PROGETTO
(versione 1.2)
Nonni operai, nipoti digitali.
Le trasformazioni del mondo del lavoro nei quartieri modenesi Sacca-Crocetta
a cura del prof. Massimo Rossi
Introduzione
L’obiettivo del progetto è provare a comprendere le trasformazioni del mondo del lavoro nei quartieri
modenesi Sacca-Crocetta, spazi cittadini dalla forte identità che negli ultimi decenni hanno modificato la
propria fisionomia anche in linea con processi storici globali (ad esempio fenomeni di deindustrializzazione,
flussi migratori interni ed esterni, precarizzazione del lavoro).
I ragazzi della scuola intervisteranno i loro genitori, nonni, parenti, gireranno nel quartiere per parlare con
gli abitanti e per leggere, nel paesaggio urbano, le trasformazioni più salienti.
Vista anche l’esistenza di lavori pregevoli sul passato del quartiere (vd. ad esempio Il Novecento: una ricerca
sul campo), il taglio del nostro progetto non sarà tanto di ricostruzione storica in senso stretto, quanto di
inchiesta sul presente. Ovviamente l’identità storica del quartiere campeggerà sempre sullo sfondo come
punto di riferimento per misurare le trasformazioni dell’oggi.
Al cuore del progetto ci sarà un archivio documentario dove far confluire tutti i materiali. Si tratta di un
sito web, che avrà il compito di raccogliere le interviste scritte o registrate, le videointerviste e materiali
multimediali vari: video, fotografie, disegni, di personaggi e di aspetti del quartiere. Tale approccio sarà in
linea con le più avanzate sperimentazioni di citizen journalism (giornalismo partecipativo, ad esempio
YouReporter) e graphic journalism.
In una prima fase, il sito web sarà comunque pensato solo come strumento “ad uso interno”, per
raccogliere i risultati in uno spazio unico (sarà infatti realizzato nel contenitore di Google Classroom, a cui
hanno accesso tutti gli alunni delle Marconi).
L’esistenza di un ricco archivio di materiali permetterà diversi tipi di risultato finale. Dalla discussione con
membri dello SPI-CGIL, che è partner del progetto, si è convenuto che l’obiettivo prioritario sia la
pubblicazione di un libretto di interviste, corredato di foto/disegni e inquadrato da una riflessione affidata
al coordinatore. Questo costituisce il nostro traguardo minimo. In seconda istanza, avendo tempo e risorse
a disposizione, si potrebbero assemblare i materiali audio-video (di qualità eterogenea e comunque non
professionale) in un video documentario. Infine, qualora la qualità dei materiali raccolta fosse rilevante si
potrà anche pensare di rendere pubblico il sito e approfondire la sperimentazione in direzione di una webtv di quartiere. Gli esiti finali del progetto verranno anche presentati in occasioni pubbliche.
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Metodologia e tempistica
La prima tappa sarà l’ideazione di un questionario, scritto in un linguaggio facilmente comprensibile, con
alcune domande chiave e spazi aperti al contributo personale. Il questionario verrà distribuito in copia
cartacea e formato elettronico (word) agli alunni delle classi terze. Si chiederà ai ragazzi di somministrarlo
nel periodo natalizio e di restituirlo in copia cartacea oppure, online, sotto forma di documento di testo, di
file audio o di videointervista . Ai ragazzi si chiederà anche di fotografare o acquisire tramite scanner
documenti presenti in casa dei nonni (vecchie foto, lettere, oggetti) in modo da costituire un archivio online
della memoria.
Visti i grandi numeri coinvolti (circa 250 studenti) si spera di raggiungere un buon risultato, un campione
corposo e variegato di interviste e documenti. Sarà fondamentale comunque coinvolgere i docenti della
mono di lettere e conferire all’esercitazione un carattere di obbligatorietà (compito per le vacanze).
La seconda tappa, prevista nel mese di gennaio, consisterà nella selezione dei materiali più rappresentativi.
Il coordinatore si servirà in questa fase di una redazione ristretta di c.a. 10-15 studenti.
I ragazzi saranno scelti tra i destinatari di percorsi di potenziamento e dovranno avere buone competenze
digitali di base. Il loro percorso laboratoriale (date da definire) comprenderà diverse fasi:
1- Presentazione del progetto e motivazione (docente coordinatore)
2- Cenni sulla storia dei quartieri Sacca-Crocetta (ospite esterno? Danilo Bertani? Architetto del comune?)
3- I ferri del mestiere: qualità audio-video con smartphone, tablet, videocamere, registratori (Pino, Enrico?)
4- Storie esemplari sul lavoro e l’emigrazione (interviste video-registrate a testimoni privilegiati di tre
generazioni e appartenenti ad esperienze lavorative e di provenienza diverse tra loro. I testimoni verranno
individuati dallo Spi)
5 -Il reportage video-fotografico in luoghi simbolo del quartiere. Armati di cellulari, macchine fotografiche,
tablet e fogli da disegno, i ragazzi girano per il quartiere.
6- Selezione finale, “sbobinatura” delle registrazioni e montaggio dei materiali
7- Strategie di promozione della pubblicazione sui social media
Terza tappa [da valutarne l’opportunità e la fattibilità]: a marzo partirà un concorso con scadenza il 30
aprile (premi da definire: un tablet?). Si chiederà a tutti gli alunni della scuola di inviare foto, video,
registrazioni audio oppure disegni che raccontino aspetti del loro quartiere legati al tema del lavoro.
Un’apposita commissione valuterà i vincitori. Tutti i materiali saranno raccolti nel sito web, mentre la
redazione ristretta selezionerà i materiali più appropriati da pubblicare nel libretto insieme alle interviste.
Nei mesi di aprile e maggio la redazione e il docente coordinatore selezioneranno i materiali finali da
assemblare per la pubblicazione del libretto. Si lavorerà con software specifici d’impaginazione.
In sintesi, il percorso prevede due momenti di coinvolgimento attivo di un gran numero di studenti della
scuola: l’intervista ai genitori, fratelli maggiori, vicini di casa, nonni durante le vacanze di Natale, il concorso
sul quartiere a marzo-aprile [da valutare]. La redazione ristretta e il coordinatore avranno invece
soprattutto il compito di passare in rassegna i materiali, selezionarli ed assemblarli nel prodotto finale.
Questo è il piano di massima del percorso. Correzioni e cambi di rotta potranno ovviamente verificarsi nel
corso dell’anno, in modo da assecondare sollecitazioni o spunti che potrebbero scaturire dal lavoro sul
campo.
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