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GIOVEDÌ 17 DICEMBRE 2015
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RACCONTATECI IL ‘VOSTRO’ CONCERTO
«HO FESTEGGIATO i miei primi 45 anni con concerto di Jova. La
musica , il ritmo, la vita pulsa quando la batteria suona e poi Saturnino
e il basso e i fiati di Tamburini, spettacolo sempre», scrive Roberta. «È
il mio secondo concerto di Lorenzo, sono venuto dalla Puglia da solo
pur di poterlo vedere e ogni volta è sempre una botta di adrenalina
pazzesca che mi carica sempre di più» aggiunge Giuseppe. Il portale
www.jovanottitour.com raccoglie i vostri racconti del concerto
dell’AdriaticArena. Tra qualche giorno pubblicheremo i più belli.
IDOLO
Jovanotti con
una delle sue
eccentriche
camicie:
diversi i
cambi d’abito,
tutti
sensazionali; a
destra la gioia
è dipinta sul
volto di chi
era presente
al concerto di
martedì
scorso;
infine, i fans in
adorazione
sotto il palco
UN CONCERTO all’insegna della marchigianità quello che Jovanotti ha regalato, ammaliandoli
con luci e suoni, agli 8.000 scatenati dell’Adriatic Arena martedì
scorso. Presentando il suo storico
bassista Saturnino, Lorenzo Cherubini ha ricordato che è di Ascoli Piceno e che al concerto ad applaudirlo c’erano anche i genitori.
Poi sul grande schermo, durante
il brano «La terra degli uomini»,
ha proiettato spezzoni inediti del
film texano «Stop the pouding
heart» del monturanese Roberto
Minervini, premiato con il David
di Donatello. Ma l’apoteosi si scatena quando il cantautore toscano
dedica «Pieno di vita» al compositore pesarese Gioachino Rossini.
«Mi piace da matti – ha detto riferendosi al Cigno di Pesaro -, è una
figura artistica gigantesca, a lui
piacerebbe questa canzone, perchè ha amato la bella vita. Dedico
questo pezzo al vecchio Gioachino...». Ma prima già l’atmosfera si
era scaldata con l’omaggio a un altro monumentale personaggio pesarese, Valentino Rossi, con «E’ la
scienza bellezza» accompagnata
da immagini del campione di Tavullia che sfreccia in pista.
Alla fine del brano Lorenzo, dopo
Elogio alle Marche:
Jovanotti, fra citazioni,
musica e balzi felini
«Gioachino amava la vita, mi piace da matti»
aver ballato con quella leggerezza
e potenza che lo ha sempre contraddistinto, urla: «Forza Vale» e
l’astronave di via Gagarin decolla.
Peccato che il Dottore non c’era
sugli spalti come per il concerto
di un altro suo amico artista, Cesare Cremonini.
NON SOLO citazioni, ma anche
cambi d’abito che colpiscono, coreografie da urlo, cartoni animati
giapponesi, neon di bar dell’America del Sud sparati, supereroi
dell’immaginazione collettiva e
un ‘Tu scendi dalle stelle’ in curioso formato swing. Il pubblico di
tutte le età - c’era anche l’assessore Vimini a fare la ola con sua fi-
glia, elettrizzata, sulle spalle - va
in delirio quando sulle note di
«Lorenzo acoustic» se lo vede improvvisamente al mixer davanti
al palco, un ritorno alla consolle
da dj e il cappellino con le alette
da Capitan America.
‘MUOVITI PESARO’ incita i
suoi fans che rispondono all’unisono con un’onda compatta che
travolge e culla. Alla fine, dopo oltre due ore tra corse sfrenate, balzi felini, effetti speciali morbidi e
perforanti, camice da cowboy, calzamaglie da wrestling, piume
d’aquila e tatuaggi ben in vista, il
cantante di Cortona commenta:
«Questo concerto di Pesaro è stato una vera figata. Forza e coraggio, per il futuro ne abbiamo bisogno. Vi auguro un nuovo anno
con tutto ciò che desiderate, state
in forma, siate contenti. Vi auguro tutto quello di buono che si spera per un fratello. Buona fortuna». E chiude la performance anche atletica a luce accese: «Non
pensate che io non vi veda...» con
«Ragazzo fortunato». Lui lo è, ma
anche chi ha avuto il piacere di assistere al suo concerto show. Oltre la musica, le parole e le immagini.
Beatrice Terenzi
IL RETROSCENA PROPOSTA DEL SINDACO RICCI A JOVANOTTI PRIMA DEL CONCERTO
«Bicentenario rossiniano, abbiamo un progetto per te»
LA MAGLIA della Consultinvest portata dal presidente
Ario Costa. Poi l’incontro con il sindaco Matteo Ricci e il
presidente Aspes Luca Pieri per parlare di Rossini. E’ stato
un pre-concerto impegnativo per Jovanotti. «Mi piace da
matti Rossini. E’ uno che, quando ha amato la vita, è riuscito a fare le cose più belle. Autentici capolavori», Jovanotti lo
dice sul placo. Ma lo aveva detto prima nell’incontro con il
sindaco Ricci, accolto scherzosamente così: «So chi sei: ti
vedo sempre in televisione...». Il sindaco: «Vogliamo coinvolgerti nel progetto ‘città della musica’ e nel 150° di Rossini. Saresti l’autore perfetto per rileggerlo in chiave contem-
poranea. Sarebbe fantastico se fossi tu il protagonista
dell’operazione. Per noi c’è un biennio fondamentale davanti». «Sono legato a Rossini, è uno dei miei preferiti. E ho già
portato in scena, qualche anno fa, un’operetta incentrata
proprio su di lui». E’ la sintesi di un siparietto riportato dal
solito facebook del sindaco, che ormai è un ‘tuttologo’ televisivo e salta dal tennis alla musica lirica come un provetto
danzatore. Depurato dall’entusiasmo dei fedeli interpreti
del sindaco, l’ipotesi è collegata al progetto «Rossini!!!», di
cui Lorenzo Cherubini scrisse il libretto, rappresentandolo
sul palcoscenico con una settantina di giovani talenti nella
sua cittadina natale: Cortona. Se son rose...
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