino solista e direttore LEONARDO LEO (1694-1744) Concerto in re maggiore per 4 violini e basso continuo Maestoso - Fuga - [Moderato] - Allegro FRANCESCO DURANTE (1684-1755) Concerto n. 5 in la maggiore a quartetto Presto - Largo - Allegro ANGELO RAGAZZI (ca.1680-1750) Sonata a quattro in do minore op. 1 n. 2 Allegro - Aria adagio - Allegro NICOLÒ FIORENZA (?-1764) Concerto in fa maggiore per violoncello, archi e b.c. Presto - Largo - Presto Largo - Presto - Largo Allegro Largo Allegro ANGELO RAGAZZI Sonata a quattro in fa minore op. 1 n. 4 Imitatio in Salve Regina Andante - Adagio - Allegro GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI (1710-1736) Stabat Mater per soprano, contralto, archi e basso continuo *** ENSEMBLE CONCERTO Cecilia Knudtsen, violone Maria De Martini, fagotto Giovanni Togni, organo WORLD CHAMBER CHOIR Soprani Sandra Huth, Sarah Abrams, Iris Luypaers, Lauren Armishaw, Lysann Kuchra, Barbara Menier, Amelie Renglet Alti Rob Cuppens, Amandine Lambert, Tove Fagius, Victoria Liedbergius, Jonathan De Ceuster Tenori Kevin D. Skelton, Raimundo Pereira, Michael Zaugg, Troels Moller, Jussi Salonen, Kristopher Snarby, Giuseppe Pennisi Bassi Kepa Martinez de Albenia, Bertrand Delvaux, Joseph Beutel, Emanuele Nocco, Lionel Meunier, Alessandro Cortese GRUPPO VOCALE “LAURENCE FEININGER” Fabio Bonatti, Salvatore De Salvo, Roberto Gianotti, Ervino Gonzo, Marco Gozzi, Walter Marchi, Franco Pocher ROBERTO GINI, direttore KEVIN D. SKELTON Maestro preparatore del coro ROBERTO GIANOTTI Maestro del coro gregoriano CATANIA, DIE 28 AUGUSTI In festo S. Augustini, Episcopi et Ecclesiae Doctoris Ad Vesperas Deus in adjutorium meum intende (cantus planus) Ant. Ecce (intonatio tantum, solus cantor) MONTEVERDI Dixit Dominus (Psalmus 109) «a 8 Voci alla Breve» (1650) 90 Ant. Ecce sacerdos magnus (cantus planus) Ant. Non est (intonatio tantum) MONTEVERDI Credidi propter quod locutus sum (Psalmus 115) «à 8 voci da Capella» (1640) Ant. Non est inventus (cantus planus) Ant. Ideo (intonatio tantum) MONTEVERDI Beatus vir (Psalmus 111) «a 5 voci quali si può cantare ridoppiato & forte o come piacerà» (1640) Ant. Ideo iure iurando fecit (cantus planus) Ant. Sacerdotes (intonatio tantum) MONTEVERDI Laudate pueri Dominum (Psalmus 112) «a 5 da Capella» (1650) Ant. Sacerdotes Dei, benedicite (cantus planus) Ant. Serve (intonatio tantum) MONTEVERDI Memento Domine David (Psalmus 131) «à 8 voci da Capella» (1640) Ant. Serve bone et fidelis (cantus planus) Capitulum Ecce sacerdos magnus (Eccl. 44, 16-17), (sacerdos) Hymnus Iste confessor Domini sacratus (cantus planus alternatim) V. Justum deduxit Dominus per vias rectas R. Et ostendit illi regnum Dei Ant. O doctor optime (intonatio tantum) MONTEVERDI Magnificat (Canticum BMV) «a quattro voci in genere da Capella» (1640) Ant. O doctor optime (cantus planus) IL FESTIVAL NEL 2005 Oratio Adesto supplicationibus nostris (Sacerdos) Benedicamus Domino R. Deo gratias (cantus planus) Ad Missam Ingressus Episcopi cum sonitu organorum festiviter et modulanter, MERULO Toccata prima (1598) Introitus (Eccl. 15, 5; Psalmus 91, 2) In medio Ecclesiae aperuit os ejus (cantus planus) MONTEVERDI Kyrie «da capella a sei voci» (1610) MONTEVERDI Gloria «da capella a sei voci» (1610) Oratio Adesto supplicationibus nostris (sacerdos) Lectio Epistolae (2 Timotheum 4, 18) Carissime: testificor coram Deo (sacerdos) Graduale (Psalmus 36, 30-31) Os iusti meditabitur sapientia (cantus planus) Alleluia Alleluia. Inveni David servum meum (cantus planus) Sequentia sancti Evangelii (Matthaeum 5, 13-19) In illo tempore: Dixit Jesus (sacerdos) MONTEVERDI Credo «da capella a sei voci» (1610) Secreta Sancti Augustini Pontificis (sacerdos) Offertorium (organa) FRESCOBALDI Toccata prima MONTEVERDI Sanctus «da capella a sei voci» (1610) MONTEVERDI Agnus «da capella a sei voci» (1610) Communio Fidelis servus et prudens (cantus planus) 92 Postcommunio Ut nobis Domine, tua sacrificia dent salutem (sacerdos) Ite missa est Exitus Episcopi cum sonitu organorum festiviter et modulanter MERULO Toccata prima (1604) *** Lunedì 29 agosto – ore 21 Modica, Cattedrale di San Giorgio L’altro Gregoriano GRUPPO VOCALE “LAURENCE FEININGER” Fabio Bonatti, Salvatore De Salvo, Roberto Gianotti, Ervino Gonzo, Marco Gozzi, Walter Marchi, Franco Pocher STEFANO RATTINI, organo ROBERTO GIANOTTI direttore e concertatore Veni creator inno dalla raccolta di G. MATTEO ASOLA, Canto fermo sopra Messe, Inni et altre cose ecclesiastiche, 1615 Kyrie da un Kyriale benedettino dell’Abbazia di San Martino delle Scale - Palermo, sec. XVII Dies est laetitiae LUCA LOSSIUS, Psalmodia, Wittenberg, Schön, 1580 Gloria da un Kyriale benedettino dell’Abbazia di San Martino delle Scale - Palermo, sec. XVII Stabat mater sequenza in alternatim da un manoscritto francescano del 1723 Credo Siculum da un Kyriale dell’Abbazia di San Martino delle Scale Palermo, sec. XVII Credo Cardinalis a 2 voci da un Graduale della Biblioteca Universitaria di Messina, sec. XVI IL FESTIVAL NEL 2005 Sanctus da un Kyriale benedettino dell’Abbazia di San Martino delle Scale - Palermo, sec. XVII Ave, maris stella inno dalla raccolta di G. MATTEO ASOLA, Canto fermo sopra Messe, Inni et altre cose ecclesiastiche, 1615 Agnus da un Kyriale benedettino dell’Abbazia di San Martino delle Scale - Palermo, sec. XVII Ave, vivens hostia sequenza eucaristica dal Graduale, Venezia, Giunta, 1572 Ubi caritas et amor Officium hebdomadae sanctae, Salamanca, Gast, 1582 *** Martedì 30 Agosto – ore 21 Caltagirone Basilica di San Giacomo Orationi & Essercitii Spirituali Concertati ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO Margherita Chiminelli, Maria Chiara Chizzoni, Silvia De Palma, soprani Tiziana Pizzi, mezzosoprano Antonio Giovannini, contraltista Maurizio Dalena, tenore Roberto Valenti, basso Pietro Meldolesi, Laura Scipioni, violini Massimo Cialfi, trombone Marina Bonetti, arpa tripla Roberto Caravella, tiorba e percussioni Andrea Coen, organo CAPPELLA MUSICALE DI SAN GIACOMO FLAVIO COLUSSO direttore al cembalo GIACOMO CARISSIMI Oratorio della SS.ma Vergine Oratorio in due parti di Francesco Balducci, per voci e strumenti (SSSATB, 2 violini, b.c.) ALESSANDRO SCARLATTI Ave maris stella Mottetto per voci (SATB) e b.c. FLAVIO COLUSSO dalla Missa Sancti Jacobi «Super gracias» per voci (SSSSATTB) e strumenti (2004) Salve Sancte Jacobe, lux et decus Hispaniae O gloriosa Domina Agnus Dei Gracias meu Señor Santiago *** Mercoledì 31 agosto – ore 21 Militello in Val di Catania Chiesa della Catena Sopravvivenze barocche GIANFRANCO BRUNDO, sassofonista GIUSEPPE CAMPISI, pianista ROBERT PLANEL Prélude et Saltarello GIANFRANCO GIOIA Suite (prima esecuzione assoluta) ARMANDO GHIDONI Notturno e siciliana PIERRE LANTIER Sicilienne HENRI TOMASI Ballade LUCA SIGNORINI Spring for us * PEDRO ITURRALDE Suite Hellénique *** Giovedì 1 settembre – ore 21 Palazzolo Acreide Chiesa di San Michele Arcangelo MELITA LAMICELA, soprano CARMELO FEDE, tromba GIAFRANCO NICOLETTI, organo ALESSANDRO SCARLATTI Si suoni la tromba per soprano, tromba e organo 93 HENRY PURCELL Trumpet Tune per tromba e organo GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI da Stabat Mater «Cujus animam gementem» per soprano e organo «Vidit suum dulcem Natum» per soprano e organo JOHANN SEBASTIAN BACH Due Corali «Kommst du nun, Jesu, vom Himmel herunter» «Ich ruf’ zu dir, Herr Jesu Christ» GAETANO PIAZZA Sonata in fa maggiore per organo ANTONIO VIVALDI dal Gloria «Domine Deus» per soprano, tromba e organo GIOVANNI BONAVENTURA VIVIANI Sonata n. 1 in do maggiore per tromba e organo CLAUDIO MONTEVERDI Laudate Dominum per soprano e organo GAETANO VALERJ Due Sonate per organo in fa maggiore in do maggiore GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL da Messiah «Rejoice» GEORG PHILIPP TELEMANN Sonata in re maggiore per tromba e organo GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL da Samson «Let the bright Seraphim» *** Nelle due pagine precedenti: il M° Roberto Gini e il World Chamber Choir durante le prove (sala Vaccarini) e il concerto (Chiesa di San Giuliano) del Vespro di Sant’Agostino e della Missa in Illo Tempore di Claudio Monteverdi IL FESTIVAL NEL 2005 Venerdì 2 settembre – ore 21 Noto, Chiesa di San Carlo al Corso Battaglie e Follie ENSEMBLE L’ASTRÉ E Francesco D’Orazio, violino Alessandro Tampieri, violino e chitarra barocca Alessandro Palmeri, violoncello Francesco Romano, tiorba e chitarra barocca Giorgio Tabacco, clavicembalo ANDREA FALCONIERO (ca.1585 - 1656) Batalla de Barabasso y Satanas Folias echa para mi Senora Dona Tarolilla de Carallenos per due violini e basso continuo ANTONIO VIVALDI (1678 - 1741) Sonata a tre in sol maggiore, RV 71 per due violini e basso continuo MARCO BETTA (1964) Volo ed ombre sul mare Battaglie per due violini, violoncello, tiorba e clavicembalo ARCANGELO CORELLI (1653 - 1713) La Follia, op. 5 n. 12 per violino e basso continuo ANTONIO VIVALDI Sonata a tre in si bemolle maggiore, RV77 per due violini e basso continuo NICOLA CAMPOGRANDE (1969) Follie per due violini, violoncello, clavicembalo e tiorba (prima esecuzione assoluta) FRANCESCO ROGNONI (? - 1626?) Passeggio sopra «Io son ferito Ahi lasso» di Giovanni Pierluigi da Palestrina ANTONIO VIVALDI Sonata a tre in re minore «La Follia», RV63 per due violini e basso continuo *** Sabato 3 settembre Militello in Val di Catania, Auditorium di San Domenico Donne Barocche in collaborazione con l’Associazione PerCorsi TraVersi ore 11 - Inaugurazione della mostra In-audita musica. Compositrici del Seicento in Europa ore 21 - Concerto/spettacolo Sogni barocchi, profili di donne artiste nel Barocco ENSEMBLE BIZZARRIE ARMONICHE Stefano Barneschi, violino (solo) Liana Mosca, violino Franco Pavan, tiorba Salvatore Carchiolo, clavicembalo Elena Russo violoncello e direzione musicale ROBERTA INVERNIZZI, soprano JUANA INÉ S DEL LA CRUZ lettura di testi tratti da Risposta a suor Filotea e Versi d’amore e di circostanza ELISABETH-CLAUDE JACQUET DE LA GUERRE (1665 - 1729) da Sonates pour le viollon et la basse continue...Paris 1707 Sonata I in re minore per violino e basso continuo (adagio), presto - adagio, presto adagio - presto BARBARA STROZZI (ca. 1619 - ca. 1677) da Cantate, ariette, duetti opera II…Venezia 1651 «Sul Rodano severo» lamento per soprano e basso continuo ELISABETH-CLAUDE JACQUET DE LA GUERRE da Sonates à deux violons avec viole ou violoncelle obligés…Paris, 1695 Sonata II in si bemolle maggiore per due violini, violoncello e basso continuo MARY ASTELL lettura di testi tratti da A Serious Proposal to the Ladies e Reflections upon Marriage 94 ISABELLA LEONARDA (1620 - 1704) da Sonate a 1, 2, 3, 4 istromenti opera decimasesta…Bologna, 1693 Sonata XII in re minore per violino e basso continuo ANTONIA BEMBO PADOVANI (1643 - 1715) da Produzione Armoniche…ms, Paris, Bibliothèque Nationale «M’ingannasti in verità» «Passan veloci l’hore» «Anima perfida» tre arie per soprano e basso continuo ELISABETH-CLAUDE JACQUET DE LA GUERRE da Sonates à deux violons avec viole ou violoncelle obligés…Paris, 1695 Sonata III in re maggiore per due violini, violoncello e basso continuo BARBARA STROZZI da Arie a voce sola opera IX…Venezia, 1664 «Hor che Apollo» serenata per soprano, due violini e basso continuo *** Domenica 4 settembre – ore 21 Modica, Teatro Garibaldi J.S. Bach e G.F. Händel Sonate ENSEMBLE L’ASTRÉ E Francesco D’Orazio, violinista Giorgio Tabacco, clavicembalista JOHANN SEBASTIAN BACH Sonata n.6 in sol maggiore, BWV1019 per violino e clavicembalo Allegro Largo Allegro (cembalo solo) Adagio Allegro GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Sonata in mi maggiore, op. 1 n. 15, HWV373 per violino e basso continuo IL FESTIVAL NEL 2005 Adagio Allegro Largo Allegro GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Sonata in re maggiore, op. 1 n. 13, HWV371 per violino e basso continuo Affettuoso Allegro Larghetto Allegro Allegro Allegro con spirito JOHANN SEBASTIAN BACH Sonata n. 2 in la maggiore, BWV1015 per violino e clavicembalo Dolce Allegro Andante un poco Presto *** Lunedì 5 settembre – ore 21 Noto, Chiesa del Carmine Paolo Altieri. Lamentazioni della Settimana Santa ACCADEMIA DEGLI ERRANTI Roberta Invernizzi, soprano Roberta Mameli, soprano Stefano Barneschi e Liana Mosca, violini Elena Russo, violoncello Luca Ambrosio, organo Salvatore Carchiolo, clavicembalo, organo e direzione musicale PAOLO ALTIERI (Napoli, 1746 - Noto, 1820) Sonata per organo Lectio I del Giovedì Santo a due soprani (I 152) NICOLA PORPORA (Napoli, 1686 - ivi, 1768) da Sei Sinfonie da camera a tre istromenti opera II...Londra, 1736 Sinfonia VI in si bemolle maggiore per due violini e basso continuo Adagio Allegro Affettuoso Allegro PAOLO ALTIERI Lectio I del Venerdì Santo a soprano solo e clavicembalo obbligato (I 167) PIETRO ALESSANDRO GUGLIELMI (Massa, 1728 - Roma, 1804) da Sei Quartetti per il cembalo…Londra, 1768 Quartetto in sol maggiore n. 4 PAOLO ALTIERI Lectio I del Giovedì Santo a soprano solo (I 153) WOLFGANG AMADEUS MOZART Sonata da chiesa in do maggiore per organo, due violini e basso, KV336d PAOLO ALTIERI Lectio III del Giovedì Santo a due soprani (I 163) *** Martedì 6 settembre – ore 21 Noto, Teatro Comunale Trascrizioni d’autore STEFANIA CAFARO, pianista DOMENICO SCARLATTI Sonata in sol maggiore, K124 Sonata in sol maggiore, K125 Sonata in re maggiore, K96 SERGEJ RACHMANINOV Variazioni su un tema di Corelli, op. 42 JOHANNES BRAHMS Variazioni e Fuga su un tema di Händel, op. 24 *** In alto e al centro: Militello in Val di Catania, Auditorium di San Domenico, Donne Barocche In basso: Militello in Val di Catania, Santuario di Santa Maria della Stella 95 IL FESTIVAL NEL 2005 Giovedì 8 settembre – ore 21 Noto, Teatro Comunale Festa napoletana CAPPELLA DELLA PIETÀ DE’ TURCHINI Roberta Andalò, soprano Maria Grazia Schiavo, soprano Giuseppe De Vittorio, tenore Rosario Totaro, tenore Giuseppe Naviglio, basso Alessandro Ciccolini, primo violino Marco Piantoni, viol I Paolo Cantamessa, viol I Massimo Percivaldi, viol I Patrizio Focardi, viol II Nunzia Sorrentino, viol II Rosario Di Meglio, viol II e viola Alberto Guerrero, vlc I Rebeca Ferri, vlc II Paolo Dionisio, violone Giorgio Sanvito, contrabasso Massimiliano Dragoni, percussioni Franco Pavan, tiorba Craig Marchitelli, tiorba Ugo Di Giovanni, chitarra Patrizia Varone, cembalo ANTONIO FLORIO, direttore Concerto in due tempi e cinque quadri. Primo Quadro L’Ospedale dei Pazzi - Carnevale TRADIZIONALE Canto dei Carrettieri GIOVANNI MARIA TRABACI (1575 - 1647) Gagliarda a 4 GIUSEPPE BIFFI (fine XVI sec., rev. A. Florio) Pascariello napoletano, canzonetta a 5 voci ANONIMO (XVII sec., rev. A. Florio) Le zingare, cantata per 2 soprani e basso continuo PIETRO ANTONIO GIRAMO (XVII sec., rev. A. Florio) Pazzia venuta da Napoli: la pazza a voce sola FRANCESCO MANNELLI (1595 - 1667) La Luciata, a 3 voci IL FESTIVAL NEL 2005 GIUSEPPE BIFFI Il colascione, canzonetta a 3 voci Secondo Quadro Canzoni del Sonno e Melanconia ANONIMO (rev. A. Ciccolini) Pastorale, frammento strumentale FRANCESCO PROVENZALE (1624 - 1704, rev. A. Florio) Aria del Sonno, da Lo Schiavo di sua Moglie PIETRO ANTONIO ZIAN (1620 - 1684, rev. A. Florio) «Dormite pupille», canzonetta a 5 voci JERONUMUS KAPSBERGER (1580 - 1651) Figlio dormi, canzonetta a una sola voce EMANUELLE BARELLA (1718 - 1777, rev. A. Florio) Ninna nanna per prendere sonno, strumentale Terzo Quadro Commedianti e Cantanti nel Teatro d’Opera ANONIMO (sec. XVII, incluso come Prologo del Disperato Innocente, di F. Boerio, rev. A. Florio) Micco con colascione e Cosmo con violino (Napoli, 1673) LEONARDO VINCI (1690 - 1730, rev. A. Florio) «In braccio a mille furie», aria di Semiramide GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI (1710 - 1736, rev. A. Florio) «Se dirà che il suo vago cicisbeo», aria da Lo Frate ‘nnamurato GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI (rev. A. Florio) Canzona (strumentale), da Lo Frate ‘nnamurato GAETANO LATILLA (1711? - 1778) Duetto di Dorina e Don Colascione, da La Finta Cameriera JOSÈ DE NEBRA (1702 - 1768) Fandango Quarto Quadro Riti e Devozioni TRADIZIONALE (rev. G. De Vittorio) Stabat Mater, canto professionale DOMENICO ARCUCCI (sec. XVII, rev. A. Florio) Dialogo dell’Angelo e della Maddalena Quinto Quadro Gran Finale - Tarantelle MICHELANGELO FAGGIOLI (1666 - 1733, rev. A. Florio) Tarantella della catubba, da La Cilla TEODORO COTTRAU (1827 - 1879, rev. G. Morini) Tarantella di Zi Catone, canzone napoletana TRADIZIONALE (rev. G. De Vittorio) Tarantella del Gargano CRISTOFORO CARESANA (1640 - 1709) Tarantella dei Pastori *** Venerdì 9 settembre – ore 21 Modica, Teatro Garibaldi LUCA BALLERINI, pianista DOMENICO SCARLATTI Sonata in mi maggiore, K135 Sonata in mi maggiore, K381 Sonata in la maggiore, K208 Sonata in la maggiore, K342 Sonata in fa diesis minore, K25 Sonata in si minore, K197 Sonata in sol maggiore, K260 Sonata in sol maggiore, K201 GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Suite in mi minore, HWV438 Allemande Sarabande Gigue CLAUDE DEBUSSY Suite bergamasque Prélude Menuet Clair de lune Passepied Sabato 10 settembre – ore 21 Militello in Val di Catania Santuario di S. Maria della Stella Eroine del Barocco musicale MUSICI DELLA CA’ ZOIOSA MARINELLA PENNICCHI, soprano GLORIA BANDITELLI, mezzosoprano MARCO DAL BIANCO violoncello barocco SARA DIECI, CLAUDIO GALLICO clavicembalo BARBARA DE GABRIELIS voce recitante SIGISMONDO D’INDIA (ca. 1580 - 1629) Eco CLAUDIO MONTEVERDI (1567 - 1643) Penelope Torna tranquillo al mare Euridice Ahi, vista troppo dolce Ottavia Disprezzata Regina Bellissima Sposa Se i languidi miei sguardi (Lettera amorosa) Intermezzo dei baci SIGISMONDO D’INDIA Arditi baci Vorrei baciarti Voi baciatrici SIGISMONDO D’INDIA Erminia GIACOMO CARISSIMI (1605 - 1678) Lamento della Regina di Scozia (Maria Stuarda) SIGISMONDO D’INDIA Olimpia GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685 - 1759) Lucrezia SIGISMONDO D’INDIA Mopso e Tirsi (Dialogo della rosa) *** Pagina precedente: Noto, Teatro Comunale, Festa Napoletana, Cappella della Pietà de’ Turchini 97 IL FESTIVAL NEL 2005 Domenica 11 settembre – ore 21 Palazzolo Acreide Chiesa di San Michele Arcangelo Martedì 13 settembre - ore 21 Catania Chiesa di San Nicolò l’Arena Amor profano Amor sacro Duetti e Cantici di Monteverdi Concerto inaugurale in occasione del restauro dell’organo di Donato Del Piano MUSICI DELLA CA’ ZOIOSA MARINELLA PENNICCHI CRISTINA PAOLUCCI soprani PAOLO CHERICI, liuto e tiorba CLAUDIO GALLICO, clavicembalo BARBARA DE GABRIELIS voce recitante CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643) O come sei gentile Armato il cor Balletto, dal Libro di Pietro Paolo Raimondo (1601) Non è di gentil core Ohimè, dov’è il mio ben Lamento di Arianna Pianto della Madonna sopra il Lamento di Arianna Toccata IV, Giovanni Girolamo Kapsberger (c.1575-1661) Pulchra es amica mea Nigra sum sed formosa O quam pulchra Passacagli, di Alessandro Piccinini (1566-1638) Salve Regina DIEGO CANNIZZARO GIANLUCA LIBERTUCCI LUIGI FERDINANDO TAGLIAVINI organisti BERNARDO STORACE (Messina, XVII sec.) Toccata e Canzona in sol Aria sopra la Spagnoletta Ballo della Battaglia MIGUEL LOPEZ (1669-1732) Exercici d’ecos i contraecos GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) Concerto in fa maggiore in due cori Judas Machabaeus, HWV 305/334 Ouverture-Allegro-AdagioAndante-Marche JOHN STANLEY (1713-1786) Voluntary in re minore, op. V n. 8 Allegro-Adagio-Allegro CHRISTIAN HEINRICH RINCK (1770-1846) Flötenkonzert in fa maggiore Allegro maestoso-Adagio-Allegretto (Rondo) PADRE DAVIDE DA BERGAMO (Felice Moretti, 1791-1863) Pastorale a 6 per tre organisti VINCENZO BELLINI (1801-1835) Canone Sonata per organo *** Mercoledì 14 settembre – ore 21 Noto, Chiesa di San Carlo al Corso Il virtuosismo strumentale nel Barocco inglese: organo e tromba concertanti LUCA MARZANA, tromba naturale SARA DIECI, organo HENRY PURCELL (1585-1695) Prelude Ground Lilliburlero HENRY PURCELL Sonata Pomposo Adagio Organ solo Presto JOHN BULL (1562-1621) da Fitzwilliam Virginal Book n. XXXVII: In nomine ANONIMO sec. XVII (MS. Drexel 2685) The Earle of Hartford’s muse An Almayn The Tabacco Pipe The Scotish Gigg JOHN STANLEY (1713-1786) Voluntary in re maggiore, op. 6 n. 6 Adagio Trumpet andante Adagio Allegro moderato Accanto: Catania, Chiesa di San Nicolò l’Arena, Concerto in occasione del restauro dell’organo di Donato Del Piano Pagina seguente: Noto, piazza del Municipio, l’Orchestra Filarmonica del Teatro Bellini diretta dal M° Carlo Palleschi IL FESTIVAL NEL 2005 99 IL FESTIVAL NEL 2005 DANIEL PURCELL (1660-1717) Sonata Adagio Allegro Organ solo Allegro GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) Ouverture da Julius Caesar [Ouverture] Allegro Menuet GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL da Water Music: Suite in re maggiore Ouverture Suite Menuet Bourrée Marche *** Giovedì 15 settembre – ore 21 Palazzolo Acreide Chiesa San Michele Arcangelo Copie d’Autore ENSEMBLE L’ASTRÉ E FRANCESCO D’ORAZIO, violinista GIAMPAOLO NUTI, pianista IGOR STRAVINSKIJ Suite Italienne per violino e pianoforte Introduzione Serenata Tarantella Gavotta e Variazioni Scherzino Minuetto e Finale *** Domenica 18 settembre – ore 21 Noto, Piazza del Municipio CARLO PALLESCHI, direttore ORCHESTRA FILARMONICA DEL TEATRO BELLINI DI CATANIA DOMENICO SCARLATTI ETTORE BONELLI Cinque sonate in forma di suite per archi OTTORINO RESPIGHI da Antiche Danze ed Arie per Liuto Terza Suite IGOR STRAVINSKIJ Suite da Pulcinella *** REPLICHE *** 18, 19, 21, 22 ottobre 2005 Catania Chiesa di San Nicolò l’Arena Concerto inaugurale in occasione del restauro dell’organo di Donato Del Piano DIEGO CANNIZZARO GIANLUCA LIBERTUCCI LUIGI FERDINANDO TAGLIAVINI organisti BERNARDO STORACE (Messina, XVII sec.) Toccata e Canzona in sol Aria sopra la Spagnoletta Ballo della Battaglia MIGUEL LOPEZ (1669-1732) Exercici d’ecos i contraecos GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) Concerto in fa maggiore in due cori Judas Machabaeus, HWV 305/334 Ouverture-Allegro-AdagioAndante-Marche JOHN STANLEY (1713-1786) Voluntary in re minore, op. V n. 8 ALFRED SCHNITTKE Suite in Stile Antico per violino e pianoforte Allegro-Adagio-Allegro CHRISTIAN HEINRICH RINCK (1770-1846) Flötenkonzert in fa maggiore Pastorale Balletto Minuetto Fuga Pantomima Allegro maestoso-Adagio-Allegretto (Rondo) PADRE DAVIDE DA BERGAMO (Felice Moretti, 1791-1863) Pastorale a 6 per tre organisti VINCENZO BELLINI (1801-1835) Canone Sonata per organo J.S. BACH - F. MENDELSSOHN Ciaccona per violino e pianoforte LUCIANO BERIO Sequenza VIII per violino solo MARCO BETTA Graffiti Sonata per violino solo (prima esecuzione assoluta) LUIGI DALLAPICCOLA Tartiniana Seconda per violino e pianoforte 100 MARZO 2006, SIRACUSA: IV CONFERENZA DEI SITI UNESCO ITALIANI Sabato 11 marzo 2006 Siracusa Ristorante Des Etrangers “Accenti di dolcissima armonia...” IV Conferenza Nazionale dei siti UNESCO Italiani CAMERATA POLIFONICA SICILIANA DANIELA ROSSELLO, soprano GIOVANNI FERRAUTO, direttore EMILIO DE’ CAVALIERI (1550?-1602) da “Rappresentatione di Anima et di Corpo” Sinfonia prima O Signor Santo e vero Festa ANTONIO VIVALDI (1678-1741) da “Bajazet”, RV703 Sposa, son disprezzata EMANUEL RINCON D’ASTORGA (1680-17571) da “Stabat Mater” Stabat Mater Dolorosa JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) da “Herz und Mund und Tat und Leben”, BWV 147 Jesus Bleibet meine Freude GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) da “Messiah”, HWV 56 Alleluia 101 IL FESTIVAL NEL 2006 DIRETTORE ARTISTICO DIREZIONE TECNICA Antonio Marcellino Carmelo De Vita Luca Sbardella CONSULENTI ALLA DIREZIONE UFFICIO STAMPA ARTISTICA Paola Besutti Giovanni Ferrauto Caterina Rita Andò Mauro Proietti SEGRETERIA ARTISTICA COORDINAMENTO EDITORIALE Grazia Scandurra Chiara Ursino Donatella D’Ambrosio Salvatore Maugeri IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE &+39 095 2503348 - fax+39 095 7153924 www.magiebarocche.com - [email protected] via Crociferi 36/a - 95124 Catania PROGETTO GRAFICO Grafica & Design orazioRusso STAMPA Tipolitografia Placido Dell’Erba WEB MASTER Guido Crescini IN COLLABORAZIONE CON ideazione ideazione ee organizzazione organizzazione dal 23 luglio al 16 settembre 2006 102 IL FESTIVAL NEL 2006 M agie Barocche continua il suo percorso. Le idee portanti e la qualità degli spettacoli prodotti sono stati condivisi dal pubblico e dalla critica, divenendo paradigma di progettualità artistica per musicisti, compositori e operatori culturali. Questa spinta propulsiva fa sì che la seconda edizione del Festival sia caratterizzata dall’incremento dell’attività discografica, dalle coproduzioni con i più importanti organismi nazionali e internazionali del settore e dalla presenza di grandi personalità del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo. Confermata la formula vincente degli spettacoli senza repliche che ha consentito la circolazione di artisti, viaggiatori e turisti all’interno del comprensorio del Val di Noto, Magie Barocche allarga i suoi confini a riprova della sua vocazione internazionale, inserendo quest’anno – all’interno dei suoi collaudati filoni – ampi spazi monografici riservati alla musica francese, inglese e tedesca. Antonio Marcellino direttore artistico Catania, via Crociferi In alto: Catania, Chiostro dei Gesuiti, La notte e il giorno, la guerra e l’amore IL FESTIVAL NEL 2006 Domenica 23 luglio – ore 21 Catania, Chiostro dei Gesuiti La notte e il giorno, la guerra e l’amore CONCERTO ITALIANO RINALDO ALESSANDRINI, direttore CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643) Sinfonia Hor che’l ciel e la terra (Ottavo Libro) Sinfonia Combattimento di Tancredi e Clorinda (Ottavo Libro) Sinfonia Lamento della Ninfa (Ottavo Libro) Sinfonia Ecco mormorar l’onde (Secondo Libro) De la bellezza le dovute lodi (Scherzi Musicali) A Dio Florida bella (Sesto Libro) Gira il nemico insidioso (Ottavo Libro) Tirsi e Clori (Settimo Libro) Mercoledì 26 luglio – ore 21 Ragusa, Chiesa di Sant’Agata (Giardini Iblei) Les Nations d’Europe Intorno a Les Nations di François Couperin, un percorso attraverso gli stili del barocco musicale europeo LA VERTUOSA COMPAGNIA DE’ MUSICI DI ROMA Valerio Losito, violino Marco Fiorentini, violino Luca Verzulli, traversiere Maurizio Lopa, viola da gamba Maurizio Pratola, tiorba Emanuela Pietrocini, clavicembalo FRANÇ OIS COUPERIN (1668-1733) da «Les Nations» Sonade La Françoise Gravement Gayement Gravement Gayement Vivement 104 Gravement Air-gracieusement Gayement JEAN-PHILIPPE RAMEAU (1683-1764) «Pièces de clavecin en concert» Premier concert La Coulicam La Livri Le Vezinet FRANÇ OIS COUPERIN da «Les Nations» Sonade L’Espagnole Gravement, et mesuré Vivement Air-affectueusement Légèrement Gayement Air tendre Vivement, et marqué MARIN MARAIS (1656-1728) Sonnerie de Sainte Geneviève du Mont de Paris FRANÇ OIS COUPERIN da «Les Nations» Sonade L’Impériale IL FESTIVAL NEL 2006 Gravement Vivement Gravement, et marqué Légèrement Rondement Vivement JOHANN FRIEDRICH FASCH (1688-1758) Triosonate in sol minore für zwei Violinen und Basso Continuo Andante Allegro Poco allegro GIOVANNI BENEDETTO PLATTI (1697-1763) Triosonata in sol maggiore per flauto, violino e basso continuo Adagio Allegro Adagio Presto FRANÇ OIS COUPERIN da «Les Nations» Sonade La Piémontoise Gravement Vivement Gravement Vivement, et marqué Air-Gracieusement Second Air Gravement, et marqué Légèrement *** Sabato 29 luglio – ore 21 Modica Atrio di Palazzo San Domenico Barock Cello GIOVANNI SOLLIMA, violoncellista GIOVANNI SOLLIMA (1962) Concerto rotondo (1998) I, II, III (Yafù), IV Hell I (2000) Lamentatio (1998) GIOVANNI BATTISTA DEGLI ANTONII (1636-1698) Ricercata VII (da Ricercate sopra il Violoncello, Opera I, Bologna, 1687) JIMI HENDRIX (1942-1970) Angel Purple Haze Modica, Palazzo San Domenico, Barock Cello, Giovanni Sollima Pagina precedente: Catania, Chiostro dei Gesuiti, La notte e il giorno, la guerra e l’amore, il M° Rinaldo Alessandrini 105 IL FESTIVAL NEL 2006 MARIN MARAIS (1656-1728) La Folia (da Pièces de Viole du 3e Livre, Paris, 1711) GIOVANNI SOLLIMA Pasolini Fragment (1999) da Natural Songbook (2006) #2 #4 # 6 (Taranta) *** Domenica 30 luglio – ore 21 Caltagirone, Giardino Pubblico ORCHESTRA FILARMONICA DEL TEATRO BELLINI SALVATORE VELLA, flautista LÜ JIA, direttore GIUSEPPE TARTINI (1692-1770) Concerto in sol maggiore per flauto e archi ANTONIO VIVALDI (1678-1741) Concerto in re maggiore per flauto e archi, RV428 Il Gardellino JEAN-BAPTISTE LULLY (1632-1687) Le Bourgeois gentilhomme, suite JEAN-PHILIPPE RAMEAU (1683-1764) Les Indes Galantes, suite *** Martedì 1 agosto – ore 21 Militello in Val di Catania Terrazza ex Convento Domenicano QUINTETTO OTTONI SICILIANO Carmelo Fede, tromba Giuseppe Raciti, tromba Vincenzo Paratore, trombone Rocco Mario Vitaliano, corno Antonio Coschina, basso tuba ANONIMO Die Bankelsangerlieder: Sonata (Arr. R. King) HERMAN EGNER Renaissance Suite GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Watermusic (Arr. A. Manuli) HENRY PURCELL (1659-1695) Trumpet Voluntary (Arr. K. Kruger) GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL La Réjouissance (Arr. F. Derouet) HENRY PURCELL Trumpet Tune (Arr. R. Vitaliano) JEAN-JOSEPH MOURET (1682-1738) Rondeau (Arr. M. Wilson) GIOVANNI BATTISTA MARTINI (1706-1784) Gavotte des moutons (Arr. T. Caens) SAMUEL SCHEIDT (1587-1654) Galliard battaglia (Arr. R. King) JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Corale Come Sweet Death (Arr. K. Snell) *** Mercoledì 2 agosto – ore 21 Modica, Teatro Garibaldi RODOLFO BONUCCI, violinista CORRADO GRECO, pianista GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) Sonata IV in re maggiore per violino e continuo, HWV 371 Affettuoso Allegro Larghetto Allegro DOMENICO SCARLATTI (1685-1757) Sonata in sol maggiore per violino e continuo (revisione di Rodolfo Bonucci) Grave Allegro Grave Allegro Sonata in re minore per violino e continuo (revisione di Rodolfo Bonucci) Grave Allegro Allegro (Giga) Allegro HEITOR VILLA-LOBOS (1887-1959) Aria dalla Bachianas Brasileira n. 5 (trascrizione per violino e pianoforte di Rodolfo Bonucci) 106 JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Aria dalla suite n. 3 in re maggiore, BWV 1068 JOHANN SEBASTIAN BACH ROBERT SCHUMANN Partita in re minore BWV 1004 per violino e pianoforte Allemanda Corrente Sarabanda Giga Ciaccona *** Giovedì 3 agosto – ore 21 Ragusa, Chiesa di San Giacomo (Giardini Iblei) MARCO D’AVOLA, organista JEREMY CLARKE (1673-1707) Trumpet Voluntary GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643) Toccata Prima (dal II Libro) Toccata per la Levatione JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Corali Valet will ich dir geben, BWV 736 Liebster Jesu, wir sind hier, BWV 373 Erbarm dich mein, Herre Gott, BWV 721 BERNARDO STORACE (1620- 1664?) Offertorio ANDREA GABRIELI (1510-1586) Marcia di San Marco WILLIAM BYRD (1542-1623) Pavana HENRY PURCELL (1659-1695) Trumpet Tune *** Venerdì 4 agosto – ore 21 Palazzolo Acreide Chiesa di San Michele Poeticall Musicke ROBERTO GINI, viola da gamba MARCO ANGILELLA, viola da gamba MARIO MARTINOLI, organo IL FESTIVAL NEL 2006 JOHN JENKINS (1592-1678) An Ayre and divisions, per due viole e organo Fantasia, Ayre, Courant, per due viole basse e organo ORLANDO GIBBONS (1583-1625) A pavan, per organo JOHN JENKINS An Ayre and divisions, per due viole e organo JOHN TOMKINS (1573-1656) Jone come kiss me nowe, per organo JOHN JENKINS Divisions upon a ground, per due viole AUGUSTO KÜ HNEL (1645-1700) Sonata II a due viole da gamba con il basso continuo Sonata Aria Allegro Aria allegro [Adagio] HEINRICH IGNAZ FRANZ VON BIBER (1644-1704) Sonatina a viola da gamba aut violino solo Sonatina Allemande Courante Sarabande Gigue AUGUSTO KÜ HNEL Sonata III (Partite) a due viole da gamba con il basso continuo *** Sabato 5 agosto – ore 19 Militello in Val di Catania piazza Santa Maria della Stella Partita di scacchi viventi Giovanni Caccamo, tenore Francesco Colletti, violino Salvo Guiscardo, violino Silvio Natoli, viola da gamba – tiorba Basilio Timpanaro, clavicembalo HENRY PURCELL (1659-1695) Sonata XII, in re maggiore (da Sonnatas of three parts, 1683) [Adagio] - Canzona - Poco largo Grave - Presto -Allegro - Adagio In all our Cinthia’s Shining Sphears (A Dialogue) Ground in mi minore, per cembalo (Z T682) (da The Second Part of Musick’s Hand-Maid, 1689) Here the Deities approve (da Welcome to all the Pleasures Ode for St Cecilia’s day, 1683) Thus the ever grateful Spring (The four Seasons) (da The Fairy-Queen) Musick for a While (da Oedipus) We the Spirits of the Air Sonata VI, in do maggiore (da Sonnatas of three parts, 1683) Canon by twofold augmentation in the 5th and 8th above - Canzona Largo - Allegro When first Aminta Let the dreadful engines (da Don Quixotte) Suite VII per cembalo, in re minore (Z 668) Almand (Very slow)-Corant-Hornpipe O let me weep (da The Fairy-Queen) Hark, how the songsters (da Timon of Athens) *** Domenica 6 agosto – ore 21 Modica Chiesa di San Francesco Saverio Testi di SALVATORE PAOLO GARUFI Regia di ELIO GIMBO Ye sacred Muses ore 21 Terrazza ex Convento Domenicano Roberto Gini, viola da gamba Kees Boeke, viola da gamba Marco Angilella, viola da gamba Sabina Colonna Preti, violone Orpheus Britannicus STUDIO DI MUSICA ANTICA ANTONIO IL VERSO Picci Ferrari, soprano IL CONCERTO DELLE VIOLE JILL FELDMAN, soprano WILLIAM BYRD (1543-1623) O that we woeful wretches 107 Ye sacred Muses, elegy upon the death of Thomas Tallis (23 novembre 1585) JOHN WARD (1571-1638) Fantasia à 4 WILLIAM BIRD Out of the orient crystal skies, Epiphany carol O Lord how vain ANONYMOUS When Daphne from fair Phoebus did fly, ballad ORLANDO GIBBONS (1583-1625) Fantasia of four parts WILLIAM WIGTHORPE (1579?-1610?) Sorrow, come da Sorrow stay di Dowland JOHN BENNETT (1575?-?) Venus birds, lullaby RICHARD NICHOLSON (1575?-1639) Joan quoth John, dialogue ALFONSO FERRABOSCO II (1578?-1628) Fantasia of four parts ORLANDO GIBBONS In Nomine à 4 ALFONSO FERRABOSCO II Hear me, O God, four notes pavan da Himn to God the Father di Ben Johnson *** Giovedì 10 agosto – ore 21 Caltagirone, Giardino Pubblico La città degli Angeli liberamente ispirato a “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders (nuova produzione 2006) MVULA A. SUNGANI, coreografo CENTRO REGIONALE DELLA DANZA DEL LAZIO Compagnia di Mvula Sungani EMANUELA BIANCHINI prima ballerina Musiche originali: Fabio Lorenzi, Paolo Fontana, Robert De Visée, Francesco Corbetta Esecuzione dal vivo: Ecovanavoce Scene e costumi: M.P.S. IL FESTIVAL NEL 2006 Venerdì 11 agosto – ore 21 Scicli, piazza Italia Trittico spettacoli modulari e interdisciplinari produzione 2004 / 2005 / 2006 MVULA A. SUNGANI, regia e coreografie CENTRO REGIONALE DELLA DANZA DEL LAZIO Compagnia di Mvula Sungani Interpreti: Emanuela Bianchini, Mvula Sungani e la Compagnia Musiche: Vivaldi, Bach, Händel e popolari tradizionali Direzione Tecnica: Carlo di Fabio Costumi: Sò dança *** Sabato 12 agosto – ore 21 Palazzolo Acreide piazza del Popolo Bac[k]inswing n. 2 ITALIAN BRASS BAND Tromba in mi bemolle: Claudio Salonia Trombe: Carmelo Fede, Massimo Mascara, Vincenzo Savasta, Francesco Fratantonio, Luca Di Martino, Francesco Vella, Fabio Di Giacomo, Giuseppe Spampinato, Dario Scimone, Gino Consoli Flicorno soprano: Yuri Furnari Flicorni baritoni: Camillo Pavone, Antonino Carbonaro Corni: Angelo Bonaccorso, Carmelo Pinzone, Giuseppe Visalli, Giuseppe Berardi, Tromboni: Vincenzo Paratore, Venero Sorbello, Carmelo Gianna, Salvatore Cannavò Eufoni: Raimondo Terranova, Damiano Bertuna, Antonio Miraglia Bassi tuba: Leandro Rosa, Davide Spataro, Valentino Biondo, Angelo Pappalardo Percussioni: Giovanni Caruso, Valerio Virgillito, Giuseppe Finocchiaro, Davide Santonocito SALVATORE DISTEFANO, direttore Scicli, piazza Italia, Trittico A destra: Catania, Chiesa di San Giuliano, Oratorio di Sant’Agata di Antonio Draghi MARC-ANTOINE CHARPENTIER (1634 o 1636-1704) da Te Deum Preludio 108 IL FESTIVAL NEL 2006 JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Corale Toccata in re minore Anna Magdalena’s Songs HENRY PURCELL (1659-1695) Trumpet voluntary Trumpet tune and air GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) da Music for the Royal Fireworks Suite *** Domenica 13 agosto – ore 21 Catania, Chiesa di San Giuliano Antonio Draghi (1635-1700) Oratorio di Sant’Agata Oratorio in due parti di Luigi Ficieni (Vienna, 1675) per voci e strumenti (SSSAB, coro, due violini, basso continuo) Trascrizione, revisione ed elaborazione a cura di Flavio Colusso. Prima esecuzione in tempi moderni. Produzione in esclusiva per il Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”, realizzata in collaborazione con Le Colonne del Decumano e Musicaimmagine. CAPPELLA MUSICALE THEATINA ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO FLAVIO COLUSSO, direttore al cembalo Personaggi e interpreti: SANT’AGATA ELENA CECCHI FEDI, soprano AFRODISIA CRISTIANA ARCARI, soprano ANGELO DONATELLA CASA, soprano PREFETTO JEAN NIROUË T, contraltista SAN PIETRO AURIO TOMICICH, basso CORO DI PAGANI SSAATBB (ensemble di voci locali) SILVIA DE PALMA, voce recitante VALERIO LOSITO, violino LAURA SCIPIONI, violino MATTEO SCARPELLI, violoncello 109 MASSIMO CIALFI, trombone ANDREA DAMIANI, tiorba RAFFAELE VRENNA, organo FRANCESCO QUATTROCCHI assistente musicale *** Lunedì 14 agosto – ore 21 Militello in Val di Catania, Chiesa Madre San Nicolò SS. Salvatore ENSEMBLE BAROCCO LA STRAVAGANZA Gabriella Spagnuolo, clavicembalo Adriano Murania, violino Alexandra Dimitrova, violino IL FESTIVAL NEL 2006 ANTONIO VIVALDI (1678-1741) Sonata in la maggiore per due violini e basso continuo op. I n. 9, RV75 Preludio-Allegro Adagio Allemanda-Allegro Corrente-Presto ARCANGELO CORELLI (1653-1713) Sonata a violino e violone o cimbalo op. V n. 3 Adagio Allegro Adagio Allegro Allegro-Giga Adagio Allegro-Fuga Vivace Adagio Allegro-Fuga Allegro ma non troppo Adagio A tempo ordinario ANTONIO VIVALDI Sonata in fa maggiore per due violini e basso continuo, RV 68 Allegro Andante Allegro *** Martedì 15 agosto – ore 21 Catania, Chiostro dei Gesuiti JEAN-MARIE LECLAIR (1697-1764) Sonata a tre per due violini e basso continuo op. IV n. 6 in la maggiore Musica per i fuochi d’artificio Adagio Allegro ma non troppo Gavotta Grazioso un poco andante Vivace GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) Concerto a due cori n. 2 in fa maggiore ARCANGELO CORELLI Sonata a violino e violone o cimbalo op. V n. 4 ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO ALFREDO BERNARDINI, direttore Pomposo Allegro A tempo giusto Largo Concerto a due cori n. 1 in si bemolle maggiore Ouverture Allegro ma non troppo Allegro Largo A tempo ordinario Alla breve moderato Minuet Concerto a due cori n. 3 in fa maggiore Ouverture Allegro Adagio Allegro ma non troppo Adagio Andante larghetto Allegro In basso: Catania, Chiostro dei Gesuiti, Musica per i fuochi d’artificio, l’Orchestra Barocca Zefiro diretta dal M° Alfredo Bernardini A destra: alcuni momenti delle prove 111 IL FESTIVAL NEL 2006 The Musick for the Royal Fireworks Ouverture Bourrée La Paix La Réjouissance Menuet I - Menuet II *** Giovedì 17 agosto – ore 21 Scicli, via Penna Bolling Suite for cello & Jazz trio BOLLING ENSEMBLE Sylvia Ahramjian, violino Epifanio Comis, pianoforte Nello Nicotra, contrabbasso Enzo Di Vita, batteria OVIDIU MARINESCU, violoncellista CLAUDE BOLLING (1930) Suite for cello and jazz piano trio Galop Ballade (Parker C) Baroque In Rhythm Concertante Romantique Cello Fan CLAUDE BOLLING Suite for violin and jazz piano trio Gavotte Caprice Slavonic Dances Valse Lente (Bolling) Romance (Haydn) Ragtime (Bolling C) Hora Tango *** Venerdì 18 agosto – ore 21 Noto, Teatro Comunale Bolling Suite for violin & Jazz trio BOLLING ENSEMBLE Ovidiu Marinescu, violoncello Epifanio Comis, pianoforte Nello Nicotra, contrabbasso Enzo Di Vita, batteria SYLVIA AHRAMJIAN, violinista CLAUDE BOLLING (1930) Suite for violin and jazz piano trio Gavotte Caprice Slavonic Dances Valse Lente (Bolling) Romance (Haydn) Ragtime (Bolling C) Hora Tango CLAUDE BOLLING Suite for cello and jazz piano trio Galop Ballade (Parker C) Baroque In Rhythm Concertante Romantique Cello Fan *** Sabato 19 agosto – ore 21 Catania, Chiesa di San Giuliano Claudio Monteverdi Vespro della Beata Vergine da concerto composto sopra canti fermi (1610) ENSEMBLE CONCERTO CAMERATA POLIFONICA SICILIANA Giovanni Ferrauto, maestro preparatore GRUPPO VOCALE LAURENCE FEININGER Roberto Gianotti, direttore ROBERTO GINI, direttore CATANIA, DIE 19 AUGUSTI In Festo Assumptionis Beatae Mariae Virginis ad Vesperas (1610) Deus in adjutorium meum intende (cantus planus) DOMINE AD ADIUVANDUM ME FESTINA «Sex vocibus et sex instrumentis» Ant. Assumpta est (intonatio tantum, solus cantor) DIXIT DOMINUS (Psalmus 109) «Sex vocibus et sex instrumentis» Ant. Assumpta est Maria (cantus planus) Ant. Maria Virgo (intonatio tantum) LAUDATE PUERI DOMINUM (Psalmus 112) «à 8 voci sole ne’ l organo» 112 Ant. Maria Virgo assumpta est (cantus planus) Ant. Exaltata est (intonatio tantum) LAETATUS SUM (Psalmus 121) «a sei voci» Ant. Exaltata est Sancta (cantus planus) Ant. Post partum (intonatio tantum) NISI DOMINUS (Psalmus 126) «a dieci voci» Ant. Post partum Virgo inviolata (cantus planus) Ant. Paradisi (intonatio tantum) LAUDA IERUSALEM (Psalmus 147) «a sette voci » Ant. Paradisi porte (cantus planus) Capitulum In omnibus requiem quaesivi (sacerdos) AVE MARIS STELLA «à 8 voci » Hymnus V. Paradisi portae per te hodie apertae sunt R. Quae hodie gloriosa cum angelis triumphans Ant. Hodie Maria (intonatio tantum) MAGNIFICAT (Canticum BMV) «à sette voci, et sei instrumenti» SONATA SOPRA SANCTA MARIA ORA PRO NOBIS [a 8 con una voce] Oratio Famulorum tuorum (Sacerdos) Benedicamus Domino R. Deo gratias (cantus planus) Sacri Concentus PULCHRA ES «a due voci» AUDI COELUM «prima ad una voce sola, poi nella fine à sei voci» NIGRA SUM «mottetto a una voce» DUO SERAPHIM «tribus vocibus» *** Caltagirone, Chiesa di San Giuliano, Vespro della Beata Vergine da concerto di Claudio Monteverdi IL FESTIVAL NEL 2006 Domenica 20 agosto – ore 21 Caltagirone, Chiesa di San Giuliano Claudio Monteverdi Vespro della Beata Vergine da concerto composto sopra canti fermi (1610) ENSEMBLE CONCERTO CAMERATA POLIFONICA SICILIANA Giovanni Ferrauto, maestro preparatore GRUPPO VOCALE LAURENCE FEININGER Roberto Gianotti, direttore ROBERTO GINI, direttore CATANIA, DIE 19 AUGUSTI In Festo Assumptionis Beatae Mariae Virginis ad Vesperas (1610) Deus in adjutorium meum intende (cantus planus) DOMINE AD ADIUVANDUM ME FESTINA «Sex vocibus et sex instrumentis» Ant. Assumpta est (intonatio tantum, solus cantor) DIXIT DOMINUS (Psalmus 109) «sex vocibus et sex instrumentis» Ant. Assumpta est Maria (cantus planus) Ant. Maria Virgo (intonatio tantum) LAUDATE PUERI DOMINUM (Psalmus 112) «à 8 voci sole ne’ l organo» Ant. Maria Virgo assumpta est (cantus planus) Ant. Exaltata est (intonatio tantum) LAETATUS SUM (Psalmus 121) «a sei voci» Ant. Exaltata est Sancta (cantus planus) Ant. Post partum (intonatio tantum) NISI DOMINUS (Psalmus 126) «a dieci voci» Ant. Post partum Virgo inviolata (cantus planus) Ant. Paradisi (intonatio tantum) LAUDA IERUSALEM (Psalmus 147) «a sette voci » Ant. Paradisi porte (cantus planus) Capitulum In omnibus requiem quaesivi (sacerdos) AVE MARIS STELLA «à 8 voci » Hymnus V. Paradisi portae per te hodie apertae sunt R. Quae hodie gloriosa cum angelis triumphans Ant. Hodie Maria (intonatio tantum) MAGNIFICAT (Canticum BMV) «à sette voci, et sei instrumenti» SONATA SOPRA SANCTA MARIA ORA PRO NOBIS [a 8 con una voce] Oratio Famulorum tuorum (Sacerdos) Benedicamus Domino R. Deo gratias (cantus planus) Sacri Concentus PULCHRA ES «a due voci» AUDI COELUM «prima ad una voce sola, poi nella fine à sei voci» NIGRA SUM «mottetto a una voce» DUO SERAPHIM «tribus vocibus» *** Lunedì 21 agosto – ore 21 Scicli, sagrato della Chiesa di San Bartolomeo Scicli, la luce L’OFFERTA MUSICALE ENSEMBLE AL QANTARAH MARIELLA LO GIUDICE PIERO SAMMATARO voci recitanti ANGELA ARCIDIACONO Icaro in volo dedicato alla città di Palazzolo Acreide prima esecuzione assoluta testo di Riccardo Insolia video a cura di Sonia Giardina e Marco Insolia 114 GIUSEPPE CANTONE Hybla Heraea dedicato alla città di Ragusa Ibla prima esecuzione assoluta video a cura di Giuseppe Cantone JOE SCHITTINO Scicli, la luce Tube of love dedicato alla città di Scicli prima esecuzione assoluta testo di Joe Schittino video a cura di Sonia Giardina e Marco Insolia *** Martedì 22 agosto – ore 21 Noto, Teatro Comunale Il giardino di pietra L’OFFERTA MUSICALE ENSEMBLE AL QANTARAH MARIELLA LO GIUDICE PIERO SAMMATARO voci recitanti ANGELA ARCIDIACONO Icaro in volo dedicato alla città di Palazzolo Acreide prima esecuzione assoluta testo di Riccardo Insolia video a cura di Sonia Giardina e Marco Insolia GIUSEPPE CANTONE Hybla Heraea dedicato alla città di Ragusa Ibla prima esecuzione assoluta video a cura di Giuseppe Cantone GIOVANNI FERRAUTO Il giardino di pietra testo liberamente tratto da Cesare Brandi dedicato alla città di Noto adattamento di Riccardo Insolia video a cura di Giuseppe Cantone *** Mercoledì 23 agosto – ore 21 Ragusa, piazza Pola Hybla Heraea L’OFFERTA MUSICALE ENSEMBLE AL QANTARAH MARIELLA LO GIUDICE PIERO SAMMATARO voci recitanti GIUSEPPE CANTONE Hybla Heraea dedicato alla città di Ragusa Ibla prima esecuzione assoluta video a cura di Giuseppe Cantone il suono del vento è di Giusy Abbate JOE SCHITTINO Scicli, la luce Tube of love dedicato alla città di Scicli prima esecuzione assoluta testo di Joe Schittino video a cura di Sonia Giardina e Marco Insolia GIOVANNI FERRAUTO Il giardino di pietra testo liberamente tratto da Cesare Brandi dedicato alla città di Noto, adattamento di Riccardo Insolia video a cura di Giuseppe Cantone *** Giovedì 24 agosto – ore 21 Ragusa, piazza Pola Icaro in volo L’OFFERTA MUSICALE ENSEMBLE MARIELLA LO GIUDICE PIERO SAMMATARO voci recitanti JOE SCHITTINO Scicli, la luce Tube of love dedicato alla città di Scicli prima esecuzione assoluta testo di Joe Schittino video a cura di Sonia Giardina e Marco Insolia Scicli, sagrato della Chiesa di San Bartolomeo, Scicli, la luce, Mariella Lo Giudice, voce recitante 115 IL FESTIVAL NEL 2006 GIOVANNI FERRAUTO Il giardino di pietra testo liberamente tratto da Cesare Brandi dedicato alla città di Noto adattamento di Riccardo Insolia video a cura di Giuseppe Cantone ANGELA ARCIDIACONO Icaro in volo dedicato alla città di Palazzolo Acreide prima esecuzione assoluta testo di Riccardo Insolia video a cura di Sonia Giardina e Marco Insolia la voce intonata è di Roberto Bolelli *** Domenica 27 agosto – ore 21 Catania, Chiostro dei Gesuiti Lamento di Arianna Del Molto illustre Signor Claudio Monteverde Con altre musiche concertate e in Genere Rappresentativo Musiche di Claudio Monteverdi, Biagio Marini, Salomone Rossi VALENTINA CORTESE ENSEMBLE CONCERTO Antonella Gianese, soprano Monica Piccinini, soprano Makoto Sakurada, tenore Salvo Vitale, basso Massimo Percivaldi, violino Daniela Beltraminelli, violino Sabina Colonna Preti, violone e lirone Marco Angilella, viola da gamba Loredana Gintoli, arpa doppia Maurizio Martelli, chitarrone Roberto Gini, clavicembalo Direzione musicale ROBERTO GINI Regia e gestualità DEDA CRISTINA COLONNA Fotografie, luci e proiezioni FRANCESCO VITALI Giambattista Marino: Arianna (IDILLIO PASTORALE III: La Sampogna, 1620) Lamento d’Arianna del Signor Claudio Monteverde Maestro della Musica del Ser.mo Sig.r Duca di Mantova. Parole del Signor Ottavio Rinuccini. Fu rapresentato in Mantoa, il 28 di Maggio 1608, alla presenza delle Loro Altezze Serenissime. Tirsi morir volea Dialogo Amoroso à 3. Voci, Filli, Tirsi & Festauro del Signor Giovanni Felice Sances. Interlocutori: Filli; signora Antonella Gianese Tirsi; signor Makoto Sakurada Festauro; signor Salvo Vitale (Cantade à voce sola… Libro Secondo; Venetia 1633) Giambattista Marino: Elisabetta Regina d’Inghilterra (La Galeria: 1620) Al lume delle stelle, Madrigale A 4, doi Soprani, Tenor & Basso, del Signor Claudio Monteverde. (CONCERTO, VII libro de madrigali; Venetia, 1619) Entrata e Balletto: De la bellezza le dovute lodi, a doi soprani et basso con doi violini del Signor Claudio Monteverdi. (Scherzi musicali a tre voci; In Venetia, 1607) Tommaso Stigliani: Bella donna con macchie rosse sul volto. (Rime, Venetia 1601) Et è pur dunque vero Aria à voce sola con sinfonie, del Signor Claudio Monteverdi. (Scherzi musicali cioè Arie, & Madrigali…; Venetia, MDCXXXII) del Signor Giambattista Andreini, composto dal Signor Claudio Monteverde. Fu rapresentato in Mantua nel mese di Marzo, l’anno 1617. (Musiche di vari Autori per La Maddalena di Giambattista Andreini: Venetia 1617) Sonata à due violini e violone sopra “Fuggi dolente” del Signor Biagio Marini. (Per ogni sorte d’istromento Sonate da Chiesa e da Camera…, Opera XXII. Venetia 1655) Romanesca A 2 soprani del Signor Claudio Monteverde Ohime dov’è il mio ben. Prima Parte. Dunque ha potuto sol. Seconda Parte. Dunque ha potuto in me. Terza Parte. Ahi sciocco mondo. Quarta et Ultima Parte. (CONCERTO, VII libro de madrigali; Venetia, 1619) Torquato Tasso: Ahi lacrime, Ahi dolore: Lamento sulla labilità e vanità di ogni cosa (Coro) (Il Re Torrismondo, tragedia, 1587) *** Lunedì 28 agosto – ore 21 Scicli, Chiesa di San Bartolomeo BacHomage MASSIMO MERCELLI, flauto ANTONIO PIRICONE, clavicembalista JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Sonata in si minore per flauto e cembalo obbligato, BWV 1030 Chiome d’oro, Canzonetta A 2 voci, concertata con doi violini, del Signor Claudio Monteverde. Andante Largo e dolce Presto (CONCERTO, VII libro de madrigali… Con altri generi de Canti; Venetia, 1619) JOHANN LUDWIG KREBS (1713-1780) Preambulum et Choral supra “Ach Gott, vom Himmel sieh darein” per cembalo solo Sonata n. 1 in la maggiore per flauto e cembalo obbligato, dalle “Sechs Kammersonaten” Sonata à due Violini in dialogo detta La Viena di Salamon Rossi Hebreo. Giuseppe Salomoni: La bella vecchia (Palinodia) (Il terzo libro de varie sonate per sonar due Viole da braccio.Opera duodecima; Venetia 1623) Su le penne de’ venti il ciel varcando, Prologo per “La Maddalena” (Delle rime...: Bologna 1647) 116 IL FESTIVAL NEL 2006 Andante Allegro Largo e affettuoso Minuetto I e II Plaisanterie Polonoise CARL PHILIPP EMANUEL BACH (1714-1788) Sonata in re maggiore per flauto e cembalo obbligato JOHANN SEBASTIAN BACH Sonata in mi bemolle maggiore per flauto e cembalo obbligato, BWV 1031 Allegro moderato Siciliana Allegro *** Mercoledì 30 agosto – ore 21 Militello in Val di Catania, Santuario Maria SS. della Stella ENSEMBLE LE MUSE LISA GREEN, violino solista LAURA SIMIONATO, direttore ANTONIO VIVALDI (1678-1741) Concerto per archi in sol minore, RV 156 Allegro Adagio Allegro Concerto per archi «Alla Rustica», RV 151 Allegro Largo Vivace Concerto per archi in la maggiore, RV 158 Allegro Adagio Vivace da Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione Op. 8 «Le quattro Stagioni» Concerto n. 1 in mi maggiore per violino e archi «La primavera», RV 269 Allegro Largo Allegro (Danza Pastorale) Catania, Chiostro dei Gesuiti, Lamento di Arianna, Valentina Cortese Concerto n. 2 in sol minore per violino e archi 117 IL FESTIVAL NEL 2006 Catania, Chiostro dei Gesuiti, Valentina Cortese e il M° Roberto Gini «L’estate», RV 315 Allegro non molto Allegro Adagio - Presto - Adagio Presto Concerto n. 3 in fa maggiore per violino e archi «L’autunno», RV 293 Allegro (Ballo e Canto di Villanelli) Adagio Molto (Ubriachi dormienti) Allegro (La caccia) Concerto n. 4 in fa minore per violino e archi «L’inverno», RV 297 Allegro non molto Largo Allegro *** Giovedì 31 agosto – ore 21 Modica, Teatro Garibaldi Trascrizioni d’autore MARIA PIA TRICOLI FRANCESCO ZAPPALÀ duo pianistico JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Ciaccona in re minore dalla II Partita per violino solo, BWV 1004 Adagio ma non tanto Allegro SERGIO CALLIGARIS B. H. S. op. 20 (Divertimento su temi di Bach, Händel, Scarlatti) 1. J.S. Bach: Preludio e Fuga n. 2 Clavicembalo ben temperato (vol. I) Allegro - Allegretto 2. Georg Friedrich Händel: Ombra mai fu da «Serse» (Atto I) Larghetto 3. Domenico Scarlatti: Sonata in do maggiore Trascrizione per due pianoforti di Henry Coleman Moderato molto, maestoso Allegro Concerto Brandeburghese n. 6, BWV 1051 Vivaldiana op. 23 (Divertimento su temi di Antonio Vivaldi) Trascrizione per due pianoforti di Francesco Zappalà Allegro non tanto 118 I. Allegro II. Largo III. Allegro IL FESTIVAL NEL 2006 JOHANN SEBASTIAN BACH Fantasia e Fuga in sol minore per organo, BWV 542 Trascrizione per due pianoforti di Richard Burmeister Grave Fuga: Allegro molto moderato Toccata e Fuga in re minore per organo, BWV 565 Trascrizione per due pianoforti di Francesco Zappalà Adagio - Presto - Lento - Allegro Prestissimo - Maestoso Fuga: Allegro sostenuto - Recitativo Adagio - Presto - Adagio - Vivace Adagio *** Venerdì 1 settembre – ore 21 Palazzolo Acreide Chiesa di San Michele Affinità stilistiche DANIELA D’AMBROSIO, flautista CLAUDIA POZ, violoncellista ANDREA COEN, clavicembalista COLLEGIUM PRO MUSICA con strumenti d’epoca STEFANO BAGLIANO, flautista e maestro di concerto GIUSEPPE SAMMARTINI (1695-1750) Triosonata n. 2 in fa maggiore per due flauti e basso continuo Allegro Largo Allegro Triosonata n. 4 in fa maggiore per due flauti e basso continuo Allegro Largo Allegro CLAUDE BALBASTRE (1724-1799) La Lugeac, per clavicembalo solo Marche des Marseillois, per clavicembalo solo JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Sonata in fa maggiore (originale in mi maggiore) per flauto e basso continuo, BWV 1035 Adagio ma non tanto Allegro Siciliana Allegro assai GEORG PHILIPP TELEMANN (1681-1767) Duetto in sol minore per due flauti Soave Allegro Largo Giga Fantasia in la maggiore per clavicembalo solo Allegro Grave Fantasia in la minore per clavicembalo solo Allegro Largo Triosonata in do maggiore per due flauti e basso continuo Grave Andante Xantippe Presto Lucretia Largo Clelia Vivace Dido Triste/Disperato *** Sabato 2 settembre – ore 21 Caltagirone Chiesa di San Bonaventura GIUSEPPE ANDALORO, pianista BACH-BUSONI Preludio-corale n. 3, in sol minore JEAN-PHILIPPE RAMEAU 2 Morceaux: Les Egyptiennes Les Sultanes DOMENICO SCARLATTI Sonata in mi maggiore BACH-FIORENTINO Sonata in sol minore per violino, BWV 1001 Adagio Fuga. Allegro Siciliana Presto DOMENICO SCARLATTI Sonata in si bemolle maggiore BACH-BUSONI Ciaccona in re minore *** 119 Domenica 3 settembre – ore 20 Militello in Val di Catania Chiesa SS. Sacramento al Circolo ENSEMBLE VOCALE E STRUMENTALE DAMEINCANTO Melita Lamicela, soprano Chiara Ursino, soprano Francesca Aparo, mezzosoprano Antonella Guida, mezzosoprano Manuela Caserta, violino Alessandra Dimitrova, violino Tiziana Cavaleri, violoncello Gabriella Santonocito, clavicembalo GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI da «Stabat Mater» Amen EMANUEL RINCON D’ASTORGA (1680-ca. 1757) Ave Maris Stella ANTONIO VIVALDI (1678-1741) da «Gloria» Laudamus Te Domine Deus ANTONIO VIVALDI Salve Regina HENRY PURCELL (1659-1695) da «Dido and Aeneas» When I am laid ALESSANDRO SCARLATTI (1660-1725) da «Stabat Mater» O quam tristis Vidit suum dulcem natum Juxta crucem Quando corpus *** Martedì 5 settembre – ore 21 Scicli, Chiesa di San Bartolomeo GABRIELE CASSONE, tromba ANTONIO FRIGÉ , clavicembalo GIROLAMO FANTINI (ca. 1602-?) Sonata detta del Niccolini Sonata detta del Vitelli BERNARDO STORACE (sec. XVII) Ballo della Battaglia GIOVANNI BONAVENTURA VIVIANI Sonata II per trombetta sola e organo (... - ... - Adagio - Aria - Presto) IL FESTIVAL NEL 2006 BERNARDO PASQUINI (1637-1710) Variationi in Do GIAN PAOLO CIMA (ca. 1570-?) Canzona XIII Canzona detta La Novella ANDREA FALCONIERO (ca. 1585-1656) Batalla de Barabasso y Satanas ANTONIO VIVALDI (1678-1741) Concerto in sol maggiore Allegro assai Adagio Presto HENRY PURCELL (1659-1695) The Prince of Denmark’s March Ayr Trumpet tune JOHN STANLEY (1713-1786) Voluntary op. 5 n. 8 in re minore Allegro Adagio Allegro Suite of Trumpet voluntaries Allegro Adagio Andante GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) Suite in re maggiore Ouverture Giga Menuet Marcia I e II *** Mercoledì 6 settembre – ore 21 Noto, Chiesa di San Carlo al Corso ENSEMBLE PIAN & FORTE Gabriele Cassone, tromba naturale Luca Marzana, tromba naturale Mauro Bernasconi, tromba naturale Jonathan Pia, tromba naturale Matteo Frigé, tromba naturale Riccardo Balbinutti, timpani Antonio Frigé, clavicembalo CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643) Toccata per l’Orfeo GIROLAMO FANTINI (ca. 1602-?) Sonata detta del Niccolini Sonata detta del Nero Prima Imperiale e Seconda Imperiale GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643) Bergamasca ANONIMO XVII sec. (dalla Biblioteca Estense) Quattro sonate a due trombe CESARE BENDINELLI (ca. 1550-?) Sonata n. 336 BERNARDO STORACE (sec. XVII) Ballo della Battaglia ANDREA FALCONIERO (ca. 1585-1656) Batalla de Barabasso y Satanas ANONIMO XVII SEC. Variaciones sobre las Folias JOHANN HEINRICH SCHMELZER (ca. 1620-1680) Tre arie per il balletto a cavallo DANIEL SPEER (1636-1707) Due Intrade ANTONIO VIVALDI (1678-1741) Concerto in sol maggiore Allegro assai Largo Presto MICHEL PIGNOLET DE MONTÉ CLAIR (1667-1737) La Guerre - Cinquième concert Marche Arrivée au champ Mélange des trompettes Concert sous la tente du Général Boute-selle La charge Le canon et la musqueterie (et la plainte des blessées) Combat des armes blanches (Légèrement) La melée générale La Victoire (Fanfare sur le champ de bataille) La marche pour le retour de l’Armée *** Venerdì 8 settembre – ore 21 Ragusa, Chiesa di Sant’Agata (Giardini Iblei) J. S. Bach e Händel, Sonate L’ASTRÉ E, GRUPPO CAMERISTICO DELL’ACADEMIA MONTIS REGALIS FRANCESCO D’ORAZIO, violinista 120 ALESSANDRO PALMERI, violoncellista GIORGIO TABACCO, clavicembalista GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) Sonata in re maggiore op. 1 n. 13 per violino e basso continuo, HWV 371 Affettuoso Allegro Larghetto Allegro Sonata in sol minore per violino e basso continuo, HWV 364 Larghetto Allegro Adagio Allegro JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Sonata in do minore per violino e clavicembalo, BWV 1017 Largo Allegro Adagio Allegro Sonata in si bemolle minore per violino e clavicembalo, BWV 1014 Adagio Allegro Andante Allegro GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Sonata in re minore per violino e basso continuo, HWV 359a Grave Allegro Adagio Allegro Sonata in la maggiore op. 1 n. 14 per violino e basso continuo, HWV 372 Adagio Allegro Largo Allegro *** Sabato 9 settembre – ore 21 Modica, Chiesa di San Giorgio Gli splendori del barocco italiano e tedesco GABRIELE CASSONE, tromba IL FESTIVAL NEL 2006 ACADEMIA MONTIS REGALIS Violini I: Alessandro Tampieri, Rossella Borsoni, Ayako Matsunaga Violini II: Raul Orellana, Paola Nervi, Daniela Godio Viole: Diego Mecca, Elena Saccomandi Violoncelli: Marco Ceccato, Giordano Pegoraro Contrabbasso: Roberto Bevilacqua Cembalo: Alessandro Pianu ALESSANDRO TAMPIERI maestro di concerto GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) Concerto grosso in si bemolle maggiore op. 6 n. 7 GIUSEPPE TORELLI (1658-1709) Sonata in re maggiore per tromba, archi e continuo, G1 ARCANGELO CORELLI (1653-1713) Concerto grosso in re maggiore op. 6 n. 4 JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Concerto in la minore per violino, archi e continuo, BWV 1041 GEORG MUFFAT (1653-1704) Concerto grosso dall’Armonico Tributo GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Suite in re maggiore per tromba, archi e continuo Water Piece, HWV 341 *** Domenica 10 settembre – ore 21 Noto Chiesa di San Carlo al Corso Concerti e Cantate della Biblioteca Nazionale di Torino L’ASTRÉ E, GRUPPO CAMERISTICO DELL’ACADEMIA MONTIS REGALIS Gabriella Costa, soprano Francesco D’Orazio, violino Alessandro Palmeri, violoncello Francesco Romano, tiorba Giorgio Tabacco, clavicembalo Preludio Corrente Adagio Giga ANTONIO VIVALDI (1678-1741) Sonata in re minore op. 2 n. 3 per violino e continuo, RV 14 Cantata per soprano e continuo, RV 654 Elvira, anima mia 121 Militello in Val di Catania, Chiesa SS. Sacramento al Circolo, Ensemble vocale e strumentale DameInCanto IL FESTIVAL NEL 2006 Sonata in do minore per violino, violoncello e continuo, RV 83 Allegro Largo Allegro Cantata per soprano e continuo, RV 651 Amor, hai vinto Sonata in la minore per violoncello e continuo, RV 44 Adagio Allegro Largo Allegro GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Sarabanda (arr. J.G. Mortimer) HENRY PURCELL (1659-1695) Trumpet Fanfare and Tune (arr. J.G. Gardner) JOHANN SEBASTIAN BACH Sheep may safely graze (arr. Jack Gale) ANONIMO Greensleeves Fantasy (arr. Paul Nagle) MARC-ANTOINE CHARPENTIER (1643-1704) Te Deum: Preludio (arr. J.G. Mortimer) Cantata per soprano, violino e continuo, RV 682 Lungi dal vago volto *** Martedì 12 settembre – ore 21 Ragusa, Chiesa di Sant’Agata (Giardini Iblei) FANFARE ENSEMBLE Carmelo Fede, tromba Rosario Battiato, tromba Antonino Manuli, corno Camillo Pavone, trombone Salvatore Distefano, trombone basso JEREMIAH CLARKE (ca. 1674-1707) Trumpet Voluntary (arr. David R. Thomas) CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643) Toccata, da Orfeo (arr. Edward H. Tarr) ANDREA GABRIELI (ca. 1510-1586) March for St. Marks (arr. Geralde Tolmage) JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Aria sulla quarta corda (arr. A. Manuli) GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) Wassermusic, suite (arr. Erwin Knopper) JOHANN SEBASTIAN BACH Fuga in sol minore (arr. Charles Decker) GIOVANNI BATTISTA MARTINI (1706-1784) Gavotte des moutons (arr. Thierry Caens) *** Giovedì 14 settembre – ore 21 Caltagirone Chiesa di San Giacomo Ave Maris Stella ENSEMBLE FEMMINILE VOCALE E STRUMENTALE EMANUEL RINCON D’ASTORGA EMANUEL RINCON D’ASTORGA (1680-ca. 1757) Ave Maris Stella GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI (1710-1736) da «Stabat Mater» Amen ANTONIO VIVALDI (1678-1741) da «Gloria» Laudamus Te Domine Deus HENRY PURCELL (1659-1695) da «Dido and Aeneas» When I am laid ANTONIO VIVALDI da «Bajazet» Sposa, son disprezzata da «Juditha triumphans» Agitata infido flatu ALESSANDRO SCARLATTI (1660-1725) da «Stabat Mater» Stabat Mater O quam tristis Vidit suum dulcem natum Juxta crucem Quando corpus 122 Venerdì 15 settembre – ore 21 Palazzolo Acreide Chiesa di Sant’Antonio Abate Giovanni Battista Pergolesi Stabat Mater CORO E ORCHESTRA DAMEINCANTO GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI (1710-1736) Stabat Mater per soprano, contralto, archi e basso continuo Stabat Mater Cujus animam O quam tristis Quae moerebat Quis est homo Vidit suum Eja Mater Fac ut ardeat Sancta Mater Fac ut portem Inflammatus Quando corpus Amen ANTONIO VIVALDI (1678-1741) da «Bajazet» Sposa, son disprezzata da «Juditha triumphans» Agitata infido flatu ALESSANDRO SCARLATTI (1660-1725) dallo «Stabat Mater» Stabat Mater O quam tristis Vidit suum dulcem natum Juxta crucem Quando corpus *** Sabato 16 settembre – ore 21 Noto, Teatro Comunale Magie Barocche CORO E ORCHESTRA FEMMINILE DELLA CAMERATA POLIFONICA SICILIANA COMPAGNIA CITTÀ TEATRO DANZA SILVANA LO GIUDICE, coreografa IL FESTIVAL NEL 2006 GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI (1710-1736) Stabat Mater per soprano, contralto, archi e basso continuo Stabat Mater Cujus animam O quam tristis Quae moerebat Quis est homo Vidit suum Eja Mater Fac ut ardeat Sancta Mater Fac ut portem Inflammatus Quando corpus - Amen ANTONIO VIVALDI (1678-1741) da «Bajazet» Sposa, son disprezzata da «Juditha triumphans» Agitata infido flatu JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Concerto brandeburghese n. 3 in sol maggiore, BWV1048 Allegro Andante Andante assai Modica, Chiesa di San Giorgio, Gli splendori del barocco italiano e tedesco, Academia Montis Regalis 123 GIUGNO 2007, NOTO: LA CATTEDRALE APRE ALLA CITTÀ COMUNE DI NOTO ideazione e organizzazione NOTO - 18, 20 e 22 giugno 2007 GIUGNO 2007, NOTO: LA CATTEDRALE APRE ALLA CITTÀ Lunedì 18 giugno – ore 21 Noto, piazza Municipio Mercoledì 20 giugno – ore 21 Noto, Basilica del SS. Salvatore Venerdì 22 giugno – ore 21 Noto, Cattedrale ITALIAN BRASS BAND DAMEINCANTO Ensemble femminile della Camerata Polifonica Siciliana CORO E ORCHESTRA DELLA CAMERATA POLIFONICA SICILIANA MELITA LAMICELA, CHIARA VYSSIA URSINO, soprani FRANCESCA APARO, FRANCESCA GUIDA, mezzosoprani GIOVANNI FERRAUTO, direttore tromba in mi bemolle: Giuseppe Muscarnera, trombe: Carmelo Fede, Massimo Mascara, Francesco Fratantonio, Vincenzo Savasta, Luca Di Martino, Fabio Di Giacomo, Mario Musumarra, Gianni Di Martino, Emanuele Bellocchi, Giuliano Molino flicorni soprani: Letterio Furnari, Francesco Vella flicorni baritoni: Camillo Pavone, Giuseppe Mangiameli corni: Carmelo Pinzone, Salvatore Visalli, Giuseppe Zago, Giuseppe Berardi tromboni: Vincenzo Paratore, Venero Sorbello, Carmelo Gianna, Giuseppe Liggieri, Salvatore Cannavò eufoni: Antonino Carbonaro, Raimondo Terranova, Alessio Centamore bassi tuba: Valentino Biondo, Leandro Rosa, Davide Spataro, Angelo Pappalardo percussioni: Giovanni Caruso, Simone Bruno, Mariapaola Marletta, Valerio Virgillito, Giuseppe Finocchiaro, Davide Santonocito, Antonino Piscitello SALVATORE DISTEFANO, direttore MARC-ANTOINE CHARPENTIER (1634 o 1636-1704) dal Te Deum Preludio JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Corale Toccata in re minore Anna Magdalena’s Songs HENRY PURCELL (1659-1695) Trumpet voluntary Trumpet tune and air GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) da Music for the Royal Fireworks Suite Melita Lamicela, Chiara Vyssia Ursino, soprani Francesca Aparo, Antonella Guida, mezzosoprani Emilia Belfiore, Samantha Fidanza, violini Rosaria Milici, viola Natalina Messina, violoncello Patrizia Privitera, contrabbasso Gabriella Santonocito, clavicembalo ALESSANDRO SCARLATTI (1660-1725) dallo Stabat Mater Stabat Mater dolorosa Juxta crucem Quando corpus – Amen GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI (1710-1736) Stabat Mater per soprano, contralto, archi e basso continuo Stabat Mater Cujus animam O quam tristis Quae moerebat Quis est homo Vidit suum Eja Mater Fac ut ardeat Sancta Mater Fac ut portem Inflammatus Quando corpus - Amen MARC-ANTOINE CHARPENTIER (1634 o 1636-1704) dal Te Deum Preludio JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) dalla Cantata BWV 187 Jesus bleibet meine Freude Meditazione sull’Aria sulla IV corda ANTONIO VIVALDI (1678-1741) In furore iustissimae Irae Mottetto per soprano e orchestra Gloria in re maggiore per soli coro e orchestra GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) dal Messiah Alleluia Noto, piazza Municipio, La Cattedrale apre alla città INCANTI DI NATALE 2008 Martedì 23 dicembre - ore 20 Avola Chiesa San Giovanni Battista PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA ENSEMBLE CALAMUS CORALE SICILIANA GIUSEPPE DI MARE, organista SALVATORE LA ROSA, direttore Musiche di FRESCOBALDI, ZIPOLI, ADAM In collaborazione col Festival Internazionale Città di Avola *** Giovedì 25 dicembre - ore 20 Lentini, Chiesa Madre Sant’Alfio CORO AD DEI LAUDEM INSIEME STRUMENTALE VOX CHORDIS EZIO SPINOCCIA, direttore Musiche di MOZART, ELGAR, ANTONELLI In collaborazione con il Comune di Lentini *** Venerdì 26 dicembre - ore 20 Noto, Chiesa di San Carlo al Corso CORO E ORCHESTRA “PAOLO ALTIERI” LUCA GALIZIA, direttore Musiche di FRISINA, GALIZIA, FERRAUTO In collaborazione con il Comune di Noto e la Chiesa di San Carlo al Corso dal 23 dicembre 2008 al 6 gennaio 2009 126 INCANTI DI NATALE 2008 Sabato 3 gennaio - ore 20 Augusta, Chiesa Madre ENSEMBLE CALAMUS CORO ANTHEA ODES CORO AD DEI LAUDEM MARIA GRAZIA MORELLO EZIO SPINOCCIA, direttori Musiche di ADAM, COUPERIN, FERRAUTO *** Domenica 4 gennaio - ore 20 Palazzolo Acreide Basilica di San Sebastiano QUARTETTO ARCHIMEDE CHIARA VYSSIA URSINO, soprano Musiche di VIVALDI, BACH, MOZART *** Martedì 6 gennaio - ore 20 Siracusa, Cattedrale GIOVANNI FERRAUTO, direttore ENSEMBLE CALAMUS CORO “PAOLO ALTIERI” CORALE SICILIANA ENSEMBLE MUSICA ANTIQUA Musiche di VIVALDI, HÄ NDEL, FERRAUTO Siracusa, Cattedrale 127 NOTTI DI MEZZA ESTATE 2009 Regione Siciliana Assessorato Beni Culturali Ambientali e Pubblica istruzione Comune di Noto Dipartimento Beni Culturali, Ambientali Educazione Permanente Architettura e Arte Contemporanea Soprintendenza Beni Culturali Ambientali Siracusa Comune di Siracusa 128 Comune di Augusta NOTTI DI MEZZA ESTATE 2009 Venerdì 11 settembre - ore 21 Siracusa Chiesa di Santa Lucia alla Badia Intorno a Michelangelo Merisi ENSEMBLE BAROCCO ELLYPSIS Con la partecipazione di GALATEA RANZI Musiche di MARINO, SWEELINCK, TELEMANN *** Domenica 4 ottobre - ore 0:30 Siracusa, piazza Duomo Clerici vagantes PERCUSSIO MUNDI Musiche di GUILLAUME DE MACHAUT, GIOVANNI SOLLIMA, MARIN MARAIS *** Domenica 4 ottobre - ore 5:00 Siracusa Chiesa di Santa Lucia alla Badia Domenica 20 settembre - ore 21 Siracusa, Tempio di Giove Laudi mattutine Rievocazioni mitiche ENSEMBLE MUSICANTIQUA AMATO JAZZ TRIO Musiche tratte da: Laudario di Cortona (XIII sec.) Cantigas de Santa Maria (XIII sec.) Llibre Vermell (XIV sec.) Musiche di Amato, Davis, Parker *** Mercoledì 23 settembre - ore 18 Vendicari, Torre di Vendicari *** Rewind Sabato 10 ottobre - ore 21 Siracusa, Tempio di Apollo NELLO TOSCANO QUARTET Antiche rivisitazioni Musiche di GERSHWIN, JOBIM, PORTER ENSEMBLE DI FIATI “CITTÀ DI MELILLI” MICHELE NETTI, direttore *** Venerdì 25 settembre - ore 21 Brucoli, piazza Castello Immagini sonore ITALIAN BRASS BAND SALVATORE DISTEFANO, direttore Musiche di MANCINI, ROTA, ZIMMER *** Musiche di BADELT, CARNEVALI, SHOW *** Domenica 18 ottobre - ore 21 Noto, ex caserma Cassonello ENSEMBLE ARCHIMEDE MARIA PIA TRICOLI, pianista Musiche di J. S. BACH, VIVALDI Sabato 3 ottobre - ore 21 Siracusa, Castello Maniace CarI Orff Carmina Burana CAMERATA POLIFONICA SICILIANA ENSEMBLE PERCUSSIO MUNDI GIOVANNI FERRAUTO, direttore Siracusa, Chiesa di Santa Lucia alla Badia 129 INCANTI DI NATALE 2009 Mercoledì 23 dicembre - ore 19 Avola, Chiesa Madre PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA Natale siciliano AGATA LO CERTO, voce Nuvene natalizie della tradizione siciliana *** Domenica 27 dicembre - ore 20 Rosolini, Chiesa Madre CORALE “CITTÀ DI ROSOLINI” CORO “PAOLO ALTIERI” EMANUELE CALVO LUCA GALIZIA, direttori Musiche di HÄ NDEL, PEROSI, FRISINA *** Martedì 29 dicembre - ore 20 Palazzolo Acreide Basilica di San Sebastiano Natale siciliano AGATA LO CERTO, voce Nuvene natalizie della tradizione siciliana *** Mercoledì 30 dicembre - ore 19 Noto, Cattedrale Di San Nicolò QUARTETTO DI SASSOFONI ARCADIA Musiche di ALBINONI, PACHELBEL, BACH In collaborazione con l’Associazione Amici della Cattedrale di Noto *** P R O G R A M M A Sabato 2 gennaio - ore 20 Carlentini, Chiesa di Santa Tecla MAGIE BAROCCHE ENSEMBLE Musiche di PURCELL, MOZART, PIERPONT 130 INCANTI DI NATALE 2009 Domenica 3 gennaio - ore 19 Floridia, Chiesa di Sant’Anna ENSEMBLE ARCHIMEDE CHIARA VYSSIA URSINO, soprano Musiche di CORELLI, VIVALDI, MOZART *** Lunedì 4 gennaio - ore 19 Canicattini Bagni, Chiesa Madre Santa Maria degli Angeli GOSPEL & SOUL GROUP Traditional spirituals *** Martedì 5 gennaio - ore 20 Augusta, Duomo CORALE POLIFONICA ANTHEA ODES ENSEMBLE VOCALE E STRUMENTALE DAMEINCANTO MARIA GRAZIA MORELLO direttore Musiche di BACH, COUPERIN, GRUBER *** Mercoledì 6 gennaio - ore 20 Siracusa, Cattedrale CORO E ORCHESTRA DELLA CAMERATA POLIFONICA SICILIANA ENSEMBLE MUSICANTIQUA GIOVANNI FERRAUTO GIORDANO RICCI direttori Musiche di BACH, VIVALDI, HÄ NDEL Palazzolo Acreide, Basilica di San Sebastiano, Natale siciliano, Agata Lo Certo 131 IL FESTIVAL NEL 2010 DIRETTORE ARTISTICO IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE Antonio Marcellino SEGRETERIA ARTISTICA Chiara Vyssia Ursino DIREZIONE TECNICA Carmelo De Vita UFFICIO STAMPA Caterina Rita Andò COORDINAMENTO &+39 095 2503348 fax+39 095 3527109 www.magiebarocche.it [email protected] via Crociferi 36/a 95124 Catania EDITORIALE Salvatore Maugeri CON IL CONTRIBUTO DI IN COLLABORAZIONE CON PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA MINISTERO DELL’INTERNO FONDO EDIFICI DI CULTO PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA SOPRINTENDENZA PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO ED ETNOANTROPOLOGICO E PER IL POLO MUSEALE DELLA CITTÀ DI ROMA PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA SOPRINTENDENZA DEI BENI CULTURALI E DELL’IDENTITÀ SICILIANA DI SIRACUSA PROGETTO GRAFICO E WEB MASTER Studio Russo/lookland.com - [email protected] STAMPA Tipolitografia Placido Dell’Erba ideazione ideazione ee organizzazione organizzazione dal 10 giugno al 4 settembre 2010 132 IL FESTIVAL NEL 2010 M agie Barocche continua il suo cammino ricco di successi e prestigiosi riconoscimenti internazionali. Fiore all’occhiello il disco The Musick for the Royal Fireworks e Concerti a due cori di Händel, coprodotto con l’Orchestra Barocca Zefiro e registrato dalla Sony ‘miracolosamente’ all’aperto nel chiostro dei Gesuiti a Catania. Una scommessa premiata nel 2009: Diapason d’or, miglior disco dell’anno, conferito dalla rivista francese «Diapason» ed Editor’s Choice per l’inglese «Gramophone». Forte di questa spinta propulsiva, anche questa terza edizione si caratterizza per l’incremento dell’attività discografica e per le collaborazioni con i più importanti organismi del settore. Le registrazioni, effettuate nei monumenti barocchi del Val di Noto, contengono nei booklets allegati le foto dei siti che hanno ospitato e favorito la produzione: ottimo veicolo di investimento per l’immagine del comprensorio. Inserito all’interno di un ampio progetto di valorizzazione dei luoghi di eccellenza del turismo culturale, sulla scia del riconoscimento UNESCO (World Heritage List) ottenuto dagli otto comuni del Val di Noto nel 2002, il festival mantiene l’impianto delle precedenti edizioni. Viene confermata altresì la formula, dimostratasi vincente, degli spettacoli senza repliche che ha accresciuto la circolazione di artisti e turisti all’interno del distretto. Tra le novità l’inaugurazione a Roma e a Siracusa con un omaggio al Caravaggio nel IV Centenario della morte, che partirà dalla splendida cornice della chiesa di Santa Maria del Popolo della capitale, per approdare nella chiesa di Santa Lucia alla Badia del capoluogo aretuseo in un ideale ponte che collega due delle tappe più importanti per la vita e la carriera di Michelangelo Merisi. Sostenuto fin dalla prima edizione dalla Società Arcus, Magie Barocche quest’anno si avvale anche del contributo delle province di Catania, Ragusa e Siracusa, che con il loro intervento suggellano l’interesse del territorio per questa iniziativa in piena linea con l’attuazione del “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, innovativo strumento per la piena valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Andrea della Robbia, Natività, 1487, Militello in Val di Catania, Santuario di Santa Maria della Stella Antonio Marcellino direttore artistico 133 IL FESTIVAL NEL 2010 Giovedì 10 giugno - ore 21 Roma Chiesa di Santa Maria del Popolo Sabato 12 giugno - ore 21 Siracusa Chiesa di Santa Lucia alla Badia Magie d’ombra et di luce Historia senza attione intorno a Michelangelo Merisi Concerto di suoni, luci e parole nel IV Centenario della morte del Caravaggio. A cura di Antonio Marcellino Testi liberamente tratti da opere e testimonianze di Karel van Mander (1603), Vincenzo Mirabella (1613), Giovan Battista Marino (1619), Giovanni Baglione (1642), Giovan Pietro Bellori (1672), Joachim von Sandrart (1675) e di Andrea Camilleri (2007) con GALATEA RANZI ed ENRICO LO VERSO ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO CAPPELLA MUSICALE DI SAN GIACOMO Elena Cecchi Fedi, soprano Maria Chiara Chizzoni, soprano Silvia De Palma, soprano Margherita Pace, soprano Jean Nirouët, alto Maurizio Dalena, tenore Renato Moro, tenore Luigi De Donato, basso Fabrizio Di Bernardo, basso Valerio Losito, violino Stefano Bagliano, flauto dritto Lambert Colson, cornetto Luigino Leonardi, trombone Massimiliano Costanzi, trombone Stan Adams, trombone basso Simone Vallerotonda, liuto, chitarra, tiorba Andrea Coen, clavicembalo, organo FLAVIO COLUSSO, direttore Regia di MARCO ANDRIOLO Produzione musicale a cura di MUSICAIMMAGINE, Roma Silvia De Palma direttore di produzione Francesco Quattrocchi assistente alla direzione musicale EMILIO DE’ CAVALIERI (1550-1602) da Rappresentatione di Anima et di Corpo Sinfonia I e Choro à 4 voci GIOVANNI PAOLO CIMA (ca. 1570-1630) Sonata per flauto, violino e bc da “Concerti Ecclesiastici” PAOLO D’ARAGONA (secc. XVI-XVII) Toccata per liuto SCIPIONE STELLA (1558/9-1622) Aurea luce Inno à 5 voci “in Festo Apostolorum Petri, et Pauli” GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA (1525-1594) Vestiva i colli Madrigale à 5 voci “adiminuito” da FRANCESCO ROGNONI Selva dei vari passaggi secondo l’uso moderno, per cantare et suonare con ogni sorte de stromenti EMILIO DE’ CAVALIERI da Rappresentatione di Anima et di Corpo Scene III, VI, VII, VIII con: Angelo Custode, Mondo, Corpo, Anima, Vita Mondana, Choro di Angeli “nel Cielo, che s’apre” FLAVIO COLUSSO (1960) Magie d’ombra et di luce “Esercizio Spirituale Concertato” per voci e strumenti (prima esecuzione assoluta) GIOVANNI PAOLO CIMA Sonata per Cornetto & Trombone da “Concerti Ecclesiastici” SCIPIONE STELLA O vos omnes Mottetto à 5 voci “Ante Sepulchrum” GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643) Toccata avanti la Messa della Madonna 134 SCIPIONE STELLA Ave maris stella Inno à 5 voci “in Festo Beatae Mariae” EMILIO DE’ CAVALIERI da Rappresentatione di Anima et di Corpo Sinfonia II e Choro à 6 voci *** Domenica 4 luglio 2010 - ore 21 Noto, Chiostro dei Gesuiti Giovanni Battista Pergolesi Il Flaminio Commedia per musica di Gennarantonio Federico Nuovo allestimento scenico realizzato in collaborazione con l’Istituto Musicale «Vincenzo Bellini» di Catania ORCHESTRA DELL’ISTITUTO MUSICALE «VINCENZO BELLINI» DI CATANIA oboi: Claudio Spoto*, Francesco Finocchiaro corni: Nunzio Longhitano*, Ignazio Coco violini: Gioacchino Pantò*, Luca Sebastiano Cannavò*, Erika Ragazzi, Nadia Tidona, Martina De Sensi, Rosario Salvatore Licitra, Velia Sammataro, Filippo Di Maggio, Giuseppe Almirante, Riccardo Failla, Gemma Pappalardo, Cristian Bianca viole: Gaetano Adorno*, Toti Famiani, Melania Galizia, Mariodavide Leonardi violoncelli: Benedetto Munzone*, Jasha Parisi, Mario Licciardello, Enrico Sorbello contrabbassi: Claudio Nicotra*, Gabriele Timpanaro clavicembalo: Enrico Dibennardo maestro collaboratore: Stefano Sanfilippo *prime parti Personaggi e interpreti: POLIDORO SALVATORE FRESTA, tenore FLAMINIO CHIARA VYSSIA URSINO, soprano In alto: Siracusa, Chiesa di Santa Lucia alla Badia, Magie d’ombra et di luce, Galatea Ranzi, Enrico Lo Verso e Ensemble Seicentonovecento Al centro a destra: Modica, Atrio di Palazzo San Domenico, L’Orlando barocco, Filippo Mineccia A destra: Noto, Chiostro dei Gesuiti, Il Flaminio IL FESTIVAL NEL 2010 GIUSTINA SABRINA MESSINA, mezzosoprano AGATA DANIELA ROSSELLO, soprano FERDINANDO MASSIMO BLANCO, tenore CHECCA MANUELA CUCUCCIO, soprano BASTIANO SALVATORE DISCA, baritono ENRIQUE BATIZ, direttore Adattamento e regia di GIOVANNI GRASSO Atto Primo Introduzione Mentre l’erbetta pasce l’agnella, pastorale (POLIDORO) Con queste paroline aria (BASTIANO) D’amor l’arcano ascoso aria (GIUSTINA) Scuote e fa guerra aria (FLAMINIO) Non si cchella ch’io lassaje aria (FERDINANDO) Non vò tal sposo aria (AGATA) Oddio! Sei troppo barbara! aria (FLAMINIO) A lui donai ’l mio core aria (CHECCA) Quel morzelletto cannarutetto duetto (POLIDORO E BASTIANO) Atto Secondo La sciorte mia è accussì barbara aria (FERDINANDO) In mezzo a questo petto aria (GIUSTINA) Io son d’un animuccio aria (CHECCA) Da rio funesto turbine recitativo e aria (AGATA) Quanno voi vi arrosseggiate aria (BASTIANO) Se spiegi i sensi miei duetto (GIUSTINA E FLAMINIO) Cacciatemi, cacciatemi, terzetto (CHECCA, POLIDORO E BASTIANO) Atto Terzo Chi ha il cor fra le catene aria (FLAMINIO) Non abbia più riposo recitativo e aria (POLIDORO) Per te ho io nel core duetto (CHECCA E BASTIANO) Ite a godere ch’io non v’invidio finale (TUTTI) *** Sabato 17 luglio - ore 21 Modica atrio di Palazzo San Domenico L’Orlando barocco ENSEMBLE ANTONIO IL VERSO Filippo Mineccia, controtenore Patrizio Germone, Alfia Bakieva, violini Giannicola Stagno, viola Claire Lamquet, violoncello Luca Ghidini, contrabbasso Giuseppe Paradiso, flauto dolce IGNAZIO MARIA SCHIFANI maestro concertatore al cembalo GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685-1759) da Orlando Ouverture Cielo! se tu il consenti, aria ANTONIO VIVALDI (1678-1741) da Orlando furioso Nel profondo cieco mondo, aria GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL da Ariodante Ouverture Dover, giustizia, amor, aria da Orlando Non fu già men forte Alcide, aria da Rinaldo Ouverture ANTONIO VIVALDI da Orlando furioso Sol da te, mio dolce amore, aria 136 GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL da Orlando Ah, stigie larve, recitativo accompagnato Già latra Cerbero, arioso Vaghe pupille, no non piangete, aria *** Sabato 7 agosto - ore 21 Caltagirone Cattedrale di San Giuliano Musica strumentale a Napoli nel Sei e Settecento ORCHESTRA BAROCCA CAPPELLA PIETÀ DE’ TURCHINI Marco Piantoni violino primo Nunzia Sorrentino violino secondo Rosario Di Meglio viola Alberto Guerrero violoncello Giorgio Sanvito contrabbasso Francesco Moi cembalo GIUSEPPE ANTONIO AVITRANO (ca. 1670 - 1756) Sonata op. III n. 1 L’Aurora à tre violini e basso continuo Grave Allegro Adagio Allegro PIETRO MARCHITELLI ca. 1643 - 1729) Sonata à due violini e basso continuo in sol minore Allegro Canzone Adagio Allegro NICOLA MATTEIS (ca. 1650 - ca. 1714) Suite à violino solo da: «Ayrs for the violin first part, London 1685» Preludio Diverse bizzarrie sopra la vecchia Sarabanda ò pur Ciaccona PIETRO MARCHITELLI Sonata à tre violini e basso continuo in fa maggiore Adagio-Allegro Presto Adagio Allegro IL FESTIVAL NEL 2010 GIUSEPPE ANTONIO AVITRANO Sonata op. III n. 2 L’Aragona à tre violini e basso continuo in re maggiore Largo Allegro Adagio Allegro NICOLA MATTEIS Suite à violino solo da: «Ayrs for the violin first part, London 1685» Preludio in fantasia Allegro Aria malinconica Giga Sarabanda con affetti GIOVANNI CARLO CAILÒ (ca. 1659 - 1722) Sonata à tre violini e basso continuo Largo assai Allemanda Fuga Adagio Allegro *** Mercoledì 25 agosto - ore 21 Scicli, Chiesa di San Michele ...et suonare con ogni sorte de stromenti GABRIELE CASSONE tromba naturale ANTONIO FRIGÉ clavicembalo GIROLAMO FANTINI (1600 - 1675) Sonata detta del Niccolini Sonata detta del Vitelli BERNARDO STORACE (ca. 1637 - ca. 1707) Ballo della Battaglia GIOVANNI BONAVENTURA VIVIANI (1638 - 1693) Sonata II per trombetta sola et organo [Andante] [Allegro] Adagio Aria Presto BERNARDO PASQUINI (1637 - 1710) Variationi in Do GIOVANNI PAOLO CIMA (ca. 1570 - 1622) Canzona XIII Canzona detta la Novella ANDREA FALCONIERO (1585 - 1656) Batalla de Barabasso y Satanas ANTONIO VIVALDI (1678 - 1741) Concerto in Sol maggiore Allegro assai Adagio Presto HENRY PURCELL (1659 - 1695) The Prince of Denmark’s March Ayr Trumpet tune JOHN STANLEY (1712 - 1786) Suite of Trumpet voluntaries Allegro Adagio Andante GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685 - 1759) Suite da Water Music Ouverture Giga Menuet Marcia I e II *** Sabato 28 agosto - ore 21 Catania Chiostro di Palazzo Minoriti Lo specchio musicale Archi e fiati in dialogo ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO Paolo Grazzi, Emiliano Rodolfi, oboi Alberto Grazzi, fagotto Nick Robinson, Cecilia Bernardini, violini Teresa Ceccato, viola Gaetano Nasillo, violoncello Giuseppe Lo Sardo, contrabbasso Francesco Corti ,clavicembalo ALFREDO BERNARDINI oboe e direzione 137 HENRY PURCELL (1659 - 1695) Suite da The Gordian Knot Unty’d Z597 Overture Air Minuet Jig Chaconne ANTOINE DORNEL (ca. 1685 - 1765) Sonate en quatuor in la minore da “Livre de Simphonies” (1709) Gravement/Vite (Vivement) (Gravement) (Fugue) ANTONIO VIVALDI (1678 - 1741) Concerto per archi in mi minore RV 134 (Allegro) Andante e pianissimo Allegro JOHANN FRIEDRICH FASCH (1688 - 1758) Ouverture in sol minore FWV K:g2 Ouverture Aria Largo Jardiniers Aria Largo Aria Allegro Gavotte Menuet GEORG PHILIPP TELEMANN (1681 - 1767) Concerto in si bemolle maggiore per 3 oboi, 3 violini e basso continuo TWV 44:43 Allegro Largo Allegro JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750) Ouverture in re maggiore BWV1069 Ouverture Bourrée 1 & 2 Gavotte Menuet 1 & 2 Réjouissance *** IL FESTIVAL NEL 2010 Giovedì 2 settembre - ore 21 Ragusa Cattedrale di San Giovanni Battista Venerdì 3 settembre ore 21 Militello in Val di Catania Auditorium San Domenico Sabato 4 settembre ore 21 Palazzolo Acreide piazza del Popolo Maestri siciliani nella Napoli del Seicento Johann Sebastian Bach Da Köthen a Lipsia Pergolesi e dintorni… Concerto con letture tratte dal Combattimento Spirituale e dal Modo di dire la Corona della Madonna di Lorenzo Scupoli, nel IV Centenario della morte (Napoli, 1610) ACADEMIA MONTIS REGALIS CAPPELLA MUSICALE THEATINA Silvia De Palma, voce recitante Elena Cecchi Fedi, soprano Jean Nirouët, alto Valerio Losito, Laura Scipioni, violini Matteo Scarpelli, violoncello Andrea Damiani, tiorba Andrea Coen organo FLAVIO COLUSSO direttore al cembalo CATALDO AMODEI (Sciacca, 1649 - Napoli, 1693) Litania della Beata Vergine Laetatus sum (Edizione critica a cura di F. Colusso e Domenico Antonio D’Alessandro, «Musica Theatina», Lucca, LIM, 2003) ALESSANDRO SCARLATTI (Palermo, 1660 - Napoli, 1725) nel 350° anniversario della nascita Lectio III Feria V. “in Cena Domini” [Jod - Caph - Lamed - Mem - Nun] dalle “Lamentazioni per la Settimana Santa” (Nuova edizione critica a cura di Benedikt Poensgen, «Monumenti Musicali dell’Accademia Filarmonica di Bologna», Lucca, LIM, 2010) Fiorella Andriani flauto Francesco D’Orazio violino Mariangiola Martello, Giorgio Tabacco clavicembali Raul Orellana, Paola Nervi violini Pasquale Lepore viola Marco Testori violoncello Roberto Bevilacqua contrabbasso Concerto in do minore BWV 1062 per due clavicembali, archi e continuo Allegro Adagio Allegro Concerto in la minore BWV 1041 per violino, archi e continuo Allegro Adagio Allegro Ouverture in si minore BWV 1067 per flauto, archi e continuo Ouverture Rondeau Sarabande Bourrée I-II Polonaise Menuet Badinerie Concerto in do minore BWV 1060 per due clavicembali, archi e continuo Allegro Adagio Allegro *** Salve Regina Attribuito secondo il Ms. della Biblioteca del Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli *** ENRICO RAVA tromba OJDM ORCHESTRA JAZZ DEL MEDITERRANEO Orazio Maugeri, Marco Caruso, sax alto Rino Cirinnà, Gaetano Cristofaro, sax tenore Carlo Cattano, sax baritono Silvio Barbara, Salvo Riolo, Dino Amasi, Jo Morello, trombe Camillo Pavone, Nando Sorbello, Antonio Caldarella, Salvo Distefano, tromboni Osvaldo Corsaro, pianoforte Alberto Fidone, contrabbasso Giuseppe Tringale, batteria QUARTETTO ARCHIMEDE Enzo Ligresti, Corrado Genovese, violini Gaetano Adorno, viola Benedetto Munzone, violoncello NELLO TOSCANO direttore BOB MINTZER (1953) Ancestor Life Of The Party RALPH RAINGER (1901 - 1942) Easy Living GEORGE GERSHWIN (1898 - 1937) But not for me Omaggio a Giovanni Battista Pergolesi (1710 - 1736) Stabat Mater WAYNE SHORTER (1933) Footprints RICHARD ROGERS (1902 - 1979) My funny Valentine LEON BERRY (1910 - 1941) Christopher Columbus Palazzolo Acreide, piazza del Popolo, Pergolesi e dintorni..., Enrico Rava, il Quartetto Archimede e l’Orchestra Jazz del Mediterraneo diretti dal M° Nello Toscano 138 IL FESTIVAL NEL 2012 DIRETTORE ARTISTICO IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE Antonio Marcellino SEGRETERIA ARTISTICA Claudia Patané UFFICIO STAMPA Caterina Rita Andò COORDINAMENTO EDITORIALE Salvatore Maugeri CON IL CONTRIBUTO DI &+39 095 2503348 fax+39 095 3527109 www.magiebarocche.it [email protected] via Crociferi 36/a 95124 Catania IN COLLABORAZIONE CON PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL’IDENTITÀ SICILIANA PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL’IDENTITÀ SICILIANA PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA SERVIZIO GALLERIA INTERDISCIPLINARE REGIONALE DI PALAZZO BELLOMO DI SIRACUSA ISTITUTO ITALIANO PER LA STORIA DELLA MUSICA fondazione PROGETTO GRAFICO E WEB MASTER Studio Russo/lookland.com - [email protected] STAMPA Tipolitografia Placido Dell’Erba ideazione e organizzazione dal 29 luglio al 2 settembre 2012 140 IL FESTIVAL NEL 2012 I l 4° Festival Internazionale del Val di Noto - Magie Barocche mantiene l’impianto delle tre passate edizioni, incentrato sull’ampio progetto di valorizzazione dei luoghi di preminenza del turismo culturale, in linea con la naturale vocazione dei territori in cui si articola la manifestazione. Gli spettacoli si svolgeranno, infatti, all’interno degli incantevoli scenari monumentali e architettonici delle città barocche del Val di Noto riconosciute patrimonio dell’umanità dall’UNESCO: Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli e Siracusa. Sulla scia dei successi internazionali ottenuti con le precedenti produzioni discografiche premiate dalle più importanti riviste mondiali del settore, Magie Barocche quest’anno dedica a Johann Sebastian Bach due importanti registrazioni: le Suites a Violoncello Solo senza Basso con la prestigiosa «Fonè records» e lo Stradivari «Gore Booth» del 1710 di Rocco Filippini e Vie di Fuga, partitura commissionata a Maurizio Giammarco per jazz ensemble, innestata sul fortunato filone del Festival dedicato alla riscrittura di importanti composizioni barocche. E ancora un omaggio al sommo compositore di Eisenach: l’inaugurazione per augmentatione con i Concerti per uno, due, tre e quattro tastiere; l’integrale delle Sonate per violino e clavicembalo ini- ziata nella prima edizione del Festival e ora portata a termine da Francesco D’Orazio con il Guarneri «Comte de Cabriac» del 1711. Tra le copie di strumenti antichi spicca in questa edizione il fortepiano di «Bartholomaeus de’ Christophoris» del 1726 (conservato a Lipsia), che sarà a disposizione dei partecipanti alla Masterclass tenuta dal maestro Andrea Coen. Non potevano mancare gli omaggi alla musica italiana della tromba naturale di Gabriele Cassone e degli archi dell’Ensemble Archimede. Infine, in collaborazione con l’Istituto Italiano per la Storia della Musica, saranno eseguite in anteprima alcune Cantate giovanili di Alessandro Scarlatti, composte all’inizio degli anni Novanta del Seicento e conservate nella Biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Lo studio e l’esecuzione di queste partiture, la cui pubblicazione in edizione critica è imminente, avvalorano una già sperimentata sinergia tra la ricerca musicologica e il Festival. Sostenuto fortemente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Società Arcus, il Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche continua il suo percorso grazie anche al contributo delle province di Catania, Ragusa e Siracusa, confermando la validità di un progetto di qualità, innovativo e radicato sul territorio. Antonio Marcellino direttore artistico Catania, piazza del Duomo IL FESTIVAL NEL 2012 Domenica 29 luglio - ore 21 Catania Chiostro di Palazzo Minoriti per augmentatione LUCA BALLERINI ROBERTO CARNEVALE GRAZIELLA CONCAS MARIA PIA TRICOLI pianoforti ORCHESTRA DA CAMERA DEL FESTIVAL MAGIE BAROCCHE Enzo Ligresti, Marcello Spina, Corrado Genovese, Alessio Nicosia, violini primi Alessandro Cortese, Giovanni Cucuccio, Alessio Taranto, Gabriele Bosco, violini secondi Gaetano Adorno, Simone Paradiso, viole Benedetto Munzone, Alessandro Longo, violoncelli Alberto Amato, contrabbasso JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750) Concerto in re maggiore BWV 1054 [senza indicazione di tempo] Adagio Allegro Maria Pia Tricoli Concerto in do minore BWV 1062 [senza indicazione di tempo] Andante Allegro assai Sabato 4 agosto - ore 21 Scicli, chiesa di San Michele primopiano ANDREA COEN, fortepiano LODOVICO GIUSTINI DA PISTOIA (1685 - 1743) Sonata I in sol minore Balletto Corrente Sarabanda Giga Minuet Sonata II in do minore Grave Corrente Giga I/II Minuet Sonata III in fa maggiore Siciliana Canzone Andante, ma non presto Giga Sonata VII in sol maggiore Allemanda Corrente Siciliana Gavotta *** Sonata VIII in la maggiore Sarabanda Allegro Rondò Giga *** Giovedì 9 agosto 2012 - ore 21 Modica Atrio di Palazzo San Domenico Allegro Adagio Allegro à la guerre, battaglie musicali Allegro Largo Allegro Luca Ballerini, Roberto Carnevale, Graziella Concas, Maria Pia Tricoli *** Sabato 11 agosto - ore 21 Caltagirone, Chiesa del Gesù L’estro armonico Roberto Carnevale, Graziella Concas Concerto in do maggiore BWV 1064 Luca Ballerini, Graziella Concas, Maria Pia Tricoli Concerto in la minore BWV 1065 BERNARDO STORACE (ca. 1637 - ca. 1707) Ballo della Battaglia ANDREA FALCONIERO (1585 - 1656) Batalla de Barabasso y Satanas FRANCESCO GASPARINI (1668 - 1727) A battaglia cantata a voce sola e basso continuo MICHEL PIGNOLET DE MONTÉ CLAIR (1667 - 1737) La Guerre cinquième concert, per tromba e basso continuo FRANCESCO GASPARINI Dove sei, dove t’ascondi cantata a voce sola e basso continuo BERNARDO PASQUINI (1637 - 1710) Variationi capricciose ALESSANDRO MELANI All’armi pensieri cantata per tromba, soprano e basso continuo ENSEMBLE ARCHIMEDE Enzo Ligresti, Marcello Spina, Corrado Genovese, Alessio Nicosia, violini primi Alessandro Cortese, Giovanni Cucuccio, Alessio Taranto, Gabriele Bosco, violini secondi Gaetano Adorno, Simone Paradiso, viole Benedetto Munzone, Alessandro Longo, violoncelli Alberto Amato, contrabbasso Enrico Dibennardo, clavicembalo ENSEMBLE PIAN & FORTE MARIVÍ BLASCO, soprano GABRIELE CASSONE, tromba naturale ANTONIO FRIGÉ , clavicembalo GAETANO ADORNO maestro concertatore ALESSANDRO MELANI (1639 - 1703) Quai bellici accenti cantata per tromba, soprano e basso continuo ANTONIO VIVALDI (1678 - 1741) Concerto in sol maggiore per violino, archi e basso continuo op. 3 n. 3 RV 310 142 In alto: Catania, Chiostro di Palazzo Minoriti, per augmentatione A sinistra: Caltagirone, Chiesa del Gesù, L’estro armonico Sopra: Modica, Atrio di Palazzo San Domenico, à la guerre, battaglie musicali; Ragusa, Cattedrale di San Giovanni Battista, Sonate 143 IL FESTIVAL NEL 2012 Allegro Largo Allegro Enzo Ligresti Concerto in la minore per due violini, archi e basso continuo op. 3 n. 8 RV 522 Domenica 19 agosto - ore 21 Palazzolo Acreide piazza San Paolo Sabato 25 agosto - ore 21 Ragusa, Cattedrale di San Giovanni Battista Vie di Fuga The Bach Open Project Sonate Allegro Larghetto e Spiccato Allegro OJDM ORCHESTRA JAZZ DEL MEDITERRANEO Enzo Ligresti, Marcello Spina Concerto in re maggiore per quattro violini, violoncello, archi e basso continuo op. 3 n. 1 RV 549 Giovanni Nicosia, Salvo Riolo, Giuseppe Privitera, Giovanni Morello, trumpets Camillo Pavone, Roberto Rossi, Giuseppe Consiglio, Antonio Caldarella, trombones Orazio Maugeri, alto & soprano sax Marco Caruso, alto sax Rino Cirinnà, tenor sax Gaetano Cristofaro, tenor sax / bass clarinet Carlo Cattano, baritone Sax & flute Sebi Burgio, piano Alberto Fidone, double bass Peppe Tringali, drums Allegro Largo e Spiccato Allegro Marcello Spina, Alessandro Cortese, Alessio Nicosia, Giovanni Cucuccio, Alessandro Longo Concerto in re maggiore per violino, archi e basso continuo op. 3 n. 9 RV 230 Allegro Larghetto Allegro Enzo Ligresti Concerto in re minore per due violini, violoncello, archi e basso continuo op. 3 n. 11 RV 565 Allegro Adagio e Spiccato Allegro Largo e Spiccato Allegro MAURIZIO GIAMMARCO, direttore JOHANN SEBASTIAN BACH MAURIZIO GIAMMARCO Regium Waltz (soloists Giammarco, Burgio, Tringali) Sinfonia IX revisited (soloists Maugeri, Cattano, Rossi) Diversi Canoni (soloists Rossi, Burgio, Giammarco, Tringali) Bach Gigabytes (soloist Burgio) Trio Sonata Jazz Adventures Part I Enzo Ligresti, Alessandro Cortese, Alessandro Longo Concerto in si minore per quattro violini, violoncello, archi e basso continuo op. 3 n. 10 RV 580 (soloists Rossi, Cirinnà) Allegro Largo-Larghetto Adagio-Largo-Allegro (soloists Maugeri, Rossi) Enzo Ligresti, Marcello Spina, Corrado Genovese, Alessio Nicosia, Benedetto Munzone Trio Sonata Jazz Adventures Part II (soloists Cristoforo, Rossi, Cirinnà) Trio Sonata Jazz Adventures Part III (soloist Maugeri) Trio Sonata Jazz Adventures Part IV *** *** 144 FRANCESCO D’ORAZIO, violino GIORGIO TABACCO, clavicembalo GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685 - 1759) Sonata in re minore HWV 359a per violino e basso continuo Grave Allegro Adagio Allegro JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750) Sonata in la maggiore BWV 1016 per violino e clavicembalo Dolce Allegro Andante Allegro GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Sonata in la maggiore HWV 372 per violino e basso continuo Adagio Allegro Largo Allegro JOHANN SEBASTIAN BACH Sonata in si minore BWV 1014 per violino e clavicembalo Adagio Allegro Andante Allegro GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Sonata in re maggiore HWV 371 per violino e basso continuo Affettuoso Allegro Larghetto Allegro *** Palazzolo Acreide, piazza San Paolo, Vie di Fuga, The Bach Open Project, l’Orchestra Jazz del Mediterraneo diretta dal M° Maurizio Giammarco 145 IL FESTIVAL NEL 2012 Mercoledì 29 agosto - ore 21 Noto Museo Regionale del Barocco Venerdì 31 agosto - ore 21 Militello in Val di Catania, Chiesa di Santa Maria della Stella Lontananza crudele. Le cantate di Alessandro Scarlatti fra Napoli e Roma Johann Sebastian Bach Suites a Violoncello Solo senza Basso BWV 1008 - 1009 - 1010 MONICA PICCININI, soprano LO SPECCHIO DI NARCISO Giorgio Sasso, violino Gabriele Politi, violino Diego Roncalli, violoncello Pietro Prosser, tiorba SALVATORE CARCHIOLO clavicembalo e direzione musicale ALESSANDRO SCARLATTI (1660 - 1725) Correa nel seno amato cantata per soprano, due violini e basso continuo ARCANGELO CORELLI (1653 - 1713) Sonata in do maggiore op. IV n. 1 Preludio Corrente Adagio Presto ALESSANDRO SCARLATTI Notte cara ombre beate cantata per soprano e basso continuo Lontananza crudele cantata per soprano e basso continuo GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL (1685 - 1759) Sonata in sol minore op. II n. 6, HWV 391 ROCCO FILIPPINI, violoncello Stradivari «Gore Booth», 1710 JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750) Suite n. 2 in re minore BWV 1008 Prélude Allemande Courante Sarabande Menuet I/II Gigue Domenica 2 settembre - ore 21 Siracusa, Chiesa di San Martino Johann Sebastian Bach Suites a Violoncello Solo senza Basso BWV 1011 - 1007 - 1012 ROCCO FILIPPINI, violoncello Stradivari «Gore Booth», 1710 JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750) Suite n. 5 in do minore BWV 1011 Préude Allemande Courante Sarabande Gavotte I/II Gigue Suite n. 1 in sol maggiore BWV 1007 Suite n. 3 in do maggiore BWV 1009 Prélude Allemande Courante Sarabande Bourrée I/II Gigue Prélude Allemande Courante Sarabande Menuet I/II Gigue Suite n. 6 in re maggiore BWV 1012 Suite n. 4 in mi bemolle maggiore BWV 1010 Prélude Allemande Courante Sarabande Bourrée I/II Gigue Prélude Allemande Courante Sarabande Gavotte I/II Gigue *** Aandante Allegro Arioso Allegro ALESSANDRO SCARLATTI Perde al vostro confronto cantata per soprano, due violini e basso continuo Siracusa, Chiesa di San Martino, Suites a Violoncello Solo senza Basso di Johann Sebastian Bach, Rocco Filippini *** 146 148 LE INCISIONI Produzione DVD CLAUDIO MONTEVERDI Vespro di Sant’Agostino Missa in Illo Tempore ENSEMBLE CONCERTO WORLD CHAMBER CHOIR GRUPPO VOCALE “LAURENCE FEININGER” KEVIN D. SKELTON, maestro preparatore del coro ROBERTO GIANOTTI, maestro del coro gregoriano ROBERTO GINI, direttore Catania, Chiesa di San Giuliano domenica 28 agosto 2005 (anno di produzione 2006) Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo e lo Sport Arcus S.p.a. Etichetta discografica CPS CPS/DVD 01/4:3/2006 149 LE INCISIONI Produzione CD CLAUDIO MONTEVERDI Vesperæ de Confessore Laudate pueri Dominum Laetatus sum Lauda Jerusalem ENSEMBLE CONCERTO WORLD CHAMBER CHOIR GRUPPO VOCALE “LAURENCE FEININGER” ROBERTO GINI, direttore Etichetta discografica Dynamic. Note del booklet in italiano, inglese, tedesco, francese. Registrato nella Chiesa di San Giuliano, agosto-settembre 2005. Co-produzione con Ensemble Concerto. IVesperae de Confessore (In festo S. Augustini, Episcopi et Ecclesiae Doctoris Ad Vesperas) registrati in questo CD sono stati eseguiti durante il 1° Festival del Val di Noto ”Magie Barocche”. Il progetto della ricostruzione liturgica è stato compiuto da Paola Besutti, Roberto Gini, Marco Gozzi e Antonio Marcellino. Nell’offrire per la prima volta raggruppati in disco, tutti i brani corali e policorali («da capella») inclusi nelle suddette due raccolte monteverdiane e destinati alla liturgia dell’ufficio, si è voluto restituire almeno parte di essi alla loro funzione originaria, riunendoli in un vespro che, nella pratica, riproduce quello de Confessore dedicato a S. Agostino effettivamente celebrato nell’ambito del 1° Festival ”Magie Barocche” 2005. DYNAMIC/CDS 543/2007/DDD 150 LE INCISIONI Co-produzione CD ANTONIO DRAGHI Oratorio di Sant’Agata (Vienna, 1675) Sant’Agata ELENA CECCHI FEDI Prefetto JEAN NIROUË T Afrodisia CRISTIANA ARCARI San Pietro AURIO TOMICICH Angelo DONATELLA CASA SILVIA DE PALMA, voce recitante CAPPELLA MUSICALE THEATINA ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO FLAVIO COLUSSO, direttore Registrazione dal vivo effettuata presso la Chiesa di San Giuliano in Catania nell’ambito del 2° Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”. Etichetta discografica MR Classics. Co-produzione con Musicaimmagine. Partitura reperita dal M° Colusso fra le opere composte in onore di S. Agata. È forse uno dei pochi oratori seicenteschi pervenutoci, per quel che ne sappiamo, espressamente dedicato alle celebrazioni agatine. MRCLASSICS/MR10097/2008 151 LE INCISIONI Co-produzione CD GEORG FRIEDERICH HÄ NDEL The Musick for the Royal Fireworks Concerti a due cori ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO ALFREDO BERNARDINI, direttore 2008. Registrazione inedita 15-16 agosto 2006. Chiostro del Collegio dei Gesuiti di Catania. Co-produzione con il Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”. Sony BMG Deutsche Harmonie Mundi. Co-produzione con Orchestra Barocca Zefiro. SONY BMG - DEUTSCHE HARMONIE MUNDI 88697367912/2008/DDD 152 LE INCISIONI Co-produzione CD GEORG FRIEDRICH HÄ NDEL Sonate per violino e basso continuo. ASTRÉ E - ACADEMIA MONTIS REGALIS Francesco D’Orazio, violino Alessandro Palmeri, violoncello Giorgio Tabacco, clavicembalo Amadeus n. 200, luglio 2006. Co-produzione con Astrée - Academia Montis Regalis. PARAGON per AMADEUS/AM200-2/2006/DDD 153 LE INCISIONI Co-produzione CD GEORG FRIEDERICH HÄ NDEL The Musick for the Royal Fireworks Concerti a due cori ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO ALFREDO BERNARDINI, direttore Amadeus aprile 2008, febbraio 2010. Registrazione inedita 15-16 agosto 2006. Chiostro del Collegio dei Gesuiti di Catania. Co-produzione con il Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”. Ulteriore incisione e rimasterizzazione a cura della Sony BMG - Deutsche Harmonie Mundi. Co-produzione con Orchestra Barocca Zefiro. PARAGON per AMADEUS/AM 221-2/2008/DDD 154 LE INCISIONI Co-produzione CD CLAUDIO MONTEVERDI Vespro e Missa della Beata Vergine (In Festo Assumptionis) Missa In Illo tempore senis vocibus (In Festo Sanctae Barbarae) ENSEMBLE CONCERTO ENSEMBLE LA PIFARESCHA CONCERTO PALATINO CORO “DEI SOLI GLORIA” MICHELE VANNELLI, maestro del coro GRUPPO VOCALE “LAURENCE FEININGER” Roberto Gianotti, maestro del coro Roberto Gini, direttore 3 CD Dynamic pubblicati l’11 giugno 2010. Booklet con note in italiano, inglese, tedesco e francese firmate da Paola Besutti e Roberto Gini. Co-produzione con l’Accademia Virgiliana di Mantova e il Trento Musicantica Festival. DYNAMIC/CDS 656/1-3/2010/DDD 155 LE INCISIONI Produzione CD Vie di Fuga Musiche di Johann Sebastian Bach-Maurizio Giammarco ORCHESTRA JAZZ DEL MEDITERRANEO MAURIZIO GIAMMARCO, direttore «Anaglyphos records», 2012 ANAGLYPHOS/NTA008/DDD 156 LE INCISIONI Co-produzione CD JOHANN SEBASTIAN BACH Suite a Violoncello Solo senza Basso ROCCO FILIPPINI, violoncello «Foné records», 2013. FONÈ/SACD 125/1-2/2013/DSD 157 LE INCISIONI Co-produzione LP JOHANN SEBASTIAN BACH Suite a Violoncello Solo senza Basso, BWV 1007-1008 ROCCO FILIPPINI, violoncello «Foné records», 2013. FONÈ/LP 060/2013 158 I PREMI Premio Diapason d’or de l’année 2009 per la produzione del disco The Musick for the Royal Fireworks e Concerti a due cori di Georg Friederich Händel ORCHESTRA BAROCCA ZEFIRO ALFREDO BERNARDINI, direttore Sony BMG - Deutsche Harmonie Mundi, 2008. Registrazione inedita 15-16 agosto 2006 Catania, Chiostro del Collegio dei Gesuiti Co-produzione Orchestra Barocca Zefiro e Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”. Il M° Alfredo Bernardini con Olivier Cochet, direttore di Sony Music, durante la cerimonia di consegna del premio Diapason d’or 2009. 159 Finito di stampare nel mese di agosto 2014 presso la Tipolitografia Placido Dell’Erba per conto dell’Associazione Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” Progetto grafico e reportage fotografico © Studio Russo/www.lookland.com Catania, Badia di Sant’Agata